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Battistini: “la difesa va migliorata”

• DANIELE TAIUTI

Due squadre a un passo dal sogno europeo, che per cause dissimili imbocca strade opposte, legandosi a simboli diversi non al Giglio. Nel 1990 vengono premiate le strisce meno amate a Firenze, quelle bianconere della Juventus, nella finale di Coppa Uefa, a giugno dell’anno corrente la gloria spetta al West Ham. Eppure le due situazioni si prestano a una lettura differente, la sconfitta del 90 con il successivo allontanamento di Baggio direzione Torino, segnò la fine dell’era Pontello, la caduta con gli inglesi può decretare un nuovo inizio viola, ancora davanti alle sue ambizioni; ne è convinto Sergio Battistini presente, capitano, nell’ultimo atto coi bianconeri, che abbiamo sentito in occasione dell’evento benefico ‘In Campo col Cuore’.

Sergio Battistini, iniziamo parlando di questa iniziativa di beneficenza.

“È stato un piacere intervenire, quando si tratta di aiutare le persone in difficoltà il mondo del calcio deve rispondere presente. Ringrazio gli organizzatori e tutti coloro che si sono adoperati alla riuscita di questo evento”.

Come va letto il momento viola? È più l’orgoglio di aver centrato due finali, o il rammarico di averle perse entrambe?

“Quando si arriva in fondo alle competizioni è sempre un passo importante nella crescita di una squadra, è doveroso che la Fiorentina interpreti questo come un segnale positivo, incoraggiante verso le ambizioni future del club, mi auguro sempre più importanti. La finale è una storia a parte all’interno della storia di una manifestazione, legata a più fattori”.

Come si rinforza la Viola in ottica futura?

“Davanti, se rimanessero gli attuali elementi il livello sarebbe senz’altro buono. Credo che bisognerebbe intervenire in modo deciso nel settore difensivo, che concede troppo agli avversari. L’atteggiamento offensivo delle squadre di Italiano non può essere una giustificazione. La qualità della retroguardia va innalzata”.

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