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DI JOSEPH WOLFE

New York (USA) Il parco Little Island sul fiume Hudson

di Joseph Wolfe

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Un parco sospeso sull’acqua, progettato e costruito in 8 anni per offrire spazi di svago e intrattenimento alla comunità: Little Island contempla al suo interno un anfiteatro con vista sul fiume da più di 600 posti a sedere e quasi 400 specie diverse tra piante e alberi.

Little Island è un nuovo parco pubblico di 11.000 mq che ospita tre teatri all’aperto sul fiume Hudson. Progettato come un rifugio per le persone e la fauna selvatica, è un'oasi verde, sostenuta sopra l'acqua da fioriere scultoree, e raggiungibile in pochi passi attraverso una passerella dal Lower West Side di Manhattan; si tratta del primo parco aperto in città dall’inizio della pandemia. Finanziata da The Diller-von Furstenberg Family Foundation, che si occuperà anche della sua manutenzione per i prossimi 20 anni, Little Island ha aperto nel momento in cui New York si preparava per la stagione estiva e dopo più di un anno di restrizioni, aggiungendo spazi per i cittadini e i turisti al popolare River Park sul fiume Hudson.

L’origine del progetto

Lo studio Heatherwick era stato inizialmente invitato dal filantropo Barry Diller e dall'Hudson River Park Trust a creare un padiglione per un nuovo molo a sud-ovest di Manhattan. Invece di progettare un oggetto decorativo da collocare nell'Hudson River Park, il team di progettazione ha visto l'opportunità di ripensare ciò che un molo potrebbe essere. Il punto di partenza non era la struttura, ma l'esperienza per i visitatori: l'emozione di essere sull'acqua, la sensazione di lasciarsi la città alle spalle e di essere immersi nel verde, ispirati da Central Park, dove è possibile dimenticare che si è nel mezzo della città più densamente popolata degli Stati Uniti. I moli erano tradizionalmente piatti per permettere alle barche di attraccare. In contrasto con le strade piatte di Manhattan, il team di progettazione voleva creare una nuova topografia per la città, che potesse alzarsi per dare forma a una varietà di spazi. La prima iterazione era una forma di foglia arricciata che galleggiava sull'acqua, le sue vene che si alzavano come costole ai bordi per riparare lo spazio dal vento. L'idea di innalzare il parco sulle sue fondamenta venne dai pali di legno esistenti nell'acqua, resti dei molti moli che un tempo si estendevano dal litorale di Manhattan. Sotto le punte visibili del legno, le palafitte sono diventate un importante habitat per la vita marina e sono un luogo di riproduzione protetto per i pesci. In origine, Little Island doveva essere costruita più vicina all’acqua: il progetto è stato modificato dopo l’uragano Sandy, con una struttura sopraelevata per ridurre i rischi di inondazione. I pali, tutti di diverse altezze, affondano di alcuni metri in profondità nel letto del fiume. I progettisti hanno immaginato il molo come un'esperienza completa; un oggetto unico e coesivo, invece che costituito da elementi scollegati tra loro; i pali di fondazione si estendono in fioriere che si uniscono per creare la superficie del parco. L'altezza dei pali varia: un lato è sollevato per permettere alla luce del sole di raggiungere l'habitat marino, mentre il contorno ridiscende per delineare colline, punti di vista e per ritagliare

Nella doppia pagina di apertura, Little Island vista dalla 11ma Avenue (foto Timothy Schenck). In queste due pagine, in alto, sezione longitudinale della Little Island. Qui sopra al centro, sezione geologica. In basso, planimetria generale. A destra, sezione del “tulipano”. On the opening double page, Little Island as seen from 11th Avenue (photo Timothy Schenck). On these two pages, top, longitudinal section of Little Island. Above centre, geological section. Below, general plan. At right, section of concrete 'tulip'.

(Colour set Credit: Heatherwick Studio and MNLA) un anfiteatro naturale destinato agli spettacoli. In questo modo, il pontile e la sua struttura portante sono una cosa sola.

I tulipani di cemento

In cima ai piloni, 132 “tulipani” di cemento costituiscono la struttura del parco: ogni forma è unica e ha una differente capacità di carico per supportare il terreno e le piante. Le “fioriere”, larghe 6 metri, sono formate da sezioni di cemento prefabbricate fuori sede e trasportate sul posto tramite chiatte e assemblate in loco, riducendo così al minimo l'impatto sulla città. Le “fioriere” sono riempite con più di 66.000 bulbi e 114 alberi, alcuni dei quali supereranno i 20 metri di altezza, piante di 400 specie diverse che incoraggiano la biodiversità e sono in grado di prosperare nel clima di New York (ogni angolo dell'isola rappresenta un microclima diverso a seconda della topografia, dell'esposizione al sole e al vento). Per determinare la forma dei vasi, il team di progettazione ha guardato alla natura e al mosaico di ghiaccio che si forma intorno ai pali di legno quando il fiume si congela: questo è stato reinterpretato in un motivo a tessere che sembra organico, ma usa elementi ripetuti che possono essere standardizzati per la fabbricazione. Si è prestata attenzione a variare l'angolo e la ripetizione dei vasi sul perimetro, dove erano più visibili.

I percorsi e gli spazi

Per enfatizzare la sensazione di fuga, la sagoma di Little Island si trova in mezzo all'acqua tra i moli 54 e 56. L'accesso avviene tramite due 'passerelle' accessibili e orientate nella direzione della griglia urbana (anziché allineate ai vecchi pontili). All'interno, i percorsi si snodano tra gli alberi e le aree erbose per raggiungere visuali nascoste e inaspettate. Ripristinando il luogo di intrattenimento che è andato perduto quando il Pier 54 è caduto in rovina, il parco integra tre spazi di performance. Sul bordo più lontano, riparato dalle colline e dagli alberi circostanti, c'è un anfiteatro da 687 posti acusticamente ottimizzato con sedute in pietra naturale; il palco si trova sullo sfondo spettacolare del tramonto sul fiume Hudson e la vista della Statua della Libertà. A sud c'è un palcoscenico più intimo, con 200 posti a sedere. Al centro c'è un luogo flessibile con capacità per eventi su larga scala, la cui pavimentazione fa emergere il motivo a tessere delle palafitte. Il teatro aveva bisogno di un backstage, ma il team di progettazione non voleva interrompere il parco con un edificio. La soluzione è arrivata attraverso la struttura: i pali più alti trasferiscono il carico ai pali più bassi, permettendo di creare un ambiente coperto: al di sopra, viene creata una piattaforma panoramica, che permette una prospettiva unica del molo e del fiume, nascon-

dendo con discrezione gli spazi di servizio. Con il suo mix unico di attrezzature e verde, Little Island è una pausa nel ritmo di Manhattan; un luogo dove i newyorkesi e i visitatori possono attraversare il fiume per sdraiarsi sotto un albero, guardare uno spettacolo, godere il tramonto e sentirsi collegati all'acqua e all’ambiente naturale.

Other facilities New York (USA), Little Island park over the Hudson River

Little Island is a new public park that shelters three new performance venues on the Hudson River. Designed as a haven for people and wildlife, it is a green oasis, held above the water by sculptural planters, and located just a short walk across a gangplank from Manhattan’s Lower West Side.

Heatherwick Studio was initially invited by philanthropist Barry Diller and the Hudson River Park Trust to create a pavilion for a new pier off the south-west of Manhattan. Instead of designing a decorative object to sit in the Hudson River Park, the design team saw an opportunity to rethink what a pier could be. Piers were traditionally flat to allow boats to dock, but did they have to be? In contrast to the flat streets of Manhattan, the design team wanted to create a new topography for the city, which could rise up to shape a variety of spaces. The first iteration was a curled leaf form floating on the water, its veins rising like ribs at the edges to shelter the space from the wind. The idea of raising the park on its foundations came from the existing wooden piles in the water, remnants of the many piers that used to extend from the shoreline of Manhattan. Beneath the visible tips of the wood, the piles have become an important habitat for marine life and are a protected breeding ground for fish. Heatherwick Studio envisaged the pier as a complete experience; a single, cohesive object, rather than unrelated elements stuck together. New piles would be necessary to support any type of pier. Instead of sticks holding up a deck, the piles become the deck - they extend into planters that join together to create the park’s surface. The height of the piles varies to create the park’s contours: the corner of the pier is lifted to allow sunlight to reach the marine habitat, and the edge falls to define hills, viewpoints and to carve out a natural amphitheatre for performances. In this way, the pier and its supporting structure are one.

The planters, or ‘pots’ are filled with more than a hundred different species of indigenous trees and plants, which encourage biodiversity and are able to thrive in New York’s climate - each corner of the island represents a different microclimate. To determine the pots’form, the studio created a tes-

In questa pagina, in alto, un particolare dell’anfiteatro (foto China News Service via Getty images). Sotto, vista zenitale (foto Timothy Schenck). Nella pagina destra, in alto, i “tulipani”; sotto, il parco con il profilo della città sullo sfondo (foto Michael Grimm). Nella foto piccola, schema delle componenti e dell’armatura di un “tulipano”.

This page, top, a detail of the amphitheatre (photo China News Service via Getty Images). Below, a zenithal view (photo Timothy Schenck). On the right page, above, the "tulips"; below, the park with the city skyline in the background (photo Michael Grimm). In the smallest photo, Column head, petal and rebar of the “tulip”.

sellated pattern that appears organic, but uses repeated elements that could be standardised for fabrication. Care was taken to vary the angle and repetition of pots at the perimeter, where they were most visible. The precast components were transported by boats and assembled on site, minimising disruption to the city.

Little Island, New York

Committente: Hudson River Park Trust & Pier 55 Project Fund

Progetto: Heatherwick Studio Design Director: Thomas Heatherwick Group Leader: Mat Cash Project Leader: Paul Westwood, Neil Hubbard Technical Design Leader: Nick Ling Project team: Sofia Amodio, Simona Auteri, Mark Burrows, Jorge Xavier Méndez-Cáceres, John Cruwys, Antoine van Erp, Alex Flood, Michal Gryko, Ben Holmes, Ben Jacobs, Francis McCloskey, Stepan Martinovsky, Simon Ng, Wojtek Nowak, Giovanni Parodi, Enrique Pujana, Akari Takebayashi, Ondrej Tichý, Ahira Sanjeet, Charles Wu, Meera Yadave

Making team: Jordan Bailiff, Einar Blixhavn, Darragh Casey, Hayley Henry, Hannah Parker, Luke Plumbley, Jeff Powers

Structural Engineer: Arup Landscape Design: MNLA

Fine lavori: Maggio 2021

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