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Verdelli International

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Selift/Sinoboom

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Gru e Autogrù

VERDELLI INTERNATIONAL Lasciapassare per il Mondo

DALLA LUNGA TRADIZIONE DELLA STORICA SOCIETÀ FONDATA DAL CAPOSTIPITE SILVIO, È NATA L’ATTUALE SOCIETÀ DAL RESPIRO GLOBALE, GUIDATA DALLA FIGLIA ROBERTA. NELLE SUE PAROLE, IL SODALIZIO GIÀ DI SUCCESSO CON SANY PER LO SBARCO DELLE GRU CINGOLATE IN ITALIA

Le gru sono la parte importante di un’avventura imprenditoriale che a Castelnuovo Rangone (Mo) dura da 60 anni. L’ha avviata con talento coraggioso un veterano del settore come Silvio Verdelli e oggi a portarne il testimone, come amministratrice delegata, è la figlia Roberta che ne ha sviluppato le potenzialità globali con la creazione, circa cinque anni fa della Verdelli International. Insieme alla tradizione del passato, la società odierna rappresenta un bel pezzo di storia nel mondo delle gru cingolate, con un lavoro scrupoloso e sapiente dedicato da sempre all’acquisto, alla revisione e alla rivendita sul mercato nazionale ed europeo di gru cingolate, perforatrici, martelli vibratori e macchine per fondazioni - compresa una divisione di attività per la produzione di attrezzature nuove per demolizione, lavori marittimi, movimento terra e riciclaggio, e un reparto che comprende una flotta di macchine destinate al noleggio. Oggi la realtà di Verdelli è più che mai avviata nel mare senza confini di un mercato internazionale che trova la sua porta d’ingresso principale nel rapporto recente con Sany, costruttore cinese globale di macchine per le costruzioni e il sollevamento, in ogni forma e applicazione, soprattutto nei settori dell’heavy lifting, delle fondazioni speciali e del calcestruzzo. Nell’incontro che Roberta Verdelli ci ha concesso, abbia-

mo percorso le tappe più recenti dell’attività virtuosa di Verdelli International e, in occasione dell’arrivo di una poderosa gru Sany SCE600A nel nostro Paese, poche settimane fa, lo sviluppo attuale e futuro del sodalizio commerciale con il grande produttore orientale.

Roberta, la prima domanda che vogliamo farle riguarda lo sviluppo dell’attività di Verdelli International, negli ultimi anni. In che modo sono cambiate le dinamiche di lavoro e le attività principali dell’azienda?

La Verdelli International, di cui sono amministratrice, è stata costituita nel 2016 continuando il lavoro del fondatore dell’impresa di famiglia, mio padre Silvio Verdelli, ancora presente in azienda con la sua passione e la sua esperienza. La Verdelli ha alle spalle una lunga storia nell’assistenza meccanica, nella revisione e nella compravendita di gru cingolate a fune usate, alle quali abbiamo affiancato anche il commercio di macchine per la palificazione di piccolo e grande diametro, vibroinfissori, pompe ad alta pressione, dissabbiatori, e attrezzature per diaframmi. Negli ultimi anni abbiamo amplia-

Roberta Verdelli, amministratrice di Verdelli International to i contatti con l’estero, che ha svolto un’importante funzione di cambiamento nella nostra attività, fino a rappresentare una fetta importante del nostro fatturato. Con l’avvento della pandemia, il mercato estero ha incontrato una battuta d’arresto, sia a causa della difficoltà di viaggio dei nostri clienti verso l’Italia per vedere e provare le nostre macchine, sia per la

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riduzione dei lavori pubblici nei mercati dove eravamo più presenti. Fortunatamente, oggi viviamo finalmente una ripresa del settore, in Italia, e negli ultimi tempi abbiamo svolto diversi interventi di assistenza, sia direttamente in cantiere, sia nella nostra officina, con servizi di riparazione dedicati anche alle flotte di macchine dei nostri clienti stessi. I nostri clienti appartengono ai settori delle fondazioni speciali, dei lavori marittimi, delle demolizioni, del riciclaggio dei rifiuti, del movimento terra e ad altri comparti di attività industriali. Ognuno di loro ha esigenze particolari e al nostro interno abbiamo figure specializzate in uno o nell’altro segmento applicativo, anche se poi i nostri tecnici posseggono comunque molte competenze trasversali.

Che tipo di richieste per macchine e servizi vi arrivano dalla vostra committenza? C’è stata un’evoluzione della domanda, nel corso degli ultimi anni?

Oltre agli interventi di assistenza sulle macchine dei clienti, abbiamo diverse gru cingolate usate disponibili per il noleggio e per la vendita. Produciamo internamente, inoltre, attrezzature per la demolizione da installare su escavatori, benne polipo o mordenti, meccaniche, idrauliche o elettroidrauliche e diversi pezzi di ricambio, sia per le attrezzature di nostra produzione che per le gru. Diversi nostri clienti, inoltre, ci affidano anche la manutenzione dei loro macchinari. Sono sempre meno le aziende di costruzioni che comprendono grandi officine meccaniche interne e in un’ottica di riduzione dei costi fissi risulta spesso conveniente affidare il servizio officina all’esterno. Al contrario, per noi l’officina rappresenta un valore in continua evoluzione; abbiamo assunto due altri addetti negli ultimi 12 mesi, e a nostra volta ci avvaliamo di diversi collaboratori esterni per lavorazioni particolari, come per la componentistica del motore o per la parte elettrica. Negli ultimi anni è aumentato l’interesse del cliente Verdelli per nuovi prodotti. Si tratta di un’evoluzione della richiesta che abbiamo seguito puntualmente, cercando sul mercato internazionale macchine affidabili e moderne, che possano comportare un miglioramento sul fronte delle emissioni e del risparmio in manutenzione e consumi, con i vantaggi economici ulteriori ricavabili dalla possibilità di usufruire dei programmi favorevoli avviati dalla Nuova legge Sabatini, dall’Industria 4.0 e dal credito di imposta per le regioni del Sud.

Veniamo al rapporto di partnership commerciale avviato con Sany. Quali elementi vi hanno convinto per l’esordio nell’importazione della gamma di gru cinesi?

Abbiamo avuto modo di vedere le macchine Sany al lavoro nel corso di una missione commerciale nel Sudest asiatico. Era il 2017 e da allora l’impressione che ne abbiamo ricavato di macchine affidabili, oltre che molto richieste dagli operatori, non è cambiata. Quella prima impressione è stata successivamente corroborata da diversi nostri clienti che lavorano attraverso filiali all’estero. Così, nel 2019 abbiamo iniziato a confrontarci direttamente con Sany e con la sua joint-venture in Europa Sany Palfinger SPV Equipment Co. All’inizio di questanno, abbiamo stipulato un accordo che ci vede importatori ufficiali delle gru cingolate a fune e telescopiche oltre ad assumere il ruolo di officina per la vendita di ricambi e per l’assistenza esclusiva in tutta Italia. Abbiamo trovato in Sany persone che hanno creduto nelle potenzialità del mercato italiano ed europeo, e ci ha impressionato la loro flessibilità d’offerta su un prodotto comunque già abbastanza appetibile per il mercato nostrano. La forza di queste macchine deriva anche dalla scelta di componentistica di facile reperibilità sul nostro territorio, nonostante una produzione per il momento concentrata solo in Cina. Ad esempio, uno sguardo alla componentistica rivela motori Cummins e pompe Rextroth. Le gru Sany sono inoltre agevolabili con il credito d’imposta al 50% già menzionato per l’acquisto

di beni strumentali nell’ambito dell’Industria 4.0. Ad oggi, la prima macchina da 60 ton che abbiamo venduto di recente, sta lavorando in cantiere per sessioni di applicazione con vibroinfissore. A fine anno, arriverà un’altra gru da 260 ton, venduta a un’impresa di montaggi. Proprio ad agosto, invece, arriveranno due nuove gru, un’altra SCE600A da 60 ton e una SCE1000A da 100 ton. A entrambe saranno riservati i palcoscenici espositivi del Geofluid e del GIS di Piacenza, in programma rispettivamente dal 15 al 18 settembre e dal 7 al 9 ottobre di quest’anno. La SCE600A in particolare sarà poi disponibile per il noleggio, e sarà l’occasione per noi di farla conoscere e provare a tutti i clienti italiani. Oltre alle gru cingolate a fune SCE600A, SCE1000A, SCE1350A (135 ton) e SCE2600A (260 ton), sono già provviste di certificazione CE le gru cingolate con braccio a traliccio SCE600TB (60 ton) e SCE800TB (80 ton), e le autogrù SPC180T (18 ton), SPC250 (25 ton), SPC320 (32 ton), SPC400 (40 ton) e SPC500E (50 ton), queste ultime tutte montate su veicoli Scania.

Che altre novità sono previste nel prossimo futuro comune Verdelli International-Sany?

La Sany sta lavorando per adattare altre gru al mercato italiano. Sono in corso, ad esempio, le procedure per perfezionare e poi ottenere la certificazione CE su gru dalle dimensioni più contenute, come un modello 40 ton utile per compiti di servizio nei lavori di palificazione. E nuovi modelli verranno presto omologati CE e sbarcheranno puntualmente in Italia.

Lo staff Verdelli-Sany accoglie l’arrivo della prima gru cingolata in Italia. Silvio Verdelli è il quarto, da sinistra

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