Speleologia n. 50 - giugno 2004

Page 94

Recensioni

Le Grotte del Lazio Più di cinquant’anni separano questo libro da “I fenomeni carsici e la speleologia del Lazio” di A. Segre del 1948; un lavoro, quindi, senz’altro necessario prima che gradito. Qualche numero di presentazione: 414 pagine, per un formato di 30 cm per 43 per 4,5 chilogrammi di peso. Quasi mezzometro di sberla sdraiata sulla scrivania, contenente informazioni dettagliate di carattere geologico, morfologico, storico, nonché rilievi, fotografie e itinerari d’avvicinamento di 206 cavità sulle 1400 accatastate nella regione, in ottima veste grafica. Sono serviti dieci anni di lavoro per riempirlo di contenuti aggiornati e attendibili che, come giustamente riconoscono gli Autori, valorizzano anche il contributo di varie generazioni di speleologi, e la collaborazione scevra di interessi e gelosie di chi ancora continua a lavorare “sul campo”. Questi probabilmente i meriti maggiori del libro. Detti i pregi, passiamo, doverosamente, ai difetti. Il primo, tristissimo, è che questo volume al momento non è in vendita, ed è di fatto introvabile: le 1500 copie edite sono state distribuite agli speleologi del Lazio ed a enti e associazioni speleologiche primarie. Si rimandano pertanto gli interessati al Centro di Documentazione F.Anelli per eventuali consultazioni e parziali riproduzioni. Entrando più nel dettaglio dell’opera, se mai sarà possibile una seconda e più diffusa edizione, auspichiamo un indice suddiviso per nome della grotta e per comune, che renderebbe sicuramente più agevole la ricerca, anche se non risulta comunque particolarmente laboriosa. Complimenti agli autori, dunque, e ai fortunati possessori di quella che spero sia solo una prima edizione. (Andrea Bonucci) “Le Grotte del Lazio” di Marco Mecchia, Giovanni Mecchia, Maria Piro, Maurizio Barbati Agenzia Regionale per i Parchi Lazio – ARP, Roma, 2004. 414 pagg., 31x44 cm,

94

SPELEOLOGIA 50

Insoliti viaggi: l’appassionante diario di un precursore Luigi Vittorio Bertarelli fu un grande promotore della speleologia italiana nei primi anni del ’900, coautore assieme a Boegan di “Duemila grotte”, esploratore e sostenitore dello sviluppo turistico delle Grotte di Postumia e protagonista di numerose esplorazioni, tra cui quelle del Bus de la Lum e dell’Abisso del Raspo, il più profondo abisso della terra di quegli anni. E’ destino tuttavia che la speleologia rimanga un’attività misconosciuta, anche quando a praticarla sono personaggi del calibro di Bertarelli, più noto al grande pubblico come uno dei maggiori divulgatori della cultura geografica del nostro Paese. Presidente del Touring Club Italiano del 1919 al 1926, a lui si deve la realizzazione di un’enorme quantità di guide turistiche e descrittive d’Italia. Comunque sia, speleologo e/o geografo, Bertarelli fu tra coloro che in quegli anni cominciarono a far conoscere l’Italia come stato nazionale, decostruendone l’esoticità mitizzata per secoli dai nobili inglesi. Un compito diffi-

cile, per un paese troppo esteso lungo i suoi meridiani, ma lo sforzo di Bertarelli per accorciarne le distanze è oggi evidente in ogni sua opera. Da milanese benestante, con intelligente passione si dedicò ai viaggi e alle scoperte geografiche, descrivendo tutte le regioni già declamate dal suo grande predecessore Antonio Stoppani. Qui, negli “Insoliti viaggi”, sono raccolti alcuni dei diari editi che Bertarelli tenne durante le sue missioni, fra queste ne figurano diverse a sfondo speleologico, nessuna tuttavia riguarda l’attività del Bertarelli più eminentemente speleologico, a parte quella della discesa alla grotta dei Remeron del 1900. Ciò che emerge maggiormente in questa raccolta è il personaggio, la persona di fronte agli eventi che lo ostacolano; un uomo dal carattere vigoroso, essenziale e ironico. Il suo stile narrativo è semplice, fatto in presa diretta e poco incline a visioni romantiche che tuttavia traspaiono di tanto in tanto ed evocano tutta la magia del viaggio nel Bel Paese (immaginiamoci cosa poteva essere l’Italia allora. Ah!... esserci!). Colpisce peraltro l’attenzione con cui Bertarelli ricorda, costantemente, l’umanità incontrata nel suo pellegrinare: la contadina del meridione, la vita pastorale, le popolazioni carcerate, i bambini operai nelle miniere siciliane. Come recita il sottotitolo del libro, Bertarelli è un precursore, un vero viaggiatore ed esploratore globale ante litteram: in bicicletta a fine ’800, con quattro stracci addosso, per settimane da solo lungo lo stivale. Altro che gallerie del Corchia! (Michele Sivelli) “Insoliti viaggi : l’appassionante diario di un precursore” di Luigi Vittorio Bertarelli. Tourig Club Italiano, Milano, 2004. ISBN 8836530664, 13x19 cm, 14,00 Euro.

Grotte dei Berici Aspetti fisici e naturalistici. Prodotto grazie ai contributi della Regione Veneto, questo è il primo di una serie di tre volumi dedicati alle cavità naturali dei Colli Berici, situati in provincia di Vicenza. La collana, diretta da A. Dal Longo e P. Mietto, è realizzata in occasione del 40° anniversario del Club Speleologico Proteo di Vicenza e vede la collaborazione di vari naturalisti e speleologi vicentini. I capitoli del volume, che sono accompagnati da un ampia documentazione fotografica a colori e dai rilievi delle cavità, comprendono la descrizione dell’ambiente geologico, gli aspetti faunistici e botanici, la storia delle ricerche speleologiche, un repertorio bibliografico e spunti metodologici per la ricerca speleologica (documentazione fotografica ed elementi di tecniche di progressione in grotta). Grotte dei Berici.Aspetti fisici e naturalistici, vol. I. Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, 2003. ISBN 8890018445, 21x29 cm, 270 pagg.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.