Sportivissimo Maggio 2010

Page 1



editoriale Bella la vittoria,

3

molto di piu Il 5 maggio è morto Sergio Lovato, amico nostro e di Sportivissimo, a cui aveva collaborato con alcuni suoi pezzi. Vogliamo ricordarlo ripubblicando il pensiero con il quale finiva un suo testo su Gino Soldà, il campione per eccellenza dello sport vicentino: “E ora so che lo incontrerò nell’eternità oltre l’altissimo infinito cielo blu lassù dove nascono miracolosamente i purissimi bianchi fiori di roccia le candide stelle alpine scese per i nostri occhi sulla terra come un chiaro sorriso d’eternità”. Arrivederci Lovato, come eravamo soliti salutarlo, quando veniva a trovarci. Logo Sportivissimo

S

di Luigi Borgo

e, faccio un esempio, Michelone Phelps, nuotatore statunitense, con l’ottava medaglia d’oro al collo, record dei record nella più che millenaria storia olimpica, rivolge, ancora mezzo bagnato dall’acqua dell’ultimo trionfo, un pensierino al suo, oscuro, insignificante, qualunque, professore d’inglese della provincia americana che gli aveva predetto che lui nella vita non avrebbe fatto nulla di buono; se, cambio genere ma non esempio, Thomas Mann e Hermann Hesse, premi nobel per la letteratura, hanno scritto, ciascuno a modo proprio, libri colti e sapienziali, perché al liceo, pare che abbiano ricevuto più di qualche colpo basso; se Srinivasa Ramanujan, uno tra i massimi matematici del XX secolo, finalmente approdato a Cambridge non vide l’ora di poter pubblicare i suoi lavori per sbandierare il suo successo davanti a coloro che nelle scuole pubbliche di Madras non hanno saputo giudicare il suo valore, e così facendo, renderli infelici come hanno reso infelice lui, mi pare di poter dire che la rivincita sia più bella della vittoria, anche se non tutti la pensano così. Lo scrittore americano Leavitt, riflettendo sul desiderio di pubblicazione di Ramanujan, arriva alla conclusione di dire che “nessun essere umano, per quanto spiritualmente evoluto, è privo di vanità”. Altri invece considerano la rivincita gemella della vendetta e la attribuiscono alle persone rancorose che vivono nell’attesa di infliggere a loro volta il male che ritengono di avere subito. Fare da giovane il muratore, entrando e uscendo dalle squadre giovanili austriache e poi diventare il secondo sciatore più vincente della storia, come è capitato a Hermann Maier, oppure partire dalla pianura e diventare Alberto Tomba, o, roba di questi giorni, farsi cacciare dalla Juventus a due giornate dal termine, e, solo l’anno dopo, arrivare a giocarsi il campionato all’ultima partita, mentre l’ex squadra, la Juve, è fuori da tutti i giochi, com’è capitato a Claudio Ranieri, allenatore della Roma, non è semplicemente aver vinto. Gli esordi difficili creano l’epos, che è qualcosa di più di una storia di vittorie. E’ la volontà umana che lotta contro gli imbecilli che pontificano sul futuro altrui; è la volontà umana che si ribella alle cose che non vanno per il verso giusto fin dall’inizio. E’ il talento di credere in se stessi nonostante tutto e tutti; è il talento di tenere duro fino all’ultima goccia di sangue, costi quel che costi, per far vedere tutto il proprio valore della cui esistenza altri aveva dubitato. Chi non capisce che la rivincita è più bella della vittoria, crede nel successo veloce che si vede solo in televisione, dove le storie epiche non hanno avuto mai spazio. Se nella vittoria è il campione che vince, nella rivincita a vincere è l’uomo.

www.sportivissimo.net - sportivissimo@sportivissimo.net

www.sportivissimo.net

SPORTI

la rivincita

SSIMO

Per inviare le notizie sportive scrivere a: Magazine mensile di sport distribuito gratuitamente sportivissimo@mediafactorynet.it Per inserzioni pubblicitarie telefonare allo bianco Per0445 inviare le notizie sportive scrivere a: 430985

sportivissimo@sportivissimo.net Casa editrice Mediafactory srl sportivissimo@mediafactorynet.it

Monte Ortigara, 83 - telefonare Cornedo Vicentino (VI) Pervia inserzioni pubblicitarie allo Sportivissimo: 0445 430985Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Vicenza il 21 dicembre 2005 n. 1124 Stampa Tipografia Danzo snc Casa Mediafactory srl Viaeditrice Monte Ortigara, 83 - Cornedo Vicentino via Monte Ortigara, 83 - Cornedo Vicentino (VI) Sportivissimo: Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Vicenza il 21 dicembre 2005 n. 1124 Stampa Tipografia Danzo srl Via Monte Ortigara, 83 - Cornedo Vicentino

Direttore responsabile Luigi Borgo Redattore capo Filippo Pavan Redazione Paola Dal Bosco, Andrea Cornale Web master Nicola Anzoni Redazione tecnica alpinismo Luigi Centomo arco Carlo Carli arti marziali Massimo Neresini atletica Ivanoe Simonelli avventura Franco Spanevello basket Filippo Pavan benessere Alessandro Grainer boulder Nicola Anzoni caccia e pesca Dorino Stocchero calcio Alessandro Grainer calcio a 5 Nicola Ciatti

ciclismo Guido Lanaro equitazione Michele Toldo golf Sergio Vellar hockey Cristian Ponza maratona Gianni Garbin montainbike Marco Canistri motocross Valeria Vianello nuoto Giuseppe Martini orienteering Paolo Mutterle pallavolo Enzo Casarotto parapendio Luca Basso

Direzione commerciale Laura Danzo Agente Aldo Ronconi Segreteria Giuliana Lucato

pattinaggio artistico Giuliano Crosara rally Demitri Brunello rugby Giuliano Piccininno scherma Giuliano Piccininno sci Luigi Borgo sci nordico Sergio Vellar sub Antonio Rosso tennis Chiara Guiotto triathlon Martina Dogana tuffi Michele Verzi vela Alessandro Lotto


4


e t r a

i n o i ag t i s h c e s r T iprende il o b i e r s r Lino arpe n

p a im lt u

E

Appalachian National Shenic Trail

da H o n i m m ca perato u s a h ; Ferry rca 2 i c n i m 1800 k ezzo; davanti mesi e mi 1700 e r a lui alt metri per più chilo are la grande complet a. r avventu

così dopo un bel riposo sia fisico che mentale, ho ripreso il viaggio verso sud in questa mia avventura. Buffalo, compagno di viaggio per qualche giorno, è di buona compagnia, sempre con la battuta pronta ma anche con un passo spedito. Peccato che non riesce a trovare un paio di scarpe che gli vadano bene, finora ne ha cambiate già quattro paia. Ha l’alluce che si mangia le scarpe e gli procura un dolore straziante. E’ un gran racconta storie e su questo ci teniamo testa, specialmente la sera, dopo cena, davanti al fuoco con la tazza di tè serale tra le mani. Da quando ho lasciato Harpers Ferry una sensazione strana mi pervade, è come se la prima metà del sentiero fosse stata tutta lungo la salita di un versante e che da adesso non ci fosse che una lunga piacevole discesa dal lato opposto. Appena ci si incammina nello stato della West Virginia per qualche miglio e poi in Virginia la sensazione è di camminare in un sentiero vellutato. Qui il terreno è ondulato e si snoda in una natura ancora ricca del proprio carattere selvaggio ma gentile e materno allo stesso tempo. Dopo qualche giorno in questo ambiente si entra in un’ altro posto speciale: il parco Shenandoah. In questi giorni compio gli anni e camminare in questo parco è stato un regalo di compleanno particolare per me. Il tempo è mite, il terreno su cui cammino sembra cullarmi in un saliscendi continuo, il panorama ti sorprende per l’alternanza

5


6 dei suoi paesaggi. Sono scomparse anche le zanzare e le zecche...cos’è il paradiso?! Nel parco ho avuto modo di avvistare orsi bruni quasi tutti i giorni. Sei lì che cammini e pensi alla solita cosa, e cioè che si mangerà per cena. D’un tratto c è un gran fragore che quasi ti fa prendere un infarto e ti vedi uno o più orsi che scheggiano giù da un’ albero ad una velocità che sembra che stiano precipitando. Non fai in tempo a realizzare che succede che l’orso protagonista è già scomparso nel sottobosco. Col cuore che ti esce dal petto dallo spavento rimani perplesso e incredulo e ti chiedi che ci fanno gli orsi sugli alberi e perché hanno così tanta paura degli umani data la loro stazza. Ma poi ti rincuori e li ringrazi per la paura che hanno nei confronti dell’uomo: oh, non vorrei mai trovare un orso coraggioso, sono così enormi e veloci e capaci di arrampicarsi sugli alberi che non ci sarebbero chance per un uomo disarmato. E così passano i giorni, ho sempre la piacevole sensazione di andare in leggera discesa, attraverso pascoli e colline erbose, attraverso valli e costoni con vedute su altrettanti costoni paralleli illuminati dal mite sole di settembre, accarezzati da una gentile brezza: è proprio bello camminare verso sud. Questa sensazione mi accompagna per tutta l’attraversata della Virginia che da sola copre un quinto dell’intero percorso. I giorni sono scanditi in una routine continua e dal ritmo di gesti che si ripetono. Si fanno sempre le stesse cose: al mattino ti svegli all’alba, dopo il quotidiano bagnetto alla canarina presso il ruscello, fai colazione (per modo di dire), cammini fino a pausa pranzo (sempre per modo di dire), cammini fino a pomeriggio/sera e poi.., la cosa più desiderata: La Cena. A base di quello che riesci ancora a mangiare e che non ti sia andato in disgrazia di già. Personalmente, dopo vari menù sperimentati, il mio piatto preferito è: riso basmati indiano condito abbondantemente con olio d’oliva. Il secondo...? beh..il secondo piatto dipende da quanti giorni non hai più fatto provviste e se non te lo sei già mangiato. Di solito dura pochi giorni e poi..., frase famosa: “...e comunque è pesante da portare e dunque meglio mangiarlo subito, no..?!” e allora si va per il piatto unico, basta in fondo aggiungere un po’ di riso in più e si risolve il problema del secondo e anche del contorno! Il tutto bagnato della bevanda preferita: la sana,


7

naturalissima e dissetante acqua. Dopo cena si scherza e si ride, se si è in compagnia, magari con un bel falò acceso fino a sera inoltrata, che di solito è poco dopo il tramonto, di più non resisti comunque, la stanchezza si impossessa della lucidità mentale e presto ti ritrovi a fare discorsi senza senso, chiaro segnale che è ora di andare a letto. Dopo tre mesi passati nei boschi la tua vita è fatta di piccole cose, piccoli eventi giornalieri, che diventano motivo di grandi discussioni serali. Tra i discorsi più impegnati emotivo di grande interesse è parlare della prossima meta. Dopo una settimana intera o più passata nei boschi, pensare che si sta per arrivare a un paese, anche di poche case e una chiesa, te lo fa desiderare come il posto più bello del mondo. Si prova una felicità indicibile all’idea di poter avere un buon pranzo e di farti un bagno caldo. La gioia ti prende dentro, si diventa euforici. Ti sembra di essere tornato bambino, quando avevi 5 anni ed era la viglia di Natale. La cittadina di Damascus segna i tre quarti del sentiero e qui è d’obbligo un riposo un po’ più lungo dei soliti. Il sud è noto per la sua ospitalità ed io certo so approfittare di questo fatto. Passo ben tre giorni a crogiolarmi e rifocillarmi come fossi un cammello morto di fame e di sete nel deserto. Ah... che bella la vita oziosa!

Questo gioioso borgo, un tempo ricco per il suo legname è ora meta per escursioni di arrampichino, oltre ad essere diventato la mecca d’ incontro per chi percorre l’AT. Ogni anno, a maggio, qui si celebra la famosa festa Trail Days che riunisce migliaia di persone che hanno già percorso il sentiero insieme a quelli che lo stanno tuttora percorrendo. E’ una festa unica, c’è nell’aria una forte complicità. L’aver compiuto un’avventura simile o tentarne l’impresa riesce ad unire nell’animo tutte queste persone. E’ un sentimento che prende anche me. Presto si riparte per la parte finale. Adesso c’è uno strano senso di malinconia nell’aria. Tra circa un mese questa avventura sarà finita e si tornerà alla cosiddetta normalità. Ma per me adesso la normalità è questa, e mi sento confuso all’idea di tornare in quella vita sfrecciante, in cui tutto si muove velocemente ma senza che si capisca mai dove si stia andando. Al caos delle nostre esistenze non ci avevo più pensato da mesi. E adesso la cosa mi inquieta un po’. Lascio l’asfalto e mi inoltro nel fitto sottobosco. Che strano... subito mi sento di nuovo bene. Il bosco è il mio habitat. In nessun altro posto provo lo stesso agio. Sono sereno e felice. Sento la protezione dei miei amici alberi e il vento sembra bisbigliarmi il benvenuto e io lo ascolto. Eh sì, sto proprio bene: mi scopro a fischiettare. Sono contento. La spavalderia e l’attrazione per l’avventura ma anche il pensiero di non farcela, di dovermi ritirare che, nei primi mesi della mia impresa, mi avevano fatto assumere un atteggiamento quasi competitivo, adesso hanno lasciato il posto a sentimenti più quieti che mi hanno portato a una personalità socievole e aperta. Ogni sporadico incontro è occasione per una piacevole chiacchierata e scambio di opinioni. Mi sento sciolto e rilas-

sato, proprio come questa stagione di tarda estate. Da qui il sentiero segue approssimativamente la linea di confine tra il Tennessee e il Sud Carolina. L’estate inoltrata lascia spazio all’autunno. Le giornate si fanno brevi. Si lascia il bivacco prima dell’alba e la sera giunge presto. A compensare la perdita di ore di luce è un passo oramai sicuro e forte. La media giornaliera che si percorre è anche doppia rispetto all’inizio ma con sforzo irrilevante. E’ incredibile come il corpo umano si adatti a qualsiasi tribolazione, quello che all’inizio era assai faticoso è adesso paragonabile a una scampagnata giornaliera. Dopo qualche giorno con temperature sotto lo zero e con neve, il clima è ritornato mite quasi volesse non rovinarmi questa ultima parte di percorso. Le Smoky Mountains prendono il nome dalla loro caratterista di condensare e formare grandi nubi sopra di esse che sono causa di frequenti precipitazioni, anche intense. La montagna è un enorme ammasso di granito, è grandiosa e ricoperta di una flora alpina tipica di questa parte del continente nordest americano. L’ultima glaciazione ha spinto specie rare di vegetazione a trovare il proprio habitat tra questi aspri pendii. In queste zone si cataloga una tipologia di flo-


8 ra che non si trova in nessun altra parte del mondo. Ma, a me, la morfologia di queste montagne mi ricorda le nostre Alpi, quelle aspre valli e quei profondi canali con quel profumo di pino che ti riempie le narici. Mancano poche centinaia di chilometri al termine di questa avventura. Cerco di vivere ogni momento il più intensamente possibile nel tentativo di non dimenticare un solo secondo di quello che sto facendo. Vorrei poter ritornare con la mente a questi paesaggi, a questi profumi, a questa profonda serenità, quando tutto sarà concluso e la mia vita sarà tornata a quella di sempre: so che, dopo, avrò bisogno di tutto questo. Mi piacerebbe anche poterlo scrivere. Mi sento una spugna che assorbe ogni particolare di questa avventura. Il pensiero che tra breve questo stile di vita debba terminare e io debba tornare tra quei ritmi che adesso non sento più miei, mi riempie di malinconia. Mi impegno a non pensare al dopo. Ho trovato due compagni di viaggio, Buffalo, che ho ritrovato dopo un breve tempo percorso insieme e Chinotto. C’è intesa e amicizia tra noi. Insieme passiamo le ultime due settimane e ogni sera ognuno fa la sua parte al campo. Chi procura la legna per il falò, chi prende l’acqua, chi ricerca e monta il campo. Il tempo è clemente e permette di dormire sotto le stelle senza tenda. La Georgia è l’ultimo stato da percorrere e poi arriva anche il giorno in cui passo l’ultima striscia bianca, caratteristica segnaletica del sentiero. Springer Mountain è il terminale sud del sentiero. Scendendo da quest’ultimo monte penso a questo momento che ho atteso tanto: l’ufficio del ranger dove firmare il mio nome e convalidare così il mio successo. La gentilissima e simpaticissima guardaparco, dopo una breve ricerca mi informa, eccitatissima, che risulto tuttora ufficialmente il primo Italiano ad aver completato l’intero percorso tutto in una sola volta con successo e con direzione da nord a sud per di più, il che rende la mia avventura, a suo dire, “clamorosa”. Mentre lei mi continua a parlare io spazio e mi immagino su un palco mentre una bella ragazza mora mi cinge il capo dell’alloro del vincitore, il sindaco tiene il suo bel discorso incito a sottolineare la mia mitica impresa e la banda in sottofondo suona con tutta la gente che applaude, io metto a ridere e la tipa mi guarda perplessa per il mio comportamento mentre io cerco di sdrammatizzare. Passo un altro giorno al parco prima di imbarcarmi su un aereo per l’Italia. E’ dunque

fatta! C è l’ho fatta a portare a termine questa mia avventura. Ma non provo euforia, invece la mia mente mi riporta al ricordo di quelle serate passate davanti al fuoco con una tazza di te in mano immersi in conversazioni che svariavano dal mistico al profano. Quei tramonti infuocati; i momenti d’attesa che precedono il comparire dei primi raggi di sole prima dell’alba; la luce solare che fiocamente evapora la nebbia mattutina nelle valli; l’ascoltare attento del suono del vento tra gli alberi, il profumo della pioggia in arrivo; il crepitio delle foglie calpestate in quel cuscino di sottobosco; i momenti di sosta seduti su una roccia esposta con vista su una valle boscosa. Certo ci sono stati momenti che ho pensato di non farcela. Come quella volta che scendendo un pendio ho preso una storda e per un settimana camminavo zoppicando che sembravo Igor, l’aiutante storpio di Frankenstein. Oppure quell’interminabile pioggia che per settimane ti martellava e rendeva la vita miserabile. Oppure il caldo umido intenso che non ti faceva dormire la notte. E l’incubo delle zanzare e delle zecche... Ma la difficoltà maggiore è stare da soli con se stessi. Convivere con la propria mente, addirittura creando un rapporto con la mente, questa è la cosa che sono riuscito a raffinare in questo mio viaggio. Anche se in realtà non si è mai soli. Come si fa ad esserlo, con tutto quel che succede in natura? Tutto quel tempo passato con me stesso mi ha insegnato che quello che mi serve per essere felice è già dentro di me. Basta saper ascoltare e non ti annoi mai. Questo ho imparato; ad ascoltare! Mentre ripercorro mentalmente tutti quegli eventi la mia sensazione è di tranquillità. E’ come se vivere immersi nella natura per un

periodo così lungo l’anima dei boschi fosse entrata dentro di me. E adesso..? Beh.. adesso intanto mi aspetta un meritato riposo. Pensavo che mi sarei stancato a camminare per così tanto tempo e invece eccomi qua che non sto nella pelle e già penso alla prossima avventura in Natura. ...per fortuna che c’ è sempre un sentiero più lungo da percorrere...

Icarus

o r t e m o z z e m l a a z z i p à t i Nov Trattoria Pizzeria Capri via S.Cristoforo, 10 - 36078 VALDAGNO (VI) - tel. 0445/404771 - CHIUSO IL GIOVEDì


maratona 9

Eugenio tricolore Dopo il titolo italiano vinto nel 2008 nella mezza maratona per fisioterapisti Eugenio Prebianca concede il bis raddoppiando la distanza

D

omenica 25 aprile all’interno dell’11° Maratona di Sant’Antonio di Padova si è svolto il secondo Campionato Italiano di Maratona per Fisioterapisti che ha visto il successo del valdagnese Eugenio Prebianca nella speciale categoria riservata ai fisioterapisti. La maratona era valida anche come campionato italiano imprenditori e campionato italiano medici/paramedici. E’ stata un’edizione quella di quest’anno caratterizzata dal gran caldo, quasi 25° nelle fasi finali di gara. Vincitore, con il tempo di 2h10:46 (prestazione notevole alla luce dell’elevata temperature atmosferica) è risultato il keniota Gilbert Chepkwony abile a piazzare l’azione decisiva attorno al 30° chilometro. Al secondo posto, centrato grazie ad una buona gestione tattica della corsa, il trentunenne finanziere Giovanni Gualdi, che ha chiuso in 2h13:40. Terzo in 2h15:38 un altro keniano Abraham Chelanga il grande favorito della vigilia. Tra le donne, successo con record della corsa (2h30 :19 un secondo in meno di quanto fatto da Franca Fiacconi nel 2000) per la keniota Rael Kiyara. Per la vincitrice, dopo un avvio fin troppo spregiudicato (1h13 alla mezza maratona), una parte finale di gara molto sofferta, nella quale ha dovuto gestire il vantaggio accumulato nei confronti della connazionale Prisca Jeptoo seconda in 2h30:53. Per quanto riguarda la gara dei fisioterapisti tutto si è deciso al 30° km quando il favorito della categoria Velletti (personale di 2h e 33’ in maratona) è stato costretto al ritiro per crampi lasciando via libera a Prebianca che nel frattempo aveva scavalcato al 15° km il campione uscente Dell’Omo. Il riscontro cronome-

trico finale di 3h 11’ 49” va anche letto in funzione di una accorta gestione e del gran caldo che ha fatto parecchia selezione, infatti sui quasi 3000 partiti sono stati 1879 i classificati. Sant’Antonio ha fatto il miracolo ha detto scherzando Prebianca alla fine della maratona chiaramente soddisfatto per il titolo appena vinto, facendo riferimento sia al ritiro del forte rivale che al fatto di essere riuscito a concludere la prova nonostante i crampi accusati al 40° km costringendolo a rallentare e a cambiare lo stile di corsa. Il successo di Prebianca acquisisce un valore aggiunto se si considera che fino all’anno sorso si era dedicato esclusivamente all’attività in pista su distanze ben più brevi dove si era imposto a livello regionale sui 1.500 e 3.000 metri indoor e sui 5.000 metri Fidal cat. MM40 (una trasformazione quindi non semplice). Ringraziamenti particolari Prebianca ha voluto fare a Giorgio Venezia e a Matteo Penzo che lo hanno accompagnato e incoraggiato durante i lunghi allenamenti di oltre 30 km, ad Andrea Milan e Stefano Benincà per il sostegno e i consigli e a tutti gli atleti master dell’Associazione Polisportiva Dilettantistica Valdagno.


volley 10

L

real volley di Francesco Pretto

a stagione sta per finire e sta finendo nel migliore dei modi, con tutte le nostre squadre ai vertici delle varie categorie e mi sembra doveroso esprimere la soddisfazione per il comportamento, l’impegno e l’ entusiasmo che tutti gli appartenenti all’Associazione Sportiva Real Recoaro hanno profuso anche in questa stagione sportiva. Una particolare segnalazione va fatta per la squadra di minivolley che in quel di Lugo di Vicenza, domenica 25.04.2010, è arrivata prima su ben 12 Società partecipanti, dimostrando così la bontà del lavoro svolto sia dalla Società ma soprattutto dalla nostra allenatrice Annarosa Massignani. Come Presidente, non posso che essere orgoglioso del nostro gruppo che anche questo anno si è dimostrato un punto fermo nel panorama sportivo della nostra cittadina. L’anno in corso ci ha dato un ulteriore conferma di come si possa fare sport a costi contenuti e senza penalizzare nessuno, grazie all’ottimo lavoro fatto ed alle scelte effettuate. Approfitto di questa occasione per ringraziare quanti in questo anno mi sono stati vicino ed hanno fattivamente collaborato con il sottoscritto. Mi preme sottolineare l’apporto dato dal responsabile del settore volley sig. Davide Stocchero e da tutti i collaboratori che a vario titolo (arbitri e segnapunti), hanno voluto la crescita del REAL. Un ringraziamento va anche a tutto lo staff tecnico, che per il settore volley vede ancora riconfermato, per l’Under 18, il sig. Giorgio Caneva al quale vanno ad aggiungersi gli allenatori del settore giovanile sig.na Elisa Zaupa per l’under 14 e Annarosa Massignani per il minivolley . Novità per la prossima stagione è la scelta del tecnico per l’OPEN, che vedrà l’esordio in panchina di Alessandro Busellato e per l’UNDER 13 di Stefano Canale. Infine mi preme sottolineare il lavoro svolto dai nostri consiglieri Frizzo Anna e Pretto Laura per la riuscita delle attività extrasportive, culminate anche questo anno, con la splendida festa REAL. Spero di non dimenticare nessuno, anche perché la società ha bisogno dell’aiuto di tutti e in special modo dei tifosi che, sono

Stagione super per l’Associazione Sportiva Real Recoaro che con le giovanissime campionesse del miny volley, allenate da Annarosa Massignani, conquistano il torneo provinciale di Lugo convinto saranno molto più numerosi sui vari campi dove il REAL sarà ancora una volta protagonista. Un grazie sentito va anche ai nostri sponsor per il sostegno che ci hanno dato e che continueranno a darci, anche perché senza di Loro sarebbe difficile se non impossibile rimanere a questi livelli. Mi preme aggiungere che si può sicuramente esser certi che nulla, anche per la prossima stagione è stato lasciato al caso, anche perchè l’ Associazione Sportiva Real Recoaro e’ intenzionata a dare spazio a tutte le proposte, sia sportive che culturali, proponendo la collaborazione con altre Società che ne siano interessate e che permetta di allargare le possibilità di scelta da parte dei nostri giovani. Sono iniziate già le iscrizioni, per tutte le classi di età, per la stagione 2010/2011, chi volesse unirsi a noi in questa avventura può contattare il sig.

Francesco Pretto al n. 3393696315 o il sig. Davide Stocchero al n. 3287529460. Chiunque abbia proposte serie di collaborazione può contattare il numero 3393696315, oppure recarsi presso la nostra sede in via Vittorio Emanuele. A questo punto pare evidente che le aspettative per una crescita della Società REAL RECOARO sono state ampiamente soddisfatte, per cui non ci rimane che tifare ed augurare alla Società ed a tutte le squadre impegnate di ben figurare anche nel corso della prossima stagione. Credo che in questi tre anni siano stati fatti passi da gigante da parte di questa Associazione, sia per quanto riguarda l’attività sportiva sia per l’aggregazione dimostrata dal gruppo in attività extra sportive, e questo è un risultato che non può non rendere orgoglioso chiunque appartenga o simpatizzi Real Recoaro.


sky surf

Alla ricerca Aruba, cronache di un viaggio nel vento

11

del vento di Gianluca Dalle Ore

E

che viaggio… un viaggio alla ricerca del vento, alla ricerca di conferme dei progressi fatti e un viaggio in solitaria, così si prende la palla al balzo e si fa un po’ di introspezione.. che non guasta mai! Il viaggio ad Aruba (semisconosciuta isola del mar dei Carabi, una manciata di chilometri sopra il Venezuela), nasce da due fattori principali: flebili ricordi vecchi più di vent’anni di questo remoto paradiso (ma questa è un’altra storia), e l’attenta osservazione dei siti internet che si dedicano al vento; alle sue statistiche e alle sue previsioni. Il fattore C, che viene tradotto anche come sinonimo di fortuna, ha voluto che tramite un paio di amicizie e tramite facebook, sia io arrivato ad avere un contatto italiano ad Aruba: Michele, gentilissimo livornese che da più di dieci anni vive sull’isola. Qualche mail, una telefonata ed il gioco è fatto. Il biglietto aereo si fa pagare, ma devo dire che con i soldi risparmiati sull’isola tra noleggio auto, albergo e cibo, risulta meno dispendioso questo viaggio rispetto al viaggio in brasile fatto qualche mese prima… non fatevi trarre in inganno però, l’isola è comunque cara rispetto gli standard caraibici. Il volo Venezia, Amsterdam, Aruba è lungo, arrivo col buio, stanchissimo, ma trovo Michele ad aspettarmi (oltre a 30 gradi di sbalzo termico), e tutto lo stress se ne và.. si va a cena con un gruppo di americani un po’ chiassosi e poi a letto… il risveglio è disorientante, il sole sorge presto rispetto all’italia, le temperature sono piacevoli, e uno sguardo al mare toglie il fiato… ops… manca il vento!!! Tutto ok, previsti due giorni di calma, ma per il prossimo fine settimana arriva una corrente d’aria con intensità anche sopra i trenta nodi.. che significa forte anche da queste parti! YEAH! Mi gioco i due giorni per ambientarmi e per scoprire l’isola, che si rivela molto più selvaggia del previsto; se si fa eccezione per Oranjestad, la capitale e sant Nicolas, città dove è stata piantata una raffi-

neria, il resto dell’isola è tutto un dedalo di stradine, per la maggior parte sterrate, che portano i tanti turisti con tour organizzati in giro, nella maggior parte dei casi a bordo di fuoristrada colorati e pittoreschi. Confermo, l’isola è selvaggia nella parte a levante, mentre a ponente sembra una piccola Las Vegas, l’espansionismo turistico di stampo stelle e strisce ha colpito anche qui. Lussuosissimi alberghi che sembrano più delle case popolari tanto sono squadrati, alti e l’uno affiancato all’altro, negozi boutique banche e ristoranti di tutti i tipi

che si concentrano nella parte nord-ovest dell’isola.. poco più su, c’è fisherman hut, una spiaggia libera dove stanziano due scuole di kite surf, con attrezzatura completa per corsi e per noleggio… finalmente arriva il vento e si comincia ad uscire in mare, fare kite nel mare cristallino dei carabi non è esattamente come farlo a Sottomarina; il sole è intenso, aggredisce la pelle che soffre anche con le protezioni più forti, ma andando al largo, mentre la tavola plana sull’acqua, basta guardare il fondale per vedere le rocce e i coralli, ba-


12

sta guardarsi intorno per capire di essere in un posto speciale, e anche la scottatura fa meno male… torno alla spiaggia, stanco, in qualche modo disorientato dal vento molto rafficato anche se forte, ma felice. Decido di seguire i consigli di Michele e di un paio di kiter arubiani e cambio spiaggia. Diametralmente opposta a fisherman hut c’è Boca Grandi. L’avevo già scoperta guardando l’isola su google earth (altro utilissimo strumento), ma l’impatto dal vivo è un’altra cosa! Vento perfetto, che rinforza all’imbrunire, spiaggia praticamente selvaggia e quasi mai a meta dei turisti; situazione perfetta. Esco e subito mi rendo conto di trovarmi in una sorta di

paradiso per appassionati di vento, onde e kitesurf. Faccio conoscenza con un norvegese con madre arubiana, con una coppia di olandesi e un koreano che vive ad aruba… più che una spiaggia sembra il set di un film di mel bruks… vado in acqua e ci rimango fino a quando il sole mi permette di vedere, esco e sgonfio la mia vela alla luce dei fari della macchina, mentre il tramonto caraibico mi circonda. Da quel momento vivo la mia vacanza tra le due spiagge, facendomi amici gli altri appassionati di questo meraviglioso sport, tra vento, sole, onde e colori meravigliosi. I giorni passano e la fine della vacanza si avvicina; così io e Michele prepariamo

un’ultima uscita col botto! Il giorno prima della mia partenza, ci diamo appuntamento a meno un quarto alle sei del mattino fuori del mio appartamento!!! Ci mettiamo in macchina col buio con direzione Boca Grandi. A qualche chilometro dalla meta, svoltiamo a destra e ci dirigiamo verso baby beach!!! Spiaggia piccola, stupenda, circondata dei coralli ma esclusiva per i bagnanti. Alle sei e mezza siamo in acqua, qualche bordo, qualche salto, un po’ di foto ricordo e via di corsa! Nella strada del ritorno incrociamo la macchina dei guardiani della spiaggia, forse stanno cercando noi.. magari l’uscita non è stata la più spettacolare di sempre, la spiaggia è, sì, bellis-

Veneto Distributori

na itazione per una settima sono in comodato d’uso ab i o tic ci fi ma uf to r au pe ri lo to co bu pic tri e dis ch I ande tributori automatici sia gr Possibilità di provare il dis

Veneto Distributori s.n.c Via G. Garibaldi,83 36073 Cornedo Vicentino VI Tel e fax 0445-446250 venetodistributori@tiscali.it


13

sima, ma l’emozione della “marachella”, dell’aver fatto una “ragazzata” è forte, ed è quello che ci voleva! Proprio la ciliegina sulla torta! Torniamo verso l’appartamento, colazione da Mc Donald strada facendo e poi a fare le valigie. La vacanza è al termine… ultima cena con Michele, col quale in poco tempo ho creato una bella amicizia e poi a letto… il giorno successivo è scandito da orari, scali, ritiri bagagli e scale mobili di aeroporti. Ma i ricordi sono forti, limpidi.. momenti di grande serenità in un posto così lontano ma così accogliente ed amichevole al contempo. Una bella vacanza… una vacanza che ripeterò al più presto.. Un ultimo messaggio: non gettate i rifiuti di plastica nei prati, nei fiumi o nel mare…

ho visto il vento portare sulle spiagge di Aruba centinaia e centinaia di bottiglie, sacchetti e confezioni di tutti i tipi.. marche italiane, francesi, olandesi americane e persino cinesi ed indiane… non sporchiamo i nostri mari e le nostre montagne, ora ne pagano le conseguenze gli animali, i prossimi a pagarle saremo noi!!! Evviva il mondo pulito, un mondo senza plastica!!!

Per contatti o informazioni su corsi, consigli o suggerimenti scrivetemi qui: giangi.202@virgilio.it Su facebook mi trovate col nome “Gianluca giangi dalle ore” ALOHA

Tendaggi, Pavimenti, Tende da sole

sconto

20%

ULTIMI GIORNI

su tutti i modelli mod. T 720 cappottina profilo alluminio 40x18 cm 200x100 cm SOLO 437 € invece di 546 €

mod. T 550 avvolgitore Ø 78 - barra 40x40 braccio a cavo - argano 1/5 rapido. Esempio 355 x 200 cm SOLO 686 € invece di 858 € Esempio 415 x 200 cm SOLO 760 € invece di 952 € Esempi 475 x 200 cm SOLO 820 € invece di 1026 €

Via dei Frassini 1/15 (Centro Ponte Alto) 36100 VICENZA - Tel. 0444 340150 - Fax 0444 275260 Via del Lavoro, 13 Z.I. - 36070 TRISSINO (VI) - Tel. 0445 962527 - Fax 0445 497344 www.habitat-vi.it - info@habitat-vi.it - vicenza@habitat-vi.it


escursionismo 14

il sentiero alto

Recoaro Mille, da Cima Monte Falcone a Cima Campo Davanti (1691 msm) lungo la cresta

L

di F.S. foto di Riccardo Corà

a nuova seggiovia di Recoaro Mille/Montefalcone è aperta e molti escursionisti ne approffitteranno per salire agevolmente in vetta. Da qui, quasi tutti, sono soliti raggiungere malga Campo Davanti (punto di ristoro) attraverso la mulattiera d’arroccamento e ritornare lungo la medesima. Ecco, invece, la proposta di un itinerario più appagante dal punto di vista paesaggistico. Dalla vetta di Montefalcone non scendere alla sottostante mulattiera ma percorrere il sentiero (non perfettamente tracciato) che si snoda sulla cresta. Questo ci porterà al Passo della Porta (da dove un impervio sentiero scende alla strada delle “Montagnole Basse”). Dai pressi del sopracitato passo si dovrà percorrere un breve tratto della mulattiera di arroccamento fino a superare un paio di tornanti. Da qui, abbandonando la mulattiera e dirigendosi verso destra (non c’è sentiero ma terreno privo di vegetazione alta), ci si può portare di nuovo sulla cresta. Si raggiunge così il Passo Rodecche da dove, sulla destra, scende l’omonimo sentiero che porta alla strada delle “Montagnole Basse”, mentre, a sinistra, porta a Malga Campo Davanti. Dal passo appena citato, in breve, si raggiunge cima Campo Davanti. Da questa vetta si scende alla sottostante mulattiera per arrivare a Malga Campo Davanti per un meritato ristoro. Attraverso la mulattiera d’arroccamento si può raggiungere la seggiovia per scendere a Recoaro Mille.

VALTERMO

cima campodavanti

ltermo.com valtermo.191.it - www.va ti@ ian mp o.i rm lte va 55 6333 - fax 0445 4071 ldagno (VI) - tel 0445 40 Va 8 07 36 21 o, ott sd Via Ga

Progettazione, installazione e manutenzione impianti termoidraulici civili e industriali impianti solari, recupero energetico confort ambientale e climatizzazione


natura

15

l anno

della biodiversita

Il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità, lo abbiamo approfondito per saperne un po’ di più.

G

di Dorino Stocchero

li ambienti naturali come le praterie, le lagune, le foreste e i sistemi fluviali e litorali sono essenziali per la vita sulla terra, infatti ospitano animali e vegetali che sono il risultato di migliaia di anni di evoluzione e costituiscono una fonte di sostentamento insostituibile per l’uomo. Al giorno d’oggi però l’uomo con le sue attività sottrae vaste aree agli habitat naturali della flora e della fauna selvatica confinandole in territori inadeguati e poveri determinando fenomeni di inquinamento e sfruttamento eccessivo delle risorse che ne riducono spesso in modo irreversibile la funzionalità e le condizioni di ospitalità. Nel mondo si registra da alcuni decenni una rapida distruzione di ampi ambienti naturali e la diminuzione di numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali con rischio di estinzione. Per questo l’obiettivo di migliorare e conservare il patrimonio naturale può essere perseguito solo se affrontato su scala internazionale in quanto molte specie animali, come ad esempio gli uccelli migratori, non hanno confini e si spostano in molti habitat di particolare pregio che interessano più nazioni, inoltre molti effetti causati dall’inquinamento si manifestano su territori anche molto lontani dai luoghi in cui l’inquinamento ha avuto origine. Pertanto la conservazione della natura è uno degli obiettivi prioritari sostenuti a livello comunitario per frenare i fenomeni di degrado e di distruzione dell’ambiente naturale che negli ultimi decenni sta provocando una continua e consistente perdi-

ta di biodiversità. La biodiversità è il complesso delle varietà di forme di vita vegetale e animale (e quindi di patrimoni genetici) presenti in un ambiente di cui l’integrità è indice diretto. La biodiversità degli ecosistemi è relativa ai diversi ambienti in cui la vita è presente: la foresta, la barriera corallina, le torbiere, le zone umide e il deserto. La scomparsa di questi ambienti comporta il rischio di estinzione delle specie che vi abitano. Si stima che sulla terra esistano da 5 a 30 milioni di specie anche se le attività umane hanno portato ad una generalizzata diminuzione della biodiversità con le perdite maggiori localizzate nelle foreste pluviali. Le medesime foreste infatti, benché siano uno degli ambienti più degradati dall’uomo nel secolo XX, mantengono uno degli valori più alti di biodiversità (si stima che più del 50% della biosfera sia localizzato nelle foreste pluviali che coprono solo il 7% della terra). E’ stato osservato che su un solo albero in una riserva naturale peruviana erano


16

lo rmiche, se di fo a la Gran r e iv d ie tt 43 spec te in tu ettaro presentinumero presendi foresta di 1 orneo stesso a. In 10 tratti ell’isola del B circa Bretagn ate a caso n pecie di alberi, Nord selezion contate 700 s ente in tutto il si sono o numero pres vio preso av lo stess a. 2010 ha le della bioic r io e a n m n A ere le naziona o 11 Ge Il giorn “l’anno inter ivo di proteggscomtt le o ie r ia uffic à” con l’ob tali dalla lo dare il diversit nimali e vege à di salvaguar specie a dalla necessit un rapparsa e . illustratole nel noa io iv r n o e it v ua terr i lavori a 110 ndo il q Duranteel WWF seco ogni anno circ e alla in d porto se si cedono terreno verg ari al stro pae tri quadrati di i a circa 30 ettal michilome ficazione, par etri quadrati stima cementie a circa 200 msecondo una hio il giorno noltre sempre rebbero a risc degli nuto. I F, in Italia sarrestri, il 66% % dedel WWi vertebrati te mmiferi, il 75 ittura 64% de il 64% dei mai rettili e addir uccelli, bi, il 69% de ua dolce. dro si gli anfi ei pesci d’acq desolante qua d l’88% letare questo A comp


17 aggiunge poi che anche il 15% te e il 40% della cosiddetta delle pianinferiore, ovvero alghe, fun vegetazione ghi, licheni, muschi e felci, si trovano a esse re minacciati. In Italia la perdita della bio subito una grande acceleraziodiversità ha dell’eccessiva urbanizzazion ne causata e. Nel giugno 1992 a Rio de Jan bri nominati della commissioneiro i memdi ben 192 paesi hanno approve mondiale venzione sulla diversità bio ato la conlogica intesa come variabilità degli organis d’ogni tipo, provenienti da eco mi viventi restri, marini ed altri ecosist sistemi terci, nonché dei complessi ecoemi acquatilogici di cui fanno parte. La convenzione rappresenta cordo globale ed esteso a tuttil primo acdella diversità biologica rico i gli aspetti noscendo per la prima volta ad essa un valo co nonché un valore ecologico,re intrinsesociale, economico, scientifico, genetico, culturale, ricreativo ed estetico educativo, , a tal punto da rappresentare una risorsa esse l’umanità e parte fondamenta nziale per cesso di sviluppo di una societàle del proL’Italia ha aderito alla conven . tandola con legge n°124 del zione adotgendo il Piano Nazionale di 1994 e rediche prevede due tipi di azioni,Biodiversità conoscitivo, di inventario dell una di tipo sità, di mappatura del patrimoa biodivernio natura-

le a livello di geni, specie, popolazioni, habitat, biotopi, ecosistemi e paesaggi e una di monitoraggio che permetterà la conoscenza delle variazioni, dei processi critici e delle problematiche che investono l’ambiente in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità.

Rifugio Piccole Dolomiti Alla Guardia

m.1136

il lato bello della vita Strada per Campogrosso n° 3300, Recoaro Terme (VI), 36076 - tel.0445 75257 cellulare 335 6901685 (aperto tutto l’anno)


moto

18

la rossa

Vi presentiamo il Moto club Ducati Vicenza e la sua super stagione

C’

di Enzo Casarotto

vedi alla

Il windsurf, questo sport che dai profani viene spesso confuso con il surf da onda, tra Valdagno e Cornedo non corre questo rischio. Un folto gruppo di “indigeni” del posto, piu’ folto di quello che potreste immaginare, sa perfettamente a cosa ci riferiamo. Da qui parte la nostra storia e la piccola enciclopedia del windsurf.

al fuoco per molta carne duto da Crie a ov nu ia è ar enza presie rinnovato Ducati di Vic il Moto club che nel 2010, dopo avere rilanciare vo intend una serie stina Longhin siglio Diretti n il proprio Conistico delle due ruote coizionali dior ad ot tr m t le al or sp lo lo rio raggio volte non so d’iniziative rimpre ma aprendo il prop mpo trate e se ch di al scipline ecialità da qu nghieri risultati sp a e ch an i lusi d’azione dalizio, dopo , alle moto lasciate. Il so2009, oltre alla velocitàs e turismo ottenuti nel cità, supermotard, cros eedway, Pit d’epoca velo e anche all’attività di spdi Massimo prenderà part. L’ingresso in società Vice CamBike e quad lare del Team Chimax e 2T e di altri Zambon, tito o motocross classe 250 mo per lo pione europe tto riesplodere l’entusiasicata in Itapiloti, ha fa ecialità ancora poco prat ’esiguo nuspeedway, sp lla scarsità di piloti e dell ). Si riparte lia a causa de presenti sul territorio (5e triveneto. mero di pistedi campionato italiano ladio Moto dalle prove ike i piloti del Team Paliero ed enauguranCon le Pit Ble Gollin e Alex Pellattonato Italiate è anche il ritorno in pista di Ropi he m ic ca M l no ne so o impegnati . Oltre al supermotard, berto Maria Coda nelle moto storiche (negli trambi sarann eto velocità e del club, impegnato anni 90 campione Triveneto e nell’ Alpe en iv tr l no e ne il punto fort loti che da Adria nella classe 250). In questa classe oltre rà sa la velocità are nei circuiti giovani pi Boscoscu- a Coda hanno ottenuto vittorie di prestigio a rt da anni a po o ben figurato come Luc iele Veghini parecchi piloti in casacca moto club Ducati nn an D ha , e tà pr ci sem europeo velo incitore di Vicenza e tra questi Alfeo Crestale Campioro Campioneaudatore Aprilia e plurivance, Alpe nato Italiano gare in salita ed Alpe Adria, Arll ur co nd diale E per anni e di Trofei mando Carniello e Giovanni Veneri nell’Alpe pionato mon gare di cam neto, Luca Bono vincitor per una Adria e triveneto mentre Franco Sandri, Gier Adria e Triveanche collaudatore e testal mondiale rolamo Croce e Tiziano Pellizzari hanno pria ra or ga , to in italiani e dalle 15 il meggiato nel Campionato Italiano, nell’Alpe ttore (nella fo rivista del se oltasi a Le Mans la 24 orMarcolongo Adria e nel Campionato Triveneto Velocità. sv , Roberto l campio- Anche nel quad il moto club Ducati sarà impeendurance d di maggio) ne primo week enofei e di tante gare sia abrizio, Pa- gnato con il marosticense Fabio Vivian mentre vincitore di trche nell’Alpe, i fratelli FBassa, Giu- nel motocross la presenza vicentina è assicuranato Italiano o Rodeghiero, Federico o Padovani, ta a carattere triveneto ed italiano. Si farà molta olo e Federic Mauro Andolfatto, Enz l Triveneto attività anche con i mototuristi (in un paio di seppe Piron, non vincitori di prove nerti ed Oscar occasioni in collaborazione con l’ I.P.A. -InterFranco Mog dria assieme a Paolo Sto o di super- national Police Association- e con il moto club e nell’Alpe Ales Hlad campione europee con Ivan di Cogollo del Cengio) con uscite di uno o più Venturato, A ungere al passato recent9) campioni giorni sia in Italia che all’estero. Il moto club ormoto, per gi 8) e Oscar Binotto (200 i campioni ganizza assieme all’Historic club di Schio, due Castello (200permotard e molti altr ialità. Ben raduni per auto e moto d’epoca con giro turistico triveneto su triveneti nelle varie spec passando per alcune ville palladiane. Una stagioAlpe Adria e ne che di sicuro rilancerà il club e soddisferà le esigenze di tutti i suoi iscritti. A proposito… c’è posto anche per voi motoristi. Info: 388-6944030 /388-6944033.


voce passione

C

windsurf 19

di Giulia Cracco Stevanella e Raffaella Frigo

OMMUNITY: Il gruppo dei “NORMALONI”, di cui facciaEcco che si alza “L’ORA”, il vento termico da Sud; l’espressione del windsurmo fieramente parte anche noi, è nato grazie a fista lacustre cambia e tutto diventa frenesia; in un batter d’occhio inizia la questo sport. Fatali furono le calde domeniche vestizione, si arma la vela, la spiaggia si svuota e il lago finalmente pullula di dell’estate 2003 passate a Torbole sul Garda. I vele: che spettacolo! nostri ragazzi scoprirono di condividere la stessa Quando il windsurfista comincia ad avere buona padronanza della propria passione e di venire tutti dalla stessa vallata. Il ritecnica ed è già pervaso dalla passione, scattano le levatacce mattutine. Si sultato è uno scombinato gruppo di amici schiavi parte alle 5 del mattino (che siano 2 o 20 gradi non conta), per raggiungere del vento o di qualsiasi tipo di brezza. MALCESINE per prendere il mitico “PELER”, vento termico da Nord. SPOT: Ad aspettarli e ristorarli, il mitico furgoncino di Antoine che distribuisce Per imparare l’ABC del windsurf Torbole è la spot caldi e fumanti cappuccini. consigliato; perfetto per i principianti ma ottimo anSe tira BORA si cambia rotta e lo spot più vicino è Sottomarina; le che per i manici rampanti. caratteristiche di questo spot, da alcuni addetti ai lavori definito il Ci si ritrova in Conca D’oro, in spiaggetta Paradiso o migliore anche rispetto alle assolate spiagge brasiliane...??!!!, sono: alle foci del Sarca e si assume la tipica posa del windvento forte e onde alte perfette per il wave .Questo spot è consigliato surfista in attesa del vento: in piedi, gambe leggermente ai PRO (windsurfisti con almeno 3 anni di esperienza e un minimo divaricate, braccia conserte, mano sotto il mento, espresdi 10 uscite per ciscun anno!!!!). È dura ma il godimento è assisione preoccupata e implorante. curato. Verso le 13 a Torbole si decide la giornata. Gli aspiranti riders puntano il dito verso il filo dell’orizzonte e confabulano eccitati sull’arrivo della prima raffica.

CIPPA: Vi presentiamo la più grande nemica di tutti I windsurfisti: La Cippa, ovvero vento zero, calma piatta…non ci resta che andare al bar…! Un’estraneo non può capire il disagio esistenziale che provoca questo fenomeno. VENTO: Eolo, Anemos, agoniato..VENTO! Se non ci sei tu tutto è vano e privo di significato. Quanti i momenti spesi di fronte alle previsioni meteo di tutti i siti internet nella speranza di una bufera; si elencano tra i più cliccati di tutti gli appassionati : windguru, windfinder, pradelafam. ATTREZZATURA: All’inizio c’è solo il noleggio: ci si accontenta di quello che passa il convento (le scuole di windsurf) ma diciamocelo… non si capisce un granchè… Li vedi arrivare con passo incespicante, con sotto braccio delle tavole che sembrano piùadatte ad essere imban-


20

del lago, ma le agitate acquee li aspetta le e ar lc so a e ch dite piuttosto ro volti (ignaro di quel ch ia della nail sorriso sui lo vero pura fatica) è garanz prime volte…ovra ossessione. a ad impascita di una futuin cui la passione cominci are: tavole, pr Nel momento indsurfista si inzia a com te, cima di dronirsi del w edino d’albero, boma, pinnetpette e per vela, albero, pi zio, muta, salvagente, scar rzando!!!). recupero, trape ti e cuffia (non stiamo sche e il conto un magazzino l’inverno…guan la casa diventa re il calcio o le casalino ic at m to au In cia a rimpiange corrente comin iko. ris dita dell’usaa te ghe parti rente cmpraven o via internet fio e na sa la è a ssaparola L’alternativ l posto con il pa cati. to praticabile su simi siti appositamente dediscarpette in tis lle ca ic de cl o st ui tramite vivamente l’acq e deve torPs. Si consiglia ENE per il principiante ch in centro a PR va mitico NEO ando scarrociando si ritro nare a piedi qusendo uscito dalla Conca…. Torbole pur es GIRLS: Viviamo nell’attesa dell’attesa del vento dei nostri uomini!! Non per questo non facciamo niente. Dopo qualche disastroso tentativo di approccio a questo sport diciamo che noi donne della community preferiamo sollazzarci al sole osservando i nostri impavidi eroi nell’esercizio delle loro manovre. Dobbiamo però ammettere che questo sport attira anche molte ragazze…tedesche. Ma le italiane sono sicuramente le spettatrici e le fotografe più interessate ed appassionate (ne sono prova le foto che condiscono questo articolo frutto della nostra piena partecipazione).

PLANATA: Chiedete a ch surf che cosa iunque pratichi il windprima volta su significa planare per la detgli cosa vu lle acque del lago, chiepezio, rilassareol dire agganciare il tralasciarsi trascin finalmente le braccia e to, chiedetegli are dalla forza del venè riuscito final cosa ha provato quando due i piedi ne mente ad infilare tutti e essere un tutt’gli streps e a sentire di chiedetegli co uno con l’attrezzatura, sa vuol dire se voli sul pelo de ntire che sempre più ve ll’acqua e che prendi lo se tutta la fatic cità, chiedetegli anche è valsa decisa a fatta all’inizio non ne posito chiedetemente la pena …approavete un pò di gli tutto questo solo se parlarvene per tempo perchè potrebbe delle ore….. PASSIONE: /pas’sjone/ Se mente che puòntimento intenso e veedizionandone la dominare l’uomo convolontà. Per informazio ni: lifestartsat gmail.it 20nots@

INSTALLAZIONE E MANUNTENZIONE IMPIANTI TERMOIDRAULICI CIVILI E INDUSTRIALI IMPIANTI SOLARI E RECUPERO ENERGETICO Via Giori, 41 - 36074 Novale di Valdagno (VI) - tel 0445 410564 - fax 0445 412734 - lorabrunosnc@libero.it


arti marziali

Vuoi essere un pulcino o un uomo?

A valdagno il MAESTRO CHEN ZHONGHUA TAIJI QUAN STILE CHEN METODO PRATICO HONG per un workshop indimenticabile

C

he sofferenza aspettare le notizie TV per sapere se e quando i voli sarebbero ripresi per quella dannata “nuvola” di ceneri dal vulcano islandese del ghiacciaio “impronunciabile” Eyjafjallajokul. Sapevamo solo qualche notizia dal sito web del Maestro che dall’Irlanda era riuscito ad andare in Finlandia e da là era in viaggio per la Repubblica Ceka da qualche giorno con traghetti e treni… Arriva finalmente la notizia, il Maestro riesce a prendere un treno che lo porta fino a Graz in Austria dopo più di 50 ore di viaggio e così partiamo immediatamente per raggiungerlo e portarlo in Italia. Io non voglio sempre ripetermi ma sapete quando vi siete innamorati di qualcosa o di qualcuno, allora è lì che si focalizza ogni vostro pensiero, è lì che spostate le vostre aspettative ed è ancora lì che l’emozione più grande vi congela il tempo… per me questo è il Tai Chi Chuan e allora condividere con il proprio Maestro l’emozione di trovare uno dei Grandi Maestri di questa Arte è indescrivibile. Così arriviamo al “Parco degli Angeli” a Malo, lo splendido Resort che ospiterà il Maestro Chen Zhonghua per il suo soggiorno nella nostra provincia per una settimana intera. Lì abbiamo prenotato una camera in stile con la cultura del suo grande paese di origine la Cina. Sì perché solo lì si può trovare l’accoglienza di una camera in sintonia con i 5 elementi o con i colori che più sono in armonia con te stesso. Così partono i nostri giorni di allenamento, i primi quattro direttamente con il Maestro Bon e noi tre allievi ed Istruttori della sua Scuola, intensi e pregni di sofisticati movimenti così efficaci da sembrare “finti”… lo sappiamo, dobbiamo cambiare atteggiamento… si deve pensare che quando un movimento viene bene e spontaneo allora “è sbagliato”, quando si trova grande difficoltà nell’eseguirlo e ci sembra del tutto incoerente con i movimenti puliti del nostro corpo, allora “è giusto”. Si deve “rovesciare il cielo” come dicono in Cina e cioè: il mondo della tradizione cinese fissa tutto “yang” il cielo e tutto “yin” la terra; noi siamo tra il cielo e la terra e veniamo considerati yin fino alle spalle, che fanno da divisori, e yang sopra. Così le braccia e le mani sono yang come la testa… e muoviamo costantemente questi arti per “fare” qualcosa. Allora “rovesciare il cielo” significa non fare che minimi movimenti

di Massimo Neresini con le mani e muovere invece le gambe e i piedi. Ci sembra di essere un po’ dei “robot” inizialmente e di essere distanti dallo stile Yang e anche dal Chen che siamo abituati a fare e vedere… ma questo è il Metodo Pratico del Grande Maestro Hong Junsheng che ha ricevuto l’approvazione direttamente dal Grande Maestro Chen Fake… si devono togliere e pulire le forme e le applicazioni da tutta una serie di movimenti del corpo che non servono all’efficacia della lotta. E’ sicuramente un modo diverso di vedere il Tai Chi Chuan ma quello che si avvicina di più alla tradizione di Arte Marziale, niente altro che uno stile molto potente di combattimento che impiega, con forte vantaggio, la meccanica interna del corpo per portare colpi sfruttando tutte le parti del corpo stesso, in particolare le mani, i piedi, i gomiti, le spalle, le ginocchia e le anche; quello che lui insegna altro non è che il distillato degli insegnamenti dei Grandi Maestri Chen Fake e Hong Junsheng”. Il Maestro Chen Zhonghua, allievo diretto della grande ed unica Scuola di stile Chen, Maestro di 19ma generazione dello Stile Chen sotto la guida diretta del Grande Maestro Hong Junsheng e Maestro di 2° generazione di Hunyuantaiji, allievo ancora oggi del Grande Maestro Feng Zhiqiang, ci raccoglie spesso attorno ad una lavagna dove cerca di spiegare, in un modo semplice le applicazioni del Metodo come se fossero

21


22

l’estratto di un libro di fisica e meccanica del corpo. Insomma è proprio “lezione”… dalla teoria alla pratica, alle applicazioni, sembra impossibile eppure altrettanto sembra così semplice quando riesci a superare il blocco al quale il tuo corpo e le tue abitudini ti hanno irrigidito. Vi assicuro che vedere in azione il Maestro è impressionante e addirittura imbarazzante tanto ti atterra con una facilità che ti fa sembrare ridicolo o peggio, ad un estraneo che ti sia messo d’accordo. Mi chiedo se mai potrò solo arrivare ad imboccare la stessa strada, perché non posso pensare nemmeno lontanamente di avvicinarmi appena alla sua tecnica; ma tutto questo invece di spaventarmi mi affascina. Usare l’energia dell’avversario in un modo così semplice e seguire degli insegnamenti così essenziali ma così potenti mi entusiasma sempre di più… anch’io nel mio piccolo faccio parte di questa “famiglia” e ne sono ultra orgoglioso… siamo in pochi e così non siamo parte di una grande ruota “commerciale” ma di una “élite” dell’Arte. “L’agire è il non agire”, uno dei principi del Taoismo viene così ad essere dimostrato in pratica ed il Maestro sembra essere assolutamente fermo mentre la sua energia travolge e respinge chiunque gli si oppone. Il Maestro Chen Zhonghua, con l’aiuto della sua semplicità e chiarezza, riesce a trasmettere, ad insegnare e a guidare gli

allievi verso mete che sembrano impossibili, attraverso percorsi duri e, a volte, difficili da capire. “Imparare non si finirà mai perché l’Arte non ha limiti” diceva il Grande Maestro Chen Fake e non c’è messaggio migliore da portare con sé in “saccoccia”. Ancora una storiella del Maestro Chen mi fa riflettere sull’Arte che stiamo assaporando giorno per giorno. Una storia cinese racconta: in poche settimane ci sono pratiche e stili che ti insegnano ad uccidere un uomo, con il Tai Chi Chuan dopo 10 anni puoi mettere il naso fuori dalla porta di casa… ma un pulcino, quando nasce, rompe il guscio e subito dopo può già beccare il cibo e vivere senza problemi, un uomo invece ci mette molti anni, forse 10 o 20 prima di essere effettivamente consapevole e vivere… allora “TU” vuoi essere un pulcino o un uomo? A te la scelta. Il momento più emozionante della settimana con il Maestro Chen però lo viviamo tutti alla fine dello Workshop del Sabato e Domenica a Valdagno dove, dopo una cerimonia che abbiamo svolto con semplicità ma che si attiene alla tradizione della Famiglia Chen, il Maestro Chen Zhonghua ha accettato come suo diretto Discepolo il Maestro Giuseppe Bon. Noi tutti siamo così orgogliosi di essere partecipi diretti della grande Scuola Italia Poon Zè Team e nello stesso tempo allievi di un Maestro che ci dà la possibilità di imparare e imparare continuamente l’Arte del

Tai Chi Chuan, la tradizione, la filosofia e l’armonia con la consapevolezza di essere parte di una grande FAMIGLIA. Ancora grazie al Maestro Chen Zhonghua per averci fatto assaporare l’efficacia e l’efficienza del Taijiquan stile Chen Metodo Pratico del Maestro Hong Junsheng e per i suoi continui insegnamenti di vita. Un grazie al mio Maestro Giuseppe Bon della Scuola Italia Poon-zè Team di Vicenza ed ancora complimenti per la sua investitura a Discepolo diretto del Maestro Chen Zhonghua. Anche noi un po’ ci sentiamo parte di questo onore e ònere. All’amico Enrico Stagni un grazie di cuore da tutta la Scuola per il suo fondamentale aiuto di interprete durato tutta la settimana… alla fine era very milked!! (solo noi sappiamo he he…). Non posso dimenticare di ringraziare le Piscine di Vicenza per la disponibilità della Palestra, Sportivissimo per darmi sempre da anni la possibilità di portarvi una leggera brezza della mia esperienza, il Comune di Valdagno, in particolare l’Assessore allo Sport Alessandro Grainer, per aver partecipato al benvenuto caloroso al Maestro Chen ed infine il GRANDE Verlato Gaetano dei Supermercati Verlato di Valdagno per averci offerto il suo sostegno pratico ed economico con il sorriso di sempre del tutto gratuitamente… ce ne fossero di persone come te che aiutano i giovani e gli sport minori! Quando il lavoro veramente produce…


Estate

danzante

A

Stage estivi di danza-kung fu-tai chi chuan-musica alla A.S.D. Accademia di Massimo Neresini

.S.D.ACCADEMIA in collaborazione con il Comune di Cornedo organizza per il mese di giugno alcuni importanti stage di Danza, Musica, Kung Fu e Tai Chi Chuan con la collaborazione e presenza di importanti Maestri ed Insegnanti che potranno dare un forte impulso alla formazione e conoscenza di queste Arti nel nostro comprensorio. Tengo fortemente a sottolineare che soprattutto per un principiante o per un bambino o un giovane che vuole avvicinarsi a questo fantastico mondo fatto sì di tanti sacrifici ma anche di altrettante grandi soddisfazioni, il modo migliore è proprio quello di conoscere e muovere i primi passi con grandi Insegnanti e Maestri che con la loro esperienza possono trasmettere i principi fondamentali dell’Arte che si fissano così indelebili nella mente e nel corpo. Vi trasmetto quindi di seguito semplicemente un mera elencazione degli eventi descrivendo con poche parole il percorso degli Insegnanti.

Dal 22 al 24 giugno 2010

STAGE DI DANZA E BALLI

DANZA CLASSICA ACCADEMICA 10,00 - 11,00 bambini (medio) 11,00 - 12,30 ragazzi (avanzato) Ins. Silvia Rinaldi: studia con i Maestri C.Sautman,

1°ballerina del Royal Ballet di Londra e M.Craciunescu, 1°ballerina dell’Opera di stato di Bucarest. Nel ’97 entra nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e qui lavora con i più grandi coreografi (Forythe, S.Guillem, R.Petit, G.Jauncu..), con ruoli anche da solista in “Giselle”, “Cenerentola”, “Lago dei cigni”, ect…, esibendosi nei più grandi Teatri (Metropolitan di New York, Opera di Parigi, Bolshoi di Mosca, etc…)…

DANZA MODERN JAZZ 17,30 - 18,30 19,30 - 20,30

Modern bambini

Modern ragazzi/adulti

HIP HOP 18,30 - 19,30 per tutti Ins. Amber Perkins: diplomata a “The Urdang Ac-

cademy of Ballet and Performing Arts”, Covent Garden di Londra, si specializza in musical, modern jazz, funky e hip hop…Partecipa a varie esperienze come ballerina (Festival Bar, per Giorgia con coreografie di L.Tommasini, Coreografa West Side Story e Oliver, partecipa a videoclip…). Studia con vari maestri (B.Edwards, M.Astolfi, B.Collinet, V.Pitzalis)….

stage DANZA CONTEMPORANEA 15,30 - 16,30 per tutti Ins. Margherita Calzana: studia in Italia presso il

Centro Internazionale di Movimento e Danza, diretto da F. Ferrari, e in Francia con Recontres Internationales de Danse Contemporaine, diretto da B.Hyron. Nel 2004 consegue a Parigi il Diploma di Stato di Professore in Danza Contemporanea.Dal 2005 è Presidente di Filodiarianna danzateatro di Schio. Collabora con altri coreografi (F.Ferrari, M.Abbondanza, A.Bertoni, C.Locatelli). E’ socio fondatore e consigliere di REV-rete veneta arti performative.

MOVIMENTO CON LA MUSICA 16,30 – 17,30 bambini asilo Ins. Elisa De Munari: laureata in DAMS, presso

l’Università di lettere di Bologna, ha seguito la specializzazione in tradizioni musicali extraeuropee presso il Conservatorio di Vicenza. Si sta diplomando al Conservatorio di Ferrara in contrabbasso, insegna propedeutica abbinando musica e movimento, adatto ai bambini dell’età infantile.

LEZIONE DI BALLI LATINI COSTO: € 10,00 (a persona) Martedì 22 giugno da ore 20,30 a ore 21,30 Ins. Daniel de Cuba: laureato in musica alla ENA,

Escuela Nacional de Arte a Cuba, sede in Avana, è ballerino scatenato ed è in Italia dal 1993. Insegna balli latini in Veneto e Lombardia, partecipando ai migliori festival latini….

LEZIONE DI TANGO ARGENTINO COSTO: € 10,00 (a persona) Mercoledì 23 giugno da ore 20,30 a ore 21,30 Ins. Jessica y Emiliano: coppia di ballerini argen-

tini, collaborano insieme dal 1994. Si esibiscono in diverse città italiane ed europee…Dal 2002 si trasferiscono a Vicenza, dove insegnano tango argentino, con passione e professionalità….

LEZIONE DI DANZA ORIENTALE COSTO: € 10,00 (a persona) Giovedì 26 giugno da ore 20,30 a ore 21,30 Ins. Jasmine: studia danza classica e moderna, fa

parte di un gruppo di danze storiche, si appassiona subito a ritmi afro-cubani e inizia dal 2002 il viaggio verso la danza del ventre, frequentando numerosi stage, il Master Class-Congresso Internazionale Danza Orientale e il corso accademico Arabian Dance School Buenos Aires del grande Amir Thaleb presso la Scuola Ailema di Genova

23


24

STAGE DI ARTI MARZIALI

Lezioni di Kung Fu 28-29-30 giugno 10.30 – 11,30 per bambini e ragazzi PARCO PRETTO - CORNEDO VIC. INGRESSO GRATUITO Lezioni di Tai Chi Chuan 28-29-30 giugno 09.30 – 10,30 per adulti PARCO PRETTO - CORNEDO VIC. INGRESSO GRATUITO M° Giuseppe Bon: Il Maestro Giuseppe Bon, nato

il 19/08/56 a Vicenza, è il direttore tecnico ed il presidente della scuola di arti marziali cinesi “A.S.D. Italia POON ZE’ Team”. Pratica arti marziali cinesi dal 1976 e per 15 anni è rimasto sotto la rigida guida del Maestro Shin Dae Woung, di origini coreane; il carisma e l’abilità del M° Shin, nonché l’impegno e la dedizione dimostrati dal M° Bon stesso, gli anno impresso uno stile ed un’impronta indelebili. Ha avuto molti altri Grandi Maestri ed attualmente è Discepolo diretto del Maestro Chen Zhonghua, Maestro di 19ma generazione della famiglia Chen per lo stile Chen metodo pratico Hong. M° Bon è cintura nera 6° grado, pluricampione italiano di Kung Fu, Sanda e Tai Chi Chuan. Vincitore nella categoria Maestri al 1° Word Kung Fu Cup nel 1997.

STAGE DI MUSICA

Gruppi musica classica ore 16.30/18.30

Insegnanti di musica classica e canto lirico: A.Castellani,pianoforte; R.Mosele,chitarra; M.Fracasso,canto lirico; A. Bergamin, clarinetto; C.Arnas, flauto traverso.

Gruppi musica moderna ore 18.30/20.30 18,30 - 19,30 per tutti.

Insegnanti di musica moderna: G. Faedo, batteria; R.Zoppelletto, basso; L.Grasselli, chitarra; M.Fracasso, canto moderno.

Si terranno lezioni di prova di vari strumenti esclusivamente prenotando l’insegnante G.Faedo: studia con A.Zucchi, M.Beggio, G.Principe e C.Meyer…Collabora con artisti internazionali della scena musicali attuale (L.Bassanese, P.Cox, B.Hoban, Decò, Trio de Janeiro…)

R.Zoppelletto: inizia con la chitarra classica all’età di 8

anni…a 12 passa al basso…Studia con F.Conte, N.Crosara e F.Malaman, collabora con artisti quali A.Carbognin, B.Hoban, P.Cox, Divertida…)

R.Mosele: ha studiato presso il CPM di Milano e il London

Guitar Institute. Insegna presso A.S.D.Accademia, le Officine Musicali di Vicenza e la Nuova Scuola di Musica di Bolzano.

L.Grasselli: dopo esperienze rock, passa allo studio della chi-

tarra acustica. Fonda “I Tavernicoli”, gruppo con il quale suona con artisti provenienti da varie nazionalità… partecipa a trasmissioni radiofoniche e a concorsi internazionali.

M.Fracasso: diplomato in canto llirico al Conservatorio di Vi-

cenza, si sta specializzando in canto rinascimentale barocco.Il suo repertorio spazia dal classico al moderno, dalla musica sacra al musical. Partecipa a vari concerti come solista e collaborando con diverse ensamble musicali.

A.Bergamin: diplomato in clarinetto (Conservatorio di Castel-

franco), ha studiato composizione e pianoforte e insegna in scuole della provincia..Collabora come compositore per il teatro e la pubbicità…

A.Castellani: ha studiato piano al Conservatorio di Vicenza, ha suonato in vari gruppi musicali in Italia e all’estero..Ha composto musica per film, pubblicità e documentari…Insegna in Accademia, Schio e Malo. Vengono organizzati, in collaborazione con il Comune di Cornedo, due spettacoli con ingresso libero che non potete mancare: il primo 18 giugno, ore 20.00, Biblioteca di Cornedo (Vi) SPETTACOLO DI FINE ANNO DI MUSICA con esibizione degli allievi di musica e canto e la partecipazione degli allievi di danza; il secondo 20 giugno, ore 20.00, Biblioteca di Cornedo (Vi) “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE”, musica di Mendelsson, coreografie di M. Mettifogo, Interpreti: allievi di danza classica e creativa con la partecipazione di allievi di danza contemporanea, diretti da Margherita Calzana. Infine la A.S.D. ACCADEMIA organizza dei CENTRI ESTIVI PER L’EDUCAZIONE ALLA DANZA, SPORT E MUSICA dal 14 GIUGNO al 16 LUGLIO con i seguenti orari: dalle 9,00 alle 12,15 - dalle 14,00 alle 17,15. I costi saranno di € 35,00 a settimana (mattino) e € 35,00 a settimana (pomeriggio). I responsabili dei bambini sono maggiorenni e professionali. Il centro accoglie massimo 20 bambini a settimana, sia al mattino che al pomeriggio e l’età varia da 3 a 10 anni ACCADEMIA DISPONE DI ARIA CONDIZIONATA PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI: A.S.D. ACCADEMIA Via Fogazzaro, 31 - 36073 CORNEDO VIC. (VI) tel.: 0445. 402240 - dalle ore 10.00 alle ore 12.00 - dalle ore 15.00 alle ore 20.00 - artaccademia@hotmail.com - www.artaccademia.it


pallamano

Europa Europa

25

Al primo anno di serie B, la pallamano “Europa-Enodia” Schio si affaccia all’Europa. Non è un gioco di parole ma un bella verità sportiva. Cronaca di ottimo quarto posto conquistato tra i grandi della pallamano continentale.

S

upportata dallo sponsor Europa Enodia la squadra scledense, durante il ponte pasquale, a campionati fermi, ha avuto la possibilità di recarsi in Repubblica Ceca e precisamente a Pilsen a disputare un importante torneo internazionale. La formazione è numerosa pur mancando due pedine fondamentali: i mancini Nicolini Simone e capitano Davide Torresan rimasti in Italia per impegni di studio e lavoro. Nel regno della pallamano, nel nord Europa e nei paesi dell’est è infatti sport nazionale, le prospettive per il torneo sono di partecipare e di confrontarsi con squadre di alta levatura, portare a casa tanta esperienza e…possibilmente limitare i danni. I gironi sono tutti egualmente impegnativi; per lo Schio si affrontano svizzeri, olandesi e cechi e l’allenatore Modesto Munaretto ha il suo da fare a tranquillizzare gli animi.Il sabato mattina vede gli italiani contro gli svizzeri che, dopo un tirato incontro, anche per un certo timore dell’EUROPA vengono superati di misura (9-8). Il secondo passo con il Lokomotiv di Pilsen e si scatena la squadra con Nicolini Michele ed i portieri Zaupa e Dalla Fina in gran forma (5 rigori parati ciascuno al termine del torneo ) e lo Schio lascia i padroni

Gruppo 1 SG Pfäffikon-Fehralttorf Pallamano Schio V&L Lokomotiva Plzen Gruppo 2 BSC Goldach Oliveo WHV Centauri 1 Handball Plzen Gruppo 3 JSG Münden/Volkmarshausen HV Swift 2000 1 M.A.T. Bolevec Veterans Plzen Gruppo 4 HV Swift 2000 2 Dianalund / Tersløse Håndbold WHV Centauri 2 Euroteam

di casa sul 14 a 9. Per superare il girone e guadagnare un insperato primo posto, si affrontano quindi gli olandesi, molto forti tecnicamente e fisicamente, che avviano un incontro che non lascia spazio alle mezze misure. Grande concentrazione e tenacia di tutti con una difesa attenta e un attacco che non spreca nulla per un finale che vede lo Schio vincente per 14 a 13. La serata si conclude fra i festeggiamenti con visita alla nota fabbrica di birra!La domenica inizia contro i Centauri olandesi e le stazze ciclopiche e la velocità di gioco fanno temere il peggio. Insuperabile la difesa ed in particolare il capitano Edi Cavedon a limitare l’incontenibile ala avversaria consentono allo Schio di accedere alle semifinali. L’incontro con l’handball Pilsen e in seguito, con il Bolevec, offro-

no spettacoli degni della lunga trasferta e, anche se sconfitto di misura lo Schio esce a testa alta dal torneo riportando a casa il quarto posto, esperienza e soddisfazione. Al seguito le instancabili tifose e i giovani promettenti dell’under 16 di Dario Zaupa e Matteo Fontana che ci raccontano: partecipare a questo torneo è stata una esperienza importante, soprattutto per i giovani, per confrontarsi con squadre di livello internazionale che possono solamente essere costruttive al mondo della pallamano italiana. Il torneo è stato giocato con impegno da tutti , ma questo si è visto dal risultato, ma non sono mancati i momenti di svago dove tutta la squadra si è divertita assieme. E’ stata una esperienza che ci ha permesso di crescere sia a livello tecnico che di affiatamento di gruppo.

Pfäffikon Schio (VI) Geleen Plzen

SWITZERLAND ITALY NETHERLANDS CZECH REPUBLIC

Goldach Pijnacker Wageningen Plzen

SWITZERLAND NETHERLANDS NETHERLANDS CZECH REPUBLIC

Münden

GERMANY

Roermond Plzen Plzen

NETHERLANDS CZECH REPUBLIC CZECH REPUBLIC

Roermond NETHERLANDS Dianalund/Tersløse DENMARK Wageningen Plzen

NETHERLANDS CZECH REPUBLIC


26 Formazione Allenatore Modesto Munaretto, dirigente Vladimiro Peserico portieri. Dalla Fina, Zaupa, Scattolaro, Rader, capitano Cavedon Edi, giocatori: Fontana, Munaretto Marco, Nicolini Michele, Slaviero, Carlo Strobbe, Azzolin, Soffiato, Pesenti, Fabrello, Peserico Andrea, Silvestri, Mattiazzi, Seganfreddo.

Il Famila

basket

chiude

con onore

Lo scudetto va al Taranto ma il Famila Schio è stato protagonista fino alla fine

A

Il presidente sig. Bruno Strobbe: “sono orgoglioso della prima squadra che sta crescendo facendo emergere i talenti locali valorizzando i giovani e non utilizzando “atleti” a gettone che molte società impegnano un paio di partite per salvare il campionato e poi rimandano a casa. La nostra è una società locale, con attività di consulenze presso le scuole ed un buon settore giovanile: vantiamo infatti circa 130 atleti effettivamente impegnati nei campionati dagli esordienti under 12 all’under 16. Come società ci impegniamo per la diffusione della pallamano a Schio e nei paesi limitrofi consci del valore educativo e preventivo dello sport. Pur essendo un’attività agonistica si cerca di far prevalere l’aspetto ludico e l’amore per lo sport ma non dimentichiamo che vantiamo la convocazione in nazionale di alcuni nostri atleti, la visita al settore giovanile dell’allenatore della nazionale Zupo e del selezionatore under 21 Oveglia”.

di Enzo Casarotto

cqua passata non macina più. La conquista del 4° scudetto della storia del Famila è solo rinviata. Questa la sentenza dell’ultimo verdetto della stagione 2009-10 del basket femminile che dopo gara-5 ha consegnato meritatamente alla Cras Taranto (che così eguaglia i 3 tricolori vinti da Schio) la vittoria del torneo numero 79 della FIP - Lega basket femminile italiana. Il Famila Wuber di Sandro Orlando ha tenuto testa alla formazione ionica raccogliendo in finale due vittorie in rimonta (dallo 0-2 al 2-2) che gli hanno valso la possibilità al PalaMazzola di giocarsi il tutto per tutto nella decisiva partita secca di finale poi vinta dalla Cras per 64-52. Nella partita n. 500 della capitana scledense Betta Moro Taranto ha dimostrato quel qualcosa in più (Mahoney su tutte: 21 punti 3/3 1/2 e 12/12 i suoi tiri liberi realizzati) che Schio forse con la presenza di Laura Macchi (infortunata) avrebbe potuto colmare… ma con i se e con i ma, non si va da nessuna parte… Detto della meritata vittoria di Taranto, bisogna fare i complimenti a questo Famila, ai suoi tecnici e a tutte le giocatrici protagoniste perché quest’anno sono riuscite ad andare fino in fondo nella sfida scudetto, vincere la coccarda della Coppa Italia, passare il turno il Eurolega e a battere per ben tre volte in stagione la Cras Taranto. “Ci davano per spacciati già dai quarti di finale contro Como – afferma il tecnico Sandro Orlando dopo gara5 - e invece penso che questa squadra abbia dimostrato grande organizzazione, grande carattere, ha sopperito a mancanze importanti con grande intelligenza, con tattica e con tecnica e questo va dato atto alle ragazze”. …Come darli torto? Ora si volta pagina e si guarda al futuro con qualche indiscrezione dell’ultima ora che prevede la riconferma del settore tecnico (e di Laura Macchi) e con la società in cerca di un play straniero che possa dare ampie garanzie nel gioco ma anche di continuità. L’ultima nota: un Palacampagnola gremito in ogni ordine di posto in gara-4 sta a significare che Schio vuole rimanere tra le big italiane del basket femminile. Per finire e darci appuntamento a dopo ferragosto, dopo una così esaltante stagione ricca di emozioni, bisogna ringraziare oltre alle ragazze, le vere protagoniste, il “grande presidente” Marcello Cestaro sempre in prima fila per incoraggiare le sue “potenti” ragazze.


’ to n e g r a rav d

entino, ic V o lt A y b g u R Il RAV, ndo posto: o c e s o im tt o n conquista u -arancio ro e n e n io z a per la form sempre i d to a lt u s ri r o è il migli

S

rugby

27

di Giulio Centomo

i è conclusa a Trento, la stagione 2009-2010 per la formazione Seniores del Rugby Alto Vicentino. La squadra di capitano Prosdocimi, allenata dai tecnici Fiorin e Zuin, ha espugnato anche il campo trentino in un match piuttosto sudato. Il RAV, vincendo per 15 a 10, si è confermato unico schieramento imbattuto nell’intero girone di ritorno e chiude la stagione al secondo posto in classifica, alle spalle di un Rugby Club Valpolicella inseguito fino all’ultimo istante. Sfuma per il momento la possibilità di accedere al Girone Elìte e di andare ai play-off per la promozione in Serie B, ma la medaglia d’argento non è di certo un risultato da buttare. Per la squadra nero-arancio, giunta ormai alle porte del decimo anno di attività, si tratta del migliore piazzamento da sempre che ha il sapore di


28

un po’ di amattoria, pur con persi all’andata vi a ol cc pi a a un menti in classific rezza per i pu atch sprecati. Eppure i nu e il m nt ra di du io ti ccol in un pa ein ro, 42 punti ra ri parlano chiain palio, ad impedire l’en plaliritorno sui 45 terra veronese contro la Scto. il pareggio in il mancato bonus di Tren nce gera Rugby edntribuire ad alcune defia leDi certo a co sono state le assenze di atuni del XV RAV a causa di numerosi infort i ti importanti i. Ma durante la stagione ova piuttosto grav o dato un’importante prn la giocatori hann scendendo in campo co on di maturazioneentrazione, giocando un buche massima conc sando prestazioni che an anrugby e dispen bblico accorso durante l’ ha il numeroso puare nei match casalinghi, ne no, in particol è conclusa anche la stagiofaapprezzato. Si ni giovanili con la soddisnno delle formazioro staff tecnico. “Quest’a tozione dell’intetato il Presidente Ezio Cen ra – ha commeno dimostrato una volta anco timi mo – abbiam svolto in sinergia negli ul utti. fr ro ti vo an la rt il po che o i primi ed im gioanni sta dand iosi che alcuni tra i nostri altà gl go da re ti ta no Siamo or re se no ad es catori cominci


rugbistiche importanti e che vengano conv cati nelle selezioni regionali. E’ la conf odell’intensa attività dei nostri tecnici, erma i quali hanno saputo formare al meglio i nostr gazzi, non dimenticando i valori che i ratraddistinguono lo sport del rugby. La consquadra ha dato poi prova della trasf prima ormazione delle singole individualità in un ottim collettivo raggiungendo un primo obie o ttivo che ci eravamo posti”. Con la stagione appena conclusa il vicentino ha visto una sempre magrugby diffusione grazie ai progetti rivolti giore ai più giovani portati avanti dalla Scuola Rug Palladio, ma anche alle numerosi by iniziative promosse da tutte le form ssime azioni beriche. Quest’anno poi, alla famiglia composta dalle società di Bassano, Vice già e dell’Alto Vicentino si è aggiunta la neonnza ata Valchiampo a cui tutti guardano con amm irazione per aver portato a termine un primo

29 campionato di Serie C per nulla facile. Tornando alla formazione Seniores del RAV i giudizi positivi non mancano. “Quest’anno – spiega il capitano Luca sdocimi - siamo sempre scesi in camp Progrinta e contando su di una panchina cheo con aveva nulla da invidiare ai titolari. Purtr non c’è stato qualche momento no che ora oppo un po’ rosicare, ma sono comunque contci fa perché vedo finalmente che tutti siam ento o maturati moltissimo, non solo sul piano tecni ma soprattutto nella testa. E’ stato ques co, to che ci ha permesso di disputare uno splen girone di ritorno, rimanendo imbattutidido in casa che in trasferta e collezionando sia 7 partite su 9, il bonus punti previsto , in marcatura di almeno quattro mete”. per la “Il secondo posto in classifica – dicono i tecnici Vittorio Fiorin e Fabio Zuin – infine affatto una punizione. Conosciamo gli non è ri fatti, ma i risultati delle ultime settimerroane

sono la prova che non abbiamo voluto terli. Ricordiamo il secco 32-0 infertoripecapolista Valpolicella. Tutti i ragazzi ci alla no creduto fino in fondo. Adesso poss hancontinuare a migliorare e chissà che all’iniamo della prossima stagione non ci siano izio nuove sorprese!” I due tecnici lasciano infatti un’ultima ranza, anche se nessuna notizia ufficspelo conferma, riguardo alla possibilità iale ripescaggio nella stagione 2010-201 di un 1 con l’ingresso dei due team italiani del Bene Rugby Treviso e dell’emiliana Aironi tton Celtic League, la competizione europeanella coinvolge dal 2001 le migliori squadre che federazioni di Irlanda, Scozia e Galles. delle sto dovrebbe comportare una revisione Quecomposizioni dei gironi che potrebbe nelle coinvolgere anche la Serie C… non resta che tendere le decisioni della FIR. Nel fratte atil RAV può concedersi il meritato ripos mpo o!


sci

30

il passero vola

Andrea Passerett i aspiranti ha onora al suo primo anno tra gli to il terzo posto internazionale Fil al trofeo a, conquistato l’a nno precedente

I

l salto nella categoria aspiranti è un salto mortale che non finisce più. Tutto cambia, e cambia in modo non solo brusco, ma addirittura brutale. Le gare da Fisi dievantano Fis, cioè non più nazionali ma internazionali. I rivali non sono più atleti della propria età o al massimo di un anno più vecchi, ma di ben cinque. Si corre contro uomini e non più contro ragazzini. Anche i tracciati non sono più gli stessi, né le piste sono quelle vicine a casa conosciute per averle fatte un’infinità di volte. Nella categoria aspiranti, lo sci arriva ai limiti del professioni-

smo e il gioco si fa davvero duro. Andrea Passaretti scia da quando era un bambino. Ha sempre fatto parte dell’Unione Sportiva Asiago Sci, in cui ha imparato a sciare fino a centrare importanti risultati, come l’eccellente terzo posto al Fila Internazionale, disputatosi sulle nevi della Plosa, Bressanone, a fine stagione. Era, infatti, tutto l’inverno che Andrea stava sciando alla grande. I suoi allenatori si dicevano certi che avrebbe potuto conquistare un podio importante, ma nello sci, come nello sport in genere, dove vincere e perdere è un affare di millesimi di secondo, e bisogna fare tutto alla perfezione, non è così scontato conquistare quanto si meriterebbe. Ma Andrea, “Passero” per gli amici, non ha mai smesso di credere nelle sue capacità e alla fine, proprio all’ultima gara, che, poi, era anche la più importante, è riu-

scito a sciare alla grande, facendo tutto alla perfezione e così segnando il terzo tempo assoluto, davanti a atleti austriaci, tedeschi, svizzeri e italiani. Un risultato che l’ha premiato e che gli ha dato le motivazioni giuste per affronatre questa stagione tra gli aspiranti, durante la quale Passero è riuscito a migliorare e confermare un buon

punteggio Fis. Si è sempre allenato con impegno e assiduità, ma è anche riuscito a frequentare con successo il secondo anno di liceo scientifico e questo doppio impegno, di alto livello sia sul fronte sportivo sia scolastico, gli dà merito.


dominio

recoaro

31

sci

ancio di il b o r a o c e r b Sci clu e invernale n io g a t s a im t t un o

P

di Gianni Garbin

rimavera tempo di bilanci per gli sciatori che hanno da poco concluso la stagione agonistica. Per lo Sci Club Recoaro, che dal lontano 1964 gareggia su tutte le piste di sci dell’arco alpino, è il momento di tirare le somme di una stagione che, insieme a quella che l’ha preceduta, è stata ricca di neve e inoltre, con l’apertura del nuovo impianto di risalita a Recoaro Mille, ha ridato entusiasmo ad una tradizione che si stava un po’ smarrendo a causa degli inverni avari di precipitazioni che avevano iniziato a dirottare molti giovani verso altri sport. Da un paio d’anni, un gruppo di giovanissimi ha rinverdito i fasti di un Club che nel passato ha saputo formare un gran numero di atleti fra i quali Stefano Reniero e Raffaele Cornale che hanno militato nelle rappresentative Nazionali. Il principale artefice di questa rinascita, manco a dirlo, è l’ormai super collaudato Allenatore Federale Carlo Pianalto, che dopo molteplici esperienze in campo nazionale ed internazionale, da un paio di anni dirige la Scuola Sci Recoaro Mille. Grazie anche agli ultimi acquisti della Scuola, Giobatta Pianalto, Giulio Salzani e il veterano Giampiero Griffani, Pianalto ha creato un team di tecnici altrettanto validi e motivati. Tutt’altro che secondario, inoltre il team di genitori che funge da skimen per preparare al meglio gli attrezzi dei nostri atleti. Ma veniamo a loro, i ragazzi, che sono stati gli artefici di questi ottimi risultati. Categorie Baby e Cuccioli: BERTOLDI MASSIMILIANO, BUSELLATO TOMMASO, CAMPOSILVAN FILIPPO, CORNALE PIETRO, CORRADIN MARCELLO, DANZO LUDOVICO,


32 GRIFFANI NICHOLAS, ORSATO AURORA, PIANALTO ASIA, TOBANELLI RICCARDO. Categorie Ragazzi e Alievi: BRUNIALTI MARIANNA, CORNALE GIACOMO, FACCIO FABIO, GARBIN NOEMI, SANTAGIULIANA MICHELE, STORTI ANDREA. Le gare disputate da questi atleti durante la stagione invernale sono state 23, di cui 13 del Circuito Provinciale, 5 dei Circuiti Regionali e 5 a livello Nazionale. Culminate, quest’ultime, con i primi 3 gradini del podio ottenuti ai Campionati Italiani FIE di Madonna di Campiglio dai Cuccioli Tobanelli, Griffani e Camposilvan. Nell’arco della stagione ben 54 volte ci sono stati piazzamenti nei primi dieci, di cui 12 volte al primo posto, 11 volte sul secondo gradino del podio e 5 volte sul terzo gradino. Inoltre, i due Baby Cornale Pietro e Pianalto Asia si sono piazzati al secondo posto del circuito Provinciale FISI. Adesso lo Sci Club non rimane certamente alla finestra ad attendere il prossimo inverno, ma già da giugno inizieranno gli allenamenti estivi nel ghiacciaio della Val Senales e la preparazione atletica affidata al Preparatore Atletico Paolo Pedrazzoli. Per chi volesse contattarci i recapiti sono:3393767494 - 3457963596.


’ un idea nata

un anno fa

Vi presentiamo la Scuola Italiana Nordic Walking Recoaro Terme, la guida giusta per diventare un nordic walker, una persona che si tiene in forma vivendo appieno le bellezze della natura.

E

ra aprile del 2009, quando ci siamo trovati attorno ad una tavola e abbiamo sentito la necessità di far nascere questa nuova associazione. Sette istruttori, chi già con esperienza, chi neofita, comunque con un obiettivo comune, dare visibilità al nordic walking. Il camminare con i bastoni si stava sviluppando in maniera enorme, la nascita della Scuola Italiana Nordic Walking, aveva dato il via, in Italia, a quella fase di curiosità, che precede ogni grande movimento, Pino Dellasega e Fabio Moretti, si stavano muovendo alla grande, intercettando gli istruttori delle altre associazioni e creandone di propri. Ci siamo semplicemente detti: Recoaro Terme ci deve essere e deve essere tra le migliori filiali della Scuola Nazionale… E così è stato… Partiti in sette, abbiamo avuto l’aiuto di persone che da subito ci hanno creduto, e non solo, ma hanno anche voluto esserci. La squadra era da primato, il punto di riferimento, importante e primario è stato Tutto Sport Recoaro, con la base fissa di tutte le nostre partenze. Ma anche il Comune di Valdagno, con l’Assessore Grainer, forza trainante e motivante, di questo movimento, ed il parco la Favorita, come punto di ritrovo. Lo scorso anno è stato determinante, il punto di partenza di tanti corsi, di tante situazioni, di emozioni fortissime. Si perché il Nordic Walking, non è solo la camminata con i bastoncini, è anche l’emozione di potersi guardare attorno e assaporare quanto di bello abbiamo, nei nostri paesaggi.

Ma cos’è il Nordic Walking:

E’ una pratica sportiva dove si utilizzano dei bastoncini in maniera attiva, il bastoncino aiuta e sospinge la persona. Si differenzia in modo importante da quello da trekking, dove il bastone serve per il solo equilibrio.

Uno sport per tutti….

Ed è assolutamente vero, dai bambini di 5,6 anni agli adulti over 70. La tipologia e le età dei praticanti sono assolutamente le più varie, e si riscontrano risultati positivi per le varie forme di patologie esistenti, cardiopatici, diabetici, ipertesi, depressione, obesi, e quant’altro. Stiamo collaborando, come testman, con il dottor Grainer, assessore allo sport di Valdagno, e ricercatore presso la facoltà

di medicina dell’università di Padova per uno studio sul consumo energetico nella pratica del Nordic Walking. Ecco alcune domande e risposte su questa disciplina:

Dove si pratica?

Si pratica in tutti i posti, strade, sentieri, boschi, mare, montagna, dove esiste la possibilità di eseguire correttamente il gesto tecnico.

Cosa servono i corsi di Nordic Walking?

Ad apprendere il gesto tecnico ed imparare l’utilizzo attivo del bastone. Al contrario di quello che si pensa, il gesto tecnico, è assolutamente semplice, ma non automatico. Quando si afferma che con il nordic walking si muovono il 90% dei muscoli, si intende, sempre, attraverso un gesto tecnico corretto. Noi affermiamo sempre, provare per credere, basta venire ad una delle nostre presentazioni per capire su quali concetti ci muoviamo.

Chi sono gli istruttori della Scuola Italiana Nordic Walking di Recoaro Terme?

Siamo in 18, attivi, e la nostra Associazione è così composta: Presidente Stefano Orsato, Vice Sabina Arnas, Segretaria Franca Bergamasco, Consiglieri Paolo Asnicar e Paolo Storti, istruttori, Stefano Prebianca, Michela Prebianca, Valerie Cavion, Stefano Fochesato, Luca Piazza, Vania Orsato, Paolo Bernardi, Giampaolo Rigon, Cumerlato Luigi, Pellizzari Franca, Eugenio Ponza, Tognacci Claudio, Antonio De Toni.

Dove operiamo?

Il centro nevralgico è Recoaro Terme, dove la Scuola è nata, e dove abbiamo il punto di riferimento più importante, Tutto Sport Recoaro. La sede della Scuola è all’interno del Centro Termale, alle Fonti Centrali, per gentile conces-

nordic walking 33


34 sione del Dott. Abalti. A Valdagno, dove operiamo in accordo con il Comune e con l’Assessore Grainer, nostro grande e convinto sostenitore. A San Vito di Leguzzano, dove abbiamo una nostra istruttrice e la collaborazione ed il sostegno dell’Assessore allo Sport, Stefano A Magrè, con un altro nostro istruttore, che opera in zona, con ottimi risultati. A Schio, in collaborazione con il negozio 4 Sport, nostro nuovo partner.

Cosa offriamo?

La presenza costante ed assidua dei nostri istruttori, tutto il tempo dell’anno, con le varie iniziative che ci coinvolgono.

I NOSTRI CORSI

Corso base: 5 lezioni, 4 da 1,5 ore, con l’insegnamento della

tecnica base, 1 lezione da circa 3 ore, che vuol essere una passeggiata, altrimenti detta “nordicchiata” e che serve ad una valutazione di massima dell’allievo

Corso Avanzato:

Si parla di tecniche di fitness con i bastoni, insegnamento delle tecniche di respirazione e concentrazione attraverso lo shooting, l’insegnamento dell’utilizzo del test UKK, il Gymstick, e tanto altro.

Long Track:

Percorsi lunghi, appositamente studiati per il nordic walking, che proponiamo con cadenza di quindici giorni, e uscite con la luna piena.

Uscite serali e pomeridiane: A Recoaro Terme, il martedì e il venerdì, alle ore 19.30,

con ritrovo presso Tutto Sport Recoaro, e sempre a Recoaro il mercoledì alle ore 13.15. A Valdagno il martedì, ore 19.30, con partenza presso il parco La Favorita. A San Vito di Leguzzano il lunedì e Mercoledì alle ore 18.30 A Magrè, il giovedì, alle ore 19.30

Prossimi appuntamenti:

Per la Scuola Nazionale organizziamo il 29 e 30 maggio un corso di apprendimento sull’utilizzo del GPS, e il 10 e 11 luglio, il secondo corso istruttori, in quel di Recoaro. A livello locale, ogni mese, è possibile vedere i nostri calendari aggiornati sul nostro sito internet. Sito Internet e telefoni per info. www.nordicwalkingrecoaro.com 0445 75395, 3358087400 Questi i recapiti dove trovare info e chiedere consigli sul nordic. Ci piace ricordare che i corsi vengono effettuati con almeno 10 persone, ed è sufficiente dare il proprio nominativo allo 0445 75395, che darà una data di massima per l’inizio corso. Il punto di riferimento: Abbiamo deciso di assegnare al negozio Tutto Sport Recoaro, la qualifica di negozio Amico del Nordic Walker, in quanto, grazie alla professionalità dei nostri istruttori, Franca Bergamasco e Stefano Fochesato, abbiamo instaurato un rapporto privilegiato, e, vogliamo che tutti i nordic walker, che arrivano a Recoaro, si sentano a casa loro, con la possibilità di entrare in negozio e chiedere percorsi, consigli, materiali. Entro l’estate, metteremo a disposizione dei nordic walker le cartine con segnati i sentieri da noi preferiti e consigliati.


Grande ciclismo

ciclismo 35

a Schio, uno

I

da alcuni inseguitori e si forma un gruppetto di quindici atleti al comando a dettare il ritmo. Al 77° chilometro i ciclisti scelgono se fare il medio corto o il lungo. A quel punto rimane in testa per il corto un gruppetto che si sgrana piano piano fino all’ultima discesa in cui rimangono in sei al comando. Arrivati all’ultima curva grande volata che vede trionfare Adriano Lorenzi, classe ’67, del team Avesani bike, davanti al giovanissimo classe ’84 Luca Manfredi dell’ Asd Team Pianeta Bici Cervelo e ultimo gradino del podio per Enrico Giordano del Team Strazzer. Ricordiamo che Lorenzi, nel 1985 ha vinto il Mondiale Categoria Juniores con Mario Cipollini. Tra le donne, successo invece della vicentina Martina Zanon dell’Asd bike Emmegi Time che rifila un distacco di 1’03” a Sere-

Granfondo fi’zi:k: una prima su tutti edizione vincente rtenti; .200 pa i fronti con ben 2 s e Luperini trionfo di Kaireli

on’ora, è inie quando, di bu pronti a parnt ia ch ec nn so 200 ciclisti o era ancora l centro di Schi cifica, colorata e vivace dei 2.ito per la maggior parte pa ed ne in io so as or nv rc pe gistico. In ziata l’i a avventura. Un l’aspetto paesag tire per una nuovma che ha sbalordito tutti per tantissimi pedalatori della dei partecipanti ialisti delle Granfondo e tanti, i. gara tutti gli spec2.200 c’erano ben 451 vicentin tra cui Michael Rasmusdomenica. Tra i anche numerosi professionistileti della Lampre, Andrea Ospiti della gara ambilla (Colnago Csf) e tre at sen, Gianluca Bro Furlan, Mauro Da Dalto. da ricordare e raccontare a Brendene, Angelstato certamente uno di quelli densi interamente dedicate Lo spettacolo è prima delle due giornate scle bike con la Valleogra Mtb chi si è perso la su strada, domani mountain partenal ciclismo, oggi leti prima della mpagnato gli at a fi’zi:k, Gabriele Beco Race. ac ha ile er av nd ie prim Un timido sole sponsabile commerciale dell’azore delle ruote e dei pedali za e quando il re o in gara, ha dato il via, il ruma gara davvero avvincente. nedetti, anch’ess tti i partecipanti l’inizio di un che ha saputo risolvere le ha segnato per tu da parte dell’ organizzazionetima ora che ha visto il perGrande logistica previste, anche quelle dell’ul gio al Passo Sella. problematiche imi, eliminando di fatto il passag arantacinque chilometri di corso accorciars n un passo sostenuto, dopo qu a davanti a tutti con un diPartiti subito co scaini in località Tonezza pass circa 30 atleti. Poco prima gara, Simone Bo su un gruppo di inseguitori di Matteo Cassini, classe ’76 screto vantaggio lle Xomo passa al comando e subito raggiunto da altri di giungere al co pollini Tuttosport.com ma vienam Uc Emporio Bici Max della Giordana Cie Montanari, classe ’72 del te della corsa, due atleti, DavidTomasi. andare la testa team e Michele ra di gara, continuano a com rolla a distanza. Allo scolI tre, dopo un’oun nutrito gruppo che li cont atleti al comando: Stefano gli inseguiti da ventano cinque iordano, classe amento Xomo di8 dell’Asd Blu Bike, Enrico Gse ’85 dell’Asd lin na Gazzini, dell’ Arco’6 as cl se , as os Tura, cl dell’Asd razzer, Nicolò Ild baleno Carraro Team, ter‘84 del Team St , Stefano Ganassi, classe ’59 o Cassite am at Te M :k o za a 3’17” Monica Bonfanti del fi’zi pol e il solit Cooperatori Uni il 60° chilometro, vicino a GS Massi Supermercatiz Brivio. rso Ve . ni il quintetto di La gara continua nel frattempo per chi ha Santa Caterina, ene raggiunto vi scelto il lungo, un percorso davvero impe- dall’arsta te gnativo nonostante, come già detto, l’esclu- rivo, stacca con sione del Passo Sella dal tracciato. un azione di forza Gotsch. Alla salita di Faedo passa un quartetto in Quando Dainius percorre l’ultima curva a testa alla corsa composto dal portacolori gomito, i numerosi spettatori applaudono fi’zi:k Nicolò Ildos, Phicgo Gotsch, Hubert e lo accolgono festanti. Braccia al cielo, Krys e Dainius Kairelis, compagni di squa- volto disteso per una gara vinta con forza, dra nel team Giordana Cipollini Tuttosport. intelligenza e lavoro di squadra. Alle sue com. Dainius, con l’aiuto del compagno spalle arriva Krys e ultimo gradino del polancia la fuga, mentre Huber controlla a di- dio per Gotsch. stanza Gotsch. Grazie all’ottimo lavoro di Tra le donne le attese della vigilia sono stasquadra, Kairelis passa al Monte di Malo te rispettate. Fabiana Luperini ha, infatti, con circa 3’ di vantaggio sugli inseguitori, dominato la gara femminile, staccando di e incrementa il distacco portandolo a 5’ sul oltre venti minuti Passalacqua Daniela e Monte Magrè dove scende a 60 Km\h. Il Roberta Moschen che si sono giocate il sesuo compagno di squadra, a 20 chilometri condo e terzo gradino del podio in volata.


36 Roberto Cunico, è arrivato primo tra i quasi 500 vicentini presenti e ha vinto il prestigioso Trofeo offerto da “Il Giornale di Vicenza”. Giornata di festa per l’azienda fi’zi:k anche per i risultati sportivi che ha ottenuto: buonissimo nono posto assoluto per Nicolò Ildos e un sorprendente Gabriele Benedetti giunto sessantaduesimo LE PAROLE DEI PROTAGONISTI Adriano Lorenzi, classe’67, veronese dell’Avesani bike, vincitore assoluto Mediofondo maschile: “Sono davvero contento, solitamente faccio i percorsi lunghi ma in questo momento non ho la condizione, visto che sono tornato alle corse da poco dopo anni di inattività. Quando riesco a scollinare bene posso fare la differenza. Il percorso mi è piaciuto molto, e l’ho trovato impegnativo, come è giusto che sia. Ho avuto un piccolo momento di crisi nella seconda salita ma sono riuscito a recuperare in discesa. È stata una gara sempre a rincorrere chi tentava di scappare, ma li abbiamo controllati bene. Ho già vinto la mia scommessa tornando a gareggiare, spero di avere altre giornate belle come queste”. Martina Zanon, classe ’79, di Bassano del Grappa, dell’Asd Bike Emmegi Time, vincitrice assoluta Mediofondo femminile: “Che posso dire? il Challenge Giordana mi piace molto, è la mia terza vittoria stagionale e questa di oggi ha un sapore diverso perché correvo in casa. Percorso inedito e molto duro. È stata un giornata pesante per me, la fatica si è sentita e dopo il bivio tra medio e lungo ho continuato a spingere senza sapere quale era il mio distacco dalle altre. Temevo la Gorini e la Moschen, ma la prima non l’ho vi-


sta in partenza e la seconda ha girato nel lungo. Ora mi concentrerò sulle ultime due tappe del Giordana, sperando di ripetere la bella gara di oggi” Dainius Kairelis, classe ’79, di Breganze, Giordana Cipollini Tuttosport.com, vincitore assoluto Granfondo maschile: “Oggi è stata molto dura perché ho pedalato per circa 60 km da solo rintuzzando continuamente gli attacchi degli avversari. Gara molto nervosa, non riuscivo a staccare in modo deciso i miei rivali molto determinati. Conoscevo bene il percorso e, per fortuna, gli organizzatori hanno deciso di togliere un tratto, a detta di molti, pericoloso. E’ la mia seconda vittoria dopo il passaggio alle Granfondo”. Hubert Krys, classe’83, Giordana Cipollini Tuttosport.com, secondo classificato assoluto Granfondo maschile: “Io e Dainius abbiamo cercato, subito dopo il bivio, di fare selezione per capire chi poteva impensierirci; a quaranta chilometri dall’arrivo lui è scattato e io ho provato a controllare Gotsch. Una volta sicuro del vantaggio del mio compagno sono scattato quando mancavano circa venti chilometri e mi è andata bene. Il tracciato è stato disegnato molto bene, duro, con delle salite niente male” Phicgo Gotsch, classe ’84, terzo classificato assoluto Granfondo maschile: “A metà gara ho provato a tirare un po’ di più per tentare una fuga, forse ho esagerato ma volevo puntare alla vittoria. Il terzo posto mi rende felice lo stesso. Ora mi concentrerò su qualche gara in Austria per migliorarmi. Il percorso mi è piaciuto molto, è stata una prima edizione niente male”. Fabiana Luperini, classe ’74, Sc. Selle Italia Giordana, vincitrice assoluta Granfondo femminile: “Oggi il percorso era davvero duro ma quando la strada comincia a salire, mi sento a mio agio. Come al solito non avevo rivali e ho fatto la gara sugli uomini. Spero, prima o poi, di trovare qualche avversaria che possa impensierirmi. La prossima Granfondo in programma e la Damiano Cunego”. classifiche al link: http://www.sport-media.it/new/press_ev.php?rdm=42

Grande

ciclismo 37

ciclismo

a Schio, due

La Valleogra Mtb Race, con mille partenti, chiude in grande stile “Vivinbici” Vittoria per Rojas e Pia Sundstedt

L

a minaccia del mal tempo e della pioggia, scatenatasi fortunatamente, proprio alla fine della gara, non ha intimorito i 1000 biker presenti alla partenza della quinta edizione della Valleogra Mtb Race. Dopo la giornata di ieri dedicata ai più piccoli che ha visto grandissima partecipazione all’evento “Bimbi in bici”, quest’oggi giornata rivolta alla cultura, con la visita guidata all’archeologia industriale di Schio, al giardino Jaquard e a Palazzo Fogazzaro dove erano esposti i quadri di Alfredo Ortelli, famoso pittore locale. La seconda giornata di “Vivinbici” dedicata alla mountain bike, è partita sotto un sole coperto dalle nuvole. Partenza alle ore 10 per i Biker del percorso Marathon di 62 km, mentre alle 10.30 per chi si cimentava nel percorso Classic di 44,5 Km. Circa una trentina gli atleti che hanno preso parte alla Combinatissima, dimostrando grande voglia di mettersi alla prova. Dopo aver corso ieri la Granfondo fi’zi:k, infatti, i trenta stakanovisti del pedale sono saliti, oggi, sulla mountain bike. Partiti tutti molto forte, a ritmo sostenuto, già al primo dei due passaggi previsti a Santa Caterina, s’è formato un gruppetto composto da Johann Paullhuber, classe ’74 del Silmax Cannondale Racing Team, Federico Fuser, classe ’85 dell’ ASD G.S. Cicli Olympia e Julian Becerra Medina del Focus Factory Racing Mtb Team. In località Bovotti il terzetto viene raggiunto da altri cinque bikers tra cui Rafael Visinelli del Gruppo Sportivo Forestale e Mario Rojas del Focus Factory Racing Mtb Team. Al secondo passaggio a Santa Caterina si staccano con un’azione convinta, Pallhuber, Visinelli e Becerra Medina mentre, poco più indietro, la gara femminile vede al comando Anna Ferrari dell’Elettroveneta Corratec e Roberta Gasparini di Pedali di Marca. Pia Sundstedt òlegermente attar-


38

data sembra controllare la situazione. Poco prima del Monte Novegno a Contrà Rossi, il gruppo si separa, chi per continuare sul percorso Classic, chi invece proseguire per il Marathon. La situazione della gara lunga maschile vede ricomporsi il terzetto che aveva comandato nei primi chilometri con Johann Paullhuber, Federico Fuser e Julian Becerra Medina di nuovo al comando, seguiti da vicino da Marzio Deho dell’ Asd G.S Cicli Olympia e Rojas. Varia anche la testa della corsa per quanto riguarda le donne con Pia Sundstedt che raggiunge e supera la Ferrari e la Gasparini dopo meno di 20 km. A San Rocco, Rojas prova a prendere il largo spingendo sui pedali, solo Pallhuber gli sta a ruota mentre Deho li segue più staccati. Manuele Spadi, del Focus Factory Racing Mtb Team , Julio Caro Silvia del TX Active Bianchi e Visinelli restano ad inseguire ma con circa due minuti di distacco.

Il passaggio a Contrada Zovi non cambia la situazione di testa e, a Fontane di Sotto, Pallhuber aggancia Rojas anche se la fatica per lui inizia a farsi sentire. L’ultimo tratto, infatti, serve a Rojas per dare una zampata finale per la vittoria, staccando il rivale che passa sul traguardo a 7” dal primo. Deho, visibilmente amareggiato all’arrivo per un inconveniente tecnico, si deve accontentare del terzo posto a 28”. Quarto Manuele Spadi, quinto Caro Silva , distanti rispettivamente circa 4’ e 6’. Il percorso Classic ha visto invece trionfare Alessio Illi dell’ Asd Team Performance con 12” di vantaggio su Nereo Canale dell’ ASD Scavezzon e 13” su Andrea Pendini dell’Adv Team. Quarto Mauro Simion e quinto Renato Fochesato. La gara Marathon femminile non ha più storie, la campionessa finlandese Pia Sundstedt domina la corsa arrivando prima davanti ad Anna Ferrari e Roberta Gasparini. Il Classic femminile non ha avuto grandi colpi di scena perché la friuliana Paola Maniago, leader della Serenissima –Gran

Veneto, ha condotto la gara senza grossi problemi, lasciando il secondo gradino del podio a Sabrina Garbin a 5‘ e il terzo a Valentina Donà a 10’. Si chiude così una due giorni di grande ciclismo per Schio che ha accolto calorosamente sia la gara su strada di ieri che quella odierna di mountain bike. Una soddisfazione da condividere con le organizzazioni delle due gare, l’amministrazione comunale e tutti colori che hanno creduto in quest’evento originale ed unico nel suo genere. LA PAROLA AI PROTAGONISTI Mario Rojas, classe’ 85, colombiano. Da cinque anni vive in Italia, Focus Factory Racing Mtb Team , vincitore gara Marathon maschile: “E’ stata una gara davvero dura, grandi salite con un ritmo sostenuto. Sono sempre stato lì davanti, sulla salita del Novegno ho provato a staccare i miei avversari e ci sono riuscito, facendo una buona selezione. I muri di neve sul Monte Nove-


record

39

a schio

sub

A Schio il IV trofeo “Veneto Apnea” nuovo record nazionale italiano nella rana subacquea di Michele Tomasi

I

gno sono stati una bella sorpresa perché non avevo mai provato il percorso.” Johann Pallhuber, classe ’74, altoatesino, Silmax Cannondale Racing Team, secondo classificato gara Marathon maschile: “Una gara molto impegnativa per me oggi perché volevo vincere e sono molto deluso. Ho tirato sempre dall’inizio alla fine. Sono stato vicino a Rojas fino agli ultimi chilometri quando ha accelerato sui pedali e io non ho più avuto energie per contrastarlo”. Marzio Deho, classe ’68, Asd G.S Cicli Olympia, terzo classificato gara Marathon maschile: “Non sono per niente contento, ero sempre lì con i primi, ma ho piegato la catena sulla discesa del Monte Novegno e da lì in poi ho dovuto controllare e mantenere il terzo posto. Questa volta sono stato sfortunato, spero di rifarmi appena possibile!” Pia Sundstedt, classe ’75, finlandese ma vive in Germania, Team Craft Rocky Mountain, prima classificata gara Marathon femminile: “Oggi ero un po’ stanca perché ieri ho partecipato e vinto una gara di oltre 100 km al Bike Festival di Riva del Garda. All’inizio, infatti, ho faticato a tenere il ritmo della Ferrari e della Gasparini ma sono riuscita a riprenderle dopo 20 km quando le gambe hanno cominciato a girare. Percorso bellissimo. Gli ultimi 30 km in single track molto divertenti, i sentieri assomigliano un po’ a quelli della

Foresta Nera” Anna Ferrari, classe ’78, Elettroveneta Corratec, seconda classificata gara Marathon femminile: “Ho fatto un buon inizio poi ho perso qualcosa ma sono riuscita a stare dietro ad un mostro sacro come Pia Sundstedt, è stata la mia prima volta nel Marathon qui e il percorso mi è piaciuto davvero molto, era veloce e divertente”. Roberta Gasparini, torinese, classe ’68, Pedali di Marca, terza classificata gara Marathon femminile: “Oggi mi è piaciuto molto il percorso, vario e divertente anche se ero stanca perché ho fatto una gara ieri di XC. Sulla salita del Monte Novegno la fatica si è fatta sentire e in alto c’era la nebbia, non si vedeva nulla. Ad ogni modo, una gran bella gara e conto di tornarci”.

di Antonio Rosso foto di Apnea Futura e staff di Michele Tomasi

l 25 aprile alle piscine comunali di Schio si è tenuto il IV trofeo “Veneto Apnea”, gara di qualificazione nazionale di apnea dinamica, con e senza attrezzi, valevole come Campionato Provinciale Vicentino e Campionato regionale. Ad organizzarlo l’ Associazione Sportiva Dilettantistica, Apnea Futura, di recente costituzione, con la collaborazione dei soci del Centro Subacqueo Nord Italia. La competizione ha visto la partecipazione di otto società e 30 atleti. Nell’apnea dinamica senza attrezzi (rana subacquea), è risultato vincitore nella categoria elite maschile Michele Tomasi, delle Rane Nere sub Trento che ha stabilito il nuovo record nazionale. Il trentino, pluricampione mondiale e campione italiano in carica, ha migliorato il primato precedente, che già gli apparteneva, di ben 15 metri portandolo a 175 metri, grazie ad un’apnea di 3 minuti e 4 secondi. Ottimo il secondo posto di Massimiliano Vidoni del circolo sommozzatori Trieste con 150 metri. Subito dopo la gara, Michele ha voluto ringraziare Franco Danieli che lo ha sempre seguito dal punto di vista tecnico ed ha espresso, assieme alla soddisfazione anche l’incredulità per il risultato: “Mi sono allenato bene negli ultimi tempi, ma non credevo di migliorarmi così tanto”. Nella categoria elite femminile si è imposta Francesca Scolari della Nuoto Pinnato Tarvisium con 96 metri, seguita dalla vicentina Paola Negrini di Apnea Futura con 90 metri. Nella apnea dinamica con attrezzi, importanti risultati sono stati ottenuti da Aldo Stradiotti, delle Rane Nere Sub Trento vincitore con 175 metri e Lorenzo Bossi, secondo con 153 metri della Nuoto Pinnato Tarvisium. Nella categoria elite femminile prima Michela Ravazzolo del Club Sommozzatori Padova con 149 metri, seconda con 117 metri Isabel Rigotti dell’Ata Sub Levico, campionessa europea in carica, al suo rientro alle gare dopo un lungo periodo di assenza per motivi di salute. I vicentini nel complesso non hanno demeritato, oltre al 2° posto di Paola Negrini, Stefano Correale è risultato vincitore nella classifica maschile per esordienti. La classifica per squadre è stata vinta dalle Rane Nere Sub Trento.


Quarto trofeo “veneto apnea” Gara di apnea dinamica con attrezzi Risultati: primi tre classificati SPECIALITÀ

Class. Atleta

Società

metri

Esordienti femminile

1

Maltese Dafne

Circolo Sub Ghisleri

50

Esordienti maschile

1

Correale Stefano

Apnea Futura

50

2

Franzo Emanuele

Nuoto Pinnato Tarvisium

50

3

Bonivento Enrico

Nuoto Pinnato Tarvisium

50

1

Rovattini Paolo

Circolo Somm. Trieste

75

2

Avrese Alberto

Nuoto Pinnato Tarvisium

75

1

Vannicola Mirko

Nuoto Pinnato Tarvisium

100

2

Germani Stefano

Circolo Somm. Trieste

78,5

3

Staffiero Filippo

Apnea Futura

62,7

I categoria femminile

1

Goble Jennifer Joi

Apnea Futura

84

I categoria maschile

1

Savron Giacomo

Circolo Somm. Trieste

100

Elite femminile

1

Ravazzolo Michela

Rane Nere Trento

149

2

Rigotti Isabel

Ata Sub Levico

111,1

3

Berton Monica

Club Sommozzatori Padova

107,8

1

Stradiotti Aldo

Rane Nere Sub Trento

2

Bossi Lorenzo

Nuoto Pinnato Tarvisium

153,2

3

Ruzza Marco

Club Sommozzatori Padova

133,7

III categoria maschile II categoria maschile

Elite maschile

175

Gara di apnea dinamica senza attrezzi Risultati: primi tre classificati SPECIALITÀ III categoria maschile

II categoria maschile Elite femminile Elite maschile

Class. Atleta

Società Circolo Sub Ghisleri

metri

1

Tinti Alessio

2

Zanlungo Francesco Club Sommozzatori Padova

3

Paoli Alessandro

Circolo Somm. Trieste

1

Ugolini Alessandro

Rane Nere Sub Trento

2

Dal Dosso Francesco Club Sommozzatori Padova

1

Scolari Francesca

Nuoto Pinnato Tarvisium

96,3

2

Negrini Paola

Apnea Futura

90,2

1

Tomasi Michele

Rane Nere Sub Trento

175

2

Vidoni Massimiliano Circolo Somm. Trieste

150

3

Mardollo Marco

125

Club Sommozzatori Padova

50 50 75 75

APNEA FUTURA

È una nuova Associazione Sportiva Dilettantistica nata quest’anno. L’Associazione ha sede a Vicenza in via Dante, 18 e si propone di promuovere, programmare e realizzare l’attività della pesca sportiva, delle attività subacquee e del nuoto pinnato. In particolare si propone di sviluppare l’immersione in apnea e la formazione sportiva di Apneisti e Apneisti Agonisti. Nello statuto è prevista espressamente anche la promozione della presenza femminile nelle varie attività sociali, compreso l’insegnamento e la direzione, come segno democratico e di pari opportunità. L’allenamento è svolto ogni martedì alle 20.30 alle Piscine di Vicenza in Viale Ferrarin. Presidente Alessandro Stella cell. 337 487609 Mail: info@apneafutura.com - www.apneafutura.com


‘ Zane sport

ciclismo 41

Due grandi eventi a Zanè: pallavolo, al Padova il Trofeo delle Province Venete Under14; e corsa su strada: l’azzurra Debora Toniolo e Diego Gaspari vincono la “Puro 10000”

A

Zanè si sono disputati due importanti appuntamenti sportivi riguardanti la pallavolo giovanile e la corsa su strada: nel volley il Trofeo delle Province Venete 2010 e la prima edizione della “Puro 10000”: gara podistica competitiva inserita nel calendario della FederAtletica provinciale valida come prima prova del circuito podistico dell’Alto vicentino. Il primo evento disputato al palazzetto dello sport con l’atto finale del Torneo delle Province Venete riservato alle rappresentative under 14 maschili di pallavolo organizzata dal Comitato provinciale di Vicenza Fipav con la collaborazione delle società Olimpia Zanè e dell’Assessorato allo sport, è giunto quest’anno alla quinta edizione e ha visto, in mattinata la conclusione delle fasi eliminatorie mentre il pomeriggio è stato dedicato alle finali. Nella finalissima si è imposta la selezione under 14 di Padova vincente per 3-0 sui vicentini (bissando così il titolo dello scorso anno) mentre nella finale di consolazione, per il terzo gradino del podio, Venezia ha battuto Treviso. Per Padova nell’albo d’oro dopo il 2007 e 2009 questa è la terza vittoria seguito da Vicenza (2006), Padova (2007) e Treviso (2008) vincitori di un’edizione a testa. A premiare si sono alternati il presidente regionale della Fipav Adriano Bilato, quello vicentino Davide De Meo e l’Assessore allo sport di Zanè Roberto Berti.

di Enzo Casarotto

le del paese con partenza ed arrivo nell’area degli impianti sportivi. La gara disputata a ritmi elevati è stata incerta fino alla fine: lo scledense Diego Gaspari (Co-Ver Sportiva Mapei) ha avuto la meglio allo sprint, (in 31’20” media di 19,2 km/h.) su Michele Giofre’ (Atletica Castello). Terzo gradino del podio per l’italo-marocchino Bazhar Taoufik (Atletica Biotekna Marcon) che ha concluso la gara in 31’44”. A dare lustro a questa prima edizione, la presenza di nomi eclatanti; primo fra tutti quello dell’azzurra Debora Toniolo (G.S. Forestale) specialista nella maratona e nel fondo che non ha deluso i suoi sostenitori vincendo in campo femminile con il crono di 36’17”. Al secondo posto, Chiara Renso ( Atletica Vicentina) in 36’53” davanti alla marocchina Laaraichi Siham (Atletica Blizzard) giunta terza con il tempo di 37’11”. Per gli atleti di casa del Runners Team Zanè il miglior risultato fra le donne è stato di Tiziana Scorsato 11^ assoluta femminile in 41’50” mentre fra gli uomini al 21° posto in 35’41” si è piazzato Fabio Pergher. A fine gara grande soddisfazione di tutti per la buona riuscita dell’evento e per l’unanime apprezzamento manifestato dai partecipanti con l’appuntamento per tutti nel 2011 con la seconda edizione motivo di rivincita per tanti.

Le vie di Zanè sono state teatro anche della prima edizione della gara su strada “Puro 10000”. Tale evento sportivo, da tempo atteso dai numerosi appassionati podisti locali, è stato organizzato dalle associazioni sportive Runners Team Zanè e A.S.D Puro Sport con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco e del Gruppo Alpini di Zanè. Nonostante la leggera pioggia del mattino e la temperatura non certo primaverile, la corsa ha visto la presenza di oltre 300 runners che hanno gareggiato su un anello di 5 km. (due le tornate), completamente chiuso al traffico, lungo alcune vie e la pista ciclabi-

FRATELLI CAMPOSILVAN SNC DISTRIBUZIONE BEVANDE

Vai sempre a tutta birra

VIA BELLA VENEZIA 52 36076 - RECOARO MILLE - VICENZA TEL 0445 75044 - FAX 0445 75438 E- MAIL: CAMPOSILVAN@TIN.IT


42

poker per

Alessandro

Battaglin

È

di Demitri Brunello

Alessandro Battaglin (Peugeot 207 S2000), il vincitore della 24^ edizione del Rally Città di Schio, secondo atto del Challenge Rally Nazionali di IV zona a coefficiente 1,5. La gara, organizzata dalla Scuderia Città di Schio, dopo aver conosciuto una forte adesione (122 iscritti e 118 partenti), sinonimo di apprezzamento da parte di piloti e squadre, all’atto pratico, con il confronto sul campo sviluppato sulla lunghezza delle sette Prove Speciali odierne, ha conosciuto un vero dominio del portacolori della scuderia Hawk Racing Club, assecondato sul sedile di destra da Justin Bardini. Passato a condurre di forza dal

primo impegno cronometrato, il driver di Marostica, nonostante le difficoltà create dalla nebbia presente a tratti nel primo giro di tre prove, è riuscito a contenere gli attacchi che gli provenivano da più parti conquistando così un significativo poker di allori in questa gara, una delle più ambìte del triveneto. Senza sbavature, dunque, la prestazione di Battaglin, tornato a vestire i panni del rallista dopo otto mesi di inattività, confermandosi pilota di alto livello. Il “tempo imposto” stabilito, secondo la normativa vigente, per tre quarti dei concorrenti per la prima prova a causa dell’interruzione di questa dovuta all’incidente della Renault Clio S1600 del gentleman Walter Gentilini ha rimescola-

to notevolmente le carte per le posizioni soprattutto di vertice. Così, il Rally di Schio numero ventiquattro, per le restanti posizioni del podio, è arrivato a decidersi sull’ultimo tratto competitivo, la celebre “Santa Caterina”. La sfida ha riguardato il vicentino di Arzignano Massimo dal Ben, con una Renault New Clio Sport R3, opposto all’acclamato locale Efrem Bianco (Peugeot 207 S2000), arrivati alle soglie dell’ultima fatica divisi da soli 3”6. Alla fine ha prevalso il primo, con un eccezionale colpo di reni finale con il quale ha piegato la resistenza dell’altro di soli 4”5. Bianco dunque completa il podio con una prestazione disputata in crescendo, dopo che in avvio aveva sofferto per una esalazione di benzina in abitacolo oltre che per il fatto di essere a corto di preparazione avendo ridotto drastica-


rally

43

- Bardini Battaglin cing Club Hawk Ra

mente la propria attività sportiva. Notevole pure il confronto sviluppatosi per le posizioni di immediato rincalzo del podio, con protagonisti il vincitore delle ultime due annate della gara, l’altro locale Andrea Smiderle (Peugeot 207 S2000) oltre a diverse Renault New Clio R3 che hanno animato anche l’omonimo trofeo di zona. Alla fine, la quarta piazza l’ha fatta sua Smiderle, certamente penalizzato dal tempo imposto della mattina, oltre che da un problema all’impianto interfonico dei caschi. Quinta piazza per il veneziano Emanuele Zecchin (renault Clio R3), protagonista di un brillante rush finale dopo un avvio in sordina causato da un leggero stato influenzale e da poca sintonia con la vettura. Dietro Zecchin, con una Clio della Power Car Team, sono giunti il comasco Marco

Roncoroni (sesto con una Renault Clio R3) ed il bergamasco Rudy Alberghetti (settimo con una vettura simile), mentre le belle prestazioni dello scatenato pordenonese Michele Doretto e del bresciano Davide Arici (anche loro su una Clio R3) sono state offuscate da errori (incidente per entrambi) proprio nella prova conclusiva, quelli che li hanno estromessi dalla classifica finale. Andrea Dal Ponte (Renault Clio Williams), lo scledense Andrea Zagardi (Renault Clio S1600) e Alberto Rossi (Renault Clio R3) completano la top ten. Il Gruppo N è andato invece in mano al trentino Alessandro Bisoffi, con una Renault Clio Rs, anche undicesimo nella generale.

Al rally città di schio il pilota di Marostica Alessandro Battaglin vince, davanti uno strepitoso Massimo Dal Ben.


44

Tra i ritiri “eccellenti” si sono registrati, nell’ordine, quelli del lombardo Alessandro Proh a causa di una panne elettrica (PS 3) alla sua ammiratissima Proton Satria S2000, di Nicola Stefani (Abarth Grande Punto S2000-incidente nella PS 2) e del friulano De Cecco (Peugeot 207 S2000), per abbandono volontario prima dell’ultima chrono avendo una non felice situazione di classifica, dovuta all’attribuzione del tempo imposto della prima prova. La coppa delle scuderie è stata appannaggio della bassanese Hawk Racing Club, grazie alle prestazioni di Battaglin, Bianco e Zagardi. Notevole l’afflusso di pubblico lungo le prove speciali: i tanti appassionati hanno potuto seguire le evoluzioni delle vetture in gara nella massima sicurezza grazie all’allestimento predisposto dagli uomini dell’organizzazione in concerto con le Forze dell’Ordine. Nella foto free press: BattaglinBardini in azione (Fotosport).

Dal Ben - Corso Rubicone Corse

Classifica Finale: 1. BattaglinBardini (Peugeot 207 S2000) in 57’18”1; 2. Dal Ben-Corso (Renault Clio R3) a 25”1; 3. Bianco-Celi (Peugeot 207 S2000) a 33”2; 4. Smiderle-Favaro (Peugeot 207 S2000) a 55”6; 5. Zecchin-Scattolin (Renault Clio R3) a 1’27”4.

eli Bianco - C g Club Hawk Racin


a s o r a z via la 14^ for femminile: al Ciclismo Women le c y C b m C . .S G l stagione de

L

otto di Enzo Casar

o Sporione del Grupp a 14esima stag omen è iniziata sotto le W tivo Cmb Cyc ! Dopo poche settimane di la el st a on orso vanta una bu con sede a Sant gara, la società di tutto rispetto con quatgià un palmaresottenute: la maglia tricolore tro vittorie già nto ai Campionati Italiani Sa di Nicole Dal 2010, la prima vittoria su di Ciclocross va Ketty Bidese a Bovolostrada dell’allieometro a Sossano grazie a ne, una a cron e la vittoria dell’esordiente Jessica Schiavo,Sperotto ottenuta a Dro in Maria Vittoria rmazione del D.S. Claudio trentino. La follezionato anche quattro seTurcato ha co le allieve con Michela Pavin condi posti tra a Kosic (Capriva in Friuli) e (Dro), Nikolin o a Mereto di Tomba UD eNicole Dal Sant d’onore sono state conqui altre tre piazze Capriva da Marta Parise, da state sempre aardo a Mareno di Piave e da Claudia Brocc Sperotto a Mereto di Tombar Maria Vittoria Podio stagionale ancora pe tra le esordienti.(3^) a Mareno di Piave e da di Michela Pavin e i piazzamenti stagionali to segnalare anch a con Maria Vittoria Sperot o. Rossella Fontanriva e 4^ a Mareno e a Lepros te 3^ anche a Cap successo - spiega il presiden e “La chiave del uarda - sta nella passione ch leMario Dalla G te costantemente ad ogni ale i et ch m an ta le no at ta ni on og ogni gara!”. ”C ero namento e in ricorda il Patron Carlo Baciliche – rto ti ce en e sono piazzam dgruppo è coeso - segno che il le altre atlete i risultati e le so pru G tte tu Il r ”. pe e, e ar ch riv an enti tarderanno ad ar disfazioni non da 20 ragazze, con 11 esordi e 1° o i st nt po ie m rd i (eso po è co ina a le più giovan e 9 allieve. Tr iano Giulia Sabadin, NikolSara gg re e, ga ris ) Pa no ta an ar 2° Pia Monaco, M lauMektic, Maria a Strozzo, Chiara Zanettin, C arM sc a ce ik an Er ani, Pilon, Fr ria Chiara Bonadim dia Broccardo, Vittoria Sperotto; alla categonna A ia o, ar nt M e Sa al to D na e co etty rtengono Nicol “Allieve” appa ina Kojic, Federica Pasin, K Miol a, ik an N nt n, ria Fo Formila Fontana , Vale Bidese, Rosannassica Schiavo. Je chela Pavin e

ciclismo 45


46

Unichimica srl

Via Roma, 292 36040 Torri di Quartesolo (Vl) e-mail: info@unichimica.it - http://www.unichimica.it

Unichimica srl

Via Roma, 292 36040 Torri di Quartesolo (Vl) e-mail: info@unichimica.it - http://www.unichimica.it


E finalissima

L

a finale scudetto sarà un affare tra la Isello Vernici Valdagno e il Follonica. Veneti e toscani se la sono aggiudicata soltanto con garatre di semifinale. Fontana &C hanno dovuto superare un ostico Amatori Lodi (aveva vinto garadue al Capannino) ma il match decisivo è stato praticamente senza storia. Ben diverso e più sofferto il percorso della Isello Vernici in un derby fratricida con un Breganze degnissimo avversario. Garauno, disputata sul neutro del PalaDolfin a Bassano, s’era conclusa soltanto ai rigori (risultato finale 10-8 per Rigo e compagni) dopo che tempi regolari e supplementari si erano conclusi in parità. Ma quei sessanta minuti di gioco avevano lasciato più di qualche perplessità perché gli uomini del tecnico Jorge Valverde non hanno saputo esprimersi ai livelli del potenziale tecnico che possiedono. Campanelli d’allarme che non erano stati tenuti in debita considerazione. La riprova è avvenuta immediata in garadue al PalaLido. Il Breganze lì ha dimostrato di crederci nel recupero, ha confermato di essere una squadra di gran spessore, ha puntato su un gioco ordinato e sulla velocità, valori che una Isello Vernici per una parte molle e poco lucida non ha saputo contrastare. E’ stato così, che in maniera neanche tanto sorprendente, il Breganze è riuscito ad imporsi meritatamente per 5-3. Eppure lo straordinario popolo della Curva Nord alla fine ha deciso di rincuorare i loro beniamini gridando a più riprese “Saremo sempre con voi”. Dopo le due prove molto opinabili tirava in città una brutta, e forse giustificata, aria

hockey 47

L’isello vernici valdagno conquista la finale con una grandissima prova di maturità, trascinata da una “curva nord” letteralmente fantastica di scetticismo sulle possibilità della Isello Vernici di sovvertire i pronostici in gara tre, sempre al PalaLido. Cosa sia successo in realtà nel frattempo è difficile dirlo. Fatto sta che un piccolo grande miracolo s’è verificato proprio nella partita decisiva che, comunque, è stata soffertissima ma altrettanto voluta nella vittoria finale (5-3). La Isello Vernici ha mostrato l’altra faccia, quella dei tempi migliori della regular season. Sostenuta da una platea come quella della Curva Nord che ha riversato in pista un tifo indemoniato. La Isello Vernici ha interpretato subito la partita come doveva essere fatto, ha saputo recuperare lo svantaggio iniziale con una rimonta intelligente e l’ha poi conservata con una difesa fatta di particolare applicazione. Il blocco della Isello Vernici ha offerto un altro scampolo di maturità quando il Breganze s’è riportato sotto (3-4). I biancocelesti non hanno perso lucidità e concentrazione, hanno reagito e con una funambolica rete di Nicolia c’è stato l’al-

di Giannino Danieli

lungo decisivo. Il Breganze lì ha accusato un colpo durissimo e la Isello Vernici è montata in cattedra disputando gli ultimi minuti con un possesso palla come lo sanno fare solo le grandi, circuitazione veloce della pallina nella metà campo ospite con avversari vanamente alla ricerca di interrompere quel forsennato torello.


I

Quattro giorni di sport, quattro giorni fitti di manifestazioni per tutti, questa è la Festa dello sport 2010 di Giulio Centomo

l Comune di Valdagno insieme al CONI di Vicenza ed alla Consulta delle Società Sportive valdagnesi organizza quest’anno un evento che non ha eguali. Dal 3 al 6 giugno la città si popola di sportivi come non mai, gli impianti valdagnesi accolgono dimostrazioni, incontri, tornei, ma anche stand gastronomici e buona musica. La manifestazione si propone di offrire alle diverse società sportive partecipanti la possibilità di una vetrina d’eccellenza per i propri atleti, per le proprie realtà e per le attività svolte con grande impegno durante tutto l’arco dell’anno. Attraverso il variegato calendario della manifestazione si vuole riscoprire Valdagno nella sua ampia offerta dedicata allo sport, ma soprattutto trasmettere ai numerosissimi partecipanti l’importanza dell’attività fisica a tutte le età, per il benessere del corpo e della mente, ma anche per i valori fondamentali di cui proprio lo sport è portatore. Valori che si discostano totalmente dalle aberrazioni e dagli inquinamenti a cui sempre più spesso i media ci abituano, valori che sono parte importante della vita di ognuno e valori che ognuno può diffondere ogni giorno. Fischio d’inizio giovedì 3 giugno per una

giornata tutta rivolta alle scuole con “Valdagno che gioca”, “Valdagno che corre”, il campo scuola di MTB e ancora basket, pallavolo e calcio. Venerdì pomeriggio aprono i gazebo dedicati alle società sportive e gli stand gastronomici, accompagnati da dimostrazioni di moto trial e trial bike, skateboard, danza, ginnastica ritmica ed il torneo di basket 3 vs 3 organizzato in collaborazione con Non mi l’Agno. Fino alle 23.00, spazio aperto per la giocoleria e dj set con “Clash of the Titans” insieme a Eriq Dj, Mr. Jimma e Giuno Dj. Il weekend si arricchisce ancora con le lezioni gratuite di fitness al Parco della Favorita, l’appuntamento con il calcio a 5 per il Memorial Massimo Ponza ed il nordic walking che tanto successo ha riscosso in città. Al Palasoldà vanno in pedana le finali del Campionato Regionale giovanile di scherma e al campo da rugby del Polisportivo ritorna la Sopressa Cup con incontri amichevoli ed il tanto atteso “terzo tempo”. Proseguono le dimostrazioni delle società sportive allestite presso il Piazzale Rivoli accompagnate dall’animazione per bambini curata dal Centro Nuoto. Sabato arriva in città il gruppo ciclistico

degli amici di Prien Am Chiemsee, mentre dal Parco della Favorita parte la passeggiata tra le contrade con il Centro Servizi “Le Guide” e alla sera l’attesissimo spettacolo musical-teatrale “Boxe a Milano” del cantautore Pacifico. Domenica mattina sull’erba dello Stadio dei Fiori prende il volo il 28° Campionato Cisalpino di aeromodellismo, gran finale di questa Festa dello Sport valdagnese nel pomeriggio con la sfilata delle squadre, le premiazioni finali e lo spettacolare atterraggio dei piloti di parapendio. “Sono stati mesi di lavoro molto impegnativi per tutti – commenta l’assessore allo sport Alessandro Grainer – e per questo voglio ringraziare il gruppo di lavoro che si è costituito attorno al mio assessorato, un gruppo affiatato e motivato, con tante idee e voglia di fare. Grazie di cuore anche alla Consulta delle Società Sportive, motore della festa e dello sport valdagnese e alla protezione civile, che non ha mai fatto mancare il suo supporto. La soddisfazione più grande è quella di vedere questo evento prendere forma grazie all’impegno di tutti e ad un vero lavoro di squadra”.


49

‘ i d e v o gi 10

03/06/20

dalle

09,00 alle 11,15

Valdagno che gioca - Campetto di rugby: Campo scuola MTB Park sud del Palalido: Valdagno che corre - Palalido: Basket e calcio a 5 femminile Stadio dei Fiori: Quadrangolare di calcio - Ex Galoppatoio: Torneo di pallavolo Campo da rugby e pista di atletica:

17,00 alle 23,00 Piazzale Rivoli: Apertura gazebo Società Sportive e punti di ristoro Piazzale Rivoli: Sport di strada: street basket, skate, trial, bike trial Piazzale Rivoli: DJ SET: “CLASH OF THE TITANS”Featuring: Eriq Dj, Mr. Jimma and Giuno DJ (P4TM) dalle

vener

di ‘ /20

04/06

10

10,00 alle 21,30 Parco della Favorita: Lezioni gratuite Fitness outdoor Piazzale Rivoli: Apertura gazebo Società Sportive e punti di ristoro Palestra di Novale: Memorial Massimo Ponza Palasoldà: Finale Campionato Regionale giovanile di scherma Piazzale Rivoli: Attività sportive dimostrative - Piscina: Dimostrazione Nuoto/Tuffi Parco della Favorita: Arrivo gruppo ciclistico di Prien Partenza dal Parco della Favorita: Passeggiate in collina a cura del cs le guide Parco della Favorita: Dimostrazione nordic walking a cura della Scuola Italiana Campo di rugby: Sopressa cup: partite amichevoli - Parco della Favorita: Stand gastronomici “gnocchi con la fioretta” Parco della Favorita: Panificio“Boxe a Milano” dalle

sabato 05/06/2010

09,00 alle 19,30 Partenza e arrivo: Parco della Favorita: Campionato Veneto di mountain bike Stadio dei Fiori: 28° Campionato Cisalpino di aeromodellismo Palasoldà: Finale Campionato Regionale giovanile di scherma Parco della Favorita: Lezioni gratuite Fitness outdoor - Parco della Favorita: Long track di Nordic walking a cura della scuola italiana - Campo di rugby: Sopressa cup: partite amichevoli - Parco della Favorita: Stand gastronomici:“gnocchi con la fioretta” Palestra di Novale: Memorial Massimo Ponza - Piazzale Rivoli: Animazione per bambini delle Società Sportive - Stadio dei Fiori: Sfilata e premiazioni finali Stadio dei Fiori: Chiusura della manifestazione e atterraggio piloti parapendio dalle

domeni

ca

06/06/20

10


lettere 50

Potete scrivere al Senatore Alberto Filippi inviando le vostre e-mail a: sportivissimo@mediafactorynet.it

Tenetevi le Olimpiadi, completateci la ciclabile

Caro Emanuele, Gentile Senatore, come residente della Valle dell’Agno, Vicenza, non aspiravo sinceramente alle Olimpiadi Venete del 2020, perse, senza gara, a vantaggio della capitale, sebbene Roma avesse dato una pessima immagine di sé nei recenti mondiali di nuoto, passati alla storia per le solite scandalose ruberie italiche. La candidatura veneta mi è sembrata fin da quando se ne è cominciato a parlare un sogno troppo ambizioso da essere evidentemente irreale; come veneto e come residente della Valle dell’Agno mi accontenterei di un intervento molto meno importante, il completamento della nostra pista ciclabile nell’alta valle. In questi giorni, credo, si sta completando il tratto che da Cornedo congiunge Valdagno, sarebbe proprio un peccato fermarsi lì e non raggiungere Recoaro. Ci sono speranze, secondo lei, che almeno questo, che non è un sogno impossibile, si riesca a realizzarlo? Grazie, Emanuele.

che rabbia aver perso così la candidatura veneta per le Olimpiadi del 2020. Che rabbia che abbia vinto chi non avrebbe dovuto per quella, come giustamente ricordi tu, ladresca gestione per le opere collegate ai mondiali di nuoto. Abbiamo perso, ma continueremo a lottare perché il Veneto abbia quello che si merita che sono sia i grandi sia i piccoli eventi, le grandi come le piccole infrastrutture. Vanno bene le ciclabili, ma ci meritiamo anche le Olimpiadi. Cioè non dobbiamo accontentarci sempre delle briciole, che, poi, come briciole costano sì meno, ma non hanno in sé la forza di muovere finanziamenti importanti in tempi brevi. E’ vero, la ciclabile della Valle dell’Agno è un gran bel progetto. So che nel tratto realizzato da Tezze a Cornedo è molto frequentata. So che è tenuta molto bene. Certo, bisogna completarla. Il tratto Valdagno – Recoaro sarebbe sicuramente il più bello, il più suggestivo. E’ anche il tratto più necessario, perché c’è una strada sola, stretta e trafficata. Credo che esista un progetto di massima. Credo che i sindaci della valle ne stiano parlando per capire come e quando realizzarla. Però, per interventi come questi, non c’è quella procedura “d’urgenza” che invece è tipica dei grandi eventi, e i tempi di decisione, ahimè, non sono mai brevi, anche se si cerca in tutti i modi di dare risposte sempre più veloci. Ogni volta, ripeto, per interventi di questo tipo, è sempre difficilissimo trovare i soldi. Ma non scoraggiarti, prima o poi, la ciclabile della Valle dell’Agno arriverà a Recoaro, perché le cose belle e necessarie non hanno alcun senso lasciarle incomplete Un cordiale saluto, Alberto.

And r san ea dri the a ti en win Complim re ner to ci n vi , ri d n Sa Andrea a dovin el nostro concorso in d alisti e i fedelissimi tre giorn pubblicitari i quattro inserzionisti da sempre presenti.

Le vostre lettere possono essere lette anche nel sito: albertofilippi.it




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.