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WHAT’S GOING ON
from HUB STYLE VOL.6_2021
by Sport Press
REVENGE DRESSING
Stampe flamboyant, colori accesi, pelle e lingerie in bella mostra. Alla cupezza gli stilisti rispondono compatti con la voglia di stupire, sedurre, brillare
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di Simona Airoldi
Aogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Un principio che non vale solo nelle leggi della dinamica, ma anche, prepotentemente, in quelle della moda. Dopo quasi due anni di pandemia con il relativo carico di limitazioni, incertezze e paure, si inizia a intravedere la fine del tunnel. Un tunnel in cui ci si muove seguendo un preciso dress code: il revenge dressing. Mai come ora l’abbigliamento diventa una sorta di riscatto per quello che ci è stato tolto, una vendetta verso la sciatteria e l’omologazione imposte da lockdown e mascherine, e, soprattutto, dalla latitanza forzata di eventi e occasioni dove fare un po’ di sano show off, per dirla all’anglosassone. La nuova parola d’ordine? Mostrare. La pelle e il corpo, innanzitutto, con scollature sugli abiti ricavate grazie a sapienti giochi di tagli, spacchi e trafori, ma anche di personalità, attraverso la scelta volitiva di calarsi in panni audaci, colorati, orgogliosamente flamboyant.
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In alto: Chanel SS 22 Sotto: alcune immagini delle collezioni SS ‘22 di Dior, Fendi by Versace e Loewe
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A partire dall’alto, in senso orario, alcune immagini della SS 22 di: Miu Miu, Michael Kors Collection, Stella McCartney e Moschino
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L’accento cade su décolleté, gambe e punto vita, ma i volumi rimangono accoglienti, i tratti fluidi, non c’è spazio né per imposizioni né per costrizioni. Ci si veste per piacere, e, soprattutto, per piacersi. In quasi tutte le collezioni gli stilisti hanno risposto compatti alla cupezza con tinte vitaminiche, stampe pittoriche e grafiche eye-catching che catturano l’attenzione, come quelle, irresistibili, che mixano le più iconografiche di Fendi e Versace. Come sempre sono i dettagli a fare la differenza: una cascata di paillettes, piume, frange, applicazioni, incrostazioni. Le crisalidi che siamo stati costretti a costruire nei giorni passati per difenderci, da bozzoli sono diventate farfalle variopinte e maestose, proprio come quelle portate in passerella da Chanel. C’è voglia di stupire, di sedurre, di brillare. È una corrente sotterranea e potente, che ridefinisce e plasma i codici vestimentari sottraendo austerità e aggiungendo brio. La lingerie si porta in bella mostra sotto ai tailleur da ufficio, come insegnano Michael Kors o Etro, mentre le mise da party girl di Stella McCartney e Dior si indossando anche di giorno, senza soluzione di continuità. Vietato scadere nel grottesco o nell’eccesso fine a se stesso, con l’auspicio di un ritorno globale al ben vestire, mantenendo ben salda la barra dello stile. Per aspera ad astra, insomma.
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