Columns Ottobre 2011

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Sound and Music - Novità discografiche OTTOBRE 2011

Gergiev Il grande direttore russo protagonista dell’autunno discografico Si conferma interprete di riferimento di Ciaikovsky (con il primo Blue-Ray Mariinsky) ed esemplare direttore Mahaleriano con la chiusura del ciclo delle sinfonie. … e solo per il mercato italiano, “Essential Gergiev”, una panoramica sulla discografia del maestro ad un prezzo tascabile!


Columns - OTTOBRE 2011

In questo numero… Hyperion Gimell CPO Chandos BBC Classic Archive Mariinsky Testament Audite Wigmore Hall Live Supraphon Tactus Urania Playa Sound Linn Records Hi-Q Records OMR JVC XRCD24 Pure Pleasure Reference Recordings Speakers Corner Impex

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Più premiati

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Primo piano

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HENRY MANCINI BREAKFAST AT TIFFANY’S

THE ROMANTIC CELLO CONCERTO - VOL. 3 SIR CHARLES VILLIERS STANFORD Gemma Rosefield, violoncello BBC Scottish Symphony Orchestra, Andrew Manze CDA67859 (CD alto prezzo)

C. Villiers Stanford: Concerto per violoncello e orchestra; Rondò per violoncello e orchestra; Ballata and Ballabile per violoncello e orchestra op. 160; Irish Rhapsody n. 3 per violoncello e orchestra op. 137 Il terzo volume della collana Romantic Cello Concerto vede la giovane violoncellista Gemma Rosefield fare il suo esordio nel catalogo Hyperion. Il suo brillante stile esecutivo e la sua intensa personalità le hanno assicurato il favore del pubblico e le hanno consentito di aggiudicarsi nel 2007 il Pierre Fournier Award presso la Wigmore Hall. Sebbene sia conosciuto soprattutto per la sua produzione corale, Charles Villiers Stanford scrisse diverse opere per violoncello e orchestra, dalle quali è possibile apprezzare l’originalità della sua scrittura orchestrale e l’eccezionale talento con cui il compositore irlandese seppe far dialogare lo strumento solista con l’orchestra. Il suo Concerto in re minore fu considerato fin dal suo primo apparire una delle pietre miliari della letteratura inglese per violoncello e orchestra, così come la Ballata and Ballabile, un’opera dai tratti scopertamente romantici pervasa da un irrefrenabile lirismo. La Rosefield esegue queste opere con una straordinaria espressività, sfoggiando sonorità calde e di meravigliosa bellezza, mentre la BBC Scottish Symphony Orchestra suona con il suo consueto aplomb. Precedenti volumi della serie: VOL.1: OPERE DI DOHNÁNYI, ENESCU E D’ALBERT

SC-LSP2362 (LP da 180 grammi)

Alban Gerhardt, violoncello BBC Scottish Symphony Orchestra, Carlos Kalmar CDA67544 (CD alto prezzo) VOL.2: OPERE DI VOLKMANN, DIETRICH, GERNSHEIM E SCHUMANN

Alban Gerhardt, violoncello Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Hannu Lintu CDA67583 (CD alto prezzo) 2


Columns - OTTOBRE 2011 NICOLA PORPORA CANTATE

Iestyn Davies, controtenore; Arcangelo, Jonathan Cohen CDA67894 (CD alto prezzo)

N. Porpora: Or che una nube ingrata; Oh se fosse il mio core; Destatevi, o pastori; Oh Dio, che non è vero; Veggo la selva e il monte; Dal povero mio cor Il giovane controtenore Iestyn Davies fa il suo attesissimo debutto solistico in casa Hyperion con un incantevole disco comprendente sei cantate di Nicola Porpora. Davies viene accompagnato in questo disco dall’ensemble Arcangelo, una formazione di strumenti originali che si è già messa in luce per le sue interpretazioni intense e palpitanti, che non si limitano mai a quelle che vengono spesso definite “esecuzioni storicamente informate”. Nel corso di una carriera che si protrasse per quasi sette decenni, Porpora compose circa 135 cantate sacre, dodici della quali furono dedicate al principe di Galles Federico, munifico patrono delle arti e musicista dilettante dotato di un certo talento. L’abilità di Porpora nell’esprimere la lingua italiana in musica fu lodata in ogni parte d’Europa e ancora oggi non è possibile rimanere insensibili di fronte alle sue fantasiose immagini musicali. La spiccata propensione di Davies per la caratterizzazione degli affetti e la sua innata capacità di esprimere il senso più autentico del testo e della musica contribuiscono a rendere questo disco uno dei titoli più belli dedicati alla cantata settecentesca.

dalla Cantata BWV 30; Gavotta dalla Partita n. 3 per violino solo BWV 1006; Aria dalla Cantata BWV 36; Coro dalla Cantata BWV 30 I. Philipp: Concerto RV.522 - BWV 593 (VivaldiBach) Concerto RV.565 - BWV 596 (Vivaldi-Bach) Il decimo volume della collana Bach Piano Transcriptions ci offre la possibilità di ascoltare alcune delle opere più conosciute del grande Cantor lipsiense filtrate attraverso la sensibilità romantica di due compositori - uno famosissimo e l’altro virtualmente sconosciuto - vissuti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Il programma comprende tutte le trascrizioni bachiane di Camille Saint-Saëns con l’aggiunta di alcuni lavori del suo allievo Isidore Philipp. Saint-Saëns fu uno dei numerosi compositori che seguirono con attenzione l’uscita delle edizioni a stampa della Bach-Gesellschaft, che contribuirono a riportare alla luce un gran numero di opere di Bach, prime tra tutte le cantate sacre. Le trascrizioni di Saint-Saëns rivestono una grande importanza sia per il fatto di essere basate su lavori relativamente poco noti concepiti in origine per strumenti diversi dal pianoforte sia per la grande cura con cui furono realizzate. La Hyperion è orgogliosa di presentare la giovane pianista bulgara Nadejda Vlaeva, che con questo disco fa il suo esordio nel catalogo dell’etichetta londinese. Ascoltando questo disco, non potrete fare a meno di rimanere colpiti dall’incontenibile energia e dalla impressionante padronanza tecnica della Vlaeva, una pianista destinata a far parlare molto di sé. ROBERT PARSONS

Nicola Porpora su HYPERION:

OPERE SACRE

The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood NICOLA PORPORA OR SÌ M’AVVEGGIO, OH AMORE - CANTATE PER SOPRANO Elena Cecchi Fedi, soprano; Auser Musici, Carlo Ipata CDA67721 (CD alto prezzo) BACH PIANO TRANSCRIPTIONS - VOLUME 10 CAMILLE SAINT-SAËNS - ISIDORE PHILIPP Nadejda Vlaeva, pianoforte CDA67873 (CD alto prezzo)

C. Saint-Saëns: Ouverture dalla Cantata BWV 29; Adagio dalla Cantata BWV 3; Andantino dalla Cantata BWV 8; Bourrée dalla Partita n. 1 per violino solo BWV 1002; Andante dalla Sonata n. 2 per violino solo BWV 1003; Presto dalla Cantata BWV 35; Introduzione e Aria dalla Cantata BWV 15; Fuga dalla Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Largo dalla Sonata n. 3 per violino solo BWV 1005; Récitatif et Aria

CDA67874 (CD alto prezzo)

R. Parsons: Domine, quis habitabit?; Peccantem me quotidie; Holy Lord God Almighty; Deliver me from mine enemies; Retribue servo tuo; Solemnis urgebat dies “Iam Christus astra ascenderat”; Magnificat; Libera me, Domine; Credo quod redemptor; O bone Jesu; Ave Maria Dopo aver portato a termine l’integrale delle opere sacre di William Byrd, l’ensemble vincitore del Gramophone Award The Cardinall’s Musick prende in esame un altro grande maestro del Rinascimento inglese, Robert Parsons. Purtroppo ci 3


Columns - OTTOBRE 2011 sono pervenute pochissime notizie sulla breve vita di questo compositore e - salvo rare eccezioni - le sue opere continuano a rimanere avvolte nell’oblio, forse anche a causa della cospicua produzione del prolifico William Byrd, che prese il suo posto come Gentleman della Chapel Royal. Nonostante questo, va detto che lo stile vocale di Parsons è uno dei più eleganti e opulenti della metà del XVI secolo. In questo disco l’ensemble Cardinall’s Musick ci offre una sublime interpretazione di alcune delle opere corali più belle di Parsons, tra le quali meritano di essere citati il sofisticato Magnificat e il drammatico O bone Jesu. L’impasto sonoro al tempo stesso puro e brillante della formazione diretta da Andrew Carwood esalta al massimo grado le eleganti architetture polifoniche di Parsons. L’interpretazione magica e apparentemente priva di sforzo della splendida Ave Maria rappresenta la conclusione ideale di un disco di grandissimo interesse. The Cardinall’s Musick e Andrew Carwood su HYPERION: GREGORIO ALLEGRI MISERERE E LA MUSICA DI ROMA

The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood CDA67860 (CD alto prezzo) WILLIAM BYRD INFELIX EGO

The Cardinall’s Musick, Andrew Carwood CDA67779 (CD alto prezzo) RECORDING OF THE YEAR 2010 (GRAMOPHONE) RICHARD STRAUSS INTEGRALE DEI LIEDER - VOLUME 5 Kiera Duffy, soprano; Roger Vignoles, pianoforte CDA67746 (CD alto prezzo)

R. Strauss: Mädchenblumen op. 22; Frühlingsgedränge op. 26 n. 1; Morgen! op. 27 n. 4; Hat gesagt - bleibt’s nicht dabei op. 36 n. 3; Meinem Kinde op. 37 n. 3; Mein Auge op. 37 n. 4; Herr Lenz op. 37 n. 5; Junghexenlied op. 39 n. 2; Muttertändelei op. 43 n. 2; Einkehr op. 47 n. 4; Ich schwebe op. 48 n. 2; Kling! op. 48 n. 3; Sechs Lieder op. 68 Sapientemente concepita dal pianista Roger Vignoles, l’integrale dei Lieder di Richard Strauss vede protagonisti cantanti giovani ma di grandissimo talento e si pone l’obiettivo di presentare al grande pubblico sia i capolavori più conosciuti sia gemme virtualmente sconosciute del grande compositore tedesco. La maggior parte dei brani di questo disco fu composta tra il 1888 e il 1900, fatta eccezione per i Brentano-Lieder op. 68, sei lavori 4

caratterizzati da una scrittura magniloquente e molto espressiva che denota il grande talento di quello che è tuttora considerato uno dei più grandi compositori d’opera della prima metà del XX secolo. Kiera Duffy si accosta a queste opere con un approccio impeccabile che rivela la sua comprensione del testo e la sua assoluta padronanza di una musica assai complessa ed esegue il brillante Lied der Frauen con un’incontenibile vitalità e un’intonazione impeccabile. Come sempre, questo splendido disco è corredato dalle interessantissime note di copertina firmate da Roger Vignoles e dai testi cantati. LOUIS MOREAU GOTTSCHALK INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE

Philip Martin, pianoforte CDS44451/8 (8 CD prezzo speciale)

Con il suo stile idiomatico e raffinato, il pianista Philip Martin si è affermato tra gli interpreti più autorevoli dell’opera di Louis Moreau Gottschalk. Le opere di Gottschalk godettero di una grandissima popolarità per tutta la durata della sua vita soprattutto grazie alla loro trascinante vena melodica e al loro palpabile senso del divertimento. Gli otto volumi dell’ampia integrale dei lavori di Gottschalk portata a termine da Martin sono stati accolti con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo e hanno sempre lasciato gli appassionati del grande repertorio pianistico in febbrile attesa del volume successivo. Oggi la Hyperion riunisce questi otto dischi in un elegante cofanetto offerto a un prezzo particolarmente conveniente. «Questo nuovo disco di Philip Martin è senza dubbio uno dei titoli pianistici più importanti degli ultimi anni. Era dai tempi in cui sul mercato discografico apparivano le interpretazioni magnificamente cesellate e ornate da delicate sfumature sonore di grandi interpreti del calibro di Wilhelm Kempff, Stefan Askenase e Walter Gieseking che non ascoltavo brani pianistici eseguiti con un approccio così ipnotico. Questo disco cancella ogni dubbio sul fatto che Martin sia uno dei migliori pianisti in circolazione» (Fanfare, Stati Uniti). LUDWIG VAN BEETHOVEN INTEGRALE DELLE OPERE PER TRIO DI ARCHI E PIANOFORTE

The Florestan Trio CDS44471/4 (4 CD prezzo speciale)

L. van Beethoven: Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 1 Degli Spiriti; Trio per archi e pianoforte op. 70 n. 2; Allegretto per archi e pianoforte WoO39; Trio per archi e pianoforte op. 97 Ar-


Photo Credit: Bernd Eberle

Angela Hewitt

PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale

14.90

(prezzo consigliato - fino al 31.12.2011)

WOLFGANG AMADEUS MOZART CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 6, N. 8 E N. 9

Orchestra da Camera di Mantova, A. Hewitt, piano e direzione W.A. Mozart: Concerto n. 6 per pianoforte e orchestra K.238; Concerto n. 8 per pianoforte e orchestra K.246 Lützow; Concerto n. 9 per pianoforte e orchestra K.271 Jeunehomme

Dopo aver portato a termine la monumentale collana dedicata alle opere per tastiera di Bach, Angela Hewitt dà inizio con questo disco a una nuova integrale destinata ad arricchire il già straordinario catalogo della Hyperion, questa volta dedicata ai ventisette concerti per pianoforte e orchestra di Mozart, alcuni dei quali sono considerati tra i più grandi capolavori del compositore salisburghese. In particolare, i Concerti n. 6 e n. 8 sfoggiano una straordinaria perfezione formale e una aristocratica eleganza. Scritto nel 1777 da un Mozart appena ventunenne, il Concerto n. 9 Jeunehomme è ritenuto il primo grande capolavoro mozartiano, un giudizio che trova piena conferma in una scrittura monumentale e di straordinaria originalità e in un’orchestrazione brillante e molto fantasiosa. Come ha affermato il critico americano Michael Steinberg, scrivendo questo concerto «Mozart, per così dire, divenne Mozart». Eseguendo questi concerti Angela Hewitt sfoggia la sua caratteristica eleganza e la sua innata musicalità, venendo accompagnata dall’Orchestra da Camera di Mantova, formazione dotata di un impasto sonoro di impeccabile raffinatezza. Il disco è arricchito da un ricco apparato di note, comprendente un commento personale e molto illuminante della stessa Hewitt. CDA67840


Columns - OTTOBRE 2011 ciduca; Allegretto per archi e pianoforte Hess 48; Variazioni per archi e pianoforte su Ich bin der Schneider Kakadu op. 121a; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 1; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 2; Trio per archi e pianoforte WoO38; Trio per archi e pianoforte op. 1 n. 3; Variazioni per archi e pianoforte op. 44; Trio per archi e pianoforte op. 11 I quattro volumi dell’integrale delle opere per trio di archi e pianoforte di Beethoven realizzati dal Florestan Trio sono stati accolti con grande favore sia dalla stampa sia dal pubblico. Riunita in un elegante cofanetto offerto a un prezzo molto conveniente, questa integrale è oggi considerata una delle migliori versioni disponibili sul mercato, un fatto che la rende un vero e proprio must per tutti gli appassionati dell’opera di Beethoven degni di questo nome. «L’interpretazione del Florestan Trio si mette in grandissima evidenza per il suo delicato lirismo, le sue sonorità luminose e la sua vitalità ritmica» (BBC Music Magazine) «Il Florestan Trio sembra determinato a spremere ogni grammo di energia, vitalità e arguzia da queste incantevoli opere giovanili […] Il mezzo più efficace per esprimere fino in fondo la brillantezza di questi lavori è l’aristocratico fraseggio di Susan Tomes, sempre precisissimo e pervaso da un meraviglioso piglio ritmico» (Gramophone) TOP 20 DISCS OF 2003 (BBC MUSIC MAGAZINE / RADIO 3 CD REVIEW) RECOMMENDATION OF THE MONTH, CHAMBER (BBC MUSIC MAGAZINE)

Germania e di imporsi come uno dei direttori e consulenti musicali migliori del paese. La musica sacra di Praetorius gode oggi di una fama di gran lunga minore rispetto a quella che meriterebbe, un fatto che in parte trova spiegazione nelle sue grandissime proporzioni. Con questa incantevole silloge di inni, di corali e di carole la Hyperion si è posta l’obiettivo di ricostruire una delle celebrazioni musicali dirette da Praetorius a Wolfenbüttel, scegliendo i solisti tra i membri del coro e utilizzando strumenti originali o copie fedeli degli strumenti che venivano utilizzati in Germania tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo. «Il disco dedicato al repertorio natalizio più bello che conosca. Il programma comprende musica molto bella, eseguita in maniera impeccabile e con grande partecipazione emotiva» (Hi-Fi News) «Questo disco propone una serie di opere molto attraenti, eseguite e registrate con estrema cura» (Gramophone). Westminster Cathedral Choir & David Hill su HYPERION: TOMÁS LUIS DE VICTORIA MISSA VIDI SPECIOSAM E MOTTETTI

CDH55358 (CD medio prezzo) JOSQUIN DESPREZ MISSA PANGE LINGUAM E VULTUM TUUM

CDH55374 (CD medio prezzo) AA.VV. EPIFANIA A ST PAUL’S

Huw Williams, organo St Paul’s Cathedral Choir, John Scott CDH55443 (CD medio prezzo)

MICHAEL PRAETORIUS OPERE NATALIZIE

Westminster Cathedral Choir The Parley of Instruments, David Hill CDH55446 (CD medio prezzo)

M. Praetorius: Nun komm, der Heiden Heiland; Pueri nostri concinite ‘Singet und klinget’; Danze da Terpsichore; Puer natus in Bethlehem ‘Ein Kind geborn’; Quem pastores laudavere; Vom Himmel hoch; Es ist ein Ros’ entsprungen; Wie schön leuchtet der Morgenstern; Nun helft mir Gottes Güte schon preisen Michael Praetorius fu uno dei compositori tedeschi più versatili del periodo compreso tra la fine del Rinascimento e i primi albori del Barocco. Nel 1603 Praetorius venne nominato Kapellmeister alla corte di Wolfenbüttel, un incarico che gli permise di viaggiare in tutta la 6

Anonimo: Brightest and best of the sons of the morning; Coventry Carol; The growing limbs of God the Son; O worship the Lord in the beauty of holiness! F. Mendelssohn: When Jesus our Lord W. Byrd: Praise our Lord, all ye Gentiles; Senex puerum portabat J. Handl: Omnes de Saba venient L. Marenzio: Tribus miraculis J. Bingham: Epiphany P. Cornelius: The three Kings W. Crotch: Lo! Star-led chiefs F. Arthur Gore Ouseley: From the rising of the sun S.S. Wesley: Ascribe unto the Lord H. Howells: Here is the little door J. Eccard: When to the temple Mary went G. Holst: Nunc dimittis H.127 La lunga serie di registrazioni realizzata dal St Paul’s Cathedral Choir viene coronata da un ultimo disco dedicato alla festa dell’Epifania, che costituisce una sorta di pendant per il bellissimo Advent at St Paul’s (CDA66994). Il programma di questo disco comprende una serie di bellissime opere composte tra il XVI


Columns - OTTOBRE 2011 e il XX secolo, spaziando da Johann Sebastian Bach a Judith Bingham e presentando alcuni amatissimi brani di Wesley, Cornelius, Howells e altri autori. «Un grande applauso a John Scott e al St Paul’s Cathedral Choir, che con questo disco ci ricordano quanto sia affascinante il repertorio dell’Epifania […] Ogni brano viene eseguito come se fosse l’opera più bella mai scritta e la loro semplice bellezza viene espressa con una gioia profonda e sincera […] Detto questo, non si può che godere della meravigliosa ricchezza di questo programma» (Organists’ Review) EDITOR’S CHOICE (ORGANISTS’ REVIEW) - EDITOR’S CHOICE (CATHEDRAL MUSIC).

Gimell JOSQUIN DESPREZ MISSA DE BEATA VIRGINE. MISSA AVE MARIS STELLA The Tallis Scholars, Peter Phillips CDGIM044 (CD alto prezzo)

J. Desprez: Missa De beata virgine; Credo quarti toni; Cantus planus Ave maris stella; Missa Ave maris stella Questo disco rappresenta il quinto volume dell’integrale delle messe di Josquin Desprez, un progetto di grandissima importanza che la Gimell porta avanti con una cura ai limiti del maniacale da parecchi anni. Josquin fu il compositore più importante che la storia della musica ricordi tra Guillaume Dufay e Giovanni Pierluigi da Palestrina ed è considerato dalla maggior parte degli studiosi il capofila della scuola francofiamminga. Date queste premesse, nessuno può sorprendersi del fatto che con ogni probabilità la Missa De beata virgine fu la messa più eseguita di tutta la prima fase del periodo rinascimentale. Scrivendo quest’opera Josquin si sbizzarrì in sperimentazioni sulle strutture, sui motivi, sulle architetture matematiche e su tutto ciò che gli venne in mente. La Missa Ave maris stella appartiene invece alla prima fase creativa di Josquin e presenta una scrittura più trasparente e concisa. Il Credo quarti toni è sopravvissuto grazie a un solo manoscritto conservato a Cambrai realizzato negli ultimi mesi di vita di Josquin. Sebbene alcuni musicologi continuino a metterne in dubbio l’autenticità, lo studioso John Milsom si è battuto per farne riconoscere la piena autenticità e ha espresso le sue ragioni nel saggio «Did Josquin write this?» pubblicato nel booklet di questo disco. Peter Phillips si è detto convinto delle tesi di Milsom. Questo disco farà sicuramente procedere il dibattito.

FRANCESCO DURANTE MUSICA NAPOLETANA PER IL NATALE

Solisti, Kölner Akademie, Michael Alexander Willens CPO777571 (CD alto prezzo)

F. Durante: Pastorale o Mottetto per la nativitate Jesu Christe Ad presepe venite; Magnificat a 4; Litanie della BMV; Magnificat a 4; Kyrie-Gloria della Messa In Pastorale Sebbene ci siano pervenute pochissime informazioni sulla vita di Francesco Durante, le fonti di cui siamo in possesso dimostrano che fu uno dei più grandi compositori di musica sacra della Napoli della prima metà del XVIII secolo. Verso la fine del XVII secolo il repertorio natalizio divenne una delle tradizioni più amate dal pubblico napoletano, che dimostrò di apprezzare molto le cantate e i mottetti basate sui principali eventi di questa festività. Durante portò avanti questa tradizione con una serie di opere vocali da lui definite pastorali, termine che indica la relazione di questi brani con i pastori che dai campi si recarono all’umile mangiatoia del Re dei Re. Tra le opere presentate in questo primo volume dedicato alla letteratura natalizia napoletana quella più conosciuta, amata, eseguita e registrata è senza dubbio il Magnificat in si bemolle maggiore, un incantevole lavoro che venne pubblicato più volte anche nel corso del XIX secolo e che fu giustamente definito «la versione più perfetta dell’inno di lode a Maria Vergine». In questo lavoro Durante riuscì a far coesistere i gloriosi stilemi della Scuola Napoletana con alcuni degli elementi che andavano di moda all’inizio del XVIII secolo, come si può facilmente notare ascoltando la meravigliosa interpretazione della Kölner Akademie diretta con piglio e molto buon gusto da un ispirato Michael Alexander Willens. RICHARD WETZ EIN WEIHNACHTSORATORIUM AUF ALT-DEUTSCHE GEDICHTE

Solisti, Dombergchor Erfurt, Philharmonischer Chor Erfurt Thüringisches Kammerorchester Weimar, G. A. Albrecht CPO777638 (CD alto prezzo)

R. Wetz: Ein Weihnachtsoratorium auf alt-deutsche Gedichte op. 53 Dopo aver pubblicato il Requiem di Richard Wetz, la CPO prosegue l’esplorazione della produzione del compositore tedesco presentando il suo Oratorio di Natale basato su antiche poesie tedesche, che lo tenne impegnato dal 1927 al 1929. 7


Columns - OTTOBRE 2011 L’Oratorio di Natale fu eseguito per la prima volta il 3 dicembre del 1929 nella Predigerkirche di Erfurt sotto la direzione dello stesso autore. Negli anni successivi venne eseguita con una certa regolarità in diverse città tedesche, ma dopo il 1945 scomparve quasi completamente dai cartelloni delle stagioni concertistiche. Convinta dell’alto valore di questo oratorio, la CPO pubblica oggi la registrazione live del concerto tenutosi nel 2010 a Erfurt per celebrare il 75° anniversario della morte di Wetz. L’Oratorio di Natale non solo dimostra l’altissimo magistero contrappuntistico di Wetz, ma mette anche in evidenza il suo grande talento drammaturgico e una scrittura polifonica molto libera che gli consentì di enfatizzare al massimo i contenuti espressivi della musica. Come il Requiem, anche l’Oratorio di Natale venne concepito per essere eseguito nelle sale da concerto e non per una liturgia sacra. GEORG PHILIPP TELEMANN INTEGRALE DEI CONCERTI PER FIATI - VOLUME 6

La Stagione Frankfurt, Camerata Köln, Michael Schneider CPO777402 (CD alto prezzo)

G.P. Telemann: Concerto per flauto traversiere, archi e basso continuo TWV 51:h1; Concerto per due flauti, fagotto, archi e basso continuo TWV 53:D1; Concerto per oboe, archi e basso continuo TWV 51:a1; Concerto per due oboi, fagotto, archi e basso continuo TWV 53:C1 Concerto alla francese; Concerto per flauto, archi e basso continuo TWV 51:D3 Concerto Polonaise; Concerto per due flauti dolci, archi e basso continuo TWV 52:B1; Concerto per due corni, archi e basso continuo TWV 52:F3 Il sesto volume dell’integrale dei concerti per fiati di Georg Philipp Telemann varata dalla CPO vede il compositore di Magdeburgo far sfoggio da par suo delle più raffinate tecniche contrappuntistiche, di una vena melodica senza pari e di una sbrigliata scrittura virtuosistica. Quando si tenta di dividere i concerti di Telemann in gruppi omogenei si incontrano spesso lavori uniti tra loro in modo da formare coppie. I lavori presentati in questo disco offrono la possibilità di ascoltare quelle che possono essere considerate “opere gemelle”. Recenti studi musicologici hanno messo in evidenza 8

che Telemann diede a ogni gruppo di concerti caratteristiche peculiari e oggi gli appassionati di musica più ambiziosi possono individuare gli elementi che portarono alla formazione di ciascun gruppo e ciclo, trarre paralleli tra un’opera e l’altra ed elaborare confronti che fino a qualche tempo fa erano assolutamente inimmaginabili. In questo disco l’ensemble di strumenti originali La Stagione Frankfurt diretto dal flautista Michael Schneider e i solisti della Camerata Köln ci propongono tra le altre cose una formidabile interpretazione del Concerto Polonaise, un lavoro molto gradevole basato su una serie di coinvolgenti temi popolari e pervaso da una freschezza irresistibile. ANDRZEJ PANUFNIK INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 4 Konzerthausorchester Berlin, Lukasz Borowicz

CPO777683 (CD alto prezzo)

A Panufnik: Sinfonia n. 2 (Sinfonia Elegiaca); Sinfonia n. 3 (Sinfonia Sacra); Sinfonia n. 10 I primi tre volumi dell’integrale delle sinfonie di Andrzej Panufnik varata dalla CPO è stata accolta con grandissimo favore sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata di tutto il mondo e la scelta compiuta da Burkhard Schmilgun, direttore artistico della prestigiosa etichetta tedesca, di affidare un compito così impegnativo al giovane direttore Lukasz Borowitz si è rivelata completamente azzeccata. Nei tre dischi precedenti il direttore polacco ha guidato con eccellenti risultati la sua Orchestra della Radio Polacca, mentre da questo volume in avanti proseguirà la sua ardita esplorazione del repertorio sinfonico di Panufnik alla testa della Konzerthausorchester Berlin, non perché la prima fosse inadeguata sotto l’aspetto artistico - tutt’altro! - ma per il fatto che non disponeva di un organico sufficientemente vasto per affrontare le sinfonie della maturità di Panufnik. Il compositore polacco scrisse la Seconda Sinfonia (intitolata Elegiaca) nel 1957 prendendo le mosse dalla Sinfonia della Pace, una sinfonia per coro e orchestra che aveva portato a termine due anni prima, e la Terza Sinfonia (intitolata Sacra) nel 1963 come «omaggio al millenario della conversione della Polonia al Cristianesimo, dell’indipendenza e come espressione dei miei sentimenti religiosi e del mio patriottismo». La Sinfonia Sacra continua a essere ancora oggi l’opera più eseguita di Panufnik. La Decima - e ultima - Sinfonia di Panufnik venne invece portata a termine nel 1988 per celebrare il primo centenario della fondazione della Chicago Symphony Orchestra e venne tenuta a battesimo da un direttore del calibro di Sir Georg Solti.


Columns - OTTOBRE 2011 AA.VV. CANTATE PER SOPRANO DALLA GROSSFAHNER-COLLECTION

Maria Jonas, soprano; Chursächsische Capelle Leipzig CPO777546 (CD alto prezzo)

J.H. Buttstett: Das ist meine Freude; Jetzt ist das Mahl bereit G.F. Künstel: Was will mich die Sünde schrecken J. Pachelbel: Mein Fleisch ist die rechte Speise G.P. Telemann: Schmecket und sehet TWV 7:32; Ich hoffe darauf, dass du so gnädig bist TWV 1:deest; Was Jesus tut, ist wohl getan TWV 1:1526 J. Topf: Gott, du bist mein Gott Il villaggio della Turingia di Grossfahner custodisce nella sua biblioteca la collezione di manoscritti musicali del XVII e XVIII secolo più vasta di tutta la Germania centrale, comprendente oltre 600 lavori scritti da una cinquantina di compositori tanto famosi quanto virtualmente sconosciuti che ricoprirono l’incarico di organisti e di direttori musicali delle principali chiese della Turingia e della Sassonia. La maggior parte di queste opere sacre fu copiata o acquistata dall’allora direttore musicale della chiesa di Grossfahner Abraham Nagel, che aggiunse lavori di sua composizione e manoscritti provenienti dal vicino villaggio di Eschenbergen. Grazie all’impegno di Nagel si venne così a creare una vasta raccolta di lavori sacri composti tra il 1650 e il 1750, che consente di farsi un’idea molto precisa delle opere polifoniche che vennero eseguite in due villaggi della Germania centrale dalla metà del XVII secolo fino alla morte di Johann Sebastian Bach. Da questo suggestivo repertorio, il soprano Maria Jonas ha scelto otto cantate che dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio che in epoca barocca in Germania la musica sacra di alto livello non veniva eseguita solo nelle cappelle delle città principali. GEORG SCHUMANN TRII PER ARCHI E PIANOFORTE

Münchner Klaviertrio CPO777712 (CD medio prezzo)

G. Schumann (1866-1952): Trio n. 1 per archi e pianoforte op. 25; Trio n. 2 per archi e pianoforte op. 62 Sebbene non avesse nessun legame di parentela con il ben più famoso Robert, Georg Schumann condivise con il compositore di Zwickau il fecondo ambiente culturale sassone e il fatto di essere nato in una famiglia molto legata alla musica. Nel giro di pochissimo tempo Georg Schumann si mise in luce grazie a un brillante talento pianistico, che fin da giovanissimo gli consentì di eseguire concerti per pianoforte e

orchestra di grande difficoltà. In ogni caso, Schumann non si interessò solo alla carriera concertistica. Nel corso della sua carriera Schumann scrisse una sonata per violoncello e pianoforte, due sonate per violino e pianoforte, due quintetti per archi e pianoforte, un quartetto per archi e pianoforte e due trii per archi e pianoforte, tutti concepiti in origine per essere eseguiti da lui stesso. Quando nel 1900 si trasferì a Berlino per assumere l’incarico di direttore della Singakademie, Schumann costituì un trio con il violinista Carl Halir e il violoncellista Hugo Dechert. Schumann scrisse il suo primo trio a Brema, dove dirigeva l’orchestra filarmonica locale. Composto nel 1916, il Trio n. 2 è un’opera intensamente melodiosa, che si colloca a pieno titolo nella poetica del Tardo Romanticismo, priva delle elaborate costruzioni armoniche tanto care al suo contemporaneo Max Reger. Nel complesso si tratta di un disco di grande interesse, che ci consente di riscoprire un compositore virtualmente sconosciuto e di apprezzare la raffinata musicalità del Münchner Klaviertrio. FELIX WEINGARTNER INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 3

Sarastro Quartett CPO777253 (CD medio prezzo)

F. Weingartner: Quartetto per archi n. 2 op. 26; Quartetto per archi n. 4 op. 62 In questo disco ritroviamo il violinista Carl Halir, di cui si è parlato a proposito del disco dedicato a Georg Schumann. Halir non fu solo il solista che eseguì i trii di Schumann, ma anche il primo violino di un quartetto, a cui Felix Weingartner dedicò i suoi primi due quartetti. In seguito Weingartner commentò in questi termini la prima esecuzione del Quartetto n. 2 op. 26: «All’inizio si percepì una buffa furia. Persino i componenti del Quartetto Halir dimostrarono una certa esitazione e suonarono con timoroso rispetto, mentre una parte del pubblico fischiava. Il quartetto è pervaso da un’atmosfera cupa, che a tratti assume toni estremamente austeri; ancora oggi faccio fatica a capire cosa abbia spinto il pubblico ad accoglierlo in maniera così ostile». Per la verità, anche nel 2011 non si riesce a comprendere cosa suscitò questa ostilità. 9


Columns - OTTOBRE 2011 Infatti, sia questo lavoro sia il Quartetto n. 4 non presentano caratteristiche in grado di offendere nessuno e lo sviluppo non presenta innovazioni stilistiche particolarmente audaci. Sotto l’aspetto formale, Weingartner fa parte della tradizione che ebbe tra i suoi massimi esponenti Franz Schubert, più che di quella legata all’ultima fase creativa di Beethoven, come si può notare ascoltando questa bella registrazione realizzata dal Sarastro Quartett. FELIX MENDELSSOHN INTEGRALE DEI QUARTETTI PER ARCHI - VOLUME 1

Minguet Quartett CPO777503 (CD medio prezzo)

Felix Mendelssohn: Quartetto per archi n. 2 op. 13; Quartetto per archi n. 6 op. 80 Nel corso della sua breve vita, Mendelssohn si occupò con profitto di tutti i generi musicali, spaziando dal repertorio pianistico all’opera teatrale e alla cameristica, ambito che riveste un’importanza fondamentale nella sua produzione. In questa categoria rientrano oltre trenta lavori, tra cui sette quartetti per archi, che la CPO ci proporrà nei prossimi mesi nella magistrale interpretazione del Minguet Quartet. Mendelssohn compose le dodici Fughe per quartetto d’archi all’età di appena 12 anni e due anni più tardi scrisse il Quartetto per archi in mi bemolle maggiore, primo suo lavoro di questo genere. Il Quartetto n. 2 è considerato uno dei suoi primi capolavori assoluti. Mendelssohn compose quest’opera nel 1827 - l’anno della morte di Beethoven - e nella sua scrittura è possibile riconoscere con chiarezza alcuni elementi del tono e della struttura formale del Quartetto op. 132 del Titano di Bonn, un sincero omaggio alla memoria del grande compositore appena scomparso, che comunque non portò Mendelssohn a diventarne un epigono. Ultimo quartetto per archi scritto da Mendelssohn, l’intensissimo Quartetto op. 80 è intriso del lacerante dolore provato dal compositore per la morte dell’adorata sorella Fanny e, con la sua complessa elaborazione tematica, costituisce un importante punto di svolta dagli ideali stilistici del Classicismo di Haydn e di Mozart. GEORG FRIEDRICH HÄNDEL APOLLO E DAFNE

Andrea Lauren Brown, Dominik Woerner Cantus Firmus Consort, Andreas Reize CPO777228 (CD alto prezzo)

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G.F. Händel: Apollo e Dafne HWV 122; Concerto grosso op. 3 n. 2 HWV 313; Ouverture HWV 336; Suite HWV 352; Suite HWV 353; Die verwandelte Daphne; Suite HWV 354; Der beglückte Florindo; Ciaccona da Terpsichore HWV 8b In passato suggestiva cornice di eventi musicali, il castello di Waldegg è stato scelto dalla CPO per l’esecuzione della cantata Apollo e Dafne di Händel. Diretto dalla mano esperta di Andreas Reize, l’ensemble di strumenti originali cantus firmus consort ha eseguito di recente questa cantata drammatica nel Castello di Waldegg, una scelta che ha consentito di far rivivere per una sera lo spirito musicale di Händel con la massima autenticità possibile. Oggi questa magnifica interpretazione dell’Apollo e Dafne ci viene proposta dalla CPO con altri quattro lavori del grande compositore sassone, tra i quali spiccano le due suite tratte dall’opera perduta Die verwandelte Daphne. Caratterizzata dalla presenza di un’esposizione, dell’acme e della catastrofe conclusiva, la classica struttura di questa cantata drammatica dimostra quanta importanza Händel desse all’utilizzo delle risorse teatrali. Il programma di questo disco si conclude con una ciaccona tratta dal balletto Terpsichore, che in seguito Händel riutilizzò in diversi lavori, tra cui l’opera Radamisto.

AA.VV. CAROLS FROM ST JOHN’S COLLEGE, CAMBRIDGE

John Challenger, organo The Choir of St John’s College, Cambridge, A. Nethsingha CHSA5096 (SACD alto prezzo)

J. Rutter: What sweeter music Anonimo francese: Noël nouvelet; Ding! Dong! Merrily on high J. Burton: Balulalow W. Mathias: A babe is born H. Darke: In the bleak mid-winter E. Poston: Jesus Christ, the apple tree Anonimo inglese: I saw three ships; Tomorrow shall be my dancing day; O little town of Bethlehem; On Christmas Night (Sussex Carol) R.R. Bennett: Out of your sleep P. Warlock: Benedicamus Domino J. Joubert: There is no rose M. Martin: Adam lay bounden M. Flecha Il Vecchio:


Columns - OTTOBRE 2011 Riu, riu, chiu Anonimo tedesco: Es ist ein Ros’ entsprungen C. Robinson: Make we joy F. Mendelssohn: Hark! the herald angels sing J. Tavener: The Lamb M. Finnissy: Telling K. Leighton: Coventry Carol F.X. Gruber: Silent night J.F. Wade: O come, all ye faithful Nell’attesa che giunga il periodo d’Avvento e il Natale, il Choir of St John’s College di Cambridge diretto da Andrew Nethsingha propone una deliziosa antologia di lavori dedicati a queste gioiose festività. Il programma comprende una serie di lavori originali di John Rutter, Sir Richard Rodney Bennett, Elizabeth Poston e Kenneth Leighton, alcuni arrangiamenti di canti popolari e una scelta di inni liturgici legati all’Avvento e al Natale. Questo splendido disco è stato registrato nella Cappella del St John’s College in surround, una tecnologia che consente non solo di apprezzare un suono veramente spettacolare, ma anche di vivere in maniera incredibilmente realistica una delle celebrazioni che si tengono ancora oggi in questo luogo molto suggestivo. Fondato negli anni Settanta del XVII secolo, il Choir of St John’s College di Cambridge è oggi considerato uno dei migliori cori di college del mondo, conosciuto e apprezzato da milioni di appassionati di musica per le sue eccezionali registrazioni, esibizioni radiofoniche e tournée di concerti.

doli «lucidi, cesellati in maniera molto elegante e scritti secondo lo stile dei quartetti». A proposito di queste opere, il celebre teorico e compositore Moritz Hauptmann scrisse: «Il Quartetto n. 1 mi è piaciuto immensamente e mi ha fatto meravigliare del suo talento […] Sotto il profilo stilistico, è strutturato in maniera impeccabile e per la maggior parte è pura bellezza». Il Doric String Quartet su CHANDOS: ERICH KORNGOLD QUARTETTI PER ARCHI

CHAN10611 (CD alto prezzo) GRAMOPHONE RECOMMENDS WILLIAM WALTON QUARTETTI PER ARCHI

CHAN10661 (CD alto prezzo) AA.VV. MY TRUE LOVE HATH MY HEART

Sarah Connolly, mezzosoprano; Malcolm Martineau, pianoforte CHAN10691 (CD alto prezzo)

ROBERT SCHUMANN QUARTETTI PER ARCHI

Doric String Quartet CHAN10692 (CD alto prezzo)

R. Schumann: Quartetto per archi n. 1 op. 41 n. 1; Quartetto per archi n. 2 op. 41 n. 2; Quartetto per archi n. 3 op. 41 n. 3 In questo nuovo disco la Chandos presenta i tre quartetti op. 41 di Schumann, nella sontuosa interpretazione del Doric String Quartet, formazione considerata tra i migliori ensemble cameristici dell’ultima generazione, ospite abituale di tutti i festival e le rassegne concertistiche più importanti del Regno Unito, dell’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti. Unici lavori del genere fatti pubblicare da Schumann, i tre quartetti per archi op. 41 vennero portati a termine nel 1842 in un periodo particolarmente fecondo per il grande compositore di Zwickau. Basate sui modelli che Schumann aveva analizzato con così tanta attenzione e pervase dalla sua caratteristica vena melodica, queste splendide opere presentano lo spirito che ci si aspetterebbe di trovare nel più romantico dei musicisti romantici. I tre quartetti op. 41 vennero eseguiti per la prima volta il 13 settembre del 1842, nel corso di un concerto organizzato per festeggiare il ventitreesimo compleanno della sua adorata moglie.Clara apprezzò molto questi quartetti, definen-

B. Britten: O Waly Waly; A Corpus Christi Carol; Early One Morning; How Sweet the Answer I. Gurney: Sleep; By a Bierside P. Warlock: The First Mercy J. Ireland: Her Song; Tryst; My True Love Hath My Heart H. Howells: Lost Love; King David; Gavotte; Come Sing and Dance M. Head: Cotswold Love; Foxgloves R.R. Bennett: A History of the Thé Dansant In questo disco Sarah Connolly e il pianista Malcolm Martineau eseguono quattro arrangiamenti di Benjamin Britten, tre basati su canti popolari e uno su un’opera corale da lui composta in gioventù. Questi bellissimi lavori costituiscono il pendant ideale della cantata Phaedra e di A Charm of Lullabies, presentate in un disco pubblicato pochi mesi fa dalla Chandos (CHAN10671). Il programma è completato da undici brani composti negli anni Venti del secolo scorso, periodo considerato da molti studiosi il decennio d’oro del repertorio vocale inglese. Tra i lavori più significativi meritano di essere citati By a Bierside, un’amara riflessione sulla morte scritta da Ivor Gurney nelle trincee della prima guerra mondiale, e King David, ritenuta da molti tra i massimi capolavori di Herbert Howells; da notare che lo stesso Howells dichiarò in più di un’occasione: «Sono più orgoglioso di aver scritto King David che qualunque altra cosa». L’opera più recente presentata in questo disco è A History of the Thé Dansant, un brano retrò dai toni surreali composto nel 1995 da Sir Richard Rodney Bennett. 11


Columns - OTTOBRE 2011 FREDERICK DELIUS OPERE ORCHESTRALI

Tasmin Little, violino; Paul Watkins, violoncello BBC Symphony Orchestra, Sir Andrew Davis BERNARD HERRMANN MOBY DICK

Richard Edgar-Wilson, David Wilson-Johnson Danish National Symphony Orchestra and Choir Michael Schønwandt Bernard Herrmann oggi è conosciuto soprattutto come compositore di colonne sonore. Herrmann si mise in grande evidenza grazie alla sua collaborazione con Alfred Hitchcock, per il quale scrisse le colonne sonore di alcuni capolavori come North by Northwest, Vertigo e Psycho, oltre che per Quarto poi migliori a prezzo speciale tere diretto da Orson Welles e Taxi Driver di Martin Scorsese. Nonostante questi (prezzo consigliato - fino al 31.12.2011) grandi successi, Herrmann si considerò sempre un compositore che lavorava anche per il cinema e non un “semplice” autore di colonne sonore. Herrmann maturò l’idea di scrivere Moby Dick - A Cantata nel periodo in cui svolgeva le professioni di compositore e di direttore della CBS Symphony Orchestra. In un primo tempo Herrmann pensò di concepire questo lavoro secondo le logiche dell’opera lirica, ma ben presto si rese conto che il palcoscenico di un teatro non era il posto ideale in cui portare una versione musicale di Moby Dick. Dopo lunghe riflessioni, Herrmann trovò la soluzione migliore nella forma della cantata, che venne portata a termine nel 1938. L’opera venne tenuta a battesimo l’11 aprile del 1940 dalla New York Philharmonic Orchestra diretta da John Barbirolli, che la definì il lavoro più ambizioso che avesse mai sentito da un compositore americano dell’ultima generazione. All’inizio degli anni Trenta Herrmann si fece influenzare dallo stile di Arnold Schönberg e dei compositori che avevano abbracciato la dodecafonia, un’infatuazione che peraltro non durò molto. Questa fase della carriera di Herrmann culminò con la Sinfonietta per archi, un’opera che non venne mai eseguita in pubblico e rimase chiusa in un cassetto fino all’inizio degli anni Sessanta, quando Herrmann la scelse come base per l’ultima parte della colonna sonora di Psycho. Questo disco presenta la versione originale della Sinfonietta in prima registrazione mondiale nella splendida interpretazione della Danish National Symphony Orchestra guidati da Michael Schønwandt.

PRIMA SCELTA

14.90

CHSA5095 (SACD) 12

CHSA5094 (SACD alto prezzo)

F. Delius: Concerto per violino e orchestra; Doppio Concerto per violino, violoncello e orchestra; Concerto per violoncello e orchestra Questo disco riunisce per la prima volta i tre grandi concerti per archi di Frederick Delius. Il Concerto per violino e orchestra, il Doppio Concerto per violino, violoncello e orchestra e il Concerto per violoncello e orchestra vengono eseguiti da artisti esclusivi Chandos considerati tra i massimi specialisti del repertorio del XIX e XX secolo inglese. Vincitrice del Critics’ Choice Award ai Classic BRIT Awards del 2011, Tasmin Little è la protagonista del Concerto per violino e orchestra. Contrariamente alla quasi totalità dei concerti, quest’opera non è un brano virtuosistico nel senso più comune del termine, in quanto la parte solistica è legata all’accompagnamento orchestrale dall’inizio alla fine, al punto che sembra scaturire dalla sua stessa struttura. Quest’opera è strutturata in un solo movimento di ampio respiro diviso in tre sezioni, nelle quali si succedono sentimenti molto eterogenei, che spaziano da una passionalità molto spontanea a toni sognanti e a spunti di grande energia. Paul Watkins ci offre una vigorosa interpretazione del Concerto per violoncello e orchestra, opera che Delius amava più di tutti i suoi concerti, anche perché fu l’ultimo lavoro che riuscì a finire prima che la sifilide gli portasse la paralisi e la cecità. Tasmin Little e Paul Watkins eseguono poi il Doppio Concerto, un’opera poco eseguita e ancora meno incisa, che con i suoi colori accesi e il suo slancio trascinante è considerata tra i massimi capolavori di Delius. AA.VV. FANTASIES FOR BASSOON

Karen Geoghegan, fagotto; Philip Edward Fisher, piano CHAN10703 (CD alto prezzo)

F. Schubert: Sonata per arpeggione e pianoforte D.821 R. Schumann: Fantasiestücke op. 73 G. Schreck: Sonata op. 9 L. Spohr: Adagio in fa maggiore S. Rachmaninov: Vocalise E. Elgar: Salut d’amour op. 12 La Chandos decise di offrire il contratto di esclusiva a Karen Geoghegan nel 2007, dopo che la giovane fagottista si era messa in luce nel programma televisivo della BBC Classical Star. In questo disco la Geoghegan è accompagnata dal pianista Philip


Columns - OTTOBRE 2011 Edward Fisher in una bella antologia di brani di alcuni dei più grandi compositori del XIX e del XX secolo, tra cui Schubert, Schumann, Spohr, Rachmaninov ed Elgar. Eppure - fatta eccezione per la Sonata di Gustav Schreck - nessuna delle opere presentate in questo disco è stata composta in origine per fagotto. Considerato tra i brani più belli di Rachmaninov, Vocalise fu scritto per voce a bocca chiusa e pianoforte. In questo splendido arrangiamento il fagotto ricopre il ruolo di “voce a bocca chiusa” dimostrando fino in fondo tutte le sue grandi risorse liriche, come peraltro si può notare anche nella bellissima Salut d’amour di Elgar. Il Fantasiestücke di Schumann fu scritto in origine per clarinetto e pianoforte e le sue tre parti devono essere eseguite senza soluzione di continuità, con ogni brano che riprende e sviluppa le idee melodiche di quello precedente. Rimasta inedita per decenni dopo la morte del suo autore, la Sonata D.821 di Schubert è un’opera complessa e dotata di un grande slancio espressivo, che passa dalla malinconia più profonda a scatti di vitalità molto coinvolgenti.

JANET BAKER: PORTRAIT OF A LEGEND Janet Baker, soprano Graham Johnson, Martin Isepp, Geoffrey Parsons London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra Evgeni Svetlanov, Carlo Maria Giulini, Norman del Mar BBCL5006 (3 CD prezzo speciale)

F. Schubert: Diciannove Lieder E. Chausson: Poème de l’amour et de la mer op. 19 H. Berlioz: Les nuits d’été op. 7 A. Schönberg: Canto della colomba del bosco (Gurrelieder) C.W. Gluck: O del mio dolce ardor J.-B. Lully: Bois epais B. Marcello: Il mio bel foco Quella fiamma che m’accende L. Berkeley: Five Poems of W.H. Auden G. Finzi: Let Us Garlands Bring op. 18 R. Vaughan Williams: Let Beauty Awake; Tired; Silent Noon; Linden Lea B. Britten: The Salley Garden; O can ye sew cushions?; O Waly, Waly; Come ye not from Newcastle? H. Purcell: Sleep, Adam, sleep and take thy rest; Lord, what is man P. Warlock: Sleep; Pretty Ring Time; Rest, sweet nymphs; The Jolly Shepherd. CHOC DE LE MONDE DE LA MUSIQUE LEOPOLD STOKOWSKI: PORTRAIT OF A LEGEND Rae Woodland, Janet Baker, BBC Chorus, Goldsmith’s Choral Union Harrow Choral Society, London Symphony Orchestra BBC Symphony Orchestra, New Philharmonia Orchestra Leopold Stokowski

MSTISLAV ROSTROPOVICH: PORTRAIT OF A LEGEND Mstislav Rostropovich, violoncello London Symphony Orchestra, English Chamber Orchestra Orchestra Sinfonica di Stato dell’Unione Sovietica BBC Symphony Orchestra, George Hurst, Sir Colin Davies Benjamin Britten, Evgeny Svetlanov, Gennadi Rozhdestvensky BBCL5005 (3 CD prezzo speciale)

A. Khachaturian: Concerto Rapsodia per violoncello e orchestra D. Shostakovich: Concerto n. 2 per violoncello e orchestra op. 126 P.I. Ciaikovsky: Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33; Pezzo Capriccioso per violoncello e orchestra R. Schumann: Concerto per violoncello e orchestra op. 129 A. Dvorák: Concerto per violoncello e orchestra op. 104 F.J. Haydn: Concerto n. 1 per violoncello e orchestra C. Saint-Saëns: Concerto n. 1 per violoncello e orchestra op. 33 E. Elgar: Concerto per violoncello e orchestra op. 85. DIAPASON D’OR

BBCL5007 (3 CD prezzo speciale)

G. Mahler: Sinfonia n. 2 Resurrezione D. Shostakovich: Sinfonia n. 5 op. 47 R. Vaughan Williams: Sinfonia n. 8; Fantasia su un tema di Thomas Tallis O. Klemperer: Merry Waltz M. Ravel: Rhapsodie espagnole J. Brahms: Sinfonia n. 4 op. 98 O. Novacek: Perpetuum mobile Un violoncellista russo, un mezzosoprano inglese e un direttore inglese naturalizzato americano, tre leggende della musica che la Classic Archives celebra con altrettanti cofanetti tripli composti dalle migliori registrazioni apparse nel catalogo della BBC Legends. Balzato sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo per aver suonato Bach davanti alla Porta di Brandeburgo all’indomani della caduta del Muro di Berlino, Mstislav Rostropovich è stato uno degli interpreti più carismatici della seconda metà del XX secolo, ispiratore di compositori del calibro di 13


Columns - OTTOBRE 2011 Benjamin Britten e di Dmitri Shostakovich e partner abituale di figure leggendarie come Herbert von Karajan e Sviatoslav Richter. Considerata dalla stampa specializzata tra le migliori cantanti inglesi degli ultimi decenni, Janet Baker si è distinta in un repertorio vastissimo, che dai capolavori barocchi di Bach, Händel e Purcell si spinge fino alle opere dei compositori contemporanei inglesi, con una spiccata predilezione per il repertorio liederistico di Schubert e di Schumann. Sebbene il suo nome sia forse quello meno conosciuto del terzetto, Leopold Stokowski godette di una grandissima fama per il suo immaginifico stile direttoriale, per le sue vulcaniche trascrizioni per orchestra e - non ultimo - per il fatto di aver stretto la mano a Topolino nel film d’animazione della Disney Fantasia. Ognuno di questi cofanetti ci offre la possibilità di ascoltare questi tre giganti della musica nei loro cavalli di battaglia con una qualità sonora di alto livello e a un prezzo molto conveniente. Un’occasione veramente imperdibile!

classic archive ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI INTERPRETA MOZART Symphonieorchester des Süddeutschen Rundfunks Antoine-Pierre de Bavier, direttore CA039 (CD alto prezzo)

W.A. Mozart: Sinfonia n. 32 K.318; Concerto n. 15 per pianoforte e orchestra K.450; Maurerische Trauermusik K.477 (K.479a); Concerto n. 20 per pianoforte e orchestra K.466 La seconda uscita della Classic Archive propone una nuova registrazione live finora inedita dell’incomparabile Arturo Benedetti Michelangeli effettuata l’11 luglio del 1956 all’interno del castello di Ludwigsburg nell’ambito della quinta edizione del Deutsches Mozartfest promosso dalla Deutsche Mozart Gesellschaft. Ogni inedito del grande virtuoso di Brescia rappresenta un must assolutamente imperdibile per tutti gli appassionati di pianoforte (e non solo) in quanto tassello di grande importanza della discografia di un interprete entrato giustamente nella leggenda, ma questo disco possiede - se possibile - un significato addirittura maggiore, visto che testimonia il primo concerto di Michelangeli con Antoine-Pierre de Bavier, direttore di grande talento, che strinse una profonda e sincera amicizia con il pianista italiano. In particolare, i due concerti mozartiani ci offrono la possibilità di apprezzare la miracolosa purezza dell’approccio di Michelangeli, che scolpisce un modello destinato a rimanere un punto di riferimento ineludibile. 14

PIOTR ILIC CIAIKOVSKY LE ULTIME SINFONIE

Mariinsky Orchestra, Valery Gergiev MARBD0515 (Blu-ray alto prezzo)

MARDVD0513 (DVD Video alto prezzo)

P.I. Ciaikovsky: Sinfonia n. 4 op. 36; Sinfonia n. 5 op. 64; Sinfonia n. 6 op. 74 Patetica Nessuno può eccepire sul fatto che Valery Gergiev sia uno dei più grandi interpreti moderni delle opere di Ciaikovsky. Insieme, Gergiev e l’Orchestra del Mariinsky hanno realizzato versioni definitive delle ultime sinfonie di Ciaikovsky, salutate con unanime entusiasmo sia dal pubblico sia dalla stampa specializzata di tutto il mondo, come si può notare da queste straordinarie interpretazioni filmate nel gennaio del 2010 presso la Salle Pleyel di Parigi da Andy Sommer. Le ultime tre sinfonie di Ciaikovsky sono legate ai temi del destino e della morte, i pensieri che ossessionarono gli ultimi anni di vita del grande compositore russo. La Quarta Sinfonia venne scritta durante le ultime fasi del matrimonio di Ciaikovsky e in corrispondenza di un tentativo fallito di suicidio ma, nonostante questo, il suo autore la considerò fino alla fine dei suoi giorni una delle sue opere migliori. Al contrario, Ciaikovsky giudicò poco attraente la Quinta, opera che oggi viene considerata tra i suoi lavori più gradevoli e sinceri. Il tema del destino venne approfondito in maniera sconvolgente nella Sesta Sinfonia, che fu eseguita per la prima volta poco prima della morte di Ciaikovsky. Quest’opera venne battezzata in seguito dal fratello del compositore con il titolo di Patetica, aggettivo che ne esprime le atmosfere profondamente malinconiche e la scrittura punteggiata di frequenti escursioni dinamiche e pervasa dalla consapevolezza della fine ormai imminente. GEORGE BALANCHINE JEWELS

Solisti, Corpo di ballo e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Tugan Sokhiev MARBD0516 (Blu-ray alto prezzo)

MARDVD0514 (DVD Video alto prezzo)


Promozione

60 titoli a â‚Ź12,90 a cd promozione valida fino al 31.12.2011


VIVALDI: Sonate per archi vol. 1 Purcell Quartet CHAN0502

VIVALDI: Sonate per archi vol. 2 Purcell Quartet CHAN0511

HANDEL: Dixit Dominus L. Dawson, I. Partridge; The Sixteen Orchestra CHAN0517

VIVALDI-BACH: Gloria; Magnificat S. Varcoe; Collegium Musicum 90 CHAN0518

AA.VV.: Musica rinascimentale Emily van Evera Nancy Hadden Robert Meunie CHAN0524

B P C

VIVALDI: Double Concertos A. Robson, C. Latham, S. Standage CHAN0528

SCHEIBE-HASSE: Concerti per flauto Concerto Copenhagen, Andrew Manze CHAN0535

AA.VV.: Musica per Federico il Grande Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0541

TELEMANN: Concerti & Overtures Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0547

TELEMANN: Die Donner-Ode - Cantata Collegium Musicum 90, Richard Hickox CHAN0548

R S C

LECLAIR: Concerti per violino vol. 1 Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0551

AA.VV.: Musica spagnola per cembalo Sophie Yates, clavicembalo CHAN0560

LECLAIR: Concerti per violino vol. 2 Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0564

PURCELL: Dioclesian & Timone di Atene C. Pierard, J. Bowman, J. M. Ainsley, M. George CHAN0569/70 (2 CD)

ALBINONI: Concerto per oboe A. Robson, Collegium Musicum 90, S. Standage CHAN0579

V L C

BIBER: Sonatae tam aris quam aulis Purcell Quartet CHAN0591

HAYDN: Theresienmesse Collegium Musicum 90, Richard Hickox CHAN0592

BACH: Concerti per violino Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0594

BYRD: Opere per cembalo,voci e viole (2) Sophie Yates, I Fagiolini, Concordia CHAN0609

ALBINONI: Concerti per archi Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0610

HAYDN: Harmoniemesse Collegium Musicum 90, Richard Hickox CHAN0612

HANDEL: Cantate Italiane & Trio Sonate Catherine Bott, Purcell Quartet CHAN0620

HAYDN: Paukenmesse Collegium Musicum 90, R. Hickox CHAN0633

MARCELLO: Requiem SF. B660 Academia de li Musici, F. M. Bressan CHAN0637

HAYDN: Nelson Mass Collegium Musicum 90, Richard Hickox CHAN0640


BACH: Messe luterane Purcell Quartet CHAN0642

AA.VV.: Capriccio Stravagante vol. 1 His Majestys Sagbutts & Cornetts, Purcell Quartet CHAN0651

PALESTRINA: Musica per il Venerdì Santo Musica Contexta, Simon Ravens CHAN0652

BACH: Messe luterane vol. 2 N. Argenta, M. Padmore, Purcell Quartet CHAN0653

MARCELLO: Arianna (Commedia in musica) Academia de li Musici, F. M. Bressan CHAN0656/3 (3 CD)

RAMEAU: Opere per clavicembalo Sophie Yates, clavicembalo CHAN0659

AA.VV.: Capriccio stravagante vol. 2 Purcell Quartet CHAN0670

MARCELLO: Sonate per clavicembalo Roberto Loreggian, clavicembalo CHAN0671/2 (2 CD)

CALEGARI: La Resurrezione di Lazzaro Academia de li Musici, F. M. Bressan CHAN0673

HUMMEL: Messa in Re maggiore e Mi bemolle maggiore - Te Deum Collegium Musicum 90, Richard Hickox CHAN0681

VIVALDI: L’Estro Armonico L’Arte dell’Arco, Christopher Hogwood CHAN0689/2 (2 CD)

BUXTEHUDE: Cantate sacre E. Kirkby S. LeBlanc, Purcell Quartet CHAN0691

TELEMANN: Burlesque de Quixotte Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0700

GALUPPI: Messa per S. Marco Academia de li Musici, F. M. Bressan CHAN0702

PASQUINI: Sonate per gravicembalo Roberto Loreggian, clavicembalo CHAN0704

PICCINNI: Le donne vendicate I Barocchisti, Diego Fasolis CHAN0705/2 (2 CD)

RAMEAU: Opere per clavicembalo vol. 2 Sophie Yates, clavicembalo CHAN0708

HASSE: Sonate e trio sonate Epoca Barocca CHAN0711

HUMMEL: Messa in Mi bemolle - Te Deum Gritton, Murray, Varcoe, Collegium Music CHAN0712

TORELLI: Concerti Grossi Collegium Musicum 90, Simon Standage CHAN0716

COUPERIN: Opere per clavicembalo Sophie Yates, clavicembalo CHAN0718

HANDEL: Partenope Early Opera Company, Christian Curnyn CHAN0719/3 (3 CD al prezzo di 2)

BUXTEHUDE: Cantate sacre vol. 2 Kirkby, Chance, Harvey, Daniels-Purcell CHAN0723

STRADELLA: Amanti ola, ola! Alessandro Stradella Consort CHAN0728

MONTEVERDI: Flaming Heart I Fagiolini, Robert Hollingworth CHAN0730


FASCH: Overture in Re Tempesta di Mare CHAN0751

MOZART: Duo sonatas vol. 1 C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepiano CHAN0755

HANDEL: Semele Early Opera Company, Christian Curnyn CHAN0745/3 (3 CD al prezzo di 2)

MONTEVERDI: Fire & Ashes I Fagiolini, Robert Hollingworth CHAN0749

MOZART: Duo sonatas vol. 2 C. Mackintosh, violino; G. Govier, fortepiano CHAN0764

HUMMEL: Sonate per fortepiano Opp. 13 & 20 HANDEL: Duetti da opere Susan Alexander-Max, fortepiano R. Joshua, soprano; S. Connolly, mezzosoprano CHAN0765 CHAN0767

CHAN007

PURCELL: Dido and aeneas Solisti, Choir of the age of Enlightenme CHAN0757

SCARLATTI A.: Cantate e musica da camera ALBINONI: Concerti Op. 10 Tempesta di Mare Chamber Players Collegium Musicum 90, Standage CHAN0768 CHAN0769

J.S. Bach: Messa BWV 233 (Gloria) A. Vivaldi: Concerto n. 10 “con quattro violini e violoncello obligato” RV.580 (Allegro) C. Monteverdi: Sì ch’io vorrei morire J.P. Rameau: La Poule G.P. Telemann: Ouverture per due oboi, violino concertante e archi (Gig) N. Piccinni: Ero ancora di tenera età (Le donne vendicate) T. Albinoni: Concerto per due oboi, archi e basso continuo op. 7 n. 8 (Allegro) G.F. Händel: Per le porte del tormento (Sosarme, Re di Media HWV 30) J.M. Leclair: Concerto per flauto, archi e basso continuo op. 7 n. 3 (Allegro) H. Purcell: Thy hand, Belinda, darkness shades me; When I am laid in earth (Dido and Aeneas) W.A. Mozart: Sonata III per violino e fortepiano K.303 F.J. Haydn: Harmoniemesse (Agnus Dei - Dona nobis) In esclusiva per l’Italia, la Sound & Music è orgogliosa di presentare Essential Chaconne, una straordinaria compilation dei migliori brani scelti dal vasto catalogo della Chaconne, la linea della Chandos dedicata alla musica antica eseguita su strumenti originali. Accanto a tutti i maggiori big del Barocco, da Bach a Händel a Vivaldi, il programma comprende alcuni compositori meno noti come Jean-Marie Leclair e Niccolò Piccinni, che vi faranno scoprire nuovi repertori di grande interesse, e si spinge fino ai due dioscuri del Classicismo viennese, Haydn e Mozart. Tra gli interpreti si contano alcuni dei massimi specialisti del repertorio preromantico, da Simon Standage, violinista e direttore del Collegium Musicum 90, al Purcell Quartet e dall’ensemble I Fagiolini alla clavicembalista Sophie Yates, ai quali si aggiungono Diego Fasolis, direttore de I Barocchisti, e L’Arte dell’Arco. Un disco assolutamente imperdibile (anche per il prezzo choc), che contribuirà a mettere i dischi della Chaconne al centro della vostra collezione.

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Columns - OTTOBRE 2011 Prima di emigrare in Occidente, George Balanchine portò a termine i suoi studi a San Pietroburgo e iniziò la sua carriera al Teatro Accademico di Stato, l’attuale Teatro Mariinsky. Il balletto Jewels venne concepito negli ultimi anni della sua carriera di coreografo e fu eseguito per la prima volta nel 1967 dal New York City Ballet. Questa versione, filmata da Brian Large, vede protagonisti alcuni dei migliori danzatori del Mariinsky, tra cui Ulyana Lopatkina, Igor Zelensky e Andrian Fadeyev, accompagnati dall’Orchestra del Mariinsky diretta da Tugan Sokhiev. Il programma è corredato da un’interessante intervista con Valery Gergiev. Considerato il primo balletto astratto della storia della danza, Jewels è diviso in tre atti, Smeraldi, Rubini e Diamanti, basati rispettivamente su musiche di Fauré, Stravinsky e Ciaikovsky. Sotto l’aspetto stilistico, i tre atti non potrebbero essere più diversi tra loro, avendo come unico elemento comune i favolosi costumi ornati dai colori delle pietre preziose citate nel titolo. Nell’atto iniziale Smeraldi, le ballerine volteggiano in lunghi costumi di tulle verde su una coreografia di morbida leggerezza che ricorda lo stile della scuola francese del XIX secolo basata su musica di Fauré. Accompagnato dal Capriccio per pianoforte e orchestra di Stravinsky, il vivace secondo atto intitolato Rubini presenta un notevole temperamento, con movenze dai tratti spigolosi che sembrano evocare certi scorci della New York moderna. Diamanti si riallaccia invece alla Russia zarista, con le danzatrici, abbigliate con tutù bianchi, che interpretano gli ultimi tre movimenti della Terza Sinfonia di Ciaikovsky.

BWV 1005 E. Ysaÿe: Sonata op. 27 n. 4; Sonata op. 27 n. 3 C. Debussy: La valse que lente F. Chopin: Notturno op. 27 n. 1 F. Mompou: Jeune fille au jardin n. 5 A. Scriabin: Étude di terze op. 8 n. 10 P. de Sarasate: Habanera op. 21; Zapateado op. 23 E. Elgar: La capricieuse op. 17 J. Engel: Shell shells S. Prokofiev: L’amore delle tre Melarance op. 33 (Marcia) J. Suk: Quattro Stücke op. 17 (Burlesca n. 4) J. Massenet: Méditation (Thaïs) F. Kreisler: Caprice viennois op. 2 Dinicu: Hora staccato Brand: The Old Refrain N. Rimsky-Korsakov: Il volo del calabrone L’americano di origine romena Michael Rabin (1936-1972) fu uno dei più grandi virtuosi di violino del secondo dopoguerra, ma la sua carriera venne tragicamente stroncata all’età di appena 36 anni da una caduta accidentale nel suo appartamento. Tutte le opere proposte in questo cofanetto di sei CD (disponibili anche su LP da 180 grammi) dalla Testament richiedono uno straordinario virtuosismo, spaziando dal Concerto n. 1 di Wieniawski (a suo tempo uno dei principali cavalli di battaglia di Jascha Heifetz) al celeberrimo Concerto n. 1 di Paganini, alla seducente vena melodica di Saint-Saëns, per finire con l’acceso romanticismo dei celebri concerti di Mendelssohn e di Ciaikovsky. Queste incisioni stereofoniche realizzate in studio tra il 1954 e il 1960 vengono pubblicate su licenza della EMI e sono state rimasterizzate con grandissima cura dai tecnici dell’etichetta inglese al fine di garantire un ascolto di straordinaria fedeltà. Nel complesso, questi dischi rappresentano allo stesso tempo una meravigliosa antologia del violinismo tardo romantico e un doveroso omaggio a un grande artista, il cui ricordo è oggi purtroppo vivo quasi esclusivamente tra i collezionisti più incalliti e i violinisti.

TESTAMENT MICHAEL RABIN Michael Rabin, violino; Leon Pommers, pianoforte Philharmonia Orchestra, Lovro von Matacic, A. Galliera Sir Adrian Boult; Sir Eugene Goossens Hollywood Bowl Symphony Orchestra, Felix Slatkin TES1471 (6 CD a prezzo speciale)

JULIAN VON KÁROLYI E LEO BLECH INTERPRETANO CHOPIN E SCHUBERT Julian von Károlyi, pianoforte Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Leo Blech AUD95640 (CD alto prezzo)

N. Paganini: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 6 (due versioni); Capricci per violino solo op. 1; Moto perpetuo op. 11 A. Glazunov: Concerto per violino e orchestra op. 82 C. Saint-Saëns: Havanaise; Introduzione e Rondò capriccioso per violino e orchestra op. 28 (due versioni) P.I. Ciaikovsky: Concerto per violino e orchestra op. 35 F. Mendelssohn: Concerto per violino e orchestra op. 64 M. Ravel: Tzigane; Pièce en forme de habanera H. Wieniawski: Concerto n. 1 per violino e orchestra op. 14; Concerto n. 2 per violino e orchestra op. 22; Étude-caprice op. 18 n. 4 M. Bruch: Fantasia scozzese per violino e orchestra op. 46 J.S. Bach: Sonata n. 3 per violino solo

F. Chopin: Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 21 F. Schubert: Sinfonia n. 9 D.944 La Grande Il direttore Leo Blech e il pianista Julian von Károlyi, protagonisti di questo nuovo titolo storico della Audite, rientrano di diritto nella schiera degli interpreti più carismatici del XX secolo, ma per una serie di ragioni il loro ricordo sembra essere caduto nell’oblio più totale. 19


Columns - OTTOBRE 2011 Il programma comprende una vibrante interpretazione live fissata su disco nel 1950 presso il Titania Palast di Berlino del Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin, nel quale Károlyi riesce a cogliere con straordinaria immediatezza lo spirito più autentico del compositore polacco, accompagnato con sublime musicalità da un ispiratissimo Blech. Da parte sua, Blech sfodera una lettura di sofisticata maturità nella famosa Sinfonia n. 9 La Grande di Schubert, che consente di apprezzare l’arte di un direttore considerato tra i migliori del panorama musicale tedesco dal 1908 fino al 1933, anno in cui i nazisti gli fecero perdere il posto a causa della sua fede ebraica, costringendolo a emigrare all’estero. Károlyi fu in seguito accusato di aver perso la sua originalità rifugiandosi in una grigia routine. Questa critica viene completamente smentita da questo disco, che tratteggia l’immagine di un pianista in grado di far coesistere nel modo migliore una distesa musicalità con un impeccabile virtuosismo.

AA.VV. ESSENTIAL GERGIEV

London Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Mariinsky Valery Gergiev, direttore

FRANZ SCHUBERT (1797-1828) OPERE PER PIANOFORTE

Hideyo Harada, pianoforte AUD92575 (SACD alto prezzo)

F. Schubert: Fantasia D.760 Wanderer Fantasie; Sonata n. 21 D.960 Questo nuovo SACD della Audite presenta due delle opere per pianoforte più significative di Franz Schubert che si collocano su poli completamente diversi. Infatti, se la Fantasia Wanderer è caratterizzata da una scrittura vigorosa, veemente e ricca di pathos, la Sonata in si bemolle maggiore appare delicata, trattenuta e a tratti addirittura introversa. L’elemento che unisce queste opere è il movimento lento, la cui nozione di tempo sospeso non era mai stata affrontata fino ad allora in modo così radicale da nessun altro compositore romantico. Nella Fantasia Wanderer questo aspetto trova espressione nel ritmo, inteso nel senso di “tempo misurato”, mentre nella Sonata si manifesta nello scorrere del tempo, che incarna il concetto di vita della musica. Nella sua interpretazione Hideyo Harada mette in grande evidenza questi contrasti, sottolineando però il fatto che in fondo si tratta di due facce della stessa medaglia.

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Piotr Ilic Ciaikovsky (1840-1893): Marcia slava; Cantata Mosca (introduzione e coro) - Sinfonia n. 6 - Allegro con grazia Claude Debussy (1862-1918): La Mer - Jeux des vagues - Allegro Dmitri Shostakovich (1906-1975): Sinfonia n. 15 - Adagio (estratto) Maurice Ravel (1875-1937): Daphnis et Chloé - Animé - Danse Générale (estratto) Sergei Prokofiev (1891-1953): Romeo e Giulietta - Atto II - La gente continua a essere in festa Richard Wagner (1813-1883): Parsifal - Preludio (estratto) Gustav Mahler (1860-1911): Sinfonia n. 1 in re maggiore Il titano (Stürmisch bewegt); Sinfonia n. 8 - Parte II - Poco adagio (estratto) Gaetano Donizetti (1797-1848): Lucia di Lammermoor (Sconsigliato!) Negli ultimi anni i collezionisti di dischi, i melomani che affollano i teatri lirici di tutto il mondo e i frequentatori delle principali sale da concerti hanno focalizzato sempre più la loro attenzione su Valery Gergiev, il direttore russo che da una ventina d’anni per intenderci dalla scomparsa del sommo Herbert von Karajan - ha riportato la figura del direttore d’orchestra in una dimensione ai limiti del mito. Dopo aver mosso i primi passi in ambito discografico con la Philips, Gergiev ha trovato la piena consacrazione


Gergiev Mahler integrale delle sinfonie

PRIMA SCELTA i migliori a prezzo speciale

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(prezzo consigliato - fino al 31.12.2011)

con la LSO Live e la Mariinsky, le etichette di proprietà delle due orchestre a cui oggi è maggiormente legato. Sotto l’aspetto repertoriale Gergiev ha iniziato ad affiancare con grande profitto gli amatissimi autori russi ai più grandi compositori del Tardo Romanticismo mitteleuropeo, come si può notare dalla strepitosa integrale delle sinfonie di Mahler portata trionfalmente a termine il mese scorso con una magistrale interpretazione della Nona. Questo disco dal generosissimo minutaggio e dal prezzo estremamente conveniente offre la possibilità di ascoltare i brani migliori delle numerose registrazioni effettuate negli ultimi tempi dal grande maestro russo, spaziando dalla triade russa Ciaikovsky-Shostakovich-Prokofiev, all’accoppiata francese (da non perdere il vitalissimo brano del Daphnis et Chloé di Ravel) e a due giganti della lirica ottocentesca, Richard Wagner e Gaetano Donizetti, i cui stili diversissimi non fanno altro che esaltare la straordinaria ecletticità di Gergiev. Da non perdere.

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L’integrale delle sinfonie di Mahler in SACD al prezzo speciale di € 12,90 (singoli) e € 18,90 (doppi) in promozione fino al 31.12.2011

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25 anni di stile italiano nella musica classica DANZE STRUMENTALI MEDIEVALI ITALIANE Anima Mundi Consort TC300002

Baldassarre Galuppi PASSATEMPO AL CEMBALO E SONATE Annalisa Martella, cembalo TC700702

F. Geminiani - T. Giordani SONATE PER CHITARRA E BASSO CONTINUO G. Bandini,chitarra; F. Ferri, violoncello; D. Proni, clavicembalo TC680705

Niccolò Jommelli E I MUSICI DI SCUOLA NAPOLETANA DEL ‘700 I Solisti Partenopei, Ivano Caiazza TC711201

DANZE VENETE DEL PRIMO CINQUECENTO Consort Veneto TC500001

LAUDARIO DI CORTONA Ensemble vocale La Dolce Vista TC270001

VILLANELLE NAPOLETANE DEL XVI SECOLO Ensemble San Felice TC500002

Adriano Banchieri GEMELLI ARMONICI E METAMORFOSI MUSICALE Ensemble Hypothesis TC560204

Luigi Boccherini STABAT MATER (VERSIONE 1781) Barbara Vignudelli, Flavio Emilio Scogna TC740208

Pier Francesco Cavalli MISSA PRO DEFUNCTIS MOTTETTI E SONATE Coro Claudio Monteverdi, Bruno Gini TC680403

Sulpitia Cesis MOTTETTI SPIRITUALI Cappella Artemisia, Candace Smith TC572801

Francesco Durante VESPRO BREVE E MISERERE Ensemble Strumentale Il Dodicino, Giovanni Acciai TC680403

N 2 M T


Andrea Gabrieli MISSA BREVIS QUATUOR VOCUM Concentus Musicus Patavinus TC510701

Benedetto Marcello SONATE PER FLAUTO E BASSO OP. 2 Il Rossignolo, Ottaviano Tenerani TC683802

Claudio Merulo MISSA APOSTOLORUM Schola Gregoriana Scriptoria, Roberto Loreggian TC533803

Padre Martini REQUIEM E MISSA SOLEMNIS Melodi Cantores, Elena Sartori TC701306

Niccolò Paganini 24 CAPRICCI E CAPRICE D’ADIEU Marco Rogliano, violino TC781602

Giovan Battista Pergolesi LA SERVA PADRONA F. Zanello, M. Govi, M. Dallara TC711604

Alessandro Rolla SEI QUARTETTI PER FLAUTO E ARCHI Mario Carbotta, flauto; Quartetto Erasmus TC751805

Gioachino Rossini PETITE MESSE SOLENNELLE Coro da camera Petrassi, Flavio Emilo Scogna TC791803

Gregorio Strozzi CAPRICCI PER SONAR, OP. IV Elena Sartori, organo e clavicembalo TC614401

Giuseppe Tartini I CONCERTI PER FLAUTO Massimo Mercelli, flauto; Ensemble Respighi, Federico Ferri TC692002

Giovanni Battista Viotti SEI SERENATE OP. 23 PER DUE VIOLINI Marco Rogliano, Gianfranco Iannetta, violini TC752202

Antonio Vivaldi CONCERTI PER FAGOTTO ARCHI E BASSO CONTINUO Roberto Giaccaglia, fagotto; Ensemble Respighi, Federico Ferri TC672242

Domenico Zipoli CANTATE E SONATE E. C. Fedi, L. Cozzolino, B. Hoffmann, G. L. Lastraioli, A. Fedi TC682603


Columns - OTTOBRE 2011

FRANZ SCHUBERT WINTERREISE

C. Maltman, baritone; G. Johnson, pianoforte

grande talento destinati a portare avanti la tradizione familiare. La musica classica indiana è considerata da molti un’espressione dello spirito divino, con la melodia del raga basata su un sistema melodico composto da cinque o più note e con diversi raga associati a differenti momenti della giornata. «Eseguo ogni raga con il rispetto che si deve a un essere vivente […] Anche se per definizione il raga è un’improvvisazione su un insieme di note ascendenti e discendenti, sono convinto che ogni raga debba essere invocato» (Amjad Ali Khan).

WHLive0046 (CD medio prezzo)

Franz Schubert (17971828): Winterreise Quasi volessero celebrare l’ineguagliabile reputazione di tempio del canto da camera di cui gode da tempo la Wigmore Hall e la sua omonima etichetta, Christopher Maltman e Graham Johnson propongono questo mese il secondo dei tre volumi dedicati ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert, comprendente Winterreise. Il viandante che si inoltra solitario nel gelo invernale viene delineato con straordinaria incisività da Maltman, che - come ha sottolineato il critico dell’autorevole rivista Classic FM - sfoggia «una fiera intelligenza e un’ampia tavolozza di sfumature vocali», venendo accompagnato da Johnson, unanimemente considerato uno dei migliori pianisti accompagnatori del mondo. AMJAD ALI KHAN RAGA CLASSICI INDIANI

A. Ali Khan, A. Ali Khan, A.A. Khan, sarod; S. Talwalkar, tabla WHLive0047 (CD medio prezzo)

Raga Shyam; Raga Pilu; Raga Kirwani Con questo disco dedicato ai raga classici della tradizione indiana la Wigmore Hall propone per la prima volta al suo pubblico un repertorio molto suggestivo che merita di essere conosciuto e apprezzato ai massimi livelli. Il virtuoso di sarod Amjad Ali Khan fa parte della sesta generazione di una famiglia di suonatori di sarod che nel corso degli ultimi due secoli ha dato un contributo determinante allo sviluppo di questo strumento. In questo disco è affiancato dai suoi due figli, Amaan Ali Khan e Ayaan Ali Khan, a loro volta musicisti di 24

VÁCLAV TALICH DIRIGE SMETANA E DVORÁK Czech Philharmonic Orchestra, Václav Talich, direttore SU4065 (2 CD medio prezzo)

B. Smetana: Ma vlást A. Dvorák: Danze slave op. 72 L’impasto sonoro, la reputazione e le prime registrazioni della Czech Philharmonic Orchestra sono strettamente legati al suo grande direttore Václav Talich. Le incisioni contenute in questo cofanetto doppio costituiscono la testimonianza di eventi storici di capitale importanza. L’esecuzione del ciclo Ma vlást di Smetana tenutasi il 5 giugno del 1939 nella Praga occupata dalle truppe naziste costituisce una chiara espressione del patriottismo di Talich. La straordinaria carica emotiva di questo memorabile evento pose le basi ideali per quella che viene giustamente considerata la versione discografica più coinvolgente del capolavoro di Smetana mai realizzata da Talich e - dopo un’interminabile ovazione - il pubblico in delirio concluse il concerto cantando in coro l’inno nazionale ceco. Questa registrazione venne effettuata dai tecnici di Radio Norvegia, la stazione radiofonica che all’epoca possedeva la tecnologia più avanzata del mondo. Con il suo andamento fiero e la sua incrollabile determinazione a difendere la libertà del suo paese, questa versione di Ma vlást diretta da Talich si pone in netto contrasto con la leggendaria registrazione della stessa opera realizzata da Rafael Kubelik nel 1990 per celebrare con incontenibile gioia la libertà riconquistata dopo quasi mezzo secolo. Questa registrazione - la prima realizzata dalla Czech Philharmonic Orchestra - è stata definita dal critico di Gramophone Rob Cowan la versione di Ma vlást più emozionante mai fissata su disco.


Columns - OTTOBRE 2011

MARCO ENRICO BOSSI INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO

- VOLUME 6

Andrea Macinanti, organo TC862716 (CD alto prezzo)

Ogni volume dell’integrale della produzione organistica di Marco Enrico Bossi varata dalla Tactus offre nuove sorprese, contribuendo ad allargare le nostre conoscenze sullo stile del grande compositore di Salò. Al contrario, poco si è finora detto della grande attenzione prestata da Andrea Macinanti nella scelta degli organi, tutti costruiti all’epoca di Bossi e dotati di caratteristiche sonore che li rendono gli strumenti ideali per eseguirne le opere. Non si tratta di un dettaglio di poco conto. Un organo può infatti esaltare al massimo grado un’opera o renderla quasi insignificante, molto più di quanto abbiano fatto gli strumenti originali che nel corso degli ultimi decenni hanno scatenato vivaci discussioni tra i cultori della musica antica. Per questo disco Macinanti ha scelto di utilizzare tre strumenti costruiti da Pacifico Inzoli, Vincenzo Mascioni e William George Trice. Questa ricerca organologica, unita alla profonda congenialità di Macinanti nei confronti della produzione di Bossi, contribuisce a garantire una straordinaria piacevolezza d’ascolto a un programma molto composito, che abbraccia vent’anni della carriera di Bossi. Quasi inutile sottolineare che tutte le opere in programma sono world premiere recordings! AA.VV. GIACINTO E VINCENZO CALDERARA E LA MUSICA TASTIERISTICA SABAUDA DEL XVIII SECOLO

Mario Stefano Tonda, fortepiano TC720001 (CD alto prezzo)

In coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità dell’Italia, che ha avuto uno dei suoi motori a Torino, la Tactus presenta un disco di grande interesse, primo volume di una serie che si propone di andare alla scoperta della produzione musicale sabauda e il cui programma ruota intorno alle figure di

Giacinto e di Vincenzo Calderara. L’aspetto che emerge più evidente fin dal primo ascolto delle opere contenute in questo disco è costituito dalla loro straordinaria varietà stilistica, che spazia da elementi viennesi, a reminiscenze venete, agli spunti ascrivibili alla scuola napoletana della Suonata di Vincenzo Calderara. Le note di copertina firmate da Paolo Cavallo contestualizzano le opere - tutte presentate in prima registrazione mondiale - nel loro giusto ambito storico e artistico e mettono in evidenza il grande lavoro di ricerca nelle biblioteche piemontesi che ha consentito di riportarle alla luce. Protagonista di questo disco è Mario Stefano Tonda, che dopo aver studiato clavicembalo con alcuni dei più grandi solisti italiani e stranieri si è specializzato in fortepiano con Malcolm Bilson. Come strumento, Tonda utilizza la copia di un fortepiano costruita dal viennese Anton Walter intorno al 1805 dalle sonorità particolarmente ricche e affascinanti. Una scoperta davvero imperdibile!

SVIATOSLAV RICHTER INTERPRETA I GRANDI CONCERTI RUSSI Sviatoslav Richter, pianoforte; Orchestre e direttori, diversi URNWS131 (3 CD a prezzo speciale)

P.I. Ciaikovsky: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 23 S. Rachmaninov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 1; Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 18 S. Prokofiev: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra op. 10; Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 55 A. Glazunov: Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra N. RimskyKorsakov: Concerto per pianoforte e orchestra op. 30 La discografia di Sviatoslav Richter è sicuramente di grandi proporzioni ma molto frammentaria. Infatti, il pianista russo non ha mai registrato per una casa discografica in esclusiva, per cui parecchie etichette sia russe sia occidentali ne hanno capillarizzato le incisioni, al pun to che per rintracciare le fila di questa discografia bisogna effettuare un impegnativo lavoro di ricerca. Questo cofanetto triplo della Urania che raccoglie i grandi concerti per pianoforte del repertorio russo nell’interpretazione di Richter si pone quindi il problema di antologizzare una parte di questa carriera discografica e di renderla disponibile per il pubblico. Naturalmente, Richter ha registrato più volte alcuni di questi capolavori (per esempio il Primo di Ciaikovsky e il Secondo di Rachmaninov), mentre di altri (Rimsky-Korsakov e Glazunov) ne ha dato una sola versione. Utilizzando come fonti 25


Columns - OTTOBRE 2011 le registrazioni della Melodiya e della Deutsche Grammophon, la casa discografica milanese ha raccolto questo straordinario lascito discografico inerente la tradizione concertistica russa. Al più famoso e celebrato concerto di Ciaikovsky (qui nella formidabile versione con Evgeni Mravinsky) seguono i primi due concerti di Sergei Rachmaninov (ambedue diretti da Kurt Sanderling), il Primo Concerto di Prokofiev (diretto da Kondrashin), il Quinto (diretto da Rowicki) e infine le introvabili registrazioni dei concerti di Rimsky-Korsakov e di Glazunov. In definitiva si tratta di una proposta editoriale senza precedenti, che in tre dischi raccoglie il meglio del meglio del concertismo russo nell’interpretazione del suo massimo interprete. GEORGE GERSHWIN THE HISTORICAL GERSHWIN

G. Gershwin, A. Toscanini, Benny Goodman Earl Wild G. Bargy, O. Levant, F. Astaire, L. Armstrong, B. Holiday, M. Monroe N. K. Cole, E. Fitzgerald, F. Sinatra

intellettuale di carattere tematico, la sua musica esprime, soprattutto attraverso il ritmo e i colori timbrici, le atmosfere ideali e le cadenze dei nativi brasiliani visti attraverso ottiche ora desunte da un programmatico astrattismo bachiano ora dalle più varie forme del tardo impressionismo parigino. Villa-Lobos ha registrato buona parte dei suoi maggiori lavori (soprattutto le celeberrime Bachianas brasileiras). Questa pubblicazione si concentra però sulla sua Quarta Sinfonia e sul Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra, veri punti d’arrivo di un compositore prolifico e omogeneo di intenti e forme. Le registrazioni, da tempo introvabili, sono state effettuate tra il 1954 e il 1958 e sono di altissima qualità, resa ancor più evidente dall’attuale restauro.

URNWS132 (2 CD a prezzo speciale)

Questa prezioso cofanetto doppio raccoglie le uniche testimonianze di George Gershwin interprete di se stesso. Non essendoci pervenuto materiale sufficiente per realizzare un intero CD interpretato da Gershwin, il programma di questo cofanetto comprende molto materiale d’epoca restaurato con grande cura, che va dalla Rapsodia in Blu suonata al pianoforte dallo stesso Gershwin al Concerto in fa eseguito dal pianista Roy Bargy con la leggendaria orchestra di Paul Whiteman, collaboratrice fissa del grande compositore americano. Seguono poi 13 canzoni interpretate dai protagonisti più famosi dello star system dell’epoca, tra cui Fred Astaire e Marilyn Monroe, coprendo un periodo di circa 30 anni. Il secondo CD ripropone invece le straordinarie registrazioni effettuate da Arturo Toscanini con Benny Goodman, Oscar Levant e Earl Wild. Insomma, tutto ciò che resta di un’epoca mitica della cultura occidentale della prima metà del Novecento! HEITOR VILLA-LOBOS DIRIGE VILLA-LOBOS Magda Tagliaferro, Felicia Blumental, O.N.R.F. Symphony Orchestra, Heitor Villa-Lobos URNWS133 (CD basso prezzo)

Heitor Villa-Lobos rappresenta il punto d’incontro tra la musica colta occidentale e il folklore sudamericano, in questo caso amazzonico-brasiliano. Libera da ogni tipo di contaminazione 26

IRLANDA IRISH TAP DANCE - DANZE TRADIZIONALI IRLANDESI

Artisti vari PSSA141221 (CD basso prezzo)

Questo irresistibile disco rende omaggio alle danze tradizionali irlandesi, concentrando la sua attenzione soprattutto sulla step dance, antesignana della claquette, che ebbe origine dal modo in cui i contadini irlandesi comunicavano tra loro da una valle all’altra battendo gli zoccoli su tronchi d’albero cavi. L’interpretazione di questi suggestivi brani tradizionali è affidata ai migliori artisti legati alla celebre casa discografica irlandese Connoisseur Music. ROMANIA CANTI ORTODOSSI BIZANTINI

Preludiu PSSA141222 (CD basso prezzo)

Questo nuovo titolo della Air Mail dedicato ai canti bizantini è il primo - e finora unico - disco realizzato dal prestigioso coro romeno Preludiu. Fondato nel 1972 dal suo attuale direttore Voicu


Columns - OTTOBRE 2011 Enechescu, l’ensemble Preludiu ha dato oltre mille concerti in ogni parte del mondo accolti con grande favore sia dal pubblico sia dalla critica. Il suo repertorio comprende oltre 300 opere in romeno. Nel corso degli anni la corale ha abbandonato lo status amatoriale - fino a quel momento era infatti composta da studenti iscritti all’Università e al Conservatorio di Bucarest - per entrare nella sfera professionistica, passando sotto l’egida del Ministero della Cultura della Romania. A trent’anni dalla sua fondazione l’ensemble Preludiu non è solo la formazione di riferimento per la musica tradizionale romena, ma anche una formazione in grado di affrontare con grande maestria le opere sacre, classiche, romantiche e rinascimentali. Nel 1996, dopo aver ascoltato un concerto dell’ensemble Preludiu, Marcel Corneloup, presidente dell’associazione corale A Coeur Joie International, ha affermato «Ascoltandovi, ascoltando le voci dei cantori dell’ensemble Preludiu, mi convinco sempre di più che la perfezione esista veramente!».

ANTONIO VIVALDI CONCERTI OP. 8 IL CIMENTO DELL’ARMONIA E DELL’INVENTIONE Avison Ensemble, Pavlo Beznosiuk, violino e direzione LINNCKD365 (2 SACD a prezzo speciale)

Questo splendido cofanetto doppio dell’Avison Ensemble rappresenta l’attesissima seconda uscita di una serie dedicata al repertorio barocco, con una delle raccolte di concerti per violino più famose di tutti i tempi. Diretta dal violino da Pavlo Beznosiuk, uno dei più grandi virtuosi specializzati in strumenti storici, questa brillante formazione si accosta al capolavoro vivaldiano con un approccio al tempo stesso energico e meditato, qualità che le consentono di coglierne lo spirito fino in fondo. L’attrattiva principale di questa raccolta è costituita dai primi quattro concerti, conosciuti in tutto il mondo con il titolo di Quattro Stagioni, che negli ultimi decenni sono diventati non solo le opere di gran lunga più famose del Prete Rosso, ma anche vere e proprie icone del repertorio barocco. Facendo leva sul suo virtuosismo e su un suono di rara bellezza, Beznosiuk ci offre

una lettura elettrizzante e di straordinario fascino, che farà ricredere tutti coloro che pensavano che queste opere non presentassero più segreti. Un cofanetto da non perdere. JAMES MACMILLAN WHO ARE THESE ANGELS? Cappella Nova, Alan Tavener LINNCKD383 (SACD alto prezzo)

J. MacMillan: And lo, the Angel of the Lord; Qui meditabitur; O Radiant Dawn; Lux aeterna; Os mutorum; Bring us, O Lord; Canticle of Zachariah; Benedictus Deus; Advent Antiphon; Pascha nostrum immolatum est; Who are these Angels?; Think of how God loves you; Benedicimus Deum caeli; Mass of Blessed John Henry Newman L’ensemble Cappella Nova fa seguito al suo «indiscutibilmente affascinante» (The Financial Times) disco d’esordio per la Linn Tenebrae con il secondo volume di opere corali di James MacMillan, considerato una delle voci più originali nel panorama della musica contemporanea. L’eccezionale formazione scozzese ha da tempo un rapporto privilegiato con MacMillan, al quale ha commissionato diversi lavori di grande interesse. Tutti i brani di questo disco sono presentati in prima registrazione mondiale e sono stati incisi sotto la supervisione dell’autore. Il programma comprende l’ultimo Strathclyde Motet - i primi sette sono stati presentati nel primo disco - e la messa che James MacMillan scrisse per Benedetto XVI e che fu eseguita da 150.000 persone in occasione della visita compiuta dal pontefice in Scozia nel settembre del 2010. WOLFGANG AMADEUS MOZART DIVERTIMENTO K. 334. QUARTETTO K. 370 Scottish Chamber Orchestra Ensemble Alexander Janiczek, violino e direzione LINNCKD376 (SACD alto prezzo)

W.A. Mozart: Marcia per due violini, viola, bassi e due corni K.445 (320c); Divertimento n. 17 K.334 (320b); Quartetto per oboe e archi K.370 Alexander Jeniczek guida le prime parti della Scottish Chamber Orchestra in una registrazione pervasa da un meraviglioso intimismo. La scrittura di Mozart consente 27


Columns - OTTOBRE 2011 a ogni musicista di mettersi in grande evidenza e di sfoggiare il proprio talento all’interno della compagine orchestrale. Le opere proposte in questo splendido disco rientrano nel novero dei lavori più conosciuti del grande Salisburghese e con i loro notissimi temi ne rivelano tutta la ricchezza melodica. Il celebre oboista Robin Williams ci offre una elettrizzante interpretazione del Quartetto K.370, uno dei più grandi capolavori del compositore salisburghese. Questo disco rappresenta il quattordicesimo tassello della fruttuosa collaborazione che lega da tempo la Linn alla Scottish Chamber Orchestra - comprendente tra le altre cose magistrali versioni delle ultime sinfonie di Mozart - nella quale la formazione scozzese è stata guidata prima dal compianto Charles Mackerras e poi da Alexander Janiczek, solista e direttore di grande talento, che oltre che con la Scottish Chamber Orchestra collabora stabilmente con la Chamber Orchestra of Europe e la Camerata Salzburg. Già disponibili:

W. A. MOZART SINFONIE N. 29, 31, 32, 35 E 36

Scottish Chamber Orchestra Sir Charles Mackerras LINNCKD350 (2 SACD prezzo speciale)

W. A. MOZART

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SINFONIE N. 38, 39, 40 E 41

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Scottish Chamber Orchestra Sir Charles Mackerras LINNCKD308 (2 SACD prezzo speciale)

Scottish Chamber Orchestra Alexander Janiczek LINNCKD320 (SACD alto prezzo)

Prima di essere nominato direttore a vita dei Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan collaborò a lungo con la Philharmonia Orchestra, una compagine orchestrale londinese, senza peraltro mai ricoprire un incarico ufficiale. Walter Legge, fondatore dell’orchestra e leggendario producer della EMI, fu sempre contrario all’idea di dare alla sua creatura un direttore principale stabile, ma fu Karajan a trasformare la Philharmonia in una delle orchestre migliori del mondo e a realizzare diverse registrazioni per la EMI, compresa la celebre integrale delle sinfonie di Beethoven e alcune delle prime gemme dell’era stereofonica, come questa splendida versione della Quinta Sinfonia di Jean Sibelius. Questo disco fu registrato il 20, il 21 e il 23 settembre del 1960 (Quinta Sinfonia) e il 5 e il 6 gennaio del 1959 (Finlandia) presso la mitica Kingsway Hall di Londra dall’ingegnere del suono Douglas Larter (Harold Davidson per Finlandia) e dal producer Walter Legge. «In questo nuovo disco della Philharmonia Orchestra si notano diversi dettagli molto apprezzabili, tra cui una compagine di archi dalle sonorità meravigliosamente morbide, setose e avvolgenti. Lo Scherzo è eseguito con grande brillantezza» (Gramophone, settembre 1961). JOHANN SEBASTIAN BACH CONCERTI PER VIOLINO E ORCHESTRA

Yehudi Menuhin, Christian Ferras, violini Robert Masters Chamber Orchestra Bath Festival Chamber Orchestra, Yehudi Menuhin HIQLP009 (LP da 180 grammi) W. A. MOZART

W. A. MOZART

SERENATE

CONCERTI PER FIATI

Scottish Chamber Orchestra Alexander Janiczek LINNCKD287 (SACD alto prezzo)

Solisti, Scottish Chamber Orchestra Alexander Janiczek LINNCKD273 (SACD alto prezzo)

JEAN SIBELIUS SINFONIA N. 5. FINLANDIA Philharmonia Orchestra, Herbert von Karajan HIQLP010 (LP da 180 grammi)

28

J.S. Bach: Concerto BWV 1041; Concerto BWV 1043; Concerto BWV 1042 La HI·Q Records Supercuts ripropone questo celebre LP che vede il quarantenne Yehudi Menuhin eseguire all’apice dei suoi ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi i tre concerti per violino di Johann Sebastian Bach. Come gli altri dischi pubblicati in precedenza da questa etichetta, questo vinile è stato accuratamente rimasterizzato nei mitici studios della EMI di Abbey Road a partire dal master stereofonico originale della EMI realizzato da Peter Andry e Robert Gooch. I Concerti in la minore e in mi minore per violino e orchestra di Bach vennero registrati


Columns - OTTOBRE 2011 nella famosa sala londinese di Kingsway Hall il 7 e l’8 ottobre del 1958, mentre il Concerto per due violini (che accanto a Menuhin vede la presenza del violinista francese Christian Ferras) fu inciso l’8 luglio del 1959 dal producer Peter Andry e dall’ingegnere del suono Robert Gooch. Oggi queste mitiche interpretazioni vengono ripresentate su vinile da 180 grammi con una accuratissima rimasterizzazione e una veste grafica che riproduce nei minimi dettagli la copertina del disco originale. CARL ORFF CARMINA BURANA

Sheila Armstrong, Gerald English, Thomas Allen London Symphony Orchestra Chorus The Clement Danes Grammar School Boys Choir London Symphony Orchestra, André Previn HIQLP008 (LP da 180 grammi)

Registrato tra il 25 e il 27 novembre del 1975 nella Kingsway Hall di Londra dal leggendario team della EMI composto da Christopher Bishop e Christopher Parker, questo disco costituisce una delle più fulgide testimonianze del periodo d’oro della carriera di André Previn. Interpretando il capolavoro di Orff, Previn esalta al massimo grado le straordinaria ricchezza timbrica dell’orchestra e dà libero sfogo alla forza tellurica delle masse corali, due caratteristiche che rendono questa versione uno dei massimi punti di riferimento della discografia dei Carmina Burana. Rimasterizzato con estrema cura e pubblicato con la copertina dell’LP originale, questo disco è stato stampato su vinile da 180 grammi in modo da garantire un’esperienza d’ascolto il più vicina possibile a un concerto dal vivo. Da notare che la EMI incise questo LP con tecnologia sia stereo sia quadrifonica. Per questa nuovo titolo, i tecnici della HI·Q Records Supercuts hanno deciso di utilizzare il master stereofonico, che presenta un bilanciamento migliore. AA.VV. ANDRÉ PREVIN’S MUSIC NIGHT

London Symphony Orchestra, André Previn HIQLP011 (LP da 180 grammi)

A. Previn: André Previn’s Music Might W. Walton: Orb and Sceptre P. Dukas: L’apprendista stregone T. Albinoni: Adagio (trascrizioni: Remo Giazotto) E. Humperdinck: Ouverture a Hänsel und Gretel M. Ravel: La Valse A. Dvorák: Danza slava n. 9 op. 72 n. 1

Quando nel 1967 lasciò la Decca per accasarsi alla BBC in qualità di direttore artistico, il leggendario producer John Culshaw ideò e supervisionò diverse serie di André Previn’s Music Night, un programma nel quale il grande direttore prima spiegava al pubblico televisivo le opere dei grandi compositori e poi dirigeva la London Symphony Orchestra, i cui membri non indossavano i consueti abiti da sera ma vestiti dal taglio insolitamente informale. Nella prima metà degli anni Settanta questo programma ebbe il merito di attirare sulla musica classica l’attenzione di molta gente che fino ad allora non l’aveva mai presa in considerazione. Tra il 1974 e il 1975 la EMI registrò uno dei programmi di questa serie televisiva di grande successo, ottenendo risultati di vendite di gran lunga superiori a quelli sperati. Un album di sorprendente bellezza, degno di essere preso in considerazione ancora oggi.

ELVIS COSTELLO GET HAPPY! Elvis Costello, The Attractions MFSL2-334 (2 LP da 180 grammi a 45 giri)

I Can’t Stand Up For Falling Down; Black & White World; Give Gears in Reverse; B Movie; Motel Matches; Human Touch; Beaten to the Punch; Temptation; I Stand Accused; Riot Act; Love for Tender; Opportunity; The Imposter; Secondary Modern; King Horse; Possession; Men Called Uncle; Clowntime Is Over; New Amsterdam; High Fidelity Si dice che il magistrale album Get Happy! di Elvis Costello e degli Attractions abbia avuto origine da uno scandalo che mise a rumore tutti gli Stati Uniti, che vide il cantante inglese concludere una noiosa conversazione con Stephen Stills nel bar di un Holiday Inn con pesanti frasi razziste nei confronti di Ray Charles e James Brown. Con tutti i testimoni ubriachi, non fu facile stabilire la verità dei fatti, ma le reazioni furono a dir poco clamorose, con minacce di morte, boicottaggi radiofonici e manifestazioni di protesta. Di fronte a tutto questo, Costello e gli Attractions lasciarono il paese, mandarono a monte la registra29


Columns - OTTOBRE 2011 zione di un album già pianificato e diedero vita al malinconico Get Happy!, quarto titolo della band di Costello a ottenere i massimi riconoscimenti dalla stampa specializzata. Rimasterizzato a velocità dimezzata a partire dal master originale e stampato su due LP da 180 grammi a 45 giri in modo da riprodurre nel modo più fedele possibile la prima uscita promozionale apparsa negli Stati Uniti, questo disco non ha mai potuto vantare questa straordinaria qualità sonora su nessun supporto. TONY BENNETT I LEFT MY HEART IN SAN FRANCISCO

Tony Bennett MFSL1-358 (LP da 150 grammi)

I Left My Heart in San Francisco; Once Upon a Time; Tender Is the Night; Smile; Love for Sale; Taking a Chance on Love; Candy Kisses; Have I Told You Lately?; Rules of the Road; Marry Young; I’m Always Chasing Rainbows; The Best Is Yet to Come Qualcuno sa dirci se esiste un disco di un cantante con una voce immediatamente riconoscibile e in grado di piacere al pubblico di tutto il mondo e con uno stile vocale morbido ma deciso come una ritemprante seduta di massaggi? A nostro modo di vedere queste caratteristiche corrispondono a I Left My Heart in San Francisco, album uscito nel 1962 che rappresentò il classico punto di svolta della carriera del grande Tony Bennett ed è tuttora considerato uno dei dischi pop più importanti di tutti i tempi. Vincitore di due Grammy Award, questo album contiene il brano più famoso di Bennett e 11 altre canzoni assolutamente imperdibili. Rimasterizzato a velocità dimezzata a partire dal master originale, questo nuovo titolo pubblicato dalla OMR in edizione limitata ci offre la possibilità di ascoltare la splendida voce di Bennett con una qualità sonora finora assolutamente inimmaginabile. ROD STEWART GASOLINE ALLEY

Rod Stewart MOFI1-016 (LP da 150 grammi)

Gasoline Alley; It’s All Over Now; Only A Hobo; My Way Of Giving; Country Comforts; Cut Across Shorty; Lady Day; Jo’s Lament; You’re My Girl (I Don’t Want To Discuss It) Non importa quale fase della carriera di Rod Stewart preferiate, quasi tutti i suoi fan sono concordi nell’assegnare la palma della vittoria ai suoi primi dischi, per intenderci quelli usciti all’inizio degli anni Settanta. 30

Una conferma ci viene da Gasoline Alley, uno splendido album pubblicato nel 1970 che spianò la strada a tutti i dischi folk-rock apparsi negli anni successivi, grazie al suo evocativo stile vocale, alla sua presentazione assai poco roboante e - soprattutto - alla incredibile performance di Stewart. Ancora molto legato al suo esordio, Stewart dimostrò tutta la sua personalità in Gasoline Alley, un album per la maggior parte unplugged, nel quale il cantante si accompagna con un mix di chitarre acustiche, mandolino, violino, pianoforte e percussioni, dando vita a un rock dai tratti molto grintosi. Questo approccio ci offre la possibilità di ascoltare brani ruvidi, emozionanti, spavaldi e del tutto sinceri, che si collocano a metà strada tra il country, il rockabilly, il blues e il folk, dando comunque vita a uno stile estremamente originale. E questa non è che una delle ragioni che rendono Gasoline Alley in disco da non farsi sfuggire per nessuna ragione.

AA.VV. I VIOLINI DI CREMONA - OMAGGIO A FRITZ KREISLER

Salvatore Accardo, violino; Laura Manzini, pianoforte JVCXRNT009 (XRCD24 alto prezzo)

Questo disco abbina in un programma di straordinaria piacevolezza tre delle principali colonne dell’arte violinistica: Cremona, patria di alcuni dei più grandi costruttori di violini come Stradivari, Guarneri e Amati e ancora oggi sede di decine di botteghe di liutai, Salvatore Accardo, considerato da decenni uno dei più grandi virtuosi del panorama concertistico internazionale, e Fritz Kreisler, entrato giustamente nella storia della musica per la sua stupefacente tecnica che gli consentiva di ottenere dal suo violino le performance più incredibili. I tecnici della JVC sono riusciti a restituirci questo disco con un realismo assolutamente incredibile, al punto che chiudendo gli occhi avrete l’impressione di essere seduti di fronte ad Accardo e al pianoforte di Laura Manzini.


Columns - OTTOBRE 2011

MARY BLACK SPEAKING WITH THE ANGEL

PPAN014 (LP da 180 grammi)

Crow; Sankofa; Estrellas; Redbone; Tupelo Honey; Blue Light ’Til Dawn; I Can’t Stand The Rain Cassandra Wilson è una cantante jazz postmoderna, che non vede barriere a dividere un genere musicale dall’altro. La sua magnifica voce e il suo grande talento interpretativo hanno contribuito a renderla una delle cantanti jazz migliori degli ultimi anni. La Wilson trova ispirazione ovunque la conduca la sua sbrigliata fantasia e riesce a imprimere il suo personalissimo stile in qualunque brano esegua, sia esso un country-blues di Robert Johnson come “Come On In My Kitchen” o “Hellbound On My Trail”, il soul di Ann Peebles “I Can’t Stand the Rain”, l’elegante R&B di Charles Brown “Tell Me You’ll Wait For Me”, il pop melodico di Joni Mitchell “Black Crow”, il brano di Van Morrison “Tupelo Honey”, il suo lavoro originale “Redbone”, per non parlare del brano che da il titolo all’album, eseguito con il chitarrista Gib Wharton.

Turning Away; Cut By Wire; Don’t Say Okay; Bless the Road; Broken Wings; Fall At Your Feet; Message of Love; Moments; Speaking With the Angel; Big Trip to Portland; I Live Not Where I Love All’inizio della sua carriera Mary Black si collocò a metà strada tra i cantanti folk irlandesi come Dolores Keane e i grandi interpreti country-pop californiani come Linda Ronstadt. Questo equilibrio si spezzò definitivamente quando la Black lasciò l’Irlanda per andare in California a registrare l’album Shine con il producer di Joni Mitchell Larry Klein. Per il disco successivo Speaking with the Angels la Black fece ritorno a Dublino e ai suoi producer Donal Lunny e Steve Cooney, che realizzarono una serie di arrangiamenti basati soprattutto sulle sonorità dei violini, della fisarmonica e dei tin whistles. Nonostante la matrice scopertamente irlandese di questo nuovo disco, nell’approccio della Black si possono avvertire chiaramente molte inflessioni californiane. Di tanto in tanto questo sembra quasi un atto dovuto, come si può notare nel melodrammatico bisbiglio con cui esegue “Broken Wings” di Dougie MacLean o nei toni vagamente blues di “Don’t Say Okay” di Shane Howard. A volte lo stile californiano emerge pienamente, un fatto che trova piena espressione nel modo con cui la Black duetta con i robusti accordi di Brian Wilson in “Fall at Your Feet” di Neil Finn o quando si accosta allo stile pop di “Big Trip to Portland” di Noel Brazil. Insomma, questo disco ci offre la possibilità di ascoltare il meglio dello stile della Black, anche quando le sue radici irlandesi e le sue aspirazioni americane si trovano faccia a faccia, come avviene in “I Live Not Where I Love”, un brano folk eseguito con un arrangiamento pop estremamente scarno. Per finire, la Black rende omaggio in “Moments” a Sandy Denny, una delle sue cantanti preferite.

Powerhouse; Folk Art; Wild Beauty; Us Five; Song for Judi; Drum Song; Dibango; Page 4; Ettenro Uscito nel 2009, Folk Art è il ventunesimo album di Joe Lovano, tenorsassofonista e clarinettista di grande talento cresciuto grazie a suo padre Tony “Big T” Lovano all’ombra di alcuni dei jazzisti più grandi di tutti i tempi come John Coltrane, Dizzy Gillespie e Sonny Stitt, alcuni elementi dei quali sono ravvisabili nel suo stile esecutivo. In questo album Lovano si dimostra anche un autore ricco di ispirazione, come si può notare ascoltando i brani in programma che lo vedono impegnato accanto alla contrabbassista Esperanza Spalding, al batterista Otis Brown III, al percussionista Francisco Mela e al pianista James Weidman.

CASSANDRA WILSON

STACEY KENT

BLUE LIGHT TILL DAWN

THE BOY NEXT DOOR

PPBST81357 (LP da 180 grammi)

You Don’t Know What Love Is; Come On In My Kitchen; Tell Me You’ll Wait For Me; Children of the Night; Hellhound On My Trail; Black

JOE LOVANO FOLK ART

PPBST91528 (LP da 180 grammi)

PPCJS9993 (LP da 180 grammi)

The Best Is Yet To Come; The Boy Next Door; The Trolley Song; Say It Isn’t So; Too Darn Hot; Makin’ Whooppes; What The World Needs Now Is Love; 31


Columns - OTTOBRE 2011 You’ve Got A Friend; I Got It Bad; Ooh-Shoobee-Doo-Bee; People Will Say We’re In Love; ’Tis Autumn; All I Do (Is Dream Of You); I Get Along Without You Very Well; You’re The Top; Bookends Molti addetti ai lavori ritengono The Boy Next Door l’album migliore mai realizzato dalla jazzista angloamericana Stacey Kent. Il programma comprende sedici fantastiche reinterpretazioni di canzoni rese famose da cantanti di sesso maschile durante l’adolescenza di Stacey, spaziando da “The Best Is Yet to Come” di Tony Bennett a “The Boy Nect Door” di Frank Sinatra e da “Ooh Shoobee Doo Bee” di Dizzy Gillespie a “You’ve Got a Friend” di James Taylor. Un disco assolutamente irrinunciabile per tutti gli amanti delle canzoni dell’America dei bei tempi andati.

esperienze. MacLeod ha imparato la sua arte dai grandi maestri del passato, ha sempre vissuto intensamente, è sopravvissuto a tutte le esperienze e si è fatto paladino di una tradizione gloriosa. Oggi MacLeod è molto apprezzato per il suo superbo stile compositivo, la sua incredibile tecnica chitarristica, la sua voce calda e piena di sentimento, la sua arguzia e le sue indimenticabili esecuzioni dal vivo. Al centro di tutto questo ci sono il suo desiderio di narrare storie sempre nuove e la sua capacità di tratteggiare personaggi - da quelli più anonimi a figure di grande spessore umano - regalando loro una vita vera.

HENRY MANCINI BREAKFAST AT TIFFANY’S

SC-LSP2362 (LP da 180 grammi)

DOUG MACLEOD BRAND NEW EYES

RR703CD (CD alto prezzo)

Brand New Eyes; Something Dark Is Walking; The Train of Change; Midnight In Memphis; Zu-Zu Woman; One Eyed Owl; Somewhere South of Somewhere; I Rolled a Nickel; The Nature of the Man; Some Old Blues Song (a.k.a I Can Count On My Blues); Welcome In Your Home Vero blues. Queste due parole definiscono alla perfezione lo stile e la tensione emotiva che pervade la musica composta ed eseguita da Doug MacLeod, uno dei cantautori più rappresentativi della tradizione americana fin dagli anni Settanta, come dimostrano i suoi sedici album, un paio di DVD e migliaia di esibizioni sia in patria sia all’estero. Lo scorso mese di dicembre la Blues Foundation ha annunciato la sua nomination per il Blues Music Award del 2011 e per l’ambito titolo di Acoustic Artist of the Year. In Brand New Eyes MacLeod presenta 11 brani originali di grande interesse. In un genere che fa ancora riferimento a standard sempre più lontani nel tempo, MacLeod dimostra di essere uno degli ormai pochissimi artisti sempre in viaggio, che scrivono e cantano canzoni basate sulla loro vita e sulle loro 32

Moon River; Something For Cat; Sallys Tomato; Mr Yunioshi; The Big Blow Out; Hub Caps & Tail Lights; Breakfast At Tiffany’s; Latin Golightly; Holly; Loose Caboose; The Big Heist; Moon River Cha Cha Insieme a Bernard Herrmann, Henry Mancini è uno dei maggiori protagonisti delle colonne sonore del grande cinema hollywoodiano degli anni Sessanta e i motivi composti da questo eclettico songwriter-direttore d’orchestra vengono facilmente riconosciuti anche ai nostri giorni. Uno dei più famosi è senza dubbio il delizioso tema “Moon River” che accompagna le scene più dolci del film Colazione da Tiffany, interpretato da Audrey Hepburn e George Peppard. In realtà, tutti i brani contenuti in questo disco sono ugualmente godibili, nel nome di una continuità qualitativa che caratterizza tutti i lavori di Henry Mancini. OSCAR BROWN JR SIN AND SOUL

SC-CS8377 (LP da 180 grammi)

Work Song; But I Was Cool; Bid ‘Em In; Signifyin’ Monkey; Watermelon Man; Somebody Buy Me A Drink, Rags And Old Iron; Dat Dere; Brown Baby; Humdrum Blues; Sleepy; Afro Blue Quando nel 2005 Oscar Brown morì all’età di 78 anni, un giornalista del New York Times scrisse numerose inesattezze sul suo conto. In particolare, il fatto di definirlo autore jazz perché Brown si dedicò soprattutto al gospel, al folk e al blues.


Columns - OTTOBRE 2011 Il suo stile vocale si estrinsecò soprattutto in una declamazione secca e tagliente come un coltello, come si può notare in “Work Song”. Una certa dose di sarcasmo è necessaria quando il canto di un mercante di schiavi auspica offerte sempre maggiori (“Bid ’Em In”) e quando un bambino insistente assilla suo padre con domande al tempo stesso banali e intrise di profondi contenuti esistenziali (“Dat Dere”). La band di Brown non suona sempre al completo come avviene in “Signifyn’ Monkey”. In alcuni casi si ascolta infatti solo qualche accordo di pianoforte (“Watermelon Man”), in altri una chitarra (“Brown Baby”) e in altri ancora un ritmo non troppo incalzante (“Afro Blue”). Niente che non ci si potesse attendere da un disco di Oscar Brown che - detto per inciso - si considerò sempre un “entertainer”. AA.VV. OPERE ORCHESTRALI

I Musici SC-PH835096 (LP da 180 grammi)

O. Respighi: Antiche Arie e Danze per liuto S. Barber: Adagio per archi op. 11 B. Bartók: Danze popolari romene per orchestra Sz. 68 B. Britten: Simple Symphony op. 4 Nati a Roma nel 1952 (ebbene sì, il prossimo anno celebreranno il loro sessantesimo compleanno!), I Musici sono stati uno degli ensemble cameristici italiani più importanti della seconda metà del XX secolo e le loro interpretazioni permisero al grande pubblico di scoprire i tesori del repertorio barocco del Belpaese, primi tra tutti i lavori di Antonio Vivaldi e di Tomaso Albinoni. Per dare un’idea della loro importanza, basti dire che la loro acclamatissima incisione delle Quattro Stagioni fu la seconda registrazione mai realizzata del capolavoro di Vivaldi e per decenni costituì un imprescindibile modello di stile, oltre a raggiungere volumi di vendite oggi assolutamente impensabili. In questo disco I Musici si discostano un po’ dal loro repertorio d’elezione, presentando con la loro consueta aristocratica eleganza una bella silloge di autori del Novecento. Una vera delizia!

IMPEX RECORDS JOHNNY CASH THE FABULOUS JOHNNY CASH

IMP6008 (LP da 180 grammi)

Terzo album del celebre cantante country Johnny Cash, The Fabulous Johnny Cash venne pubblicato nel 1959 dalla Columbia poco dopo la rescissione del contratto con la Sun Records. Questo disco può essere descritto alla perfezione con le parole di Tom Waits, che dichiarò: «Quando la radio trasmette una canzone di Johnny Cash, potete star certi che nessuno si sognerà di cambiare stazione. La sua voce è veramente straordinaria, possiede un’anima in grado di varcare tutti i confini e in cui tutti noi crediamo ciecamente. La voce di Cash canta sia per i santi sia per i peccatori ed è come un balsamo per l’anima. Possa tu cantare a lungo, Johnny. Sempre forte». BILLY JOEL 52ND STREET IMP6006 (LP da 180 grammi)

Galvanizzato dal successo ottenuto con The Stranger, Billy Joel fece ritorno in sala di registrazione per registrare 52nd Street. Invece di allontanarsi dal sound che aveva utilizzato in The Stranger, Joel decise di espanderlo, dando vita a una scrittura più sofistica e vagamente jazz. Con questo album Joel mise in mostra tutto il suo talento melodico e uno stile esecutivo molto grintoso. Se giudicato canzone per canzone, 52nd Street potrebbe sembrare inferiore a The Stranger, tuttavia tutti i brani in programma sono di buon livello - in effetti “Honesty”, “My Life” e “Until the Night” sono considerate tra le canzoni più belle di Joel - e si ascoltano sempre con grande piacere. Non si può che rimanere ammirati nel notare che con appena tre album al suo attivo, Joel era riuscito a trovare la formula giusta per produrre dischi di successo, una formula che non lo rese solo uno degli artisti più venduti della sua epoca, ma anche l’interprete più apprezzato del mainstream.

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Analogico

Hi-Q Records HIQLP008

Hi-Q Records HIQLP009

OMR MOFI1-016

Pure Pleasure PPBST81357

Speakers Corner SC-CS8377

Speakers Corner SC-LSP2362

Speakers Corner SC-PH835096

Impex IMP6006

Pure Pleasure PPBST91528

Digitale

Reference Recordings RR703CD

Reference Recordings RR510CD

LSO Live LSO0664

JVC XRCD24 JVCXRNT009

Reference Recordings RR122CD

LSO Live LSO0668


Columns - OTTOBRE 2011

I più premiati I dischi del catalogo Sound and Music che hanno ricevuto i più prestigiosi premi nazionali e internazionali Premiati con 5 Stelle dalla rivista MUSICA OTTOBRE 2011

AA.VV.: THE BALLAD SINGER G. Finley, baritono; J. Drake, pianoforte CDA67830 (CD alto prezzo)

JOHANN SEBASTIAN BACH INTEGRALE DELLE SONATE PER FLAUTO L. Beznosiuk, flauto; P. Nicholson, clavicembalo R. Tunnicliffe, violoncello; R. Brown, flauto E. Kenny, arciliuto CDD22077 (2 CD al prezzo di 1)

C. M. GIULINI DIRIGE HAYDN E MAHLER Berliner Philharmoniker, C.M. Giulini TES1462 (2 CD prezzo speciale)

FRYDERYK CHOPIN OPERE PER PIANOFORTE I. Moravec, pianoforte SU4059 (CD alto prezzo)

GRAMOPHONE Editor’s Choice OTTOBRE 2011

SIR EDWARD ELGAR OPERE CAMERISTICHE P. Lane, piano; Goldner String Quartet CDA67857 (CD alto prezzo)

EDVARD GRIEG INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOL. 1 WDR Sinfonieorchester Köln; E. Aadland AUD92651 (SACD alto prezzo)

GAETANO DONIZETTI LUCIA DI LAMMERMOOR

N. Dessay, Orchestra e Coro del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo; V. Gergiev MAR0512 (2 SACD prezzo speciale) 35


Columns - OTTOBRE 2011

25 anni di stile italiano nella musica classica

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Sound and Music Columns - OTTOBRE 2011


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