Biologia, Nutrizione e Sport Dott. Mino Neglia
Centro Sportivo Educativo Nazionale, Brindisi 8 dicembre 2012
ALIMENTAZIONE: Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l’organismo
NUTRIZIONE: è la disposizione delle cellule e degli organismi complessi a rifornirsi dei composti necessari a sostenerne la vita
Metabolismo I principi nutritivi subiscono processi di: DIGESTIONE ASSORBIMENTO UTILIZZO A queste reazioni viene dato il nome di METABOLISMO
FASE CATABOLICA
FASE ANABOLICA
Catabolismo
Anabolismo
Fase di degradazione
Fase di ricostruzione
Apparato digerente FASI
masticazione
deglutizione digestione gastrica digestione intestinale
assimilazione espulsione delle scorie Il tratto digerente dalla BOCCA all’ano è considerato spazio esterno all’organismo
Alimenti e Nutrienti Funzione degli alimenti è quella di fornire l’energia ed i nutrienti necessari per le funzioni biologiche dell’organismo Nutrienti calorici
Nutrienti acalorici
Carboidrati
Acqua
Lipidi
Sali Minerali
Proteine
Vitamine
Si ricava Energia
Sono bioregolatori
Nutrienti Calorici L’organismo utilizza l’energia chimica dei nutrienti calorici per le svariate attività dell’organismo. Principalmente Carboidrati e Grassi hanno ruolo energetico, le proteine solo quando sono carenti i primi
Per esprimere l’energia chimica degli alimenti si utilizza solitamente la kcaloria
Nutriente Carboidrati Grassi Proteine
Kcal per grammo 4 9 4
Nutrienti Calorici
Alimento 100 grammi
Zucchero Formaggio (emmenthal) Olio
Proteine
Grassi
Carboidrati
Acqua
KCAL
0
0
100
0
28,5
30,9
3,6
34,6
400 400
0
100
0
tracce
900
Quantitativamente sono simili i primi 2 alimenti, ma sono differenti totalmente per la qualitĂ dei nutrienti
Fabbisogno calorico “Il fabbisogno calorico è il consumo di energia considerato adeguato per coprire la spesa energetica di un individuo sano di una categoria di età e di sesso stabilita” definizione WHO, 1973
Metabolismo Basale
consumo metabolico a riposo (metab. sonno - veglia - basale)
60 - 75 %
Metabolismo energetico
Attività fisica e termoregolazione
15 – 30 %
Azione dinamico specifica alimenti
Energia per digestione e assorbimento nutrienti
10 %
Fabbisogno calorico giornaliero
Fabbisogno calorico
Fabbisogno calorico AttivitĂ
KCAL / min
Camminare lentamente
2,6
Camminare a 5 km/h
3,7
Balli Lenti
4,3
Pallavolo
8,5
Balli svelti
11,3
Calcio
11,7
Basket
14,3
Maratona
20
Nuoto
25
Ciclismo agonistico
26
Metabolismo Basale
Metabolismo Basale Influenzato da: Sesso: nei maschi è maggiore perché > massa magra Età
: massimo nei bambini, picco a due anni, diminuisce con l’età
Abitudini di vita: attività fisica, uso di sostanze eccitanti…
Stati patologici: febbre, iper e ipo tiroidismo, neoplasie, diabete Equazione Harris - Benedict nei maschi: 655 + ( 9,6 x Kg di peso ) + ( 1,8 x cm di statura ) - ( 4,7 x l’età ) Equazione Harris - Benedict nelle donne: 66 + ( 13,7 x Kg di peso ) + ( 5 x cm di statura ) - ( 6,8 x l’età )
peso altezza età
MB
65 MASCHI 170 29
1721,3
2648
peso altezza età
MB
50 FEMMINE 165 19
1446,8
2226
BILANCIO ENERGETICO
ENERGIA IN ENTRATA ALIMENTAZIONE
DISPENDIO ENERGETICO TOTALE
Mantenimento Peso Corporeo
Proteine Funzioni:
PLASTICA
REGOLATRICE
assumere proteine significa ricavare aa per costruire le proteine dell’organismo
gli aa possono essere utilizzati per sintetizzare ormoni con funzione regolatrice
Funzioni principali
ENERGETICA
normalmente non si ricava energia dagli aa ,ma in caso di digiuno prolungato ( Autofagia), nel diabete quando è scompensato, e in tutte le situazioni di squilibrio metabolico
Minima
Proteine Quando sono introdotte nell’organismo, vengono idrolizzate in AMMINOACIDI AMMINOACIDI ESSENZIALI:
non sono prodotti dall’organismo e devono essere assunti con la dieta AMMINOACIDI NON ESSENZIALI: l’organismo è in grado di costruirli
La digestione delle proteine inizia nello stomaco ad opera della pepsina, che riduce le catene in frammenti. L’acido cloridrico attiva la pepsina e denatura le proteine scoprendo i legami peptidici che possono così essere attaccati. La fase successiva avviene nel duodeno ad opera delle peptidasi pancreatiche, enzimi, che spezzano ulteriormente i peptidi. L'idrolisi finale dei peptidi in amminoacidi avviene tramite altri enzimi, le amminopeptidasi. Gli amminoacidi giungono così al fegato.
Amminoacidi essenziali Valina
Leucina Isoleucina
Treonina Metionina Fenilalanina
Triptofano Lisina
Istidina Arginina
essenziali solo nel bambino
Proteine
Proteine ad elevato valore biologico: sono quelle di origine animale
Formaggi: 20 – 35 % Carne : 15 – 20 % Pesce : 15 – 20 % Latte : : 3,5 % Uovo intero : 13 %, Tuorlo : 16,3 % Albume : 10,9 %
Proteine a discreto e basso valore biologico : di origine vegetale Discreto valore biologico:
Basso valore biologico
Cereali ( pane , pasta) : 8 -12 %,
Frutta e ortaggi : < 3 %
Legumi secchi
: 20 %
Soia
: 40 %
Il parametro più importante è la presenza di aa essenziali
Proteine Associazione perfetta dal punto di vista nutrizionale:
CEREALI Carenti in Lisina
Pasta + Fagioli, Pane + Fave Ecc..
+
LEGUMI : Carenti in Metionina
La carenza in aa essenziali di uno compensa lâ&#x20AC;&#x2122;altro
Proteine
Il FEGATO è lâ&#x20AC;&#x2122;organo chiave nella regolazione e nel metabolismo degli amminoacidi Ha funzione di riserva, distribuzione e funzione plastica, cioè il fegato utilizza gli aa per sintetizzare sia proteine epatiche che proteine del sangue. Sintetizza aa non essenziali da quelli essenziali
Proteine Non esistono riserve di amminoacidi nel nostro organismo per lâ&#x20AC;&#x2122;accumulo Gli aa rispetto a carboidrati e lipidi hanno una parte che deve essere eliminata tossica: il gruppo amminico NH3 Quando si assumono aa in eccesso il fegato li trasforma in glucosio e forma UREA dal gruppo amminico che viene inviata ai reni che la eliminano perchĂŠ tossica
Assumere un surplus di proteine sovraccarica fegato e reni
Proteine Una reazione che avviene negli epatociti è la TRANSAMINAZIONE, ovvero lo scambio di un gruppo amminico per convertire un aa in un altro: Transaminasi
AA 1 + Chetoacido 1 ========== AA 2 + Chetoacido 2
Le TRANSAMINASI GOT e GPT nel sangue vengono dosate per misurare la funzionalità epatica, ovvero una presenza elevata nel sangue è causata dalla rottura degli epatociti nei casi di epatite e in altre patologie epatiche come la CIRROSI
Proteine Fabbisogno Proteico Medio Giornaliero = 0,75 g / kg / die
Di queste almeno un terzo deve essere di origine animale (proteine ad elevato valore biologico)
Senza tenere conto dellâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ sportiva e di gravidanza
Il 15 % del fabbisogno calorico giornaliero deve provenire dalle proteine
Fabbisogno proteico dello sportivo Il consumo di proteine dipende dal tipo di sport: è stato dimostrato da Tarnopolski nel 1988 che gli atleti di fondo consumano piÚ proteine dei bodybuilder. Durante gli sforzi intensi e prolungati, che consumano le scorte di glicogeno mucolare, l'organismo è costretto ad attingere alle proteine per produrre energia. L'esercizio con i pesi, per quanto pesante, non sollecita abbastanza l'organismo che non consuma cosÏ tante proteine come vorrebbero farci credere i produttori di integratori. Le ricerche serie arrivano a consigliare 2 gr di proteine per kg di peso per i bodybuilder professionisti (in assenza di doping), 1.5 gr per il frequentatore di palestra con allenamento di potenziamento muscolare e per l'atleta di sport di resistenza. In entrambi i casi, una ripartizione delle calorie di 50% di carboidrati, 20% di proteine e 30% grassi è in grado di soddisfare il fabbisogno proteico.
Proteine La pratica sportiva può comportare un aumentato fabbisogno proteico giornaliero, fino ad un massimo di 2 grammi/Kg di peso corporeo desiderabile â&#x20AC;˘ per la maggiore usura dei tessuti â&#x20AC;˘ per l'eventuale aumento delle masse muscolari (quando è effettuata giornalmente e con programmi di allenamento gravosi).
Proteine Nello sportivo pre pubere l'assenza dell'ormone sessuale maschile non giustifica l'allenamento della forza muscolare e quindi dell'incremento del consumo di proteine, perchè in queste condizioni non si possono verificare incrementi sostanziali delle masse muscolari.
Integratori di amminoacidi
Tra gli integratori più di moda ci sono gli AMMINOACIDI RAMIFICATI: Valina , Leucina e Isoleucina
A livello muscolare è presente una transaminasi , meno presente in altri distretti, che li catabolizza ovvero li brucia. Vengono utilizzati per ricavare energia livello muscolare.
Tutt’oggi non è ben definita l’utilità , poiché non avrebbe senso integrare se già il dispendio energetico è coperto dall’introito alimentare Valina
Leucina
Isoleucina
Carboidrati Sono molto rappresentati a livello vegetale. Lâ&#x20AC;&#x2122;organismo umano ne ha circa lâ&#x20AC;&#x2122;1 % sebbene il fabbisogno calorico sia soddisfatto principalmente dai carboidrati
Monosaccaridi Glucosio Galattosio Fruttosio
Disaccaridi Maltosio (glu+glu) Lattosio (glu+gal) Saccarosio (glu+fru)
ZUCCHERI SEMPLICI
Polisaccaridi Amido
Glicogeno
FIBRA ALIMENTARE Assumendo alimenti di origine vegetale si assumono anche polisaccaridi non assimilabili L’organismo umano non ha gli enzimi per poterli digerire
Fibra Insolubile Cellulosa (catene di glucosio con legame β 1 -4) Lignina ( non è un carboidrato)
Fibra Gelificante o Solubile Emicellulose e Sostanze pectiche Gomme Mucillagini
Polisaccaridi Algali
Funzioni: - Previene l’iper alimentazione (aumento volume bolo alimetare, distensione parete stomaco == senso di sazietà - Regola le funzioni intestinali (aumentà velocità di transito delle feci) - modula l’assorbimento dei nutrienti SVANTAGGI: Sequestra i cationi Ca ++, Mg ++, Fe++, Zn ++ e diminuisce l’assorbimento di altri nutrienti
ENERGETICA
Carboidrati
Fornire energia pronta per lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo dei processi vitali delle cellule
PLASTICA Alcuni zuccheri rientrano nella costituzione del DNA, dei glicolipidi e delle glicoproteine
Funzioni:
ANTICHETOGENICA I lipidi bruciano bene alla fiamma dei carboidrati, i lipidi danno acetil CoA mentre i carboidrati OSSALACETATO ( Ciclo di Krebs) Effetto tranquillante e antidepressivo mediato dalla serotonina che da anche senso di sazietĂ
Sviluppo dellla flora batterica intestinale
Carboidrati BOCCA Amilasi salivare
Amido spezzettato in catene di glucosio maggiori di 10 unitĂ
Alimento contenente carboidrati
STOMACO Amilasi salivari inattivate
DUODENO Amilasi pancreatiche Monosaccaridi possono essere assorbiti dalle cellule intestinali e immessi nel sangue
Carboidrati ALIMENTAZIONE con alimenti contenti carboidrati Glucosio sangue Sintesi INSULINA dal pancreas
DIGIUNO Glucosio sangue
Sintesi di GLUCAGONE dal pancreas
Le Cellule introducono glucosio
Viene stimolata la glicogenolisi epatica Gli organi principalmente coinvolti sono FEGATO e MUSCOLI
Viene prodotta la riserva di glucosio ovvero il glicogeno
Il glucosio nel sangue GLICEMIA deve essere nel range 65- 110 mg /dl
Carboidrati Glicogeno: costituito da catene di glucosio ramificate. Nellâ&#x20AC;&#x2122;organismo è presente a livello epatico e muscolare Il glicogeno nel MUSCOLO rappresenta la riserva di glucosio, quindi ha ruolo energetico
Il glicogeno nel FEGATO ha il ruolo di mantenimento della glicemia
Carboidrati GLUCOSIO (6 C)
GLICOLISI
A livello muscolare, negli sforzi rapidi 3 ATP
Acido Piruvico (3 C)
Acetil Co A (2 C)
CICLO DI KREBS
NO 0SSIGENO
Mitocondri Presenza ossigeno
12 ATP
Acido lattico
Le fonti energetiche dell’attività muscolare Aerobico: interviene l’ossigeno che funge da ultimo accettore di elettroni
Anaerobico:
processo che avviene senza l’intervento dell’ossigeno
Aerobico
Anaerobico
Metabolismo Aerobico • E’ l’unico dei tre sistemi che necessita della presenza di ossigeno
• L’energia utilizzata per produrre ATP deriva dalla demolizione in toto di molecole di GLUCOSIO e Ac. GRASSI liberi. Questo meccanismo ha bisogno di ossigeno che attraverso la respirazione viene trasportato fino ai muscoli in particolare nei mitocondri delle fibrocellule muscolari.
Metabolismo anaerobico lattacidico • Non interviene ossigeno, ma vi è la produzione di acido lattico . • L’acido lattico si forma per permettere alla glicolisi di continuare e produrre nuovo NAD+ nella forma ossidata. • La presenza di acido lattico “danneggia” temporaneamente la contrazione muscolare e l’atleta non può protrarre per molto la prestazione ad elevate intensità
Metabolismo Anaerobico alattacidico Negli Sport di potenza Non interviene ossigeno Non si forma acido lattico L’energia per la contrazione viene ceduta da una molecola che contiene anch’essa un legame altamente energetico, la fosfocreatina (CP). L’ATP che ne deriva da questo meccanismo è poco ma molto rapido, il doppio del lattacidico ed il triplo di quello aerobico
Creatina • Questa sostanza alimentare è normalmente contenuta nella carne; • l'organismo è in grado di produrla a partire da altri amminoacidi, con un ricambio giornaliero inferiore ai 2.0 grammi. • Il fabbisogno quotidiano di creatina è di circa due grammi. Tale quota viene in parte soddisfatta dalla sintesi epatica (50%) ed in parte dalla dieta (50%). • La creatina presente in una normale razione alimentare, unitamente a quella prodotta dal nostro organismo, è più che sufficiente a coprirne i fabbisogni giornalieri, mentre la sola quota endogena (prodotta dall'organismo) copre i fabbisogni anche in caso di diete vegetariane.
Creatina ď ą Contenuto di creatina negli alimenti ALIMENTO
CONTENUTO DI CREATINA (g/Kg)
Manzo Merluzzo Aringa Maiale Salmone Tonno Mirtilli Latte
4,5 3,0 6,5-10 5,0 4,5 4,0 0,02 0,1
Normativa italiana
Creatina La maggior parte degli studi non hanno evidenziato particolari effetti nocivi in seguito all'assunzione acuta o sub-acuta, ma vi sono ricerche che ipotizzano anche un effetto cancerogeno, considerando la creatina come un possibile fattore di crescita tumorale. Inoltre, non va dimenticato che le dosi di creatina normalmente assunte dagli atleti, soprattutto dai frequentatori delle palestre e dai body builders sono ben superiori a quelle massime indicate dalle linee guida e, per giunta, perdurano per lunghi periodi di tempo. A tale proposito, va precisato che un dosaggio di 20-25 grammi al giorno, pari a 0.3 g/kg p.c./die (equivalente a oltre 12 Kg di carne!), è addirittura in grado di inibire la produzione endogena di creatina.
Carboidrati In una dieta equilibrata Il 55 â&#x20AC;&#x201C; 65 % delle calorie dovrebbe provenire dai carboidrati Solo il 10- 12 % delle calorie totali deve provenire dagli zuccheri semplici
Devono essere soprattutto carboidrati complessi!
Tenere conto dellâ&#x20AC;&#x2122; indice glicemico
Carboidrati L’indice glicemico è la capacità di un alimento di aumentare la glicemia
Bisogna evitare di assumere spesso cibi ad alto indice glicemico, per non stressare le cellule beta del pancreas che producono l’insulina
Pane bianco : IG 100 Pasta : IG 60 Patate fritte : IG 107 Aranciata: IG 97 Glucosio : IG 137 La differenza dipende dalla qualità dell’amido e dalla presenza della fibra Proteine
lipidi
Carboidrati
KCAL
Pane bianco
8,1
0,5
64
276
Pasta di semola
10,8
0,3
82
356
Lipidi Sostanze eterogenee dal punto di vista strutturale Sono insolubili in acqua
Colesterolo
Fosfolipidi
Lipidi Gli olii e i grassi animali come il burro hanno differente consistenza perché cambia la natura degli acidi grassi, maggiore è la presenza di grassi insaturi maggiore è la fluidità dell’alimento
Olio di oliva
99 % circa : Trigliceridi ( l’acido grasso più abbondante è l’acido oleico, monoinsaturo) 1% : Steroli, tocoferoli, e altre sostanze liposolubili
Lipidi Vi sono acidi grassi ESSENZIALI, lâ&#x20AC;&#x2122;organismo non li sintetizza - Fanno parte delle membrane biologiche - Sono precursori di molecole che intervengono nellâ&#x20AC;&#x2122;infiammazione - Hanno funzione ipocolesterolomizzante
Acido linoleico (omega 6) Acido linolenico (omega 3)
Lipidi Funzioni: ENERGETICA la più consistente forma di riserva energetica per l’organismo. Un individuo di 70 kg possiede 10- 11 kg di tessuto adiposo
STRUTTURAL E I fosfolipidi e il colesterolo costituiscono le membrane cellulari
Modellano il corpo
Veicolano le vitamine liposolubili
Il colesterolo è il Il colesterolo precursore dièalcuni inoltre il ormoni tra cui quelli precursore di alcuno ormoni e sessuali (estrogeni tra cui quelli testosterone) ed è la sessuali. base dei Sali biliari, inoltre peròRientra non è essenziale
Lipidi BOCCA
Stomaco
Alimento contenente lipidi
Fegato
Sono molecole insolubili in acqua e tendono a raggrupparsi formando grossi agglomerati Cistifellea
Bile
Duodeno Si forma un emulsione e possono agire le lipasi Lipidi assorbiti
Lipidi I lipidi non possono essere trasportati nel sangue cosÏ come sono, perchè sono insolubili, sono pertanto inseriti nelle LIPOPROTEINE Alcune Lipoproteine: LDL (low density lipoprotein) : trasportano colesterolo ai tessuti
HDL (High density lipoprotein): recuperano il colesterolo dai tessuti
Esame sangue Valori normali Colesterolo totale
120 - 220 mg/100 ml
LDL
70 - 130 mg/100 ml
HDL
40 - 80 mg/100 ml
Lipidi I lipidi in eccesso sono accumulati come trigliceridi nel tessuto adiposo Anche il glucosio che non entra nel ciclo energetico viene trasformato in grasso Il tessuto adiposo ha una diversa localizzazione differente dal sesso: ObesitĂ ginoide (nella metĂ inferiore dell'addome, nelle regioni glutee ed in quelle femorali.).
ObesitĂ androide (regione addominale, toracica, dorsale e cerviconucale)
Vitamine
IDROSOLUBILI
Vit. B1, B2, B5, B6, PP, H, acido folico, acido ascorbico o vit. C, Vitamina B12
LIPOSOLUBILI
Vitamina A, D, E, K (l’eccesso può essere dannoso perché vengono accumulate nel t. adiposo)
Sono molecole che agiscono come bioregolatori e come coenzimi in importanti reazioni metaboliche
Vitamine Pellagra: causata da carenza di vitamina PP (carni, fegato legumi e cereali) alimentazione a base di solo mais e nell’etilismo cronico L’acido folico e la vitamina B12 sono importanti per la sintesi di emoglobina, il primo è molto importante in gravidanza, una carenza ha effetti sullo sviluppo del tessuto nervoso del feto mentre la vit.B12 deve essere assunta dai vegetariani perché contenuta solo negli alimenti di origine animale (carne, pesce, frattaglie, latte, tuorlo d’uovo)
Integratori alimentari
A) B) C) D) E) F)
Integrazione energetica Integrazione idro-salina Integrazione proteica Integrazione di amminoacidi e derivati Altri prodotti Combinazioni dei suddetti
Integratori di proteine e amminoacidi
L-Carnitina • La L-carnitina è una sostanza con caratteristiche chimiche e funzionali paragonabili a quelle delle vitamine, normalmente presente negli alimenti di origine animale, soprattutto le carni, ma che l'organismo umano è capace di sintetizzare (produzione endogena) a partire da alcuni amminoacidi. • E’ presente nel corpo umano a livello dei muscoli scheletrici e nel muscolo cardiaco. • L'attività della L-carnitina si esplica a livello del metabolismo lipidico. In particolare essa stimola l'ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri a scopo energetico; inoltre, in tal modo potrebbe svolgere un ruolo importante anche nell'ossidazione di diversi amminoacidi e del piruvato e contribuire così al risparmio delle riserve di glicogeno muscolare ed una minore produzione di acido lattico, durante il lavoro muscolare. La carenza di carnitina può provocare una alterata funzionalità del muscolo cardiaco.
L-Carnitina â&#x20AC;˘ Attualmente si ritiene che l'integrazione orale di L-carnitina in soggetti sani non sia in grado di determinare un aumento della sua concentrazione a livello muscolare e quindi non migliori l'utilizzazione dei lipidi e la produzione di energia. â&#x20AC;˘ Inoltre non ci sono dati scientifici che provino una carenza di L-carnitina nei muscoli sia in condizioni di riposo, sia al termine di lavori muscolari prolungati. Esistono molti studi sui meccanismi di azione della L-carnitina a livello muscolare, ma i risultati sono ancora contrastanti e non sembrano giustificarne l'uso come ergogeno
L-Carnitina
Il fabbisogno è di 80 mg al giorno per Kg di peso corporeo