Regione Puglia - Apulia Finibus terrae trail

Page 1

Speciale Puglia By Run Febbraio 2013

Apulia Finibus Terrae Trail


APERTURE STRAORDINARIE PER UNA PUGLIA FUORI DALL’ORDINARIO. DA LUGLIO A SETTEMBRE 2013

ESTATE 2013

Scopri tutte le attività su

www.viaggiareinpuglia.it/opendays

OGNI GIOVEDÌ GUSTO

ITINERARI GRATUITI ALLA SCOPERTA DI CANTINE, MASSERIE E FRANTOI

Seguici su #pugliaopendays

In collaborazione con CONFERENZA EPISCOPALE PUGLIESE


OGNI VENERDÌ NATURA

ATTIVITÀ GRATUITE ALLA SCOPERTA DI PARCHI, AREE PROTETTE ED ECOMUSEI

OGNI SABATO ARTE

APERTURE STRAORDINARIE E VISITE GUIDATE DI BENI CULTURALI E ARTISTICI


Febbraio 2013, Milano-Minervino. On the road! Sto viaggiando. È notte. Sono solo sulle strade dell’Irpinia. Guido uno dei due Citan che il nostro partner ci ha messo a disposizione, dietro di me segue a ruota il Valsecchi. La meta è Minervino. Balcone delle Murge. Io e il Valsex abbiamo già fatto varie perlustrazioni in zona, sappiamo o crediamo di sapere (poveri illusi) a cosa andremo incontro, ma tutti gli altri no. Ognuno sta arrivando “by fair means” all’appuntamento con una nuova avventura del mio Book Mag Soul Running. Come sarà il gruppo? Si amalgamerà? Riusciremo a portare a termine il percorso? Sono più di 400 chilometri e il meteo.....meglio non guardarlo. Splendide incertezze che tutti i runner affrontano con il sorriso, in fondo di passione si tratta, nessuno li costringe, indi....pioggia o non pioggia si ha il dovere di essere felici, unico neo: io poi devo fare i conti con il risultato lavorativo. Sarà buono? L’aspettativa è alta (specie la mia). Abbiamo partners importanti: in primis la Regione Puglia poi Asics, Mercedes, Timex.....insomma emozione e ansia da prestazione si confondono in me. In fondo è questo che mi piace! Mettermi alla prova. Sempre! Il risultato lo avete tra le mani. Sarete voi, come sempre, il mio unico metro di giudizio.

Apulia Finibus Terrae Trail

E allora diamo il via alle danze! Apriamo il sipario! Signore e signori è un onore raccontarvi

4

420 km di percorso inedito.

Un grande trail che da Minervino nelle Murge corre sino a Santa Maria di Leuca. Buona avventura! TITE TOGNI. Tra le “cose” più vicine all’anima che mi sia mai capitato di conoscere. Viaggia leggera. Porta con se solo piccolo poco bagaglio: positività. Potente!

STEFANO MARTA. Uomo informato sui fatti. A la page! Affidabile. Forte Atleta. Per lui parleranno sia le parole che le immagini. Prezioso!

AUGUSTO MIA BATTAGLIA. Eclettica è poco. Unica è il giusto. Warning! crea dipendenza! I suoi scatti, sia fisici che dietro l’obiettivo, producono sempre poesia. Rarità!

Cast

ANDREA VALSECCHI. Poliedrico. Lasciate ogni speranza voi che lo conoscerete. Vi perderete dentro di lui senza speranza di uscire. Unica certezza: se vedi la sua MTB sei sulla strada giusta. Labirintico!

OFFICIAL SUPPLIERS LUCA REVELLI. Dovrebbe essere un “Web Man” ma soffre di concretezza cronica ed acuta. Dovrebbe essere burbero ma il suo cuore pompa forte e chiaro i suoi sentimenti. Lui si che le sa tutte. Insostituibile!

DAVIDE ORLANDI. The Solution!



Apulia Finibus Terrae Trail STEFANO:

“Vacanze di Natale, sono nelle Alpi Marittime per un po’ di relax, squilla il telefono. E’ Davide di Soul Running che mi propone di partecipare ad un reportage in Puglia. Subito non capisco, perché io? Mi spiega che sta cercando un runner/fotografo/viaggiatore per far parte del soul team. Bella storia! I viaggi mi hanno sempre affascinato, ancor di più se li affronto correndo. Accetto d’istinto, senza capire a cosa ho detto di si. Mi fido dell’istinto. Alessandria, ore 9, Luca mi viene a prendere in stazione ed inizia l’avventura.

6

Ci sciroppiamo mille chilometri di macchina parlando a ruota libera di trail e raccontandoci esperienze. E’ quasi notte quando arriviamo a Minervino Murge ed il primo contatto con questo paesino, costellato di strette viuzze, ci fa percepire che siamo arrivati in una terra particolare. Siamo alloggiati in un albergo diffuso, una struttura che utilizza parti di abitazioni private disseminate per il centro storico del paese ed adattate alle esigenze dei viaggiatori. Conosciamo Nicola,

Giorno Zero

proprietario e ristoratore che alla sera ci propone ottime specialità locali. Il giorno dopo sgranchiamo le gambe con una piccola corsa esplorativa sulle alture delle Murge, accompagnati da una leggera pioggia che si tramuterà in neve poco dopo. Arrivano Tite e Mia, il gruppo è ora completo. C’è subito un bel feeling. Davide rompe il ghiaccio chiedendo a Mia se preferisce che ci rivolgiamo a lei usando il maschile o il femminile. La risposta è semplice quanto spontanea: “Usate quello che più preferite, a seconda di come mi percepite”. Sento subito che per me sarà “Mia”.


TITE:

“Quattro Runner. Quattro amici. Otto gambe buone. Quattro teste matte, più una, il web-runner, che con le sue gambe, che fanno dieci, salverà la baracca e la missione. Un Trail che ci porterà a disegnare un percorso, una traccia, uno spunto per altri viaggiatori runners che vorranno correre verso il Finibus Terrae, verso la porta dell’oriente, la punta più a est della penisola: Santa Maria di Leuca, nostra meta finale prevista sabato 16 Febbraio. Non ho avuto un attimo di esitazione ad accettare l’avventura “Apulia Trail”, se non altro per par condicio, ma in verità con un disegno “diabolico”: avvicinare allo yoga, la disciplina dell’equilibrio e della consapevolezza, i cinque del team”.

7

Un gentile quanto perentorio invito, da una terra i cui profumi di qualità della vita arrivano portati dal libeccio fino al nord. La Puglia ti cattura ancora prima che la si raggiunga, come le sirene di Ulisse. La sua gente e la sua cultura non le vorrai mai lasciare una volta che il contatto si sarà stabilito. Lo so già! Arriviamo! Davide


Apulia Finibus Terrae Trail

86 km da Minervino nelle Murge a Cassano delle Murge

Giorno Uno

8


STEFANO:

“Tutto è imbiancato al nostro risveglio e la temperatura di qualche grado sotto lo zero. Inizia l’avventura, Tite apre le danze. Mentre la seguo in auto per fotografarla, sale un po’ di invidia per la goduria che sta provando nel correre in questo ambiente estremamente suggestivo, ma anche da dietro l’obbiettivo non è niente male! Le Murge sono una lunga serie di rilievi collinari che si dispongono parallelamente alla linea di costa dell’Adriatico, sono il risultato delle forti pressioni che per lunghi tempi geologici hanno spinto le placche (Apula ed Adria) l’una contro l’altra. Dolci rilievi di rocce calcaree formatesi per la deposizione sul fondo marino di gusci e scheletri di organismi marini, successivamente le spinte tettoniche e l’abbassamento del livello del mare hanno portato in superficie ciò che una volta era sommerso. Per nostra fortuna attraverseremo le Murge seguendo il loro asse, per questo motivo i dislivelli saranno limitati. La prima frazione si conclude ai piedi di uno dei castelli più affascinanti dell’Italia meridionale, Castel del Monte. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996, la struttura a pianta ottagonale, fatta costruire da Federico II nel XII secolo, è collocata sulla cima di un piccolo rilievo, da cui svetta imponente. Il cambio tra Tite e Davide di fronte al portale è suggestivo”

9


TITE:

“Salutare il sole sul sagrato della chiesa nel silenzio siberiano di Minervino ha scaldato i cuori oltre che le gambe ad un team che assomiglia più ad un’orchestra. Assistita come fossi Kilian, ho potuto lasciare agire il ritmo delle gambe e del respiro su e giù per le colline bianche, gelide, immacolate, ovattate, il cui silenzio è stato interrotto solo dal fruscìo delle pale eoliche e da quello che pensavo fosse il tappeto di vetri che si rompeva sotto i miei passi e invece erano lastre di ghiaccio. Ho vissuto come Fargo, attraversando una landa bianca tra due mandrie di cavalli neri e il Nome della Rosa, arrampicandomi nel bosco con

10

l’angelo custode del team, il biker Andrea Valsecchi, per sbucare alla base di Castel del Monte. Il resto è farfalle di neve e cancelli gialli di accesso alla via dell’acquedotto, punti di ritrovo degli altri audaci e veloci del team, a cui ho passato il testimone, il nastro giallo con la scrittta nera “yogaxrunners”.


11

Sulle Murge si vola, come in un sogno. Incorporei. Ci siamo alternati con leggerezza, senza pensieri. Le Murge sono state un filtro, attraversandolo ci siamo purificati, liberati da pensieri. Abbiamo lasciato aperto lo spazio giusto per far entrare solo le emozioni che questo luogo ti dona Davide


Apulia Finibus Terrae Trail

37 km da Cassano Murge a Noci

STEFANO:

“Da Cassano delle Murge a Noci la traccia seguirà quasi costantemente il percorso dell’acquedotto pugliese, un’opera monumentale costruita agli inizi del XX secolo, che attraversa quasi tutta la regione per portare l’acqua, che proviene dalle sorgenti della Campania e della Basilicata, laddove il sottosuolo non è in grado di intrappolarla. Su questo lembo di terra composto quasi esclusivamente da roccia calcarea l’acqua si infiltra nel terreno con grande facilità, ma non trovando strati impermeabili vicino alla superficie, scende e si raccoglie solo a grandi profondità. Siamo in un ambiente carsico, come quello che si trova in Friuli nei pressi di Trieste, un luogo in cui è molto raro trovare dei corsi d’acqua superficiali. Al contrario non mancano doline, grotte ed altre bellissime forme tipiche di questi ambienti. Seguire l’acquedotto Pugliese non è molto difficile, si corre quasi sempre su un rilevato di terra battuta ed ogni tanto ci sono dei bei ponti ad archi che attraversano piccole valli.

12

Giorno Due

Oggi è la tappa più corta e vista la giornata fredda e piovosa tutti i miei colleghi corrono veloce”.


TITE:

“E’ karma, destini incrociati, che dopo aver scritto sull’ipotermia proprio per Soul Running e aver salutato il sole ad ogni partenza, riesco a portare a termine anche oggi la tappa senza neve né pioggia? O forse è il potere protettore di Andrea Valsecchi che mi ha scortato in bicicletta per tutto il bel percorso lungo l’acquedotto? Il paesaggio è cambiato, si è fatto pianeggiante, verde smeraldo, terra grassa e rossiccia accuratamente delimitata da linee bianche di muretti a secco, vere opere d’arte, insieme ai trulli sempre più numerosi. Segni che siamo arrivati nella Valle d’Itria, cuore della Puglia rurale più antica. Ma allora perché torna a nevicare farfalle?”

Tre ore di sole. Le corro tutte io. Mi sento amato da questa porzione di Puglia. Mi sento accolto. Oggi corro veloce. Tutti lo facciamo. Oggi sono felice! Davide

13


Apulia Finibus Terrae Trail 36 km da Noci a Ostuni

Giorno Tre

14


STEFANO:

“Lasciamo l’acquedotto per immergerci nella Valle d’Itria, una delle tappe più affascinanti della settimana. Toccheremo i borghi di Alberobello, Locorotondo e Cisternino per poi arrivare ad Ostuni. Durante tutta la giornata saremo accompagnati dai trulli, una tipica costruzione locale ricca di fascino, la cui origine è alquanto misteriosa. Antiche abitazioni dei contadini le cui origini risalgono al XVI secolo. Una storia popolare racconta di una tassa imposta per tutti coloro che occupavano una casa. Non avendo soldi a sufficienza per pagare, i contadini idearono una costruzione facile e veloce da erigere, che avesse la caratteristica di poter essere temporaneamente distrutta, qualora si fosse presentato un emissario per riscuotere il tributo sulla costruzione. Davide mi consegna il testimone a Locorotondo ed è mio compito portarlo fino a Cisternino. Nonostante il percorso si sviluppi principalmente su un percorso ciclabile asfaltato è veramente suggestivo. Dolci colline inerbite che assumono una brillantezza esagerata dopo le piogge, ulivi disseminati ovunque e un’alternanza di muretti in pietra e trulli infinita, questa è la Valle d’Itria. I muretti sono un altro elemento caratterizzante di queste zone. Fin dall’antichità hanno svolto la funzione di confine tra proprietà e al tempo stesso consentivano di accumulare materiale roccioso che veniva asportato dai campi per permetterne la coltivazione. L’attraversamento della Valle d’Itria si conclude ad Ostuni. Andiamo a dormire con ancora negli occhi le immagini di un paesaggio sensazionale”. 15


TITE:

“Al terzo tentativo finalmente il saluto al sole avviene guardandolo negli occhi. Stamane a Noci splende il sole e anche se le temperature rimangono particolarmente rigide, questo ha tirato su il morale della “truppa”. La tappa di oggi prevede il transito nelle splendide località di Alberobello e Locorotondo, patria dei trulli. Al nostro risveglio il sole faceva capolino dalle finestre dell’albergo, le temperature rimanevano rigide durante il quotidiano “saluto al sole” Sono i saluti al sole che ci hanno catapultato in Nepal invece che nella Valle d’Itria? Stesso

colore

scintillante

dell’erba,

stesse

costruzioni di pietra a cono, gli” stupa” che qui sono indicati come trulli, stessi, tanti, cani randagi e stesso freddo pungente, fuori e dentro gli ambienti. Ma anche domani lo salutiamo il sole, e 16

chi la dura la vince. Namasté”.


17

Cisternino. E’ qui che oltre vent’anni fa ho iniziato il mio rapporto d’amore con la Puglia. È qui dove la terra si alza sulla costa adriatica, sopra la selva di Fasano, sopra le dune di Torre Canne che ho tanti amici, penso ad ognuno di loro. Ogni passo è scandito da splendidi ricordi di un milanese che chiede asilo. Davide


Apulia Finibus Terrae Trail

63 km da Ostuni a Maruggio attraverso Ceglie Messapica STEFANO:

“Il risveglio è accompagnato da una genuina colazione che ci riempie di energia. Oggi punteremo verso il Mar Ionio, lasciandoci Ostuni alle spalle. La “città bianca”, fondata dai Messapi, sorge su una rupe e la si nota facilmente qualsiasi sia la direzione di provenienza. Il contrasto tra i muri dipinti con calce bianca e le sterminate distese di ulivi è impressionante. Tite oggi è fortunatissima, corre per due ore immersa tra gli ulivi, mentre noi la seguiamo in macchina. Qualcosa cambia intorno a noi e notiamo “nuovi elementi” presenti sul territorio. Mentre viaggiamo ci interroghiamo sulla storia e le origini di questi alberi secolari. Quanti anni avranno? Come è nata la tradizione della produzione dell’olio? Quali sono i suoi segreti? Ci confrontiamo a vicenda e per sedare i nostri dubbi chiediamo aiuto alla tecnologia. La discussione ci assorbe a tal punto che non mi accorgo quasi che è il mio momento. Mi cambio velocemente e via a correre. Cos’è successo? Siamo finiti fuoristrada? L’ambiente in cui mi trovo a correre non è curato e pulito

18

come nei giorni scorsi, c’è spazzatura un po’ ovunque gettata al bordo della strada. Che peccato, basta la stupidità di qualche persona per alterare un paesaggio meraviglioso. Così non va, bisogna rimediare al più presto, prima che la situazione diventi ancor più grave. Fortunatamente su 420 km questi 10 saranno gli unici con queste problematiche. Gli ultimi chilometri della mia frazione si trasformano in una serie di ripetute, sfrutto i momenti di poca pioggia per correre alla massima velocità e mi riparo nella mac-

Giorno Quattro

china ferma non appena si scatena la grandine. Adesso, tocca a Mia, siamo tutti un po’ in ansia per lei. Sta facendo buio, si intravedono lampi in lontananza e c’è ancora un bel tratto da correre. Le stiamo vicino con le auto, facciamo luce con gli abbaglianti per farle vedere meglio la traccia. Tutti vogliamo portare a casa la tappa, ma a cinque chilometri dall’arrivo un tratto di single track ci costringe a rinunciare. Tutti abbiamo fatto il massimo e per questo siamo soddisfatti. Siamo in mezzo al nulla, bagnati fradici e con un temporale sopra la testa, ma il morale è altissimo. Disporre di due possenti Mercedes che non si fermano di fronte a nulla è un utile supporto. Domani recupereremo i pochi chilometri rimasti indietro”.


TITE:

“Lo yoga pre e post comincia a sortire effetti speciali: il vento di scirocco potente attraversando i fori del portapacchi produceva una melodia di flauto adatta a risvegliare la Kundalini (il serpente assopito in tre spire e mezzo alla base del bacino di ognuno e che lo yoga risveglia). Ne conserviamo la registrazione. Non è ipnosi da corsa. Per il resto per me oggi è stato assai divertente, in solitaria: orienteering e salto agli ostacoli tra muretti e terrazzamenti di confine . Altro che trail! D+â€?

19

Sud Ovest. Verso un altro mare. Verso la Terra del Primitivo. Un viaggio da masseria a masseria. Correndo una diagonale verso il blu. Davide


Apulia Finibus Terrae Trail

55 km da Maruggio a Nardò. La costa ionica

Giorno Cinque

20


STEFANO:

“Recuperiamo il tratto di tappa non concluso ieri per poi lanciarci a tutta velocità vero il mar Ionio. L’arrivo di Tite sulla spiaggia è meraviglioso. Sprizza felicità nonostante la bronchite e noi la fotografiamo da ogni angolazione. Il vento ed il mare increspato rendono l’ambiente magico, non c’è nessuno sulla spiaggia, ci sentiamo un po’ “eroi”. Lagune, torri e riserve si alternano senza soluzione di continuità, che mare paradisiaco! Sembra impossibile pensare che siamo a pochi chilometri da Taranto, una città che sta affrontando il difficile problema del contrasto natura/industria; qui sembra il paradiso. I primi chilometri della mia frazione sono estremamente tecnici, non essendo “uomo di mare” mai avrei immaginato di trovare un percorso così tecnico ed impegnativo lungo costa. Rocce affioranti ovunque, assenza di sentiero e traccia da cercare tra la vegetazione, però che sballo! Quando le rocce lasciano spazio alla sabbia posso calare un po’ la concentrazione, ma l’impegno fisico rimane elevato. Una sabbia molto umida mi da l’impressione di correre sulla neve. Che fatica! Raggiunta la stupenda torre in riva al mare di Torre Lapillo , vengo accolto da un nutrito gruppo di corridori locali. Che accoglienza calorosa. Non pensavamo che la nostra corsa destasse così tanto interesse. Riprendo a correre “scortato” da numerosi runners che accompagnano me e poi Mia fino alla stupenda Baia di Porto Selvaggio, un’oasi naturalistica. L’arrivo a Nardò è trionfale, sospinti dalla musica che Davide spara a tutto volume”. 21


TITE:

“…chi la dura la vince. Salutandolo con costanza e passione, il sole del Salento ci è venuto incontro e ci ha accompagnato finalmente tutti fino in fondo. Il mio primo tratto da Maruggio, sul litorale asfaltato, l’ho trasformato in un lavoro di ripetute da 1000m, tra un rantolìo di bronchite e l’altro. Lo yoga aiuta molto, anche nei momenti di tosse forte, come pure lo iodio respirato dalle onde spumose dello Ionio”.

22


Libeccio. Umido, caldo! Il mare si agita, ci saluta. La nebbia di salsedine si alza dalla cresta delle onde e si fa respirare, entra nei nostri polmoni, raggiunge ogni singolo alveolo, aperto allo spasimo dalla corsa. Penetra nei muscoli, nelle fibre rosse e bianche. Entra nelle nostre arterie. Siamo Mare. Siamo onde. Superiamo ostacoli. Non ci fermiamo finchè non siamo arrivati. Davide

23


Apulia Finibus Terrae Trail 60 km da Nardò a Otranto

Giorno Sei

24


STEFANO:

“Oggi si cambia costa, lasciamo lo Ionio e raggiungiamo l’Adriatico attraversando il cuore del Salento. Stavolta tocca a me correre la frazione più emozionante. Una miriade di stradine immerse negli uliveti. La vegetazione risente dell’influsso marino e non mancano le pinete. Anche oggi abbiamo “la scorta”, c’è Debora che ci accompagna nell’ultimo tratto. Tutto il team le deve un grosso ringraziamento, è opera sua la scelta del percorso da seguire nella tappa odierna. Raggiunti i laghi Alimini passo il testimone a Mia. Nonostante l’influenza in agguato vuole correre gli ultimi chilometri che ci porteranno fino ad Otranto, stupenda città di origine bizantina”.

25


TITE:

“Ormai mancano poco più di 100km al traguardo! Oggi si abbandonerà la splendida costa ionica salentina per tornare su quella adriatica e si toccheranno i paesi di Galatina e Zollino per concludere correndo sulle sponde dei laghi Alimini prima di raggiungere Otranto. Luca ha preso il testimone facendo le mie veci, dopo aver passato (lui) l’influenza. Perfetto equilibrio del team. Namasté”.

Sud Est. Diagonale verso l’altro mare. Il vento si calma. La Puglia sembra che voglia farsi conoscere in tutti i suoi aspetti. Centinaia di sfaccettature e conseguenti luci riflesse. Nulla è mai fermo. Questa terra. Noi. Corriamo. Davide

26


27


Apulia Finibus Terrae Trail

70 km da Otranto a S. Maria di Leuca.

Giorno Sette

28


STEFANO:

“Ultimo giorno, “ultima fatica”, il numero di ammalati ed acciaccati è aumentato giorno dopo giorno. Davide ed io siamo rimasti gli unici “sani” e non vorremmo doverci fermare proprio ora. Mi sveglio e sento che tutto è ok. Ottimo, Leuca è sempre più vicina. Davide corre la prima frazione, tocca Capo d’Otranto (il luogo più orientale d’Italia) e si gode una ventina di chilometri di costa a dir poco emozionante. Mi da il cambio alla Torre di Minervino ed inizia la mia ultima frazione. Il tratto di strada costiera fino a Santa Cesarea Terme è sensazionale, corro veloce, non sento la stanchezza e mi viene voglia di allungare la frazione. Visto che Mia e Tite non stanno in gran forma, cerco di correre il più possibile, ma dopo una ventina di chilometri a buon ritmo vedo Mia che scalpita e ci diamo il cambio. Manca veramente poco. Il passaggio dal centro storico di Specchia mi emoziona, anche se non sto correndo, la piazza ha un fascino enorme. Ultimo cambio, tocca a Tite, sorrisi e colpi di tosse l’accompagnano negli ultimi chilometri. Vediamo il cartello “Leuca” iniziamo a suonare i clacson all’impazzata. Tutti stiamo godendo, anche se a correre è solo Tite, ci sentiamo parte di un gruppo. Siamo arrivati al finibus terrae! Insieme”.

29


TITE:

“Ultima tappa! Ormai è fatta tutte le difficoltà gli acciacchi e i malanni sono alle spalle, questo è l’ultimo sforzo per raggiungere la meta. Il team mi facilita e mi onora lasciandomi l’ultimo tratto breve di una decina di chilometri facili per arrivare alla meta, e sono stati una danza terapeutica nel sole tra curve e contro-curve dolci disegnate da perfetti muretti a secco che paiono opere di street art nella loro perfezione e curvatura proporzionata. Al calar del sole un lungo viale in discesa sembrava fosse stato preparato per l’occasione, per l’arrivo trionfale del team, delle macchine, delle gambe e dei cuori stanchi e commossi. Sì perché la Puglia non è chiassosa, né appariscente, La Puglia è come Piazza del Duomo a Lecce che appare d’improvviso girato un angolo e varcata una soglia che somiglia ad un portone di un palazzo,

30

così siamo giunti d’improvviso a Santa Maria di Leuca gioiosi nell’anima, ma senza schiamazzi. Una corsa nella profonda anima pugliese. Soul Running, Apulia Finibus”.


Sole. Salento. Un’associazione di idee. Storia. Cultura. Salento. Un’altra. Punto di ancoraggio della penisola. A Leuca magari esiste un punto da cui ogni giorno bisogna buttare l’ancora altrimenti la nostra terra andrebbe alla deriva. Occorrono punti fermi. La Puglia in Italia lo è. Cerchi certezze attraverso un viaggio? Vuoi avventura? Vuoi serenità interiore? Corri in Puglia. Crea il tuo percorso o utilizza il nostro. È un segno, una piccola ruga sul terreno che siamo orgogliosi di avere lasciato. Che Gioia! Davide

31


Apulia Finibus Terrae Trail

32

Il Trail Running e la Puglia, la regione italiana con meno rilievi e dislivelli e con la maggior percentuale di strade interpoderali asfaltate, un matrimonio che per riuscire aveva bisogno di stimoli e obiettivi diversi da quelli dei percorsi che nel resto della nostra penisola


siamo soliti affrontare noi di Soul Running.

luoghi e le emozioni che trasmettono e speravo in cuor

Il Soul Team ha quindi impostato questa, che si è ri-

mio che avessero lo stesso effetto sui partecipanti alla

velata una avventura molto impegnativa, su parametri

spedizione, ebbene così è stato e sono sicuro che chi

basati sulla distanza e su tappe che attraversassero sia

si cimenterà sui percorsi da noi affrontati ne trarrà le

luoghi rinomati sia zone meno conosciute ma altret-

stesse conclusioni. Correre per 130 km sul terrapie-

tanto belle e stimolanti di questa immensa e splendida

no sterrato dell’Acquedotto Pugliese, salire le rampe

regione del mezzogiorno.

che conducono al misticismo della rocca ottagonale di

Un’operazione che ha prodotto un risultato che, col

Castel Del Monte, perdersi nei giochi di luci di stradine

passare dei giorni, dei chilometri, delle variazioni cli-

che per miglia attraversano gli uliveti salentini, costeggia-

matiche e infine delle infinite suggestioni dettate dai

re le scogliere che da Otranto portano verso la lontana

campi di ulivi, dai muretti a secco, dai trulli e da pae-

Leuca, beh scegliete voi cosa sia più bello io ho grosse dif-

sini incantati ha cementato la coesione dei sei membri

ficoltà nel farlo.

del team lasciando in tutti noi un ricordo indelebile. Con l’occhio da fotografo posso solo ringraziare queFrancamente per chi scrive è stata una soddisfazione

sta terra e i suoi abitanti per la cura e l’amore che por-

importante. Di “ricordi indelebili” questa terra me ne

tano nei suoi confronti. Noi stavolta ci siamo scatenati

ha regalati tanti sin dalla mia prima visita nell’Alta

e dico “noi” perché in questa occasione le foto sono

Murgia avvenuta in tutt’altro contesto nel giugno del

frutto di un lavoro di equipe.

1986. Allora vestivo una divisa da fante di leva dell’Esercito Italiano e un mese di campo nelle Murge mi

Abbiamo gareggiato io, Stefano Marta e Mia Battaglia

ha lasciato un tale patrimonio di emozioni da spin-

nel cercare angolazioni diverse per magari riprendere

germi a tornare pochi anni fa a rivisitare queste ter-

tutti lo stesso frammento particolare alternando corsa

re selvagge e ad incuriosirmi tanto da frequentare

e “appostamenti” strategici ed è stato un bene perché

assiduamente le molte “bellezze” dell’intera Regione,

su oltre 400 km di percorso non abbiamo perso nulla.

dalla Valle d’Itria al Salento, dove mi ritirerei volen-

Quando mancava l’uno c’era sempre un altro pronto

tieri tra qualche anno. Ai tempi avevo trascorso un

a immortalare un momento, un attimo di corsa, uno

mese di naja partecipando alle marce competitive tra

sfondo imperdibile, un alba nel gelo delle Murge o una

reparti in mezzo a sterminati campi di papaveri con

lezione di Yoga nell’assolato mattino della costa ionica.

all’orizzonte stagliata la sagoma monolitica di Castel

Guardando le immagini della “nostra corsa” potrà sor-

Del Monte e trascorrevo le notti sotto le stelle di un

prendere la variazione continua delle luci e dei pae-

giugno soffocante addossato ad un pagliericcio accan-

saggi, dalle curve morbide delle Murge alle onde im-

to ad un muretto a secco. Si capisce che amo questi

petuose dello Ionio, alle scogliere assolate della costa adriatica, ma proprio questo è stato il leit-motiv del viaggio, un continuo cambiamento di scenari, clima e paesaggi che hanno messo a dura prova la resistenza

33


di atleti preparati e super allenati. Pochi dislivelli ma affrontati sempre in condizioni atmosferiche difficili, l’inverno rigido, la neve, il vento e la pioggia hanno recitato in pieno un copione a tratti esaltante per la sua drammaticità, il clima è stato più duro di quanto tutti noi avessimo immaginato alla vigilia ma affrontare lo stesso percorso con qualche grado in più avrebbe secondo me addirittura acuito le difficoltà. Il racconto delle sensazioni, positive e negative, lo lascio giustamente a chi questi 400 km li ha macinati sulle proprie suole, gli splendidi Tite Mia Davide e Stefano, io ho saggiato il terreno in sella alla mountain solo per tratti

34

più brevi, ma ciò che mi rimane di questa stupenda

bello, Noci, Minervino Murge, Ostuni, Lecce, Otranto,

avventura, pensata e realizzata grazie alla lungimiranza

ebbene ti sembra di vederli tutti con un occhio nuovo,

della dottoressa Nadia Fortunato di Pugliapromozione,

un diaframma che ne esalta i dettagli, di stamparteli

è quella di un “viaggio”, di quelli con la V maiuscola.

nella memoria e alla fine un po’ ti appartengono. A 10

Sette giorni a piedi e in bici, con il ritmo slow della cor-

km/h si comunica con ciò che vi è intorno e se ciò che

sa trail praticata nel nome della sua stessa essenza, un

ti circonda ha la vastità e la purezza dei luoghi della

ritmo che permette di assaporare ogni singolo metro, i

Puglia e delle persone che la abitano allora si ritorna

cespugli, gli ulivi, le pietre incastonate saggiamente nei

a casa più ricchi.

muri poderali e nei trulli, che siano a cono o a forma di caseddho, i paesini bianchi e le gemme come Albero-

Andrea Valsecchi


Soul Running tiene molto a ringraziare le persone che hanno permesso, ognuno con il loro contributo, la realizzazione dell’Apulia Finibus Terrae Trail.

In rigoroso ordine di apparizione:

Grazie Ad Andrea Valsecchi di Soul Running per aver amato la Puglia prima di tutti noi ed avercela proposta. A Irenella Sardone di Pugliapromozione - Agenzia Regionale del Turismo - per la sua velocità nel capire la potenzialità del progetto. A Nadia Fortunato di Pugliapromozione - Agenzia Regionale del Turismo - per la sua cortesia, lungimiranza, preparazione, professionalità e disponibilità. Assoluta! Al Direttore Generale dott. Giancarlo Piccirillo di Pugliapromozione - Agenzia Regionale del Turismo - per aver creduto in noi. Allo staff dello Sheraton di Bari ed i loro preziosi consigli A Vittorio Muolo di Torre Coccaro, per il suo senso dell’ospitalità. Un amico! Ad Alessandro Caponio di SUD Nordic Walking - Mail: info@sudnordicwalking.it perchè ha scoperto l’acqua (lui sa perchè), preziose le sue mappature! A Totò Rossi di Avanguardie® - Studio ambientale - Mail. info@avanguardie.net per la sua conoscenza ed amore del territorio pugliese che ha messo a nostra disposzione. A Deborah Trippetti www.finisterraetravel.com - Mail debora@finisterraetravel.com per la sua collaborazione ma soprattutto per la simpatia e voglia di vivere e ridere travolgenti! A La Bottega del Romeo di Ispra (Va) che ha fornito la bicicletta con cui Andrea ha seguito i runner. Bici artigianali dal 1935 ma anche turismo e scoperta del territorio grazie alle due ruote. www.bottegadelromeo.com - info@bottegadelromeo.com A Giuseppe Spenga presidente dell’ASD Sport Running Porto Selvaggio ed a tutti i suoi soci, a Gianfranco Felline dell’ASD Salento in Corsa ed il suo presidente Giuseppe De Maglie ed i suoi soci. Ragazzi correre con voi è stato magnifico!

La Puglia nel cuore! La redazione. INFO UTILI: Per chiunque voglia regalarsi una settimana e cimentarsi con i 420 km o con porzioni minori durante week end, siamo lieti di lasciarvi di seguito dei favolosi indirizzi che per logistica, accoglienza, qualità nei servizi e nel cibo!!! Ci sono stati di grande aiuto:

Minervino Murge – Hotel diffuso - Al Labirinto Nicola Taralo www.ristoranteallabirinto.it Cassano delle Murge – Agriturismo Pantalone – www.agriturismopantalone.com Noci – Hotel Cavaliere – www.hotelcavaliere.it Ostuni – Masseria Salinola – www.masseriasalinola.it Manduria – Masseria Potenti – www.tenutapotenti.it Gallipoli – La Masseria – www.lamasseria.net Otranto – La Fattoria – www.lafattoria-otranto.com Specchia – Hotel diffuso – Borgo Solare – www.borgosolare.it

...e ora lasciamole riposare!

35


christian schiester, trail runner estreMO

SEGUO IL MIO SENTIERO. QUALUNQUE COSA ACCADA. bETTER yOUR bEST con myasics.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.