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STRATEGY
from HUB STYLE VOL.2_2022
by Sport Press
UN NUOVO GUARDAROBA FEMMINILE
di Cristiano Zanni
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1-Forti nel menswear, quali sono le ragioni che vi hanno spinto ad ampliare la vostra collezione specializzandovi anche nel womenswear?
2-Cosa vi aspettate da questa novità in termini di performance e fatturato? 3-La proposta donna a cosa si ispira? Ci sono legami con la collezione maschile?
4-Com’è cambiato, in questi anni, l’approccio al vestire da parte della figura femminile? 5-Quali sviluppi futuri dovremo aspettarci da questa novità?
MICHELE BRUSTIA
brand director BOGLIOLI MILANO
1Noi siamo fortemente convinti che esista una donna Boglioli ed è una figura che ama vestirsi con la nostra giacca tanto che abbiamo avuto diverse clienti che, anche in passato, compravano addirittura le proposte da uomo per indossarle o le “rubavano” dagli armadi dei propri compagni. Consapevoli di questo scenario abbiamo pensato di presentare la nostra idea di giacca da uomo anche per lei, nella collezione donna. Tutto è nato anche grazie alla sinergia con Viviana Volpicella che è stata identificata come forte nel rappresentare questa nuova donna Boglioli in maniera estremamente naturale. Era il mercato che ci stava chiedendo di portare la nostra esperienza estetica all’interno di una proposta femminile e, per andare in contro a questa esigenza, abbiamo reinterpretato una giacca con dei volumi più morbidi, utilizzando gli stessi tessuti dell’uomo.
2In termini di performance, proprio come scelta strategica, siamo voluti ripartire con la collezione donna nei mercati per noi più importanti e storici dell’uomo. Sicuramente l’Italia, ma anche l’Europa sono il focus dove vogliamo concentrarci. La volontà poi è quella di approcciare gli Stati Uniti che, da sempre, sono il secondo mercato più importante per Boglioli. Basti pensare che a New York abbiamo un bellissimo punto vendita dove presenteremo sia le collezioni uomo che donna. La nostra proposta pur essendo 100% made in Italy e nasce da un’estetica italiana, vuole essere internazionale.
3La collezione donna nasce al 100% da quella uomo tuttavia, acquisterà presto la sua importanza specifica. Uno dei nostri punti di forza è la ricerca della materia prima che, nobile e preziosa, è 100% made in Italy. Ovviamente non potevamo limitarci a copiare la nostra K.jacket, quindi l’abbiamo arricchita di femminilità e sensualità con nuovi volumi, aggiungendo poi capi pensati con le stesse logiche che ne completano il look.
4La donna è cambiata tantissimo. Ha più consapevolezza di sé e non ha nessun timore a vestire abiti anche molto diversi tra loro perché si sente libera di mantenere quella che è la sua femminilità. Siamo convinti che la figura femminile non si limiti ad acquistare il marchio ma cerchi la qualità, una specificità che forse da sempre è più dell’uomo.
5Quest’anno la proposta donna con Viviana possiamo definirla una capsule. È un primo accenno a un nuovo modo di vestire in cui crediamo fortemente e inevitabilmente è la direzione verso cui andare per sviluppare una vera e propria collezione. Già dalla prossima stagione ci sarà un ampliamento della gamma.

EDOARDO FASSINO
ceo COVER 50
1Da ormai molte stagioni nel prodotto pantalone e denim abbiamo incominciato a dedicarci alla linea donna riscontrando buoni risultati. Quindi quando abbiamo deciso di allargare la gamma prodotti PT Torino, evolvere la proposta donna con un’operazione di brand extension ci è sembrato “naturale”.
2Il progetto total look, menswear e womenswear, sia nell’uomo che nella donna, raggiungerà dei risultati apprezzabili nel medio termine. Ne siamo consci, ma la scelta è stata fatta anche in funzione di rafforzamento e posizionamento del brand. E questi effetti sicuramente li stiamo già apprezzando oggi nonostante si sia solo all’inizio.
3Certamente ha un legame con la collezione uomo, e vorremmo che l’avesse sempre di più. Quello a cui aspiriamo è creare un “mondo PT Torino” all’interno del quale sviluppare il nostro prodotto sia uomo che donna, con una identità forte e riconoscibile.
4Non so se si possa dire che in questi ultimi anni ci sia stato un cambiamento nel modo di vestire femminile. Penso che l’evoluzione sia avvenuta ormai da diverso tempo, determinando una grande autonomia delle donne rispetto alle tendenze con una sempre maggiore affermazione da parte delle consumatrici di una loro identità precisa.
5Se allude allo sviluppo del retail, (in molti ci fanno la stessa domanda, quale naturale conseguenza dell’allargamento della gamma prodotti), posso dirle che al momento non è in cantiere nessun progetto. Ma anche se fino a poco tempo fa lo ritenevamo assolutamente “impossibile”, oggi lo incominciamo a prendere, quantomeno, in considerazione.