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Gru e Autogrù Sennebogen Media Ottima
Il nono modello nella serie delle cingolate telescopiche del marchio tedesco è un completamento cardine per il cliente. Dedicato ai cantieri infrastrutturali e al montaggio di prefabbricati
Una manutenzione in souplesse
La gru cingolata telescopica 683 E di Sennebogen rivela tutta la propria ergonomia anche nella facilità di assistenza. Un punto di lubrificazione centrale per la base del braccio, il cilindro di brandeggio e la ralla riduce notevolmente la manutenzione da parte dell'operatore. L'accesso ottimale ai punti di manutenzione e la chiara identificazione dei componenti consentono inoltre di risparmiare tempo prezioso nella gestione quotidiana della macchina.
Le 80 ton di capacità parlano di leggerezza e agilità e l’intento di Sennebogen era proprio quello, all’atto del concepimento. I progettisti di Straubing hanno aggiunto il nono tassello alla propria gamma di gru cingolate telescopiche e, certo, quello della 683 E è un segmento fondamentale, a completamento strategico della fascia media di serie, tra i modelli 673 E e 6103 E. La nuova gru cingolata vanta una lunghezza del braccio principale di 42 m e già in questa misura importante rivendica una vasta gamma di applicazioni in regime heavy duty - in ragione, tra l’altro, del design robusto della macchina e della potenza dei motori dedicati alla traslazione e alle operazioni di sollevamento. In quali ambiti la 683 E si presenta come macchina ideale? Nei cantieri di fondazione e nelle grandi opere infrastrutturali - per la costruzione di ponti, ad esempio, come macchina di supporto alle palificazioni e come gru ausiliaria agile e versatile - contesti di cantiere in cui la nuova telescopica Sennebogen può lavorare anche con pendenze di 4° nelle fasi di marcia e negli interventi di tiro. La 683 E è alimentata da un motore Cummins da 186 kW con pre-trattamento dei gas di scarico in regime Stage V. Gli argani principali e ausiliari sono gestiti da un motore a pistoni ad alta pressione, che fornisce una notevole forza di trazione di 72 kN a ogni componente e una velocità della fune fino a 120 m/ min. Il braccio a quattro sezioni è basato sulla tecnologia multisfilo, con un sistema di controllo senza manutenzione a estensione variabile e autobloccante. In opzione, la lunghezza-braccio principale di 42 m può essere ulteriormente estesa fino ai 57 m con un jib doppio-articolato che favorisce gli interventi con necessità di angolazioni in fase di tiro, a supporto di interventi complessi – ad esempio – nei progetti di ingegneria strutturale. Il carro telescopico estensibile del modello 683 E può raggiungere una larghezza massima di 4,2 m, con la possibilità di essere retratto simmetricamente o asimmetricamente fino a 2,68 m (e con i grafici di carico che si adat- tano automaticamente alla larghezza prescelta della base cingolata). Questa gru da 80 t contempla un accento di agilità notevole. Può scendere in completa autonomia dal veicolo di trasporto e con l'ausilio del radiocomando è completamente automontante. Con i cingoli retratti, la larghezza in assetto di trasporto è di soli 3,5 m. Lo smontaggio della base cingolata riduce il peso complessivo di quasi 20 t, e ulteriormente anche la larghezza (fino ai 3 m).
Gli operatori apprezzeranno senz’altro i vantaggi ergonomici della cabina Maxcab, particolarmente spaziosa. Allo scopo di ottenere una visuale confortevole anche di carichi a notevole distanza, la cabina offre un'inclinazione standard che arriva fino ai 20 gradi. La gru può anche essere dotata - in modo opzionale - di una cabina sollevabile idraulicamente che può essere inclinata di 30 gradi, a un'altezza della visuale di 5,55 m. Le vetrate di grandi dimensioni offrono una vista ottimale dell'intera area di lavoro, con ogni prospettiva per operare in totale sicurezza (tenendo comunque presente che la gru può essere azionata anche dall'esterno della cabina, con il radiocomando).
Le telecamere e un ampio monitor estendono il campo visivo dell'operatore sul lato posteriore e a destra e possono essere utilizzate anche per monitorare il movimento degli argani. Il sistema di controllo elettronico a doppio asse è dotato di pulsanti di gestione sul joystick per gli accessori opzionali e del limitatore del momento di carico, visualizzato graficamente. Il sistema fornisce un avviso audiovisivo e blocca la leva di comando quando i limiti di carico vengono raggiunti o superati. L'intuitivo sistema di controllo Sencon fornisce, infine, una diagnostica puntuale e completa oltre a informazioni fondamentali su carichi utili, angolo di tiro, lunghezza del braccio e raggio di sollevamento, supportando così l'operatore nel suo lavoro con la massima completezza.