BIOGRAFIE
Da sinistra: Pino Guidi, Lelo Pavanello e Mario Gherbaz prima di entrare in una grotta del Carso triestino.
ai vari raduni nazionali, per qualcun altro il dinamico organizzatore di congressi e convegni o il grintoso esploratore degli abissi del Canin, per i più vecchi il tecnico che ha contrapposto nei primi anni ’80 il D.U.C.E. – Dispositivo Universale Continuità Esplorativa – al M.A.O. (vedi Speleologia, n. 5, p. 20), facendo sobbalzare più di qualche benpensante. Fra i momenti particolari della sua vita speleo ricordo l’enorme tavolo tecnico da disegno fatto acquistare dalla Boegan (occupava un’intera stanza) per poterci mettere su il rilievo del Gortani, abisso da lui rilevato e disegnato in scala 1:200 per i primi nove chilometri; il palanchino metallico costruito
e poi assemblato sull’orlo del Pozzo Trieste nella Grotta Cucchiara di Sciacca (palanchino trasportato con la sua “Mehari”, da Trieste sino a laggiù); la feroce battaglia – fortunatamente persa – da lui ingaggiata negli anni ’70 per impedire l’ingresso delle donne nella Boegan, sino ad allora club elitario rigorosamente riservato ai maschi. Marietto aveva iniziato ad andare in grotta a 13 anni, ha continuato ad essere attivo, in vari ruoli, sino al 28 gennaio, alla sera di quel fatidico giovedì in cui un’automobile lo investiva in pieno mentre con il motorino si recava alla Boegan portando cibarie per la consueta serata socializzante: un tremendo
mese di agonia e poi, il 29 febbraio, l’addio per sempre. Addio a sessant’anni di presenza nell’ambiente speleo triestino e nazionale, addio ad un’infinità di amici – la chiesa del cimitero di Sant’Anna non ha potuto contenerli tutti; addio alle battaglie combattute a Trieste e in Italia in difesa della “sua” Commissione Grotte, di cui aveva persino stilizzato e ridisegnato con amore il pipistrello. Ho sempre detto che il pianto per la morte di una persona cara è un atto egoistico: si piange non per chi se ne è andato (forse in un posto migliore, non lo so) ma per quello che abbiamo perso noi. Con la dipartita di Marietto il mio mondo – costituito ormai in buona parte da ricordi – si è fatto più piccolo, i ricordi che fino ad ieri condividevo con lui ora sono soltanto miei. Ma senza la condivisione con le persone con cui li hai vissuti c’è il rischio che questi scompaiano o vengano stravolti. Per me è l’addio a un amico e a un pezzo del mio passato. Fra le tante foto che conservo rivedevo sempre con piacere quella in cui, assieme a un gruppetto di soci reduci da una grotta, era venuto al mio pranzo di nozze. Ora rivedrò con tristezza lo sguardo sbarazzino con cui partecipavi a quel lieto evento, ma è così che ti ricorderò, Marietto, così rimarrai per sempre nei miei occhi e nel mio cuore. Pino GUIDI
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SUMMARY
A GLANCE OF THE DARKNESS 5 - 12 ITALY Between Garessio and Ormea in 2015 (PIEDMONT) During the summer and the autumn 2015, in the Valdinferno karst area, located close to the well-known Marguareis area, cavers from Piedmont and Liguria explored new important branches in different caves. In the Arma of Tao, at 450 metres depth, 600 metres of new big passages with beautyfull formations have been discovered. More than 500 metres of new branches have been explored also in the Rem del Ghiaccio, a cave with an internal glacier. Unfortunately this ice deposit is melting continuously due to climate change. In the Luna d’Ottobre cave a new branch of 200 metres long has been explored. In the meanwhile Ventazzo cave, which is now 300 metres deep has been discovered. In this cave the explorations have now arrived above a shaft estimated to be 60 metres deep. Palaeontological researches in the Finalese karst area (LIGURIA) The collaboration between Speleo Club Cycnus of Toirano and the Archaeological Superintendence of Savona Province is continuing. The goal is to review the local cave register, and to locate and preserve the caves with pal-
aeontological interest. During these operations a few bone remains of Ursus Spelaeus and Panthera leo Spelaea have been discovered. New exploration in Bus della Niccolina (LOMBARDY) Despite its considerable development (more than 6 kilometres), the Bus della Niccolina is a poorly considered cave in the Pian del Tivano karst area. Actually, up to now there is no detailed topographical survey of this cave. With the goal of reviving the interest in this cave, some new researches have been started, especially aimed to the junction with the adjacent big system of the Valle del Nose. During the winter of 2016, in the Lecchesi branch new passages with different ongoing passages have been discovered. The explorations are frequently blocked by quantities of mud and rockfall. Beyond the sump of Mulini di Alonte (VENETO) In the spring cave of Mulini di Alonte located on the Berici hills of Vicenza, some hydrogeological studies are in progress. This cave is characterized by wet narrow passages with mud. During the researches the final sump has been passed, beyond which the cave continues with a big passage. The cave now exceeds 1500 meters, and the explorations are still in progress. Good news from the Bernadia region (FRIULI VENEZIA GIULIA) Despite its limited size, many caves are known in the Bernadia karst (Giulie Pre-
Speleologia 74 giugno 2016
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