Con il patrocinio della Città di Arzignano
CIRCOLO TENNIS ARZIGNANO A.S.D. Via Consolini, 5 - ARZIGNANO - Tel. 0444.672771 - Fax 0444.450053
Torneo Nazionale di Tennis
Nike Junior Tour UNDER 10-12-14 M/F
ARZIGNANO
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5-13 Aprile 2008
Le iscrizioni dovranno pervenire al CIRCOLO TENNIS ARZIGNANO A.S.D. - Via Consolini, 5 - Tel.
0444 672771
entro le ore 12.00 di Venerdì 4 Aprile 2008. Quota d’iscrizione € 15,00, comprensiva di quota F.I.T. Si gioca con palle TRETORN Z TOUR (fun lite per Under 10). Per tutto quello non previsto nel presente regolamento valgono le norme e le regole FIT.
CHIAMPO (VI)
Un crinoide detto Giglio di mare durante il nuoto (foto A. Comes)
Un crinoide in acque tropicali (foto S. Scortegagna)
Stage d’eccezione
arti marziali
U
no stage d’eccezione, sotto la guida del consulente tecnico della nazionale italiana. Il Taekwondo Twister ha vissuto un’esperienza emozionante, a diretto contatto con quello che può essere considerato il miglior esperto di disciplina, a livello nazionale. A Cortaccia, in provincia di Bolzano, il maestro Park Young Ghil, cintura nera 9° dan, ha spiegato ai giovanissimi atleti della compagine valdagnese le potenzialità e l’essenza di uno sport come quello del Taekwondo. Il portatore del Taekwondo WTF in Italia nel 1965, direttore tecnico della nazionale italiana dal 1970 al 2003 e dal 2004 consulente tecnico Italia ha dato grande prova di equilibrio e competenza, di fronte ad una platea di un centinaio di bambini provenienti da tutto il nord Italia. La formazione valdagnese era accompagnata dal presidente Antonello Moresi: «È stata un’occasione di crescita per i nostri piccoli atleti, che hanno potuto apprendere utili nozioni. La nostra
di L.C.
società sportiva è affiliata alla Fita, Federazione italiana Taekwondo autorizzata dal Coni a divulgare il Taekwondo stile Olimpico. La tradizione della nostra scuola inizia nel lontano 1995, grazie al maestro Annibale Golin che in pochi anni ha raggiunto risultati prestigiosi in ambito nazionale ed internazionale (2 atleti nazionali, di cui 1 partecipante a Mondiali ed Europei e convocato nella rosa Olimpica). Attualmente gli allenatori Luca Castagna, cintura nera 3° Dan, ed Elisa Felisatti, cintura nera 3° Dan, mettono in campo ogni loro energia per far apprendere i segreti e le tecniche dell’arte marziale. E questo, in piena armonia con il rispetto reciproco e con i sani valori che lo sport ci insegna». Per informazioni o iscrizioni ai corsi, si può consultare il sito internet www.taekwondotwister.net, scrivere all’indirizzo casta000@hotmail.com, oppure rivolgersi alla sede dell’associazione in via Pietro Maroncelli 4, a Valdagno (339.5374290).
Cavriani
Vicenza Via dello stadio, 99 36100 Vicenza Tel. 0444 302186 www.cavriani.it info@cavriani.it
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Venerdì 1 Febbraio 2008
II° TROFEO CONCA D'ORO manifestazione in notturna di sci alpinismo CLASSIFICA FINALE calcolata in minuti con i ritardi dal 1° classificato
59 60 70 31 19 61 10 3 34 71 27 7 65 56 32 5 20 8 24 47 57 22 66 2 16 30 14 69 33 48 38 41 43 72 73 28 9 62 17 45 18 50 42 25
PAT ROCCON BALDISEROTTO PERIN MASTROTTO TAGLIAPIETRA CEOLA CORTIVO SANDRI MATTIELLO BERTAZZO PIAZZA PEGORARO POVOLO PERIN PIANEGONDA SBALCHIERO DAL MASO TONIOLO DALLA POZZA MAGARAGGIA FERRARI MAGONARA VISONA' LORA CAMPANARO GECCHELE CRACCO VISONA' CASTAGNA DAL BARCO SEGATO SANDI SPERMAN FILOTTO BONANI CORA' ROSSETTO SELMO ROSSI BATTISTIN LOSS ROSSATO BEVILACQUA
NOME
FEDERICO PAOLO RINO PIETRO MICHELE CLAUDIO MATTIA VANNI MASSIMO SAMUELE ANTONIO SAMUEL MARCO MAURIZIO TIZIANO STEFANO MARCO ALESSANDRO MARCO DARIO ANDREA NICO ANDREA MORENO PIERANGELO FLAVIO LUCIANO MAURIZIO ALESSANDRA CRISTINA MARCO PAOLO COCCO CRISTIANO MICHELE GIOVANNI BATTISTA RUGGERO RICCARDO ALESSIO LAURETTA DAMIANO LUCIANO MICHELE MARTA
TA NASC SOC. APPARTENENZA 1966 FELTRE 1965 ROBY SPORT 1965 SCI CLUB MAROSTICA 1969 SCI CAI SCHIO 1980 SCI CAI SCHIO 1976 FELTRE 1987 SCI FONDO RECOARO 1961 SCI CAI SCHIO 1974 CAI RECOARO TERME 1972 SCI CAI SCHIO 1965 SCI CAI SCHIO 1978 SCI CAI SCHIO 1975 CAI VALDAGNO 1967 SCI CAI SCHIO 1974 SCI CAI SCHIO 1978 SCI CAI SCHIO 1971 1965 SCI CAI SCHIO 1978 1966 SCI CAI SCHIO 1963 SCI CAI SCHIO 1965 1971 CAI VALDAGNO 1975 SCI CAI SCHIO 1968 GRUPPO ALPINI NOVALE 1963 SCI CAI SCHIO 1966 CAI VALDAGNO 1962 CAI VALDAGNO 1978 CAI RECOARO TERME 1977 CAI RECOARO TERME 1973 CAI ARZIGNANO 1970 CAI VALDAGNO 1970 CAI VALDAGNO 1965 1959 CAI VALDAGNO 1970 CAI VALDAGNO 1963 SAV 1991 CAI SCHIO 1970 GRUPPO ALPINI NOVALE 1953 CAI VALDAGNO 1972 TEAM GEG 1972 FORGITAL 1971 CAI VALDAGNO 1973
TEMPO
32.25.91 0:50:33 3:39:56 3:43:47 5:34:07 6:55:11 7:22:30 7:28:23 7:36:29 8:09:12 8:31:04 8:49:36 8:57:15 9:34:27 9:53:17 10:25:52 10:32:25 10:38:52 11:00:07 11:27:20 11:27:20 12:47:58 13:21:56 13:41:27 13:48:28 14:08:23 14:51:18 16:15:23 16:46:06 16:50:20 17:00:00 17:09:45 17:10:30 17:11:43 17:12:02 17:15:30 17:20:00 17:22:00 17:46:32 18:00:00 18:35:55 18:38:11 18:56:42 19:34:58
4
Comune di Recoaro Terme
RISTORO LUNGO PISTA
ARRIVO 1620
3 4
CAMBIO PELLI PER RISALITA
2 PARTENZA 1000
1
3
CAMBIO PELLI - DISCESA ILLUMINATA
by ena C.
COGNOME
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44
1
2
PARTENZA IN LINEA
COMUNITÀ MONTANA AGNO-CHIAMPO
CAI RECOARO TERME
A scuola di rugby
rugby
di Giulio Centomo
Si chiama Scuola Rugby Palladio e nasce nel 2007. Si tratta di un progetto promosso dalle società sportive vicentine del Rangers Rugby Vicenza, della Polisportiva Valdagno Rugby, del Rugby Alto Vicentino ( Schio e Thiene) e dell’Unione Sportiva Summano Rugby con grandi obiettivi e grandi speranze per il futuro.
I
nteresse principale dei promotori è la diffusione del rugby sul territorio provinciale, ma ancor più importante è l’intenzione di diffondere il “pensiero rugbistico”, un pensiero che nasce più di un secolo fa, ma che richiama anche antiche e nobili virtù guerriere. Nella stagione 2006/2007, alla partenza del progetto, hanno collaborato 59 scuole vicentine per un totale di più di 9000 studenti, ragazzi e ragazze dai 6 ai 19 anni. I dati relativi all’attività della nuova stagione parlano di più di 180 classi coinvolte, tra scuole elementari, medie e superiori sparse su tutto il territorio provinciale, da Posina e Arsiero fino a Schio, Thiene, ma anche Vicenza e la valle dell’Agno, con una media di 5 ore di lezioni di rugby e mini rugby per classe ad opera degli educatori messi a disposizione dalle società. E per la primavera sono pronti a partire i tornei studenteschi rivolti alle varie categorie. La pratica sportiva è elemento fondamentale di ritrovo per i giovani, è motivo di scontro, ma anche di confronto costruttivo. E quale miglior sport se non il rugby? La Scuola rugby Palladio entra nelle scuole con i propri tecnici appositamente formati e con un team di giovani laureati nelle facoltà di Scienze motorie. Quello che si cerca di fare con questa iniziativa è di cancellare quell’alone di paura che in molti hanno verso questo sport, spesso derivato dalle apprensioni dei genitori, apprensioni
normali, ma che rischiano a volte di condizionare la scelta degli stessi ragazzi. Parola d’ordine è sicuramente “divertimento”, tutti i giocatori e le giocatrici in erba hanno modo di socializzare con i compagni, di confrontarsi e...perché no, di sporcarsi, il tutto condito dal sorriso sempre presente sul viso! Imparare a cadere per imparare a rialzarsi. Alla base di questo progetto ci sono anche importanti indagini compiute negli anni dalla Federazione Italiana Rugby sulle attività rivolte a giovani e giovanissimi dalle quali è emersa una importante relazione tra un positivo sviluppo psicomotorio e la pratica sportiva. Neanche a dirsi, il rugby risulta una delle discipline più consigliate. È un gioco di squadra, pertanto chi gli si avvicina si deve abituare ad una certa disciplina, mette a confronto personalità diverse e le fa andar d’accordo per un fine comune, il gioco di squadra appunto. Inoltre la presenza del contatto fisico sviluppa attenzione e concentrazione oltre ad una buona capacità di sopportazione del dolore. Ed ecco l’argomento tanto temuto e spesso causa di avversione verso questo sport: gli infortuni. Come tutte le attività fisiche anche in questa è possibile farsi male, spesso si tratta di episodi banali, un occhio nero, qualche bel graffio o una storta, ma quello che bisogna subito smentire è il concetto che nel rugby ci si faccia più male che negli altri sport. Anzi, proprio per l’allenamento che viene svolto fin dalla tenera età (si pensi che le formazioni giovanili iniziano le attività a partire dai 6 anni) il corpo matura progressivamente e impara ad evitare i danni. Ecco che nei primi contatti che un bambino ha con il rugby di certo non impara subito a placcare il compagno sul terreno duro, anzi spesso nelle prime lezioni non viene nemmeno parlato di questo. Le regole vengono apprese gradualmente, i vari passi verso il “contatto duro”, se così vogliamo chiamarlo, vengono mossi attraverso step intermedi, fortemente studiati sul gioco, sul divertimento e sulla naturalezza dei movimenti. Non è possibile spiegare subito a questi ragazzini cos’è una touche, come si spinge in mischia o come si realizza un drop, spesso è dura spiegarlo anche ai giocatori adulti. Ogni cosa a suo tempo. In fondo il rugby è una cosa naturale. Un piccolo esperimento per farvi capire: prendete un bambino che muova i primi passi da poco, prendete una palla e mettetegliela davanti. Il bambino di certo non pensa come prima cosa a calciarla, bensì la prenderà in mano e si metterà a correre, magari scappando dal genitore che lo insegue...niente di più semplice, aggiungete qualche altro compagno, un po’ di avversari, un campo da gioco e una linea dietro cui depositare il pallone, questo è rugby!