Columns Maggio 2011

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Sound and Music - Novità discografiche MAGGIO 2011

Respighi 75° anniversario La musica del grande compositore in promozione nel catalogo Sound and Music


Columns - MAGGIO 2011

In questo numero… Hyperion CPO Chandos Mariinsky Audite Testament Wigmore Hall Supraphon Urania Playa Sound Tactus Pegasus Linn Naim Esoteric OMR Premium Speakers Corner Stockfisch

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L’intervista

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Gianandrea Noseda

Servizio novità

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Più premiati

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Primo piano

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DMITRI SHOSTAKOVICH SINFONIE N. 3 E N. 10 Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Valery Gergiev

FRANK MARTIN DER STURM

Solisti, Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, T. Fischer CDA67821/3 (3 CD al prezzo di 2)

Questo cofanetto triplo costituisce un evento di grande importanza per la Hyperion. Infatti, la bellissima opera in tre atti di Frank Martin Der Sturm non è solo la prima opera di ampio respiro registrata dal vivo dall’etichetta londinese, ma costituisce anche un’imperdibile occasione per andare alla scoperta di un capolavoro operistico del XX secolo caduto da tempo nell’oblio. Basata sulla celebre commedia shakespeariana La tempesta, l’opera di Martin viene riportata alla vita da una Netherlands Radio Philharmonic Orchestra in forma smagliante diretta con piglio e molto buon gusto da un ispirato Thierry Fischer, che riesce a esprimere in maniera molto efficace l’energia e la passione di un cast di cantanti di altissimo livello. Robert Holl tratteggia in maniera magistrale il personaggio di Prospero, Simon O’Neill veste i panni di Ferdinand e Dennis Wilgenhof quelli di Caliban, mentre Christine Buffle impersona Miranda e James Gilchrist esegue la parte di Antonio. Concepita verso la fine della vita di Martin, Der Sturm richiese al compositore svizzero tre anni di lavoro e oggi è considerata una delle sue opere più belle e significative. Un’occasione davvero imperdibile per ascoltare un caposaldo del repertorio operistico del XX secolo. CARL LOEWE LIEDER E BALLATE

F. Boesch, baritono - R. Vignoles, pianoforte CDA67866 (CD alto prezzo)

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Per tutta la durata della sua carriera il compositore tedesco Carl Loewe fu spesso definito lo “Schubert della Germania settentrionale”, un giudizio quanto mai lusinghiero che trova conferma da un lato nel contributo fondamentale che diede nello 2


Columns - MAGGIO 2011 sviluppo della ballata romantica in una vera e propria forma d’arte e dall’altro in una produzione molto vasta, che comprende oltre 400 Lieder e ballate. In particolare, la magistrale ed efficacissima commistione degli stili lirico e drammatico con cui seppe dare nerbo a lunghi poemi di carattere narrativo venne presa a modello da un gran numero di compositori delle generazioni successive. Molte delle ballate presentate in questo disco sono considerate tra i massimi capolavori del genere, come si può facilmente notare dalla magistrale interpretazione del giovane baritono austriaco Florian Boesch, che fa il suo esordio nel catalogo della prestigiosa etichetta inglese. La sua straordinaria capacità di tratteggiare ritratti e di narrare storie dai toni romantici gli consente di ridare a questi brani una nuova vita, anche grazie a una rigorosa coerenza musicale che si sposa a meraviglia con un lirismo molto coinvolgente. L’accompagnamento pianistico fantasioso e a tratti molto ardito di Loewe trova l’interprete ideale in Roger Vignoles, che aggiunge una nuova perla preziosa alla sua strepitosa discografia pubblicata dalla Hyperion. PHILIPP SCHOENDORFF

pe de Monte, che in seguito ricoprì l’incarico di maestro del coro della corte praghese dell’imperatore Rodolfo II. Accanto alle opere di Schoendorff, vengono proposti un Magnificat e i due mottetti di de Monte su cui l’allievo basò le sue due messe. Un disco di stupefacente bellezza, che non può assolutamente mancare nella collezione di nessun appassionato di polifonia antica che si rispetti. L’ensemble Cinquecento su HYPERION:

PHILIPPE DE MONTE

JACOBUS VAET

MISSA ULTIMI MIEI SOSPIRI

MISSA EGO FLOS CAMPI

CDA67658

CDA67733

INTEGRALE DELLE OPERE SACRE

Cinquecento

DMITRI SHOSTAKOVICH TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

CDA67854 (CD alto prezzo)

P. Schoendorff: Missa Usquequo Domine; Magnificat sexti toni; Te decet hymnus; Veni Sancte Spiritus; Missa super La dolce vista P. de Monte: Usquequo Domine oblivisceris me?; Magnificat quarti toni; La dolce vista della donna mia Vincitore di una nomination ai Gramophone Award, l’ensemble Cinquecento aggiunge alla propria discografia pubblicata dalla Hyperion un nuovo disco destinato con ogni probabilità a fare incetta di premi come quelli che lo hanno preceduto. Composto da sei cantori provenienti da cinque diversi paesi europei, questo ensemble si è inserito nel novero delle migliori formazioni filologiche del mondo. Le sonorità al tempo stesso delicate e ricche, trasparenti e vibranti dell’ensemble Cinquecento si sono rivelate lo strumento ideale per riportare alla vita le elaborate architetture polifoniche del repertorio sacro del XVI secolo e la spiccata musicalità, la personalità individuale, il morbido fraseggio, la palpabile partecipazione emotiva e l’impeccabile intonazione dei suoi componenti contribuisce a rendere questo disco un titolo di assoluto riferimento per gli appassionati di musica rinascimentale. Il programma di questo disco presenta tutte le opere pervenuteci di Philipp Schoendorff (1565/70-ca 1617), allievo del celebre Philip-

Susan Gritton, soprano The Florestan Trio CDA67834 (CD alto prezzo)

D. Shostakovich: Trio n. 1 per archi e pianoforte op. 8 Poème; Sette Romanze su testi di Alexander Blok op. 127; Trio n. 2 per archi e pianoforte op. 67 Dopo 16 anni di strepitosi successi confortati dall’unanime plauso della stampa specializzata di tutto il mondo, alla fine del 2011 le strade dei tre componenti del Florestan Trio si separeranno. Si tratta di un vero peccato, perché l’aristocratica eleganza e il brioso virtuosismo delle interpretazioni dell’ensemble britannico hanno saputo conquistare i pubblici di tutto il mondo, al punto che non è per nulla esagerato definire lo scioglimento del Florestan Trio una grave perdita per il panorama cameristico internazionale. In quest’ultimo disco il Florestan Trio propone un programma dedicato interamente a Shostakovich, comprendente i due trii per archi e pianoforte e le Sette Romanze su testi di Alexander Blok, che vedono protagonista lo splendido timbro sopranile di Susan Gritton. Il Trio n. 1 per archi e pianoforte op. 8 venne composto nel 1923, frutto di straordinaria maturità per uno studente di composizione appena diciassettenne. Eseguito per la prima volta oltre vent’anni più tardi nella fase più 3


Columns - MAGGIO 2011 sanguinosa della seconda guerra mondiale, il Trio n. 2 è invece considerato tra i massimi capolavori di Shostakovich per lo spirito inquieto che lo anima dalla prima all’ultima battuta, basato sull’accostamento di un gran numero di elementi drammatici contrastanti. Le Sette Romanze su testi di Alexander Blok vennero scritte su richiesta di Mstislav Rostropovich, che voleva espandere il repertorio suo e di sua moglie, il celebre soprano Galina Vishnevskaya. Questo ciclo vocale dai tratti al tempo stesso intimi e insoliti esprime con grande efficacia la dolcezza e l’intensità dell’amore, minacciato dall’ombra incombente dell’oscurità. Anche in quest’ultima registrazione il Florestan Trio sfoggia una classe cristallina, una spiccata musicalità e un approccio interpretativo assolutamente impeccabile. JEAN SIBELIUS - BEDRICH SMETANA QUARTETTI PER ARCHI

Dante Quartet CDA67845 (CD alto prezzo)

J. Sibelius: Quartetto per archi op. 56 Voces intimae B. Smetana: Quartetto per archi n. 1 Dalla mia vita; Quartetto per archi n. 2 Freschi vincitori del BBC Music Magazine Award, i quattro componenti del Dante Quartet propongono nel loro terzo disco realizzato per la Hyperion ai quartetti di Smetana e di Sibelius. Giustamente esaltato per le sue splendide interpretazioni e per il suo fraseggio aristocratico e ricco di sensibilità, il Dante Quartet riesce a esprimere alla perfezione la grande intensità emotiva che pervade questi capolavori della cameristica del Tardo Romanticismo. Intitolato “Dalla mia vita”, il Quartetto n. 1 di Bedrich Smetana ripercorre le tappe salienti dell’esistenza del compositore boemo, partendo dagli anni giovanili, dai primi amori e dalla vocazione per la musica, per arrivare all’epoca in cui si profilò lo spettro della sordità. Il tenebroso Quartetto n. 2 si pone in linea con l’opera precedente, continuando a delineare la vita di Smetana. Quest’opera di straordinaria intensità presenta un linguaggio musicale tanto ardito quanto insolito, che descrive in maniera molto commovente la perdita dell’udito di Smetana. È interessante notare come sia Smetana sia Sibelius affrontarono i periodi più difficili della loro vita facendo ricorso alle atmosfere intime del quartetto per archi. Sotto il profilo stilistico, il Quartetto Voces intimae è considerato da molti una intensa prefigurazione della Quarta Sinfonia, un’opera tormentata scritta durante una delle fasi più acute della depressione che funestò gran parte della vita di Sibelius. Queste opere consentono di immergersi nelle vite di due grandi compositori e vengono eseguite dal Dante Quartet con assoluta convinzione e tecnica impeccabile. 4

TOMÁS LUIS DE VICTORIA MISSA TRAHE ME POST TE E MOTTETTI

Iain Simcock, organo The Choir of Westminster Cathedral, James O’Donnell CDH55376 (CD medio prezzo)

T.L. de Victoria: Trahe me post te; Missa Trahe me post te; Alma redemptoris mater a 8; Ave regina caelorum; Regina caeli laetare a 5; Salve regina a 8; Magnificat primi toni a 8 «[Questo disco presenta] alcune delle opere più espressive e drammatiche di Tomás Luis de Victoria […] Dopo aver ascoltato questa splendida incisione le orecchie continuano a bearsi di tanta bellezza e il cuore a gioirne: nel complesso si tratta del rimedio ideale per superare i mesi più tristi dell’inverno» (Gramophone) «Una lode incondizionata per la straordinaria serenità e la pura bellezza che pervadono questo splendido disco» (Choir & Organ) «Assolutamente riuscito, assolutamente strepitoso, assolutamente unico» (Musica, Italia). FRANZ JOSEPH HAYDN OPERE VOCALI

Lisa Milne, Bernarda Fink, John Mark Ainsley Roger Vignoles, pianoforte CDH55355 (CD medio prezzo)

F.J. Haydn: Arianna a Naxos; Das Leben ist ein Traum; Auch die sprödeste der Schönen; Sailor’s song; Recollection; The wanderer; Pastoral song; Piercing eyes; Despair; Sympathy; Pleasing pain; She never told her love; The mermaid’s song; Transport of pleasure Content; Fidelity; The spirit’s song; O tuneful voice Verso la fine della sua vita Franz Joseph Haydn compì due viaggi in Inghilterra e si trattenne per diversi mesi a Londra, dove gli appassionati di musica gli tributarono un vero e proprio trionfo. Oltre alle celebri Sinfonie Londinesi, nel corso dei suoi soggiorni nella capitale britannica Haydn scrisse un gran numero di lavori, tra cui parecchie opere cameristiche e vocali, molte delle quali basate sui testi poetici della sua amica Anne Hunter. Questo splendido disco raccoglie tutti i brani più famosi, oltre a una bella silloge di Lieder in tedesco e ad Arianna a Naxos, una


Columns - MAGGIO 2011 scena di ampio respiro basata su un testo italiano di autore anonimo. «Conosco pochi modi più piacevoli per trascorrere un’ora dell’ascolto di questo incantevole disco» (International Early Music Review) «Un altro strepitoso disco dedicato al repertorio vocale firmato dalla Hyperion» (The Sunday Times) «Anche gli appassionati più incalliti delle edizioni filologiche faranno molta fatica a trovare difetti nelle interpretazioni del fantastico dream team messo in campo dalla Hyperion» (The Independent on Sunday) «Un vero trionfo» (Fanfare, Stati Uniti) «Questo repertorio tanto raffinato quanto sconosciuto viene proposto in un disco di eccezionale musicalità, che saprà sicuramente entusiasmare tutti gli appassionati» (Gramophone). ANTON BRUCKNER - RICHARD STRAUSS OPERE CAMERISTICHE

Raphael Ensemble CDH55372 (CD medio prezzo)

R. Strauss: Capriccio op. 85 A. Bruckner: Quintetto per archi in fa maggiore; Intermezzo in re minore «In questo splendido disco […] fin dalle prime battute del Quintetto di Bruckner – uno dei quintetti più belli per qualunque organico della letteratura cameristica di tutti i tempi – si nota un’intensità che eguaglia la sua imponente struttura […] Fin dall’inizio del Preludio, un brano di dolorosa bellezza, […] ci si rende conto che stiamo per ascoltare una lettura di altissimo livello» (CD Review) «Caldamente raccomandato» (Hi-Fi News) «Un disco che si colloca al vertice di una discografia molto limitata» (Fanfare, Stati Uniti) «Un’interpretazione superba» (CD Compact, Spagna).

Per dare un’idea dell’altissimo livello artistico che caratterizza le tre opere pubblicate dalla CPO in collaborazione con il Boston Early Music Festival basta dire che tutte hanno ricevuto una nomination ai Grammy come Miglior Produzione Operistica. È quindi con giustificato orgoglio che la casa discografica tedesca presenta questo mese una nuova opera barocca andata in scena a Boston, Venus and Adonis di John Blow, considerata da molti musicologi la prima “vera” opera inglese. Le evidenti analogie esistenti tra il capolavoro di Blow e il Dido and Aeneas di Henry Purcell pare avvalorare l’ipotesi che le due opere siano state composte più o meno nello stesso periodo e che la loro genesi abbia avuto più di un punto di contatto. Tuttavia, se Dido and Aeneas si colloca nella gloriosa tradizione epica che andava tanto di moda nella seconda metà del XVII secolo, Venus and Adonis costituisce uno dei migliori esempi del genere pastorale. A differenza di molte altre opere coeve, caratterizzate dalla presenza di interminabili recitativi, per Venus and Adonis Blow scrisse musica per tutto lo svolgimento dell’azione, divisa in tre atti preceduti da un incantevole prologo pastorale e conclusi da un epilogo tragico e molto commovente. Facendo seguito all’Actéon di Marc-Antoine Charpentier, i direttori artistici dell’importante rassegna americana Paul O’Dette e Stephen Stubbs offrono una nuova imperdibile chicca agli estimatori di rarità barocche, grazie alla magnifica interpretazione del complesso di strumenti originali Boston Early Music Festival Chamber Ensemble e a un cast di giovani cantanti di altissimo livello. Già disponibili del Early Music Festival Vocal & Chamber Ensembles JOHANN GEORG CONRADI: ARIADNE CPO777073 (3 CD al prezzo di 2) JEAN-BAPTISTE LULLY: THESÉE CPO777240 (3 CD al prezzo di 2) JEAN-BAPTISTE LULLY: PSYCHÉ CPO777367 (3 CD al prezzo di 2)

JOHN BLOW VENUS AND ADONIS

Solisti, Boston Early Music Festival Vocal & Chamber Ensembles Paul O’Dette e Stephen Stubbs CPO777614 (CD alto prezzo)

J. Blow: Venus and Adonis; Ode per la festa di Santa Cecilia Welcome, ev’ry Guest; Ground per due violini e basso continuo; Chloe found Amyntas lying all in tears

MARC-ANTOINE CHARPENTIER: ACTÉON CPO777613 OSKAR NEDBAL DIE WINZERBRAUT

Solisti, Chor und Orchester des Musik Theater Schönbrunn Herbert Mogg CPO777629 (2 CD alto prezzo)

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Columns - MAGGIO 2011 Come molti altri compositori di operette, anche Oskar Nedbal si avvicinò alla musica seguendo il percorso più classico, studiando con un maestro del calibro di Antonín Dvorák. Quando nel 1892 concluse i suoi studi, il diciottenne Nedbal aveva già fondato il Quartetto Boemo, una formazione che riscosse un grandissimo successo e dove Nedbal continuò a ricoprire il ruolo di violista fino al 1906. In seguito si trasferì a Vienna, dove si mise in evidenza come direttore di buon talento, venendo però ben presto conquistato dall’irresistibile fascino dell’operetta, genere che in quegli anni stava conoscendo un successo senza precedenti. Nel giro di pochissimo tempo Nedbal dimostrò di avere la stoffa per affermarsi in questo ambito in vertiginosa ascesa, come dimostra il fatto che la sua seconda operetta, Polenblut (Sangue Polacco, evidente allusione alla allora famosissima Wiener Blut di Johann Strauss II) ottenne uno strepitoso successo sia a Vienna sia all’estero, al punto da essere considerata ancora oggi il suo massimo capolavoro. Anche l’operetta successiva, Die Winzerbraut (La sposa della vigna), è basata su motivi tratti dalla tradizione popolare, questa volta croata. Se in Polenblut il colore locale era rappresentato dal krakowiak, in Die Winzerbraut questo ruolo viene affidato al kolo, una danza che fa entrare l’ascoltatore nello spirito della vicenda fin dalle primissime note dell’ouverture. Con questo strepitoso cofanetto doppio lo Schönbrunn Music Theatre e il suo direttore Herbert Mogg hanno fatto un nuovo regalo di inestimabile valore agli appassionati di operetta.

apprese che il manoscritto della Quarta era riapparso negli Stati Uniti. Grazie a questa fortunata riscoperta, la CPO è orgogliosa di annunciare il completamento della prima integrale delle sinfonie di Krenek. Nel 1938 Krenek si stabilì negli Stati Uniti, dove sbarcò il lunario insegnando in diverse università. Nel corso di questi incarichi accademici Krenek conobbe Dimitri Mitropoulos, che da allora divenne suo paladino, dirigendo un gran numero di sue opere sia vecchie sia nuove. Fu proprio Mitropoulos a commissionare la Quarta Sinfonia, che tenne a battesimo a New York nel 1947. Si tratta di un’opera molto complessa, nella quale la scrittura atonale si accompagna a eleganti spunti tonali. Al contrario, il Concerto Grosso n. 2 è un’opera pervasa da una grande verve e da una irresistibile vitalità, composta da Krenek durante la sua fase neobarocca degli anni Venti. Un nuovo successo della NDR Radiophilharmonie, diretta con piglio e molto buon gusto da un ispirato Alun Francis. Solisti: Volker Worlitzsch, violino; Dimitar Penkov, viola; Nikolai Schneider, violoncello. Ernst Krenek su CPO: SINFONIE N. 1 E 5 NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya CPO359 (CD basso prezzo) SINFONIA N. 2 NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya CPO255 (CD basso prezzo) SINFONIA N. 3. POTPOURRI OP. 54

NDR Radiophilharmonie, Takao Ukigaya CPO236 (CD basso prezzo)

ERNST KRENEK

CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK

OPERE ORCHESTRALI

SINFONIE

NDR Radiophilharmonie, Alun Francis

L’Orfeo Barockorchester, Michi Gaigg

CPO777210 (CD alto prezzo)

CPO777411 (CD alto prezzo)

E. Krenek: Sinfonia n. 4 op. 113; Concerto Grosso op. 25 n. 2 A volte, anche le cose più belle richiedono tempo per realizzarsi. Quasi vent’anni fa (per la precisione nel 1993) la CPO incise e mise sul mercato a spron battuto l’integrale delle sinfonie di Ernst Krenek, con l’unica eccezione della Quarta, la cui partitura era ritenuta perduta. Cinque anni fa l’etichetta tedesca ricevette però una telefonata dal Krenek Institute, dalla quale

C.W. Gluck: Sinfonia Chen G3 Wq deest Weimarer; Sinfonia concertante Chen D6 Wq deest; Sinfonia Chen A1 Wq deest Regensburger; Sinfonia Chen F1 Wq 165.5; Sinfonia Chen D2 Wq 165.2 Christoph Willibald Gluck è oggi conosciuto quasi esclusivamente per essere stato uno dei massimi protagonisti della riforma operistica avviata nella seconda metà del XVIII secolo. Da parte loro, i musicologi hanno incon-

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Columns - MAGGIO 2011 trato per molti anni grandi difficoltà nello studio delle sue sinfonie, non potendo contare su manoscritti autografi, ma solo su copie contemporanee e su pochissime notizie coeve sulla loro esecuzione. Date queste premesse, il rischio di procedere a false attribuzioni era altissimo e solo negli ultimi anni si è iniziato a vedere i primi studi musicologici dedicati alle sinfonie di Gluck. Sebbene non avanzi la pretesa di aver fatto con questo disco la scoperta del secolo, Michi Gaigg ritiene che le opere tuttora dubbie eseguite da l’Orfeo Barockorchester meritino di essere considerate autentiche, almeno fino a prova contraria. Le cinque sinfonie presentate in questo splendido disco sono infatti pervase da un’intensità emotiva che potrebbe essere associata – tra i numerosi compositori attivi a Vienna nella seconda metà del XVIII secolo – solo a Mozart. ANTONIO ROSETTI OPERE ORCHESTRALI

Kurt W. Meier, oboe, Zürcher Kammerorchester, J. Moesus CPO777631 (CD medio prezzo)

A. Rosetti: Concerto per oboe e orchestra C29/ Kaul III:32; Concerto per oboe e orchestra C30/ Kaul III:27; Sinfonia Murray A32/Kaul I:10; Sinfonia A16/Kaul I:7 Lo strepitoso – e sotto certi aspetti inatteso – successo ottenuto dalla serie dedicata dalla CPO ad Antonio Rosetti (che conta già ben dieci CD!) dimostra al di là di ogni parola che la musica del compositore boemo non solo godette di una straordinaria popolarità alla fine del XVIII secolo, quando compariva nei programmi di sala dei concerti di tutta Europa, ma può contare ancora oggi su un gran numero di estimatori. Nel corso della sua breve carriera, Rosetti compose oltre 400 opere, più della metà delle quali furono pubblicate dagli editori più importanti d’Europa durante la vita di Rosetti. La maggior parte dei concerti di Rosetti prevede la presenza di due oboi e di due corni, ma nei concerti per oboe e orchestra il compositore boemo preferì utilizzare due flauti e due corni, strumenti che gli consentivano di ottenere un impasto sonoro più variegato. I suoi concerti presentano un’incredibile ricchezza di spunti melodici e di idee armoniche e le due sinfonie presentate in questo disco dimostrano al di là di ogni parola che la produzione di Rosetti non era solo moderna per la sua epoca, ma anche in grado di sorprendere piacevolmente gli appassionati più esigenti del XXI secolo, che non mancheranno di apprezzare le loro elaborate costruzioni armoniche e la loro ricchissima strumentazione.

GEORG PHILIPP TELEMANN

QUARTETTI PARIGINI - VOLUME 2 E 3

John Holloway, violino; Linde Brunmayr, flauto traversiere Lorenz Duftschmid, viola da gamba; Ulrike Becker, violoncello Lars-Ulrik Mortensen, clavicembalo CPO777376 (2 CD medio prezzo)

G.P. Telemann: Concerto in sol maggiore TWV 43:G1; Deuxième Suite in si minore TWV 43:h1; Première Suite in mi minore TWV 43:e1; Troisième Quatuor in sol maggiore TWV 43:G4; Quatrième Quatuor in si minore TWV 43:h2; Premier Quatuor in re maggiore TWV 43:D3; Sonata Seconda in sol minore TWV 43:g1; Cinquième Quatuor in la maggiore TWV 43:A3 Rispondendo alle richieste di molti appassionati di musica antica, la CPO pubblica questo mese gli ultimi due volumi dei Quartetti parigini di Georg Philipp Telemann, tratti dalle raccolte dei Quadri pubblicate dallo stesso compositore di Magdeburgo nel 1730 ad Amburgo e dei Nouveaux Quatuors scritti con ogni probabilità durante il soggiorno parigino. L’etichetta tedesca porta così a termine l’integrale dei dodici Quartetti parigini, considerati dai musicologi uno dei vertici più alti della produzione cameristica di Telemann nella raffinata interpretazione di alcuni degli strumentisti specializzati nel repertorio antico più autorevoli del mondo. Già disponibile: QUARTETTI PARIGINI – VOL. 1 CPO777375 (CD medio prezzo)

FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

Atos Trio CPO777505 (CD medio prezzo)

F. Mendelssohn Bartholdy: Trio per archi e pianoforte op. 49; Trio per archi e pianoforte op. 66 Le interpretazioni concertistiche e discografiche dell’Atos Trio sono state accolte con unanime entusiasmo dai pubblici e dalla critica di tutto il mondo. Secondo il critico del quo7


Columns - MAGGIO 2011 tidiano di Melbourne The Age «l’elemento più caratterizzante di questo trio è la validità di una relazione musicale che affonda le sue radici in una piena consapevolezza dell’interdipendenza dei suoi tre componenti». Il Detroit Free Press sottolinea «Tre strumenti, un suono solo. Nell’Atos Trio si nota il perfetto accordo nel fraseggio, nell’intonazione, nell’approccio complessivo e nell’interpretazione che contraddistingue le formazioni cameristiche migliori del mondo». Evitando accuratamente ogni estremismo, l’Atos Trio ama spingersi oltre i confini repertoriali e superare sempre nuovi limiti con un approccio fantasioso e ricco di energia. Proseguendo la sua attività di cacciatore di tesori per la CPO confortata dalle recensioni positive che hanno accolto i dischi dedicati ai trii di Herzogenberg e Suk, l’Atos Trio si accosta ora a due opere chiave della letteratura cameristica romantica. I trii per archi e pianoforte di Mendelssohn rivestono infatti una grandissima importanza, non solo per la loro bellezza intrinseca ma anche per il fatto di aver influenzato in maniera evidente sia Schumann sia Brahms, al punto da spingere alcuni musicologi a definire Mendelssohn il padre del trio romantico per archi e pianoforte. Se tanto da tanto, non è affatto improbabile che questo disco sia destinato a diventare un nuovo punto di riferimento della discografia di Mendelssohn. Sono già disponibili del L’Atos Trio su CPO: JOSEF SUK OPERE CAMERISTICHE

(CPO777470, CD medio prezzo) MARTIN VON HERZOGENBERG TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

(CPO777335 CD medio prezzo)

BENJAMIN BRITTEN OPERE ORCHESTRALI

Sarah Connolly, mezzosoprano, Maxim Rysanov, viola BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner CHAN10671 (CD alto prezzo)

B. Britten: Phaedra op. 93; Charm of Lullabies; Lachrymae; Two Portraits; Sinfonietta op. 1 La prima opera composta da Britten tra quelle presentate in questo disco è Two Portraits per archi. Scritta da Britten durante i suoi anni di studio al Royal College of Music, quest’opera rimase inedita per tutta la vita dell’autore e ven8

ne pubblicata postuma solo nel 1997. Il primo “ritratto” è un brillante studio di carattere di un amico di gioventù, mentre il secondo è un autoritratto dai toni tipicamente introspettivi, che vede assoluto protagonista il timbro elegiaco della viola, strumento che Britten suonava spesso. La parte solistica nei Two Portraits e nelle Lachrimae è affidata a Maxim Rysanov, giovane violista in vertiginosa ascesa. La cantata Phaedra è una delle ultimissime opere scritte da Britten prima della sua morte. Britten scrisse quest’opera ispirandosi al modello delle cantate barocche italiane di Händel, anche se sono presenti evidenti influenze dello stile di Purcell, soprattutto nell’eleganza con cui il testo viene tradotto in musica. Il testo di quest’opera è basato sulla traduzione in versi inglesi della tragedia Phèdre di Jean Racine realizzata da Robert Lowell, che narra la storia di Fedra, una donna che dopo essere stata respinta dal figliastro Ippolito, lo calunnia fino a farlo uccidere e poi a suicidarsi oppressa dai rimorsi. Il ruolo della protagonista di Phaedra venne scritto per il celebre mezzosoprano inglese Janet Baker e in questo disco viene ricoperto da Sarah Connolly, che esegue anche A Charm of Lullabies. Si tratta di un’opera estremamente espressiva e di straordinaria intensità emotiva, che non può assolutamente mancare nella collezione di ogni appassionato del repertorio del XX secolo che si rispetti. AA.VV. LE DIVIN ARCADELT

Musica Contexta, The English Cornett and Sackbut Ensemble CHAN0779 (CD alto prezzo)

J. Arcadelt: Missa Ave Regina caelorum; Hodie beata virgo Maria; Pater noster GPierluigi da Palestrina: Senex puerum portabat; Diffusa est gratia A. de Silva: Ave Regina caelorum; Inviolata, integra et casta es Maria Anonimo: Suscepimus, Deus (Introito); Suscepimus, Deus (Graduale); Nunc dimittis; Responsum accepit Simeon (Communio) Con questo suggestivo programma, l’ensemble vocale Musica Contexta e The English Cornett and Sackbutts Ensemble ci conduce in un viaggio musicale in un giorno di febbraio nella Roma del XVI secolo. Immaginate di passeggiare nelle vie della Città Eterna in occasione della Candelora e di fermarvi in tutte le chiese che incontrate per ascoltare la musica che vi si sta eseguendo. In una chiesa potremmo sentire un castrato accompagnato da un ensemble di tromboni, in un’altra un coro a cappella e nella successiva un coro con un complesso di strumenti a fiato. Questa straordinaria varietà si spiega con il fatto che Roma era molto aperta nei confronti delle influenze musicali provenienti dall’estero. Una delle influenze più durature fu quella esercitata dai


NINO ROTA OPERE ORCHESTRALI

Davide Botto, contrabbasso; Barry Douglas, pianoforte Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino, G. Noseda

PRIMA SCELTA - i migliori a prezzo speciale € 14,90 (prezzo consigliato - fino al 30.06.2011)

N. Rota: Sinfonia n. 3; Concerto soirée per piano noforte e orchestra; Divertimento concertante per contrabbasso Oggi Nino Rota è conosciuto soprattutto come compositore di colonne sonore, una fama destinata a durare almeno fino a quando continueranno a essere proiettati film entrati giustamente nella storia del cinema come La strada, La dolce vita e 8 1/2 di Federico Fellini, Il gattopardo di Luchino Visconti e Il padrino di Francis Ford Coppola. Con una simile quantità di capolavori, molti tendono a sottovalutare (se non a dimenticare del tutto) il grande contributo dato da Rota ai repertorio concertistico e teatrale, che comprende decine di brani per pianoforte, lavori per complessi cameristici di tutti i generi, opere orchestrali, un nutrito corpus di lavori corali e – per concludere – ben 11 opere liriche e cinque balletti. Le opere presentate in questo irresistibile disco sono melodiose e di gradevolissimo ascolto come le sue colonne sonore più famose, anche grazie alla insuperabile interpretazione della Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda, uno degli artisti di punta della Chandos. Se le prime due sinfonie di Rota – entrambe scritte negli anni Trenta – sono dirette discendenti della grande tradizione romantica, la Terza Sinfonia (composta tra il 1956 e il 1957) è caratterizzata da contenuti più frivoli e da uno stile

assai meno elaborato di sapore essenzialmente neoclassico. Il programma comprende anche il Divertimento concertante per contrabbasso e orchestra, che vede grande protagonista Davide Petracchi. Scritta per il celebre virtuoso Franco Petracchi, quest’opera sfrutta fino in fondo le risorse tecniche ed espressive del contrabbasso, imponendo al solista di suonare su un’estensione di quasi quattro ottave. In questo lavoro Rota ci conduce poi in un viaggio che vede l’eroe – vale a dire il contrabbasso – eseguire nel secondo movimento una deliziosa marcetta pervasa di ironia e nel terzo assumere uno spirito più lirico. Il finale inizia con un tema ricco di energia, che spinge il contrabbasso a rivaleggiare con i legni non solo in agilità, ma anche in brillantezza nel registro acuto. Il Concerto soirée è un’opera che fa categoria sé. Considerate le sue caratteristiche, quest’opera potrebbe essere definita una sorta di concerto per pianoforte e orchestra scritta nello spirito delle Soirées musicales di Rossini, nella quale Barry Douglas non è chiamato ad affrontare trascendentali passaggi virtuosistici secondo lo stile dei grandi concerti romantici, ma a divertirsi con l’orchestra suonando una serie di motivi estremamente gradevoli. Da tutto questo deriva un’opera vivace e di straordinaria piacevolezza. Dopo aver vinto nel 1986 la medaglia d’oro al Concorso Ciaikovsky di Mosca, Douglas ha iniziato una intensa carriera concertistica. Tra le sue prossime uscite spicca il primo volume di una serie dedicata alle opere pianistiche di Johannes Brahms, previsto per i primi mesi del 2012. CHAN10669

Il Liszt orchestrale di Noseda a € 14,90 (promozione valida fino al 30.06.2011)

Vol. 1 CHAN10341

Vol. 2 CHAN10375

Vol. 3 CHAN10417

Vol. 4 CHAN10490

Vol. 5 CHAN10524


Columns - MAGGIO 2011 compositori provenienti dalla Penisola Iberica come Andreas de Silva. De Silva ricoprì per due anni l’incarico di “cantor et compositor” presso la Cappella Sistina, dove è tuttora conservato il suo mottetto Ave Regina caelorum. Tra gli altri stili che caratterizzarono la produzione sacra della Città eterna meritano di essere citati quelli provenienti dalle regioni settentrionali della Francia e dai Paesi Bassi. Tra il 1539 e il 1551 Jacob Arcadelt fece parte della Cappella Sistina, dove ebbe modo di conoscere il mottetto di de Silva, che prese come base per la sua messa Ave Regina caelorum. Il programma di questo disco comprende altri due lavori di Arcadelt, il maestoso Pater noster e l’intensissimo Hodie beata virgo Maria. L’anno in cui Arcadelt lasciò Roma per fare ritorno in Francia in città giunse Giovanni Pierluigi da Palestrina, che arricchì la musica sacra della città papale con centinaia di opere, tra cui 105 messe, 68 offertori – tra cui il Diffusa est – almeno 140 madrigali e oltre 300 mottetti, tra cui il Senex puerum portabat presentato in questo disco. YORK BOWEN SINFONIE N. 1 E N. 2 BBC Philharmonic Orchestra, Sir Andrew Davis CHAN10670 (CD alto prezzo)

Questo splendido disco propone le sole due sinfonie pervenuteci di York Bowen, nell’eccezionale interpretazione della BBC Philharmonic Orchestra diretta da Sir Andrew Davis. La Sinfonia n. 1 venne portata a termine nel 1902, quando il Bowen era ancora studente di composizione alla Royal Academy of Music di Londra. Nel complesso si tratta di un’opera di grande interesse, con il meraviglioso lirismo del primo movimento, la ricchissima tavolozza sonora che caratterizza tutti i tempi e il per certi versi sorprendente senso di benessere del finale che dimostrano più di qualunque parola la grande predisposizione al genere sinfonico di un compositore che non si accontentava di copiare i modelli che allora andavano di moda per compiacere i suoi professori. Negli anni trascorsi da Bowen alla Royal Academy of Music venne eseguito almeno un movimento di questa sinfonia, ma è molto probabile che questa versione della Chandos sia la prima edizione discografica di questo lavoro. Sette anni più tardi, quando Bowen pose mano alla Seconda Sinfonia, la musica aveva subito numerosi cambiamenti, in termini strumentali anche con l’adozione pressoché generalizzata di orchestre di grandi dimensioni. Pertanto, quest’opera presenta dimensioni assai maggiori rispetto a quelle della Prima Sinfonia e prevede l’utilizzo di un organico di gran lunga più numeroso. Il Finale è semplicemente spettacolare, in quanto parte da spunti quasi insignificanti, per sfociare in un’incontenibile esplosione 10

sonora, nella quale si può riconoscere il marchio di fabbrica di Bowen. Come ha affermato un celebre critico, questa sinfonia è l’opera di un compositore che aveva ormai preso piena coscienza di sé e della natura positiva ed estremamente vitale delle sue opere. MIECZYSLAW WEINBERG OPERE ORCHESTRALI

Gothenburg Symphony Orchestra, Thord Svedlund CHSA5089 (SACD alto prezzo)

M. Weinberg: Sinfonia n. 3 op. 45; Suite n. 4 da La chiave d’oro op. 55d Con questo disco la Gothenburg Symphony Orchestra e il suo direttore Thord Svedlund proseguono la loro integrale delle opere orchestrali di Mieczyslaw Weinberg, una serie che ha dato un contributo determinante alla rivalutazione del compositore polacco avvenuta nel corso degli ultimi anni. Weinberg scrisse la Terza Sinfonia tra il 1949 e il 1950, poco dopo l’avvio della campagna antiformalista promossa da Andrei Zhdanov, che imponeva ai compositori sovietici di scrivere musica su misura per il popolo, vale a dire in uno stile facilmente comprensibile alle masse, preferibilmente basato su motivi popolari. Per ottemperare a questa disposizione, Weinberg scelse un canto popolare bielorusso (“Guarda che luna”) come secondo tema del primo movimento e un motivo polacco in forma di mazurka (“Matek è morto”) per il secondo movimento, trasformando quest’ultimo in modo da utilizzarlo come tema principale del Finale. In ogni caso, queste scelte non si rivelarono sufficienti ad assicurare l’esecuzione della sinfonia, in quanto la première venne rinviata per motivi mai del tutto chiariti. In seguito si diffuse la voce che durante le prove del concerto Weinberg aveva scoperto una serie di “errori” che lo avevano spinto a ritirare l’opera per sottoporla a una profonda revisione. Può darsi che questa sia stata solo una scusa per coprire le pressioni venute dall’alto per ritirare la sinfonia o può darsi che sia la pura verità. In ogni caso, dieci anni più tardi Weinberg rimaneggiò davvero la sua sinfonia, portando a termine la versione che venne eseguita per la prima volta nel 1960. Tra il 1954 e il 1955 Weinberg compose il balletto La chiave d’oro prendendo spunto da una famosa novella di Alexei Tolstoi, nella quale coesistono alcuni elementi della storia di Pinocchio e altri di Petrushka. Questo balletto consente di fare un viaggio negli stili dei grandi compositori russi del XIX secolo, spaziando dai valzer di Ciaikovsky, alle opere per complesso di ottoni di Rimsky-Korsakov, qualche flash del Petrushka di Stravinsky, a cui si aggiungono meravigliosi brani lenti che ricordano l’ouverture fantasia Romeo e Giulietta di Prokofiev.


Columns - MAGGIO 2011 AA.VV. OPERE PER PIANOFORTE

Philip Edward Fisher, pianoforte CHAN10676 (CD alto prezzo)

A. Borodin: Petite Suite; Scherzo in la bemolle maggiore N. RimskyKorsakov: Scherzino op. 11 n. 3; Valzer op. 15 n. 1; Romanza op. 15 n. 2 C. Cui: Notturno in fa diesis minore M. Mussorgsky: Quadri di un’esposizione M. Balakirev: Islamey; Rêverie in fa maggiore Nel suo primo disco solistico pubblicato dalla Chandos Philip Edward Fisher esegue una bella silloge di opere del membri del cosiddetto Gruppo dei Cinque, termine con cui oggi vengono indicati collettivamente César Cui, Alexander Borodin, Mili Balakirev, Modest Mussorgsky e Nikolai Rimsky-Korsakov, che negli anni Sessanta del XIX secolo si misero insieme con l’obiettivo di elaborare uno stile nazionale genuinamente russo. Fatto molto interessante, il Gruppo dei Cinque era formato interamente da appassionati di musica autodidatti. In particolare, Borodin fece coesistere la sua passione per la musica con la professione di chimico, Rimsky-Korsakov era un ufficiale di marina, mentre Mussorgsky prima di dedicarsi anima e corpo alla musica militò nell’esercito e poi nel servizio civile. Inserendo nelle loro opere le melodie dei canti popolari che sentivano nei villaggi, le danze dei cosacchi, gli inni sacri eseguiti nelle chiese e il rintocco delle campane, questi compositori riuscirono a esprimere brillantemente la vita quotidiana che si conduceva in Russia. Spaziando dal Notturno di Cui – un’opera dallo stile tradizionale, in cui si può riconoscere qualche eco chopiniana – alle innovazioni tecniche e agli evidenti elemento del folklore caucasico di Islamey di Balakirev, le opere presentate in questo disco mettono in evidenza gli stretti legami che questi compositori mantennero con il passato e con le innovazioni tecniche che avrebbero influenzato artisti del calibro di Prokofiev e di Stravinsky e avrebbero favorito l’evoluzione che la musica russa attraversò negli anni successivi.

DMITRI SHOSTAKOVICH SINFONIE N. 3 E N. 10 Coro e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Valery Gergiev MAR0511 (SACD alto prezzo)

Il terzo volume della strepitosa integrale delle sinfonie di Dmitri Shostakovich realizzata da Valery Gergiev per la Mariinsky Live propone la Terza e la Decima Sinfonia. Come era già accaduto per i primi due volumi – vincitori di numerosi riconoscimenti della stampa specializzata di tutto il mondo e di ben due nomination ai Grammy Awards – il direttore russo propone due sinfonie composte nella prima e nell’ultima fase della parabola creativa di Shostakovich. Eseguita per la prima volta nel gennaio del 1930, la Terza Sinfonia si conclude con un passaggio corale basato su un testo di Semyon Isaakovich Kirsanov che esalta la festa del Primo Maggio e la rivoluzione bolscevica. Shostakovich affermò che la Terza Sinfonia «esprime lo spirito di una ricostruzione pacifica», un fatto che però sembra contraddetto dai suoi toni cupi e tenebrosi. La Decima Sinfonia è invece una delle opere orchestrali più amate ed eseguite di Shostakovich. Eseguita per la prima volta nel dicembre del 1953 poco dopo la scomparsa di Stalin, questa sinfonia è il frutto di un lunghissimo lavoro, nel corso del quale Shostakovich la sottopose a profonde revisioni e rielaborazioni. Il grande soprano Galina Vishnevskaya affermò che la Decima rappresentava «il testamento spirituale di Shostakovich e una irriducibile condanna alla tirannia». Già disponibili di Dmitri Shostakovich:

SINFONIE N. 2 E N. 11

SINFONIE N. 1 E N. 15 Coro e Orchestra Orchestra del Teatro Mariinsky del Teatro Mariinsky Valery Gergiev Valery Gergiev MAR0507 (SACD alto prezzo) MAR0502 (SACD alto prezzo)

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Columns - MAGGIO 2011

EDITION SERGIU CELIBIDACHE INTEGRALE DELLE REGISTRAZIONI RIAS

Deutsches Symphonie-Orchester Berlin Berliner Philharmoniker, Sergiu Celibidache

dalla RIAS tra il 1948 e il 1957 conservati nell’archivio della Deutschland Radio, mentre non sono state prese in considerazione le copie in possesso di privati di incisioni eliminate dall’ente radiofonico tedesco a causa della loro scarsa qualità sonora. Solisti: Gerhard Puchelt, pianoforte; Siegfried Borries, violino; Gustav Scheck, flauto

AUD21406 (3 CD medio prezzo)

G. Gershwin: Rhapsody in Blue M. Ravel: Rapsodie espagnole F. Busoni: Concerto per violino e orchestra op. 35a L. Cherubini: Ouverture da Anacréon P. Hindemith: Concerto per pianoforte e orchestra H. Genzmer: Concerto per flauto e orchestra d’archi A. Copland: Appalachian Spring H. Tiessen: HamletSuite op. 30; Salambo-Suite op. 34a; Sinfonia n. 2 op. 17 Stirb und Werde R. Schwarz-Schilling: Introduzione e Fuga per orchestra d’archi Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Sergiu Celibidache (1912-1996) assunse per sette anni la direzione dei Berliner Philharmoniker al posto di Wilhelm Furtwängler, che era stato sospeso a causa della sua presunta collusione con il regime nazista. L’attività del celebre direttore romeno alla testa dell’orchestra berlinese è documentata da una serie di registrazioni realizzate sia in studio sia dal vivo dalla RIAS di Berlino. Per questo cofanetto triplo della Audite sono stati utilizzati per la prima volta i master originali conservati nell’archivio della RIAS, un fatto che consente di ottenere una qualità sonora fino a ora inimmaginabile. A parte poche eccezioni, Celibidache si rivelò sempre molto critico sulla resa sonora delle sue registrazioni, un fatto che contribuisce a rendere ancora più prezioso questo cofanetto della Audite. Inoltre queste incisioni – soprattutto se confrontate alle ultime registrazioni effettuate a Monaco di Baviera – costituiscono uno spaccato di grande interesse dei primi anni di carriera di Celibidache, quando sapeva infiammare il pubblico con interpretazioni di incredibile vigore.Un’ulteriore attrattiva di questo cofanetto è costituita dal repertorio piuttosto insolito, che accanto a una serie di opere di Busoni, Hindemith e Copland, getta luce su Heinz Tiessen e Reinhard Schwarz-Schilling, due compositori tedeschi oggi ingiustamente dimenticati, e sul Concerto per flauto e orchestra scritto nel 1944 da Harald Genzmer, le cui opere andarono perdute poco dopo questa incisione della RIAS, per essere riscoperte qualche anno più tardi. In questi tre dischi vengono presentati tutti i master originali realizzati 12

TESTAMENT WILHELM FURTWÄNGLER DIRIGE BRUCKNER Berliner Philharmoniker, Wilhelm Furtwängler TES1466 (CD alto prezzo)

A. Bruckner: Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore Nel corso degli ultimi trent’anni questa edizione della Quinta Sinfonia di Bruckner è stata pubblicata diverse volte, nel 1982-84 dalla Denon, nel 1989 dalla Deutsche Grammophon, nel 2005 dalla giapponese Opus Kura e nel 2006 dalla Melodiya, a cui si aggiungono altre ristampe dalla qualità sonora quanto meno precaria. Un esame rigoroso ha messo in evidenza il fatto che queste versioni erano basate su diversi master – alcuni di buona qualità e altri decisamente mediocri – che erano stati portati via dall’Unione Sovietica. Inoltre, queste edizioni presentano notevoli differenze anche sotto l’aspetto dell’editing e del processo di digitalizzazione dei master. Questa nuova versione della Testament è stata realizzata a partire dal master originale conservato presso l’archivio del Rundfunk Berlin-Brandenburg (RBB, un tempo SFB), di cui è riportata una fotografia nel booklet di questo disco. Il master era di qualità molto elevata, per cui non è stato necessario sottoporlo a lavorazioni particolari. Fin dal primo ascolto di questa versione, non si può che rimanere stupiti della naturalezza, della profondità, della trasparenza e della consistenza del suono dell’orchestra diretta da Furtwängler, al punto che si è dovuto procedere a un intervento di editing in un solo caso. Pertanto, si può affermare che l’odissea della Quinta Sinfonia di Bruckner diretta da Furtwängler – iniziata circa settant’anni fa – è finalmente giunta all’epilogo. Gli estimatori dell’arte di Wilhelm Furtwängler e dei Berliner Philharmoniker hanno così finalmente l’opportunità di ascoltare con una qualità sonora fino a poco fa inimmaginabile un’interpretazione ricca di vigore e di brillantezza, che tra le altre cose rive-


Columns - MAGGIO 2011 la l’affinità temperamentale del grande direttore tedesco con un’opera spesso definita difficile e ai limiti dell’eseguibilità. Inoltre questo splendido disco della Testament costituisce un evento di particolare importanza, in quanto celebra il 125° anniversario della nascita di Furtwängler, caduto il 25 gennaio del 2011 (dalle note di copertina di Helge Grünewald, 2011).

MAURICE GENDRON ESEGUE CIAIKOVSKY E SCHUMANN Maurice Gendron, violoncello Jean Françaix, pianoforte Orchestre de la Suisse Romande Ernest Ansermet

JOHANNA MARTZY INTERPRETA SCHUBERT Johanna Martzy, violino; Jean Antonietti, pianoforte

P.I. Ciaikovsky: Variazioni su un tema rococò per violoncello e pianoforte R. Schumann: Concerto per violoncello e orchestra op. 129; Fantasiestücke op. 73; Romanze op. 94 Considerato il più grande violoncellista francese di tutti i tempi, nel corso della sua carriera Maurice Gendron suonò con tutti i solisti più importanti dell’epoca e formò un trio di altissimo livello con i fratelli Yehudi ed Epzibah Menuhin. Gendron era apprezzato soprattutto per il suo suono caldo e per l’intensità delle sue interpretazioni, che gli consentirono di firmare alcune delle migliori interpretazioni dei grandi classici del Tardo Romanticismo. In questo disco le possiamo ascoltare nelle Variazioni su un tema rococò di Ciaikovsky e nel Concerto op. 129 di Schumann accompagnato da una Orchestre de la Suisse Romande in forma smagliante diretta da un ispiratissimo Ernest Ansermet. Il programma è completato da due brani per pianoforte di Schumann eseguiti da Jean Françaix, un pianista di ottimo talento oggi conosciuto soprattutto come compositore.

TES1468 (2 CD al prezzo di uno e mezzo)

F. Schubert: Sonata n. 1 per violino e pianoforte D.384; Sonata n. 2 per violino e pianoforte D.385; Sonata n. 3 per violino e pianoforte D.408; Rondò brillante per violino e pianoforte D.895; Fantasia per violino e pianoforte D.934; Sonata per violino e pianoforte D.574 Sebbene Schubert fosse considerato un violinista e violista di notevole talento, le sue quattro sonate per violino e pianoforte non pongono difficoltà particolari agli esecutori, al punto che viene quasi da chiedersi per quale motivo ne siano state realizzate così poche incisioni di alto livello. A parte queste splendide interpretazioni di Johanna Martzy e di Jean Antonietti, entrate giustamente nella leggenda, nei cataloghi discografici è possibile trovare solo le versioni di Fritz Kreisler e Sergei Rachmaninov e di Josef Suk e Jan Panenka, tra le pochissime che sono riuscite a cogliere fino in fondo la meravigliosa semplicità di queste opere. Al contrario, il Rondò brillante e la Fantasia sul Lied Sei mir gegrüsst sono tra le opere più difficili della letteratura romantica per violino e pianoforte, essendo state scritte su misura per Josef Slavik, un virtuoso boemo di grandissimo talento scomparso nel fiore degli anni. Da parte loro Adolf Busch e Rudolf Serkin hanno realizzato di queste opere registrazioni di ottimo livello, tuttavia alcuni solisti di prima grandezza come Jascha Heifetz e David Oistrakh mancarono parzialmente il segno, nel tentativo di rivelare i segreti più nascosti della Fantasia. La Martzy e Antonietti eseguono invece queste sei opere ponendo una straordinaria attenzione al testo e una assoluta cura ai dettagli. Le loro esecuzioni sono infatti perfettamente bilanciate e caratterizzate da una qualità sonora eccezionalmente buona per l’epoca e – ove necessario – riescono sempre ad abbinare allo slancio espressivo la giusta morbidezza, trasparenza e dolcezza priva di inopportuni sdilinquimenti (dalle note di copertina di Tully Potter, 2011).

TES1310 (CD alto prezzo)

LEONID KOGAN INTERPRETA BEETHOVEN Leonid Kogan, violino Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire Constantin Silvestri TESLP2386 (LP da 180 grammi)

L. van Beethoven: Concerto per violino e orchestra op. 61

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Columns - MAGGIO 2011 LEONID KOGAN INTERPRETA CIAIKOVSKY Leonid Kogan, violino Orchestre de la Société des Concerts du Conservatoire Constantin Silvestri TESLP2323 (LP da 180 grammi)

P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35; Méditation in rte minore Il leggendario violinista russo Leonid Kogan è stato un fenomeno assolutamente irripetibile, impossibile da classificare in base ad alcuna caratteristica stilistica, definizione accademica o scuola esecutiva. Di sicuro Kogan fu un virtuoso dal talento assolutamente inimitabile. Le caratteristiche che contribuirono a farlo assurgere tra i miti dell’archetto sono il suo temperamento passionale, la sua straordinaria comunicativa e una tecnica di adamantina perfezione. Per questo motivo, i numerosi ammiratori di Kogan non possono che salutare con grande entusiasmo l’uscita di questi due LP da 180 grammi della Testament basati su master analogici originali della EMI, che propongono alcuni dei principali cavalli di battaglia del grande violinista russo. Nel primo Kogan interpreta con un pathos del tutto privo di retorica il capolavoro violinistico di Beethoven, mentre nel secondo dà libero sfogo al suo virtuosismo in una esaltante lettura del Concerto di Ciaikovsky. Due novità del catalogo in vinile della Testament che non possono assolutamente mancare nella collezione di nessun amante del violino che si rispetti.

LUDWIG VAN BEETHOVEN

INTEGRALE DELLE SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE – VOL. 3

Alina Ibragimova, violino; Cédric Tiberghien, pianoforte

I primi due volumi sono stato accolti con grande entusiasmo sia dal pubblico sia dalla critica, che le ha attribuito in diversi casi la massima valutazione (Cinque Stelle) e l’ambitissimo Editor’s Choice. Il programma di questo disco presenta tre lavori dallo stile molto diverso, come la Sonata n. 6 in la maggiore op. 30 n. 1, la Sonata n. 3 in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3 e la celeberrima Sonata n. 9 in la maggiore A Kreutzer, unanimemente considerata tra i massimi capolavori della produzione cameristica di Beethoven. Recensendo il concerto tenutosi alla Wigmore Hall nel maggio del 2010, il critico del Times ha scritto: «La Ibragimova e Tiberghien hanno dato il meglio di se stessi nella Sonata A Kreutzer, enfatizzando il grande vigore che pervade il primo e il terzo movimento e la deliziosa vena melodica del tempo centrale». Eseguendo opere che molti artisti affrontano solo dopo parecchi anni di carriera, la Ibragimova e Tiberghien riescono nell’impresa di offrirci una lettura brillante e sotto molti aspetti originale di questi caposaldi del repertorio cameristico romantico. «Il duo formato dalla Ibragimova e da Tiberghien sfoggia una freschezza e una spontaneità davvero invidiabili» (Financial Times), mentre nella recensione pubblicata dal BBC Music Magazine (Cinque Stelle) si legge «[Alina Ibragimova] possiede quel timbro e quella musicalità che fanno sobbalzare gli ascoltatori della poltrona». Già disponibili:

SONATE PER VIOLINO E PIANO - VOL. 1 SONATE PER VIOLINO E PIANO - VOL. 2

WHLive0036 (CD medio prezzo)

WHLive0041 (CD medio prezzo)

WHLive0045 (CD medio prezzo)

L. van Beethoven: Sonata n. 6 per violino e pianoforte op. 30 n. 1; Sonata n. 3 per violino e pianoforte op. 12 n. 3; Sonata n. 9 per violino e pianoforte op. 47 Kreutzer Con questo disco Alina Ibragimova e Cédric Tiberghien portano trionfalmente a termine la loro splendida integrale dal vivo delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. 14

FRANZ SCHUBERT DIE SCHÖNE MÜLLERIN

Christopher Maltman, baritono; Graham Johnson, pianoforte WHLive0044 (CD medio prezzo)


Columns - MAGGIO 2011 Questo disco rappresenta il primo di tre volumi che vedranno il baritono inglese Christopher Maltman eseguire i tre grandi cicli liederistici di Franz Schubert, Die schöne Müllerin, Winterreise e Schwanengesang. Registrato nel corso di diversi concerti dal vivo presso la Wigmore Hall, questo splendido disco vede la partecipazione di Graham Johnson, protagonista della straordinaria integrale in 37 volumi dei Lieder di Schubert pubblicata dalla Hyperion (oltre che di quella della produzione vocale di Schumann e di quella – tuttora in fieri – di Brahms). Die schöne Müllerin è stato il primo ciclo liederistico di Schubert, essendo stato scritto dal compositore viennese all’età di 26 anni. Abbracciando tutti gli aspetti dell’universo espressivo, quest’opera richiede agli interpreti di vivere un’ampia gamma di emozioni, dall’inquieta incertezza dei primi Lieder, all’introspezione e alla rassegnazione che conclude la tragica vita del giovane mugnaio. Maltman ha affermato che per eseguire questo ciclo è necessario tratteggiare le fattezze dello sfortunato protagonista «con una certa vulnerabilità», un obiettivo che il baritono inglese e Johnson hanno cercato di raggiungere trasponendo diversi brani nel registro baritonale più acuto, vicino alla tessitura del tenore. La decisione di Maltman e di Johnson di portare la voce al di fuori del suo registro più tipico contribuisce ad aggiungere i colori e l’intensità che il tenore mirava a raggiungere: «I venti Lieder di Die schöne Müllerin sono caratterizzati da un incedere implacabile e da una incessante riesaminazione».

AA.VV. GRANDI CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA ROMANTICI

Václav Hudeček, violino Orchestra Sinfonica della Radio di Praga Orchestra Sinfonica di Praga Václav Smetáček, Jiří Bělohlávek, direttori SU4055 (2 CD medio prezzo)

F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 J. Brahms: Concerto per violino e orchestra op. 77 P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 J. Sibelius: Concerto per violino e orchestra op. 47 Václav Hudeček è considerato da molti addetti ai lavori uno dei violinisti di maggiore talento ad aver calcato nella seconda metà del XX secolo il palco delle sale da concerto di tutto il mondo.

Dopo aver debuttato a Londra con la Royal Philharmonic Orchestra a soli 15 anni, Hudeček si è esibito in alcuni dei massimi templi del concertismo mondiale con formazioni del calibro dei Berliner Philharmoniker, della Cleveland Symphony Orchestra, della NHK Philharmonic Orchestra e dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Il primo ad accorgersi dell’eccezionale talento di Hudeček fu David Oistrakh, che divenne il suo maestro e mentore e che diresse le orchestre in alcuni dischi che lo videro apprezzato solista. Hudeček registrò i quattro grandi concerti romantici presentati in questo cofanetto doppio della Supraphon tra i 22 e i 28 anni accompagnato da due grandi direttori del calibro di Václav Smetáček e Jiří Bělohlávek, che esaltano ai massimi livelli la straordinaria musicalità e i ragguardevoli mezzi tecnici di questo autorevole esponente della scuola violinistica russa, la cui interpretazione nonostante l’implacabile trascorrere del tempo non ha perso smalto e continua a ricoprire un posto speciale nel cuore di molti appassionati del grande repertorio violinistico. AA.VV. FLOS INTER SPINAS

Tiburtina Ensemble SU4037 (CD alto prezzo)

Litaniae in die cinerum Santa Caterina: Ave, beatissima civica – Ave, Maria – Ave, maris stella; Adoretur virginum rex; Prudens et vigilans virgo; Sale, virgo Katherina – Sicut solis radium – Haec dies; Lectio de Sancta Katherina; O Christi pietas; Ave, gemma claritatis; Ave, virgo – Ave, gloriosa – Domino Santa Barbara: Virgo Deum exorabat; Virginis preconia – Mellis stilla – Domino; Lectio de Sancta Barbara; Piscinam lavacri; Ave, virgo regia – Ave, plena gratiae – Fiat; Dulci voce resonet – Canticum Beatae Virginis Mariae; Ave, plena – Salve, Virgo – Aptatur Santa Margherita: Ego trado corpus meum; Fortis agonista; Dominator Domine – Ecce ministerium – Domino; Dicta sunt gloriosa – Responsorium Virgo veneranda; O, Maria virgo – O, Maria maris stella – In veritate; sancta Margareta; Sanctum nomen Domini; Mors – Mors – Mors – Mors 15


Columns - MAGGIO 2011

€ 12,90 al pubblico

RE SPI GHI TRITTICO BOTTICELLIANO

R. Wallfisch Bournemouth Sinfonietta Vasary CHAN8913

CONCERTO GREGORIANO, POEMA AUTUNNALE

BBC Philharmonic, Sir E. Downes CHAN9232 16

ANTICHE ARIE E DANZE (INTEGRALE)

BELKIS, REGINA DI SABA,

VETRATE DI CHIESA,

METAMORPHOSEON

IMPRESSIONI BRASILIANE

Philharmonia Orchestra G. Simon CHAN8405

Philharmonia Orchestra G. Simon CHAN8317

CONCERTO PER PIANO

LA BOUTIQUE FANTASQUE

BBC Philharmonic, Sir E. Downes CHAN9285

BBC Philharmonic, G. Noseda CHAN10081

LA SENSITIVA, ARETUSA,

Sinfonia 21, Richard Hickox CHAN9415

NEBBIE, DEITÀ SILVANE

BBC Philharmonic, R. Hickox CHAN9453


BURLESCA, PRELUDIO CORALE

QUINTETTO CON PIANO, QUARTETTO

SINFONIA DRAMMATICA

TOCCATA PER PIANO E ORCHESTRA,

E FUGA, ROSSINIANA

PER ARCHI, SEI PEZZI PER VIOLINO E PIANO

BBC Philharmonic, Sir E. Downes CHAN9213

LA BOUTIQUE FANTASQUE, GLI UCCELLI

LA PENTOLA MAGICA,

OPERA COMPLETA PER VIOLINO E PIANO

OPERA OMNIA PER ORGANO

M. Rogliano, M. Paciarello TC871890 (2 CD al prezzo di 1)

A. Macinanti, organo TC871802

VARIAZIONI PER CELLO E PIANO

TRILOGIA ROMANA

M. Valli, A. Macinanti TC871801

Philharmonia Orchestra Y. P. Tortelier CHAN10035X

ANTICHE ARIE E DANZE,

BBC Philharmonic, G. Noseda CHAN10388

LA SENSITIVA, ARETUSA

Orchestra Teatro Massimo Palermo M. Conti CPO777071

BELFAGOR

BBC Philharmonic, Sir E. Downes CHAN9311

€ 9,90 al pubblico

Orchestra Teatro Massimo Palermo M. Conti CPO777295

The Ambache CHAN9962

Promozione valida fino al 30/06/2011

Columns - MAGGIO 2011

VETRATE DI CHIESA, IMPRESSIONI BRASILIANE

Cincinnati Symphony Lopez-Cobos TELCD80356

PINI DI ROMA, GLI UCCELLI, FONTANE DI ROMA

Atlanta Symphony Orchestra Lane TELCD80085

PINI E FONTANE DI ROMA, METAMORPHOSEON

Cincinnati Symphony, Lopez-Cobos TELCD80505

TRITTICO BOTTICELLIANO

Lausanne Chamber Orchestra Lopez-Cobos TELCD80309

TRASCRIZIONI PER ORCHESTRA

Cincinnati Symphony, Lopez-Cobos TELCD80396

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Columns - MAGGIO 2011 Le numerose raffigurazioni medievali che ritraggono la Vergine circondata da Santa Caterina, Santa Dorotea, Santa Barbara e Santa Margherita dimostrano quanto grande fosse la devozione nei confronti della Madre di Dio e della sante a lei più legate, che influenzò profondamente il misticismo del tardo Medioevo. I brani presentati in questo disco consentono di ripercorrere le tappe salienti delle vite al tempo stesso tragiche e gloriose di queste martiri e di rivivere il loro culto, tramandatoci da una serie di codici duecenteschi e trecenteschi oggi conservati nel Convento benedettino di San Giorgio situato all’interno del Castello di Praga. A questi brani corali sono stati affiancati alcuni mottetti polifonici mariani scelti in alcuni dei manoscritti più significativi di quel periodo. Da notare che nell’esecuzione del Tiburtina Ensemble diretto da Barbora Sojková la linea del canto di questi mottetti viene accompagnata dall’arpa gotica di Hana Blažíková. Il primo disco inciso dal Tiburtina Ensemble per la Supraphon, Blossoms Among the Thorns, ha fatto scoprire al pubblico degli appassionati di tutto il mondo la straordinaria ricchezza del patrimonio musicale e le tradizioni spirituali del Medioevo boemo. Un disco davvero imperdibile. AA.VV. MONOLOGUE

Jitka Hosprová, viola SU4049 (CD alto prezzo)

P. Bořkovec: Sonata per viola sola J. Klusák: Monologo Ubi vult per viola sola; Partita per viola sola L. Vycpálek: Suite per viola sola op. 21 J. Smolka: La nebbia della depressione, fantasia per viola sola sull’ultimo frammento di Bedrich Smetana In passato la viola è stata considerata una parente povera del violino e del violoncello, strumenti a cui molti compositori – primo tra tutti Johann Sebastian Bach, con le sue sonate e partite – dedicarono opere di straordinaria bellezza. A parte qualche rara eccezione, la viola si è vista rendere giustizia solo nel corso del XX secolo. Questo splendido disco che vede protagonista Jitka Hosprová presenta una meravigliosa antologia delle migliori composizioni per viola sola scritte nella patria di Dvorák, Smetana e Janácek. Per espresso desiderio della Hosprová, in questo disco sono state incluse due opere ceche di grande importanza (la Suite di Ladislav Vycpálek, autore che studiò composizione con Vítězslav Novák, e la Sonata di Pavel Bořkovec, in gioventù allievo di Josef Suk) accanto ad alcuni brani di due degli 18

esponenti più rappresentativi dei compositori cechi della vecchia guardia, Jan Klusák e Jaroslav Smolka). La viola di Jitka Hosprová riesce a esprimere efficacemente tutte le sfumature delle passioni umane, evocando di volta in volta la tristezza, un senso di mistero, accese passioni e un insostenibile languore. Grazie a queste caratteristiche, questo disco si spinge molto oltre la dimensione di una semplice antologia, con ogni composizione che sembra prendere vita, ed è davvero difficile non innamorarsi delle sonorità calde, passionali e sempre coinvolgenti della viola della Hosprová. ANTONÍN REJCHA TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

Guarneri Trio Prague SU4057 (CD medio prezzo)

A. Rejcha: Trio per archi e pianoforte op. 101 n. 1; Trio per archi e pianoforte op. 101 n. 2; Trio per archi e pianoforte op. 101 n. 2 La vita di Antonín Rejcha fu talmente avventurosa, da spingere alcuni ad affermare che potrebbe costituire il soggetto ideale per un film hollywoodiano. All’età di appena 11 anni fuggì da casa per poter studiare musica. Dopo aver superato difficoltà di ogni genere, alla fine la fortuna gli arrise, al punto che nel giro di pochissimo tempo imparò a suonare alla perfezione il flauto, il violino e il pianoforte. A 15 anni Rejcha si vide offrire il posto di flautista nell’orchestra del principe elettore di Colonia Max Franz, dove ebbe la possibilità di conoscere e di lavorare gomito a gomito con il suo coetaneo Ludwig van Beethoven. Amico di molti dei compositori più importanti dell’epoca tra cui Franz Joseph Haydn, Rejcha in seguito ottenne una cattedra al Conservatoire di Parigi, dove ebbe la possibilità di indirizzare la carriera dei suoi numerosi allievi, tra i quali spiccano i nomi di Hector Berlioz, Franz Liszt, Charles Gounod e César Franck. Questo splendido disco presenta tre dei sei grandi Trii concertanti per archi e pianoforte, pubblicati a Parigi nel 1824. Oltre a una inesauribile vena melodica, questi lavori sono caratterizzati da una scrittura gaiamente virtuosistica, che mette i tre strumenti su un piano di sostanziale parità. I trii di Rejcha costituiscono le opere ideali per mettere in evidenza le grandi doti del Guarneri Trio, una formazione che dopo un quarto di secolo di onorata attività concertistica è oggi considerata tra gli ensemble cameristici migliori del mondo grazie a un suono d’insieme, a un virtuosismo e a un’intelligenza musicale che non temono confronti.


Columns - MAGGIO 2011 zione di grande fascino, che saprà conquistare anche i beethoveniani più esigenti. WOLFGANG AMADEUS MOZART QUARTETTI PER ARCHI

PIOTR ILIC CIAIKOVSKY

Amadeus Quartett

LE GRANDI SINFONIE

Hallé Orchestra, Sir John Barbirolli

URNWS120 (2 CD a prezzo speciale)

URNWS119 (2 CD al prezzo di 1 CD medio prezzo)

P.I. Ciaikovsky: Sinfonia n. 4 op. 36; Sinfonia n. 5 op. 64; Sinfonia n. 6 op. 74 Patetica; Ouverture fantasia Romeo e Giulietta Insieme a Herbert von Karajan, Sir John Barbirolli è stato il primo grande direttore occidentale a incidere le ultime tre sinfonie di Ciaikovsky. Pressoché introvabili per molti anni, queste splendide registrazioni stereofoniche tratteggiano un Ciaikovsky possente e drammatico, scolpito in una realtà profondamente tragica e poco incline al lirismo che pervade la lettura della maggior parte dei direttori non russi. LUDWIG VAN BEETHOVEN FIDELIO

S. Jurinac, J. Peerce, M. Stader, G. Neidlinger, De. Ernster Orchestra e Coro dell’Opera di Stato Bavarese H. Knappertsbusch

W.A. Mozart: Quartetto per archi n. 17 K.458 Jagdquartett; Quartetto per archi n. 19 K.465 Dissonanzenquartett; Quartetto per archi n. 20 K.499 Hoffmeister-Quartett; Quartetto n. 21 per archi K.575 Prussiano I; Quartetto per archi n. 22 K.589 Prussiano II; Quartetto per archi n. 23 K.590 Prussiano III Insieme al Quartetto Italiano, l’Amadeus Quartett è stato la formazione cameristica europea più famosa della seconda metà del XX secolo, passata giustamente alla storia del disco grazie alle sue magistrali interpretazioni dei capolavori di Mozart, Beethoven e Schubert. Questo cofanetto doppio della Urania dal generosissimo minutaggio raccoglie i quartetti più significativi di Mozart, incisi dall’Amadeus Quartett tra il 1951 e il 1955. Sebbene sia passato oltre mezzo secolo, si tratta ancora di ineludibili punti di riferimento della storia dell’interpretazione cameristica.

URNWS118 (2 CD a prezzo speciale)

Questa mitica edizione del Fidelio di Beethoven risulta di difficile reperibilità da parecchio tempo, per cui non si può che accogliere con grande entusiasmo la sua riproposizione a un prezzo particolarmente favorevole nel catalogo della Urania. Per rendersi conto della sua straordinaria levatura artistica, è sufficiente pensare che i critici specializzati nelle registrazioni storiche collocano questa edizione ai vertici di quelle ascrivibili alla scuola tedesca, sullo stesso piano di quelle dirette da Otto Klemperer e da Wilhelm Furtwängler. Lenta e quasi sacrale, la direzione di Knappertsbusch pone la travagliata vicenda di Leonora e di Florestano in un’aura quasi mitica, più vicina ai poemi omerici che non al genere del Singspiel che fiorì in Germania a cavallo del XVIII e del XIX secolo. Una registra-

ECUADOR MUSICA DELLE ANDE

PSSA141214 (CD basso prezzo)

Con questo nuovo album dedicato al pasillo, al bolero e all’albazo, Ligia Villarroel propone una suggestiva silloge dei brani che vengono cantati sulla Cordigliera delle Ande, pezzi molto vivaci che consentono alla celebre cantante ecuadoriana di esprimere tutta la sua vitalità e la sua joie de vivre. Gli etnomusicologi di tutto il mondo si arrovellano da tempo sulla caratteristica principale della musica ecuadoriana, costituita dal fatto di sembrare sempre triste nonostante la presenza di 19


L’intervista: Gianandrea Noseda Ho raggiunto telefonicamente Gianandrea Noseda a Manchester alla vigilia dell’applauditissimo Otello eseguito alla Bridgewater Hall, che ha visto al fianco del direttore milanese Clifton Forbis nei panni di Otello e Barbara Frittoli (protagonista degli Inni sacri pubblicati due mesi fa dalla Chandos, CHAN10659) in quelli di Desdemona. Questo per chiudere definitivamente la bocca di chi dalle nostre parti crede ancora che Manchester sia sinonimo di industrie e di calcio. Nella precedente intervista rilasciatami da Noseda avevamo parlato di Luigi Dallapiccola, un compositore che in Italia stenta ancora a ottenere la considerazione – se non il successo – che senza dubbio meriterebbe. Questa volta al centro del nostro discorso c’è Nino Rota, un autore che – pur essendo nato appena sette anni dopo Dallapiccola – presenta caratteristiche molto diverse rispetto al compositore di Pisino. Questo non fa che confermare la grande ricchezza del repertorio orchestrale italiano del XX secolo. Anche se molti tendono ancora a identificare il nostro patrimonio musicale con l’opera lirica [giova ricordare che il melodramma italiano non finì nel 1901 con la morte di Verdi, ma proseguì rigoglioso con Puccini (morto nel 1924) e Mascagni (scomparso nel 1945) e prosegue vitale ancora oggi, ndr], la musica italiana esplorò con profitto anche altri territori, per esempio con Bruno Maderna e Luciano Berio. Nino Rota è oggi famoso soprattutto per le sue bellissime colonne sonore, ma non si tratta assolutamente di un genere minore. Già le colonne sonore di Le notti di Cabiria, La strada e 8½ di Federico Fellini, Il Gattopardo di Luchino Visconti e Il padrino di Francis Ford Coppola, musica che si ascolto così spesso da ritenerla quasi banale… E invece no! Anche se non presentano le strutture elaborate di altri compositori suoi contemporanei, le colonne sonore di Rota sono davvero bellissime. Ce ne siamo accorti tutti – io, l’orchestra e il pubblico – quando ho diretto la suite da La strada. Un vero capolavoro.


di Giovanni Tasso Da queste considerazioni legate al Rota più conosciuto viene spontaneo passare al disco che la Chandos pubblica questo mese, che presenta tre opere più legate alla tradizione. Queste opere sono pervase dalla stessa piacevolezza d’ascolto delle colonne sonore. Una piacevolezza né semplice né tanto meno banale, come qualcuno potrebbe credere. Infatti, a un ascolto attento non si può che rimanere conquistati dal magistrale controllo strutturale del compositore milanese, talmente raffinato e gradevole che finisce sempre per sedurre le platee. Ecco, se dovessi paragonare lo stile di Rota a quello di qualche altro compositore penserei a Jacques Ibert e al suo asciutto stile neoclassico e al suo evoluto percorso armonico. Oltre alla Terza Sinfonia – che va ad aggiungersi alle prime due registrate per la Chandos da Marzio Conti (CHAN10546) – questo disco presenta anche il Divertimento concertante per contrabbasso, uno strumento non troppo avvezzo ai ruoli solistici. Eppure, nonostante questa desuetudine, il contrabbasso fa una bellissima figura, sfoggiando buoni spunti virtuosistici [eseguiti alla grande da Davide Botto, solista degno delle massime lodi così come Barry Douglas, protagonista del Concerto soirée per pianoforte e orchestra, ndr] e una meravigliosa cantabilità nel registro centrale. Se a questo aggiungiamo una scrittura orchestrale molto ingegnosa, ne deriva un’opera di sorprendente bellezza, dalla quale traspare la voglia furba di piacere al pubblico di Rota. “Voglia furba” di Rota? Non mi fraintenda, non sto parlando di nulla di sconveniente. Con quest’espressione mi riferisco alla capacità di Rota di captare i gusti del pubblico e di creare qualcosa che andasse in quella direzione. Se non avesse avuto questo talento, non avrebbe mai potuto scrivere le colonne sonore che lo hanno reso famoso in tutto il mondo Sulla copertina del disco è raffigurata una lambretta, uno dei simboli della rinascita dell’Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale. Questa immagine mi ha fatto pensare che Rota diede un grande contributo al clima prima di speranza, poi di ottimismo e infine di euforia che contagiò strati sempre più larghi di italiani nei primi due decenni del secondo dopoguerra.

Non so se Rota incarnò davvero questo ruolo. Quello che è sicuro è che la sua musica si presenta sempre con il sorriso sulle labbra, un fatto che fa sicuramente bene al cuore ieri come oggi. La copertina si pone in linea con quella del disco con le prime due sinfonie [nella quale campeggiava una Fiat Cinquecento, ndr] e rende omaggio al Neorealismo cinematografico di Rossellini, Visconti, De Sica e Germi. Vista la quasi totale assenza delle opere di Rota dai cartelloni delle stagioni concertistiche italiane (anche nell’anno che segna il centenario della nascita!), c’è da chiedersi come vengono accolte all’estero. Purtroppo anche al di fuori dell’Italia Rota viene eseguito solo di rado, un fatto che rende ancora più apprezzabile l’impegno della Chandos, un impegno che si estende anche ad altri autori italiani nella collana Musica Italiana, come Casella, Dallapiccola, Wolf-Ferrari e Respighi, a cui si aggiungono i recenti dischi dedicati agli intermezzi italiani con la BBC Philharmonic Orchestra e l’Inno delle Nazioni di Verdi con i complessi del Teatro Regio di Torino. Già il Teatro Regio di Torino, che in questo disco torna con la Filarmonica ’900. Si tratta di un’ottima formazione, che si è costituita all’interno del teatro torinese per eseguire non solo le opere dei compositori del XX secolo, ma un repertorio più vasto, che può arrivare anche a Beethoven. Questo excursus nel passato fa venire spontaneo chiedersi quali siano i progetti futuri del sodalizio Noseda-Chandos. Con la Chandos i progetti non mancano e alcuni interessano anche artisti italiani. Nel mese di luglio è prevista l’uscita dell’ultimo disco della serie con la BBC Philharmonic Orchestra dedicata a Sergei Rachmaninov con la Terza Sinfonia, il Principe Rostislav e il Caprice bohemien e più avanti faremo seguito al disco con i tre concerti per pianoforte e orchestra di Béla Bartók (CHAN10610) con la registrazione dei concerti per viola e violino sempre con la BBC e John Ehnes. Dei progetti successivi, beh, parleremo nella prossima intervista! Sempre a disposizione, Maestro.


Columns - MAGGIO 2011 ritmi vivaci e trascinanti. Secondo alcuni, questo aspetto della musica ecuadoriana troverebbe spiegazione nel mancato avvicendamento di stagioni del paese sudamericano e secondo altri nel grande senso di solitudine che si prova di fronte ai maestosi contrafforti delle Ande. Solisti: Ligia Villarroel, Marcelo Penafiel, voce; Karen Valente, voce; Rénaldo Greco, flauto traverso; Pascaline Jestin, voce. SCOZIA CORNAMUSE SCOZZESI

Artisti vari PSSA141215 (CD basso prezzo)

Questa registrazione proviene dal catalogo della Scotdisc, una delle case discografiche impegnate da più tempo nella valorizzazione del patrimonio musicale scozzese. Quando si parla della musica celtica – e soprattutto della Highlands – il pensiero corre immediatamente al suono evocativo delle cornamuse. In questo disco questi strumenti eseguono una serie di marce - sia militari sia civili - tuttora profondamente legate al cuore e all’anima degli scozzesi, e non solo a loro.

ALFONSO RENDANO OPERE PER PIANOFORTE

Stefano Severini, pianoforte TC851801 (CD alto prezzo)

La storia di Alfonso Rendano sembra quasi una favola. Nato nel 1853 a Carolei, in provincia di Cosenza, il piccolo Alfonso si mise subito in luce come fanciullo prodigio, un fatto che convinse i suoi genitori a mandarlo a studiare al Conservatorio di Napoli. Nella prestigiosa istituzione partenopea Rendano rimase però solo sei mesi, per diventare a soli 13 anni allievo privato di Sigismund Thalberg, uno dei virtuosi più affermati dell’epoca. Colpito dal talento del suo allievo, Thalberg lo spedì 22

a Parigi con una lettera di raccomandazione per Rossini, che gli schiuse le porte di una fortunata carriera solistica che lo vide suonare al fianco di veri e propri mostri sacri come Franz Liszt e Joseph Joachim. Dall’ascolto di questo nuovo disco della Tactus emerge l’immagine di un compositore di grande talento, autore di brani complessi e tecnicamente molto innovativi. La Barcarola sul Corsaro di Byron è un’opera divisa in ampie sezioni trattate con grande libertà e che ricorda un poema sinfonico, nelle Danze slave si può ravvisare qualche reminiscenza chopiniana, mentre il Valse triste, i due notturni e la Mazurka sono intrisi del classico sentimentalismo di fine Ottocento, che comunque non scade mai in svenevolezze di facciata. Il grande eclettismo di Rendano trova poi piena espressione nel confronto tra i toni ironici e al limite del grottesco della Serenata bizzarra e nello sbrigliato virtuosismo della Gavotta dei folletti, dai quali emerge nitida l’immagine di un compositore sospeso tra gli assorti languori di Chopin e l’accesa brillantezza di Liszt. Una nuova riscoperta di grande importanza nel repertorio strumentale italiano, che ci viene proposta dalla sapiente lettura di uno Stefano Severini particolarmente ispirato.

AA.VV. IN MAREMMA

Coro degli Etruschi PG013 (CD medio prezzo)

In Maremma; Briosa polca; Befanata; Angelica (versione 1970); Angelina; I pidocchi; Fior di languore; Ninne nanne; Il cecio valzer; La monacella; La campagnola; A testa bassa; Bella se vuoi venì; E dammi un ricciolo; Bella ciao; E dammi un ricciolo; Il mulinaro; Buondì e buongiorno; Polca; O mite terra; In Maremma Il Coro degli Etruschi giunti quasi a celebrare i quaranta anni dalla sua fondazione, costituisce una delle rarissime realtà toscane in grado di ripercorrere le strade del canto polifonico di tradizione di questa terra senza alcuna contaminazione. Attingendo dalla memoria familiare, ma anche attraverso un costante e appassionato lavoro di indagine sul territorio, il “patrimonio” di questo gruppo vocale è costituito, accanto a canti noti al pubblico, da melodie recuperate dall’oblio e riproposte per la prima volta assoluta in questo prezioso CD attraverso registrazioni d’epoca, opportunamente restaurate e da documenti sonori allestiti per l’occasione. Le registrazioni non sono state effettuate in studio ma dal vivo in contesti più consoni sia al Coro sia al tipo di musica che questo disco vuole testimoniare.


Columns - MAGGIO 2011

GEORG PHILIPP TELEMANN TRII E QUARTETTI

Ensemble Meridiana LINNCKD368 (SACD alto prezzo)

G.P. Telemann: Concerto per flauto dolce, oboe, violino e basso continuo TWV 43:G6; Trio per due “dessus” e basso continuo TWV 42:e11; Trio n. 3 per oboe, violino e basso continuo TWV 42:g5; Trio n. 7 per flauto dolce, viola da gamba e basso continuo TWV 42:F3; Concerto per flauto dolce, oboe, violino e basso continuo TWV 43:a3; Trio per violino, viola da gamba e basso continuo; Trio per flauto dolce, violino e basso continuo In questo splendido disco l’Ensemble Meridiana presenta una vasta silloge della sterminata produzione cameristica di Telemann, dalla quale emerge lo straordinario talento del grande compositore di Magdeburgo nell’esprimere gli stili nazionali dell’epoca con organici sempre diversi. Ascoltando i sette brani in programma si può quasi fare un viaggio nel Barocco europeo, passando con incredibile naturalezza dalla Francia del Re Sole, all’Italia rappresentata dalle città di Venezia e di Napoli e dalla Germania della triade Bach-Händel-Telemann alla Polonia, nazione che orbitava nella sfera d’influenza tedesca ma vantava una ricchissima tradizione popolare. L’interpretazione dell’Ensemble Meridiana è pervasa da una freschezza, un’energia e una vitalità molto coinvolgente, che vi permetteranno di scoprire un lato di sorprendente bellezza della produzione di Telemann. WILLIAM BYRD INTEGRALE DELLE OPERE PER CONSORT DI VIOLE DA GAMBA

Phantasm LINNCKD372 (SACD alto prezzo)

Questo nuovo titolo della Linn presenta l’unica integrale veramente completa della produzione per consort di viole da gamba di William Byrd, comprendendo anche la prima registrazione assoluta di due inni riscoperti di recente.

Le opere per consort di viole da gamba di Byrd sono caratterizzate da una scrittura polifonica e sono pervase da una vena di sottile malinconia. Le interpretazioni proposte in questo disco esprimono con grande eleganza la struttura polifonica di questi lavori, creando impasti sonori di grandissimo fascino. Questo titolo è il secondo disco realizzato dall’ensemble Phantasm per la Linn, dopo quello dedicato alle opere di John Ward che nel 2010 ha ottenuto una nomination per i prestigiosi Gramophone Awards. Seguendo il modello dei grandi quartetti d’archi del XX secolo, nelle sue interpretazioni l’ensemble Phantasm ama prendere rischi allo scopo di rinnovare le tradizioni espressive della musica antica. Recensendo i suoi dischi, i critici delle riviste specializzate di tutto il mondo hanno definito le esecuzioni dell’ensemble Phantasm in termini quanto mai lusinghieri, esprimendo giudizi come “coinvolgente”, “rivelatorio”, “elettrizzante” e “interpretazioni pervase da uno spirito ardente”. I dischi dell’ensemble Phantasm si sono aggiudicati ben due Gramophone Award e molti altri premi e riconoscimenti da riviste specializzate di tutto il mondo, che in molti casi lo hanno definito il consort di viole da gamba del mondo. CAROL KIDD TELL ME ONCE AGAIN

Carol Kidd, Nigel Clark LINNAKD377 (SACD alto prezzo)

Tell Me Once Again è il titolo dell’attesissimo album che vede la straordinaria vocalist jazz Carol Kidd al fianco del fenomenale chitarrista Nigel Clark. Il programma di questo delizioso album presenta una ricca antologia dei principali cavalli di battaglia della Kidd e di Clark in arrangiamenti realizzati apposta per il loro incontro. Sotto l’aspetto stilistico, le melodie delle canzoni di Carol sono gradevoli e pervase da una sottile sensualità, mentre la chitarra di Nigel sfoggia una raffinatezza delicata e assolutamente impeccabile. Tutti i brani in programma sono caratterizzati da un intimismo molto coinvolgente, al punto che chiudendo gli occhi potreste avere l’impressione che la Kidd si trovi davanti alla vostra poltrona. Per questo, accomodatevi, rilassatevi e fatevi conquistare dalle incantevoli melodie di quest’album.

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Columns - MAGGIO 2011

TRICHOTOMY THE GENTLE WAR

NACD156

I Trichotomy sono un gruppo jazz emergente inglese, che ha riscosso unanimi plausi sia di pubblico che di critica durante il suo ultimo tour in Inghilterra. La musica che propone il trio è al tempo stesso densamente ritmica e improvvisamente melodica, con le eccellenti composizione del pianista Sean Foran che cercano un punto di equilibrio tra il dialogo degli stumenti e le libere improvvisazioni dei singoli. The Gentle War ha il sound di una band che cerca con successo di sviluppare un suo stile particolare.

HECTOR BERLIOZ SINFONIA FANTASTICA

Orchestre de Paris, Charles Munch ESS90049 (SACD alto prezzo)

Tornato in Francia nel 1963 dopo una permanenza di quasi 14 anni alla testa della Boston Symphony Orchestra che aveva contribuito a portare ai massimi vertici della sua storia, Charles Munch venne nominato presidente della Ècole Normale de Musique di Parigi e riprese a occuparsi con passione del prediletto repertorio francese del XIX secolo. Per portare avanti quest’opera di valorizzazione dei grandi capolavori francesi, nel 1967 il ministro della Cultura André Malraux chiese al settantaseienne direttore alsaziano di fondare la prima orchestra a tempo pieno finanziata dallo stato, l’Orchestre de Paris. Di fronte a questa imperdibile opportunità, Munch si mise immediatamente al lavoro e il 14 novembre dello stesso anno diresse il primo trionfale concerto. Queste rosee prospettive vennero però spezzate 24

meno di un anno più tardi dall’infarto che uccise Munch e la sua creatura passò nelle mani di Herbert von Karajan. Questo splendido disco testimonia questa fruttuosa esperienza con una travolgente lettura della Sinfonia fantastica di Hector Berlioz, che ci viene restituita dai tecnici della Esoteric con una qualità sonora di incredibile realismo. GEORGES BIZET OPERE ORCHESTRALI

Orchestra del Conservatoire di Parigi, André Cluytens ESS90050 (SACD alto prezzo)

G. Bizet: L’Arlesiana Suite n. 1; L’Arlesiana Suite n. 2; Carmen Suite Nel corso della sua carriera, André Cluytens si mise in luce come uno dei migliori direttori lirici della metà del XX secolo, come testimonia anche il fatto che nel 1955 fu il primo direttore francese (e il terzo non tedesco, dopo Toscanini e De Sabata) a calcare il mitico podio del Festspielhaus di Bayreuth. Purtroppo la sua morte avvenuta a soli 62 anni ne impedì la definitiva consacrazione e lasciò un grande vuoto nel panorama concertistico internazionale. Questo splendido disco della Esoteric offre la possibilità di apprezzare l’incontenibile energia e lo spiccato talento teatrale del grande direttore belga nei tre capolavori orchestrali di Georges Bizet, la cui ricchissima tavolozza timbrica viene resa con una fedeltà sonora finora inimmaginabile dalla accuratissima rimasterizzazione effettuata dagli ingegneri dell’etichetta giapponese. Un disco che lascerà a bocca aperta anche gli audiofili più esigenti.

PREMIUM NAT KING COLE AUDIOPHILE SELECTION

Nat King Cole PRM27914 (CD alto prezzo)

A Blossom Fell; Pretend; Unforgettable; Autumn Leaves; Smile; Too Young; ’Tis Autumn; Somewhere Along The Way; Tenderly; Embraceable You; I’m Going To Laugh You Right Out Of My Life; Walkin’ My Baby Back Home; That’s All; Mona Lisa; I Love You For Sentimental Reasons


Columns - MAGGIO 2011 I cataloghi delle etichette audiophile sono pieni zeppi di titoli dedicati a Nat King Cole, un fatto che potrebbe spingere qualcuno a chiedersi quale bisogno ci fosse di questo disco dedicato al grande jazzista americano. In realtà per correre ad acquistare questo disco non esiste solo una ragione, ma almeno due: la prima è costituita dal programma, che comprende quindici dei brani più amati di Nat King Cole eseguiti con il suo inconfondibile stile, e la seconda dalla eccezionale qualità sonora della Premium, che vi consentirà di vivere un’esperienza d’ascolto assolutamente unforgettable! AA.VV. BEST AUDIOPHILE SAXOPHONES

S. Hamilton, Scott Hamilton Quintet, G. Harris D. McKenna, J. Hanna, S. Getz, Ray Brown Trio, R. Moore PRM27876 (CD alto prezzo)

Il sax è senza dubbio uno degli strumenti più amati dagli audiofili, come dimostra il fatto che nelle fiere dedicate all’hi-end si sentono risuonare pressoché ovunque le sonorità di volta in volta morbide, intime e lancinanti dello strumento che ha reso famosi solisti come Cannonball Adderley, John Coltrane, Stan Getz e Coleman Hawkins. Questo nuovo CD della Premium ci offre la possibilità di ascoltare dodici brani molto famosi in interpretazioni memorabili e con la qualità sonora che contraddistingue questa etichetta. Come resistere alla tentazione?

LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DELLE SONATE PER VIOLONCELLO E PIANOFORTE

M. Rostropovich, violoncello, S. Richter, pianoforte SC-PH2920 (2 LP da 180 grammi)

Difficile immaginare un duo più carismatico e affiatato di quello composto da Mstislav Rostropovich e da Sviatoslav Richter, i due grandi maestri russi che nella seconda metà del XX secolo hanno monopolizzato l’attenzione degli amanti della cameristica. In questo splendido disco della Speakers Corner questi due colossi eseguono le cinque sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven, considerate da molti addetti ai lavori tra le perle più preziose della produzione del grande compositore di Bonn. Grazie alla splendida rimasterizzazione realizzata dall’etichetta tedesca sentirete il timbro caldo e rotondo del violoncello di Rostropovich e le cascate di note del pianoforte di Richter con una chiarezza e una trasparenza tali che vi verrà il sospetto che si trovino davanti alla vostra poltrona. BADEN POWELL SOLITUDE ON GUITAR

Baden Powell, chitarra e voce Joaquim Paes Henriques, batteria, Eberhard Weber, basso SC-CL32441 (LP da 180 grammi)

La chitarra acustica condivide lo stesso destino di molti altri strumenti non amplificati: quasi tutti si accostano alla sei corde cercando di eseguire costruzioni armoniche valide sotto l’aspetto tecnico e gradevoli all’ascolto, ma solo pochi riescono a raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati. Baden Powell appartiene a quella limitatissima cerchia di chitarristi che sanno far coesistere in maniera davvero convincente il virtuosismo con uno spiccato senso armonico. Powell esprime questo suo talento soprattutto nei brani lenti, nei quali gli accordi spezzati della sua chitarra danno l’impressione di sbocciare come fiori. Powell conduce l’ascoltatore con cautela nelle sue melodie, facendo sempre una breve pausa prima di ogni variazione armonica. Per Powell la scelta di suonare in maniera più vigorosa o più delicata non dipende da quanto è scritto sullo spartito, ma è il risultato di un’interpretazione del tutto personale, come si può notare ascoltando la sua versione della canzone per bambini “Kommt ein Vogel Geflogen”, lontana anni luce dallo stile brasiliano più consueto. Naturalmente, nel programma di questo disco non mancano brani di bossa nova vivaci 25


Columns - MAGGIO 2011 e curati fin nei minimi dettagli. Come si può facilmente capire dal titolo, in questo disco la protagonista assoluta è la chitarra, che viene a seconda dei casi accompagnata, sostenuta e spinta dal gruppo ritmico. La ballata “Se Todos Fossem Iguais A Voce” è caldamente raccomandata per prepararsi all’ascolto della bossa “Na Gafieira Do Vidigal”.

FRANK SINATRA SWING ALONG WITH ME

Frank Sinatra MFSL1-344 (LP da 180 grammi)

DENNIS KOLEN NORTHEIM | GOLDMINE Dennis Kolen, voce, chitarra, arpa blues e basso SFLP8059 (LP da 180 grammi)

Dennis Kolen è un giovane cantautore originario di Rotterdam. Gli olandesi sono tradizionalmente considerati grandi viaggiatori e ovunque il destino li abbia voluti – su un vascello nel bel mezzo di un oceano tempestoso tre secoli fa o su un fuoristrada ai confini del mondo oggi – hanno sempre dato prova di essere dotati di un grande coraggio. Dennis Kolen ha avuto il coraggio di credere nella Stockfisch Records e da questa collaborazione è scaturito questo bellissimo disco. Kolen è cresciuto ascoltando i vinili della collezione di suo padre, che comprendeva i più grandi successi di Jackson Browne, James Taylor e Paul Simon, cantanti che hanno influenzato profondamente gli orizzonti musicali del giovane Dennis. Crescendo, Dennis ha cominciato ad apprezzare anche i musicisti della West Coast che fecero furore negli anni Settanta come gli Eagles, Poco, Crosby, Stills & Nash. Il risultato di questo eclettico percorso artistico viene presentato in questo splendido SACD, che vede protagonista un cantante dalla voce straordinariamente espressiva, che non teme il confronto nemmeno con grandissimi del calibro dei Beatles e di Joni Mitchell. Come dice il titolo, questo disco è davvero una miniera d’oro. Questo titolo è disponibile anche su SACD (SFSA4059). Artisti: Ferry Lagendijk, pianoforte, fender rhodes, hammond b3 e mellotron; Wietse Zeedijk, basso elettrico e voce; Jimmy van den Nieuwenhuizen, batteria e percussioni; Beata Kossowska, arpa blues; Beo Brockhausen, sax, flauto e percussioni; Lea Morris, voce; Wojtek Bolimowski, violino e arrangiamento d’archi; Zsuzsanna Bolimowski, violino; Oksana Labach, viola; Lucile Chaubard, violoncello; Peter Funk, dobro; Sven van Samson, hang; Hans-Jörg Maucksch, basso 26

Falling in Love with Love; The Curse of an Aching Heart; Don’t Cry Joe; Please Don’t Talk About Me When I’m Gone; Love Walked In; Granada; I Never Knew; Don’t Be That Way; Moonlight on the Ganges; It’s a Wonderful World; Have You Met Miss Jones?; You’re Nobody ’Til Somebody Loves You Nel corso della storia del disco pochi album sono stati considerati così importanti da spingere una casa discografica a intentare una causa legale per cercare di bloccarne l’uscita, che secondo le previsioni avrebbe ottenuto un successo a livello planetario. Questo è quanto accadde nel 1961, quando la Capitol Records chiamò in giudizio la Reprise Records, l’etichetta appena fondata da Frank Sinatra, affinché cambiasse il titolo Sinatra Swings in Swing Along With Me. La Capitol era infatti convinta che questo disco fosse troppo simile sia per i contenuti sia per il titolo a Come Swing With Me, un altro disco di Sinatra che era stato accolto in maniera trionfale. Come prevedibile, la causa legale non riuscì a bloccare un successo annunciato e Swing Along With Me si rivelò un album sensazionale che consentì agli appassionati di tutto il mondo di apprezzare un Sinatra in forma smagliante. In questo disco il leggendario Ol’ Blue Eyes è affiancato da Billy May, autore degli splendidi arrangiamenti e direttore di un’orchestra piena di vitalità.


Columns - MAGGIO 2011 Come ciliegina su una torta già molto appetitosa, il programma comprende una lunga serie dei brani più amati di quegli anni, resi famosi da Sinatra in decine di concerti da “sold out”. Un’interpretazione insuperabile, una ritmica assolutamente irresistibile e la proverbiale qualità sonora che hanno reso giustamente famosi in tutto il mondo gli LP da 180 grammi della OMR: davvero difficile chiedere di più. Già disponibili di Frank Sinatra su LP:

MFSL1-326

MFSL-317

Pubblicato nel 1979, l’album eponimo dei B-52s contribuì a ingrossare le schiere di fan della band americana grazie a testi e armonie estremamente originali e a costruzioni armoniche tanto brillanti quanto vigorose. In un batter d’occhio, l’album raggiunse il 59° posto della classifica di Billboard e nel 2003 il network televisivo VH1 lo inserì nella lista dei 99 dischi migliori di tutti i tempi. Al di là delle cifre, il giudizio più lusinghiero su questo disco venne dato nientemeno che da John Lennon, che poco prima di morire dichiarò di averlo apprezzato molto. Questo nuovo titolo della OMR ci offre così la possibilità di rivivere un’epoca indimenticabile della musica con una qualità sonora fino a questo momento impensabile. ECHO AND THE BUNNYMEN HEAVEN UP THERE

MOFI1-007 (LP da 150 grammi)

MFSL2-312

MFSL2-332

MFSL1-333

MFSL1-345

THE B-52S The B-52 MOFI1-004 (LP da 150 grammi)

Show of Strength; With a Hip; Over the Wall; It Was a Pleasure; A Promise; Heaven Up Here; The Disease; All My Colour; No Dark Things; Turquoise Days; All I Want Secondo album di Echo & The Bunnymen, Heaven Up Here venne pubblicato nel maggio del 1981 e nel giro di poche settimane fu il primo album della band post punk inglese a entrare nella Top 10 del Regno Unito. L’alto livello di questo disco venne in seguito confermato dall’ingresso nella classifica americana di Billboard e dagli eccellenti volumi di vendite registrati dai singoli “A Promise” e “Over the Wall”. Questa splendida ristampa su LP da 150 grammi va ad arricchire il catalogo della OMR, sempre più punto di riferimento per gli audiofili dai gusti più insoliti e raffinati. BILLY JOEL PIANO MAN

Planet Claire; 52 Girls; Dance This Mess Around; Rock Lobster; Lava; There’s a Moon in the Sky; Hero Worship; 6060-842; Downtown

Billy Joel MUDSACD2062 (SACD alto prezzo)

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Columns - MAGGIO 2011 Travelin’ Prayer; Piano Man; Ain’t No Crime; You’re My Home; The Ballad of Billy the Kid; Worse Comes to Worst; Stop in Nevada; If I Only Had the Words (To Tell You); Somewhere Along the Line; Captain Jack Lanciato sul mercato nel 1973, Piano Man è il secondo album realizzato da Billy Joel e il primo pubblicato dalla Columbia Records, dopo i problemi legali che il pianista e cantautore americano aveva avuto con la Family Records. Scrivendo le canzoni di Piano Man, Joel fu fortemente influenzato da Tumbleweed Connection di Elton John, come si può notare sia nella musica sia nei testi. Con questo album Joel dimostrò di essere un musicista davvero completo e il singolo “Piano Man” balzò al 25° posto della classifica di Billboard. Giunge perciò molto opportuna questa splendida ristampa su SACD della OMR, che consente di cogliere appieno tutte le sfumature della musica di Joel. BILLY JOEL TURNSTILES

Billy Joel MUDSACD2063 (SACD alto prezzo)

Say Goodbye to Hollywood; Summer, Highland Falls; All You Wanna Do Is Dance; New York State of Mind; James; Prelude / Angry Young Man; I’ve Loved These Days; Miami 2017 (Seen the Lights Go Out on Broadway) A partire dal 1976 Billy Joel si affermò come una delle stelle più luminose dei cantautori pop-rock che si erano stabiliti in California. Con Turnstiles Joel alzò il tiro su obiettivi molto più ambiziosi, sforzandosi di realizzare un disco i cui contenuti e la cui portata superassero i livelli raggiunti con gli album precedenti e lanciassero definitivamente la sua stella nella stratosfera dei grandissimi. Riunendo in sé generi diversissimi dal rock duro a un pop delicato ai più grandi successi della tradizione americana, Turnstiles è oggi considerato uno dei più grandi capolavori di Joel e uno degli album più significativi di quegli anni. Per riproporre questo imperdibile album la OMR è andata 28

a cercare il master analogico originale, consentendo agli appassionati del grande cantante americano di apprezzare tutte le caratteristiche che hanno reso famoso il loro beniamino, vale a dire l’intimismo, la cura dei dettagli, l’espressività e il calore vocale. Sotto l’aspetto della qualità sonora, questo disco è semplicemente spettacolare, con un palcoscenico sonoro di proporzioni quasi cinematografiche, una ineguagliabile tavolozza di colori e un’atmosfera che non teme confronti.


SERVIZIO NOVITÀ

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Analogico:

Speackers Corner SC-CL32441

Speackers Corner SC-PH2920 (2 LP)

Testament TESLP2323

Testament TESLP2386

Pure Pleasure PPAN65119 (3 LP)

Original Master Recordings MFSL1-344

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Naim NACD156

Digitale:

Linn Records LINNAKD377

Audio Fidelity AFZ100 (CD Gold)

Premium PRM27914


Columns - MAGGIO 2011

I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali GRAMOPHONE Editor’s Choice MAGGIO 2011

BRIAN EASDALE COLONNE SONORE

GUSTAV MAHLER

SINFONIA N. 10

BBC National Chorus and Orchestra Deryck Cooke, voce e pianoforte; of Wales; R. Gamba Philharmonia Orchestra, CHAN10636 (CD alto prezzo) London Symphony Orchestra, Berthold Goldschmidt TES1457 (3 CD al prezzo di 2)

FRANZ LISZT OPERE PER PIANOFORTE

Marc-André Hamelin, pianoforte CDA67760

Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA MAGGIO 2011

THOMAS ARNE ARTAXERXES

The Classical Opera Company, Page LINNCKD358 (2 SACD a prezzo speciale)

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ANTONÍN DVORÁK

QUARTETTI PER ARCHI N. 12 E 13

Pavel Haas Quartet SU4038 (CD alto prezzo)

FRANZ LISZT ANNÉES DE PÈLERINAGE

Louis Lortie, pianoforte CHAN10662(2) (2 CD al prezzo di 1)

MARCO ENRICO BOSSI

OPERE PER ORGANO - VOL. 5

Andrea Macinanti, organo TC862715 (CD alto prezzo)


Columns - MAGGIO 2011

I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali

MAURICE RAVEL

AA.VV.

GUSTAV HOLST

INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE

THE MUSIC OF ROME

OPERE ORCHESTRALI

Steven Osborne, pianoforte CDA67731/2 (2 CD alto prezzo)

The Cardinall’s Musick, A. Carwood Manchester Chamber Choir, CDA67860 (CD alto prezzo) BBC Philharmonic, Sir A. Davis CHANSA5086 (SACD alto prezzo)

FRITZ REINER IN CONCERTO Chicago Symphony Orchestra, Fritz Reiner URNWS111 (2 CD basso prezzo)

FRICSAY DIRIGE BÉLA BARTÓK T. Varga, R. Schulz, A. Foldes, G. Anda, L. Kentner, H. Krebs RIAS Symphonie-Orchester RIAS Kammerchor, Chor der St. Hedwigs-Kathedrale Berlin, AUD21407 (3 CD)

WOLF - STRAUSS OPERE VOCALI

Angelika Kirchschlager, mezzosoprano Roger Vignoles, pianoforte WHLive040 (CD medio prezzo)

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MFSL1-344

SC-PH2920

SC-CS32441

Columns - MAGGIO 2011

BADEN POWELL

FRANK SINATRA

INTEPRETANO BEETHOVEN

SOLITUDE ON GUITAR

SWING ALONG WITH ME

ASLP8456

TESLP2386

ROSTROPOVICH E RICHTER

BEETHOVEN

MILES DAVIS

CONCERTO PER VIOLINO

SOMEDAY MY PRINCE WILL COME

Leonid Kogan, violino

Novità disponibili in questi negozi Il Classico (Torino) 011 547341 - Stereo 1 (Torino) 011 6635403 - Musica (Cuneo) 0171 65855 - Uncini (Genova) 010 564021 Audio Bloom (Busto Arsizio - VA) 339 6035807 - Casa del Disco (Varese) 0332 232229 - Pick-Up Dischi (Somma Lombardo - VA) 0331 252550 - Alta Fedeltà (Merate - LC) 039 9906728 - Sound Machine (Milano) 02 92860273 - Sergio Pozzi (Pandino - CR) 0373 91708 - Sound Center (Brescia) 030 3701234 - K2 Immagine e Suono (Campoformido - UD) 0432 662569 Ges.Co.Ser (Cesena - FO) 0547 610320 - Hi-Fi Natali (Monsummano - PT) 0572 51360 - Videosound (Bastia Umbra - PG) 075 8008644 Centro Musicale Ialenti (Terni) - 0744 407655 - Dimensione Hi-Fi (Roma) 06 8184609 Musical Cherubini (Roma) 06 432191 - Alchimie Musicali (Roma) 06 41294732 - Punto Musica (Roma) 06 5127307 Valentini Hi-Fi (Pagliare del Tronto - AP) 0736 899295 - Angelucci Hi-Fi (Castelfrentano - CH) 0872 569111 Audio Corner (Caserta) 0823 472323 - 3D Audio (Napoli) 081 7808977 - Centro Musica (Bari) 080 5211777 Audio e Music (Taranto) 099 7351701 - Domus Audia (Palermo) 091 6110257 - Pickup Hi-Fidelity (Palermo) 091 6259164

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Sound and Music Columns - MAGGIO 2011


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