3 minute read

I Bormio batte Cortina e va ai Giochi 2026

BORMIO BATTE CORTINA E VA ALLE OLIMPIADI 2026

Già sede d'importanti competizioni di sci alpino, la perla valtellinese è stata scelta come location per l’esordio dello scialpinismo tra le discipline a cinque cerchi. Ecco come si sta preparando

Advertisement

di Tatiana Bertera

Non è la prima volta che vi parliamo di scialpinismo e Olimpiadi. Abbiamo seguito i vari passaggi che, negli anni, hanno portato fino a quella che ora possiamo definire una certezza. L’esordio dello Skialp tra le discipline a cinque cerchi, ma soprattutto la location scelta per questo primo appuntamento olimpico. Perché in fondo, che Milano-Cortina 2026 fosse l’occasione giusta per questo esordio assai atteso, lo si sapeva da tempo. Ma che Bormio fosse la prescelta per i giochi quello no. La location sita in Alta Valtellina, designata dal Consiglio di Amministrazione del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 e annunciata in maniera ufficiale dall’assessore regionale Massimo Sertori (ma già “ventilata” dal presidente lombardo Attilio Fontana), sarà il palcoscenico sul quale si svolgeranno le gare. Una notizia che ha reso orgogliosa l’intera Valtellina, anche alla luce della vittoria del testa a testa con l’altra location ritenuta papabile per i giochi: Cortina d’Ampezzo. Cinque gli eventi scialpinistici previsti per questa prima olimpiade e tre format che, per la precisione, sono sprint (maschile e femminile), individuale (maschile e femminile) e staffetta mista. Saranno invece 48 gli atleti ammessi in gara: 24 uomini e 24 donne. Per partecipare, però, bisogna qualificarsi e pertanto allenarsi duramente. Che dire? Oltre ai Mondiali e alla Coppa del Mondo, ora, gli esponenti del tricolore hanno un motivo in più per darci dentro.

DAVIDE CANCLINI, ALLENATORE SQUADRE GIOVANILI DELLA NAZIONALE

Come si prepara Bormio a questo appuntamento? È da questa estate che Bormio aveva capito di essere arrivata allo spareggio con Cortina, ma non si sapeva chi avrebbe avuto la meglio. Il tutto si è concretizzato proprio ora. Un paio di settimane fa già il primo incontro con Fondazione Milano Cortina e parte della Federazione internazionale per presentare le prime idee circa i percorsi e la loro collocazione, con lo scopo di far convivere in maniera armoniosa e oserei dire virtuosa la nuova disciplina con lo sci alpino, le cui gare erano già previste.

Su quali piste o tracciati si svolgeranno le competizioni? L’input del CIO è quello di utilizzare i traguardi olimpici già esistenti (dello sci alpino). Sulla falsa riga delle indicazioni date a Losanna su come gestire un evento di questo genere, stiamo prevedendo dei tracciati di gara contestualizzati in una parte della montagna dove il pubblico possa essere presente e vedere i passaggi. Ciò significa lavorare su un circuito che sarà ripetuto più volte, in prossimità delle piste da sci, senza però tralasciare i contenuti tecnici che caratterizzano le gare di skialp. Si cercherà inoltre di ricreare le condizioni dello scialpinismo “tradizionale” perché, questo è ovvio, scialpinisti e sciatori alpini non possono condividere lo stesso terreno di gara. Gli interventi non saranno comunque impattanti, anche perché non è nella natura dello sport che è, a mio avviso, tra i più sostenibili in assoluto. Al massimo ci si potrà aspettare la creazione di un nuovo tracciato nei boschi e pascoli a lato delle piste da sci, che diventerà poi un percorso permanente una volta terminate le Olimpiadi.

Le Olimpiadi invernali richiameranno pubblico da tutto il mondo. Quali sono i pro e contro? Sarà una grande vetrina per la Valtellina, fiore all’occhiello della montagna lombarda, da sfruttare anche a livello locale con la promozione di tutto quello che il territorio offre a livello di turismo sportivo e non solo. Spero saremo in grado di cogliere l’occasione.

Bormio è pronta, anche a livello di infrastrutture, a un evento di questo tipo? Bormio era pronta ai Mondiali del 1985 e del 2005, molte strutture ci sono già, pertanto credo non si dovranno fare grandi interventi.

Qual è stata la reazione, a caldo, degli azzurri? Si sono dichiarati senza dubbio felici per la realizzazione di un sogno che inseguiamo già da qualche anno. Motivo di crescita sia per gli atleti che per la disciplina stessa, per cui le Olimpiadi sono davvero una finestra sul mondo.

This article is from: