Presentazione del presidente relazione annuale 2015 ocf

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Relazione per l’anno 2015 Presentazione del Presidente

Autorità, Signore e Signori,

nel dare inizio alla Relazione per l’anno duemilaquindici del neonato Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari OCF, desidero innanzitutto ringraziare tutti i presenti e, in particolare, il Vicepresidente della Camera dei deputati che ci ospita Onorevole Marina Sereni, il Viceministro del Ministero dell’Economia e delle Finanze Onorevole Enrico Zanetti e la Professoressa Anna Genovese, che qui oggi rappresenta autorevolmente la Consob. Un grazie poi alla struttura di OCF che, con grande impegno, si sta adeguando alla nuova veste che dal 2015 ha assunto l’Organismo. Uno

speciale

ringraziamento

al

Presidente

della

VI

Commissione

Permanente Finanze e Tesoro del Senato, Mauro Maria Marino, agli Onorevoli Lucrezia Ricchiuti e Giulio Sottanelli, e all’Onorevole Maurizio Bernardo, Presidente della VI Commissione Permanente Finanze e Tesoro della Camera, per l’impegno profuso nel portare avanti le iniziative legislative che riguardano OCF e per essere riusciti a trovare un ampio sostegno e consenso politico su tematiche di particolare rilevanza. Un grazie, infine, agli Associati che attraverso i loro rappresentanti nel Comitato Direttivo di OCF lavorano, unitamente al Collegio Sindacale, con intenso spirito di collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi che l’Organismo si è proposto. Il raggiungimento di tali obiettivi richiede un costante impegno e una forte motivazione. Sono convinta che siamo una bella squadra e potremo farcela.

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Lo scenario

Le attività svolte nel 2015, unitamente a un quadro aggiornato sulla configurazione della categoria e sulle tendenze di settore, verranno sinteticamente illustrate questa mattina e sono descritte nella copia della Relazione Annuale che vi è stata consegnata. Il 2015 è l’anno in cui l’economia italiana ha iniziato a registrare i primi segnali positivi, al punto di far sperare di avere lasciato alle spalle quella lunga fase recessiva che ha caratterizzato gli ultimi otto anni. Le prospettive sono in miglioramento nei Paesi avanzati, ma la debolezza delle economie emergenti sta rallentando l’espansione degli scambi globali e contribuisce a comprimere i prezzi delle materie prime. I corsi petroliferi sono scesi sotto i livelli minimi raggiunti nella fase più acuta della crisi del 20082009. Le prospettive degli investimenti risentono dell’incertezza riguardo alla domanda estera. Le previsioni dell’OCSE, diffuse nel novembre 2015, prefigurano una graduale accelerazione dell’attività economica mondiale nell’anno in corso e nel prossimo. Rispetto alle precedenti previsioni, le proiezioni di crescita per il 2016 sono state però riviste al ribasso, soprattutto per Giappone, Russia e Brasile1. Dall’inizio di dicembre una nuova fase di incertezza ha determinato un decremento delle quotazioni delle attività più rischiose nei Paesi emergenti e nuove tensioni sui mercati azionari globali che hanno influito negativamente sui corsi azionari italiani. In questo scenario di timida ripresa, ma caratterizzato anche da una profonda crisi di fiducia dei risparmiatori a seguito di gravi recenti vicende che hanno riguardato il settore bancario, si è dimostrato fondamentale il ruolo dei consulenti finanziari. Restituire alle famiglie la fiducia nel settore è il prezioso contributo che tali professionisti possono apportare all’Italia unitamente a un’efficiente allocazione delle risorse finanziarie e alla crescita complessiva del nostro Paese. 1

Si veda Bollettino della Banca d’Italia n. 1/2016.

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A dimostrazione di ciò, in continuità rispetto all’anno precedente, il 2015 si conferma un anno positivo per l’intera industria del risparmio gestito. Per quanto concerne la raccolta netta complessiva realizzata dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede nel 2015, si è registrato un dato molto positivo, il migliore di sempre sul risparmio gestito, pari a 33,4 miliardi di euro. Le risorse nette investite in prodotti del risparmio gestito sono state pari a 29,3 miliardi di euro, di cui il 56,7% sono state dirette verso il comparto assicurativo/previdenziale, con flussi netti di investimento pari a 16,6 miliardi di euro, secondo quanto rilevato da Assoreti2. Anche con riferimento ai dati dell’Organismo relativi agli iscritti all’albo, presentati con evidenza di dettaglio nella Relazione, si sono registrati risultati rilevanti che confermano i trend positivi dell’anno precedente. In particolare, il numero degli iscritti all’albo alla fine del 2015 ha raggiunto quasi 54.500 unità con un incremento rispetto al 2014 del 2,8%. I consulenti under 30 sono aumentati, seppur moderatamente, per la prima volta negli ultimi 15 anni, fino a costituire l’1,7% degli iscritti. Si conferma, in ogni caso, il graduale processo di invecchiamento della popolazione dell’albo con un innalzamento dell’età media. Guardando all’accesso alla professione, si sono ottenuti risultati ai quali OCF non aveva assistito nel corso di sette anni di operatività, con un numero di domande di iscrizione alle prove valutative superiore a 6.400 e con quasi 2.150 idonei. Di questi, gli idonei under 30 sono circa 500 e solo 137 hanno ricevuto ad oggi un incarico come consulenti finanziari da parte di un intermediario autorizzato. I trend dei primi quattro mesi del 2016 sembrano proseguire nella stessa direzione sebbene in misura più contenuta. Guardando, in particolare, al numero complessivo dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo, questi risultano essere 55.239, pari a +1,6% rispetto allo stesso periodo del 2015.

È confermato, inoltre, l’interesse degli istituti di credito verso il collocamento di prodotti e servizi finanziari tramite l’offerta fuori sede. L’approccio distributivo multicanale sembra privilegiare tale modalità rispetto al passato, in ragione del contributo, umano e professionale, dei consulenti nel rapporto con i clienti.

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Fonte: Assoreti - Relazione Annuale 2015.

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Occorre inoltre rilevare che sono da ricondurre principalmente all’arrivo di professioniste di matrice bancaria i dati positivi concernenti la presenza di donne nella professione. Sono, infatti, quasi 11.000 i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo che appartengono al genere femminile. Dall’esame dell’attività di gestione dell’albo svolta dall’Organismo emerge che le istruttorie condotte nel 2015 sono state numerose, superando le 20.000 unità. Il livello di informatizzazione dell’albo e lo sviluppo del sito web www.organismocf.it consentono di far fronte ai gravosi impegni. Sono quasi 45.000 gli utenti registrati nelle aree riservate e gli accessi alle pagine web hanno superato il numero ragguardevole di 6 milioni. L’area del portale web riservata ai soggetti abilitati si è confermata come una soluzione efficiente e gradita al sistema con quasi 11.000 operazioni per le segnalazioni sui rapporti.

L’attività relativa ai controlli sugli iscritti rimane una delle aree di maggiore intervento di OCF. Il numero dei controlli effettuati sui richiedenti l’iscrizione all’albo e sui consulenti finanziari è stato significativo, con oltre 11.400 verifiche. I controlli sui requisiti di onorabilità e le situazioni impeditive degli iscritti hanno condotto alla trasmissione di n. 28 segnalazioni all’Autorità di vigilanza e all’adozione di n. 4 provvedimenti di cancellazione ex artt. 1 e 2 D.M. n. 472/1998.

Il quadro normativo

Sono rilevanti le novità normative. A livello nazionale l’art. 1, commi 36 e ss., della Legge di Stabilità per il 2016 (L. 28 dicembre 2015, n. 208) ha modificato il Testo Unico della Finanza (TUF), istituendo un nuovo albo unico dei consulenti finanziari. L’albo sarà composto da tre distinte sezioni: quella dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex art. 31, comma 2, TUF), quella dei consulenti finanziari autonomi (ex art. 18-bis TUF) e quella delle società di consulenza finanziaria (ex art. 18-ter TUF).

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Non solo. La riforma ha previsto che l’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari - APF assuma la nuova denominazione di Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari - OCF, affidando al medesimo anche la funzione di vigilanza precedentemente attribuita alla Consob, la quale mantiene la vigilanza di secondo livello su OCF. L’Organismo dovrà, quindi, apportare le modifiche statutarie per consentire, ai

sensi

dell’emanando

regolamento

CONSOB,

la

rappresentatività

nell’Assemblea delle nuove categorie che si iscriveranno all’albo. L’Organismo dovrà, inoltre, dotarsi di una più complessa struttura organizzativa che consenta di svolgere con tempestività ed efficacia i nuovi compiti

assegnati.

Saranno

necessarie

risorse

umane

di

elevata

professionalità, prevedendo a tal fine anche il supporto di personale specializzato che abbia svolto analoghe funzioni nelle Autorità di settore, grazie all’istituto del “distacco” previsto proprio dal legislatore. La vigilanza che l’Organismo eserciterà dovrà essere molto rigorosa ed efficiente, nel rispetto del quadro giuridico esistente e dovrà comunque essere svolta con attenzione alla tutela del risparmiatore, da un lato, e al diritto di difesa, dall’altro. Il procedimento sanzionatorio sarà quindi improntato ai principi del contraddittorio, della conoscenza degli atti istruttori, della verbalizzazione nonché della distinzione tra funzione istruttoria e funzione decisoria. La struttura organizzativa dell’Organismo dovrà adeguarsi per il rispetto di tali principi con una rigida separazione di personale, mezzi e funzioni, distinguendo in maniera puntuale la parte dedicata alla tenuta dell’albo unico da quella dedicata alle funzioni di vigilanza. Sotto il profilo operativo, per l’esercizio di tali nuovi compiti intendiamo realizzare, inoltre, sistemi di rilevamento delle anomalie nel comportamento dei soggetti vigilati in grado di far emergere, con tempestività e chiarezza, eventuali aree di intervento sulle quali indirizzare l’azione di vigilanza. Tanto più efficaci saranno gli indicatori di anomalia tanto più efficiente sarà l’utilizzo delle risorse a disposizione. I sistemi di compliance, già funzionanti presso gli 5


intermediari, dovranno essere in grado di interagire con i nostri sistemi in tempo reale per consentirci di poter agire senza ritardo. Quando

questi

accertamenti

preliminari

(accertamenti

preistruttori)

mostreranno evidenze di violazioni sarà nostra cura intervenire con tempestività sugli operatori di mercato che tengono comportamenti non conformi alle regole. Sappiamo che le regole sono molte, complesse e in continuo cambiamento, grazie anche alla incessante produzione normativa comunitaria. Spesso questo viene visto come una causa di rallentamento del business; in realtà regole buone ed efficaci rendono sano un mercato unitamente alla efficiente organizzazione dei soggetti vigilati. La vigilanza che la Consob svolgerà sull’Organismo avrà la finalità di verificare l’adeguatezza delle procedure interne adottate per lo svolgimento dei compiti a questo affidati ed è previsto che OCF comunichi e fornisca alla Consob stessa tutte le informazioni dovute. Si resta in attesa dell’adozione, da parte della Commissione, della regolamentazione attuativa cui dovrà far seguito, entro sei mesi, la stesura di un protocollo di intesa tra la stessa Consob ed OCF. In attesa della richiamata normativa attuativa e delle delibere Consob necessarie per dare inizio all’operatività dell’albo, a partire dal mese di giugno 2016, è stata avviata una rilevazione preliminare che ha l’obiettivo di stimare il numero di quanti intendano iscriversi all’albo unico dei consulenti finanziari nelle sezioni dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. La rilevazione è condotta online accedendo all’Area pubblica del portale web di OCF. La compilazione del questionario consentirà all’Organismo di acquisire le prime informazioni utili sulla popolazione degli operatori del settore della consulenza finanziaria autonoma. È fondamentale, pertanto, la partecipazione da parte di tutti i professionisti interessati che contribuiranno, in tal modo, al processo di definizione degli

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eventuali interventi organizzativi e informatici funzionali a una efficace predisposizione dei nuovi elenchi dell'albo unico dei consulenti finanziari. A livello europeo, gli interventi del legislatore comunitario che si sono succeduti nel corso del 2015 hanno principalmente riguardato l’adozione delle prime misure di attuazione della direttiva MiFID II, la conclusione del processo di revisione della direttiva sulla distribuzione dei prodotti assicurativi, le proposte riguardanti gli step del progetto per la creazione di una Capital Market Union e lo sviluppo dei robot advisor. La Direttiva di revisione della MiFID, in particolare, contiene in merito al servizio di consulenza finanziaria alcune conferme e alcuni importanti cambiamenti. Ciò che la MiFID II ribadisce è l’importanza della consulenza come servizio di investimento alla clientela retail, anche alla luce della sempre maggiore complessità dei mercati e degli strumenti finanziari. Il principale cambiamento è l’introduzione della consulenza indipendente, con alcune specifiche previsioni che devono essere osservate dalle imprese di investimento che scelgono tale modalità di servizio. In primo luogo, gli operatori devono attenersi a specifici criteri di trasparenza circa la declinazione del servizio; in secondo luogo, all’impresa di investimento è preclusa la possibilità di ricevere (e trattenere) incentivi monetari da parti terze, in particolar modo dalle società prodotto. Il recepimento in sede nazionale della direttiva europea Bank Recovery and Resolution Directive (2014/59/UE), volta a regolamentare le crisi bancarie anche attraverso forme di salvataggio interno (c.d. bail in), pone indirettamente

l’accento

sull’importanza

della

figura

del

consulente

finanziario. Questi dovrà intervenire nell’interesse dei risparmiatori e del mercato tramite la diffusione di informazioni semplici e chiare sui prodotti e sui servizi offerti, profilando la clientela ed individuando i prodotti adeguati a ciascun investitore.

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Le iniziative dell’Organismo

Colgo questa importante occasione per presentare in questa sede il nuovo logo adottato dall’Organismo, che è stato altresì comunicato questa settimana ai media. Richiama, in modo evidente, sia il carattere istituzionale di OCF sia le tre categorie professionali iscritte all’albo attraverso l’elemento grafico del tricolore italiano. Il logo è inoltre presente nella campagna di comunicazione 2016 la quale, nel creare continuità con quella dell’anno scorso, enfatizza i temi della consulenza finanziaria e della valenza sociale e professionale del consulente finanziario. Condizione necessaria per realizzare gli obiettivi di protezione del risparmiatore citati è un’efficace educazione finanziaria. L’educazione dei risparmiatori, infatti, rappresenta uno degli elementi portanti nella strategia di protezione degli investitori ed è fondamentale per aumentare l’efficienza dell’azione di vigilanza. Da una recente ricerca Consob emerge un dato solo apparentemente paradossale: le persone più preparate dal punto di vista finanziario sono quelle che fanno maggior ricorso alla consulenza. In altri termini, chi è più preparato sa di non sapere e comprende l’utilità di una guida in un settore complesso. Al contrario, chi è meno preparato è influenzato negativamente da ciò che la finanza comportamentale usa chiamare “overconfidence”: cioè crede di sapere. Il problema è reale e concreto, l’educazione finanziaria sotto questo profilo può essere di grande aiuto per il risparmiatore e per lo svolgimento delle stesse funzioni di vigilanza. Le recenti vicende di cronaca confermano ulteriormente come sia improcrastinabile la previsione di un’azione di educazione finanziaria del cittadino a partire dalla scuola dell’obbligo e sembra che verso queste scelte si stia indirizzando il legislatore. Si guarda, quindi, favorevolmente all’introduzione nelle scuole non solo dell’educazione civica ma anche di elementi di economia e di diritto. 8


In quest’ottica OCF, nel corso degli anni 2012-2015, ha lanciato tre campagne di comunicazione istituzionale. In particolare, l’ultima campagna del 2015 si pone come scopo quello di diffondere la conoscenza delle norme di legge volte a regolamentare il rapporto fra professionista e cliente alla luce del principio di correttezza. OCF è impegnato, altresì, a contribuire ai fini di una preparazione adeguata di coloro che intendono svolgere la professione di consulente finanziario. Tra i progetti si annovera la realizzazione di un programma di formazione su piattaforma e-Learning, gratuitamente utilizzabile dai candidati iscritti alle prove valutative per supportarne non solo la preparazione all’esame ma anche l’avvio alla professione di consulente finanziario. Inoltre, in data 10 giugno 2015, l’Organismo ha aderito alla Carta di intenti su “L’educazione alla Legalità economica come elemento di Sviluppo e Crescita sociale” del MIUR allo scopo di responsabilizzare e rendere edotti i cittadini del futuro. L’educazione finanziaria e la professionalità del consulente sono un binomio essenziale per l’efficacia degli strumenti di tutela. Non voglio entrare nel merito della discussione sulla necessità di inserire gli scenari probabilistici nel set informativo da fornire agli investitori per le scelte di investimento. Posso però affermare che qualsiasi strumento informativo in una materia così complessa per essere efficace deve essere illustrato da un consulente di fiducia dotato di elevate capacità professionali.

Conclusioni I progetti dell’Organismo, come si leggerà nella relazione, sono molteplici e complessi. La sfida più importante però ancora ci attende: un efficace esercizio della vigilanza sugli iscritti all’albo unico dei consulenti finanziari. Tale funzione

deve

essere

esercitata

con

rigore,

indipendenza

e

professionalità a tutela del risparmio e del mercato. La Consob vigilerà, come

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sempre, sull’Organismo e l’attenzione sarà massima fin dalla fase di avvio dell’operatività delle nuove funzioni. OCF si augura che anche il legislatore fornisca tutti gli ulteriori strumenti utili per l’esercizio efficace dei compiti assegnati, prevedendo la possibilità di collaborare con la Guardia di Finanza, di scambiare informazioni con le Autorità, nonché di ottenere gli altri presidi di tutela di indipendenza di cui godono coloro che svolgono le medesime funzioni. Un sistema dedicato di vigilanza, cittadini educati finanziariamente fin dall’età scolare, consulenti preparati e selezionati ben realizzano il diritto del risparmiatore, previsto dall'art. 47 della Costituzione, ad essere considerato un investitore consapevole e non solo un consumatore da proteggere.

Il Presidente Carla Bedogni Rabitti

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