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I Lo sci riciclabile di Rossignol

ESSENZIALMENTE RICICLABILE

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Questa la caratteristica principale del nuovo sci firmato Rossignol che, oltre a essere amico dell’ambiente, promette un riuso dei materiali del 77%

# di Erika Pozzi

Per eco design si intende l’intero processo di ideazione e di progettazione di un prodotto che tenga presente, in tutte le sue fasi, la riduzione dell’impatto ambientale, compresa quella di smaltimento. Questo è l’obiettivo perseguito da Rossignol con il lancio di Essential, lo sci progettato con pochissimi materiali, tutti riciclabili e valorizzabili, presentato in occasione della Giornata Internazionale della Terra, lo scorso 22 aprile. Il fine ultimo del brand sarà quello di sviluppare, entro il 2028, un terzo delle sue linee attraverso un approccio di economia circolare e sostenibile.

Se infatti uno sci convenzionale può essere considerato un prodotto sostenibile solamente al 10%, Essential presenta un tasso di riuso superiore al 75%. Sarà interamente realizzato a Sallanches, nell’Alta Savoia, nel cuore delle Alpi francesi, il luogo in cui verrà anche sia riparato che riciclato.

Questo sci all mountain promette un’ottima sciabilità grazie alla sua larghezza di 69 mm nella parte centrale. Con un’anima in legno di pioppo (35%), è realizzato principalmente in alluminio (35%) con una piccola componente d’acciaio (7%): queste le basi per considerare ben il 77% delle materie prime utilizzate riciclate o certificate “naturali e di origine biologica”, mentre il restante 17% comprende il 12% di plastiche, il 5% di legno fine e il 6% di perdite. Il topsheet semplice pensato per Essential non sfrutta solventi o acqua ed è stato prodotto nello stabilimento di Sallanches che utilizza energia rinnovabile.

L’approccio di Rossignol, dunque, è stato quello di puntare sulla circular economy riducendo il numero di materiali e selezionando solo quelli che potessero essere facilmente riciclabili. Ciò che infatti è alla base di una corretta gestione del fine vita di qualsiasi prodotto è la fase embrionale dello stesso, ovvero la sua progettazione. Le valutazioni del brand francese del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) mostrano che i componenti rappresentano tra il 60 e il 70% dell'impronta di carbonio del prodotto, cosa non scontata in quanto, al termine della loro vita utile, le materie prime utilizzate sono oggi per la stragrande maggioranza non riciclabili. Sfruttare quindi il 77% di materiali riciclabili nella gamma Essential significa per Rossignol arrivare quasi a dimezzare l'impronta di carbonio che genera la produzione di sci.

“Ci stiamo assumendo la nostra responsabilità di fronte alle immense sfide della conservazione dell'ambiente. Per esempio, sono personalmente coinvolto nella Convention des Entreprises pour le Climat, la convenzione commerciale francese per trovare soluzioni ai problemi del cambiamento climatico. Stiamo anche andando avanti costruendo partnership, attualmente con MTB e con altre aziende a venire, in relazione alla gestione del fine vita del prodotto. Ciò alimenta la nostra ambizione etica di promuovere lo sviluppo sostenibile, l'inclusività e i benefici della montagna per tutti, attraverso il sostegno di associazioni come Sport dans la Ville e la Share Winter Foundation Vincent Wauters, ceo del Gruppo Rossignol

Partner nella messa a punto della gamma Essential è dunque MTB, realtà – anch’essa francese – che si occupa di riciclaggio di materiali con sede a Trept, che ha sviluppato Recycling Box, un nuovo processo che esclude l’uso di acqua per un migliore recupero dei materiali. Questi ultimi potrebbero essere impiegati per il riuso nell'industria automobilistica, del giardinaggio o delle costruzioni e in futuro parzialmente riutilizzati nei nuovi prodotti del Gruppo Rossignol. Questo strumento innovativo sarà operativo nel 2023 e donerà nuova vita a sci, scarponi e bastoncini.

DISTRIBUZIONE DELL'IMPRONTA DI CARBONIO DI UNO SCI

IL GRUPPO ROSSIGNOL PUNTA A RAFFORZARE I PROPRI IMPEGNI AMBIENTALI E SOCIALI

RESPECT è il programma di CSR lanciato nel 2020 in vista della riduzione della propria impronta di carbonio del 30% entro il 2030 e i rifiuti industriali del 40% entro il 2025.

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