ernesto iadevaia industrial designer
portfolio 2006 / 2008
contact via don giovanni veritĂ , 7 20158, Milano T + 39 328 17 46 827 e-mail ernesto@sovrappensiero.com
progetto | sk-one
sk-one
ambito | product
anno | 2006
Sk-one è un piano di cottura formato da due fornelli fissi e due indipendenti che consentono di trasportare la “funzione cucina” in ambienti della casa differenti o esterni ad essa. I fornelli autonomi posseggono un serbatoio indipendente ed una batteria ricaricabile che consente il funzionamento dell’accensione e della regolazione della fiamma tramite touch-screen. Entrambe le componenti si ricaricano ogni volta che il fornello viene riposto sul piano di cottura.
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La cucina da sempre ha rappresentato la sala più funzionale dell’intera abitazione. Qui si trovano la maggior parte degli attacchi (gas, acqua, elettricità) che spesso ne condizionano la morfologia complessiva. L’idea è quella di eliminare la staticità dei classici piani di cottura per una più libera interpretazione dei propri spazi, adattabili alle esigenze di tutti i componenti della famiglia .
progetto | alive nature
ambito | product
alive nature
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anno | 2006
Fin dagli albori, la costruzione del giardino cinese è stata strettamente connessa alla pittura paesaggistica tradizionale ad acquarello, in una sorta di sviluppo simbiotico dove il progettisti erano poeti e pittori. Da questi presupposti nasce Alive Nature, un quadro da “coltivare” in casa, che vuole richiamare lo spirito del giardino cinese tradizionale dove ogni singolo albero ed ogni singolo seme sono piantati non unicamente
per dare del verde, ma soprattutto per produrre degli effetti artistici; come i paesaggi in vaso, essi devono comporre delle immagini. All’interno del quadro, quindi, le diverse qualità di erba comporranno delle immagini che verranno scoperte solo dopo che quest’ulitma sarà cresciuta completamente, lasciando un senso di mistero, di incontrollabile, di attesa e di scoperta in giornate dove ogni minuto ed ogni passo sono calcolati dalla frenesia della città.
selezionato al concorso: Created in Italy Consumed in China 2006
progetto | up
ambito | product
UP
anno | 2007
Up è un appendiabiti disegnato per soddisfare le esigenze di mobilità e modularità richieste dal committente. L’appendiabiti infatti, progettato per consentire diverse configurazioni e composizioni all’interno dello show-room UPTOWN, ha una forma che
progettato con Alberto Guarriello per UP TOWN snc / www.uptown.it
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agevola il gesto di apertura e che consente di appendere abiti da entrambi i lati. Quando l’appendiabiti è chiuso, può essere impilato ed appeso al muro dando cosi la possibilità al committente di estendere gli stand qualora fosse necessario.
progetto | amulet
amulet
ambito | product
anno | 2007
L’italia è un paese profondamente legato alle sue tradizioni e, da sempre, le “superstizioni” e credenze popolari fanno parte della storia dello Stivale. Sono molteplici le superstizioni legate al sale, ma in particolare rovesciare questo ingrediente sulla tovaglia è per molte persone segno di cattivo auspicio; tale credenza deriva dal valore economico che gli si attribuiva in antichità: in epoca romana
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il sale veniva utilizzato come moneta di scambio e non veniva in nessun modo sprecato. Da qui nasce l’idea di reinterpretare le tradizioni e le antiche credenze portando sulla tavola una saliera-amuleto che grazie ad un semplice sistema di bilanciamento interno riacquista la posizione di equilibrio dopo ogni spostamento, evitandone la caduta e la consecutiva dispersione di sale.
progetto | more table
more table
ambito | forniture
anno | 2007
Ci adattiamo spesso a esigenze ed emergenze, viviamo ritmi veloci dove tutto è flessibile e in continuo spostamento. More table è un progetto riproducibile in piccole e grandi serie in maniera economica: i quattro elementi che lo compongono, prodotti attraverso le tecniche di lavorazione del legno più comuni, vengono uniti tra loro tramite un sistema di
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incastri che consente un montaggio e smontaggio semplicemente e veloce, senza l’utilizzo di utensili per il fai da te. La struttura del tavolo prende spunto da quelli che erano i gesti dettati dalla necessità di avere una “struttura” di sostegno sempre pronta con un semplice incastro di braccia, per aiutare i disabili a superare le barriere architettoniche.
progetto | table
table
ambito | forniture
Tavolo in legno realizzato su commissione
anno | 2007
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progetto | loro
loro
ambito | product
anno | 2007
Chi siede su una panchina volge spesso lo sguardo a ciò che gli è intorno. Posizionando un arco verde al di sopra della seduta la panchina diventa anche cornice ed invita il passante ad assistere alla scena: tutti i momenti vissuti in quel punto saranno incorniciati dall’ arco verde sovrastante che fungerà da riquadro. Una cornice per un doppio punto di vista. Chi è seduto sulla panchina sarà incorniciato dall’arco verde, chi assiste alla scena dall’esterno sarà catturato dalla scena incorniciata. Oltre alla funzione di seduta, la panchina
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progettata mira anche a ridisegnare l’idea di elemento decorativo di arredo urbano: una panchina ma anche una pianta, un vaso, una siepe. L’ arco binario è composto da tre tubolari in mater-bi inseriti direttamente nel terreno che direzionano la pianta gestendo dalla nascita quella che sarà la sua forma finale. Biodegradano con il tempo, in questo modo la pianta diventerà una vera e propria “struttura”. la piante è un Ligustrum ovalifolium Hassharl, un arbusto cespuglioso appartente alla famiglia delle Oleacee con ramificazioni numerose ed erette.
progetto | strange kind
ambito | forniture
strange kind
anno | 2008
Tavolino in legno ispirato alle forme scolpite dal vento e dall’ acqua, realizzato su commissione.
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progetto | infinito
infinito
ambito | lighting
anno | 2008
Il progetto Infinito rivisita il tema luce dal punto di vista della trasportabilità e del dinamismo, offrendo grazie alla sua forma, infinite possibilità di posizionamento e di utilizzo. La lampada è stata infatti disegnata per contenere e proteggere la sorgente luminosa (led-flex) al fine di consentirne un facile e sicuro spostamento. Essa può essere appesa tramite il foro centrale della scocca o tramite cavo di alimentazione, oppure può essere semplicemente appoggiata su un piano; non
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ha una direzione, un “verso” o un punto di appoggio prestabiliti, ma presenta una forma continua che si evolve su se stessa nello spazio proporio come il simbolo dell’infinito. Grazie al processo del rotational molding è possibile ottenere una unica scocca cava ideale per proteggere la sorgente luminosa e trasportarla senza problemi; la forma continua derivata dall’intersezione di 2 sezioni circolari richiama i movimenti rotatori dello stampaggio rotazionale.
progetto | mf
ambito | product
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anno | 2008
mf, cassetto dei sogni Un comodino nel quale è nascosto un cassettino con una lavagna: su quest’ultima si potrà scrivere, nascondere e custodire il proprio “sogno nel cassetto”.
esposto all’ Adunata del contemporaneo: il battesimo dell’innovetion valley 2008
progetto | dfbp
ambito | product
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anno | 2008
design for blind people Gli oggetti di cui ci circondiamo comunicano con noi attraverso funzioni, forme, materiali e colori, ci suggestionano ed emozionano… In questo contesto, gusto, olfatto, tatto e udito sono spesso messi da parte pur consentendoci un contatto fisico più diretto con il mondo esterno. Gli oggetti per i non vedenti attualmente in commercio, risolvono gli aspetti funzionali legati ad alcune attività, sostituendo interfacce visive con interfacce tattili o uditive, col giusto ma
pur sempre freddo scopo di comunicare dati e informazioni. Risulta essere asente quella che viene definita la godibilità deli oggetti. Partendo dal desiderio di esplorare l’universo dei sensi, sono stati realizzati una serie di prodotti (diapason, rifletti, scented time, soap opera e atunno) legati al mondo dei non vedenti ma in connessione anche con chi, abitualmente, predilige con il mondo il “contatto” visivo.
presentati al salone satellite 2008 e pubblicati sul n° 916 di domus
progetto | dfbp
ambito | product
dfbp / diapason
anno | 2008
Diapason traduce la luce del sole in un suono musicale grazie ad un pannelo solare e un dispositivo elettromagnetico. In questo modo, posizionando l’oggetto accanto la finestra, sarà possibile anche per un non vedente
svegliarsi e sentire/ascoltare l’arrivo della luce. Ecco che allora, il suono non è più solo un’informazione, ma anche una sensazione, una sorpresa, una scoperta.
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progetto | dfbp
ambito | product
dfbp / rifletti
anno | 2008
Rifletti è un invito a guardare nello specchio, oltre l’immagine riflessa... Oltre la fessura al centro dello specchio, infatti, è posizionato un secondo specchio che, grazie al
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taglio orizzontale, focalizza l’attenzione solo sugli occhi, “specchio dell’anima”. Considerare la cecità come un modello, un modo diverso di guardare e vedere dentro cose e persone
progetto | dfbp
ambito | product
dfbp / autunno
anno | 2008
Autunno è un tappeto imbottito con materiali speciali: camminando su di esso scricchiolerà come delle foglie secche. Nel silenzio di marmo e parquet della nostra casa i nostri passi suonano su un tappeto di foglie, come in un piccolo bosco dove ogni orma scricchiola diversamente dalla precedente.
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La curiosità dell’udito per orientare i nostri passi in ambienti familiari e in luoghi sconosciuti; per seguire i rumori con le emozioni, lasciandoci coinvolgere come il mare che ci emoziona più per il rumore che per la vista delle onde.
progetto | dfbp
ambito | product
anno | 2008
dfbp / soap opera
Soap-opera è un quadro tattile e olfattivo fatto interamente di sapone che comunica oltre la barriera e la distanza imposte dalla vista, stringendo con l’utente un rapporto più intimo e diretto attraverso il contatto epidermico ed olfattivo. Dopo essersi inumiditi la mano toccando la vaschetta di terracotta posta dietro l’angolo rialzato della cornice, è possibile accarezzare il quadro. Il sapone inizierà a rilasciare il suo profumo e a consumarsi: si passerà col tempo da un primo strato fatto di semplice sapone profumato, ad un secondo
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strato di sapone e fiori ed ad un terzo di terra simulata da argilla grezza. L’opera quindi non è finita, ma è solo a metà del suo percorso; ha bisogno dell’ “osservatore” per raccontare ( solo tramite tatto e olfatto) di se e della storia del profumo, in un percorso a ritroso che va dal profumo, ai fiori, alla terra… Talvolta, quando l’occhio può appena sfiorare, la mano può vivere e capire; l’occhio registra nella sua pupilla quello che vede, ma la mano imprime nel cuore quello che tocca.
progetto | dfbp
ambito | product
anno | 2008
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progetto | dfbp
ambito | product
anno | 2008
dfbp / scented time
Scented time è un orologio olfattivo. Ogni candela ha un odore differente e ha una durata di venti minuti. Prima di morire dona la sua fiamma a quella che la segue. Sistemando le candele in base alle profumazioni che più si gradiscono e accendendo la prima è possibile decidere, come in un rituale, quando il nostro momento inizia, immaginare quanto dura ed essere sorpresi dalla sua fine, attraverso
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i profumi che ne scandiscono le fasi. A seconda della profumazione che si avverte nella stanza, quindi, è possibile stabilire quanto tempo è passato dal momento in cui è stata accesa la prima candela. L’olfatto è il più ancestrale dei nostri sensi; gli odori si legano ai nostri ricordi e alle emozioni che li accompagnano; avvertire un odore significa rivivere un emozione.
progetto | sk-one
ambito | product
anno | 2006
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progetto | mv
ambito | product
anno | 2008
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memoriae visionariae Gli oggetti “del passato” sono testimoni silenziosi di vicende che si sono consumate in tempi ormai distanti da noi. Ognuno di essi ha una storia da raccontare legata indissolubilmente alla persona che li ha posseduti. Ripercorrendo i passi di un percorso dantesco, gli oggetti, dopo essere stati utilizzati, possono subire destini differenti: dall “inferno” della spazzatura, dove saranno dimenticati e persi per sempre; all’ attesa interminabile negli scatoloni delle
soffitte, nella speranza di un riscatto, come avviene nel purgatorio; e in fine la salvezza degli oggetti che per affezione o ricordo vengono custoditi gelosamente ed esposti sui mobili di casa. A partire da queste considerazioni sono stati realizzati Missing, Waiting e Saving, tre progetti presentati in occasione della mostra “memoriae visionariae” tenutasi nel mese di ottobre a Firenze durante il Festival della Creatività 2008.
progetto | mv - missing ambito | product
anno | 2008
memoriae visionariae / missing Il vaso Missing prende vita a partire dalle tracce lasciate nella polvere da un vecchio vaso, come testimonianza di qualcosa che era lÏ ma che ora non è piÚ.
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progetto | mv - waiting
ambito | product
anno | 2008
memoriae visionariae / waiting Il poggia pentola in silicone Waiting è ispirato a uno dei centrini sui quali, nel corso degli anni trascorsi in cantina, si è sedimentata la polvere, fino quasi a fossilizzarlo; e proprio come un fossile, torna a raccontare le storie di cui è stato testimone nella sua vita passata.
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progetto | mv - saving
ambito | product
anno | 2006
memoriae visionariae / saving Nella lampada Saving, è messa in scena il legame affettivo che si può istaurare con un oggetto: l’abatjour ormai consumato dal tempo va protetto e messo in risalto attraverso la campana di vetro.
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progetto | script
script
ambito | product
anno | 2008
Collezione di second skin per macbookpro, macbook air, iphone e mini hard disk disegnata per Tucano in collaborazione con l’Arch Roberto Paoli.
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