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SNEAKER SHOP

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IL SOGNO AMERICANO DIVENTA INTERNAZIONALE

Lo specialista dell’outdoor made in Colorado, Holubar, dopo aver definito la holding, consolida le strategie. E si prepara a festeggiare il 75esimo anniversario con opening oltre i confini

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Alice e Roy Holubar, dapprima coppia nella vita e poi anche negli affari, nel 1947 in un seminterrato della cittadina di Boulder, in Colorado, danno vita a Holubar: il brand statunitense specializzato in outdoor. Una storia che è un susseguirsi di traguardi, a partire dal 1950 quando il marchio inizia a utilizzare il nylon come tessuto esterno con imbottitura in piuma. O ancora quando lancia il Mountain Parka, diventato tra le icone americane. Ma sarà nel 1958 che l’azienda si evolve anche dal punto di vista commerciale, divulgando un catalogo di vendita per corrispondenza con oltre 140 prodotti. Nel 1965 Holubar viene selezionato da Alpine Rescue Team come fornitore di attrezzature tecniche, giacche e sacchi a pelo. E, dal 1970, si susseguono una serie di opening monomarca in Colorado, Arizona, California, New York, Utah e Minnesota.

IL NUOVO CAPITOLO L’evoluzione del marchio è costante. Tanto che nel 2010 Alberto Raengo acquisisce il brand e nel 2012 lo rilancia. Successivamente, nel 2019 anche Patrick Nebiolo oggi ceo ed ex direttore generale di Woolrich Inc è “onboard”, oltre a un pool di investitori internazionali. Da quel momento, con l’ingresso dei nuovi soci operativi e finanziari, la società diventa una holding, con Holubar International Srl (ex Santa Marian Srl) che detiene il 100% della Holubar Europe Srl. Oggi Holubar, grazie al lavoro del team capitanato da Raengo e Nebiolo, è venduto su una propria piattaforma e-commerce e in oltre 500 punti vendita in Europa, Stati Uniti, Canada, Cina, Corea e Giappone. Significativa la presenza anche in multibrand come Biffi Milano, WP Store, The Hudson Bay, Merci, Bloomingdale, Simons e Hirmer. Tra le attività speciali che il brand ha in programma per il suo 75esimo compleanno, rientra l’apertura di un pop-up store con bistrot realizzato insieme a Marci. Il temporary, chiamato Holu-Bar, permetterà fino a questa primavera di vivere la montagna in città. La location si trova a Boulevard Beaumarchais 111 Parigi, accanto all’entrata del concept store Merci.

L’INVERNO 2021 Nella proposta pensata per la prossima stagione fredda, Holubar riporta la propria identità: outdoor e lifestyle votati a tecnicismi di tessuti e dettagli. Per la prima volta lo sviluppo della collezione femminile si definisce in un’offerta numericamente pari di capi a quella per lui. Una sfida che ha permesso di lavorare non più solo a capispalla ma a una serie di proposte per il quotidiano. Holubar presenta anche pesi più leggeri, con o senza imbottitura. E prosegue la ricerca dei tessuti con l’introduzione del Ventile, un cotone realizzato in laboratorio per la Royal Air Force, che ha la caratteristica di essere naturalmente waterproof e altamente traspirante. Oltre al cotone gommato, il meltonwool e il polywood che uniscono il fascino

In alto: Patrick Nebiolo, ceo di Holubar Sotto: Alberto Raengo, chief creative director di Holubar

delle lane alle caratteristiche dei sintetici waterproof. Ma, nonostante le novità, i grandi classici di Holubar restano in circolazione. “A partire dal modello Hunter, entrato nell’immaginario collettivo anche grazie al capo indossato da Robert De Niro, ne ‘Il Cacciatore’, o il Boulder chiamato così per la località dove è nato il marchio”, afferma Nebiolo.

L’IMPEGNO GREEN “Abbiamo avviato anche una partnership con Thinsulate, la realtà americana di ovatte tecniche per incrementare progressivamente le imbottiture sintetiche e ridurre, in una logica di sostenibilità, l’impiego della piuma”, dichiara Raengo. “È recente anche la nostra adesione a 1% for the planet, l’organizzazione globale che raccoglie le aziende interessate a partecipare attivamente alla salvaguardia del pianeta investendo una piccola percentuale dei propri ricavi in progetti ambientali”, conclude.

Alcune immagini tratte dalle copertine storiche dei cataloghi Holubar Al centro: un’immagine della locandina “Assassinio sull’Eiger”

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