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Liebherr
Gru e Autogrù
LIEBHERR
Un’ammiraglia al comando
NEL PARCO MACCHINE DEI VIGILI DEL FUOCO DI BOLZANO È ARRIVATA UNA REGINA. LA MULTISTRADA IN ALLESTIMENTO SPECIALE LTM 1070-4.2 SARÀ IL “PUNTO FERMO” DI OGNI RECUPERO STRADALE CHE RIGUARDA MEZZI PESANTI LUNGO LA DIRETTRICE DEL BRENNERO
Sulla strada statale del Brennero che porta a Bolzano, il traffico di mezzi pesanti non dà tregua, nei mesi che seguono il lockdown da Coronavirus. Alla voglia di far ripartire il flusso dell’economia, fa da controcanto la ripresa dei lavori stradali, con le insidie dei cantieri a ripetizione lungo una delle direttrici più frequentate d’Italia. La riflessione affiora nei miei pensieri naturalmente mentre sto per raggiungere la sede del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano, ricordando le parole del comandante Florian Alber. “La necessità di poter contare su un’autogrù potente, moderna e affidabile, è diventata ormai più che urgente - ci diceva per telefono, mentre ci accordavamo per l’intervista e l’appuntamento nel quartiere generale di viale Druso - Con il flusso straordinario dei tir sia sulla statale che sull’Autobrennero, gli incidenti e le avarie sono all’ordine del giorno. Per recuperare in completa sicurezza e con la massima efficacia i mezzi pesanti, ci serviva una proprio un modello da 70 tonnellate che ci garantisse una forza di tiro poderosa e rapida”.
L’oggetto delle aspettative di cui parla Florian Alber è la nuova autogrù multistrada LTM 1070-4.2 di Liebherr, definita dallo stesso comandante dei Vigili del Fuoco come “un punto fermo” nelle dinamiche più importanti e complesse che riguardano gli interventi stradali. Arrivata direttamente dalla fabbrica Liebherr di Ehingen nella sede di Bolzano, l’LTM 1070-4.2 ha affrontato una fase preliminare di analisi tecnica e training a beneficio dei futuri operatori destinati a manovrarla per le prossime uscite sul campo. “Oggi le gru sono sempre più leggere - considera Alber - Facciamo fatica a trovare punti di aggancio solidi in fase di recupero, macchine che siano in grado di realizzare movimentazioni e sollevamenti senza danneggiare mezzi e strutture. Una delle nostre priorità è proprio quella di non provocare danni collaterali in fase di intervento, evitando cause eventuali per risarcimento danni. Va ricordato che un tempo, con un’autogrù, i Vigili del Fuoco effettuavano anche interventi professionali a pagamento, mentre oggi che il noleggio con servizio gru è molto diffuso, il nostro compito esclusivo si concentra sugli interventi d’emergenza. Che ci vengono richiesti, sempre, con modalità di esecuzione irreprensibili”. Il traffico pesante sull’Autobrennero è aumentato esponenzialmente negli ultimi decenni e quindi anche il tasso di incidentalità stradale. “Nonostante le norme
Alto spirito di servizio
Il Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano è l’unico presente in Alto Adige. L’organico è costituito da 150 operatori e da oltre 50 mezzi di intervento, divisi tra la sede centrale di via Druso e il distaccamento aeroportuale. Il servizio prevede l’allerta 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. La principale zona di intervento riguarda l’area del comune di Bolzano, ma in caso di eventi particolari l’operatività dei Vigili del Fuoco si estende a tutto il territorio provinciale. Le competenze non riguardano esclusivamente l’estinzione degli incendi, ma anche i soccorsi tecnici in ogni tipo di incidente, gli aiuti nei casi di catastrofe e il supporto al servizio di soccorso sanitario in caso di calamità. A livello comunale il Corpo Permanente è coadiuvato dai tre Corpi Volontari della città - Bolzano Città, Gries e Oltrisarco-Aslago. Il parco mezzi, oltre alla nuova Liebherr LTM 1070-4.2 (autentica ammiraglia della flotta), un’altra autogrù Liebherr da 50 ton, una gru su camion da 32 ton, due gru idrauliche su camion e una serie completa di bilici, autoscale e autobotti, per ogni tipologia di intervento. sempre più stringenti del Codice della strada, il bilancio dei sinistri è in ascesa - commenta ancora Florian Alber - Noi interveniamo almeno per 50 incidenti all’anno, di cui almeno il 90 per cento è concentrato sull’Autobrennero o sulla statale”. L’urgenza di avere a disposizione un mezzo dotato di alta capacità in relazione alle dimensioni e al peso dei tir da recuperare, era diventata prioritaria. Liebherr Italia ha seguito l’intera operazione di allestimento e consegna della gru, in contatto costante con i tecnici di Ehingen. Dopo una lezione formativa nella sede di via Druso, ci raggiunge Francesco Caissut, Responsabile Field Service Training in forza alla filiale nazionale di Liebherr. Affiancando il comandante Alber, ci spiega alcune caratteristiche specifiche dell’LTM 1070-4.2 allestita per i Vigili del Fuoco. “Stiamo parlando di una macchina speciale, dotata di accessori particolari ma non completamente diversa da una gru standard dello stesso modello - rileva Caissut - Questa autogrù è equipaggiata con supporti per traverse addizionali, argano supplementare, vari dispositivi di sicurezza e di illuminazione, telecamere, tutte
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dotazioni già disponibili, in maggior parte, anche sulle versioni standard dell’LTM 1070-4.2. Tutti questi plus sono implementati sulla base di una macchina prodotta in serie, seguendo un protocollo di costruzione approntato dalla casa madre per le gru dedicate proprio ai vigili del fuoco (un altro protocollo specifico, ad esempio, Liebherr lo contempla per le gru destinate all’impiego nelle forze armate)”. La LTM 1070- 4.2 per i Vigili del Fuoco di Bolzano è stata omologata in Italia nel dicembre del 2019, con la dotazione di un motore Stage V che rientra nell’attuale classe di emissioni. Alle prerogative della gru, nello scorso luglio, è stata aggiunta la facoltà di poter trainare una massa rimorchiabile fino ai 24.000 kg. “È la prima gru mobile Liebherr a ottenere questa particolare omologazione - ci spiega Davide Calore, Area Manager Zona Adriatica di Liebherr Italia, responsabile della fornitura al comando di Bolzano - L’allestimento per i Vigili del Fuoco di questo modello è studiato per poter circolare con tutte
le zavorre montate e le dotazioni speciali, rispettando le 12 ton per asse. Le dotazioni speciali implementate comprendono poi la traversa a bilancino da 25 ton e l’argano di recupero posteriore con tiro massimo da 8 ton, oltre a 85 m di fune e a tutti gli accessori per il rinvio con pulegge e deviatori”. A questa dotazione speciale si aggiunge naturalmente l’identikit che già conosciamo da tempo come “carta generale dei valori” per questa gru tuttoterreno da 70 tonnellate. Parliamo quindi di un modello
allestito su quattro assi, dotato del sistema di controllo operativo LICCON 2, autenti- co cuore computerizzato dell’autogrù (con limitatore di carico LMB integrato) che ne coadiuva in modo completo l’utilizzo in ogni situazione, con il supporto di simula- zioni operative e una puntuale sensibilità di gestione delle manovre. A bordo, su un monitor dedicato, l’operatore può visua- lizzare tutte le informazioni sulla geome- tria della gru, con il calcolo delle tabelle di portata in base all’attrezzatura di solleva- mento utilizzata. Oltre alle funzioni dia- gnostiche, il sistema LICCON 2 offre, come dicevamo, un programma di simulazione e pianificazione degli interventi compiuti della gru e implementa un sistema di limi- tazione dell’area di lavoro, monitorando gli ostacoli e le altre problematiche che possano inibire l’efficacia del tiro. “Con l’ausilio del radiocomando, l’operatore
inoltre può lavorare con la più completa visuale dell’area di intervento - precisa Caissut - Nel caso dei recuperi di mezzi incidentati, il vantaggio è esponenziale, dal momento che spesso ci si trova in con- dizioni di intervento difficili, con visibilità parziale e spazi di manovra proibitivi”. L’LTM 1070-4.2 è equipaggiata, inoltre, con il sistema VarioBase, un modulo tecnologi-
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co che permette di variare la geometria del piano di lavoro in base alle condizioni di stabilizzazione della gru, anche in assetto asimmetrico. “Nel caso degli interventi realizzati dai vigili del fuoco, vincolati alla presenza di altre strutture o di ulteriori carichi da rimuovere, il VarioBase consente di lavorare proprio con modalità di piazzamento asimmetriche - conferma Caissut - Inoltre, in alcuni punti chiave, dove la stabilizzazione della gru risulta più favorevole, grazie al VarioBase, l’operatore può elevare sensibilmente anche la portata in fase di tiro”. Riassumendo, con il VarioBase ogni singolo stabilizzatore può essere estratto in modo indipendente; la combinazione funzionale con il limitatore di carico del comando LICCON 2 - che ricalcola in ogni singola situazione la lunghezza di estrazione e la pressione di ogni stabilizzatore e quindi la portata possibile - una maggiore sicurezza e una portata ottimale della gru sono sempre garantite. Proseguendo nella nostra carta d’identità, possiamo constatare dal vivo che la gru Liebherr da 70 tonnellate ha un design agile, è leggera, maneggevole e dotata di un sistema sterzante automatico che consente
Una delle squadre di operatori dei Vigili del Fuoco di Bolzano, deputate alla guida della nuova Liebherr LTM 1070-4.2. Terzo da destra, il comandante Florian Alber.
una guida estremamente reattiva e sensibile; in particolare, la velocità, nell’allestimento speciale per i Vigili del Fuoco di Bolzano, è stata innalzata dai canonici 70 km/h al limite sostenuto di 85 km/h. Il braccio telescopico, di ultima generazione (con estensione massima calibrata dai 48 ai 60 m, a seconda dell’attrezzatura impiegata) presenta egualmente una struttura alleggerita, con caratteristiche di maggiore flessibilità e resistenza. L’allestimento speciale VVFF ha adottato un dispositivo particolare, già previsto tra gli optional disponibili per tutti i clienti Liebherr che acquistano una LTM per il proprio parco gru. Si tratta di una telecamera montata sulla testa del braccio, dotata di zoom ottico, che consente all’operatore in cabina di visionare il carico anche in condizioni di intervento sottolivello, in negativo. “Che l’operatore lavori in cabina o con il radiocomando, per avere maggiore autonomia, questo dispositivo consente comunque un’elasticità di gestione e una sensibilità di intervento straordinaria”, sottolinea ancora Caissut. Il braccio, con sfili telescopici indipendenti, di estrema versatilità, è un altro plus da menzionare per la particolarità della concezione dinamica Liebherr. Il sistema di sfilo telescopico idromeccanico funziona con un cilindro idraulico monostadio a doppia azione; il cilindro estrae e ritrae l’elemento telescopico 1, mentre lo sfilo degli elementi tele-scopici 2 e 3 viene eseguito mediante le funi. Con la tecnica di trazione delle funi, quindi, il braccio telescopico viene estratto in modo semplice e rapido fino alla lunghezza desiderata. “In base allo sfilo che utilizzo, dall’elemento maggiore, verso la base, a quello più piccolo, nella sequenza terminale, a parità di lunghezza, ho capacità di carico diverse - precisa Caissut - Posso impiegare un braccio leggero o pesante, in alternativa, a seconda del carico da affrontare. La parola chiave è elasticità tecnica e questo concetto pervade tutte le gru Liebherr di ultima generazione”. Un ultimo walkaround intorno alla macchina evidenzia la dotazione - tra le attrezzature speciali richieste di Vigili del Fuoco di Bolzano - di un argano di rimorchio con capacità da 8 ton per tiro singolo, implementato con una fune da 40 metri, montato nella parte posteriore dell’autogrù e comprensivo di pulegge di rinvio per l’esecuzione di recuperi stradali. “In situazioni di emergenza, l’autogrù è l’unico punto fisso su cui si può contare - afferma definitivamente il comandante Florian Alber - Il sollevamento lo si realizza con il gancio principale, mentre con l’argano si realizzano i tiri di recupero. Per questo, la macchina è stata dotata anche di una traversa anteriore, già predisposta perché l’operatore, con l’ausilio del telecomando, possa agganciarla direttamente per il tiro dei mezzi più ostici, come tir-refrigeratori o pullman di linea. Non so se ho dato l’idea, ma questa Liebherr sarà, d’ora in avanti, la nostra lancia d’azione per tutte le emergenze stradali più impegnative. Per noi, è un passo in avanti tecnologico e operativo davvero importante verso una modernità di intervento efficiente e decisiva”.
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