Relazione Annuale 2016
Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari
Roma, 6 luglio 2017
Sommario PREMESSA .................................................................................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. STRUTTURA DEL DOCUMENTO .................................................................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 1. L’EVOLUZIONE DEL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ............................................................................... 3 1.1 LA NORMATIVA COMUNITARIA .......................................................................................................................................... 4 1.2 LA NORMATIVA NAZIONALE E LARIORMA DELLA CONSULENZA FINANZIARIA ................................................................................ 7 2. L’EDUCAZIONE FINANZIARIA ................................................................... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 3. L’ANALISI DEL SETTORE ......................................................................................................................................... 2 3.1 LO SCENARIO ATTUALE .................................................................................................................................................. 15 3.2 I NUOVI TREND ............................................................................................................................................................ 17 3.3 LA PRESENZA DELLE DONNE NELLA PROFESSIONE ................................................................................................................ 18
3.3.1 I nuovi mandati ............................................................................................................................................................... 19 3.3.2 Le prove valutative ........................................................................................................................................................ 19 4. LA COMPOSIZIONE E LE ATTIVITÀ DELL’ALBO ...................................................................................................... 21 4.1 LE CARATTERISTICHE E LA DISTRIBUZIONE DEI CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL’OFFERTA FUORI SEDE ..................................... 21 4.2 I PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI LA TENUTA DELL’ALBO ....................................................................................................... 30 4.3 I CONTROLLI SUI RICHIEDENTI L’ISCRIZIONE E SUGLI ISCRITTI ALL’ALBO ..................................................................................... 34
4.3.1 I controlli sui richiedenti l’iscrizione all’albo .................................................................................................... 34 4.3.2 I controlli sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ........................................................... 34 5. LA PROVA VALUTATIVA ....................................................................................................................................... 37 5.1 I RISULTATI DEL 2015 ................................................................................................................................................... 37 5.2 LE CARATTERISTICHE DEI CANDIDATI ALLA PROVA VALUTATIVA ............................................................................................... 40 6. L’ARCHITETTURA DEI SISTEMI E IL PORTALE WEB ................................................................................................ 43 6.1 L’ARCHITETTURA DEI SISTEMI ......................................................................................................................................... 43
6.1.1 Il progetto “Agenda Digitale” ................................................................................................................................... 45 6.1.2 La gestione delle prove valutative .......................................................................................................................... 46 6.2 IL PORTALE WEB .......................................................................................................................................................... 46 6.2.1 La piattaforma di preparazione alla prova valutativa per gli aspiranti consulenti finanziari .. 48 7. IL 2017: IMPEGNI ISTITUZIONALI E OPERATIVI NELLA TRANSIZIONE VERSO L’ESERCIZIO DELLE NUOVE FUNZIONI ATTRIBUITE A OCF ................................................................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. APPENDICE ............................................................................................................................................................. 21
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1. L’evoluzione del contesto normativo di riferimento Il 2016 è stato caratterizzato da una numerosa quanto rilevante produzione normativa, tanto a livello comunitario quanto nazionale, particolarmente incisiva per il settore della consulenza finanziaria. Si conferma quindi una significativa attenzione rivolta dal legislatore comunitario e nazionale allo svolgimento di questo servizio finanziario considerato centrale nella prestazione dei servizi di investimento. Il processo di riforma del settore avviato dalla direttiva MiFID II (2014/65/UE) è avanzato, secondo i nuovi termini stabiliti dalla direttiva 2016/1034/UE, attraverso un’intensa attività “preparatoria” per l’attuazione della nuova direttiva, costituita dagli atti normativi comunitari di secondo livello della Commissione UE e dell’attività dell’ESMA. Parallelamente al processo per il completamento del nuovo quadro di regolamentazione del mercato finanziario comunitario, è stato avviato dal legislatore nazionale il complesso processo di recepimento della Direttiva MiFID II e di più ampia riforma del settore attraverso l’avvio della revisione del Testo Unico della Finanza (d.lgs. 28 febbraio 1998, n. 58) con la consultazione pubblica di maggio 2016 della bozza del decreto legislativo modificativo del Testo Unico. Tale schema di decreto è stato poi approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 Aprile 2017. La riforma comunitaria pone al centro dello svolgimento del servizio della consulenza in materia di investimenti in qualunque modalità sia prestata -‐ su base indipendente o non -‐ la tutela dell’investitore, la qualità del servizio prestato e la trasparenza delle informazioni a disposizione dell’investitore stesso, collegando gli investitori alle imprese di investimento e ai mercati finanziari in una efficace logica di sano sviluppo dei mercati. Tali principi costituiscono i perni del nuovo impianto, la cui efficacia dipende non solo dalle imprese d’investimento e dal rafforzamento dei relativi requisiti organizzativi e di prestazione del servizio stesso, ma anche dal grado di conoscenza e competenza (qualifica idonea ed esperienza adeguata) delle persone (soggetti persone fisiche) che in concreto svolgono tale attività di consulenza. L’attenzione del legislatore di ogni livello è rivolta, infatti, anche alla particolare professionalità del personale che presta il servizio e viene così a contatto con gli investitori. Per questo un altro tassello verso il completamento del quadro normativo attuativo della MiFID II è costituito dalla consultazione preliminare svolta dalla Consob il 22 dicembre 2016 per l’attuazione sul piano nazionale degli Orientamenti Esma in materia di conoscenze e competenze del personale (dipendenti e agenti) che fornisce ai clienti consulenza in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti. Nella prospettiva di riforma dei mercati e dei servizi, sono state messe in campo una serie di ulteriori misure normative volte a dare maggiori garanzie all’investitore. In proposito, si ricorda l’emanazione 3
della direttiva Insurance Distribution Directive (2016/97/UE) per quanto concerne la distribuzione assicurativa e l’attenzione delle Autorità di vigilanza comunitarie con riguardo all’impiego di forme di automazione nella consulenza finanziaria (robo advisor). Mentre, a livello nazionale, in aggiunta all’entrata in vigore della direttiva Mortgage Credit Directive (2014/17/UE), il legislatore è stato impegnato nel recepimento della IV direttiva antiriciclaggio (2015/849) con la messa in consultazione della bozza di un decreto legislativo. In tale contesto di ampie riforme avviate a rafforzamento delle tutele per l’investitore e in corso di completamento, si può collocare a livello nazionale, nella logica di razionalizzazione del sistema, la riforma del settore della consulenza finanziaria intrapresa con la c.d. legge di Stabilità per il 2016 (n. 208/2015) che, nel corso del 2016, ha visto la Consob dare l’avvio all’attività di revisione dei testi di regolamentazione secondaria di competenza per l’adeguamento terminologico alle nuove definizioni e l’OCF approvare le prime modifiche statutarie per adeguare la propria struttura organizzativa alle nuove funzioni. I promotori finanziari sono stati ridenominati “consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede” e l’Organismo per la tenuta dell’Albo unico dei promotori finanziari – APF è divenuto l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti finanziari-‐ OCF. Tale riforma ha posto fine al lungo periodo di attesa per l’apertura del mercato alle nuove figure professionali del consulente finanziario autonomo e delle società di consulenza (previste dagli articoli 18-‐bis e 18-‐ter del TUF) e ha creato le premesse concrete affinché il servizio della consulenza finanziaria possa evolversi. Esprime, inoltre, la volontà di tenere nella giusta considerazione le istanze di efficienza dell’azione di vigilanza attraverso una efficace ripartizione di competenze di macro-‐ vigilanza, che rimangono affidate alla Consob, e di micro-‐vigilanza, affidate all’Organismo, in un’ottica di migliore razionalizzazione delle finanze pubbliche e di realizzazione degli interessi dei soggetti vigilati e degli investitori.
1.1 La normativa comunitaria Il 30 giugno 2016 è stato pubblicato il testo della direttiva 2016/1034/UE che, prorogando di un anno le date originariamente previste dalla direttiva MiFID II per il recepimento della normativa da parte degli Stati membri e per l’applicazione del nuovo regime comunitario, ha rispettivamente stabilito tali importanti scadenze al 3 luglio 2017 e al 3 gennaio 2018. Nel corso del 2016 la Commissione europea ha adottato parte della regolamentazione delegata di dettaglio di MiFID II, pubblicata poi nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 31 marzo 2017. Per quanto riguarda l’impatto diretto sul settore vengono, in particolare, in evidenza la direttiva 2017/593/UE contenente la disciplina di dettaglio sulla detenzione da parte degli intermediari dei fondi e degli strumenti finanziari appartenenti alla clientela, sulla product governance e sugli incentivi, nonché il regolamento n. 2017/565/UE concernente, tra l’altro, le regole di condotta per la prestazione dei servizi di investimento. 4
La MiFID II e le Linee Guida Esma una gerarchia delle fonti principali della consulenza finanziaria
MiFID I livello Dir. 2004/39/CE
MiFID II I livello Dir. 2014/65/UE
MiFID II II livello Reg. ancora non pubblicato
TUF
MiFID II livello Dir. 2006/73/CE
Guidelines ESMA
Regolamenti Consob nn. 16190/07 e 17130/10
D. M. nn. 472/98, 206/08 e 66/12
Consulente Finanziario
Con riferimento alla product governance, sono stati introdotti specifici obblighi nei confronti delle imprese di investimento (manufactor e distributor), tra cui merita specifica menzione la necessità che il personale impiegato nella produzione o nella raccomandazione o offerta di strumenti finanziari abbia le competenze per comprendere le caratteristiche e i rischi degli strumenti oggetto delle rispettive attività, per garantire la clientela e per l’integrità e stabilità del mercato in generale (artt. 9-‐ 10, cit. Direttiva). Viene confermata nella regolamentazione delegata, pertanto, l’attenzione verso la professionalità del personale delle imprese di investimento necessaria sin dalla fase di ideazione dei prodotti. E’ stata inoltre definita la disciplina degli incentivi per i servizi di investimento, le attività di ricerca e in particolare, in caso di prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti su base indipendente, sono state declinate le ipotesi in cui un beneficio non monetario minore è considerato accettabile (artt. 11-‐13, cit. Direttiva). Con riferimento alle regole di condotta nella prestazione dei servizi di investimento, la consulenza in materia di investimenti è stata definita più puntualmente come una raccomandazione personalizzata, ovvero una raccomandazione fatta ad una persona nella sua qualità di investitore o potenziale investitore o ad un suo agente, presentata come adatta a tale persona o basata sulle sue caratteristiche e avente ad oggetto determinate operazioni relative a strumenti finanziari1 (art. 9, cit. Regolamento) 1
Per operazioni relative a strumenti finanziari si intende: comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare,riscattare, detenere un determinato strumento finanziario o assumere garanzie nei confronti
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con la previsione di specifici obblighi di condotta per la consulenza prestata su base indipendente2. Recependo gli orientamenti espressi dall’ESMA nel Technical Advice to the Commission on MiFID II and MiFIR del 19 dicembre 2014, il Regolamento UE ha stabilito i criteri a cui si devono attenere le imprese di investimento che prestano la consulenza finanziaria su base indipendente, precisando che i requisiti organizzativi richiesti agli intermediari che prestano entrambe le forme di consulenza -‐ quella di tipo indipendente e quella di tipo non indipendente – prevedono la necessità di una separazione del personale deputato. La finalità di tale previsione è garantire che la clientela non sia confusa rispetto al tipo di consulenza fornita. Peraltro, in tale contesto di dettaglio, viene precisato che, in caso di prestazione del servizio di consulenza attraverso un sistema automatizzato o semiautomatizzato, la responsabilità dell’esecuzione della valutazione di idoneità (i.e. valutazione di adeguatezza) grava sull’impresa di investimento che presta il servizio, volendo evitare che l’uso di un sistema elettronico attenui la responsabilità dell’intermediario (art. 54, par. 1, c. 2, cit. Regolamento). Lo svolgimento del servizio di consulenza, abbinato alle nuove forme di tecnologia informatica e all’utilizzo di strumenti elettronici, continua ad essere attentamente monitorato dal legislatore per tutti i settori della distribuzione. A seguito delle iniziative avviate già a fine 20153, è stato reso pubblico il Report del Joint Committee dell’ESAS del 16 dicembre 2016 sulla automatizzazione della consulenza finanziaria (robo-‐advisor) nel quale è manifesta la volontà delle Autorità di vigilanza europee di continuare a monitorare tale fenomeno senza adottare, al momento, iniziative di regolamentazione specifica. Come precisato dal Presidente della Consob Vegas4 “la rete del FinThec si muove in una sorta di limbo regolamentare che ne favorisce l’azione”. Vanno tenuti in stretta considerazione sia i potenziali benefici che gli svantaggi dell’utilizzo di tali strumenti elettronici: se, da un lato, infatti favoriscono l’accessibilità a una clientela più diffusa e la riduzione dei costi, dall’altro richiedono livelli di consapevolezza elevati in termini di definizione degli obiettivi e controllo dell’emotività da parte dell’investitore gravato dalla carenza di informazioni e della la difficoltà di comprensione delle stesse. dell'emittente rispetto a tale strumento; esercitare o non esercitare il diritto conferito da un determinato strumento finanziario di comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare o riscattare uno strumento finanziario. Una raccomandazione non è considerata una raccomandazione personalizzata se è rivolta esclusivamente al pubblico. 2Ai
sensi dell’art. 24 della Direttiva Mifid II la consulenza è prestata su base indipendente in presenza delle seguenti condizioni: i) valutazione di una congrua gamma di strumenti finanziari disponibili sul mercato, tale da garantire l’opportuna soddisfazione degli obiettivi di investimento del cliente e la sufficientemente diversificazione degli strumenti finanziari (in termini di tipologia ed emittenti o fornitori di prodotti) che non può essere limitata agli strumenti finanziari emessi o forniti dall’impresa di investimento stessa o da entità che hanno con essa stretti legami (anche di tipo economico o legale) tali da compromettere l’indipendenza del servizio; ii) mancata percezione di onorari, commissioni o altri benefici, monetari o non monetari, pagati o forniti da terzi (o da una persona che agisce per conto di terzi) in relazione alla prestazione del servizio, ad esclusione dei benefici non monetari e di entità minima che: a) possono migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti e che b), per la loro portata e natura, non possono essere considerati tali da pregiudicare il rispetto del dovere di agire nel migliore interesse dei clienti che sono ammessi a condizione che siano comunicati in modo chiaro al cliente.
3 Il 4 dicembre 2015, è stato pubblicato il Discussion Paper del Joint Committee dell’ESAS sulla automatizzazione del servizio
di consulenza finanziaria (robo-‐advisor). 4 Incontro annuale con il mercato finanziario. Discorso del Presidente Vegas al mercato finanziario. Milano, 8 maggio 2017.
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In sostanza, le Autorità di vigilanza europee, consapevoli dei vantaggi provenienti dall’ausilio della tecnologia, considerano importante approfondirne l’impiego, per evitare il diffondersi di fenomeni distorsivi in grado di attenuare il grado di tutela riconosciuto agli investitori dalla regolamentazione. Sempre in punto di iniziative comunitarie di rilievo, il 20 gennaio 2016 è stata pubblicata la direttiva 2016/97/UE (cd. IDD) sulla distribuzione dei prodotti assicurativi, il cui recepimento è stabilito entro il 23 febbraio 2018 mentre l’effettiva attuazione è prevista a partire dal 23 febbraio 2019. In questa sede si ricorda che la Direttiva IDD offre al legislatore nazionale la possibilità di semplificare il regime di iscrizione ai diversi albi e registri nazionali, riducendone i relativi oneri amministrativi e contributivi a carico degli iscritti (art. 3, par. 1, c. 7, cit. Direttiva) attraverso la possibilità per gli Stati membri di opt out, in sede di recepimento, dalla previsione dell’obbligo di registrazione per le persone fisiche che lavorano per un intermediario assicurativo o riassicurativo. Le riforme del legislatore comunitario nei vari settori della distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi avanzano secondo una logica di progressiva convergenza di tutele per i consumatori che non può prescindere dalla previsione di un regime per il servizio di consulenza5, e da una disciplina delle conoscenze e competenze professionali dei soggetti distributori, degli obblighi informativi e di trasparenza sui conflitti d’interesse e da obblighi più puntuali per le imprese nella distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi (non più rientranti nell’abrogato art. 91 della direttiva MiFID II). A un più alto livello, nel 2016 ha registrato una battuta di arresto la realizzazione di una Capital Market Union delineata nel Piano d’azione della Commissione Europea del 30 settembre 2015 quale iniziativa finalizzata allo sviluppo e all’ottimizzazione del mercato di capitali dell’Unione attraverso la eliminazione delle barriere, anche di carattere giuridico, esistenti all’interno del mercato unico, nell’ottica di favorire maggiore concorrenza tra gli operatori anche rispetto ai mercati extracomunitari.
1.2 La normativa nazionale e la riforma della consulenza finanziaria Come detto, in attuazione della legge di delegazione europea 2014, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha posto in consultazione la bozza del decreto di recepimento del pacchetto MiFID II nel mese di maggio 2016. Il testo posto in consultazione6, oltre ad introdurre nel d.lgs. n. 58/98 (TUF) le modifiche attuative del regime comunitario sulla prestazione dei servizi di investimento e quindi di consulenza in materia di investimenti, lo allinea con il nuovo regime di organizzazione della consulenza finanziaria stabilito 5Al riguardo, si richiama l’introduzione nel settore assicurativo di una disciplina della consulenza fondata su
un’analisi imparziale che tuttavia non si identifica, almeno nella definizione comunitaria, con le caratteristiche stringenti previste dall’art. 24, par. 7, MiFID II per il servizio di consulenza in materia di investimenti fornita su base indipendente 6 Il Consiglio dei Ministri il 28 aprile 2017 ha approvato, in esame preliminare, la bozza del decreto legislativo di modifica del TUF, sottoposto all’epoca in cui si scrive al parere della Camera dei Deputati e del Senato.
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dalla legge di Stabilità per il 2016 (l. n. 208/2015). Questo significa integrare il Testo Unico con le previsioni riguardanti la governance, i poteri anche di natura cautelare di OCF estesi ai consulenti finanziari autonomi ed alle società di consulenza, il regime delle sanzioni, l’esercizio della vigilanza da parte della Consob sull’Organismo. L’avvio di OCF sarà stabilito dalla Consob con proprie delibere (in linea con quanto previsto già dalla predetta legge di Stabilità per il 2016) . Non essendo ancora maturi i tempi per delineare il regime definitivo complessivamente risultante dalle modifiche al Testo Unico in corso di recepimento, al momento di redazione della presente relazione si possono richiamare le nuove previsioni volte a: chiarire il ruolo e le attività del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede in qualità di soggetto corrispondente alla figura del tied agent in Italia, riconoscere alcuni importanti obblighi di condotta a livello di normativa primaria, quali quelli di informativa accurata al cliente, e del divieto di detenzione di denaro e/o strumenti finanziari per i consulenti abilitati all’offerta fuori sede, prevedere per i consulenti autonomi e per le società di consulenza la responsabilità solidale in capo alle società di consulenza finanziaria per i danni arrecati dai consulenti di cui si avvalgono, confermare la potestà regolatoria della Consob in materia di conoscenze e competenze adeguate ed in materia di introduzione di ulteriori requisiti di professionalità. Sempre sul fronte del recepimento della direttiva MiFID II, il 22 dicembre 2016 la Consob ha posto in consultazione preliminare il testo di attuazione degli Orientamenti ESMA in materia di valutazione delle conoscenze e competenze delle persone fisiche che, per conto dell’intermediario, forniscono ai clienti consulenza in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti. Appare rilevante la proposta di ammettere l’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari ed il superamento della relativa prova valutativa tra le qualifiche che soddisfano i criteri stabiliti dall’ESMA, sulla base di una valutazione, senz’altro condivisa, che riconosce alla prova valutativa di OCF ed ai requisiti di professionalità oggetto di controllo in fase di iscrizione, il valore di adeguati strumenti di verifica della professionalità (i.e. delle conoscenze) dei soggetti che prestano il servizio della consulenza finanziaria o che comunque forniscono informazioni ai clienti su strumenti finanziari (i.e. prodotti di investimento), servizi di investimento e servizi accessori. In tale contesto, si dà evidenza altresì dell’indirizzo manifestato dalla Autorità di regolamentazione che intende fissare a sei mesi il limite minimo di esperienza professionale in possesso del personale che opera senza supervisione ed a quattro anni il periodo massimo per l’acquisizione dei requisiti richiesti per lo svolgimento del servizio di consulenza (“sotto supervisione”). Sempre con riferimento alle attività svolte dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono state, inoltre, adottate dalla Consob, nel corso del 2016 due Comunicazioni. La prima Comunicazione (n. 0012130 dell’11 febbraio 2016) ha avuto ad oggetto le modalità di effettuazione dei controlli sulle reti dei consulenti finanziari da parte dei soggetti abilitati. Tra i diversi strumenti adottabili, è dato risalto all’uso di indicatori di anomalia che, se inseriti in un contesto ove anche altre forme di controllo sono implementate, consentono agli intermediari di intercettare potenziali condotte anomale dei consulenti abilitati, così da adottare le misure di contrasto necessarie.
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La seconda Comunicazione (n. 0015155 del 22 febbraio 2016), promanante da una richiesta di chiarimenti formulata dall’Organismo, riguarda l’obbligo di comunicazione per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede del luogo di conservazione della documentazione ai sensi del vigente art. 103, c.1, lett. a), del Regolamento Consob n. 16190/2007, in caso di dematerializzazione di alcune categorie di documenti da parte dell’intermediario mandante. Al riguardo, la Consob ha ritenuto sufficiente che l’interessato comunichi all’OCF il luogo in cui conserva la documentazione cartacea e dove può avere accesso, tramite un collegamento on-‐line, alla documentazione digitalizzata. A tal proposito ha precisato che, che in forza dell’obbligo previsto dall’art. 109 del medesimo Regolamento, al consulente devono essere indicate dalla società mandante le modalità di reperimento della documentazione per consentirgli di ottenerne copia, senza costi aggiuntivi, anche allorquando il rapporto lavorativo con la società stessa sia cessato. Analoghe informazioni sulle predette modalità devono essere fornite ai clienti. Ulteriori modifiche normative di rilievo per il settore della consulenza, nel 2016, sono riconducibili all’entrata in vigore del d.lgs. n. 72/2016 di attuazione della direttiva Mortgage Credit Directive (2014/17/UE) in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali e recante modifiche e integrazioni del TUB e del d.lgs. n. 141/2010 che ha introdotto una ampia definizione di “intermediario del credito”, così da ricomprendere in ragione dell’attività prestata, “agenti in attività finanziaria, mediatori creditizi o qualsiasi altro soggetto, diverso dal finanziatore, che, nell’esercizio della propria attività commerciale o professionale, svolge, a fronte di un compenso in denaro o di altro vantaggio economico oggetto di pattuizione e nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legislazione vigente, almeno una delle seguenti attività: 1) presentazione o proposta di contratti di credito ovvero altre attività preparatorie in vista della conclusione di tali contratti; 2) conclusione di contratti di credito per conto del finanziatore” (art. 120 quinquies, lett. g), TUB). Tale definizione, nella sua formulazione, finisce per ricomprendere il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, con conseguente necessità di assolvere gli obblighi informativi ivi previsti, in ragione della semplice attività promozionale condotta, prescindendo dal potere di conclusione del contratto. In attuazione del percorso di riforma della consulenza finanziaria avviato dalla l. n. 208/2015, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, APF -‐ Organismo per la tenuta dell’albo unico dei Promotori Finanziari7 ha assunto la nuova denominazione di “Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari”, in breve “OCF” ed è stato conseguentemente disposto dalla Consob e dall’Organismo il necessario adeguamento terminologico nelle rispettive regolamentazioni (per Consob, delibera n. 19548 del 17 marzo 2016). Nel 2016, l’Assemblea di OCF ha adottato le prime modifiche statutarie per adeguare la struttura organizzativa alle nuove funzioni attribuite all’Organismo dalla Legge di Stabilità per il 2016 che saranno esercitate a seguito dell’adozione delle delibere di avvio dell’operatività adottate dalla Consob. In particolare, è stata prevista l’introduzione tra gli organi associativi di un secondo Vice Presidente, è stata ridefinita la competenza dell’Assemblea e del Comitato Direttivo in materia di approvazione delle linee di indirizzo e del regolamento di organizzazione e attività dell’Organismo, nonché adeguato il disposto statutario all’ art. 190-‐ter, c. 2-‐bis, del TUF.
Previsto dall’art. 31, comma 4 del TUF come l’associazione di diritto privato con personalità giuridica riconosciuta costituita dalle associazioni rappresentative degli iscritti all’albo.
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Il percorso avviato dalla citata Legge per la Stabilità 2016 prevede varie “tappe” di adeguamento della normativa primaria e secondaria, già avviate dalla menzionata attività di revisione del TUF. In questa prospettiva, nel corso del 2016, l’Organismo ha comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’opportunità di apportare alcune modifiche alla disciplina vigente dei requisiti di iscrizione all’albo dei diversi soggetti, in modo da garantire un efficiente controllo sui requisiti di iscrizione e maggiore razionalità del quadro normativo. Sempre nel 2016, in attesa dell’adozione della regolamentazione attuativa di competenza della Consob, a cui dovrà seguire, entro sei mesi, l’elaborazione di un protocollo d’intesa tra l’autorità di vigilanza stessa e OCF, l’Organismo ha avviato una importante attività di studio di vari temi collegati alle nuove funzioni. Avuto riguardo alle ulteriori funzioni istituzionali che l’OCF è chiamato a svolgere nei diversi disegni di riforma all’esame del Legislatore, sono da evidenziare quelle delineate dalla nuova disciplina antiriciclaggio e in materia di educazione finanziaria. Con riferimento alla nuova disciplina antiriciclaggio, la bozza del decreto di recepimento della IV direttiva antiriciclaggio (2015/849/UE)8 assegna anche ad OCF un ruolo nell’architettura dei controlli previsti al riguardo in qualità di “organismo preposto alla vigilanza sul possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità, prescritti dalla pertinente normativa di settore”. Rimangono da verificare le modalità d’esercizio concreto ed effettivo di tale ruolo. Nel nuovo quadro risultante dalla riforma della disciplina in esame, i consulenti finanziari autonomi sono annoverati tra i “soggetti obbligati”, in quanto destinatari diretti dell’applicazione della disciplina antiriciclaggio, mentre i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede9, rientreranno nella definizione di “personale” dei “soggetti obbligati” (gli intermediari) ma, in ogni caso, nel novero dei soggetti sanzionabili. L’Organismo parteciperà, infine, al Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria istituito dall’art. 24-‐bis del decreto cd. salva-‐banche (d.l. n. 237/2016 come modificato dalla l. n. 15/2017), composto da undici membri avente il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria10. 8 Nel momento in cui si scrive il testo del decreto è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri dopo i necessari pareri
parlamentari ed è in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
9 I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono inseriti attualmente tra i soggetti direttamente destinatari della normativa
antiriciclaggio (art. 11, c. 3, lett. a), d.lgs. n. 231/2007). 10 Cfr Capitolo 2 .
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2 L’educazione finanziaria. Nell’ultimo decennio nel mercato italiano risulta chiara l’esistenza di un importante gap tra la complessità dei prodotti offerti sul mercato e la capacità di comprenderne le caratteristiche da parte degli investitori attraverso gli strumenti informativi disponibili. Fino ad oggi, l’assenza di un quadro nazionale che definisca in modo unitario fabbisogni formativi, priorità e criteri di intervento ha limitato il coordinamento tra le singole azioni e lo sfruttamento di sinergie tra le istituzioni coinvolte nelle iniziative di educazione. L’alfabetizzazione finanziaria, necessaria a sviluppare conoscenze, capacità e attitudini fondamentali ai cittadini sia per assumere decisioni che per accrescere il benessere individuale e collettivo, permane quindi a livelli molto bassi. Possedere un buon livello di cultura finanziaria aiuta il cittadino ad esercitare i propri diritti avendo piena consapevolezza del proprio “agire economico”. Il panorama italiano, emerso dalle ultime e recenti indagini sul punto, dimostra come l’investitore italiano sia ancora impreparato rispetto alle numerose e complesse scelte che è chiamato ad assumere. Sono diversi gli studi che confermano come la conoscenza economica e finanziaria degli italiani non sia in linea con la media dei Paesi dell’Unione; rispetto alla media europea, pari al 52%, solo il 37% della popolazione adulta italiana comprende adeguatamente i concetti base dell’inflazione o della diversificazione del rischio.11 Queste evidenze sono state confermate anche nel 2016 dalla Consob che, nel suo Rapporto annuale12 rappresenta, da un canto la scarsa consapevolezza e cultura finanziaria dell’investitore italiano rispetto ad altri Paesi dall’altro la poca dimestichezza a strutturare un processo decisionale basato su obiettivi, valutazione del rischio e arco temporale di riferimento. Segnatamente, emerge come gli obiettivi vengano presi in considerazione solo dal 18% degli intervistati, la capacità economica di assumere rischi da circa il 15%, l’arco temporale di riferimento dal 24%, mentre quasi il 39% degli intervistati dichiara di non avere nessuna particolare attitudine al processo decisionale di investimento. Inoltre, solo il 40% degli intervistati è stato in grado di definire, ad esempio, i concetti d’inflazione e il rapporto intercorrente fra rischio e rendimento, mentre circa il 20% degli intervistati dichiara di non avere familiarità con alcuno strumento finanziario. Persiste, ancora, una percezione distorta delle proprie competenze (over confidence) in quanto la stragrande maggioranza (circa l’85%) degli intervistati ritiene di avere capacità almeno nella media con riferimento alle decisioni di risparmio, amministrazione del bilancio familiare e controllo delle spese inutili. Come evidenziato dalla Consob nel suo studio, il 24% degli intervistati continua a decidere in modo autonomo, il 38% segue i suggerimenti di familiari e colleghi (cosiddetto informal advice), solo il 28% chiede consiglio a un professionista e il restante 10% delega un esperto13. La scarsa preparazione rilevata nella popolazione italiana adulta si riscontra anche nelle fasce giovanili; infatti in Italia, secondo le evidenze dell’ultima indagine OCSE PISA14, circa il 20% degli 11 McGraw Hill Financial Standard & poor’s rating services global financial literacy survey (2015). 12 Report Consob 2016 –Report on financial investments of Italian households-‐Survey 2016. 13Ibidem
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studenti italiani non riesce a raggiungere il livello di riferimento per le competenze finanziarie (rispetto al 22% in media dei Paesi partecipanti all’indagine) e solo il 6% raggiunge il livello più alto (rispetto ad una media del 12%). OCF ha rinnovato, anche per il 2016, il suo impegno sui due fronti della divulgazione dell’educazione finanziaria e della conoscenza del ruolo del consulente finanziario. Il consulente finanziario svolge un ruolo di rilievo nel trasferimento delle informazioni necessarie per effettuare consapevoli scelte di investimento; supporta i clienti nella determinazione degli obiettivi; è un canale accreditato di conoscenza e educazione finanziaria. In linea con il quadro normativo di riferimento OCF ritiene che, a fronte di un cittadino “finanziariamente” più consapevole, debba esserci un consulente finanziario sempre più formato e preparato così da rispondere adeguatamente ai bisogni concreti dell’investitore. Il primo passo è la preparazione adeguata degli aspiranti consulenti finanziari; a tal proposito si segnala la fruibilità, per tutti gli aspiranti consulenti, della piattaforma informatica E-‐learning gratuitamente utilizzabile dai candidati al fine di testare le proprie conoscenze per il superamento della prova valutativa. Al fine di perseguire la funzione sociale e la valorizzazione della figura del consulente finanziario e delle sue competenze OCF ha, nel tempo, lanciato annuali campagne istituzionali finalizzate a dare risalto alla funzione del consulente finanziario e al suo ruolo nell’educazione finanziaria15. In particolare per il 2016, alla luce delle importanti modifiche apportate dalla Legge di Stabilità e dei necessari adeguamenti portati avanti da OCF (primo fra tutti il cambio di denominazione) si è provveduto a riprendere il concept creativo della campagna di comunicazione 2015 dando maggior risalto alla nuova denominazione e al nuovo logo. Inoltre è stata realizzata una landing page ad hoc con l’obiettivo di: dare risalto alla figura del consulente finanziario iscritto all’albo e al ruolo sociale che riveste; dare conto delle novità normative; informare dell’istituzione, a seguito delle novità normative, di un nuovo albo che riunirà tre differenti categorie (consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, consulenti finanziari autonomi, società di consulenza finanziaria); rappresentare come per svolgere la sua attività il consulente finanziario deve essere iscritto all'albo. A tal fine deve superare una prova di idoneità molto selettiva oppure dimostrare di possedere una qualificazione ed esperienza adeguate. La permanenza nell'albo è soggetta al mantenimento di specifici requisiti di professionalità e onorabilità. Con riferimento al primo argomento, che è quello dell’educazione finanziaria, è proseguito il proficuo dialogo in seno al Comitato Paritetico istituito per la redazione di una Carta d’intenti su “l’educazione alla legalità economica, come elemento di Sviluppo e Crescita sociale” presso il Miur. Congiuntamente con il Miur e gli altri attori privati e istituzionali, sono in corso di definizione le linee guida previste della Carta d’intenti, pianificando l’offerta didattica in ambito di educazione finanziaria e legalità all’interno delle scuole (di ogni ordine e grado) così da: costruire il percorso educativo; creare strumenti per la formazione degli insegnanti; monitorare e valutare le iniziative realizzate. 14 OCSE-‐ Pisa 2015 Programme for International student assesment -‐ Results from PISA2015 financial literacy
Rilasciata il 24.5.2017. 15 Cfr Appendice-‐ Le campagne di comunicazione istituzionale.
12
Il progetto, in un’ottica propositiva e di condivisione, deve considerarsi come uno strumento di ausilio agli istituti scolastici e, quindi, agli insegnanti impegnati nella realizzazione delle iniziative di educazione economica e finanziaria nelle scuole per la presentazione di un’offerta formativa da inserire nel Piano di Offerta Formativo Triennale. La Carta è, quindi, un punto di partenza per un dialogo costruttivo e di condivisione tra le Istituzioni per l’implementazione e l’accrescimento di una proposta formativa continua finalizzata allo sviluppo di nuove generazioni di cittadini responsabili e consapevoli. In linea con tali indicazioni e intenti OCF per il 2016 ha proposto e realizzato con alcune scuole primarie delle proficue collaborazioni. In particolare, OCF attraverso la propria offerta formativa ha inteso introdurre i temi dell’educazione economica e finanziaria attraverso un approccio didattico rispettoso delle capacità cognitive degli alunni e secondo un approccio ludico-‐ricreativo capace di stimolare alla riflessione promuovendo un atteggiamento razionale e creativo rispetto agli argomenti oggetto di condivisione. In tale ambito, l’Organismo ha incontrato circa 130 alunni delle scuole primarie (III -‐ V classe) nell’ambito di due iniziative: a Napoli l’11 maggio, durante “La Giornata Nazionale della Previdenza”, e a Campobasso il 29 settembre in una nuova edizione di “€cono-‐mix” di Feduf. Tali attività potranno proseguire anche nel 2017 sulla base dell’Offerta formativa elaborata da OCF per l’anno scolastico 2016/2017 sempre per le scuole primarie, in particolare di Roma e Milano.
La seconda iniziativa, ultima in ordine di tempo ma non in ordine d’importanza, è la partecipazione di OCF, come membro, al Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria istituito con l. n.15/17 (legge di conversione del d.l. 237/16). Grazie a tale previsione normativa l’Italia si è adeguata alle evidenze europee e alla necessità di avere un approccio pianificato e sinergico tra le esperienze maturate, sia in ambito pubblico che in quello privato, nel settore dell’educazione finanziaria. 13
Il Legislatore ha così previsto l’adozione di un vero e proprio Piano per la strategia nazionale per l’educazione finanziaria, allargato anche all’ambito finanziario e previdenziale che dovrà essere realizzato dal Comitato predetto. Il Comitato, composto da 11 membri di rilievo istituzionale16, ha il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione e di educazione finanziaria in linea con il piano per la «Strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale». Il Piano ha tra i suoi obiettivi primari: la definizione di politiche nazionali; la coerenza delle iniziative già presenti e da pianificare rispetto ai fabbisogni dei cittadini; la continuità dell’offerta la condivisione delle informazioni tra attori pubblici e privati che hanno provveduto nel tempo attraverso le proprie iniziative a divulgare l’educazione finanziaria.
16 I membri sono designati: uno dal Ministro dell’economia e delle finanze, uno dal Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, uno dal Ministro dello sviluppo economico, uno dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, uno dalla Banca d’Italia, uno dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), uno dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), uno dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), uno dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, uno dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (OCF). ( ex art. 24 bis comma 8 l. n. 15/17).
14
3. L’analisi del settore 3.1 Lo scenario attuale
Nel 2016 si conferma la lenta ripresa dell’economia italiana con i segnali positivi già apparsi nel 2015. Tuttavia, nell’ambito dell’Unione Europea, il Paese mostra ritmi di crescita più contenuti, anche in ragione della maggiore profondità e durata che la fase di recessione ha assunto rispetto agli altri Stati membri. Un periodo durato un decennio che si è rivelato estremamente difficile e complesso. Gli operatori economici, infatti, hanno dovuto operare in condizioni di incertezza, senza quindi poter associare una probabilità al verificarsi di eventi futuri, anziché nelle già consolidate condizioni di rischio ove al verificarsi di un evento avevano in passato potuto associare una certa probabilità17. In tale contesto i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, anche in questo ultimo difficile decennio, sono stati al fianco dei risparmiatori svolgendo una funzione di supporto e di riferimento nell’individuazione e soddisfazione dei loro bisogni e quindi nell’analisi e nella scelta delle soluzioni di investimento più adeguate. Nel 2016 la raccolta netta complessiva realizzata dalle reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede è stata pressoché in linea con la raccolta del 2015; attestandosi a 33 miliardi di euro. Il patrimonio complessivo rappresentativo dei prodotti finanziari e dei servizi d’investimento distribuiti dalle imprese aderenti ad Assoreti è stato pari a 471,1 miliardi di euro con un aumento dell’8,5% rispetto al 201518. I primi mesi del 2017 sembrano dare conto di una possibile accelerazione degli investimenti visto il miglioramento delle condizioni macroeconomiche che possono, al momento, registrarsi nel panorama economico italiano19. I piani individuali di risparmio (PIR) a lungo termine (introdotti dalla legge del 11/12/2016 n. 232), fiscalmente incentivati, hanno già raggiunto una raccolta di ca. 3 miliardi in solo 4 mesi del 2017, inducendo il Governo a incrementare la propria stima fino a 20 miliardi di raccolta all’anno. Con riferimento ai dati dell’albo, che saranno approfonditi in dettaglio nei capitoli successivi, i risultati registrati si pongono pressoché in continuità rispetto ai trend del 2015: -‐ -‐ -‐ -‐
consolidamento dei nuovi iscritti; cospicuo numero di aspiranti CF; prevalenza di attivazione di nuovi mandati in favore di dipendenti bancari; presenza crescente del genere femminile.
Per il terzo anno consecutivo si è registrato anzitutto un incremento, seppur di lieve entità, del numero degli iscritti all’albo; i consulenti finanziari sono circa l’1% in più rispetto al 2015. Il numero complessivo di consulenti finanziari è pari a n. 55.111.
17 F. Knight, Risk, Uncertainty, and Profit-‐ Boston 1921. 18 Fonte: Assoreti – Relazione Annuale 2016. 19 Fonte: Istat -‐ Relazione annuale 2016.
15
Consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede
Grafico 1: consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo dal 2002 al
60.000
-‐0,3%
-‐2,5%
-‐2,7%
-‐3,5% +1,0%
-‐0,2% -‐3,8%
45.000
+1,1% -‐4,5%
30.000
-‐3,3% -‐4,3%
+3,3%
+2,8%
-‐1,8% 15.000
0
2016
Dal punto di vista qualitativo tale risultato è ritenuto da OCF espressione di diversi fattori. Da un lato, il processo di consolidamento della categoria, già in atto negli anni precedenti, come peraltro l’opera di razionalizzazione avviata dagli intermediari è proseguito anche nel 2016. Se si analizzano i provvedimenti di cancellazione su domanda dell’interessato adottati nel corso dell’anno, pari a n. 1.261, si rileva che solo il 35% ha riguardato consulenti finanziari ancora attivi negli ultimi sei mesi; mentre il 42% ha interessato consulenti finanziari inattivi da più di sei mesi ma con almeno un’esperienza professionale e il 23% consulenti finanziari che non hanno mai avuto mandato. Dall’altro, trova conferma uno dei fenomeni più recenti nel settore ossia il maggiore interesse degli istituti di credito verso il collocamento di prodotti e servizi tramite l’offerta fuori sede, fermo restando un approccio distributivo multicanale. In particolare, il 65,1% dei nuovi mandati si riferisce ad operatori con contratto di lavoro dipendente20. Con riguardo all’accesso alla professione, le domande d’iscrizione alla prova sono state n. 4.947, inferiori rispetto al record registrato nel 2015 (n. 6.421), con un numero di candidati risultati idonei pari a 1.771 ( nel 2015 erano n. 2.145). Una flessione si evidenzia anche nei provvedimenti d’iscrizione all’albo, pari a n. 2.443, rispetto ai n. 3.583 deliberati nel 2015, ma complessivamente con un saldo positivo finale rispetto alle cancellazioni. Per quanto riguarda, infine, le caratteristiche della popolazione degli iscritti, permane il tendenziale invecchiamento della popolazione, non compensato dall’ingresso di giovani consulenti finanziari, con un aumento progressivo dell’età media. Rispetto ai giovani under 30 si registra un modesto margine di miglioramento. In particolare, la percentuale di iscritti nella fascia indicata è pari al 2% (n. 1.083), rispetto al 2015 quando costituivano l’1,7% della popolazione (n. 930 iscritti). Il marginale incremento è in linea con quello registrato anche 20 Cfr. Cap 4 per il dettaglio dei rapporti aperti nel 2016.
16
nel 2015. Si ritiene in ogni caso prudente attendere ulteriori conferme prima di parlare di un’inversione di tendenza, dopo la flessione iniziata nel 2003 e durata oltre un decennio. Circa la popolazione femminile si evidenzia che le donne rappresentano il 20,5%; in aumento rispetto al 2015 quando erano il 19,8%. Nel paragrafo 3.3 si da conto, in dettaglio, della popolazione femminile.
3.2 I nuovi trend I primi mesi del 2017 sembrano confermare i trend positivi del 2016. Con riferimento alla popolazione complessiva dell’albo, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede risultano essere n. 55.757 -‐ di cui attivi, cioè con mandato, n. 36.929 (66,2%) -‐ pari all’1% in più rispetto al 201621. Nei primi quattro mesi del 2017 i provvedimenti di iscrizione adottati sono pari a n. 1.169. Il 44,5 % delle iscrizioni si riferisce a consulenti che sono risultati idonei alla prova valutativa, il 47,6% è relativo a iscrizioni per possesso dei requisiti di professionalità e il 7,9% è costituito da re-‐iscrizioni22. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (n. 975) si registra un incremento. Inoltre, il saldo tra le iscrizioni le cancellazioni è positivo (+732) superando quello del 2016 (+ 427). I nuovi mandati sottoscritti dagli intermediari autorizzati sono n. 406 e la maggior parte di questi continua a essere riferiti a professionisti dipendenti23. Nel 2017, in linea con le indicazioni e le soluzioni operative già adottate nel 2016 e finalizzate ad una migliore e attenta pianificazione della prova da parte dei candidati, sono state previste cinque sessioni di esame con appelli mensili alternati per le sedi di Milano e Roma e un appello annuale nelle sedi di Palermo e Venezia a partire dal mese di marzo24. La tabella che segue mostra le iscrizioni pervenute fino all’11 maggio 2017, pari a n. 2.537, che già includono prenotazioni fino alle tornate previste nel mese di dicembre. Prima data esame
Ultima data esame
N. GG.
Prenotazioni confermate
Prenotazioni Sospese
Prenotazioni Rifiutate
Totale Prenotate
% prenotati su posti disponibili
21/02/2017
23/02/2017
3
399
0
0
17/03/2017
3
435
0
0
04/04/2017
07/04/2017
4
669
0
0
16/05/2017
19/05/2017
3
373
0
0
13/06/2017
16/06/2017
3
420
68
0
20/06/2017
21/06/2017
1
56
2
0
11/07/2017
14/07/2017
1
35
15
0
12/09/2017
15/09/2017
1
12
3
1
03/10/2017
06/10/2017
1
6
1
0
24/10/2017
25/10/2017
1
16
7
0
21/11/2017
24/11/2017
1
12
4
0
12/12/2017
15/12/2017
1
4
0
0
399 435 669 373 488 58 50 15 7 23 16 4
55%
15/03/2017
23
2.437
100
1
2.537
34%
Estrazione dati del 13 aprile 2017. Dati OCF aggiornati al 20 aprile 2017. 23 Estrazione dati del 15 maggio 2017. 24 Cfr. Capitolo 7. 21 22
17
81% 93% 52% 68% 36% 7% 2% 1% 6% 2% 1%
Per una valutazione più puntuale dell’andamento sarà necessario attendere il secondo semestre; si può, comunque, già rilevare un lieve aumento degli iscritti rispetto alle iscrizioni registrate nelle prime due sessioni d’esame del 2016. Rimane significativa la partecipazione di candidati dipendenti di banca, che hanno dimostrato di essere complessivamente ben preparati per sostenere la prova. La percentuale di idoneità nelle prove già erogate nei primi 5 mesi del 2017 ha raggiunto la soglia del 47,1% (n. 802 idonei su n. 1.702 partecipanti). I candidati under 30 iscritti hanno costituito il 28,6% del totale dei partecipanti, percentuale che sembra al momento avvicinarsi a quella registrata nelle prove valutative nel 2016 (29,9%). Grafico 2: prove valutative OCF – candidati under 30 iscritti alle prove valutative
candidati under 30
Iscrizioni alle prove valutative OCF 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0
24,6% 37,6%
25,6%
29.9%
20,7% 28,6%
2011
34,4%
2012
2013
2014
2015
2016
I e II sessione 2017
3.3 La presenza delle donne nella professione Le donne al 31 dicembre 2016 costituiscono: -‐ Il 20,5 % (n. 11.319) dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo -‐
Il 33,9% (n. 828) dei provvedimenti di iscrizione all’albo
-‐
Il 34,2% (n.1.690) delle iscrizioni alle prove valutative
-‐ Il 36,1% (n.502) dei mandati sottoscritti con i neo-‐iscritti nel 2016* *Il 70,9% dei mandati a consulenti finanziarie iscritte nel 2016 si riferisce a CF dipendenti
Nel 2016 le donne iscritte all’albo sono n. 11.319, numero in crescita del 4,7% rispetto al 2015; in particolare, si conferma un aumento di professioniste dipendenti di banca. I provvedimenti di iscrizione sono stati n. 828, pari al 33,9% del totale, in diminuzione del 30,9% rispetto all’anno precedente. In ogni caso, il saldo tra le iscrizioni e le cancellazioni dall’albo che hanno riguardato le donne è stato positivo. 18
Le CF costituiscono il 20,5 % della popolazione totale degli iscritti (erano il 19,8% nel 2015). La percentuale è lievemente superiore con riferimento alle donne con mandato rispetto al totale dei consulenti attivi (20,9%).
3.3.1 I nuovi mandati I mandati sottoscritti dalle consulenti iscritte nell’anno25 sono stati n. 502 (pari al 36,1% del totale) in diminuzione del 34,6% rispetto al 2015 (n. 767 pari al 37,6% del totale). Il 70,9 % dei rapporti si riferisce a dipendenti come per lo scorso anno. Grafico 3: mandati con consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, donne e uomini neo-‐iscritti nel periodo 2012 – 2016: distribuzione per tipologia di rapporto
Mandati CF uomini neo-‐iscritti
Mandati CF donne neo-‐iscritte 700
1600
600
1400
500
1200
2012
400
2013
300
2014
2014
600
2015
400
2016
100
2013
800
2015
200
2012
1000
2016
200 0
0
Agenzia/Mandato
Agenzia/Mandato
Dipendenti di banca
Dipendenti di banca
Se ai mandati con le neo-‐iscritte all’albo si aggiungono quelli sottoscritti nel corso dell’anno con le consulenti finanziarie “inattive” (cioè che non hanno mai avuto un rapporto con un intermediario) iscritte prima del 2016, complessivamente i nuovi mandati con le donne sono n. 748, in flessione del 42,6% rispetto all’anno 2015 (n. 1.304). Anche con riferimento agli uomini il risultato complessivo (n. 1.469) mostra una contrazione, sebbene più contenuta, pari al -‐ 34,4%.
3.3.2 Le prove valutative Con riferimento alle prove valutative, il 34,2 % (pari a n. 1.690) del totale delle domande di iscrizione pervenute è rappresentato dal genere femminile. Il dato è in diminuzione sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto al 2015 (37,1% pari a n. 2.380). Iscritti alle prove 2013
Popolazione albo 2013
Iscritti alle prove 2014
Popolazione albo 2014
Iscritti alle prove 2015
Popolazione albo 2015
Iscritti alle prove 2016
Popolazione albo 2016
Genere Numero %
Numero %
Numero %
Numero %
Numero %
Numero %
Numero %
Numero %
F
1.659
35%
8.951
17%
2.107
38%
62% 43.046 81%
M
3.037
65% 42.359 83%
3.502
Totali
4.696
5.609
51.310
9.980 53.026
19%
25
Estrazione dati del 24 marzo 2017.
19
2.380
37% 10.816 20%
4.041
63% 43.674 80%
6.421
54.490
1.690
34% 11.319 21%
3.257
66% 43.792 79%
4.947
55.111
Sebbene si riscontri che il 69,1% delle donne risultate idonee alla professione a seguito del superamento della prova abbia provveduto a iscriversi all’albo (il 74,3,% nel 2015), ad oggi risulta che solo il 32,1% ha ottenuto un mandato da un intermediario (42% nel 2015). Tale dato va letto, comunque, unitamente agli altri indici ed è mitigato dalle tempistiche correlate alle attività e all’apertura del rapporto (mandato) e agli obblighi di comunicazione da parte degli intermediari. Donne esaminande Anno
Iscritte alla prova
Partecipanti
Idonee
Iscritte all’albo
Iscritte con mandato
2012 (Estrazione dati al 6 maggio 2013)
1.270
1.071
406
332
120
1.659
1.418
669
564
425
2.107
1.891
880
704
379
2.380
2.047
864
642
363
1.690
1.471
661
457
212
2013 (Estrazione dati al 10 aprile 2014)
2014 (Estrazione dati al 7 maggio 2015)
2015 (Estrazione dati all’ 8 aprile 2016)
2016 (Estrazione dati al 12 maggio 2017
Anche nel 2017 è confermato l’interesse delle donne verso la professione tenuto conto che il 37,5% (n. 704) delle domande di iscrizione alle prime due sessioni di prove valutative è pervenuto da candidate donne.
20
4. La composizione e le attività dell’albo 4.1 Le caratteristiche e la distribuzione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede I numeri dell’albo -‐ sintesi al 31 dicembre 2016 -‐ N. 55.111 i CF iscritti all’albo: n. 11.319 donne (21%) e n. 43.792 uomini (79%) -‐ N. 36.576 i CF che esercitano effettivamente la professione operando per soggetti abilitati (banche, sim, sgr) -‐ N. 2.443 i nuovi CF iscritti all’albo -‐ N. 2.224 i CF cancellati dall’albo -‐ Il 52% dei CF iscritti all’albo ha almeno 50 anni, il 36% ha tra 40 e 50 anni, il 10,5% ha tra 30 e 40 anni, il 2% ha meno di 30 anni -‐ Il 59% dei CF iscritti all’albo risiede nelle regioni del nord, il 40,9% nel centro, sud e isole 26Anno
N. consulenti finanziari
Variazione %
2000
49.856
2001
59.645
19,6%
2002
66.749
11,9%
2003
66.559
-‐0,3%
2004
64.871
-‐2,5%
2005
63.124
-‐2,7%
2006
60.902
-‐3,5%
2007
61.531
1,0%
2008
61.429
-‐0,2%
2009
59.070
-‐3,8%
2010
56.416
-‐4,5%
2011
54.581
-‐3,3%
2012
52.261
-‐4,3%
2013
51.310
-‐1,8%
2014*
53.026
+3,3%
2015*
54.490
+2,8%
2016
55.111
+1,1%
26 * Si rappresenta che il dato per gli anni 2014 e 2015 non include i provvedimenti di cancellazione nei confronti di CF il cui
iter non era concluso al 31 dicembre. Per i dettagli si rinvia alle Relazioni degli anni precedenti.
21
Al 31 dicembre 2016 il numero degli iscritti dell’albo è pari a 55.11127, di cui attivi (con mandato) 36.576 (66,4%) e non attivi (senza mandato) 18.535 (33,6%) (cfr. grafico n. 4). La popolazione degli iscritti è aumentata rispetto al 2015 dell’1,1%, avuto riguardo delle iscrizioni (n. 2.443) e delle cancellazioni (n. 2.224) deliberate in corso d’anno28. Grafico 4: analisi della popolazione degli iscritti all’albo dal 2009 al 2016
La Sezione territoriale II (nord Italia) ha la maggiore concentrazione di iscritti, con un percentuale pari al 59,1% (n. 32.555). In Lombardia si registra inoltre la più alta presenza di consulenti finanziari, pari al 21,4% del totale della popolazione. Alla Sezione territoriale I (Italia centro-‐sud e isole) fa riferimento il restante 40,9% degli iscritti. La Sezione I ha registrato un incremento dello 0,3% e la Sezione II dell’1,7%.
27 Il dato include circa 400 consulenti finanziari soggetti a procedimenti di cancellazione il cui iter non si è concluso il 31 dicembre 2016. Ad
esempio, a seguito, dell’applicazione delle policy sulla privacy adottate da OCF a partire da gennaio 2014, i provvedimenti di cancellazione per mancato pagamento nei termini dei contributi OCF/Consob acquistano efficacia al momento della notifica al destinatario, con conseguente dilatazione della durata dei procedimenti stessi. 28 Il dettaglio dei provvedimenti adottati nel corso del 2016 è descritto al paragrafo 4.2.
22
SEZIONI TERRITORIALI
CF N.
CF %
22.556
40,9%
65,2%
34,8%
SEZIONE II – NORD
32.555
59,1%
67,2%
32,8%
TOTALE
55.111
66,4%
33,6 %
SEZIONE I -‐ SUD
CENTRO
CF Attivi %
CF non Attivi %
L’incremento degli iscritti ha interessato le fasce di età sopra i 50 anni e i consulenti under 30. Le fasce centrali comprese tra i 30 e i 50 anni sono diminuite. Si conferma anche nel 2016 il graduale processo d’invecchiamento della popolazione iniziato nel 2000 e non sufficientemente compensato dagli ingressi di consulenti dipendenti di banca mediamente più giovani. I consulenti under 30 sono in aumento per il secondo anno consecutivo e costituiscono il 2% del totale. La tabella e il grafico che seguono rappresentano il fenomeno descritto.
Fasce d'età
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Δ %
1.892 1.497 1.247 1.027
930 1.083
16,5% ↑
30 -‐ 39 anni 14.985 12.625 10.729 8.887 7.582 6.544 6.172 5.762
-‐6,6% ↓
40 -‐ 49 anni 22.508 21.976 21.512 20.779 20.588 21.046 20.717 19.775
-‐4,5% ↓
50 -‐ 65 anni 17.791 18.344 18.883 19.219 19.735 21.872 23.604 25.103
6,4% ↑
< 30 anni
>65 anni Totale
917
858
1.894 1.974 2.210 2.349 2.488 2.706 3.067 3.388
10,5% ↑
59.070 56.416 54.581 52.261 51.310 53.026 54.490 55.111
1,1% ↑
Gli iscritti all’albo hanno raggiunto l’età media di 50 anni. L’87,6% dei consulenti ha un’età superiore ai 40 anni. Il 51,7% supera i 50 anni e il 6,1% ha oltre 65 anni. 23
Grafico 5: dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016 distinti per fasce di età
Dall’analisi dei dati emerge un sostanziale allineamento tra l’età media della popolazione attiva e quella degli iscritti all’albo: • •
l’82% dei consulenti in attività si concentra nelle fasce di età compresa tra i 40 e i 65 anni, analogamente al 2015; poco più della metà dei consulenti finanziari attivi (il 51,4%) ha più di 50 anni. Fasce d’età <30 anni 30 -‐ 39 anni 40 -‐ 49 anni 50 -‐ 65 anni >65 anni
% consulenti attivi per fascia d’età 2,0% 10,4% 36,2% 45,7% 5,6%
L’età media all’interno delle prime 10 reti presenta una significativa oscillazione compresa tra i 47 e i 52 anni, come nel 2015. Età media dei consulenti con mandato al 31 dicembre 2016 nei primi 10 intermediari * Intermediario N. Consulenti
Età media
A.
4.317
47,2
B.
3.497
52,1
C.
2.632
48,1
D.
2.306
51,9
E.
2.160
50,6
F.
1.846
51,7 24
G.
1.822
47,2
H.
1.638
51,4
I.
1.388
50,5
J.
1.368
51,7
* Estrazione senza aggregazione per gruppo societario
I consulenti finanziari sono portatori di una significativa esperienza professionale29, considerato che quasi il 50% sono iscritti all’albo da non meno di 15 anni e che il 52% dei consulenti che ha avuto un mandato presenta un’anzianità lavorativa superiore a 10 anni. Con riferimento ai periodi di iscrizione all’albo (cfr. grafico n. 6): • il 77% dei consulenti risulta essere iscritto per un periodo complessivo superiore a 5 anni e il 64% superiore a 10 anni; • i professionisti con un’anzianità inferiore ai 5 anni sono pari al 22,6%. Sebbene l’andamento sia pressoché analogo a quello del 2015, va evidenziato come, rispetto allo scorso anno, il numero degli iscritti da meno di 2 anni risulta dimezzato (dal 15,8% al 7,1%) mentre raddoppiano quelli con iscrizione tra i 3 e i 5 anni (dal 7,2% al 15,5%). Con riferimento ai periodi di anzianità lavorativa: • •
la netta maggioranza (70%) dei consulenti iscritti all’albo è portatrice di un’esperienza professionale complessiva non inferiore ai 6 anni (cfr. grafico n. 7); la maggior parte dei n. 18.535 consulenti non attivi al 31 dicembre 2016 (cioè il 61,3%) ha maturato un’esperienza professionale nel settore.
Il 13,0% (n. 7.177) degli iscritti non ha mai avuto un mandato con un intermediario. I risultati esposti confermano che i consulenti finanziari hanno una posizione professionale consolidata grazie ad un importante patrimonio di relazioni, esperienza e competenze maturate, indicazione che ben si riscontra osservando anche la durata dei mandati correnti sottoscritti dai consulenti; infatti, il 53,5% dei consulenti finanziari in attività ha sottoscritto il mandato corrente (cioè opera con la stessa azienda) da almeno 6 anni (cfr. grafico n. 8).
I calcoli relativi alla durata complessiva di iscrizione e di esperienza professionale includono rispettivamente periodi di permanenza nell’albo e rapporti con intermediari anche non continuativi.
29
25
Grafico 6: dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016 distinti per periodo complessivo d’iscrizione all’albo
Grafico 7: dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016, con sottoscrizione di almeno un mandato, distinti per fasce di durata dell’esperienza professionale complessiva
26
Grafico 8: dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo attivi (con mandato) al 31 dicembre 2016 distinti per fasce di durata del mandato corrente
Al fine di una puntuale visione d’insieme dello scenario, giova prendere in considerazione anche la distribuzione dei consulenti finanziari nelle reti. Nelle prime dieci reti opera il 63% dei consulenti in attività e l’80% nelle prime 20. Il settore è caratterizzato da una forte concentrazione, infatti gli intermediari autorizzati e attivi (per attivi si intende con almeno un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede con rapporto aperto) sono n. 287. I mandati (rapporti) aperti nel 2016 sono stati n. 5.346, in aumento dello 0,8% rispetto al 2015. Il 41,5% è rappresentato da nuovi mandati30 (cfr. grafico n. 9) e il restante 58,5% da cambi di rapporto(cd “cambi di casacca”) I nuovi mandati sono diminuiti del 37,4%. Per quanto attiene i cambi di rapporto, spostamenti avvenuti internamente ad alcuni grandi gruppi bancari nel 2016 spiegano l’aumento del 77,7% registrato rispetto al 2015. Qualora il dato fosse analizzato non considerando i movimenti “infragruppo”, i cambi di rapporto registrerebbero infatti un decremento del 22,6% e costituirebbero solo il 38% del totale dei rapporti mentre i nuovi mandati si attesterebbero più rappresentativamente al 62%. Rapporti aperti dagli intermediari autorizzati con i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti nel 2016 o prima del 2016 che non hanno mai avuto un mandato.
30
27
Grafico 9: composizione dei rapporti aperti dagli intermediari nel 2015 e nel 2016
Analizzando i nuovi mandati in ragione della tipologia del rapporto, la flessione generale registrata rispetto al 2015 non ha sostanzialmente modificato la loro composizione; infatti, la maggior parte continua a essere riferita ai dipendenti (65%) mentre la restante ai consulenti finanziari che hanno un contratto di agenzia/mandato (35%) (cfr. grafico n. 10). Il 2012 è stato l’ultimo anno nel quale i nuovi mandati attribuiti ai consulenti finanziari agenti/mandatari hanno superato i nuovi mandati attribuiti ai consulenti dipendenti. Nel grafico sottostante si osserva inoltre come dopo il 2012 risulti anzi invertita la proporzione tra le due tipologie riferite ai nuovi mandati. 28
Grafico 10: nuovi mandati con dettaglio della “tipologia di rapporto” nel periodo 2012 -‐ 2016
29
4.2 I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo Le istruttorie condotte dall’Organismo nel 2016 sono state oltre 23.600. L’impegno è sostenibile, considerato l’attuale organico31, in virtù dell’elevato livello di informatizzazione dell’albo e dello sviluppo del sito web www.organismocf.it come portale di servizi. Le Sezioni territoriali hanno condotto circa 13.500 istruttorie (escluse le domande di iscrizione alla prova valutativa), costituite per il 65,4% da operazioni di variazione (intermediario, luogo di conservazione della documentazione, residenza) e per la restante parte da iscrizioni e cancellazioni. Alle operazioni di variazione degli elementi informativi effettuate dalle Sezioni territoriali32, si vanno ad aggiungere quelle attive nell’area del portale web riservata ai soggetti abilitati (segnalazioni di inizio/fine rapporto e tipo rapporto), automaticamente elaborate dal sistema, pari a circa 10.20033. Rispetto al 2015 si è registrata una leggera diminuzione delle operazioni di variazione, iscrizioni e cancellazioni dall’albo. I grafici che seguono forniscono un’immediata percezione dell’andamento generale delle istruttorie condotte nell’anno. Grafico n. 11: numero di operazioni di variazioni effettuate
N. Variazioni 25.000 20.000 15.000 Area I ntermediari
10.000
Sezioni t erritoriali
5.000 0
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Cfr. Appendice – Gli uffici e le funzioni. Cfr. Appendice per una descrizione della struttura organizzativa di OCF. 33 Dal 2 aprile 2013 i soggetti abilitati accreditati inseriscono direttamente dal Portale OCF, attraverso l’apposita area riservata agli intermediari, le variazioni del rapporto e della tipologia del rapporto (agenzia, dipendente, mandato) dei propri consulenti aggiornando in modo protetto e controllato i dati di pertinenza. Tale canale di comunicazione integra quelli a disposizione degli intermediari (telefono, fax, indirizzo email dedicato, indirizzo PEC). L’apertura del canale informatizzato, oltre a consentire l’eliminazione di migliaia di comunicazioni cartacee e della gestione manuale nel sistema, ha portato benefici di efficienza organizzativa e, soprattutto, di innalzamento della qualità dei dati stessi inseriti già alla ”fonte”, con riduzione delle tempistiche di aggiornamento dell’albo e pubblicazione dell’informazione. Conseguentemente, le Sezioni territoriali hanno potuto incrementare le attività di controllo e di rettifica delle posizioni dei consulenti finanziari all’interno dell’albo oltre a risultare maggiormente efficaci nel supporto agli stessi intermediari per la gestione delle casistiche complesse (fusioni, incorporazioni, cessioni, contenziosi). Le caratteristiche del funzionamento del canale informatizzato innalzano, inoltre, i livelli di tutela del mercato. Hanno, infatti, eliminato la possibilità che possa essere assegnato un nuovo mandato a un consulente in costanza di mandato con altro intermediario. 31 32
30
Grafico 12: numero di provvedimenti di iscrizione e cancellazione adottate dall’Organismo
N. iscrizioni e cancellazioni 6000 5000 4000 Cancellazioni
3000
Iscrizioni
2000
Log. (Iscrizioni)
1000 0 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
L’Organismo ha complessivamente adottato nel 2016 n. 78 delibere, pubblicate nel bollettino elettronico di OCF sul portale www.organismocf.it. Il quadro dei provvedimenti include n. 2.443 provvedimenti di iscrizione all’albo, così suddivisi: −
per superamento della prova valutativa n. 1.580 (64,7%)
−
per possesso dei requisiti di professionalità (per diritto) n. 863 (35,3%) di cui n. 234 re-‐ iscrizioni.
Rispetto al 2015 si rileva una diminuzione dei provvedimenti di iscrizione del 31,8%. Nel dettaglio, le iscrizioni per superamento della prova valutativa sono diminuite del 21,2% e le iscrizioni per possesso dei requisiti di professionalità si sono ridotte del 45,3%. Iscrizioni Iscrizione per superamento della prova Iscrizione “di diritto” Totale
2012
2013
Anno 2014 2015
775
1.690
1.523
2.004
1.580
-‐ 21,2%
750
979
3.587 1.525 2.669 5.110
1.579 3.583
863 2.443
-‐ 45,3% -‐ 31,8%
31
2016
Δ%*
Nella suddivisione dei provvedimenti di iscrizione all’albo per fasce di età, il segmento compreso tra i 40 ed i 50 anni si conferma essere il più numeroso (pari a n. 830). In generale, si è assistito ad una diminuzione in termini assoluti dei provvedimenti di iscrizione per tutte le fasce, eccezione fatta per quella under 30 che registra un incremento del 17%. % per fascia
Fasce d’età
N. iscrizioni 2012
< 30 anni
250
16,4%
260
9,7%
248
4,9%
349
9,7%
421
17,2%
30 -‐ 39 anni
398
26,1%
610
22,9%
722
14,1%
961
26,8%
620
25,4%
40 -‐ 49 anni
541
35,5%
1.159
43,4%
2.207
43,2%
1.356
37,8%
830
34,0%
50 -‐ 65 anni
326
21,4%
618
23,2%
1.901
37,2%
899
25,1%
557
22,8%
> 65 anni
10
0,7%
22
0,8%
32
0,6%
18
0,5%
15
0,6%
Totale
1.525
di età
N. % per N. % per N. % per N. % per iscrizio fascia di iscrizioni fascia di iscrizioni fascia di iscrizioni fascia di ni 2013 età 2014 età 2015 età 2016 età
2.669
5.110
3.583
2.443
Per quanto riguarda le iscrizioni all’albo per superamento della prova, si rileva lo stesso andamento in diminuzione riscontrato in via generale, salvo riscontrare che la fascia di età più numerosa è quella tra i 30 e i 40 anni. Le iscrizioni per superamento della prova relative ai giovani under 30 sono le uniche in aumento (+21%). Iscrizioni Iscrizioni Iscrizioni 2012 per 2013 per 2014 per superamento superamento superamento Fasce d'età della prova della prova della prova
Iscrizioni Iscrizioni 2015 per 2016 per superamento superamento della prova della prova
Δ%*
<30 anni
246
260
247
346
418
20,8%
30 -‐ 39 anni
286
465
472
747
523
-‐30,0%
40 -‐ 49 anni
189
691
546
622
413
-‐33,6%
50 -‐ 65 anni
54
274
258
289
226
-‐21,8%
775
1.690
1.523
2.004
1.580
-‐21,2%
Totale
* confronto 2016 -‐2015
Avuto riguardo alla distribuzione sul territorio dei provvedimenti d’iscrizione si rileva che il 62% ha interessato il nord Italia mentre il 38% il centro-‐sud e isole. Emerge, infine, che n. 1.299 consulenti iscritti nel 2016 hanno ottenuto un mandato nello stesso anno (nel 2015 n. 1.958). I provvedimenti di cancellazione dall’albo hanno riguardato complessivamente n. 2.224 consulenti, di cui: −
cancellazioni a domanda n. 1.261
32
−
cancellazioni per mancato pagamento nei termini del contributo di vigilanza e/o di tenuta dell’Albo n. 884
−
cancellazioni per decesso n. 77
−
cancellazioni per perdita dei requisiti n. 2 (n. 1 per perdita del requisito di onorabilità e n. 1 per situazione impeditiva).
È opportuno evidenziare che ai provvedimenti citati si aggiungono n. 38 provvedimenti di radiazione adottati dalla Consob nel corso dell’anno (nel 2015 erano n. 83). Nel 2016, i provvedimenti cautelari e sanzionatori sono stati complessivamente n. 100 (n. 152 nel 2015) e hanno riguardato un numero esiguo di consulenti finanziari, pari allo 0,3% dei consulenti attivi, agenti o dipendenti34. I provvedimenti di cancellazione sono diminuiti complessivamente di circa il 20% rispetto all’anno precedente; quelli su domanda dell’interessato sono aumentati di quasi il 5% mentre quelli per mancato pagamento dei contributi sono scesi di circa il 40%. Δ%** Cancellazioni* Anno
Cancellazioni a domanda Cancellazioni per mancato pagamento dei contributi nei termini Cancellazioni perdita requisiti Totale
2012 2013 2014 2.327 1.931 1.768 1.382 1.594 525 7 5 2 3.716 3.530 2.295
* sono escluse le cancellazioni per decesso ** confronto tra il 2016-‐ 2015
2015 2016 1.206 1.261 1.466 4 2.676
884 2 2.147
4,6% -‐39,7% -‐50,0% -‐19,8%
Analizzando i provvedimenti di cancellazione in base alla distribuzione sul territorio si rileva come il 54% dei provvedimenti di cancellazione ha riguardato consulenti del nord Italia e il restante 46% quelli del centro-‐sud. Durante l'anno, nessun ricorso giurisdizionale contro i provvedimenti adottati dall’Organismo è stato proposto, mentre sono stati esaminati dalla Consob n. 2 reclami, per i quali l’Autorità si è pronunciata nel senso del non accoglimento oppure della manifesta infondatezza.
34 Fonte: Consob, Relazione per l’anno 2016. Roma, 31 marzo 2017.
33
4.3 I controlli sui richiedenti l’iscrizione e sugli iscritti all’albo L’Organismo, in attuazione di quanto previsto dal D.M. n. 472/1998 e del Regolamento di Organizzazione e Attività, provvede attraverso le Sezioni territoriali a effettuare accertamenti sia per l’iscrizione e per il mantenimento dei requisiti di onorabilità (art. 1) e di professionalità (artt. 3 e 4), sia per verificare l’assenza di situazioni impeditive (art. 2). OCF esercita un controllo anche nei confronti dei soggetti che versano in situazioni impeditive previste dal Decreto citato; in particolare, l’ipotesi di maggior rilievo riguarda soggetti che hanno assunto in un determinato arco temporale posizioni apicali in imprese operanti nel settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo sottoposte ad amministrazione straordinaria o a liquidazione coatta amministrativa. Al fine di uno svolgimento efficace e celere dei propri compiti, l’Organismo, nel corso del 2016, ha continuato a dialogare con le Autorità e le Istituzioni, e ha mantenuto la collaborazione con le Amministrazioni, in particolar modo per quanto attiene ai flussi di informazioni necessari per effettuare i controlli sui soggetti iscrivendi e su quelli già iscritti. Rispetto al 2015, OCF ha incrementato il numero di controlli sui requisiti di onorabilità degli iscritti, come dettagliato più avanti. Sintesi dei controlli OCF 2016 Sui richiedenti l’iscrizione
Sugli iscritti
Requisiti di onorabilità
Requisiti di professionalità
Requisiti di onorabilità
Requisiti di professionalità
Rapporti con Intermediari
Verifiche anagrafiche
Situazioni impeditive
2.449
435
3.481
126
2.468
447
300
Totale
9.706
4.3.1 I controlli sui richiedenti l’iscrizione all’albo In occasione della presentazione della domanda di iscrizione all’albo, l’Organismo effettua una verifica, in via generalizzata e preventiva, sui requisiti previsti dal D.M. n. 472/1998 provvedendo, così, ad accertare la veridicità di quanto dichiarato dall’aspirante consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede presso le Autorità e gli Enti competenti. Nell’anno 2016 non si registrano istanze di iscrizione messe agli atti per mancanza dei requisiti di onorabilità, mentre i soggetti non iscritti per insufficienza dei requisiti di professionalità risultano essere stati n. 6. L’esiguo numero di domande di iscrizione messe agli atti è dovuto all’interazione che, anche a livello umano e di prassi, si è sempre più consolidata tra soggetti interessati/intermediari e l’Organismo. Le istruttorie svolte nel 2016 hanno condotto all’accoglimento di n. 2.443 domande di iscrizione.
4.3.2 I controlli sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede Le verifiche sugli iscritti all’albo hanno come principale obiettivo quello di garantire il permanere nell’albo dei soli soggetti in possesso dei requisiti previsti per l’esercizio della professione nel pieno 34
rispetto della disciplina vigente e delle esigenze del mercato. Viene assicurato, inoltre, un continuo e costante impegno per l’aggiornamento dell’albo e l’applicazione di criteri di trasparenza e di correttezza dei dati a disposizione di tutti i soggetti interessati. Segnatamente, i controlli hanno ad oggetto i requisiti di professionalità e onorabilità, nonché gli obblighi di comunicazione degli iscritti e dei soggetti abilitati, ai sensi degli artt. 103 e 103-‐bis del Regolamento Intermediari Consob. Attraverso una procedura informatizzata ad hoc vengono selezionati i nominativi da sottoporre a controllo. L’attività di estrazione si fonda su parametri predefiniti e regolati internamente che includono “indicatori di rischio” rivelatisi, nel tempo, efficaci. Nel 2016 sono stati estratti e controllati sulla base di tali indicatori n. 2.924 nominativi (inclusi nella tabella del par. 4.3 “Sintesi dei controlli OCF 2016”) che hanno contribuito alle segnalazioni effettuate alla Consob (riportate nella tabella seguente, “Esiti dei controlli sui requisiti di onorabilità”). L’Organismo provvede ad effettuare i controlli necessari ogni qual volta riceva segnalazioni o venga a conoscenza di presunte irregolarità commesse da iscritti. Le principali fonti di notizie sono indagini di polizia giudiziaria, i media, il web. Al fine di monitorare la possibile perdita del requisito di onorabilità, ove venga comminata una condanna irrevocabile nei casi prescritti dalla normativa, l’Organismo verifica periodicamente i procedimenti penali in corso per i soggetti già iscritti all’albo. L’Organismo, comunica tempestivamente alla Consob, unitamente alla documentazione utile per la valutazione, le informazioni e le circostanze rilevanti, acquisite durante i controlli, ai fini dello svolgimento dell’attività di vigilanza sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e dell’eventuale adozione dei provvedimenti cautelari previsti dall’articolo 55, comma 2, del TUF. Per quanto riguarda il requisito di onorabilità, nel 2016 sono stati sottoposti a controllo n. 5.930 soggetti. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento (+ 54%) delle verifiche sui requisiti di onorabilità dei già iscritti, complessivamente pari a n. 3.481. In ragione dei controlli posti in essere, l’Organismo ha segnalato alla Consob, per l’avvio di eventuali procedimenti di vigilanza, n. 37 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; alla luce di tali controlli, risultano essere stati attivati n. 2 procedimenti di cancellazione conclusi con l’adozione delle relative delibere di cancellazione dall’albo ex. art. 1 D.M. 472/1998. Esiti dei controlli sui requisiti di onorabilità
N.
Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con carichi pendenti rilevanti
Provvedimenti di cancellazione ex art. 1 D.M. 472/1998
In corso di istruttoria
Inviate
Attivati
Conclusi
37
/
37
2
2
Segnalazioni a Consob
35
Inoltre l’Organismo procede alla verifica del titolo di studio dichiarato dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede. Nel 2016, tali controlli, riferiti a un campione del 5% degli iscritti nei precedenti due semestri, hanno riguardato n. 126 soggetti per i quali non sono emerse criticità. Nell’ambito dei controlli effettuati dall’Organismo si segnala che n. 1 intermediario è stato sottoposto a verifica a seguito dell’adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta amministrativa di imprese operanti nel settore finanziario, creditizio e mobiliare, per un totale di n. 300 soggetti con incarichi di gestione, direzione e controllo; tali controlli sono stati effettuati al fine di verificare se nella composizione degli organi societari vi fossero consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ricadenti nelle situazioni impeditive previste dalla normativa. Nel corso del 2016, non sono stati avviati procedimenti di cancellazione di soggetti esercenti funzioni di gestione. Nell’anno è stato concluso n. 1 procedimento avviato nel 2015 con l’adozione di n. 1 delibera di cancellazione (cfr. tabella riassuntiva sotto riportata). Il provvedimento di cancellazione non è stato oggetto di impugnazione. Controlli ex art. 2 D.M. n. 472/1998 -‐ Sussistenza situazioni impeditive
N.
Intermediari controllati colpiti da provvedimento di gestione della crisi
Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede
Procedimenti in corso
Procedimenti archiviati
Provvedimenti di cancellazione adottati
1
/
/
/
1
36
5. La prova valutativa 5.1 I risultati del 2016 Nel 2016 è stato definito un nuovo calendario di prove valutative con appelli mensili alternati nelle sedi di Milano e di Roma con l’obiettivo, da un lato, di sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro degli aspiranti consulenti finanziari e, dall’altro, di favorire le esigenze organizzative e di pianificazione degli intermediari autorizzati. Ulteriori due appelli annuali, a Palermo e a Venezia35., sono stati previsti in considerazione dell’importante bacino di utenza costituito dalle due città poste all’estremo Sud Italia e al Nord Est. La possibilità di prenotarsi on line alla prova valutativa è stata estesa all’intero anno e non più solo alle sessioni temporalmente più prossime. Le prove hanno avuto inizio a marzo e sono terminate a dicembre. Le funzionalità e le caratteristiche di rigorosa selettività della prova valutativa OCF sono state mantenute inalterate. La prova valutativa si è articolata in cinque sessioni a cui hanno partecipato n. 4.307 candidati a fronte di n. 4.951 domande di iscrizione ricevute (di cui n. 4.947 confermate), con una percentuale di successi pari al 41,1%. Gli aspiranti consulenti finanziari idonei alla professione sono stati complessivamente n. 1.771. Sessioni 2016 SESSIONE I
N. Domande di N. Partecipanti % Partecipanti iscrizione (A) 506 463 91,5%
SESSIONE II
1.184
1.070
SESSIONE III
1.168
1.007
SESSIONE IV
889
740
SESSIONE V
1.200
1.027
Totale
4.947
4.307
N. Abilitati (B) 213
% Abilitati (B/A) 46,0%
90,4%
474
44,3%
86,2%
395
39,2%
83,2%
258
34,9%
85,6%
431
42,0%
87,1%
1.771
41,1%
Senza tener conto dei soggetti che hanno ripetuto l’esame in più sessioni, alle prove hanno partecipato n 3.181 candidati (n. 4.474 nel 2015). Rispetto al 2015 si è registrata una significativa flessione delle iscrizioni alle prove valutative. A tal proposito giova ricordare che lo scorso anno è stato raggiunto il numero record di iscrizioni da quando è operativo l’Organismo (2009), come ben si desume dal grafico grafico n. 13.
35 Nel 2015, le sedi nelle quali si sono tenute le prove valutative sono state otto con tornate di esame distribuite
su tre sessioni. In dettaglio, le sedi sono state: Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Venezia. Negli anni precedenti anche le città di Ancona, Bolzano, Firenze e Torino hanno ospitato le prove valutative per l’accesso alla professione. A seguito degli approfondimenti condotti negli anni di operatività dell’Organismo sui risultati delle prove, nel 2016 è stato definito il nuovo calendario.
37
Per quanto attiene la percentuale di effettiva partecipazione (rispetto al numero di domande presentate) questa si assesta all’87,1%, in aumento rispetto al 2015 (pari all’86,2%). Analizzando l’affluenza alle singole sessioni di prova, la seconda è stata quella con il maggior numero di partecipanti, pari a n. 1.070, nel 2016. La terza sessione di prove del 2015, con i suoi n. 2.427 partecipanti, rimane, comunque, quella con la maggior affluenza dal 2009 a oggi. Grafico 13: andamento storico delle prove valutative
La sede di Milano, anche quest’anno, si conferma quella con il maggior afflusso di aspiranti consulenti, avendo ospitato ben oltre la metà dei partecipanti (il 62,7% pari a n. 2.700) e ottenendo la più alta percentuale di idoneità (il 44% pari a n. 1.188). Sede N. Iscritti alle prove N. Partecipanti % Partecipanti N. Idonei % Idonei 3.094 2.700 87,3% 1.188 44,0% Milano 101 91 90,1% 24 26,4% Palermo 1.563 1.354 86,6% 489 36,1% Roma 189 162 85,7% 70 43,2% Venezia 4.947 4.307 87,1% 1.771 41,1% Totale Il voto medio dei partecipanti alla prova è stato pari a 73/100 mentre quello degli abilitati a 86,6/100. Si ricorda che per il superamento della prova valutativa è necessario conseguire un punteggio minimo pari a 80/100. La prima sessione ha registrato il voto medio complessivo più alto (74,7/100); mentre la seconda sessione il voto medio più alto conseguito dai candidati idonei e pari a 87/100. Negli otto anni di prove valutative OCF, il voto medio dei partecipanti è migliorato significativamente, assestandosi intorno ai 70/100. Il voto medio dei soli idonei, invece, presenta un andamento più regolare oscillante tra 86/100 e 88/100, come si evince dal grafico che segue.
38
Grafico 14: andamento storico dei risultati delle prove valutative in termini di voto medio
I quesiti utilizzati per le prove sono periodicamente oggetto di accurate indagini al fine di verificarne la difficoltà empirica. Dalla tabella che segue si evince come i quesiti somministrati siano ben equilibrati con una percentuale di “Risposte errate” che, in funzione dell’argomento, ha mediamente una bassa oscillazione compresa tra il 26,0% e il 30,5%. La materia più complessa per i candidati si conferma essere, anche per il 2016, “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”. Descrizione
Numero di domande somministrate
% per materia
% risposte corrette
% risposte errate
Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell'attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede
103.440
40%
72,6%
27,4%
Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria; finanza comportamentale
81.890
32%
73,3%
26,7%
Nozioni di diritto tributario riguardanti
25.860
10%
73,8%
26,2%
39
il mercato finanziario
Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo
25.860
10%
69,5%
30,5%
Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale
21.550
8%
74,0%
26,0%
Totale
258.600
100%
5.2 Le caratteristiche dei candidati alla prova valutativa Al fine di comporre un quadro completo dei candidati iscritti alle prove valutative si fornisce il dettaglio sull’età e sul titolo di studio. L’età media degli iscritti alle prove del 2016 è di 36,3 anni (era 37,5 nel 2015). L’abbassamento dell’età media, registrata rispetto all’anno precedente, si accompagna ad un aumento del numero di candidati iscritti tra i 18 ed i 40 anni di età, pari al 66%. Quasi il 30% è costituito da giovani sotto i 30 anni, anch’esso in aumento rispetto allo scorso anno quando erano circa il 25%. Fascia d'età candidati iscritti alle prove
2012 %
2013 %
2014 %
2015 %
2016 %
< 30 anni
34,4%
25,6%
20,7%
24,6%
29,9%
30 -‐ 39 anni
36,3%
32,5%
35,7%
36,4%
36,4%
40 -‐ 49 anni
22,7%
28,6%
28,0%
25,6%
23,1%
50 -‐ 65 anni
6,6%
13,2%
15,6%
13,4%
10,6%
> 65 anni
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
Oltre la metà dei candidati che hanno presentato domanda di iscrizione alla prova valutativa è in possesso di laurea (52%). Il dato sancisce una tendenza in crescita ormai netta. Nel 2015 erano, infatti, pari al 47,5% e nel 2014 pari al 45,2%; mentre nel quinquennio precedente questi si attestavano intorno al 40%. Se si analizza la composizione dei candidati per fasce di età e titolo di studio si rileva che il 60,3% degli aspiranti al di sotto dei 40 anni è laureato. Al contrario, gli aspiranti over 40 sono per il 64,4% in possesso di diploma di scuola secondaria. La selettività della prova ai fini della professione di consulente finanziario è dimostrata anche dalla distribuzione della percentuale dei successi ottenuta dai candidati laureati (pari al 47,6%) rispetto agli aspiranti consulenti in possesso di un diploma di scuola media superiore (pari al 33,7%). 40
Fascia di età
<30 anni
DIPLOMA
38,6%
LAUREA
61,4%
30 -‐ 39 anni
DIPLOMA
40,6%
LAUREA
59,4%
40 -‐ 49 anni
DIPLOMA
57,7%
LAUREA
42,3%
50 -‐ 65 anni
DIPLOMA
78,9%
LAUREA
21,1%
Totale
% Domande di iscrizione alle prove 2016
Titolo di Studio
DIPLOMA
48,0%
LAUREA
52,0%
Il 69% degli idonei 2016 si è iscritto all’albo e di questi il 48% ha ottenuto un mandato da parte di un intermediario. Focalizzando l’attenzione sui neo-‐consulenti under 30, sono risultati idonei n. 542 giovani di cui il 55% risulta iscritto all’albo e di questi il 66,4% ha sottoscritto un mandato ad operare. Nel 2015 sono risultati idonei n. 519 giovani under 30 di cui il 63,8% risulta iscritto all’albo, quantificati in termini assoluti in n. 331 soggetti, e di questi il 41,4%, quantificabili in termini assoluti in n. 137 soggetti (ovvero il 26,4% del totale degli idonei under 30) ha sottoscritto un mandato ad operare. Idonei 2016 N. Idonei Idonei 2016 Idonei 2016 iscritti all'albo* (B/A) iscritti all’albo 2016 con mandato* (A) (B) (C)
(B/C)
(C/A)
Totale
1.771
1.219
68,8%
588
48,2 %
33,2%
Under 30
542
298
55%
198
66,4%
36,5%
(*) Estrazione dati al 15 maggio 2017
Se si analizza il periodo 2009 -‐ 2016, i candidati che hanno superato la prova valutativa sono stati complessivamente 11.747 di cui risultano iscritti all’albo e con mandato n. 6.736 (57,3 %). Gli idonei under 30 con mandato costituiscono il 12,1%. 41
Anno
Under 30 idonei
Under 30 idonei con mandato attivo al 15 maggio 2017
2009
229
100
2010
515
181
2011
288
123
2012
348
169
2013
332
163
2014
364
191
2015
519
170
2016
542
198
2.595
1.097
TOTALE
42
6. L’architettura dei sistemi e il Portale web 6.1 L’architettura dei sistemi L’Architettura di sistemi OCF si suddivide in servizi “core” e servizi “satellite”. All’area “core” appartiene la piattaforma informativa SAIVAP (acronimo di Sistema Automatico Integrato di Vigilanza e gestione dell’albo dei Promotori) condivisa con Consob come previsto dall’art. 94, comma 2 del Regolamento Intermediari. Il SAIVAP consente la trattazione delle istruttorie, la predisposizione delle delibere e la registrazione dei provvedimenti assunti. Fermo restando l’univocità del sistema integrato OCF/Consob e, quindi, dei dati dell’albo unico, l’architettura dei sistemi OCF ha continuato a evolversi ed estendersi anche nel 2016. Il sistema OCF, infatti, si compone di varie componenti applicative “satellite” che interagendo con il SAIVAP regolano e governano tutti i processi OCF (amministrativi e non). Il sistema integrato OCF
Consulenti Finanziari, Aspiranti Consulenti, Intermediari, Utenza pubblica
NEWS, Comunicati, Aggiornamenti Normativa, ….
Compilazione guidata della modulistica
PORTALE OCF
Preparazione alla Prova
eLearning
Bollettino on-line
Elenchi iscritti
Accreditamento centralizzato
Intermediari, variazioni di rapporto
Ricerca Promotore
Attestati e Visure Pagamenti on-line
Procedimenti di VIGILANZA ALBO
Prenotazione alla Prova Valutativa
SAIVAP
Sistema Automatico Integrato Vigilanza e tenuta dell’albo unico
Gestione QUESITI
DB Quesiti
PAGAMENTI
Prova Valutativa Erogazione e gestione
Procedimento iscrizione Prova Valutativa
Procedimenti ALBO (iscrizione, cancellazione, variazione,..)
ANAGRAFE CENTRALIZZATA
ALBO consulenti finanziari abilitati offerta fuori sede
PORTALE CONSOB
Business Intelligence
Controlli ISCRITTI
SISTEMA DOCUMENTALE
L’evoluzione della piattaforma informatica procede nell’ottica di un sempre maggior potenziamento della centralità del portale web come punto primario di erogazione di servizi specializzati e distinti per differenti tipologie di utenti: -‐ -‐ -‐ -‐
cittadini consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede aspiranti consulenti finanziari intermediari autorizzati. 43
Con tale prospettiva e in previsione delle nuove funzioni indicate nella Legge di Stabilità 2016, OCF ha provveduto nel corso dell’anno a pubblicare sul proprio portale anche un questionario, con finalità statistiche, aperto a tutti coloro che desiderassero intraprendere la professione di consulente finanziario autonomo o che già svolgessero attività di consulenza finanziaria in regime di proroga dal 2007. La compilazione online del questionario è stata aperta dal 14 giugno al 31 ottobre 2016. La rilevazione statistica ha costituito un tassello importante della “fotografia” di un settore che sino a oggi non si è potuto sviluppare e quindi confrontare con il mercato. La finalità di questa rilevazione si rintraccia, dunque, nella necessità di conoscere e comprendere l’ordine di grandezza di quanti sarebbero interessati a iscriversi all’albo al momento dell’avvio delle nuove sezioni. Il questionario auto-‐modulabile, secondo le caratteristiche del compilatore, prevedeva da un minimo di 7 domande ad un massimo di 12 suddivise secondo le seguenti macro aree: dati anagrafici, titolo di studio ed esperienza professionale. Il tempo medio per la compilazione era pari a circa 5 minuti. Nella tabella che segue sono evidenziate le rilevazioni completate suddivise per tipologia di soggetti.
892
N. Rilevazioni completate di cui Persone fisiche
824
Persone giuridiche
68
Gli esiti possono considerarsi soddisfacenti, infatti, si stimano, complessivamente, circa 1.400 nuove iscrizioni all’elenco dei CF autonomi persone fisiche. Di seguito il dettaglio degli esiti della rilevazione.
N. Persone fisiche
824 di cui
Soggetti in proprio Collaboratori e Ausiliari Soci
727 60 (di cui n. 22 inclusi anche nelle persone giuridiche) 37 (di cui n. 11 inclusi anche nelle persone giuridiche) 44
N. Persone Giuridiche
68
hanno indicato n. 590 persone fisiche (esclusi Organi di controllo) n. Esponenti aziendali 166 n. Collaboratori e Ausiliari
217
n. Soci
207
Le novità previste con la legge di Stabilità 2016 (l. n. 208/15) hanno, altresì, reso necessario il cambio di denominazione di APF “Organismo per la tenuta dell’ Albo dei Promotori Finanziari” a OCF “Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari“. Il legislatore ha, inoltre, previsto che i Promotori finanziari divenissero “Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede”. Tali modifiche, all’apparenza di basso impatto tecnologico, hanno implicato l’aggiornamento di tutti i sistemi informativi di OCF. Il portale è stato completamente rivisitato per l’adeguamento alla nuova digital identity (nuovo logo, copyright) legata alla ri-‐denominazione dell’Organismo: l’aggiornamento è stato trasversale, grafico e contenutistico ed ha coinvolto tutti i servizi on line e le piattaforme esterne collegate (i.e. eLearning). Analogamente e gradualmente è stata completata la migrazione del dominio da www.albopf.it a www.organismocf.it e dei domini di posta elettronica. Alle attività su elencate, si sono affiancati task di analisi e progettazione per la rivisitazione e il potenziamento delle policy di sicurezza anche in ambito privacy. Sempre in relazione all’attribuzione delle nuove funzioni, già nel primo semestre, sono stati avviati i primi studi di fattibilità e, in particolare, è stato attivato il task di progettazione e impianto dell’architettura applicativa del nuovo sistema integrato OCF (conclusosi, come previsto, a fine settembre) e sono state condotte le prime analisi e pianificazioni per la progettazione del nuovo CED OCF.
6.1.1 Il progetto “Agenda Digitale” Il progetto c.d. “Agenda Digitale”, avviato nel 2014, è un’ampia iniziativa di respiro triennale, finalizzata alla digitalizzazione progressiva dei procedimenti dell’Organismo attraverso un sistema documentale conforme ai più elevati standard stabiliti dalla normativa vigente, l’integrazione di un protocollo informatico e l’apertura di canali di trasmissione interamente digitali con tutti gli utenti di OCF. Ne consegue un ulteriore necessario potenziamento dei servizi sul portale web di OCF. La Soprintendenza archivistica per il Lazio ha autorizzato il progetto, per quanto di competenza, il 28 ottobre 2014. Con nota del 27 gennaio 2016 ha, anche, approvato il Titolario di classificazione OCF ai sensi del d.lgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali. 45
Nel 2016 OCF ha provveduto alla nomina del dirigente preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi e al sistema di conservazione dei documenti informatici, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (art. 61, comma 2, D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445; art. 44, comma 1-‐bis, del Codice; D.D.P.P.C.C.M.M. del 3 dicembre 2013 e D.P.C.M. del 13 novembre 2014). In virtù delle suddette attività, nel 2016 sono andati a regime il sistema di protocollazione informatica a norma integrato con il sistema documentale OCF. L’approccio metodologico utilizzato coinvolge trasversalmente l’intera struttura di OCF e prende in considerazione diverse componenti: normativa, archivistica, organizzativa e tecnologica. Pertanto, parallelamente all’evoluzione tecnologica, è stata erogata nel continuo formazione interna agli uffici (on the job), in linea con lo studio e l’applicazione della normativa di riferimento e la definizione delle relative procedure e regole operative di dettaglio (Manuale di Gestione di OCF).
6.1.2 La gestione delle prove valutative Per quanto riguarda la gestione prove valutative, nel 2016 l’intero parco macchine delle sedi di esame è stato rinnovato dopo 7 anni sostituendo i notebook, ad uso dei candidati, con tablet opportunamente cablati per lo svolgimento in sicurezza delle prove valutative di idoneità alla professione. Il rinnovamento non ha impattato solo sulle postazioni dei candidati ma anche in generale su tutti gli apparati di rete e di connettività presso le sedi oltre alle connessioni sedi-‐CED, tutte convertite in fibra ottica. Agli aggiornamenti HW, pertanto, si sono affiancati adeguamenti di configurazione in ottica di ulteriore potenziamento della sicurezza e della robustezza del sistema nell’intero complesso. La nuova interfaccia grafica (touch) del sistema di gestione delle prove valutative OCF su tablet si è rivelata stabile ed efficace al pari del nuovo sistema online della presentazione della domanda di partecipazione alla prova, reso necessario dalla nuova logistica delle prove valutative con appelli mensili (vs. 3 sessioni di esame nel 2015).
6.2 Il Portale web Il portale www.organismocf.it fornisce servizi utili al pubblico, ai consulenti finanziari, agli aspiranti consulenti e ai soggetti abilitati36. Il portale web di OCF, insieme a quello di Consob, è l’unico istituzionalmente preposto alla pubblicazione dei dati dell’albo. Risponde, pertanto, a una logica di servizio e tutela degli investitori. Costituisce, inoltre, un sistema di informazione continuo e aggiornato sull’attività dell’Organismo.
Il portale OCF si suddivide in diverse sezioni di cui alcune riservate a particolari categorie di utenti (consulenti ed aspiranti consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e intermediari) e una pubblica. L’area pubblica del portale consente, ad esempio, di effettuare ricerche online sull’albo (prima fra tutte la verifica dell’iscrizione di un soggetto all’albo e dello svolgimento della professione per conto di un intermediario), consultare il bollettino online e le news, approfondire norme e regolamenti del settore, visionare il bando di indizione delle prove valutative, visionare i bilanci e le delibere OCF, conoscere le norme che regolano il rapporto tra il cliente (anche potenziale) e il professionista. Nell’area riservata ai consulenti finanziari e aspiranti consulenti sono stati creati appositi servizi che agevolano direttamente l’operatività degli utenti (i.e. modulistica precompilata automaticamente, pagamento online della quota dei contributi una tantum, prenotazione online e preparazione alla prova valutativa, stampa visure e attestati, …). Nell’area riservata agli intermediari i soggetti abilitati possono in modo sicuro e controllato adempiere agli obblighi informativi nei confronti dell’Organismo, inviando in via telematica le comunicazioni di inizio/fine e tipologia di rapporto dei propri consulenti.
36
46
Al termine del 2016, n. 55.558 utenti risultano iscritti nelle aree riservate del portale, di cui oltre 32.866 aspiranti Consulenti.37 Dall’analisi dei dati disponibili tramite Google Analytics emerge come, a parte la Home Page del sito, l’area più visitata continui a rimanere quella dedicata agli strumenti di studio per aspiranti consulenti che da sola conta nel 2016 quasi un milione di visualizzazioni. Complessivamente, nel 2016 si sono registrati 5.964.000 accessi alle pagine web rispetto ai 6.177.000 del 2015. La flessione, molto ridotta, è dipesa dal calo del numero dei candidati alle prove valutative. Rimane alto l’interesse per la consultazione della pagina relativa alla “Ricerca Consulente” (n. 145.372 visualizzazioni), funzione che consente di verificare l’iscrizione all’albo di ogni professionista e di conoscere l’intermediario con il quale ha un mandato. Tra le aree maggiormente consultate si conferma la simulazione della prova valutativa (“Preparati alla prova”) con oltre 76.000 accessi e l’e-‐learning con più di 50.000 sessioni di lavoro. 2010 Pagina
Area
2011
2012
2013
2014
2015
2016
Visualizzazioni Visualizzazioni Visualizzazioni Visualizzazioni Visualizzazioni Visualizzazioni Visualizzazioni di % di pagina di pagina di pagina di pagina di pagina di pagina pagina 427.018 490.077 510.948 686.574 988.193 1.535.773 1.625.840 27%
Home page
AREA PUBBLICA
Workspace
AREA ASPIRANTI
546.807
479.382
576.641
651.890
617.869
1.304.186
977.091
16%
Home page
AREA ASPIRANTI
493.708
576.799
562.682
419.567
562.385
896.397
755.481
13%
Ricerca consulenti
AREA PUBBLICA
153.091
185.815
162.090
174.601
201.801
190.138
145.372
2%
Preparati alla prova
AREA ASPIRANTI
48.528
97.663
76.334
1%
Campagna di comunicazione 2015
AREA PUBBLICA
Albo statico (elenchi CF)
AREA PUBBLICA
Prenotazione Online
AREA ASPIRANTI
E-‐L earning
AREA ASPIRANTI
Materie e quesiti
AREA ASPIRANTI
36.339
35.187
42.400
Modulistica
AREA PUBBLICA
52.156
51.473
51.103
Campagna di comunicazione 2016
AREA PUBBLICA
ALTRO Totale
84.398 85.342
824.178
www.organismocf.it 2.657.901
84.717
73.267
0%
58.238
58.703
79.691
72.341
1%
44.598
61.814
73.870
53.927
1%
30.550
59.371
50.366
1%
38.176
43.188
51.754
39.055
1%
54.793
43.535
40.564
31.941
1%
12.333
0% 36%
786.832
974.595
1.181.285
1.260.588
1.753.119
2.124.335
2.724.379
2.953.726
3.309.722
3.917.154
6.166.924
5.964.416
Il permanere dell’alto numero di visualizzazioni della pagina relativa alla prenotazione e presentazione online della domanda alla prova valutativa, disponibile nell’Area Riservata agli aspiranti, indica l’utilizzo ormai avviato e a regime della funzionalità: già dalla I° sessione di prove valutative 2014, i candidati infatti possono prenotare l’esame scegliendo una delle sessioni previste nell’anno e la sede, pagare online il contributo di iscrizione all’esame, finalizzare e trasmettere a OCF la domanda di partecipazione alla prova valutativa e, quindi, accedere alla piattaforma OCF di e-‐Learning loro riservata. Il servizio online ha consentito, ormai, l’eliminazione completa dei flussi cartacei per un totale di n. 4.950 domande di partecipazione alla prova valutativa (incluse le domande rifiutate) verso le Sezioni territoriali OCF nel 2016. L’intervento dell’operatore rimane concentrato esclusivamente sulla 37 Nel 2015 è stata ultimata un’attività di normalizzazione degli utenti attraverso la verifica dei codici utenti dei soggetti registrati all’area
aspiranti CF, area CF e ad entrambe le aree.
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gestione delle casistiche più complesse che richiedono un supplemento di istruttoria nella verifica della validità della domanda. Analogamente, nel corso del 2016 gli intermediari (n. 287 soggetti abilitati e attivi) hanno trasmesso a OCF con la modalità online (area riservata intermediari) circa n. 10.196 comunicazioni di inizio/fine e tipologia rapporto, eliminando anche in questo caso le comunicazioni cartacee. Il nuovo canale consente una riduzione anche del numero stesso delle comunicazioni: in modo contestuale, infatti, l’intermediario comunica sia le date di inizio/fine del mandato sia la tipologia del rapporto (agenzia/dipendente di banca). Analogamente, può comunicare l’eventuale cambio di rapporto mentre un servizio ad hoc consente la gestione via e-‐mail di ogni tipo di richiesta di supporto. Gli unici flussi cartacei in ambito si limitano alle comunicazioni legate alla gestione dei casi particolarmente complessi o anomali da parte delle Sezioni territoriali di Milano e Roma. L’utilizzo delle funzioni di visura della posizione dell’iscritto all’albo e di attestazione dei pagamenti dei contributi dovuti all’Organismo (profilate nelle aree riservate), attive dal secondo semestre del 2015, hanno generato oltre 4.000 protocolli in uscita contribuendo alla dematerializzazione dei flussi cartacei oltre ad abbassare drasticamente il numero di richieste in passato gestite dagli uffici OCF; meritano, infine, di essere segnalate le 12.333 visualizzazioni delle pagine dedicate alla campagna di comunicazione 2016.
6.2.1 La piattaforma di preparazione alla prova valutativa per gli aspiranti consulenti finanziari Dalla I° sessione del 2014 il candidato alla prova valutativa può usufruire, oltre che di un apposito spazio individuale e personalizzato (workspace) dove effettuare le proprie esercitazioni, anche di una piattaforma e-‐Learning dove studiare in maniera più approfondita le materie di esame. La piattaforma e-‐Learning, sviluppata da OCF in collaborazione con le Associazioni di riferimento (ABI, Anasf e Assoreti), è utilizzabile gratuitamente dai candidati iscritti alle prove valutative con l’obiettivo di supportare non solo la preparazione per il conseguimento dell’idoneità ma anche l’avvio alla professione di consulente finanziario. La piattaforma e-‐Learning consente: -‐ la partecipazione ai corsi (“I miei corsi”) -‐ la consultazione degli aggiornamenti (“News”) -‐ la fruizione diretta di un servizio di supporto per problematiche legate al portale (“Contattaci”). La tassonomia della piattaforma e-‐Learning comprende: cinque materie oggetto della prova valutativa OCF; 10 argomenti e 58 contenuti (“corsi”) complessivi. Nello specifico i corsi sono: -‐ -‐ -‐ -‐
15 di “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell'attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede”, 15 di “Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria e finanza comportamentale”, 13 di “Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale”, 11 di “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”, 48
-‐
4 di “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario”,
per un totale complessivo di 89 lezioni (sub-‐contenuti) e 540 micro-‐contenuti (schermate). Complessivamente i corsi hanno una durata di circa 80 ore (tempo stimato per l’attività di sola lettura). Sono inoltre previsti 167 test di verifica e un glossario con oltre 500 termini. La prova valutativa: i supporti I 58 corsi previsti nella piattaforma di e-‐learning per materia: •
• •
Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività del consulente finanziario Nozioni di matematica finanziaria, analisi di scenario, strumenti finanziari, operatività bancaria e costruzione del portafoglio Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo
•
Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario
•
15 15 13 11 4
Caratteristiche generali del corso schermate Spiegazioni di termini specifici (glossario) Domande di verifica Lezioni (sub contenuti) Ore di fruizione previste Contenuti Argomenti Materie
540 503 167 89 80 hh 58 10 5
Statistiche di utilizzo della piattaforma di e-‐learning (2016) utenti abilitati tempo totale in ore
N. 2.184 21.517
tempo medio utilizzo per candidato (in ore)
9,51
In relazione all’attività di aggiornamento del database dei quesiti svolta nel 2016, è stato monitorato l’intero archivio con il risultato di revisionare il 30% del database con oltre 1.500 quesiti modificati. Gli aggiornamenti sono stati apportati per rendere le domande ancora più aderenti ai requisiti formali ritenuti necessari da OCF. Le analisi statistiche indicano un crescente interesse e utilizzo della piattaforma da parte dei candidati. Nel 2016, infatti, n. 2.184 nuovi utenti hanno acceduto ad almeno un corso su un totale di n. 21.517 accessi complessivi, registrando oltre 21.000 ore totali di studio (20.000 nel 2014) con un tempo
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medio per candidato di 9,5h. Si dimostra che l’utilizzo della piattaforma è estremamente selettivo nel senso che ciascun candidato utilizza le unità didattiche dove ritiene di avere maggiori difficoltà. La materia “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario” risulta quella con il maggior numero di utenti che hanno completato l’intero corso, mentre la materia “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede” risulta quella con il maggior numero di ore di studio e di utenti abilitati, in linea, peraltro, con il relativo ed elevato numero di quesiti (40% del database complessivo).
7. Il 2017: impegni istituzionali e operativi nella transizione verso l’esercizio delle nuove funzioni attribuite a OCF L’evoluzione degli scenari normativi di riferimento38 e le previsioni di applicazione della Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2015) incidono in modo sostanziale e profondo sull’attuale assetto dell’Organismo, assegnando a OCF la funzione di vigilanza sugli iscritti e la gestione di un albo suddiviso in tre sezioni: “Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede” (gli ex promotori finanziari), “consulenti finanziari autonomi” (i consulenti persone fisiche fee only) e le “Società di consulenza finanziaria”. OCF, in ragione del nuovo suddetto scenario, nel giugno 2016 aveva avviato una rilevazione preliminare tesa a stimare il numero dei soggetti che, in qualità di aderenti alle due nuove categorie summenzionate, potessero essere interessati ad iscriversi al futuro albo39. La ricerca, conclusa a ottobre 2016, aveva suscitato l’interesse di un potenziale di circa 1.400 operatori. L’adozione di apposite delibere Consob e l’emanazione di normativa specifica di secondo livello costituiscono i presupposti per l’avvio della nuova operatività. Con riferimento alle attività correlate all’assegnazione delle nuove funzioni di vigilanza, con la finalità di definire i primi orientamenti dell’approccio metodologico e organizzativo per la prevenzione e la tempestiva rilevazione di condotte non corrette, OCF ha avviato nel primo trimestre del 2017 un primo tavolo di lavoro volto a fornire , in ottica consultiva e propositiva, utili orientamenti di definizione di un approccio metodologico per il futuro esercizio delle funzioni di vigilanza, in chiave di monitoraggio per la prevenzione e la tempestiva rilevazione di condotte non corrette. 38 Esemplificazione dell’iter normativo: 1. 2. 3. 4.
Adozione delle modifiche al TUF Adozione dei regolamenti Consob (Regolamento Intermediari/ Regolamento in materia di CF) Adozione dei decreti ministeriali del MEF (requisiti professionali delle persone fisiche e persone giuridiche) Adozione del protocollo d’intesa Consob/OCF entro 6 mesi dall’adozione dei regolamenti Consob (modalità operative, tempi di trasferimento, etc …) 5. Adozione delle delibere Consob di avvio dell’operatività del nuovo albo e delle funzioni da trasferire a OCF. 39 Come rappresentato nel capitolo 6
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Tale tavolo ha visto protagonisti, nell’ambito di un quadro di incontri, le principali associazioni di settore, sia lato intermediari sia lato consulenti autonomi e società di consulenza. In relazione, poi, alle attività relative alle nuove sezioni dell’albo (consulenti autonomi e società di consulenza finanziaria) è stato avviato un gruppo di lavoro interno che ha definito: • •
• •
l’approccio metodologico e di macro-‐pianificazione delle attività; il perimetro degli interventi a breve termine, con particolare riguardo al nuovo manuale operativo e al dettaglio dei processi/procedure dei nuovi procedimenti amministrativi di tenuta dell’albo; le risorse coinvolte nella valutazione e riscrittura dei processi attuali e di quelli relativi alle future competenze; le necessità di prima integrazione con le attività propedeutiche all’avvio della funzione di vigilanza.
Al termine delle suddette attività, OCF ha raccolto numerosi elementi utili funzionali a: •
• •
•
progettare una nuova architettura applicativa di alta affidabilità e sicurezza; riscrivere l’attuale sistema informatico di gestione dei procedimenti amministrativi (sia di gestione dell’albo unico sia di vigilanza); migrare il nuovo impianto architetturale delle “applicazioni satelliti”; potenziare i canali trasmissivi in banda e sicurezza; sviluppare ulteriormente il sistema documentale e il Titolario in ottica di digitalizzazione degli archivi e relativi processi formativi del personale; trasferire e attivare un unico CED OCF centralizzato in una nuova server farm; realizzare il nuovo portale www.organismocf.it e potenziare i servizi on line.
Questo percorso richiederà lo studio continuo della nuova normativa di settore e l’attenta cura della regolamentazione interna nella verifica di applicabilità di nuove normative: (i) in materia di Trasparenza di cui al d.lgs. 33/2013, come modificato dal d.lgs. 95/2016, e risultante anche dai chiarimenti forniti dalle Linee guida Anac (ii) in materia di Privacy di cui al Regolamento europeo 2016/679 (adeguamento previsto entro il 18 maggio 2018). In questo contesto, OCF ha proseguito nel 2017 l’esperienza e l’attività dei Tavoli tecnici monotematici che, avviati negli anni precedenti, non hanno mai smesso di svolgere una importante funzione propositiva e propulsiva rispetto a molti temi rilevanti sia per gli iscritti sia, soprattutto, per la tutela degli investitori. Nella prima parte dell’anno sono stati avviati diversi Tavoli tecnici. Il Tavolo tecnico Formazione, in ragione del recepimento delle norme di attuazione dei già citati orientamenti Esma in materia di consulenza finanziaria e della Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), ha disposto il completamento della ricognizione delle modifiche alla tassonomia dei contenuti della prova valutativa OCF e la realizzazione del conseguente nuovo set di quesiti. La pubblicazione è prevista tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 e i temi maggiormente impattati sono la product governance, le informative alla clientela e il servizio di consulenza.
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Inoltre, il Tavolo tecnico ha tra i suoi obiettivi lo studio della prova dedicata agli Agenti iscritti alla sezione A del RUI che vogliano iscriversi all’albo, prevista dalla Legge di Stabilità 2016. Il Tavolo tecnico Comunicazione ha coordinato il lancio della nuova campagna istituzionale di OCF, avvenuto con la conferenza stampa del 7 aprile a Milano. La campagna si rivolge ai cittadini e agli operatori del mercato con contenuti focalizzati sulla tutela degli investitori e sui nuovi temi di financial education. L’obiettivo è mettere in risalto la necessità della consulenza finanziaria e il riconoscimento del valore dell’affiancamento del consumatore e investitore da parte del professionista iscritto all’albo.
La campagna di comunicazione istituzionale OCF 2017.
Il primo “flight” della campagna si chiude idealmente con la Relazione Annuale di OCF, e non si esclude di avviare un secondo flight nella seconda metà dell’anno qualora si renda necessario comunicare ulteriori messaggi istituzionali e divulgare le eventuali modifiche intervenute nelle norme di riferimento. Per una puntuale divulgazione del messaggio istituzionale, e in particolare dei temi dell’educazione finanziaria, OCF ha anche realizzato una landing page a carattere divulgativo.
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La landing page della campagna istituzionale OCF 2017 La campagna istituzionale ha avuto una sua diffusione sia sulla stampa (tradizionale e verticale) che su siti specializzati specificatamente selezionati. In particolare per quanto riguarda la campagna digital si è registrato un crescente interesse degli utenti, come dimostrato dal numero di visualizzazioni presenti on line. Prendendo come riferimento il CTR40 si registra come tale indice ha avuto, dall’attivazione della campagna, un progressivo aumento passando da una media dello 0,40% dalle prime settimane di Aprile ad un valore stabile nel mese di Maggio 2017 dell’1,20%. Il risultato può considerarsi positivamente in quanto il CTR medio applicato al settore finanziario si attesta tra lo 0,30% e lo 0,60%. Tale aumento rappresenta, quindi, il crescente interesse degli utenti a vistare il sito istituzione di OCF dopo aver visualizzato il banner pubblicitario presente sui siti come anche riscontrato dal numero di click pari a 42.100 nel periodo 10 Aprile 2017 al 4 Giugno 2017. Nel 2017 OCF ha consolidato il suo impegno su più fronti. Segnatamente continua l’attività per la valorizzare degli standard di competenza degli iscritti; la partecipazione a iniziative di educazione finanziaria41, l’esercizio di controlli sempre più rigorosi sugli iscritti, l’impulso verso la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei servizi, con una ricerca costante di fonti di efficienza operativa. Di seguito il dettaglio delle principali attività svolte nell’anno: -‐ erogazione della prova valutativa secondo il nuovo sistema di erogazione su base mensile e con l’utilizzo di tablet. 40 Il Click-‐through rate –CTR-‐ (percentuale di click" in italiano) rappresenta il numero di clic ricevuti dall’annuncio diviso per il numero di
volte in cui l’annuncio è stato pubblicato, si considera quindi un tasso che misura l'efficacia di una campagna pubblicitaria on-‐line. Cfr. Capitolo 2 L’educazione finanziaria.
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Nel rispetto delle attuali funzionalità e delle caratteristiche di rigorosa selettività, il bando annuale 2017, in continuità con la scelta operata per la prima volta nel 2016, prevede un calendario di prove con alternanza mensile per le sedi di Roma e Milano mentre è prevista una prova all’anno per le sole sedi di Palermo e Venezia. Anche per il 2017 si ha un riscontro positivo da parte dell’utenza per quanto riguarda la possibilità di iscriversi on line alla prova valutativa;
La prova valutativa 2017 su tablet
-‐ monitoraggio e aggiornamento dell’archivio dei quesiti per la prova valutativa in linea con le modifiche normative che interverranno in attuazione della Mifid II e delle Linee Guida adottate dall’Esma il 17 dicembre 2015 in materia di valutazione delle conoscenze e competenze del personale addetto alla consulenza finanziaria e alla fornitura di informazioni sui prodotti di investimento, servizi di investimento o servizi accessori 42; -‐ iniziative di educazione finanziaria, per il cui dettaglio si rinvia al Capitolo 2 della Relazione.
Si ricorda che dal 2013 l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” riconosce 6 crediti formativi (CFU) a coloro che superato la prova valutativa per l’idoneità alla professione di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede. Inoltre, Efpa Italia ha previsto un corso dedicato di 3 giornate d’aula, anziché 12, per i consulenti finanziari iscritti all’albo con o senza mandato che hanno superato la prova valutativa OCF ai fini dell’ accesso all’esame del I livello della certificazione DEFS (Diploma in European Financial Services).
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