Speleologia n. 74 - giugno 2016

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SPELEOLOGIE

L’ultimo raduno nazionale Speleonarnia 2015 - Mondi Sotterranei

N

el 2015, il raduno nazionale di speleologia si è svolto a Narni, durante il consueto periodo del “ponte dei Morti” di fine ottobre-primi di novembre. Incontro che, dall’ultimo “Pantaspeleo” a Costacciaro, da 24 anni non si svolgeva più in Umbria. L’organizzazione del raduno, messa in piedi velocemente a partire da febbraio, ha visto la sinergia di 8 realtà speleologiche dell’Umbria e della Sabina che, a questo scopo, hanno costituito l’Associazione “Mondi Sotterranei”, fornendo competenze e manodopera con oltre cento volontari. I Gruppi costituenti il comitato esecutivo sono stati: Gruppo Speleologico UTEC Narni, Gruppo Grotte Pipistrelli CAI Terni, Gruppo Speleologico Terre Arnolfe Cesi, Gruppo Speleologico Stroncone, Gruppo Speleologico Sabino Magliano Sabina, Gruppo Speleologico Todi, Associazione “Narni Sotterranea” e Associazione “La Scintilena”. Durante lo svolgimento del raduno, anche il Gruppo Speleologico CAI Perugia, l’Associazione Toward Sky di Todi, il Gruppo di Orvieto e il Gruppo di Città di Castello hanno fornito il loro supporto con accompagnamenti in grotta e turni di sorveglianza pur non facendo parte dell’organizzazione. Il CNSAS SASU Umbria è stato sempre presente con un presidio, l’esposizione di una mostra e con una squadra operativa pronta per eventuali inteventi.

Narni, la città e la gente Nel cuore della città medioevale, abbracciati da palazzi storici nella cornice della classica cittadina umbra, gli speleologi si sono appropriati di ogni spazio: dalle aree di campeggio della Rocca Albornoz, al Ponte d’Augusto, alla Piazza principale adibita a speleobar, alle chiese trasformate in spazi espositivi, al cinema, al teatro e all’auditorium. Insomma tutto rimodulato a “misura di speleologo”, tutto a portata di mano in poche centinaia di metri. La città ha risposto con affetto a questa pacifica invasione, dandoci appoggio fin da subito, dal Sindaco con l’Amministrazione Comunale alle diverse associazioni narnesi di volontariato, tutti mescolati tra gli avventori degli stand gastronomici, assieme ai duecento residenti che hanno condiviso pienamente la festa.

Gli eventi, le mostre, gli incontri Nei pochi giorni a disposizione, dal 29 ottobre al primo novembre , il calendario è stato

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ricchissimo di incontri. Si sono ripercorsi gli ultimi sviluppi delle esplorazioni in Italia e all’estero: dalle grotte vulcaniche della Sicilia alle spedizioni glaciali de La Venta, alle immense sale delle grotte cinesi con il National Geographic, alle grotte extraterrestri con l’ESA. Poi i tepui venezuelani, il Sud Est Asiatico, l’Albania, la speleosubacquea, la speleologia urbana, fino alla fine del Mondo con la Krubera di Fabio Bollini. Un grande affresco della speleologia italiana è andato in scena, con relazioni di tutto rispetto e presentazioni di strumenti innovativi, come la restituzione 3D della Grotta umbra di Monte Cucco e la modellazione 3D della Miao cave in Cina. Fra rassegne, appuntamenti e riunioni è stata l’occasione per presentare 11 libri, allestitre 31 mostre fotografiche, vari workshop, due laboratori didattici, svolgere l’assemblea della Società Speleologica Italiana ed effettuare 15 escursioni. L’esposizione dei materiali è stata garantita da 19 stand tecnici e 13 stand gastronomici che hanno dato da mangiare specialità regionali a circa 2000 speleologi. Senza dimenticare la porchetta arrivata dall’alto con la teleferica dal palazzo Comunale mentre ai giardini si svolgeva il sacro rito del Gran Pampel: ogni cerimonia del raduno è stata messa in scena.

Gli incontri e gli spettacoli L’incontro più sentito è stato quello del sabato sera, in cui Nanni Pizzorni e Astigo hanno raccontato della tragica esperienza del terremoto in Nepal di cui sono stati vittime, e altre emozioni sono esplose quando è stato presentato sabato pomeriggio il programma completo degli ultimi tre anni di Diversamente Speleo, una attività ormai consolidata di collaborazione con persone diversamente abili. Spettacoli in teatro con Max Goldoni, ma anche un concerto di arpa e violino nella Narni Sotterranea e il coro del CAI di Terni

nella Sala Consigliale del Comune di Narni hanno reso varia l’offerta di intrattenimento. Forse non tutti sanno che... A luglio, a causa di problemi tecnico amministrativi, erano stati posti sotto sequestro il Cinema, il Teatro, l’Auditorium e il Museo. Per consentire l’esibizione dei gruppi musicali in uno spazio coperto, gli organizzatori si sono allora dovuti far carico di allestire un cantiere edile temporaneo, dove si è potuto suonare, ballare, mangiare e bere fuor di misura. I locali della segreteria sono stati invece messi a disposizione gratuitamente da un negozio di abbigliamento, mentre il parroco ha concesso l’allestimento delle mostre all’interno della Chiesa di San Francesco. C’è stato anche un incidente in grotta nelle uscite accompagnate con relativo intervento del CNSAS. Nessuno ha fatto ricorso alle cure mediche dei sanitari presenti sulla piazza. Il grande circo della speleologia italiana, fatto di gente e di saperi, di sorrisi e bicchieri di vino, è stato smontato la domenica pomeriggio, lasciando a Narni un ricordo indelebile che si aggiungerà a quelli già vissuti a Casola, Sant’Omobono, Castelnuovo, Serravezza, Chiusa...

A Fabrizio e a Zebbaro Ogni evento ha i suoi ricordi; a noi rimarranno forti e tristi quelli di Francesco Radicchi, venuto a mancare durante la preparazione del raduno in un canyon in Francia, e quello di Fabrizio Proietti, figura insostituibile della segreteria che, nonostante la malattia, ha lavorato con impegno, dedizione, coraggio e pazienza. Il circo tornerà a vivere l’anno prossimo in Abruzzo a Lettomanoppello sempre a fine ottobre per scrivere di altre storie.

Andrea SCATOLINI Q


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