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I Ice Memory: missione compiuta

ICE MEMORY: MISSIONE COMPIUTA!

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AKU e Karpos con i ricercatori italo-svizzeri per un'impresa ambientale di valore storico. Ora il materiale prelevato dovrà essere spedito al Polo Sud dove sarà conservato. Il progetto internazionale è frutto della collaborazione tra il CNR, l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’istituto svizzero Paul Scherrer

di Tatiana Bertera

Un team di ricercatori, partito il primo giugno da Alagna Valsesia ai piedi del Monte Rosa, ha trascorso cinque giorni a 4.500 metri di quota sul ghiacciaio Gorner con l'obiettivo di effettuare dei carotaggi, arrivando fino a una profondità di 82 metri. Ed è proprio nel ghiaccio più vicino alla roccia, che il campione dovrebbe contenere informazioni sul clima e l'ambiente vecchie di circa 10mila anni. Un magico, spettacolare, incredibile salto indietro nel tempo quello di questi scienziati che, con passione e dedizione, hanno prelevato dei campioni e che ora li dovranno far analizzare per datarli con certezza. Roba da film, verrebbe da dire. E invece no, è successo veramente a inizio giugno. Se le analisi del materiale prelevato daranno ragione alle ipotesi degli studiosi, quello raccolto sarebbe il ghiaccio più antico (mai ritrovato fino a oggi) dell’intero arco alpino. Dopo di che i campioni verranno portati in Antartide, dove verranno conservati in una grotta appositamente preparata.

Protagonisti di questa avventura chiamata Ice Memory, partendo dai nostri connazionali, sono stati Jacopo Gabrieli (CNR/Ca’ Foscari), Fabrizio de Blasi (CNR/Ca’ Foscari), Andrea Spolaor (CNR/ Ca’ Foscari), Paolo Conz (guida alpina), Margit Schwikowski (PSI), Theo Jenk (PSI), Francois Burgay (PSI), Sabine Harbeke (ZHdK, PolARTS project). A documentare il tutto c’era Riccardo Selvatico (videomaker). Dopo essersi acclimatati per un paio di giorni al rifugio Capanna Gnifetti, a 3.600 metri, sono saliti al Colle Gnifetti per il caro-

Se i nostri splendidi ghiacciai entro il 2100 davvero, come previsto, spariranno quasi completamente dalle Alpi, così non sarà per la memoria in essi conservata!

Jacopo Gabrieli (CNR/Ca’ Foscari)

taggio. Hanno alloggiato poi a Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa che riaprirà al pubblico di alpinisti dalla seconda metà di giugno. Oltre ad AKU e Karpos che hanno reso possibile quest'avventura, figura anche CAMP in qualità di sponsor tecnico che fornisce parte dell'equipaggiamento.

Il bottino è consistito in oltre 700 kg di sezioni di ghiaccio, raccolte in 18 casse termiche che ne preserveranno la qualità. Alcuni campioni sono già stati spediti a Venezia, altri a Villigen, in Svizzera, per analisi chimiche, biologiche e isotopiche. Ma la carota più profonda, quella che costituisce il vero e proprio archivio della storia climatica del pianeta Terra, “[...] farà invece un viaggio ben più lungo, raggiungendo DomeC sul plateau antartico. Qui verrà conservata, sotto l’egida di una fondazione internazionale, in una caverna appositamente preparata, al sicuro dagli effetti dei cambiamenti climatici, quale dono per le generazioni future”. Queste le parole di Jacopo Gabrieli a conclusione del progetto.

Al QR Code l’intervista a Carlo Barbante, direttore CNR-ISP e professore a Ca’ Foscari

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