Restauro Organo Rieger Sommacampagna

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Paolo Castioni Diego Bonato

Restauro dell’Organo Rieger del 1895 della Chiesa parrocchiale di Sommacampagna



“di te ci parlerà sempre la nota solenne e melodiosa di quest’organo”

1° giugno 1906, allocuzione di don Silvio Tramonte nelle solenni esequie dell’arciprete don Primo Bricolo

Parrocchia Parrocchia S. S. Andrea Andrea Apostolo Apostolo


A tutti gli appassionati della musica, a chi ha a cuore il bene della comunità di Sommacampagna, a chi sa apprezzare le cose belle! Questo libretto che avete in mano rimarrà sicuramente nelle nostre case e forse sarà tramandato di famiglia in famiglia, per il semplice fatto che l’inaugurazione dell’organo restaurato è un avvenimento veramente straordinario, da conservare nel cuore e da raccontare a chi verrà dopo di noi. Io stesso, insieme a don Pietro e a don Egidio con i quali condividiamo il ministero pastorale a Sommacampagna, cerco di comprendere la bellezza di tale evento: infatti, raccolgo il frutto del lavoro iniziato per interessamento di altri e prendo il testimone al termine dei lavori, sentendo dentro di me l’impegno di appassionare ogni fedele alla musica, al canto e, in una parola a me cara, all’armonia! Il papa emerito Benedetto XVI, inaugurando l’organo della Alte Kapelle di Regensburg il 13 settembre 2006, diceva che “in un organo, le numerose canne e i registi devono formare un’unità. Se qua o là qualcosa si blocca, se una canna è stonata, questo in un primo momento è percettibile forse soltanto da un orecchio esercitato. Ma se più canne non sono più ben intonate, allora si hanno delle stonature e la cosa comincia a divenire insopportabile”. Mani esperte hanno saputo riportare il nostro organo all’armonia - qui il grazie a tutti coloro che si sono impegnati per quest’opera - e tutto ciò renderà ancora più belle e solenni le celebrazioni liturgiche che continueremo a vivere nella parrocchiale di Sant’Andrea; ad altre mani, ancora più esperte, quelle del Padre del Signore nostro Gesù Cristo, siamo chiamati ad affidare la nostra porzione di Chiesa, comunità di persone, comunità di battezzati e di pietre vive, affinché, nella varietà dei doni e dei carismi, ciascuno sappia camminare sulla strada della comunione sincera, scoprendo, grazie al soffio dello Spirito Santo, la gioia della fede e trovando l’accordo armonioso della lode di Dio e dell’amore fraterno. Lasciamoci quindi trasportare e trasformare dalla bellezza della musica e della liturgia e saremo capaci di cambiare anche il mondo, irradiando la bontà, la misericordia e l’amore per il prossimo. don Alessandro Martini, Parroco di Sommacampagna

Parrocchia Parrocchia S. S. Andrea Andrea Apostolo Apostolo


Centoventiquattro stagioni per l’organo Rieger della Chiesa Parrocchiale di Sommacampagna 1895-2019 Paolo Castioni 3

L’abbandono dell’antico organo Nell’ottocento, l’antico organo della parrocchiale aveva procurato non pochi problemi per il suo cattivo funzionamento. Lo strumento versava in pessime condizioni: infatti, nelle carte d’archivio si trovano alcune note spese per manutenzioni ordinarie già dal 1834, dall’organaro Antonio Sona, che aggiustò quattro mantici con la spesa di lire austriache 136,50. Il 13 ottobre 1870, perdurando questa situazione, la Giunta Comunale di Sommacampagna aveva deliberato un contributo straordinario di centocinquanta lire alla Fabbriceria Parrocchiale per il restauro dell’organo. Nel novembre 1884 e luglio 1885 anche l’organaro Gaetano Zanfretta aveva eseguito delle riparazioni allo strumento. Intanto, di rappezzo in rappezzo, si arrivò al 1895. L’arciprete Don Primo Bricolo, all’ennesimo guasto, decise di sostituire lo strumento alienando l’organo vecchio per quattrocentocinquanta lire, (non si conosce l’acquirente). Nel frattempo, si rafforzava l’idea di procurarne uno nuovo, seguendo la corrente allora emergente del Movimento “Ceciliano” anticipatore del processo di riforma della musica sacra voluta dal Papa San Pio X. In questa prospettiva, don Bricolo propendeva sulla rinomata produzione dei F.lli Rieger di Jagenrdorf, cittadina allora situata nella Slesia Austriaca, già presenti in Friuli e in Trentino Alto Adige, dove avevano installato alcuni strumenti.


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PERCHE’ RIEGER?

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E per quale ragione invece non avvalersi di una delle rinomate fabbriche operanti sul territorio nazionale? Domande senza risposta. La concertazione per la costruzione del nuovo organo della Parrocchiale di Sommacampagna, stante una velina di lettera del marzo 1895, rinvenuta in archivio, don Bricolo aveva ricevuto dal Signor Untersteiner, agente (?) dei F.lli Rieger, un plico con uno schizzo di progetto e calcoli vari, che rispediva al Professor Filippo Capocci di Roma, compositore, organista titolare in S. Giovanni in Laterano e in S. Ignazio, insegnante d’organo a S. Cecilia. Il Capocci con molta probabilità intermediava con i F.lli Rieger, avendo in seguito collaudato alcuni strumenti installati dalla ditta in Italia centrale: precisamente nella Sinagoga di Roma e nella cattedrale di Amelia in provincia di Terni. Don Bricolo faceva notare che il prezzo richiesto, nella prima ipotesi di fiorini 3.550 e nella seconda di 3.240, pari a circa lire italiane 6.500, sarebbe stato troppo oneroso per le finanze parrocchiali, dovendosi aggiungere in più anche le spese di dazio. Questi dubbi però svanirono con le buonissime informazioni ottenute sull’onestà e la competenza della ditta Rieger, persuadendosi a conti fatti di affidarle l’esecuzione dell’opera e auspicando nondimeno in una riduzione di spesa dalla verifica dei computi sottoposti alla perizia del professore. Sottoscritto il contratto dell’organo di Sommacampagna “Opus 476” di diciotto registri (10 reali+8 per prolungamento) e due tastiere, il 20 agosto 1895 Filippo Capocci lo inaugurava accompagnando un saggio di musiche sacre della Società Corale del paese.


Nello stesso anno la ditta Rieger collocava l’organo “Opus 501” di quindici registri e due tastiere, nella chiesa parrocchiale di S. Pietro di Legnago.. Il piano economico di copertura delle ingenti spese sostenute per un totale di lire 9.191,55 incalzava i pensieri del parroco e della Fabbriceria. Durante i lavori si resero necessari altri interventi: l’ampliamento della cantoria progettata dal sacerdote architetto, don Angelo Gottardi, con una spesa di 581,30 lire. Si dovette rifare anche il pavimento in pietra viva all’ingresso principale, sotto i banchi delle donne, con una spesa di 287,50 lire. Per saldare il debito servirono cinque anni; nel frattempo si realizzarono raccolte straordinarie di offerte spontanee dalla popolazione, dalla Fabbriceria, dalla Cassa Rurale. Allo scopo, la popolazione per contribuire ulteriormente organizzò con sensibilità anche una raccolta straordinaria di “gallette” del baco da seta. Non mancarono considerevoli prestiti personali dati sulla fiducia del parroco da persone del luogo e dall’ex Curato don Giuseppe Ciccarelli, Arciprete di S. Giovanni Lupatoto, come del resto aveva contribuito lo stesso don Bricolo. Don Primo Bricolo moriva il 29 maggio 1906. Il 6 giugno 1907, il curato don Silvio Tramonte era eletto arciprete di Sommacampagna. Per l’organo nulla di nuovo. Sul finire del 1930 don Tramonte aveva scritto alla ditta Rieger di essere intenzionato a far spostare l’organo. Il 29 dicembre 1930 la ditta confermava l’ordine di lavoro registrandolo col numero 2865, incaricandosi nel frattempo di inviare quanto prima in luogo un loro operaio meccanico. Il 1931 “annus horribilis” per Sommacampagna: il tracollo e il fallimento della Cassa Rurale del paese coinvolgevano direttamente anche la Parrocchia attraverso l’esproprio e la vendita forzosa del Ricreatorio Parrocchiale formante il capitale immobiliare della stessa Cassa Rurale.

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Per questa ragione si era accantonato lo spostamento dell’organo; tuttavia, da una successiva lettera del 26 aprile 1932, sappiamo che la ditta Rieger aveva eseguito un ripasso generale dello strumento. Sembrava tutto in ordine, sennonché don Tramonte, dopo il collaudo, contestava ai Rieger il lavoro riconoscendo l’acconto di mille lire su circa duemila di spesa. Seguiva un contenzioso: il debito fu saldato ma questo contrasto offuscò la buona armonia con la ditta. Nel 1939 il calcante che alimentava il mantice fu sostituito con un elettroventilatore. Nel 1940 don Tramonte riusciva nel suo intento e incaricando la ditta Farinati di Verona fece spostare l’organo dalla cantoria nell’abside dietro l’altare maggiore. Nel frattempo, Agostino Pagrassi iniziava il ciclo di affreschi nella volta della navata. Don Silvio Tramonte moriva il 16 dicembre 1947. Il Curato don Marcello Boninsegna era eletto arciprete di Sommacampagna il 16 maggio 1948. PULITURA E MANUTENZIONI Il 21/12/1946 L’organaro (?) Antonio Ceruti di Crema, svolgeva un lavoro di pulitura dello strumento (come traccia del suo intervento ha lasciato una scritta all’interno del labbro inferiore di una canna di legno del contrabbasso). Questo intervento sino ad ora sconosciuto è stato scoperto dall’organaro Diego Bonato nelle operazioni di pulitura e restauro del 2018/2019. Da 1958 al 1965 la manutenzione ordinaria dell’organo è stata svolta dalla Ditta Leopold Stadelmann in Eggen, Bolzano.


Nell’agosto 1968 nell’ambito d’importanti lavori eseguiti nel presbitero per adeguarlo alla riforma liturgica del Vaticano II, l’altare, smontato a pezzo a pezzo, si ricollocava per circa due metri nel coro. Nel frattempo anche l’organo fu sottoposto a una radicale trasformazione dalla ditta “L’Organaria” di Padova, con l’aggiunta di cinque nuovi registri e una moderna consolle; anche la trasmissione meccanica fu modificata in elettro-pneumatico-meccanica. Nel 1985 l’organaro Galli Sandro di Castrezzato (BS) aveva svolto un accurato lavoro di restauro e di pulitura. Poco dopo il registro Bordone 8’ del II manuale si sostituiva con un Flauto XVII’. Il 10 giugno 1990 don Marcello Boninsegna rinunciava alla Parrocchia. Nel 1991 l’organaro Galli Sandro eseguiva tre interventi di riparazione all’organo. Nel 1992 l’organaro Galli Sandro metteva in opera un nuovo registro con ripasso e varie accordature. Paolo Castioni 8


Diego Bonato

L’organo della chiesa parrocchiale Sant’Andrea Apostolo di Sommacampagna, Verona

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L’inaugurazione di un organo a canne, sia esso nuovo o ristrutturato, è da considerarsi sempre, a mio parere, un evento musicale, religioso e culturale di straordinaria importanza. Essa rappresenta infatti il momento in cui l’impegno, le capacità, gli sforzi, le sfide, le emozioni e le ansie di tutti coloro che sono stati coinvolti nella ideazione, sostegno e nella realizzazione dell’opera vengono presentati alla comunità intera. Intendendo così non solamente quella locale – legittima e principale fruitrice del lavoro – ma anche quella più squisitamente “interessata” all’evento, nella quale si ritrovano tutte quelle persone che, a vario titolo, seguono con passione – anche da lontano – il vasto e coinvolgente mondo dell’organo. Negli ultimi anni l’organo di Sommacampagna risentiva ormai in modo pesante di un degrado funzionale a più livelli che ne impediva di fatto un uso corretto e decoroso. Ben valutate tutte le possibilità, apparve chiaro che la semplice pulitura, lavoro imprescindibile e di per sé già impegnativo, non era sufficiente a risolvere tutte le problematiche tecnico/meccaniche e foniche presenti. Pertanto, in un’ottica lungimirante che prevedesse, oltre al mantenimento e recupero funzionale e fonico di quanto esistente, anche un “ammodernamento” delle caratteristiche esecutive delle strumento, si decise di intervenire in modo radicale sulla trasmissione. Oltre quindi tutti i lavori “normali” (vedi oltre), fu decisa la conversione del sistema trasmissivo da elettropneumatico e elettronico/meccanico. Questo infatti è stato fatto, secondo uno standard collaudato in più occasioni. Tuttavia, non tragga in inganno l’affermazione, poiché, nonostante i numerosi lavori simili eseguiti nel corso del tempo e l’esperienza di quasi quarant’ anni di attività, ogni strumento presenta caratteristiche


uniche, diverse e sempre nuove, che costringono l’organaro ad una continua messa in discussione delle proprie capacità in un incessante sforzo intellettivo,e lo strumento di Sommacampagna non rappresenta certo un’eccezione. Va infine ricordato che il lavoro nel suo complesso è stato messo in essere dopo aver ricevuto le necessarie approvazioni da parte delle Istituzione preposte. In particolare l’Ufficio per la Pastorale Liturgica e la Musica Sacra e l’Ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici della Curia di Verona; la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Verona.

BREVE DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO Lo strumento è collocato in abside e si presenta con un prospetto di canne in stagno collocate all’interno di nove campate, distribuite in un grande mobile in legno artisticamente lavorato e dipinto. Il complesso risulta armoniosamente articolato ed elegante. Dal punto di vista tecnico e fonico, lo strumento è costituito da un nucleo principale, costruito nel 1895 dalla Ditta “Fratelli RIEGER – Jägerndorf” (Austria, all’epoca) e da nuclei aggiuntivi installati nel corso del tempo dalle Ditte “L’Organaria” di Padova (1968, elettrificazione e ampliamento), Galli di Brescia (1985, pulitura) e Bonato di Verona (2018/19, restauro). Vale la pena sottolineare come, nonostante i ripetuti interventi cui lo strumento è stato oggetto dalla sua costruzione ad oggi - talvolta particolarmente invasivi - sia stato sempre preservato il primigenio nucleo fonico e in parte tecnico, realizzato dai Fratelli Rieger: segno evidente di una sorta di vero “rispetto” nei confronti di un’ opera autorevole e singolare. Consolle indipendente comprendente: N. 2 manuali di 61 canne (do-do) e pedaliera di 32 (do sol); comandi dei registri a placchetta; combinazioni fisse; n. 4 combinazioni aggiustabili per n. 999 livelli di memoria, con avanzamento a sequenza; accoppiamenti, annullatori e richiami reversibili. Il tutto funzionante attraverso un nuovo sistema computerizzato modulare. Nuova trasmissione elettronico/meccanica di tipo seriale.

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COMPOSIZIONE FONICA ATTUALE I manuale – G. O. 1) Bordone 2) Principale 3) Flauto 4) Salicionale 5) Voce umana 6) Ottava 7) Dolce 8) Mixtur major 9) Mixur minor

16 8 8 8 8 4 4 III III

II manuale – O. P. Aperto

Pedale

10) Principale 8 11) Flauto a camino 8 12) Gamba 8 13) Ottava 4 14) Flauto a camino 4 15) Quintadena 8 16) Nazardo 2.2/3 17) Flautino 2 18) Terza 1.3/5 19) Tromba dolce 8 Tremolo

20) Contrabbasso 16 21) Basso 8 22) Violone 8 23) Violoncello 8

Registri reali n. 15; registri sonori n. 23; totale canne n. 1.147. 11

In Stampato i registri “Rieger”; in corsivo i registri “L’Organaria” / “Galli”; in neretto il registro “Bonato”.


DESCRIZIONE DEI LAVORI ESEGUITI Smontaggio Lo smontaggio ha interessato le canne, i crivelli e reggicanne, le coperte dei somieri Rieger, nonché la consolle, che sono stati trasferiti presso il nostro laboratorio. Si è proceduto in seguito ad una accurata pulitura generale degli spazi interni dello strumento. Consolle Della consolle esistente sono state mantenute le seguenti componenti: mobile completo: ben ripulito, risanato e lucidato; manuali: smontaggio tasti, pulitura, risanamento e sostituzione completa della feltratura; lucidatura contatti; bobine reversibili del movimento dei registri: ben disossidate e controllate nel movimento; pedaliera: smontaggio tasti, pulitura, risanamento e lucidatura, sostituzione completa della feltratura; lucidatura contatti; staffe: ripulite e opportunamente revisionate nel movimento; pistoni a piede: lucidati e revisionati nel movimento; Sono state alienate le seguenti componenti: tutti i centralini interni elettromeccanici; - tutte le placchette dei registri (solo la parte con le iscrizioni); Sono state invece fornite ex novo e installate le seguenti componenti: le placchette con altre in plexiglass lucido, con nuove iscrizioni e nuova disposizione; nuovi pistoni a piede (2) per le funzioni incremento e decremento (> <); display di visualizzazione livelli/combinazioni – 999/4 = 3996 combinazioni a sequenza – in posizione di evidenza; display di visualizzazione del crescendo; traspositore di tonalità (- 4 + 3); sistema computerizzato di gestione di tutte le funzioni di consolle e invio dati (seriale); alimentatore stabilizzato per il funzionamento di tutto il sistema (separato dall’organo); cablaggio completo a regola d’arte.

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Composizione fonica Con l’intento di rendere la composizione fonica generale più in linea con le caratteristiche fonico/estetiche di base dello strumento, è stata concordata la fornitura del nuovo registro di: Quintadena 8, (1/12 legno tappate; 13 49 tigrato, tappate; 50/61 tigrato, a cuspide;) di canne 61. Le canne del suddetto registro sono state disposte nello scomparto ora occupato dal registro Voce celeste 8 (registro fornito a suo tempo dalla Ditta L’Organaria), le cui canne sono state accantonate.

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Nuova trasmissione E’ di tipo elettronico seriale. Due unità computerizzate ubicate rispettivamente all’interno della consolle (gestione funzioni di consolle, codificazione e invio dati) e all’interno dell’organo (ricezione, decodificazione dati e invio degli impulsi elettrici ai somieri), sono collegate tra di loro con un semplice cavo schermato a 6 fili del diametro di soli 5 millimetri. Dalla unità computerizzata all’interno dell’organo si dipartono quindi i multicavi di collegamento ai singoli somieri. Il tutto è stato disposto razionalmente e cablato a regola d’arte. E’ stato fornito e installato un novo trasformatore/raddrizzatore necessario alla alimentazione dell’impianto elettromagnetico, che funziona alla tensione di 15/18 V. Sono stati inoltre forniti n. 162 magneti di forza e installati in luogo degli attuali comandi elettropneumatici per il tiro tasto dei due manuali e del pedale Tale sostituzione è stata proposta e attuata al fine di eliminare il più possibile le componenti pneumatico tubolari ancora presenti, spesso fonte di funzionamento precario, dispendio di vento e lentezza di esercizio. Al termine, del sistema descritto è stata fornita regolare Dichiarazione di Conformità alle vigenti leggi.


Somieri “Rieger”. Sono stati oggetto di una accurata pulizia e revisione che, contrariamente a quanto preventivato, sono state attuate sia in loco sia in laboratorio. Smontate come previsto, il più approfonditamente possibile, le parti scindibili dei somieri stessi – in particolare le coperte – è emerso un discreto attacco di parassiti xilofagi (tarli), condizione che a strumento in esercizio non era possibile prevedere. Si è proceduto quindi al trattamento antiparassitario e al risanamento dei manufatti. Va notato che all’interno delle canalizzazioni sono stati rinvenuti abbondanti depositi di sporcizia e soprattutto di calcinacci, cosa alquanto singolare che inficiava non poco la corretta distribuzione del vento. Al termine dei lavori, dopo il rimontaggio delle parti, ogni movimento è stato regolato in modo del tutto preciso e corretto, ripristinando le giuste tarature. Somieri “L’Organaria”. Sono stati oggetto di una accurata pulizia e revisione, attuata principalmente in loco, che si è prodotta smontando il più approfonditamente possibile le parti scindibili. In particolare sono state sostituite tutte le borsette (membrane) esterne ed eliminate tutte le perdite di vento. Ogni movimento è stato poi tarato e regolato in modo del tutto preciso e corretto. Crivelli e reggicanne. Sono stati oggetto di accurata pulitura, trattamento antiparassitario e revisione. Produzione e distribuzione del vento. Tutto l’apparato è stato mantenuto nell’assetto esistente. Ogni singolo componente – elettroventilatore, mantici, valvole, portavento, ecc. – sono stati oggetto di una approfondita pulitura e revisione in loco. E’ stato inoltre re-impellato a nuovo, con pelli di adeguata concia e spessore, il mantice principale, poiché giunto al momento dell’inizio lavori in condizioni di conservazione talmente deteriorate da rendere di fatto impossibile l’utilizzo dello strumento.

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Canne in metallo esistenti. Sono state ben ripulite e controllate nella loro integritĂ . Nuove canne in metallo labiali. Come giĂ specificato, esse sono state realizzate in legno di abete e tigrato (52% di stagno), lega, stabile e duratura. Sono state utilizzate lastre di spessori abbondanti con adozione di imboccature a “museruolaâ€?. Lavorazione di tipo artigianale con tamponi guarniti in pelle, panno e carta. Canne ad ancia esistenti. Sono state smontate, attentamente disossidate e revisionate le singole componenti delle canne ad ancia, con particolare verifica della tenuta dei cunei e della corretta piega delle lingue. 15

Canne in legno esistenti. Sono state ben ripulite, riparate le connessioni non idonee, sostituite le guarniture in pelle dei tamponi delle canne tappate e rifatti gli accordatori delle canne aperte. Sono state inoltre re-impellate le valvole bitonali delle grandi canne dei Contrabbassi. Strutture varie. Sono state completamente revisionate mediante loro pulitura e controllo statico. Rimontaggio di ogni parte, regolazione del vento e verifica di ogni movimento. Collaudo generale a garanzia di perfetto funzionamento. Intonazione e accordatura completa dello strumento. Al termine sono state eseguite le operazioni di intonazione e accordatura, condotte tenendo conto degli elementi fonico/estetici e tecnico/ meccanici emersi durante le fasi del lavoro.


Alcuni, doverosi ringraziamenti: alla Corale Parrocchiale di Sommacampagna che, sostenuta da una Comunità vivace e disponibile, ha promosso questa iniziativa e con il suo contributo ha permesso la realizzazione di questa pubblicazione. ai Parroci che si sono succeduti, don Tarcisio Soldà e don Alessandro Martini che con coraggio e convinzione hanno reso possibile l’assunzione di tale impegno; al mio insostituibile e fedele collaboratore, Federico Maestrelli, per la dedizione e la disponibilità. Un particolare ringraziamento va a Agostino Ranzato, che con la sua passione e la sua instancabile operosità ha permesso di portare a termine quest’opera. Diego Bonato - Castel d’Azzano, marzo 2019

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Restauro dell’Organo Rieger del 1895 della Chiesa parrocchiale di Sommacampagna

Parrocchia Parrocchia S. S. Andrea Andrea Apostolo Apostolo


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