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DATI E STATISTICHE 9 PIÙ DI DUE MILIONI LE BICI VENDUTE IN ITALIA INCHIESTA ESCLUSIVA 10 COSA È EMERSO DALLA CARICA DEI 101 12 LE AZIENDE RISPONDONO ALLA “CARICA
from Bikefortrade 04-2021
by Sport Press
LA NOVITÀ CICLO GASTRONOMICA BRIANZOLA
Soul ‘n Cycle rappresenta la nuova boutique sportiva di Monza. Un Wellness Cafè dove si respira ciclismo dal primo istante in cui si entra
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Abbiamo parlato con Fabio Scarazzati, proprietario di Soul ‘n Cycle. Dopo aver praticato ciclismo per diversi anni ed essendo grande appassionato di questo sport, ha deciso di intraprendere un’attività affascinante e suggestiva sul panorama italiano: aprire una boutique di ciclismo offrendo un’esperienza innovativa ai tanti appassionati lombardi. Una realtà che punta a crescere nel tempo e mira a espandersi nel resto di Italia.
Come nasce Soul ‘n Cycle?
Nasce da un grande amore per la bicicletta in generale. Ho fatto ciclismo da quando avevo cinque anni, arrivando fino ai dilettanti e semi professionisti. Ho dovuto smettere in seguito a un infortunio. La passione per la bici, comunque negli anni è rimasta, se non aumentata. Ho deciso di aprire questa attività prendendo spunto dai miei viaggi all’estero. All’estero vai in giro ed entri in alcuni negozi dove trovi a disposizione tutto ciò che ti serve per la bici. In Italia invece no. Non è semplice trovare in Italia un negozio che abbia le migliori marche, in grado di vendere un pezzo senza passare dall’online, con personale qualificato e capace di mettere davvero le mani sulla bici. Per questo ho deciso di intraprendere questo progetto nel dicembre 2020 con il negozio di bici e il bar. Il mio negozio di bici è pensato con una concezione particolare: offrire prodotti di alto livello che in Italia non si trovano come Cafè du Cycliste, Bastion Cycles o Festka.
Come è strutturato Soul ‘n Cycle?
La mia attività presenta tre macroaree. La struttura complessiva è di 300 mq suddivisi nel bar di circa 70 mq, la boutique con circa 140 mq e infine l’officina e la sala d’allenamento che coprono la restante metratura al piano inferiore.
Parliamo della ristorazione all’interno del tuo negozio. Che ruolo deve avere il bar nella tua idea di business?
Il bar nasce con la stessa idea del negozio di bici. Voglio offrire prodotti che in Italia non si trovano. Prodotti che sono eccellenze nel mondo, ma che in Italia nessuno utilizza. Per esempio, nel bar serviamo la Voss in vetro, la BLK, acqua nera che arriva dalla America, scura perché ricca di minerali fulvici. Per scelta non vendiamo centrifugati o frullati, bensì estratti a freddo per mantenere ottimi sapori. Il cliente arrivando nel negozio deve percepire l’alta qualità dei prodotti completamente naturali. Anche per la colazione forniamo un servizio ad hoc. Il cliente ci spiega l’allenamento che ha in programma di fare quel giorno o noi gli prepariamo una colazione precisa per ciò che dovrà sostenere in sella alla sua bicicletta. Il mio non è sicuramente un bar normale.
Ti occupi a 360 gradi della attività o c’è qualcuno che ti aiuta?
Al momento mi occupo completamente io della attività, con al bar una persona che mi aiuta. Del negozio di bike, dell’officina e della sala allenamento mi prendo cura personalmente. L’idea per il futuro è quella di avere una persona fissa in officina, una nel negozio di bici e una al bar. Mi occupo inoltre di preparazione atletica e offro un servizio di training all’interno di Soul ‘n Cycle. Il ciclista arriva in negozio con la propria bici, affitta la sala allenamento per un’ora montando il proprio mezzo sul rullo. Io preparo l’allenamento e una volta terminata l’attività l’utente si fa la doccia direttamente in negozio nel piano di sotto. A quel punto il cliente può venire al bar integrando l’allenamento con un ottimo spuntino. In un’ora e mezza l’utente fa l’attività, mangia e può tornare tranquillamente al lavoro se era in pausa o alle proprie faccende.
Scheda negozio
Nome negozio: Soul ‘n Cycle Indirizzo: via Alessandro Volta, 40/42 Monza Mail: info@soulandcycle.it Sito: soulandcycle.it Telefono: +39 039 679 0088 Addetti: Fabio Scarazzati - proprietario Claudio Virzi - bar man Grandezza negozio: 300 mq Noleggio: non ancora Servizi offerti: riparazione, messa in sella (officina), vendita, preparazione atletica (negozio bike), alimentazione (bar). Discipline trattate: tutte comprese bici d’epoca. Brand bici: Pinarello, Rizoma, Sarto. Brand abbigliamento: Cafè du Cycliste, Q 36.5, Oakley. Brand componentistica: Shimano, Sram Fabio Scarazzati, proprietario di Soul 'n Cycle Quali sono quindi i punti di forza del tuo negozio e quali sono le grandi differenze con la concorrenza?
Ci sono stati altri negozi che hanno provato a portare il Bike Cafè che si vede all’estero in Italia. Il problema secondo me è che in questi posti il cliente non trovava niente di partico-
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lare che gli potesse creare curiosità. Noi per scelta l’alcool non lo vendiamo. Il nostro è un wellness cafè e sulla nutrizione puntiamo su prodotti ricercati che da qualunque altra parte non troveresti. Per ogni settore (alimentazione, abbigliamento, biciclette) c’è sempre qualcosa di nicchia da noi. Ho fatto delle scelte innovative anche da un punto di vista estetico del design del locale. Più che un bar Cafè, il mio sembra un lounge bar da evento serale. Inoltre, l’arredamento del negozio bike ricorda quello di una casa, quindi c’è un salotto con tavolo e poltrone e una sorta di cabina armadio dove metto in mostra i prodotti per l’abbigliamento. Il cliente venendo da Soul ‘n Cycle dove sentirsi a casa. Tutto ciò che esiste per la bici da noi viene offerto: dalla riparazione alla messa in sella, dalla vendita alla preparazione atletica, dall’alimentazione fino ai consigli sui percorsi da seguire. Il noleggio non è ancora disponibile, ma sarà una delle prossime attività che avvieremo.
Quale è il cliente tipo del tuo negozio?
Un cliente tipo non c’è, ma sicuro la clientela di riferimento è benestante. I brand che trattiamo sono, come ti ho detto, di altissimo livello. Ho scelto di parlare di boutique e non di negozio vero e proprio per scremare la clientela. Preferisco lavorare con meno persone, ma offrendo un servizio che da altre parti al momento non si può trovare. L’utente da noi arriva per acquistare una bici, si siede sulla poltrona, viene seguito in maniera completa. Non è il classico negozio di biciclette dove un utente arriva, chiede e compra. Da Soul ‘n Cycle è come entrare in una concessionaria di auto di lusso dove l’utente prova un’esperienza completa e indimenticabile.
Che ambiente vuoi che i clienti percepiscano?
In futuro ho voglia di ricreare un ambiente molto conviviale con un social table al bar dove tutti si possano sedere e si possano conoscere, con dei tavolini riservati e con un angolo lettura con molti testi sul ciclismo. Il cliente deve sentirsi nel lusso e percepire la storia della bici.
Come sono andati i primi mesi del 2021?
Sono stati abbastanza positivi, nonostante le chiusure forzate. Sto osservando in questi pochi mesi di attività che il passaparola sta procedendo bene. Il negozio si trova vicino alla Villa Reale di Monza e la mia speranza è che la mia attività possa diventare per tanti ciclisti il punto di partenza o di arrivo di tante uscite. In caso di partenza il cliente può fare colazione, mentre al termine del giro può comunque usufruire del bar. Noi offriamo un parcheggio interno per le bici e questo consente anche al ciclista di godersi il momento di relax senza l’assillo di controllare il proprio mezzo.
Quali sono i progetti di Soul ‘n Cycle per il futuro?
Entro il 2022 voglio aprire un’attività con lo stesso concept a Lugano. Diversi ciclisti professionisti vivono nel Canton Ticino e per questo motivo la prima apertura sarà lì. In futuro mi piacerebbe aprire diverse boutique di ciclismo in Italia sempre con lo stesso nome, magari partendo dal lago di Garda e poi continuare verso il sud Italia. Ho avuto dei clienti di Palermo che mi hanno proposto di aprirlo anche giù in Sicilia.
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LA REGINA DELLA STRADA
Non è in cima a nessuna statistica nell’anno del bike boom, ma la bdc è sempre tra i primi posti in tutte. Del resto si sa: essere il termine di paragone per tutto un mondo è più importante che essere i migliori
Le mode vanno e vengono, tutte le variegate discipline del mondo della bici hanno andamenti di gradimento sinusoidali, con corsi e ricorsi, con crescite repentine e tonfi. Ma lei è sempre presente, sempre lì, da più di cento anni è la regina indiscussa del mondo delle due ruote e pedali. La bici da corsa. E sempre continua, senza sosta, ad alimentare le fantasie di milioni di appassionati e a tenere vivo il fuoco di quello che è uno degli sport “nazional-popoplari” più seguiti in Italia. Le gesta dei grandi corridori continuano ad alimentare le fantasie del pubblico che, per spirito di emulazione, sempre in maggior numero usa la bici da corsa per le proprie piccole/grandi imprese, per restare in forma, per mantenere il proprio equilibrio psico fisico. In molti, soprattutto quest’anno, hanno scoperto o riscoperto questo mezzo come un perfetto compagno di fughe dagli “arresti domiciliari” e, chi ha sempre creduto in questo sport, può sicuramente dire di aver avuto una qualità della vita migliore rispetto a coloro che ne hanno sempre praticati altri.
MENTE SANA IN CORPO SANO La bici da corsa è infatti uno strumento ideale per sviluppare e allenare, oltre che il proprio fisico, anche la propria resilienza e impegnarsi in uno sport, semplice ma complicato allo stesso tempo, proprio come lo sono le road bike. A prima vista ogni bici da corsa sembra un prodotto “minimal” ed essenziale, soprattutto se paragonata a una eBike da enduro. Le sue parti costituenti sono i proverbiali “otto tubi” (anche se per i telai in composito non è proprio così), un gruppo di trasmissione e le ruote. Tanto semplice da lasciare increduli coloro che per la prima volta ne valutano l’acquisto e danno un occhio ai listini. Il diavolo però sta nel dettaglio e non vi è cosa più complessa che far sembrare semplice qualcosa che in realtà non lo è. Soprattutto se parliamo di alta gamma, le tolleranze sono minime, le prestazioni al top; tutto è studiato in maniera maniacale, per fornire agli amatori come ai professionisti quel quid in più, o il cosiddetto marginal gain, che ad altissimi livelli può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.
CHI NON VORREBBE GUIDARE UNA FORMULA UNO? Sì, perché spesso quando ci si approccia al mondo della bici da corsa non ci si rende conto che in realtà è una delle pochissime discipline sportive che offre la meravigliosa (o terribile a seconda dei punti di vista) possibilità di poter utilizzare i medesimi “hard goods” dei professionisti. E questo per tutti gli amatori e appassionati. Ovviamente questa cosa ha un prezzo, il più delle volte molto salato. I prodotti che si possono acquistare nei negozi specializzati non sono solo simili a quelli utilizzati in gara dai pro, sono proprio gli stessi. Questo, a meno di non essere degli abituè dei discorsi da bar, ha un costo, deve averlo. Esso va ben al di là di quello che può essere il semplice costo di realizzazione di un pezzo finito, e non è solo il valore venale della sommatoria di materie prime, costi di produzione e commercializzazione. Uno dei commenti che spesso viene fatto quando si parla di biciclette da corsa di alta gamma è: ”Con quei soldi mi compero una moto!”. Vero, ma che moto? Nessuno si è mai chiesto quanto costerebbe acquistare la moto utilizzata per correre da Valentino Rossi in MotoGP? Essa non ha certo lo stesso costo di quella che si può acquistare nel concessionario Yamaha sotto casa. Il perché è semplice, non è la stessa moto e non è performante come lei. I prodotti top di gamma costano, non importa che non si abbia la gamba per spingere in salita come Nibali, o in volata come Viaviani, e infatti per loro sono gratis, ma se lo meritano.
A OGNUNO LA SUA BICI DA CORSA Tutti vorrebbero sapere cosa si prova a pedalare la bici che ha vinto il Giro delle Fiandre, ma non tutti possono permettersela. Per questo le aziende hanno spesso una gamma ampia e diversificata, che parte dai modelli meno costosi in alluminio o dagli entry level in carbonio. In realtà queste biciclette vanno più che bene e permettono di fare tutte le cose che si fanno con le bici più performanti. I prezzi di accesso per una bdc che possa portare degnamente questo nome si aggirano infatti intorno ai 1500 euro, fino ad arrivare a cifre prossime ai 15mila. In mezzo c’è il mondo e ognuno è libero di scegliere la propria bicicletta preferita, del resto la cosa più importante è la gamba. Non dobbiamo dimenticarci, inoltre, che non tutte le road bike sono uguali, esse si differenziano generalmente in tre diverse macrocategorie: le bici da corsa classiche, generalmente apprezzate dagli scalatori; quelle aero, scelte dai passisti e dai velocisti, e le endurance, che vengono utilizzate dai pro nelle corse con pavè o strade bianche e sono forse la scelta migliore per tutti gli amatori meno allenati, i neofiti o quelli più anziani. Questo perché hanno una geometria più comoda e rilassata, e spesso degli accorgimenti che puntano a rendere più comodo e sicuro lo stare in sella. Negli ultimi anni la tendenza è quella di rendere le bici classiche, note per la loro leggerezza, anche più aerodinamiche, alla ricerca del mezzo definitivo, ma l'evoluzione è continua e le novità sempre dietro l’angolo.
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RITORNO IN GRANDE STILE
Dopo un anno di stop tornano le granfondo, gli eventi più amati e attesi dal popolo della bdc. Nonostante le misure di sicurezza e i rinvii, l’attenzione è ancora alta e la voglia di competizione ai massimi storici
GRAN FONDO STELVIO SANTINI
PAOLA SANTINI, MARKETING MANAGER SANTINI CYCLING WEAR E MARIO ZANGRANDO, US BORMIESE
CLAUDIO CANIN, MARATONA DLES DOLOMITES-ENEL E ROBERTO HUBER, DIRETTORE ALTA BADIA BRAND
Quali sono le date previste per l'edizione 2021? Avete ricevuto già grande interesse a partecipare, oppure il mondo degli amanti delle GF è ancora fermo?
P.S. In considerazione del fatto che la situazione odierna è ancora piuttosto incerta abbiamo deciso, in accordo con l’Unione Sportiva Bormiese, di spostare la data della Granfondo Stelvio Santini (inizialmente prevista per il 6 giugno) a domenica 12 settembre 2021. L’evento a settembre consentirà di vivere l’appuntamento ciclistico con maggiori elementi di tranquillità per ciclisti e volontari. Per quanto riguarda i 1.500 partecipanti già iscritti nel 2020 (edizione cancellata) avevamo confermato il trasferimento della loro iscrizione all’edizione del 6 giugno 2021. Fino al cambio data con lo slittamento al 12 settembre, comunicato settimana scorsa, erano oltre 3.400 gli iscritti alla Granfondo Stelvio Santini, quindi avevamo quasi fatto il “sold-out”. Dall’annuncio dello slittamento della data non abbiamo ancora riscontri.
Quali sono le vostre mosse per mantenere alta l'attenzione verso la vostra competizione?
P.S. Abbiamo continuato e continueremo a comunicare la nostra Granfondo sui nostri canali social e attraverso tutte le nostre piattaforme. Utilizzando le bellissime immagini delle scorse edizioni, vogliamo trasmettere l’unicità e l’epicità della Granfondo Stelvio Santini. Inoltre, ci focalizzeremo su consigli, creati ad hoc con i nostri sponsor tecnici, sull’allenamento in vista della gara, sul come affrontarla al meglio, sull’abbigliamento da scegliere, sull’alimentazione in preparazione e durante la gara, sul recupero e altro ancora. manifestazione, una mascherina realizzata da Santini. In questo modo, tutti avranno la loro da indossare alla start line. Inoltre, distribuiremo mascherine anche all’arrivo e a tutti i volontari che saranno presenti sul percorso gara, ai ristori e al village della Granfondo. Il briefing pre-gara sarà a numero chiuso per pochi iscritti e per tutti gli altri sarà disponibile una diretta Facebook. Porremo inoltre una particolare attenzione alle misure da adottare al pasta party: per quest’ultimo abbiamo previsto delle fasce orarie per evitare assembramenti. Stiamo lavorando per la soluzione migliore anche sui ristori, che sono un punto di forza della nostra Granfondo.
Ci saranno delle novità nel percorso o nell'organizzazione della prossima edizione?
P.S. No, al momento non ci sono novità sul percorso della prossima edizione. Molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche e dalla situazione neve al Passo dello Stelvio.
I rapporti con i vostri sponsor sono cambiati? Avete riscontrato delle defezioni, oppure delle nuove richieste dato l'interesse generale verso il settore della bici?
P.S. I nostri sponsor si sono dimostrati molto positivi e collaborativi: tutti hanno aderito all’edizione 2021 quando abbiamo cancellato quella del 2020 e continueremo a collaborare anche ora che la data è stata spostata al 12 settembre.
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Avete già pensato a misure particolari per garantire la sicurezza dei partecipanti?
P.S. Sono molte le misure che adotteremo. Tutti i partecipanti troveranno, nel pacco gara e specificatamente nella tasca della maglia ufficiale da indossare durante la
Come si sta preparando il vostro territorio per affrontare la stagione estiva? Quali sono le vostre offerte dedicate al mondo della bici da corsa?
M.Z. Come USB abbiamo già confermato la ReStelvio Mapei l'11/07 e la GF Stelvio S il 12/09, oltre ad alcuni eventi numericamente "minori". Inoltre, gli organizzatori della Haute Route hanno dato conferma del fatto che il loro evento sarà a Bormio dal 2 al 4 settembre. C'è anche l'aspetto legato all'Enjoy del Parco che è confermato (enjoystelviopark.it/) con ben 10 date, da giugno a fine agosto, e cinque salite "chiuse ai motori, aperte alle emozioni". Un altro bel progetto che speriamo davvero di poter realizzare quest’anno è quello relativo alla posa delle segnaletiche (N° tornate, Km, pendenze, fontane ecc.) dedicate ai cicloturisti sulla strada di Stelvio e di Gavia.
MARATONA DLES DOLOMITES
Quali sono le date previste per l'edizione 2021? Avete ricevuto già grande interesse a partecipare, oppure il mondo degli amanti delle GF è ancora fermo?
C.C. L’edizione della Maratona dles Dolomites Enel è confermata per il 4 luglio. L’interesse assolutamente c’è, sia dall’Italia che dall’estero. C’è un po’ di preoccupazione all’estero per la paura di non poter venire in Italia in vacanza quest’estate e di conseguenza alla Maratona. Credo sia fondamentale che le granfondo da fine maggio possano di nuovo aver luogo e infiammare i cuori dei granfondisti per far ripartire il movimento.
Quali sono le vostre mosse per mantenere alta l'attenzione verso la vostra competizione?
C.C. Cerchiamo di tenere vivo l’interesse tramite i nostri canali social e soprattutto tenere informati gli iscritti con informazioni dirette e dettagliate sullo stato della loro iscrizione e sull’andamento dell’organizzazione. alcuni servizi e non appena avremo definito il protocollo potremo dare informazioni più dettagliate.
I rapporti con i vostri sponsor sono cambiati? Avete riscontrato delle defezioni, oppure delle nuove richieste dato l'interesse generale verso il settore della bici?
Il rapporto verso i partner è sicuramente cambiato. In questi momenti di difficoltà si sta percependo in modo ottimale la collaborazione, la voglia di tornare alla normalità, la voglia di uscire tutti insieme da questa situazione. Merito della serietà di tutte le persone coinvolte e dell’amore per il ciclismo.
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Avete già pensato a misure particolari per garantire la sicurezza dei partecipanti?
C.C. Soltanto mettendo in sicurezza i partecipanti e l’intera valle potremo ospitare l’evento a luglio. Stiamo lavorando a un protocollo di sicurezza con l’azienda sanitaria di Bolzano e siamo in contatto con la Federazione tramite Formula Bici affinché faccia da tramite col governo per spingere ad autorizzare gli eventi con un protocollo più rigido. La chiave del protocollo di sicurezza è senz’altro l’obbligo di far effettuare un test antigenico a tutti i partecipanti, volontari e addetti ai lavori.
Ci saranno delle novità nel percorso o nell'organizzazione della prossima edizione?
C.C. La novità, o più che altro l’augurio, é di poter offrire ai partecipanti una Maratona più simile possibile al passato. Il protocollo di sicurezza ci obbligherà a modificare
Come si sta preparando il vostro territorio per affrontare la stagione estiva?
R.H. Dopo una stagione invernale completamente compromessa, c’è molto ottimismo per l’estate. La montagna, come abbiamo potuto verificare lo scorso anno, sta diventando sempre più la meta ideale per molti viaggiatori, con le sue infinite possibilità di rilassamento, contatto con la natura e distanziamento. I programmi per la stagione sono definiti e contiamo di poter accogliere i primi ospiti non appena saranno concessi nuovamente gli spostamenti. L’estate entrerà nel vivo a giugno con gli eventi bike e proseguirà poi in crescendo fino all’autunno, con in calendario vari eventi collegati alla cultura ladina, alla natura e l’ecosostenibilità, nonché al mangiare e bere bene e in maniera salutare. La parola d’ordine sarà in primo luogo la sicurezza e la tutela di tutti gli ospiti.
CANNONDALE SUPERSIX EVO, L’EVOLUZIONE DI UN CLASSICO
SCOTT FOIL 2021, PIÙ LEGGERA E AERODINAMICA
Si tratta della bici della EF, uno dei team più chiacchierati nel Peloton del World Tour. Una bici da strada leggera e veloce, che mixa caratteristiche aerodinamiche a leggerezza e rigidità, i suoi punti di forza sono il telaio in carbonio Hi-Mod Ballis Tec, una connettività completa integrata del cambio elettronico Di2 e le ruote in carbonio HollowGram 45 SL. Il profilo da 45 mm offre versatilità e leggerezza, rappresentando una scelta ideale per le corse su strada, anche con pneumatici di ampie dimensioni. Ne esce un prodotto ancora più fluido nella guida e maneggevole rispetto alla tanto apprezzata versione precedente. Nel test in galleria del vento risulta che la resistenza aerodinamica è stata ridotta del 21%, questo grazie anche al manubrio SystemBar Save Hollowgram con un sottile profilo che riduce la resistenza e aumenta la comodità. Il design a due pezzi assicura 8° di regolazione per trovare la posizione in sella ideale. Cannondale, dichiara per questo modello, un risparmio di 30 watt alla velocità di 48,3 km/h grazie alla nuova forma delle tubazioni e il telaio con freni a disco più leggero realizzato dalla casa americana. In ultimo, la geometria e la rigidità sono da vero cavallo da corsa e garantiscono scatti esplosivi, pur garantendo il comfort delle micro-sospensioni e la possibilità di montare ampi pneumatici.
Cannondale - contatto@cyclingsportsgroup.com
SCHEDA TECNICA
• Telaio: BallisTec Hi-Mod Carbon • Forcella: BallisTec Hi-Mod Carbon • Gruppo: Shimano Dura Ace Di2, cassetta 11/30 • Freni: Shimano Dura-Ace, rotori 160/140mm • Guarnitura: HollowGram SiSL2, 52/36 • Ruote: HollowGram 45 Knot SL con mozzi Formula • Gomme: Vittoria Corsa 700x25mm • Componentistica: HollowGram, Fizik
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La tecnologia F01 la rende una delle biciclette più aerodinamiche e leggere sul mercato; realizzata con l’utilizzo di un design a profilo alare brevettato, minimizza la resistenza all’aria e ottimizza le prestazioni complessive. Questo nuovo modello è realizzato con un cockpit ridisegnato che include sterzo, manubrio e la forcella completamente innovato con una minima resistenza all’aria oltre a una clearance che permette il montaggio di copertoni fino a 30mm. Inoltre, questo cockpit così concepito consente l’instradamento dei cavi, che sono completamente interni sia per il cambio meccanico che per l’elettrico. Questo avviene grazie al cannotto della forcella eccentrico. Il tubo sterzo penetra l’aria grazie alla forma ottimizzata con strati addizionali di carbonio e gli angoli di imbardata bassi. I modelli Foil 10 e 30 sono presentati in una colorazione speciale cangiante che reagisce all’impatto con la luce, mentre sembra quasi nera quando non vi è esposta. Foil è una bicicletta è una bicicletta aerodinamica, quindi adatta a velocisti e passisti, ma le sue caratteristiche ne fanno un mezzo che ben si presta a ogni utilizzo, ne sono la prova le vittorie che ha riportato negli anni, come le 182 gare nel World Tour, tra cui, 33 tappe nei Grand Tour, quattro monumento e un titolo mondiale UCE Elite, questo merito del profilo ribassato dei foderi obliqui, che permette una guida fluida e confortevole anche sullo sconnesso. SCHEDA TECNICA
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• Telaio: Foil Disc, carbonio HMF • Forcella: Foil Disc HMX • Gruppo: Sram Force eTap AXS 24v, cassetta 10/33 • Freni: Sram force Flatmount • Guarnitura: Sram Force 48/35 • Ruote: Syncros Capital 1.0 50 Disc • Gomme: Schwalbe One RaceGuard 700×28C • Componentistica: Syncros in carbonio/alluminio • Peso: 8 kg