Cetif fintech lighthouse outlook maggio 2017

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ISSN 1972 - 7216

FINTECH LIGHTHOUSE OUTLOOK Attività di Ricerca 2017


ANNO 2017

INDICE DEI CONTENUTI

FINTECH LIGHTHOUSE OUTLOOK

IL RAPPORTO FINTECH/ISTITUZIONI FINANZIARIE

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IL FINTECH LIGHTHOUSE

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LA CATEGORIA PAYMENTS, BLOCKCHAIN & DLT

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LA CATEGORIA PERSONAL FINANCE, TRADING & CREDITO

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CONCLUSIONE

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IL RAPPORTO FINTECH/ISTITUZIONI FINANZIARIE Da quando i clienti hanno acquisito maggiore capacità e confidenza nell’uso quotidiano di supporti digitali, grazie ai servizi offerti da società come Google, Amazon o Apple, hanno anche iniziato ad aspettarsi una analoga customer experience da parte delle istituzioni finanziarie. I servizi di pagamento via mobile, le piattaforme per i prestiti tra privati (p2p lending) e i robo-advisor sono quindi in rapida crescita, forti del loro design user friendly, della loro semplicità ed economicità e del loro approccio focalizzato sulla customer centricity. Oltre all’ingresso sul mercato dei “GAFA”, numerose sono ormai le Fintech che operano all’interno di business tradizionalmente presidiati da Banche e Compagnie di assicurazione. Queste, oltre a incidere positivamente sulle aspettative del cliente e ad avere un ruolo fondamentale sul cambiamento delle abitudini della clientela, stanno avendo un forte impatto anche sui modelli di business delle istituzioni finanziarie a livello globale. All’interno di questo nuovo ecosistema, gli impatti che si prospettano per i business delle istituzioni finanziarie sono numerosi, anche e soprattutto in termini di erosione di revenue e di perdita di quote di mercato in settori precedentemente saldamente presidiati. Fra questi, quelli maggiormente a rischio sono il settore dei pagamenti, per il quale è previsto un calo dei revenue intorno al 18% a livello europeo, e quello del wealth management, che dovrebbe vedere un calo del 16,6%1. La differenza fra i paradigmi di Istituzioni Finanziarie e Fintech

Fonte: CeTIF - 2016

1

Global Banking Review. McKinsey 2017


Nel corso del Fintech Lighthouse CeTIF è emerso con chiarezza che, per far sì che questa evoluzione non rappresenti una minaccia, ma un’opportunità, le Istituzioni Finanziarie e le aziende operanti nel settore sono chiamate ad un cambiamento culturale importante. La soluzione che il mercato sta privilegiando è quella della partnership o collaborazione con le Fintech – il business model della quale deve essere oggetto di attente valutazioni – che può risultare una strategia molto conveniente e procurare vantaggi rilevanti. Infatti, la maggior parte del mercato vede nella simbiosi e nelle sinergie con le Fintech, la cosiddetta Fintegration, una soluzione eccellente per il settore, tanto per rispondere ad uno stimolo esterno quanto per innovare il proprio business. Affinché questo scenario possa svilupparsi, la simbiosi deve tuttavia generare vantaggi per entrambe le parti, secondo una logica win-win: le Istituzioni possono adattarsi all’ecosistema digitale odierno, più innovative e più focalizzate sui bisogni della clientela, mentre le Fintech possono avere accesso alla grande mole di dati sui clienti custodita nei database delle Istituzioni e trarre vantaggio dalla loro reputazione consolidata, dalla loro esperienza rispetto al complesso sistema di normative, dalle competenze tecniche (ad es. in materia di Risk Management e gestione del portafoglio) e dall’ampia disponibilità di capitali e di asset. IL FINTECH LIGHTHOUSE Il Fintech Lighthouse Program di CeTIF ha l'obiettivo di diffondere tra le Istituzione del network la portata disruptive del fenomeno Fintech, facilitando la reciproca conoscenza e stimolando così il processo di Fintegration. Per fare ciò, è stato selezionato e valutato da CeTIF, in collaborazione con IBM in qualità di partner tecnologico, un panel di Fintech in early stage, italiane o con un team operante in Italia, per poi presentarle a Banche e Compagnie di assicurazione all’interno di incontri ad hoc. Un campione di più di 100 Fintech è stato dunque analizzato con un modello strutturato di assessment che consente di analizzare i modelli di business in funzione di valutazioni di mercato, sostenibilità nel lungo periodo e tecnologia. Questa analisi è stata funzionale alla selezione di quelle con un’alta qualità del Business Model, una forte capacità innovativa e con un alto grado di integrabilità con il business delle Istituzioni Finanziarie Tradizionali. Nella prima fase del progetto sono state analizzate e presentate le Fintech operanti negli ambiti maggiormente “a rischio” per le Banche, ovvero i pagamenti (giornata Payments, Blockchain & DLT) e wealth management (giornata Personal Finance, Trading & Credito), mentre è in corso l’analisi delle Fintech dedicate al Marketplace e allo sviluppo di servizi IoT. A queste si aggiunge poi la categoria “Fin-Ergic” nella quale sono inserite tutte le startup non direttamente connesse al mondo finanziario ma i cui servizi possono essere interessanti, soprattutto in termini di Customer Experience e Engagement.


I criteri per l’analisi delle Fintech

Fonte: CeTIF - 2017

LA CATEGORIA PAYMENTS, BLOCKCHAIN & DLT Per quanto riguarda l’ambito Payments, Blockchain & DLT le Fintech prese in considerazione sono state 23, fra le quali sono state infine scelte le 6 che sono poi state presentate alle Istituzioni, ovvero 2Pay, Domec, Get Your Bill, Sardex, Soldo, e Sparkling18. In questo ambito, a livello globale, è stato raggiunto il massimo livello di sviluppo: la loro gestione di questi processi non è più monopolio delle Istituzioni finanziarie e già oggi scambiare denaro tramite applicazioni e piattaforme online, senza passare dalla Istituzione, sta diventando sempre più semplice. Si stima infatti che il volume totale annuo dei mobile payment supererà i mille miliardi di dollari entro il 2019 (Fonte TrendForce – febbraio 2016). Volume totale dei mobile payments in miliardi di dollari

+ 16%

1200

+ 19% + 26%

1000

+ 38%

800

1080

930

780

620 600 450 400 200 0 2015

Fonte: TrendForce – febbraio 2016

2016

2017

2018

2019


Differentemente dall’estero, in Italia il settore pagamenti attira solo il 12% degli investimenti complessivi nel mondo Fintech. Livello degli investimenti per settore Payments in Italia

Fonte: StartupItalia – maggio 2016 Nonostante l'Italia risulti molto indietro nello sviluppo della finanza alternativa, e anzi proprio per questo, il potenziale di crescita è enorme. Nell’analisi effettuata, è stato osservato come le principali differenze e opportunità rispetto all’estero non siano in termini di competenze e tecnologie, ma soprattutto a livello di ecosistema. Ad un inferiore livello di investimenti da parte di fondi di venture capital, si aggiunge tuttavia un interessante aspetto legato alla possibilità, per le singole Fintech di integrarsi fra loro e coprire l’intera catena del valore. Ad oggi infatti queste realtà sviluppano servizi molto di dettaglio creando così un mercato frammentato in cui le diverse realtà si occupano di un piccolo tratto del processo, mentre una collaborazione coordinata e win-win porterebbe vantaggi all’intero ecosistema, nonché al mercato finanziario a 360 gradi. LA CATEGORIA PERSONAL FINANCE, TRADING & CREDITO Personal Finance, Trading & Credito è un ambito estremamente vivace dell’ecosistema Fintech. Il successo è guidato dalla possibilità di utilizzare le nuove tecnologie per migliorare l'esperienza del cliente, soddisfacendo le sue mutate esigenze e intercettando, grazie a semplicità, immediatezza e bassi costi operativi, fasce di clientela tradizionalmente più lontane da questi servizi, come i millennials. In quest’ambito le Fintech esaminate sono state 29, fra cui le sei selezionate sono state AdviseOnly, Euclidea, ModeFinance, Oval Money, SalaryFits e WolfWay. Con particolare riferimento alla sezione di Personal Finance, le implicazioni maggiormente disruptive riguardano i servizi implementabili sfruttando l’apertura delle API, che allo stato attuale risulta limitata. Nonostante questo, la situazione cambierà inevitabilmente in vista dell’entrata in vigore della PSD2 nel 2018. Le richieste della normativa saranno infatti un necessario motore di innovazione e saranno un fortissimo stimolo per le Istituzioni allo scopo di stringere partnership con soggetti terzi per ampliare la propria offerta di servizi e attivare possibilità di cross-selling.


Opzioni strategiche per le Banche con la PSD2

Fonte: CeTIF-2017 Nell’ambito Trading, le Fintech stanno manifestando tutta la loro portata disruptive, tramite gli ormai noti robo-advisor. Sotto questo nome ricadono diverse tipologie di piattaforme online che, solitamente sulla base di algoritmi come Management Portfolio Theory, offrono ai risparmiatori soluzioni di investimento più o meno personalizzate secondo le loro personali esigenze, che possono essere sottoscritte direttamente online. Il robo-advisor è dunque una sorta di consulente finanziario virtuale che offre servizi di consulenza finanziaria a un costo estremamente competitivo grazie alla sua totale (o quasi) automazione, puntando sulla semplicità e sulla qualità della customer experience. I bassi costi consentono ai clienti di investire quantità di denaro accessibili anche a giovani alle prime esperienze – tanto che alcune Fintech internazionali, come Betterment, non hanno alcuna soglia minima di investimento – andando così a catturare fasce di clientela prima completamente tralasciate dal mercato. Anche se oggi i volumi gestiti dai robo-advisor sono solo una piccolissima frazione di quelli gestiti dai canali tradizionali, il valore del mercato dovrebbe crescere esponenzialmente nel breve periodo, superando i 2.000 miliardi di dollari nel 2020 (Fonte A.T. Kearney – 2016). Da quanto osservato all’interno del Fintech Lighthouse, il mercato italiano sembra preferire una gestione del risparmio che sfrutti la tecnologia a supporto dell’advisor, e non in sostituzione di esso. Nonostante questo, è necessario sottolineare come la Fintech italiana ad aver ricevuto i maggiori finanziamenti, ovvero Moneyfarm, sia a tutti gli effetti un robo-advisor.


Volume totale atteso gestito dai robo-advisor (migliaia di miliardi di dollari)

Fonte: A.T. Kearney –2016 CONCLUSIONE L’analisi del mondo Fintech da parte dell’osservatorio CeTIF non è concluso con gli ambiti sopra descritti. Nel corso dei prossimi mesi, il Fintech Lighthouse andrà ad indagare anche nuovi ambiti in cui le Fintech andranno a intaccare i business delle Istituzioni finanziarie. Nello specifico, sono in fase di scouting le realtà che si occupano di due ambiti specifici: 

Marketplace & Fin-Ergic

IoT & Connected Device

Per informazioni si prega di contattare Serena Piccirillo (telefono: 02.7234.2590 e-mail: serena.piccirillo@unicatt.it) CeTIF Il Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno attiva più di 15 Competence Centre, Osservatori e HUB, cui possono partecipare i 20.000 professionisti che costituiscono il network di CeTIF, e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche e assicurazioni, con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze su temi specifici e sull’adozione di pratiche innovative. A tutto ciò si aggiungono i progetti di ricerca internazionali realizzati in collaborazione con le principali università e società di analisi e attività di ricerca presenti nel mercato. Tra i suoi partner istituzionali figurano: Banca d’Italia, ISVAP, ABI, ANBP, ANIA e CONSOB. Il CeTIF è, inoltre, socio fondatore del FIT: l’Associazione europea dei centri di ricerca sulla finanza e l’Information Technology. www.cetif.it


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