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I Ganten Monza12H Cycling Marathon

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Riaccendete i motori

FollowYourPassion ha aperto le danze all’Autodromo Nazionale di Monza con ben tre manifestazioni, due di running e uno di cycling. Inaugurando ufficialmente la stagione autunnale delle gare e rompendo il ghiaccio dopo mesi di timori

_ dI cristina turini

Un weekend di passione, che ha contato 2.000 partecipanti, si è consumato gli scorsi 12 e 13 settembre a Monza, nel tempio della Formula 1. La giornata di sabato è iniziata con la 10 km, svoltasi in via eccezionale un giorno prima della mezza maratona, per evitare assembramenti e nel rispetto delle normative sanitarie vigenti e dei protocolli governativi e FIDAL. Sulla linea di partenza si sono presentati 800 runner.

A seguire la Ganten Monza12H Cycling Marathon, diventata ormai un appuntamento classico nel mondo del ciclismo. La prova di endurance cycling è iniziata all’imbrunire, alle 19:30, ed è proseguita tutta la notte fino alle 7:30 di domenica, con le prime luci dell’alba. Oltre 200 i ciclisti in gara suddivisi in team, che si sono dati battaglia una notte intera. Il format di questa gara si conferma vincente, perché anche quest’anno ha offerto a tutti l’opportunità esclusiva di vivere la magia di un luogo unico come l’Autodromo di Monza. Il circuito di 5,7 km circa è il medesimo del Gran Premio di Formula1, vince chi completa in 12 ore più giri possibili, con partecipazioni individuali o a squadre. I box diventano per una notte casa dei team schierati in gara e il luogo nel quale poter fare gruppo o recuperare tra un cambio e l’altro. La manifestazione è poi proseguita nella giornata di domenica con la gara regina che ogni anno apre la stagione podistica autunnale: la Ganten Monza21 Half Marathon, dove oltre 1.000 partecipanti si sono presentati al via, con una fila ordinata e distanziata in griglia di partenza. La gara femminile è stata spettacolare fin dalle prime battute, con una bella sfida tra Valeria Straneo e Giovanna Epis. Il podio maschile invece è stato conquistato da Michele Belluschi, che ha chiuso la gara in 1h 09’09”.

L’evento di Monza è stato anche un’importante occasione per fare del bene alle Associazioni di volontariato del territorio e per contribuire alla raccolta fondi per la ricerca oncologica promossa dalla Fondazione Umberto Veronesi. Tantissime le realtà coinvolte, con i City Angels, l’Associazione Silvia Tremolada, Auser Brianza e Associazione Acropoli. Tutte realtà che si occupano a diverso titolo di tematiche di utilità sociale come progetti di inclusione di disabili cognitivi, di supporto e assistenza a utenti fragili come i senzatetto, progetti educativi in ambito scolastico e trasporto di disabili in centri ospedalieri.

GANTEN MONZA21 HALF MARATHON

oltre 800 gli atleti al via nella 10 e 5 km

oltre 1.000 gli atleti al via nella 21 km

Ganten monza 12h cycling marathon

oltre 200 atleti al via della 12h tra individuali e team

“Il week-end di Monza, con le gare della Ganten Monza21 Half Marathon e della Ganten 12H Cycling Marathon sono state un banco di prova importante. Siamo orgogliosi di poter dire che siamo stati i primi a organizzare un rientro alle competizioni in sicurezza e aver tracciato una via da poter seguire per altri eventi futuri. I timori alla vigilia c’erano, lo dimostrano anche i numeri, ma la risposta degli atleti presenti è stata eccezionale. Tutti hanno rispettato il protocollo di sicurezza, rimanendo ordinati anche nel momento di entrare in griglia di partenza. I partner dell’evento, davvero numerosi quest’anno, sono stati un supporto prezioso e Monza è stata anche per loro l’occasione di riallacciare il rapporto con le persone, mancato negli ultimi mesi. L’autodromo di Monza e il Parco sono stati inoltre i luoghi ideali per poter tornare in pista permettendo anche all’organizzazione di gestire al meglio i flussi di entrata e uscita. La ciliegina sulla torta di questa due giorni sarebbe stato il record italiano di Eyob Faniel sulla 10 km, mancare un record per 2” è veramente perderlo di un soffio. Questo risultato ci dà comunque la consapevolezza che, se questo ragazzo corre così con 32 gradi, ha questo risultato nelle gambe e siamo pronti a riprovarci. Intanto vediamo cosa ci porteranno i prossimi mesi e se sarà possibile organizzare altri eventi” Marcello Magnani, ceo Mg Sport

Ricominciamo dalla Francia

Una delle prime gare in Europa post-pandemia: l’Ubaye Trail Salomon. Cinquecento i runner iscritti alla 42 km con 2.560 metri di dislivello positivo. Altri 1.000 quelli equamente distribuiti nella 12 e 23 km

_ testo e foto di dino bonelli

Barcelonette, valle dell’Ubaye, alpi francesi. Un centro, discretamente storico, bello e ben curato, stradine strette piene di negozi, bar e ristoranti, fiori da tutte le parti. Qui, da oramai 16 anni, parte e arriva l’Ubaye Trail Salomon, una gara di corsa in montagna che offre tre distanze: 12, 23 e 42 km. Quest’ultima, l’élite, con ben 2.560 metri di dislivello positivo. È una delle prime gare in Europa post-pandemia, nell’aria c’è euforia mescolata a un pizzico di tensione. Il sole e le temperature sono quelle scottanti d’agosto, le montagne le stesse che d’inverno regalano emozioni con gli sci, sia d’alpinismo in ogni dove, che da discesa nelle vicine stazioni sciistiche di Pra Loup, Sauze e Super Sauze. Chi sta scrivendo, in occasione della gara, s’inerpica in cima al Chapeau de Gendarme, dove il percorso élite ha, nei 2.682 metri di quota di questo piccolo valico roccioso incastonato appena al di sotto delle due punte, il passaggio più alto. Una montagna granitica che con la sua leggera friabilità ha riempito i sentieri di un ghiaino insidioso, specie sul versante meno pendente, quello da cui i runner scendono, mentre dall’altro salgono arrampicandosi anche con l’uso delle mani o di qualche corda messa in aiuto sulla parte terminale dell’ascesa. In cima, da cui si gode di una magnifica veduta a 360 gradi, tanta gente ad applaudire lo sforzo di oltre 500 runner iscritti alla 42 km, la sola che va così in alto. Altri 1.000 concorrenti sono equamente distribuiti nelle altre due distanze. Seguendo le logiche del protocollo sanitario imposto, vista l’impossibilità del distanziamento sociale in partenza, gli atleti son partiti tutti con la mascherina e l’hanno tenuta per i primi 500 metri, per poi levarla e godere della libertà della montagna. Il livello di gara è altissimo, tanto che nella prova regina, l’élite, il francese Thibaut Baronian con uno strabiliante 3h35’17” ne stabilisce il nuovo record. Tra le donne a imporsi è la statunitense Katie Schide (4h14’45”). In gara anche diversi italiani, che con il nono posto di Riccardo Borgialli (team Salomon) e il decimo di Federica Zoccolo (team La Sportiva) hanno ridato il via a una stagione martoriata dalle cancellazioni. Altre info, classifiche e un bellissimo e coinvolgente filmato della gara su ubaye-trail.fr

Sul prossimo numero andremo in Liechtenstein

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