Documento Programmatico

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Introduzione Lo sviluppo che si è avuto negli ultimi 100 anni è inaudito nella storia dell’umanità. Il moltiplicatore del miglioramento è riconducibile alla tecnologia. La tecnologia non è altro che una emanazione dell’intelletto alla risoluzione di problematiche. Il vero capitale che ognuno di noi possiede è il cervello, la capacità di utilizzarlo, le esperienze fatte, le problematiche risolte, la cultura come sommatoria di tutti gli elementi mentali.

Sora 2016 significa un nodo cruciale per risollevare le sorti. Questa piattaforma politica disegnata dall’Arch. Roberto De Donatis sfida tutti gli equilibri politici, determinando una base il cui cemento è la motivazione a spingere tutti verso il miglioramento, rivolto alla Comunità Sorana.

La coesistenza di diverse menti accomunate dallo spirito di voler fare e voler risolvere, sono la quintessenza di questo sodalizio unico. Le varie forze ed identità intellettuali interagiscono alfine di esprimere le migliori soluzioni per i problemi della Nostra Sora, il cui contenitore è codesto documento. Quest’ultimo, oltre a descrivere le linee guida percorribili, si trasformerà in elemento fondamentale di controllo da parte della cittadinanza tutta.

Scopo Il Programma nasce come contenitore delle linee-guida principali quindi dalla descrizione precisa delle strade da percorrere necessarie all’ avvicinamento dell’obiettivo. L’obiettivo della politica è consentire benessere alla popolazione attraverso la creazione e il giudizioso utilizzo delle risorse.

Lo scopo di questo documento è restituire agli elettori tutti una traccia di impegno sostenibile definito dal programma studiato e sancito dai vari esperti e cittadini, con le caratteristiche di fattibilità, condivisione, motivazione, sostenibilità, mutualità.

La lettura dell’ultimo bilancio comunale di previsione lascia poche speranze di intervento, di utilizzo di risorse finanziarie poiché quasi inesistenti. Ciò non ci fa demordere, anzi ci da più stimolo. Significhiamo al lettore che la stesura di questo documento è quanto più vicino alla realtà, astenendoci dall’emettere proclami e/o proposte irrealizzabili. Tale documento si dividerà in due titoli principali, il primo a descrizione degli interventi di breve periodo, il secondo per la risoluzione dei problemi di più lungo respiro. Ogni titolo sarà composto da tanti capitoli quanti saranno i settori di intervento. Ogni capitolo conterrà una parte descrittiva del tema e gli interventi idonei al miglioramento.

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Interventi Immediati

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Diminuzione e riassetto della tassazione

La lettura del bilancio previsionale 2015 del Comune di Sora restituisce diverse criticità. Come risulta dagli atti non sono stati evidenziati in Consiglio debiti fuori bilancio, ciononostante esistono delle passività potenziali come, ad esempio, la stabilizzazione dei L.S.U. (circa 1.790.000 euro), oltre cause per risarcimento danni per oltre 750.000 euro. Come da disposizioni di legge non è possibile, in un bilancio pubblico, appostare fondi di riserva o rischi per passività potenziali, quindi per il momento è ipotizzabile, in merito al rischio delle cause risarcimento danni, prevedere in caso di soccombenza del Comune l’emissione di decreti ingiuntivi contro il Comune stesso in quanto non saranno disponibili risorse nei tempi di legge per ottemperare.

DESCRIZIONE

Per quanto riguarda invece la questione L.S.U., trattandosi di questioni direttamente correlate con politiche della Regione Lazio, è auspicabile una soluzione politica. La gestione corrente, la quale risulta in deficit e deve essere finanziata, al netto del fondo pluriennale vincolato, per circa 4.281.000, è (anche) influenzata da uno squilibrio entrate e spese aventi carattere di eccezionalità e non ripetitive, le quali prevedono dal lato delle uscite una certa correttezza, ma non altrettanto dal lato delle entrate. Il riferimento è per oltre 1.120.000 euro di spese (tra le quali sentenze divenute esecutive ed atti equiparati, quantificate in euro 200.000) finanziate con una improbabile lotta all’evasione per euro 350.000 e sanzioni al codice della strada per 261.000; la parte piu rilevante proverrebbe dai permessi a costruire in sanatoria e abusi edilizi; essendo già in squilibrio per circa 50.000 euro, è ragionevole ipotizzare un notevole aggravamento dello stesso tenuto conto delle basse percentuali di incassi che l’ente realizza.

Le entrate tributarie correnti titolo I (IMU/ICI Irpef) sono caratterizzate, per quanto riguarda le tipiche imposte comunali, da riscossioni effettive inferiori al 50%, paradossalmente la parte piu rilevante proviene dal trasferimento irpef dello Stato, il quale spesso ritarda il giroconto, creando quindi sfasamenti temporali tra le spese (certe ed esigibili) e l’incasso, che si riveleranno molto costosi in termini di interessi (anticipazioni) nonché di malcontento dei fornitori in quanto il ritardo nell’incasso si ripercuote inesorabilmente nel posticipo del pagamento dei fornitori. Si evidenzia che, con le nuove regole di armonizzazione contabile, l’ente pubblico deve programmare quasi l’intera durata della consiliatura già dal primo bilancio che andrà ad approvare, per questo motivo è fondamentale che il programma degli investimenti sia già pressoche delineato nel primo periodo di attività, ricorrendo principalmente ai finanziamenti all’uopo finalizzati da parte della Comunità Europea oppure dai trasferimenti regionali vincolati; tutte le altre entrate correnti sono appena sufficienti a coprire le spese correnti; A titolo informativo a sostegno della tesi che l’ente è al momento poco efficiente nella riscossione, si segnala che il collegio dei revisori rileva che tra i proventi dell’ente risultano canone di locazioni arretrati per alloggi ex ater, non iscritti in bilancio, per un importo dovuto dai locatari di circa 1.262.700 euro. Il richiamo del collegio dei revisori consiste nel fatto che il comune non ha iscritto tale credito in bilancio anziché procedere, previa ulteriore verifica, a svalutarne il contenuto. Il rilievo è anche sul fatto che il comune non si è ancora attivato per il recupero dei crediti vantati. Tale scritto è la prima testimonianza della missione di trasparenza verso i concittadini che questa piattaforma si è obbligata.

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La descrizione rilascia pochi interventi di manovra e quei pochi devono essere attuati per non soccombere. Il Comune di Sora è afflitto da una scarsa capacità di riscossione, sarà uno dei punti oggetto di profonda revisione nel programma di consiliatura. Il tentativo della precedente maggioranza di creare confusione sul tema lo si evince anche dal fatto che introduce impropriamente l’argomento della lotta all’evasione, così come scritta nel bilancio Comunale in merito all’ICI/IMU – TARI, trattandosi evidentemente di dati già conosciuti, ovvero di dichiarazioni già pervenute all’ente dal contribuente, quindi non si tratta di lotta all’evasione ma semplicemente di mancati incassi in quanto il contribuente ha già correttamente denunciato quanto da lui dovuto, ma non ha (ancora) provveduto al pagamento dell’imposta. Il nostro intento vuole essere quello di tutelare l’intera cittadinanza, sensibilizzando il contribuente che non ha pagato ma può permettersi di pagare, attraverso una campagna informativa ancorchè un efficiente sistema di riscossione, affinché sia portato a versare puntualmente; Altro caso invece sarà se il contribuente non può permettersi di pagare l’imposta dovuta perchè in stato di bisogno effettivo e conclamato; nello specifico, per queste persone sarà necessario aprire una corsia di dialogo diretto con gli uffici preposti al fine di aiutare e trovare soluzioni nell’ottica della massima collaborazione, anche attraverso politiche di sostegno anziché proseguire su un’infruttuosa e disastrosa (e anche onerosa) strada di riscossione coattiva. Il potenziamento del sistema di riscossione non è e non sarà accanimento contro il cittadino che dichiarerà spontaneamente la difficoltà. Si garantirà un risparmio fiscale a chi intraprende nuove attività di impresa con creazione di nuovi posti di lavoro, annoverando tra questi anche lo stesso imprenditore. Per coloro che creeranno impresa su Sora usufruiranno di una riduzione delle imposte comunali quali la tassa di occupazione del suolo pubblico, l’imposta sulla pubblicità e la TARI. Tale agevolazione verrà estesa anche alle aziende esistenti che incrementeranno il numero di occupati. Premiare chi crea lavoro, per sé e per gli altri.

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Riduzione dell’imposta IMU per i proprietari di immobili a destinazione commerciale che affittino i locali (ovvero siano stimolati a trovare un accordo sul canone di locazione con la controparte) a nuove attività (magari anche rafforzato se si tratta di giovani), mantenendo invariata la tassazione ai proprietari che preferiscono tenere sfitto il locale. Il costo di un’agevolazione in tal senso sarebbe bilanciato da un maggior flusso di addizionali irpef comunali in quanto la nuova attività e le probabili nuove unità lavorative, localizzate nel territorio comunale, con il proprio reddito prodotto andrebbero a coprire la riduzione concessa ai proprietari. Revisione della sezione dei proventi dei servizi pubblici, sia dal lato della spesa, attraverso affidamenti che rispondano a moderni criteri di assegnazione, sia dal lato dell’entrata in quanto le percentuali di copertura in alcuni casi sono troppo scarse, oltre che ad essere caratterizzate dal cronico problema del mancato incasso. In merito all’utilizzo degli impianto sportivi è auspicabile una revisione delle condizioni di utilizzo; è paradossale che il comune di Sora richieda contributi per servizi essenziali (asili nido) e zero contributi per attività secondarie (manifestazioni sportive). Un’inversione della questione, ovvero sostenere il piu possibile le famiglie con figli piccoli e chiedere un piccolo contributo (anche figurativo di 1 euro) sul costo del biglietto d’ingresso che chi fruisce degli spazi ove si tengono manifestazioni sportive. Potenziamento ed incremento del lavoro dei parcometri, i quali possono apportare alle casse comunali un’importante contributo. E’ di fondamentale importanza, tenuto conto della particolare rigidità della spesa corrente dell’ente, l’istituzione di un sistema di controllo di gestione con l’obiettivo di monitorare costantemente l’andamento e i risultati di performance, riducendo quindi costi e migliorando gli incassi, attraverso una puntuale definizione degli obiettivi e verifica delle risorse umane e strumentali. La programmazione sarà la chiave di lettura di tutta la consiliatura, Saremo tra i primi Comuni d’Italia che pagano i propri fornitori nei tempi contrattuali e che rispetta programmi e impegni. Acquisiremo credibilità e fiducia da parte dei cittadini.


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1.2 Acea Ato5 La gestione di ACEA ATO 5 S.p.A. ha provocato e continua provocare quotidianamente gravi danni ai cittadini ed ai Comuni, con una conseguente e inevitabile una caduta della qualità del servizio erogato. In primo luogo le frequenti, prolungate e reiterate interruzioni nell’erogazione del servizio e i crescenti problemi sulla qualità dell’acqua, le fatture di conguaglio con consumi abnormi a danno dei cittadini, ne testimoniano chiaramente l’assoluta inefficienza.

DESCRIZIONE

Ricordiamo che in tema di tariffa, l’articolo 13 della Legge Galli stabilisce che “la tariffa debba essere determinata tenendo conto della qualità dell’acqua e del servizio erogato e che al suo interno debbano essere conteggiati i costi delle opere, degli adeguamenti e della gestione in modo che siano ricompresi tutti i costi del servizio, tra cui quelli relativi agli interventi e agli investimenti programmati. Naturalmente la tariffa deve essere applicata rispettando la convenzione e il Disciplinare Tecnico. Questi principi generali, che rappresentano comunque le norme vincolanti in materia di tariffa, vengono applicati attraverso un sistema di calcolo che viene denominato “metodo normalizzato” e che è stato adottato con il Decreto Ministeriale del Ministero dei Lavori Pubblici 1/08/96” La tariffa che è stata riconosciuta al Gestore era comprensiva di tutti i costi che Acea Ato 5 SpA avrebbe dovuto sostenere per tenere fede agli impegni assunti, ivi compresi gli investimenti. E’ palese, ed i dati in nostro possesso, testimoniano che ACEA ATO 5 S.p.A si è resa responsabile di gravi inadempienze. Nonostante ciò, il Gestore ACEA pretende comunque di percepire con le fatture che emette, non solo quanto sarebbe stato necessario alla copertura dei costi di ciò che non ha fatto, ma addirittura la remunerazione

(profitto) del capitale che in realtà non ha mai investito in questi anni. Infatti, in violazione delle principali e basilari norme, sin dalla prima fatturazione, ACEA ATO 5 S.p.A. ha richiesto ed ottenuto dalla Autorità d’Ambito di applicare tariffe più alte rispetto a quelle offerte e previste durante la gara di appalto: tariffe che, all’epoca le hanno consentito di aggiudicarsi la gara stessa. Inoltre, le regole e le modalità di revisione della tariffa, a parte quella automatica relativa all’adeguamento al costo della vita, sono fissate dalla Convenzione e dal Disciplinare Tecnico: esse dovrebbero essere triennali e determinate dalla qualità dell’acqua e del servizio reso. Quindi solo con un controllo successivo ai primi anni di gestione, ovvero dopo che il Gestore avesse garantito la gestione e l’erogazione a termini di contratto, l’Acea Ato 5 avrebbe potuto chiedere il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti e non già con l’emissione delle prime fatture. Abbiamo assistito a illegittimi aumenti tariffari, concessi dall’Autorità d’Ambito, e della Conferenza dei Sindaci. ACEA ATO 5 S.p.A richiede con le proprie fatture il pagamento in corrispettivo per un servizio che, ha erogato in maniera illegittima, senza assolvere a tutto quel complesso di obblighi che le sono stati imposti dal contratto che ha sottoscritto e che sono ricompresi come costi nella tariffa applicata. Vieppiù la tariffa applicata è stata irritualmente aumentata senza tener conto dei fattori che dovrebbero concorrere a determinarla e cioè, in primo luogo, la qualità e quantità dell’acqua erogata, la qualità e l’efficienza del servizio, certificate dal grado di soddisfazione degli utenti. Non meno piacevoli sono le pratiche poste in essere da ACEA ATO S.p.A per la riscossione delle fatture! Era ed è obbligo di ACEA ATO 5 S.p.A effettuare due letture l’anno, fatturando i consumi trimestralmente.

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Questo obbligo era previsto in convenzione, i cui costi sono compresi nella tariffa applicata. Tuttavia ACEA ATO 5 S.p.A. non ha svolto in maniera ottimale questo servizio. Oggi invia fatture di conguaglio per molte centinaia e migliaia di euro, chiedendo il saldo dei consumi fatti nell’arco di diversi anni. Nella maggioranza dei casi anche questi conguagli sono assolutamente presuntivi, in quanto non c’è stata alcuna lettura del contatore; rilevato altresì come spesso i consumi addebitati risultino abnormi e come spesso siano arbitrariamente distribuiti nel tempo in modo tale da portare all’applicazione delle fasce tariffarie più onerose (il 3° supero). È giunto il momento di porre in essere misure che pongano fine a questa Gestione illegittima ed arbitraria da parte di Acea Ato 5, costringendo l’Autorità d’Ambito, il cui organo decisionale è l’Assemblea dei Sindaci, ad assumere finalmente le decisioni, che portino alla risoluzione del contratto per inadempimento, a tutela dei cittadini e del proprio territorio. Le carenze ed i disservizi di ACEA ATO5 S.p.A. sono ormai evidenti ed universalmente riconosciuti, La stessa ACEA non nega le carenze ma attribuisce la responsabilità alla Segreteria Tecnica Operativa e la Consulta d’Ambito, che avrebbero dovuto intervenire e non lo hanno fatto! Dal Canto suo di fronte a tali inadempienze, ACEA ATO 5 S.p.A. afferma di aver sottoscritto un contratto che la rende titolare di diritti e che in caso di sua estromissione dal servizio, metterà in moto pesanti azioni risarcitorie che alla fine dovrebbero pagare sempre e solo i cittadini. L’articolo 1456 del codice civile prevede la cosiddetta “Clausola risolutiva espressa”, ovvero “i contraenti possono convenire espressamente che il contratto si risolva nel caso che una determinata obbligazione non sia adempiuta secondo le modalità stabilite”. In questo caso, la risoluzione si verifica quando la parte interessata dichiara all’altra che intende valersi della clausola risolutiva. Ebbene, nell’articolo 34, secondo periodo, del Disciplinare Tecnico viene stabilito che “Sono dedotte in clausola risolutiva espressa, ai sensi

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dell’art.1456 c.c., le inadempienze di particolare gravità, e cioè quando il Gestore non abbia posto in essere il servizio alle condizioni fissate dal Disciplinare Tecnico...” Inoltre L’articolo 30 della Convenzione recita “ll Gestore è obbligato ad eliminare nel termine indicato in apposita comunicazione della S.T.O. dell’A.A.T.O., le irregolarità che quest’ultima abbia rilevato nello svolgimento delle attività affidate... Nel caso di inadempimento alle obbligazioni contratte con il presente atto ed in particolare per il mancato raggiungimento nei termini previsti dei livelli di servizio e la mancata realizzazione degli interventi previsti nel PIANO, il Gestore che non provveda ad adempiere, nei termini prescritti a quanto intimato dall’A.A.T.O. con specifica diffida, è tenuto al pagamento delle penali calcolate con i criteri previsti nel capitolo 30 e seguenti del Disciplinare Tecnico. L’ articolo 33della Convenzione così recita:“Qualora il Gestore non adempisse alle prescrizioni di cui alle comunicazioni della S.T.O. dell’A.A.T.O. di cui al precedente articolo 30 determinando pregiudizi anche parziali alla erogazione dei servizi affidati è facoltà del Presidente dell’A.A.T.O., sentita la Consulta d’Ambito e con il supporto della S.T.O., provvedere direttamente o a mezzo di soggetti incaricati alla esecuzione delle attività richieste ... Le spese delle attività così eseguite saranno, oltre le penali previste ed il risarcimento degli eventuali danni, a carico del Gestore” Infine, l’articolo 34 della Convenzione dice “Qualora il ripetersi o la gravità di inadempienze, nonché il mancato rispetto delle intimazioni ad adempiere di cui al precedente articolo 30, pregiudichino o rischino di pregiudicare la continuità, la qualità dei servizi affidati o il raggiungimento degli obiettivi posti dal Piano, l’A.A.T.O., previa specifica diffida a rimuovere le cause e a produrre giustificazioni in un tempo congruo e compatibile alle esigenze del servizio, ove non ritenesse accettabili le giustificazioni prodotte dal Gestore, o in mancanza di queste, alla scadenza del termine assegnato, dichiara la decadenza della presente convenzione, in danno al Gestore. Nella sostanza è dunque possibile e doveroso procedere alla risoluzione per colpa e responsabilità di Acea Ato 5! La risoluzione della Convenzione per colpa della


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inefficiente gestione di Acea Ato 5 , appare al momento l’unica strada percorribile per uscire dal disastro in cui si trova il servizio idrico della Provincia di Frosinone. Acea Ato 5 sta gestendo il servizio idrico in totale monopolio, comportandosi come una società per azioni, che finalizza la propria azione solo ed esclusivamente al profitto: Gestione che ricordiamolo a noi stessi concerne un bene comune ed indispensabile alla vita come l’acqua. Dobbiamo, quindi, ricondurre la Gestione di un bene comune e indispensabile alla vita, come lo è il ser-

vizio idrico, alle decisioni di organi democraticamente eletti direttamente dai cittadini, quali i Comuni. Si è giunti al momento decisivo, per questo diventa necessario fare rete tra i comuni dell’ATO 5, perché la risoluzione contrattuale con ACEA è possibile, ma può essere solo “deliberata dalla Conferenza dei Sindaci, previa conforme adozione, da parte di tutti i Consigli comunali dell’Ambito, di analogo e conforme provvedimento”.

1.3 Il Sindaco ascolta i Cittadini Tale affermazione è di una verità assoluta, infatti i problemi vengono risolti se si conoscono, cioè, nel caso della amministrazione pubblica, se dalla periferia arrivano ai centri decisionali. La costruzione dell’ interfaccia comunicativa per acquisire le svariate problematiche tipiche della vita comune è essenziale .

DESCRIZIONE

Solo cosi è possibile istituire centri di interesse rispetto alle esigenze di vita quotidiana. Elemento importantissimo è la “Comunicazione” del Comune verso i cittadini e viceversa. La terza rivoluzione industriale ha inizio nel 1970 circa, ed è quella dell’evoluzione delle reti digitali dove l’elemento moltiplicatore è la comunicazione. Riscontriamo ancora oggi nell’era telematica evoluta alcune ritrosie da parte di utenti (quelli più avanti nell’età e più saldi a strumenti tradizionali) nell’utilizzo di apparecchi moderni e non per questo devono essere esclusi dalla normale informazione su aspetti di interesse comune. L’istinto di conservazione umano è legato al sostentamento, alla necessità di ottenere quanto occorre per

Don Albino Luciani, all’indomani della nomina a vescovo, gli venne chiesto: “Cosa deve fare un buon pastore?” Egli rispose: “Capire! Capire ciò di cui ha bisogno la gente!” soddisfare i bisogni elementari della vita. La Sicurezza, l’assistenza, il rifugio, il cibo. Questi bisogni nascono con l’uomo, il quale già dall’alba dei tempi organizzava il suo tempo e le sue forze alfine di procurarsi quanto gli fosse necessario con il minor dispendio di energie. Da qui comprendiamo il concetto primordiale di economia: coordinata, tempestiva, provvidenziale quindi migliore combinazione dell’energia e le forze dell’uomo con i beni e le forze della natura. In una parola “organizzazione”. Questa breve descrizione può farci capire come la pianificazione e programmazione sia importante poiché connessa nell’esplicazione delle forze ai fini una ottimale organizzazione, foriera di migliore economia e quindi benessere. Intuitivamente possiamo pensare che domani pioverà, a tal proposito ci attiveremo per fronteggiare tale elemento.

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Altra cosa sono gli eventi imprevedibili, che sappiamo possono verificarsi, ma non quando e con quale intensità. Da questo possiamo dire che gli eventi sono correlati al tempo, quando accadrà, e allo spazio, dove accadrà. Se avessimo gia una mappatura di un territorio con indicazione dei punti più sensibili contrassegnati da codici di priorità, quindi classificazione edifici, edifici scolastici, ospedali, e via fino alla descrizione completa di tutta la porzione, se nello stesso territorio avessimo individuato punti critici, di rottura, etc., se avessimo pianificato una prima fase di soccorso definendo a priori il chi, come, con che cosa, con quali mezzi, quando, una seconda fase di accoglienza avendo definito dove, da chi, per quanto tempo, quante risorse occorrenti, se tutto questo si mettesse in moto immediatamente, senza perdite di tempo, le vittime sarebbero di molto limitate, e ci sarebbe l’impiego più giudizioso delle risorse che questa organizzazione, in ordine, sincronia e armonia, può restituire. Non è impossibile. Le moderne tecnologie telematiche permettono a costi bassi di realizzare un software specificamente preordinato per l’acquisizione di dati di diversa natura, storico del territorio, mappatura dello stesso con indicazione dello stato dei luoghi e degli edifici presenti, forze di polizia, protezione civile, vigili del fuoco,forestale, ospedali, unità di cura per patologie specifiche, centri di raccolta, centri di accoglienza, etc. Dal momento che l’accadimento si abbatte, immediatamente il software allerta i vari organi destinandoli per priorità nei luoghi contrassegnati, evitando perdite di tempo che in questi casi determinano la differenza tra la vita e la morte, e a cascata predispone tutte le attività successive in maniera chirurgica. La macchina dell’amminiINTERVENTI strazione pubblica deve essere continuamente corretta nella guida in funzione delle esigenze espresse dalla comunità. Sia per attività propositive sia per i reclami che sono sacrosanti e che devono essere intesi dagli amministratori non come

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Nuovo Portale Sora#Digitale, obiettivi: · Divisione del sito istituzionale da portale per attività sociali e rionali · Incremento interattività diretta con la cittadinanza · Integrazione di strumenti web based per l’analisi del gradimento delle iniziative, pubblicazioni e proposte dell’amministrazione sul portale · Iniziative di democrazia diretta · Raccolta iniziative e proposte all’Amministrazione un’offesa ma come lo stimolo al miglioramento. Si apre, inoltre, una vera e propria finestra su ogni cittadino che può essere informato su tutto quello che riguarda la vita comunale, creando sinergie specifiche in una visione olistica, basti pensare alle iniziative culturali, agli eventi con ricaduta sul commercio. Questa finestra è oggi semplicemente realizzabile tramite l’integrazione, rispetto all’esistente sito istituzionale dell’Amministrazione Comunale, di un nuovo portale Sora#Digitale per la pubblicazione di notizie ed iniziative di interesse della collettività con la possibilità di ricevere feedback e proposte dirette dalla cittadinanza, eventualmente suddivise secondo la geografia dei comitati rionali o delle specificità territoriali. Tale nuova finestra digitale per il cittadino, grazie alla maggiore interattività che ne caratterizza l’impostazione e la tecnologia utilizzata, è realizzabile con un ridotto impegno di risorse ed una possibile implementazione concreta nel breve termine. Il nuovo portale può quindi essere strumento di bidirezionale di condivisione, rapida in quanto digitale, di informazioni e dati necessari come input per una efficace pianificazione e programmazione. Il nostro comune conta circa 27000 abitanti, raggiungere tutti è un compito semplificato dalla sola tecnologia, ma è un compito veramente omnicomprensivo quando non dimentica le persone annoverabili tra i


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“digital divided”. Quindi l’istituzione di Comitati Rionali, con la presenza fisica dei cittadini in luoghi sul territorio a loro vicini e familiari, per la canalizzazione delle voci, dei problemi, dei reclami, etc. della periferia verso il Sindaco, colma il gap che si forma tra coloro che possono essere raggiunti poiché abili nell’utilizzo di strumenti te-

lematici e coloro che non lo sono ma hanno pari dignità. Modifica dello Statuto Comunale in funzione di quanto detto. Pianificare è meglio che reprimere, l’attività fondamentale per permettere quanto descritto risiede nella Comunicazione e nella Condivisione

1.4 Eunomia Quello che un Paese avanzato non può permettersi è lo spreco di risorse umane. I diritti della persona sono realmente tutelati solo attraverso azioni che coinvolgano i soggetti stessi. Da qui parte la sfida di ridefinire i rapporti tra la pubblica amministrazione ed i cittadini sorani, siano essi minori, giovani, adulti, bisognosi, famiglie ed anziani. L’impostazione erogatoria dei servizi non regge più, dobbiamo uscire dalla logica della “beneficenza pubblica”, che non favorisce crescita e autonomia delle persone. I servizi sociali devono superare un ruolo troppo burocratico e arricchirsi di dimensioni quali ascolto, accompagnamento, ma anche progettazione, riconoscimento delle risorse e lavoro di rete.

DESCRIZIONE

Dove l’assistente sociale è la figura professionale attraverso la quale si sostanzia la garanzia di accesso personalizzato alla rete delle unità di offerta sociali, attraverso adeguati spazi di ascolto, di lettura e codifica della domanda e dove l’aiuto si concretizza dunque con una presa in carico personalizzata che prevede il coinvolgimento diretto della persona, vero e unico protagonista di questo processo. I servizi sociali quindi dovrebbero rappresentare il settore di supporto agli Organi politici con finalità di presidio della programmazione e della gestione di tutte le attività di servizio alle persone e alle famiglie in ambito sociale nelle diverse aree di intervento.

EUNOMIA Una richiesta, una risposta Area minori e famiglia I bambini vanno tutelati ed accompagnati nella loro crescita. Durante il ciclo della vita, le persone possono attraversare fasi di “normale difficoltà”, momentanee condizioni di fragilità che a volte disorientano. In questi casi il confronto, la condivisione, il sostegno, la corretta informazione costituiscono risorse utili ed efficaci per un’evoluzione costruttiva della crisi. Le famiglie attraversano vere e proprie condizioni di sofferenza quando all’interno vi è qualcuno affetto da dipendenza. Le dipendenze sono da alcool droghe e gioco. Area giovani I giovani rappresentano il futuro: un bene prezioso che stiamo perdendo all’anagrafe e verso il quale la perdurante disattenzione e sottovalutazione da parte del mondo adulto finirà per diventare un vero punto critico. I giovani devono affrontare oggi un numero crescente di sfide e di scelte difficili. Per iniziare a costruire la loro vita professionale hanno bisogno di informazioni relative ai percorsi formativi ed alle opportunità lavorative. È necessario dunque sviluppare l’offerta di servizi di qualità in materia di orientamento professionale e di assistenza alle prospettive di formazione e di impiego.

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Occorre fornire nuovi e complessi strumenti che consentano ai giovani di orientare le loro scelte, optando per percorsi coerenti con le aspettative personali ma anche con le esigenze del mercato del lavoro al fine di evitare circoli viziosi senza uscita. Area Anziani Le persone avanti con l’età sono quelle meritano attenzione al pari delle altre categorie espresse. Questi uomini hanno il diritto di essere curati e cercati poiché molti per riservatezza o vergogna non palesano i loro disagi che a volte possono sfociare nella depressione piu profonda. Area Disabili Negli ultimi trent’anni sicuramente abbiamo assistito ad un miglioramento nel trattamento delle perso ne con disabilità. Ciò non deve farci cullare, anzi, occorre sempre più, per la delicatezza della materia e le persone coinvolte, progredire anche tagliando i tempi da quando è espresso un diritto da una norma a quando effettivamente segue l’applicazione nel quotidiano. Area stranieri e Marginalità La contingenza ci porta a non prendere sottogamba tale aspetto, promuovendo l’educazione e l’integrazione di quei soggetti ricadenti in tali categorie.

Allestiremo uno spazio nel quale la Pubblica Amministrazione sorana incontrerà quotidianamente i cittadini, costituendo una rete di servizi coordinati tesi ad accogliere, orientare, formare, informare ed accompagnare il cittadino nelle complesse fasi della loro vita, in linea con gli indirizzi e le indicazioni più avanzate messi a punto a livello europeo.

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Area minori e Famiglia Lo sportello offrirà: orientamento e consulenza educativa finalizzata al sostegno genitoriale; consulenza sociale rivolta in prevalenza a coppie in fase di separa-

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zione per offrire ascolto e informazioni circa le specifiche competenze del Tribunale e dei servizi territoriali; orientamento e sostegno alle donne vittime di violenza in collaborazione con il Settore Pari Opportunità della Città; un supporto qualificato alle famiglie che si trovano in difficoltà soprattutto nell’ambito della separazione e in particolare quando questa vede coinvolti dei minori e si caratterizza per una certa conflittualità; orientamento–consulenza legate alla sfera sessuale, psicoterapia per gli aspetti più problematici della sessualità; consulenza legale in materia di diritto di famiglia e di tutela delle persone; informazioni sui diritti e sulle opportunità esistenti per conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari (es. congedi parentali: maternità, paternità, legge 104, ecc…); informazioni sugli aiuti economici legati ai carichi familiari e attivazione delle procedure necessarie; biblioteca per genitori; sostegno aiuto ed orientamento per quelle famiglie che abbiano all’interno persone malate di dipendenze, consultandole e aiutandole nella comprensione del problema e nella indicazione della strada da percorrere per recuperare il malato inconsapevole. Area giovani La crescita economica non può fare a meno dei giovani né i giovani della crescita. E’ necessario un impulso significativo alla facilitazione delle transizioni tra i sistemi educativi e il mercato del lavoro. Due sono le parole chiave occupabilità ed empowerment, che se correttamente intese e, soprattutto, se correttamente agite, delineano l’orizzonte di senso entro cui si definisce la mission dell’Orientamento ai giovani. Occupabilità. Il complesso di servizi da offrire (orientamento, auto imprenditorialità, Bilancio delle competenze, portafoglio elettronico delle competenze e matching domanda/offerta) è pensato nell’ottica dell’occupabilità intesa come il risultato di un processo interattivo tra soggetto, imprese, istituzioni e reti sociali nelle quali il soggetto stesso è coinvolto. Per irrobustire il processo dell’occupabilità sarà necessario che le persone vengano accompagnate nel processo di recupero e valorizzazione dell’intero patrimonio delle loro competenze. Empowerment. Costituisce il risultato e l’obiettivo di


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una formazione e di un orientamento maturativo e formativo. Secondo modalità mediante le quali le persone vengono “aiutate a camminare sulle proprie gambe”. Come? Attraverso un processo di ampliamento delle possibilità che il soggetto può praticare e rendere operative, attraverso il miglior uso delle risorse attuali e di quelle potenziali acquisibili e sviluppabili. Area Anziani Verrà organizzato un servizio teso ad informare i cittadini anziani sui loro diritti, sulle modalità per accedere ai servizi e sul loro funzionamento, sulle progettualità a favore delle persone anziane autosufficienti e non autosufficienti, che necessitano di interventi domiciliari o di inserimenti residenziali. Area Disabili I cittadini con disabilità e le loro famiglie devono avere un occhio di riguardo. Il servizio loro dedicato attiverà percorsi per l’individuazione dei bisogni e per la realiz-

zazione di attività personalizzate volte all’integrazione sociale. Tale processo verrà condotto in modo congiunto con l’Azienda Sanitaria Locale – ASL – in quanto le normative nazionali e regionali definiscono i servizi (dalla presa in carico alla attivazione delle risposte) come “socio-sanitari”. Area stranieri e Marginalità Verrà creato un servizio specializzato sui temi della migrazione, che offrirà interventi di natura informativa, di orientamento ai servizi del territorio e di animazione interculturale. Gestirà inoltre progetti di accoglienza che possono essere attivati sulla base di percorsi individuali, a seguito dell’analisi del bisogno, o rientrare in progetti speciali, di natura regionale e nazionale, rivolti a specifiche categorie come richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale o vittime di forme di sfruttamento. Si offrirà un di Mediazione Linguistico culturale a supporto della rete dei servizi del territorio.

1.5 Commercio e Artigianato Il particolare momento storico vede la nostra economia Nazionale depressa, le cause sono riconducibili ad una serie di fattori che vanno dalla miopia dei politici a partire dai vertici fino alle aggressioni da parte dei paesi a basso costo di manodopera, passando per il sistema bancario inefficace. Queste considerazioni ci portano ad affermare: “non possiamo più permetterci di sbagliare” “occorre iniziare un corso di svecchiamento nella gestione delle aziende che porti a migliore e giudizioso utilizzo delle risorse nel rispetto di tutti gli attori cui le imprese interessano ed entrano in contatto”. Tali considerazioni calzano perfettamente con la nostra realtà Comunale. Sora è stata sempre realtà a forte vocazione artigiana, nel settore della lavorazione del legno, e commerciale, attraendo gli abitanti dei vari comuni limitrofi negli

DESCRIZIONE

Relegare l’artigianato e il commercio ad attività marginali ed addirittura far scomparire le botteghe, rispetto alla determinazione delle politiche attive concentrate su altri settori, assassina due delle risorse economiche più importanti da sempre della nostra cittadina. scambi. La guida deve provenire da chi si incarica di gestire il Comune, predeterminando idonee figure professionali capaci di svolgere il compito e franche da spese di consulenza. L’attività istituzionale non basta. Occorre l’impegno degli operatori-commercianti che finalmente si liberino delle posizioni autoreferenziali anacronistiche (continuare a considerare il mercato

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come una risorsa per se stessi e da loro stessi determinata, non è così, i veri attori del mercato sono i clienti) ed inizino con umiltà a comprendere metodi moderni di gestione miranti all’efficacia e all’efficienza. Già, perché il successo di qualsiasi tipo di attività è determinato dal grado di organizzazione, di cui la cultura aziendale compendio di strategie, sistemi, procedure, know-how, etc. Il rinnovamento inizia dal basso, compito della politica è stimolarlo, attivarlo e sostenerlo in maniera continuativa. Innanzitutto occorre istituire sessioni di formazione ai commercianti / imprenditori/artigiani tutti, necessarie per affrontare le sfide moderne, condividendo e coinvolgendo l’amministrazione comunale.La preparazione e tutta l’attività di consulenza che si determinerà, di concerto con il Comune, sarà libera da qualsiasi compenso. Inoltre si istituiranno contatti diretti con tutti coloro che vorranno intraprendere una attività all’interno del nostro Comune, alfine di guidarli e sostenerli nella determinazione di una azienda moderna. Compito dell’amministrazione pubblica dovrà essere quello di riconoscere quanto appena espresso ed agevolare, attraverso la giudiziosa organizzazione delle risorse presenti, lo sviluppo e la rinascita commerciale/produttiva riportandola ai livelli dei decenni precedenti.

INTERVENTI

Si prevedono agevolazioni fiscali con lo scopo di favorire l’insediamento di nuove attività produttive e promuovere il rilancio del settore imprenditoriale cittadino favorendo nuove assunzioni nelle imprese già in attività: • Soggetti che avviino una nuova impresa con sede operativa e legale nel territorio del comune di Sora e che possiedano le caratteristiche che verranno definite negli appositi regolamenti comunali per la disciplina degli incentivi • Imprese con sede operativa e legale nel territorio del comune di Sora che assumano nuovo personale con particolare attenzione alle categorie di persone che per età, genere o a causa del perdurare dello stato di disoccupazione siano in una condizione socio econo-

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mica difficile • Soggetti proprietari di immobili classificati catastalmente in specifiche categorie disciplinate negli appositi regolamenti comunali che concedano il locazione l’immobile a nuove attività imprenditoriali Le agevolazioni riguarderanno uno o più dei tributi locali, in funzione delle categorie sopra indicate. IUC compresa di Tari, IMU, TASI, ICPA, Tosap e Cosap. L’Amministrazione determinerà annualmente gli importi, le condizioni e la durata delle agevolazioni in funzione dell’ammontare delle risorse disponibili.

Tale attività verrà svolta seguendo: · Sessioni di formazione sull’azienda moderna · Apertura piattaforma di comunicazione · Verifica delle problematiche/ostacoli · Analisi costi/benefici delle soluzioni · Analisi del mercato · Definizione degli scenari · Organizzazione delle risorse già presenti · Elaborazione dati attraverso piattaforma condivisa · Calendarizzazione eventi condivisi con il Comune · Monitoraggio eventi L’amministrazione si renderà promotrice ed agevolerà la creazione di Marchi di Area alfine di valorizzare e promuovere quegli aspetti che costituiscono le tipicità e i “tesori” del territorio con l’obiettivo di: • rafforzare la qualità del prodotto/servizio con la definizione di regole d’appartenenza e di produzione e di un rigoroso sistema di controlli a garanzia dei produttori e dei consumatori • supportare i produttori che vogliano avviare produzioni di qualità, parimenti gli operatori commerciali • dare visibilità al territorio, attraverso specifiche azioni di marketing, con l’utilizzo di un marchio che renda immediatamente riconoscibile tutto ciò che da esso proviene e che definisce la sua identità • realizzare azioni formative a vantaggio dei giovani con l’obiettivo di creare professionalità nuove e coerenti con le nuove esigenze del settore


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1.6 Ambiente SURL Conoscere il significato di ambiente è fondamentale. Treccani come fonte: insieme di condizioni e fattori tra loro collegati, che sono normalmente in equilibrio; quando l’equilibrio si altera, si mettono in moto reazioni che, lentamente, provano a costruire un nuovo equilibrio. Questo è vero, però, solo se le alterazioni non superano un certo limite, oltre il quale quell’ambiente non sarà più in grado di tornare al suo equilibrio naturale. Come è successo, per esempio, in molte zone d’Italia una volta coperte di boschi e oggi in condizioni di semiaridità a causa dell’eccessivo disboscamento senza piani prestabiliti.

DESCRIZIONE

L’Ambiente SURL è la società che si occupa della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, dalle precedenti espressioni possiamo ben capire l’importanza e la poliedricità del termine utilizzato. Infatti tale società, costituita come azienda speciale poichè direttamente riferentesi al Comune, si occupa, come possiamo ben vedere dai servizi pubblicizzati, della raccolta differenziata dei rifiuti e gestione (anche se partita fortemente in ritardo rispetto ai comuni limitrofi provocando disagi di ordine economico poichè i residenti di questi ultimi hanno per anni riversato i propri rifiuti all’interno dei cassonetti di Sora a spese dei sorani), dello spazzamento pulizia delle strade, del verde pubblico, delle disinfestazioni. Questi servizi sono solo una parte di cui potrebbe occuparsi il predetto ente. Dalla verifica dei conti di bilancio rileviamo una sperequazione relativa ai costi fissi che pesano per il 68% sui ricavi (il peso di questo valore relativo può essere abbassato, come gli interventi qui a lato descrivono, migliorando le attività di vendita dei differenziati), ai servizi (non meglio specificati) che pesano per un 21% sui ricavi. Tali grandezze ci portano sicuramente ad individuare aree di miglioramento come sarà descritto nell’a-

AMBIENTE: “insieme dei fattori esterni ad un organismo che ne influenzano la vita” rea interventi a latere. Rendere efficiente oltre che efficace l’opera di Ambiente surl si coniuga con la visione globale di intervento in altri ambiti, restituendo validità al termine utilizzato per la ragione sociale in virtù delle premesse. La lettura del bilancio e le esperienze di alcune persone che hanno avuto incarichi all’interno di Ambiente Surl, ci palesano una azienda poco organizzata , con tutte le negatività discendenti.

INTERVENTI

La ricetta che persegua l’assunto in cornice parte anzitutto dall’implementazione di un Sistema di Gestione di ispirazione manageriale, mirante ad individuare e studiare tutti i flussi in entrata ed in uscita, determinarne i processi e i microprocessi sensibili e sottoposti a validazione, rendendo più agevole e misurato l’apporto delle risorse umane. Una volta studiato, attraverso opportune analisi, il corrente operativo, potremo con bassissima approssimazione, individuare il personale da formare, addestrare e riconvertire a mansioni simili e fondamentali: • Manutenzione percorso fluviale • Manutenzione edifici comunali • Piccola manutenzione viaria • Censimento discariche abusive e controllo • Acquisizione biomasse presso i boschi sorani • Sicurezza luoghi a rischio idrogeologico (Le Compre, Agnone, Tofaro, etc) • Ripristino e manutenzione canaline di scolo

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Il sistema realizzato, non solo tenderà ad eliminare gli sprechi come ad esempio le consulenze inutili. costituendo un ambito lavorativo più sano esente da prevaricazioni ed invidie, ma produrrà la massimizzazione delle vendite dei rifiuti, attraverso accordi trasparenti con gli acquirenti.

Si proporrà la remunerazione dell’amministratore per meritocrazia, fissando dei budget e determinando il livello di raggiungimento dal quale retrocedere i compensi.

1.7 Mobilità sostenibile L’evoluzione e l’indipendenza del singolo negli spostamenti grazie all’utilizzo delle automobili ha sicuramente avvantaggiato il concetto di libertà personale.

DESCRIZIONE

Però, come in tutte le cose, gli eccessi non sono accettabili. Infatti il traffico ha raggiunto livelli di guardia, procurando il danno più grave quale l’inquinamento atmosferico. La sostenibilità degli spostamenti deve prendere le mosse dai precedenti contributi: infatti la misura prima della qualità del sistema, poichè all’interno di un ecosistema, richiede sì strumenti meno inquinanti, ma soprattutto nuove direttrici in grado di abbattere l’impatto ambientale. E l’impatto ambientale può essere abbattuto ripensando il modo di intendere gli spostamenti, il proprio rapporto con l’auto, il rapporto tra la strada ed il tessuto urbano. L’amministrazione pubblica deve sensibilizzare ed orientare, facendosi promotrice, la cittadinanza tutta all’utilizzo smart dei mezzi. Al fine di valorizzare il patrimonio storico-architettonico favorendone la fruizione da parte dei cittadini, riteniamo fondamentale l’obiettivo di pedonalizzare il CENTRO STORICO con l’istituzione di una ZTL permanente, che va progettata quale area pedonale delimitata da dissuasori fisici con inibizione al transito di autoveicoli

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Redazione, di un Piano Urbano del Traffico, che eviti soluzioni casuali e dannose, restituendo qualità all’ambiente con l’istituzione di modalità diverse di spostamento, attraverso l’individuazione delle opportune Zone a Traffico Limitate”.

all’interno dell’area pedonale. Andrà redatto apposito regolamento che consenta l’accesso agli operatori pubblici e di sostegno logistico alle attività commerciali e terziarie varie insediate nell’area, attraverso l’applicazione di misure atte a consentire l’approvvigionamento di materiali e rifornimenti alle attività del Centro. L’iter di definizione dell’intero processo dovrà avvenire attraverso una condivisione con gli stakeholders e l’intera cittadinanza. Inoltre verranno individuate e segnalate le zone di sosta per i visitatori. A tal proposito verrà trovata ed attrezzata un’area di sosta per camper, incentivando questi utenti alla visita dei nostri siti. L’iter partecipato è necessario per definire una politica ambientale che si sposi con le altre iniziative di offerta di un nuovo modello culturale della città di Sora, trattato in modo esteso nell’apposita sezione del presente documento programmatico, al fine di portare un concetto nuovo e sostenibile di crescita della qualità am-


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bientale, non tralasciando l’esigenza di avere la massima fruibilità del Centro Storico, non più isolato come troppo spesso appare, ma attrattivo e ricco di vita. Contestualmente bisognerà innescare una progettualità finalizzata a dare supporto all’utilizzo dei mezzi pubblici, della bicicletta e dei mezzi condivisi. Tale obiettivo verrà perseguito intervenendo sia a livello di pianificazione che di operatività. Per le bici verrà studiato un apposito Piano della ciclabilità, attuando il servizio comunale di Bike sharing e soprattutto aumentando la rete degli itinerari ciclabili. Nell’ambito di progetti europei, verrà attivata la costruzione e realizzazione del “PUMS”, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, promuovendo uno sviluppo ecocompatibile, a tutela della salute, per una mobilità che favorisca il risparmio energetico e riduca sensibilmente l’inquinamento atmosferico. Bisognerà revisionare l’intero TPL, tendendo alla razionalizzazione ed al miglioramento del servizio attuale, per creare ulteriori incentivi all’utilizzo del mezzo pubblico. Per rendere più facilmente fruibili le zone a traffico limitato è necessario facilitare il pagamento e la gestione delle aree di parcheggio in striscia blu (limitrofe alle aree pedonali) introducendo la possibilità di: • pagamento coinless (senza denaro fisico) della sosta nelle aree di parcheggio; • estendere da remoto, senza necessità di ritorno al veicolo o al parchimetro, della durata della sosta con uno smartphone o via web; • controllo digitale dell’avvenuto pagamento tramite tablet in dotazione alle polizia municipale; Tutto ciò con sistemi di pagamento digitale della sosta auto forniti da piattaforme informatiche esistenti, attivabili anche Sora nel breve termine.

1.8 Trasparenza Amministrativa La trasparenza concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. Essa è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonchè dei diritti civili, politici e sociali, integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.

DESCRIZIONE

Quanto di più auspicabile nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. Si delinea la comprensibilità dell’azione dei soggetti pubblici sotto diversi profili

quali la semplicità e la pubblicità, tale che ne consenta la conoscibilità reale dell’attività/azione amministrativa e il controllo conseguente sulla stessa. È l’eliminatore dei coni d’ombra tanto cari ad alcuni per promuovere, questi ultimi, interessi e illeciti arricchimenti. Rendere conoscibile l’azione amministrativa è un principio introdotto e sancito dalla legge n. 15/2005. Tutte le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate a rendere visibile e controllabile all’esterno il proprio operato. Ne discende una maggiore responsabilità dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni che sono obbligati a compiere degli atti specifici per poter ottemperare ex lege.

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L’azione amministrativa deve quindi consentire agli interessati di accedere alle informazioni relative al procedimento in corso e per le pubbliche amministrazioni vi è il dovere di comunicare agli stessi tutte le informazioni richieste, salvo i casi eccezionali espressamente esclusi dalla legge. La trasparenza amministrativa trova applicazione soprattutto attraverso il diritto di accesso ai documenti amministrativi, la comunicazione dell’avvio e la partecipazione al procedimento, la motivazione del provvedimento. Tali principi, quindi, consentono al soggetto privato che abbia un interesse diretto, concreto e attuale, di interloquire con la pubblica amministrazione, a tutela del proprio interesse, prima che sia adottata la decisione finale. Ciò non basta, poiche la vita comunale è fatta di relazioni con il pubblico che producono flussi informativi in entrata ed in uscita, documentazioni, adempimenti,istanze, etc. Migliore trasparenza vuol dire anche che la macchina pubblica si proponga ai cittadini agevolando le richieste quotidiane di questi ultimi, senza farli sentire inadeguati o, al peggio, trasformare un operazione dovuta di diritto in un favore, facendo scaturire una serie di elementi perturbatori che vanno contro le libertà individuali, il rispetto della persona, il danneggiamento dell’assetto economico, la valorizzazione dei furbi in luogo dei capaci. In una sola parola “Qualità”. Ma cosa vuol dire? Rispetto delle aspettative attese del cittadino nell’esecuzione del servizio pubblico. Come è possibile perseguire un tale assunto? Attraverso una organizzazione preordinata, compendio di procedure istruzioni e formazione continua nel rispetto di essa, migliorabile da per se, nel rispetto di tutte le dignità e prescrizioni giuridiche, che metta finalmente al centro dell’attenzione il cittadino e non gli interessi di pochi a scapito di tutti gli altri. Implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità. Rendere disponibile un’applicazione per smartphone, una applicazione mobile (“app”), per l’invio dello scadenzario e delle informazioni dell’amministrazione alla cittadinanza (broadcast).

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Ottenendo così un incremento dell’efficienza comunicativa verso la cittadinanza ed un maggior coinvolgimento nelle iniziative comunali.Un’app gratuita per smartphone con scadenzario ed informazioni dall’amministrazione ai cittadini. “Cose da grande città”?“No”.. obiettivo realizzabile con piattaforme informatiche esistenti e con oneri modesti per la municipalità.“a Sora Siamo Pronti”. Non solo velocità di aggiornamento al cittadino ma soprattutto la trasparenza nell’ interscambio di informazioni e servizi è fondamentale. Con la piattaforma telematica Amministrazione Pronta si può introdurre la possibilità di prenotare in via telematica attestazioni ed atti emessi dall’amministrazione comunale. In più dalla piattaforma telematica accessibile via web si riceve un’indicazione preventiva, ed eventuale possibilità di pre-upload digitale, della necessaria documentazione a corredo in carico al cittadino e si ottiene comunicazione certa della data del ritiro, garantendo così: • Riduzione della necessaria presenza fisica dei cittadini agli sportelli comunali; • Diminuzione dell’incertezza sui tempi di emissione atti; • Chiara definizione della necessaria documentazione propedeutica in carico al cittadino; • Riduzione dei casi indisponibilità atto alla data del “ritiro” prenotato.

“mai più il diritto come favore” Sulla piattaforma sono memorizzate in un database (DB) le richieste degli utenti e le relative evasioni per l’analisi delle prestazioni dei servizi erogati dall’amministrazione (CRM, Citizen Relationship Management) e la pianificazione, su dati certi, di ulteriori interventi di ottimizzazione dei servizi alla cittadinanza. Tutto conforme ai dettami della Qualità. Verrà reintrodotta la Carta dei Servizi, sia in formato telematico sul sito del comune che cartaceo nel rispetto di quelli meno abili nell’utilizzo delle moderne tecnologie. E’ uno strumento per stabilire un patto con i cittadini. E’ il documento con il quale il Comune di Sora, nella sua


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qualità di Ente erogatore di servizi, assume una serie di impegni nei confronti della propria utenza, ne definisce le modalità di erogazione, gli standard di qualità e informa il cittadino sulle tutele previste. Nella Carta dei Servizi l’Ente, ed ogni suo singolo Settore, dichiara quali servizi vengono erogati, fornendo tutte le informazioni utili al cittadino per poterne fruire al meglio: • Ubicazione degli uffici, recapiti (telefono, e-mail, ecc.) ed orari di apertura al pubblico • Funzioni responsabili e referenti dell’erogazione del servizio • Modalità di erogazione • Modalità di accesso (per esempio, allo sportello, on line, a domicilio), • Tempi e costi • Documentazione necessaria per accedere al servizio Vengono inoltre definiti i canali con i quali comunicare alla cittadinanza eventuali interruzioni di erogazione dei servizi o variazioni negli orari di apertura, segnalazioni di un disservizio o un reclamo. La Carta dei Servizi è un chiaro impegno degli operatori di ogni settore con l’intento di monitorare e migliorare la qualità del servizio offerto.

1.9 Lo sport è di tutti Il particolare periodo che stiamo attraversando dove la disoccupazione e non solo giovanile cresce annualmente, dove lo stress è divenuto una costante per molti, dove disagio tristezza delusioni e depressione si insinuano sempre più, lo sport può e deve rappresentare una grande opportunità di miglioramento della vita sociale.

acquisita sicurezza nel relazionarsi, il recupero dell’autostima. Ancora, in un mondo che vede aumentare a dismisura gli effetti della ripetività del lavoro sulla personalità del lavoratore cresce la voglia di rottura con l’universo quotidiano, il tempo libero è allora vissuto come la ricerca di una vita diversa, di compenso o di fuga per mezzo della distrazione, dell’evasione verso attività differenti della quotidianità: la funzione di divertimento libera in modo assoluto dalla noia.

Ecco allora che lo sport riveste un ruolo importante e determinante, diventa un propositore di impegno sociale e culturale per le fasce più deboli ed i soggetti più fragili, perché costringe ad uscire non solo dalle proprie pigrizie mentali e fisiche ma a provare quelle inedite emozioni in compagnia di altre persone contribuendo insieme ad altri fattori ad allontanare quelle cause di rischio sfiducia come per soggetti che si rinchiudono in se stessi finendo per alimentare insicurezze e reprimendo quella vitalità tanto importante per farsi avanti nella vita. Scatena il ritorno alla fiducia nel cercare lavoro, la ri-

Lo sport per tutti diventa così un interlocutore di progresso civile, senza dimenticare assolutamente altre fasce più deboli come i disabili che oggi pagano ancor di più i tagli nel sociale, e certo bisogna dare qualcosa di meglio e di più rispetto a quelle iniziative sporadiche “elemosinate” in questa città ogni tanto alle associazioni che tanto si prodigano per i loro diritti.

DESCRIZIONE

Ma non dimentichiamo neanche quello che lo sport può significare per le donne incinte con programmi a loro dedicati in una fase della loro vita molto particolare. Lo sport deve rappresentare un veicolo aggregante di

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tante situazioni sociali, e deve inserirsi nel tessuto più profondo di certe realtà drammatiche in cui versa la città con fenomeni allarmanti di rischio ludopatia, un problema serio, poco affrontato dalle istituzioni sorane, che lo sottovaluta , ma di cui avremo effetti devastanti nel breve futuro. E per ultimo ma certamente non ultimi come non dare spazio agli anziani che rappresentano nella fascia “oltre 65 anni” un quinto di questa citta’ con 5.316 persone a cui dobbiamo assicurare prospettive migliori per una qualità migliore di vita e lo sport può e deve avere un ruolo primario inserendosi nel quotidianità di ogni persona non più giovane rivalutandone il tempo e stimolandone l’attività giornaliera: lo sport è un fattore di benessere soprattutto per queste età della vita, riproponendo i valori e i significati originari, legati all’attività ludica svolta durante il tempo libero e qui ne abbiamo tanto, per il proprio piacere, ma anche per il mantenimento della propria salute. Se guardiamo a tutto ciò che il welfare esprime possiamo identificare nello sport uno dei principali elementi per il nuovo stato sociale , al pari dell’educazione della salute lo sport per tutti diventa un perno delle politiche sociali, perchè racchiude in sé la salute e l’educazione. A livello di strategie e politiche lo sport si inserisce a pieno titolo in molti settori ed è ad essi sinergico; però mentre il welfare richiede in generale interventi economici dall’alto lo sport si può organizzare in modo autonomo, quindi da “welfare stato” a “welfare societa’” e questo è fondamentale oggi per realizzare formule meno legate alla disponibilità di risorse pubbliche. E’ una vergogna anche ciò che si è registrato nello sport per eccellenza come il calcio, e la città stessa ad essere sconfortata per la mancanza di una prima squadra che porti il nome di sora, si devono quindi attuare sempre con progetti sostenibili tutte le misure per riavviare con sponsor e persone qualificate il cammino interrotto solo per favorire logiche personalistiche, tutto questo in considerazione del fatto che la comunità (suo malgrado) si è fortemente indebitata per la realizzazione di una struttura come il Tomei con tanto di erba sintetica.

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Lo Sport a Sora non è per tutti ma solo per alcuni. Oggi è praticato da ragazzi e giovani che frequentano le varie società sportive nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Sora e che per numero possiamo quantificare in 1.500 circa, stiamo quindi parlando di un 6% di tutta la cittadinanza sorana.

INTERVENTI

Un numero troppo esiguo per parlare oggi di un interesse cittadino vero, significativo per capire sia le cause che impediscono una più considerevole partecipazione sia le potenzialità che la città stessa offre, dopo di che è indubbiamente di primaria importanza intervenire per migliorare quello che oggi pesa in modo rilevante nella spesa comunale. Le strutture:La città presenta un numero adeguato di strutture sportive e allo stato attuale più che soddisfacente. Complessi ristrutturati come il Trecce ed il Tomei con interventi finanziari massicci, come la Gil oggi messa in sicurezza e in piena disponibilità, e tutto il comprensorio sportivo dello Sferracavallo risulta efficiente compreso il Pallone Pressostatico: qui va imposto il primo cambiamento nello scorporare nell’area ogni struttura in considerazione della loro autonomia. PalaPolsinelli e Panico si presentano in buono stato di conservazione. Vi sono poi le palestre delle scuole messe a disposizione delle società sportive che ne hanno fatto richiesta. Gli sportivi delle società sportive: N.B. SORA e PALL. SORA si dividono il basket, L’ARGOS VOLLEY la pallavolo, poi il VOLSCI RUGBY e il CITTA’ DI SORA CALCIO A 5 e la ASD ATLETICA SORA mentre il CALCIO SORANO merita considerazione a parte perché scelte scellerate e mirate hanno fatto scomparire il calcio che conta a Sora. Tutte le convenzioni per queste strutture sono in scadenza per cui dovranno essere migliorate per garantire attraverso interventi ad hoc la reale partecipazione di tutta la cittadinanza con particolare attenzione alle fasce deboli che avranno un percorso indipendente e


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funzionale, sostenuto dalle società sportive private, alle quali saranno applicate nuove convenzioni onerose, in sinergia con il Comune di Sora. Programmi ecosostenibili sono al centro di interventi mirati sulla ridistribuzione dello sport sorano in cui pubblico e privato devono farsi carico di tutti i soggetti deboli, delle disabilità permanenti e temporanee, giovanissimi, giovani e meno giovani, persone con problemi, a cui aggiungeremo le minoranze etniche e gli stranieri fissi e di passaggio (come i richiedenti asilo) ed altri ancora…è un dato di fatto che oggi nessuno di queste categorie è inserito in alcun programma sportivo a loro dedicato, e fa pensare che nelle convenzioni tra comune e gestori delle strutture sportive non sia presente nella maniera più assoluta nessuna messa a disposizione di ore per qualsiasi attività nel campo sociale, è questa una vergogna per una città dove si fa solo uso demagogico di interventi sul sociale, che sono poi ridotti all’osso, spesso disattenti alle problematiche di tanti cittadini. Istituzione di un liceo scientifico sportivo, con la riconversione dell’ex Tomassi. Costituzione di una Cooperativa che si occupi

• Gestione degli spazi affidati alfine di promuovere e partecipare le fasce più deboli sovradescritte attraverso l’erogazione di ore di allenamento su specifiche discipline a ristoro • Pulizie e decoro degli impianti di concerto con ambiente surl • Adeguamento e gestione di uno spazio per attività ricreative anche con somministrazione onerosa di bevande e cibo (spazi per lo studio degli adolescenti, punti di ritrovo diverse fasce) Lo Sport come diritto per tutti: Lo sport a Sora non deve essere solo competizione ma deve rappresentare soprattutto un diritto per tutti e per tutte le età, quindi non più sport A Sora, ma sport DI Sora, anzi dei sorani. L’idea strategica è quella ecosostenibile di un cerchio in cui al centro vi sia lo sport, inteso come diritto per tutti… Noi Siamo Pronti per dare ad ogni sorano la sua parte di sport, è ora di cominciare a correre…

1.10 Educazione muliebre Il principio della dignità inviolabile della persona e il rispetto dei diritti umani fondamentali sono la cornice generale entro cui trovano posto tutte le scelte di programmatiche di ciascun Ente e/o Istituzione Pubblica. In particolare, l’obiettivo primario di un Ente Comunale ed istituzionale deve essere la lotta e la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne. Crediamo sia compito di un Paese democratico affermare l’indivisibilità dei diritti politici, civili e sociali. Nel nostro caso l’impegno che ci proponiamo di perseguire è il contrasto verso ogni violenza contro le donne, un fenomeno che affonda le sue radici in modelli inaccettabili del rapporto tra i generi e che costituisce una vera e propria violazione dei diritti umani.

DESCRIZIONE

Il fenomeno della violenza sulle donne è divenuto una vera e propria emergenza sociale. Il Comune di Sora è stato teatro di fenomeni di femmicinidio e di violenza di genere a danno delle donne. Alcuni di tali episodi si sono conclusi con un epilogo devastante: abbiamo avuto donne morte per mano di uomini violenti basti ricordare le nostre vittime Adriana Tamburrini, Chiara Sacco, Samanta Fava e Gilberta Palleschi . Molte donne vivono la violenza in ambito domestico e mostrano timore a denunciare i loro aguzzini. I motivi di questa reticenza sono il senso di vergogna e lo stato di imbarazzo, nonché la mancanza di fiducia nelle Istituzioni.

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La donna è una risorsa per tutta la comunità. Va difesa e salvaguardata, per permetterle di esprimere tutte le potenzialità. Occorre, pertanto, implementare il Centro di ascolto, peraltro, già esistente all’interno del Comune di Sora e incentivare una campagna mirata alla sensibilizzazione, attraverso convegni che affrontano il tema, manifestazioni di piazza, mercatini ecc… La violenza femmicida è un fenomeno fortemente legato agli stereotipi, alle rappresentazioni culturali, alle abitudini e mentalità chiuse e maschiliste che resistono forti in alcuni Paesi e alcuni retaggi sociali. Costruire politiche di contrasto alla violenza nei confronti delle donne significa intraprendere un percorso lungo e complesso, che renda le violenze sulle donne sempre meno accettabili socialmente. Inoltre, c’è un problema serio che riguarda le donne e che vogliamo affrontare con impegno: la nostra struttura societaria tende a penalizzare il percorso lavorativo delle donne, rallentando il loro ingresso e la loro stabilizzazione all’interno del mondo del lavoro. Proprio per questi ostacoli le donne impiegano in tempo doppio rispetto ai colleghi maschi per ottenere contratti duraturi e garantiti nell’impresa privata e anche per ricoprire ruoli importanti nella sfera pubblica. Colpa di un sistema che persiste a far ricadere sulle donne gli oneri familiari, come la cura dei figli e degli anziani. Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, sostituisce, unificando le competenze in un solo organismo, i comitati per le pari opportunità e i comitati paritetici sul fenomeno del mobbing, svolge funzioni propositive e di monitoraggio per la valorizzazione dei dipendenti, vero valore aggiunto di un’amministrazione. Con l’istituzione del CUG si vuole, da un lato, approfondire il livello di conoscenza sulle pari opportunità

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tra uomini e donne che lavorano nella Regione Lazio e, dall’altro, aumentare il benessere organizzativo favorendo l’ottimizzazione e la produttività del lavoro migliorandone efficienza e prestazioni. Il CUG lavora per creare le condizioni ottimali per un ambiente lavorativo caratterizzato dal rispetto delle persone e per eliminare ogni forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori. Una tutela che comprende il trattamento economico, le progressioni di carriera, la sicurezza estesa all’accesso al lavoro oltre al fenomeno del mobbing per prevenire discriminazioni legate al genere, all’età, alle disabilità, all’origine etnica, alla lingua, alla razza e all’orientamento sessuale, alla religione. Comprendere le esigenze e i bisogni dei dipendenti è una condizione indispensabile per mettere in campo le buone prassi che consentano una migliore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e per ampliare la consapevolezza sia del ruolo lavorativo dei pubblici dipendenti che dei diritti, contribuendo a rendere più efficiente l’organizzazione della PA. Riteniamo che la Scuola e i contesti educativi assumono un valore determinante e strategico per promuovere una cultura orientata al rispetto e al valore delle differenze e alla consapevolezza critica dei modelli dominanti nella società attribuiti ai due generi . Su tali presupposti ,occorre ripartire dalle scuole soprattutto primarie ed avviare progetti di educazione alla Violenza di genere, con l’ausilio delle Forze dell’ordine e delle Associazioni territorialmente competenti in tale ambito.

INTERVENTI

Il nostro Comune era dotato di una struttura “casa rifugio” per donne vittime di violenza e minori, che si occupava della presa in carico di tali donne. La struttura per mancanza di fondi è stata chiusa; tuttavia, stante l’importanza di tale strumento al fine di contrastare la violenza di genere è opportuno procedere alla riapertura di una struttura in grado di accogliere donne e minori, fuoriusciti da situazioni di violenza. Bisogna dotare il


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Comune di Sora di strumenti finalizzati a garantire una copertura territoriale di servizi adeguati, sia in termini strutturali che organizzativi, in grado di offrire livelli differenziati di intervento in merito all’accesso, all’accoglienza e presa in carico delle donne vittime di violenza e di eventuali loro figli minori, attraverso: • attivazione di 1 struttura di accoglienza al fine di implementare la rete comunale di strutture residenziali dedicate a donne inserite in percorsi di protezione e fuoriuscita dalla violenza, con individuazione di Regionali ed Europei su tale tematica ; • definizione del “ Protocollo d’Intesa per la costituzione e il funzionamento della rete locale antiviolenza di genere”; • approvazione e adozione di progetti al fine di sensibilizzare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado alla violenza di genere. • costruzione di una rete tra Servizi Sociali dei Comuni e i Centri antiviolenza. Inoltre c’è grande bisogno di politiche formative pensate ad hoc per le esigenze femminili. Pensiamo ai voucher di conciliazione a beneficio delle donne lavoratrici con a carico figli e anziani, che potrebbero dare risposte concrete al problema dei tempi di vita e di lavoro, la cultura di impresa che va promossa e valorizzata anche in campo femminile, le imprese rosa ( vedi sartorie ) dobbiamo guardare con attenzione perchè sono una grande risorsa per il territorio e va sostenuta. La fase successiva è quella di mettere in condizioni tutte le donne lavoratrici di lavorare libere da incarichi familiari più gravosi e di varare misure di carattere sociale, pensiamo a costi più contenuti per gli asili nido e maggiori supporti per gli anziani e portatori di handicap.

La sfida che ci dobbiamo porre è quella di cambiare il Paese ed in particolare il nostro Territorio sul piano delle relazioni tra i generi e per farlo è necessario ripartire dall’educazione. L’Attestazione di Genere ha una durata triennale e sarà rilasciata su richiesta dell’ente locale, dalla Direzione regionale competente in materia di pari opportunità, sentito il parere dell’Osservatorio regionale alle pari opportunità e violenza sulle donne, che ha il compito di analizzare le domande pervenute e valutare la conformità dell’ente locale sulla base della presenza di alcuni indicatori. Il Comune alla Pari prevede un sistema premiante che assegnerà una maggiorazione di punteggio da uno a dieci, utile ai fini della graduatoria finale nei bandi della Regione Lazio attinenti all’integrazione e all’occupazione femminile. L’obiettivo è stimolare gli enti locali a mettere in atto politiche di genere con particolare attenzione all’integrazione tra le politiche di sostegno all’occupazione femminile e al work-life balance, conciliazione tra tempi di lavoro e responsabilità familiari.

Il Comune alla Pari è un’attestazione a favore degli enti locali che realizzano azioni per incentivare la parità di genere nelle cariche pubbliche, migliorare la partecipazione delle donne nel contesto socio-economico e imprenditoriale del territorio e favorire la diffusione di una cultura delle pari opportunità e gender mainstreaming.

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1.11 Sicurezza dei Cittadini Gli effetti della globalizzazione sono sotto i nostri occhi. L’insicurezza, la paura della criminalità e ai cambiamenti delle dinamiche criminali, non possono essere sottovalutati. Questi rappresentano le nuove esigenze dei cittadini e l’amministrazione deve rispondere con nuovi strumenti per affrontare questo genere di problemi.

DESCRIZIONE

Le città sono i luoghi in cui le persone si incontrano, in cui la vita sociale si manifesta in modo più intenso e complesso, in cui si produce cultura e dove lo sviluppo economico, unito ai progressi della tecnica e della scienza, appare più evidente.

L’insicurezza condiziona la vita di una città, così come il funzionamento e l’attrattività di alcune aree urbane. Quando le persone si sentono minacciate, modificano il loro stile di vita e, di conseguenza, il modo in cui utilizzano la città quotidianamente. Le fasce più vulnerabili della popolazione, quali anziani e donne, risentono in maniera piu marcata tale problema, fino al la perdita di libertà che potrebbe conseguirne.

La disposizione e l’organizzazione degli spazi urbani INTERVENTI influiscono sul loro livello di sicurezza: possono contribuire a renderli più sicuri, ma possono anche concorrere a farli diventare più pericolosi. Pertanto, una buona o cattiva progettazione contribuisce a rendere una città più o meno sicura.

I problemi di criminalità che interessano un’ area causano un declino delle attività economiche e un calo di presenze nello spazio pubblico; ne consegue che la sicurezza influisce anche sullo sviluppo economico locale.

Tale principio ispiratore ci porta a porre la stessa attenzione per la riqualificazione di aree e vuoti urbani sia del centro che delle periferie.

L’insicurezza nelle città è prodotta da una complessa serie di fattori, comprese le condizioni economiche e i problemi sociali, tra i quali rientrano anche il modo in cui le città sono pianificate , progettate e costruite, il modo in cui le persone si identificano nell’ambiente in cui vivono e il modo in cui gli spazi urbani sono curati e gestiti. Infatti assicurare il decoro urbano, influenza i cittadini a scendere in strada ed in piazza, determinando con la presenza la proprietà dei luoghi e allontanando personaggi che perturbino con le malefatte la vita delle persone per bene.

Nel centro verrà recuperata un’area che potrebbe rappresentare un’ottima risorsa come luogo di aggregazione e incontro per i giovani nel tempo libero, consentendo loro quella maggiore libertà di fruizione e di orari, che spesso sono difficilmente conciliabili nelle zone del centro a maggiore vocazione commerciale e residenziale. A tal fine riteniamo fondamentale l’area che va da Via Michele Ciotola e la piazzetta dietro la Chiesa di San Rocco costeggiando il fiume Liri si riconnette attraverso il ponte pedonale, assolutamente da ripristinare, all’altro versante di Lungo Liri Cavour. Un’area cuscinetto strategica che potrebbe creare condizioni più consone alle attività aggregative giovanili, creando le premesse per una centro storico fruibile in

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modalità e orari diversi a seconda della qualità dei suoi spazi urbani. Nelle periferie un impegno programmatico e progettuale, che deve essere propedeutico all’acquisizione dei fondi, deve essere quello di garantire la qualità urbana dello spazio di aggregazione anche ai rioni delle periferie, che necessitano principalmente di infrastrutture di prioritario interesse, quali strade migliori, marciapiedi, luce e soprattutto della sicurezza, ma anche di spazi che restituiscano alla comunità il senso di appartenenza. A volte sono spazi nati quasi spontaneamente per volontà della cittadinanza, ma mai inquadrati all’interno di quella necessaria progettualità urbana, che li possa rendere fulcri sociali della propria identità. Riguardo alla problematica della sicurezza, tema molto sentito soprattutto nelle periferie a causa del dilagante fenomeno di furti, riteniamo doveroso promuovere una totale revisione della pubblica illuminazione da realizzare ex novo o da adeguare attraverso l’installazione di apposite telecamere di controllo nelle nuove installazioni e nell’adeguamento di quelle esistenti. Non solo luce, ma anche dispositivi che rendono più sicure le contrade e la possibilità di utilizzare la Pubblica Illuminazione quale spina dorsale di un sistema che implementi la sicurezza e contribuisca alla progressiva eliminazione del digital divide attraverso la possibilità di mettere in rete la fibra ottica per l’accesso diffuso alla rete. Verranno installate telecamere presso le scuole per l’infanzia, a protezione dei bimbi, migliore garanzia per i genitori e nel rispetto delle dignità degli insegnanti. In tema di sicurezza inoltre riteniamo fondamentale garantire la permanenza della sede della questura e della polizia stradale a Sora, in una sede che, a differenza di quanto accade oggi, sia idonea sotto l’aspetto funzionale ed urbanistico.

territorio comunale. Aspetto fondamentale legato al tema della tutela della pubblica incolumità è quello che richiede un’attenta valutazione del Piano Comunale di Protezione Civile, adeguato nel 2010 e che oggi richiede la messa a punto di ogni atto che lo possa rendere operativo per ogni eventuale emergenza. A tal fine riteniamo di fondamentale importanza l’istituzione in pianta strabile di un’apposita commissione che operi con cadenza prefissata e continua nel tempo per dare seguito operativo alle previsioni di quel piano. Innanzitutto predisponendo un piano di opere di adeguamento dei necessari servizi delle 35 aree di emergenza individuate dal Piano, in modo da renderle pronte ad essere fruibile per ogni evenienza. La commissione dovrà poi predisporre la programmazione di una giornata all’anno per mettere in atto un Check complessivo di tutte le procedure da attivare in caso di emergenza, con la partecipazione di tutte le istituzioni e con forme organizzate di coinvolgimento della popolazione. Un altro aspetto che sarà messo al centro della prossima azione amministrativa sarà quello di rendere istituzionale il tavolo tecnico che si occuperà tra le altre cose di valutare la progettualità migliore per aumentare il grado di sicurezza rispetto al rischio sismico degli edifici scolastici presenti sul territorio. Possediamo dati certi sul grado di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, frutto delle analisi condotte tra il 2006 ed il 2008 su tutti gli edifici pubblici, abbiamo professionisti con il necessario know- how per individuare le migliori soluzioni per rendere sempre più sicuri tali edifici ed indirizzare in modo più certo la domanda dei necessari finanziamenti alla Regione e allo Stato, in ragione degli ingenti fondi che sono a disposizione per le scuole.

A tal scopo sarà avviata immediatamente una procedura di evidenza pubblica finalizzata all’individuazione della migliore soluzione fra quelle disponibili nel nostro

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Interventi lungo periodo

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2.1 Sora Città fluviale DESCRIZIONE

E’ indubbia la bellezza che promana dalla visita dei nostri luoghi.

Il fiume Liri che attraversa Sora, le cui passeggiate lungoliri e gli attraversamenti sui ponti a far da sfondo la Madonna delle Grazie e le catene montuose, rilasciano una vista mozzafiato, la cui contemplazione resuscita le attività sensoriali. Il fiume Fibreno che nasce dall’omonimo lago, eccelso dalle acque cristalline è anche detto il fiume di Cicerone. Attraversa Broccostella e raggiunge Carnello frazione di Sora, dopo di che segna il confine tra Isola del Liri e Sora. Queste sono le risorse a cui far riferimento, iniziando un percorso di valorizzazione e conoscenza affinchè altri possano bearsi di tale opportunità di visita, creando le condizioni ideali per l’ospitalità e la continua manutenzione dei percorsi. Propedeutico ad ogni azione progettuale quale l’istituzione di piste ciclabili lungo i fiumi la costituzione del parco fluviale della città, laddove le condizioni naturalistiche ancora lo consentono, sia la bonifica dei tanti siti inquinati a macchia di leopardo che sono diffusi nelle aree a margine dei corsi fluviali.

INTERVENTI

Questa è una delle azioni, che riteniamo indispensabile venga svolta dalla Società Ambiente surl, la quale deve implementare l’erogazione dei propri servizi, attraverso la confezione di un nuovo piano industriale che ampli le proprie attività rispetto alla gestione del ciclo dei rifiuti, introducendo tra queste sicuramente la bonifica dei siti oggetto di piccole discariche abusive, purtroppo diffuse nel nostro territorio.

La presenza del Liri e del Fibreno costituiscono un unicum paesaggistico e naturalistico, che va assolutamente valorizzato quale caratteristica attrattiva principale della nostra città e del territorio

Un’altra attività a tutela della qualità ambientale della città, che la ristrutturazione della Società Ambiente dovrà prevedere, sarà il ripristino della piccola manutenzione ambientale dei versanti collinari a ridosso della città a rischio idrogeologico (zona Compre e Selva ad esempio). Ripristinando le antiche canalette di scolo e facendo altre piccole opere diffuse di ingegneria ambientale si invertirà il processo di degrado e di cattiva regimentazione dei scoli delle acque superficiali, causa purtroppo di principi di frane e smottamenti sempre più preoccupanti. Queste azioni sono di essenziale importanza per poter dare seguito a quella previsione di lungo periodo già inserita nel 2008 nel preliminare del Nuovo Piano Urbanistico Comunale che prevede l’istituzione di un parco Urbano Territoriale con il Fiume Liri quale spina dorsale nel quadrilatero perimetrato da Viale San Domenico, Via Selva e via Barca, con il recupero e la riqualificazione di aree naturalistiche di pregio ambientale e storico come il parco di San Domenico. Parco e Chiesa sono il perno di una riqualificazione urbanistica ed ambientale con la previsione anche della realizzazione di uno spazio piazza- sagrato degno della millenaria storia di questo luogo sacro, la cui maggiore possibilità fruitiva può essere uno splendido biglietto da visita all’ingresso della nostra città. Sora Città della Pesca Sportiva: La pesca in città è una

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delle più comode e affascinanti in assoluto. Anche se molto spesso si pensa che i corsi d’acqua cittadini non offrano buona pescosità, ci sono diversi casi in cui questa credenza può essere smentita e la città di Sora ne può essere l’esempio. Tutto dipende dalla gestione del territorio e, soprattutto, dalla sapiente azione delle società di pesca sportiva che periodicamente ripopolano il fiume per garantirne la sua vitalità e pescosità. A Sora questa attività è portata avanti con coscienzioso sen-

so di responsabilità da parte delle associazioni di pesca sportiva presenti sul territorio e noi siamo convinti che si possa avviare un percorso per rendere la nostra città meta di moltissimi appassionati di pesca alla trota con esche naturali ed artificiali, creando i presupposti per iniziative attrattive da mettere a sistema nel panorama nazionale della pesca sportiva con innegabili vantaggi nella creazione di nuovo tipo di turismo e degli indotti economici ad esso collegati.

2.2 Sora salotto delle eccellenze delle tre valli La particolare posizione di Sora le permette di essere raggiunta agevolmente dagli abitanti delle tre Valli limitrofe: Valcomino Valle del Liri Valle Roveto.

DESCRIZIONE

Infatti fino a qualche anno fa la nostra città era riferimento commerciale di tutti i vicini, e, addirittura, polo del mobile per utenti ultraregionali. Una serie di concause, come abbiamo descritto nel capitolo Commercio e Artigianato, hanno influito a far decadere la curiosità e l’interesse dei visitatori. Per ricomporre il rapporto con i visitatori, bisogna lavorare anche per definire Sora quale salotto di promozione delle eccellenze delle tre valli. Siamo convinti che Sora, pur avendo nel tempo perso parte della sua vocazione rurale in termini di capacità produttiva, può guardare al di fuori della situazione locale, determinando la grande possibilità di recitare un ruolo di veicolo e strumento di promozione della grande qualità che caratterizza la produzione agricola della Valcomino, della Valle del Liri e di Roveto. Siamo assolutamente convinti che questo sia il ruolo più congeniale alla città di Sora, che in questo modo può essere utile all’economia dell’intero territorio e a livello locale ad esaltare la propria vocazione commerciale.

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“Ridare centralità e identità a Sora affinché diventi il riferimento culturale e turistico della Valle del Liri, della Val Comino, e della Valle Roveto, promuovendo iniziative di grande ritorno economico anche per i vicini.”

INTERVENTI

Determinazione di tavoli permanenti che individuino fondi europei dei Bandi del Psr presenti.

Promozione di una filiera corta di qualità e allo stesso tempo guardare oltre con le eccellenze enogastronomiche del territorio, riferendosi ad un mercato più ampio, talchè si possa trovare a Sora, in considerazione dell’indubbia bellezza della città e della presenza di un polo fieristico di consolidata immagine, la perfetta sintesi con i comuni limitrofi, facendo sistema e implementando turismo, commercio ed economie di indotto. Istituzione del premio “Vittorio De Sica”, riservato a registi e documentaristi di tutto il mondo che descrivano realtà regionali e cittadine dell’Italia odierna. Le loro opere saranno proiettate e sottoposte al giudizio della giuria popolare e di un comitato di esperti di chiara fama.


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Istituzione del parco letterario intitolato e dedicato a Marco Tullio Cicerone nell’insula Arpinas dove il celebre Oratore nacque. Ridefinizione dei percorsi del museo civico e della sua tipologia, non archeologica ma territoriale e aperta alla comprensione delle dinamiche che hanno coinvolto nel tempo tutta la media valle del Liri; collegamento con università e scuole attraverso l’esperienza dei laboratori didattici, riqualificazione del punto vendita – ora affidato a ditta esterna – grazie alla fornitura di materiali da parte di artigiani e librerie locali; pubblicazione di depliant e cataloghi scientifici sui singoli percorsi museali; organizzazione dei “Tè nel Museo” con conferenze adatte al grande pubblico con la partecipazione di cultori delle diverse discipline ed ambiti storici.

zione digitale propedeutica, fruibili in loco da tablet e smartphone (utilizzando la geolocalizzazione). Stessi contenuti virtuali inseribili in una sezione del portale Sora#Digitale (intervento di cui al punto 1.3 del presente programma) volta alla visita virtuale delle attrattive/tradizioni del territorio, con efficaci benefici in termini di: valorizzazione digitale del patrimonio culturale/ archeologico/storico/artigianale del territorio e promozione turistica; sinergia ed incremento dell’efficacia di preesistenti accordi di sviluppo culturale e di ricerca storico/artistica tra altre realtà del territorio (esempio: in merito al patrimonio artistico/religioso, tra Diocesi ed Università Pontificia).

istituzione di una rivista scientifica - non dissimile da Terra dei Volsci o Quaderni Coldragonesi - contenente contributi di natura storica, letteraria, artistica, archeologica, archivistica e antiquaria sul territorio della media valle del Liri, diretta da un comitato scientifico. Attivazione del turismo religioso nelle chiese cittadine e collegamento con i grandi attrattivi culturali della regione (Cattedrale, San Domenico, San Francesco, Santa Restituta, le chiese rurali, inserite negli itinerari artistici afferenti al Romanico, al Gotico, al Barocco e al Neogotico e unite dal percorso delle vie del pellegrinaggio, benedettina, cistercense) e realizzazione di documentazione divulgativa, idonea alla promozione turistica, e di audio guide. Attivazione del turismo naturalista: alla scoperta delle vie della transumanza, delle macere e delle caselle con l’organizzazione dell’evento primaverile di un moderno Ver sacrum grazie ad una passeggiata di collegamento con l’Abruzzo e le valli vicine e pranzo con prodotti tipici locali. Valorizzazione dei principali siti di interesse culturale, archeologico, storico/artigianale di Sora tramite l’introduzione di contenuti sotto forma di realtà estesa, avendo esplicato attività di individuazione ed archivia-

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2.3 Riqualificazione Ex Tomassi Simbolo negativo nato da scelte urbanistiche scellerate di una programmazione di 20 anni fa è il punto cruciale di ogni impegno politico dal quale non si può prescindere.

DESCRIZIONE

E’ caduta l’efficacia urbanistica del Piano di Riqualificazione Urbanistica (PRU) il 31 dicembre 2014. Appare fuori ogni logica la proroga oggetto di delibera di consiglio comunale del 19 aprile u.s., nella quale si ribadiscono valutazioni che abbiamo combattuto nella convinzione della loro assoluta inadeguatezza come il parcheggio multipiano che sostituisce la scuola, con successiva ipotesi di rilocazione della scuola stessa in altra area. noi siamo convinti che ormai siano venute meno le condizioni fissate dalla vetusto progetto, così come gli impegni assunti e mai mantenuti dall’AROS, la società autorizzata dal Giudice a portare avanti il completamento a fronte di 2.200.000 euro da versare nelle casse comunali per il rinnovo dei permessi scaduti rimaste solo sulla carta. Innanzitutto dichiarare secondo modalità di legge la condizione di emergenza ambientale, sociale ed economica per quell’area la cui ricaduta negativa è ormai incalcolabile. Questo primo passaggio deve essere propedeutico alla necessità di considerare necessario cambiare drasticamente progetto, essendo completamente errata la previsione di un centro commerciale in quell’area e assolutamente fuori scala ed insostenibile la cubatura insediata.

INTERVENTI

Avendo come fine comune quello di promuovere attività sociali destinate ai giovani e alla loro formazione, le scelte progettuali che il tavolo ha considerato sono destinate alla diminuzione dell’impatto volumetrico e

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Non esiste a Sora nulla di più degradante sotto l’aspetto urbanistico, sociale ed economico dell’area dell’ex Tomassi alla realizzazione di un progetto diverso sia tipologicamente che urbanisticamente. Le parole scuola, sport e tempo libero sono l’anima di quello che vediamo come un centro pulsante di vita e di giovane energia, facendo ricorso a forme di partenariato pubblico-privato per mettere in campo un piano economico e finanziario concretamente fattibile. Una piccola cittadella della scuola (pensiamo in modo particolare all’istituzione di un Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo) con edifici energeticamente autonomi all’avanguardia sotto l’aspetto antisismico e un parco attrezzato a servizio della formazione in grado di promuovere le attività culturali e sociali della città, questo il sogno che deve essere figlio di una volontà politica chiara e netta sin dal primo giorno di insediamento della prossima consiliatura. Sicuramente è possibile partire nella rimodulazione dell’edificio originariamente destinato ad uso pubblico per realizzare una delle idee portanti del nuovo modello socio-culturale che intendiamo promuovere attraverso la realizzazione del Centro delle arti performative quale fucina formativa e di riscatto intergenerazionale di cui spieghiamo meglio la portata nella sezione programmatica dedicata.

Si impone un’azione chiara e non più tergiversante da parte della futura amministrazione.


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2.4 Tradizione e modernità DESCRIZIONE

L’intrinsecità del titolo ci riporta agli spostamenti e al valore dell’uomo all’interno delle varie epoche.

La lettura, la visione delle opere ci appaiono come strutture dotate di vita, espressione delle esigenze passate, testimonianza del contributo umano. Rimanere impassibili di fronte a tali lasciti significa mortificare la nostra cultura e consegnarla sempre più ad altri pellegrini della globalizzazione. Il nostro sostrato, la nostra mente non ci permette più di essere insensibili, pena l’estromissione delle nostre arti, prezzo troppo alto da pagare permettendo lo sradicamento dalle nostre tradizioni memorie e culture.

Coniugare Tradizione e Modernità attraverso la promozione di una scuola dell’artigianato di qualità. Appartiene alla vocazione di questa terra e non deve scomparire, pena la perdita di uno dei saperi immateriali più caratterizzanti della nostra storia.

INTERVENTI

La prossima Amministrazione deve investire ogni risorsa e agganciare in questa direzione la programmazione dei fondi europei per far sì che i giovani guardino all’artigianato di qualità come promessa di un lavoro faticoso, certo, ma anche remunerativo e ricco di soddisfazioni personali. Giovani, che vogliano impegnarsi e imparare mestieri moderni ma dalla lunga storia, inserendosi in un “movimento” di ripresa di professioni a rischio di scomparsa che sta interessando tutta la cultura occidentale e può rappresentare un vero volano di ripresa e sviluppo per

“...Che tra il tradizionale e il nuovo, o tra ordine e avventura, non esiste una reale opposizione, e che quello che chiamiamo tradizione oggi è una tessitura di secoli di avventura.” Jorge Luis Borges Sora ed il territorio. Il senso profondo di questa operazione che caratterizzerà la prossima esperienza amministrativa è perfettamente sintetizzato nelle parole di Cesare De Michelis: L’Istituzione di questa scuola va agganciata a due altre fondamentali iniziative legate tra loro a doppio filo, la promozione del Centro storico, sul quale continuare l’opera di riqualificazione urbanistica, iniziata con i cosiddetti Contratti di Quartiere, restituendo ad esso la sua vocazione residenziale e artigianale nelle botteghe a piano terra, che potrebbero ospitare le produzioni prototipali della Scuola e la Fiera di Sora, quale momento di confronto e di sinergia su scala più ampia con le altre produzioni nazionali ed internazionali. Lo scopo di medio lungo periodo è quello di fare sistema anche nell’artigianato e soprattutto fare rete per rispondere alla grande domanda di Made in Italy che viene dall’estero, in modo particolare dai paesi emergenti. La determinazione di arti e mestieri antichi calzanti con la modernità non prescinde dallo studio dei luoghi più significativi: colle di san Casto, dotazione di aree attrezzate per la ginnastica, ripristino della strada costruita nel 1938 dal Battaglione Artieri, riassetto e segnatura dei viottoli che conducono alla sommità, valorizzazione e tutela del castello, ripristino della sorgente idrica e ristrutturazione del capanno costruito negli anni ’50, fruizione estiva dell’area per il teatro all’aperto e per l’osservazione delle stelle il 10 agosto, studio e valoriz-

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zazione delle mura in opera poligonale di I - II maniera e di lunghi tratti delle mura medievali che vanno preservati e valorizzati.

“Tornare all’artigianato, alle sue professioni, dopo la sua cancellazione nella modernità, non può essere semplicemente la restaurazione di un mondo scomparso, ha un senso ben diverso e più ricco, nel segno opposto dell’innovazione, della ricerca, del rinnovamento della tradizione nel tempo della discontinuità, senza in ogni caso prescindere dall’esistenza della macchina e dei suoi prodotti di serie”.

Innovare la divulgazione della tradizione artigianale di Sora tramite l’introduzione di percorsi espositivi o di visita in loco con contenuti sotto forma di realtà estesa, fruibili con tablet e smartphone o via web (tramite il portale Sora#Digitale di cui al punto 1.3 del presente programma) che ne esaltino la peculiarità ed il legame con le nostra memoria del territorio, e poter così: potenziare le iniziative di promozione della tradizione e della conoscenza dei “valori” del territorio presso le scuole e le giovani generazioni; creare attività didattiche per le scuole con la “materializzazione” di contenuti virtuali tramite stampa 3D a simulare il risultato di processi artigianali svolti direttamente dagli studenti;

2.5 Polimnia Alle soglie del primo ventennio di questo nuovo secolo ci troviamo a far parte di una società liquida, capace di scivolare sugli avvenimenti che essa stessa produce. L’unico atto degno del concetto di azione è stato espresso nello sradicamento di tutti i punti fermi che, nel bene e nel male, il vecchio secolo ci avevo consegnato.

DESCRIZIONE

L’unico gesto energico che questa civiltà ha prodotto è stato realizzato con la capacità distruttiva di uno tsunami, per rimanere nel concetto di liquidità, dopodiché ci si è limitati a galleggiare nel ipertecnicismo multimediale, capaci soltanto di cimentarci in una liquida ricerca di noi stessi ancor prima di perderci del tutto. Ma come naturalmente avviene, il batterio dell’umanità reagisce in maniera autonoma, intaccando piccoli tessuti di questa “società” che lavora per trascinare gli agglomerati umani in un preconfezionato “nuovo ordine”;

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Rimarrà premiato dalla Polis chi saprà ricordare quali furono i perché originari che lo mossero nell’agone politico. Rimarrà premiato dai propri figli chi saprà muovere gesta che producano benefici anche per i figli di altri. sarà per questo che una delle reazioni più significative che si misurano in quest’epoca è proprio in ambito artistico-culturale. È’ d’altronde noto che se in una prima fase il moto artistico scaturisce da un disagio, in una seconda, quando presenta una maggiore capacità di tradursi in metodo, ha la capacità ci creare stabilità anche nel sistema economico. È così che, grazie appunto alla liquidità di questa società, negli ultimi anni abbiamo visto una trasformazione dei sistemi artistico- culturali, tutti con una grande spinta tendente alla decentralizzazione di attività di rilievo. La significatività di questa tendenza ha fatto si che venissero adottate politiche di sviluppo dell’arte nei “piccoli centri”.


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Diviene così fondamentale cavalcare questa opportunità, dalla quale condizioneremo il futuro culturale dei nostri figli. Desiderio di un atto poderoso permanente, il desiderio di un’azione che abbia in se il germe dell’opportunità, soprattutto nel settore artistico- culturale. Si è avuta la possibilità di vedere premiati quelli che hanno saputo resistere e quindi hanno portato avanti progetti importanti, direi radicali, Hanno fallito tutti quelli che al dunque sono mancati di determinazione e volontà. Ci viene chiesta la capacità di cogliere questa sfida da parte dei nostri figli. Ci viene chiesta questa capacità con ancor maggiore fermezza dal momento che rappresenta un compito ma soprattutto un’opportunità per il nostro futuro. Negli ultimi anni si è assistito ad un decentramento delle attività culturali di grande livello, grazie anche alle nuove opportunità scaturite dal fenomeno della globalizzazione. Sempre più operatori culturali decidono di investire risorse e sforzi in situazioni di decentralizzate a discapito dei grandi centri. Ciò è dovuto a vari fattori, tra cui il concorrenziale costo della vita nelle province, la facilità di entrare in contatto con gli amministratori del territorio, non ultima la possibilità di lavorare con una maggiore tranquillità. Questa opportunità di decentralizzazione è stata colta in Italia da entità culturali di diverso tipo: Scenario Pubblico, Bolzano Danza, Spoleto Festival, Aterballetto, Civitanova Danza, Todi arte festival e molte altre. A livello locale abbiamo assistito ad una deviata interpretazione delle politiche culturali territoriali. Spesso sono stati fraintesi gli eventi di intrattenimento con i processi culturali, con una inevitabile compromissione di dinamiche che producessero servizi in ambito culturale, opportunità professionali territoriali, opportunità economiche per il territorio. Ridurre le dinamiche culturali alla sfera dell’eventistica ha creato una degenerazione. Oggi assistiamo alla totale assenza di progettualità, non solo per il settore cultura, ma anche per il settore in-

trattenimento, in cui gli unici momenti di aggregazione sono a carico di singoli che si sobbarcano di oneri tali da compromettere qualsiasi attività di lungo periodo. Crediamo fortemente che sia arrivato il momento di “compiere gesta”. Ce lo chiede la nostra terra, lo urlano i nostri padri dal profondo della terra a difesa della loro terra in quest’epoca così bramante di “uomini”. Sora rappresenta una chiara opportunità dal punto di vista geografico, logistico e artistico. Per questo ultimo aspetto date le numerose eccellenze sorane che in questi anni hanno saputo esprimersi al livello internazionale. Non sarebbe diffcile per Sora porsi su un piano di assoluto rilievo mondiale se venissero applicate delle strategie culturali mirate e dalla solida progettualità.

INTERVENTI

Le politiche culturali (come quelle sportive) differiscono dagli eventi di intrattenimento quando realizzano il “Give Back”, cioè quando nell’arco di 7-10 anni riescono a riconsegnare al territorio risorse pedagogiche, professionali, economiche e naturali. Le attività di intrattenimento, sebbene indispensabili all’interno di programmazioni culturali e di spettacolo, sono per definizione attività che rilasciano sul territorio risorse solo a microcilco (quello legato alla realizzazione dell’evento in questione). In breve, le politiche culturali sostenibili sono tali quando sviluppano un sistema che, in un mesociclo di 7-10 anni , operi in autonomia economica e sviluppo. Un territorio che genera solo attività di intrattenimento è destinato ad assistere ad un graduale esaurimento delle risorse economiche, vedendo con l’andare del tempo un fisiologico calo nella realizzazione degli eventi stessi. Anche i fondi che l’amministrazione profonde in attività di intrattenimento, li dove non supportati da politiche culturali significative, sono destinati ad essere fondi persi. In questi casi gli sforzi economici delle amministrazioni non sono finanziamenti ma donazioni. Indispensabile per Sora, è riuscire a creare un network

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tra le eccellenze di cui gode il territorio, con l’intento di far giungere a Sora operatori del settore. È impensabile nella situazione attuale considerare che Sora basti a Sora per poter risolvere la degradata situazione culturale. Condizione possibile per l’attuazione di tali politiche è quella di creare un Centro per le Arti che possa, in interazione con l’Amministrazione Comunale, diventare il polo di sviluppo delle attività culturali territoriali. La prima operazione è quella di individuare uno spazio che possa diventare luogo e fucina della attività culturali. Che sia caratterizzato dalla forte eterogeneità artistica così da essere percepito come opportunità, agorà, riferimento per il territorio e non solo. Naturalmente non si prevede in questo senso nessuna distinzione tra il territorio e comunità globale della cultura. Non esistono realtà culturali di natura territoriale. Le politiche culturali sono idonee all’elevazione dell’individuo, pensare a delle politiche esclusivamente territoriali produce un risultato di seconda categoria. I nostri ragazzi non valgono meno dei ragazzi di Berlino o Madrid, per questo il nostro compito è quello di pensare e creare delle politiche alla pari di quelle internazionali, onde evitare una sedazione culturale che forse è già involontariamente in atto. Il Centro delle Arti dovrebbe, oltre ad essere un luogo

fisico, essere il polo dell’attività cultuale della nostra città, un luogo che possa diventare la casa delle realtà territoriali che a fatica riescono a trovare uno spazio in cui esprimersi, un centro di formazione internazionale per le arti.performative e visive, il polo tecnico-logistico che si occupa della traduzione in azione di tutte le attività concertate con l’amministrazione comunale ma soprattutto un luogo che possa colmare il buco inesorabile creato dall’assenza di un teatro. Uno spazio scaturito dal ricollocamento di un’architettura industriale consente di creare un polo nel quale far confluire molteplici attività culturali del territorio. Il Centro delle Arti Performative di Sora diverrà un importante contenitore per il centro-sud Italia, nel quale far confluire, ma soprattuto interagire tra loro: Danza, Teatro, Arti Visive, Musica. Percepire il Centro delle Arti come un luogo di aggregazione ed un punto di riferimento per la comunità sorana sarà il vero ed uno risultato verso il quale il centro tenderà. Tutta l’attività del Centro delle Arti sarà tesa a penetrare profondamente il tessuto civile della nostra città. Chiunque “dovrà” ritrovare nel Centro delle Arti il luogo di riferimento per le attività artistico-culturali della nostra città.

2.6 Bernardo L’epoca contemporanea rileva un inganno macroscopico: la possibilità dello sfruttamento delle risorse combustibili fossili in maniera infinita. Tale miopia alimentata dagli interessi di pochi ha apportato squilibri ambientali, processo incontrovertibile poiché fomentato da svariati messaggi che pervadono la comunicazione tra individui tendenti al più becero edonismo materialista. Rispetto Riflessione Ecosistema Sostenibilità sono termini quanto più attuali per consegnare ai nostri fi-

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gli una serenità essenziale. In virtù di tali riflessioni si analizzano le strade da percorrere alfine di individuare la tecnologia più indicata in termini di resa ed efficacia considerando le risorse a disposizione. La verifica delle risorse presenti nel nostro territorio porta a prediligere l’utilizzo delle biomasse legnose per la produzione di energia termica e quindi elettrica, sostituendo altre fonti fossili sicuramente inquinanti e più costose perché di importazione. La gestione sostenibile attiva del patrimonio boschivo porta conseguenze positive in termini di aumento dell’occupazione (a diffe-


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renza degli impianti fotovoltaici od eolici la mandodopera cessa con la realizzazione dell’impianto), prevenzione dei rischi idrogeologici e climatici, prevenzione incendi, lotta alla malattia delle piante, sostegno alla selvicoltura, creazione dell’ambito idoneo per la coltivazione pedemontana come ad esempio vigneti, economie per la produzione di energia svincolandosi completamente dai costi della bolletta, valore di scambio per il surplus di materia prima, creare condizioni favorevoli contro lo spopolamento. La visione olistica espressa, tale perche riguarda l’ambiente lo sviluppo economico le finanze la sicurezza dei territori, è quanto di più favorevole possa restituire un progetto di miglioramento territoriale. Schematicamente: • Valorizzazione dei residui forestali derivanti dal governo del bosco • Valorizzazione delle potature e fogliame raccolte in differenziata • Risparmio energetico e riduzione dei combustibili fossili • Bolletta energetica completamente assolta • Nuovi posti di lavoro • Miglioramento dell’equilibrio finanziario di bilancio

INTERVENTI

e offre il massimo controllo di processo; • quasi tutti i materiali di risulta di un impianto di pirogassificazione che hanno un qualche impatto ambientale sono eliminabili, la gassificazione è ecologica e riduce l’effetto serra; • produce energia elettrica e termica; • ridotto ingombro d’impianto (300 kw/h in 200 mq.); • basso investimento per kwh prodotto; non è condizionato da fattori climatici o ambientali; • I costi dello smaltimento della biomassa si abbattono divenendo, quest’ultima, una risorsa. • Sgravio sui cittadini sugli oneri e miglioramento dell’assetto comunale che può restituire migliori servizi • Personale assunto su tre turni poiché l’impianto lavora ininterrottamente Se la quantita’ di biomassa necessaria all’ energia richiesta e’ superiore, visto che si ha il sistema di palletizzazione, l’eccedenza si puo’ vendere restituendo al conto finanziario del comune il vero intervento di consolidamento.

Il nostro Comune ha la risorsa boschiva dalla quale può ricavare la materia prima, come il cippato.

Tale materia prima può generare energia elettrica mediante sistemi ad alto rendimento energetico “pirogassificatori”. La gassificazione è il processo di conversione di una biomassa solida in una miscela di vari gas combustibili chiamata syngas (gas di sintesi). I vantaggi della pirogassificazione sono i seguenti: converte un combustibile di bassa qualità e scomodo da usare, in uno gassoso di alta qualità e di facile utilizzo. la conversione ha rendimenti relativamente molto elevati

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