Soul Running #20 Dicembre 2015

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Soul

RUNNING COVER STORY Capri: “le grand bleu”

THE SOUL EXPERIENCE

NUMERO 20 - DICEMBRE 2015 - Euro 5.00

Tuscany Crossing - Riscoprire la Val d’Orcia TransAlpineRun - RunningEurope Andorra UltraTrail

TRE SUPER SPECIALI: gargano - ALPE ADRIA - NEW YORK




e v Lo

e v o L

Love

The Power Of Love Soul Running 2015

Lov

Lov e editoriale

Quinto anno concluso. Quattro eventi organizzati. Sette guide al territorio create. Una grande spedizione con

Love

un grande atleta, ideata, curata e riuscita, di cui trovate in allegato a questo Bookmag lo speciale dedicato. Sei numeri di Soul Running archiviati anche quest’anno. Sette Soul Experience all’estero, lo speciale

dedicato alla nostra avventura newyorkese è in allegato. 18 Soul Experience italiane. Oltre 50 puntate di

e Lov

CorriAMo, nostro format Tv in onda su Gazzetta TV presentato dal “Soul Friend” Manlio Gasparotto. Oltre 70 le piccole, grandi produzioni video della neonata Soul Running Production. Un Running Park con 168 km di sentieri tracciati e segnalati. Due stage di trail running organizzati. Un amico che ha preso una strada diversa, in bocca al lupo Andre! Due amici che si sono uniti alla Soul Crew!! Insomma 365 giorni che mi sono sembrati almeno il doppio.

Love

Il Team si è compattato ancora di più in questo rush finale dell’anno.

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e v o L

Abbiamo lavorato, immaginato, concretizzato, faticato, sognato, scritto e pubblicato questo numero in orari e momenti che di solito dovrebbero essere vita privata. Domanda, anzi domande:

Quando la tua grande passione diventa il tuo lavoro, dove si pone il confine tra spazi propri e attività

lavorativa? E il limite tra amicizia e crew di Soul Running? Quando finisce il rapporto tra venditore e cliente e comincia la stima reciproca che dura nel tempo, si consolida e diventa ciò che Soul Running è oggi? Amore. La risposta è Amore.

Love

Musica consigliata per la lettura di questo articolo

Love

Quando tutto ciò che si pensa, si progetta, si crea è fatto con amore, quando tutto ciò che

e v o L

si scrive, si racconta, si filma, si organizza è frutto della passione e il significato di passione + nel senso più ampio di questo termine che include, sacrificio, a volte sofferenza, rinunce, superamento di limiti e ostacoli. Quando tutto questo è fatto insieme a persone che ogni giorno condividono questo valore di base, allora Soul Running ha un senso. Allora la parola “SOUL” non è un caso!

Lov

The Power Of Love ~ Frankie Goes To Hollywood

Un augurio speciale, in questa fine/inizio anno a tutti i Soul Runners! Godete al massimo di tutto e vivetela così, con Amore, la vostra Grande Avventura, ma… sappiatelo, siate sempre pronti:

Keep the vampires from your door!!

Davide Orlandi



Ridley Scott la scelse per la scena dei Campi Elisi nel finale de “Il gladiatore”. Soul Running per mostrarvi tutta la bellezza e l’anima running di questo gioiello italiano patrimonio dell’UNESCO dal 2004. Dove: Val d’Orcia, Toscana, Italia Click: Mirko Mottin

PORTFOLIO 6


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Solitudine. Spazi immensi, impressionati sbalzi termici, chilometri e chilometri da percorrere. Alla ricerca della finish line? NO!! Alla ricerca del proprio io. Tutto questo e non solo durante l’UTGR2015. Dove: China, Dunhuang - Deserto del Gobi - Ultra Trail Gobi Race 2015 Click: Nick Muzik


PORTFOLIO

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Non lo fare! Non puoi voltare il tuo sguardo indietro! Rimarresti pietrificato davanti allo spettacolare quadro creato dalla natura, come guardando negli occhi la Gorgone Medusa. E non puoi permettertelo i chilometri sono ancora molti prima dell’arrivo. Dove: Oberstdorf - Lech, Stage 1 della Gore-TexŽ Transalpine-Run Click: Wisthaler Harald

PORTFOLIO

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SOMMARIO

RUBRICHE

SOUL EXPERIENCES

14 Dr Run - Il trail che cambia, ma non cambiamo il trail

24 35 42 50

12

Cover story: Capri - Le grand bleu Val d’Orcia - Il paradiso del runner Trans Alpine Run = RunningEurope Andorra Ultratrail - Benvinguts!t

FULVIO MASSA

il manuale del

trail running preparazione, gestione e approfondimenti. una guida concreta per uno sport di emozioni.

S.P.M. PUBLISHING The Outdoor House

SPECIAL

EXTRA

20 Gargano - Il mio Gargano 22 Gli stage di Fulvio Massa e Simona Morbelli 58 Alpe di Siusi 2015

16 Soul Book 18 Soul TV - CorriAMO 62 Campagna abbonamenti 2016 64 Soul Shop 2015


LA SPORTIVA ® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)

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CRONOMETRO FERMO.

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IL TRAIL CHE CAMBIA, MA NON CAMBIAMO IL TRAIL

DR RUN

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Il 2015 verrà ricordato come l’anno in cui il Trail Running ha ricevuto un riconoscimento ufficiale da parte del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) e di fatto questo porterà a determinare un inquadramento ufficiale di questa disciplina sportiva. A fronte di questa decisione assunta dai dirigenti del CIO, non sono mancate le polemiche e il popolo del trail si è diviso in tre parti, i favorevoli, i contrari e gli indifferenti. Partiamo da una premessa. Il Trail è nato come disciplina outdoor e non è mai stato incluso in nessuna federazione ufficiale e questa situazione da un lato lo ha reso libero e privo di ingabbiamenti, dall’altro lo ha reso poco tutelato, soprattutto dal punto di vista organizzativo. Con tutti i suoi pregi e difetti è comunque una disciplina che ha avuto una enorme espansione, soprattutto nell’ultimo decennio e di conseguenza non passa più inosservato agli occhi degli enti preposti a dirigere e coordinare le discipline sportive. Fino a ora comunque, nonostante la forte espansione, è sempre considerabile uno sport di nicchia e i suoi numeri, se confrontati con quelli della corsa su strada, sono ancora piccoli. Quest’anno i campionati del Mondo di Trail Running sono stati gestiti dalla IAU (International Association of Ultrarunners) sotto l’egida della IAAF (International Association of Athletics Federations) e fanno capo alla IAU 78 Federazioni di altrettante Nazioni. Fino a oggi i “Big” del Trail, gli atleti d’elite che primeggiano nelle abituali competizioni, godono ancora del fatto di non essere particolarmente contrastati da altri competitors provenienti da altre discipline sportive affini al trail, tipo la corsa su strada, la bici, il triatlon, lo sci alpino, lo sci di fondo, la MBK. È possibile che, nel momento in cui il trail verrà ufficializzato in seno alla IAAF, possa ulteriormente crescere in visibilità e possa far aumentare gli interessi di tipo economico da parte di tutti gli addetti ai lavori e così pure possano aumentare gli accostamenti al Trail da parte di atleti provenienti da sport paralleli. La mia impressione, avendo vissuto i Mondiali 2015, è stata stata proprio questa. Vivo

il trail da decine di anni e ho vissuto molte gare e posso dire che ad Annecy ho visto correre molta gente forte, che non era inclusa nella lista dei nomi noti alle gare del circuito internazionale. È vero, mancavano alcuni nomi illustri che per vari motivi ideologici, politici o commerciali hanno preferito boicottare l’evento, ma il Mondiale di Annecy non può certo essere definito un “mondialino”, come parte della critica aveva ignorantemente o volutamente definito e lo testimoniano le prestazioni cronometriche offerte da parte di diverse decine di atleti, i cui nomi, sulla carta, non dicevano niente. Non sappiamo ancora come intenda muoversi una futura federazione di Trail ma è veramente auspicabile che porti una regolamentazione riconosciuta e condivisa a livello mondiale sia in merito agli standard organizzativi sia in relazione ai parametri sportivi perché il Trail è una disciplina che ha come fondamento dei valori etici che sono universalmente riconosciuti, forse più ancora rispetto ad altri sport più blasonati e di questo aspetto il CIO deve prenderne atto. I favorevoli a questo cambiamento sostengono che sia utile per poter fare da promozione a questo sport e fare in modo che si trasformi da sport di nicchia a sport riconosciuto e praticato su numeri più ampi. I contrari temono che si vengano a perdere i valori etici e sportivi della disciplina, che si stia cercando di addomesticare il Trail, togliendo quella componente wild che lo caratterizza. Gli indifferenti corrono e si allenano senza curarsi di quanto avviene ai piani dirigenziali con la speranza che il gioco non si rompa, anzi diventi più bello. Personalmente non ho nulla contro l’inserimento del Trail nelle federazioni legate al CONI e al CIO, a patto che non perdano di vista i principi etici e sportivi. Poi è chiaro che qualcosa cambierà, ma il mondo cambia di continuo, non c’è da stupirsi. Per fare le cose in modo corretto, la nuova classe dirigente dovrebbe confrontarsi con le realtà esistenti e da li partire per una regolamentazione adeguata... non sarà facile! Io, nel frattempo... corro.

di Fulvio Massa


info@mtsport.it


SOUL CHRISTMAS

SOUL BOOK Non è mai troppo tardi! Si dice sempre così no? Anche questa volta è il caso giusto. Il Manuale del trail Running di Fulvio Massa ha poco più di un anno di vita ma rimane la prima scelta di chi vuol scoprire i segreti del trail in tutte le sue sfaccettature. Natale 2016 è l’occasione giusta per aggiungerlo alla tua biblioteca!!! di Mirko Mottin

FULVIO MASSA

il manuale del

trail running preparazione, gestion e e approfondimenti . una guida concre ta per uno sport di emozio ni.

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400 pagine per scoprire tutti i segreti e le mille

affrontare al meglio discesa tecnica, salita, la

sfaccettature del trail running. Un vero manuale

notte o l’altitudine.

con metodi e tabelle di allenamento, suggerimenti

Fulvio qui ha messo tutto se stesso e tutta la

sulla preparazione, la nutrizione e la gestione di

sua esperienza in un manuale adatto sia al

una gara. I consigli su come affrontare le crisi,

neofita sia al trailer esperto. Dalla prima uscita

su come gestire la nostra mente o i segreti per

all’organizzazione di una gara. Completo!

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5 minuti il piatto è pronto come appena cucinato. La confezione è leggera, poco ingombrante, resistente alla fiamma e può essere utilizzata per la preparazione. Sono disponibili una grande varietà di prodotti, dalla colazione al dessert, a base di riso, pasta, carne, verdura, frutta; senza glutine e senza lattosio. L’apporto energetico di ogni piatto varia fra 400 e 500 calorie per confezione.

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Motion Control. Chi si muove su percorsi alpini difficili necessita del massimo controllo a ogni passo. Per questo Mammut ha creato una collezione su misura per il trail running. Dinamica, traspirante, leggera, robusta e sicura - per il massimo delle prestazioni. Provala per credere. Come hanno fatto gli atleti selezionati durante l‘evento di prova sul Pers Moräne. www.mammut.ch +++ www.socrep.it


CorriAMO... Così veloci che siamo arrivati in TV di Davide Orlandi

64 puntate da Aprile a Dicembre. Così Soul Running è entrato a casa di 1.000.000 persone tutti i giorni!

Lunedì – Correre & Nutrirsi Manlio incontra esperti in nutrizione, trainer, biologi per dare consigli su cos, come e quando mangiare in allenamento e in gara

Martedì – Event Running Presentiamo ogni settimana un grande evento, intervistando il suo organizzatore.

Ci sono dei giorni speciali. Dei giorni dove stai lavorando come un ossesso, in preda al fuoco sacro dei test e della produzione di oltre 22 clip dedicate ai prodotti 2015 in 4 giorni. Ci sono giorni che pesni di aver 18

finito di lavorare e stai per azzannare delle tartine favolose preparate dall’amica Dunia. Ci sono giorni dove arriva Manlio Gasparotto e ti dice che dovrai aspettare a mangiare. Sgomento! Ci sono giorni in cui stare a digiuno non è poi così male...

Mercoledì – Dr Run Fulvio Massa spiega come prevenire problemi e infortuni o come intervenire per curarli al meglio.

Così a febbraio scorso, in Versilia, durante i nostri test è nato tutto. Da li a poco siamo approdati in onda sul neo nato Canale 59: Gazzetta TV, il canale ufficiale della “rosa”... mica poco no? Pronti via servizio per il TG. Panico. Notte al lavoro, tempi strettissimi ( e mi lamentavo della stampa...). Tutto ok. Tutto bene. siamo andati in onda. Il servizio è buono!

Giovedì – Running Technology CorriAMO tramite l’esperienza di grandi campioni racconta le nuove tecnologie al servizio dei runner

Da li a meno di una settimana il battesimo: 12 minuti di striscia settimanale fino a fine luglio. Pausa estiva. Dati Auditel ottimi (1,7% share). Via dal 5 Ottobre striscia quotidiana! On air tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 13.20 fino a Natale. Orgogliosi di avercela fatta e pronti per il 2016!, si perchè Soul Running con il nuovo mitico Soul Friend Manlio ormai non si ferma più!!!

Noi CorriAMO… voi inseguiteci!

Venerdì – Running Tourism Scoprire e riscoprire valli, città , piccoli borghi, parchi nazionali, il tutto by Run. Questa la rubrica dedicata al turismo sportivo


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Il mio Gargano

20

di Davide Orlandi

Si dice che la creatività sia l’arte di tenere adeguatamente nascoste le

le proprie passioni su un territorio perfetto per farlo, dall’emozione della

proprie fonti. Se così è, non sono creativo… oggi!

scoperta, della piccola/grande esplorazione personale che stimola ognuno

Ho preso in prestito il titolo di un libro che il nonno, scrittore, di un mio caro

di noi, oggi cosa succede? La pausa è finita? In parte si.

amico ha dedicato a questa terra.

Il Gargano ha il diritto, ma soprattutto il dovere di ripercorrere la strada fatta

È un libro non di immediata lettura, ha un suo linguaggio, aulico. Tratta

fino ad ora, correggendo, laddove possibile, le deviazioni che sembravano

con precisione, allegando foto d’epoca, di ogni singolo angolo dal Parco

ottime qualche anno fa, per poi puntare dritto alla sua vera identità, alla sua

Nazionale. Lo rende su carta con amore, mai compassionevole. Sincero

autenticità. Che poi non è nulla di speciale o di diverso da ciò che realmente

e tangibile. Appassionato e preciso. Il libro, quando ancora manoscritto,

è: una montagna che cade in mare, dove la cultura della terra è il bene più

compì un viaggio verso Parigi, dove un amico del narratore,

prezioso da salvaguardare.

il poeta Lionello Fiumi, lo lesse avidamente, diventando

Questa a mio (…e per fortuna non solo mio!) avviso, deve

l’autore di una prefazione che vale la lettura. I parigini se

essere l’offerta turistica del Gargano, semplice e diretta,

ne innamorarono. Il Gargano divenne una meta per chi

schietta e autentica.

ricercava un viaggio nella ruralità, nella mediterraneità, nella

Qualcuno ha detto: “Non dobbiamo fare Disneyland,

verginità, a volte rude, del Gargano. La gente dell’epoca, con

dobbiamo solo dare il giusto valore a quello che abbiamo”,

uno spessore culturale adeguato, ha cercato e perseguito

senza quel qualcuno e poi tanti altri dopo di lui, oggi il

questi valori facendo diventare il Gargano uno dei maggiori

Gargano Running Park con i suoi 168km di tratturi puliti e

poli turistici italiani. La storia insegna, ma mai abbastanza,

segnalati non esisterebbe e nemmeno le sue guide tradotte

che tutto cambia, anche repentinamente e l’adattamento al

in varie lingue. Non ci sarebbero stati decine di giornali

cambiamento, spesso, non avviene o avviane in misura eccessiva, creando

esteri, centinaia di siti web e alcune TV a raccontare a tutto il mondo questo

così ciò che si può chiamare paradosso turistico, dove un Parco Nazionale,

tesoro. Non avrei potuto conoscere decine di persone care. Non avremmo

ad esempio, ha uno o due sentieri e viene dimenticato e invece sulla costa

potuto lottare per organizzare con successo la seconda edizione del

di un promontorio roccioso e instabile vengono impiantati centinaia di

Gargano Running Week, uno dei più bei modi che esistono per conoscere

stabilimenti con annesse strutture che oggi mal si accostano all’evoluzione

questa terra!

della domanda turistica, dell’ormai mitizzata “destagionalizzazione”. Infatti,

Non ci siete mai stati e non avete mai corso o camminato lì? Non avete mai

dopo tanti anni in cui la società civile si è presa una pausa da il gusto del

fatto una GastroRun? E allora inquadrate con il vostro smartphone questi tre

bello, dal piacere del viaggio, differente dalla vacanza, dalla voglia di vivere

QR code e godetevi quello che nel 2016 non vi lascerete scappare!!

Scopri questo spettacolare paradiso italiano

Saraceno Trail

Young guns

GastroRun


thank you running Trasforma la tua corsa mattutina con gli amici in un’allegra e spensierata avventura nel tempo e nello spazio. E con l’imbottitura integrale e la tomaia praticamente senza cuciture delle Ghost 8, il tuo allenamento sportivo diventa incredibilmente piacevole e confortevole. Ora puoi veramente fare di ogni tuo giorno una grande giornata. Scopri di piÚ su brooksrunning.it


i viaggi di

STAGE di TRAIL RUNNING

di FULVIO MASSA e SIMONA MORBELLI testo e foto di Mirko Mottin La corsa, è un dato di fatto, può essere lo sport più egoistico che esista.

difficoltà che si possono incontrare durante una gara. Dalla discesa

Non hai bisogno di nessuno, solo di un paio di scarpe, maglietta e

tecnica, al miglior modo per essere efficaci in salita senza consumare

pantaloncini e via in strada a correre. Quando dalla strada, ti sposti in

energie come un tir fa con il gasolio, dall’uso dei bastoncini al perché

montagna e inizi a percorrere sentieri e dislivelli in salita e discesa, la

e come scegliere il materiale tecnico per citarne solo alcuni. Oltre alle

sostanza non cambia, ma cambia l’approccio. Non si nasce “imparati”,

prove pratiche, durante gli stage ci sono sessioni di teoria, di analisi

ma si ha bisogno di un metodo da seguire, soprattutto per raggiungere,

della propria corsa con video dedicati e di consigli pratici su allenamento

nel trail, degli obiettivi.

e preparazione che affiancano al meglio le tabelle che si trovano sul

Perciò, quest’anno, organizzati da Soul Running, sono nati gli stage di

manuale.

trail running di Fulvio Massa e Simona Morbelli. Lei campionessa che

22

corre sotto l’effige del team Salomon International, lui, Fulvio, il guru del

Un weekend dedicato al nostro sport preferito con i consigli di uno dei

trail running in Italia, organizzatore delle storiche Porte di Pietra (gara

massimi esperti della disciplina, l’attiva presenza di un’atleta tra le più

tra le più antiche in Italia) e autore dell’unico manuale di trail running in

forti del panorama nazionale e la sicurezza dell’organizzazione data dai

commercio.

metodi e dall’esperienza dello staff di Soul Running.

Il manuale lo trovate “raccontato” a pagina 16 ed è essenziale condimento per gli stage, due giorni di full immersion dove Fulvio, coadiuvato appunto

Quindi appuntamento per tutti, dai neofiti agli amatori evoluti, alle pagine

da Simona, accompagna gli atleti sui sentieri per provare tutti i tipi di

del sito soulrunning.it con le nuove date degli stage 2016.

Gli stage su Soul Running.it



"Capri è sacra. L'obiettivo non è vederla, ma avvertirvi una certa qualità di emozione..." (Jean-Paul Sartre).

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Capri


25


26

Villa Jovis. 2000 anni di storia a cielo aperto. Tiberio si installò qui con la sede dell’impero. Oggi possiamo godere di tuto ciò... correndo.


Settembre MMXV d.c. -

Capri, Le Grand Bleu.

testo di Davide Orlandi - foto di Davide Orlandi e Andrea Pizzi Partiti dall’approdo romano di Marina Piccola, attraccammo al vicino

scendemmo per il “Passatiello” tra boschi e ombra fino a uscir di nuovo al

approdo, sempre d’epoca romana di Tragara. Repentinamente adattammo

candore soleggiato della città bianca. La, fino alla “Piazzetta”. Simbolo di

il nostro abbigliamento al nuovo ambiente, iniziando l’impervia salita

tutta l’Isola stessa da sempre! Trovammo pace e ristoro al fine, godendo

che porta a Villa Jovis, dimora di Tiberio e da li scendemmo a Villa Lysis.

dell’unicità di luoghi fino ad ora sconosciuti.

Casa nobile, ricca di fascino, curiosità, simbolo stesso dell’amor libero ivi praticato. Proseguimmo in discesa tra viottoli stretti e sospesi tra blu

Potrebbe sembrare vero? no? si? In un certo senso lo è, ma non in quello

cobalto e verde smeraldo, fino a lambire Capri, dirigendoci, poi, all’attacco

che si potrebbe pensare. Si tratta, infatti, di un road-book di una nostra

della Scala Fenicia, infinita. Attaccata con tutte le sue forze alla parete est

esplorazione territoriale, potrebbe essere anche il road-book di una

di Monte Solaro. Attraversammo la storica porta che introduce in terra di

gara unica al mondo, chissà! Ovviamente in forma aulica, stile vecchio

Anacapri per poi salire ancora fino alla vetta del Monte.

esploratore, cartografo che racconta il suo viaggio.

Da li precipitammo veloci lungo la cresta fino alla costa rocciosa del faro

È un po’ così che ci siamo sentiti nello scoprire Capri e Anacapri lo scorso

per isolarci da tutto correndo veloci tra i fiordi chiari dell’antico Sentiero

fine Settembre. Esploratori di ciò che sembrerebbe ovvio, ma di cui nessuno

dei Fortini. Giunti con stupore continuo alla Grotta Azzurra continuammo a

o pochi sanno realmente nulla!

salire e passando per lo storico centro di Anacapri, puntammo nuovamente

Quello che è venuto fuori e che verrà è degno della pellicola di un grande

verso la vetta del Monte Solaro, punto di incrocio del cammino. Da li

film: “Just behind Capri” . 27


The movie

Just behind Capri

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Cast - Attori principali:

Story-board: 1,5 miglia marine a nuoto – 27 km di trail attraverso 3000

Arvedo Arvedi – La scintilla. Artista visionario, ecologista e appassionato

anni di storia d’Italia: L’Isola di Capri.

Capri

delle unicità capresi. Da lui nasce l’idea. Alessandro Auger – Direttore dello storico Hotel La Palma di Capri.

Mission del film: Esaltazione dei sensi. Elevazione del concetto di

Lungimirante spalla di Arvedo, vede lungo e vuole esserci.

sport. Stravolgimento delle regole canoniche delle attività nei due elementi

Nabil Pulita – Poliedrico e affascinante. Uomo di capri. Uomo che sa tutto

caratterizzanti: Acqua e Terra. Ma a Capri tutto deve essere permesso,

della sua magnifica isola.

purchè ne rispetti l’identità e l’ambiente e porti a conoscenza del mondo le

Angelo Simone – Instancabile esploratore. Punto di convergenza di

sue unicità, il suo ecosistema ineguagliabile.

informazioni preziose. Connette e crea. Soul Running Team – Riceve. Ascolta. Spesso non pensa e segue l’istinto.

Data di Uscita

Non sbaglia… Capri docet!

Curiosi? Seguiteci sui social... e non solo!

Vincenzo Ruggiero – A. A. – Assessore Appassionato! Gaetanino di Fontelina – Deus Ex Machina del favoloso ristorante Fontelina, prelibatezza dell’Isola al cospetto dei Faraglioni! Cristian – Giovane di grandi capacità. Disponibile. Costantemente affamato di… cultura e carboidrati! Verginiello – Friarielli, pezzonia, limoncello e finocchietto. Colonna! Location: Capri e Anacapri – Paradiso made in Italy


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Musica consigliata per la lettura di questo articolo

Dance me to the end of love ~ Leonard Cohen

Capri

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SOUL ADVICE HOTEL LA PALMA. Simbolo di cultura, storia ed esplorazoine di Capri da quasi 200 anni. Non potevamo avere partner migliore per riscoprire l'isola. Dal 1822 l’Hotel La Palma è il più antico albergo di Capri. Il notaio Giuseppe Pagano amava ospitare i viaggiatori nella sua villa per il piacere di lunghe conversazioni. Molti erano artisti, poeti, scrittori, architetti, pittori, musicisti che in segno di riconoscenza decoravano le pareti, scrivevano poesie, cantavano e suonavano nell’ ”albergo degli artisti”. Cominciò a formarsi un collettivo di artisti provenienti da tutto il mondo che amava lasciarsi ispirare dal genius loci. Gli ospiti restavano affascinati dall’atmosfera estremamente accogliente e familiare di questo albergo eccentrico ed estroso. Oggi all’Hotel La Palma si ritrova lo stesso spirito di ospitalità e la convivialità che ispira e apre mente e corpo al benessere e al relax. La storia dell’Hotel La Palma è legata indissolubilmente a uno dei posti più belli al mondo: la Grotta Azzurra di Capri. Nel 1826 fu un’ospite dell’albergo, il poeta tedesco August Kopish, insieme al notaio Pagano, ad avventu-

Dove risiedere, riposare e rilassarsi www.lapalma-capri.com

Dove passare la giornata.

Acque blu dominate dai Faraglioni e una ristorazioni di altissima qualità. www.fontelina-capri.com

Dove chiacchierare…

…e conoscere gli isolani, assaggiando il mediterraneo. www.ristorantepizzeriaverginiellocapri.it

Soul Running suggestion.

Non si può stare senza vederla, conoscerla e correrla! Fatelo fuori stagione. Vi innamorerete perdutamente di lei.

rarsi alla scoperta della Grotta che lui stesso chiamò “Azzurra”. Considerato luogo magico abitato da spiriti e fantasmi, nessuno aveva osato sfidare la sorte spingendosi oltre la bocca della grotta che si diceva avrebbe condotto al peccato. Ma lo spirito di avventura e la curiosità hanno avuto la meglio sul pregiudizio ed ecco che davanti agli occhi del coraggioso viaggiatore si è aperta una luce mai vista prima. Da quel momento la storia di Capri è cambiata. La notizia si è rapidamente diffusa e le persone continuano ad arrivare a Capri da tutto il mondo per emozionarsi alla vista della meravigliosa Grotta Azzurra.

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TYR 1.Special ops 2.0 Transition goggle Adatti a tutte le condizioni di luce sia in esterni sia in piscina grazie alla tecnologia fotocromatica delle lenti che garantiscono piena protezione ai raggi UVA/UVB. Le guarnizioni in DURAFIT assicurano ottima vestibilità 2. HURRICANE WETSUIT CAT 2 La costruzione in Slick Skin Neoprene, regala minima resistenza e massima velocità in acqua, e lunga durata del capo. Studiata per i triatleti, lascia libertà di movimento, senza costrizione, ed è facile da togliere. SALOMON 3. s-lab sense tank Maglia leggerissima. Realizzata

in tessuto Cocona, massima traspirabilità, incrementata anche dalla particolare foratura sulla parte anteriore e posteriore 4. s-lab exo twinskin short Un pantalone che combina il supporto muscolare EXO a un overshort molto leggero e dotato di diverse tasche in vita. Un capo molto tecnico che offre i vantaggi della compressione e del controllo posturale. 5. S-LAB SENSE 3 ultra Scarpa molto sensibile e ultra reattiva. È una calzatura adatta a trailer evoluti. Il differenziale ridotto obbliga a spingere molto sull'avampiede. Ottimo il grip sui terreni asciutti e molto stabile anche sui terreni allentati.

7. S-LAB ADV SKIN3 12SET Uno zaino adatto alle lunghe distanze, estremamente performante, fascia il corpo come una seconda pelle. Il peso rispetto al modello precedente è ridotto del 10% e le finiture, ridotte al minimo, fanno si che non ci siano "pericolosi" sfregamenti. Molto capiente è dotato di due tasche laterali, una sul petto e nella parte posteriore troviamo uno scomparto, una tasca con zip e una tasca a marsupio. Ha inclusi due flask morbidi per l'idratazione. SUUNTO 7. AMBIT3 SPORT HR È un Gps dedicato agli sportivi a 360°, infatti, combina funzionalità avanzate per lo sport con quelle per gli allenamenti intensi. La novità riguarda la presenza del sistema

di connessione Bluetooth® Smart che, abbinato all’applicazione "Movescount App", permette di scaricare e analizzare esercizi e allenamenti, modificare le impostazioni dell'orologio, ricevere notifiche, arricchire, rivivere e condividere le proprie performance senza dover interrompere l'attività fisica. Non solo. Un rapido sguardo al polso è sufficiente per vedere chi ha chiamato o chi ha mandato un SMS sul nostro smartphone.

Partner SOul RUNNING TEAM

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1 Capri

5 3

4 6

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www.slovenia.info

#ifeelsLOVEnia

SENTIERO ALPE ADRIA

SLOVENIA. Verde. Attiva. Sana.


© S.P.M. Publishing Srl - Milano

Località Petrucci, 13 – 53023 - Castiglione d'Orcia (SI) - Italy www.podereforte.it


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Da quattro anni la Tuscany Crossing è la gara di riferimento di questo territorio. 100 km indimenticabili tra vigneti, filari di cipressi,campi di grano e centri storici medioevali. testo di Andrea Valsecchi - foto di Mirko Mottin

Musica consigliata per la lettura di questo articolo

La puntata di CorriAMO‌

Gladiator ~ Hans Zimmer e Lisa Gerrard

‌su GazzettaTV


Ci sono luoghi che vivono e sono perfettamente presenti nell'immaginario collettivo grazie alla quantità di notizie inerenti e foto che si trovano immediatamente disponibili o perchè sfruttati come location in film importanti o video pubblicitari, sembrano esistere apposta a questa scopo, essere “icone” di un territorio e di una cultura e senza esagerare dell'Italia stessa. Sto parlando della Val d'Orcia, per cui potrebbe valere esattamente tutto ciò che ho scritto, ma credo che questo splendido angolo della nostra penisola sia invece fatto per sgretolare questo luogo comune, perché viverla sul posto, dormirci, svegliarsi, percorrerla correndo come facciamo noi di Soul Running provoca una serie di emozioni che nessuna immagine, anche la più perfetta, può ricreare. Sembra che qualcuno si sia divertito a plasmare con delle immense mani questo agglomerato di tufo e argilla donandogli movimenti morbidi e sublimi. Sembra che qualcuno abbia attaccato quà e là qualche cipresso isolato come fosse un menhir in cima alle colline. Sembra che altri ancora, più laboriosi, abbiano accostato muri di pietra e pareti di cotto per dare vita a “presepi” medievali e che infine un antico cartografo abbia 36

disegnato le tracce delle strade di terra battuta ondulate e perfette, fatte apposta per creare un paradiso, quello per i Runners!! Devo dire la verità, a parte un veloce passaggio in auto stile “gran turismo” sulla Cassia qualche anno fa, la Val d'Orcia vera non la avevo ancora visitata e vissuta. Ringrazio Soul Running e la mia scelta di lavoro per avermi portato qui e permesso anche di correrci insieme a Davide e Mirko e agli amici fantastici come Roberto, Paolo e Aurelio. Runners appassionati che sono anche gli organizzatori della ormai mitica Tuscany Crossing, 103 km la gara lunga, 53 km la corta, arrivata alla sua IV edizione il prossimo 23 aprile. Il percorso di gara è stato disegnato su di un lungo anello intorno alla rocca di Castiglione D'Orcia, baricentro e “faro” visibile dalle dolci colline che compongono questa splendida vallata. Un lunghissimo “fartlek” su un percorso che tecnicamente non presenta difficoltà importanti o passaggi “estremi” ma che richiede una preparazione attenta perchè è corribile a ritmi da podismo per l'ottanta per cento e se la giornata fosse soleggiata i ripari al ”fresco” sono pochissimi. Una gara dura che alla fine accumula un dislivello positivo di 3120 mt, alternando allunghi su polverose strade bianche a sentieri che si inerpicano nei boschi sotto il Monte Amiata, a passaggi nelle stradine di acciottolato dei centri storici di Pienza, Montalcino, Campiglia, Vivo


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d'Orcia, San Quirico e naturalmente Castiglione d'Orcia, a sterrati che si

le terme romane o la struttura stessa di Pienza, la città ideale voluta e

intrufolano tra i pregiati vigneti da cui si produce il rinomato Brunello di

progettata dal papa Pio II, è come di essere stati proiettati in altre epoche

Montalcino. Un percorso intelligente, ad ampio respiro, creato per stupire

in cui l'armonia con la natura si sposava perfettamente con il modus

con i suoi panorami e i suoi colori, ideato per riscoprire la cultura italiana,

vivendi.

laddove è nata.

L'andare a piedi su queste strade, qui passano la Cassia, la Romea e la Via

Abbiamo ripercorso alcuni tratti focali della tracciatura della 100 km

Francigena, era il quotidiano dei viandanti e dei pellegrini che si cibavano

soffermandoci nei punti salienti come le cittadine e le pievi che vengono

dei frutti di queste ricche campagne e trovavano rifugio all'interno delle

toccate dalla gara. L'impatto che si prova attraversando i centri di Bagno

mura di questi splendidi centri abitati.

Vignoni con la sua enorme “piscina” circondata dal borgo medievale e

Una tradizione di ospitalità e armonia che si perpetua nella vocazione che


l'intera Val d'Orcia propone oggi e continuerà a fare nel futuro con i suoi pregiati prodotti della terra, la sua cucina e un “sistema” di accoglienza basato su B&B, agriturismi e centri benessere tutti votati a integrare il visitatore, anche se per un breve periodo, con la bellezza di questo luogo giustamente eletto dall'UNESCO “patrimonio dell'umanità”. Soul Running dà appuntamento a tutti i followers per l'alba del 23 aprile allo start di Castiglione d'Orcia per scoprire insieme questo autentico paradiso.

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PODERE FORTE Agricola Forte S.S. Località Petrucci 53023 Castiglione D’Orcia (SI) Italia Telefono 0577.8885100 – Fax 0577.888721 www.podereforte.com – podereforte@podereforte.com

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Podere Forte è una azienda agricola che, in Italia, non ha paragoni. Antica e moderna. Tradizionale e futuribile. Governata secondo criteri scientifici e biodinamici. Nata dall'idea del patron Pasquale Forte nel 1997 inseguendo un idea semplice «coltivare come 2000 anni fa essendo 200 anni avanti». Si estende su una superficie di 168 ettari nel comune di Castiglione d’Orcia, di cui 15 vitati, 8,5 pronti all’impianto di nuovi vigneti, 23 di oliveti, 70 boschivi ed i restanti suddivisi fra pascoli, allevamenti e giardini. Altri 110 ettari di seminativo sono situati nel comune di S. Quirico d’Orcia. Nei suoi 278 ettari complessivi si producono vini, olio extravergine di oliva, miele e frumento. A completamento della biodiversità, il Podere ha introdotto l’allevamento di cinte senesi (suino tipico della Toscana), vacche chianine, pecore di razza Suffolk, oltre a varie specie di animali da cortile, tutte nutrite con foraggio e semi di origine biodinamica. All’idea di recupero e rivalutazione del paesaggio Podere Forte ne ha fatta seguire un’altra: l’eccellenza produttiva ad ogni costo, la creazione di un carattere tanto unico e

originale da non avere paragoni. Ha ottenuto nel 2008 la certificazione biologica e nel 2011 potrà esibire anche la certificazione biodinamica che si traduce anche nel divieto assoluto di utilizzo di prodotti di sintesi nella gestione della vite. Anche il microclima contribuisce a creare il carattere dei vini del Podere. Le vigne, situate ad un’altitudine che varia tra i 350 e i 521 metri sul livello del mare con esposizioni principalmente a sud-est e sud-ovest, godono di una ventilazione costante e della protezione del Monte Amiata. Grazie al progetto “Rocca d’Orcia da vivere” il Podere Forte si inserisce direttamente nel tessuto vitale e culturale del territorio tramite i locali Osteria PERILLÀ, raffinato ristorante, lo SPAZIO SE, luogo espositivo dedicato a mostre, convegni, lezioni con autori di fama internazionale e artisti dei campi più disparati e l’Emporio RIAMÀ, un negozio che offre una vasta gamma di prodotti gastronomici unici e i vini del podere. Per le stesse finalità è nata la collaborazione tra l'azienda e gli organizzatori della Tuscany Crossing. indimenticabili al palato e… alla mente i suoi vini: PETRUCCI Orcia D.O.C. Biologico e Biodinamico; –––– GUARDIAVIGNA Toscana I.G.T. Biologico e Biodinamico; –––– PETRUCCINO Orcia D.O.C.


Voglia di natura CARINZIA - IL PIACERE DI CAMMINARE CON UNA MARCIA IN PIÙ In Carinzia, sul versante al sole delle Alpi, gli escursionisti hanno a disposizione sentieri da favola a ogni altitudine. In tutto il land, innumerevoli itinerari ben segnalati, adatti a ogni livello di preparazione e a ogni esigenza, attendono i camminatori creando i presupposti migliori per esperienze indimenticabili in mezzo alla natura. Il fiore all’occhiello della Carinzia escursionistica è l’Alpe-Adria-Trail, un trekking lungo ben 750 chilometri percorribile in 43 tappe, che dal Grossglockner attraverso la Carinzia, la Slovenia e il Friuli raggiunge il mare Adriatico vicino a Trieste. Ma in Carinzia non si tratta semplicemente di camminare, ma di sperimentare qualcosa di più. Il sud dell’Austria www.carinzia.at

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ŠSportograf

= runningEuroPE Una squadra, 2 trailer, 2 minuti o 100 metri, 4 nazioni attraversate, 268 km, 16.310 metri di dislivello positivo. Ecco i numeri di una delle gare regine dell'Arco Alpino. testo e foto di Max Russo

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Musica consigliata per la lettura di questo articolo

Desire ~ U2


La TAR, o meglio Gore-Tex Transalpine Run, è un viaggio; una cavalcata in otto tappe attraverso 4 nazioni, 268 km e 16.310 metri di dislivello positivo. Si parte da Oberstdorf, in Baviera, per poi passare in Austria, quindi la bassa Engadina Svizzera, ed infine l'Alto Adige, con arrivo a Solda. È una gara diversa, dove non è ammessa la partecipazione individuale, solo team composti da due runner, che per tutta la gara non potranno mai essere distanziati per più di 2 minuti o 100 metri l'uno dall'altro. E questo aspetto fa la differenza; i due componenti del team dovranno adattarsi l'un l'altro, aiutarsi, cercando di trovare il giusto ritmo ed equilibrio necessario a portare a termine la gara. Oberstdorf, cittadina dell'Algovia, accoglie i team provenienti da 24 diverse nazioni; espletate le formalità di rito, coloro che hanno scelto la formula Camp vengono indirizzati alla palestra dove passeranno la prima notte. E questo è un altro aspetto importante della Tar, chi può si organizza prenotando per proprio conto gli alberghi nei luoghi dove la gara farà tappa, mentre chi vuol contenere le spese o ha maggior spirito di adattamento sceglie i Camp, di solito palestre dove ognuno dovrà piazzare materassino e sacco a pelo per la notte. La nostra squadra, il "Soul Running Elba Trail Team", composto da Massimiliano Pagni e Gianni Giulianetti, con il supporto del sottoscritto con funzioni di autista accompagnatore, motivatore, team manager, ha scelto la formula Camp.

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Quattro passi per Oberstdorf sono d'obbligo. Incontriamo il grande Silvano Fedel in compagnia del proprio compagno di Team, Andrea Gottardi; scopriremo poi che Silvano è un vero mito alla TAR, tre volte vincitore, qui conosce tutti e tutti conoscono lui! Al mattino incontriamo l’altro Team italiano, composto da Mirko Righele e da Francesco Rigodanza; quest’ultimo, venticinquenne, è una vera forza della natura, fortissimo e con enormi margini di miglioramento, in futuro siamo certi ne sentiremo parlare molto. L’adrenalina sale, si respira un’aria festosa e al contempo tesa, giusto il tempo di un gemellaggio fotografico con le biondissime Christine e Herta, madre e figlia in team dall’Islanda, e la TAR 2015 prende il via. La prima tappa prevede un tracciato di circa 36 km con 2100d+, apparentemente privo di grandi difficoltà, ma per questo da non sottovalutare per almeno tre buoni motivi; il primo è l’euforia e la freschezza di una prima tappa, dove ancora nelle gambe non c’è la stanchezza accumulata nelle 44

tappe precedenti. Il secondo è dato dal fatto che è necessario trovare il giusto feeling con il partner, necessario per affrontare senza stress le tappe successive; per finire il meteo, la giornata splendida ma caldissima, con assenza di vento potrebbe creare non pochi problemi. E infatti all’arrivo a Lech assistiamo ai primi psicodrammi, coppie già in discussione a causa del feeling assente e atleti cotti dal caldo e dal sole a picco; anche il nostro Team paga le conseguenze del noviziato, ma si tratta solo di qualche disaccordo sul ritmo da tenere, e davanti ad una birra fresca tutto si stempera rapidamente! Ed è già seconda tappa, l’aria del mattino a Lech è frizzante, ma anche oggi si tratterà di una giornata caldissima; il tempo di scambiare due parole con Margaretha e Craig, che hanno deciso di passare la loro luna di miele qui alla Transalpine, il Team si chiama proprio The Honeymooners; se il loro matrimonio reggerà all’impatto degli otto giorni di gara sarà certamente duraturo. Si tratta di una tappa piuttosto veloce, di 25 km con 1900D+ fino a St. Anton senza particolari difficoltà. Il nostro Team corre in armonia e centra il sesto posto nella categoria Master Men; tutto bene, all’apparenza, ma il team che li segue presenta


reclamo contro i nostri perché, a loro dire, avrebbero tagliato il percorso, (in realtà si tratterebbe di un paio di tornanti; in serata la direzione di gara decide di comminare una penalità di 15 minuti. Perdiamo due posizioni. Alla partenza della terza tappa cerchiamo di capire se sia possibile presentare ricorso, ma il tempo è poco e quindi alla fine si parte. Arriveremo a Landeck dopo 40 km e 2700D+, intensa! La rabbia per quella che è ritenuta ingiusta penalizzazione spinge i nostri a dare il massimo, ed infatti alla fine rosicchiano minuti preziosi al team che aveva presentato reclamo; ormai è chiaro, la sfida sarà arrivare davanti a loro! La quarta tappa ci porta nella bassa Engadina, in Svizzera, a Samnaum; è la tappa più lunga, 45 km con 2800D+. Non sembrano accusare stanchezza i primi team, come i fratelli andorrani Casal Mir, sempre velocissimi e impegnati a battagliare per il primo posto con la coppia italo austriaca composta da Daniel Jung e Ivan Paulmichl, oppure i primi della master men, gli svizzeri Jenzer e Bartschi, visti al pasta party la sera, minuti, quasi dimessi, si fatica a credere siano due atleti fortissimi, per quanto sconosciuti al grande pubblico. Stasera il pasta party è in quota, saliamo con la funivia a 2500 mt e ceniamo al rifugio. Piove e la temperatura è calata. Il pensiero corre alla tappa di domani, il vertical; sarà una tappa di riposo come molti pensano, od una sofferenza, dato che ci sarà da spingere forte? È mattina. Tappa cinque. Piove e fa freddo, i rari momenti in cui si diradano

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le nuvole si notano le cime più alte già innevate; la tappa parte in modo inverso, relativamente alla classifica, prima partono gli ultimi team ed a seguire tutti gli altri. Tutti sanno che i 6,3 km con 750D+ non potranno dare grandi scossoni alla classifica, ma è comunque una sfida, e nessuno vuole tirarsi indietro; l’arrivo in quota, a 2500 mt, è sotto una pioggia gelida e battente, tutti arrivano fradici ed infangati, ma l’atmosfera è di festa, anche grazie ad alcuni team che affrontano la gara con spirito goliardico, come i due norvegesi oversize che addirittura giungono al traguardo praticamente nudi, coperti solo da un minuscolo perizoma, o dai fotografi-motivatori d’eccezione, il top runner tedesco (team Salomon) Philipp Reiter che corre rigorosamente (anche se Stephan R. ”Gripmaster”. Relax pomeridiano nella bella sauna di Samnaum e dopo una notte piovosa siamo alla sesta tappa, davvero tosta, 37 km con 2000 D+ ed arrivo sempre in Svizzera, a Scuol. I volti dei concorrenti, che comunque non perdono mai l’allegria, sono ormai segnati dalla stanchezza; alcuni team sono “scoppiati”, vuoi per 46

l’abbandono di un componente, vuoi per i rallentamenti forzati a causa di dolori, piccoli infortuni, o anche per stanchezza mentale. Tra i top è crisi profonda nel team New Balance delle biondissime e fortissime americane Christine Lundy e Brandy Erholz; quest’ultima si è infortunata e Christine proseguirà la gara da sola, il che è ammesso, ma comporta un ora di penalità a tappa, quindi addio ad ogni velleità di vittoria nella classifica femminile. Intanto il nostro team continua la sua rincorsa alla sesta posizione, anche al traguardo di Scuol si registrano alcuni minuti recuperati al team rivale, con il quale peraltro, i rapporti si sono riallacciati, con reciproci complimenti a fine tappa, anche se resta l’amarezza per la penalizzazione. Dopo la tappa c’è la sorpresa Camp; si sapeva da tempo che sarebbe stato attrezzato presso le scuole ma non reggiamo il rifugio anti atomico, la location è proprio difficile. Decidiamo di trovare una camera in città. Scuol è piena come un uovo, ma con un colpo di fortuna riusciamo a trovare una stanza in un modesto hotel, una camera a cinque letti dove staremo sia noi che i trentini Fedel e Gottardi; dopo poco riceviamo un messaggio da Rigodanza, che ci chiede se abbiamo trovato qualcosa e se ci fosse posto anche per loro; insistendo con garbo riusciamo a rimediare l’ultima camera anche per Francesco e Michele.

©Sportograf

fuori gara) vestito con un costume da orso insieme al fotografo ufficiale


Andiamo a letto. Fuori pioggia fredda e nuvole non fanno presagire niente di buono, infatti al mattino le montagne intorno a Scuol sono imbiancate da una nevicata notturna, anche se qualche timido raggio di sole pare cominci a farsi largo tra le nuvole. La partenza è comunque sotto una pioggerella fine, i km di oggi sono 38 con 1700D+, ed arriveremo finalmente in Italia, a St. Valentin; la stanchezza è tanta, ma ora bisogna stringere i denti, sono le ultime due tappe. Fortunatamente il tempo migliora, l’aria all’arrivo di St. Valentin è fresca, ma il sole splende; il team italiano di Fedel e Gottardi va fortissimo e si piazza quinto assoluto di tappa, strappando applausi, mentre il nostro team purtroppo accusa il colpo. Un colpo di freddo rallenta Massimiliano, che si trova senza energie, costringendo anche Gianni ad adattarsi, ma certo nessuno mollerà proprio all’ultima tappa! Ultima notte pre gara. Pioggia e freddo costringono gli organizzatori a modificare il tracciato di gara, quote più basse e meno km, “solo” 36, porteranno i team superstiti fino ai 1900 mt di Solda. Il nostro Team parte quasi rassegnato, ma durante la tappa trovano la forza e la convinzione per centrare l’obbiettivo; battagliano per più di metà gara con i rivali, poi negli ultimi km piazzano l’attacco decisivo ed arrivano al traguardo con un cospicuo bottino di minuti recuperati; non solo vengono recuperati i 15 miunuti di penalizzazione, ma ne vengono inflitti altri sei ai rivali, ristabilendo così l’ordine naturale delle cose. Alla fine è festa, i primi tre team assoluti arrivano mano nella mano, gli applausi e le lacrime di gioia si sprecano, ogni concorrente viene celebrato come un vincitore ed i dolori le fatiche immense dei giorni precedenti svaniscono tra musica e birre che vanno e vengono. Cala quindi il sipario su questra straordinaria manifestazione che è la Gore-Tex Transalpine Run, una gara che in realtà è costituita da otto gare quotidiane durissime ed intense, ma soprattutto una prova di adattamento e condivisione con l’altro componente del team; una ricerca quotidiana di equilibrio e compromessi, dove ognuno deve cedere qualcosa di se stesso all’altro. Difficile certo, ma se ci riesci alla fine il premio sarà uno straordinario arricchimento personale, un valore aggiunto che va ben oltre ogni risultato sportivo. Indimentacabile!

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Andorra UltraTrail Benvinguts! Terra bellissima, persone fantastiche, un evento che punta al top e tanto divertimento. ยกVenga!

testo e foto di Francesco Di Domenico

Musica consigliata per la lettura di questo articolo

Dog days are over ~ Florence + The Machine

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Tumtum-pa! TuTumtum-pa! Sono le percussioni della street band

l'aria rarefatta, no. Il problema è che dopo quattro passi hai il fiatone, ti

incalzanti, energiche. Corri a destra, sinistra, corri. È tardi! Un attimo

urla il cervello e ti si spalancano gli occhi come quando la mattina alle

e siamo già alla partenza. Ronda dels Cims, 170 km e 13500 m D+,

8.40 sei ancora a letto e devi essere in ufficio alle 9! ¡Ostia! Per fortuna

gran numeri. Il luogo è Andorra. Io e Luca, neofiti del trail, chiamati a

si cammina! Ma abbiamo una gran voglia di salire e divertirci, e poi c'è

raccontare di questa terra e questo evento. ¡Vamos! Alloggiamo a La

una mascotte unica che ci sprona: Lia, il pastore tedesco di Arnau che ha

Massana, piccolo centro abitato a pochi chilometri da Ordino, da cui

perso la vista da due anni; non vede assolutamente niente, eppure sale

partono tutte le gare. L’atmosfera è identica a quella dei paesini dell’Alto-

su per le montagne senza la minima esitazione. E senza avere il fiatone!

Adige: ordine, pulizia, costruzioni e paesaggi simili. Tutto tranne la lingua,

Un'indescrivibile soddisfazione e forza nel vederla andar su d'istinto.

il catalano, un bel mix di francese, portoghese, italiano, dialetti italiani e,

Secondo Arnau, lei pensa che qualcuno deve aver spento la luce e adesso

ovviamente, spagnolo.

siamo tutti nella stessa situazione, non vediamo, ma andiamo tranquilli

Il primo giorno inizia abbastanza presto: Arnau, la nostra guida, voleva

per la nostra strada - poche parole e già ci si commuove. Continuiamo

incontrarci già alle 8, ma il nostro angelo custode Laura ci viene in soccorso e strappiamo una mezz’ora in più. Partiamo per una passeggiata tra le vette andorrane. Si va in macchina fin dove si può e, arrivati dove le forze meccaniche non possono più soccorrerci, si continua a piedi; siamo sul Pic de Cataperdìs. Da qui passerà la gara, intorno al km 30. Qui abbiamo per la prima volta la realizzazione fisica di cosa voglia dire “su in montagna fatichi perché c'è poco ossigeno”; il problema non è percepire 52


l'arrampicata, và!

Il sole splende, anche troppo forte.

Arrivati su in cima, a 2800 metri, ci guardiamo intorno e... bianco. Si è

Prima tappa al rifugio Sorteny, una rapida visita ai piedi del Cataperdìs

alzata una nebbia fittissima. Ma la fortuna ci assiste, la nebbia si dirada

e si torna alla base per un pranzo rapido e per la grossa sorpresa del

e rivela alcuni piccoli laghetti glaciali e un panorama eccezionale. Fatica

giorno: un giro in elicottero.

ripagata! Si torna giù e andiamo a vedere un altro punto, meta turistica

Si sale su, fino ai 2942 m del Pic Comapedrosa, la vetta più alta di

per famiglie che si dedicano al trekking, sulla montagna di fronte; un giro

Andorra. E qui...qui il paesaggio cambia. Ci sono rocce sparse dovunque,

veloce, sgambettata, foto e si riparte, perché è già quasi ora di pranzo.

di color rossiccio/marrone scuro, la vegetazione non esiste, il cielo è di

A Ordino Laura è con gli altri giornalisti, pranziamo insieme e facciamo il

un blu intenso e su, sulla cima c'è un piccolissimo ristoro, un controllo

punto della situazione: siccome “siamo parecchio provati e non abbiamo

chip e un simpatico signore che suona la zampogna per accogliere

energie residue”, ci concedono un free pass per il centro termale di

quelle coraggiose anime rombanti che hanno la forza di arrivare quassù

Caldea... ¡Olé! L'intero pomeriggio è nel relax più totale, tra bagno turco,

col sorriso sulle labbra. Poi c'è anche chi, a 2942m, si concede una

sauna, doccia cromatica e getti d'acqua rilassanti. Un trattamento coi fiocchi! Ma arriva presto il gran giorno, quello della prima gara, la Ronda, accompagnata da altre quattro gare: Mític – 112 km, 9700 m D+; Celestrail – 83 km, 5000 m D+; Marató dels Cims – 42,5 km, 3000 m D+; Solidaritrail – 10 km, 750 m D+. Alle 7 del mattino il centro del paesino è vivo, c'è tanta gente e parecchio rumore, quello della street band, che dà la carica a suon di percussioni – e la sveglia a chi, come noi, ne ha un po' bisogno –. Tutto è vivo, tutto è pronto, e alle 7.30 scatta la Ronda, che si snoda lungo tutto il perimetro del principato. Ah, quasi dimenticavo, le condizioni meteo sono perfette.

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telefonata, magari dicendo alla moglie di non aspettarlo per cena! Ci incamminiamo verso il rifugio Comapedrosa, per poi scendere ancora più giù, dove ci aspetta il furgoncino. Passeggiata piacevolissima, si attraversano scenari molto cangianti, dalle rocce marroni si passa alla neve, fiancheggiata da un laghetto glaciale di un blu stupendo, e poi la vegetazione torna a crescere, timida, di un verde/giallino pallido. Mezz'ora di ristoro anche per noi al rifugio, panini e acqua freschissima. Arnau si unisce a noi e si riparte, tutta in discesa e in allegria, di tanto in tanto con la disperata richiesta – chissà da parte di chi? - “Quando arriviamo alla macchina?” “Es como con el coche de San Fernando, ¡un ratito a pie y el otro andando!” - Si va come con la macchina di San Fernando, un po' a piedi e un po' camminando! - e nel frattempo un concorrente ritiratosi per infortunio ci passa, al doppio della nostra velocità, scuotendoci l'orgoglio e donandoci animo e vigore. Arrivati in albergo, ci si rifocilla meritatamente con 2 kg di anguria e tanta cioccolata e si torna a Ordino, per la partenza di Mític e Celestrail, rispettivamente alle 22 e a mezzanotte. Nell'attesa ne approfittiamo 54

per consumare una birra e dilettarci nel confronto culturale tra italiani, spagnoli e francesi, con la sola Allison, americana, che si sente straniera

l'ha nel sangue. A fine giornata i colleghi giornalisti, un allegro francese

in terra Europea, ma che si ambienta alla grandissima.

e un portoghese che somigliava a Bob Sinclair, la definiscono “la gara più

Terzo giorno. Partenza della Marató, altro giretto in elicottero, fin sul

dura a cui abbia mai preso parte”. Si torna, rigorosamente a piedi per

Coll d'Arenes, dove si incrociano Celestrail e Marató, per poi separarsi.

4-5 km, verso la macchina; discesa piacevole, immersi nel verde, cielo

Spettacolo: a destra quella che sembra una wasteland, paesaggio

a pecorelle, mucche e cavalli che pascolano tranquilli - “Restano qui fino

vulcanico, terreno nero, poche pietre e nient'altro; a sinistra una montagna

a ottobre; ogni 3-4 giorni i pastori controllano che sia tutto a posto”, ci

ripida, da salire “mani e piedi”, per quelli della Marató; davanti e dietro,

dice Arnau. E ci rendiamo conto che quelle mucche meglio di così non

vegetazione e montagne che scendono dolci fino a valle. Da restarci

potrebbero stare; così come la ragazza di Arnau, che passa sul versante

un po' fermi ad osservare, increduli. Ma non c'è tempo per osservare,

opposto, dedita al dog-sitting... in mezzo alle montagne... Per uno come

ci affrettiamo verso la salita su cui vediamo passare appena in tempo

me, che ha voglia di vivere come un vecchietto pensionato e sorridente,

il leader della Marató, che mi oltrepassa salendo con una furia e una

questa è tanta roba!

velocità degne del miglior Gattuso, laddove io ho faticato a muovermi,

Si torna alla civiltà, andiamo ad accogliere il primo arrivato della Ronda,

controllando ogni singolo appoggio e temendo per la mia incolumità e

Francesc Solé Duocastella, in 31:08:58, vincitore anche dell'edizione

quella della fedele Nikon. Ma si sa, questa gente fa un altro mestiere, ce

precedente. Sembra più provata la sorella che lo accoglie all'arrivo,


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TRADIZIONE LA CULTURA WALSER

SPORT ALL SEASON


visivamente commossa e preoccupata, mentre lui sorride, tranquillo e

La mattina dopo abbiamo solo il tempo per due saluti e ripartire. Ma ce

sereno, come se avesse appena vinto i 2 euro al gratta e vinci, quelli che

ne andiamo entrambi soddisfatti e col rimorso di non aver potuto correre

ti ripagano la spesa del bigliettino... normale amministrazione!

almeno la 10 km che, forse, era alla nostra portata.

Ma finalmente si mangia! Assaggiamo una paella locale, con le lumache

È stato un evento trail organizzato veramente alla perfezione, senza la

– ahi ahi, i palati sopraffini come i nostri titubano! Nel tardo pomeriggio

minima sbavatura, con ogni dettaglio sotto controllo. Lasciamo una terra

accogliamo altri finisher, tra cui il primo italiano, Enrico Viola, 38:10:54;

particolarissima, che, come detto è un mix di rispetto e precisione tirolesi

dopodiché arriva il momento dell'ultima cena e della serata obbligatoria in

uniti a calore e allegria spagnoli. Una terra in cui si praticano tutti gli

stile spagnolo: un chupito para ti, uno para mi e la serata prende la piega

sport di montagna, in cui il trail è una realtà quotidiana: ci sono negozi

giusta, risate e allegria ci accompagnano verso la fine di un'avventura

specializzati dovunque e poi tutti, ma davvero tutti, indossano scarpe da

breve, ma intensissima e ricca di tante emozioni, molte delle quali

trail. In effetti, come mi ha detto Allison “Capisci che sono fissati quando

sfuggono, non si riescono a descrivere, ma ti restano nella pelle e, per

vedi che dietro il bancone del bar hanno i bastoncini da trail!”.

fortuna, si conservano con le foto.

¡Moltes gràcies i adéu Andorra!

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Alpe di Siusi 2015 testo di Andrea Valsecchi - foto di Mirko Mottin I numeri ci danno ragione, anche quest’anno all’Alpe di Siusi Running

di accettazione di Soul Running per poter mettere ai piedi scarpe che

Expo abbiamo incrementato i punti vendita, 127 in totale, con 44 aziende

saranno distribuite solo nella primavera 2017.

espositrici. Negozi e brand hanno confermato la validità del progetto, oramai

Ulteriore novità del prossimo evento che si terrà nei giorni 23-24-25

diventato realtà, di aver creato l’unica fiera/test event BtoB in Europa

luglio 2016 sarà la presenza dei punti vendita provenienti da Germania,

dedicata esclusivamente al mondo del running!

Austria e Svizzera Tedesca grazie al network creato negli scorsi anni da Soul Running che si interfaccia per la promozione della manifestazione

Un successo e una conferma ribadita dalla richiesta da parte di Seiser

con testate di settore di lingua tedesca.

Alm/Südtirol di allungare di un giorno la manifestazione per “aprire” al

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pubblico. Quest’anno il sabato sarà dedicato dalle aziende al pubblico

Appuntamento per i nostri followers il sabato mattina 23 luglio a Siusi

di appassionati runners che potranno testare in anteprima assoluta

per i negozianti domenica e lunedi nel village Alpe di Siusi Running Expo

i prodotti novità 2017. Basterà un documento per registrarsi al Desk

2016.


L’Expo europeo del running è tra le Dolomiti! L’area vacanze Alpe di Siusi (Seiser Alm/ Südtirol) è punto di riferimento per i corridori, anche grazie all’Alpe di Siusi Running Expo che si è tenuto a Castelrotto lo scorso 26 e 27 luglio 2015 con presenti oltre 44 brand e 127 commercianti del settore. È l’unica fiera B2B europea dedicata esclusivamente al mondo della corsa. L’Alpe di Siusi Running Expo a luglio 2015 ha portato a Castelrotto, nell’area vacanze Alpe di Siusi (Seiser Alm/Südtirol) 127 commercianti e 44 brand, impegnati nel promuovere e sviluppare la cultura dello sport del running. L’altipiano più grande d’Europa è diventato, infatti, il luogo preferito di tanti atleti e maratoneti, i quali apprezzano sempre più i 180 km di percorsi del Running Park Alpe di Siusi (running.seiseralm.it): 20 tracciati che si snodano tra i paesaggi incantati delle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO) su diversi dislivelli - fino a quota 2.300 - dove i corridori hanno a disposizione strutture di qualità e servizi ad hoc. La vocazione al podismo in questo territorio dominato dalla natura e dall’alta quota è cresciuta negli ultimi anni anche grazie alla Mezza Maratona Alpe di Siusi, che il 5 luglio 2015 ha celebrato la sua terza edizione chiamando a raccolta 500 atleti professionisti. La palestra open air dell’area vacanze Alpe di Siusi è inoltre anche un punto di riferimento per i migliori maratoneti keniani, che ogni estate si esercitano sui saliscendi dolomitici. Così, appassionati e negozianti specializzati nella corsa sono stati protagonisti di una grande Expo del running, mettendo in mostra e

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testando tutte le novità della stagione 2016. Un modo anche per i brand di potenziare il settore e confrontarsi con le più innovative realtà italiane. «L’Alpe di Siusi Running Expo è una manifestazione importante – spiega Alex Andreis, direttore di Alpe di Siusi Marketing, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento curato da Soul Running – proprio perché c’è un confronto e una partecipazione attiva di tanti negozianti del settore della corsa, i quali poi raccontano ai loro clienti disseminati in tutta Italia le peculiarità del nostro territorio e le incredibili possibilità per allenarsi e godersi lo sport al cospetto delle Dolomiti». La prossima edizione sarà dal 23 al 25 luglio 2016. Per informazioni: Alpe di Siusi Marketing (Seiser Alm/Südtirol) Tel. 0471.709600 E-mail: info@seiseralm.it Sito web: www.seiseralm.it Ufficio stampa: www.ellastudio.it



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di Davide Orlandi Stiamo per entrare nel quinto anno di campagna abbonamenti al nostro

Grazie alla partnership con Raidlight vi saranno i nuovissimi zaini Olmo

magazine e, come dice il detto: squadra che vince non si cambia!

5, logati Soul Running, sono stati letteralmente “bruciati” in pochi giorni

Anche per il 2016, quindi, confermiamo i nostri due “storici” partner:

dall’apertura della campagna negli anni scorsi!! Quindi seguiteci su FB e

Buff e Raidlight... ma non finisce qua!!

non appena daremo lo start a metà Dicembre, CORRETE sul sito www. spmpublishing.com e sottoscrivete l’abbonamento con il gadget che preferite!

Il Buff di Soul Running è ormai un “oggetto di culto”, sempre più spesso

Oltre all’e-commerce anche alle tante gare, dove saremo presenti come

sulle teste e al collo di trailer e runner, ce ne accorgiamo dalle foto che

media partner, c/o il nostro stand sarà anche possibile abbonarsi a tutti e

tutti voi postate su Facebook. È diventato, negli ultimi quattro anni, un

sei i prodotti 2016, le due Guide TEST e i quattro Book magazine!!!

simbolo di appartenenza alla nostra famiglia allargata di amici e lettori. Pronti a ricevere a casa Soul Running

Per il prossimo anno abbiamo pensato a una doppia versione: blu e

e uno dei due esclusivi regali? Via al conto alla rovescia!!!

mimetico!!! Sempre più Soul!

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NEL PROSSIMO NUMERO: LA MAGIA DELLE FORESTE CASENTINESI Soul Running A cura di: S.P.M. Publishing srl SOCIETà A SOCIO UNICO Via F. Sforza 1 – 20122 Milano

Direttore Responsabile Marcella Magliucci

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Art director Mirko Mottin Redazione Davide Orlandi davide@soulrunning.it Mirko Mottin mirko@soulrunning.it

Foto di copertina: I FARAGLIONI - CAPRI foto di DAVIDE ORLANDI Fotografi: Francesco di Domenico, Wisthaler Harald, Nick Muzik, ANDREA PIZZI, Max RUSSO Advertising S.P.M. Publishing srl SOCIETà A SOCIO UNICO Via F. Sforza 1 – 20122 Milano Stampato in Italia da TIPOLITOGRAFIA PAGANI Srl Via DIVISIONE ACQUI, 10-12 lumezzane – bs

andrea valsecchi valsecchi@soulrunning.it

Registrazione tribunale Milano n. 530 del 25/10/2011

Hanno collaborato: francesco di domenico, MAX RUSSO

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