Gli illustrati
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Sguardi sul fumetto portoghese LOOKS ON portuguese comics
Nuno Saraiva JoÃo Fazenda JosÉ Smith Vargas Ana Biscaia Francisco Sousa Lobo Afonso Ferreira Pedro Burgos Filipe Abranches Miguel Rocha Joana Afonso Jorge Coelho AndrÉ Coelho Pepedelrey Rudolfo
QUADRADINHOS: SGUARDI SUL FUMETTO PORTOGHESE / LOOKS ON PORTUGUESE COMICS Direzione Artistica e Curatela: Alberto Corradi per TCBF Treviso Comic Book Festival Coordinamento editoriale e traduzioni: Alberto Corradi – ossario.blogspot.com Progetto grafico e impaginazione: Mirko Visentin – mirkovisentin.it In copertina e a pagina 19: illustrazioni di Pedro Burgos © 2014 Associazione Culturale Fumetti in Treviso trevisocomicbookfestival.it © 2014 Chili Com Carne - Lisboa (Portugal) chilicomcarne.com © 2014 MiMiSol Edizioni – Quarto d’Altino (VE) mimisol.it ISBN 978-88-89981-10-8 Printed in Italy Tutti i diritti riservati / All rights reserved Ringraziamenti / Thanks to: Assunçao Mendonça and DGLAB, IPDJ Instituto Português do Desporto e Juventude, Rosa Barreto, Bedeteca de Lisboa, Diana Gentili and Fondazione Benetton Studi e Ricerche, Elsa de Morais Sarmento, Omar Martini, all the artists who took part to the project.
Finanziato da / Financed by Direcção Geral do Livros e das Bibliotecas
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Prefazione
Preface
di Marcos Farrajota
by Marcos Farrajota
Ho chiesto a Alberto Corradi, curatore della mostra dedicata al Portogallo del Treviso Comic Book Festival, con che criterio avesse selezionato i quattordici autori che prendono parte a questo evento. La risposta è stata la seguente: “Ho deciso (…) di offrire una panoramica a 360 gradi della produzione a fumetti del paese ospite, dall’underground al mainstream, passando attraverso la produzione indipendente. (...) Cerco sempre di mettere in contatto mediante le immagini il visitatore e la nazione ospite, anche tracciando una storia del fumetto di quel paese, creando una “mappa” invisibile che collega ogni coordinata della mostra, mettendo in connessione ogni singolo artista che vi partecipa”. Ma la selezione operata da Corradi non offre la panoramica migliore per illustrare la ricchezza del fumetto portoghese. Di certo avrei scelto altri nomi, e qualcun altro avrebbe fatto scelte ancora diverse... Quando si cerca di tracciare il ritratto di un paese attraverso la sua produzione creativa non ci si trova mai d’accordo. L’esistenza di un’industria nazionale renderà più facile identificare i tratti distintivi di quella produzione (come accade con il fumetto statunitense, giapponese o franco-belga), ma quando giungiamo al prodotto d’autore, non potrà mai essere collocato in un gruppo chiuso perché ogni autore ha una sua tipologia di lavoro, personale e visionaria. In mezzo c’è tutta una gamma di sfumature perché gli autori possono essere impiegati per lavori di natura commerciale o istituzionale o perché questi possono penetrare all’interno del “sistema”, a volte imponendo le loro regole senza compromettere il proprio stile personale, altre volte no... Il fumetto portoghese in sostanza è solo prodotto d’autore, ha il suo esplosivo precursore in Rafael Bordalo Pinheiro (1846-1905), e sarà sempre soggetto ad arresti e riprese in concomitanza delle tribolazioni storiche del paese: si pensi all’Estado Novo (il regime dittatoriale instaurato da António de Oliveira Salazar nel 1933, NdC) e alla critica espressa da Carlos Botelho (1899-1982), alla Rivoluzione del 25 Aprile e al gruppo sperimentale della rivista “Visão” (1975/76). L’unico periodo in cui si sviluppò realmente un’industria del fumetto in Portogallo fu durante la fase di isolamento
I asked Alberto Corradi, curator of the exhibition dedicated to Portugal of Treviso Comic Book Festival, his selection criteria of the fourteen artists taking part to this event. The answer was as follows: “I decided (…) to offer a wide ranging view of the guest country’s comic production, from underground to mainstream, passing through indie. (…) I always try to put in contact the visitor and the country, through images and tracing a history of the comics of that country, creating an invisible “map” going through the show, connecting all the artists.” But Corradi’s selection doesn’t provide the best overview to demonstrate the richness of Portuguese comics. Certainly I would have chosen other names, and someone else would have made choices yet different... When trying to draw a portrait of a country through its creative production, there’s no such a thing as a common agreement. The existence of a domestic industry will make it easier to identify the hallmarks of that production (as happens with American, Japanese or Franco-Belgian comics), but we can’t confine different artists in a closed group because each artist has his own peculiar work, personal and visionary. In the middle there’s a whole range of shades because authors can be used for commercial or institutional nature or because they can penetrate inside the “system”, sometimes imposing their rules without compromising your personal style, sometimes not... Portuguese comic production is mainly referred to individual artists, beginning with the explosive pioneer Rafael Bordalo Pinheiro (1846-1905): this production will stop and restart in conjunction of the historical tribulations of the country such as, for instance, the Estado Novo (the dictatorial regime established by António de Oliveira Salazar in 1933) and Carlos Botelho’s (1899-1982) criticism, or the Revolution of 25 April and the arousal of the experimental group of the comic magazine “Visão” (1975/76). A cartoon industry developed in Portugal only during the country’s isolation due to fascism, which generated a protectionism, permitting a couple of decades of professionalism. During this “golden” age (as defined by nostalgics), we 5
del paese dovuta al fascismo, che generò un protezionismo tale da permettere al settore un paio di decenni di professionismo. In quest’epoca “d’oro” (come la definiscono i nostalgici) troviamo svariati disegnatori, grandi virtuosi, a pari livello di altri colleghi internazionali. Il problema era che le riviste a fumetti, tutte di fascia preadolescenziale e adolescenziale, erano controllate direttamente o indirettamente attraverso la censura dallo Stato e per questo le tematiche trattate non andavano oltre la Storia (ipocritamente descritta) del Portogallo, il bieco nazionalismo e, naturalmente, le corrette usanze igieniche e fisiche. Non c’è da stupirsi se alcuni autori ne ebbero abbastanza ed emigrarono, come Jaime Cortez (19261987) che si trasferì in Brasile, inaugurando una scuola di fumetto e allestendo la prima mostra di fumetti al mondo! Oppure Eduardo Teixeira Coelho (1919-2005) che migrò in Spagna, Inghilterra, Francia, prima di stabilirsi in Italia (dove vinse il premio come miglior disegnatore straniero al Festival di Lucca nel 1973); o ancora, Carlos Roque (1936-2006) che andò in Belgio tra gli anni Quaranta e Sessanta: anni caratterizzati da grandi ondate migratorie di cittadini portoghesi in cerca di migliori condizioni di vita, specie per lavorare alla ricostruzione dell’Europa del dopoguerra. Il Portogallo non era solo un paese arretrato sia culturalmente che economicamente: il governo di Salazar aveva chiuso le fabbriche per eliminare le masse proletarie, che da sempre portano rivendicazioni sociali... vi pare logico? Uscire da quest’incubo fascista non fu facile, e nemmeno quello che seguì, con una società impreparata a quasi tutto, come ad esempio commercializzare il fumetto. Ancor oggi ci sono esempi di autori in cerca dei grandi mercati del fumetto, perché in Portogallo “non c’è nulla”, come Jorge Coelho (1977) e Rudolfo (1991) che possono tranquillamente lavorare nel loro studio o a casa e non sono dovuti emigrare a “Gringolandia”. Un punto di contatto tra questi due autori è che le loro opere più recenti sono state sceneggiate da membri di rock band “indie”: Coelho ha disegnato Polarity (Boom! Studios, 2013) su testi di Max Bemis (dei Say Anything) e Rudolfo il primo numero di Negative Dad (Weed Demon, 2013) scritto da Nathan Williams (dei Wavves) e Matt Barajas. Coelho ora disegna per la Marvel, mentre Rudolfo continua a creare fanzine e lavora al progetto di animazione di Negative Dad. Negli anni Novanta, in concomitanza con il consolidarsi del cosmopolitismo della nazione, si è registrato un incremento della produzione editoriale e visiva. È in questo contesto che troviamo autori come Nuno 6
find several cartoonists, great virtuosos, on par with foreigner colleagues. All the comic magazines were aimed to a preadolescent and adolescent, controlled directly or indirectly through State censorship: because of this, the topics covered the (hypocritical version of) History of Portugal, crude nationalism and, of course, correct hygienic and physical traditions. No wonder if some artists couldn’t stand this condition any longer and migrated, as Jaime Cortez (1926-1987) who moved to Brazil, found a comic school and set up the first comic exhibition in the world! Or Eduardo Teixeira Coelho (1919-2005) who migrated to Spain, England, France, before settling in Italy (where he won the award for best foreign artist at the Festival of Lucca in 1973); or again, Carlos Roque (1936-2006): he went to Belgium between the 1940s and 1960s: years characterized by great migratory waves of Portuguese citizens in search for better living conditions, particularly for working on the reconstruction of postwar Europe. The Portugal was not just a backwater country, culturally and economically: the Salazar Government closed factories to dispose of the proletarian masses, that always bring social claims... does it seem logical? It wasn’t easy to get out of this fascist nightmare, nor to face what followed, with a society unprepared to almost everything, such as the creation of a comic market. Even today there are cartoonists searching for the great comic book markets, because in Portugal “there’s nothing”: artists like Jorge Coelho (1977) and Rudolfo (1991) can safely work in their studios or at home and do not have to emigrate to “Gringoland”. A point of contact between these two artists is that their more recent works have been written by members of “indie” rock bands: Coelho drew Polarity (Boom! Studios, 2013) on a script by Max Bemis (of Say Anything) and Rudolfo realised the first issue of Negative Dad (Weed Demon, 2013) written by Nathan Williams (of Wavves) and Matt Barajas. Coelho now works for Marvel Comics, while Rudolfo creates fanzines and he’s working at Negative Dad’s project animation. In the Nineties editorial and visual production increased, while national cosmopolitanism’s was consolidating. In this context we find authors such as Nuno Saraiva (1969), Filipe Abranches (1965) and Pedro Burgos (1968) who worked during the editorial offspring: Saraiva’s has always shown more interest in comics and he still collaborates with “Sol” weekly magazine, while the others two have continued their careers working as a director of animated films (Abranches) and architect (Burgos). However Burgos
Saraiva (1969), Filipe Abranches (1965) e Pedro Burgos (1968) che hanno lavorato nel periodo di fioritura editoriale, ma Saraiva è quello che si è sempre mostrato più interessato al medium, tanto che ancora adesso collabora al settimanale “Sol” mentre gli altri hanno proseguito le loro carriere lavorando come regista di film d’animazione (Abranches) e architetto (Burgos). Tuttavia quest’ultimo ha continuato a produrre un certo numero di fumetti, fino a giungere addirittura in Italia! Abranches con lo storico A.H. de Oliveira Marques (1933-2007) ha realizzato l’ottima Storia di Lisbona (Comma22, 2009) e Burgos la raccolta Airbag e altre storie (MalEdizioni, 2013). Questi libri sono nati durante il “boom” del fumetto portoghese, a cavallo tra il 1996 e il 2002, e ci sono voluti più di dieci anni perché alcuni titoli fossero pubblicati in “ritardo” in altri paesi, come Tu sei la donna della mia vita, lei la donna dei miei sogni (MalEdizioni, 2014) scritto da Pedro Brito e disegnato da João Fazenda (1979), uno dei migliori libri realizzati al culmine di questo “boom”. A questo proposito ci sono un paio di cose da sottolineare, sconosciute al pubblico (italiano o portoghese). In primis, che il sopracitato periodo a cavallo tra il 1996 e il 2002 è da riferirsi alla creazione della Bedeteca de Lisboa (biblioteca del fumetto, casa editrice e spazio espositivo) che in quegli anni ebbe un enorme impatto sul medium, producendo mostre, festival, cataloghi e pubblicazioni, ma anche supportando gli editori che pubblicano autori portoghesi. Un tempismo perfetto, se si considera l’emersione al tempo di autori della nuova generazione degli anni Novanta, come Miguel Rocha (1968), probabilmente l’autore con più libri pubblicati nel minor tempo, che ha cavalcato l’onda del momento e anche il periodo successivo, come si deduce dal volume Salazar: Agora, na hora da sua morte (Parceria A.M. Pereira, 2006) su testi di João Paulo Cotrim. Conclusa l’esperienza della Bedeteca, il mercato, perdendo il supporto istituzionale e l’attenzione dei media, è di fatto defunto. L’unico finanziamento pubblico esistente oggigiorno è offerto alle pubblicazioni straniere di libri portoghesi a fumetti da parte della Direcção-Geral do Livro, dos Arquivos e das Bibliotecas Públicas (DGLAB). Grazie a questo programma, il pubblico italiano può godersi alcune di queste opere “dimenticate”, ripescate da MalEdizioni. E in secondo luogo, i confini sono codificati nel DNA dei portoghesi! Dopo la “gloriosa” Epoca delle Scoperte (marittime, databile tra il 1415 e il 1543, NdC) e le epiche immigrazioni clandestine (affermazione questa
has continued to produce a number of comic books, even in Italy! Abranches with historian A.H. de Oliveira Marques (1933-2007) has created the excellent History of Lisbon (Comma22, 2009) and Burgos the collection Airbag e altre storie (MalEdizioni, 2013). These books were born during the “boom” of the Portuguese comics, between 1996 and 2002, and it took more than ten years for some titles to be published in other countries, as Tu sei la donna della mia vita, lei la donna dei miei sogni, You are the woman of my life, she’s the woman of my dreams (MalEdizioni, 2014) written by Pedro Brito and designed by João Fazenda (1979), one of the best graphic novels made at the height of this “boom”. In this regard, there are a couple of things to point out, unknown to the public (Italian or Portuguese). First of all, that the above-mentioned period between 1996 and 2002 is to refer to the creation of the Bedeteca de Lisboa (comics library, publisher and gallery). Bedeteca in those years had an enormous impact on the media, producing exhibitions, festivals, catalogues and publications, but also supporting publishers promoting Portuguese cartoonists. Perfect timing, considering the arousal at the time of the authors of the new generation of the Nineties, such as Miguel Rocha (1968), probably the most published author in a very short time, which rode the wave of the moment and the following period, as evidenced by the book Salazar: Agora, na hora da sua morte (Parceria A.M. Pereira, 2006) written by João Paulo Cotrim. When the Bedeteca’s experience came to an end, the market, losing the institutional support and media attention, died. The only existing public funding today is offered to foreign publications of Portuguese comic books by the Direcção-Geral do Livro dos Arquivos e das Bibliotecas Públicas (DGLAB). Thanks to this program, the Italian audience can enjoy some of these “forgotten” works, recovered by MalEdizioni publishing house. And secondly, the boundaries are encoded in the DNA of the Portuguese people! After the “glorious” Age of Discoveries (Maritimes Discoveries, dating from 1415 to 1543) and the epic clandestine immigrations (this statement lacks any irony) in the Europe of the 20th century, with the liberation that followed the Carnation Revolution (nonviolent coup which ended the dictatorship in 1974), not to mention the opening of borders in the European Union, “low cost” travels and the advent of the Internet, Portuguese authors and 7
priva di ogni ironia) nell’Europa del XX secolo, con la liberazione seguita alla Rivoluzione dei Garofani (colpo di stato nonviolento che pose fine alla dittatura nel 1974, NdC), per non parlare dell’apertura delle frontiere dell’Unione Europea, i viaggi “low cost” e l’avvento di Internet, gli autori ed editori portoghesi, sempre molto schivi e che si accontentano con poco, hanno fatto poco o niente per promuovere la loro opera all’estero. Occorreva che a Lisbona giungessero Corradi1 nel 2007 e più tardi la splendida coppia formata da Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini2, per far sì che i libri portoghesi venissero pubblicati in Italia! Non c’è spazio per aprire qui un discorso su questo stato di autoconfinamento, mi piacerebbe discuterne con i miei connazionali, ma soprattutto non posso fare a meno di pensare che cosa avrebbe potuto essere la carriera di molti dei nostri autori se dalla fine degli anni Settanta in poi avessero interagito maggiormente con la comunità internazionale... Ma torniamo alla realtà! Pepedelrey (1967) ha creato la El Pep, uno spazio che è casa editrice, negozio e galleria, che sopravvive a tutte le crisi e a molto altro ancora. Francisco Sousa Lobo (1973) dopo la pubblicazione di Câmara Escura (Bedeteca de Lisboa, 2003) è tornato al fumetto dopo dieci anni trascorsi lavorando nell’Arte Contemporanea con il graphic novel The Dying Draughtsman (Chili Com Carne, 2013), che ha già richiamato l’attenzione dell’importante rivista “Art Magazine”: nel frattempo Chili Com Carne sta per pubblicare tre sue nuove opere, tra cui The Care of Birds, il progetto che ha vinto il concorso Toma lá 500 paus e Faz uma BD! Le nuove generazioni hanno una mentalità del tutto diversa e meglio si adattano ai tempi in mutamento. Ad esempio, in questo decennio la cultura musicale alternativa portoghese si è data un assetto professionale e i promotori di festival, gli editori musicali e i gruppi necessitano del contributo degli artisti visivi, offrendo lavoro su base regolare e dando loro visibilità, sui dischi in vendita nei negozi musicali, nei festival su locandine di grandi dimensioni, banner, biglietti, programmi... Quindi alcuni autori lavorano quasi esclusivamente per il DIY (Do It Yourself), senza interferenze da parte
publishers, always very bashful and easily satisfied, did little or nothing to promote their work abroad. Corradi 1 had to arrive in Lisbon in 2007 and later the beautiful couple formed by Elettra Stamboulis and Gianluca Costantini 2, to ensure an italian edition of Portuguese comics! There’s no room here for opening a debate on this self-confining condition: I’d discuss it with my fellow countrymen, but mostly I wonder what might have been the career of many of our cartoonists, if since the late 1970s they’d interacted more with the international community. But let’s go back to reality! Pepedelrey (1967) created El Pep, a space that puts together a publishing house, a store and an Art Gallery all at the same time, a reality surviving to all crises and much more. Francisco Sousa Lobo (1973) after the publication of Câmara Escura (Bedeteca de Lisboa, 2003) and after ten years spent working on contemporary art, returned to comics with the graphic novel The Dying Draughtsman (Chili Com Carne, 2013), which has already drawn prestigious “Art Magazine”’s attention: meanwhile, Chili Com Carne will publish three new works of him, including The Care of Birds, the winning project of Toma lá 500 paus e Faz uma BD! contest. New generations have a completely different mentality and are best suited to the changing of times. For example, in this decade the Portuguese alternative musical scene shows a professional set-up, so festival promoters, music publishers and groups require the contribution of visual artists, offering work on regular basis and giving them visibility, on the records sold in stores, during music festivals on large prints, panels, tickets, programs, etc. Then, some artists work almost exclusively with DIY (Do It Yourself) market, without interference from the “generalist” culture as it happens with other illustrators. André Coelho (1984) and José Vargas Smith (1981), despite having some comics published already, they’re better known for designing skateboard boards, record covers, posters and t-shirts for metal, punk, noise, rock bands and more. Both are also part of rock groups: Coelho is a member of the industrial band Sektor 304 and, despite having already made some iconoclast
1 Suo un articolo sul fumetto portoghese pubblicato sulla rivista “Scuola di Fumetto” #55 (Novembre 2007). 2 Che mi invitarono nel 2007 al Festival Internazionale del Fumetto di Realtà Komizaken a Ravenna: sul catalogo Cartografia dell’Europa a Fumetti (Edizioni del Vento), si può leggere un mio articolo sul fumetto portoghese di realtà. A questo si aggiunga nel 2008 una presenza portoghese al Crack! Festival di Roma e al Napoli Comicon.
1 He wrote an article on Portuguese comics, published on “Scuola di Fumetto” magazine #55 (November 2007). 2 They invited me in 2007 at the Komizaken International Reality Comics Festival in Ravenna: an article of mine on Portuguese reality comics is on the festival’s catalogue Cartografia dell’Europa a Fumetti (Edizioni del Vento). Add to this 2008’s Portuguese presence at Crack! Festival in Rome and at Naple’s Comicon.
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della cultura “generalista” come succede invece con altri illustratori. André Coelho (1984) e José Smith Vargas (1981) pur avendo già pubblicato alcuni fumetti sono più noti per i disegni realizzati per tavole da skateboard, copertine di dischi, poster e t-shirt per band metal, punk, noise, rock, etc... Entrambi fanno anche parte di gruppi rock: Coelho è membro della band industrial Sektor 304 e, pur avendo già realizzato alcuni fumetti iconoclasti e uno autobiografico, il suo primo libro “a solo” Terminal Tower (Chili Com Carne, 2014) è di fantascienza, sulla scia dei romanzi di J.G. Ballard. I fumetti di Vargas trattano questioni politiche, come l’espulsione violenta del progetto sociale Es.Col.A a Porto, la “gentrification” del quartiere della Mouraria a Lisbona (con cui ha vinto il concorso “Toma lá 500 paus e Faz uma BD!” e che sarà pubblicato dalla Chili Com Carne nel 2015) e O Fígado da República (Il fegato della Repubblica), una visione neo-realista della Costituzione della Repubblica Portoghese del 1910. Ma giovane può anche essere sinonimo di disorientato, come nel caso di Afonso Ferreira (1988) e Joana Afonso (1989): entrambi cercano di affermarsi in un mercato ufficiale sempre precario, quando invece dovrebbero radicalizzare il loro prodotto artistico. Nel caso di Ferreira, l’autore ha per il momento messo in atto tale radicalizzazione con il divertente albo Love Hole (Chili Com Carne, 2012), opera scarsamente recepita dalle menti liberali per via della “confusione sessuale” insita nella storia. Nel caso della Afonso, l’autrice necessiterebbe di una “spinta”, una sorta di “energy drink” per esprimere appieno il suo talento grafico. Probabilmente è una questione di tempo. Infine, Ana Biscaia (1978) è l’autrice che spicca su questa selezione: il suo lavoro è al confine tra illustrazione e fumetto, generando un perfetto connubio tra i due media, come si può constatare nel libro A cadeira que queria ser sofá, ovvero La sedia che voleva essere un divano (Lápis & Memórias, 2012), che riunisce tre racconti dello scrittore brasiliano Clovis Levi, e che ha vinto meritatamente il Prémio Nacional de Ilustração (co-assegnato da DGLAB) nel 2013. A ben pensarci, Corradi ha tracciato una “mappa” davvero interessante!
comics and one autobiographical, his first “solo” book Terminal Tower (Chili Com Carne, 2014) is science fiction, in the wake of the novels of J.G. Ballard. Vargas’ comics deal with political issues, such as the violent expulsion of the Es.Col.A social project in Porto, the “gentrification” of Mouraria neighbourhood in Lisbon (with whom he won the competition “Toma lá 500 paus and Faz uma BD!” and that will be published by Chili Com Carne in 2015) and O Fígado da República (The guts of the Republic), a neo-realistic vision of the Portuguese Republic’s Constitution in 1910. But artists can be young as well as disoriented, like Afonso Ferreira (1988) and Joana Afonso (1989), as they both seek the acceptance of their work in a market that is always precarious, when they would radicalize their artistic discourse. As for Ferreira, the author for the moment has implemented this radicalization with the funny comic book Love Hole (Chili Com Carne, 2012), work poorly accepted by liberal minds due to the story’s “sexual confusion”. While for Afonso, she would need a “boost”, a sort of “energy drink” to express her full graphic talent. It’s probably a matter of time. Finally, Ana Biscaia (1978) is the author that stands out on this selection: his work is at the boundary between illustration and comics, creating a perfect union between the two media, as can be seen in the book A cadeira que queria ser sofá, The Chair who wanted to be a Couch (Lápis & Memórias, 2012), collecting three stories from Brazilian writer Clovis Levi. The book deservedly won the Prémio Nacional de Ilustração (co-awarded by DGLAB) in 2013. Thinking better, Corradi traced a very interesting “map”! Marcos Farrajota Founder and publisher of Associação Chili Com Carne Lisbon, August 4, 2014
Marcos Farrajota Fondatore ed editore della Associação Chili Com Carne Lisbona, 4 Agosto 2014
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Breve storia del fumetto portoghese
Brief History of Portuguese Comics
di Alberto Corradi
by Alberto Corradi
Il misterioso Flora, che nel 1850 pubblica su “Revista Popular” la storia Aventuras sentimentais e dramáticas do senhor Simplício Baptista, copia di un originale francese dell’epoca, è con Nogueira da Silva e Manuel de Macedo uno dei pionieri della Banda Desenhada (o più familiarmente, Quadradinhos), il fumetto portoghese. Ma a dispetto del vantaggio cronologico di Flora, il capostipite del fumetto portoghese per stile, inventiva e verve creativa è Rafael Bordalo Pinheiro (1846-1905): con lui la BD entra in una stagione evolutiva fondamentale. Bordalo Pinheiro è un personaggio poliedrico, caricaturista, illustratore, ceramista. Sul giornale “O Binóculo” nel 1870 pubblica il suo primo fumetto: Conferencias Democraticas, A Berlinda. A Bordalo Pinheiro si deve la prima opera a fumetti portoghese edita in volume, risalente al 1872: Apontamentos de Raphael Bordallo Pinheiro sobre a Viagem do Imperador de Rasilb pela Europa dove Rasilb non è altro che l’anagramma di Brasil, l’antica colonia portoghese. Nel 1875 fa la sua comparsa sulle pagine de “A Lanterna Mágica” il personaggio di Zé Povinho, che presto diventerà il simbolo del popolo portoghese e che avrà vita propria, al di là di quella del suo creatore. Dopo un periodo trascorso in Brasile dal 1875 al 1879, dove lavora su testate come “O Mosquito”, “Psit!” e “O Besouro”, Bordalo Pinheiro fa ritorno in madrepatria, dove realizza la sua seconda opera in volume No Lazareto de Lisboa. Pubblicato nel 1881, il libro si basa sul periodo di quarantena a cui Pinheiro venne sottoposto per legge, provenendo da una nazione considerata a rischio epidemico. L’opera autobiografica, tra le antesignane del genere, narra i giorni di confino sull’altra sponda del fiume Tejo, tra-
The mysterious Flora, which publishes on “Revista Popular” in 1850 the story Aventuras sentimentais e dramáticas do senhor Simplício Baptista, a copy of an original French work, is one of the pioneers, with Nogueira da Silva and Manuel de Macedo, of Banda Desenhada (or more familiarly, Quadradinhos), the Portuguese comics. But despite the chronological advantage of Flora, the progenitor of Portuguese comics for style, inventive and creative verve is Rafael Bordalo Pinheiro (1846-1905): the BD with him enters a crucial evolutionary season. Bordalo Pinheiro is a multifaceted character, cartoonist, illustrator, ceramist. He published his first comic Conferencias Democraticas, A Berlinda in 1870, on the weekly magazine “O Binóculo”. Bordalo Pinheiro’s Apontamentos de Raphael Bordallo Pinheiro sobre a Viagem do Imperador de Rasilb pela Europa is the first Portuguese comic published as a book, dating back to 1872, where Rasilb is the anagram of Brasil (Brazil), the former Portuguese colony. In 1875 the character Zé Povinho makes its appearance on the pages of “A Lanterna Mágica”, and soon he’ll become the symbol of the Portuguese people. Zé will have a life of its own, beyond the lifespan of its creator. After a period spent in Brazil from 1875 to 1879, where he worked on magazines such as “O Mosquito”, “Psit!” and “O Besouro”, Bordalo Pinheiro returned to his homeland, where he released his second book, the autobiographical No Lazareto de Lisboa. Published in 1881, the book is based on the quarantine period to which Pinheiro was subjected by law, coming from Brazil, a nation considered epidemic. His days of confinement on
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scorsi dall’artista ad osservare la sua Lisbona. L’ultima testata su cui lavorò l’artista fu “A Paródia”, fondata nel 1900. In quegli anni emersero valenti caricaturisti (oltre che fumettisti) come Leal da Câmara e Celso Herminio: il primo patì un esilio temporaneo a Parigi per satira contro la monarchia, mentre Herminio si recò in Brasile per far ritorno nel 1900, sostituendo Bordalo Pinheiro sulla rivista “Comércio do Porto Ilustrado”. Il primo decennio del 1900 è anche l’ultimo della monarchia portoghese, che presto cederà il passo alla creazione della prima repubblica (1910). In questi anni di transizione calcano le pagine di quotidiani e riviste autori come Alfredo Moraes, rinomato per le sue copertine di romanzi popolari e che ritroveremo sulle pagine della splendida rivista per ragazzi “ABC-zinho”. “ABC-zinho” fu una delle migliori testate del panorama europeo del tempo con tre stagioni editoriali, dal 1921 al 1932. Sulle sue pagine autori come Stuart Carvalhais, Cottinelli Telmo e Carlos Botelho rinnovano e definiscono la scena. Carvalhais è considerato colui che traghettò la Banda Desenhada nel XX secolo, sia perché fece un uso ante tempore dei balloon, strutturando una gabbia dinamica e donando una altissima sequenzialità delle vignette, sia per la coincidenza tra l’anno dello scoppio della Grande Guerra e la nascita
the opposite bank of the river Tejo are told in this autobiographical work, among the forerunners of the genre. The latest magazine on which the artist appeared was “A Paródia”, founded in 1900. In those years emerged talented caricaturists (besides cartoonists) as Leal da Câmara and Celso Herminio: the first suffered a temporary exile in Paris for satire on monarchy, while Herminio traveled to Brazil and return in 1900, replacing Bordalo Pinheiro in the journal “Comércio do Porto Ilustrado”. The first decade of 1900 is also the last of the Portuguese monarchy, soon to give way to the creation of the first Republic (1910). In these years of transition authors such as Alfredo Moraes contribuited to newspapers and magazines: renowned for his covers of popular novels, Moraes ended up on the pages of the wonderful children’s magazine “ABC-zinho”. “ABC-zinho” was one of the best European children’s magazines of the time and lasted three seasons, from 1921 to 1932. On its pages authors such as Stuart Carvalhais, Cottinelli Telmo and Carlos Botelho renew and define the scene. Carvalhais is considered the one who steered the Banda Desenhada in the 20th century, because his early use of balloons, grid’s structure and for giving a high dynamic sequence of 11
della sua serie Quim e Manecas. Questi due intraprendenti bimbetti sono una coppia “classica”, con Quim palesemente ispirato allo Yellow Kid di Richard Felton Outcault, dove il giallo del lungo grembiulone viene rimpiazzato da una rossa fantasia a pois. Carvalhais cominciò la sua carriera nel 1907, ma il suo nome resterà indissolubilmente legato al duo di enfants terrible da lui creati, al punto che incarnerà anche il ruolo cinematografico del padre di Manecas in una pellicola del 1916, purtroppo andata perduta. Cottinelli Telmo è una figura poliedrica, il suo lavoro spaziava in molteplici aree artistiche, tra architettura, cinema, scrittura, poesia, musica e ovviamente fumetto. Anche per lui la sperimentazione grafica è una costante, con storie come A grande fita americana, apparsa nel 1920 sulla rivista “ABC” e poi su “ABC-zinho” con personaggi come lo spassoso O sábio imperturbavel. Ma è Carlos Botelho la vera rivoluzione interna alla rivista: entrato a farne parte nel 1923 dietro invito di Cottinelli, sarà protagonista della seconda stagione (1926-1929) di “ABC-zinho”. Realizzò gran 12
panels, as well as for the coincidence between the year of the outbreak of First World War and the birth of his Quim and Manecas series. These two resourceful kids are a “classic” pair, with Quim clearly inspired by the Yellow Kid by Richard Felton Outcault, where the long yellow apron is replaced by a red polka dot fantasy. Carvalhais began his career in 1907, but his name will remain inextricably linked to the duo of enfants terrible he created, to the point that embodied the role of the Manecas’ father in a 1916’s film, unfortunately lost. Cottinelli Telmo is a many-sided figure, his work ranged in various artistic areas, between architecture, cinema, writing, poetry, music and of course comics. He’s been constantly experimenting with the media, with stories as A grande fita americana, appeared in 1920 on “ABC” magazine and then on “ABC-zinho” with characters like the funny O sábio imperturbavel. But the real revolution inside the magazine was Carlos Botelho: he joined the crew in 1923 by Cottinelli’s invitation, and was featured in the second season (1926-1929) of “ABC-zinho”. He made most of the
parte delle copertine e storie ad episodi come Punhos de Bronze – o terror do ring o la splendida Zé Carequinha, o Cabula, inventa uma receita para fazer exames lindos! entrambe del 1926: O Zuncha, artista de circo, è una delle vette della sua produzione. Botelho toccò nuove vette su l’”Ecos da Semana”, inserto del settimanale umoristico “Sempre Fixe” (19261961). Dal 1928 al 1950, nonostante gli incessanti attacchi della censura dittatoriale, l’”Ecos” resiste, con Botelho a commentare con sguardo critico i fatti nazionali e internazionali, incarnando in personaggi topici i mali del paese, in particolar modo il Piu, alter ego della censura di stato. Collaborano all’inserto, tra gli altri, anche Stuart Carvalhais, Bernardo Marques e il futurista Almada Negreiros (1893-1970). Negli anni Trenta e Quaranta le riviste per ragazzi come “Tic-Tac” (1931-1937), “O Senhor Doutor” (1933-1944) e “O Papagaio” (19351951) annoverano tra i loro numerosi collaboratori i decani António Cardoso Lopez, Rocha Viera padre di personaggi come Tio Tiroliro e Antoninho, e Sérgio Luiz (19211943) con il suo O Boneco Rebelde del 1939, un vivace bambino che, pur muovendosi su trovate messe in atto in precedenza da altri autori (si ribella al suo stesso creatore) permette a Luiz di evidenziare i suoi molteplici interessi, Storia, Chimica, Lingue e Arte. La sequenzialità con Luiz diventa quasi animazione, regalando al lettore un personaggio dai movimenti fluidi e ricco di trovate fantasiose e sperimentali cariche di humor. Dopo un fallimentare tentativo di introdurre Topolino nel 1935, cessato il secondo conflitto mondiale il mercato portoghese è conquistato dalle serie d’avventura statunitensi, regolarmente pubblicate su varie te-
covers, drawing episodic stories like Punhos de Bronze – o terror do ring or the splendid Zé Carequinha, o Cabula, inventa uma receita para fazer exames lindos! both of 1926: O Zuncha, artista de circo, is one of its top stories of the period. Botelho touched new heights on the “Ecos da Semana”, the insert of weekly humor magazine “Sempre Fixe” (1926-1961). The “Ecos” resisted from 1928 to 1950, despite the incessant attacks of dictatorial censorship, with Botelho to comment with critical look the facts (national and international), embodying in topical characters the ills of the country, especially the Piu, alter ego of State censorship. Among others, Stuart Carvalhais, Bernardo Marques and the futurist Almada Negreiros (1893-1970) collaborated to the magazine. In the 1930s and 1940s the magazines for kids like “Tic-Tac” (1931-1937), “O Senhor Doutor” (1933-1944) and “O Papagaio” (1935-1951) include among their many collaborators António Cardoso Lopez, Rocha Viera creator of Tio Tiroliro e Antoninho, and Sérgio Luiz (1921-1943) with his 1939’s O Boneco Rebelde, a lively child who, while moving on ideas implemented earlier by other authors (he rebels to his creator) allows Luiz to highlight his multiple interests on History, Chemistry, Languages and Art. Luiz’s sequencing will became almost animation, giving the reader a character with fluid movements and plenty of imaginative and stories loaded with humor. After an unsuccessful attempt to introduce Mickey Mouse in 1935, at the end of the Second World War the Portuguese market is conquered by American adventure series, regularly published in various magazines including “O Mosquito” (1936-1953), “Diabrete” and 13
state tra cui “O Mosquito” (1936-1953), “Diabrete” e “Mundo de Aventuras” (1949-1987). Ecco allora che la lezione di Lyman Young, Milton Caniff, Alex Raymond e altri autori americani viene sublimata tra i molti da Güy Manuel, Baptista Rudy, Antonio Barata e dagli eccellenti Fernando Bento (1910-1996) e Eduardo Teixeira Coelho (1919-2005). La carriera di Fernando Carvalho Trindade Bento comincia nel 1938 sull’inserto a fumetti per ragazzi del quotidiano “República”, per poi passare nel 1941 a “Pim Pam Pum!”, supplemento di “O Século”. Le sue opere più imponenti restano l’adattamento de Le mille e una notte del 1948 e la trasposizione-capolavoro del romanzo Beau Geste di Percival Cristopher Wren, apparsa sulla rivista “Cavaleiro Andante” nel 1952. La magistrale regia della tavola, i personaggi palpitanti di umanità, il montaggio serrato e la spettacolarità delle scene d’azione, unitamente a uno stile raffinatissimo, rendono il suo Beau Geste un’opera che troverà un suo pari solo nelle imponenti scene d’azione e nel lavoro del contemporaneo Teixeira Coelho. Lo stile di Coelho per tutta la durata della sua vita fu in costante evolu-
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“Mundo de Aventuras” (1949-1987). The lesson of Lyman Young, Milton Caniff, Alex Raymond and other American authors is sublimated, among others, by Güy Manuel, Baptista Rudy, Antonio Barata and the excellent Fernando Bento (1910-1996) and Eduardo Teixeira Coelho (1919-2005). Fernando Carvalho Trindade Bento’s career began in 1938 on children’s comic book insert of the newspaper “República”, then moved in 1941 to “Pim Pam Pum!”, supplement of “O Século”. His most impressive works are the adaptation of One thousand and one nights in 1948 and the transposition-masterpiece of the novel Beau Geste of Percival Cristopher Wren, appeared in the journal “Cavaleiro Andante” in 1952. The masterful direction of the page, the throbbing humanity of the characters, tight editing and spectacular action scenes, along with a refined style make his Beau Geste a chef d’oeuvre that will find its equal only in the impressive action scenes and the work of contemporary Teixeira Coelho. Coelho’s style has been in constant evolution for all his life, in a stylistic research that drew at the great classical tradition of adventure comics as Hal Foster’s
zione, in una ricerca stilistica che attingeva alla grande tradizione classica del fumetto d’avventura come Prince Valiant di Hal Foster, spaziando nel bacino della produzione europea. Di Coelho ancor oggi sorprende la
Prince Valiant and ranged in the European production. The amount of pages designed by Coelho is impressive as well as the elegance of the sign, the great versatility and adaptability to the needs of different publishers 15
mole di tavole disegnate, l’eleganza del segno, la grande versatilità e capacità di adattamento alle esigenze dei diversi editori pur mantenendo una grande coerenza stilistica e freschezza. Il suo percorso artistico si snoda dai lavori degli anni Quaranta e Cinquanta apparsi sulla rivista “O Mosquito”, come il monumentale O caminho do Oriente del 1947, fino alle collaborazioni degli anni Settanta con la storica rivista francese “Pif”, con gioielli come il suo Robin des Bois: Le Château des Tourments del 1974, sceneggiata da Jean Ollivier, scrittore anche della serie Ragnar, le Viking del 1958. Il 1974 è una data cruciale per la storia del Portogallo: il 25 aprile la dittatura militare cade con la nonviolenta Rivoluzione dei Garofani. Nuove forme e stili andranno ad affacciarsi sul panorama della BD portuguesa. Negli anni Settanta non mancarono i prodotti sperimentali, come O peregrino blindado di José Lopez Werner, realizzato da Eduardo Batarda (1943) per la Galeria 111 nel 1973 e che, conscio della produzione underground americana, coniuga linguaggio pittorico e fumetto. La rivista “Visão” fece la sua comparsa nell’aprile del 1975. Durò un anno e dodici numeri, ma ebbe il merito di catalizzare in un solo contenitore le platee del fumetto tradizionale e quelle dei circuiti alternativi, in un connubio di stili e tematiche, sulla falsariga della francese “Pilote”. Molti gli autori, tra cui Zé Paulo, André, Carlos “Zingaro” Corujo, Isabel Lobinho (una delle poche donne della BD) e Pedro Massano (1948). Disegnatore di lungo corso ancora in attività, Massano sul settimo numero di “Visão” pubblica Angola 71, ambientata nella omonima ex-colonia portoghese, divenuta indipendente proprio nel 16
while maintaining a great stylistic consistency and freshness. His artistic path winds from the works of the 1940s and 1950s appearing in the magazine “O Mosquito”, as the monumental 1947’s O caminho do Oriente, until the 1970s collaborations with French magazine “Pif”, with jewels as Robin des Bois: Le Château des Tourments of 1974, written by Jean Ollivier, who wrote the 1958’s series Ragnar, le Viking as well. 1974 is a crucial date for the history of Portugal: on April 25th the military dictatorship falls with the nonviolent Carnation Revolution. New forms and styles will arise over the landscape of BD portuguesa. In the 1970s, experimental products were not lacking, as O peregrino blindado by José Lopez Werner, produced by Eduardo Batarda (1943) for Galeria 111 in 1973. Aware of the American underground scene, the book combined pictorial and comic language. The magazine “Visão” made its appearance in April 1975. Its run lasted one year and twelve numbers, but had the merit to catalyze in just one vehicle the audiences of traditional comics and those of alternative circuits, in a combination of styles and themes, on the lines of the French magazine “Pilote”. “Visão” had various contributors, including Zé Paulo, André, Carlos “Zingaro” Corujo, Isabel Lobinho (one of the few BD’s female cartoonists) and Pedro Massano (1948), a longrunning artist still in business: on the seventh issue he presents Angola 71, set in the former Portuguese colony became independent right in 1975. Even Victor Mesquita (1939), creator of the cult science-fiction comic Eternus 9, dealt with colonial conflicts with the five-part story Matei-o a 24, written by Machado da Graça. Fernando Relvas (1954),
1975. Anche Victor Mesquita (1939), autore del fumetto di fantascienza di culto Eternus 9, si occupò dei conflitti coloniali con la storia in cinque parti Matei-o a 24, scritta da Machado da Graça. Fernando Relvas (1954), pur non avendo preso parte a “Visão”, è considerato uno dei padri della BD contemporanea: dopo aver animato la scena producendo una serie di fanzine tra cui la “Gazeta da Semana” nel 1976, proseguì la sua carriera collaborando a riviste come “TinTin”, il quotidiano “Se7e” e “O Inimigo”. Pubblicò molti volumi tra cui Karlos Starkiller, L123 e O Nosso Primo em Bruxelas. Gli anni Ottanta vedono lo svilupparsi di un gruppo di autori vicini alle poetiche e agli stili dei nuovi maestri del fumetto mondiale, tra cui Tardi, José Muñoz, Moebius e Hugo Pratt. Ritroviamo echi della lezione del Maestro di Malamocco nel lavoro di molti, tra cui Arlindo Fagundes (1945) con il libro del 1985 La Chavalita e António Jorge Gonçalves (1964), uno dei più interessanti esploratori grafici della sua generazione, che dagli Ottanta e dalle pagine di “Se7e”, giunge nei Novanta con la serie del detective privato Filipe Seems, scritta da Nuno Artur Silva. Il suo volume più interessante, che coniuga fumetto, design ed elementi pop e surreali è O Senhor Abílio (ASA, 1999) dove, assorbite le influenze degli anni Ottanta, rilascia uno stile personalissimo che si può accostare al sentire di autori come lo spagnolo Mariscal. Alla ribalta degli anni Novanta si affaccia un nutrito gruppo di autori nato nel ventennio precedente, in larga parte testimone della rivitalizzazione e successivo boom del mercato editoriale, connesso alla nascita della Bedeteca de Lisboa, un organo istituzionale che racchiudeva in sé biblioteca del fumetto, casa editrice e spazio espositivo. Diretta da João Paulo Cotrim dalla fondazione del 1996 fino al 2002 e in seguito da Rosa Barreto, creò punti di contatto forti tra istituzioni, stampa, autori e case editrici, co-producendo una ragguardevole quantità di volumi pubblicati da vari editori indipendenti e creando una propria linea editoriale, che comprendeva, tra le varie cose, la collana LX Comics, la rivista-antologia di informazione “Quadrado” e la collana di saggistica Cadernos da Bedeteca con testi importanti come il volume dedicato alla storia del fumetto portoghese Os Comics em Portugal di António Dias de Deus del 1997. Da ricordare per importanza anche Das Conferências de Casino à Filosofia de Ponta di João Paulo Paiva Boléo e Carlos Bandeiras Pinheiro, edito nel 2000. E proprio i titoli di LX Comics riassumono gran parte di questa generazione, a partire da Pedro Brito, auto-
despite not having taken part in “Visão”, is considered one of the fathers of contemporary BD: he animated the growing scene producing a series of fanzines including the “Gazeta da Semana” in 1976 and then he went on collaborating with magazines like “TinTin”, the newspaper “Se7e” e “O Inimigo”. He released many books including Karlos Starkiller, L123 and O Nosso Primo em Bruxelas. During the 1980s, a group of authors arose, close to poetics and styles of the new masters of comics, like Tardi, José Muñoz, Moebius and Hugo Pratt. We find echoes of Pratt’s lesson in the work of many, including Arlindo Fagundes (1945) with the 1985’s book La Chavalita and António Jorge Gonçalves (1964). Gonçalves, one of the most interesting graphic experimenters of his generation, travels from the 1980s and from the pages of “Se7e”, to arrive in the 1990s with the series of private detective Filipe Seems, written by Nuno Artur Silva. Its most interesting book, combining comics, design and pop surreal elements is O Senhor Abílio (ASA, 1999), where he absorbed the influences of the 1980s, releasing a very personal style close to authors such as Mariscal. At the beginning of the 1990s a large group of cartoonists, born during the previous two decades, largely witnessed the revitalization and subsequent boom of the publishing market, linked to the birth of the Bedeteca de Lisboa, an institutional entity being comic library, publishing house and gallery all at once. Directed by João Paulo Cotrim from 1996, the founding year, to 2002 and later on lead by Rosa Barreto, Bedeteca created strong points of contact between institutions, press, authors and publishers, coproducing a remarkable amount of volumes released by various independent publishers and creating its own editorial line, which included among other the LX Comics series, magazine-information anthology “Quadrado” and the series Cadernos da Bedeteca with essays such as the book dedicated to the history of Portuguese comics Os Comics em Portugal by António Dias de Deus in 1997. Another important book is Das Conferências de Casino à Filosofia de Ponta by João Paulo Paiva Boléo and Carlos Bandeiras Pinheiro, published in 2000. The LX Comics line summed up much of this generation, starting from Pedro Brito, author, scriptwriter and future co-founder of Polvo publishing house; Marcos Farrajota, publisher and founder of the Associação Chili Com Carne and author himself: adopting the nom de plume Marte he wrote the successful series Loverboy (Polvo, 1998) illustrated by 17
re, sceneggiatore e futuro co-fondatore della casa editrice Polvo, Marcos Farrajota editore della Chili Com Carne ma anche autore completo, che col suo nom de plume Marte sceneggerà la serie di successo Loverboy (Polvo, 1998) disegnata da João Fazenda, l’eccellente illustratore e fumettista André Lemos con il suo Quem é este homem?, Borda d’Água (1999) seconda esperienza monografica di Miguel Rocha, Pedro Nora, Pedro Zamith, Pepedelrey, Paulo Amorim, Estrompa, Richard Câmara e Francisco Sousa Lobo solo per citarne alcuni e senza dimenticare tutti gli autori che spesso hanno collaborato con la Bedeteca, nomi dell’importanza di Nuno Saraiva e Filipe Abranches. Tra i creatori più prolifici troviamo infine Rui Lacas, recente autore per Polvo di A Ermida e Hän Solo, come anche Jorge Coelho, ora in forza a testate come Venom della Marvel Comics; João Maio Pinto ha infine infuso le atmosfere care a Charles Burns nel graphic design, realizzando fumetti, manifesti e copertine palpitanti di luoghi oscuri, complesse vegetazioni e visioni. Durante il boom crebbe il numero delle autrici di BD: artiste come Ana Cortesão, Alice Geirinhas, Jucifer (Joana Figueiredo) e Isabel Carvalho spaziarono tra fumetto, illustrazione e sperimentazione grafica. Attualmente tra i nuovi nomi troviamo Sílvia Rodrigues, Amanda Baeza, Hetamoé e Marina Pita, mentre Ana Biscaia (1978) è il perfetto trait d’union tra fumetto e illustrazione per l’infanzia. L’ultima generazione di autori della BD portuguesa, figlia dell’onda lunga della crisi editoriale seguita alla fine dell’esperienza della Bedeteca (ora solo biblioteca) e del boom ad essa connesso, ha fatto dell’adattabilità una delle sue doti peculiari per continuare a resistere nel mutato panorama, spaziando nelle varie discipline dell’Arte e della comunicazione.
João Fazenda; the excellent illustrator and cartoonist André Lemos with Quem é este homem?; Miguel Rocha and his second solo experience Borda d’Água (1999); and still Pedro Nora, Pedro Zamith, Pepedelrey, Paulo Amorim, Estrompa, Richard Câmara and Francisco Sousa Lobo just to name a few and not forgetting all the authors who frequently collaborated with Bedeteca, such as Nuno Saraiva and Filipe Abranches. Coming from the 1990s, Rui Lacas is among the most prolific creators, he recently released with Polvo A Ermida and Hän Solo, while Jorge Coelho now works with Marvel Comics on series like Venom; João Maio Pinto also infused into graphic design the atmosphere dear to Charles Burns, creating comics, posters and covers full of dark places, intricate vegetation and visions. The number of female cartoonists raised during the boom: artists such as Ana Cortesão, Alice Geirinhas, Jucifer (Joana Figueiredo) and Isabel Carvalho ranged between comics, illustration and graphic experimentation. Right now Sílvia Rodrigues, Amanda Baeza, Hetamoé, Marina Pita are among the newest voices, while Ana Biscaia (1978) is the perfect trait d’union between comics and children illustration. The latest generation of authors of BD portuguesa, heirs of the editorial crisis that followed the end of Bedeteca’s experience (now just working as comic library) as well as the “boom”, has made of adaptability one of its peculiar qualities to continue to resist in the mutated landscape, ranging in various disciplines of Art and communication.
ELENCO IMMAGINI / LIST OF IMAGES p. 10
1. Flora: Aventuras sentimentais e dramáticas do senhor Simplício Baptista, “Revista Popular” Vol.3, 1850 – 2. Rafael Bordalo Pinheiro: Zé Povinho, “A Lanterna Mágica”, 1875.
“ ABC-zinho” #17, 1926 – 3. Carlos Botelho: Ecos da Semana: Romanza quasi sem palavras, 1934 per “Sempre Fixe”, censurato integralmente e mai pubblicato. p. 14
p. 11 Rafael Bordalo Pinheiro: Conferencias Democraticas, A Berlinda, 1871. p. 12 Stuart Carvalhais: O Quim e o Manecas, prisioneiros dos alemães, “O Século Comico” #921, 1915. p. 13 1. Cottinelli Telmo: O sábio imperturbável, “ABC-zinho” #2, 1921 – 2. Carlos Botelho: Zé Carequinha, o Cabula, inventa uma receita para fazer exames lindos!,
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1. Sérgio Luiz: O Boneco Rebelde, “O Papagaio” #396, 1941 – 2. Fernando Bento: Beau Geste, “Cavaleiro Andante” #40, 1952.
p. 15 Eduardo Texeira Coelho: Ragnar, Le Viking, “Vaillant” #691, 1958. p. 16
1. Copertina del primo numero della rivista “Visão”, 1975 – 2. Eduardo Batarda, O peregrino blindado di José Lopez Werner, 1973 – 3. Isabel Lobinho, Casamento, dalla raccolta Mário e Isabel, 1975.
Quadradinhos
Nuno Saraiva JoÃo Fazenda JosÉ Smith Vargas Ana Biscaia Francisco Sousa Lobo Afonso Ferreira Pedro Burgos Filipe Abranches Miguel Rocha Joana Afonso Jorge Coelho AndrÉ Coelho Pepedelrey Rudolfo
21 25 31 34 40 44 47 51 57 61 65 71 77 83
9 788889 981108