COLLEZIONE CARLO PIGNATELLI
www.coletsposi.it
COLET
PALERMO | Via Mariano Stabile, 172 | +39 091 6113675 | info@coletsposi.it
CARLOPIGNATELLI.COM
TORINO - FIRENZE - MIL ANO - BARI - CATANIA
T. +39 035.222.195 www.giuseppepapini.com
ti ruba il cuore...
Visto su Real Time TV “L’Abito dei Sogni” Flagship Store Viale Beatrice D’Este, 7 - Milano - Tel. 02 58318419
www.nicolespose.it
Prenota un appuntamento online presso uno dei nostri rivenditori Premium Dealer.
LORIBLU +39.0734.994696 shop at www.loriblu.com
www.enzomiccio.com
Prodotto e distribuito da Nicole Fashion Group - Tel. 0171 21.42.62 - enzomicciocollection@nicolespose.it
Scansiona il QR code e scopri il nostro mondo di inimitabile stile italiano e di eventi esclusivi.
Un sussurro di romantica eleganza | Linee chic per una sposa contemporanea L’esclusività di un atelier tutto per te, di un consulente esperto ed amico, di un abito confezionato secondo i tuoi desideri. Consulenza Eventi | Wedding Specialist | Wedding School Tutto questo è Domo Adami. Un mondo di meraviglie per il tuo matrimonio.
DOMO ADAMI FACTORY LAB | Corso Milano 95, Vigevano (PV)
www.domoadami.com | rsvp@domoadami.com | +39 038120863 | +39 346 863 1692 Ph: Alberto Rugolotto - Location: Villa Leoni, Lake Como - Style: Sugar E&D
editor's
LETTERS L'amore possibile.
«Iu vegnu appresso a tia, Nella vita capita spesso per caso di imbattersi in quelli che fiuri di puisia, sono destinati a diventare i nostri momenti, i migliori di ca fa puisiari u munnu sanu» sempre. Irrazionali, travolgenti, ironici, difficili. Unici, appunto.
Direte voi, cosa c’entra con gli sposi, con la rivista, con questo editoriale? Beh, è da giorni che penso a cosa scrivervi per raccontarvi il nuovo numero di Sposi Magazine, il sesto, ed ecco che l’ispirazione è venuta per caso. Ad un certo punto, qui in redazione, da sola, in una febbrile domenica pomeriggio, le dita hanno cominciato a muoversi quasi come se vivessero di una vita propria, legate solo al ritmo del cuore, il mio. Un momento che mi ha travolta all’improvviso, mentre nelle cuffie ha cominciato a suonare una ballata d’amore, una di quelle che non si sentivano da un po’ di tempo: «Iu vegnu appresso a tia, fiuri di puisia - canta Lello Analfino (la canzone è «Cocciu d'amuri», ndr) -, ca fa puisiari u munnu sanu». E mi sono immaginata altrove: innamorata e amata. Musica e parole semplici, che ricordano amori grandi, rapporti non precari, relazioni così salde da sembrare oggi quasi irrealizzabili. Amori che abbiamo conosciuto attraverso i nostri nonni e, per i più fortunati, anche con i nostri genitori. Un sentimento romantico che prende alla pancia, di quelli del «non lasciamoci mai». Insomma, una vera e propria dichiarazione del cuore che mi ha ricordato che l’amore è ancora possibile, nonostante tutto. Lo stesso amore che da qui a qualche giorno, o forse mese o addirittura anno, vi porterà fino all’altare, vi spingerà a volere condividere il resto della vita con la Vostra persona, quell’altra metà della mela con cui tornare ad essere unità, quel fiore di poesia che rende poetico tutto il resto del mondo (a voler parafrasare, in italiano, i versi di Analfino). Lo stesso amore che oggi mi conduce qui, a scrivere queste parole. Lo stesso amore che ha spinto me e la redazione di Sposi Magazine a dare una vita nuova a questo sesto numero della rivista che, a nostro modo, è poesia.
Paola Pizzo 32SPOSIMAGAZINE
Paola Pizzo, Direttore Responsabile
Foto Graziano Atzori per Save the Children
È FESTA: DOMANI SI VA A SCUOLA. CON UNA BOMBONIERA SOLIDALE SAVE THE CHILDREN, CONTRIBUISCI A GARANTIRE SCUOLE, CURE MEDICHE, PROTEZIONE. LA TUA OCCASIONE SPECIALE PUÒ DIVENTARE UN GIORNO DI FESTA PER MIGLIAIA DI BAMBINI.
Per informazioni su partecipazioni, bomboniere e liste nozze: N. Verde 800 989 787 www.savethechildren.it/bomboniere bomboniere@savethechildren.it
CONTENT
interview CORNELIANI
156
50 RINAUDO interview
346
Alessandra
interview Bruno
BARBIERI
50
214
Trend REPORT
interview
ERNST KNAM
374
JEWELS Stonage
205
interview
Luca
ARGENTERO 232
46 NUANCE Top
by Pantone
360
INK-ITCHEN conversation
CONTENTS SPOSI MAGAZINE | VI° EDITION
110
318
DREAMLAND
50
Tradizione à la page (40)
BRIDAL HIM >149
Un cilindro, un fiore... e un frac (176)
BEAUTY >181
Diego Dalla Palma, questione di sfumature (184) Beautylicius (194)
JEWELS >199
The jewels accent (200)
FASHION >213
Donna | Chi porta i pantaloni? (219) Uomo | Material man (239)
THE WEDDING DAY >241 Vincenzo Dascanio, fattore wow (258) Speciale chiese | Verso l’altare (286)
THE WEDDING PARTY >307
© Cartier
Wedding theme (310)
interview
Lavinia
BIAGIOTTI THE LIST
BRIDAL HER >39
216
230
FOOD&DRINK >343 Ricette d’autore (350) So sweet (376)
CHECK-IN >381
Rotolando verso Sud (384) The best, 22 luoghi spettacolari (388)
HOME >397
L’approccio di Luca Nichetto (414) Moda&Design (472)
OPEN Space
418
like A BEAUTY
QUEEN
182
CREDITS DIRETTORE EDITORIALE SERGIO BELLOMONTE sergio.bellomonte@sposimagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE PAOLA PIZZO paola.pizzo@sposimagazine.it DIRETTORE MARKETING MASSIMO BELLOMONTE marketing@sposimagazine.it DIRETTORE CREATIVO CARLO AVERNA carlo.averna@sposimagazine.it ART DIRECTOR SERGIO RINALDI sergio.rinaldi@sposimagazine.it SEGRETERIA DI REDAZIONE ROSSELLA PITTI info@sposimagazine.it TESTI ANGELA ABBATE, FERNANDA ANANIA, CHIARA BILLITTERI, TANCREDI BUA, DANIELA CIRANNI, ANTONELLA GIOVINCO, STEFANIA GIUFFRÈ, ANTONELLA LOMBARDI, CLARA MINISSALE, ANNA CLARA MUCCI,
VINCENZO PARISI, SABRINA RACCUGLIA, ALESSIA ROTOLO, CLAUDIA SCHIERA.
SI RINGRAZIANO LUCA ARGENTERO, BRUNO BARBIERI, BARCELONA BRIDAL WEEK, LAVINIA BIAGIOTTI, ANDREA BRANCIFORTI, MYRIAM CATANIA, CHIARA CHIARAMONTE, DOMENICO COLONNETTA, SERGIO CORNELIANI, GIUSEPPE COSTA, PINO CUTTAIA, DALANI HOME AND LIVING, DIEGO DALLA PALMA, VINCENZO DASCANIO, DINO FIORENZA, EMANUELE FIORETTI, ALFINA FISICARO, FIUMARA D’ARTE, FEDERICO E GIUSEPPE GIGLIO, SIMONA INCATASCIATO, ERNST KNAM, GIUSEPPE SIMEONE LA COMMARE, LAURA LA VENUTA, GIOVANNI LEONARDI, GIOVANNI LEVANTI, ENZO MICCIO, BARBARA MIRABELLA, LUCA NICHETTO, FRANCESCO PATTI, ANTONIO PRESTI E LO STAFF DELL’ATELIER SUL MARE, FABRIZIO QUATTRINI, ALESSANDRA RINAUDO E LO STAFF DI NICOLE FASHION GROUP, EUGENIO RONCORONI, GABRIELE RUBINI, SALVATORE SPATARO, CRESCENZO SCOTTI, SÌ SPOSAITALIA, MARCO STRANO, MATTEO TORRETTA, TRIPADVISOR, GIOVANNI VITALE, ZALANDO.
FOTOGRAFIE SALVATORE ANNALORO, ANGELO CIRRINCIONE, DARIO D’INDIA, GIUSEPPE DI SALVO, GIOVANNI FEDERICO, SKYLINE, ALESSANDRO VANCARDO.
UFFICIO MARKETING, COMUNICAZIONE E DIREZIONE COMMERCIALE ARCHICOM GROUP | +39 091 320496
in cover
Fotografia: Angelo Cirrincione Modella: Beatrice Maestrini
Stylist: Giovanni Leonardi, Laura La Venuta
RESPONSABILI COMMERCIALI SERENA AJOVALASIT GIUSEPPE BALLISTRERI ANTONINO PARRINELLO ROBERTO TERMINE
Acconciature: Giovanni Vitale
STAMPA OFFICINE GRAFICHE SOC.COOP. PARTNERS APICE SOLUTIONS SPOSAMI EXPO SPOSI SHOP W.E. CONCEPT
Abito: Nicole Fashion Group
Trucco: Giuseppe Simeone La Commare
Location: Fiumara d’Arte, Tusa (Messina) I diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale o parziale di testi e immagini sono vietati ai sensi di legge. Iscrizione al Tribunale di Palermo n.4 del 23/02/2011
NUMERO VERDE 800 610266 / WWW.RADO.COM
NUMERO VERDE 800 610266 / WWW.RADO.COM
her
Choice editor's
Sorprendere, con eleganza. Concedersi il vezzo dell'estro, senza strafare. Solo così il vostro ingresso
in chiesa potrà lasciare tutti senza parole né fiato. Perché stupire deve essere la parola d'ordine, sempre. E per riuscirci vi basterà giocare con le lunghezze dell'abito, con trasparenze e scollature anche inaspettate, ma soprattutto con il colore. Il rosa, in testa. Max Mara, ad esempio, ne fa il tratto distintivo dell'abito che vedete in questa pagina: semplice ed originale al tempo stesso, iperfemminile, dolce ma non sdolcinato.
> Max Mara
The haute bride
> Giuseppe Papini
> Maison Signore
Style guide
thest
Be
tradizione Ă la
PAGE di Daniela Ciranni
Conferma il suo ruolo da protagonista, anche quest'anno, il pizzo. Chic, raffinato, sensuale, prezioso si adatta ad ogni tipo di look. E di donna.
40SPOSIMAGAZINE
> Nicole Fashion Group
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week > Annasul Y.
> Raimon Bundó
Raffinati e chic, gli abiti da sposa in pizzo sono la soluzione ideale per le donne che amano essere alla moda ma con un occhio attento alla tradizione. Galeotto fu il vestito indossato dalla duchessa di Cambridge, Kate Middleton, che dopo anni continua ancora ad ispirare le donne di tutto il mondo. Elegante, sofisticato e raffinato, il pizzo ha quell’aria un po’ retrò che, però, da anni ha cambiato il suo status: viene utilizzato, infatti, soprattutto per abiti dal sapore più moderno e leggero, capaci di seguire le linee del corpo. Con il risultato di un look etereo, che trasforma il matrimonio in una vera favola.
SPOSIMAGAZINE41
> Papilio | Si Sposaitalia
The haute bride
> Antonio Riva
> Alessandra Rinaudo
Style guide
A fare la differenza sono i tessuti rigorosamente impalpabili e i giochi di trasparenze che rievocano l’eleganza più sofisticata e la raffinatezza senza tempo. Il pizzo concentrato soltanto sul corpetto dà all’abito un tocco regale. Il decolleté in macramè o un ricamo che risale lungo la schiena sono, invece, la soluzione perfetta per chi desidera un abito che metta in risalto le proprie forme ma senza eccessi e, nonostante le trasparenze, permetta di nascondere la scollatura rendendola più discreta.
42SPOSIMAGAZINE
> Giuseppe Papini > Nicole Fashion Group
> Giuseppe Papini
Maniche in pizzo o spalle coperte con ricami preziosi sono la scelta giusta per la donna sensuale che non vuole rinunciare a garbo ed eleganza, tratti necessari durante la cerimonia. Se l’abito non ha alcun ricamo ed è lineare, il vero must della stagione è abbinare uno strato di pizzo velato e sottile che ricopre la scollatura e le spalle, oppure dei guanti che nella versione più moderna diventano cortissimi e dallo stile vintage.
SPOSIMAGAZINE43
Abiti Giuseppe Papini
SPOSA - SPOSO
Caltanissetta (+39) 0934 552101 (+39) 0934 561077 www.altheaspose.com
Trend report > Pantone
Top
NUANCE di Antonella Giovinco
Ecco i colori dell'anno secondo Pantone
Bianco di rigore. Intramontabili colori pastello, delicati, tenui e di gran classe. Tocco glamour col rosso, l’oro e il verde Tiffany. L’importante è scegliere sempre secondo il proprio gusto, in base alla stagione e alla location delle nozze. Magari strizzando l’occhio alle mode del momento. Aggiornate la palette dei colori più in voga per le nozze 2015, Pantone - la fonte più autorevole nel settore - ha fatto conoscere le scelte per le nuance top.
Custard
Quasi un classico per le nozze, Custard è un colore crema, delizioso nelle tonalità del giallo dolce e soleggiato. Custard è un tono vanigliato e romantico, perfetto con abbinamenti bianchi e verdi per un matrimonio all’aperto.
> Pantone | Designer BCBGMAXAZRIA
Toasted Almond
Si ispira alla mandorla tostata, fa parte della famiglia dei neutri, leggermente «abbronzato» e rosato. Molto bello abbinato alle tonalità crema di bianco e avorio.
Marsal
Marsala, come il vino siciliano: sensuale, audace e delizioso. Porta con sé forza, calore e ricchezza. Affonda le radici nel rosso-marrone, perfetto da associare con il rosa e il grigio o con il blu e sabbia per un look romantico.
Strawberry Ice
Fragola ghiacciata, Strawberry Ice è gustoso e sarà tra le tonalità più utilizzate per i matrimoni estivi del 2015. Ma è un rosa: o si odia o si ama!
Tangerine
Il più acceso e spontaneo tra i colori del 2015, il mandarino è una tonalità energizzante: un tono che rimanda al divertimento e che invita al sorriso.
Classic Blu
Affidabile e riflessivo, il Classic Blu ispira calma, fiducia e armonia. Perfetto per un matrimonio tradizionale, è il più scuro tra gli azzurri proposti in palette.
Scuba Blu
Lo Scuba Blu fa subito estate, dinamismo, vitalità: ricorda un oceano tropicale e trasporta in un paradiso esotico piacevole e invitante. Ultra chic con brillanti orchidee bianche, per un matrimonio moderno o in spiaggia.
Lucite Green
Tonalità di verde rilassante con dei riflessi vicini al menta: ricorda una carta da zucchero e trasmette un senso di dolcezza spensierata. Ideale per nozze di ispirazione vintage.
Aquamarine
Un tocco soft e rilassante, delicato e raffinato. Da accostare al pesca e al verde per un look mozzafiato.
Glacier Gray
Il colore più maschile della Primavera/Estate 2015. Un grigio discreto, che vira sul celeste chiarissimo, che contrasta ed esalta. E da perfetto cavaliere - abbinato ad altre tonalità - scivola in secondo piano per consentire agli altri colori di rimanere al centro della scena.
> Pantone | Designer Pamella Roland
46SPOSIMAGAZINE
> Pantone | Designer Cynthia Steffe
Take note
ABITI DELSA / LINEA PERLE.
ELEGANZE DA
CERIMONIA
Enna. Viale Armando Diaz, 38 | (+39) 0935 24111 | www.madrigaliasposi.com
Collezione Antonio Riva - saradimiceli.it
Inside the character
di Paola Pizzo Ph: Andrea Licari
Tessuti preziosi e quasi impalpabili, volumi ampi e corsetti. Gli abiti di Alessandra Rinaudo, stilista di Nicole Fashion Group e volto televisivo del programma «L’Abito dei Sogni» su Real Time, in questo 2015 confermano la ricerca di un romanticismo non «sdolcinato». Perché, proprio come dice lei stessa - che il suo abito da sposa lo ha cucito e disegnato da sé - «le ragazze contemporanee sono principesse moderne che perseguono il sogno».
Ph: Andrea Licari
Interview
A L E S S A N D R A
RINAUDO ago, filo e
Impossibile non cominciare parlando della sua nuova collezione, cosa la caratterizza? «Il mood del prossimo anno è ispirato alla leggerezza e al romanticismo, senza però sottovalutare un necessario tocco contemporaneo. Ho lavorato per creare abiti attuali, ma che raccontino il desiderio di perseguire un sogno che caratterizza le ragazze contemporanee, che io amo definire 'principesse moderne'. Lo sviluppo dei volumi, in questo senso, è stato fondamentale: ho interpretato il romanticismo a volte attraverso volumi importanti delle forme, altre volte con moderne silhouettes a sirena, con pizzi francesi ricamati e floreali». Si ritorna alla naturalezza, una collezione pensata per donne genuine? «Il canone estetico è quello della semplicità. Quando uso un pizzo francese, ad esempio, abbandono i volumi eccessivamente architet-
ROMANT 50SPOSIMAGAZINE
tonici delle gonne: l’abito è puro nella linea e il materiale è protagonista: organze in seta pura, gazar, chiffon e georgette rendono l’abito più confortevole e morbido». Cosa non deve mancare alla donna che va all’altare? «Il velo. Possibilmente che incornici al meglio la figura, crei magia, facendosi leggero e impalpabile». E gli accessori, quali e quanto contano? «L’accessorio è fondamentale per completare l’abito, al punto che se si sbaglia la scelta, si rovina l’intera mise: anche il contrasto va studiato ad arte. Non esiste una regola ferrea, ma personalmente non amo la sposa celata da troppi accessori, che poi rischiano di nasconderne la vera essenza». Pennellate di colore o total white? «Il colore è molto importante, soprattutto nell’abito da sposa che inevitabilmente è tra i soggetti più fotografati della giornata. Posto che il bianco naturale è sempre bellissimo, esistono delle sfumature di colore così delicate che sono in grado di dare quel tocco in più di unicità e bellezza. Da non sottovalutare, ad esempio, tutti quei pastelli delicati che danno l’idea del colore e servono soprattutto a risaltare l'incarnato: si pensi al grigio perla e al dorato in polvere». Nel caso di una sposa che opta per una cerimonia laica, cosa consiglia di indossare? «In quel caso preponderante è la location, con la quale bisogna coordinare lo stile
dell'abito. Non deve mancare l'attenzione alla vestibilità, per un risultato di coerenza che deve esaltare la femminilità ma essere al tempo stesso adatto al contesto». E l’abito corto? «Può essere interessante, se portato bene. Non dico no a priori, soprattutto se la sposa è giovane o al secondo matrimonio». Dunque, quali sono le tendenze sposa per la stagione 2015? «La fashionista potrebbe essere attratta da velature sulla schiena, trasparenze sensuali, effetti vedo-non-vedo eleganti ma iperfemminili». Parliamo un po’ di lei,
come ha iniziato? «Penso di non aver cercato questa professione. È stata lei a trovarmi. La passione è nata giorno dopo giorno, insieme alla maturità, e quando ho deciso la mia strada, mi sono accorta che la stavo già vivendo.
TICISMO SPOSIMAGAZINE51
Inside the character
Interview
ago, filo e
ROMANTICISMO
52SPOSIMAGAZINE
Mi appassiona la ricerca del senso estetico, inteso come qualità di vita: ritengo che il giusto abbinamento delle cose crei benessere, indossare l’abito giusto fa stare bene».
le sarte ho dato vita al vestito dei miei sogni. Era largo, in pizzo francese, con un velo lunghissimo e assolutamente romantico; uno dei primi in color avorio naturale. Il mio ideale, Sofia Loren».
È sposata e il suo abito lo ha disegnato lei stessa: com’era? «Mi sono sposata giovanissima con mio marito Carlo, fondatore insieme a me di Nicole Fashion Group. È un imprenditore eccezionale, che ha dedicato tutta la sua vita a creare e far crescere l'azienda. Rispetto al mio abito, sapevo già come avrebbe dovuto essere: ho disegnato un bozzetto e con
Volto di Real Time, come definirebbe l’esperienza in tv? «La prima edizione è stata bellissima, un’occasione per comunicare il modo italiano di vivere il matrimonio partendo dalla scelta dell’abito. Il programma ha avuto grande successo e infatti proprio in questi mesi sono in tour in tutta Italia per girare le puntate di una nuova serie, questa volta itinerante...».
Questi programmi sono molto in voga negli Stati Uniti: quali le differenze tra le spose italiane e quelle d’oltreoceano? «In televisione noi italiani siamo più riservati e abbiamo un atteggiamento più composto. I genitori e le ragazze italiani hanno un’educazione diversa, recitano poco e non c’è l’attitudine alla teatralità. L’americano è più divertente ed esagerato. Inoltre, la ragazza italiana ha una conoscenza qualitativa del capo e di rado sceglie un abito a scatola chiusa solo perché di un determinato stilista; quella americana, in genere, tiene in forte considerazione il brand come punto di partenza».
PH Alessandro Castelli - MODEL Clara Galopin - MUA Comfort Beauty - HAIR Mora Mora
Via Santa Maria dei Miracoli 36-38 | Isola di Ortigia, Siracusa | info@alfinafisicaro.it | www.alfinacouture.it
Devozione alla
BELLEZZA Stupirsi, perdersi e ritrovarsi. Nelle cose e tra le cose. Che si fanno arte, che diventano amore.
È il cammino verso la bellezza, che prende la forma dei frammenti di natura, dei respiri di cielo, del profumo di muschio e del sapore del mare. Un percorso per liberarsi dalle umane ristrettezze, rifuggire dalla divisione e scegliere l’unità. L’unità della bellezza, a cui essere devoti. E così, sotto la porta del cielo c’è solo un biglietto da lasciare: “Per noi l’arte è un’avventura in un mondo sconosciuto che può essere esplorato solo da coloro che sono disposti a correre dei rischi” (Mark Rothko)
www.giodanaspose.it
PALERMO Via Gaetano Daita, 21 (+39) 091 5070628 www.giodanaspose.it
> Max Mara
The haute bride
Style guide
C'una era
Volumi esagerati e tessuti eterei, quasi impalpabili, come organza e chiffon. La sposa si veste di romanticismo e diventa «principessa» nel suo giorno più bello.
> Giuseppe Papini
«C’era una volta una principessa che riuscì a coronare il sogno d’amore con il suo principe azzurro. Insieme vissero per sempre felici e contenti». Le fiabe, nel 2015, esistono ancora. E a renderle più veritiere ci pensano gli abiti da sposa.
66SPOSIMAGAZINE
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
volta...
di Daniela Ciranni
Le gonne dai volumi esagerati e vaporosi sono le uniche che tutte le bambine, almeno una volta nella vita, hanno sognato di indossare per sentirsi come un’eroina delle fiabe. Basta, infatti, mettersi addosso un abito dal volume esagerato per essere catapultate all’interno di una favola e sentirsi speciali almeno per un giorno, quello più importante della propria vita.
> Alessandra Rinaudo
> Patricia Avendaño | Barcelona Bridal Week
> Domo Adami
> Giuseppe Papini
Il romanticismo di un abito principesco e dal volume esagerato è una delle tendenze del 2015 che, rispetto al passato, si presenta con modifiche significative. Le forme, la struttura e i tessuti cambiano, modernizzando l’abito per un look adatto ai tempi: corpetti stretti, impreziositi da pietre e dettagli sparkling, si abbinano a delicate e ampie gonne che lasciano intatto il fascino dell’abito fiabesco.
Tessuti leggeri, che disegnano volumi morbidi ed eterei, come l’organza e lo chiffon, danno vita ad effetti scenografici incantevoli; ma anche satin, raso e seta regalano un effetto elegante e raffinato ad abiti dalle forme più essenziali.
SPOSIMAGAZINE67
> Rosa Clará | Barcelona Bridal Week
The haute bride
Le gonne ampie si adattano perfettamente ad ogni tipo di fisico, da quello più esile a quello più rotondo, perché riescono a mimetizzare i chili in più sotto i vaporosi strati di tessuto. Attenzione, però, tacchi rigorosamente alti: le gonne vaporose, infatti, non slanciano la figura e il rischio che si corre è di finire col sembrare una meringa!
68SPOSIMAGAZINE
> Patricia Avendaño | Barcelona Bridal Week
Per essere vaporosa ma al tempo stesso leggera, la gonna è realizzata con organza e tulle, due tessuti preziosi che fanno sentire la sposa avvolta da una nuvola bianca. Giochi di plissè, declinati in forma rendono, invece, la gonna unica ed elegante, con un risultato inaspettato e fuori da ogni logica, per abiti che sembrano opere d’arte.
> Antonio Riva
Style guide
www.sartoriaragusa.it
C O L L E Z I O N E
2 0 1 5
Esclusivista linea Nicole per Messina.
ALTA MODA SPOSA SPOSO | CERIMONIA DONNA UOMO ABITI CONFEZIONATI E SU MISURA Messina. Via Nino Bixio, 76 (1째 piano) - T. (+39) 090 2925771
The haute bride > Valentini
Style guide
thtrea Ex
Chapeau! L'obiettivo è rompere con la tradizione e il cappello, per questo 2015, sembra essere l'accessorio giusto per riuscirci. Sulla testa della sposa, però, compare di tutto: dalle farfalle alle cuffie, fino a fiocchi oversize. di Daniela Ciranni
72SPOSIMAGAZINE
I
l settore bridal rompe con la tradizione e, in alternativa al classico velo, lancia un accessorio anticonvenzionale. Il cappello da sposa è la novità assoluta della stagione nuziale 2015, in grado di variare o rivalutare qualunque mise, anche quella che sembra più scontata.
> Victorio & Lucchino | Barcelona Bridal Week > Isabel Zapardiez | Barcelona Bridal Week > Marco & Maria | Barcelona Bridal Week
> Ana Torres | Barcelona Bridal Week > Yolan Cris | Barcelona Bridal Week > Inmaculada Garcia | Barcelona Bridal Week
> Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week > Max Mara > Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
Sulla testa delle donne, nel giorno più bello della vita, sfoggiare un copricapo è la vera tendenza. Che sia un cappello a tesa larga con dettagli brillanti, sbarazzino, con piume, in pizzo o in stile British come Kate Middleton, la scelta è davvero ampia. La sposa «en chapeau», infatti, può scegliere di optare per una cuffia impreziosita con ricami, strass o cristalli per un look un po’ retrò e dai toni vintage. In pieno stile anni Venti, invece, il ritorno della veletta per le spose eleganti e dall’animo da diva. Coroncine floreali e cerchietti dai dettagli estrosi impreziosiscono e rendono ancora più speciale l’acconciatura nel giorno del «Sì». Un accessorio che renderà la bridal mise irresistibile.
SPOSIMAGAZINE73
The haute bride
Wedding advice
mmm...
cosa MI
METTO?
FISICO A PERA Il fisico a pera è il più comune tra le donne e si contraddistingue per i fianchi larghi ed un seno piccolo o regolare. La donna che ha questo fisico dovrebbe scegliere abiti dalla linea ampia, con un corpetto aderente decorato da dettagli importanti, come ad esempio un fiocco o applicazioni e ricami in pizzo. È importante scegliere un abito che segni il punto vita, ma che poi si allarghi scendendo giù fino a coprire i piedi.
Scegliere l'abito non è impresa da poco. Ecco, dunque, una piccola guida per scoprire il look più adatto alle forme del vostro corpo. di Daniela Ciranni
ll momento della scelta dell’abito da sposa è uno dei più importanti. Guardarsi e riguardarsi davanti allo specchio e sorridere convinta di aver finalmente trovato l’abito giusto, proprio quello che riesce a far scendere una lacrima sul viso di mamma e papà che, estasiati, osservano la loro figlia per la prima volta vestita di bianco. La regola da seguire è scegliere il modello in base al proprio corpo. A forma di mela, pera, clessidra o a rettangolo? Ecco una piccola guida per scegliere l’abito perfetto, che valorizzi i punti di forza del fisico.
FISICO A MELA Per le donne che hanno un fisico a mela, caratterizzato da una linea tondeggiante con un seno abbondante e le gambe più magre rispetto al resto del corpo, è preferibile optare per un modello di abito ad impero che slancia la figura evidenziando il seno. Questa tipologia di abito è perfetta per il fisico a mela perché scende morbida sulla zona del punto vita, non mettendola in evidenza.
74SPOSIMAGAZINE
FISICO A RETTANGOLO La donna con il fisico a rettangolo è caratterizzata da una vita della stessa larghezza di spalle e fianchi, dalla linea quindi magra o muscolosa. Per non evidenziare l’assenza di forme abbondanti è meglio non optare per un abito stretto, ma puntare su un abito strutturato che aiuta a disegnare le curve. Ideale un corpetto che rimodelli la silhouette o un abito morbido dallo stile dea greca.
FISICO A CLESSIDRA Le forme della donna mediterranea, con le spalle larghe come i fianchi, la vita stretta e il seno abbondante, sono tipiche del fisico a clessidra che si adatta perfettamente a tutti gli abiti da sposa. La scelta dipende unicamente dal gusto personale. Si può optare per un abito a sirena per un aspetto sexy, oppure un abito con scollo all’americana per un look che colpisce, un abito con scollo a monospalla che fa sembrare le spalle più strette o, ancora, un abito senza spalline se si vuole evidenziare il seno.
DAVIDA Couture “Since 1970”
DAVIDA SPOSA Esclusivista Pronovias Reggio Calabria Esclusivista Alessandra Rinaudo Gruppo Nicole Sposi Messina
Esclusivista It’s My Party by St. Patrick Messina
Via Giordano Bruno, 97 Angolo Nino Bixio - Messina
Via dei Mille, 197 Messina
Tel/Fax +39 090 695929 lesposedidavida@libero.it
Tel +39 090 6010043
Made in Calabria
www.davidasposa.com
DAVIDART
Reggio Calabria
Noemi Azzurra Neto Dell’acqua
Atelier DAVIDA SPOSA Cosenza
DAVIDART DAVIDART @Noemi Azzurra Neto Dell’acqua
Style guide
Party dress
by
di Daniela Ciranni
Arriva l'invito e il primo pensiero è: «Che cosa mi metto?». A voi la scelta...
76SPOSIMAGAZINE
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
> Ana Torres | Barcelona Bridal Week
Ricevere la partecipazione ad un matrimonio genera nelle donne un sentimento misto di felicità ed ansia. Già, perché il primo pensiero che frulla nella testa è sempre lo stesso: «Che cosa mi metto?».
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
DAY
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
> Ana Torres | Barcelona Bridal Week > Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
> Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week
> Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week > Ana Torres | Barcelona Bridal Week
> Cleofe Finati by Archetipo
Girarci intorno è inutile. Per un matrimonio, il bon ton vieta di vestirsi sia con un abito bianco che nero. La prima nuance si evita perché è riservata alla sposa e presentarsi con una vestito bianco non la farà di certo felice. La seconda tinta, invece, perché si collega a tristi ricorrenze, anche se c’è chi sostiene che basta colorare l’outfit con accessori accesi e il vestito prenderà luce nuova finendo col sembrare diverso. Per le cerimonie che si svolgono di mattina, via libera ad abiti corti e colorati: sì alle fantasie di tendenza della stagione come il pois e il floreale, ai colori accessi come il corallo, ma anche a quelli pastello come l’azzurro. E ai tessuti morbidi e leggeri.
Piume, trasparenze, spacchi vertiginosi e dettagli sparkling, invece, sono soltanto per le più audaci. Dalle passerelle tutte le maison del settore bridal sono d’accordo: immancabile, per un matrimonio che si celebra di mattina, è il cappello. Non importa che sia in chiesa o per una cerimonia civile, l’accessorio completa il look diventandone protagonista. Da un cappello a falda larga a corone di fiori e cappellini dal sapore british, fino a turbanti e cuffie ricoperte di Swarovski. Unica regola da ricordare è che la protagonista indiscussa della giornata è la sposa, quindi è importante non rubarle la scena e trovare il giusto compromesso tra eccentricità e buon gusto. È pur sempre un matrimonio!
SPOSIMAGAZINE77
> Giuseppe Papini
The haute bride
> Max Mara
Style guide
Anno dopo anno, collezione dopo collezione, lo scollo degli abiti da sposa rimane un particolare da non sottovalutare. Protagoniste delle collezioni 2015 sono le spalle e gli abiti da sposa riescono ad evidenziarle e valorizzarle con eleganza.
DĂŠcolletage Protagoniste assolute sono le spalle, incorniciate in scolli a barca, a cuore o lasciate scoperte. Quest'anno, cosĂŹ, diventano regine di eleganza. di Daniela Ciranni
78SPOSIMAGAZINE
> Papilo | SI Sposaitalia
> Hannibal Laguna | Barcelona Bridal Week
> Cymbeline | Barcelona Bridal Week
seno voluminoso perché riesce a nasconderlo, ma anche per chi ha le spalle strette perché le camuffa con nonchalance. A fare la differenza sono i tessuti delle maniche dello scollo che devono essere morbide, cadere con delicatezza sul braccio, donando alla sposa un tocco romantico ma al tempo stesso sensuale.
> Annasul Y.
Intramontabili, gli abiti senza spalline, gli unici che non passeranno mai di moda e che le maison di settore ripropongono con continuità. I rigidi corpetti ricchi di decorazioni degli abiti con scollo a cuore sono, già per definizione, i più romantici e giusti per le inguaribili innamorate. La scollatura si abbina alla perfezione con gli abiti a sirena, facendo risaltare il decolleté. Ma anche con gli abiti voluminosi, dove dà il meglio di sé in termini di romanticismo perché, combinando i pezzi tra loro, ne viene fuori una mise da vera principessa. Tra le tendenze del 2015 conquista tutti lo scollo a barca. Sensuale e romantica, la scollatura si adatta a diverse tipologie di corpo: perfetta per chi ha un
SPOSIMAGAZINE79 > Raimon Bundó
The haute bride
> Annasul Y.
Di grande impatto la scollatura con dettagli in pizzo. Inserti leggeri e impalpabili decorano scapole e spalle. Il tessuto regala così allo scollo un gioco di trasparenze che non passano inosservate. Aboliti i semplici scolli dritti e senza applicazioni degne di nota, al loro posto dominano le passerelle profonde scollature a V abbinate ad abiti con spalline, maniche lunghe, cinture che segnano la vita, morbide forme di pizzo o sensuali abiti stretch. Una scollatura che riesce a slanciare la figura regalando > Peter Langner
> Giuseppe Papini
Style guide
alla sposa, con un effetto ottico, qualche centimetro in più.
> Antonio Riva
Infine, il 2015 sarà l’anno delle scollature con importanti decorazioni di tulle che formano ruches e che coprono la pelle con uno strato di tessuto trasparente che si intravede tra le pieghe dell’abito, donando alla sposa un aspetto sofisticato e regale.
> Peter Langner
80SPOSIMAGAZINE
Focus on
Vita di coppia
GENITORI? In famiglia si diventa... equilibristi! di Fernanda Anania
«E adesso? Quando fate un figlio?». Chi, dopo essersi sposato o aver deciso di andare a convivere, non si è sentito porre questa domanda-tormentone? Solo la vista dell'agognato pancione sembra placare gli animi di amici e parenti, salvo ricominciare dopo pochissimo tempo con tutti i quesiti di rito: «Maschio o femmina?», «Quando nasce?», «Come lo chiamerete?» etc. Scherzi a parte, diventare genitori è una scelta che va ben al di là di quella di sposarsi: facendo gli scongiuri del caso, un matrimonio può anche finire, mentre quello con i figli è un legame viscerale che significa davvero «per tutta la vita», nella gioia e nel dolore.
Quello con i figli è un legame viscerale, che significa davvero «per tutta la vita». Non bisogna, però, perdere di vista il partner.
Una scelta troppo spesso poco ponderata e che da molti viene vissuta come naturale, quasi scontata, step successivo alle nozze, per poi ritrovarsi disperatamente tra pappe (varie), pannolini (tanti) e nanna (poca), con un'armonia di coppia messa a dura prova da una quotidianità non sempre semplice da gestire. Senza volere fare troppi terrorismi, ciò che va rimodulato, sin dai primi mesi di gravidanza, è il rapporto a due, che improvvisamente diventa un triangolo dagli equilibri decisamente delicati e molto spesso da definire del tutto. Perché diventare genitori non è solo essere papà e mamma, è anche continuare ad essere marito e moglie: una coppia investita di un nuovo ruolo che include, oltre al dare affetto e amore, anche il sapere crescere i bimbi in un ambiente sereno e in cui valori ed educazione vengono trasmessi con coerenza. Non sempre si tratta di un processo indolore o che avviene in un momento: proprio per questo è il bambino a nascere, mentre genitori si diventa. Dare sostegno l'uno all'altra, condividere le gioie dei progressi e delle prime scoperte dei bimbi, aiutarsi in momenti di difficoltà: il tutto cercando di non dimenticare che alla base, prima di avere un figlio, c'eravate voi due. Ciò significa che, «passata la tempesta» dei primi tre mesi - un periodo talmente particolare nella vita di un neonato, per ritmi ed esigenze, da essere spesso chiamato il «quarto trimestre di gravidanza» -, l'ideale sarebbe riuscire a ritrovare uno spazio dedicato solo alla coppia, che sia una cena fuori, un aperitivo con amici o una semplice passeggiata. Riuscire a vivere questi piccoli momenti - e senza tanti sensi di colpa! - aiuta a ricaricare le pile e soprattutto ad essere ancora più vicini nel crescere insieme un figlio, il segno, se non addirittura il senso del legame che abbiamo deciso di creare con chi abbiamo scelto come compagno di vita.
SPOSIMAGAZINE81
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
> Maison Signore
Style guide
> Maison Signore
The haute bride
C
he sia una scollatura profonda, velata, con ricami, a V o completamente nuda, non fa alcuna differenza: la schiena è la protagonista dell’abito bianco. Nel giorno delle nozze, soprattutto per le cerimonie in chiesa, si preferisce non mettere troppo in evidenza il decolleté. Così, per le spose che amano osare, svelare la schiena - elemento di estrema sensualità femminile - è il compromesso giusto per essere ugualmente audaci.
back
DETAILS Riflettori puntati sulla schiena, che si scopre grazie a scolli audaci o si impreziosisce di ricami in pizzo ed effetti vedo-non-vedo. di Daniela Ciranni
82SPOSIMAGAZINE
> Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week
Chi non ama lo scollo ampio, invece, può optare per elementi che catturano l’attenzione: ad esempio, incorniciando la schiena in ricami velati in pizzo, perfetti nel mantenere un effetto vedonon-vedo malizioso; oppure, circondandola con dettagli decorativi come punti luce e cristalli che rivestono i bordi, le maniche o le spalline, per uno stile sensuale ed intrigante ma al tempo stesso romantico e chic. L’unica regola da seguire? Non abbiate paura, mostrate la schiena! > Miquel Suay | Barcelona Bridal Week
> Isabel Zapardiez | Barcelona Bridal Week
> Annasul Y. > Raimon Bundó
La sposa del 2015 non ha intenzione di nascondersi, anzi mette in mostra la schiena concentrando l’attenzione sulla parte posteriore dell’abito, che di solito è trascurata e passa in secondo piano. Riflettori puntati, dunque, su scolli audaci e accattivanti che la scoprono, ma senza mai sconfinare nell’esagerazione.
SPOSIMAGAZINE83
MOSCHINO - ALBERTA FERRETTI - ALESSANDRA ROBERTS - IVAN MONTESI - SOPHIE CLERY - PAULE KA - EMA SHAJ - RODO - RED VALENTINO - ALICE AND OLIVIA - HERNO MARCOBOLOGNA - CEDRIC CHARLIER - AU JOUR LE JOUR - SPACE STYLE CONCEPT - LUXURY FASHION - LIIS JAPAN - ANNA BAIGUERA - DESA - RADA' - GREYMER 路
Pellicceria 路 Atelier 路 Sposa 路 Boutique C.so Italia, 133/141 | 95127 Catania | Tel. + 39 095 382746 | www.gfortinirossetti.com
& La rubrica
Questione di sesso
lui
LA PASSIONE LUI Non aspettavamo altro, la prima notte di nozze per essere finalmente liberi di… Quanti di noi, infatti, non hanno dovuto fare i conti con i loro padri giusto un pelo gelosi, le vacanze a due che improvvisamente – parlando al telefono con i suoi – diventavano di gruppo (neanche fossimo stati ad una colonia estiva), i weekend a casa nostra con noi che improvvisamente prendevamo le sembianze di un’ignara amica Maria? Ed eccoci, finalmente: da adesso in poi potremo fare l’amore ogni volta che lo vogliamo. E lei sarà sempre bellissima, con i suoi tacchi e le autoreggenti, l’intimo in pizzo e quella camicia di seta che ti-vedo-non-ti-vedo… Si, magari! Come nei peggiori film di Fantozzi, si avvera la profezia che tutti ci hanno svelato ma a cui ci siamo opposti certi che «tanto a noi non accadrà mai». Di punto in bianco, a letto, ci troviamo a dormire con enormi pigiami in pile che «tengono un caldo boia», ma che per lei non saranno mai abbastanza fonte di calore: inspiegabilmente, infatti, le sue mani e i suoi piedi sembreranno sempre tolti al circolo polare artico (della serie che durante la notte è consigliabile chiederle a più riprese: «Ma sei ancora viva?»). E le autoreggenti lasceranno il posto ad improponibili calzettoni di spugna che, fino a quel momento, non sapeva neppure come fossero fatti: «Per correre, io? Solo i fantasmini». Sì, lo sto proprio vedendo…
86SPOSIMAGAZINE
lei
LEI Finalmente farà di me la sua Jane e lui sarà il mio Tarzan, perché chi ci crede che quei due nella giungla si siano solo guardati negli occhi?! Il matrimonio è proprio questo, fare l’amore in ogni istante e in ogni angolo: sul tavolo, sulla lavatrice, sul letto, per terra e così via discorrendo. Anche perché, se dovessimo curarci della sua mise – tra boxer che sfiorano le ginocchia e slip che, se non sei il modello della pubblicità di Dolce&Gabbana, lascia perdere – probabilmente più che con Tarzan avremmo la sensazione di stare con Chita. Ahinoi, però, le cose non vanno proprio così. E di grigio più che le sfumature ci restano i fumi dalle orecchie. Già, perché ad un certo punto ci sarà la sera in cui «amore, la partita a calcetto mi ha sfiancato», quella dell’abbuffata con gli amici che «ho la pancia che mi sta scoppiando, guarda il bottone non va più» e, ancora, «che stress il lavoro, ho un mal di testa (ma come, i film non ci hanno insegnato che questa è la nostra di scusa??!)». Il male dei mali, però – pensateci bene prima di concederglielo –, è la tv satellitare. Se in camera da letto entra quella, automaticamente usciamo noi. Con buona pace della nostra libido. E di Jane, che i cento colpi di spazzola li sta dando in testa a Chita.
Be WOMAN Eleganti anche sotto l'abito da sposa.
Da oltre un secolo, in Sicilia, il marchio Montalto è il principale punto di riferimento per le donne che non rinunciano ad essere belle in ogni loro dettaglio, anche nella lingerie che indossano. Nei cinque punti vendita Montalto, da Fior di seta e nei quattro Montalto outlet distribuiti in diverse zone della Sicilia, infatti è possibile acquistare i capi dei
migliori marchi del
settore intimo: tra questi, solo per citarne alcuni, Paladini, Cotton Club, Chantelle, Parah, Selmark, Christies e Promise. Negli store Montalto inoltre, e da quest'anno anche negli outlet, è possibile trovare un angolo interamente dedicato al matrimonio dove acquistare tutto ciò di cui la futura sposa ha bisogno: dalla biancheria intima da indossare sotto l'abito nuziale, a quella per la prima notte, dai completi intimi in tessuti preziosi, fino alla lingerie del corredo. Sempre all'insegna dello stile e della qualità Montalto.
PUNTI VENDITA Viale Libertà 221/a, Catania | Via Tirso 20, Siracusa | Via Fardella 349, Trapani | Via Garibaldi 21, Messina Fior di seta, Via Lo Iacono 27, Palermo | Centro commerciale I Portali, San Giovanni La Punta OUTLET Viale Ionio 55/57 e 76/78, Catania | Centro acquisti Misterbianco | Centro commerciale I Portali, San Giovanni La Punta montaltocommerce@gmail.com
The haute bride
Hot zone > La Perla
> Promise
> Intimissimi
«Sotto il vestito niente» è il titolo del celebre film del 1985 diretto da Carlo Vanzina ed, in un certo senso, si avvicina al mood di eleganza di una sposa: la lingerie deve essere un tutt’uno con il vestito, non si dovrà dunque né vedere né sentire. Una grande emozione allacciare il reggiseno che, una volta indossato l’abito, sparirà sotto il vestito nuziale e accompagnerà la sposa per tutto il giorno, in uno dei momenti più belli della sua vita. Una lingerie confortevole e pratica che sarà indosso per più di 12 ore e che quindi non dovrà né stringere, diventando una tortura sotto strati e strati di tulle, né cedere.
> Yamamay
Lingerie
thtrea Ex
MON AMOUR di Daniela Ciranni
88SPOSIMAGAZINE
> Promise
Shaping
Di gran tendenza la biancheria shaping (contenitiva, ndr), la preferita dalle star di Hollywood che la utilizzano per i red carpet perché valorizza i punti di forza del fisico nascondendo al tempo stesso i difetti. Una tipologia di lingerie che regala un aspetto seducente alla sposa, restando impercettibile anche sotto l’abbigliamento più aderente. Dulcis in fundo la prima notte da marito e moglie, l’inizio della vita insieme che non si dimenticherà per il resto dei giorni. Per l’occasione, una lingerie audace che esalta i punti di forza della silhouette, da indossare sotto una vestaglia con maniche a kimono in seta. Una notte in cui si è protagoniste e in cui bisogna sentirsi perfette.
> Lovable
il reggiseno
Il reggiseno dipende dal modello dell’abito: per un corsetto strutturato, si preferisce un reggiseno con coppe imbottite o push-up; per un abito a sottoveste, si predilige senza spalline o con coppe a triangolo; mentre per gli abiti che hanno un’ampia scollatura posteriore, esistono in commercio i reggiseni che si allacciano in vita. Gli slip, invece, non dovranno evidenziare eventuali chili in più e lasciare liberi glutei e fianchi.
> La Perla
il colore
La scelta del colore è la più semplice: non c’è spazio per tonalità accese, ma si dovrà optare per il bianco, per il color carne o champagne. Per un effetto nude assolutamente invisibile sotto l’abito nuziale.
La prima notte
> Promise
Una scelta che dovrà rendere impeccabile la sposa, non lasciando trasparire alcuna cucitura e facendola sentire sicura ad ogni suo passo.
SPOSIMAGAZINE89
The haute bride
Style guide
> Berta
you're a
SEXY
thing
Si rompe con la tradizione e la sensualità viene fuori in modo dirompente. Tra scollature proibitive e trasparenze audaci, la sposa è prima di tutto femmina. Unico diktat: avere un corpo perfetto.
> Maison Signore
> Berta
di Daniela Ciranni
90SPOSIMAGAZINE
Gambe sode, schiena senza alcuna imperfezione e decolleté perfetto, ecco serviti gli ingredienti assoluti per una donna che non ha paura di osare e che, per il tanto aspettato «Yes, I do», vuole valorizzare i suoi punti di forza e il suo fisico scolpito. Sì, perché per indossare abiti dal taglio sexy il vostro corpo deve essere da copertina e la parte che sarà sotto gli occhi di tutti in grande forma.
> Berta
> Berta
> Galia Lahav > Berta
Abiti per una donna dal carattere forte, audace e al tempo stesso anticonvenzionale, che ama essere sexy anche con indosso l’abito bianco mediante espedienti strategici. Una scollatura proibitiva (che sia uno scollo profondo sul decolleté o sulla schiena), uno spacco esagerato, trasparenze e dettagli intriganti, linee da sirena che seguono le naturali curve del corpo e dettagli in pizzo vedo-nonvedo, rendono il wedding dress assolutamente sensuale. Per chi è consapevole della propria femminilità e bellezza, non c’è abito più malizioso che possa fare a caso suo, per rompere con la tradizione e strizzare l’occhio alla modernità.
SPOSIMAGAZINE91
The haute bride
> Berta
> Maison Signore
Style guide
> Berta
Obiettivo del giorno, dunque, scoprire qualche centimetro di pelle in più per sfoderare la parte più femminile e smaliziata ed entrare a pieno regime nei panni della femme fatale. Perché ogni donna vuole farsi ammirare attraversando la navata della chiesa con la musica tradizionale in sottofondo, ma lasciare tutti a bocca aperta è uno scopo che solo in poche riescono a raggiungere. Si dice che non è l’abito a fare il monaco... Beh, ditelo alla sposa.
92SPOSIMAGAZINE
The haute bride
Style guide > Nicole Fashion Group
ABITO O GIOIELLO? Sugli abiti compaiono Swarovski, perle e cristalli: dettagli che donano luminosità alla donna, rendendola un essere regale. di Daniela Ciranni
94SPOSIMAGAZINE
Al mondo non esiste una sposa che, nel giorno del proprio matrimonio, non voglia essere al centro dell’attenzione e brillare come una stella. Perle, perline, pietre e brillanti sono i dettagli che, sparsi su tutto il vestito o concentrati su una sola parte, del vestito, riescono a rendere radiosa la sposa, farla capace di emanare luce e soprattutto catalizzare tutta l’attenzione su di sé.
> Annasul Y.
> Maison Signore
Brillare come una stella preziosa nel giorno delle nozze per una donna può sembrare qualcosa di scontato, ma in realtà non lo è. Intercettare la luce e rifletterla, attraverso i dettagli posti sull’abito, è una delle prerogative delle grandi maison del settore bridal che hanno deciso, per la collezione 2015, di impreziosire le mise con Swarovski, perle e cristalli. Dettagli che creano luminosità e rendono l’abito regale ed imponente.
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
> Nicole Fashion Group
Sobrio o più ricercato, si possono scegliere corpetti tempestati totalmente di perle e cristalli; cinture preziose che fasciano il bacino della sposa con dettagli sparkling, sottolineando il punto vita ed evidenziando l’abito; spillegioiello che brillano o, ancora, originali coprispalle di velo e perle luccicanti.
SPOSIMAGAZINE95
The haute bride
Style guide > Annasul Y.
> Valentini
Nulla è lasciato al caso. Tutto è costruito per esaltare il vestito bianco, che diventa sensuale e prezioso grazie alle applicazioni che lo rivestono. Un’allure chic e regale in ogni dettaglio e in ogni tocco.
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
Preziosi ed impegnativi, gli abiti-gioiello si adattano a tutti i tipi di cerimonia. Le collezioni mostrano abiti a sirena, scivolati, con scollo a cuore, gonne ampie con o senza dettagli in pizzo. E ogni volta un unico filo conduttore: le decorazioni realizzate con luminosi brillanti. Poco importa, poi, che si concentrino solo su piccoli particolari, ciò che conta è che ci siano. Perchè si sa, è sempre il dettaglio a fare la differenza… E se sono brillanti, non possono che essere amati dalle donne!
96SPOSIMAGAZINE
nicoceliadv.com ph. antoniocilona.com
Via Marconi, 157 Tel. 0909715019 Barcellona P.G. (ME) Via del Piave, 123 Tel. 3471674736 Capo d’Orlando (ME) www.desiosposa.it
Wedding&Glamour
Top Five
Le 5 spose più belle di tutti i tempi
ICONE di stile
L’abito da sposa è l’abito per eccellenza che riesce a far sentire una donna, nel giorno del fatidico «sì», una principessa. Abiti realizzati per far sognare non solo chi li indossa, ma anche chi guarda la sposa percorrere la navata per arrivare all’altare dal suo principe azzurro. Matrimoni divenuti leggenda, nozze da favola grazie soprattutto ad abiti nuziali che hanno consacrato, per sempre, le spose icone di stile.
1 Al primo posto, vincitore incontrastato, l’abito della principessa del Galles, Diana Spencer, disegnato da David ed Elizabeth Emanuel per le nozze con il principe Carlo d'Inghilterra. Uno sfarzoso abito nuziale in seta color avorio, decorato con autentici pizzi antichi, diecimila perle, innumerevoli paillettes e ricami fatti a mano. Ha destato curiosità ed è stato tra i più copiati dell’epoca, anche per le maniche a sbuffo e lo strascico di 7,62 metri.
98SPOSIMAGAZINE
di Daniela Ciranni
2
Secondo posto per il regale abito disegnato da Sarah Burton, direttore creativo di Alexander McQueen, per Kate Middleton, sposa del principe William, erede al trono d’Inghilterra. Un abito in satin color avorio con corpetto a cuore, doppiato da pizzo macramè ed impreziosito da applicazioni cucite a mano e 58 bottoni lungo la schiena. La gonna in seta con ricami floreali e lo strascico lungo 2,70 metri. In testa la tiara realizzata da Cartier nel 1936, prestata dalla regina Elisabetta.
3 4 Gradino più basso del podio per l'abito dell’attrice Grace Kelly, confezionato dalla designer hollywoodiana Helen Rose in occasione delle nozze con il principe Ranieri di Monaco. Un abito elegante, con un corpetto con colletto alla coreana e le maniche lunghe, tutto realizzato con pizzo antico del Belgio e ricamato con perle di fiume, chiuso sul davanti con bottoni in madreperla. La gonna semplice a palloncino in taffettà.
La giornalista spagnola Letizia Ortiz ha sposato il principe Felipe, erede al trono di Spagna, in un abito realizzato dallo stilista catalano Manuel Pertegaz. Un abito da sposa rigorosamente bianco, con uno scollo a V e colletto alto, decorato e ricamato con motivi floreali, intrecci di spighe di grano e fiordalisi dal colore oro. E uno strascico di quattro metri e mezzo.
5
Quinto posto per Jacqueline Lee Bouvier che ha sposato il futuro presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy, con una creazione firmata da Ann Lowe, stilista afro-americana. L’abito in taffetà di seta color avorio, con un corpetto drappeggiato con scollo a cuore e un’ampia gonna con applicazioni di stoffa che formavano ampi fiori concentrici e la parte bassa plissettata. Completavano il vestito, il lungo velo di merletto di Venezia fissato al capo da boccioli di arancio.
CATANIA, Viagrande - Piazza Urna, 20 - (+39) 329 7764475
www.atelierkea.com
Foto realizzate da Enzo Raineri & Joe Faro.
Inside the character
Interview
Non solo wedding planner. Enzo Miccio, il più celebre organizzatore di matrimoni d’Italia, cambia pelle e debutta nell’Olimpo della moda sposa. Il suo 2014, infatti, è stato segnato dal lancio di una collezione - romantica, chic e femminile - di abiti, scarpe e gioielli per la donna pronta a dirigersi verso l’altare. Ecco, dunque, un’intervista per andare alla scoperta delle ultime tendenze in fatto di matrimoni e stile. Anche se lui non ama seguire un trend, perché altrimenti «i matrimoni risulterebbero molto simili, io invece voglio che siano unici».
UN SOLO FILO CONDUTTORE:
IL BUON
GUSTO
100SPOSIMAGAZINE
Ph. Morlotti Studio Ph. Morlotti Studio
Ph. Morlotti Studio
di Alessia Rotolo
Ph. Fabio Nicolaci
Perché il passaggio agli abiti da sposa? «Da anni lavoro a stretto contatto con le spose e conosco tutte le loro esigenze. Ho riscontrato un gusto che si muove nel segno dell’eleganza e della sobrietà e che rispecchia le necessità di molte di loro. Quello che propongo con la mia linea è un perfetto connubio tra sensualità e femminilità, senza mai ostentare quest’ultima». Tessuti preziosi, pizzi valenciennes e rebrodé: che donna vuole raccontare con la sua linea? «Il concetto chiave è buon gusto senza tempo. Il matrimonio è un evento unico nella vita di una coppia, che non prevede repliche. Quello che mi piace proporre è un abito fuori dai trend del momento». Ha lavorato a stretto contatto con centinaia di spose, qual è l’ansia più diffusa? «Quella di non sapere da dove iniziare nei preparativi, la paura di dimenticare qualcosa. Se non ci si avvale di un wedding planner, il consiglio che do è quello di mettere nero su bianco tutto ciò che serve e dopo dare delle priorità. Quindi: prima la data, poi l’elenco degli invitati, la location, il mood delle
nozze, i fiori, i tovagliati e tutti quei dettagli che rendono unico un evento. Assolutamente da non trascurare anche la wedding cake e la musica. Un professionista non può dimenticare dettagli come il light design». Abito e location devono avere un unico filo conduttore? «Assolutamente sì. Se si ha un animo minimal, non si sceglieranno un abito pomposo ed una location barocca. Se si sogna un matrimonio provenzale, l’abito sarà un po’ più romantico e nella location non si potrà trascurare il dettaglio dei fiori. Se, ancora, si decide di sposarsi sulla spiaggia, l’abito della sposa non dovrà avere lo strascico. Ogni elemento deve essere in linea con l’altro. Il matrimonio è come una torta, ci vuole equilibrio di sapori». Quali saranno i trend del 2015 in termini di outfit per la sposa e allestimenti? «Non seguo i trend della moda ma solo i desideri degli sposi, interpretandoli in chiave attuale. Sono sempre in continua ricerca e se mi legassi ad un mood tutti i matrimoni risulterebbero molto simili, io invece voglio che siano unici».
Ph. Fabio Nicolaci
ENZO MICCIO Lui sì che capisce le donne
Consigli per gli invitati ad un matrimonio? «Linee guida sono: non ingioiellarsi eccessivamente e tenere a bada i make up artist e gli hair stylist. Unghie rigorosamente nature o di un colore sobrio. Le donne invitate mai vestite di bianco e mai di nero, neppure la sera; così come sono banditi i pantaloni e scollature e spacchi audaci. Le scarpe in linea con l’abito, le altezze sono 8-10 centimetri, massimo 12 per le più giovani. No assoluto a lustrini durante il giorno e mai borse grandi, piuttosto pochette e clutch. Per l’uomo, invece, niente tessuti lucidi né neri: l’eleganza si esprime al massimo con un tight o mezzo tight per la cerimonia mattutina o con un rigoroso abito grigio o blu notte per il wedding party». Meglio un solo gioiello ma vistoso e di valore o tanti piccoli dettagli? «Dipende dall’abito. Se è semplice, un collier importante va benissimo; se, ad esempio, l’abito è totally embroidered, meglio puntare su piccoli bijoux. La moda è un gioco di equilibri». Come ci stupirà ancora? «Televisivamente parlando, nuove serie dei miei programmi più rappresentativi - tra tutti, «Ma come ti vesti?!» - e nuovi format sempre all’insegna dell’eleganza, con quello spirito irriverente che mi contraddistingue. E poi, chissà che presto o tardi non pensi anche allo sposo». SPOSIMAGAZINE101
Abito di Valentini Spose
ATELIER PATRIZIA A Bagheria (PA). Corso Butera, 526 T. +39 091 967710 atelierpatrizia.com
> Maison Signore
The haute bride
Style guide coupde
THÉÂTRE Gli abiti da sposa con la coda sono un evergreen per tutte le donne che sognano un matrimonio romantico e una cerimonia da fiaba. Uno dei trend bridal del 2015 più gettonato è sicuramente l’abito dalle lunghezze proibitive. Per tutte le sposine, ma ancor di più per le mamme, che sognano un matrimonio in grande stile.
104SPOSIMAGAZINE
> Raimon Bundó
di Daniela Ciranni
> Giuseppe Papini
Bisogna solo scegliere la lunghezza, ma di certo la coda è uno degli elementi indispensabili dell'abito. Il colpo di scena per lasciare tutti a bocca aperta.
> Enzo Miccio
> Alessandra Rinaudo
> Maison Signore
Regali abiti da sposa, che riescono ad accontentare anche le piĂš sognatrici, con eleganti strascichi dalle imprevedibili lunghezze, sono indossati da spose dal mood romantico e principesco che attraversano la navata sicure di sĂŠ. Una tendenza che rispetto agli anni passati ha avuto un cambiamento significativo. Le code ampie, adesso, non completano soltanto gli abiti principeschi, ma le ritroviamo anche su abiti a sirena e su vestiti da sposa che non hanno nulla di pomposo, perfetti quindi per la donna che ama lo stile minimal e preferisce indossare capi da tessuti morbidi ed impalpabili. Le maison del settore bridal si sono sbizzarrite e per la nuova stagione hanno proposto originali modelli che vanno incontro a tutti i gusti. CosĂŹ, accanto ai classici abiti con ampie gonne, nelle collezioni 2015 non spiccano soltanto vestiti con vaporositĂ in pizzo e tulle. Fanno il loro ingresso abiti stile impero, con un lungo strascico morbido; o, ancora, vestiti dal corpetto stretto impreziositi da drappeggi e rouches vaporosi, che donano alla mise un effetto 3D senza precedenti.
SPOSIMAGAZINE105
> Antonio Riva
The haute bride
Per chi ama osare, invece, la vera novità è la coda che si può togliere dopo le promesse di amore eterno, per far sembrare l’abito un altro durante il ricevimento con amici e parenti. Niente più cambio d’abito (e, soprattutto, l’inevitabile stress legato alla scelta del secondo outfit!), dunque: basterà un solo gesto per ottenere un coup de théâtre che lascerà gli invitati senza parole. Il vestito da sposa moderno diventa, così, un’opera d’arte. E rivela, come non mai, lo stile e la personalità della sposa.
106SPOSIMAGAZINE
> Lusan Mandongus
> Antonio Riva
> Raimon Bundó
Style guide
www.lucianacavalli.it
.
lc@lucianacavalli.it | facebook.comâ „LucianaCavalliCalzature
'I migliori amici delle donne sono i diamanti' diceva l’indimenticabile Marilyn. Le migliori amiche, invece, sono le scarpe. Ebbene sì, le donne di tutto il mondo le amano, ne comprerebbero a centinaia. Sempre e comunque. Un intero universo si è aperto ventiquattro anni fa, alle donne siciliane attraverso Dress, un brand che esprime essenzialmente qualità e fashion. Grande dedizione e passione per la moda, evoluta creatività e spiccata originalità sono le caratteristiche portanti dell'azienda che hanno fatto sì che il brand Dress si sia posizionato, nel tempo, come una delle realtà più rilevanti nel panorama del fashion palermitano. Una gestione dinamica. Un ambiente accogliente, curato nei minimi dettagli. Personale giovane, cordiale, attento alle esigenze della cliente. Un mood frizzante, friendly che, al contempo, esprime valori radicati di una cultura che punta all'estetica, al
www.dress-shoes.it
FOLLOW IT. buon gusto, alla cura dell'immagine. Le collezioni, sempre trendy dal pret a porter alla cerimonia, alla sposa sono l'espressione di scelte puntuali, accurate, mirate a realizzare i desideri delle clienti più affezionate, ma pronte a catturare anche l'attenzione di coloro che si soffermano ed entrano casualmente nell'elegante show room, al centro di Palermo, dove decolletè, stivali, ballerine, open toe lussureggianti con applicazioni gioiello e strass, sono capaci di regalare a ogni donna quel qualcosa in più, quel tocco di classe in ogni momento. Dal quotidiano alla cerimonia, è firmato Dress. Qualsiasi scelta coordinata con accessori glamour, diviene il giusto complemento per un look tendente alla perfezione. Dalle rigide alle più sofisticate clutchglitter, dalle pochette super chic sino alle preziosissime cinture. Un universo di colori, forme, dettagli per ogni donna che esprime femminilità, per ogni donna che si piace.
Palermo. Via Gaetano Daita, 12 | (+39) 091 6114650 | dressmode@libero.it
Dodici centimetri
Sopra il
CIELO
La scarpa è fondamentale: deve essere alta, comoda e bella. Un mix ormai possibile, per fortuna.
> Alessandra Rinaudo
i
> Enzo Miccio
di Daniela Ciranni
Bisogna, quindi, scegliere con cautela le scarpe che vi accompagneranno verso l’altare. L’importante è permettersi centimetri in più soltanto se pensate di saperci camminare con disinvoltura e soprattutto se avete la certezza di non sovrastare lo sposo con la vostra statura. Sì ai tacchi, dunque, perfetti per guadagnare qualche centimetro senza però sentire i piedi in trappola.
beinst Show
> Alessandra Rinaudo
passi verso il futuro marito, il giorno che vi legherà a lui per tutta la vita, vi sembreranno tanti, forse anche troppi. Oltre alla paura per qualche lacrima che scendendo giù rovinerà il make up, il terrore di entrare in chiesa e sentire dolore ai piedi è un pensiero fisso per le future spose. Sarà, infatti, un giorno lungo e ricco di emozioni, durante il quale il comfort è indispensabile, una delle priorità assolute.
> Serrese
> Loriblu
110SPOSIMAGAZINE
> Enzo Miccio
> Alessandra Rinaudo
> Penrose
> Menbur | Zalando
> Menbur | Zalando
Ad impreziosire le calzature ci pensano applicazioni di pizzi e fiocchi, Swarovski saggiamente misurati. > Serrese
Di gran tendenza il pizzo, riproposto da tutte le grandi maison. Scarpe impreziosite dal macramè che si impone con il suo effetto romantico e bon ton, regalando alle calzature un’eleganza senza tempo e senza stagione, come i modelli di Alessandra Rinaudo, Enzo Miccio e Pura Lopez. La sposa, che sogna il grande giorno fin da piccola, grazie alle storie ascoltate milioni e milioni di volte sulle ginocchia della propria nonna, non può assolutamente fare a meno dell’effetto vedonon-vedo.
> Loriblu
> Loriblu
> Loriblu
> Enzo Miccio
> Menbur | Zalando
Ripropongono il fiocco - elemento decorativo classico di un matrimonio - tutte le scarpe pensate per donne intraprendenti ma al tempo stesso romantiche e firmate da importanti brand del panorama internazionale. I modelli Menburn sono per tutti i gusti. È possibile scegliere se optare per il fiocco presente nella parte anteriore o posteriore. Non mancano, mai per il giorno del fatidico sì, gli Swarovski che, rispetto agli anni passati, si propongono con più stile ed eleganza. È il caso di quelle disegnate da Penrose e Serrese, ad esempio. Ci sono poi, invece, dettagli che donano luce grazie ad un tocco di raffinatezza, come il modello firmato da Ted Baker.
> Loriblu
> Enzo Miccio
> Pura Lopez | Zalando
SPOSIMAGAZINE111
COLORE
Enzo Miccio Bridal Collection
L’eleganza è di casa.
A Palermo. Piazza Castelnuovo, 45 | Via dei Nebrodi, 59/H SHOP ONLINE: www.monnalisaloveshoes.it
www.m.lisacalzature.it
A Palermo. Piazza Castelnuovo, 45 | Via dei Nebrodi, 59/H | SHOP ONLINE: www.monnalisaloveshoes.it
> Penrose
The haute bride
FOLIES
Sotto l'abito si punta sull'effetto sorpresa.
Nel finale del film «Sex and the City», Carrie Bradshaw sposa - dopo anni e anni di tira e molla - il suo amato Mr. Big scegliendo delle scarpe blu disegnate da Manolo Blahnik, indossate in contrasto con il suo abito bianco vintage. Scarpe che hanno fatto sognare le donne di tutto il pianeta e che hanno dato il via ad un vero e proprio trend: le calzature che fanno capolino da sotto l’abito bianco devono stupire, forse più dell’abito stesso. Dite addio alle classiche decolleté o spuntate, e centrate tutto sull’effetto sorpresa. Chi l’ha detto che le scarpe da sposa debbano essere utilizzate soltanto il giorno del matrimonio? L’accessorio per eccellenza più amato e desiderato dalle donne non può essere calzato per meno di ventiquattro ore e poi venir riposto per tutta la vita in una scarpiera: le scarpe da sposa adesso devono essere riutilizzate anche durante la vita quotidiana.
alswoith
di Daniela Ciranni
> Alessandra Avallone
Shoes
> Irregular Choice | Zalando
> Penrose
Style guide
> Vivienne Westwood & Melissa | Zalando > Menbur | Zalando > Loriblu
Dettaglio a contrasto, un pizzico di colore e l’allure romantica, danno vita alle scarpe realizzate da Vivienne Westwood in collaborazione con il brand leader in calzature di gomma Melissa. Un cuore rosso da far sciogliere anche il più cinico presente al matrimonio.
Scarpe colorate in contrasto con il vestito bianco e gli accessori. Si dice che le sposa debba avere qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di regalato e qualcosa di blu. Quindi, perché non scegliere proprio le scarpe di questo colore? Una scelta originale come l’elegante modello firmato Menbur.
Gioia per le più giovani ed eccentriche che neanche durante il giorno del matrimonio vogliono abbandonare le sneakers. Alcuni brand hanno realizzato modelli ad hoc per le spose, ma cosa c’è di meno convenzionale di un paio di Converse sotto l’abito? Se l’intento è stupire gli invitati, è impossibile non centrare l’obiettivo.
Arriva direttamente dall’America la nuova tendenza che predilige la sposa ironica che, sotto l’abito bianco, mostra con nonchalance le infradito. Non più utilizzate soltanto per i matrimoni in spiaggia o al mare, grazie a vere e proprie decorazioni che impreziosiscono il piede, le infradito accompagnano le spose nel tragitto verso l’altare aiutandole a non inciampare nell’ampio vestito. Uniscono perle e dettagli Swarovski le infradito di Alessandra Avallone. SPOSIMAGAZINE113
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
Style guide
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
The haute bride
cutting-edge
BRIDES di Daniela Ciranni
114SPOSIMAGAZINE
L'abito da sposa si accorcia per lasciare le gambe scoperte, con un ritorno al vintage fatto di tubini minimal chic e mise decisamente retrò. Tornano in auge i classici tailleur formali e dall’allure estremamente elegante, raffinati abiti a tubino con gonne strette a vita alta, abiti corti davanti e con una lunga coda dietro o, ancora, vestiti con gonne a palloncino piÚ o meno svasate.
> Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
la protagonista di «Sex And The City» che, per celebrare il matrimonio con Mr. Big, ha sfoggiato un semplice tailleur vintage. La lunghezza della gonna è fondamentale per non rischiare rovinose cadute di stile: gli abiti corti, infatti, sono scelti soprattutto per le celebrazioni civili, con l’orlo della gonna che può arrivare anche sopra al ginocchio.
> Domo Adami
> Marco & Maria | Barcelona Bridal Week
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
La lunghezza non è unica per tutti gli abiti, ma varia dalla minigonna alla longuette, per andare incontro a tutti i gusti. Indossare un mini wedding dress non è semplice. Bastano, però, alcuni accorgimenti per essere delle perfette spose in pieno stile Anni ’50 come insegna
SPOSIMAGAZINE115
The haute bride
> Antonio Riva
> Domo Adami Studio
Style guide
> Max Mara
Sono sempre più le ragazze che optano per un mini wedding dress che metta in mostra le gambe con lunghezze proibitive, sdoganando così le mise tradizionali e classiche. Se la funzione si svolge in chiesa, però, la regola da seguire è scegliere un abito che arrivi almeno al ginocchio, per evitare sguardi indiscreti e pettegolezzi.
Oltre al rito, l’abito deve accordarsi anche con la location e il programma ideato per il grande giorno. Ideale per un matrimonio dal mood sbarazzino che si svolge in location calde o esotiche, soprattutto se le celebrazioni avvengono durante le ore diurne.
> Valentini
Le donne che vogliono osare non avranno alcun dubbio: con un abito corto, l’effetto sorpresa è assicurato!
116SPOSIMAGAZINE
fotografo | roberto bellavia
for HER and for HIM.
A Beautiful street
Catania - Viale Jonio, 89/a - T. (+39) 095 386721 - robertobellavia@hotmail.it
> Raimon Bundó
The haute bride
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
Style guide
Di che
STOFFA sei?
È la vera anima dell'abito. Il tessuto definisce l'identità del look e della sposa. Quest'anno spazio anche agli effetti 3D.
Anima degli abiti da sposa, il tessuto determina il modo in cui il modello avvolge la silhouette. Alcuni tessuti sono legati ai vestiti bianchi per definizione: le linee fluide e lineari sono sinonimo dello chiffon e della seta; il lucido e brillante taffettà si adatta ad una struttura importante per la sua leggera rigidità; mentre il tulle e l’organza trasformano l’abito in una nuvola bianca.
120SPOSIMAGAZINE
> Domo Adami Studio
di Daniela Ciranni
> Rosa Clará Barcelona Bridal Week
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
I tessuti variano in base alle stagioni: nei mesi caldi si preferiscono tessuti leggeri come il cotone e la seta rispetto ai più caldi sintetici dell’inverno. Sono sempre più le spose che si sposano in inverno e scelgono un abito leggero accompagnato da uno scialle in lana, una cappa in cashmere o una pelliccia ecologica.
> Giuseppe Papini
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
> Domo Adami Studio
Le regole dei tessuti cambiano e si stravolgono nel 2015, con materiali che fino a qualche anno fa erano considerati inusuali per un abito da sposa. Accanto al ritorno del pizzo in tutte le sue forme, si afferma il crêpe, che più che un tessuto è un tipo di lavorazione. Può infatti essere in seta, raso o tela e la sua caratteristica principale è l’increspatura del tessuto che regala all’abito un effetto 3D che non passa inosservato. Si divide in tessuto crêpe de Chine, vaporoso e compatto; e crêpe Georgette, leggero, di grammatura finissima e un pizzico trasparente.
SPOSIMAGAZINE121
Focus on
Lifetime
TEEN MOM
Da figlia a madre, quando la gravidanza arriva nell'adolescenza. di Fernanda Anania
«Teen Mom» è stato il precursore, prima in America e poi in Inghilterra. In Italia è stato seguito, poi, da «16 anni e incinta». Cambia il nome, ma il format, e soprattutto quella che ormai viene considerata «una realtà ai confini della realtà», è lo stesso: ragazze adolescenti che vanno a scuola e hanno una normalissima vita da teenager, improvvisamente alle prese con la gravidanza e con la nascita di un bambino. Uno sconvolgimento totale della vita e del proprio ruolo sociale: dall'oggi al domani, figli che si trasformano in genitori e purtroppo non sempre sono pronti a farlo; questo perché nella società occidentale il tempo per mettere su famiglia, e in generale per assumersi delle responsabilità, si è notevolmente spostato in avanti. E mentre prima sposarsi o avere figli da giovanissimi era la normalità, oggi è sempre più un'eccezione, al punto che queste gravidanze inaspettate vengono vissute, soprattutto dai futuri nonni, come un ostacolo per i progetti di vita immaginati per i figli. Ed ecco così che, alla notizia dell'arrivo di un frugoletto, la maggior parte di queste teenager si ritrova a lasciare la scuola o a frequentare da privatista - anche online - i corsi; molto spesso anche a cercare lavoro, nella speranza di Molte le poter mettere su casa per i fatti propri e creare una famiglia. Con tutte le relazioni tra difficoltà che queste scelte comportano, soprattutto in termini di rapporto adolescentidi coppia: sebbene ci siano delle eccezioni e nonostante la buona volongenitori che non tà, i 14-16 anni non rappresentano infatti un'età in cui le storie durano per sempre e ancor di più quando vengono messe alla prova da situazioni resistono alla del genere, di solito legate all'età adulta. In alcuni casi, i ragazzi vengono «prova». talmente sopraffatti dalle responsabilità che, invece di affrontare il nuovo E le famiglie ruolo di genitori, preferiscono optare per l'adozione. Tante quindi le rela- d'origine zioni che non resistono alla prova; molto più spesso, a venire in soccorso diventano sono soprattutto le famiglie d'origine, sostegno prezioso sia dal punil sostegno to di vista organizzativo che in termini di supporto morale. E se il più delle volte la felicità della maternità prende il sopravvento, prezioso. altrettanto spesso vengono fuori l'amarezza e il rimpianto per quel che non è più e non potrà più essere. C'è da chiedersi a questo punto se, oltre ad una maggiore diffusione delle regole e dell'importanza della contraccezione, non ci sia un modo per rendere più «normale» la vita di questi ragazzi, semplificandogliela un minimo, ad esempio offrendo loro maggiori sostegni sociali. Per quanto infatti spesso si tratta di «errori di gioventù», sarebbe bello che i neogenitori e i loro bimbi possano comunque affrontare questa nuova esperienza senza che la loro «leggerezza» debba necessariamente condannarli a vivere, per contrappasso, in un'atmosfera o in condizioni di uguale pesantezza. Adolescenti o no, che la maternità possa anche per loro essere una gioia!
122SPOSIMAGAZINE
Piccoli passi, per grandi progetti.
Cocò calzature Via Quintino Sella, 61 – Palermo | (+39) 091 6115155 | www.cococalzature.it
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
The haute bride
Style guide
original
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
) K S( IN Il vedonon-vedo ridefinisce le linee dell'abito da sposa. Abbandonate il pudore e osate! La sposa casta e pura che attraversa la navata è decisamente «scaduta», l’abito bianco adesso si abbina a pizzi e ad audaci trasparenze, in un sodalizio tra stile romantico e sensuale.
124SPOSIMAGAZINE
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
di Daniela Ciranni
Le trasparenze, a volte, sembrano tatuaggi impressi sulla pelle.
> Marco & Maria | Barcelona Bridal Week
> Lusan Mandongus | Si Sposaitalia
> Alessandra Rinaudo | Si Sposaitalia > Cymbeline | Barcelona Bridal Week
I giochi dell’intramontabile vedo-non-vedo e i tessuti impalpabili rendono un abito bianco decisamente sexy, ma resta comunque fondamentale - per non scivolare nella volgarità - non svelare troppo. Trasparenze mai eccessive, ma soltanto tessuti sottili e leggeri che lasciano intravedere qualcosa, nudità accennate per una malizia appena sfiorata.
Un tocco di sensuale femminilità, dunque, che si declina in una semplice trasparenza così come in un ricamo in pizzo, per dare vita ad un vedo-non-vedo che ridefinisce le linee degli abiti della sposa che vuole mostrarsi sensuale, giocando con la propria bellezza e riuscendo a giostrarsi in maniera sofisticata tra ricami e velature. I look audaci non fanno più notizia in passerella, ma per riproporli nella vita reale bisogna fare attenzione ed evitare risultati totalmente differenti. Attenzione, dunque, a non cedere agli eccessi: bisogna sì scegliere le trasparenze, ma sempre mantenendo uno stile elegante.
Eleganza e sensualità si fondono negli abiti grazie a trasparenze nel decolleté, corpetti di tulle e coprispalle velati. Abiti chic e raffinati presentano maniche in pizzo semitrasparente e dettagli in seta impalpabile, oppure maniche più voluminose in tulle a palloncino. Braccia, spalle e schiena sono decorati con trasparenze che, a volte, sembrano tatuaggi impressi sulla pelle.
SPOSIMAGAZINE125
Sullo scaffale
Top Five
«Le notti bianche»
3 2 4 LOVE 1
Fedor Dostoevskij
«L'insostenibile leggerezza dell'essere» Milan Kundera
Non c'è niente di più romantico della realtà. E, quindi, di un amore che sopravvive alla cattiveria, all'egocentrismo, alla gelosia, alla paura, all'orgoglio. La storia tra Tomas e Tereza è una storia «vera», che resiste nel tempo. Nonostante gli ostacoli che loro stessi posizionano, ripetutamente, sulla strada che percorrono insieme. Una storia di egoismo e di passione, di tenerezza e crudeltà. Ma che si conclude com'è iniziata: con loro due insieme, nonostante tutto.
«Cime tempestose» Emily Bronte
È il Sacro Graal delle storie d'amore. Incredibilmente passionale, incredibilmente difficile, incredibilmente tormentato. Incredibilmente meraviglioso. Quello che non riesce mai a realizzarsi davvero, ma che in realtà si è già realizzato nella testa e nel cuore di due persone che si sono amate per tutta la vita. La storia d'amore tra Catherine e Heathcliff è un pezzo di storia, un pezzo di realtà. «Lo stare insieme, per noi, è nello stesso tempo essere liberi come nella solitudine, essere contenti come in compagnia».
TALES Amori che sopravvivono alla cattiveria, sentimenti non corrisposti, passioni travolgenti, riflessioni sulla vita in due che scivolano dall'onirico all'ironia. Ecco cinque dei migliori racconti d'amore di sempre... di Chiara Billitteri
126SPOSIMAGAZINE
Il dolore e la purezza dell'amore non corrisposto si concentrano in un capolavoro di poco più di sessanta pagine. Fedor Dostoevskij regala al suo personaggio, un sognatore, solitario e vulnerabile, quattro notti - le «notti bianche», quando in Russia il sole tramonta molto tardi - per innamorarsi della bella e gentile Nasten'ka, fragile ragazza che però ama già qualcun altro. Per lei, il protagonista è solo un amico: a lui, perciò, non resterà che tornare a rifugiarsi nella solitudine dei suoi sogni.
«Norvegian Wood» Haruki Murakami
La delicatezza della cultura giapponese contaminata dalla passione per le canzoni dei Beatles. «Norwegian Wood» racconta l'amore di un uomo per due donne, ma di fatto racconta due tipi d'amore: quello sofferente, doloroso, familiare; e quello nuovo, divertente, curioso. Come Eros e Thánatos, nel romanzo amore e morte camminano su due binari paralleli che, alla fine, si incrociano in quello che è il libro più intimo e introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso.
5
«Come una mentos nella Coca Cola» Fulvio Viviano
È la storia di un «erratore seriale», la cui educazione sentimentale è figlia dei nostri giorni. Fatta di storie da cui scappare e donne che, al contrario di ogni aspettativa, abbandonano il campo. Fulvio Viviano, giornalista di SkyTg24, con un’ironia che non può non strappare un sorriso, passa in rassegna le relazioni - a volte buffe, altre grottesche, altre ancora malinconiche - di un uomo «normale» che, vivendo, finisce quasi con lo stilare un decalogo, un vademecum sentimentale. Perché, in fondo, gli «anti macho man», alle prese con amori che oggi vengono messi a dura prova dalla «gita» da Ikea, le loro relazioni le vivono proprio così: come una mentos nella Coca Cola.
CATANIA . Viale XX Settembre, 35 (+39) 095 506862
> Patricia Avendaño | Barcelona Bridal Week
N I G H T
La sera il look delle invitate si fa glamour. Spazio a minidress preziosi, abiti da red carpet. Protagoniste le nuance decise.
di Daniela Ciranni
128SPOSIMAGAZINE
Dopo anni di telefilm e party esclusivi nell’Upper East Side, gli abiti glamour sfoggiati dalle protagoniste non saranno più un sogno. Un matrimonio che si celebra nel pomeriggio e che prevede un ricevimento serale, infatti, è l’occasione perfetta per mostrare preziosi minidress ricchi di decori e lunghi vestiti da red carpet. Proprio in questo mood si presentano le collezioni di abiti per le invitate del 2015. Vestiti corti, long dress, colori intensi e splendide applicazioni riescono a catturare l’attenzione al primo sguardo.
> Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
by
> Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
Party dress
> Marco & Maria | Barcelona Bridal Week
Style guide
Importanti scollature, spacchi vertiginosi, trasparenze sensuali e cinture di cristallo, che segnano alla perfezione il punto vita, sono i dettagli che trasformano l’abito in un vero incanto che nessuno vorrebbe mai farsi scappare e che tutte le donne, almeno una volta nella vita, vorrebbero indossare per sentirsi un po’ delle star. Sulle passerelle sfilano abiti dalle nuance decise come il blu, il rosso e il rosa, ma anche fantasie romantiche per vere sognatrici. Non manca di certo il colore, che per i matrimoni non passerà mai di moda: il classico ed intramontabile nero, che di sera rappresenta sempre la scelta migliore. Una selezione, dunque, davvero ampia. Ricordate che il dress code di un matrimonio prevede sempre un’unica regola: l’eleganza.
> Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week > Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week
> Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
> Ana Torres | Barcelona Bridal Week > Sonia Peña | Barcelona Bridal Week
> Patricia Avendaño | Barcelona Bridal Week
> Cleofe Finati by Archetipo
Le maison di settore hanno riservato tantissima attenzione alla scelta dei tessuti. Dalla leggera ed elegante seta, che segna la silhouette con delicatezza, al pizzo che definisce la sensualità del corpo femminile con il suo vedo-non-vedo, fino al taffettà che dà all’abito volumi esagerati e sorprendenti.
SPOSIMAGAZINE129
www.atelierloredanalombardo.it
TISSUS
P A R I S
première
Loredana Lombardo ATELIER ALTA MODA PALERMO Via Libertà, 81 (+39) 091 9765360 / (+39) 339 2195988 loredana.lombardo69@libero.it www.atelierloredanalombardo.it
The haute bride
Style guide
ADD
Per le spose più briose, il colore è la risposta giusta. In chiesa «sfilano» total look o dettagli in tinte come l'arancione e il nero.
Le sfumature dei colori pastello, come il rosa sorbetto e l’azzurro Tiffany, sono le vere antagoniste dell’abito bianco. Le linee romantiche e leggere ricordano i petali di una rosa o il limpido cielo d’estate e riescono a far innamorare al primo sguardo anche le mamme più scettiche. Per rompere la tradizione del classico, però, non è necessario
> Patricia Avendaño | Barcelona Bridal Week
di Daniela Ciranni
radizione ed innovazione si fondono negli abiti da sposa del 2015. Le grandi maison del settore bridal non hanno resistito ed hanno ceduto alla tendenza che vuole spose briose arrivare all’altare con un tocco di colore.
132SPOSIMAGAZINE
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
T
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
> Nicole Fashion Group
> Max Mara
> Domo Adami
> Nicole Fashion Group
> Lorenzo Riva
affidarsi ad abiti interamente colorati, ma si possono scegliere dettagli dalle nuance forti che risaltano su abiti bianchi o color pastello. E così, nastri e cinture che segnano il punto vita si vestono di tonalità accese come l’arancio o di effetti darkchic con il nero.
SPOSIMAGAZINE133
> Max Mara
The haute bride
> Antonio Riva
Style guide
134SPOSIMAGAZINE
> Franc Sarabia | Barcelona Bridal Week
> David Fielden
Un insolito contrasto che non dispiace alle grandi firme di moda. Cascate di fiori e tripudio di colori per spezzare la monotonia dell’abito bianco, mise che si tingono di nuova poesia nel corpetto o sulla parte finale della gonna, diventando così elementi portanti dell’abito da sposa.
La certezza di uno stile. Acireale (CT). Via Vittorio Emanuele II, 28/30/32 - (+39) 095 606861 - www.graziadibella.it
The haute bride > Victorio & Lucchino | Barcelona Bridal Week
Style guide Abiti che sembrano rubati dal baule delle nonne. La moda sposa fa un balzo all'indietro, spingendosi fino agli Anni Venti. Vintage è la parola d'ordine.
dejàVu > Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
di Daniela Ciranni
136SPOSIMAGAZINE
Gli abiti da sposa dal sapore retrò, che sembrano saltati fuori magicamente dal baule delle nonne, sono stati riproposti dalle più importanti maison del settore con numerosi modelli che rispecchiano i vestiti ispirati agli anni ’50 e ’60. O, ancora più indietro, agli anni ’20. Basta indossare questi abiti - addirittura, anche solo guardarli - per avere la sensazione di fare un viaggio nel tempo, di sfogliare un album di foto in bianco e nero. Di piombare, con la mente, in un’epoca decisamente lontana.
> Cymbeline | Barcelona Bridal Week
> Valentini
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
> Victorio & Lucchino | Barcelona Bridal Week
Gli abiti da sposa vintage sono perfetti per le spose nostalgiche, ma anche per quelle che seguono con attenzione le tendenze del fashion system e vogliono optare per un’alternativa al classico abito da sposa bianco. Abiti che si legano al passato per la sartorialità tipica dei lavori artigianali di un tempo, alla classe ed eleganza che solo le dive delle epoche passate riuscivano ad avere in tutte le occasioni. Vestiti da sposa unici e meravigliosi, chic e di classe, perfetti per il giorno del fatidico «Sì». Regalano alla sposa l’allure di un romanticismo d’altri tempi e sembrano essere arrivati direttamente da un passato più puro e più composto. Abiti dallo stile sofisticato ed elegante, realizzati con tessuti pregiati che combinati tra di loro rendono il tutto unico e perfettamente romantico, come nel più bello dei film d’amore. SPOSIMAGAZINE137
The haute bride
Characters
NEW
talent
L'alta moda per la sposa «parla» siciliano La loro essenza è la terra che gli ha dato la vita e che oggi ispira e si respira nelle creazioni a cui danno forma. In una parola, Sicilia. Dirompente, fatta di contrasti, impossibile da non sentire esplodere dentro. La loro forza è la sartorialità, alla base di abiti unici, ogni volta pensati per una sposa diversa. Una tecnica della tradizione che applicano ai tessuti più pregiati e importanti. Sullo sfondo, poi, un unico leitmotiv: la passione. Quella che anima le mani, le matite e le forbici di due nuovi (e indiscussi) talenti della moda sposa: Alfina Fisicaro e Marco Strano. Entrambi rigorosamente Made in Sicily.
ALFINA FISICARO
Sofisticata e forte
I pizzi sono l'elemento chiave della collezione pensata per il 2015. Chantilly, rebrodè o addirittura ricami fatti a mano, impreziositi da dettagli Swarovski. Tessuti pregiati che la stilista ha scelto di declinare nel bianco naturale della seta, nuance protagonista della collezione, illuminato da cenni di colore nei toni del pesca. Una collezione, dunque, adatta ad una donna sofisticata, con un carattere forte e deciso e, soprattutto alla ricerca di uno stile personale ed unico. «Must have - racconta - sono il velo lungo e le delicate trasparenze. La sapiente lavorazione sartoriale si fonde con l'alta qualità dei tessuti. Far nascere un abito da sposa è sicuramente frutto di un percorso sia progettuale sia emotivo». E a regalarle l’emozione giusta è Ortigia dove, affacciata sul suo mare siracusano, Alfina Fisicaro ha creato un angolo di amore, idee e creatività, un luogo «perfetto per dar vita ai miei progetti ed espanderli altrove».
138SPOSIMAGAZINE
MARCO STRANO
Audace e tradizionale
Per il 2015 veste una sposa dalle forme sinuose e, perché no, sexy, ma che rifugge dalla volgarità. Una donna capace di indossare qualcosa di rosso, come il corallo. Il gioiello preferito dalle spose dell'Isola - mix perfetto di tradizione e glamour - viene ricamato a «punto pieno» sul tulle; tessuto con la tecnica del macramè diventa, invece, ramages sul bustino dell’abito. «Il tratto distintivo delle mie creazioni - racconta Marco Strano - è l'attenzione ai dettagli, senza per questo trascurare la sperimentazione dei nuovi materiali da ricamo. Penso, ad esempio, alla canapa sbiancata, che è diventata un filato materico con cui ricamare le rose ad uncinetto per decorare i bustier; al pizzo chantilly, dipinto a mano con sfumature oro e argento; e su tutti l'eco-filato, ricavato dal riciclo della plastica e che ho fatto tessere con la tecnica del macramè». Sperimentazione e tradizione, dunque, proprio come l’anima della sua Catania.
TRAPANI. Via Palermo, 89 - (+39) 0923533820 - info@giennealtamodasposi.it www.giennealtamodasposi.it
The haute bride
TWO is
better
THAN
ONE > Hannibal Laguna | Barcelona Bridal Week
di Daniela Ciranni
140SPOSIMAGAZINE
> Hannibal Laguna | Barcelona Bridal Week
Style guide
Sulle passerelle bridal hanno sfilato abiti formati da due pezzi, con un taglio netto tra gonna e maglia che si fondono in una soluzione di continuità elegante e affascinante. Caratteristica di questa serie di abiti da sposa è il contrasto netto tra le ampie e lunghe gonne e i corpetti strettissimi a cui sono abbinate. Vanno per la maggiore particolari camicie dal taglio maschile o dall’effetto vedonon-vedo abbinate a gonne a vita alta che mettono in evidenza il cinto strettissimo della sposa.
> Papilio | Si Sposaitalia
> Hannibal Laguna | Barcelona Bridal Week > Isabel Zapardiez | Barcelona Bridal Week
Corpetti più sofisticati, per le spose più esigenti, presentano decori, pizzi trasparenti e ricami, e sono impreziositi da dettagli sparkling che regalano luce all’abito. Le gonne, invece, si presentano estremamente lisce oppure assolutamente lavorate, con ruches e ricami. Scegliere questo tipo di abito è la soluzione ideale per le spose indecise: i due pezzi, infatti, possono essere dello stesso tessuto o di intrecciati diversi, creando un contrasto dal mood ricercato e decisamente alla moda. Un modello che dona alla sposa un’aria elegante e romantica, un abito che si rifà alla tradizione ma che è al tempo stesso di gran modernità.
La cintura, sapientemente posizionata sul punto vita, è l’accessorio perfetto per esaltarlo ed è l’alleata migliore per nascondere i fianchi un po’ più larghi perché slancia e allunga la figura della sposa valorizzando un vitino invidiabile. La cintura può essere quel dettaglio in più che fa la differenza in un abito da sposa, l’importante è sceglierla in modo che rispecchi lo stile del vestito e non crei un contrasto che disturba l’intera figura.
SPOSIMAGAZINE141
Sullo scaffale
Top Five Henry Chinaski: duro, rozzo, tagliente, cinico, disilluso. Henry Chinaski, detto Hank, potete chiamarlo anche Charles Bukowski e non solo per l'assonanza dei nomi, ma perché il personaggio partorito dal folle genio della letteratura e della poesia contemporanea è anche considerato l'alter ego dello scrittore americano. Presente nella maggior parte dei suoi romanzi e in gran parte delle sue poesie, Chinaski è la versione «nero su bianco» della vita di Bukowski. Volgare, ubriacone, fissato col sesso e scrittore, seppur di successo, insoddisfatto. Cambia lavori come i calzini (probabilmente più spesso) ed è sempre al verde. Antieroe contemporaneo, fissato con il gioco d'azzardo, le corse dei cavalli e, soprattutto, le donne. Chinaski non sarà l'eroe romantico che soddisfa di più alcuni palati letterari, ma la sua potenza è proprio questa: la cruda realtà. Che, spesso, è anche molto dura. Vitangelo Moscarda: il banchiere Vitangelo ha una vita ordinaria e monotona. Poi la moglie gli fa notare che il suo naso è leggermente storto. È così che Luigi Pirandello scompone il puzzle della banalità quotidiana in un'escalation di follia che viviamo tutta nella pelle del protagonista che si guarda allo specchio e non si riconosce, che guarda gli altri e non sa più chi sono e che ci porta, alla fine, alla consapevolezza che tutti noi, in fondo, siamo uno, nessuno e centomila. Il sognatore: Fedor Dostoevskij non dà nome al protagonista delle sue «Notti bianche». Ci basti sapere, per immedesimarci in lui, che è un uomo solo che vive sognando e che forse basta avere i sogni per essere felici. Soprattutto quando il sognatore si innamora per la prima volta e scopre, infine, di non essere ricambiato. Quell'unico tuffo nella realtà gli farà capire quanto a volte questa può essere crudele. E sarà proprio nella sofferenza che i suoi sogni lo salveranno. Perché «un intero attimo di beatitudine è forse poco, anche se resta solo in tutta la vita di un uomo?». Danny Boodman T.D. Lemon Novecento: è solo un neonato quando viene abbandonato nel transatlantico Virginian e trovato per caso da Danny Boodman, un marinaio di colore. Sarà lui che, oltre a dargli il nome, gli farà da padre fino all'età di otto anni. Scomparso qualche anno, il protagonista del monologo teatrale scritto da Alessandro Baricco ad un certo punto ricompare e comincia a suonare il pianoforte. E da lui non si separerà mai più: Danny Boodman T.D. Lemon Novecento vivrà tra la musica e il mare, attraverso i desideri e le passioni altrui, ripensando grazie alle note ogni avventura, viaggio e sensazione gli venga raccontata dai passeggeri del piroscafo. E per questo, dalla musica e dalla sua Virginian non sarà mai in grado di separarsi, preferendo la certezza dei propri sogni all'incognita della vita oltre l'oceano. Rob Fleming: generalità, 35 anni, single, inglese. Musica preferita, quella di Marvin Gaye. Libro preferito, «Il grande sonno» di Raymond Chandler. Rob Fleming è l'originale e geniale stereotipo di uomo degli anni novanta: colto, ironico, romantico, divertente e immaturo. In un universo instabile, l'unica certezza di Rob è la musica, il filo conduttore di una vita dalla quale ha sempre cercato di non farsi coinvolgere troppo, preferendo, piuttosto, rifugiarsi e ritrovarsi nelle canzoni. Passano le donne e la musica resta, così come resta lui, eterno adolescente che ha il terrore di perdere il gusto che si trova in ogni «prima volta» e delle responsabilità. Attraverso Rob, Nick Hornby nel suo «Alta fedeltà» descrive alla perfezione il prototipo dell'uomo moderno, della banalità della sua vita e delle frustrazioni che lo affliggono. Eppure, resta un personaggio positivo. Forse perché ci fa sentire meno soli.
UOMINI da leggere ... e
AMARE Le 5 figure maschili più affascinanti nate dalla penna di altrettanti uomini della letteratura internazionale.
D di Chiara Billitteri
iversi, diversissimi. Ma terribilmente affascinanti. Di quelli in cui bisognerebbe imbattersi almeno una volta nella vita, anche se il lieto fine non è garantito. Le pagine della letteratura di tutti i tempi e di ogni dove ci hanno regalato alcune delle figure maschili più belle di sempre. Uomini da leggere e poi amare, appunto. 142SPOSIMAGAZINE
PALERMO. Via Vittorio Alfieri, 56 - T. (+39) 091 7828037 - info@ecarieri.it www.ecarieri.it
> Yolan Cris | Barcelona Bridal Week
The haute bride
Style guide
SCELTI per voi
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
Erano troppi per starci tutti, ma non abbiamo resistito alla tentazione di regalarvi un'altra carrellata di foto degli abiti pi첫 belli pensati per voi, future spose, dalle migliori maison.
> Giuseppe Papini
144SPOSIMAGAZINE
SPOSIMAGAZINE145
> Valentini
> Raimon Bund贸
> Antonio Riva
> Max Mara
146SPOSIMAGAZINE
> Jesus Peiro | Barcelona Bridal Week
> Rosa Clarรก | Barcelona Bridal Week
> Jordi Dalmau | Barcelona Bridal Week
> Giuseppe Papini
The haute bride > Lousan Mandongus
Style guide
SPOSIMAGAZINE147
> Lousan Mandongus
> Alessandra Rinaudo
> Antonio Riva
> Patricia Avenda単o | Barcelona Bridal Week
> Giuseppe Papini
> Antonio Riva
> Alessandra Rinaudo
The haute bride
Style guide
148SPOSIMAGAZINE
BRIDAL
him
Choice editor's
Potrà non indossare un tight, non avere scelto la classica cravatta con nodo Windsor, né tantomeno avere optato per le tradizionali nuance da cerimonia. Ciò che conta, quest'anno,
> Corneliani
è che lo sposo sia elegante e deciso. Capace di vestire la tradizione e, perché no, anche rivisitarla. Un po' come fa quello pensato dalla maison Corneliani.
SPOSIMAGAZINE149
Clothes of a gentleman
> Sartoria Rossi
Best looks
L'abc dello
> Carlo Pignatelli
> Sartoria Rossi
La giacca monopetto è l’Abc del guardaroba sartoriale maschile e si pone al centro di ogni look come pezzo fondamentale da possedere nel proprio armadio, specialmente nel giorno del matrimonio.
The Extra! Exclusive
> Cor Sine Labe Doli
> Lubiam
150SPOSIMAGAZINE
> Swarovski
di Vincenzo Parisi
> Cleofe Finati by Archetipo
STILE
> Swarovski
> Musani > Angelo Toma
Per il giorno del «Sì», però, non possono mancare le tonalità accese che declinano il blazer monopetto in blu pastello e blu elettrico. Così, arriva la proposta di un uomo super elegante anche se vestito di nuance diverse dal nero: la giacca monopetto è, in questo caso, con revers a lancia in satin, e richiama elegantemente la fascia in vita. Tutti dettagli che fanno la differenza.
> Sartoria Rossi
> Cleofe Finati by Archetipo
Un uomo dal fascino misterioso è colui che decide di indossarla con disinvoltura, impreziosita da revers a lancia in raso, abbinata al papillon o con un look «oscuro» in rigoroso total black. Ma non solo: la giacca monopetto nera è abbinata anche a più classici plastron e cravatte, con gilet a contrasto nelle nuance del bianco perla. E ancora, non finisce qui. Questo capospalla, infatti, è il perfetto alleato dello smoking, indossabile nei cocktail party più esclusivi e in cerimonie mondane, da moderno «James Bond».
SPOSIMAGAZINE151
Clothes of a gentleman
Best looks
> Canali
> Canali
> Canali
> Lubiam
Per i più sobri, invece, l’abito in blu è accostato a gilet a contrasto grigio perla, in un completo spezzato per l’uomo estroso e non convenzionale.
152SPOSIMAGAZINE
Linee sobrie ed eleganti per l’uomo che pensa che il blu notte sia il vero colore simbolo dell’eleganza maschile. Il look è abbellito da applicazioni floreali e pochette e completato da panciotti dal taglio moderno. Ricercato e raffinato è colui che, nella sobrietà delle linee e dei toni, vuole trovare la chiave dello stile da cerimonia. La giacca monopetto ha un taglio semplice e sobrio, è perfetta per essere abbinata persino ad un cilindro a contrasto.
Questioni da...
Uomini
the
BARBER house
«Le idee dell'uomo rasato non sono quelle dell'uomo barbuto» parola di Honoré de Balzac.
Persino lo scrittore francese, nel suo «Trattato della vita elegante», ha attribuito un valore quanto mai speciale ad un momento della giornata tutto maschile, quello della rasatura. Da sempre ritaglio di intimità, occasione per allontanarsi dalla vita fatta di casa e lavoro, non c’è uomo più avanti con l’età che non riconosca al barbiere (e al suo salone) un valore aggiunto. Con quelle poltrone che noi donne abbiamo sempre invidiato per la comodità che trasuda dal cuoio in cui sono realizzate e quell’immagine della schiuma sul volto che sa di rilassante ma che siamo destinate a non provare mai.
Un’immagine, dicevamo, che è legata al passato, al quotidiano dei nostri padri o - forse ancora di più - dei nostri nonni. In quel di Catania, però, si sono chiesti perché far scivolare nel dimenticatoio uno spazio e una professione che oggi possono incarnare la necessità di contemporaneo, insieme al gusto per il bello e alla voglia di relax. Così, negli scorsi mesi ha aperto le sue porte «Paddock, barber house», la prima barberia luxury in stile british, con arredi d’epoca e sala d’estetica, dettagli in pieno mood Anni Cinquanta e poltrone Bertrand originali. La parte migliore, naturalmente, è quella relativa ai servizi a cui gli uomini possono abbandonarsi: traditional shave, rasatura totale con trattamento di 7 panni caldi in stile Nord America, moustaches reshaping, design baffi con modellamento in stile, one grade all over, un giro di macchinetta, viso corpo, trattamenti di pulizia, idratazione e antiage, man manicure&pedicure. Insomma, una zona franca, un posto in cui rifugiarsi, un luogo sgombro dai problemi del vivere quotidiano… E anche da noi donne! P.P.
154SPOSIMAGAZINE
Inside the character
Interview
Corneliani
SERGIO CORNELIANI DIRETTORE CREATIVO MAISON CORNELIANI
l'elogio dello
STILE di Vincenzo Parisi
T “ radizione, qualità e modernità, la vera eleganza risiede nella misura». Così Sergio Corneliani, direttore creativo della maison Corneliani, racconta la sua moda. «Man as a masterpiece» come fonte di ispirazione per l’uomo contemporaneo. E per gli abiti da cerinomia: «Le nostre proposte sono legate da un solo filo conduttore: materiali pregiatissimi, volumi flessuosi, e silhouette snelle».
156SPOSIMAGAZINE
Come è nata la sua passione per la moda? «Non posso parlare di uno specifico background da stilista. Quella per la moda è una passione per cui gli anni Ottanta sono stati decisivi. A quei tempi ho vissuto negli Usa per seguire l’attività della nostra filiale americana e mi sono presto trovato a dover pensare a prodotti specifici per quel mercato. Il mio ingresso in azienda, dunque, risale al 1981, con mansioni legate al settore commerciale. Dovendo viaggiare molto per conoscere da vicino le caratteristiche della nostra clientela e stare a contatto con i soci americani impegnati nella distribuzione dei nostri prodotti negli Stati Uniti e in Canada, nell’‘83 mi sono trasferito a New York». Quando, dunque, il suo primo abito? «In quel periodo il Made in Italy aveva un grande successo nel mercato statunitense, a tal punto che nel 1985 è stata fondata la Corneliani Usa. Da quel momento ho iniziato ad appassionarmi alla parte più stilistica del lavoro. Al mio rientro in Italia, nell’‘86, ho continuato ad occuparmi dello sviluppo dei prodotti, così fino alla fine degli anni Ottanta, quando ho assunto definitivamente la responsabilità dell’ufficio stile e progettazione». Che effetto fa sapere di essere una delle firme più prestigiose del Made in Italy? «Ancora oggi poter riscontrare che i prodotti che creo sono apprezzati da migliaia di consumatori nel mondo mi dà enormi soddisfazioni, motivando di giorno in giorno il mio lavoro. In modo particolare, quando viaggio amo riconoscere i miei capi di abbigliamento indossati dalla gente». Quali sono le sue fonti di ispirazione? «Innanzitutto non posso prescindere dal mio luogo di nascita, Mantova. Se pur ridotta nelle dimensioni, è una città di vera bellezza. Lo attesta la sua storia, ricca di arte e di cultura: nel Rinascimento, infatti, è stato uno dei centri più splendidi di tutta Europa. E non solo sono cresciuto respirando quest’atmosfera di fascino e armonia, ma credo che anche nel mio Dna esista una forte propensione all’estetica. Amo il bello in ogni sua rappresentazione, nelle persone come nelle cose, nella musica, nel cinema e nell’arte». Crede nel potere delle icone? «Nel mio lavoro è importante focalizzare un’icona, ma penso che non si debba mai portare nessuna immagine alla mitizzazione, anche davanti alla figura più chic che in ogni caso non è mai necessariamente una sola, anzi. Io ricerco lo stile nelle più disparate espressioni e personalità, questa è la mia parte di ispirazione che potrei definire 'dinamica'; poi c’è un punto fermo, irrinunciabile, ovvero il rispetto assoluto per i nostri valori aziendali di tradizione, qualità e modernità. Corneliani da oltre mezzo secolo, nel realizzare eleganza per uomo, non ha mai rinunciato a questi riferimenti: sono le fondamenta su cui la mia creatività, di stagione in stagione, costruisce il proprio modello-uomo di riferimento. Che sia un dandy o un businessman, poco importa, ogni mia creazione consiste prima di tutto nell’espressione dei nostri valori, in ogni stagione poi declinata in forme e colori diversi». Oggi l’uomo è cambiato, nelle inclinazioni così come nel modo di vestire. Cosa è essenziale per avere stile nel giorno del «Sì, lo voglio»? «Per anni l’abbigliamento maschile è stato contaminato da forme di opulenza e ostentazione. Oggi, invece, stiamo assistendo ad un importante ritorno all’eleganza, quella che attinge alla tradizione sartoriale italiana, di grande armonia e rigore, e legata alla cura di ogni dettaglio. Qualità di cui la mia azienda è divenuta ambasciatrice nel mondo. Questa tendenza si manifesta in un costante lavoro di ricerca e di design, volti alla massima valorizzazione della figura dell’uomo, da cui infatti prende ispirazione la nostra headline Man as a Masterpiece. Punto di forza del brand Corneliani è l’identità dello stile che, declinato nelle diverse collezioni - dal guardaroba formale, allo sportswear, alla cerimonia -, risulta sempre riconoscibile: sobrio e insieme lussuoso. La scelta dell’abito da cerimonia assume ancora oggi un significato importante, che noi rispettiamo e interpretiamo nella selezione dei tessuti più
«Sono sempre più convinto che la vera eleganza stia, prima di tutto, nella misura»
preziosi, nella purezza delle linee e nella ricercatezza dei dettagli, mai ostentati ma riconoscibili come cardini di una raffinatezza impeccabile. Così, anche l’abito da cerimonia è orientato verso codici formali ben definiti. Le nostre proposte sono legate da un solo filo conduttore: materiali pregiatissimi, volumi flessuosi e silhouette snelle e slanciate, per dare vita ad un abito la cui eleganza non deve interferire con il massimo comfort. Una delle prime regole è la gradevolezza della vestibilità, garante di un bel portamento e base fondamentale dell’eleganza. Sapienti tecniche di lavorazione svuotano la costruzione e alleggeriscono l’immagine, senza alterare i volumi. Gli abiti risultano più leggeri e piacevoli anche al tatto; conquistano per l’appeal e la gradevolezza della vestibilità. Naturalmente lo studio dei tagli, del collo, l’allacciatura, l’altezza degli spacchi, fino ai risvolti nel pantalone, vengono modulati in base alle preferenze e alle caratteristiche personali di corporatura e inclinazioni». E il tight? «Se lo sposo opta per il tight, allora la trazione vuole testimoni e genitori uniformati. Senza dubbio è il più aristocratico dei capi formali: calzoni a righe e giacca fumo di Londra con code, abbinati a camicia bianca, cravatta in tinta unita e/o falso unito grigio perla, gilet grigio in tinta con la cravatta, fiore all’occhiello, guanti e tuba. D’obbligo per aristocrazia e alta borghesia. Se l’abito non fa il monaco, certo fa la differenza, soprattutto per lo sposo, protagonista quanto la sposa di una giornata indimenticabile». Quali sono le tendenze per l’uomo contemporaneo? «L’uomo contemporaneo si muove molto, conosce più culture, è spesso fuori casa per lavoro e deve indossare una tipologia di eleganza adeguata a differenti momenti della giornata. Ciò richiede un guardaroba apparentemente semplificato nelle forme (sempre apprezzate quelle snelle, sobrie e slanciate, dove le spalle non siano mai troppo larghe e il pantalone troppo lungo), ma contestualmente innovativo nella scelta dei tessuti che si fanno antimacchia, idrorepellenti, ingualcibili e adatti a climi diversi. Interessante esplorare nuove combinazioni di tessuti, come la presenza sempre più frequente di disegnature sartoriali anche nello sportswear».
SPOSIMAGAZINE157
Inside the character
Interview
E per lo sposo? «L’evoluzione dell’abito da cerimonia ha visto il passaggio da un abito estremamente formale, con canoni ben precisi, a modelli sensibili alla ricerca, ricchi di finiture ed estremamente moderni. Si tratta sempre e comunque di dettagli dosati con discrezione e misura: non abbiamo mai permesso che la moda spostasse il baricentro stilistico della nostra identità. Le tonalità dell’abito da sposo naturalmente variano per ogni collezione, ma le tinte intramontabili sono sempre i grigi, dai perla, passando per i medi, fino a toni anche molto scuri; e poi varie tonalità di blu, dal più acceso al più scuro e tradizionale. Anche il nero per le cerimonie serali, ma con gradi di brillantezza o lucidità differenti, in base alla tipologia di stoffa: una maggior quantità di seta in mischia con la lana rende le superfici brillanti, mentre una mano lucida è ottenuta con trattamenti specifici su pure lane. Effetti particolarmente apprezzati quando l’obiettivo è l’altare. I capi più innovativi presentano ricchezza di dettagli quali rever di raso, piping, fodere in contrasto, bottoni gioiello con cristalli Swarovski, comunque mai eccessivi. Per chi osa di più, proponiamo il tutto nero, nell’abbinamento abito/camicia. In ogni caso, l’abito da cerimonia deve creare un’emozione e interpretare l’unicità dell’evento». Cosa indossa, invece, l’invitato perfetto? «Anche l’invitato perfetto dovrà essere elegantissimo, la proposta del satiné è di grande classe e rispetta il ruolo del protagonista che spetta esclusivamente allo sposo. In qualsiasi caso, sono sempre più convinto che la vera eleganza debba essere impeccabile ma naturale, lussuosa e insieme discreta. Questi connubi danno vita a capi che mai potranno dirsi demodé, perché la vera eleganza sta prima di tutto nella misura. Il significato originario della parola 'eleganza' deriva dal latino 'eligere', quindi l’arte del saper scegliere. Occorre perciò imparare a conoscersi, quindi saper scegliere quello che è più adeguato alla nostra figura, alla nostra personalità, al ruolo che occupiamo nella società e alle circostanze con le quali ci confrontiamo nella quotidianità».
«Il significato originario della parola eleganza deriva dal latino eligere, quindi l’arte del saper scegliere»
158SPOSIMAGAZINE
SIRACUSA (SR) | Corso Umberto, 12/14 T. +39 0931 69583 | www.brocca1944.it
Clothes of a gentleman
> Lubiam
SLM IFIT di Vincenzo Parisi
«Slim è bello» sembra essere una delle prerogative contemplate dagli uomini al momento della scelta del proprio abito da matrimonio. E le case di moda non possono fare a meno di assecondare il gusto maschile, creando sempre più abiti sartoriali super slim fit, che spesso allungano la figura e donano un’allure sensuale.
160SPOSIMAGAZINE
> Sartoria Rossi
> Cleofe Finati by Archetipo
Best looks
> Canali
Le maison abbracciano l’armonia dell’abito «made to measure» disegnando un uomo che indossa giacche sagomate, fatte di tessuti semilucidi; pantaloni leggermente corti, in perfetto stile parigino. Insomma, linee super slim che evidenziano fisicità e portamento e che poi - ammettiamolo - sono proprio al passo con le tendenze attuali e che rintracciano nell’innovazione e nella sartorialità le vere qualità dell’abito perfetto.
> Musani
> Cleofe Finati by Archetipo
Un’innovazione del settore che si adegua, dunque, alle tendenze del momento e accontenta gli uomini più narcisi. Ma occhio alle forme, ai tagli e alle rotondità: l’abito perfetto, infatti, è quello cucito su misura, che aderisce perfettamente al proprio corpo, assecondandone le linee.
SPOSIMAGAZINE161
Taylors
Richardson MAISON FONDテ右 EN 1964
BESPOKE
Events Duemilaquindici
TISSUS
Tailored Clothes
Contact us: (+39) 095 506862 CATANIA, Viale XX Settembre, 35 Sicily | Italy
www.sposotrend.com
CERIMONIA UOMO TESSUTI TESSILSTRONA
CATANIA . VIALE XX SETTEMBRE, 35 +39 095 506862
> Carlo Pignatelli
Clothes of a gentleman
> Cleofe Finati by Archetipo
Best looks
CLASSICO SENZA
TEMPO Cravatta e plastron confermano il loro essere cifre di stile. Più rigorosa e formale la prima, la seconda è perfetta per l'uomo che con il suo estro firma le nozze.
di Vincenzo Parisi
164SPOSIMAGAZINE
Sinonimo di formalità e rigore, la cravatta è il classico dei classici e riesce sempre ad imporsi come un accessorio da cui non si può prescindere nelle occasioni richieste, come cerimonie, workwear o la sera. La cravatta tradizionale, ampia circa 8 centimetri, è quella che viene di solito indossata in abbinamento ad un completo classico: a tinta unita - nelle tonalità del blu chiaro, del grigio o del rosa pallido - oppure con stampe, questa intramontabile espressione di eleganza mette d’accordo proprio tutti.
> Miquel Suay | Barcelona Bridal Week
> Cleofe Finati by Archetipo
> Sartoria Rossi
Così, soprattutto nel giorno delle nozze, la cravatta diventa l’accessorio prediletto dagli sposi: le tendenze attuali impongono sobrietà e raffinatezza e il più delle volte coerenza con le tonalità e il tessuto dell’abito. La seta si predilige di gran lunga. E per chi vuole distinguersi, la soluzione perfetta è il plastron: accessorio alleato di uno stile da vero gentleman, è spesso in seta ricamata. Il nodo è grande ed è pensato dalle maison per sostituire la classica cravatta. I più eccentrici sono damascati, con ricami e spesso impreziositi da spille gioiello e applicazioni lucenti. Le nuance? Blu e grigio le più gettonate.
> Angelo Toma
> Canali
SPOSIMAGAZINE165
Clothes of a gentleman
Il papillon
BEST
thera
Ext
The
Il dettaglio che fa la differenza... sopratutto se in ceramica. di Vincenzo Parisi
Farfallina o papillon, chiamatelo come volete, l’accessorio emblema del romanticismo si conferma come uno dei dettagli preferiti dai nuovi gentiluomini che amano distinguersi con stile nel giorno del tanto atteso «Sì». È perfetto per cerimonie che si svolgono dall’ora del tramonto alla sera, perché super elegante: molti lo preferiscono per la sua attitudine a ricreare l’immagine di principe nobile. L’assoluto protagonista è il papillon nero: che sia broccato, di velluto o con ricami, poco importa; il dress code per lo sposo impone formalità e rigore. Tremendamente chic in velluto per i mesi invernali. Ma cosa succederebbe se al tessuto sostituissimo materiali decisamente meno comuni? In costante evoluzione, il bizzarro e variopinto mondo della moda conquista altre frontiere e contamina le creazioni di accessori e abiti con nuove tecniche e materie prime inusuali. Ѐ il caso di Cor Sine Labe Doli, brand emergente che ha fatto dei suoi papillon un must have irrinunciabile per gli amanti degli accessori ultra glamour. Quell’accessorio tanto caro ai gentlemen di tutte le epoche adesso si veste di ceramica. Sì, avete capito bene: è proprio questa la caratteristica principale delle creazioni di Cor Sine Labe Doli. Nelle mani di Luigi Arbore e Massimo Mazzilli, creatori del marchio, il tradizionale papillon si trasforma in una vera e propria scultura di ceramica. Insomma, un vero successo tutto made in Italy che fa dell’innovazione e dello stile i suoi punti di forza. Il papillon per Cor Sine Labe Doli «diviene l'accessorio chiave - spiegano i desginer -, che dona un tocco glamour, eccentrico ma raffinato, a un gilet, a una camicia colorata o a un little black dress, come anche ad una semplice e classica polo. L’estro e la manifattura artigianale si fondono per dare vita a un accessorio privo di precedenti - sottolineano -, ma allo stesso tempo con un forte passato stilistico. Il tutto rigorosamente Made in Italy, artigianale e tradizionale».
> Immagini: Cor Sine Labe Doli
166SPOSIMAGAZINE
Clothes of a gentleman
> Lubiam
> Carlo Pignatelli
> Lubiam
Il gilet
Sotto la
GIACCA c'è di più di Vincenzo Parisi
168SPOSIMAGAZINE
Il gilet da cerimonia è spesso in contrasto con l’abito, in tonalità che spaziano dal bianco al grigio perla. E che si impreziosisce grazie ai tessuti broccati, damascati, rigorosamente in seta. C’è poi la versione che si tinge di tonalità chiarissime: in questo caso, il gilet è abbinato a dei completi dai colori tenui come il turchese o più formali come il blu notte. Per i più rigorosi e attenti ai dettagli, non manca il richiamo al classico: gilet grigio scuro abbinato rigorosamente al completo scuro, che sia nero o grigio antracite. >>
> Cleofe Finati by Archetipo
È uno dei pezzi icona dello stile sartoriale maschile: un capo senza tempo, a cui un uomo non deve mai rinunciare, soprattutto nel giorno del proprio «Sì».
carlopignatellistorecatania.com
STORE CATANIA Via Paisiello, 20 | T. +39 095 6173464 - F. +39 095 6172030 | boutique.catania@carlopignatelli.it
Clothes of a gentleman
> Canali
> Musani
E per chi non ama creare contrasti tra le tonalità dell’abito e del gilet, la soluzione è scegliere un vestito a tre pezzi in cui il gilet non si discosti minimamente dalle nuance del completo, ma anzi che arricchisca l’allure di quell’eleganza che le occasioni solenni richiedono. Tra i trend, assistiamo al ritorno di colori come il grigio ghiaccio, perfetto per i mesi estivi. Naturalmente, non mancano i più classici come il blu scuro o i più moderni con bordi a contrasto. Adesso, vi starete chiedendo: «Abbottonato o no?». Il gilet da cerimonia, sì. Va completamente abbottonato.
170SPOSIMAGAZINE
> Lubiam
> Canali
> Sartotia Rossi
Il gilet
Abito PrivĂŠ - Collezione 2015
TRAPANI. Via Palermo, 89 - (+39) 0923533820 - info@giennealtamodasposi.it www.giennealtamodasposi.it
Clothes of a gentleman
> Cleofe Finati by Archetipo
La nuova frontiera del bridal vuole l'uomo contemporaneo giocare con outfit innovativi e controtendenza.
di Vincenzo Parisi
Sposo non convenzionale che sdogana ogni cliché, sposo che ricerca look alternativi per distinguersi con stile. È la nuova frontiera del bridal, che vede l’uomo contemporaneo giocare con outfit innovativi e non tradizionali, fatti di scelte di stile glamour, decisamente controtendenza. 172SPOSIMAGAZINE
Via ogni accenno di classicismo o minimalismo, l’uomo «unconventional» preferisce stupire tutti: ama l’eccentrico e adora essere protagonista insieme alla sposa, nel giorno più importante della loro vita. Tutto questo lo sanno bene le maison di moda che si sbizzarriscono nella creazione di mood alternativi, grazie all’impiego di tessuti e materiali moderni e nuance da mille e una notte.
> Cleofe Finati by Archetipo
UN CON VE TIO NAL chic
> Cleofe Finati by Archetipo
Best looks
> Canali
> Sartoria Rossi
> Carlo Pignatelli > Lubiam
> Cleofe Finati by Archetipo
Così, fa il suo ingresso un uomo a metà tra il dandy e il gentleman e le proposte osano senza timore di eccedere: tessuti damascati, broccati e stampati ricoprono giacche dal taglio sartoriale; gilet in contrasto con le tonalità dell’abito; rigoroso slim fit. Per non parlare, poi, della scelta degli accessori. Cravattoni con applicazioni e sete stampate, gemelli illuminati da pietre preziose e persino il bastone e un cappello. Le camicie hanno colletti ampi per completare il look da perfetto Dandy.
> Sartoria Rossi
Per chi volesse osare ma non troppo, le maison consigliano di puntare tutto sull’abbinamento di tessuti e colori a contrasto: giacca blu elettrico e pantalone grigio, per esempio; o ancora, il total white per i mesi estivi; camicie classiche e giacche da frac mixate a pantaloni e accessori dal piglio moderno.
SPOSIMAGAZINE173
& La rubrica
Questione di sesso
lui
UNAMORE DISUOCERA
LUI È innegabile, la mamma resta sempre la mamma. Con buona pace delle nostre Lei, che potranno - inutilmente - fare pure a cazzotti col mondo sano per farci credere che il loro amore per noi è incondizionato ed eterno. Vorrei vedere se fossimo tutti dei morti di fame! Senza scadere nel maschilismo banale, per carità, ma dobbiamo confessarlo: arrivati al momento del Sì, chi è che non si è domandato almeno una volta «Perché?». Perché lasciare casa di mamma, dove in cucina può entrarci solo lei e noi dobbiamo limitarci ad essere serviti e riveriti, rimpinzati ogni giorno quasi fossimo tacchini destinati al forno; dove non esiste neppure srotolare i calzini sporchi, mentre ci accingiamo ad una vita al fianco di una donna che ci chiederà persino di spolverare il salone. Perché lasciare il nido che ha sempre l’odore di un libidinoso spezzatino, sapendo che da quel momento in poi se a tavola troviamo una fetta di carne con un filo d’olio c’è andata di lusso! Mio padre, ad esempio, il capretto (non me ne vogliano vegetariani e vegani, per carità!) lo mangia solo a casa della zia, perché a mia madre dà noia anche solo l’odore. Certo, una domanda dovremmo pure farcela: che sarà colpa nostra se madri e mogli partono quasi sempre col «piede sbagliato»? Beh, poco importa. Pensate per un attimo se fossero alleate tra loro, contro di noi… Sicuramente a tavola lo spezzatino sarebbe servito più spesso, ma provate ad immaginare chi sarebbe la vittima sacrificale?! Meglio nemiche che amiche, nessun dubbio!
174SPOSIMAGAZINE
lei
LEI È lo spauracchio di tutte noi donne, si sa. E quando decidiamo di convolare a nozze con il suo «piccolo» (poco importa che di anni ne abbia trenta o quarantacinque), siamo ben consapevoli di accaparrarci un posto da eterne seconde. Neanche fossimo la versione casalinga di Toto Cutugno a Sanremo. Per il nostro «amato» maritino, infatti, le polpette con il sugo che impareremo a cucinare solo per lui (con annesso antiestetico eccesso di sudorazione durante la preparazione!) non saranno mai buone come quelle della mamma – sarà forse sintomatico che il nome della suocera venga fuori solo alla 13° riga?! –, che le odiosissime camicie non avranno mai il colletto inamidato come quelle che gli lavava lei e che non saremo mai abbastanza amorevoli quando il pargolo (Ops! Volevo dire marito!) avrà la febbre. E le più sfortunate, loro malgrado, dovranno fare i conti con la suocera che, entrando in casa, si muoverà con fare guardingo tra mobili e stanze, come uno squalo con la pinna sott’acqua, pronta ad andare all’attacco in caso di polvere in bella mostra. Della serie, «Povero figlio mio che soffre di asma». E poco importa che il nostro amato non abbia mai avuto problemi di respirazione e che, quando mammà non vede, non disdegna neppure la sigaretta! Naturalmente, questi sono solo cliché. Perché per noi è diverso, saremo di certo amiche ;)
Clothes of a gentleman > Sartoria Rossi
Best looks
Un cilindro, un fiore... e un
FRAC di Vincenzo Parisi
Allure ottocentesche, sapore decisamente retrò, l’uomo contemporaneo torna al passato e si veste di vintage esprimendo, attraverso il look da matrimonio, tutti i simboli legati a quell’uomo d’altra epoca, inevitabilmente romantico e misterioso. Un ritorno al passato in grande stile, che è sicuramente una scelta originale e mai scontata.
> Lubiam
176SPOSIMAGAZINE
> Canali > Victorio & Lucchino | Barcelona Bridal Week
> Cleofe Finati by Archetipo > Sartoria Rossi
Tradizione è la parola d’ordine. Ed è sicuramente una delle più contemplate nei giorni del proprio matrimonio. Le maison di moda più ricercate la rilanciano partendo dalla vestibilità, che viene aggiornata ai tempi moderni: si disegna un uomo dalle linee slim, con abiti dal taglio sartoriale. Colori sobri ed eleganti come il nero e il grigio chiaro, donano all’intero look un’impronta sobria e raffinata, con tanto di cappello a cilindro e bastone: perfetto connubio per chi ama lo stile regale.
Aristocratici e super eleganti, tight e frac sono i due abiti perfetti per chi ama il look da gentiluomo d’altri tempi. Must dell’eleganza senza spazio. Il classico «tight» è una delle mise di più alto livello: è adatto alle cerimonie nuziali, purché si svolgano prima del tramonto. Per regola di galateo, si utilizza solo se la sposa indossa un abito bianco, con velo e strascico lungo. La giacca preferibilmente nera - possiede un solo bottone, è corta davanti, ha le spalle sagomate e una coda lunga e arrotondata che arriva morbida fino al polpaccio, finendo in una falda larga (una delle sue caratteristiche principali, ndr). I pantaloni sono grigi, spesso di lana o in cheviot, leggermente gessati, dalle linee dritte e senza risvolti sul fondo.
SPOSIMAGAZINE177
> Victorio & Lucchino | Barcelona Bridal Week
Clothes of a gentleman
> Carlo Pignatelli
Best looks
Il pantalone del tight si indossa rigorosamente senza cintura. Panciotto d’obbligo, meglio se in raso e a monopetto.
I pantaloni sono dritti, con linee sobrie ed eleganti e con la particolarità di avere una banda di raso laterale. Anche qui il panciotto è d’obbligo, preferibilmente bianco e in piqué di cotone.
> Lubiam
Insomma, regole e formalità per due emblemi dello stile d’alta eleganza, da maneggiare con estrema cura.
178SPOSIMAGAZINE
> Miquel Suay | Barcelona Bridal Week
Differisce per la sua occasione d’utilizzo il «vecchio frac», come diceva una canzone: si indossa per le cerimonie serali ed è anch’esso espressione di eleganza e regalità. La giacca, tagliata alla vita, è nera, a doppiopetto, dotata delle tipiche «code di rondine», sagomata e modellante.
SPADA TRAPANI
Via G.B. Fardella, 356 - (+39) 0923 873536
How to
Save money
CHEAP CHIC and
Dal fai-da-te ai prestiti ad hoc, così il matrimonio è bello ma low cost. di Fernanda Anania
«Matrimonio» e «low cost», due termini agli antipodi? Non sempre, se si mettono in pratica alcuni piccoli trucchi e accorgimenti. Dall'abito alle partecipazioni, al ricevimento e alle bomboniere, c'è sempre un modo per risparmiare soldi e per non fare diventare il giorno più bello un vero e proprio salasso. Soprattutto in tempi di crisi economica. Non è un caso che, per questo motivo, siano sempre di più quelli che preferiscono incentrare cerimonia e festa su sobrietà e solidarietà, invece di organizzare un matrimonio all'insegna dello sfarzo e dello spreco. Ecco quindi, una tendenza crescente al «fai-da-te», a volte anche solo per puro divertimento o per il gusto di sapere di aver risparmiato un bel gruzzoletto, magari da investire nella casa o nel viaggio di nozze. Vediamo le soluzioni più frequentemente adottate.
Abito e look | Tantissimi ormai gli outlet di vestiti da sposa dove trovare abiti anche di grandi marche a prezzi abbordabili. Si tratta spesso, infatti, di modelli di campionario o di collezioni passate e, se non vi interessa avere un abito all'ultimo grido, si possono fare affari davvero interessanti. Il massimo della convenienza? Nei negozi di vestiti usati, ma non tutte sono disposte ad accontentarsi di qualcosa comprato o indossato già in precedenza. E per il trucco e parrucco? Basta affidarsi alle mani sapienti di un'amica per realizzare un'acconciatura e un make up di buon livello. Partecipazioni | Avere una bella calligrafia o sapere usare programmi di grafica può essere un vantaggio per la realizzazione da sé delle partecipazioni; se non ci si pone tanto il problema, si possono anche spedire via mail o addirittura creare un evento ad hoc sui social network. Bomboniere | Se siete stufi di porcellane, oggettini in argento e ninnoli vari, affidatevi alla fantasia e alla manualità: tantissime le idee disponibili su web per realizzare delle originali bomboniere fai-da-te, con il valore aggiunto di stupire gli ospiti con un cadeau davvero unico. Catering e ricevimento | Forse la voce di spesa più pesante da sostenere (e digerire!). Scartando il costoso noleggio di ville antiche e casali, si può optare per un agriturismo o un ristorante all'aperto, magari con un pranzo a buffet, evitando sia i periodi «di punta» dei matrimoni che i fine settimana. Per la musica, caricare una selezione di pezzi su una chiavetta Usb o cd può servire a risparmiare su un'eventuale band o dj. I fiori | Oltre a scegliere fiori di stagione, una buona soluzione è rappresentata, per gli allestimenti in chiesa, dalla divisione della spesa con altre eventuali coppie la cui cerimonia precede o segue la propria. Foto e video | Il risultato non sarà magari perfettamente professionale, ma «commissionare» ad un amico con una buona macchina fotografica o videocamera la realizzazione del servizio fotografico e del wedding film può risultare un'idea divertente e coinvolgente. E se proprio non volete rinunciare a nulla e concedervi ogni piccolo «lusso», tanti istituti di credito mettono a disposizione prestiti dedicati proprio al giorno più bello, divisibili in due categorie: il prestito finalizzato, offerto direttamente dal rivenditore che ha stipulato un accordo di collaborazione con una banca e legato esclusivamente ad uno specifico prodotto venduto (es. il viaggio di nozze o le bomboniere); oppure il prestito personale per il matrimonio, che permette di accorpare differenti spese in un unico debito, risparmiando così sulle spese di istruttoria. Quindi, non fatevi scoraggiare dalle ragnatele che albergano nel portafoglio: sono tante le opportunità disponibili per rendere comunque il vostro matrimonio un giorno indimenticabile.
180SPOSIMAGAZINE
> Pupa
BEAUTY
SPOSIMAGAZINE181
Be fabulous!
Beauty notes È l'anno dei contrasti. La donna sicura opta per nuance decise come bordeaux e blu notte; la più sweety non rinuncia a rosati ed effetti «nude».
#
Trend
like A BEAUTY
> Pupa
2015
QUEEN
di Anna Clara Mucci
> Sephora
Le tendenze trucco 2015 che ci arrivano dalle principali passerelle e dai backstage dell’alta moda, danno risalto ad una donna sempre più sicura e dalla femminilità decisa, mascolina o a volte - in netto contrasto - romantica. Da un lato, abbiamo i colori forti, come viola, bordeaux, fucsia, nero, blu notte, che esprimono rigore e femminilità sicura. Dall’altro, i colori nudi, beige rosati, salmone e albicocca, dedicati alle più eteree, romantiche e discrete. I trend del nuovo anno girano intorno ai riflessi sulla pelle che, a differenza della stagione scorsa, non sono più «frost» o perlati, ma molto più naturali.
182SPOSIMAGAZINE
> Sephora
> Sephora
> Pupa
> Marc Jacobs | Sephora
PER LE UNGHIA
> Sephora
> Pupa
> Make Up Forever | Sephora
La pelle naturale rappresenta la base perfetta per giocare con dei glitter, magari color oro, da applicare sugli occhi. Il «cat eye» con eyeliner che allunga lo sguardo, può dare sembianze sensuali da gatta. Gli ombretti rimangono sui toni pastello, preferibilmente pesca e color cipria. Le sopracciglia devono essere spesse e un must di stagione saranno quelle finte, un effetto che si potrebbe ottenere anche con mascara particolarmente potenti e rigorosamente neri.
> Pupa
> Pupa
> Sephora
Lo smalto nude in tutte le sue sfumature di colore - che vanno dal rosa tenue al carne - spopolerà soprattutto nell'autunno/inverno. Gettonatissimo anche quello bianco gesso. Con i classici della manicure autunnale, rosso scuro, rosso fuoco laccato, porpora, bordeaux, rosso mattone cupo, non si sbaglia mai. Il colore di tendenza per eccellenza sarà il sangria. Gli smalti metallizzati, nelle nuances acciaio, oro, argento, verde scuro e grigio, andranno molto di moda in inverno. Blu cobalto e azzurro per le carnagioni chiare. Smalto nero per una manicure elegante e raffinata.
> Pupa
> Pupa
PER GLI OCCHI
> Pupa
> Nars | Sephora
PER LE LABBRA Per labbra da baciare, preparatevi a un’annata di colori caldi, alternati a tonalità nude. Il rosso (scuro tendente al bordeaux) rimane protagonista assoluto del make up labbra, ma anche le sfumature nude sono ben rappresentate. Il vinaccia, ovvero un viola molto scuro tendente al rosso, sarà il colore di tendenza per le serate autunnali e invernali del 2015. Da scegliere ovviamente solo se il resto del make up è molto sobrio! Dall’altro lato, il colore nudo sarà adatto ad un semplice make up da giorno che focalizzi l'attenzione sugli occhi. Se avete un incarnato olivastro e capelli scuri, scegliete il marrone; su castano e biondo, rimane protagonista il rosso arancio!
> Pupa
Il primo aspetto da curare quando ci si appresta a creare il proprio make up, è la scelta di un’ottima base viso. Per essere sicure che il trucco duri per l’intera giornata, è fondamentale applicare un primer opacizzante. Gli altri cosmetici indispensabili per la base viso sono il fondotinta o la bb cream (preferibilmente dalla texture leggera), una cipria in polvere minerale per opacizzare ulteriormente e fissare, e a seguire un blush o un fard (rosa per un effetto romantico o arancio per un tocco glamour) che danno risalto agli zigomi.
> Pupa
PER IL VISO
> Marc Jacobs | Sephora
SPOSIMAGAZINE183
Ph: Marco Marré Brunenghi
Inside the character
Interview
DIEGO DALLA PALMA
DI QUESTIONE
SFUMATURE di Paola Pizzo
184SPOSIMAGAZINE
I
l New York Times lo ha definito il «profeta del make up made in Italy» e lui, con tutta l’umiltà che contraddistingue i «grandi», si limita ad esserne lieto perché vuol dire che il suo insegnamento «è potuto servire a qualcuno». Diego Dalla Palma, esperto di look noto al grande pubblico di radio e tv, siciliano d’adozione (vive a Taormina, ndr), ha un suo modo di sentire la bellezza autentica che non sempre è quella perfetta. Certo, la sua donna non può rinunciare a rossetto e mascara. Il resto? È questione di sfumature.
Lei elogia l'imperfezione, una «missione» di non poco conto in una società sostanzialmente basata sull'immagine. Cosa significa? «Io mi occupo di immagine, questo però non mi ha impedito di formarmi una mia 'coscienza', un mio modo di interpretare e di sentire la bellezza au-
«sento di aver lasciato un segno del mio percorso in questo settore» tentica. Indubbiamente mi rendo conto che talvolta non è facile, ma io sono sempre stato un 'combattente' e sono sempre andato controcorrente. Quindi significa, solo ed esclusivamente, tenere fede alle proprie idee». Come truccarsi mantenendo una bellezza «acqua e sapone»? «Il segreto risiede nel significato della parola 'trucco', ovvero un gioco di abilità, un effetto che deve migliorare il viso, regalare un risultato estremamente credibile senza svelarsi. È essenziale preparare una base perfetta che risulti totalmente naturale. In questo caso va scelto accuratamente il prodotto da utilizzare, affinché sia leggero, non troppo coprente e soprattutto dello stesso colore della pelle. Per il resto, avere una mano leggera, sfumare bene e preferire colori tenui: rosa, pesca, ter-
racotta, salmone chiaro, per esempio, per occhi, guance e labbra. Optare per il lucidalabbra, trasparente o tonalizzato, e applicare bene il mascara (solo sulle ciglia superiori)». Può svelarci quali sono i trend e i colori per il 2015? «La pelle deve risultare setosa e appena rosata. La palette per gli occhi riflette un bouquet floreale, le cui gradazioni vanno dal rosa al viola, dal rosso palissandro al nero. Per le labbra, la scelta deve orientarsi sulle tonalità dei rosa tenui o corallo, molto lucide, glossose. Sulle unghie toni viola intenso dall’effetto moirée o dip-dyed. In alternativa, potete orientarvi, per gli occhi, sulla gamma dei colori 'acquatici', dai blu più intensi agli azzurri semi trasparenti, riflessi del vetro e dell’acqua dai toni verdi (verde celadon) al kaki. Sulle labbra adottate tutte le declinazioni dell’albicocca, in questo caso texture polverose. Sulle unghie si può spaziare tra i toni più soft del verde, dal verde veronese al verde acqua».
Oggi spopolano i programmi dedicati al make up (anche fai-da-te): non rischiano di sminuire i professionisti del settore? «No, assolutamente. Anzi, apprezzo la tendenza tra i giovani al blogging e ai video tutorial. Certo, devono essere fatti bene. Relativamente ai programmi televisivi di make up, ce ne sono tanti, è vero, ma la professionalità non sarà mai surclassata. Credo di essere un antesignano di questo tipo di trasmissioni e sento di aver lasciato un segno del mio percorso in questo settore».
Ph: Marco Marré Brunenghi
Ha cominciato dietro le quinte dei teatri, quanto c'è ancora delle scene nella sua arte e tecnica di oggi? «Tanto, in effetti. È una delle 'competenze' che ho conservato e che utilizzo spesso sia nella vita professionale che privata. Per esempio nell’arredare la mia casa di Taormina, mi sono reso conto che molto di ciò che mi è venuto naturalmente l’ho appreso negli anni in cui ho fatto lo scenografo».
A cosa la donna non deve rinunciare? «Al rossetto e al mascara». Quale «dritta» per chi con il trucco non sa proprio da dove cominciare? «Iniziare con i prodotti basilari e in seguito, una volta che ci si è preso confidenza, procedere aggiungendo altre tipologie di prodotti. Fondamentale, prima del trucco, è la cura della pelle. L’applicazione di una base accurata, con un fondotinta leggero, o una BB cream non è difficile; una riga di matita per delineare le palpebre, sfumata appena; il mascara da stendere solo sulle ciglia superiori e un tocco di rossetto o di lucidalabbra, credo siano alla portata di tutte». Consigli per la spose? «Le mie indicazioni per il giorno delle nozze sono sempre le stesse. Fondamentale è seguire perfettamente gli accorgimenti tecnici. Solo in questo modo si impedirà che il trucco possa rovinarsi o risultare macchiato: deve essere ben fissato per non colare. Naturalmente, sta alla sensibilità e al gusto estetico personale decidere se seguire i trend o preferire un look classico».
Alcuni scatti tratti dalla scorsa edizione del programma televisivo «Come si Cambia Celebrity»
SPOSIMAGAZINE185
i
> Sleek | Sephora
Be fabulous!
Beauty notes fotografia, è opportuno Per un trucco sposa a prova di Per essere sicure che . scegliere una buona base viso , si può utilizzare un nata gior era l’int per i dur il trucco o, si potrà evitare mod sto que in : ante primer opacizz Fondotinta o bb . pelle della o l’antiestetico effetto lucid cipria in polvere cream, accompagnati da una la base e da minerale che opacizza e fissa iniziato dal ro lavo il o rann plete com , un fard sposa 2015 la per uty bea enze primer. Le tend un trucco r , pe rosa fard propongono blush e e sono romantico. Le nuance aranciat luminosità allo altrettanto glamour: regalano L’aspetto nce. gua le ono pisc sguardo e scol iso curato e finale dovrà essere quello di un v mente naturale. truccato, ma dal finish estrema > Pupa
salut
BELLE
ma
di Anna Clara Mucci
GLI OCCHI
Rossetti dai colori accesi, come il rosso, il magenta o il bordeaux, stanno molto bene sulle spose che hanno una carnagione chiara; mentre, per gli incarnati più scuri e olivastri, sono adatti colori tenui, come il rosa, per esempio su un gloss che crei un bel punto luce.
> Sephora
LE LABBRA
Le alternative sono diverse. Se fino a qualche anno fa le spose venivano truccate il meno possibile, adesso lo sguardo può essere messo in primo piano, ricorrendo a smokey eye neri, marroni o grigi, utilizzando ciglia finte e mascara. L’importante è ottenere un certo equilibrio, puntando su un make up viso impercettibile se si è osato con il trucco occhi e viceversa. Di grande fascino i colori più accesi, come gli ombretti verde, pesca e rosa, purché ben sfumati e soprattutto in accordo con carnagione e iride della sposa.
> Sephora
> Nars | Sephora
l trucco è un prezioso alleato della donna che vuole avere un look impeccabile nel giorno più bello della sua vita e che desidera stupire e lasciare senza fiato invitati e futuro sposo. Scegliere quello più adatto al proprio stile e al proprio viso nel giorno delle nozze richiede, però, la consulenza di professionisti della bellezza. E saranno proprio gli esperti a decidere con la sposa, in tempo utile, quale sarà il make up più appropriato per l’occasione, naturalmente tenendo sempre bene a mente abito e acconciatura.
Impossibile sbagliare nel giorno delle nozze. Ecco qualche consiglio per un make up da urlo!
> BareMinerals| Sephora
IL VISO
HOLLYWOOD TIP > Pupa
186SPOSIMAGAZINE
Per una sposa che desidera un make up unico e senza imperfezioni arriva, direttamente da Hollywood, il trucco con l’aerografo. È l'airbrush make up, una rivoluzionaria tecnica di applicazione del trucco sposa... A prova di photoshop!
Be fabulous!
Beauty notes
anno nuovo
TESTA nuova Trecce raccolte sulla nuca, frange di carattere ed effetti bagnati. Scoprite le tendenze 2015 per l'hairstyling.
Romantiche per un appuntamento Niente di più semplice di uno chignon «spettinato» con le ciocche che spuntano qua e là! Va benissimo sia di giorno che di sera, in questo caso nella versione sofisticata ed elegante. Per essere più perfetta usa un pettine a denti stretti e fai aderire i capelli alla fronte e allo zigomo con un po' di gel o cera.
di Antonella Giovinco
«Anno nuovo, testa nuova», «Cambio vita e cambio capelli», «Torno dal mare (o comincia l’estate) e passo dal parrucchiere». Quello che ci passa per la testa ha spesso a che fare con i capelli, step importante per ogni cambiamento: dal rientro dalle vacanze all’inizio di un nuovo percorso. Ma quali sono le tendenze per taglio e colore nel 2015? Sono più di moda i capelli corti, medi o lunghi? Difficile fare stravolgimenti radicali, ma cambiare testa fa sentire bene, rigenerati e pronti per le novità. Quest’anno la treccia si nasconde in un raccolto sulla nuca, torna l'effetto bagnato e la frangia con carattere; in rialzo la cofana vintage e le onde da sirena (bentornati bigodini!). E il liscio spaghetto resta solo sulla frangia in stile jap.
Tutti al mare
Legati o naturali, ma sempre alla moda. Con la treccia di lato esprimi la tua femminilità, ma resti pratica: la realizzi in pochi minuti e non la muove neanche il vento!
Dateci un taglio
Ritorna (o forse non se ne è mai andato) il corto, ma non cortissimo. Vanno i tagli medi, sopra le spalle. Semplici, facili da mantenere anche quando asciugati naturalmente, senza spazzole&co. E se proprio non osate tagliare, o vi siete pentite di un «folle gesto», le extensions sono ormai a portata di tutti, acquistabili anche on-line a prezzi super convenienti. Mai pensato a una lunghissima coda o a una frangia prêt-àporter?!
188SPOSIMAGAZINE
Tipi da cerimonia Di tutti i colori
Dimenticate shatush e colpi di sole: il colore moda è senz’altro il «bronde», un mix tra castano e biondo dai riflessi dorati!
Ordinate in ufficio
Dalla coda mossa alla riga rigorosa, dalla treccia romantica allo chignon spettinato, per andare in ufficio l’importante è trovare una soluzione da fare al mattino e non ritoccare più fino a sera. Stile pratico o grintoso? La coda bassa va bene per qualunque occasione di lavoro (e se prima di asciugare i capelli con il phon, li tamponi con l'asciugamano e spruzzi un po' di lacca, manterrai più a lungo l'acconciatura senza dover rifare la coda ogni volta), mentre la coda mossa dà sprint per affrontare riunioni e incontri (passa una spuma volumizzante sui capelli e per definire meglio le onde usa i bigodini flessibili).
Puoi sbizzarrirti con le acconciature elaborate, chignon o semi-raccolti, ma se vuoi sentirti naturale opta per un mosso vintage, con onde eleganti che ti accarezzano le spalle. Se li hai lunghi portali tutti da un lato o intrecciali a lisca di pesce. Se li hai corti, invece, portali all’indietro cotonandoli un po’ o fissandoli in stile effetto bagnato e punta sul trucco smokey: sarai diversa e sofisticata da togliere il fiato.
Be fabulous!
Beauty notes
LOVE the is in
Di tendenza i «casual wedding hair», ma nel giorno delle nozze è l'abito a dettare i tempi anche dell'acconciatura. di Antonella Giovinco
Ad esempio, un abito da sposa anni Trenta sarà perfetto con uno chignon o un caschetto ondulato, mentre un vestito anni Cinquanta potrà essere accompagnato da un raccolto molto formale, o da onde larghe e vintage, magari impreziosite da una veletta o da un fiore di stoffa. Per i matrimoni da principesse, con i tradizionali abiti vaporosi con gonne in tulle e organza di seta, sta meglio un semiraccolto, con velo possibilmente lungo e qualche decoro o un punto luce, anche ricamato.
> Valentini
Ma la verità, sui trend per le acconciature sposa 2015, è che la moda da seguire non esiste. O meglio, soccombe, per una volta, di fronte allo stile dell’abito e delle nozze. E quindi - per una volta - le donne non seguiranno must e dettami delle passerelle, perché è l’abito che comanda sullo stile dei capelli nel giorno delle matrimonio.
> Maggye Sottero
La vera novità di quest’anno, importata dal Nord Europa, sono le spose con i capelli sciolti. Naturali, romantiche, bellissime. E veramente semplici. I casual wedding hair, apparentemente spettinati, diventano un’alternativa molto in voga tra le spose che preferiscono un look naturale. Ideale per matrimoni rustici o in spiaggia, specie se decorati con una coroncina di fiori.
> Antonio Riva
> Matilde Cano | Barcelona Bridal Week
(h)air
thest
Be
Sono gli accessori, dunque, il vero trend della stagione: le ultime sfilate hanno proposto chignon elaborati con gioielli. O ancora, il toupet arricchito da un cerchietto di strass. Fermagli preziosi e ricamati, fiori e luccichii: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalla corona di fiori che propone Oscar de la Renta per un matrimonio in spiaggia, agli accessori scelti da Matilde Cano per la sua sposa 2015, perfetti per una sposa alternativa: un po’ odalisca, un po’ ninfa dei boschi, un po’ dama del Dolce stil novo. Chi preferisce un classico chic, invece, si ispiri alla sposa di Carolina Herrera 2015, che sfoggia capelli raccolti adornati da perle king size. Punta su acconciature più minimal Antonio Riva (che ha vestito Michelle Hunziker in occasione delle nozze con Tomaso Trussardi): messo da parte il velo, il protagonista diventa il cappellino. La treccia rimane uno dei punti forti per la sposa bohemienne. La nuova tendenza la vede prendere la forma di una corona che avvolge la nuca e può essere decorata con un collier aperto, a mo’ di spilla. Se si ha una chioma folta, si può scegliere di dare volume e utilizzare un diadema o un nastro sulla fronte, annodandolo nella parte posteriore. Look un po’ Sixties perfetto per spose shabby chic.
SPOSIMAGAZINE189
> Jimmy Choo
| Sephora
The essential
For her
SCENT ofwoman
> Ferragamo
Alla ricerca dell'essenza di sè. di Antonella Giovinco
IL GRANDE CLASSICO
PREZIOSA FEMMINILITÀ
> Chanel
Oro, donna, fiore, Dior: J’adore come un mito, il profumo dell’eterna femminilità. Una donna protagonista, dea di un universo di lusso e raffinatezza, di couture e di profumi. Era il 1947 quando Christian Dior presentava la sua prima collezione in Avenue Montaigne. J’adore emana tutta la raffinatezza della Haute Couture. Sempre più prezioso, il flacone è un vibrante omaggio alla femminilità, un connubio sottile di forza e dolcezza. La nuova Golden Age in un soffio.
> Dior
«Cosa indossa per andare a letto? Un pigiama? Una camicia da notte?». «Due gocce di Chanel N°5» rispose Marylin Monroe, rendendo ancora più celebre e seducente una fragranza immortale. Chanel N°5 è «Il Profumo», l’essenza stessa della femminilità e della seduzione: mitico, leggendario, affascinante ed eterno. «Una donna dovrebbe indossare il proprio profumo ovunque le piacerebbe essere baciata» diceva Gabrielle (Coco) Chanel. Quinta composizione creata negli anni Venti da Ernest Beaux, numero portafortuna di Coco, carico di simboli universali. Un bouquet di fiori immaginari, lusso assoluto.
190SPOSIMAGAZINE
© Cartier 2014
Storie romantiche o d’avventura, ricordi d’estate o di terre lontane, freschezza e sensualità. Carattere. Ecco quello che una donna cerca in un profumo: un’essenza di sé da rendere più accessibile agli altri, una nota che la mostri per com’è o vorrebbe essere. E quindi ferma e immutabile con una fragranza definita e irrinunciabile - da non cambiare mai -, oppure cangiante e variegata, in base alla stagione, all’umore o all’appuntamento...
Preziosi come gioielli anche i flaconi di Pomellato Nudo Blue e Pomellato Nudo Amber. Il primo con un’ouverture di Limone e Ribes Nero, mitigati dall’Accordo Bamboo, che lascia scoprire il cuore fiorito: Iris, Fresia, Peonia e Magnolia. Amber si ispira, invece, al Quarzo Madera, gemma euforica e solare, e al Gelsomino, quintessenza della sensualità orientale, tra fiori d’arancio e Rosa Bulgara.
> Pomellato
LA QUINTA ESSENZA DELLA FELICITÀ La felicità non è più un sogno inaccessibile ma una realtà concreta. La dichiarazione olfattiva, segno di grazia e di libertà, si moltiplica all’infinito. È la promessa de La vie est belle L’Absolu de Parfum di Lancôme: l’espressione della felicità viene celebrata con un delicato equilibrio modulato sull’Iris. Un soffio gioioso, il lusso di un inno alla felicità. Fresco e femminile anche Signorina Eleganza di Salvatore Ferragamo: l’energia del mix pompelmo e pera, e una nuvola di mandorla che scivola sui tenui petali di osmanto regalando un tocco di stravaganza. Una sprizzata di femminilità sgorga anche da Chloé, che descrive una donna disinvolta, con un senso innato dell'eleganza: effluvi di rosa in un profumo radioso, vaporoso e sensuale, elegante e seducente sulla pelle.
> Chloé | Sephora
The essential
For him
FLACONI FORTI E VINCENTI Hypnôse Homme di Lancôme svela la sua visone della mascolinità tra forza, virilità e consapevolezza, raccontando la potenza e il calore dell’abbraccio. Il flacone evoca il potere della sensualità, compromesso tra bellezza ed eleganza. Luminoso, con il tappo opaco, lascia trasparire linee pure ed eleganti. Paco Rabanne lancia Invictus come un cavallo vincente: è il profumo della vittoria, fresco e sensuale, visione contemporanea della virilità. Uno scontro inatteso di forze e valori nel puro brivido di freschezza delle foglie di alloro che si contrappone alla profondità di patchouli e ambra grigia. Racchiuso in una coppa trofeo silver, rigorosa ed elegante. Anche Jimmy Choo Man è una fragranza effervescente che incarna lo spirito dell'uomo virile e sicuro di sé, con un senso raffinato per i dettagli e un tocco di humour ribelle. Il flacone grigio fumo, ispirato a un'antica fiaschetta da whisky, sfoggia linee forti ed essenziali. L'elegante packaging è sublimato da un trompe l'œil di coccodrillo in rilievo che scompone la luce in bagliori metallici.
> Jimmy Choo | Sephora
Trussardi Black Extreme è nero assoluto, maschile, misterioso. Per un uomo moderno, di successo, alla ricerca di sensazioni forti. Tradizione e spirito di appartenenza declinati in un design elegante e atemporale. Un accordo cuoio nero, aristocratico, con sfaccettature di legni scuri pregiati per una sensualità diretta e sofisticata.
UN CUOIO MODERNO E VIRILE Dior Homme è una firma olfattiva singolare, in cui forza e delicatezza si fondono e in cui la raffinatezza non è mai ostentata. Un profumo cuoio che stupisce per la sua dolce virilità, un profumo dall’animalità raffinata che evolve in modo diverso su ogni pelle. Il risultato è lontano dagli spartiti olfattivi estremi. Desiderabile come un abbraccio.
> Trussardi
L’Orpheline di Serge Lutens, etichetta nera, deraglia dalle convenzioni della profumeria classica. È la storia della cenere, immaginaria, lasciata dal fuoco che ha spento il dolore. Cenere del presente che guardando con coraggio al passato ha permesso al bambino interiore di risorgere da vittima a creatura liberata. Con i suoi sentori di incenso e muschio invita a un viaggio che è un’appassionata ricerca di senso.
Gentleman
POP E UNISEX
> Serge Lutens, L'orpheline | Shiseido
> Paco Rabanne | Sephora
cK One di Calvin Klein ha reso popolari le fragranze unisex. Legata agli anni Novanta, ne diventa simbolo; ispirata al grunge e alla cultura politicamente impegnata, ecologista, provocatoria, in cui vige la parità sessuale, che si riflette anche nello stile androgino e casual. E buono per tutti.
ESSENCE Fraganze per una mascolinità da sentire... a naso.
di Antonella Giovinco
Forza, virilità ed eleganza. La mascolinità la vedi, ma la senti anche «a naso»: fa parte di quel codice non scritto che l’istinto porta con sé in condotte ancestrali, che oggi si ricodificano in look e cura per se stessi mai lasciati al caso. > Hugo Boss | Sephora
SPOSIMAGAZINE191
> Calvin Klein | Sephora
THE DARK SIDE OF THE MEN
Be fabulous!
Beauty notes the
MASSAGE therapy
di Anna Clara Mucci
Le mani esperte di un massaggiatore possono davvero fare miracoli. E quel lettino su cui stendersi non può che rappresentare l’occasione perfetta per dedicarsi un po’ di tempo e regalare momenti di benessere al proprio organismo. Esistono, però, diversi tipi di massaggi e ciascuno di essi ha un effetto diverso sulla persona. Ecco, dunque, una piccola guida per aiutarvi a scegliere quello di cui avete più bisogno!
Contro la cellulite
Il linfodrenaggio e il massaggio connettivale aiutano a combattere la cellulite, uno degli inestetismi che affligge le donne. Il primo agisce ad un livello più superficiale, mentre il secondo va in profondità, dal momento che la pressione che viene esercitata è maggiore. Guai a pensare, però, di risolvere così uno dei più grandi nemici della donna: contro la cellulite fondamentali restano un’alimentazione adeguata e una regolare attività fisica. A voler essere più specifici, il massaggio linfodrenante stimola il sistema circolatorio e linfatico, riattivando principalmente la microcircolazione locale, quindi agisce sulla cellulite superficiale causata dall’eccessivo ristagno di liquidi e, pertanto, è anche indicato per combattere la ritenzione idrica. Il massaggio connettivale, invece, è maggiormente indicato nei casi di cellulite più grave e agisce sul connettivo, cioè su quel tessuto che si trova sotto il derma e dove si depositano i grassi in eccesso.
No stress
Un tipo di massaggio che aiuta a rilassare corpo e mente è quello «ayurvedico», che favorisce il rilassamento fisico e mentale e ha effetti benefici su pelle, capelli, muscoli, sistema circolatorio, venoso e immunitario. Con lo «shiatsu» - parola che, letteralmente, significa «pressione con le dita» - il terapista applica diversi tipi di pressione per riequilibrare il flusso di energia. Si tratta di una tecnica efficace per tutte le patologie dolorose, da quelle articolari alle cefalee, ma può trattare anche disturbi gastroenterici, dismenorrea, insonnia, asma, tensione sia psichica che muscolare. Il «reiki» consiste nell’imposizione delle mani per liberare il corpo e la mente da blocchi psicofisici e riportare il naturale equilibrio e il giusto scorrere dell’energia. Il massaggio reiki cura malesseri fisici, mentali, spirituali ed emozionali, contribuendo ad aumentare il senso generale di ottimismo. Ancora, il «thailandese» ha un effetto tranquillizzante, dona maggiore scioltezza alle articolazioni, rende più fluida la circolazione (arteriosa, venosa e linfatica), facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso, stimola l’intestino pigro, giova alla rigidità cervicale e della schiena e migliora l’atteggiamento posturale.
Risveglio dei sensi
Un tipo di massaggio che vi aiuta a risvegliare tutti i vostri sensi è quello «tantrico», che non trascura alcuna parte del corpo. Il massaggio tantra consente il rilassamento corporeo, la riscoperta della propria sensualità e il raggiungimento dell’equilibrio psicofisico, così da riuscire a sbloccare emozioni e sentimenti e riscoprire il desiderio e la sensualità.
192SPOSIMAGAZINE
Be fabulous!
The to-do list
BEAUTY
licius
Dopo lo stress da preparativi prendetevi cura di voi stesse... di Anna Clara Mucci
È cosa risaputa che l’organizzazione del matrimonio è un momento sì emozionante, ma fonte di grande ansia. Scelta della location, prova del vestito, trucco e parrucco, scelta delle bomboniere e prova del menu: ci si stanca soltanto al pensiero! Ecco perché è necessario fermarsi un attimo per ritrovare se stessi come persone e come coppia, magari in un luogo magico, come una spa. Percorsi benessere, saune, massaggi tonificanti e rilassanti, bagno turco, sono solo alcune delle proposte per gli sposi che desiderano liberarsi - magari insieme - della tensione e arrivare in perfetta forma in chiesa! Soprattutto per lei, sono tantissime le proposte dei centri dedicate alle spose: dai classici trattamenti estetici, quali manicure, peeling corpo; a quelli più particolari come il massaggio al cioccolato, shiatsu o ayurvedico, che vi lasceranno un senso di benessere complessivo e un effetto rilassante.
Viso idratato
Cominciate, all’incirca due mesi prima del gran giorno, con una pulizia del viso, per rimuovere le impurità della pelle. Già che ci siete, regalatevi un massaggio al viso, per distendere i lineamenti. I trattamenti con il vapore e le maschere vi aiuteranno ad avere viso, spalle e decolleté a prova d’abito bianco. Dopo avere liberato la pelle dalle impurità, cominciate a curarla a seconda delle vostre necessità: idratazione, nutrimento o purezza.
Manicure
Anche le mani sono un dettaglio da non sottovalutare. Sono loro, infatti, che porteranno l’anello e verranno riprese nelle fotografie. È necessario un ciclo di bellezza che prevede esfoliazione ed idratazione regolare ed una manicure almeno ogni 2 settimane. Sia al mattino che alla sera sarà opportuno idratare la pelle con un po’ di crema idratante.
Pelle luminosa
Dieci giorni prima delle nozze, esfoliate il vostro corpo con un trattamento idratante e detossinante per liberare le cellule morte e ottenere una pelle più morbida e luminosa.
Infine, qualche giorno prima, chiudete il cerchio con ceretta, manicure, pedicure ed ultimo trattamento viso sposa vitaminico illuminante, per un volto splendente ed ideale come base per il trucco.Se optate per le terme, provate a rilassarvi con un bagno di fango o un impacco alle alghe. Oppure, un massaggio con pietre calde. È detto «stone massage» e aiuta ad alleviare la tensione muscolare e ad addolcire gli effetti collaterali fisici dello stress.
194SPOSIMAGAZINE
homaede
m
Beauty recipes Se volete avere una pelle perfetta, in vista del giorno più importante della vostra vita, allora cominciate in tempo a prendervi cura del vostro viso e del vostro corpo. E fatelo con gli infallibili rimedi «fai-date», di sicuro otterrete risultati sorprendenti con una minima spesa! Zucchero e miele per il viso Non è necessario recarvi dall’estetista e spendere una fortuna, la pulizia del viso potete farla in casa con pochi semplici gesti. Innanzitutto, lavatevi accuratamente il viso. Poi, utilizzate uno scrub esfoliante, rigorosamente homemade: lo otterrete mescolando 1 cucchiaino di zucchero, 1 di miele e mezzo di bicarbonato, con qualche goccia di limone. La vostra pelle tornerà come nuova. Infine, i vapori: prendete una bacinella e metteteci dentro dell’acqua molto calda e qualche goccia di olio essenziale come quello di tea tree o di lavanda, che sono purificanti. Se non li avete, vanno bene anche 2 cucchiai di sale e 2 di bicarbonato. Coprite la testa con un asciugamano e inalate per circa 5 minuti. La maschera con l’amido di riso Dopo aver fatto i vapori, la maschera sarà un vero toccasana! Per pelli secche, basta applicarne una fatta in casa con 1 cucchiaino di polvere di rosa damascena, 1 cucchiaino di polvere di amido di riso, 1 cucchiaino di olio di argan e acqua tiepida. >>
Take note!
Energy zone
Per i capelli il lievito di birra Se consumato tutti i giorni, il lievito di birra può diventare un potente alleato per rendere più belli e sani capelli, pelle e unghie. Oltre ad assumerlo sotto forma di capsule, pastiglie o polvere sciolta in acqua, potete anche usare quello in polvere per creare delle maschere «fai-da-te» per i capelli. Qualche esempio? Lievito di birra mischiato con latte, miele e yogurt aiuta i capelli a diventare più morbidi e facilmente pettinabili. Naturalmente, non dimenticate mai 3 regole fondamentali, da seguire ogni giorno e alla lettera: rimuovere il trucco, detergere e idratare il viso.
RUN, BABY, RUN
Chili di troppo? Addio (senza stress)! di Anna Clara Mucci
Ogni donna desidera entrare nell’abito da sposa con una forma fisica invidiabile ed essere stupenda nel giorno più bello della sua vita. L’ansia e lo stress per l’organizzazione del matrimonio, a volte, si traducono in alcuni chili di troppo. E allora, cosa fare? Ridurre le porzioni
Mescolate e applicate sul viso lasciandolo in posa per 10 minuti, prima di risciacquare. Per pelli miste o grasse, sarà bene preparare una maschera con 1 cucchiaino di argilla bianca, 1 cucchiaino di polvere di neem, 1 cucchiaino di olio di jojoba e acqua tiepida. Anche in questo caso, applicate sul viso lasciando in posa per 10 minuti e dopo risciacquate. Dopo la maschera, picchiettate il viso con un batuffolo imbevuto di tonico e idratate.
Un buon modo per perdere peso prima del grande giorno è quello di ridurre le porzioni dei cibi che si consumano giornalmente e di mangiare più spesso. Questa tecnica vi aiuterà ad evitare i morsi della fame tra un pasto e l’altro.
Workout! Toccasana, non solo per il vostro corpo, ma anche per la vostra mente, è l’abitudine ad una regolare attività fisica, che vi servirà a gestire meglio lo stress dei preparativi per il matrimonio e vi consentirà di arrivare al grande giorno in perfetta forma. L’attività sportiva, infatti, aiuta moltissimo a scaricare la tensione, in quanto libera le endorfine note per essere produttrici di una sensazione di tranquillità e di benessere. Bastano 20-30 minuti al giorno: si bruciano più calorie così che facendone 2 ore una volta alla settimana. Se non avete tempo per iscrivervi in palestra e seguire un programma intensivo dettato dal personal trainer, allora potete provare una varietà di esercizi aerobici da seguire in casa. Potete scegliere attività semplici e molto efficaci, come la camminata, la cyclette, il nuoto, lo yoga, lo jogging, la piscina o la danza. E se proprio poi lo sport non fa per voi, allora cercate di dedicare quotidianamente un po' di tempo a delle sane passeggiate all'aria aperta.
Niente diete drastiche Alcune future spose si sottopongono a diete estenuanti prima delle nozze, soltanto per entrare nel tanto agognato abito dei sogni; altre seguono diete drastiche perché vogliono semplicemente piacere e piacersi di più. Stesso discorso vale per i maschietti, che prima del matrimonio decidono di perdere quei chili di troppo che hanno accumulato nel corso degli anni, per presentarsi all’altare in splendida forma, pronti per il «Sì» che cambierà la loro vita. Se, invece di fare una vera e propria dieta, gli sposi hanno solo bisogno di mangiare sano, allora possono puntare su rimedi «fai-da-te», cercando di mangiare pochi grassi, molta frutta e verdura, e in genere tutti quegli alimenti che servono a sgonfiare l’addome. SPOSIMAGAZINE195
Un luogo magico, nel quale chiudere gli occhi e abbandonarsi avvolti dal calore, per rigenerare corpo e mente in un'atmosfera di totale relax. Per coccolarti, ricevere tutto quello di cui hai bisogno e realizzare un programma di benessere mirato a ricostituire il tuo equilibrio
psico-fisico,
minacciato
costantemente
dallo
stress
quotidiano. Puoi scegliere il massaggio rilassante, orientale o tonificante e particolari trattamenti viso e corpo come abluzioni, esfoliazioni e maschere. Per concludere nell'area relax, con un sottofondo di musica orientale tra libri, tè, tisane e infusi provenienti da tutto il mondo un percorso sospeso, in un tempo senza tempo.
A P a l e r m o . V i a T o r r e a r s a , 1 7 / d | h a m ma m . p a . i t
The expert
Question time Come alimentare le diverse stagioni di una coppia? «Uno degli elementi più importanti riguarda la parte ludica del rapporto: cercare di non smettere di giocare, permettersi di ritrovare un divertimento a due, è un primo aspetto da non sottovalutare. Il gioco, infatti, è complicità, da un lato; e condizione di novità costante, dall’altro. Spesso si tende a dare troppo per scontato certi elementi, finendo col non ascoltarsi e non comunicare più. Al contrario, comunicare in maniera efficace è condizione essenziale per imparare ad ascoltare e a stare bene insieme. Quindi, il gioco e la comunicazione diventano elementi sostanziali del rapporto a due. La sessualità è l’espressione massima del piacere, riuscire a viverla con serenità, svincolandosi dai tabù e dalle false credenze socio-culturali, deve essere l’obiettivo principe di singoli e coppie. Giocare attraverso la sessualità procura agli individui una diminuzione dell’ansia, allontana i pensieri negativi e permette di godere dell’espressione più naturale e importante che ognuno può e ha il diritto di sperimentare: il piacere dell’orgasmo!».
«giocate, parlate e...
fate l'amore» di Anna Clara Mucci
Ha curato e condotto, come esperto sessuologo, il programma televisivo «Sex Therapy» in onda su Sky e nel 2012 la sceneggiatura del film «Si può fare l’amore vestiti?». È socio fondatore e presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (IISS) di Roma e organizza gruppi per la consapevolezza del sé corporeo e sessuale, ma anche sedute individuali e di coppia in cui, integrando perfettamente le tecniche del massaggio e della psicoterapia, promuove un nuovo approccio di educazione sessuale per adulti. Si chiama Fabrizio Quattrini lo psicologo, psicoterapeuta e sessuologo che, nel suo manuale «Non smettere di giocare. 50+1 idee per scoprire insieme tutte le sfumature del piacere» (TEA Editore), presenta una possibile educazione sessuale per adulti foca-
198SPOSIMAGAZINE
lizzata sul gioco e sulla riscoperta del piacere erotico e sessuale.
In coppia, meglio simili o diversi? «Non esiste una risposta precisa, un parametro di valutazione. In base all’esperienza, però, in una coppia fatta da due persone simili - dunque, molto fusionali -, è più probabile che se entrambi smettono di giocare e cominciano a non ascoltarsi, possano cadere più facilmente nella trappola della rottura e farsi così più male. Voglio precisare che questa non è una regola. La coppia asimmetrica, invece, si differenzia per caratteristiche di personalità ed è molto probabile che proprio questa non similitudine sia la chiave di salvezza nel caso di un momento di stallo del rapporto: porta la coppia a ritrovare improvvisamente il gusto di cambiare. Ripeto, non è una regola generale, perché ogni coppia è diversa dall’altra».
Vivere la sessualità con serenità, diminuisce l'ansia e allontana i pensieri negativi
Come fa una coppia a durare tutta una vita? «Uno dei segreti per far sì che la coppia duri nel tempo è quello di cercare di trovare il giusto minimo compromesso nel portare avanti insieme il rapporto. Ciò significa - per entrambi i partner, altrimenti la relazione sarebbe sbilanciata - riuscire ad accettare alcune realtà e condizioni dell’altro che, a lungo termine, potrebbe risultare 'diverso' da come ci si era immaginato. O comunque, si era pensato in una prima fase di innamoramento. Infatti, se non vengono alimentate le fasi successive a quella iniziale dell’innamoramento, evitando ciò che poi è realmente la routine della coppia, il rischio che il menage scoppi è appunto dietro l’angolo».
> Swarovski
JEWELS
SPOSIMAGAZINE199
> Avallone
Wedding essential
Gioielli per lei
the
JEWELS accent
Non solo l'abito. Per stupire basta un «solo gioello». Quello giusto, però... di Daniela Ciranni
> Swarovski
> Recarlo
«Il gioiello deve provocare stupore, non invidia», diceva la regina di eleganza Coco Chanel. Ogni donna dovrebbe tenere ben in mente le parole della stilista francese, soprattutto il giorno del proprio matrimonio. In uno dei momenti più belli e felici della vita di una donna, il risultato finale tra abito ed accessori deve essere ricercato e raffinato. Si deve creare, infatti, sintonia richiamando con i gioielli lo stile del vestito e non sembrando mai eccessive.
> Stroili
È inutile girarci intorno. Il gioiello che deve risaltare il giorno del matrimonio è la fede nuziale. D’oro bianco, rosso, tempestata di diamanti o con uno «soltanto» che brilla al centro, la fede è quel giorno protagonista e il momento dello scambio degli anelli è sicuramente il più emozionante di tutta la cerimonia.
> Salvini
200SPOSIMAGAZINE
> Salvini
> Recarlo
> Recarlo
Le fedi nuziali, infatti, simboleggiano l’amore eterno che accompagnerà la coppia di sposi per tutta la vita. Banditi altri anelli, quindi, per lasciare spazio alla vera protagonista della cerimonia. Se si vuole sfoggiare l’anello di fidanzamento, simbolo di amore eterno, l’unica opzione è portarlo nell’anulare destro lasciando libero il sinistro per la fede.
> Chopard
> Swarovski
Dalle passerelle della Bridal Week di New York la «semplicità» è la parola d’ordine: i gioielli più adatti per le spose sono gli orecchini. La scelta per essere impeccabili durante il giorno del matrimonio è limitata: perle o diamanti che faranno risaltare lo sguardo felice e radioso della sposa. Si può decidere di azzardare scegliendo una pietra colorata.
> Stroili
Zaffiri, quarzo rosa o smeraldi che, con la loro eleganza, riescono a sorprendere mantenendo un'allure raffinato. Ogni pietra, però, ha il suo significato: il rubino è simbolo di devozione e rispetto, lo zaffiro di amore duraturo, lo smeraldo simboleggia la speranza, il brillante è vincolo dell’amore eterno. Comunicare attraverso i gioielli non è mai stato così divertente. Stupire gli invitati è la nuova tendenza. Invece del cambio d’abito la moda consiglia di osare indossando gioielli vistosi durante il ricevimento di nozze. Un collier, una collana dalle dimensione maxi con monili antichi, dei bracciali o una parure inaspettata, lasceranno senza parole amici e parenti.
> Radà
> Marco Bicego
> Swarovski > Salvini
> Swarovski
> Chopard
SPOSIMAGAZINE201
Wedding essential
Le fedi
> Salvini
Scegliere la fede nuziale è un momen> Salvini to importante e cruciale per i futuri sposi, > Salvini perché si tratta dell’unico gioiello che li accompagnerà quotidianamente e per il resto della vita. Le fedi rappresentano il vero simbolo dell’amore eterno, della fedeltà e del percorso che i due sposi hanno scelto di compiere insieme. Un gioiello semplice che, però, racchiude in sé tutta la complessità di una scelta unica: è, infatti, un cerchio perfetto, senza inizio né fine e soprattutto senza interruzioni. Lo scambio degli anelli durante la cerimonia è magico ed emozionante. I due sposi si guardano negli occhi e alle parole del prete indossano la fede nell’anulare del coniuge dove, secondo un’antica leggenda egiziana, passa la «vena amoris» che è collegata direttamente al cuore. La promessa tra i due innamorati così si rinnova e si fortifica, adattandosi ai tempi e alle mode. Tradizionalmente, infatti, le fedi sono sempre state di oro giallo, ma negli ultimi anni si sono diffusi colori, grammature e materiali nuovi per andare incontro a tutti i gusti. Le fedi in oro giallo rimangono le più classiche e le più vendute in assoluto, ma la scelta tra le proposte presenti sul mercato è ampia: dalle fedi in platino a quelle in oro rosa, fino all’oro bianco. Inoltre, per i più temerari non mancano quelle con diamanti: di tendenza aggiungerne uno ogni anno di matrimonio per festeggiare con costanza l’amore tra i due coniugi.
> Salvini
La fede il cerchio perfetto. Senza inizio né
fine, ma soprattutto senza interruzioni. Simbolo dell'amore eterno, quello che arriva dritto al
CUORE
> Stroili
di Daniela Ciranni
> Pandora
> Pandora
> Stroili
> Salvini
202SPOSIMAGAZINE
gioiellipepdesign.it
di Paola Parrinello
Scopri tutta la collezione A Palermo. Via Giuseppe la Farina, 13a | +39 091.341638
Wedding essential
Gioielli per lei
> Mikiko
PERLEI
> Nardelli
> Mikiko
In Grecia erano simbolo di amore e bellezza. E la loro sfericità è sinonimo di perfezione. Come il vostro amore. di Daniela Ciranni
Intramontabili, le perle sono l’accessorio «must» da indossare il giorno del matrimonio. La loro storia è la più antica tra i materiali preziosi e divide le spose tra chi vuole indossarle e chi, invece, preferisce dar retta ai racconti delle nonne. Si narra, infatti, che le future spose non dovrebbero optare per le perle se regalate da un parente o dai suoceri, perché simboleggiano lacrime ed affanni. Una leggenda che si rifà alle mogli dei pescatori di perle che piangevano i propri mariti scomparsi in mare. Non tutte sanno, però, che la perla per la sua sfericità simboleggia la perfezione e nella Grecia classica era addirittura simbolo d’amore e di bellezza, nonché di importanza sociale. Indossarle, quindi, non può che portare fortuna. Gli orecchini
2
Opta per delle perle con una striscia di diamanti o ancora degli orecchini pendenti o chandelier.
> Nardelli
1
Le perle scaramazze sono quelle che fanno al caso tuo.
> Mikiko
204SPOSIMAGAZINE
La collana
Il bracciale > Brosway
Ami distinguerti?
> Mikiko
> Miluna
Ti piacciono i gioielli vistosi?
> Stroili
Gli orecchini di perle sono la scelta perfetta. Meglio se con un diamante o totalmente tempestati. Un modo per illuminare il volto e rendere ancor più elegante la mise della sposa, vista la loro capacità di conferirle un’aria chic ma mai banale, valorizzando così qualsiasi tipo di abito. Da Nardelli a Pandora la scelta è ampia.
Per le spose meno tradizionali, che hanno scelto come abito bianco un vestito senza scollatura e magari con un colletto alla coreana, un bracciale di perle è l’accessorio di impatto perfetto per il giorno delle nozze. Che sia ad uno o a più fili, l’importante è distinguersi sempre.
> Mikiko
3
La collana di perle è un’ottima alternativa ed è perfetta da esibire con un abito scollato, perché farà cadere l’attenzione sulla sua bellezza. Il classico filo di perle è un accessorio immancabile nei portagioie di tutte le donne, ma è anche possibile optare per una perla come ciondolo circondato da diamanti.
Sei una sposa che non ama i gioielli?
Le classiche perle a bottone sono perfette. E se hanno un piccolo punto luce da cui scende una perla a goccia, ancora di più.
Be inspired
The-Extras
> Swarovski
> Swarovski
> Swarovski
> Swarovski
Part1
#STONEAGE
Gemme colorate e lucenti. Nel 2015 si torna all'etĂ della pietra. Naturalmente preziosa. Rigorosamente oversize.
> Swarovski
SPOSIMAGAZINE205
Wedding essential
L'orologio
> Swarovski
206SPOSIMAGAZINE
Un’alternativa alla classica parure composta da collana e orecchini, anche se sembra un accessorio insolito per una sposa, è l’orologio dall’aspetto prezioso ed elegante. Solitamente la sposa evita di indossarne uno perché, almeno quel giorno, non vuole avere nessun tipo di stress provocato dal tempo che scorre e desidera solo godersi al meglio il momento magico. Ma cosa c’è di più importante del contare i minuti per non perdere nemmeno un attimo della
> Just Cavalli
> Didofà
I minuti che separano la sposa dal suo ingresso in chiesa e dall’inizio di una nuova vita con il proprio amato sembrano sempre tanti. Troppi. Sono momenti di ansia ed emozione ed avere al polso un orologio che scandisce il tempo non può che aiutare a mantenere la calma, o almeno a provarci.
> Swarovski
di Daniela Ciranni
futura vita coniugale? Ed ecco, così, che al polso della sposa si materializza un accessorio nuovo per il mondo bridal, che ha come unica regola quella di brillare. Proprio così. Scintillii di luce, brillanti incastonati, pavé di cristalli, l’importante è che, anche il polso della sposa, non passi inosservato. I dettagli del wedding watch devono essere molto accattivanti. In oro bianco, dorato, gold rose o acciaio, i modelli proposti dai brand sono tanti.
> Swarovski
> Just Cavalli
TIME TO love
L'unica regola è brillare. Scegliete voi se con una parure o un inaspettato orologio al polso.
L’unico colore che può essere aggiunto a questa palette è il rosso, tradizionale nuance che si rifà all’amore e alla passione. Si può scegliere tra un orologio firmato Swarovski, Just Cavalli oppure osare con l’orologio «a tema» di Didofà, che ha realizzato un modello con un quadrante che contiene tutti gli elementi di un matrimonio. Why not?
Be inspired
> Swarovski
> Swarovski
The-Extras
> Marco Bicego
> Mattioli
Part2
#COLORISH
Colore, colore e ancora colore. Nel 2015 è il dettaglio che fa la differenza. Ancora di piÚ se declinato in un mix di nuance contrastanti, ma solo all'apparenza.
> Swarovski > Swarovski
208SPOSIMAGAZINE
UNCONVENTIONAL CLASSIC
DAVITE & DELUCCHI
malafimmina jewels made in Sicily
SEVERINO LO PĂ“ GIARRE (CT) Corso Italia, 36 | severinolopogioielli.com | info@severinolopogioielli.com
Wedding essential
Gioielli per lui
MAN
> Salvini
Value
Lo sposo moderno è colui che esige gli accessori. di Vincenzo Parisi
> Salvini
Chi ha detto che i gioielli siano solo una prerogativa della sposa? I gioielli possono, anzi devono, essere anche i migliori amici dei ragazzi. Lo sposo moderno esige gli accessori, ricerca la perfezione e ama i dettagli. Principi numero uno nella scelta di quelli giusti sono eleganza e sobrietà. Basta, dunque, seguire alcune semplici regole di stile per sfoggiare un look da far invidia alla futura consorte!
> Swarovski
> Salvatore Ferragamo
> Swarovski
210SPOSIMAGAZINE
È il tipico regalo che viene donato dalla sposa, dalla suocera o tramandato da padre in figlio. Insomma, un «gioiello di famiglia» da non trascurare. Ne esistono di tutte le forme e tipologie, ma la scelta giusta deve essere ponderata, non tralasciando aspetti come il colore e il tessuto della camicia, il mood complessivo dell’abito e la scelta degli altri accessori. Da non trascurare, inoltre, la rifinitura: se si preferiscono argentati, optare per soluzioni di stile che richiamino le nuance del metallo e del silver. Swarovski propone dei gemelli assai particolari, dalla forma tridimensionale, declinati nelle nuance dell’oro bianco e nero. Più adatti all’uomo classico, invece, quelli di Ferragamo che pensa ai gemelli come un accessorio dallo stile raffinato e super elegante, impreziositi da pietre, forme iconiche e senza tempo.
L’orologio
È un altro dei classici doni offerti dalla fidanzata prima delle nozze. Anche qui, di rigore, sobrietà e raffinatezza. D’oro bianco o di metallo, purchè non vada in contrasto con i dettagli. Eleganti quelli con cinturino in pelle stampata e tempestati di cristalli di Swarovski, classici ed eleganti gli orologi Ferragamo in oro. E per chi vuole optare per l’orologio da taschino, ciò che conta è che sia un dono di famiglia. > Salvini
I gemelli
Il bracciale
Tocco di classe originale con i preziosi bracciali d’oro bianco firmati
> Swarovski
Cartier, della linea Juste un clou: un sofisticato accessorio dallo stile elegante e dall’allure raffinata, che renderà ogni look speciale.
E sulla cravatta?
I ferma cravatta sono gli accessori più ambiti dallo sposo moderno, che ama i particolari e le scelte di stile raffinate ed eleganti. E anche questi devono essere della stessa rifinitura degli altri gioielli. C’è chi preferisce la spilla: oggetto inusuale ma non desueto, ottima per chi vuole mantenere i toni della sobrietà viste le sue dimensioni ridotte. Un esempio sono quelle alternative di Ferragamo, simbolo iconico della maison.
> Salvatore Ferragamo
COSENTINO GIOIELLI Cosentino Gioielli, presente a Palermo da oltre 50 anni, è una storica gioielleria che vi offre un'ampia scelta di esclusivi e preziosi monili, orologi e articoli di valore, oltre alla garanzia dei grandi marchi, l’assistenza e la disponibilità del personale. Che sia un solitario, un trilogy, una fede in platino, una collana a forma di cuore, un paio di orecchini o un bracciale in oro bianco, dovrete solo scegliere come brillare nel giorno più bello della vostra vita.
A Palermo. Via Cavour, 117/119 | Tel. 091 328362 www.cosentinogioielli.it
Be inspired
The-Extras
> Swarovski
ŠCartier
> Nihama
Part3
#GRACEFUL I colori dell'oro per una grazia senza tempo. Quella tradizione che non stanca mai.
> Stroili
> Mikiko
> Just Cavalli
212SPOSIMAGAZINE
Choice editor's
Rivive il decennio degli anni Sessanta. Quello meraviglioso
del primo 45 giri dei Beatles e dell’avvento della rivoluzionaria Pop Art; quello dello sbarco sulla Luna e di
«Colazione da Tiffany»; quello dei vestiti e delle gonne che riducono visibilmente gli orli e delle gambe che si alzano su zeppe mozzafiato. Richiami ad un decennio che tornano, ad esempio, nelle mise di Roberto Cavalli che, per l’estate, punta su look total white impreziositi dalle ricercatissime lavorazioni fiorentine a lui tanto care. E le gambe diventano così, ancora una volta, protagoniste.
SPOSIMAGAZINE213
Seasons 2015
From the
Non passano di moda i motivi animalier e le fantasie floreali, mentre torna il pied de poule e si confermano protagoniste le geometrie e le illusioni optical.
214SPOSIMAGAZINE
# pantaloni # pelle
In total look o su dettagli strategici, la pelle è protagonista unica, persino delle camicie. Per un fascino androgino, ricercato e per nulla low profile.
Tornano. E si fanno sensuali, chic, iperfemminili. In una parola, belli. I pantaloni sfilano incontrastati sulle passerelle e dominano nelle collezioni di tutte le maison di moda.
> Laura Biagiotti
# stampe
> Aigner
pag. 226
> Blumarine
> Blugirl
pag. 219
> Ermanno Scervino
CATWALK
# denim
Lontani i tempi in cui era il tessuto dei lavoratori. Denim diventa sinonimo di donna romantica, androgina, folle quando opta per il patchwork, ironica se lo sceglie nella sua declinazione country.
pag. 218
# maglia
Preparate i polsi, ma soprattutto i ferri: quest’anno, infatti, si torna a lavorare la maglia. Declinata in tessuti che si adattano alle diverse stagioni dell’anno, oversize è la parola d’ordine.
Dieci trend per le donne che non conoscono mezze stagioni.
pag. 227
# black&white Total white, total black o un intramontabile mix and match: torna il sodalizio tra bianco e nero. Le uniche due nuance che sanno essere vere protagoniste sia da sole che insieme.
# preppy > Gucci
> John Richmond
# sporty
Sportivo, ma chic. Perfetto per le donne sempre di corsa. È lo stile sporty: abiti, magari felpati, con cappuccio; gonne plissettate, che sembrano rubate ai campi da tennis; maxi bag colorate e scarpe con zeppa.
# pink
Un solo colore, mille modi di indossarlo. Il rosa, in assoluto tinta del 2015, non è mai stato tanto lontano dal cliché che lo relega nella cerchia di Barbie&Co. Diventa evidenziatore per look tra il preppy e lo sporty; vira verso il magenta per un mood pop e brillante; e si spinge fino al pink-punk.
Una collegiale un po’ eterea, un po’ maliziosa. Sicuramente composta e raffinata. Tra i trend del 2015 c’è anche il Preppy, uno stile che rifugge dai colori sgargianti o da un sex appeal ostentato.
pag. 222
# soprabiti
Mantelle, pellicce, cappotti bon ton, giubbotti in pelle, giacche impalpabili e soprabiti in crochet. I capispalla sdoganano i mesi invernali e si fanno protagonisti anche in primavera.
SPOSIMAGAZINE215
> Salvatore Ferragamo
> Iceberg
> Frankie Morello
Dal ritorno prepotente dei pantaloni all'affermazione di mantelle e cappe. E ancora, colori da declinare in stampe o total look. Rifatevi gli occhi (e l'armadio!).
Inside the character
Interview
di Daniela Ciranni
216SPOSIMAGAZINE
SPOSIMAGAZINE217
Seasons 2015
> Salvatore Ferragamo
> Ermanno Scervino
> Roberto Cavalli
> Salvatore Ferragamo
> Iceberg
Trend report
Lavoro a
MAGLIA Il corpo non si vede, ma la femminilità sì.
218SPOSIMAGAZINE
> Laura Biagiotti > Roberto Cavalli
Mentre per l’inverno - stagione in cui sempre troverà la sua vera ragione d’essere - viene proposta nei colori della terra, come il bordeaux o il cammello, o in un intramontabile grigio; è nei mesi estivi che sa rivoluzionarsi e sorprendere, adattandosi a capi dai colori vitaminici quali verde e turchese, o un più suadente bianco. Quando non devono dividersi la scena con gonne o pantaloni cortissimi nonostante pensati per l’inverno, le lavorazioni a maglia prendono la forma di abiti lunghi al ginocchio, vagamente oversize. E proprio «oversize» è la parola d’ordine: un’abbondanza dei tessuti che nasconde la femminilità del corpo, ma solo all’apparenza.
> Ermanno Scervino
> Ermanno Scervino
Estate o inverno che sia, poco importa. La maglia è protagonista assoluta delle mise di questo 2015, facendo passare in secondo piano anche la più vistosa delle gonne. Se non addirittura arrivando a dominare l’intero outfit.
> Loriblu
Trend report
PANTALONI?
> Ermanno Scervino
> Renato Balestra
Larghi, con l’orlo che si ferma alla caviglia, a sigaretta o con il cavallo basso, dal taglio maschile, a fantasia o in un più rigoroso monocromo, gli stilisti hanno dato libero sfogo al proprio estro disegnando modelli che si adattano ad ogni stagione, ma principalmente ad ogni momento della giornata. Persino all'ora dell'aperitivo, quando pantaloni e giacca si slabrano fino a diventare oversize, per completi monocromo assolutamente chic: borsa e scarpe gioiello, infatti, faranno tutto il resto. E davanti ad una così vasta scelta di forme e colori, non ci sono scuse per non averne un paio nell’armadio. Quest’anno ciò che conta davvero è sfoggiarli, ma con femminilità e decisione. Perché, ammettiamolo, portare i pantaloni è cosa ben più difficile, in tutti i sensi.
> John Richmond
Chi porta i
Seasons 2015
> Blugirl
> Gucci
> Swarovski
Tornano, prepotenti. E sono più belli che mai.
> Iceberg
> Greymer
> Aigner
> Frankie Morello
> Salvatore Ferragamo
> Iceberg
Le gambe sono protagoniste, anche quando sono coperte. O forse, soprattutto quando lo sono. Il 2015 si conferma, a tutti gli effetti, l’anno del grande ritorno dei pantaloni.
SPOSIMAGAZINE219
Seasons 2015
> Salvatore Ferragamo
COAT
> Ermanno Scervino
> Ermanno Scervino
> Iceberg
> Salvatore Ferragamo
> Blumarine
> Salvatore Ferragamo
Trend report
E così il soprabito sdogana la stagione fredda.
© Cartier
> Giorgio Grati
> Laura Biagiotti
> John Richmond
222SPOSIMAGAZINE
> Ermanno Scervino
> Gucci
Re indiscusso dell’anno, il soprabito sdogana la stagione fredda per affermarsi come inaspettato must have anche delle più assolate giornate di primavera. In questo 2015, però, la sua forma migliore è nella versione mantella, che si tinge di nuance e stampe geometriche, o si copre di pelli e pellicce pregiate (sintetica o meno, a voi la scelta). A volte è più simile ad un poncho, altre ricalca le forme di scialle dal sapore vagamente retrò.
Seasons 2015
Trend report
DRESS
> Ermanno Scervino
code
> Italia Independent
> Salvatore Ferragamo
> Gucci
> Greymer
> Ermanno Scervino
> John Richmond
> Blumarine
> Blugirl
> Blumarine
> Roberto Cavalli
> Roberto Cavalli
È l’anno delle gambe, in tutti i sensi. Da immaginare sotto i pantaloni, ma ancor di più da vedere protagoniste di abiti che riducono drasticamente gli orli o sviluppano tagli in verticale per spacchi vertiginosi. Quasi tutte le maison propongono almeno un abito corto, anzi cortissimo: le stoffe si fermano a metà coscia, facendo così scivolare in secondo piano il decolleté. Bellissimi gli skinny dress, che definiscono la vita per poi allargarsi sui fianchi. Nelle giornate estive, invece, mise più sbarazzine: un po’ teen, un po’ gipsy.
> Ermanno Scervino
Orli ridotti e spacchi vertiginosi. Di scena, le gambe!
SPOSIMAGAZINE223
Style hunter
Must have
Parlano d’amore le t-shirt di Trap Art, giovane brand nato dalla passione dell’Art director, Rita Arrotino e dell’amministratore delegato Nello Trapani. Un amore forte, senza confini, che abbatte le barriere. Una linea di maglie provocanti,100% Made in Italy ed ecosostenibile, che veicolano messaggi chiave e al passo coi tempi. Trap Art, tramite le sue collezioni, supera confini geografici, politici e ideologici rispettando le diversità e ripudiando ogni discriminazione basata sul sesso, sulle razze, sulle lingue, sulle condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico. Messaggi importanti comunicati attraverso la moda e che assumono, quindi, una connotazione originale. Successo indiscutibile per le t-shirt contro l’omofobia, come quella delle principesse Disney che si baciano.
Il brand John Breck, nato dalla mente creativa di Marco Bonafè e la manager Katia Lo Cicero, ha lanciato due magliette con la scritta «Palermo – Plaza Ballarò» e «Palermo – Rue Vucciria». Una t-shirt basic bianca, una scritta nera e una corona o una collana di perle stampate che, con ironia, consacra i quartieri popolari del capoluogo siciliano dove i giovani si incontrano dando vita a nuove sinergie. T-shirt dal sapore street per l’intera collezione del brand palermitano, che fanno sorridere con slogan originali e di tendenza.
Tee time Te lo dico con una t-shirt! di Daniela Ciranni
Nel 2015 niente più parole lasciate al vento, ma i messaggi si stampano ovunque, anche sulle t-shirt. Slogan, frasi divertenti ed ironiche, delle vere e proprie «tee» che parlano. Ma non solo. Attraverso le immagini si comunicano messaggi importanti, si racconta qualcosa di sé, si esprime il proprio modo di essere con un pizzico di originalità.
Ironia e genialità approda sulle t-shirt di Tee Trend per la speciale capsule collection realizzata con la fanpage «Se i quadri potessero parlare» di Stefano Guerrera. Parodia di celebri opere di artisti come Botero, Picasso, Leonardo Da Vinci e Michelangelo che riscuotono successo su Facebook ma altrettanto sulle tee. Must have della linea, La Dama con l'Ermellino di Leonardo Da Vinci, che abbraccia dolcemente il suo animaletto ma in realtà non vede l’ora di realizzare con il suo pelo una pelliccia; Luigi XIV, ritratto di Rigaud, si vanta dei suoi leggings; la protagonista di «Allegoria della pazienza» di Carlo Dolci non ha mai una gioia e l’Urlo di Edvard Munch si dispera come tutti i possessori di smartphone per la batteria sempre scarica. Se ancora il vostro quadro preferito non è finito tra le mani di Guerrera non disperate, siamo solo all’inizio.
224SPOSIMAGAZINE
QUANDO SI Talking DISTRIBUIVA bags LA CAPACITÀ DI CAPIRE LE DONNE GLI UOMINI STAVANO DISCUTENDO SE QUELLO Style hunter
thest
Be
Must have
Comunicare, comunicare e ancora comunicare. Dalle t-shirt alle borse il passo é breve, ma ciò che conta è trasmettere un messaggio. Meglio se con ironia.
di Daniela Ciranni
Così, in linea con la dilagante «tee mania», uno degli ultimi trend ad essersi imposto senza possibilità di replica è quello delle borse realizzate da «Le Pandorine». Bag che parlano, ma sempre al femminile. Originali, belle e soprattutto divertenti, sono un indiscusso must have, uno di quegli accessori che una donna non può non avere nel suo armadio. Perché, diciamocelo pure, l’(auto)ironia ci salverà. Sempre e comunque.
SPOSIMAGAZINE225
Trend report
> Blugirl
> Salvatore Ferragamo
> Ermanno Scervino
Seasons 2015
Animalier
> Laura Biagiotti
Che ricordi il mantello di una tigre o di un ghepardo, le squame di un serpente o di un alligatore o che riproponga lo zebrato nell’eterno dualismo «bianco vs nero», poco importa. Il punto è cambiare pelle, indossarne una nuova. Più aggressiva ed eccentrica, se vogliamo. Siete pronte a «ruggire»?
> Greymer
> Greymer
FANTASY
> Bakarà
> Ermanno Scervino
> Salvatore Ferragamo
> Ermanno Scervino
> Roberto Cavalli
Fiori
Su tessuti monocromo, adatti sia per il giorno che per la sera, debuttano i fiori. Tanti, colorati, capaci di raccontare una donna legata ai valori del passato ma che non rinuncia al suo piglio contemporaneo. Ne viene fuori, così, tutta una serie di proposte iperfemminili, eleganti, alla vista piacevoli come non mai.
land
Quando l'eccentrico è chic.
> Greymer
> Laura Strambi
Non passa di moda l’animalier, tengono il passo i fiori e il tartan, si fanno spazio geometrie e stampe optical, torna il pied-de-poule. Anno più eccentrico del 2015, probabilmente, non c’è mai stato. Quest’anno è tutto un tripudio di stampe e fantasie che, se sapientemente combinate tra loro, possono dare vita al look originali e tutti da guardare.
226SPOSIMAGAZINE
> Giorgio Grati
> Aigner
Sono il risultato di un mix&match di geometrie diverse, di stampe 3D o dell’uso dell’indimenticato e indimenticabile pied-depoule. Gli effetti optical sono protagonisti di tessuti e mise che urlano «guardami» e che, perciò, ben si adattano a donne sicure di sé. E del loro portamento.
> Laura Biagiotti
> Laura Strambi
> Frankie Morello
Effetti optical
Trend report
> Greymer
Seasons 2015
BLACK WHITE > Greymer
&
Nuance «regine» in un dualismo perfetto.
il sodalizio tra bianco e nero. Lo ritroviamo in tessuti dalle consistenze più diverse, declinato in geometrie optical, in stampe zebrate o in dettagli come cinture, applicazioni in pietra dura e collane. A completare il look anche scarpe e borse da scegliere in base all’anima della giornata: diavolo o acquasanta?
> Roberto Cavalli
> Salvatore Ferragamo
> John Richmond
> Ermanno Scervino
> John Richmond
> Ermanno Scervino
> Iceberg
> Ermanno Scervino
> Blugirl
Non c’è dubbio che siano le uniche due nuance capaci di essere protagoniste assolute da sole o insieme. Senza mai rubarsi la scena, ma trovando la loro ragione d’essere proprio in questa complementarietà. Total white, total black o fuse in quel mix and match che dà vita ad un binomio che non c’è stagione in cui non abbia saputo trovare un suo spazio, torna anche quest’anno
SPOSIMAGAZINE227
Style hunter
Must have
sneakers
Il 2015 sarà ancora sneakers mania. Sdoganate da Chanel, che le ha accostate al classico tailleur della maison, le scarpe sportive sono entrate con prepotenza nelle scarpiere di tutte le donne. Abbandonate, dunque, il tacco 12 e puntate sulla comodità, stravolgendo i classici canoni dell’eleganza: chi ha detto che per essere cool bisogna indossare per un forza uno stiletto? Non è una questione di età, ma di modo di vivere e affrontare la vita, di corsa ma con eleganza. 100% Made in Italy e realizzate con manodopera artigianale, le scarpe del brand Black Dioniso si sono imposte sul mercato internazionale per il loro gusto trasgressivo e anticonvenzionale. Il nome si rifà all’amore del designer Luca Berioli per il nero, riferito sia alla nuance che alla cultura afroamericana; e Dioniso, invece, richiama la figura di Jim Morrison e le sue poesie dedicate a questa divinità. Le sneakers sono un restyling del di Daniela Ciranni
> Immagini: Black Dioniso
classico modello che copre la caviglia in tela e si caratterizzano per i dettagli strong e grintosi, ma allo stesso tempo eleganti. Dettagli che fanno la differenza come piume, pelli dipinte, intarsiate, stampate, pelli di pitone, glitter, paillettes, pietre colorate, borchie e catene. Il designer italiano Giancarlo Grossi ha dato vita a Gienchi , brand di sneakers caratterizzate da tomaia in tela di alta qualità con design a borchie, lacci piatti con effetto used, occhielli in metallo lucido, toppa con marchio stampato sulla linguetta, punta in gomma, intersuola imbottita e suola vulcanizzata con pannelli zigrinati. Il leggero scolorimento dato dal trattamento alla scarpa le rende vintage e dal sapore used. Tema della collezione SS 2015 è la pelle metallizzata silver o gold. Dopo anni di abbandono nella scarpiera, erano i lontani anni ’90, le scarpe New Balance tornano, irrompendo nel fashion system: il logo sempre in bella mostra sul fianco, un mix di tonalità brillanti sapientemente abbinate tra di loro e la suola in gomma antiscivolo, sono le caratteristiche che le hanno fatto diventare tendenza. Da abbinare anche a completi ed abiti eleganti. 228SPOSIMAGAZINE
giancarlotropea
CATANIA. Viale XX Settembre, 5/7 | Via Gabriele D’Annunzio, 57/59 T. 095 441421 | gian05tropea@gmail.com
Lost in
> Carlotta Loves Details > Loriblu
> Fullspot > Loriblu
> Loriblu
> Claudia Baldazzi
> Loriblu
> Lebole
> Salvatore Ferragamo
Fashion
> Carlotta Loves Details
Fac e
> Carlotta Loves Details
>F ace à
LIST
> Camomilla
disponibile/in vendita su www.qvc.it
> Camomilla
disponibile/in vendita su www.qvc.it
the
> Iceberg
> Greymer
Oggetti del desiderio. > Roberto Cavalli
>Salvatore Ferragamo
> .bijouets
> ©Cartier
> ©Cartier
>Salvatore Ferragamo
>S al va to re
Fe rr ag am o
> Loriblu
> Loriblu
> Creazioni Regina
>Salvatore Ferragamo
230SPOSIMAGAZINE
>Salvatore Ferragamo
> Roberto Cavalli
>
Sa lva to re
Fe rra ga m o
> Salvatore Ferragamo e/in ven dita su
>V disp ia Ro onib ma il ww w.q vc.i t
> Carlotta Loves Details
> Carlotta Loves Details
> Swarovski
> Face à Face
> Salvatore Ferragamo
> Greymer
o m ga rra Fe o m ga rra Fe
o m ga rra Fe re to lva Sa
> Greymer
> e or at lv Sa e or at lv Sa
> Swarovski
o am ag rr Fe
>
o am rag Fer re ato alv >S
>
> Greymer re to va al >S
> Carlotta Loves Details
> Roberto Cavalli
> Salvatore Ferragamo
> Jadise
> Loriblu
> Roberto Cavalli
>
Ca rlo tt a
Lo ve s
D et ai ls
co ran Di F na iulia >G
re to va al S > o am ag rr e F
> Face à Face
> Face à Face
> Carlotta Loves Details
> Roberto Cavalli
SPOSIMAGAZINE231
Best in show(biz)
Interview Myriam: «Luca è il mio realizzatore dei sogni»
Luca: «Lavorare insieme è bello, in questo modo riusciamo ad avere del tempo per noi»
«DI MODA» di Daniela Ciranni
Quando amarsi è
Luca Argentero e Myriam Catania presentano Mia D'Arco
Si cercano continuamente con lo sguardo. Sono complici, nella vita e adesso anche nel lavoro. Disegnano i contorni di una coppia giovane, ironica e divertita dalla vita, ma soprattutto innamorata (in barba ai maligni che nei mesi scorsi avevano detto di una loro crisi, ndr). E in più sono belli, cosa che di certo non guasta. Luca Argentero e Myriam Catania rappresentano oggi - dopo 10 anni insieme, di cui 5 da sposati - quella ventata di positività che ci vuole, in un periodo storico in cui spesso è la disillusione a farla da padrone quando si parla di amore, di coppia, di relazioni. Più «semplicemente», di felicità.
232SPOSIMAGAZINE
Lo scorso ottobre, nello showroom «Giglio In» di Palermo, hanno presentato la prima linea di «Mia D’Arco», brand creato proprio dall’attore e dalla moglie insieme alla sorella di lei, Giulia Catania. Accanto ai perfetti padroni di casa Giuseppe e Federico Giglio, il trio ha presentato la nuova collezione realizzata grazie agli stilisti Valerio Lupi Cherubini e Gabriele Litta di studio Dreamonio. Ventidue pezzi tra abiti, borse ed accessori, che hanno come filo conduttore lo stile rock glamour e boheme chic. Elegante ed originale, il brand aspira ad entrare nel circuito dell’alta moda. Pezzo più importante della collezione è la catsuit, una tuta di pelle aderente declinata in tre versioni con dettagli in pizzo e trasparenze che lasciano poco all’immaginazione. Non sono da meno gli accessori must have come l’anello porta sigaretta, la cintura gioiello con giarrettiera, lo zaino che si trasforma in felpa e il palm cuff, un ornamento della mano da indossare sotto le dita. Una collezione che punta sul quasi total black, tranne qualche eccezione cromatica della scala dei grigi, mentre tra i tessuti spicca il cupro, una fibra che sembra velluto, ma anche pelli di razza, seta e squame di alligatore.
Com’è nata l’idea di creare un brand di moda?
Myriam: «Sono un’amante della moda e dell’arte a 360°. Il progetto è nato 10 anni fa con mia sorella Giulia. Abbiamo viaggiato molto facendoci affascinare da idee e tessuti e avevamo in mente tantissimi pezzi da realizzare che, però, per una prima capsule collection erano davvero troppi. Dopo aver fatto una cernita, abbiamo deciso di puntare su pochi pezzi iconici, che rappresentassero al meglio lo spirito e la filosofia della linea. Ci siamo messe alla prova con questa prima linea per vedere come evolverà il progetto. La scelta è semplice, sono quei capi che avrei acquistato ed indossato se fossero stati realizzati da altri brand». Luca: «Non è facile dare vita ad un brand, è davvero impegnativo. Ma da quando abbiamo deciso di far nascere Mia D’Arco non lo abbiamo mai trattato come un hobby, ci siamo posti dei reali obiettivi per dare sfogo alla creatività che è quotidiana a casa nostra. Nello stile del brand di mio non c’è nulla, io ho partecipato soltanto alla fase imprenditoriale, che è quello che so fare». M: «Non è vero che di Luca non c’è nulla in Mia D’Arco. Lui mi ha ispirata tantissimo perché mi ha fatto capire quello che piace ad un uomo. Così, ho pensato a dettagli e particolari che fossero femminili non soltanto per la donna, ma che potessero piacere soprattutto ad un uomo».
Com’è lavorare insieme?
L: «Lavorare insieme è bello, in questo modo riusciamo ad avere del tempo per noi e io sto imparando tanto dal mondo della moda. Non sono un grande amante delle tendenze. Se una giacca o un paio di scarpe mi piacciono, sono capace di indossarli per giorni e anche mesi. Molto spesso (ride cercando gli occhi della moglie, ndr) è lei a decidere cosa devo indossare». M: «Luca è il mio realizzatore dei sogni. Sta permettendo a me e Giulia di dare forma ad un sogno ed è complementare per il nostro progetto».
Insieme da 10 anni e sposati da cinque. Quanto siete gelosi? M: «Io moltissimo». L: «Ma no, non è vero» (guarda Myriam e ride). M: «Però pure tu». L: «Ma no, non è vero». E il sorriso che si scambiano lascia cadere tutti i pettegolezzi che nei mesi scorsi hanno insinuato una crisi tra una delle coppie più belle ed affiatate dello spettacolo.
Che tipo di donna veste Mia D’Arco?
M: «Il brand si ispira a una donna guerriera, elegante, sicura di sé e che ama stare al centro dell’attenzione. La ricerca del nome è stata una lunga. Cercavamo qualcosa che si ispirasse ad un’identità forte, ma che avesse anche una storia nostra. Così abbiamo scelto Mia, un nostro alter ego, un nome internazionale e femminile, che ci è piaciuto sia perché ci rappresenta sia per il suo suono. La donna Mia D’Arco è forte e coraggiosa, proprio come Giovanna D’Arco». SPOSIMAGAZINE233
> Roberto Cavalli
Seasons 2015
From the
RUN
way
234SPOSIMAGAZINE
> Roberto Cavalli
> Roberto Cavalli
Protagonisti assoluti sono i capispalla, cappotti e giacche spesso oversize, in nuance che spaziano dai toni del grigio e del blu e si spingono fino a inaspettati mix&match.
> Salvatore Ferragamo
Sicuro, estroso, da guardare. È l’uomo 2015. Incede, dentro e fuori dalla passerella, deciso, sfoggiando capi che puntano tutto sui materiali e le stampe geometriche.
> Ermanno Scervino
> Ermanno Scervino
Incede sicuro. È l'uomo che per il 2015 sfoggia mise all'insegna dell'estro: «tessuto» e «colori» le parole d'ordine.
> Ermanno Scervino > Andrea Pompilio
> Ermanno Scervino
> Ermanno Scervino
> Missoni
Nei casi più estremi, diventano lunghe mantelle nei colori della terra. E a proposito delle tinte, in passerella si è visto proprio di tutto: dal giallo canarino all’arancione shocking, fino a verdi quasi metallizzati, celeste e blu elettrico. Il tutto rigorosamente applicato a tessuti pregiati, lane e cotoni di qualità, oltre che alle più moderne fibre sperimentali come il neoprene. Come si diceva? Ah sì, nel 2015 va di scena l’uomo che non deve chiedere mai. Sul serio.
SPOSIMAGAZINE235
> Roberto Cavalli
Seasons 2015
Nuove nuance e tonalità per le stagioni 2015: l’uomo si veste di colori vitaminici per un risultato di assoluta tendenza. Le tonalità del blu saranno protagoniste più che mai per le stagioni miti. Si parte dalla vitalità e dal glamour di una delle sfumature decisamente «in» di questa stagione: il blu elettrico, che senza dubbio saprà dettare tendenza.
> Andrea Pompilio
Trend report
> Andrea Pompilio
> Ermanno Scervino
estro di Vincenzo Parisi
Colori applicati a tessuti innovativi, da sfondo a geometrie irregolari. Il risultato? Un uomo vivace, protagonista dell'ambiente che vive.
236SPOSIMAGAZINE
> Ermanno Scervino
> Roberto Cavalli
> Missoni
> Frankie Morello
verso
Da qui al blu navy il passo è breve, solo che anche il classico dei classici viene rivisitato, mixato e declinato in sfumature che si adattano ad un uomo elegante e sempre dal piglio sporty. Compare un nuovo blu, che si alleggerisce trasformandosi in un azzurro cielo applicato su pantaloni e patterns. Le passerelle, però, hanno fatto da scena a nuance vitaminiche ed energiche come giallo, arancione e verde acido, che si confermano i nuovi colori must del 2015, per un uomo pieno di vitalità, che ama giocare con la moda. Tonalità soft e raffinate per colui che sceglie di indossare abiti casual, dal taglio sartoriale. E per gli uomini più trendy? Il bianco si arricchisce di stampe e colori, per un tocco di stile super glamour.
> John Richmond
> Corneliani
Seasons 2015
Trend report
COLD
so
Dalla donna all'uomo. Anche negli armadi maschili i soprabiti giocano un ruolo centrale e diventano capi da sfoggiare. di Vincenzo Parisi
> Missoni
Il cappotto tradizionale si trasforma in un capo contemporaneo e si colora, ad esempio, delle nuance della terra, in motivi multicolor di assoluta tendenza. Per non parlare, poi, del nuovo concetto di soprabito. Comodo e oversize, con tanto di cintura in vita, declinato nelle nuance del rosso scarlatto, con motivi ad effetto pixel. Non manca, naturalmente, il classico dei classici: il trequarti total black, un must dell’eleganza. Nuova luce anche per le giacche: bellissime quelle multicolore con il classico pattern delle tribù navajo, per l’uomo più estroso. Forme fluide e tessuti morbidi per le giacche che, spesso, perdono la struttura rigida e assumono un nuovo concetto di capo caldo e avvolgente.
SPOSIMAGAZINE237
> Ermanno Scervino
> Andrea Pompilio
> Roberto Cavalli
> Frankie Morello
> Ermanno Scervino
> Salvatore Ferragamo
Il freddo inverno non è mai stato così glamour. Dalle passerelle allo street style, l’uomo moderno affronta le gelide temperature coprendosi con stile e charme. I soprabiti diventano un capo da sfoggiare con disinvoltura, con patterns e modelli all’avanguardia attraverso cui l’uomo può manifestare tutta la propria allure.
Occhiali da sole
MUST
thera
Ext > Woodone
> Italia Independet
Style hunter
have
Per distinguersi con stile.
Completano il look e danno un’impronta al proprio stile. I nuovi occhiali da sole si vestono di materiali innovativi e nuance super cool. E per quest’anno le parole d’ordine sono personalità ed eleganza. Specchiati, tondi, ovesize, a scultura, i modelli sono tanti e quelli lanciati per il 2015 hanno montature dal taglio lineare e sagomato, impreziositi da lenti scure e impenetrabili.
di Vincenzo Parisi
> Woodone
Total black > Tom Rebl
Per i mesi invernali, i designer scelgono di celare lo sguardo dietro a lenti scure e monocromatiche, incastonate in montature dal taglio quadrato e rettangolare. Un appeal misterioso, perfetto per chi vuol farsi notare.
> Tom Rebl | Ph: Luca Rossetti
Vintage
John Lennon li ha resi celebri in numerose sue performance e adesso divengono uno dei modelliicona contemporanei. Direttamente dal passato, la montatura tonda in perfetto stile vintage sarà uno dei pezzi più gettonati.
> Tom Rebl | Ph: Luca Rossetti
Materiali innovativi
> Tom Rebl
> Tom Rebl
Classic
E poi ci sono i classici. Tartarugati, coloratissimi e con montature all’ultima tendenza, degni di nota per i più eccentrici. Basta solo scegliere quello giusto, che sappia donare un tocco di stile alla propria personalità.
> Tom Rebl
> Italia Independet
238SPOSIMAGAZINE
Di velluto, di pelle, con borchie e cristalli, le nuove tendenze si riflettono anche sugli occhiali da sole, per un uomo trendy e che, ne siamo certi, non passa inosservato.
Seasons 2015
> Roberto Cavalli
Tessuti selezionati ed esclusivi, materiali techno che diventano sartoriali. di Vincenzo Parisi Per gli inverni più rigidi, l’uomo diventa «delle nevi» e la pelliccia si conferma must irrinunciabile, trasformandosi in uno dei tessuti protagonisti della stagione fredda.
> Corneliani
> Iceberg
> Missoni
MAN
> Corneliani
> John Richmond
material
> Missoni
> Salvatore Ferragamo
> Corneliani
Trend report
Lana, cashmere e trame avvolgenti, tra i tessuti più in voga dell’inverno. Le giacche si slabbrano e diventano maxi, vestondosi di materiali caldi che donano all’outfit un’impronta casual e raffinata. Per non parlare, poi, dei pullover a trama larga, adatti per coloro che amano la semplicità e l’eleganza di un capo a cui non si può rinunciare. Compaiono persino lunghi mantelli in lana, colorati con le tonalità della terra come arancio e mattone. Per gli eventi più glamour, invece, conferma la sua presenza un tessuto sempre chic: il velluto. Lo sportswear invade le passerelle in un mix&match che dà forma a soprabiti a doppiopetto, pensati per essere eleganti nei giorni di pioggia. Tessuti tecnici e innovativi, invece, per i bomber che si arrichiscono di insoliti tagli classici. SPOSIMAGAZINE239
Seasons 2015
Trend report
GRAFISMI
Dal tartan al pois, è l'ora della «lezione» di geometria.
240SPOSIMAGAZINE
> Jhon Richmond
> Corneliani > Frankie Morello
> Corneliani
Direttamente dalla fredda Scozia, i tipici motivi del kilt tornano alla ribalta. Il tartan assume nuove forme e si colora di nuance inedite. Allure senzatempo ed elegante per l’uomo che preferisce il principe di Galles nei soprabiti, ma non dimentica di indossare gilet e cappello in coordinato. Non solo giacche, però. Anche i pantaloni assumono il classico pattern scozzese verde e blu, per un uomo moderno, ma dal tratto decisamente retrò. Motivo geometrico per eccellenza, il check, rivive una nuova luce e si veste di nuance accattivanti: in un mix&match di vera tendenza, l’uomo indossa i quadri su giacche e camicie a contrasto, per un gioco grafico d’effetto; blu, celeste e nero i colori. Sempre presenti e ogni volta in modo diverso, le righe si
> Salvatore Ferragamo
> Andrea Pompilio
> Ermanno Scervino
> John Richmond
> Ermanno Scervino
Patterns e motivi geometrici ispirano i designer, creando un gioco di effetti in linea con le tendenze del momento, per un’allure da «gentleman contemporaneo».
> Iceberg
di Vincenzo Parisi
confermano un top trend di stagione. Così, si vestono con disinvoltura righe larghe orizzontali, applicate sia sulla giacca che sui pantaloni, nelle tonalità del bianco, del blu e del nero, in rigorosa alternanza. La variante è un innovativo gessato in bordeaux, anima di più rigorosi abiti formali. Dulcis in fundo, i motivi più cool ed eccentrici come i pois, le spirali psichedeliche, i pattern optical e le stampe 3D: tessuti innovativi, per un uomo al passo con le tendenze, capace di osare.
WEDDING
the
day
SPOSIMAGAZINE241
& La rubrica
Questione di sesso
lui
ILGIORNO DEL MATRIMONIO
LUI Il nodo alla gola ci sale, ma letteralmente. Quel giorno lì la cravatta non sembrerà mai troppo slacciata, il profumo mai in giusta dose e la camicia mai abbastanza bianca. Basta la camminata verso l’altare a farci perdere quei due chili in più, come non ha saputo fare neppure la corsa (supplizio) mattutina a cui ci siamo sottoposti negli ultimi mesi. Trafelati e sudati, la aspettiamo con gli occhi di tutti puntati addosso. Perché, c’è da giurarci, fuori gli amici di una vita hanno dato il via ad un giro di scommesse clandestine, dove la nostra fuga è quotata a 0. E i nostri, di occhi, sono sul testimone, nella speranza che non abbia scordato le fedi chissà dove. Magari nella borsa della spogliarellista dell’altra sera, come pegno di un amore eterno giurato sotto l’effetto dell’alcol. Scherzi a parte, siamo sull’altare e l’unica vera paura è di non vederla arrivare. Tutti, ma proprio tutti, temiamo di venire scoperti e ci ripensi: d’un tratto capisca quanto siamo bambini perché l’X-Box deve esserci per forza in soggiorno, di come non sapremo mai spremere l’astuccio del dentifricio nel verso giusto, di quanta noia ci dà rimettere i panni nei cassetti e srotolare i calzini prima di buttarli nella cesta della roba sporca, che forse non l’aiuteremo mai a fare le pulizie soprattutto di domenica. Speriamo che non si accorga di nulla, se non dell’amore che ci lega a lei. Perché logorroica, puntigliosa, cocciuta e orgogliosa che sia, per decidere di sposarla significa che senza di lei la vita non avrebbe lo stesso sapore. Tremendamente buono.
242SPOSIMAGAZINE
lei
LEI «E se comincio a piangere? Mi cola il trucco, si macchia il vestito, si appannano gli occhi e finisco col capitolare lungo la navata». Peggio di un sufflè che si sgonfia su se stesso. Poche ore prima di arrivare in chiesa – forse magari già dall’istante dopo che ci ha chiesto di sposarlo – è impossibile, per noi donne, non cominciare a temere il peggio (ma in fondo, lo facciamo sempre di ipotizzare disastri ad ogni angolo!). Posto che la paura conclamata è legata a «E se l’abito non piace?», «Ma mi ingrassa?», «Non è che ho esagerato col trucco?», «Il cibo sarà buono o rideranno di me per sempre?»; l’altro grande timore è di fare la fine di Carrie Bradshow al primo tentativo di nozze con Big: aver atteso anni prima che lui si decidesse, avere annunciato trionfante le nozze urbi et orbi e poi arrivare all’altare e… non trovare lo sposo. Sempre urbi et orbi, naturalmente. Per fortuna, però, siamo donne e sappiamo risollevarci (non solo mangiando chili di cioccolata!) sempre. E così, con una punta di non proprio celata presunzione, ci rendiamo conto che «un’altra come me non la trova da nessuna parte». Via, dunque, alla volta dell’altare, con padre sottobraccio e stuoli di damigelle dall’età media di 5 anni. E non appena varchiamo l’entrata della chiesa ecco che si avvera la profezia: cominciamo a piangere e produciamo una quantità di lacrime che si potrebbe risolvere la questione idrica in Africa. Però il make up regge (e pensiamo che dobbiamo consigliare la nostra truccatrice alla prossima amica che si sposa), gli occhi non si appannano e raggiungiamo l’altare. Sane e salve, per fortuna. E più che un sufflè afflosciato, siamo deliziose come una dolcissima meringa.
Catania (CT) Via Leopardi, 45 - 095 387216
Per noi è veramente importante che i vostri sentimenti arrivino dritti al cuore di chi amate ed è per questo che ogni composizione, dall’invito alle partecipazioni, dagli allestimenti floreali alle bomboniere, diventa tutt’uno con l’emozione dell’evento per il quale è stata creata. Ma non solo: fate di IDEA CARTA il vostro partner per la realizzazione della lista nozze che avete sempre sognato, e per l’arredo della vostra casa.
Wedding advice
The to-do list
savethe
DATE
di Sabrina Raccuglia
Annunciare il lieto evento e dare tutti i dettagli della cerimonia degli sposi. Il compito della partecipazione di nozze non è poi così semplice: può sembrare un dettaglio di poco conto, ma in realtà non lo è affatto. Oggi il «look» - per così dire - delle partecipazioni è molto cambiato rispetto al passato, anche se ancora sono tante le coppie di promessi sposi che decidono di non rinunciare all’eleganza della tradizione. È certo, comunque, che l’invito ha il compito di dare agli ospiti una prima idea della cerimonia a cui prenderanno parte: un invito realizzato a mano, su carta preziosa e con le iniziali degli sposi incise rigorosamente in corsivo, fa pensare ad un matrimonio elegante; una partecipazione, invece, molto colorata con disegni allegri o ironici, preannuncia un matrimonio giovanile e sicuramente più divertente. Di recente, poi, sono assai di moda le partecipazioni «eco», fatte cioè rispettando l’ambiente o con materiali riciclati. Gli sposi, però, dovranno scegliere anche quale formula adottare per annunciare le loro nozze: se quella tradizionale, che presuppone che l’annuncio sia fatto da parte dei genitori; o quella più moderna, dove sono loro stessi a comunicare l’evento. Attenzione al galateo. Bisogna tenere a mente che il nome dello sposo viene scritto sempre a sinistra, quindi deve precedere quello della sposa. È buona norma inserire l’indirizzo della chiesa in cui si terrà la cerimonia, della location dove si svolgerà il ricevimento e quelli delle case dei genitori, in modo che gli invitati sappiano dove portare i regali. In tempi di crisi economica sono tante le coppie di sposi, spesso aiutate da genitori, fratelli o parenti, che decidono di mettere alla prova le loro capacità artistiche e realizzare da soli le partecipazioni. Sul web ci sono tantissimi tutorial che spiegano come creare gli inviti utilizzando materiali con costi non elevati. Il trend è quello di scegliere un colore da tenere come tema per tutta la cerimonia, incluse le partecipazioni. Per gli sposi dal gusto più classico non passano mai di moda il nero, l’osso di seppia e il dorato. Altri colori in voga sono il verde Tiffany, il Sangria, e il Radiant Orchid. La partecipazione, come detto, deve parlare della personalità degli sposi: una coppia di giornalisti può pensare di annunciare le nozze su un cartoncino rivestito di pagine di quotidiano; per due pasticceri, invece, andrà benissimo un biglietto a forma di cupcake. Per gli amanti della tecnologia, le informazioni sulla cerimonia possono essere inviate via mail. Arriva dall'America la tendenza del «Save the date»: sono gli sposi ad annunciare l'evento e tutto quello che c'è da sapere sulla cerimonia, preparando e inviando agli ospiti un breve video realizzato ad hoc!
Ecologica, tradizionale, ironica. La partecipazione è il biglietto da visita delle vostre nozze. Ed è vietato sbagliare.
246SPOSIMAGAZINE
Wedding advice
The to-do list
La bomboniera, il modo per dire «grazie» a chi c'era.
PETIT cadeaux
di Sabrina Raccuglia
In materia di bomboniere, «less is more». Per fare bella figura con amici e parenti basterà scegliere qualcosa di semplice, ma di effetto. Le bomboniere servono soprattutto per ricordare nel tempo, a chi c’era, il giorno del proprio matrimonio, una festa condivisa con chi si ama di più. Inoltre, rappresentano un modo grazioso per ringraziare gli ospiti del regalo e della loro presenza durante la cerimonia. Oggi, grazie alla varietà degli oggetti in mercato, si possono scegliere soluzioni che vanno bene per tutte le tasche.
Il lato verde La tradizione
Le bomboniere più tradizionali sono semplici portaoggetti o porta bon bon, realizzati in materiali più o meno preziosi. Vanno sempre di moda le mini statuine, che spesso rappresentano proprio gli sposi.
In tantissimi, invece, scelgono le piante: vero simbolo dell’amicizia. Come ogni fiore o albero, infatti, questa va curata per crescere bene e durare nel tempo. Tra le varianti più gettonate, i bonsai e le orchidee. Prepararle è molto semplice: serve un bel vasetto e un fiocco. Molto carina anche l’idea di regalare dei semi, meglio di piante aromatiche, sempre gradite.
Di cuore La gola
È una tendenza degli ultimi anni quella di regalare agli ospiti prodotti tipici della regione in cui si vive o da cui si proviene. Miele biologico, una bottiglia di vino, conserve dolci o salate. Il gadget gustoso è una soluzione che sta convincendo sempre più sposi, sicuri che gli ospiti apprezzeranno il dono.
Sono belle e aiutano chi ha più bisogno. Sono le bomboniere equosolidali, che supportano iniziative a scopo benefico e aiutano le popolazioni meno fortunate rispetto alla nostra. I sacchettini e le confezioni sono deliziosi e curatissimi, in colori naturali. Il tutto, inoltre, è rigorosamente fatto a mano. I materiali utilizzati sono vari, naturali e quindi preziosi: si spazia dal legno e l’abaca fino alla pietra saponaria e al cotone ricamato.
SPOSIMAGAZINE247
Showroom | Via S. Corleone 5/7/9, Palermo | T. (+39) 091 6214280 Piazza Croci | T. (+39) 091 320101 | c/o C.C. Conca d’Oro | T. (+39) 091 241028 info@dicristofalo.com
La garanzia è quella che solo un’azienda storica e rinomata può dare. Il gusto è di una famiglia che della ricerca del bello ha fatto la propria mission. Ed è un tutto che, ogni giorno, viene messo a servizio delle coppie di sposi che sceglieranno di affidarsi a Di Cristofalo per delineare i contorni del loro giorno più bello. L’azienda palermitana, infatti, offre una serie di servizi esclusivi che spaziano dalle liste nozze, disponibili anche on-line, alla scelta di bomboniere e sacchetti che è possibile personalizzare secondo il proprio gusto. In ogni caso, qualità e convenienza sono le parole d’ordine. Nei tre punti vendita Di Cristofalo, gli sposi trovano un personale qualificato ad assisterli e consigliarli nella scelta, senza per questo essere obbligati all’acquisto. Soprattutto, hanno la possibilità di usufruire di promozioni pensate per le coppie e riservate proprio a loro, come l’offerta che garantisce un sacchettino con 5 confetti di prima scelta e le partecipazioni spendendo appena un euro. Di Cristofalo, la cura del dettaglio nelle mani di un marchio storico del settore wedding.
BOMBONIERE
www.dicristofalo.com
LISTA NOZZE
Wedding advice
The to-do list
PARTY
the
flavour
I confetti, bon bon che hanno il sapore della festa. di Sabrina Raccuglia
Non c’è matrimonio senza confetti. Il dolcetto col cuore di mandorla ricoperto di 1°anniversario 60°anniversario zucchero ha una storia antichissima. Si narra, infatti Nozze di cotone Nozze di diamante ,che gli antichi romani usassero i confetti per celebrare nascite e matrimoni, soltanto che a quel tempo lo zucchero non era stato importato e quindi utilizzavano il miele. Il bon bon che sa di festa negli anni è stato rinnovato, abbandonando il solo gusto di mandorla. Nel mercato ormai ne esistono centinaia di varianti, proprio per soddisfare anche il palato più 5°anniversario 55°anniversario goloso ed esigente tra gli ospiti. Scegliere è diventato difficile e cosi nei ricevimenti Nozze di seta Nozze d'avorio sono sempre più comuni le cosiddette «confettate». Si tratta di tavoli imbanditi con tovagliati eleganti e decorazioni colorate, ricolmi di confetti di tutti i tipi - e perché no - anche caramelle e cioccolatini. Gli invitati avranno a disposizione dei sacchettini colorati o dei coni che potranno riempire con i confetti dai gusti diversi. In questo modo li potranno assaporare anche a casa o mentre rientrano dalla festa. I gusti | Tra i quelli più gettonati ci sono le mandorle e il pistacchio, l’intramontabile cioccolato che può essere fondente, bianco o al 10°anniversario 50°anniversario latte, e poi cocco, crema alla nocciola, tiramisù, amaretto, cannella, caffè, rum. Molto richieNozze di stagno Nozze d'oro sti anche i confetti alla frutta come fragola, banana, lamponi. I bambini adoreranno quelli ripieni di marshmallow. Inoltre esistono confetti senza glutine, così da dare la possibilità anche agli ospiti celiaci di poter gustare un bonbon. I colori | Non solo bianco, che è il colore base per le nozze. Tante coppie di futuri sposi scelgono i confetti del colore tema delle loro nozze. Spesso di gioca di contrasti. In un contenitore trasparente 15°anniversario qualche confetto colorato più regalare un tocco di personalità in più. Le forme 45°anniversario Nozze di porcellana Nozze di rubino | La scelta dei confetti non è semplice se bisogna scegliere tra la miriade di gusti e anche di forme. Quelle più in voga, oltre alla tradizionale ovale che non accenna a passare di moda, sono le forme che riprendono le fedi. L’unione di due persone non è mai stata così forte. Comuni anche i confetti a forma di stella o di un romanticissimo cuore. 20°anniversario 40°anniversario Nozze di smeraldo
Nozze di cristallo
25°anniversario Nozze d'argento
35°anniversario Nozze di zaffiro 30°anniversario Nozze di perle
250SPOSIMAGAZINE
Semplicemente Unica
Events
Via Giuseppe la Farina, 18 - Palermo | Tel. 091 626 2499 www.confetteriaritamineo.it
Wedding advice
The to-do list
IN CHIESA O IN COMUNE di Antonella Lombardi
Una mini guida per non perdervi tra le carte e i palazzi della burocrazia.
Che i vostri fiori d'arancio siano destinati alla Chiesa o agli addobbi in Comune, ci sono dei tempi e degli obblighi da rispettare in entrambi i casi. Ammettiamolo, è la parte più noiosa della preparazione della nozze, ma è anche quella che precede i festeggiamenti di rito, per cui cercate di organizzarvi con almeno 4 mesi di anticipo. Se optate per il rito religioso, la prima cosa da fare è scegliere la parrocchia e frequentare il corso prematrimoniale dove incontrerete altre coppie di promessi sposi. Al termine, vi verrà rilasciato l'attestato di frequenza, che fa parte dei documenti da esibire per
252SPOSIMAGAZINE
la celebrazione come i certificati di battesimo, cresima e quello di «stato libero ecclesiastico» che dimostra che non siete già sposati. Avuto il consenso dal parroco, il prossimo passo sarà affiggere le pubblicazioni religiose per otto giorni, comprendenti due domeniche, nelle parrocchie dei due futuri coniugi e nei rispettivi Comuni di residenza. Se si tratta di un luogo diverso, le pubblicazioni andranno nella parrocchia dove si terrà il matrimonio. A questo proposito, se siete orientati alle nozze in una chiesa diversa, dovrete chiedere il nulla osta al parroco che ha istruito le pratiche. Sarà lui a inoltrarle al sacerdote della chiesa che avete scelto, dopo la vidimazione della Curia. Occhio a prenotare per tempo la Chiesa! Se state ragionando sulla data, tenete a mente che per la Chiesa cattolica non è consentito sposarsi durante l'Avvento e la Quaresima, a meno di deroghe specifiche. Per la cerimonia è necessaria la presenza di testimoni: la legge ne prevede due, ma la tradizione ne concede fino a quattro, scelti almeno due mesi prima della data delle nozze. Saranno loro a firmare insieme a voi l'atto di matrimonio, contribuendo a dare validità legale all'evento. Un'ultima cosa da sapere per chi sceglie di sposarsi in chiesa: vi sarà richiesta un'offerta per coprire le spese della cerimonia (illuminazione, addobbi e riscaldamento, per fare degli esempi). In genere è libera, ma può anche capitare che sia lo stesso parroco a suggerirvi un importo, provate a sondare il terreno con lui. Per il matrimonio con rito civile in genere i tempi di celebrazione e rilascio dei documenti sono più brevi. Si comincia da un'autocertificazione con i propri dati anagrafici che vi faranno compilare all'ufficio matrimoni del vostro Comune. I documenti di riconoscimento possono essere portati anche da uno solo dei due fidanzati. Nello stesso ufficio sarete convocati per la «promessa di matrimonio», primo atto ufficiale che consiste nel dichiarare l'intenzione di volersi sposare di fronte all'ufficiale di Stato civile e a due testimoni (che non necessariamente devono coincidere con quelli scelti da voi il giorno delle nozze) e nel firmare la richiesta per le pubblicazioni da affiggere per 8 giorni. Ricordate, però, che le pubblicazioni conservano efficacia per 180 giorni: se il matrimonio non viene celebrato in questo arco di tempo, si considerano decadute e dovrete rifare la trafila. Chi è vedovo dovrà anche presentare l'atto di morte del coniuge. Ad officiare il rito è il sindaco o un suo delegato che indossa la fascia tricolore e legge gli articoli del codice civile relativi al matrimonio. Agli sposi è consentito scegliere l'officiante, purché si tratti di persona che goda dei diritti civili (cioè in grado di votare ed essere eleggibile, ndr). Ultimamente le nozze con rito civile sono aumentate, consentendo alla maggior parte delle sale comunali di ospitare musicisti e addobbi floreali. Se uno dei due coniugi è straniero, dovrà presentare un certificato di capacità matrimoniale rilasciato dal proprio paese d’origine e un atto di nascita tradotto dalla propria ambasciata. E voi, siete pronti?
Wedding advice
The to-do list
FIORI (non solo)
d'arancio
di Angela Abbate
Sono la cifra stilistica di un modo di vivere le nozze.
I
fiori d'arancio sono il simbolo indiscusso del matrimonio. Non tutti sanno, però, il perché. Esiste una leggenda che racconta di come un re di Spagna, ricevuta in dono da una principessa una bellissima pianta di arancio, se ne innamorò follemente. Un giorno, un ambasciatore chiese al re di averne in dono un ramoscello, ricevendo però una decisa risposta negativa. Desiderando a tutti i costi quel ramoscello, l'ambasciatore chiese aiuto al giardiniere del re che, di nascosto, prese un ramo della pianta e ricette, in ricompensa, 50 monete d'oro. Il giardiniere regalò questa somma a sua figlia come dote e riuscì in questo modo a farla sposare, dato che era stata rifiutata a causa della povertà in cui riversava la famiglia. Il giorno del fatidico «Sì» la ragazza adornò i suoi capelli con un ramoscello di fiori d'arancio, poiché proprio a quello doveva la sua felicità. E se i fiori d'arancio sono da sempre associati al matrimonio, in quanto anche simbolo di innocenza e di fertilità, ciascun fiore ha un significato profondo, secondo un metodo di comunicazione antichissimo. L'attribuzione di un significato simbolico ai fiori e alle piante risale ad un lontano passato, ma è a partire dall'Ottocento che l'interesse per il linguaggio dei fiori raggiunge il massimo sviluppo. In un evento ricco di tradizioni e simboli quale il matrimonio, dunque, non si può fare a meno di conoscere il significato dei fiori che si vorrebbero scegliere come coreografia delle proprie nozze. E la scelta delle decorazioni dovrà tenere conto anche della personalità degli sposi e dello stile del proprio matrimonio. Ecco, così, che il bouquet e l'addobbo floreale diventano cifra stilistica di un modo di essere e vivere quel giorno speciale. Tra i fiori più utilizzati nel matrimonio ci sono le rose, simbolo dell'amore felice. Oggi fa molto chic la rosa sontuosa e vellutata, oppure un bouquet rotondo con boccioli piccoli e fittissimi. Molto in voga è anche l'orchidea, presente in numerosi colori e varietà: significa bellezza e raffinatezza. Nelle nozze si usa molto anche la calla, fiore tropicale simbolo di bellezza sontuosa. Per i matrimoni rustici o in chiesette di campagna sono molto adatti i girasoli, sinonimo di falsità perché volgono sempre il capo per seguire il sole ma, nonostante il loro significato, rimangono oggi dei bellissimi fiori di tendenza. E se con il tulipano la propria cerimonia viene arricchita di amore e passione, con le margherite invece si aggiunge innocenza, amore fedele e condivisione di sentimenti. La peonia, regina dei fiori per i cinesi, simboleggia un matrimonio felice e con le sue corolle molto grandi e morbide, è uno dei fiori più femminili e raffinati. Tra i fiori più utilizzati nei matrimoni ci sono anche i gelsomini, le rose bianche, le violette e i fiordalisi.
Ogni fiore ha il suo significato: bellezza e raffinatezza per l'orchidea, passione per il tulipano.
256SPOSIMAGAZINE
Inside the character
Interview
FATTORE
wow VINCENZO DASCANIO
«I fiori sono il mezzo, il linguaggio per cominciare
a pensare e progettare l’ambiente giusto»
Punta al «fattore wow», a lasciare gli ospiti senza respiro: lo fa con i fiori, prende ispirazione dal quotidiano ma l’obiettivo è la spettacolare meraviglia. Vincenzo Dascanio nel 2015 compirà 10 anni di attività: è un flower designer che crea pezzi unici con i fiori, vere opere d’arte, oggetti e scenari da sogno, per un matrimonio da favola. di Antonella Giovinco
258SPOSIMAGAZINE
Qual è il punto di partenza da cui si inizia a «disegnare» gli addobbi di un matrimonio? «Si parte dal tema che si vuole seguire: a volte le spose lo hanno bene in mente, ma spesso sono io a consigliare uno stile ben preciso di decorazione che sarà presente in ogni aspetto del matrimonio. Il mio lavoro nasce da un’ispirazione, per poi creare un vero e proprio progetto. Penso a tutto, a 360°, dall’intero concept creativo - passando da arredi, luci e candele decori - fino ad arrivare ai fiori che possono essere tanti o pochi a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Sono proprio questi a rendere tutto vivo e il mio scopo è arrivare a ciò che io chiamo 'fattore wow', lasciando tutti senza fiato». Da cosa si lascia ispirare di più? «Per le mie creazioni prendo ispirazione dal quotidiano, dalla natura e dall’ambiente metropolitano. Serve ingegno e visione del risultato finale, conoscenza di vari stili e abilità a mixare colori ed elementi che apparentemente non «Tutto parte c’entrano nulla l’uno con l’altro, ma con un risultato finale sorprendentemente perfetto». Qual è la ridal desiderio chiesta più folle che ha esaudito? «Ogni cliendi creare te ha richieste strane, ma le più bizzarre vengono l’impossibile dalla mia mente. Tutto parte dal desiderio di creare e spingermi sempre oltre, realizzando e spingermi l’impossibile vere e proprie istallazioni floreali e questo di per sé sempre oltre» è bizzarro». Qual è il segreto per concepire questi eccezionali allestimenti onirici? «Il segreto è riuscire a percepire i desideri della persona che ti affida un incarico: capirli, tradurli, realizzarli, renderli possibili e concreti, questo è il lato affascinante del mio lavoro. Il mio linguaggio non sono le parole, ma un progetto riuscito. Dopo i momenti intensi della preparazione e dell’allestimento, nell’attimo in cui il lavoro è terminato, appena prima di andare in scena, mi siedo e mi guardo intorno: è bello quando tutto è in armonia». Cosa rappresentano i fiori per lei? «I fiori sono il mezzo, il linguaggio per cominciare a pensare e progettare l'ambiente giusto che è fatto di tanti elementi». Qual è il suo fiore preferito? «I miei fiori preferiti sono quelli spontanei, selvatici, che sembrano essere sempre stati lì. Tutti i fiori sono espressione della bellezza. Amo tutto ciò che è organico. Con i fiori, poi, si possono realizzare delle vere e proprie opere d'arte, trasformare ogni tipo di ambiente in qualcosa di sorprendente che nessuno può immaginare».
SPOSIMAGAZINE259
Take note!
Bride kit
PETALI
e spose
Stretto tra le mani, il bouquet è uno degli accessori più importanti della sposa. Deve raccontare le nozze, ma prima di tutto lei. di Angela Abbate
Sposa romantica
Avrà un bouquet rotondo o a cascata, con i gambi stretti da nastri in seta o della stoffa dell'abito da sposa, che daranno al mazzetto un aspetto ultrafemminile e da sogno. I fiori? Rose, iris, viole, peonie e ranuncoli con toni di rosso, rosa e bianco.
Oltre alla scelta dei fiori con i quali addobbare la chiesa e il luogo del ricevimento, la sposa deve scegliere il bouquet che, ancora oggi, ha un significato simbolico molto forte, tanto che alla fine della cerimonia viene lanciato tra le invitate nubili e chi lo riceve, secondo la tradizione, si sposerà entro l'anno. Così, inevitabilmente, il bouquet diventa più che mai specchio della sposa stessa e della sua personalità. Sposa glamour
Per una sposa che vuole i riflettori puntati su di sè, la scelta può indirizzarsi verso colori vibranti e dettagli che catturano l'attenzione. Potrà optare per un bouquet sontuoso e luminoso, di fiori belli ed esotici, magari arricchito con un accessorio vintage, con gioielli, strass o piume. Via libera anche a tulipani, orchidee, anemoni, giacinti, calle porpora e mimosa.
Sposa moderna
Una donna pratica e contemporanea opterà per un bouquet audace, semplice, elegante e pulito. Tra le scelte anche quella di usare un solo fiore. Per gli addobbi, bene la scelta dell'unico colore, con vasi allungati, espressione di minimal chic. Per i fiori meglio orientarsi verso le margherite bianche o, se si opta per il fiore singolo, la calla o il giglio, un tulipano o un'orchidea.
Sposa classica
È una donna riservata, elegante, sofisticata e raffinata. Il suo addobbo da sogno è ricco di delicati dettagli e semplice nella sua eleganza, magari con un occhio rivolto al passato. In questo caso, il bouquet avrà come tonalità base il bianco, classico e chic allo stesso tempo. Sarà rotondo e simmetrico, raffinato e di buon gusto. Per renderlo ancora più elegante, si può avvolgere con della seta fissata da spille di perle. Sono adatti a questa sposa le rose, i tulipani francesi color crema, gigli e calle, peonie e gardenie.
260SPOSIMAGAZINE
Sposa casual
Sceglierebbe orchidee, margherite, rose, gardenie, gigli, dalie e narcisi. Le tinte? Blu, verde acido e bianco, o i colori tropicali come l'arancio, il giallo e il rosso. Per gli addobbi, la scelta potrebbe ricadere su un centrotavola a cascata e candele galleggianti.
Sposa bohémienne
Un po' ribelle e zen, abbraccia tutto ciò che è etereo, leggiadro e selvaggio. Avrà un bouquet molto grande, irregolare e arricchito con elementi naturali come bacche, erbe e felci. Potrà usare erbe profumate, cardi, baccelli, girasoli e fiori di campo per il suo bouquet e colori di terra mescolati all'arancio, viola e rosa.
Se son nozze, fioriranno.
SEDE UNICA via LibertĂ , 98b Palermo | Tel. 091 343560 www.saveriomotisifiori.com | manuelamotisi@gmail.com
Take note!
Bride kit
thera
Ext
NEW
the
entry
Le più coraggiose sceglieranno il corsage. Il bouquet da polso è la novità 2015.
di Angela Abbate
Il 2015 sembra l'anno di tendenza per il bouquet da polso, chiamato in inglese corsage. È stretto al polso, ma può coprire anche parte del dorso della mano, oppure allargarsi sul polso formando un bel mazzo di fiori piccoli e compatti. Costituisce un'alternativa al classico bouquet di dimensioni più piccole fa faville soprattutto tra le giovanissime. Permette sia alla sposa che alle damigelle di avere le mani libere e indossare fiori, ma non viene lanciato come da tradizione. Per decorare questo tipo di bouquet vanno bene anche nastri, foglie, carta arrotolata, piume e quanto possa piacere e si adatti allo stile del matrimonio e soprattutto all’abito della sposa. Le rose a bocciolo, rosse e bianche, insieme ai ranuncoli, sono i fiori più utilizzati. Nella scelta, qualunque essa sia, è bene optare per fiori piccoli, altrimenti sarebbero troppo ingombranti per tenerli al polso.
Bouquet monofiore
Altra tendenza del 2015 è il «monofiore» o il «one flower bouquet», ossia il bouquet composto da un unico fiore molto grande. Si tratta, infatti, di un’autentica mini-scultura, costituita da un fiore gigante sorretto da un gambo lungo anche oltre 50 centimetri. Questa tipologia di bouquet si può realizzare assemblando più parti di fiori, in modo da crearne uno unico gigante; oppure impiegando carta crespa o velina e cartoncino.
Bouquet a cascata
È particolarmente adatto ad abiti importanti con un lungo strascico, o in lungo ma piuttosto semplici, per dare un tocco di originalità. Bene anche per abiti a sirena, ma sempre indossati da spose piuttosto alte.
Bouquet a fascio
È quello in cui i gambi dei fiori vengono mantenuti piuttosto lunghi. Può essere composto da tulipani, rose o calle. È adatto ad una sposa slanciata e con un certo temperamento. Viene portato solitamente appoggiato al braccio.
262SPOSIMAGAZINE
WEDDING FLOWERS
Forme e Colori possono fondersi insieme in diverse combinazioni; ognuna sarà studiata e realizzata insieme a Voi da Patrizia e Angelo Tinè, che con la loro Arte renderanno unico lo stile del vostro matrimonio, dalla cura del bouquet all’allestimento della scenografia.
Siracusa . Viale Tunisi, 15 | T. +39 0931 442757 | www.tineangelofiori.com
tineangelofiori.com
Take note!
Best in show
T-SHIRT dillo con una
Smorzare la tensione con (auto)ironia e comicità. di Vincenzo Parisi
Le moderne t-shirt, si sa, parlano, comunicano, esprimono stati d’animo, mostrano frasi, detti e, a volte, veri e propri messaggi. Insomma, la tanto amata t-shirt oggi ci dice qualcosa e lo fa imponendosi nel mondo della moda, divenendo quasi una mania. In un mondo in cui la comunicazione virtuale e tecnologica impazza, le t-shirt rimangono il mezzo migliore per mostrare qualcosa o, più semplicemente, per dire qualcosa. Tutti (o quasi) i designer di moda fanno a gara per lanciare la «statement t-shirt», una moda che spopola anche nel mondo del wedding. Ironia e comicità il filo conduttore di questo trend che permette anche di smorzare la tensione dei preparativi in vista del giorno delle nozze e, perché no, comunicare pure qualcosa di romantico.
Lontani i tempi in cui a spopolare era la classica t-shirt bianca lanciata da Marlon Brando e divenuta un cult nel guardaroba maschile e femminile. La classica magliettina, oggi, si veste di ironia ed ecco che scritte come «She wins, Game Over» (Ha vinto lei, game over!) o «I can’t keep calm, I’m getting married» (Non posso tenere la calma, sto per sposarmi) o, ancora, «My husband has an awesome wife» (Mio marito ha una moglie bellissima) oppure, addirittura, scene sarcastiche tipiche delle vita matrimoniale, si trasformano in piccole sagome che esasperano rapporti di coppia e tanto, tanto altro. Amici e parenti, questo è sicuramente uno dei doni da regalare ai futuri sposi: strappano un sorriso e aprono scenari immaginari che faranno sicuramente discutere. Ma l’appello non è solo rivolto a coloro che saranno invitati, quanto piuttosto ai diretti interessati: una t-shirt «parlante» è di sicuro uno dei regali più apprezzati, specialmente se regalata da uno dei due partner all’altro.
264SPOSIMAGAZINE
Per i più estrosi… Non solo t-shirt, ma anche gadget, accessori, intimo. Il business del wedding non risparmia nulla e investe anche gli oggetti più impensabili che si vestono di ironia e comicità, diventando dei veri e propri cimeli da conservare gelosamente! Accessori simpatici che, solitamente, vengono regalati e indossati nei giorni di addio al nubilato/celibato, per una notte all’insegna dell’umorismo pre-matrimoniale. Per i più audaci: boxer con scritte «piccanti», slip e perizomi per lei (a volte anche per lui!) che mostrano stampe imbarazzanti, sciarpe a tema e grembiuli «hot» sia per l’uomo che per la donna. Insomma, resta solo l’imbarazzo della scelta. E per i fanatici della tecnologia, anche cover per smartphone e tablet, rigorosamente a tema. Chi riceverà in dono uno di questi gadget, sicuramente si ricorderà di voi con un sorriso!
Laboratorio Floreale
...our beloved flowers Carattere, Colore, Creatività e tanta passione sono gli ingredienti per soddisfare le esigenze più raffinate. Ecco perchè la storia, l’esperienza e le tradizioni di un’azienda sono frutto di una trasformazione e di un’evoluzione che ci contraddistingue per professionalità e competenza.
PUNTO VENDITA MISTERBIANCO (CT). Via Guglielmo Marconi, 162 | T. 095 302525
WEDDING POINT MISTERBIANCO (CT). Via G. Bruno, 107 | C. 320 9333579 - 347 7025876 weddingpoint.giardinaro@gmail.com www.davideefrancescagiardinaro.it
Celibi e nubili
Having fun!
ops...domani mi
SPOSO
Il modo giusto per dire «addio» alla vita in solitaria. di Fernanda Anania
Il grande giorno sta arrivando? È giunto il momento di aprire le danze con la più pazza e indimenticabile (matrimonio escluso, naturalmente!) delle feste, sia che siate delle brave signorine o dei maschietti impeccabili. Addio al celibato per lui e addio al nubilato per lei, tutto (o quasi) è concesso. Anche se la combinazione «alcol-strip tease-gadget irriverente" sembra sempre più demodé, sostituita da soluzioni originali e decisamente divertenti. Vediamone qualcuna e ricordatevi: divertitevi senza rimpianti, che dal giorno dopo sono guai!
La vacanza di gruppo
Italia, Europa o mondo: a ciascuno la propria meta, da scegliere in base alla disponibilità di tempo e budget. Le mete più gettonate? Capitali europee come Parigi, Londra e Amsterdam oppure, nel caso di festeggiamenti estivi, Mykonos e Ibiza, senza disdegnare le isole di casa nostra. C'è chi si spinge addirittura oltreoceano: le mille luci di New York o le folli notti di Las Vegas trasformano il sogno americano in un'esperienza indimenticabile. Tantissime, comunque, le tipologie di vacanza per ogni destinazione: chi sceglie il mare può optare per il noleggio di una barca a vela con skipper, mentre molti alberghi propongono pacchetti spa dedicati proprio ai gruppi. Chi cerca un tocco esotico, può unire relax e divertimento in un riad marocchino.
266SPOSIMAGAZINE
La giornata a tema
Le idee «hot»
Che non si dica che il matrimonio è la tomba dell'amore e del sesso! Dal «Tuppersex», riunione in casa durante la quale tra tè e pasticcini gli articoli mostrati dalla rappresentante sono sex toys, lingerie e gadget di ogni tipo, ai corsi di burlesque e lap dance, fino al classico strip-tease: il lato piccante della festa accontenta tutti i gusti.
Pensate ad hobby e passioni dei futuri sposi e declinateli creando una giornata unica. Lei o lui sono amanti dell'avventura? Regalate loro una gita in canoa a fare rafting tra le rapide, un volo in deltaplano o in parapendio, un lancio in paracadute o con il bungee jumping. Vere e proprie esperienze emozionali, che coprono ogni passione o desiderio. Altri esempi ne sono i giri con bolidi da corsa pensati per i cultori di auto e velocità all'interno di circuiti mitici come Monza o Imola, oppure, per gli appassionati di cucina, una giornata tra i fornelli con uno chef rinomato.
1, 2 3... Cheese!
Sentirsi dive per un giorno: sempre di più sono i saloni di bellezza che offrono un'esperienza degna di attrici e modelle, con un aperitivo a base di trucco e parrucco. La ciliegina sulla torta? Lo shooting fotografico per immortalare lo strepitoso risultato, dopo essere passate dalle mani sapienti di hair stylist e make up artist. Anche molti fotografi propongono ormai una giornata da trascorrere davanti all'obiettivo, realizzando originali book fotografici per spose e amiche.
Sposami & Wedding and Living “A Catania i grandi saloni nazionali della sposa e della casa” INCONTRIAMO BARBARA MIRABELLA “PATRON” DEI WEDDING EXPO SICILIANI. Ogni storia d'amore sincera ha dei dettagli che la rendono unica, perché è parte di un percorso affettivo ed emozionale. Sposami e Wedding and Living, la Fiere della Sposa e del Living organizzate dalla Expo di Barbara Mirabella, sono un pò come una storia d’amore. Due matrimoni, ben riusciti tra gli unici Saloni siciliani riconosciuti a livello nazionale e il pubblico di futuri sposi, che si rinnova ogni anno, un percorso denso di dettagli, che racconterà ancora una volta nel 2015 nuove storie di giovani innamorati. Sposami è il “cavallo di razza” degli eventi firmati Expo, Wedding and Living è una bellissima e ormai affermata sorpresa nel panorama dei grandi Saloni nazionali. La prima in ordine di tempo è Sposami, dal 17 al 25 Gennaio, in programma a Le Ciminiere di Catania. La seconda è Wedding and Living ad Etnafiere, il prossimo ottobre 2015. Dopo il
grande successo della decima edizione di Sposami, Barbara Mirabella vuole tornare a STUPIRE, DIVERTIRE, EMOZIONARE, far VINCERE, far INNAMORARE. E’ stato sempre così in 10 anni di successi in cui 200.000 futuri sposi hanno scelto le aziende del Salone per il loro “giorno più importante”; 10 anni in cui si sono succeduti i protagonisti del mondo della moda e del wedding style; 10 anni di eccitanti eventi dai quali sono emerse mode e tendenze; 10 anni in cui migliaia di coppie si sono portate a casa premi strabilianti utili per il giorno del Sì; la prima ed unica Fiera, insieme a Wedding and Living ad
essere andata in diretta streaming, a coinvolgere blogger straniere e ad avere un’anima spiccatamente “Social”: Facebook, Pinterest, Instagram, Twitter … Basta cercare, Sposami e Wedding and Living ci sono! Barbara Mirabella rivolge subito una “dichiarazione d’amore” a coloro i quali rendono Sposami e Wedding and Living le Fiere con l’X Factor. “Ogni anno selezioniamo le aziende più in linea con la mission degli eventi firmati Expo. Una selezione che ha generato una lunga e virtuosa lista d'attesa di aziende che vogliono essere parte del gruppo. Provo un forte sentimento di gratitudine e stima verso ognuno di loro e sono felice quando riesco a trasformare i miei eventi in concrete attività di business con positive ricadute sul territorio per la nostra Sicilia”.
E’ riduttivo chiamarle solo “fiere”. Sposami e Wedding and Living sono le fiere dell’eccellenza del settore perché rispettano i più alti standard delle fiere nazionali e internazionali per la cura maniacale dei dettagli, i concorsi e i premi in palio, per gli eventi collaterali; siamo molto attenti alla progettazione del layout della fiera, ad un design esclusivo ed eccentrico degli arredi e anche in questo caso il mio pensiero e ringraziamento va a tutti miei clienti che realizzano stand spettacolari! A Sposami, il Concorso “Wedding Design Award” a loro dedicato, infatti, ogni anno si fa sempre più acceso. Ci sveli qualche novità. Quest’anno, al percorso espositivo si aggiungono delle particolari aree “Special Wedding” che rendono questo Salone ancora più speciale. Dalla
ETNAFIERE CENTRO FIERISTICO ETNAPOLIS 2-4 OTTOBRE 2015 Travel Area in cui si potranno sognare mete esotiche e con pacchetti ad hoc per la luna di miele alla Flower Zone, in cui i designers e scenografi più cool del momento mostreranno le loro ambientazioni Wedding dal matrimonio in spiaggia agli scenari delle ville siciliane; all’area Gift & Wedding List con spunti per una lista nozze d’eccellenza, fino a Details for Wedding: vera chicca della manifestazione, sarà uno spazio delle meraviglie. Un’area in cui trovano posto le tendenze e le idee più originali per allestimenti wedding: dai gioielli floreali, ai segnaposto BIO, idee per banqueting creativi, proposte di menu in stile green con food a chilometro zero e gli immancabili confetti in 100 gusti. A proposito dei concorsi, le kermesse vantano un ventaglio ricco di opportunità di vincita ed esperienze indimenticabili per i futuri sposi. ‘I Modelli Sposi’, porta in passerella le ultime collezioni dell’Alta Moda Sposi, indossate dalle
coppie di futuri coniugi. L’anno scorso a Sposami la coppia prima classificata ha vinto la villa per il proprio ricevimento di nozze! Poi abbiamo i concorsi: ‘Ti sposerò perché’, ‘Wedding Photo Gallery’ – il portfolio da un matrimonio; S-coppia la coppia’. Tra i numerosi premi l’anno scorso c’era in palio niente meno che un catering per100 persone del valore di ben 8000 euro! Sin dal 2006, abbiamo intercettato la nuova tendenza della Wedding Cake, la nuova protagonista del matrimonio. Ecco perché anche quest'anno sono riconfermati “Wedding Cake Party”, la galleria di torte nuziali e “Wedding Cake Show”, il mega show di pasticceria con gran buffet di degustazione messo in scena dai Maestri pasticceri di Sicilia”. Quindi sposarsi con noi … conviene! Noi vi aspettiamo, sarete i nostri ospiti d’onore!
www.salonedellasposa.it | www.sposamiexpo.it
E dà delle anticipazioni su Sposami: “Dalle nostre fiere ogni anno lanciamo tendenze e mode e queste anticipazioni lo dimostrano: avremo una sfilata della prima Wedding Dog Sitter® in Italia, Elisa Guidarelli, che ha ideato un servizio di dogsitting professionale per matrimoni ed eventi. Avremo ospite Laura Calafiore, l’artista siciliana che ha già emozionato e sorpreso con la sua esibizione il pubblico della trasmissione "Si può fare” condotto da Carlo Conti su Rai Uno e quello di “Tu Si Que Vales” su Canale 5”.
Take note!
L'idea in più
LOVE proposal
Quale donna non ha mai desiderato ricevere una proposta di matrimonio? Il solo pensiero del proprio fidanzato in ginocchio, con un anello di brillanti «misteriosamente» custodito in un cofanetto di velluto (rosso passione o blu notte, poco importa!), ha da sempre sciolto il cuore delle donne. Anche di quelle più «strong». Sin da piccole le commedie d'amore, infatti, fanno sognare il «momento speciale» in una posto romantico, al chiaro di luna, davanti ad un calice di vino. Poi, la domanda: «Mi vuoi sposare?». E infine un «sì» che fa da preludio ad un abbraccio che non finisce mai. Al giorno d’oggi, però, anche le proposte di matrimonio si adeguano ai tempi, diventando originali e, naturalmente, «social». Basta inserire la parola «proposal» su YouTube per poter guardare le proposte di matrimonio di migliaia di coppie che hanno voluto condividere il loro momento. C’è chi impara a dire «Vuoi diventare mia moglie» in tante lingue, chi mette su una crew per ballare la canzone preferita della promessa sposa e chi, cercando di recuperare l’anello gettato dall’amico, salta dal tetto di un palazzo atterrando su un morbido materasso, facendo quasi morire di paura la fidanzata. L’ultimissima tendenza si chiama «lovemob». Si tratta dei flashmob romantici. L’obiettivo è quello di dimostrare amore o affetto. L’importante in questi
casi è stupire e rendere indimenticabile uno dei momenti più belli nella vita di coppia. Una proposta da favola | Un pomeriggio di divertimento per festeggiare il primo anno di fidanzamento della fortunata Erika con il fidanzato Josh a Disneyland. Lui con un megafono chiama alcuni presenti che cominciano a danzare. Il poliedrico Josh canta le canzoni più romantiche dei cartoni animati. Erika non può che accettare di sposarlo, emozionata come non mai. Un «Sì» da Oscar | Nella città di McDonough, in Georgia, Ginny va al cinema con gli amici. Ma sul mega schermo, invece del film normale, si ritrova un video realizzato dal suo fidanzato Matt. Un trailer del film della loro vita, in cui lui si precipita in macchina per chiederle di sposarlo. Poi il momento di passare alla realtà: arriva e si in ginocchia, pronuncia tra le lacrime la fatidica domanda e poi un lungo abbraccio. Proposta ad alta quota | Grande sorpresa per i passeggeri di un volo della Turkish Airlines, decollato da Van in direzione di Istanbul. Poco dopo il decollo, il comandante di bordo ha preso il microfono ed ha annunciato la proposta di uno dei passeggeri. «Tra le nuvole e il cielo dice -, vorrei chiedere a Hazel Gurleyen se accetta di passare tutta la sua vita con me». Il pilota lascia il cockpit per dare un anello alla fidanzata, tra gli applausi dei passeggeri.
In ginocchio, ballata o ad alta quota, che proposta di matrimonio sia!
270SPOSIMAGAZINE
Semplicemente Voi. Messina. Via Centonze, 63 | T. (+39) 349 8127589
Wedding advice
The to-do list matrimonio in
PILLOLE
Una mini-guida per non perdere di vista il bon ton. di Fernanda Anania
GLI INVITATI Questione primaria e fonte di infinite discussioni e di dubbi amletici. Qui la buona educazione risiede soprattutto nella discrezione dei genitori nel non influire troppo sulle scelte degli sposi: la festa è la loro e non è detto che vogliano invitare anche la settima generazione di parenti. Non dimenticate però di ricambiare chi in passato vi ha invitato al proprio matrimonio.
LA CERIMONIA Spose, rispettate i tradizionali 10 minuti di ritardo, ma non esagerate andando oltre! In chiesa parenti e amici dello sposo siedono a destra, mentre a sinistra quelli della sposa. La donna entra in chiesa a sinistra, dando il braccio destro al padre (o di chi ne fa le veci) ed uscirà poi al braccio destro dello sposo. Dopo la cerimonia, via con il lancio di riso ma possibilmente senza dilettarsi in feroci «mitragliate»!
Il galateo del matrimonio, questa bestia nera per tante coppie di futuri sposi e per stuoli di invitati: se certe regole ormai hanno un sapore arcaico e obsoleto, un po' di bon ton, a ora di nozze, non guasta di certo. Tra regole scritte e altre quasi scontate, tra nuovi diktat e consigli pratici, una mini guida in pillole su in e out per fare bella figura ed evitare clamorose gaffe al proprio matrimonio (ma anche a quello degli altri!). LE PARTECIPAZIONI Le partecipazioni forse sono l'elemento che più rispecchia il cambiamento dei tempi. Se per tradizione sono i genitori degli sposi a partecipare le nozze dei figli, molto frequenti oggi i casi in cui le partecipazioni vengono fatte direttamente dai futuri coniugi, considerando che il matrimonio è sempre più spesso il punto di arrivo dopo una convivenza. Al centro verranno posti data e luogo della cerimonia e, in fondo, la nuova residenza degli sposi. Le partecipazioni di solito vanno consegnate un paio di mesi prima della cerimonia ed è chiaramente buona norma da parte degli invitati rispondere. IL DRESS CODE Tantissime le varianti disponibili, ormai anche a livello cromatico, per la sposa, seppure il bianco rimanga l'opzione tradizionalmente più elegante. Il velo va riservato solo per la cerimonia in chiesa e per la cerimonia civile è più indicato un abito più sobrio. Per lo sposo, ricordiamo che la scelta del tight o mezzo tight è adatta quando le nozze vengono celebrate prima delle ore 18. Inoltre, il galateo vuole che il tight vada utilizzato solo se la sposa indossa un abito bianco, con velo e strascico lungo; infine, se indossato dallo sposo, lo devono indossare anche i parenti maschi dello sposo e della sposa. Per le invitate: pensate al discusso abito di Belen Rodriguez al matrimonio della Canalis. La vostra mise non dovrà per nessuna ragione oscurare quella della sposa, quindi seguite il vostro stile ma senza esagerare e scartando come colori il bianco, il nero e il viola.
IL RICEVIMENTO Per tradizione, l'accoglienza degli invitati è appannaggio della mamma della sposa; oggi questa consuetudine è stata spesso sostituita dal tableau de mariage, dove sono indicati tavoli e posti per ciascun invitato. Di solito i novelli sposi arrivano per ultimi, cercando di non tardare troppo per non fare attendere eccessivamente gli ospiti. Nel caso di un ricevimento con posti assegnati, premuratevi di evitare abbinamenti sgraditi, come ex fidanzati allo stesso tavolo o parenti che non si parlano più; mentre nel caso di tavoli «liberi», accertatevi che tutti abbiano un posto dove accomodarsi. Di norma gli sposi fanno un giro ai tavoli per salutare tutti gli invitati, occasione perfetta per distribuire confetti e bomboniere.
LA LISTA NOZZE Viaggio o mobili e oggetti per la casa? C'è chi preferisce il «vil denaro», ma piuttosto che attendere la classica busta durante il matrimonio, dà l'Iban del conto corrente al momento della consegna delle partecipazioni: un gesto sicuramente poco elegante e poco garbato verso gli invitati. In generale, mai mettere il biglietto da visita con il nome del negozio o dell'agenzia di viaggi insieme alla partecipazione: la regola vuole che, ricevuto l'invito, l'ospite chieda dove può comprare un regalo per l'evento. Non dimenticate poi di ringraziare ogni invitato per il dono fatto, con una telefonata o un biglietto.
IN GENERALE... Sobrietà, un po' di buon senso e un pizzico di originalità per rendere il proprio matrimonio unico e diverso dagli altri: ricordate che sono i piccoli dettagli e non l'essere troppo sopra le righe a fare la differenza, rendendo cerimonia e ricevimento un ricordo piacevole e indimenticabile per tutti. 272SPOSIMAGAZINE
©fabiobrunofotografia
ABITI DA SPOSA ABITI DA CERIMONIA SCENOGRAFIA EVENTI BOMBONIERE LISTE NOZZE
Siracusa. Viale Zecchino, 181 - T. (+39) 0931 442070
Take note!
Lo sapevi che...
WEDDING part 1
curiosity
Tradizioni, leggende e simboli circondano ogni rito e momento del matrimonio: dall’abbigliamento della sposa al lancio del bouquet, dal giorno o il mese in cui sposarsi alla giarrettiera augurale. Le coppie si divertono a reinterpretare la tradizione, rinnovandola in base alla loro personalità o alla cifra stilistica dell’evento, ma difficilmente, pur mettendo in pratica antiche usanze e riti, se ne conosce la loro origine.
1
di Angela Abbate
Da dove nasce l’usanza di damigelle e bouquet?
Questa tradizione sembrerebbe derivare dall’antico Egitto. Gli egizi, infatti, credevano che gli spiriti cattivi si radunassero il giorno delle nozze nel luogo della cerimonia per rovinare l'atmosfera gioiosa e festosa alla sposa. Le amiche della sposa, allora, vestivano con abiti simili al suo in modo da confondere e depistare gli spiriti cattivi che, non conoscendo la sposa, non potevano augurarle sfortuna e nefasti. Anche l'usanza di donare alla sposa erbe odorose e fiori profumati serviva a tenere lontani gli spiriti maligni, riluttanti ai profumi soavi. Nasce così il bouquet e l'usanza di regalarlo alla sposa.
Il lancio della giarrettiera
Perché la sposa indossa il velo?
2
3
Andiamo invece alla giarrettiera che quasi tutte le spose indossano sotto l'abito. Sembrerebbe che questa tradizione nasca in Europa nel XIV, secolo quando si riteneva che ottenere un pezzo del vestito della sposa portasse fortuna, per cui gli invitati cercavano di procurarsene o farsene consegnare una porzione. Nel XVII secolo gli invitati celibi dovevano impossessarsi delle giarrettiere della sposa fissandole poi al loro cappello, come segno di buona fortuna. Nel tempo, poi, questa usanza si è trasformata solo nel lancio degli accessori (il bouquet, la giarrettiera, i guanti) per evitare che il vestito della sposa venisse rovinato o strappato.
274SPOSIMAGAZINE
Tutti crediamo che sia simbolo di purezza e castità. In realtà ha origini romane. In quell’epoca si stringeva matrimonio per interessi o motivi politici, tanto che i due giovani non si incontravano prima delle nozze. La donna copriva il volto fino alla fine della cerimonia per evitare ripensamenti da parte dello sposo nello scorgere il reale, magari non molto piacevole, aspetto della compagna per la vita. Solitamente questo velo era rosso, in simbolo di modestia. Tradizione ancora in uso, peraltro, nei paesi musulmani, dove spesso si mantiene l’usanza del colore rosso e del volto coperto della sposa fino allo scambio delle promesse.
Creazioni di
Francesca Borghi
Tendenze di
Rosalba Bongiorno
Realizziamo i tuoi sogni. Il negozio "Creazioni & Tendenze" nasce dalla collaborazione di due attività diverse che si unificano nell'interesse del cliente, realizzando ogni suo piccolo desiderio. "Creazioni" di Francesca Borghi si occupa dell'organizzazione di eventi, di seguire gli sposi nella scelta della loro lista nozze, della realizzazione di bomboniere artigianali, creazioni personalizzate e decorazioni. "Tendenze" di Rosalba Bongiorno, invece, è prevalentemente un laboratorio di tendaggi che si occupa della creazione di magnifiche tende artigianali, mostrando al cliente una vasta scelta di tessuti delle migliori aziende tessili, con modelli personalizzati e cuscini in coordinato, il tutto esclusivo ed originale. Nel negozio inoltre è possibile trovare anche corredi, coordinati tavola, ambrass, tappeti, fiori, complementi d'arredo e dipinti realizzabili persino su richiesta.
Venite a trovarci ... per riscoprire ogni giorno il piacere di rientrare nella Vostra casa ideale!!!
facebook.com/Creazioni&Tendenze
SIRACUSA. Viale Teracati 214 - Tel. (+39) 0931 1854296
& La rubrica
Questione di sesso
lui
L'ADDIO AL CELIBATO E AL NUBILATO
LUI È il tasto dolente per ogni coppia, con il rischio che lei ci molli un mese prima delle nozze. Ma di rinunciare alla nostra notte da leoni non se ne parla proprio e, al momento dell’annuncio del programma (di massima, s’intende!) dell’addio al celibato, gli amici sono ancora una volta l’ancora di salvezza: «Amore, hanno organizzato tutto loro. Non ne sapevo nulla, ma se vuoi rinuncio…» con annessi occhi languidi, che il Gatto con gli stivali di Shrek ci fa un baffo. E la certezza che «No» non ce lo dirà mai. Fosse solo per quella fierezza che non le permette di ammettere neppure se ha sbagliato un lavaggio (e poco importa se nel frattempo teniamo tra le mani un calzino che da bianco è improvvisamente diventato fucsia!). Certo, noi un po’ esagerati ci siamo. Lo organizziamo, quell’addio al celibato lì, come se non ci fosse un domani. Alcol a fiumi, spettacoli di danza corporea (spogliarelliste? Che volgarità, mah) non stop, viaggi nelle mecche del divertimento… E loro? Non capirò mai cosa c’è di divertente in cene inhouse - al massimo in locali lounge, sorseggiando qualche bicchiere di buon vino bianco - a scambiarsi regali e dolcetti, dove l'espressione della libido è bere da cannucce con richiamo fallico all’estremità; ma tant’è.
276SPOSIMAGAZINE
lei
LEI Li vedi lì, riuniti in gruppetto, mentre ridacchiano come i bambini che hanno rubato la merendina convinti di non essere stati visti. Parlano sottovoce, come se non sapessimo di cosa. Non c’è uscita del fine settimana che non sia corollata di battute e occhiate ammiccanti, sguardi complici come se noi non capissimo di che si tratta. Naturalmente, stanno mettendo a punto il complotto del secolo: l’addio al celibato del prossimo a capitolare. E noi lì, a sorridere a 32 denti, come se non ci importasse nulla, superiori e superbe… E con gli organi interni che si aggrovigliano, neanche fossero mangrovie rosse! Dal dire al fare in questi casi il passo è misteriosamente breve (generalmente hanno la cattedra in «Sì, dopo lo faccio»). E vai, allora, di voli non proprio pindarici - verso Barcellona o, per sfiga assoluta se il matrimonio cade in estate, Santorini, Malta e Ibiza. Gentili omaggi degli amici (che mai come in quel caso vorremmo scaraventare fuori dalla prima finestra disponibile) sotto forma di spettacoli osé e spogliarelliste che «la cellulite questa sconosciuta». Con santa pace di noi donne che, diciamocelo pure, è inutile metterci di traverso, perché finiremmo solo col peggiorare le cose ed essere «oscurate» - vabbè che lo saremmo a prescindere - non da una, ma da un plotone di bellezze al vento!
Wedding advice
The to-do list ti porto
ALTARE
all'
Per sorridere e far sorridere, prima del grande sì.
«E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici». Il poeta della musica, Franco Battiato, nei versi della sua «E ti vengo a cercare» sembra sintetizzare la ragione dell’amore che spinge un uomo a chiedere alla sua Lei di diventare la compagna di vita. Dà la forma delle parole al passo che dal «ti vengo a cercare» conduce al «ti porto all’altare». Al di là, però, di sentimentalismi e vuoti allo stomaco - che, ammettiamolo, piacciono anche ai più duri, quelli che si credono corazzati -, questo passo deve essere fatto, materialmente. Nel senso concreto del termine. E allora, non mancano le opzioni (anche, o forse soprattutto, divertenti e inusuali) per raggiungere la chiesa e muoversi poi a piedi alla volta dell’altare.
In vespa Abbracciati, è così che comincerete il vostro percorso in due. Senza, però, risultare troppo romantici o sdolcinati. Arrivare in chiesa in vespa, infatti, è l’escamotage perfetto per far sorridere gli invitati e, nello stesso tempo, mostrare un po’ dell’amore che vi unisce. Il tocco in più: per lei, mettere sul naso un paio di RayBan; per lui, indossare un giubbotto in pelle stile Top Gun.
280SPOSIMAGAZINE
In moto ape o sulla 500 Piccole, decisamente vintage e colorate. La moto ape o la 500 sono, di certo, due modi deliziosi per raggiungere la chiesa. Agghindate di tutto punto, hanno un’allure romantica, ma al tempo stesso raccontano di una coppia capace di prendersi in giro.
A bordo del bolide Ferrari, Maserati, Porsche e benvenga chi trova la più potente. Se volete lasciare tutti senza parole, l’arrivo a bordo di uno dei bolidi appena citati è sicuramente la mossa vincente. Certo, un avvertimento per la sposa è d’obbligo: attenta che il tuo lui non ne approfitti, se scappa impossibile acciuffarlo!
In bicicletta Meglio se un tandem. Niente di più romantico, infatti, di una bicicletta a due posti: pedalando insieme, avrete come l’impressione di cominciare il nuovo cammino allo stesso passo. Soprattutto vicini.
A galoppo Cavallo sì, ma non per trainare una carrozza. Arrivare all’altare galoppando è senza dubbio un’idea originale, magari da mettere in pratica se le nozze si svolgono in campagna o - ed è un po’ in «stile Beautiful», se vogliamo - sul mare. In ogni caso, la sposa dovrà fare una grande rinuncia: ai tacchi. Ma non c’è niente di più sexy di un abito bianco dal quale fanno capolino un paio di stivali color cuoio, magari nella versione Texas.
Esiste in Sicilia un'auto unica, la sola in grado di rendere perfetto un giorno di per sé unico, come è quello delle vostre nozze. E' d'epoca, si chiama Fiat Musone e di altre nell'Isola non ce n'è. Direttamente dagli anni Cinquanta, questa splendida automobile vi accompagnerà all'inizio del vostro nuovo futuro in due. E lo farà donando alla cerimonia quel tocco vintage che non guasta mai, proprio come vogliono le tendenze del momento. E allora, per un giorno unico scegliete un'auto unica. Più semplice di così?
Au
ne to d’E poca Fiat Muso
A Siracusa. Mobile +39 338 4017214 www.autodepocafiatmusone.it |
facebook.com/autodepocafiatmusone
Focus on
Vita di coppia
WITH OR WITHOUT
Pro e contro dell'essere in due.
YOU
di Fernanda Anania
«Meglio soli che male accompagnati»: si tratta soltanto di un vecchio detto, oppure di una «santa» verità a cui tanti single incalliti fanno affidamento ogni giorno, chi tenendola presente come credo assoluto, chi invece come mantra da ripetersi mentre è alla ricerca dell'anima gemella? Volendo prenderla a ridere, si potrebbe anche aggiungere un'altra categoria: quella di chi è in coppia e a volte si chiede come faccia a sopportare l'altro e cosa l'abbia spinto quel giorno a sceglierlo come compagno di vita.
Già, perché la parola d'ordine, quella con cui si può racchiudere tutto, è equilibrio. E non sempre raggiungerlo è facile. Quindi, per quanto un rapporto possa essere idilliaco, si giungerà sempre all'accettazione di abitudini insopportabili, di scelte inspiegabili, di parole e caratteri incomprensibili. Ma è tutto davvero così negativo? Chiaramente no, altrimenti sarebbe puro e semplice masochismo, sebbene - e a volte è difficile ammetterlo! - tante sono le coppie che stanno insieme per abitudine, o peggio ancora, per la paura di rimanere soli. Un fenomeno diffuso soprattutto se si guarda al lato «social» della faccenda, con la compagnia assicurata per la cena fuori e il cinema, oppure per le famose «minifughe romantiche» alla Bridget Jones. O anche quello pratico ed economico, con divisione (più o meno) equa di spese e compiti. Per fortuna, c'è chi ha scelto di stare insieme per altri «pro»: il più scontato ma di sicuro il più importante, l'amare e il sentirsi amati, per continuare con la condivisione di valori, di passioni, della voglia di costruire con un'altra persona un progetto di vita. Vivere con un'altra persona significa anche avere la possibilità ogni giorno di mettersi in discussione, di migliorarsi, di smussare angoli del proprio carattere non troppo simpatici. Si ritorna così al concetto di equilibrio, spesso legato a quello di compromesso, e che non sempre è facile da accettare. E qui rientrano in gioco i «contro» dello stare in coppia, con tutte le difficoltà del caso nella gestione quotidiana di una relazione. Da questo punto di vista, lo svantaggio più evidente è la mancanza di libertà, di spazi propri o di tempo a disposizione per sé stessi; e ancora, mancanza di libertà, per quelli non troppo fedeli né troppo innamorati, di frequentare o conoscere altre persone. A volte, poco potere decisionale anche nel caso di scelte importanti, legate magari al lavoro o alla famiglia, ma che sono obbligate e bisogna farsele piacere. O ancora, si tratta persino di accettare decisioni forti, come quella di non volere figli o non volersi sposare, ma che si accettano proprio per amore dell'altro. In questo caso, il detto iniziale si rovescia in «Meglio insieme così, che completamente senza di te». Morale della favola? Che ad accogliervi ci siano calzini e mutande da raccogliere a terra o solo un gatto affamato, l'importante è sapere prendere il meglio da ogni situazione.
282SPOSIMAGAZINE
Sull’altare ci si arriva in due.
ACIREALE (CT) Via Floridia, 54/b - T. 392 3535718 info@autonoleggioarmony.it - autonoleggioarmony.it
SIRACUSA (SR) Via Piave, 128 - T. 393 2427790 info@laristocratica.it - laristocratica.it
IN ESCLUSIVA NUOVA MASERATI QUATTROPORTE
MASERATI GRAN CABRIO
MERCEDES CLASSE (E) CABRIO
FIL.PIO CARS AUTOSERVIZI
La FIL.PIO CARS è azienda leader nel noleggio con conducente in Sicilia. La nostra azienda è specializzata nel noleggio con autista di auto di lusso per cerimonia (matrimoni, compleanni ed eventi di qualsiasi genere) e nel noleggio con conducente per servizi transfer, meeting, cene di lavoro, congressi e molto altro! Tutti gli autisti sono selezionati per la loro discrezione, professionalità, educazione e cortesia. Infine, la nostra lussuosa flotta completa tutte le caratteristiche indispensabili per soddisfare la clientela più esigente. A PALERMO. VIA CAVOUR CAMILLO BENSO, 85 - T. +39 091 6622372 VIA GOETHE, 78 (zona tribunale) - T. +39 091 7910185 VIALE REGIONE SICILIANA, 4651 - T. +39 091 525716 fil.pio@libero.it - www.autonoleggiofilpiocars.it MASERATI GHIBLI
PORSCHE PANAMERA
JAGUAR XF
History&Culture
Le chiese
L' ALTARE
Ph: Salvo Annaloro
verso
CASA PROFESSA Palermo
Dalle facciate gotiche alle volte barocche, i più bei luoghi di Sicilia in cui dirsi sì. di Fernanda Anania
Matrimonio, dove celebrarlo? La scelta della chiesa è una delle prime decisioni da prendere durante i preparativi delle nozze di sicuro «tradisce» il tipo di cerimonia che attende gli invitati. Chiesa grande o piccola? Parrocchia di famiglia oppure un'imponente basilica? In città o piuttosto in una chiesetta di campagna? In Sicilia c'è solo l'imbarazzo della scelta, tra gioielli barocchi, basiliche romaniche e persino chiese all'aperto. Eccone qualche esempio.
Ph: Giuseppe Di Salvo
Ph: Giuseppe Di Salvo
286SPOSIMAGAZINE
CATTEDRALE DI SAN LORENZO Trapani
A Trapani si può scegliere un matrimonio solenne nella cattedrale di San Lorenzo. In stile barocco, la chiesa si trova nel cuore del centro storico della città, non lontano da Santa Maria d'Itria (conosciuta anche come Santa Rita), un'altra delle chiese più gettonate dalle coppie trapanesi. Come la Chiesa del Collegio dei Gesuiti, esempio significativo di architettura barocca, che vanta una volta abbellita dagli stucchi di Bartolomeo Sanseverino, discepolo di Giacomo Serpotta. E di stucchi, volute, pregiate tarsie marmoree composte a motivi floreali o figurati è ricca anche Casa Professa a Palermo, mirabile fusione tra architettura, pittura e decorazione plastica. Innumerevoli gli sposalizi celebrati al suo interno. >> pag. 290 CHIESA DI SANTA RITA Trapani
siracusa tel. 349.6724329 www.skylineservices.it info@skylineservices.it
...dall’esperienza nella moda, le emozioni di una cerimonia.
History&Culture
Le chiese
gli invitati sono tanti e cercate una chiesa dal fascino particolare, lasciatevi incantare dalla Basilica di San Francesco d'Assisi, sempre a Palermo: la facciata gotica racchiude uno scrigno di stucchi serpottiani, di marmi policromi e di affreschi di Pietro Novelli. Spostandovi più a sud, un classico per i matrimoni ad Agrigento è la Chiesa di San Nicola, che gode di una splendida vista sulla Valle dei Templi. Nota letteraria: sulla sinistra dell'altare si trova un bel crocifisso ligneo del '400, chiamato il Signore della Nave, che ha ispirato la novella omonima di Pirandello. Nella Sicilia sud-orientale, dove il barocco trionfa, vero gioiello da tenere in considerazione è la chiesa di Santa Maria Maggiore a Ispica, che oltre ad essere stata dichiarata monumento nazionale, ha di fronte uno splendido loggiato, perfetto anche per suggestivi scatti fotografici.
Ph: Skyline
>> Se
Ph: Skyline
Ph: Salvo Annaloro
BASILICA DI SAN GIOVANNI Siracusa
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE Ispica
BASILICA DI SAN NICOLA Agrigento
290SPOSIMAGAZINE
BASILICA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI Palermo
Ph: Giuseppe Di Salvo Ph: Salvo Annaloro
CHIESA DEL COLLEGGIO DEI GESUITI Trapani
Facendo un balzo temporale in avanti, ha tutti i tratti tipici dell’architettura ottocentesca la basilica di Sant’Antonio, a Messina. Ricostruita dopo il terremoto del 1908, l’impianto della chiesa è a tre navate che si innestano direttamente nelle absidi. La composizione è ispirata alle forme dell’architettura rinascimentale.
Ph:Giovanni Federico
BASILICA DI SANT'ANTONIO Messina
Desiderate sposarvi all'aperto? Non lasciatevi scappare allora la basilica di San Giovanni a Siracusa: una struttura romanica-gotica che, a seguito dei gravi danni subiti a causa del terremoto del 1693, conserva una navata a cielo aperto e un altare ricavato da un antico sarcofago, dove si celebrano tutt'oggi cerimonie liturgiche. Oppure, il giardino di San Tommaso e Martiri Inglesi a Sant'Agata Li Battiati, in provincia di Catania: una location originale, ideale per matrimoni in primavera o in estate.
Ph: Skyline
Queste sono solo alcune delle decine di opzioni possibili. Ricordate, in ogni caso, di giocare d'anticipo e decidere per tempo dove sposarvi: alcune chiese sono molto richieste e bisogna scegliere data e ora per il grande giorno anche con uno o due anni di anticipo.
CHIESA DI SAN TOMMASO E DEI MARTIRI INGLESI Sant'Agata Li Battiati (Ct)
SPOSIMAGAZINE291
Non possiamo fermare il tempo, proviamo a catturarne i ricordi.
Palermo. Via Lussemburgo, 56 | T. (+39) 091 6702800 | C. (+39) 335 5273775 salvo.annaloro2005@libero.it www.salvoannaloro.com
Take note!
L'idea in più cadeaux
FOLIES
Oltre le fedi, ecco i regali di matrimonio per lasciare il segno. di Angela Abbate
C'erano una volta, e ci sono ancora, le fedi nuziali. Sono queste sicuramente il regalo più gettonato che i testimoni di nozze o una coppia particolarmente vicina agli sposi regala a chi si appresta a dire «Sì». Ma se non c'è una lista nozze che vi orienta o se invece siete in cerca di idee originali per un regalo a dei cari amici prossimi al matrimonio, potrete trarre ispirazione da qualche suggerimento. Ecco quindi alcune idee particolari e, perché no, divertenti, per un regalo di matrimonio che lascerà il segno.
Se si tratta di una coppia con spirito d'avventura, perché non regalare loro delle emozioni ad alta quota? Potrete scegliere tra un volo, rigorosamente biposto, in parapendio o un lancio di paracadutismo o ancora un volo in elicottero, magari verso una destinazione romantica.
Se lei riesce a carbonizzare anche un uovo in camicia, allora l'idea giusta potrebbe essere un corso di cucina o un cuoco a domicilio, almeno per sopravvivere al rientro dal viaggio di nozze.
Coppie tecnologiche apprezzeranno una videocamera ultramoderna per non perdere neanche un momento del viaggio di nozze o un home theater per gli appassionati di cinema, ovvero ancora un lettore di e-book o l’orologio intelligente con cui leggere e-mail e ricevere notifiche dal proprio smartphone. A quelle giovani e appassionate di musica si può regalare il concerto del loro artista preferito, magari all'arena O2 di Londra.
294SPOSIMAGAZINE
Di sicuro gradimento per la coppia super stressata ci sono i soggiorni relax: un weekend di coccole in qualche mega spa, una notte in una dimora dalle Mille e una notte o un paio di giorni a cavallo immersi nella natura. Se la sposa non è molto freddolosa, potreste optare per regalare un pernottamento in igloo, ma in questo caso serve essere davvero «accollativi», pena la fine di una lunga amicizia.
Se lui non fa altro che correre tutti i santi week-end e lei non salta un giorno di palestra, via libera ad un corso di immersione, una giornata al parco avventura o un one-day golf. Agli amanti del mare potrebbe piacere ricevere un'uscita in barca a vela o a bordo di un'imbarcazione di lusso, con chef a bordo, che segue rotte personalizzate per portarli magari alla spiaggia dove si sono dati il primo bacio.
Adatti a coppie stile «Isola dei famosi» un corso di rafting o di sopravvivenza, roba che poi il matrimonio gli sembrerà una strada in discesa. Regali adrenalinici possono essere anche la guida di una grande macchina da corsa,come una Ferrari o una Lamborghini, o un corso di arrampicata, magari su mura lisce, che può sempre essere utile per sopravvivere alla vita quotidiana.
Take note!
L'idea in più
GIFT
box
Regali personalizzati per ringraziare i testimoni. di Sabrina Raccuglia
I testimoni di nozze sono gli amici o i parenti più fidati che accompagnano nel lungo percorso che porta al giorno del matrimonio gli sposi. Consigliano, supportano o semplicemente stanno vicino agli sposi nel periodo più sognato della vita. Per quello, è dovere degli sposini far loro un regalo che possa ricordargli, nel tempo, l’affetto e la bellezza di quei giorni. Ci sono due scuole di pensiero: alcuni sostengono che il regalo più adatto debba essere una versione più grande della classica bomboniera, quindi un soprammobile da conservare in casa; altri tendono a pensare ad un cadeaux personalizzato, quindi diverso per ogni testimone. Qualsiasi cosa si scelga, l’importante è non fare disparità. Questo non significa che i regali debbano essere uguali, ma sicuramente dovranno avere lo stesso valore. Un viaggio Mentre gli sposi sono in viaggio di nozze perché non regalare ai testimoni una piccola parentesi di divertimento o di benessere? Quella del cofanetto regalo con i voucher per una piccola vacanza in un luogo a scelta è una possibilità che gli sposi scelgono sempre più spesso per far felici i loro testimoni. Tra l’altro, è possibile optare per pacchetti da poche decina di euro a centinaia, adattabili a tutte le tasche. Ad personam Se si conoscono bene le inclinazioni e le passioni dei testimoni, scegliere un regalo diventa sicuramente più semplice. Per il fratello amante della tecnologia l’ultimo modello dello smartphone è un regalo tanto gradito, come per la sorella fashionista sarebbe bellissimo ricevere un bracciale alla moda. In questi casi, andare sul sicuro con i gusti è sempre una scelta vincente.
Il simbolo Il pensiero per i testimoni deve potere parlare nel tempo della giornata del matrimonio. Ecco che ci sono dei classici regali che sicuramente non passano di moda. In molti optano per la cornice porta fotografia, con la foto di testimoni e sposi scattata pochi minuti dopo la fine della cerimonia nuziale. In questo caso per l’effetto sorpresa è necessario che il fotografo faccia un salto mortale per riuscire a stampare in poche ore l'immagine, da inserire nella cornice all’ultimo minuto. Un’altra idea carina potrebbe essere quella di un piccolo album delle nozze: un regalo azzeccato se tra le pagine del libro ricordo ci sono diverse foto dei testimoni con gli amici e gli sposi. In tanti optano, invece, per un gioiello come un ciondolo per una donna o i gemelli per un uomo. Intramontabili gli orologi, meglio se all’ultima moda.
SPOSIMAGAZINE295
Wedding advice
The to-do list
CHEESE Se sorridi, viene meglio.
L'album delle nozze, ricordo indelebile (e imprescindibile) della giornata più importante della propria vita. Un susseguirsi di istantanee che, in alcuni casi, diventano simbolo e rappresentazione iconica della complicità e dell'alchimia alla base del nostro amore, meritando poi un posto d'onore su pareti e mobili di casa con stampe di grande formato e cornici preziose. Momenti unici, ricchi di emozione e felicità, che riflettono, nella tipologia di scatti realizzati, non soltanto la personalità della coppia, ma anche l'atmosfera complessiva vissuta durante il matrimonio. Quale, dunque, lo stile da imprimere ad immagini così cariche di significato? Di sicuro, è ieffettuare una scelta preliminare tra servizio posato e reportage fotografico: se la prima tipologia si collega, solitamente, all'idea di un matrimonio più tradizionale, il secondo genere sta prendendo sempre più piede ed è un po' figlio dei tempi attuali, considerando quanto velocità e condivisione istantanea degli scatti fotografici la facciano oggi da padrone. Sempre nell'ottica di realizzare l'album dei propri
296SPOSIMAGAZINE
di Fernanda Anania
sogni, è importante anche riuscire a stabilire già prima del matrimonio un buon feeling con il fotografo, magari raccontando un po' della vostra storia e del vostro legame, in modo da dare qualche spunto per cogliere al meglio l'essenza dell'evento, l'atmosfera nel suo complesso e i momenti topici, da quelli pieni di pathos a quelli più divertenti. Una scelta originale e innovativa è quella di realizzare, al ritorno dal viaggio di nozze o proprio come ciliegina sulla torta della luna di miele, un altro servizio fotografico, in cui gli sposi spesso posano nuovamente con gli abiti del matrimonio, questa volta in location da sogno, come capitali romantiche, spiagge tropicali e luoghi suggestivi ai quattro angoli del mondo. Sulla stessa linea, ma sicuramente più kitsch, l’idea di preparare dei fotomontaggi composti inserendo scenari divertenti o apocalittici alle spalle degli sposi o di gruppi di invitati. Largo, dunque, alla creatività, senza dimenticare naturalmente di immortalare lo scambio degli anelli e soprattutto di godersi la festa, al di là di pose plastiche o di scatti a ripetizione!
Wedding advice
The to-do list
wedding
FILM Scene da un matrimonio. di Fernanda Anania
Romantico, avvincente, da guardare e riguardare senza mai stancarsi. Come nel caso di vero film «cult», rivedere in video il proprio matrimonio spesso rappresenta per gli sposi un momento estremamente emozionante. Un punto di vista decisamente diverso da quello di amici e parenti che, al ritorno dal viaggio di nozze degli sposini, attendono come un incubo l'invito alla «prima assoluta». Croce e delizia di ogni cerimonia, il video sta subendo una grande trasformazione nel formato, lunghezza e tipologia di montaggio rispetto a quanto finora proposto dai professionisti del settore. Segno dell'evoluzione dei tempi e della tecnologia, anche il «filmino» diventa infatti ultramoderno e utilizza tecniche e strumenti sofisticati. Un esempio su tutti? L'uso di droni per effettuare riprese aeree mozzafiato, con inquadrature spettacolari su cerimonia, location del ricevimento e invitati. Ma non solo: in barba a tutti i luoghi comuni, il wedding film, piuttosto che sotto forma di noioso lungometraggio che nemmeno la «Corazzata Potemkin», sempre più spesso viene proposto come «trailer» anche di soli 2-3 minuti (più frequente la scelta di selezionare circa 15-20 minuti di girato) dal ritmo serrato, con una colonna sonora composta da pezzi scelti personalmente dagli sposi e una selezione di momenti salienti e realmente rappresentativi della cerimonia e dell'atmosfera dell'evento. Se fondamentale è la scelta dell'operatore video a cui affidare il compito, da effettuare chiaramente a monte, altrettanto importante è decidere quale stile utilizzare e quali varianti inserire per rendere il film ancora più coinvolgente. Qualche esempio? Di gran moda per ora le video interviste, dal sapore ironico e divertente, girate con amici e parenti degli sposi, che offrono chicche e retroscena non solo sulla cerimonia, ma sulla coppia stessa; o ancora il «video teaser», la cui brevità e dinamicità si presta alla pubblicazione e condivisione poi sui social network; oppure l'uso della tecnica timelapse, che consiste nella visualizzazione sequenziale e velocissima, in un brevissimo lasso di tempo, di innumerevoli scatti fatti con la tecnica della macchina fissa. Decisamente realistici e coinvolgenti, poi, lo stile «documentario» e «reportage», con inquadrature e scene anche in presa diretta; e quello classico, che segue in modo tradizionale ogni fase della cerimonia e del ricevimento, dai preparativi a casa della sposa fino al taglio della torta. Mettetevi comodi, se è il caso munite i vostri ospiti di patatine e popcorn, e godetevi la visione: il più romantico dei film sta per cominciare!
298SPOSIMAGAZINE
Al cinema
Top Five
in the name of
LOVE
di Tancredi Bua
Ne escono decine all’anno ed è il genere di film che ha conquistato il grande pubblico già agli albori dell’industria cinematografica. È la calamita più usata per il primo appuntamento («Andiamo al cinema? Danno quel film con Justin Timberlake e Mila Kunis»), la scorciatoia più efficace per le dichiarazioni d’intenti di entrambi i sessi. Nella marea di nuove uscite che si aggiungono periodicamente al catalogo, quali sono però i pilastri del genere? Cimentandoci nell’impresa - che a un amante del genere risulta sempre più difficile -, noi di Sposi Magazine abbiamo scelto le nostre cinque colonne portanti, i cinque film d’amore che è impossibile non avere visto:
5 3
5. Lost in Translation – L’amore tradotto | Sofia Coppola, 2003; con Bill Murray, Scarlett Johansson. Charlotte e Bob Harris sono due anime sole, perse nelle strade luminose di Tokyo. Intendono provare a sé stessi di essere ancora vivi, ma per farlo hanno bisogno di un complice. Lo dice Bob a Charlotte, quando parla con lei per la prima volta: «Mi serve un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall’albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai?». Una sera con gli amici, un karaoke da ubriachi, una corsa in taxi a finestrini abbassati, un addio immerso in un oceano di riverbero. Bastano un paio di sguardi, che superano distanza, età e regole. Basta un sentimento che va oltre la carnalità. Unico elemento necessario? La mano di Sofia Coppola.
4
4. Kill Bill | Quentin Tarantino, 2003/2004; con Uma Thurman, David Carradine. «Cosa?!? Ma non era la classifica dei cinque film d’amore che è impossibile non avere visto? Che cosa ci fa qui Kill Bill? Cosa ci fa anche soltanto il nome di quello schizzato visionario di Quentin Tarantino in una classifica del genere?» No, non avete tra le mani la rivista sbagliata: Kill Bill è una storia d’amore. Avete capito bene. Dietro l’immaginario splatter, oltre i momenti da spaghetti western, al di là della colonna sonora tagliente e immediata, l’anima dell’opera più complessa di Quentin Tarantino è una cara, vecchia love story. Tutta sui generis, chiaramente, ma una storia d’amore. Perché la Sposa scopre di essere incinta e decide allora di lasciare il suo vecchio lavoro – di non uccidere più su commissione – per proteggere sua figlia. Per farlo lascia Bill, il suo compagno, che va su tutte le furie. La sua concezione egoista dell’amore lo porta a compiere una strage. Ad uccidere la donna che ama. In fondo, però, è «solo gelosia». E il legame è così forte che nessuno dei due ha veramente la forza di uccidere o lasciar andare l’altro. Certo, la scena finale non è il massimo del romanticismo a cui tanto cinema ci ha abituato, e la frase che sigilla la storia tra Bill e la Sposa non è esattamente quello che ci si aspetta di sentire all’altare. Ma, suvvia, stiamo pur sempre parlando di Quentin Tarantino. 3. Il grande Gatsby | Baz Luhrmann, 2013; con: Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan. Quanto può essere forte un sogno? Cosa si è disposti a fare per rendere reale lo spettro di un amore che smetta di essere la luce verde su un pontile? Oltre la patina mondana delle feste nella sua tenuta di West Egg, lo sa bene Jay Gatsby, l’uomo dal sogno incorruttibile, incarnato in Leonardo DiCaprio, uscito dalle pagine di Francis Scott Fitzgerald. Immerso in un’aura onirica accentuata dalla colonna sonora (su tutte, la composizione originale di Lana Del Rey, «Young and Beautiful»), Il grande Gatsby è una storia d’amore trasportata sulla scacchiera più grande dei sogni personali. La determinazione di Gatsby, primo degli illusi e ultimo vero coraggioso, è la sua forza e il suo tallone d’Achille. Nell’adattamento di Luhrmann, la sua inossidabile idea diventa l’ultimo baluardo dei romantici, il fuoco sacro dei sentimenti, la condanna di ogni innamorato.
2
2. Nuovo Cinema Paradiso | Giuseppe Tornatore, 1988; con: Jacques Perrin, Philippe Noiret, Brigitte Fossey. Alzi la mano chi non si è emozionato davanti al montaggio dei baci censurati che Alfredo regala a Salvatore al suo ritorno in Sicilia. Il tuffo al cuore che si prova davanti a quella sequenza potrebbe essere la prova che distingue gli esseri umani dalle macchine. Perché non è soltanto uno dei finali più toccanti della storia del cinema: è anche un simbolo. Del primo amore di Salvatore, per il cinema e allo stesso tempo Elena. È il simbolo dell’amicizia, di quell’amore legato ad un istante e mai più scordato, del peso dei ricordi che riaffiorano nel silenzio della camera di Salvatore quando, ormai adulto e con il suo sogno realizzato, resta a pensare all’altra fiamma dei suoi desideri, quella che non si è mai spenta e - purtroppo o per fortuna - mai si spegnerà. Maledetta e innocente, come le lacrime che rigano allegramente il suo viso nell’ultima scena.
1
1. Io e Annie | Woody Allen, 1977; con: Woody Allen, Diane Keaton. Quante volte ci siamo lamentati della persona che abbiamo accanto? Quante volte siamo stati sul punto di mandare tutto a quel paese, per cominciare da capo la ricerca di un partner forse meno attraente, ma più compatibile? Eppure, siamo ancora accanto a quella persona. A sopportarne, forse, più i difetti che i pregi. Un po’ come cantava Bob Dylan in «I’ll Keep It With Mine» («Penserai che sono strano, se dico che ti amo non per quello che sei, ma per quello che non sei»): allo Shakespeare del ventesimo secolo è servito un verso, a Woody Allen poco più di 90 minuti di pellicola. E così, nella storia di Alvy ed Annie Hall ha sintetizzato l’illogica logica dei rapporti tra uomo e donna. «Mi resi conto che donna fantastica era e di quanto fosse divertente solo conoscerla - dice, tra le ultime battute, Alvy -. E io pensai a... quella vecchia barzelletta, sapete... Quella dove uno va dallo psichiatra e dice: «Dottore mio fratello è pazzo, crede di essere una gallina», e il dottore gli dice: «Perché non lo interna?», e quello risponde: «E poi a me le uova chi me le fa?». Beh, credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna. E cioè che sono assolutamente irrazionali, ehm... e pazzi. E assurdi e... Ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova». 300SPOSIMAGAZINE
Giuseppe Di Salvo P H O T O G R A P H E R
TRAPANI. (+39) 340 2232844
www.giuseppedisalvo.com
peppedisalvo@icloud.com
Wedding advice
The to-do list
mise en
PLACE
Come assegnare i posti a tavola evitando «incidenti diplomatici». di Sabrina Raccuglia
Tra la miriade di cose da fare quando una coppia decide di sposarsi, l’assegnazione dei posti a tavola degli invitati al ricevimento può sembrare qualcosa di secondario, ma in realtà ha un’influenza di non poco conto sulla buona riuscita del banchetto. Si sa, per gli invitati sarebbe fastidioso trovarsi seduto ad un tavolo con persone sconosciute o con cui non si è molto affini. È compito degli sposi, quindi, concordare la posizione e i gruppi per ogni tavolo in modo da evitare «incidenti diplomatici» che di certo finirebbero per guastare l’atmosfera gioiosa del giorno più atteso. Può sembrare un grattacapo, ma grazie ai consigli degli esperti tutto diventa più semplice. Innanzitutto, sarebbe meglio comunicare alla location i posti a tavola con una ventina di giorni di anticipo, in modo che il catering abbia tutto il tempo di organizzare la sala. Un altro consiglio utile è quello di non dire a nessuno cosa avete deciso per la disposizione dei posti, in modo che gli invitati non chiedano spostamenti. Una dritta importante, poi, è quella di unire le famiglie con bambini nello stesso tavolo: in questo modo i piccoli potranno fare conoscenza e i genitori tenerli sott’occhio a turno, godendosi la festa. È sempre meglio creare tavoli con tutte persone che si conoscono, per evitare imbarazzo ai commensali e soprattutto un caotico andirivieni tra i tavoli di amici e parenti alla ricerca di altre persone conosciute con cui chiacchierare. Infine, sempre meglio optare per i tavoli rotondi che, oltre ad essere molto eleganti, favoriscono una maggiore interazione. In questo modo, i commensali potranno guardarsi in faccia durante il pasto mentre conversano. Il punto della sala in cui gli invitati dovranno trascorrere la serata è una scelta importante da compiere e a cui gli sposi non possono sottrarsi. L’importante è riservare lo stesso spazio sia ai parenti della sposa che a quelli dello sposo che agli amici. I tavoli dovrebbero essere posizionati lontano da porte (il continuo vai e vieni di persone potrebbe infastidire, ndr), casse di amplificazione della musica e soprattutto i bagni. Secondo la tradizione, gli sposi dovrebbero sedere con i genitori e i testimoni. Cosa che non fa più nessuno. Oggi si predilige, infatti, la scelta di un tavolo da soli, per avere maggiore intimità, scambiarsi le prime impressioni e soprattutto per non inibire chiunque voglia venire a fare un brindisi con i novelli sposini. L'importante è che il tavolo dei protagonisti della giornata sia visibile a tutti gli altri.
302SPOSIMAGAZINE
Take note!
L'idea in più
thest
tableau de
Be
MARIAGE Lontani i tempi in cui era solo il modo per indicare il tavolo agli ospiti, oggi è espressione dello stile della coppia. di Sabrina Raccuglia
Tutti a tavola sì, ma con ordine e fantasia. Ottimo alleato per un banchetto di nozze perfetto è il tableau de mariage, che oggi va ben oltre il suo essere uno strumento per indicare agli ospiti il tavolo a cui sono stati assegnati, diventando vera e propria espressione dei gusti e della personalità degli sposi. Di base, naturalmente, si tratta di una sorta di «mappa» che serve agli ospiti per individuare la posizione dei tavoli e i posti loro assegnati. Solitamente il grande tabellone, i segnaposti e i menu vengono realizzati con lo stesso stile scelto dalla sposa anche per bouquet e bomboniere. Per una coppia, però, preparare il tableau de mariage può diventare un gioco divertentissimo. Tutti i tavoli dovranno avere un nome e per sceglierli si ricorre alla fantasia o agli hobby. Ad esempio, gli amanti del cinema chiameranno i tavoli come i film preferiti; per i tifosi di una squadra di calcio i tavoli avranno il nome dei giocatori più bravi; per gli appassionati della letteratura ad ogni gruppo sarà assegnato il titolo di un libro o una poesia. Succede anche di abbinare i nomi dei tavoli alla location che ospita l’evento: i tavoli prenderanno, dunque, il nome di piante o alberi, se il ricevimento è in campagna; o di pesci se, invece, il banchetto è organizzato vicino al mare. In molti optano, poi, per i nomi di pietre preziose, di tessuti, di spezie, di personaggi mitologici, di costellazioni, di coppie celebri. E così via…
Il tutto, però, rigorosamente da completare con una piccola descrizione o un riferimento che sia in grado di suscitare la curiosità degli invitati. Oggi grazie ad Internet si ha la possibilità di sbirciare tra tante idee, utili soprattutto per chi è alle prime armi o non proprio solito a fantasiosi voli pindarici. Sono tanti gli sposini che nei siti specializzati o sui social network come Pinterest pubblicano foto dei loro «capolavori». C’è chi lo realizza, ad esempio, con materiali riciclati come inserti di stoffa o di carta velina e chi, invece, predilige i pizzi e le perle da far aderire su un pannello decorato ad effetto pergamena. In ogni caso, il nome degli sposi deve essere scritto in bella vista e con elegante calligrafia. Oltre a dover essere bello, peròi, il tableau de mariage è soprattutto funzionale: il grande tabellone va posizionato all’ingresso della sala in cui è stato organizzato il banchetto. Gli invitati, quindi, dovranno consultarlo per pochi secondi per sapere a quale tavolo sono stati assegnati e soprattutto con chi. In questo modo si evitano inutili «ingorghi» e caos. Come per ogni cosa, naturalmente, non esistono regole ferree per lasciare a bocca aperta gli invitati. Una cosa è certa, il tableau de mariage deve parlare della coppia. E per riuscirci non potrete fare a meno di concentrarvi sui particolari, quelle piccole cose che distinguono il vostro amore dagli altri.
SPOSIMAGAZINE303
Wedding advice
The to-do list
let the
La scelta di musica e brani deve essere pensata con attenzione. È il filo rosso che racconta la vostra storia.
MUSIC
play di Alessia Rotolo
La musica che accompagna una coppia che si accinge a dire sì ad un'unione lunga una vita deve avere un ruolo di primo piano e non può essere lasciata al caso. È il leitmotiv che segue gli sposi dalla cerimonia al banchetto nuziale, che come un filo rosso racconta la storia dei due: ogni coppia infatti ha i propri gusti, il proprio stile e, quasi sicuramente, anche una canzone che li ha uniti e li unisce, evocando ricordi e momenti indimenticabili tra i due. La musica crea un clima speciale, in grado di far sentire gli invitati coinvolti e a proprio agio, sia durante la cerimonia, sia al ricevimento. La scelta meno impegnativa e assolutamente intramontabile è l’organo in chiesa, accompagnato magari da un soprano. Se, però, siete alla ricerca di qualcosa di nuovo o di particolare, avete solo l'imbarazzo della scelta. Oggi le scelte possono dirsi praticamente infinite: indimenticabili sensazioni ve le può regalare l’arpa, sia solista sia accompagnata da un violino o da voce sola. Queste sinergie creano indubbiamente un’atmosfera romantica e molto coinvolgente dal punto di vista emotivo. Oltre ai sempre più presenti quartetti di archi o gruppi di flauti, un nuovo elemento che inizia a sentirsi durante la celebrazione religiosa è il clarinetto. Per chi vuole una celebrazione gioiosa e fortemente coinvolgente ci sono, poi, i cori gospel. Bisogna tener conto, però, di un punto fondamentale: mentre in Comune viene data ampia libertà di scelta, in chiesa è possibile avere a che fare con alcune piccole restrizioni. Infatti, potrebbe capitare che il parroco che celebra la messa ponga il veto sulla musica non sacra: informatevi per tempo, dunque, dato che potrebbe influenzare la selezione del musicista. In chiesa, inoltre, non sempre è possibile mantenere un sottofondo musicale per tutta la durata della cerimonia, cosa invece usuale in Comune. Una delle ultime tendenze in fatto di scelte musicali legate al matrimonio prevede la possibilità di prediligere le colonne sonore dei film. Scelta che può rivelarsi una mossa saggia: questo tipo di musica, infatti, è composta appositamente per suscitare forti stati d’animo ed emozioni e, se sapientemente usata durante la cerimonia o il ricevimento, può risultare davvero efficace, creando un’atmosfera struggente e appassionante. Durante il ricevimento nuziale, l'atmosfera si rilassa e i momenti musicali assumono un'altra connotazione. Durante il pasto è consigliabile una musica di sottofondo non troppo rumorosa, lounge, che crei un clima disteso e conviviale. Si cambia registro alla fine del pranzo o cena, quando ci si può scatenare con balli e musica che rispecchiano i gusti della coppia, rock and roll, balcanica, manouce, latina, per arrivare all'house, r&b, raggae, rap o, se gli sposi non sono tipi prorpio scatenati sulla pista da ballo, si può procedere con le colonne sonore dei film o con la musica classica. Una cosa è certa: è coinvolgente dare l'avvio alle danze con la canzone preferita dalla coppia e, un altro momento indimenticabile, è il ballo della sposa con il papà.
304SPOSIMAGAZINE
Amore a prima nota!! Dagli spartiti di musica classica al jazz, dalla chiesa agli spazi che accoglieranno il banchetto nuziale. Il giorno del matrimonio non potrà fare a meno di essere all’insegna della musica, con una colonna sonora ogni volta in grado di raccontare gli sposi e il loro amore. E’ con questo obiettivo che nasce lo staff artistico “Musica per gli sposi”. Gli innamorati potranno scegliere tra esperti strumentisti che suonano il violino, la viola, il violoncello, il contrabasso, il pianoforte, l'organo, l'arpa, il sax, il flauto, la chitarra, la tromba, il clarinetto, le percussioni e la tastiera. A fare parte del gruppo anche le voci del soprano, del tenore e del coro. Nel giorno delle vostre nozze, dunque, non vi resta che scegliere il “sound” giusto per accompagnare il giorno del Sì.
T. (+39) 329 8830945 info@musicaperglisposi.com www.musicaperglisposi.com
Il giradischi
Top Five I duetti che hanno segnato la storia della musica.
Armonia di coppia
di Tancredi Bua
Per qualsiasi coppia è fondamentale trovare un’armonia. Un matrimonio che possa definirsi duraturo pone al suo centro l’armonia degli sposi: nessuno deve prevalere su nessuno. Scriveva il filosofo Giordano Bruno che «non è armonia e concordia dove è unità, dove un essere vuol assorbir tutto l’essere; ma dove è ordine ed analogia di cose diverse; dove ogni cosa serva alla sua natura». Noi di Sposi Magazine abbiamo pensato di puntare i riflettori su quelle canzoni che hanno rappresentato il più armonioso dei «matrimoni» registrati su disco, i 5 duetti uomo/donna che portano avanti la fiamma dell’armonia:
5
Ev’rytime We Say Goodbye (1961, Ray Charles & Betty Carter): lui è la voce che unisce soul, jazz e lo spirito stesso del rock and roll. Lei è una delle più grandi improvvisatrici jazz che la musica abbia mai conosciuto. In Ev’rytime We Say Goodbye, il classico di Cole Porter, Charles e la Carter cantano le stesse identiche parti, mettendo in contrasto le loro voci. Banale legge, ma semplice verità: gli opposti si attraggono. E la canzone diventa un monumento alla musica, un inno trasognato («Ogni volta che ci salutiamo, io muoio un po’») al non lasciarsi mai.
3
4
2
1
Ain’t Nothing Like the Real Thing (1968, Marvin Gaye & Tammi Terrell): Ray Charles e Betty Carter non stavano insieme. Lucio Battisti e Mina condividevano semplicemente un palco. Con Marvin Gaye e Tammi Terrell, le cose si complicano. Lui era il principe della Motown, lei divenne nota proprio grazie ai duetti con Gaye. Il legame che c’era tra loro era evidentemente più di un duetto: chi parla di relazione platonica, chi di vera e propria storia d’amore. In ogni caso, alla morte della Terrell (giovanissima, a soli 25 anni), Marvin Gaye cadde in uno stato di depressione da cui si riprese con grandissima fatica. Perché? Basta ascoltare una canzone come Ain’t Nothing Like the Real Thing per capire a che livelli fosse la loro intesa, quando entravano in studio di registrazione. Le armonizzazioni vanno sulla stessa linea d’onda, non c’è alcuna lotta per accaparrarsi il centro del pezzo. Equilibrati come i violini in accompagnamento. Non è un caso se il giornalista Cameron Crowe, guardando una foto del matrimonio di Barack e Michelle Obama, l’abbia definita «in puro stile Marvin & Tammi» I’m Gonna Make You Love Me (1968, Diana Ross & Eddie Kendricks): stessa alchimia di prima, tra i leader di due gruppi che però non si erano mai incontrati prima d’ora su un album. Diana Ross era la leader delle Supremes, il gruppo femminile di punta della Motown. Eddie Kendricks, dalla sua, era uno dei cantanti dei Temptations, il gruppo maschile di punta della stessa etichetta. Per un esperimento della casa discografica, finirono a registrare un disco insieme. E I’m Gonna Make You Love Me è il duetto tra la Ross e Kendricks che rende palpabile l’armonia tra le voci di due mondi così diversi eppure così simili. Come una di quelle coppie sorte nell’arco di pochi giorni, che nulla hanno mai condiviso, capaci di confessare i segreti a uno sconosciuto che si sta facendo strada verso l’angolo più recondito della loro mente.
306SPOSIMAGAZINE
Medley a Teatro 10 (1972, Lucio Battisti & Mina): non esiste una registrazione in studio per questo medley che unisce sette composizioni a firma Mogol/Battisti (Insieme, Mi ritorni in mente, Il tempo di morire, E penso a te, Io e te da soli, Eppur mi son scordato di te, Emozioni). La versione contenuta in Signori... Mina! Vol. 1 (Raro! Records, 1993) immortala un duetto dal vivo che la coppia registrò durante la terza edizione del varietà televisivo «Teatro 10» (1972). Per più di otto minuti, due delle colonne della musica popolare italiana - entrambi all’apice del proprio successo, straripanti di talento ed affiatamento - attraversano la storia del pop di quegli anni, dalle hit di più facile presa come Il tempo di morire alla velata malinconia di Emozioni. Prima su piste separate, poi in un’unica voce. Che neanche il fragore degli applausi del pubblico riesce a spezzare.
Don’t Give Up (1985, Peter Gabriel & Kate Bush): il confine tra pop e metafisica è sottile. Don’t Give Up significa non arrendersi. C’è un riff di basso, ad apertura del brano, che parte da un’altra dimensione e arriva nella più nera delle notti di una qualunque metropoli. Peter Gabriel canta con la sincerità di chi ha perso tutto: Kate Bush è sempre lì a risollevarlo, in quella che risulta essere la parte più luminosa del pezzo. Bastano tre frasi semplici, cantate con voce cristallina: «Non arrenderti, hai gli amici. Non arrenderti, non sei ancora stato battuto. Non arrenderti, so che puoi farcela». È questa la formula per uno dei successi più grandi della storia della musica. È un continuo venirsi incontro, un continuo appoggiarsi alla voce dell’altro. Com’erano Simon e Garfunkel nella copertina di Bridge Over Troubled Water. Com’erano Springsteen e Clarence Clemons nella storica iconografia di Born to Run, nella strada di ritorno al «place where we belong».
WEDDING
the
party
SPOSIMAGAZINE307
Take note!
Lo sapevi che...
WEDDING part 2
curiosity di Angela Abbate
4
C’è ancora chi fa la cravatta «a pezzi»
La tradizione prescrive che sia lo sposo a sfilare la giarrettiera e lanciarla agli ospiti di sesso maschile. Un'altra tradizione prevedeva che la giarrettiera venisse fatta a pezzi dal marito e donata a più invitati. Su questa scia l’usanza, in alcune zone d'Italia, di tagliare in piccoli pezzi la cravatta dello sposo, poi distribuita tra gli uomini invitati in cambio di una piccola donazione in denaro da dare poi alla coppia. Usanza che sta ormai scomparendo, però.
5
Cosa fa chi prende il bouquet?
Le donna colpita dal bouquet della sposa dovrebbe ballare insieme all'uomo che ha presso la giarrettiera; la tradizione dice che l'uomo deve dare la giarrettiera alla donna che ha preso il bouquet, per indossarla prima del ballo insieme.
Il corredo «povero» di Elisabetta di Baviera
6
A che ora sposarsi?
Gli sposi oggi scelgono liberamente l’orario delle proprie nozze ma fino a tutto l'Ottocento le nozze religiose in Italia si celebravano solo ed esclusivamente la sera, in casa della sposa, seguite da danze e banchetti. La mattina era riservata, invece, ai matrimoni reali. L'usanza di celebrare i matrimoni di mattina è dei francesi. Negli anni Venti venne di moda sposarsi alle due del pomeriggio. La fascia oraria compresa fra le undici del mattino e mezzogiorno e mezzo è, invece, la preferita dai reali di tutto il mondo, ancora oggi.
308SPOSIMAGAZINE
7
Oggi la dote della sposa consiste in corredi di biancheria, asciugamani, servizi di piatti e bicchieri. Se una donna nobile doveva sposarsi nel Settecento doveva possedere, invece, almeno 85 paia di guanti, tra corti e lunghi. Elisabetta di Baviera, quando sposò Francesco Giuseppe d’Austria, venne criticata perché aveva un corredo misero che contava solo 20 dozzine di paia di guanti, 14 dozzine di paia di calze e 113 paia di scarpe.
Partner
Take note!
New essential
wedding
THEME
Dalla stagione al colore, dalla tradizione al ritorno al futuro, le nozze vanno personalizzate. Scegliendo un tema, il vostro. di Antonella Giovinco
C’è chi il matrimonio lo sogna sin da bambino e lo vuole classico e tradizionale. C’è chi invece cerca l’idea diversa, nuova, spiritosa e originale e si trova a caccia di un tema, che dia anima alla festa e, perché no, coinvolga anche gli invitati.
Il tema stagionale
Fiori, frutti, natura: non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’ispirazione primaverile o autunnale, in spiaggia o in montagna: quello legato alle stagioni è senza dubbio uno dei temi più ricorrenti e comuni a cui fare riferimento. E così i protagonisti possono essere fiori, uccellini, prati e bomboniere green fatte di semi o piccole piantine in vaso.
310SPOSIMAGAZINE
Il tema d’antan
L’idea di viaggiare nel tempo, anche solo per un giorno, con un’atmosfera vintage e ispirata a un’epoca diversa: gli anni Cinquanta o Sessanta, i Venti o Trenta. Una sposa Fifties avrà rossetto e smalto rosso, eyeliner impeccabile, perle e onde vintage, gonna a ruota e open toe col fiocco. Sulla tavola Coca Cola in bottigliette di vetro e milkshake con cannucce millerighe. E ovviamente una macchina d’epoca a portar via gli sposi. Un gusto retrò che potrà creare un effetto nostalgia che coinvolgerà tutti gli invitati. Idem con gli anni del Charleston e le atmosfere rigorose d’inizio secolo.
Per veri romantici e nerd
Un film, un libro, una favola a cui si è affezionati. Per i più romantici (da «Via col Vento» a «Romeo e Giulietta») e sognatori («Cenerentola», «Alice nel paese delle meraviglie»), senza tralasciare i più nerd (gotico, Star Trek, super eroi, Tim Burton).
Wedding in technicolor
Altra scelta gettonatissima è quella legata ai colori: verde menta, pesca, malva, gold e chi più ne ha più ne metta. Dal blu al rosso, non c’è sfumatura che non possa diventare protagonista se interpretata con stile: dall’abito alle decorazioni, dai fiori al cibo. E perché non stabilire un dress code anche per gli invitati che potranno sbizzarrirsi sul tema?
Nozze con… passione
E infine gli hobby. Quelli degli sposi, che magari ne hanno qualcuno in comune che li ha fatti incontrare. Come andare in bicicletta. E allora le due ruote possono diventare protagoniste, dalla grafica per le partecipazioni all’allestimento dei luoghi della cerimonia, coi cestini portafiori o porta bomboniere. Oltre a condurre gli sposi, al posto della surclassata automobile. E chi non vuole prendersi sul serio neanche il giorno delle nozze può puntare sui giochi: quiz o cruciverba per intrattenere gli invitati, da completare rispondendo a delle domande sugli sposi. O una grande caccia al tesoro, con indizi mascherati su cuori di carta handmade. E poi tavoli con giochi da tavolo, mazzi di carte e angoli dedicati a biliardo, calcetto, bocce, limbo. Fate il vostro gioco!
SPOSIMAGAZINE311
Get married in
Autumn
Aria che rinfresca e colori che riscaldano: la magia dell’autunno arriva come una promessa di un’estate che ci lascia ma che ritornerà non prima di essersi abbandonata dolcemente al rigore dell’inverno. Sposarsi tra settembre e ottobre è la scelta migliore per chi desidera giornate di sole ma temperature decisamente più miti. Location ideali per questo periodo sembrano essere agriturismi e casali, rustici come un fienile o una fattoria della campagna inglese.
FIENO di Antonella Giovinco
amore e fantasia
Autunno, promessa d'estate... eterna. La location Gli spazi interni prendono il soppravvento, ma giardini e portici sono una buona soluzione alternativa se adeguatamente coperti con tendoni e gazebi. L’ideale, poi, sarebbe trovare un vero ex fienile, coi soffitti altissimi, in legno, da decorare in bianco per una festa super chic. Se avete in mente una cerimonia religiosa, potete optare per una location dove fare tutto, con cappella annessa, così da evitare agli invitati numerosi spostamenti.
312SPOSIMAGAZINE
Decorare coi fiori e con… la frutta
Giochi di luce con candelabri e colori caldi per le decorazioni floreali sono consigliabili, così da ricreare un ambiente intimo e suggestivo. Orchidee con le rose, peonie, fiori di campo, calle, girasoli, edera. Restate in mood autunnale coi toni caldi del rosso e del porpora oppure i classici avorio e panna con tenui venature rosate. Giocate con combinazioni di frutta e verdura di stagione per un ambiente più rustico (zucche, balle di fieno…), altrimenti grandi anfore da cui ricadano eleganti orchidee o cascate di rose dai colori più caldi come il rosso intenso, il fucsia o l´arancio.
La tavola
Carni rosse, cinghiale, maialino, tartufo, patate, torte salate e verdure in tutte le salse: in campagna vince un menu rustico e sostanzioso, accompagnato da abbondante vino rosso. L’idea in più è l’angolo dei liquori alla fine del banchetto e un gran finale di buffet di dolci: crostate, apple pie e torte glassate vi faranno restare nello spirito bucolico che avete scelto.
Il look degli sposi
Per lei, via libera a tessuti anche più impegnativi, pizzi e merletti in primis, giacchine stile impero e vezzose mantelline. Magari un cappello al posto del tradizionale velo e guanti, o un ombrellino, per le foto e il ricevimento. Per lui, completo classico o tre pezzi in fresco di lana, nei colori nero e grigio fumo, magari gessati o con righine sottili. Il vezzo è indossare le bretelle (concesse in deroga nei matrimoni informali) oppure osare con accessori particolari, ad esempio con un cappello a cilindro, una coppola o un orologio da taschino.
SPOSIMAGAZINE313
Take note!
L'idea in più
FUN let's have
Il matrimonio è una festa. E come tale, bisogna che sia divertente. di Sabrina Raccuglia
Il desiderio di tutti i fidanzati è che il loro matrimonio sia un evento unico, in grado di rimanere nel cuore dei partecipanti. È certo che gli ospiti ricorderanno i particolari e sicuramente quanto si sono divertiti. Purtroppo, durante un banchetto di nozze, la possibilità di annoiarsi è sempre dietro l’angolo. Gli invitati, prima del momento del ballo, rischiano di rimanere seduti al tavolo per ore a rimpinzarsi di cibo in attesa del lancio del bouquet. A volte, infatti, anche i più conosciuti balli di gruppo non bastano. Per questo, negli ultimi anni, gli sposini sono sempre più attenti alle esigenze degli ospiti e organizzano attività per intrattenere gli amici durante la serata.
I giochi
Una tendenza a stelle e strisce è quella del gioco «Io spio», che di solito viene organizzato per i bambini ma che comincia a piacere anche agli adulti. Bisogna fornire agli invitati una lista di scene o oggetti da fotografare, come una borsa rossa, un piatto di frutta, un bacio tra gli sposini o delle scarpe verdi. Chi entro la fine del banchetto avrà fotografato tutto quello che gli sposi hanno richiesto, riceverà un premio.
Le foto
Negli Stati Uniti va tantissimo di moda il «Photo Booth». Si tratta di pannelli con uno spazio in cui inserire il viso. In questo angolo gli invitati potranno divertirsi a farsi delle foto spiritose, con le sagome degli sposini o di personaggi famosi come attori e calciatori. Un must have per gli sposi più nostalgici è la Polaroid: gli ospiti dovranno attendere pochissimi secondi per avere tra le mani la foto che hanno scattato con gli sposi o con gli amici.
La musica
Candy buffet
Fa impazzire i grandi e piace tantissimo anche i bambini: sono i tavoli imbanditi con cesti di caramelle e confetti di tutti i gusti. Gli ospiti avranno modo così, in attesa del taglio della torta, di gustare qualcosa di dolce e che potranno anche portare a casa in graziose confezioni colorate.
314SPOSIMAGAZINE
Sempre più sposi-ballerini decidono di fare del tradizionale primo ballo da marito e moglie una coreografia studiata anche con largo anticipo. Spesso queste danze prevedono cambi di abito o l’utilizzo di qualche accessorio spiritoso come un boa di piume o degli occhiali da sole stravaganti. Quasi sempre queste danze coinvolgono i testimoni degli sposi o i genitori. Chi non vuole improvvisarsi ballerino, però, può sempre consegnare al dj o a chi si occuperà della musica una playlist che possa incontrare i gusti di tutti e che faccia alternare i momenti revival a quelli romantici, passando naturalmente per quelli di danza sfrenata.
Lasciamo spazio ai vostri desideri. Villa Dominici è sempre lieta di accogliere i suoi sposi in un’atmosfera di raffinata eleganza. Il vostro matrimonio sarà un momento esclusivo e memorabile che i vostri ospiti ricorderanno sempre con piacere. La competenza del nostro personale vi permetterà di curare nei minimi dettagli la preparazione della vostra festa affinché possiate viverla intensamente e con entusiasmo. Villa Dominici vi ricorda che ospita sempre un solo matrimonio al giorno per garantirvi tutta l’attenzione nel giorno più importante della vostra vita. Villa Dominici: esclusività ed eleganza.
VIA DON MILANI, 73 CARINI (PA) Tel. 091 8815594 · Cell: +39 339 2322153
www.villadominici.it
Around the world
Relax
InterContinental Bali Resort
thest
Be
DREAM
Club Iliade Clubhotel Riu Karamboa
land
Seguiteci tra i resort più incantevoli del pianeta... Dove? Non importa. Ciò che conta è sentire: il sole sulla pelle, il sale sulle labbra, la brezza tutto intorno. Assaporare il gusto di un «dove» lontano dal tempo e dallo spazio. Vivere nel segno della bellezza, concedendosi solo momenti di puro relax.
Phou Vao by Orient-Express
Qualia Resort
Blue Lagoon Marsa Alam
318SPOSIMAGAZINE
Grand Hotel Resort Ma&M
Immaginatevi lì, nella hall di un resort a cinque stelle - o forse qualcuna in più - a vostra scelta tra quelli sparsi nel mondo. All’ingresso di un paradiso in terra. Trafelati, tra un numero di valigie che se ne perde il conto e con ancora addosso il fumo caotico e stressante della città. Un giovane in livrea si fa carico di oggetti che, da lì a poco, non serviranno più. Che dimenticherete senza patemi né drammi. E persino il cellulare diventerà una noia.
Qualche passo appena ed ecco che vi si schiudono le porte di una «private house» circondata dall’acqua cristallina di una piscina che ne sfiora gli ingressi: luci soffuse, orchidee e fiori di loto, grandi vetrate al posto di muri e porte. Nel Jamahal Private Resort&Spa, a Bali, vi accomoderete in una vera oasi del sensi e del cuore.
Onyria Marinha Edition Hotel & Thalasso
Clubhotel Riu Karamboa
Four Seasons Resort Hualalai
A questo punto non potrete fare a meno che concedervi il primo vero attimo di realx, quello di un bagno per rigenerarvi, per lasciarvi alle spalle la città e abbracciare una settimana senza spazio né tempo. Al Qualia Resort, nell’Isola di Hamilton, in Australia, la vasca è vista mare: ci sarete solo voi, una grande finestra dove gli infissi sono ridotti al minimo e l’oceano. Cristallino, immenso. È il momento di scendere in piscina. E per questo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Che sia a sfioro come nell’InterContinental Bali Resort o nel malesiano Pangkor Laut Resort, all’aperto come al Club Iliade, nell’Isola di Gerba, e al Phou Vao by Orient-Express, a Luang Prabang nel Laos, dovrete portare con voi solo costume e infradito. Se poi il vostro desiderio è sdraiarvi al sole ma lasciandovi sfiorare dall’acqua, il bordo vasca del Clubhotel Riu Karamboa, a Capo Verde, fa al caso vostro.
Jamahal Private Resort&Spa
Prima di rientrare in camera e prepararvi per la sera, corre l’obbligo di passare dalla spa. Massaggi, infusi, saune e docce emozionali vi stanno aspettando. Immaginate il calore sulla pelle, accappatoi che sembrano tessuti con la seta, un odore speziato nell’aria. Al Grand Hotel Resort Ma&M, alla Maddalena, vi sembrerà di toccare il cielo con un dito, letteralmente: sul tetto dello spazio della spa in cui si trova la piscina, infatti, sono applicate delle luci che ricreano i contorni di un’arcata stellare.
Pangkor Laut Resort
Qualia Resort Shams Alam Beach Resort
Fatto un bagno caldo, pettinati i capelli, indossati abiti e accessori giusti, qualche goccia di profumo sulla pelle ed ecco che la serata può prendere il via. Come? Fin troppo semplice: sorseggiando un calice di Champagne, mentre la vista si perde tra l’acqua e il cielo. Adesso non vi resta altro che decidere come trascorrere la notte. Per quello, beh, fate un po’ voi…
SPOSIMAGAZINE319
www.villapietraviva.it
ROMANTICA e CHIC!
t
www.villapietraviva.it
Strada Fraginesi Costamante, 160 - Castellammare del Golfo (TP)
Get married in
Winter
In cima ad una montagna, sotto i fiocchi di neve. Tranquilli, il gelo non lo sentirete neppure...
VERTIGINE
di Antonella Giovinco
d'amore
Una nuvola di bianco, che avvolge non solo la sposa ma tutti gli invitati in uno scenario incantato, che sa di favole e principesse. Il colore è quello giusto, la cornice suggestiva. Una montagna ricoperta da candida neve, un sì ad alta quota, magari mentre il cielo «getta» soffici fiocchi sul primo bacio da marito e moglie. Non temete il gelo, perché il calore della festa scalderà anche gli invitati più freddolosi, in un silenzio ovattato dal soffice tappeto naturale in cui saranno impressi i primi segni del passaggio della coppia. La sposa dovrà essere pronta a rinunciare a scollature abissali. Almeno fino al ricevimento in una calda baita o in uno chalet le cui sale siano riscaldate dai camini accesi. All’aperto potrà optare per un’originale tuta da neve immacolata, un caldo piumino o un’avvolgente stola di pelliccia. L’arrivo all’altare potrà essere sugli sci o a bordo di una romantica slitta trainata da cavalli o – per i più sportivi e avventurosi, tolte scarpe e decolleté - con romantiche (e divertenti) discese di coppia sulle piste con snowboard o slittino.
320SPOSIMAGAZINE
Agli invitati andrà ricordato di non dimenticare sciarponi e catene da neve e, tra i gadget nuziali, non tralasciamo un bel sacchettino di sale grosso che - oltre a essere foriero di buona fortuna - potrà rivelarsi essenziale per evitare il formarsi di fastidiose lastre di ghiaccio e spiacevoli inconvenienti tra uno spostamento e l’altro o prima del rientro a casa. Di buon auspicio e utile a ricostruire le fiabesche atmosfere del Nord, qualche rametto di vischio sparso qua e là, per suggerire a sposi e ospiti di richiamare la buona fortuna e invitarli a qualche bacio beneaugurante.
E poi il convivio, con un menu ricco. Vino rosso e i camini a riscaldare l’atmosfera. Al piacevole scoppiettare della legna potremmo associare alcune fette d’arancia lasciate ad essiccare vicino alle braci: il profumo darà subito aria di festa e i frutti potranno decorare tavole imbandite e impreziosire anche i dettagli più particolari.
Infine un’idea originale: creare l’angolo dedicato a tè e tisane. Perché rinunciare all’inebriante profumo dello zenzero o della cannella mescolato a preziose foglie di infusi? Una tazza bollente sarà molto apprezzata soprattutto a fine banchetto, quando gli ospiti si attarderanno in chiacchiere crogiolandosi al tepore della bevanda fumante. Un tavolo ben allestito con una buona varietà di tè e tisane, piccoli cucchiaini fatti di zucchero cristallizzato e dei biscottini per i più golosi contribuiranno ad esaltare l’atmosfera calda e conviviale di una meravigliosa, indimenticabile giornata sulla neve.
Take note!
«Social» life
SMARTmarriage di Sabrina Raccuglia
L'amore ai tempi di Internet.
Cerimonia per pochi intimi? Scatti privatissimi? Pettegolezzi e retroscena conosciuti solo da chi era presente? Dimenticate tutto questo: oggi il matrimonio è più social che mai. Al punto che una catena alberghiera di New York ha messo a disposizione degli sposi il social media wedding concierge: alla «modica» cifra di 3.000 dollari, è possibile avere un servizio globale e totalmente personalizzato che segue (e fa seguire) online e su tutti i social network ogni fase del matrimonio. Dal live-tweeting della cerimonia, con la creazione e l'utilizzo di hashtag dedicati all'evento, a brevi filmati su Vine, alle immagini su Instagram e a quelle postate su Facebook con tanto di tag, il servizio include anche la realizzazione, prima del grande giorno, di un «Wedding Blog», oltre alla raccolta su Pinterest della lista nozze e dei desideri per la luna di miele. E qualora non doveste avere a disposizione questa cifra per affidare ad un professionista il «gravoso» compito di rendere la festa più pubblica possibile, non perdetevi d'animo: gli amici che postano foto, video e commenti dell'evento su Facebook non mancano mai. Per non parlare dei siti specializzati in creazione di domini personalizzati: in questo modo, ogni coppia di sposi può disporre di uno spazio web dove sbizzarrirsi nel raccontare la propria storia d'amore o postare foto e video. E ancora, creare un blog per mostrare retroscena e preparativi del grande giorno, pubblicare la lista nozze e permettere così agli invitati di scegliere il dono (o la cifra da dare, nel caso ad esempio che la wedding list coincida con la luna di miele). Non è difficile pensare che i passi successivi di questa metamorfosi saranno l'album (virtuale) delle nozze pubblicato su una Cloud, la spedizione via mail di partecipazioni ed inviti, la creazione dell'evento sul calendario di Facebook. Il must in assoluto? Scattare un selfie con i neo marito e moglie. Mano, dunque, a smartphone e tablet per immortalare l'arrivo della sposa, l’uscita dalla chiesa, il taglio della torta. Ricordate, però, che smanettone non fa rima con cafone: evitate, quindi, di pubblicare foto senza il consenso degli sposi, di gettare in pasto alla folla giudizi e critiche taglienti e di esagerare con scatti e riprese durante la cerimonia, che rimane pur sempre un momento solenne e importante nella vita della coppia. Oltre che il più smart, s'intende.
SPOSIMAGAZINE321
Get married in
Spring
In primavera si risvegliano i sensi e la voglia di aria fresca.
PLEIN
en
air
di Antonella Giovinco
Primavera che risveglia i sensi, natura che rinnova i colori, l’amore nell’aria. Voglia di scoprirsi e di stare all’aria aperta. Voglia di leggerezza legata all’idea di un matrimonio en plein air. Fuggire dalla città e dalle regole di un matrimonio formale, ma senza rinunciare alla classe e al buon gusto nei dettagli. Sposarsi sull'erba o su una spiaggia assolata, aspettare la sera per dirsi sì alla luce rosa del tramonto, tra candele profumate e con i piedi nudi.
Cosa indossare
Parole d’ordine semplicità, naturalezza e un pizzico di stile. E viene in mente un abito da sposa in tessuto fresco e leggero come il voile, il tulle o il sangallo, senza strascichi o ricami eccessivi: svolazzante e leggiadro come una Venere di Botticelli o la sua Primavera. Capelli morbidi e quasi spettinati, ornati di fiori purché spontanei e delicati, come il lathyrus o le margherite. Che ritroveremo nel bouquet, fatto di fiori di stagione, quasi rubati da un prato compiacente.
322SPOSIMAGAZINE
Oggi sposi
L’arrivo non vede rombare auto da parata, ma una spiritosa Cinquecento, una Vespa dall’allure anni `50 o un Maggiolone colorato e addobbato in maniera allegra, che conduca gli sposi a una tavola total white immersa nel verde: una soluzione perfetta per un matrimonio giovane e creativo, animato dagli amici più cari.
La colazione sul prato
Chi non ricorda la magia delicata de «Le déjeuner sur l'herbe» di Manet? E allora perché non ricreare un'inedita atmosfera da pic-nic, con carne fredda, tramezzini al caviale, uova decorate, crostacei cupcakes e sfiziose crudités di stagione? O ricreando un’atmosfera alla Belle Epoque – via libera a valige porta vivande d’antan originali, posateria in argento e cristalli: canapè e macaron saranno i protagonisti del banchetto per un successo assicurato. Infine, l’ispirazione provenzale: grandi cuscini che riprendono i freschi colori della lavanda del giardino aromatico e romantici portacandela bianchi pronti a illuminare di magia la serata.
Terra madre
Insomma, la natura fa da sfondo all’evento: basta prendere spunto da essa per declinare non soltanto i momenti della festa, ma anche tutti gli altri dettagli della cerimonia, con sapiente uso del mix&match. E quindi partecipazioni in carta naturale e mise en place in carta di riso ecologica e biodegradabile.
L’idea in più
Ventagli originali da distribuire a tutti gli invitati, lasciandoli poi come simpatici cadeaux; o tanti cappelli colorati a tesa larga appesi ai rami: un gioco funzionale e divertente che di certo verrà ricordato per la sua originalità. SPOSIMAGAZINE323
www.costaponente.it
Naturalmente Unico. CIRCOLO NAUTICO COSTA PONENTE | (+39) 091 450427 | info@costaponente.it Via Giuseppe Pavone, 91 | Capo Gallo - Mondello (PA)
Il mare è quello incontaminato di Capo Gallo. Il verde è quello della natura rocciosa che si infrange nell’acqua. Il cielo è quello libero dalle luci e dai fumi della città, fatto solo di sole o di stelle. Immerso in una riserva naturale di straordinaria bellezza, il Circolo Nautico Costa Ponente è la location ideale per celebrare un giorno fondamentale come quello delle vostre nozze. Il grande giardino vista mare è lo scenario naturale per ospitare un evento che lo staff della struttura organizzerà in ogni dettaglio: dall’allestimento degli spazi e del banchetto alla composizione e preparazione del menu, con un occhio sempre attento alla scelta dei prodotti e delle materie prime da portare a tavola. Bellezza, eleganza e qualità. In tre parole, Circolo Nautico Costa Ponente.
COSTA PONENTE - circolo nautico www.costaponente.it
Take note!
Lo sapevi che...
WEDDING part 3
8
curiosity di Angela Abbate
Il riso… del Genio Buono
Una delle tradizioni più antiche del matrimonio è sicuramente il lancio del riso. Secondo un’antica leggenda cinese, il Genio Buono, nel vedere i contadini soffrire perché colpiti da una grave carestia, si impietosì e sacrificò tutti i suoi denti, disperdendoli in una palude. Dopo un po' di tempo l'acqua li trasformò in semi da cui germogliarono migliaia di piantine di riso: da quel giorno, quindi, dove c'è riso c'è abbondanza e il lancio dello stesso sugli sposi è dunque simbolo di amore e di prosperità.
10
Quando le bomboniere erano opere d’arte
Una curiosità simpatica riguarda le bomboniere, oggi offerte dagli sposi ai loro ospiti in segno di riconoscenza per aver partecipato alla loro festa. Le prime bomboniere (dal francese bon-bon, piccolo dolce) risalgono alla fine del '500 ed erano dei veri capolavori artistici in miniatura: d’oro, di pietra dura, di cristallo e di smalto. Anche il loro contenuto, piccoli dolci appunto, era prezioso, perché lo zucchero costava carissimo: veniva importato dalle Indie, appena scoperte, e quindi solo i più ricchi donavano le bomboniere ai propri ospiti. I meno ricchi usavano invece dare agli invitati un sacchetto di carta traforata o di stoffa con dentro i dolcetti, come portafortuna. Da qui l'usanza di confezionare la bomboniera con i confetti e l’offerta del sacchetto di confetti a chi non ha presenziato al rito.
326SPOSIMAGAZINE
Di Venere e di Marte non si sposa...
Ci sono poi le credenze riguardo ai giorni e ai mesi giusti per il matrimonio: il lunedì la tradizione indica che reca buona salute, essendo dedicato alla luna, astro e dea delle spose; il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra e quindi il matrimonio non inizierebbe sotto la stella buona; il mercoledì è assai propizio; il giovedì reca dispiaceri alla sposa; il venerdì dicono che porti disgrazia, perché, secondo la cabala, è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni; il sabato è considerato dalla superstizione popolare come il giorno più sfortunato in assoluto, anche se è il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi. Riguardo al martedì e al venerdì c’è anche il famoso detto: «Di Venere e di Marte non si sposa, non si parte e non si dà inizio all’arte».
9
Get married in
Summer
l'isola
AMORE
dell'
Sapore di sale, sapore di mare.
di Antonella Giovinco
Sposarsi su un’isola è un sogno esotico che profuma di salsedine e di libertà. Tanto più forte quanto più lontano, tanto più lontano quanto più irraggiungibile. Ed è per questo - forse - che molte coppie scelgono le isole per il loro viaggio di nozze, mentre altre decidono di celebrarvi il loro matrimonio. Cerimonia privata o per pochi intimi, sulla spiaggia o in un luogo di culto, in abito bianco o in abiti tradizionali del luogo: autorizzare il matrimonio su un arcipelago richiede a volte pratiche amministrative o il rispetto di alcune regole locali riguardo la celebrazione del rito. Ma scegliere isole estere, come quelle francesi, la maggior parte delle volte consentirà di avere maggiori libertà rispetto ad una festa tradizionale in Italia.
328SPOSIMAGAZINE
E se l’idea è di andare davvero lontano? Esistono delle agenzie specializzate che organizzano tutti i dettagli, dalla logistica alle pratiche burocratiche. Se, ad esempio, desiderate condividere il giorno più importante della vostra vita con i parenti e amici ma allo stesso tempo avere la massima privacy e libertà, non c’è cosa migliore che affittare un’intera isola. C’è solo l’imbarazzo della scelta, dall’Oceano Indiano ai Caraibi, dalle Bahamas alle Fiji.
Per le Mauritius, i documenti devono essere inviati al Consolato almeno tre mesi prima della partenza. Una volta lì, dovrete andare all’ufficio dell’anagrafe e poi alla Corte Suprema. Il matrimonio potrà dunque essere celebrato dall'ufficiale dell’anagrafe. Se desiderate celebrare la vostra unione nella Polinesia francese, sappiate che il Codice Civile richiede almeno un mese di soggiorno sul territorio perché un matrimonio sia valido. Oppure avrete la possibilità di scegliere una cerimonia di nozze tradizionale (senza valore legale) per completare l'atto ufficiale fatto in Italia. I matrimoni alle Bahamas sono sempre più richiesti: forse perché offrono molte possibilità per le giovani coppie, come una cerimonia su spiagge paradisiache o nel cuore del centro storico in edifici religiosi costruiti dai coloni. La richiesta di matrimonio deve essere fatta sul posto e sarà possibile celebrarlo a partire dal giorno dopo il vostro arrivo. Il documento che autorizza a celebrare il matrimonio costa circa 100 dollari per scegliere una cerimonia in mare su una barca, sulla sabbia, nel cuore di un giardino tropicale o in versione immersione subacquea.
Le Seychelles vi invitano a dire «sì» in uno scenario magico e incantevole, cullati dal suono delle onde o rapiti dall’inebriante profumo di fiori dai colori cangianti. Le varie comunità religiose saranno liete di celebrare con voi questa unione (è richiesto però che il matrimonio civile sia già stato celebrato). Se volete celebrare il vostro matrimonio a St. Lucia, avrete bisogno di rimanere per due giorni lavorativi sul posto e consegnare la vostra richiesta al Procuratore generale. Il matrimonio dovrà obbligatoriamente essere celebrato tra l'alba e il tramonto e la cerimonia potrà durare circa 30 minuti. SPOSIMAGAZINE329
KREATIVEBOX.COM
ATMOSFERA MAGICA
DOVE SI INTRECCIANO PROFUMI, COLORI E STORIA.
Via Palombaro, 183 - Santa Venerina - Catania - Tel. 368 992277 - 337 951977 www. villapalombaro.it
KREATIVEBOX.COM
Per ogni evento che merita di essere ricordato
Via dei Malavoglia, 10 - Acitrezza - Catania - Tel. 095 7116811 - 337 951977 www. holidayclubricevimenti.it
Società&Diritti
Lifetime
DOVE c'è
AMORE c'è famiglia
di Fernanda Anania
L'Italia deve «fare presto» per l'affermazione e la tutela dei diritti Lgbt.
Famiglia e omosessualità: uno dei temi caldi in quest'ultimo periodo nel nostro Paese, dove le norme su matrimoni e adozioni Lgbt sono molto indietro rispetto alla maggior parte delle altre nazioni dell'Unione Europea, nonché al centro di un infinito dibattito ideologico. «Fate presto» ha esortato recentemente dalla pagina della sua «Rubrica barbarica» Daria Bignardi, invitando i maggiori esponenti politici del nostro paese a prendere delle decisioni in linea con quanto fanno tantissimi paesi oltralpe e persino i puritani Stati Uniti.
332SPOSIMAGAZINE
Perché troppo spesso non basta affermare che dove c'è amore c'è famiglia per tutelare i diritti di tantissime coppie, con tutte le difficoltà che ne conseguono: da quello di poter assistere in ospedale il convivente malato, alla comunione e separazione dei beni, fino alla possibilità di adottare un bambino. Lacune che sempre più amministrazioni locali stanno cercando di colmare, almeno sul versante matrimonio, registrando le nozze omosessuali officiate all'estero e celebrandone anche di nuove, con buona pace della circolare del Ministero dell'Interno che - andando contro la recente risoluzione del Parlamento europeo che ha invitato tutti i membri della Ue a registrare le unioni celebrate in altri Paesi - ha posto divieto ai sindaci italiani di trascrivere le nozze omosessuali celebrate all’estero e di annullare quelle già registrate. Bisogna comunque dire che, negli ultimi anni, nel resto d'Europa sono stati compiuti notevoli passi avanti in tema di riconoscimento e tutela dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Lgbt). I paesi scandinavi sono stati i primi a preoccuparsi di estendere tutele legali alle unioni omosessuali: mentre a Berlino cadeva il muro, nel 1989 la Danimarca è stata la prima a legalizzare le unioni civili omosessuali, seguita qualche anno dopo dalla Svezia, con l’approvazione del Pacs (Patto civile di solidarietà). La situazione ad oggi continua ad essere molto variegata, con notevoli differenze tra uno Stato e l’altro e non sempre il sistema scelto è spia del background culturale e religioso in cui viene adottato: infatti anche in Paesi dove è forte l'impronta cattolica molto si è fatto per la tutela dei cittadini Lgbt, considerando che le unioni civili sono state riconosciute da Austria, Irlanda e Malta e che in Spagna e Portogallo è addirittura possibile sposarsi. Il matrimonio omosessuale è consentito anche nei Paesi Bassi, che hanno fatto da apripista nel 2001 a Belgio, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Regno Unito e Svezia. In totale, 19 su 28 stati membri tutelano le coppie omosessuali: a quelli citati si devono aggiungere Croazia, Estonia, Finlandia, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria. Da questo punto di vista, la Sicilia cavalca l'onda europea e si dimostra regione all'avanguardia rispetto al resto d'Italia in termini di affermazione dei diritti Lgbt: nel dicembre 2014, infattti, la commissione Affari istituzionali dell'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge sulle unioni civili, che prevede l'istituzione di un «Elenco regionale delle unioni civili» presso l'assessorato regionale della Famiglia. Se il testo sarà approvato in Aula, verrà istituito il registro delle unioni civili obbligatoriamente in tutti i Comuni dell'Isola. Argomento controverso è anche quello delle adozioni: mentre per i sostenitori vale sempre il principio dell'importanza dell'amore e dell'affetto tra due persone, dell'impegno e della volontà nel crescere un figlio, i detrattori considerano invece questa possibilità come «innaturale». In ogni caso, sono già 14 gli Stati che in Europa permettono l'adozione da parte di coppie omosessuali: tra queste spicca l'Estonia, primo paese ex sovietico a consentire ad uno dei due partner l’adozione del figlio biologico dell’altro. Sarebbe ora che anche l'Italia, sia sui matrimoni che sulle adozioni, iniziasse a lasciarsi alle spalle l'immobilismo che la caratterizza e a disciplinare la materia - se non a crearla ex novo, per alcuni aspetti - in modo più uniforme e soprattutto consapevole di quello che sono la realtà e la società di oggi e i veri bisogni degli individui che ne fanno parte.
Il Main Palace Hotel è una splendida e raffinata location per ricevimenti che offre una cucina attenta ai sapori della terra e un servizio eccellente ed impeccabile per un matrimonio perfetto in tutte le sue sfumature. Questa splendida location avvolgerà il vostro ricevimento in un'atmosfera raffinata ed elegante perfetta come contesto nuziale. Le sale interne sono ambienti di sorprendente eleganza, ampi ed accoglienti, che si prestano per ospitare comodamente anche un elevato numero di invitati. La Sala interna si affaccia con luminose vetrate su una splendida piscina che fa da scenario al tavolo nuziale. Il Main Palace Hotel gode di un'efficiente e raffinata organizzazione e offre un servizio impeccabile. Sarà cura dello staff attento di professionisti far sentire a proprio agio tutti gli invitati al vostro indimenticabile matrimonio. La cucina di alta qualità, deliziosa al palato ed alla vista, saprà sorprendere e conquistare tutti gli invitati al vostro squisito banchetto nuziale.
Perco Suite e rso Be ness in om per gl aggio ere i spos i
www.mainpalacehotel.com
SPA & RICEVIMENTI Roccalumera (ME) Via C. Colombo, 15 | T. (+39) 0924 7448806 | info@mainpalacehotel.com
charlestonricevimenti.com
b a n q u e t i n g & c a t e r i n g d a l 1 9 6 7
SEDE UNICA
Viale Regina Elena 37|39 - Via P.pe di Scalea 37|39 90149 Palermo 45 01 71
Un’oasi di verde con piante secolari ed esotiche nel cuore di Palermo. I suoi saloni ricchi di stucchi dorati, lampadari di murano e rasi color porpora offrono ampi spazi per l’organizzazione del vostro matrimonio. La Top Service in questa cornice sontuosa mantenendo l’antica tradizione, offre un servizio d’alta classe e una cucina frutto di un’attenta ricerca e una elaborazione di antichi gusti.
Villa Chiaramonte Bordonaro A Palermo.Via delle Croci 21/A, 90139 | Tel. +39 091 329082 villachiaramontebordonaro.it
Affiancato da un bellissimo ed esotico palmeto sorge su un promontorio roccioso a picco sul mare. L’insieme assai armonioso e pittoresco è il luogo ideale per festeggiare il vostro matrimonio nei sontuosi saloni della torre e della sala degli uccelli o all’esterno nel magnifico parco. L’indubbia bontà del food & beverage è garantito dalle migliori società di catering. L’atmosfera da fiaba è ulteriormente esaltata dal panorama di uno dei tratti più belli della costa del Mediterraneo.
Castello di Falconara Butera Caltanissetta, Strada statale 115, Km245 B | Tel. +39 091 329 082 castellodifalconara.it
Castello di Falconara
Butera Caltanissetta, Strada statale 115, Km245 B | Tel. +39 091 329 082 | castellodifalconara.it
Società&Diritti
The to-do list
CONGEDO matrimoniale battaglia vinta di Antonella Lombardi
Il loro amore dura da oltre 20 anni, ha dovuto fare i conti con una battaglia discreta ma ostinata per il riconoscimento dei diritti civili e proprio quando non ci contavano più è arrivato il regalo insperato: il congedo matrimoniale. Una vera conquista per Giuseppe Atanasio, 47 anni, e Salvatore Migliore, 53, coppia gay di Palermo destinata, suo malgrado, a fare storia. Perché, di fatto, per la prima volta in Italia, un'azienda pubblica paragona a un matrimonio l'iscrizione al registro delle unioni civili: Atanasio, infatti, è un dipendente dell'Amat, l'azienda dei trasporti del Comune di Palermo, e la coppia è stata una delle prime ad iscriversi al registro delle unioni civili istituito nel capoluogo siciliano lo scorso giugno. Una decisione finora concessa solo ad alcune aziende private. Il congedo matrimoniale è un periodo retribuito riconosciuto al lavoratore in occasione delle proprie nozze. Un traguardo formale che Salvatore e Giuseppe possono raggiungere soltanto all'estero, magari proprio durante il periodo del congedo. «Ma costa davvero tanto - spiega Giuseppe -. Preferiamo pensare che il nostro matrimonio sia già stato celebrato durante la cerimonia di iscrizione al registro delle unioni civili nell'atrio del Comune di Palermo, circondati dall'affetto dei nostri cari e da 200 persone festanti». Dopo l'iscrizione, la richiesta all'Amat del congedo, negato quando l'azienda ha chiesto il certificato di matrimonio che, ovviamente, la coppia non possedeva. Poi una serie di temporeggiamenti, fino all'interessamento dell'Unar, l'Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali che ha sede a Palazzo Chigi, culminato nella lettera di rilascio da parte del nuovo direttore dell'Amat di 15 giorni di congedo matrimoniale. Un passo avanti in attesa di una legge nazionale che riconosca le coppie omosessuali. «Ogni anno l'Italia paga una multa all'Unione europea - dice Atanasio - per la mancata ratifica della legge sui matrimoni gay e le coppie di fatto. Tra gli ultimi pareri favorevoli, c'è la sentenza numero 4184 del 15 marzo 2012 della corte di Cassazione che garantisce il diritto a far valere un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata». Quello che la coppia chiede, con grande riserbo e pudore, rifiutando ogni ostentazione e crociata ideologica, è il rispetto degli stessi diritti fiscali di cui usufruiscono le famiglie italiane quando presentano la dichiarazione dei redditi. Tra questi, ad esempio, la possibilità di scaricare le spese mediche come famiglia monoreddito. «Il mio compagno non lavora - spiega Atanasio -, ma per il fisco siamo una coppia. Come famiglia monoreddito chiedo che mi venga riconosciuto il diritto di poter scaricare, ad esempio, le spese mediche. Viviamo con discrezione così da oltre 20 anni, chiediamo solo pari diritti».
SPOSIMAGAZINE337
Get married in
Eco-style
the
GREEN
choice
Le nozze «eco» per chi ha a cuore l'ambiente. di Antonella Lombardi
Magari non farete come Chelsea Clinton che per le sue nozze ecologiche ha inviato solo partecipazioni on-line rinunciando alla carta, ma se avete a cuore l'ambiente - e non volete abbandonare l'eleganza - oggi avete molte più chance del passato per fare una scelta coerente con i vostri principi anche nel giorno più bello. Quello tra estetica e sostenibilità ambientale sembra un «matrimonio impossibile», eppure gli esempi nel nostro Paese non mancano, al punto da scegliere un «eco wedding planner», ossia un organizzatore di nozze in grado di coniugare ambiente ed economie locali senza sacrificare bellezza e novità. È la nuova frontiera dei matrimoni «eco-friendly» che dall'America all'Italia prendono sempre più piede, nel segno di una nuova sensibilità. Dalle fedi al ricevimento, dal bouquet al viaggio, ogni aspetto può essere a basso impatto assicurando comunque romanticismo e originalità.
La location
Non dovrebbe essere lontana dal luogo di celebrazione, proprio per ridurre gli spostamenti «inquinanti». Meglio se si tratta di un ambiente naturale: nella stagione calda si può optare per un orto botanico, un campo di ulivi selvatici, un vigneto biologico, ma anche un agriturismo o una cascina, dove magari in inverno l'edificio al coperto utilizzi fonti di energia rinnovabile o sia a classe A. Il team di «NozzEtiche», un'unione di fornitori che organizza eventi e matrimoni etici e sostenibili, propone ad esempio nell'Oltrepò Pavese la Cascina Alessi il cui team ha molto a cuore il rispetto per la terra e le sue diversità. È situata, invece, tra il territorio della Franciacorta e il Lago d'Iseo, la Cascina Clarabella che propone menu rigorosamente bio.
Il menu
Già, il menu. Perché nel Paese delle eccellenze gastronomiche si può fare la differenza scegliendo materie prime del luogo, cucinate da mani sapienti, che rispettino la stagionalità. E se siete vegani o vegetariani non dovrete accontentarvi: per fare solo un nome, in un elenco che in Italia si arricchisce in continuazione di fornitori certificati, c'è la cooperativa «Aromi a tutto campo» che prepara menu personalizzati con vegetali a filiera corta perché, spiegano, preferiscono «vegetali che non siano stressati come quei kiwi cileni che, acerbi, passano tra le mani di troppe persone mentre viaggiano per il mondo come consiglieri d’amministrazione di una multinazionale». >>
338SPOSIMAGAZINE
Partner
Get married in
Eco-style Bouquet, centrotavola e decorazioni
Bando a fiori coltivati in serra, largo piuttosto a fiori freschi di stagione e selvatici, o piantine in vaso da regalare alla fine della cerimonia agli invitati. Tra le ultime tendenze, i bouquet di frutta e ortaggi come peperoncini, spighe di grano e cavolo ornamentale, ma anche pigne, melograno, bacche rosse, alloro, piccole mele, castagne, in un trionfo di toni caldi piacevole soprattutto se la stagione scelta è quella fredda.
Le partecipazioni
Si può optare per quelle in carta di riso o riciclata come fa l'originale «SemiAmiMipianti», che inserisce semi di fiori di campo pressati tra le fibre di cellulosa. A matrimonio finito l'invito può essere «piantato e innaffiato» fino a veder germogliare nuove vite.
L’album dei ricordi
Anche la fotografia può essere a basso impatto ambientale, come spiega Davide Montenovi, pioniere della fotografia ecosostenibile del team «Il Maestro e Margherita»: «Molti credono, erroneamente, che una soluzione equosolidale per il proprio matrimonio sia necessariamente più costosa di una tradizionale o che implichi una rinuncia all'eleganza e alla qualità, ma non è affatto così». Tra le loro proposte spiccano le locandine stampate su carta riciclata o certificata con inchiostri a base vegetale, gli scatti ad alta risoluzione con servizi di storage on-line o le memorie usb ecologiche.
Le fedi
Un discorso a parte meritano le fedi della gioielliera Belloni, primo oro Fair Trade in Italia. Il negozio ha sede a Milano e i proprietari si definiscono, non a torto, «pionieri del consumo critico in un ambito difficile e per tradizione esclusivo come quello dei gioielli». Dal 2009 vendono on-line diamanti, fedi e gioielli personalizzati in oro, su disegno dei clienti. I materiali provengono dal circuito Fair Trade che li seleziona in base a criteri che rispettano i lavoratori e l'ambiente. Le fedi, ad esempio, sono fatte in oro proveniente da cooperative minerarie in Colombia, Perù, Bolivia e certificate dall'Arm, cioè l'Alliance for Responsible Mining, che si occupa di verificare che vengano rispettati i criteri di equosostenibilità dei bacini estrattivi cogestiti dai minatori.
Il viaggio di nozze
«ResponsibleChic Atelier» offre soggiorni in luoghi da sogno nel completo rispetto dell'ambiente e delle popolazioni locali, come gli eco-resort. «Viaggiemiraggi» propone, poi, lune di miele in moltissime destinazioni - tra cui Brasile, Cuba, Messico, Marocco e Madagascar - che abbinano soggiorni in splendidi ecosistemi naturali e visite a progetti sociali e comunità locali. I tour alle Maldive, Argentina, Zanzibar, Namibia e Repubblica Dominicana, organizzati da «Viaggi Solidali», assicurano il pieno rispetto dei criteri di responsabilità sociale e ambientale. Perché un matrimonio eco-friendly è soprattutto una scelta d'amore che va oltre la coppia, includendo l'ambiente e il prossimo. 340SPOSIMAGAZINE
EVENTI di Elena Parisi - 95048 Scordia (CT) - Tel./Fax 095 793 6092 - cell. 328 8859011
w w w.kreaevents.com
GIOIELLI
www.kreagioielli.it
C AT E R I N G & LO C AT I O N
www.casecancellieri.it
VIAGGI
facebook.com/parisi.viaggi
Al cinema
Top Chart Quando l'integrazione va a nozze.
LIKE Romeo&Juliet di Antonella Lombardi
A partire dal classico «Indovina chi viene a cena» (1967, regia di Stanley Kramer), dove sulla carta il promesso sposo ha tutte le carte in regola per colpire i futuri suoceri, salvo... il colore della pelle. Decisione incomprensibile anche per il padre dello sposo, che sulla scelta di un matrimonio misto sbotta così: «Quattro ore non bastano neanche per fare la lista delle obiezioni che ho, ce ne vorrebbero otto, perlomeno!».
«Un matrimonio all'inglese»
L'integrazione può risultare davvero difficile se la disparità di vedute tra due famiglie diventa un conflitto tra civiltà del vecchio e nuovo mondo, come Inghilterra e America, nel tagliente «Un matrimonio all'inglese» (2008, di Stephan Elliott). Qui fa capolino anche la lotta di classe, che emerge nel rapporto tra suocera e nuora. Un film ricco di battute taglienti e con una scena di tango memorabile tra la nuora Jessica Biel e l'aspirante suocero Colin Firth.
«East is East»
«Indovina chi viene a cena»
Da secoli i loro nomi sono diventati il simbolo dell'amore totalizzante e contrastato, quello in grado di superare ogni avversità: sono Romeo e Giulietta, rampolli di due casate nemiche, ideati da Shakespeare e a cui il cinema ha attinto con successo (dall'italiano Franco Zeffirelli a Baz Luhrmann, per citare i casi più noti) per raccontare una sfida ancora attuale, il superamento di ogni rivalità e pregiudizio, in nome della passione, che farà dire a Giulietta «O sovrumana forza d'amore, tu mi fai amare il nemico che odiavo. Il mio unico amore nato dal mio unico odio!». Che siano ostilità familiari o avversità legate a differenze di razza, religione, mentalità o colore, sono tanti i registi che al cinema hanno raccontato il difficile percorso di integrazione attraverso il rapporto di coppia, ciascuno seguendo il «mood» del proprio momento storico. Ne abbiamo scelti solo alcuni, ma l'elenco è davvero lungo.
«Figli bastardi, problemi bastardi!» sintetizza brutale in «East is East» (1999, di Damien O'Donnell) il capofamiglia che vuole obbligare i propri figli ad accettare matrimoni combinati. Il film, ambientato vicino Manchester, racconta le difficoltà tra pakistani e inglesi, tradizione e modernità.
«Io sto con la sposa»
Da segnalare poi due ultime uscite: il documentario «Io sto con la sposa» di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry, in cui un corteo nuziale diventa il pretesto per consentire a cinque profughi siriani e palestinesi, sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, di proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Il docufilm racconta una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013 e partita da una domanda curiosa: «Quale poliziotto di frontiera chiederebbe mai i documenti a una sposa?».
«Mississipi Masala»
Prende spunto, invece, dall'insieme di spezie che insaporiscono i cibi indiani («Masala») il titolo del film di Mira Nair «Mississipi Masala», (1991) storia antirazzista di un amore osteggiato tra un afroamericano e un' indiana, unione che non piace alle rispettive comunità di appartenenza. Della stessa regista è il visionario «Monsoon wedding» (2001), quasi un musical Bollywoodiano che racconta i formalismi dei matrimoni combinati e le sfide alla tradizione, fino alla pioggia liberatrice dei monsoni. Il film ha anche vinto il Leone d'Oro di Venezia e alle note di «Chunari, chunari» anche voi vi farete trascinare dai coloratissimi balli indiani.
«Non sposate le mie figlie!»
E, infine, la commedia francese «Non sposate le mie figlie!», in uscita a febbraio. Qui, pregiudizi razziali e culturali sfidano un equilibrio familiare già messo a dura prova da quattro matrimoni in famiglia con altrettanti sposi di diverse nazionalità e religioni. La regia è di Philippe de Chauveron.
Se avete ancora qualche dubbio, non dimenticate i film di Woody Allen che in più occasioni hanno affrontato il tema delle diversità culturali e religiose nella coppia. Magari le sue conclusioni potrebbero ispirarvi, tipo questa: «Avevo una ragazza e dovevamo sposarci, ma
c’era un conflitto religioso. Lei era atea e io agnostico. Non sapevamo senza quale religione educare i figli»... 342SPOSIMAGAZINE
FOOD
&drink
Choice editor's
Amare è un piacere, mangiare anche. Oltre il semplice nutrimento, però, l'incontro con il cibo diventa un'esperienza sensoriale. Da vivere con la bocca, gli occhi, il naso. Da Bruno Barbieri al tatuatissimo chef Rubio, dal re del cioccolato Ernst Knam ai cinque maestri «stellati» che ci hanno regalato ricette pensate solo per noi di Sposi Magazine, vi invitiamo a sfogliare queste pagine senza timore di cedere al piacere. Anzi, abbandonatevi al gusto...
@vittoriosciosia | Piatto creato dallo chef Crescenzo Scotti
SPOSIMAGAZINE343
Wedding essential
A tavola
MENU d'amore
Non può esserci matrimonio senza banchetto... di Clara Minissale
Il cibo è sempre stato un elemento di grande importanza nelle cerimonie nuziali, tanto da spingere molti studiosi ad analizzare le nozze come «processo» sulla base della ritualità alimentare: dai brindisi e banchetti con cui si sigla l’accordo di fidanzamento ai convivi allestiti per celebrare le nozze, la storia - passata e recente - è ricca di esempi. Oggi come ieri, non c’è matrimonio che non venga suggellato da un ricco banchetto. Le differenze stanno nel tipo di ricevimento che si decide di offrire agli ospiti, ma di certo cibo e coronamento del sogno d’amore devono andare di pari passo. A ciascuno, dunque, la possibilità di scegliere ciò che più si addice alla propria personalità.
Il brunch | Un’idea originale è il brunch, riservato a matrimoni celebrati di mattina, con dolci, torte salate, verdure, insalate di pasta, formaggi, salmone e una torta nuziale accompagnata con un brindisi a base di champagne. Il tè delle 5 p.m. | Nel caso in cui le nozze avvengano nel primo pomeriggio, una scelta originale può essere quella di invitare gli ospiti ad un tè. Si servono bevande calde e fredde, caffè, cioccolata in tazza, succhi di frutta, torte, paste, biscotti, tramezzini. Cocktail party | Se si opta per un cocktail si possono proporre tanti piccoli bocconcini salati e dolci, accompagnati da bibite colorate. In questo caso la torta nuziale è importante, ma non appariscente. Il rinfresco | Un’altra alternativa al pranzo o cena tradizionale è il rinfresco, soprattutto nel caso in cui il numero degli invitati sia elevato e si possa usufruire di uno spazio all’aperto. É una scelta indicata nei mesi estivi e, non prevedendo l’assegnazione dei posti a tavola, è meno formale di un banchetto classico. Il menu ideale, in questo caso, prevede una grande varietà di portate realizzate con materie prime di primissima qualità, con un occhio attento alla presentazione. Il tavolo da buffet può essere sostituito da diverse postazioni in cui gli chef preparano specialità da servire al momento, per rendere il tutto più dinamico e coinvolgente. Un posto a tavola | Un pranzo tradizionale al tavolo, di solito preceduto da un antipasto in piedi, propone un menu composto da due primi, un secondo con contorni e un piatto di mezzo. Per quanto riguarda il dolce, se il budget è limitato si può scegliere un dessert al cucchiaio con della frutta. Ma se si vogliono fare le cose più in grande, si può puntare ad un buffet con frutta e dolci. Al ristorante | Per una cena al ristorante il menu è sempre tradizionale, ma con piatti più leggeri. Quello perfetto dovrebbe prevedere cinque portate, introdotte da piccoli stuzzichini, da gustare nell’attesa del primo piatto, che sarà servito solo dopo che i tutti i presenti si saranno seduti. Il secondo, di carne o di pesce, va accompagnato da un contorno da servire a parte. A seguire un sorbetto di frutta fresca, indispensabile per gustare meglio la torta nuziale. Il consiglio… Perché la festa sia davvero perfetta, è bene abbinare ogni pietanza con il vino più appropriato, da servire nel bicchiere che meglio ne valorizzi il bouquet aromatico e che inviti gli ospiti a brindare alla vostra felicità.
344SPOSIMAGAZINE
Partner
Inside the character
Interview
LUI, L'AMORE E IL FUTURO:
TUTTO IN UN PIATTO Scriveva Guy de Maupassant che «le parole nere sulla carta bianca sono l’anima messa a nudo». Bisogna solo sostituire la carta con un piatto e l’inchiostro con il cibo e si può dire lo stesso per Bruno Barbieri, giudice dei programmi televisivi «Masterchef» e «Masterchef Junior» in onda su Sky; chef che vanta sette stelle Michelin, conquistate lavorando in quattro ristoranti diversi. È la sua cucina, infatti, a raccontare il suo Io, a svelarne l’anima a chi decide di soffermarsi ad assaporarla. Alla base del suo successo non possono che esserci Bologna e la nonna, ma per il futuro vuole «essere libero di sperimentare quei prodotti che non avrei mai pensato esistessero».
Bruno
di Paola Pizzo
BARBIERI
I suoi hanno sempre un'anima o qualche volta, magari in casa sua, riesce a cucinare qualcosa semplicemente per metterla in pancia? «Non potrei mai cucinare così. Ho sempre detto ai mie allievi ‘dentro questo piatto ci deve essere il tuo Io’ ed è questo il mio rapporto con il cibo: di estremo rispetto».
346SPOSIMAGAZINE
Quando assaggia un piatto, il suo giudizio segue l'emozione o è più attento a tecnica e sapore? In fondo, è pur sempre il giudice più puntiglioso e implacabile della cucina di «Masterchef». «Il mio giudizio, così come la creazione del piatto, segue tutti e tre i criteri: dev’essere tutto insieme, farmi ‘vedere’ e quindi emozionarmi. Implaca-
bile io? No, sono solo una persona esigente, do e pretendo».
lì, con la nuova edizione del programma, ci saranno dei grandi potenziali chef».
A proposito, è più facile giudicare grandi o piccini? Non si è mai sentito in colpa nel «cassare» il piatto di uno degli junior masterchef? «Masterchef e Masterchef Junior sono due esperienze molto belle, ma comunque molto diverse. Entrambe, però, mi permettono di fare una delle cose che più mi piace: essere alla continua ricerca di talenti. Ci sono molti bambini che sono già dei veri talenti in erba, colgono al volo i suggerimenti e li mettono in pratica subito: sognare di diventare qualcuno, un grande chef, è bello! Poi ci sono i grandi e sono certo che anche
Momento «pettegolezzo»: meglio Joe o Linda Bastianich? «…Meglio Bruno Barbieri!». Facciamo un passo indietro, torniamo alle sue origini: il Bologna calcio, i tortellini e le donne della sua vita (nonna, mamma e sorella, ndr). Cosa rappresentano per lei? «Tantissimo. Le donne della mia vita mi hanno insegnato moltissimo, grazie a loro ho imparato il valore del cibo. Mia nonna è stata fondamentale per me. Il Bologna calcio è una passione e i tortellini sono il mio essere bolognese».
Il piatto che avrebbe voluto inventare? «Di piatti ne avrei voluti inventare moltissimi e vorrei inventarne tanti altri. Scegliere, onestamente, mi è impossibile». E quello, invece, che ha creato lei e di cui va più fiero? «Ogni piatto rappresenta una tappa del mio percorso, della mia ricerca». Sul suo blog ho letto il commento di una fan che le chiedeva qual fosse il «piatto perfetto, quello orgasmico che ne vorresti all’infinito» (testuali). Le ha mai risposto? «Ci sto ancora pensando! Però quel messaggio è uno dei molti che ho ricevuto da quando ho iniziato l’avventura del blog www.brunobarbierichef.it. Devo dire che il blog è un’esperienza pazzesca: l’aver creato un luogo, anche se virtuale, dove raccolgo diverse testimonianze di eccellenza, mi ha permesso di essere vicino a molte persone. Mi scrivono in tantissimi e l’unica pecca è che devono pazientare per ricevere le risposte, ma prima o poi arrivano». Parliamo un po' d'amore. Quanto conta la cucina in un rapporto di coppia? «Conta moltissimo. Credo che per aver un buon rapporto sia fondamentale aver cura di se stessi, amarsi e coccolarsi: solo così si riesce ad amare anche la persona che si ha vicino. E la cucina è cura di sé e dell’altro, bisogna amare il proprio corpo per poter stare bene con se stessi e il cibo ha un ruolo fondamentale». Quindi, si può davvero conquistare una persona cucinando? E lei, è un grande seduttore? «Certo che si può! Seduttore io? Ci pensano i miei piatti».
«Tutti i prodotti di qualità. Quelli che raccontano la storia della gente che lavora per coltivarli, che sono importanti sia per la salute che per la soddisfazione del palato». Restando in tema ingredienti, che idea ha della cucina siciliana? «Gli ingredienti siciliani hanno la fortuna di crescere in una terra, in una regione che produce materie prime di altissima qualità. In Sicilia si impara a cucinare in casa, con la tradizione della famiglia». È lo chef italiano con il maggior numero di stelle Michelin insieme a Gualtiero Marchesi, quando tornerà ai fornelli di un suo ristorante? «La mia vita è tutta un progetto. Nei trent’anni di lavoro in cucina ho rinunciato a molte cose e adesso voglio fare tutto ciò che non ho fatto prima. Sicuramente continuerò a viaggiare, mi impegnerò nella ricerca di materie prime di nicchia e di ottima qualità, voglio essere libero di sperimentare quei prodotti che non avrei mai pensato esistessero. Insomma, dopo tutte le trasmissioni, il libro “Via Emilia via da casa”, mi aspettano ancora mille emozioni. Poi, chi lo sa…».
Se dovesse descrivere l'amore con un piatto, quali ingredienti userebbe? SPOSIMAGAZINE347
Wedding menu
L'aperitivo
Il biglietto da visita del pranzo nuziale.
BIENVENUE chez nous di Clara Minissale
Un aperitivo curato nei minimi dettagli è il miglior benvenuto per i vostri ospiti e l’occasione perfetta per iniziare al meglio il tanto atteso ricevimento. È più di un semplice rito. È il biglietto da visita del pranzo che verrà offerto e deve essere preparato con cura per «stuzzicare» l’appetito, creando una cordiale atmosfera tra gli invitati.
Cosa sorseggiare
Fate in modo che gli ospiti siano ricevuti con una coppa o cocktail fresco, analcolico o con una graduazione molto bassa: valido per tutte le età e tutti i gusti. Non dimenticate di sistemare un angolo bar dove ognuno potrà servirsi. È d’obbligo non impegnare i sensi con cibi e vini pesanti e troppo strutturati. Meglio scegliere bianchi, fermi o spumanti, ma in ogni caso secchi. Anche rimanendo in territorio italiano, la scelta è ampia, senza contare gli spumanti. E per i fan delle bollicine francesi, c’è sempre lo Champagne. I vini mossi sono da preferire nel caso di fritture e altre preparazioni che contengano del grasso. A chi non beve alcolici potrete far servire un cocktail di frutta.
348SPOSIMAGAZINE
Cosa «stuzzicare»
Se in altre occasioni l’aperitivo può sconfinare nel pranzo o nella cena, nel banchetto di nozze deve limitarsi unicamente ad un anticipo di quello che verrà servito in tavola. Ben vengano, dunque, preparazioni saporite ma al tempo stesso leggere, presentate in piccoli assaggi che possono essere presi con una mano (tipo finger food, ndr), visto che l’altra sarà impegnata a tenere il bicchiere e, per molte signore, la pochette o la borsa. Verdure e pesci in tempura, scaglie di parmigiano con aceto balsamico tradizionale, piccole tartine, rappresentano un esempio di quello che si può proporre.
L’idea in più
Gli invitati devono potersi muovere in libertà, avere a disposizione dei tavoli vuoti dove poter appoggiare i bicchieri e tutti devono avere accesso ai piatti. Può essere interessante introdurre qualche dettaglio originale, come una tavola per la degustazione di formaggi, di vino, di diversi tipi di pane artigianale o affettati vari. Un buffet di sushi o di un piatto cucinato al momento davanti agli invitati potrà risultare decisamente intrigante. E non dimenticate i bambini: fate sistemare un tavolino soltanto per loro con cibo e bevande meno sofisticate di quelle previste per gli adulti.
Ciò che d i sti ngue i l nostro lavoro è la passione per ciò che facciamo, la voglia di crescere e di migliorarsi, privilegiando sempre la qualità e la genuinità di ogni singolo prodotto e rispettando le antiche della cucina tradizioni siciliana, e non solo.
RIZZO by 3R Via Polibio 72-80, Siracusa Tel: 0931 39449 Fax: 0931 415250 Email: info@rizzoby3r.it
Menu «stellato»
Solo per voi
D'AUTORE Sono cinque degli chef più apprezzati dai critici del gusto, ma soprattutto da chi decide di sedersi alle loro tavole. Siciliani d'origine, internazionali d'adozione: portano, ogni giorno, i sapori, i colori e gli odori dell'Isola in giro per il mondo. E lo fanno con i loro piatti e nelle loro cucine; lo fanno restando qui.
Solo per noi (e voi) di Sposi Magazine, gli chef Domenico Colonnetta, Giuseppe Costa, Pino Cuttaia, Francesco Patti e Crescenzo Scotti hanno pensato delle ricette ad hoc da servire nel giorno delle nozze, dando vita ad un vero menu d'autore, appunto. Dall'antipasto a base di gamberi a primi e secondi che sono il trionfo del mare e dei suoi frutti, fino ad un dolce che destruttura il tradizionale cannolo, in ogni piatto c'è la Sicilia. Ci sono loro. Ci siete voi.
Buon appetito
350SPOSIMAGAZINE
{
RICETTE di Clara Minissale
L'ANTIPASTO Chef Giuseppe Costa Il Bavaglino, Terrasini (Pa)
Ingredienti: Gamberi di nassa di Ustica Finocchi Arance Olio extravergine di oliva Sale grosso Semi di lavanda
Crudo di gamberi con insalatina di finocchio e arance Preparazione e metterlo a bagno in acqua e Tagliare il finocchio sottile con l’aiuto di una mandolina a vivo. Sgusciare i gamberi arance le Pelare ghiaccio per mantenerne la croccantezza. izzare l’olio che si userà per tenendo da parte le uova azzurre da utilizzare per aromat io, quindi l’arancia, poi il gambecondire il piatto. Sistemare sul fondo del piatto il finocch di lavanda. fiori i e grosso sale il izzato, ro e condire con l’olio aromat
IL PRIMO
Chef Crescenzo Scotti Il Cappero, Vulcano (Me)
Ingredienti per 4 pax:
Linguine con baccalà in ragù alla cipolla rossa e mantecato, su crema di pistacchio di Bron te
Linguine, gr 300 Baccalà dissalato, gr 400 Cipolla rossa, gr 150 Capperi, gr 2 Acqua, gr 100 Vino, gr 100 Pistacchi di Bronte, gr 100 Mandorle tostate, gr 30 Parmigiano Reggiano Panna fresca Un mazzetto di basilico fresco Sale Pepe Olio extravergine di oliva
Preparazione Ragù di baccalà alla cipolla rossa | Tritare la cipolla a julienne , lasciarla appassire in padella con poco olio e i capperi, condire con sale, pepe ed irrorare con il vino bianco. Appena evaporato, aggiungere l’acqua far ridurre di 2/3 e fare raffreddare. Tagliare il baccalà a cubetti, mettere in sottovuoto con la cipolla ed il liquido e far cuocere a 52° per 15 minuti, scuotendo la busta di tanto in tanto per far amalgamare il tutto. Fare raffreddare. Baccalà mantecato | Cuocere baccalà, panna fresca, sale e pepe a 48°, in sottovu oto, a vapore (bassa cottura), per 30 minuti. Poi, togliere la pelle e mantec are al bimby per 20 minuti a velocità 3. Pesto al pistacchio di Bronte | Frullare per alcuni minuti i pistacchi di Bronte, le mandorle tostate, il basilico fresco e il parmigiano, insaporiti con sale e pepe. Andare avanti fino a quando il composto sarà uniformemente cremos o. Il pesto così ottenuto si può conservare a lungo in frigo o addirittura congelarlo. Infine | Cuocere le linguine, amalgamarle con un cucchiaio di baccalà mantecato e olio extravergine. Servire in un piatto fondo con l’aiuto di un forchettone e mestolo per fare un cono su una base di baccalà ed il cuore di pesto di pistacchio di Bronte, ultimando il piatto con 8 tocchetti di ragù di baccalà e cipolla ed una fogliolina di basilico. All’apice del cono di linguine termina re con un cucchiaino di pesto e poca cipolla del ragù.
SPOSIMAGAZINE351
IL SECONDO
Ingredienti:
8 fettine di pane tagliato sottile Ceci, 200 gr 1 carota ½ cipolla Rosmarino Guanciale, 50 gr Polpo verace, 1 Kg
Chef Pino Cuttaia La Madia, Licata (Ag)
Spiedo di polpo verace con crema di ceci e salsa al rosmarino Preparazione sovrapCon degli stampini rotondi, formare i cestini di pane temponendo 2 fettine di pane ciascuno e infornarli a bassa spellarli. peratura. Dopo aver tenuto i ceci a bagno per 12 ore, carota e Nel frattempo preparare un soffritto con la cipolla, la e Cuocer a. d’acqu litro un con ceci i il guanciale e aggiungervi ge il a fiamma bassa, fino a quando il livello dell’acqua raggiun densa. livello dei ceci. Frullarli creando una crema abbastanza minuti, 40 circa per ante abbond salata acqua in polpo il Lessare are privarlo poi della pelle senza staccare le ventose e adoper tutti gli solo i tentacoli. Per la salsa al rosmarino | Frullare rre il ingredienti con un frullatore e filtrare il tutto. Per compo doalla fino rovente padella una in li tentaco i lare Spadel piatto | mettervi ratura. Disporre al centro del piatto la passata di ceci, con la su il cestino di pane e adagiarvi sopra i tentacoli. Condire salsa al rosmarino.
Per la salsa al rosmarino: Riduzione di vino bianco, 100 gr 1 spicchio d’aglio Olio extravergine di oliva, 100 gr Rosmarino, 10 gr Prezzemolo, 40 gr
IL DOLCE Chef Francesco Patti e Domenico Colonnetta
Ristorante Coria, Caltagirone (Ct)
Ingredienti per 4 pax:
Cannolo con spuma di ricotta di bufala, gelato vaniglia e ciliegia, cous cous al vino cotto Preparazione Per il cous cous | Intiepidire il cous cous precedentemente ‘ncucciato e condirlo con il resto degli ingredienti. Lasciarlo raffreddare per qualche minuto. Per la spuma di ricotta | Frullare la ricotta con lo zucchero a velo, il latte e la panna fino ad ottenere una crema liscia, caricare il sifone con una ricarica e conservare in frigo. Per il gelato di ciliegia | Unire il gelato alla vaniglia con le ciliegie e mantecare fino ad ottenere un composto cremoso. Presentazione del piatto | Sistemare sul piatto il cous cous con l’aiuto di uno stampino quadrato, riempire la tuile con la spuma di ricotta, granella di pistacchio, mandorle tostate e qualche ciliegia candita. Formare una pallina di gelato e comple tare il piatto con polvere di cannella e qualche goccia di vino cotto.
352SPOSIMAGAZINE
Cous cous, 300 gr Vino cotto, 50 gr Buccia di arancia, q.b. Buccia di limone, q.b. Cannella, q.b. Marmellata di mandarino, 1 cucchiaino da caffè Mandorle tostate tritate, 20gr Scaglie di cioccolato amaro, 20gr Per la spuma di ricotta: Ricotta di Bufala, 200 gr Zucchero a velo, 60 gr Latte, 65 gr Panna, 30 gr Per il gelato di ciliegia: Gelato alla vaniglia, 300 gr Ciliegie candite, 100 gr
g
Villa del Casale Bongiardo Events Garden Lounge
il covo marino R I S T OR A NT E
Green menu
Solo per voi
VEG
the
wedding
New
Il gusto «naturale» secondo Chiara Chiaramonte. di Stefania Giuffrè
C’è chi decide di sposarsi in chiesa, chi in municipio. C’è chi vuole a tutti i costi l’abito bianco e chi invece sceglie jeans e maglietta o un pareo su un’isola tropicale. C’è chi vuole un sontuoso banchetto a base di carne o pesce e chi… vuole un matrimonio green. Una scelta, quella di un regime vegetariano o vegano, che è anche e soprattutto una scelta di vita.
E guai a parlare di rinunce, chi ha scelto questa strada sottolinea che è invece quella giusta per riscoprire il gusto. Per chi optasse per un banchetto «naturale», abbiamo chiesto quattro ricette a Chiara Chiaramonte, blogger e scrittrice palermitana. Classe 1976, laureata in Tecnica Pubblicitaria, ciclista urbana e appassionata di tango argentino, è vegetariana dal 2000. Da sempre ama leggere, mangiare, cucinare e sperimentare in cucina. Da questa passione nel 2011 è nato il suo blog: www.chiaracucina.it, sul quale pubblica una ricetta vegetariana al giorno. Nel 2012 ha pubblicato con Navarra Editore il libro «ChiaraCucina. La cucina vegetariana, rapida, economica, ecologica» e nel 2014 «ChiaraCucina2. 100% Vegan». «Per un matrimonio - spiega Chiara - sceglierei quattro portate in cui spiccano i sapori e gli ingredienti siciliani. Per iniziare ho pensato ad un vasetto di melanzane e datterini, un piatto semplice e profumatissimo che privilegia due degli ingredienti principe della cucina siciliana: le melanzane e i pomodorini. Per il primo opterei per spaghetti di farro con zucchine saltate e semi di zucca, a seguire un’altra ricetta in cui si utilizza un prodotto doc: le cipolle di Giarratana, presidio Slow Food, dolci e molto grandi. Il dessert profuma proprio di Sicilia: bigné integrali con crema di limoni siciliani e glassa all’arancia rossa, con i quali possiamo anche comporre un’originale torta nuziale».
354SPOSIMAGAZINE
ANTIPASTO
Vasetto di melanzane e datterini al basilico Ingredienti per 4 persone:
- 2 melanzane grosse lunghe sbucciate e tagliate a dadini - 300 g di datterini lavati e tagliati a spicchi - 1 cipolla pelata, lavata e affettata finemente - Qualche foglia di basilico fresco - Pangrattato - Olio extravergine d'oliva - Sale
Preparazione Sbucciamo e tagliamo le melanzane a dadini di circa 1 centimetro e poi passiamole sul pangrattato. Poniamole in una teglia da forno, aggiungiamo un filo di olio e una spruzzata di sale ed inforniamo a 200° per circa 15-20 minuti e finché non appariranno dorate. A metà cottura, però, ricordiamo di mescolare un po' le melanzane. Mentre le melanzane cuociono saltiamo in padella con un filo di olio, la cipolla e i pomodorini, spruzzando di sale quanto basta. Otterremo un sughetto gustosissimo e profumato in pochi minuti. Quando le melanzane saranno pronte, sforniamole e creiamo dei vasetti che avranno alla base le melanzane, sopra un po' del nostro buon sughetto di datterini e qualche foglia di basilico fresco per decorare.
1
Spaghetti di farro con zucchine saltate e semi di zucca Ingredienti per 2 persone:
- 160 g di spaghetti di farro - 2 zucchine genovesi lavate e tagliate a dadini di 1 cm per lato - 1 cipolla pelata, lavata e affettata - 100 ml circa di crema di avena (sostituto vegetale della panna da cucina) - Una manciata di semi di zucca - Olio extravergine d'oliva - Sale
Preparazione In una padella mettiamo a scaldare l'olio sul quale, una volta caldo, verseremo le cipolle e le zucchine con un pizzico di sale. Saltiamole per 15 minuti circa ed intanto cuociamo la pasta, scoliamola e poi saltiamola in padella con le zucchine, la crema d'avena e mescoliamo delicatamente. Poi, dividiamola in due piatti e decoriamo con una manciata di semi di zucca.
DOLCE
Bignè integrali con crema di limoni siciliani e glassa all'arancia rossa Ingredienti per i bignè:
- 500 ml di acqua - 80 g d burro - 100 g di farina integrale di grano - 2 cucchiaini di zucchero di canna - 1 pizzico di sale - 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio - 2 uova (a temperatura ambiente)
Ingredienti per la crema:
- Scorza di un limone grattugiato - 120 g di zucchero di canna - 500 ml di latte - 3 cucchiai di amido di mais
2
Cipolla di Giarratana gratinata piccante
Ingredienti per 4 persone:
- 2 cipolle giarratane (molto grandi) pelate e tagliate in due per il lato largo - 200 gr di pomodorini lavati e tagliati a metà - 1 cucchiaino di crema di peperoncino forte - Pangrattato - Olio extravergine d'oliva - Sale - Qualche foglia di basilico fresco lavato
Preparazione Prendiamo le mezze cipolle e poniamole con la parte piatta verso l'alto, spolveriamo con pangrattato e sale e ungiamo con un po' di olio. Inforniamo a temperatura media per circa 20-25 minuti e finché il pangrattato non apparirà come una crosticina dorata. Intanto, mentre le cipolle in forno cuociono, saltiamo in padella i pomodorini con un filo d'olio, sale e la crema di peperoncino. Poi abbassiamo il fuoco, aggiungiamo mezzo bicchiere d'acqua e copriamo. Loro appassiranno e lasceranno uscire tutto il loro ricco sugo. A metà cottura, aggiungiamo il basilico e mescoliamo. Dopo circa 20 minuti il nostro sugo sarà pronto e potremo servirlo nello stesso piatto delle cipolle.
Ingredienti per la glassa - 100 g di zucchero al velo - Qualche goccia di succo di arancia (io ho usato quelle rosse)
Preparazione del bigné In un tegamino sciogliamo sul fuoco l'acqua con il burro e il sale. Togliamo dal fuoco e aggiungiamo la farina e mescoliamo rapidamente. Una volta che la farina si sarà amalgamata, riportiamo sul fuoco e mescoliamo per altri 2 minuti, lasciamo rassodare. Quindi togliamo di nuovo dal fuoco e, dopo aver fatto intiepidire qualche minuto, aggiungiamo le uova e mescoliamo rapidamente. Adesso foderiamo la placca del forno (o una teglia) con carta forno e accendiamo il forno a 180°. Con un cucchiaio prendiamo delle palline di impasto e poniamole sulla carta forno, oppure usiamo un sac a poche. Inforniamo per una ventina di minuti, un controllo a metà cottura. Una volta sfornati, togliamoli dalla piastra e lasciamo raffreddare su una griglia. Preparazione della crema di limone In un pentolino mescoliamo, fuori dal fuoco, zucchero, amido di mais e scorza di limone, aggiungiamo piano piano il latte mescolando con una frusta manuale. Quindi mettiamo su un fuoco dolce e, sempre con una frusta manuale, delicatamente mescoliamo per far rassodare la nostra crema, finché non raggiungeremo la densità ideale per farcire i bigné (dovrà essere un po' gelatinosa). Togliamo dal fuoco, lasciamo raffreddare un po' e farciamo i nostri bignè dalla parte inferiore creando un piccolo buco ed utilizzando sempre un sàc a poche o una siringa per dolci. Preparazione della glassa In una ciotolina mettiamo lo zucchero al velo e goccia a goccia aggiungiamo il succo d'arancia, mescoliamo energicamente con una frusta manuale fino ad ottenere una glassa densa. Quindi versiamola, con l'aiuto di un cucchiaino sui bignè. Adesso attendiamo che si solidifichi un po' a temperatura ambiente e poi conserviamo in frigo qualche ora prima di servire. SPOSIMAGAZINE355
Wedding advice
Il buffet
Così ogni ospite potrà comporre il proprio menu personale, secondo il suo gusto.
STAND
358SPOSIMAGAZINE
UP di Antonella Giovinco
Si dice siano più veloci e informali, ma non sempre è così. Ci sono formalissime occasioni in cui per il ricevimento si opta per il buffet. Di certo la prima domanda a cui rispondere al momento dell’organizzazione del rinfresco è: cena placé o in piedi? In molti consigliano la cena in piedi per matrimoni con una forte presenza di giovani, ma non per celebrazioni più formali dove ci potrebbe essere un alto numero di persone più in là con gli anni. In realtà, anche se si definisce «in piedi», il banchetto non prevede che gli invitati stiano tutto il tempo senza sedersi nemmeno un attimo. I tavoli e le sedie sono disposti «a isola», in modo sparpagliato e per nulla lineare, quasi si trattasse di un brunch tra amici, senza posti assegnati. Sarà indispensabile, invece, dislocare in due punti distinti e distanti le stesse pietanze, in modo da non far creare calca su un piatto e consentire agli ospiti di godere del buffet in modo rilassato. Per offrire un’esperienza speciale ai propri ospiti, in aggiunta alle varie isole si può associare lo «show cooking», sicuramente di grande effetto. Nell’isola di crudi di pesce, per esempio, un cameriere aprirà le ostriche al momento, o nell’isola delle verdure uno chef le friggerà a vista disponendole in pratici «coni». Il tutto a vantaggio dell’intrattenimento e della qualità del cibo che ne gioverà senz’altro. Sempre più di moda, il buffet è adatto soprattutto alle cerimonie che si tengono nel primo pomeriggio. Fondamentale la scelta del menu con un occhio di riguardo al finger food. L’aperitivo a vassoio, a base di graziose monoporzioni, è molto moderno ed elegante. Tra le pietanze facili da mangiare, da privilegiare quelle che non implicano l’uso del coltello e che non si scompongono facilmente (off limits pasta lunga al pomodoro o piselli e altri legumi che sfuggono facilmente alla forchetta). Spazio, invece, a carpacci, gamberetti sgusciati, formaggi, torte salate, timballi, verdure grigliate e pinzimoni, creme e passati. Ma anche stuzzichini, frutta fresca e mignon dolci e salati. Per una buona riuscita del ricevimento va calcolato il doppio di camerieri rispetto all’aperitivo a buffet, oltre ad un alto numero di servizio sgombero e runner: tutti gli ospiti vanno serviti senza bisogno di andare in cerca del cameriere. Il buffet offre agli invitati un vantaggio spesso sottovalutato: ciascuno potrà comporre il proprio menu personale, scegliendo - tra quelli proposti ciò che è più di suo gradimento e, secondo gusto, anche l’ordine e la quantità delle diverse pietanze.
360SPOSIMAGAZINE
#ChefRubio
6. Díaccordo, messaggio ricevuto. A quello di un amico?
1. Chef per amore, quindi. Niente succede per caso allora? «Tutte le cose che si fanno con convinzione si fanno per scelta. La cucina, insieme con il rugby, era una delle mie tante passioni, ma si è rivelata la più grande».
2. Come si è trasformata da passione a mestiere? «Prima c’è stata la curiosità e la voglia di scoprire e imparare dagli errori. Poi, dalle cene con gli amici al ritrovarsi dentro una cucina il passo è stato breve».
3. Cucina e viaggi. E tatuaggi. Un’altra passione? «Non direi. Tatuarmi mi è venuto, mi viene e mi verrà sempre naturale. È una delle arti figurative che ritengo più interessante e forse mi affascina perché permanente: tutti i tatuaggi che ho hanno un significato e sono una specie di reminder per me stesso»
4. Fidanzato? «No».
5. Immagina il tuo matrimonio, cosa cucineresti? «Il mio? Meglio quello di un altro».
«Cercherei di rendere tutto il meno formale possibile, mantenendo comunque alto il livello, non solo delle materie prime. La vera qualità, infatti, è sapere come trattarle. Vorrei che fosse dinamico: ospiti in piedi e magari anche all'aperto, in un bel giardino, con dei punti d'appoggio sparsi per il prato. Le tavolate mi hanno sempre messo tristezza. Di solito ai matrimoni si mangia male, chi mangia gli antipasti poi non ce la fa ad arrivare al primo e tutto diventa un inutile susseguirsi di portate figlie di un’epoca che non c'è più. Immagino tutto in libertà».
7. Andiamo al
menu. Cosa preferisci cucinare?
«Mi piace toccare il cibo e per questo mi piace cucinare tutto: verdure, pesce, carne. Io devo essere parte attiva della preparazione, senza l’aiuto di strumenti».
8. Programmi per il futuro: da grande chef in tv a grande chef in un ristorante super lusso? «Il nome chef lo uso in maniera ironica, ma è una parola che non amo perché vuol dire 'capo'. Io sono semplicemente una persona: non mi piace parlare del mio privato e stare ai fornelli è solo un modo diverso di farmi conoscere, più adatto a me. Ad esempio, adesso ho detto molte più cose a te di quelle che dico a mia madre. Il mio unico obiettivo? Divertirmi e divertire».
Ph: Alessandro De Alberto
SPOSIMAGAZINE361
#ChefRoncoroni 1. Parliamo del tuo campo: il banchetto. Come lo faresti?
«Amo molto la campagna e organizzerei un banchetto il più country possibile, decisamente “easy”. Non amo i fronzoli, ma la sostanza. E magari tutti a piedi nudi».
2. Ecco, andiamo alla sostanza: il menu. «Penso ad un grosso barbecue intorno al fuoco e tutto sarebbe a base di carne. Magari da qualche parte piazzerei anche maialini interi che girano su uno spiedo».
3. Solo carne, quindi. Eppure, di solito ai matrimoni va di moda il pesce. «Amo anche il pesce, ma il contesto deve richiederlo. Un menu a base di pesce me lo immagino per un matrimonio sul mare. Rispecchiare il territorio in cui ci si trova per me è fondamentale».
4. Mare, campagna… Non ti piacciono proprio le cerimonie ingessate? «Riunire due famiglie intorno ad un banchetto con meno barriere possibili è la cosa più bella che si possa fare».
5. Nei tuoi ristoranti fai soprattutto street food. PerchÈ?
«Perché lo trovo un modo per essere al passo con i tempi. La crisi ha cambiato il modo in cui le persone si approcciano al cibo: non ci sono più le cene da cinque portate, ma si mangia un panino con le mani. È più divertente e lo si può fare anche con ingredienti di qualità. Io, lo faccio così».
362SPOSIMAGAZINE
Ph: Giuseppe Albera
6. Chef per caso o per scelta?
«Nella mia famiglia sono tutti appassionati di cucina. Mia mamma è americana e in passato ha fatto anche la cuoca, aveva un catering. Io? Ho studiato, ma mi piaceva cucinare. E allora, mi ci sono messo. Certo, ho iniziato lavando l'insalata gratis nelle cucine».
7. Una passione. Ne hai altre? «Ne ho tantissime. Una è quella per l'arte del tatuaggio: ognuno dei tatuaggi che ho è servito a segnare sul mio corpo dei momenti della mia vita. Taturami, a volte, è anche un modo per esorcizzare la paura, per liberarmi dal male».
8. Il tuo preferito?
«Li amo tutti e ho sempre prediletto la diversità, ma ne ho uno che è il ritratto del gastronomo Ferdinando Artusi».
#ChefTorretta 7. Con i
tatuaggi non ti sei voluto sbilanciare, ma dicci almeno cosa preferisci cucinare.
1. Nel senso che ti ci sei trovato, tra i fornelli?
«Mi piace moltissimo lavorare il pesce, lo ammetto. Col pesce si possono creare miliardi di cose: si può fare crudo, marinato, come condimento per i primi. E poi, mi riescono molto bene i crostacei».
«No. Nella vita per caso non si fa mai niente, ma è stata una scelta un po' costretta, perché sapevo solo cucinare, non mi è mai interessato né sapevo fare qualcos'altro».
8. Cosa vedresti bene in un banchetto nuziale?
2. Nessun’altra passione?
«L'importante in un matrimonio, secondo me, è fare tutto in movimento. Porzioni di cibo che ti girano intorno, una cosa «confusion»: tutto a rotazione, senza un ordine di primi, secondi, dolci. Io mi sono sposato a luglio e il ricevimento l'ho fatto così. È stato meraviglioso».
«Tante, ma nessun’altra attitudine».
3. E i tatuaggi?
«Ne ho 24. Sono tutti «old school». Racchiudono i ricordi di una vita molto vissuta e tutti, nessuno escluso, nascondono un significato che può essere personale o meno. Hanno, comunque, sempre un senso».
4. Ventiquattro tatuaggi... e uno che ami in particolare? «Sarebbe come chiedere ad un padre chi è il preferito di tanti figli. Li amo tutti, anche se in effetti un posto speciale lo occupa uno fatto dal famoso artista americano Sailor Jerry».
5. Diresti che rispecchiano la tua personalit‡?
«Direi che sono solo una parte di me».
6. E la cucina?
Quanto c'Ë di te nella tua cucina?
«C'è tantissimo: è istintiva, di gusto, minimalista ma molto bella. Ecco, esteticamente diciamo che chi vede i miei piatti non pensa siano stati fatti da me: sono troppo eleganti (ride, ndr)».
SPOSIMAGAZINE363
Wedding menu
Carta dei vini
sparkling
WINE
Ultima tendenza del bere, le bollicine sono una vera e propria mania. di Stefania Giuffrè
È il vino del futuro, ma è anche e soprattutto il vino del presente. Le «bollicine» sono oggi l’ultima tendenza del bere, gradite ad appassionati e winelovers ma anche al grande pubblico. I dati parlano chiaro: secondo Wine Monitor, l’osservatorio di Nomisma, negli ultimi venti anni le esportazioni di vini «sparkling» sono cresciute del 218%. In Italia il consumo è in costante crescita, +9% fra il 2008 e il 2013.
364SPOSIMAGAZINE
All’estero è un vero e proprio boom: dal +24% del Canada nello stesso periodo a + 38% del Giappone, con casi eclatanti come quello della Cina, mercato emergente per eccellenza, in cui le bollicine italiane registrano un clamoroso +688%. Il merito è innanzitutto del Prosecco, vino di pronta beva che fa breccia nei gusti dei più giovani. È stato lui a fare da apripista sui mercati stranieri. Ma le bollicine oggi si affermano anche perché passa il concetto che non è solo un vino da aperitivo o, tantomeno, da dessert, bensì che le bollicine sono un vino da consumare a tavola, a tutto pasto. In Italia se dici bollicine pensi subito alla Franciacorta, le colline lombarde regno dei vini sparkling dove hanno sede le principali cantine produttrici. Qui dei vini mossi hanno fatto, da tempo, il «marchio di fabbrica», su questa tipologia hanno costruito il loro punto di forza. Bollicine che vanno benissimo durante un pranzo o una cena nuziale. Un’etichetta per tutte, Ricci Curbastro Brut. Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, uve ottenute nei vigneti fra Capriolo e Iseo, combina note floreali e fruttate senza abdicare al suo gusto secco. Nel panorama delle bollicine, però, anche la Sicilia inizia a farsi strada con prodotti di alta qualità. È il caso di «Enrica Spadafora», metodo classico dell’azienda dei Principi di Spadafora, Cataratto prodotto sulle colline di contrada Virzì, a Monreale. Profumo fresco e dolce di frutto con una vena minerale, fresco ed equilibratamente acido al palato, si accoppia bene con il pesce. Spostandosi verso il centro Sicilia, a Campobello di Licata, l’Azienda Agricola G. Milazzo «sforna» bollicine di grandissimo pregio come il «Federico II» (millesimato Brut), il «Terre della Baronia Grand Cuvée», il «Milazzo Classico» e il «Milazzo Riserva» (questi ultimi tre apprezzati a Taormina Gourmet in abbinamento al Parmigiano Reggiano). Ma vi consigliamo anche di assaggiare «d.zero», un metodo classico rosè a dosaggio zero ottenuto da Inzolia rosa e Chardonnay. Ottimo l’abbinamento con ostriche, pesce crudo, salumi pregiati. E ancora, bollicine made in Sicily quelle prodotte da Firriato sull’Etna: «Gaudensius», Nerello Mascalese ottenuto dai vigneti di Tenuta Cavanera, a Castiglione di Sicilia, intenso all’olfatto ed elegante al palato, è il connubio fra l’asprezza del territorio e il clima montano.
SPOSIMAGAZINE365
Wedding menu
L'idea in più
lovers Un gusto che mette d'accordo tutti. di Clara Minissale
Il giorno del matrimonio, si sa, è concepito dagli sposi per essere speciale e indimenticabile. C’è chi punta sulla monumentalità della chiesa, chi sulla sfarzosità dell’abito, chi sull’eleganza del luogo scelto per il ricevimento e chi ancora sulla particolarità del menu.
366SPOSIMAGAZINE
Ma sono ancora poche le coppie che decidono di affidare la singolarità del giorno delle proprie nozze a ciò che si berrà durante il rinfresco. Nella gran parte dei casi, infatti, la scelta ricade sui vini, rossi o bianchi che siano. E se, invece, fosse proprio ciò che offrite da bere ai vostri ospiti a connotare il vostro giorno di nozze come speciale? Avete mai pensato, ad esempio, che una birra fresca e spumeggiante potrebbe mettere d’accordo proprio tutti? Dalla rosa scura doppio malto alla più leggera, da quella industriale a quella artigianale, dalle tradizionali belghe a quella innovative di casa nostra, oggi l’offerta è davvero molto varia. «La birra è un prodotto speciale e lo diventa ancora di più quando è il frutto di un lavoro lungo e appassionato di ricerca e sperimentazione» dice Dino Fiorenza, catanese, padre della Timilia, una birra che prende il nome dal tipo di grano, uno di quelli antichi di Sicilia, da cui è prodotta. «Pensate cosa può significare per una coppia di sposi offrire ai propri ospiti una birra realizzata solo con prodotti della propria terra. Cosa c’è di più speciale?». Del resto, quello dell’abbinamento tra cibo e birra è un tabù abbondantemente superato, come conferma lo stesso Fiorenza: «Esistono birre da aperitivo, da pasto, birre che stanno bene con i dessert e birre da meditazione. Una delle nostre birre, ad esempio, è rifermentata con miele di ape nera sicula ed ha un gusto che ricorda il passito quindi è perfetta da abbinare ai dolci. Dunque, il mio consiglio è quello di affidarsi ad un buon birrificio artigianale che saprà guidare gli sposi negli abbinamenti più azzeccati».
terzofuococatering.it
Catering
L’evento solo tuo, ovunque tu lo voglia.
MESSINA. Via Nuova Panoramica, 1020 T. (+39) 349 5540341 - (+39) 349 6155900 | info@terzofuococatering.it
Wedding menu
Cocktail d'arte
OPEN
bar
Tra le mani un cocktail bello da vedere e buono da gustare. di Clara Minissale
In principio erano gli sparkling cocktails, serviti agli ospiti come benvenuto all’arrivo degli sposi al ricevimento di nozze. Per anni Rossini, Bellini e Mimosa, cocktail a base di prosecco e succhi di frutta - da qui il nome sparkling, frizzante - l’hanno fatta da padrone durante i trattenimenti. Ma da qualche anno qualcosa è cambiato e il cocktail, oltre a scandire il tradizionale brindisi di inizio del pranzo o della cena nuziali, rappresenta un momento di socializzazione tra gli invitati a fine pasto, quando non addirittura un ulteriore suggello ai gusti dei novelli sposi. È un modo per indugiare ancora in chiacchiere, sorseggiando qualcosa. È l’occasione per rilassarsi dopo la cerimonia e le numerose portate. «Con l’avvento di una idea più moderna di bar - spiega Emanuele Fioretti, barman del Donna Carmela Resort a Riposto, in provincia di Catania - si è ampliata molto la gamma di cocktail che si possono servire. Anni fa la figura del barman non era considerata importante ai matrimoni e al massimo si servivano un prosecco all’inizio ed un amaro alla fine. Ma oggi, per fortuna, le cose sono cambiate e con l’open bar abbiamo la possibilità di spaziare nel vasto panorama mondiale dei cocktail». L’importante è rispettare alcune semplici regole che consentono di accontentare i gusti degli ospiti e degli sposi. «Un bravo barman si prepara prima una lista con cinque o sei cocktail - dice Fioretti - che poi può offrire, personalizzandoli, agli ospiti che si affidano alle sue mani esperte, cercando di mantenersi il più possibile su quanto possa incontrare il gusto dei più, dai long drink ai pestati, solo per fare alcuni esempi. Si lavora molto con i distillati bianchi, con il prosecco, con il bitter campari ma, naturalmente, si prevede anche qualcosa di analcolico per quanti non gradiscono l’alcol. Io vado un po’ ad istinto - ammette il barman del Donna Carmela Resort - e se un ospite si affida a me, scelgo cosa preparare in base alla persona che mi trovo davanti». Sua l’idea di creare lo Spritz in bianco, pensato apposta per concludere un banchetto di nozze. «Sono partito da uno dei cocktail più gettonati del momento, lo Spritz, che piace a molti, ma ho voluto farlo bianco, utilizzando del vermut bianco secco, del prosecco e dei gelsomini come decorazione. Questo effetto total white nel bicchiere sapeva proprio di matrimonio». Ma le sue creazioni ad hoc non finiscono qui e, dopo i gelsomini, è la volta delle rose. «Ne ho creato un secondo per un altro matrimonio, il Rose Spritz, utilizzando estratto di rosa, sakè e prosecco e come decorazione ho utilizzato delle roselline bianche». E il cocktail d’effetto e delicato è servito.
368SPOSIMAGAZINE
& La rubrica
Questione di sesso
lui
CARO, STASERA CUCINO IO
LUI «E che Dio me la mandi buona!». Chi di noi non l’ha pensato neppure per un attimo, sentendole dire che si accinge a prepararci una cena che non dimenticheremo mai (come le 5 ore in sala di attesa al pronto soccorso, se confonde il sale con il detersivo in polvere!). Un annuncio che lei ci fa con occhi da cerbiatta, ma che a noi intimorisce neppure fosse il pagliaccio It. Al punto che il brivido lungo la schiena è l’unica reazione che il corpo è in grado di emettere: sì, proprio così, perché, ammettiamolo - sarà per codardia o perché siamo estremamente attaccati alla vita (punti di vista) -, ma più del cibo troppo o troppo poco cotto, della pietanza salatissima che a chi soffre di pressione non risparmierà un passaggio dal medico, più di tutto questo temiamo la sua reazione ad un nostro rifiuto. Impensabile, per lei e prima ancora per noi, di non sederci a tavola con fare serafico e sacrificale, con l’animo in pace di chi si muove verso il patibolo. E meno male, almeno, che il nostro Boia in questo caso ha dei sexy tacchi rossi. Almeno, ce lo siamo scelti bene! Un’avvertenza: guai a dirle «Amore non stancarti, ti porto fuori a cena», apriti cielo! O direttamente la porta di casa, con tanto di benservito.
370SPOSIMAGAZINE
lei
LEI «E così ti dimostro che mi sottovaluti, come sempre». La cucina è la prova del Nove, lo smacco definitivo per fargli capire che meglio di noi non poteva trovare. Anche se fino a quel momento non abbiamo mostrato proprio doti da grandi chef (forse neppure da cuoche decenti, diciamolo pure!). Tutto sta nel puntare sui nostri piatti forti. Una pasta sappiamo preparare? Facciamola. Le patate al forno ci hanno garantito l’appellativo degli amici «nostra signora delle patate» - nomignolo esente da volgarità, s’intende -? Cuciniamole. Torte salate e tiramisù non ci hanno mai tradito? Via dritti dentro il forno. Avventurarsi in piatti sconosciuti solo perché a lui graditi non è la mossa giusta. Perché mancherà sempre qualcosa o, peggio ancora, non saranno mai buoni come quelli che gli cucina la sua mamma (e alla già abbastanza imbarazzante incapacità ai fornelli, ci manca solo di dover aggiungere il confronto - quasi sempre in perdita - con colei che gli ha dato la vita!). Due consigli, però, mi corre l’obbligo di darveli. Semmai - per un (non poco) improbabile retrofront della fortuna - la pasta dovesse risultare scotta, le patate poco salate, le torte bruciate e il tiramisù più giù che altro, non resta che tirar fuori dal frigorifero la cena comprata dalla gastronomia sotto casa. O recuperata al volo da casa di mamma. Le più maliziose, invece, punteranno più che sulla cucina sugli attrezzi da cucina: un grembiule e un paio di tacchi e non avranno dubbi che siete uno chef da stella Michelin.
Wedding advice
L'idea in più
cigarettes&
ALCOHOL
Spopola l'angolo sigari e distillati
di Stefania Giuffrè
Caffè e ammazzacaffè, ma per chiudere in maniera elegante e originale un pranzo di nozze possiamo scegliere qualcosa di meglio. Una delle ultime tendenze è l’angolo con sigari e distillati, ai quali volendo potete aggiungere anche la cioccolata, le fave di cacao, i chicchi di caffè. Toscano, Montecristo o Siglo VI di Cohiba, l’azienda cubana che forniva i sigari a Che Guevara e a Fidel Castro, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per iniziare a orientarsi ricordate che i sigari possono essere «robusto» o «doppio robusto», a secondo della loro consistenza. I principali sono italiani, cubani, caraibici. L’accoppiamento più tradizionale è con il rum ma gli esperti si lasciano guidare dalla fantasia. Ed ecco, quindi, che è possibile sperimentare abbinamenti diversi, come ad esempio quello con passiti, malvasie, zibibbo. Fino a quelli più originali, come ad esempio il rosolio aromatizzato. Abbinamento, quest’ultimo, che a Palermo propone Slow Smoking&Co, prima azienda ad avere proposto questo genere di servizio. Ottima anche la fusione con brandy, cognac e grappa. Per chi preferisce il vino non ci sono regole, sebbene sia un accoppiamento che i puristi evitano. Bianco o rosso, l’importante è che si tratti di un vino ben strutturato. Attenzione però a che i gusti non si «scontrino»: evitate, quindi, rossi troppo tanninici o bianchi con elevata acidità. Meglio puntare sulle bollicine, fresche e che ripuliscono il palato. Per i meno esperti, o solo per iniziare, va bene anche la birra, magari una birra trappista belga. Nella scelta del sigaro lasciatevi guidare dagli esperti. E dal portafogli: da uno a 30/40 euro, la scelta è vasta. Un’idea originale è quella di personalizzarli con il nome degli ospiti o con quelli degli sposi, che diventa così anche un originale cadeaux. Mai iniziare a bere subito dopo l’accensione del sigaro: il gusto della bevanda alcolica rischia di coprire quello del sigaro. Altro «trucco», consigliato dagli esperti: se avete fra le dita un bel sigaro importante, da fumare lentamente per ore, potete cambiare calice, iniziando con bollicine e finendo con una grappa, passando per un vino da meditazione. Mai però fare il contrario, cioè cambiare sigaro con uno stesso bicchiere. E per le signore? Perfetto un Toscanello aromatizzato (da scegliere fra anice, caffè, vaniglia o fondente) da accoppiare a bollicine dolci.
372SPOSIMAGAZINE
Partner
Inside the character
Interview
il
redel
cioccolato
ERNST KNAM di Alessia Rotolo
Il cioccolato è come la sposa: ad un matrimonio, di certo, non può mancare. E, in effetti, per Ernst Knam, il «Re del cioccolato» per eccellenza (su Real Time, da più stagioni, va in onda l’omonimo programma che lo vede protagonista), non potrebbe essere altrimenti. Lui, che di «cakedesign» quasi non ne vuole sentire parlare e nella sua cucina crea delle vere e proprie opere d’arte, va addirittura oltre e dice senza indugi: «Se in Paradiso non c’è il cioccolato, allora non voglio andarci».
Partiamo dalla torta nuziale. Quali sono le ultime frontiere?
«Dipende da chi si sposa. In pasticceria riceviamo richieste che spaziano dalla torta classica fino al buffet. Recentemente abbiamo realizzato una struttura finta, ricoperta di pasta zucchero, decorata con il dripping di Pollock per dare movimento e sui bordi delle monodosi a base di cioccolato e lamponi, glassate lucido rosso, mentre per il taglio finale abbiamo posizionato
374SPOSIMAGAZINE
al secondo piano una Sacher tutta nera. di L'utilizzo delle monodosi, infatti, permette oltre , taglio il e ni porzio le o megli al e gestir del che lavorare sul dettaglio e sull'eleganza gusto».
dice «sì» o «no»? E alla pasta di zucchero dice la parola stessa, «Il cakedesign, come è una 'americanata'. Non mi piace farlo, perché il lavoro si focalizza soprattutto sul design e non sul gusto. Ovviamente la a richiesta c'è e siamo anche bravi in quest tecnica, ma la torta, oltre che bella, deve essere prima di tutto buona al palato».
Restando in tema di sapore, quali abbinamenti consiglierebbe per una torta nuziale?
«Dipende molto dal gusto degli sposi. Se parliamo di sapori classici, si può optare su pan di spagna, crema, crema chantilly e fragole. L'abbinamento che personalmente preferisco è cioccolato e lamponi, pere e vaniglia, ma anche mango e frutto della passione».
e il cioccolato, ad un matrimonio può mancare?
«Il cioccolato è come la sposa: può mai mancare la sposa ad un matrimonio? Ovviamente no!».
ne esiste una variante che si addice di più al giorno delle nozze?
«Il cioccolato va bene sempre, se di ottima qualità. L'abbinamento dipende da moltissime componenti: se si tratta di un pranzo o di una cena, se la location in cui verrà servita la torta è all'aperto o al chiuso. Non ci sono regole precise».
La fontana di cioccolato, invece, è ancora attuale?
«La scelta della fontana di cioccolato va bene se la materia prima è di ottima qualità, ancora meglio se in abbinamento ad ingredienti di eccellenza».
Passiamo al buffet di dolci, cosa non può non esserci?
«Se si fa un buffet, calcoliamo il triplo delle porzioni perché la gente vuole sempre assaggiare tutto. Non devono mai mancare le mousse, le crostate, il gelato, le salse e le composte. Per un centinaio di persone, per esempio, ho due opzioni: proporre 8 o 10 gusti diversi con abbinamenti di tante salse e composte, posizionando al centro la torta nuziale per il taglio finale; oppure, offrire un tipo di torta più grande in abbinamento ad un salpicon di frutta. Un esempio? Una mousse ai 3 cioccolati con salpicon di mango, frutto della passione e pepe rosa. Divino, credetemi».
a proposito di dolci matrimoniali, c’è qualche novità da tenere sott’occhio?
«Una delle ultime novità è l'utilizzo di strutture finte, ricoperte da babilonie in cioccolato e frutta, legate insieme da un nastro di seta, tagliato poi dagli sposi durante il taglio della torta».
Per concludere, i confetti: quali sono le ultime tendenze?
«Come confetti, noi proponiamo i cioccolatini personalizzati per forma, gusto e colore. L'abbinamento al bouquet di fiori, per esempio, è molto di tendenza e, soprattutto, piace perché unico».
Nei matrimoni in cui è lei ad occuparsi di buffet di dolci e torta, come preferisce organizzarli?
«Tutti i buffet di matrimonio hanno sempre la mia supervisione e ci tengo a prepararli personalmente. Mi piace creare dei buffet al naturale, con dei materiali vivi come fiori e legni. Provengo, infatti, da un famiglia di fiorai e credo che il fiore combinato ai dolci sia sempre il miglior abbinamento».
«se in paradiso non c'è il cioccolato, allora non voglio andarci» SPOSIMAGAZINE375
Wedding menu
L'idea in più
SWEET
so
di Angela Abbate
Confettata e buffet di dolci, l'Eldorado per gli invitati più golosi. C’era una volta il confetto bianco che faceva bella mostra di sé su un classicissimo piatto d’argento per augurare felicità, prosperità e ricchezza agli sposi. Oggi questa antica tradizione si è trasformata in una vera e propria tendenza, la confettata, un Eldorado per gli invitati più golosi. Il classico giro dei tavoli fatto dalla coppia degli sposini oggi diventa un tavolo che fa bella mostra di sé, sul quale compaiono alzate in vetro di diverse dimensioni colme di dolcezze.
Dai gusti più tradizionali come la mandorla o il cioccolato a quelli più disparati, oggi gli sposi possono divertirsi a scegliere tra decine di gusti diversi: dal babà al limoncello, dallo champagne alla ricotta o alle pere, passando da caramella mou e wafer. La confettata è deliziosa da assaggiare ma anche bella da vedere, un paradiso di colori ed armonie.
376SPOSIMAGAZINE
Tra le idee originali per arricchire un matrimonio c’è l’angolo del cioccolato, trionfo della gola. Dalla classica fontana di cioccolato da potere «aggredire» con biscotti o fragole da immergere con goduriosa gioia al buffet che dà spazio ad ogni possibile variazione sul tema dove sono ammesse tutte le tipologie e le forme di cioccolato esistenti, fino ad altri «matrimoni» possibili oltre a quello che si festeggia, come la grappa e il cioccolato o l’abbinata con i sigari toscani.
A comporre il tavolo della confettata può essere il wedding planner o la coppia stessa che la realizzerà in base al tema del matrimonio, perfettamente in tono con la cerimonia. L’effetto con le alzate di vetro è forse quello più scenografico e spettacolare, ma si possono utilizzare anche sacchi di stoffa per contenere i confetti. I materiali utilizzati per comporla, così come i colori scelti, contribuiranno a realizzare l’effetto finale desiderato, se di un’atmosfera elegante o retrò, minimal o moderna. Indispensabili i cartellini segna-gusto, preparati con lo stesso stile di quelli al tavolo e sul tableau marriage, il più possibile fissi ed evidenti.
E se la gola non fosse stata ancora del tutto soddisfatta, ecco arrivare al termine di un luculliano ricevimento di nozze il tanto atteso tavolo dei dolci, anche questo realizzato in tema con le vostre nozze. Solitamente gli invitati si alzano da tavola per raggiungere un giardino, una terrazza o un altro ambiente della villa o del ristorante per saziare vista e palato con mille golosità. Sul buffet più desiderato si possono replicare alcuni degli elementi che fanno da fil rouge al ricevimento: i centrotavola, le candele o qualunque altro elemento decorativo presente sulla tavola può trovare spazio anche qui, in modo da creare maggiore coesione. Si può giocare con la profondità e le altezze utilizzando scatole, libri, forme di polistirolo da rivestire con carta da pacchi, carta da parati, stoffa o da dipingere. Ma i veri protagonisti di questo angolo sono i dolci. Qui non esiste un galateo o un protocollo da rispettare, però usualmente vi si trova una certa abbondanza di torte fresche e dolci al cucchiaio come mousse e, prevalentemente d’estate, gelati; meno diffusa è la scelta di imbandire con pasticceria secca o crostate. In ogni caso, il buffet prevede la scelta di un minimo di 8 tipi di torta, che si ripete almeno per 2 volte. Tra le scelte classiche si annoverano profiteroles, charlotte, la mimosa e la millefoglie, la torta con la crema chantilly e le fragole di bosco, fino alla torta con il cioccolato e la crema.
SPOSIMAGAZINE377
Love for
CAKE.
Golden Bar, attività a gestione familiare. La pasticceria da più di 40 anni è la meta preferita di chi vuole concedersi un momento di vero piacere, accontenta qualsiasi gusto proponendo i sapori più sfiziosi per ogni momento della giornata, basati sull'accurata selezione delle materie prime, sul valore della qualità e sulla capacità di innovare e anticipare le ultime tendenze. Nella vostra scelta della torta consideriamo tutto ciò che circonda quel momento, dall'ambiente alla stagione, dal menù alle decorazioni. Nella nostra attività abbiamo sempre cercato di esaudire i desideri degli sposi nel rendere unica ed indimenticabile la giornata, esprimendo il gusto e lo stile. Le nostre torte vengono realizzate in varie misure, da una semplice torta Mariage ad una particolare espressione di capolavoro. E ogni volta sono delle magnifiche opere.
Gusto, Stile e Tradizione.
GOLDEN BAR Pasticceria dal 1976 P.zza Papa Giovanni Paolo II, 38 | 90146 Palermo | Tel +39 091 515248 misseri.golden@libero.it
Wedding menu
Il dolce
The
CAKE
Sempre più personalizzata, la torta sdogana il classico bianco. di Angela Abbate
Ecco che arriviamo alla grande protagonista. Qui si concentreranno flash e scatti di fotografi e invitati: la torta nuziale, anche chiamata all’inglese, wedding cake. Entrata a far parte del banchetto nuziale soltanto nei primi anni del Novecento perché in precedenza la sua esibizione e degustazione veniva considerata segno di «scarsa raffinatezza», a partire dagli anni Cinquanta la torta nuziale comincia ad essere unanimemente considerata un elemento irrinunciabile per ogni ricevimento.
La tradizione la vuole di colore bianco e a piani, ma sono sempre di più le coppie che si discostano dal classico per scegliere torte colorate e ogni volta più personalizzate. Considerato che su di essa si concentra l’attenzione di tutti gli invitati, sceglierla non è impresa semplice. La torta deve essere portata dai camerieri in sala ancora intera. Saranno gli sposi, ciascuno con la propria destra unita a quella del compagno, a tagliare la prima fetta. Quali le caratteristiche irrinunciabili di una torta nuziale? Semplici all’apparenza: deve essere bella da vedere e buona da gustare. Le più gettonate rimangono quelle tradizionali, Saint-Honorè, mimosa, millefoglie fantasia e charlotte di frutta. Se la torta a più piani è quella che ha il maggiore impatto visivo e crea le migliori aspettative, motivi per i quali è quella più diffusa, si può optare anche per la versione anglosassone a piramide, caratterizzata da una serie di cubi o cilindri disposti a piramide e decorata con festoni di nastri, fiori e foglie dall’effetto neoclassico o rinascimentale. La torta all’americana è sempre multipiano ma è interamente rivestita di pasta di mandorle, mentre quella monopiano, anche se meno appariscente e scenografica rispetto alle precedenti, può essere di grande successo, soprattutto se di grandi dimensioni. In questo caso si può dare ampio spazio alla fantasia, rivestirla di panna, glassa bianca o briciole di meringa, fiorellini di cioccolato bianco e zucchero e realizzarla in tutte le forme possibili: cuori, fiori, fedi nuziali, colombe, auto o con le iniziali degli sposi. In cima alla torta svettano i cake topper. La tradizione prevede che siano statuine raffiguranti gli sposini, oggi interpretate con ironia e simpatia. Oggi sono sempre di più le coppie che fanno realizzare cake topper personalizzati su di sé, ironizzando su un aspetto della vita di coppia o su una o entrambe le professioni dei due. Anche qui gli sposini possono sbizzarrirsi, ma sempre nell’ambito del buon gusto, senza esagerare con la goliardia.
380SPOSIMAGAZINE
CHECK-IN Choice editor's
Luoghi da ricordare, scoprire, sentire, sognare, navigare, percorrere, gustare. Semplicemente, luoghi da vivere. Non c'è un periodo migliore dell'altro per tirar fuori la valigia da sotto il letto e cominciare a camminare...
ÂŤ...Dolcemente viaggiare, rallentare per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente senza strappi al motoreÂť.
SPOSIMAGAZINE381
& La rubrica
Questione di sesso
lui
IL VIAGGIO DI NOZZE
LUI Il viaggio di nozze, insieme all’addio al celibato e all’impianto Dolby Surround nel soggiorno, è la parte migliore. Il gioco per cui la candela vale, eccome. Un mese di ferie dal lavoro, quattro settimane di relax, trenta giorni da trascorrere a grattarci la pancia, magari sotto una bella palma e tra le mani solo una noce di cocco con un inaspettato mojito annesso. Peccato però che non andrà così, perché lei non la pensa così. L’agognata pausa dal lavoro, quasi inevitabilmente, si trasforma in un tour-de-force dove «chi più ne ha (di posti da vedere) più ne metta», un viaggio dall’equatore al Polo Nord passando - «caro, tanto ci bastano due aerei e una coincidenza, cosa vuoi che sia» - per gli Stati Uniti e magari un’isola caraibica. Alla faccia del portafoglio, ma soprattutto del relax. Musei, parchi, monumenti e persino teatri e cinema in lingua originale, la lista delle cose da fare si allunga di giorno in giorno inesorabilmente: la Lonely Planet sembra vecchia di cent’anni e isola-cocco-sole più lontani che mai. E la parte peggiore sapete qual è? Che non possiamo neppure dire di no. Perché poi passeremmo per i soliti maschi pigri e di basso spessore culturale, interessati solo alle bellezze al mare (alcune sono opere d’arte, proprio da contemplare: ma vai a farglielo capire che anche il nudo è un’espressione della sensibilità umana e che i migliori ci hanno costruito su la loro fortuna. No no, non parlo di Schicchi: io? Può essere mai…).
382SPOSIMAGAZINE
lei
LEI Un mese insieme, quattro settimane soltanto lui ed io, trenta giorni di baci e coccole. E per di più in giro per il mondo, perché «ai voglia di tempo per visitare almeno dieci città, in tre - dai su, magari facciamo due continenti diversi». Ecco, questo per noi donne romantiche (vale lo stesso anche per la s*****a super figa del piano di sopra, checché ne dica) è il viaggio di nozze. Musei, parchi, monumenti e persino teatri e cinema in lingua originale, che consultare soltanto la Lonely Planet è riduttivo e «Feltrinelli, sto arrivando!». Peccato, però, che il viaggio preveda un compagno pigro, che la curiosità non sa neppure dove stia di casa e che ci costringerà - ci sarà tempo per mostrargli chi porta davvero i pantaloni, povero - ad uno scalo (di tre giorni e non di più) in un’isola caraibica dove non ci saranno riviste da leggere sotto le palme, la parola «ombrellone» non è prevista dal dizionario così come «crema solare» e saremo costrette a trangugiare litri di latte di cocco perché l’alternativa è il primo mojito alle 17. Come se ciò non fosse già abbastanza, dovremo assistere alla sfilata/parata delle stangone che a casa non ci stanno mai, con tanto di tette e culi al vento. Come fargli pagare pegno? Con un viaggio dall’equatore al Polo Nord, passando per gli Stati Uniti e la sua isola caraibica… Tanto «Caro, ci bastano due aerei e una coincidenza, cosa vuoi che sia».
Place to
Remember Per chi parte in autunno (settembre - novembre) Se amate la natura ma non volete rinunciare alle atmosfere cosmopolite, scegliete l'Australia. Partendo in questo periodo potrete avere una «doppia estate» da gustare in quella che è l'isola più grande e allo stesso tempo il continente più piccolo. Da Sidney e Melbourne agli eucalipti delle Blue Mountains, ai koala del «Featherdale Wildlife Park» e a «Uluru», la montagna sacra agli aborigeni che fino a non molto tempo fa era nota come Ayers Rock, qui c'è tanto da vedere. Ma per chi è in luna di miele un'esperienza unica è la cena «sound of silence», nel solenne silenzio del deserto ammirando le costellazioni dell'emisfero australe. Questo periodo è anche l'ideale per dirigervi verso l'India, poiché finiscono i monsoni e tra festival popolari, magiche spezie, tesori archeologici e la spiritualità del Taj Mahal avrete davvero l'imbarazzo della scelta. Se, invece, siete in cerca dei caratteristici colori dorati dell'autunno, puntate al Quebec, in Canada. Questa è la terra in cui la cultura anglosassone e francofona si incontrano: qui il foliage degli alberi è uno spettacolo naturale, insieme alle cascate, ai parchi cittadini e allo sciroppo d'acero!
Per chi parte in inverno (dicembre - febbraio) Se volete tuffarvi nelle magiche atmosfere di un inverno da fiaba, andate in Finlandia. Rovaniemi è il villaggio di Babbo Natale, a cui magari potete lasciare personalmente la vostra lettera... Ma anche la capitale Helsinki riserva molte sorprese, soprattutto al museo del Design. Questa è anche la terra dei laghi (sono oltre 1000 e facilmente visitabili) e di città incantevoli come Rauma, dalle case di legno iscritte nella lista del patrimonio Unesco. La Finlandia è un'ottima meta anche a giugno, quando si organizza il Festival del cinema del sole di mezzanotte creato dai famosi fratelli Kaurismäki. L'avventura vi aspetta in Kenya se, invece, siete allettati dall'idea di fare in questo periodo un safari tra le mangrovie o vedere stormi di fenicotteri rosa. Anche qui, a seconda dei giorni a disposizione avrete tanto tra cui scegliere: da Malindi all’antica città di Lamu, fino alle immersioni nella barriera corallina. Se poi siete dei fan del reggae e non volete rinunciare al mare, scegliete la Giamaica: a Bob Marley hanno dedicato un museo. Le acque turchesi dei Caraibi, il calore della popolazione e il centro storico di Kingston vi conquisteranno.
un viaggio per ogni
STAGIONE
Voi scegliete il mese, noi vi suggeriamo dove andare... di Antonella Lombardi
Chi ha detto che il periodo adatto per andare in luna di miele è limitato ai mesi primaverili o estivi? Che siate in cerca di scenari innevati da fiaba o «dell'estate tutto l'anno», ogni periodo consente mete affascinanti insieme a chi amate di più. Vediamone alcune.
Per chi parte in primavera (marzo - maggio) Chiudete gli occhi, pensate alla primavera e «voilà», ecco a voi la Provenza. È il viaggio romantico per eccellenza, tra campi di lavanda e scenari che hanno ispirato pittori impressionisti, con un occhio ai resti del passato romano (l'anfiteatro di Nimes, ad esempio), ma anche le atmosfere viste nei film che vi hanno fatto sognare, accompagnati da una cucina di tutto rispetto. Un'alternativa affascinante è il viaggio lungo la Transiberiana: 8 giorni per andare da Mosca a Pechino, attraversando due continenti, 88 città, 16 grandi fiumi e 8 fusi orari. Un viaggio in treno lungo oltre 9mila chilometri, con il tempo di girare a ogni fermata una città come Ulan Bator, la capitale della Mongolia, nella steppa siberiana. Per chi proprio non sa rinunciare al caldo, l'Egitto è una solida alternativa. Sharm el Sheik, Marsa Alam, Hurghada e Berenice sono mete gettonate, insieme alla possibilità di fare escursioni nel deserto, sul monte sacro Sinai, al Cairo e Luxor. Se poi riuscite a inserire una crociera sul Nilo, avete unito il fascino del paesaggio alla storia.
Per chi parte in estate (giugno - agosto) L'Alaska è una meta inconsueta per il pubblico italiano, eppure in questo periodo presenta scenari mozzafiato e climi miti che consentono la navigazione in crociera. Dal passaggio delle balene alle escursioni nei ghiacciai, fino al giro il centro con il pittoresco «Juneau Trolley», il bus aperto che vi farà conoscere i mitici luoghi della corsa all'oro, è una meta affascinante e per nulla proibitiva. Se sognate l'Oriente, la Cina ha una storia lunga 5000 anni e metropoli in quantità: tra Pechino, Hong Kong, l'antica città proibita, la grande muraglia o l'esercito di terracotta avrete tanto da scoprire lungo la via della Seta, per non parlare delle case del tè e dei fantastici giardini Yuyuan di Shangai, costruiti durante la dinastia Ming, più di 400 anni fa.
SPOSIMAGAZINE383
Place to
Discover
sud
rotolando verso
Sotto la «cintura» del mondo.
di Stefania Giuffrè
«Rotolando verso Sud…» cantava una canzone di qualche anno fa. E anche gli sposi potrebbero decidere di rotolare verso Sud per la loro luna di miele.
Ushuaia è il Sud più Sud, l’ultima città ai confini del mondo. Più giù, oltre il 54° parallelo, ci sono solo rocce, mare e ghiacciai. Fondata alla fine dell’Ottocento, per anni rimase sconosciuta: erano gli anni in cui era abitata solo dagli ergastolani del penitenziario poi chiuso dal presidente Peron nel ’47. Furono i carcerati ad iniziare la costruzione del Tren del Fin del Mundo, la ferrovia che ancora oggi conduce al Tierra del Fuego National Park. È la fine del mondo, una distesa di boschi, montagne, ghiacciai e cascate. Da Ushuaia potrete raggiungere, attraversando il Canale di Beagle a bordo di un battello, Capo Horn. Lungo l’escursione potrete ammirare leoni marini, cormorani, pinguini. Arrivare al Sud del mondo è un viaggio nel viaggio. Dall’Italia la prima tappa è Buenos Aires, patria del tango e di Borges, con la sua Plaza de Mayo dove si ritrovano ancora oggi le madri dei desaparecidos, i suoi quartieri tipici come San Telmo e la Boca, i caffè (imperdibile lo storico Cafè Tortoni). Da qui potrete raggiungere Ushuaia in aereo e successivamente spostarvi più a nord, fino al El Calafate e il Perito Moreno, un’enorme parete di ghiaccio lunga 14 chilometri e alta fino a 70 metri sul livello del lago, un vero e proprio spettacolo della natura. Ancora più a nord ovest, Puerto Madryn, cuore della Penisula Valdes dove sorge una delle più belle riserve faunistiche naturali del Sudamerica. Da Puerto Piramide parte il tour delle balene, che da giugno a dicembre vengono a riprodursi in questo golfo.
Buenos Aires
384SPOSIMAGAZINE
Ushuaia
Se scegliete direzione Sud, altra meta potrebbero essere Australia o Nuova Zelanda: divisi dal Mar di Tasmania, sono due paesi profondamente diversi. Grande, sconfinato il primo, oltre 7 milioni di chilometri quadrati contro i 267 mila del secondo, composto da due grandi isole principali e tante piccole isole minori. Vasta e con paesaggi molto diversi, l’Australia permette di spaziare dal deserto rosso alla foresta tropicale, dai grattacieli delle metropoli come Sydney e Melbourne alla barriera corallina e alle isole paradisiache.
Nuova Zelanda
In Nuova Zelanda, invece, il paesaggio è selvaggio, la parola d’ordine è natura, spiagge deserte si alternano a fiordi e fiumi. Qui è forte l’identità dei maori, mentre in Australia gli aborigeni sono stati decimati ed emarginati. Nella terra dei canguri, la fauna è ricca, dagli squali ai coccodrilli, mentre in Nuova Zelanda tutti gli animali sono stati «importati». In Australia tappe obbligate sono le grandi metropoli di Sidney e Melbourne. La prima è la più antica città australiana, affacciata sulla baia comprende il nucleo storico di Sidney Cove e quello più moderno di Grande Sidney. Harbour Bridge e la Opera House sono fra gli edifici degni di nota, Bondi Beach la spiaggia frequentata tutto l’anno dai surfisti. Melbourne, città letteraria dell’Unesco, è considerata una delle città più vivibili al mondo. Mappa alla mano, andate alla scoperta dell’Observation Deck-Rialto, del Royal Exibition Building, dei Royal Botanic Gardens. Andando verso Nord, la Gold Coast è il paradiso di chi ama il divertimento e lo sport in riva il mare; Hayman Island è un angolo appartato di grande bellezza naturale sulla soglia della Grande Barriera Corallina; Lizard Island (all’altra estremità della barriera) località esclusiva (massimo 80 ospiti), meta ideale per chi adora le immersioni, spiagge bianche incontaminate e acque turchesi; il paesaggio unico e ancora tutto da scoprire dalla catena delle Bungle Bungle, gigantesche cupole arancioni e nere che si stagliano contro il cielo.
Verso Sud, Greaty Ocean Road è una delle strade più suggestive al mondo, patrimonio dell’umanità, 200 chilometri lungo scogliere mozzafiato per raggiungere le onde di Bells Beach o i Dodici Apostoli, maestosi pilastri di pietra calcarea; Kangaroo Island, per ammirare la natura incontaminata, i leoni marini, i koala, gli uccelli marini, i pinguini. Se optate per la Nuova Zelanda, non potrete che apprezzarla se visitando entrambe le isole. Da Auckland, situata fra due porti e punteggiata di coni vulcanici estinti, andando verso est visiterete la penisola di Coromandel, con la sua foresta pluviale e splendide viste sull’oceano. Sempre da Auckland potrete arrivare a Paihia attraversando foreste, spiagge e paesaggi tipici e verso la Bay of Islands. Sulla strada per Kaitaia le magnifiche baie di Matauri e Tauranga, non lontano le magnifiche spiagge di Doubtless Bay. Da Kaitaia potrete raggiungere la Ninety Mile Beach, la «spiaggia delle novanta miglia». Wellington, la capitale, si visita tranquillamente in una giornata. Verso Sud si giunge a Rotorua, zona di formazione vulcanica ricca di geyser e centro di cultura Maori e da qui, attraverso il Tongariro National Park dove si trova il vulcano Mt. Ruapehu (ancora in piena attività), si giunge a Wellington, la capitale, che si visita tranquillamente in una giornata. Da qua partirete per South Island, l’alternarsi dei sentieri in riva all’oceano di Abel Tasman Park e i ghiacciai di Franz Joseph Glacier, il lago Wakatipu e gli sport estremi di Queenstown, i fiordi (il più famoso Milford Sound), Christchurch, la città universitaria in cui si respira un’atmosfera tipicamente inglese, una natura ricca di pinguini, foche, i tipici pappagalli Kea. Una curiosità è legata alla Nuova Zelanda. Taumatawhakatangihangakoauauotamateapokaiwhenuakitanatahu: in lingua maori significa «la collina dove Tamatea, l’uomo con grandi ginocchia, conquistatore di montagne, mangiatore di terre, viaggiatore oltre terra e mare, suonò il suo flato alla sua amata», due case e una collina che hanno il primato della città con il nome più lungo del mondo, nulla oltre questo insolito primato.
Australia
Sud Africa
E infine, se Sud del mondo deve essere, anche il Sudafrica è una delle mete. Un’esperienza emozionante, che rappresenta la suggestione dell’Africa più vera e il fascino di quella più moderna. Diciassette parchi naturali, numerose riserve, patria dei diamanti (obbligatoria la tappa in miniera), lasciatevi conquistare dal fascino di Cape Town, dall’austerità di Pretoria, dalla vivacità di Johannesburg. La natura non sarà mai avara: dai paesaggi mozzafiato della Whale Coastdove per osservare il passaggio delle balene direttamente da terra, al Parco Kruger dove «incontrare» leoni, gazzelle, zebre e ippopotami; dalle onde di Jeffreys Bay tanto amate dai surfisti alle spiagge della costa del Natal fino al Capo di Buona Speranza che tutti noi abbiamo studiato solo sui libri di storia.
SPOSIMAGAZINE385
Place to
Feel
alla luce del
SOL
LEVANTE
Dalle geishe al Monte Fuji, benvenuti in Giappone. Che scegliate di partire in primavera, per vedere lo spettacolo dei ciliegi in fiore, o per Capodanno, indossando un tipico Kimono per entrare in uno dei luoghi sacri, sarete stupiti dai contrasti di cui è capace il Giappone. di Antonella Lombardi
Il Paese del «Sol Levante» cosi chiamato per via del suo nome («Origine del sole») che ricorda la sua posizione geografica posta ad Oriente rispetto alla Cina, è il luogo dove tradizione arcaica e innovazione tecnologica corrono parallele. Potrà, dunque, capitarvi di perdervi tra i modernissimi grattacieli di Tokyo e la cerimonia senza tempo del tè, tra i giardini zen incantanti e gli «Shinkansen», i treni superveloci. Il clima varia molto a seconda delle stagioni. Il Giappone ha un arcipelago che si estende per oltre tremila chilometri fino allo spettacolare Monte Fuji, vulcano reso celebre dai quadri del pittore Hokusai.
386SPOSIMAGAZINE
Nella capitale, Tokyo, avrete un assaggio dei contrasti presenti nel Paese perché qui, accanto alla metropoli ipertecnologica e ai grattacieli svettanti, c'è il palazzo dell'imperatore, circondato da giardini che sembrano non avere né tempo né spazio. Ma se è proprio la cultura antica del Giappone ad affascinarvi, dovete dirigervi verso l'antica capitale, Kyoto, dove il 17 luglio si svolge la festa più celebre, il «Gion Matsuri», parata di enormi carri decorati, portati a mano in processione. Qui, inoltre, respirerete la vera atmosfera nipponica, girando tra «Kinkakuji», il tempio d'oro, e «Ginkakuji», il tempio d'argento. Fermatevi a celebrare la cerimonia del tè circondati da geishe con il tipico kimono e giardini incantati dai colori spettacolari.
A Osaka vale una tappa il castello, per rivivere la storia e le atmosfere dei samurai, mentre a Nara troverete la statua in bronzo del Buddha più grande del mondo. Merita una sosta anche Hiroshima, città a ovest della principale isola dell'arcipelago, Honshu, e nota nel mondo per essere stata nel 1945 il primo obiettivo di un bombardamento nucleare. Lo ricorda il «Memorial Park» o «Memoriale della Pace», con una spianata che riporta i nomi delle vittime.
Arrivati alla sera provate a soggiornare in uno dei tanti «Ryokan», tipici alloggi giapponesi dove si entra scalzi da porte scorrevoli di carta, con tatami a terra e bagno all'esterno. E se volete riprendervi dalle fatiche dei percorsi affrontati, rilassatevi in uno degli «Onsen», i bagni termali tipici che possono essere all'interno o all'esterno, in pietra o legno.
Prima di rientrare in Italia fate il pieno di bacchette, kimoni, ciotole e souvenir all'Oriental Bazaar nel quartiere di «Omotesando», da alcuni considerato come «Champs-Elysees» di Tokyo. Qui troverete sicuramente regali da portare con voi o agli amici per ricordare il vostro viaggio in Oriente.
SPOSIMAGAZINE387
Place to
Dream
CLASSIFICA UFFICIALE
15 21
the
13 2
BEST
di Antonella Lombardi
I ventidue luoghi assolutamente da non perdere.
Dall'imponente ghiacciaio Moreno alla spiritualità orientale birmana. Dal Canal Grande di Venezia ai 150 glicini del Giappone. Dai maestosi baobab del Madagascar alle cascate del Brasile alte più di 70 metri. Se siete in cerca dei luoghi più suggestivi del pianeta, in cui la natura dà il miglior spettacolo di sé, ecco i 22 luoghi da non perdere selezionati da Tripadvisor. Ce n'è per tutti i gusti: dalle magiche atmosfere del film «Avatar» alla spiaggia bianca di «The beach».
1. Isole Phi Phi, Thailandia | A renderle famose è stato il film «The beach», con Leonardo Di Caprio. Se sognate ancora quei colori e amate fare snorkeling e immersioni, questa è la vostra mecca: le isole principali dell'arcipelago sono una riserva marina protetta. 2. Cinque Terre, Riomaggiore, Liguria | Qui il panorama ha un posto d'onore sia dal castello che dalla marina, tra stretti carruggi e case variopinte che si sviluppano in altezza. 3. Le cascate dell'Iguazú, Brasile | Secondo la leggenda Indios, a creare le cascate fu il dio Serpente, che si vendicò per un amore non ricambiato.
1
388SPOSIMAGAZINE
11
20
14
5 7
Lì, dove precipitano circa 1.500 metri cubi d'acqua al secondo, cadde la bella Naipù diventando roccia, mentre il suo amante fu trasformato in albero. Pare che da quel punto i due continuano ad osservarsi. Certo è che tra queste spettacolari cascate di 70 metri sarete circondati dall'arcobaleno perpetuo. 4. Vulcano Kelimutu/Flores, Indonesia | La presenza di particolari minerali e gas sotterranei regala giochi di colore in continuo cambiamento a questi tre laghi di origine vulcanica. 5. Salar de Uyuni, Bolivia | Vi sembrerà di camminare sugli specchi percorrendo l'enorme deserto di sale Uyuni, nell'altopiano andino meridionale della Bolivia. Che ci sia sole o pioggia, lo scenario è spettacolare, soprattutto se avete voglia di orizzonti infiniti. 6. Kawachi Fujien, Prefettura di Fukuoka, Giappone | Per i giapponesi è un posto sacro: in questi giardini oltre 150 piante di glicine, tra 20 varietà diverse, vi faranno immaginare di camminare all'interno di un dipinto impressionista. Il prezzo cambia (e sale) nel periodo di massima fioritura. Se arrivate in autunno, potrete ammirare i colori caldi di oltre 700 alberi di acero. 7. Salto Angel, Parco nazionale Canaima, Venezuela | Per gli amanti del trekking il Salto Angel, la cascata più alta del mondo (979 metri), è una tappa obbligata. Gli itinerari in canoa si snodano lungo scenari spettacolari, soprattutto nel Parco nazionale di Canaima. La zona può essere sorvolata anche con piccoli aerei.
6
12
17 4 22
8
18 10
8. Trolltunga Odda, Norvegia | Per chi non soffre di vertigini. Trolltunga è un trampolino di roccia lungo 10 metri e largo meno di 5 che si staglia in orizzontale, al di sopra del villaggio di Skjeggedal. La salita presenta un dislivello di circa 900 metri. Ma volete mettere la vista? 9. Canal Grande, Venezia | Divide il centro di Venezia in due anse su cui si affacciano i 200 palazzi nobiliari della Repubblica della Serenissima. Se arrivate la prima domenica di settembre, potete assistere alla regata storica tra gondolieri in costume e imbarcazioni tipiche del Cinquecento. 10. Ahu Tongariki, Isola di Pasqua, Cile | I guardiani dell'isola sono loro, i Moai, imponenti busti sulle cui origini aleggia il mistero. Se siete affascinati dalla cultura indigena, la natura dell'isola di Rapa Nui fa per voi.
16
11. Cattedrale di San Basilio, Mosca | Le variopinte cupole volute da Ivan il Terribile dominano la piazza Rossa di Mosca. Simbolo della religione ortodossa, contiene al suo interno un dedalo di chiese. Secondo la leggenda, lo zar fu così colpito dalla sua realizzazione finale da ordinare di accecare gli architetti per impedire loro di costruire altrove una cattedrale altrettanto bella. 12. Strokkur, Islanda | Una volta arrivati vicino a Reykjavik aspetterete meno di 10 minuti per assistere a uno degli spettacoli naturali più avvincenti, come l'esplosione del Geyser Strokkur: uno dei getti di vapore più famosi – e puntuali – dell'isola. 13. Petra, Wadi Musa, Giordania | È una tappa obbligata per chi ama la storia delle «civiltà sepolte». Prendetevi il vostro tempo e percorrete a piedi, o a dorso di mulo, la strada che vi farà scoprire le sfumature rosa della roccia in cui sono scolpiti il teatro romano, le tombe reali e il monastero. 14. Grotta del flauto di canne (Ludi Yan) Guilin, Guangxi Zhuang, Cina | Il nome è dovuto alle canne che crescono all'esterno e con cui si realizzano flauti melodiosi. All'interno, aguzze stalattiti (dal soffitto) e stalagmiti (dal pavimento) sono illuminate da luci multicolor. Vi sono anche iscrizioni del 792 d.C a testimoniare un'antica storia di attrazione turistica. 15. Lago Moraine, Canada | Tra cime imbiancate e il colore smeraldo del lago vi sembrerà di stare in un paesaggio da cartolina fiabesca. I sentieri intorno, nel bosco, offrono tanti percorsi. È possibile fare un giro in canoa. 16. Pagoda Kyaiktiyo, Birmania | Da millenni si trova in equilibrio miracoloso e i devoti, negli anni, l'hanno ricoperta di foglie d'oro. È uno dei luoghi sacri del buddismo: secondo la leggenda, la roccia è posta sopra una ciocca di capelli di Buddha.
17. Antelope Canyon, Arizona, Stati Uniti | L'acqua e il vento hanno modellato questa bellezza naturale dove la luce del sole, a mezzogiorno, si infiltra tra le rocce creando uno spettacolo imperdibile. Conviene prenotare la visita con largo anticipo. 18. Il ghiacciaio Perito Moreno, Argentina | L'imponenza del «deserto di ghiaccio» che si stende su 250 chilometri quadrati gli hanno riservato un posto d'onore tra le attrazioni turistiche della Patagonia argentina. Sarete impressionati dal fragore dei costoni quando si staccano. Nonostante la minaccia del surriscaldamento globale, è la terza riserva al mondo d'acqua dolce. 19. Hill Inlet, Queensland, Australia | Spiaggia bianca di silice, mare cristallino e riserva naturale protetta. Il paradiso terrestre è qui. E se avete programmato un viaggio in Australia non potete perdervi questa tappa. 20. Angkor Wat Siem Reap, Cambogia | È il simbolo della Cambogia, immenso tempio Khmer posto all'interno del sito archeologico di Angkor. I fiori di loto all'interno del lago lo rendono ancora più suggestivo. Per chi vuole coniugare spiritualità a storia. 21. Allée des Baobabs, Morondava, Madagascar | Sono i giganti del Madagascar: i maestosi Baobab che sembrano animarsi quando la luce del sole cala. Se volete evitare la folla del tramonto, è molto suggestiva la visita all'alba. 22. Parco Forestale Nazionale di Zhangjiajie, Cina | Se avete amato le atmosfere di «Avatar» le ritroverete in questo Parco, che ha ispirato alcune scene del film. Se siete in fuga dal caos delle città cinesi, immergetevi nella natura incontaminata di un sito davvero fiabesco.
9
19
3 SPOSIMAGAZINE389
Place to
Sail
mare profumo di
MARE
Crociera, il piacere di vivere tante vacanze in una. di Fernanda Anania
Voglia di vedere tanti posti ma senza lo stress di spostamenti e cambio d'albergo? Voglia di mare ma anche di visitare monumenti? Voglia di una cena romantica ma anche di fare le ore piccole in discoteca, magari dopo una partita a squash o un massaggio rigenerante? Niente paura, sarete accontentati: il vostro viaggio di nozze ideale è decisamente una crociera.
TENDENZA VIAGGI CONSIGLIA Il viaggio di nozze in crociera conserva quel fascino romantico che rende indimenticabile la luna di miele degli sposi. Se fino a qualche anno fa la crociera era considerata un lusso dati gli alti costi, possiamo ora notare una netta inversione di tendenza che la rende anche concorrenziale nel prezzo e quindi conveniente rispetto ad altre tipologie di viaggio. Inoltre, le più importanti compagnie di navigazione turistica prevedono in listino prezzi speciali, offerte e sconti per le coppie di sposi. La crociera ha il grande vantaggio di farvi sentire in vacanza già nel momento del viaggio, in quanto è sicuramente meno stressante trovarsi a bordo di una nave di lusso piena di comfort e attrazioni; presenta, poi, il vantaggio di visitare, nell'arco del viaggio, sempre posti nuovi... Insomma, una vacanza nella vacanza, il non plus ultra del relax! Scegliere la destinazione della crociera è solo questione di gusti (oltre che di spesa) e le rotte seguite dalle principali compagnie di navigazione sono molteplici e in grado di coprire la stragrande maggioranza delle aspettative degli sposi. Così, non vi resta che decidere dove fare tappa tra le principali destinazioni: Oceano Indiano, Mediterraneo, Caraibi, Mari del Nord o America del Sud?
> TENDENZA VIAGGI Milazzo (ME)
390SPOSIMAGAZINE
Tel. 090 99 21 019
Sontuose, gigantesche, dotate di tutti i comfort e servizi immaginabili, le navi da crociera sono immense «città galleggianti» che regalano il piacere di vivere tante vacanze insieme: ce n'è per tutti i gusti, per tutte le tasche e, soprattutto, per ogni destinazione possibile. Dall'Europa mediterranea ai fiordi scandinavi, passando per l'affascinante penisola arabica, fino alle rotte oltreoceano, tra i mari cristallini delle Antille o a quelli avventurosi dell'Alaska o delle Indie, l'offerta di itinerari da cui lasciarsi tentare è vasta quanto il mondo. Le mete preferite dagli sposi? Sicuramente gettonatissimi i classici Caraibi, mentre sempre più in voga sono i mari del Giappone e l'Oceano Indiano.
Non solo: tantissime, se non tutte, le compagnie che offrono sconti e benefit esclusivi alle coppie in viaggio di nozze. Qualche esempio? Royal Carribean sconta di 150 € la vacanza: basta presentare al momento della prenotazione il certificato di matrimonio e programmare la partenza entro sei mesi dalle celebrazione delle nozze. Anche Msc offre uno sconto del 10% sulla tariffa, oppure propone pacchetti per accedere all'esclusivo Msc Yacht Club, presente solo su alcune delle navi della sua flotta: la compagnia lo considera come «una nave all'interno della nave», che offre il massimo del lusso, privacy e servizi personalizzati in combinazione con strutture straordinarie e fantastici intrattenimenti di bordo.
Oltre ad alcune offerte interessanti in termini di sconti e tariffe, Costa Crociere invece propone la neoCollection, ovvero la slow cruise, caratterizzata da soste lunghe nei porti, incluso in alcuni casi il pernottamento. In questo modo è possibile visitare ogni meta in tutta tranquillità e godere, nel frattempo, di tante piccole «coccole» come l’aperitivo al tramonto e l’assistenza del concierge che prenota escursioni esclusive e tematiche. Le premesse per una luna di miele a 5 stelle ci sono tutte, tra sontuose suites con vista mozzafiato, piscina e maggiordomo a disposizione 24 ore su 24. E allora, se state già canticchiando «mare profumo di mare» vuol dire che è proprio ora di salpare sulla vostra «Love Boat» e godervi la un’indimenticabile vacanza romantica.
Crociera
Ogni coppia è un’isola
di Antonella Lombardi
Siete amanti dei paesaggi nordici o preferite inebriarvi nei profumi e nei colori tropicali? Ciascuna coppia ha la «sua» isola e non c'è niente di più bello che dividere uno scenario da sogno con la persona che più si ama. Ecco qualche proposta tra cui scegliere. Il suo nome vuol dire «Terra del ghiaccio» e se amate le bellezze naturali la vostra meta è l'Islanda. Geyser e vulcani la fanno da padrone, come l'impronunciabile Eyjafjallajokul che nel 2011 ha messo a dura prova le compagnie aeree di mezzo mondo. È l'approdo ideale se volete farvi conquistare dallo spettacolo del sole di mezzanotte e dall'aurora boreale, con le sue pennellate di verde e rosso fluo nel cielo. Senza dimenticare una visita alla capitale Reykjavik, con i racconti delle saghe vichinghe o le tracce storiche di Leif Eriksson, scopritore dell'Islanda e figlio di Erik il Rosso. Cercate di programmare il viaggio tra giugno e settembre, per non trovare chiuse le principali attrazioni. Se cercate un angolo del pianeta in cui essere irraggiungibili tramite telefono cellulare, le Isole Svalbard fanno per voi: da questo avamposto a Nord della Norvegia partì nel 1928 il dirigibile «Italia» al comando di Umberto Nobile e questa è la seconda patria dell'eroico esploratore norvegese Amundsen. Ghiacciai, balene e orsi polari costituiscono lo scenario di un arcipelago dove la rete cellulare non esiste per non sovrapporsi alle sofisticate apparecchiature delle stazioni di ricerca. Se, invece, non volete rinunciare alle spiagge cristalline senza per questo optare per le inflazionate Maldive o Seychelles, puntate dritto verso l'isola di Hvar, in Croazia. La costa dalmata ha tanto da offrire a chi ama i campi di lavanda, le tracce storiche della lunga dominazione veneziana e la ricca vita notturna. Il clima mite e la cucina a base di pesce vi conquisteranno. Custodisce uno dei più antichi segreti del mondo l'Isola di Pasqua, o Rapa Nui, con le sue gigantesche teste monolitiche in pietra, i «Moai», che l'hanno resa celebre nel mondo. Situata nell'Oceano Pacifico meridionale, può essere raggiunta in volo dal Cile. È una vacanza adatta agli amanti del trekking o dell'archeologia e può essere un punto di partenza per altre splendide isole, come le Isole Cook, in Polinesia, alternativa interessante alle classiche mete della Polinesia francese, senza per questo rinunciare a fondali mozzafiato e lagune in cui praticare anche il surf. Perla dell'Oceano Indiano è la meno nota isola di Reunion, spesso scelta per la sua estrema varietà naturale. Qui è facile attraversare diversi microclimi e passare così dalla spiaggia tropicale alla giungla, dalle foreste di felci alle cascate. La cucina creola è un'altra forte attrazione di un luogo che si trova ad Est del Madagascar e che fu chiamata così durante la rivoluzione francese.
E adesso tocca a voi, per quale isola siete pronti a partire?
SPOSIMAGAZINE391
Place to
Walk
on the
ROAD Lungo la Route 66, ventre d'America.
Benvenuti nel ventre d'America, la «Mother Road», la «strada madre» che più ha ispirato artisti e scrittori: è la «Route 66», monumento nazionale costruito nel 1926. Highway che da Chicago arriva a Los Angeles e che più incarna al mondo lo spirito del viaggiare «on the road».
di Antonella Lombardi Se nelle orecchie avete il sound di «Get your Kicks on Route 66» di Bobby Troup (era il 1946 e dopo la versione jazz di Nat King Cole arrivò il rock di Chuck Berry e poi dei Rolling Stones, solo per citare i casi più noti) e negli occhi la pop art delle vecchie stazioni di servizio, i drive-in e le insegne al neon, questo è il viaggio giusto per voi. Un viaggio lungo 3mila 700 chilometri, che attraversa in diagonale otto Stati (Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California) e ben tre fusi orari, tra scenari mozzafiato. Mappe alla mano, programmate con largo anticipo l'itinerario in base ai giorni disponibili: da 15 a 30 se volete fare diverse fermate in ogni Stato, meno se alternate il percorso storico a quello delle Interstate, le moderne autostrade a quattro corsie che aggirano le cittadine. Ma se il vostro cuore batte per la Route 66, non rinunciate mai a un buon pieno di benzina, un navigatore satellitare e buona musica. Magari, se siete fortunati e avete la possibilità di spendere un po' di più, a bordo di una Cadillac, optando per una formula «fly and drive» che includa volo e noleggio auto, e pernottamenti nei tipici motel consacrati dal cinema americano. La Route 66 dà il meglio di sé da maggio a settembre e può essere percorsa in entrambe le direzioni, ma non ostinatevi a cercarla nelle comune cartine stradali: non esiste più. A percorrerla oggi sono turisti, curiosi, amanti delle Harley Davidson e nostalgici che ricordano chi la percorse per fuggire dalla Grande depressione; itinerari dettagliati sono facilmente disponibili a parte, a chi voglia aprire lo sguardo al cuore e all'anima Usa.
392SPOSIMAGAZINE
Partendo da Chicago, si può fare tappa a Springfield, capitale dell'Illinois, patria di Abraham Lincoln e - ma questo è un primato da contendere ad altre città che in America vantano lo stesso nome! - dei Simpson. Perdetevi lungo gli sterminati campi di granoturco e preparate il cuore al blues di St. Louis, in Missouri, seconda tappa, dove troverete anche il cinema drive-in di Carthage, insegna al neon e proiezioni esclusivamente da venerdi a domenica. Ma se avete nostalgia delle vecchie stazioni di servizio e degli empori in cui il tempo si è fermato, dirigetevi verso Oklahoma: qui la natura inizia a diventare più selvaggia e a ricordare l'epopea West. È nelle riserve qui intorno che furono costretti a stare gli indiani Cherokee e a qualche miglia di distanza non è raro vedere dei bisonti. Spingetevi ora verso Amarillo, in Texas, dove potrete partecipare alla più curiosa installazione all'aperto: 10 Cadillac variopinte piazzate in verticale nel terreno.
Scendete dalla vostra e impugnate una delle tante bombolette spray che troverete a terra, per comporre la vostra personale opera d'arte. È il «Cadillac Ranch» a cui Bruce Springsteen dedicò una canzone nell'album «The River». Siete vicini all'Arizona, e qui se avete giorni da spendere sarete ricompensati da scenari naturali spettacolari: Monument Valley, Grand Canyon, la foresta pietrificata si stendono davanti a voi. Ultima tappa la California, con Pasadena e Los Angeles a coronare il vostro traguardo coast to coast. Al molo di Santa Monica, l'immancabile Luna Park e la celebre ruota panoramica sulla spiaggia. La fine della Route 66 non è certa: per alcuni sta nell’incrocio fra Olympic Boulevard e Lincoln Boulevard, per altri in quello fra Santa Monica Boulevard e Ocean Avenue. È il momento di recuperare le vostre copie di «Furore» e «On The Road» dal sedile posteriore, mettere in fila i luoghi e i volti incontrati lungo il percorso. E maledire il tempo e le pagine, per essere finiti cosi presto, prima di riportare tutto a casa.
Place to
Taste
thest
Be
STREET
food
Alla scoperta delle città del gusto. di Clara Minissale
Il cibo da strada, ormai si sa, fa parlare di sé in tutto il mondo. È l’ultima frontiera del pasto alla moda ma anche il tramite che conduce alla vera identità gastronomica di un luogo. È easy e può essere anche chic. L’importante è scegliere i posti giusti. E chi lo ha detto che non possa essere una valida alternativa al ricco menu di nozze? Da Bangkok a Marrakech, da Singapore a Palermo, ecco dove fare tappa per gustare il miglior cibo da strada nel mondo.
Bangkok: è stata incoronata regina dello street food nella classifica stilata da «VirtualTourist» sulle città in cui si trova il miglior cibo da strada del mondo. Dai noodles in ogni salsa al pollo al curry, dal pad Thai al riso al mango, passando per l’insalata di papaya verde, fino a cavallette e coleotteri. Ambergris Caye (Belize): quest’isola è rinomata per le sue bancarelle di street food da spiaggia. Pesce fritto e gamberetti, così come le empanadas ed i burritos. I venditori ambulanti si piazzano sulle banchine del porto e per questo il cibo da strada qui ha il soprannome di «dock food» (cibo di molo).
Singapore: famosa per i suoi mercati del cibo all'aperto, è punto di contatto tra le diverse culture culinarie asiatiche. Qui si mescolano la cucina cinese, malese e indiana. I wanton, la torta di carote fritta ed il kaia toast sono alcune tra le specialità.
Marrakech (Marocco): chiunque abbia soltanto visto delle immagini del souk di Marrakech sa di quali colori sia capace questa città. E ai tanti colori corrispondono odori e sapori come quello del cous cous, con pesce o carne, molto speziato; o quello dell’agnello arrosto, che può essere acquistato in uno dei molti chioschi in città.
Istanbul (Turchia): il fatto che si trovi a cavallo tra Europa ed Asia, rende la città un concentrato di culture e religioni e la sua cucina molto ricca. È la patria del Doner Kebab, street food tra i più acquistati al mondo. Simit (bagel farcito alla turca), lemidye dolma (cozze speziate e spruzzate di limone fresco) e pane Borek, sono solo alcune delle squisitezze che si possono gustare.
Bruxelles (Belgio): la sua presenza in questo elenco è forse inaspettata, ma è senza dubbio la capitale mondiale dei waffles, acquistabili in molte varianti. L'altra specialità sono le patate al cartoccio e il cioccolato, venduto in barrette nelle pasticcerie ma anche nelle bancarelle della piazza centrale.
Penang (Malesia): propone come specialità principale l'Assam Laksa, una zuppa di sgombro stufato con tamarindo, citronella, peperoncini e pasta di gamberetti.
Città del Messico: è una delle città più grandi e popolose al mondo e la patria del cibo da strada fritto. I Tacos, i Chicharrones (pelle di maiale), le tortillas ripiene e le patate dolci (o camotes) sono vendute ad ogni angolo di strada.
Palermo: è l’unica città italiana presente nella top ten. E, del resto, come potrebbe non esserci? Arancine, pani ca’ meusa, sfincione, stigghiola, pane con le panelle, frittola, quarume, un elenco lunghissimo di prelibatezze che hanno reso famosa la città nel mondo. SPOSIMAGAZINE393
Place to
Live
cara, vecchia
EUROPA Il continente che non tradisce mai.
di Antonella Lombardi
Un viaggio in capo al mondo, mete esotiche, destinazioni intercontinentali: questo l'identikit tipo della luna di miele, spesso «snobbona» nei confronti del Vecchio Continente, visto come troppo vicino, banale e comunque facile da raggiungere in tante altre circostanze. Peccato, però. L’Europa ha risorse infinite da scoprire, tra imperdibili capitali, scorci romantici e suggestivi e tantissime cose da fare; si rivela, inoltre, la soluzione perfetta per chi ha paura di affrontare troppe ore di volo o per chi ha un budget ridotto, anche se le soluzioni extra-lusso per chi vuole concedersi una vacanza da nababbi non mancano di certo.
La «Swinging London» non delude mai: fatto il classico giro tra Piccadilly Circus, Trafalgar Square, Tower's Bridge, Big Ben, Westminster e Buckingham Palace, scoprite il lato romantico della città. Un giro mozzafiato sul London Eye, una gita lungo il Tamigi o tra i canali di Camden Town, fino ad arrivare al Regent’s Park, altro posto speciale per i suoi laghetti. Gli indirizzi più cool per cenare e fare shopping? Non perdete il quartiere di Bermondsey: considerata prima una zona degradata di Londra, oggi ospita locali alla moda, gallerie d'arte e negozi vintage, ristoranti e mercati come il Borough Market, il più antico mercato alimentare della città che offre il meglio della gastronomia made in Uk e specialità provenienti da tutto il mondo. Per chi vuole stare lontano dal caos cittadino, un giro per la campagna inglese o alla scoperta della brughiera scozzese o dell'arcaico Galles sono delle alternative naturalistiche degne di nota: in questa zona sono imperdibili il parco nazionale di Snowdonia e la penisola di Gower.
394SPOSIMAGAZINE
Gran Bretagna
Francia
Il nome Parigi potrebbe tranquillamente essere inserito nel dizionario quale sinonimo di amore o romanticismo. La Ville Lumière è forse la città al mondo più visitata dalle coppie e ogni suo angolo si trasforma nella cornice perfetta per una vacanza da sogno. Dalla Tour Eiffel a Notre Dame, non dimenticate di visitare il quartiere latino sulla «rive gauche» e il Marais, forse la zona più cool della città. Toglietevi lo sfizio di fare shopping alle Galeries La Fayette o sugli Champs Elysées, dove troverete i nomi più altisonanti della moda francese e internazionale; concedetevi, poi, una cena con vista sulla terrazza del ristorante «Le Cinq» dell'hotel George V, che può vantare 2 stelle Michelin. Se, invece, volete immergervi nell'atmosfera aristocratica francese, prenotate un tour tra i castelli della Loira: oltre 300 dimore nobiliari lungo la valle del fiume, con tanti itinerari da percorrere anche in bicicletta.
Spagna
Madrid e Barcellona vi sembrano due mete troppo scontate? Niente paura: la Spagna offre molte altre mete da non perdere. Qualche esempio di itinerario: i Paesi Baschi con la sorprendente Bilbao (sede per altro di uno dei musei Guggenheim, costruita da Frank Gehry), la pittoresca San Sebastián con una superba promenade sul mare e uno splendido centro storico e infine gli oltre 10 Km di spiagge e calette incontaminate sull'oceano; oppure l'Andalusia, con le arabeggianti Siviglia, Granada e Cordoba. Avvenimenti da non perdere? Se vi sposate in primavera, scoprite la passione e il sentimento della Semana Santa a Siviglia; mentre nei Paesi Baschi, Vitoria-Gasteiz ogni estate a luglio è sede di un Festival Jazz dove si danno appuntamento musicisti di fama internazionale per animare le strade della città con la loro musica.
Germania La nazione teutonica nell'immaginario collettivo sembra essere quasi l'antitesi del romanticismo, pregiudizio smentito da un itinerario che la percorre per quasi 400 Km dalla Baviera fino all'Algovia e che prende il nome di «Romantische Strasse». Tra i luoghi da visitare, il castello di Neuschwanstein: Walt Disney, rimastone affascinato, lo prese come modello per il castello de «La bella addormentata nel bosco» e ora è presente in tutti i parchi Disney del mondo. Per chi, invece, cerca dinamismo e tutto quello che farà tendenza in Europa, Berlino è la città perfetta da scoprire. Una metropoli in continua evoluzione, dove la sintesi tra passato e futuro è l'essenza stessa di questa incredibile capitale. Cuore della città è il Mitte, dove si trovano l’isola dei musei, i famosi negozi di Friedrichstrasse, la torre della televisione e il
viale Unter den Linden che termina alla Porta del Brandeburgo. Mitte è anche il quartiere più animato e creativo di Berlino, con oltre 700 tra ristoranti, bar e locali notturni. E ancora Berlino Est, dove è possibile vedere parte del Muro; e Tiergarten, dove sorgono numerosi musei tra cui quello del cinema e degli strumenti musicali. Tra gli indirizzi da annotare: per lo shopping Happy Shop, mentre Reinstoff è il ristorante dove andare per scoprire la nuova frontiera dell'alta cucina berlinese. Berlino è poi la mecca dei clubbers di tutta Europa e vale la pena passare una serata al «Weekend» o provare ad entrare al «Berghain/ Panorama Bar», ex centrale elettrica della città che regala al club un'atmosfera post-industriale davvero affascinante.
Italia
Per i più pigri o campanilisti, anche il Belpaese offre tante mete a cui putare: le romanticissime Cinque Terre in Liguria, oppure una vacanza in barca a vela tra Capri, Ischia e Procida (con serata all'«Anima e Core» a Capri), una settimana nel Salento - dove Porto Cesareo e il suo Lido Tabù si confermano le mete più cool della penisola pugliese - o tra le dolci colline del Chianti in Toscana. Rimanere in Italia può essere una buona occasione per investire il proprio budget in soggiorni luxury in resort a 5 stelle con opzione spa annessa, per una luna di miele a base di relax e benessere. Qualunque sia la vostra meta, riprendetevi dopo il vortice dei preparativi prematrimoniali e godetevi questo splendido inizio di vita a due!
SPOSIMAGAZINE395
Place to
Relax
2
CLASSIFICA UFFICIALE
10 GREAT
5
7
BED
1
di Antonella Lombardi
Girare per le città tra mari e parchi, va bene. Ma vacanza è sinonimo anche di relax. E chi ha detto che dormire (o fate voi!) non possa essere bello, nel senso letterale del termine? Ecco a voi i 10 letti più belli in altrettanti hotel del mondo, selezionati dal team di Tripadvisor.
10 4 6 396SPOSIMAGAZINE
1. «Attrap'Reves Hotel», Provenza, Francia | Se amate dormire sotto le stelle, ma detestate il campeggio, dovete provare i «letti nella bolla» dell'Attrap Reves Hotel, in Francia. Il contatto con la natura è assicurato, come la privacy: si accede alla propria «stanza» da un sentiero privato e si può scegliere tra una bolla opaca alla base o trasparente. A disposizione degli ospiti anche un telescopio per osservare, comodamente, le stelle. 2. «The St. Regis Bora Bora Resort», Bora Bora, Polinesia Francese | Piscina e giardino privato, un ristorante sospeso sopra l'acqua e la vista sulla laguna dal proprio letto con le suite «Overwater»: se star come Charlize Theron, Quincy Jones e Nicole Kidman lo hanno scelto ci sarà un perchè… 3. «Ol Donyo Lodge», Kenya, Africa | Dormire in un letto a baldacchino, ascoltando in lontananza i ruggiti dei leoni: il design sobrio ma regale di questo sito vi conquisterà. Se amate la natura vi piacerà anche sapere che la struttura collabora con la popolazione locale e sostiene il turismo etico e responsabile. 4. «One by The Five», Parigi, Francia | Quando si dice il cielo in una stanza: se volete provare l'emozione di dormire in un letto sospeso, circondati da stelle, l'atmosfera da sogno di questo hotel francese fa per voi! 5. «The Standard High Line», New York, Stati Uniti | Camera con vista nella zona più trendy della Grande Mela: qui si viene anche solo per un aperitivo sulla splendida terrazza, ma dormire circondati dalla vista mozzafiato sul fiume Hudson è un'esperienza da provare. 6. «The Manta Resort», Tanzania, Africa | I veri amanti del mare non potranno perdersi la «Underwater Room», suite dotata di ogni comfort e ancorata proprio in mezzo alla barriera corallina. Disposta su più piani, è circondata a 360 gradi da finestre da cui ammirare splendide creature marine. 7. «Wolwedans Dunes Lodge», Namibia, Africa | L'unica controindicazione di questo lodge potrebbe essere «Il mal d'Africa» al rientro. A pochi, infatti, è concesso dormire in letti a baldacchino in mezzo alla natura e avere un bagno con vista sul deserto. 8. «Whitepod», Alpi Svizzere, Svizzera | Per chi ha sempre sognato di dormire in un igloo (ma di classe) e a 1500 metri di altezza, coniugando l'amore per la montagna e il turismo ecosostenibile. 9. «The Yeatman», Porto, Portogallo | I veri devoti del dio Bacco, dopo una visita alle splendide cantine di Porto, apprezzeranno l'esperienza di dormire in una suite a forma di botte. Vista panoramica sul fiume, proprio vicino alle cantine. 10. «Hotel Aire de Bardenas», Tudela, Spagna | Dormire in una teca di vetro con vista sulla riserva naturale della Navarra: qui è possibile coniugare relax naturale a design contemporaneo. La struttura si affaccia su un campo di grano, vicino al Parco Naturale delle Bardenas di Navarra.
8
3
9
> Muuto
HOME
SPOSIMAGAZINE397
Interior&Design
> Saba Italia
> Lema
Benvenuti
home
SWEET
HOME La casa, il luogo da cui si parte e dove si ritorna. Sempre. di Claudia Schiera
> Lema
Lo spazio «proprio» che custodisce oggetti, profumi, emozioni e affetti. Il luogo privato che ci si è creati ad immagine e somiglianza, dove «far famiglia» e dove lanciarsi in una nuova e magica avventura, quella dalla vita insieme. Per questo ogni cosa va scelta con cura, seguendo uno stile, privilegiando le attitudini singole e di coppia e assecondando gusti e, perché no, sensazioni…
398SPOSIMAGAZINE
> Flou
> Snaidero
> Flou > Lema
Oggi il panorama delle scelte sulla casa è davvero ampio e articolato e per arredare la propria dimora, che sia minuscola o enorme, c’è solamente l’imbarazzo della scelta. Un consiglio su tutti, rendete fin da subito quella casa la Vostra casa, personalizzatela, costruitela o decostruitela a seconda dei gusti, ma rispecchiatevi sempre in ciò che «create». Solo così renderete anche il più piccolo monolocale un luogo magico e il «mondo perfetto» dove ritornare ogni sera.
Perché, in fondo, come diceva Dorothy Gale ne Il mago di Oz, «Nessun posto è bello come casa mia». Ed è così che dovrà essere…
SPOSIMAGAZINE399
& La rubrica
Questione di sesso
lui
ARREDARE CASA INSIEME LUI «Servono uno specchio, la batteria di pentole, gli strofinacci, le scatole salvaspazio, il puntale per l’albero di Natale…» e potrebbero continuare all’infinito. Perché, diciamolo pure, ogni tanto le nostre amate perdono il senso della realtà, ma soprattutto della liquidità in conto corrente. Fosse per loro, la colonna sonora di ogni giornata sarebbe il rumore del Bancomat che striscia nel Pos. Ma la domanda sorge spontanea: a che serve spendere 25 euro per un puntale da mettere sull’albero di Natale, quando un fiocco riciclato andrebbe bene uguale? Mia madre ha sempre cucinato ottima carne e un sugo da leccarsi i baffi, anche senza pentole in ceramica. E poi, queste scatole cosa hanno di salvaspazio ancora non è chiaro, considerando che dentro ci fiondano gli abiti di tutta una stagione e guai a provare a sbirciare (neanche ci fosse un cadavere che, in effetti, a ben pensarci ci potrebbe pure stare!). Vogliamo dire anche degli strofinacci? Le nostre mamme utilizzavano scarti di stoffe o riducevano a brandelli le camicie vecchie che non metteva più nessuno. E meno male che amano il vintage… Solo se, con il nostro Bancomat alla mano, ha la forma di una pochette firmata Dior!
402SPOSIMAGAZINE
lei
LEI Fosse per lui, dovrebbe essere il prolungamento della sua stanza di adolescente. E lo dimostra la lista nozze che - con un interesse solitamente ben celato - ha tentato di propinarmi. Prima del letto e della cucina, c’è il televisore: Led, ultra piatto, smart, collegato con il cellulare che può sostituire il telecomando (ma che ragione, poi, ci sarà mai di dispensarlo dalla sua funzione di telefono?) e magari in grado anche di trasmettere segnali lunari. Roba che le attrezzature della Nasa ci fanno un baffo. Ah, naturalmente corredato da impianto Dolby Surround, lettore dvd-dvx, con uscita Usb per i film pirata (io resto con il cuore alle Vhs) e - udite, udite - la Play Station, che diventa XBOX per i maschi versione «ammodernata». Nella sua concezione di casa, il living è l’area giochi in cui, per un attimo, ha anche provato a convincerci di posizionare un tavolo da biliardo o il calcio balilla. Non esistono piatti e bicchieri, tanto il pollo si mangia con le mani; i soprammobili servono solo a far polvere e lui, povero, soffre d’asma; l’armadio questo grande sconosciuto, tanto spalliere delle sedie e divani sono ottimi surrogati. E poi ci chiamano sergenti di ferro?!
LISTE NOZZE | REGALI | CUCINE | NOTTE E LIVING | COMPLEMENTI D’ARREDO
Arrediamo con il cuore. SHOWROOM Via Paolo Vasta, 5 Acireale (CT) T. 095 604265 habitat.arredamenti@alice.it
www.habitatarredamentisrl.it
issue STYLE Il nostro personale qualificato ti suggerirĂ le soluzioni piĂš appropriate alla tua idea di spazio, seguendoti nelle fasi di progettazione, ristrutturazione, direzione dei lavori e consulenza. Da Commer potrai trovare tutto quello che ti occorre per arredare e personalizzare la tua casa. Materiali di altissima qualitĂ per rivestire ogni ambiente con eleganza e design.
www.gazzotti.it
www.miton.it
Un partner ideale per valorizzare al meglio i vostri ambienti.
COMMER dal 1979 piastrelle
PALERMO. Via Campolo, 78 - Tel. +39 091 6817397 - www.commerceramiche.it
Interior&Design
La zona giorno
LIVING
the
room
Il cuore pulsante della casa. di Claudia Schiera
Che si viva in case piccole o in grandi dimore, in moderni open space o in bilocali attrezzatissimi, la zona giorno resta sempre il cuore pulsante della casa. Lo spazio che più di altri riveste un ruolo fondamentale, quello in cui si passa la maggior parte del tempo e dove si ama ricevere amici e parenti. Ambiente dedicato al convivio e insieme alla conversazione, va quindi progettato scegliendo arredi comodi e funzionali, privilegiando principalmente la qualità, senza comunque trascurare lo stile. Oggi, sempre più spesso nelle dimore di ultima generazione, all’interno di questa zona vengono racchiuse più funzioni: non solo il soggiorno vero e proprio, ma spesso anche la zona salotto e quella pranzo. E, talvolta, anche l’angolo studio e la cucina.
> Presotto
> Lema
DAI «SISTEMI INTEGRATI» ALLA RIVOLUZIONE «FLEX»
Negli ultimi anni sono nati i cosiddetti «sistemi integrati», insiemi completi che fondono le diverse funzioni ottimizzando al meglio lo spazio. Si tratta di soluzioni interessanti, da «customizzare» a seconda delle esigenze, che sposano perfettamente qualità, praticità e buon design. Un compromesso interessante, soprattutto quando lo spazio a disposizione non è tantissimo. Se, però, i metri quadrati lo consentono e se si preferisce puntare su pezzi singoli, la scelta è veramente vasta. L’ultima edizione del Salone del Mobile ha davvero aperto il campo ad ogni possibile combinazione, rimarcando e consolidando soprattutto un tema: quello della flessibilità. La dinamicità dei nuovi stili di vita si riscontra anche in casa, ci si muove con molta più facilità rispetto al passato e, per questo motivo, è opportuno anche nella scelta dei mobili valutare soluzioni modificabili, da ingrandire o rimpicciolire nell’assetto qualora fosse necessario. > Poliform
406SPOSIMAGAZINE
> Villanova > Villanova
> Poliform
OGGETTI DI «CARATTERE»
> Flou
Sicuramente continuano ad andare per la maggiore le pareti attrezzate, realizzate con piani a vista e a scomparsa, pronte per ospitare ogni complemento e apparato tecnologico possibile; ma si fa ampia anche la proposta di pezzi singoli. Fra questi: le madie, perfette per conservare ogni tipo di oggetto, i mobili bassi a giorno, le librerie free standing o a parete da realizzare su misura, oltre ai piccoli arredi di vario genere. La tendenza invita a scegliere oggetti di carattere (magari dal colore eccentrico o realizzati con una finitura particolare) da integrare nello spazio. Un solo pezzo particolare, se la scelta è ben fatta, personalizzerà la zona senza dimenticare le esigenze funzionali.
> Poliform
> MCZ
Fondamentale rimane, sicuramente, l’acquisto di un buon tavolo - ovale, tondo o rettangolare che sia - da accompagnare con delle sedie, non necessariamente coordinate. Interessanti i nuovi modelli con piedi dalle dimensioni importanti, che conferiscono forza all’oggetto, donando intensità. Per i materiali, si va dal tradizionale legno, nelle diverse essenze, ai meno convenzionali piani in resina, marmo o il «sempre verde» cristallo. Immancabili, poi, gli imbottiti, divani e poltrone: grandi, componibili, ma soprattutto pratici, da scegliere maxi o mini (purché scultorei), rivestono un ruolo importantissimo perché guarniscono, completano e sono il rifugio perfetto dal tran tran quotidiano.
SPOSIMAGAZINE407
> MDF Italia
Essential
Best in show
SOFÀ
Soffici divagazioni in un angolo speciale: ecco a voi sua altezza il divano! di Claudia Schiera
Il divano è il complemento d’arredo per eccellenza; l’accogliente e morbido giaciglio in cui rintanarsi per «coltivare il relax», leggere un buon libro o semplicemente guardare la tv. Piccolo ed essenziale o ampio e spazioso, poco conta, da sempre (e per sempre) questo oggetto identifica il comfort, il riposo e il più sano degli «ozii». Così, partendo dalle dimensioni dell’ambiente che lo ospiterà, la scelta può essere fatta all’interno di un ventaglio di proposte davvero infinito, che non esclude nessun accento stilistico e che dispone di una gamma di materiali ampia e articolata.
410SPOSIMAGAZINE
> CASSINA
INFORMALE O ESSENZIALE, TUTTO DIPENDE DALLO SPAZIO
Si va dai modelli più grandi e informali per l’appunto, provvisti di schienali bassi e cuscinature modulari e modulabili, dotati a scelta di dormeuse angolari spaziose, che permettono di disegnare infinite composizioni; alle soluzioni small più contenute e compatte (massimo 3 posti), caratterizzate da strutture essenziali e da un design più razionale. In entrambi i casi alla scelta estetica del modello deve far seguito una buona qualità, sia della struttura sia dei materiali di rivestimento, caratteristiche fondamentali per una buona durabilità nel tempo dell’imbottito e per una soddisfacente resa estetica del prodotto. > Poliform
PUNTO CENTRALE DELLA ZONA GIORNO
> B&B
> Gervasoni
> Lema
> Vitra
> Poltrona Frau
> Lema
> Depadova
> Lema
Poggiati direttamente a terra o sopraelevati su esili ma fortissimi piedini, i nuovi modelli sono un nido di morbidezza e comfort. Che siano di tessuto, di pelle o realizzati con particolari materiali dalla perfetta resa «tattile» non importa: l’imbottito perfetto regnerà nella zona giorno, vestirà la zona conversazione e si integrerà perfettamente con il resto degli arredi, sottolineando e caratterizzando lo spazio. Per quanto riguarda le novità, la tendenza in atto consacra ancora una volta le tinte neutre, calde e versatili, ma si completa di nuovi colori, per chi ama osare, con una scelta ampia di cromie primarie dall’appeal deciso che, in alcuni casi, divagano verso punte più accese di giallo limone e arancione mandarino. A vestirli poi, cuscini dalle dimensioni più disparate, creati con tessuti dalle fantasie a contrasto, per personalizzare e rendere ancora più unico questo arredo, la (agognata) meta giornaliera del più intimo riposo.
SPOSIMAGAZINE411
Essential
> Vertigo
Styling
E LUCE SIA
> Vittorio Bonacina
Naturale o artificiale, deve esserci. Da protagonista. di Claudia Schiera
In casa l’illuminazione, che sia naturale o artificiale, riveste un’importanza fondamentale. Valutare sin dall’inizio il tipo di destinazione d’uso che un ambiente dovrà avere è la prima cosa da considerare per non rischiare di sovra illuminare uno spazio o, peggio ancora, di lasciarlo al buio. Che si tratti di luce puntuale, lampadari, plafoniere e faretti, di luce da terra come le piantane a stelo o ad arco, occorre sempre considerare prima la dimensione e la propensione dello spazio, l’eventuale presenza di finestre, e solo successivamente scegliere l’impianto e le fonti illuminanti più appropriate. > Calligaris
> Nemo
Da qualche tempo vivono una ritrovata giovinezza, merito di un design essenziale, più contemporaneo, e dell’essere diventate altamente performanti: stiamo parlando delle lampade a sospensione (conosciute anche come lampadari). Un classico tornato alla ribalta grazie alle nuove proposte che coniugano tradizione e innovazione. Che si tratti della zona giorno, del living o della camera da letto, questi oggetti possono davvero diventare il centro intorno a cui far ruotare gli arredi, in una sinfonia armonica fatta di spazio, luce e ombra. Moderne e dalle forme eccentriche, realizzate con nuovi materiali, o più classiche nella tradizionale forma a chandelier, le lampade a soffitto regalano sempre suggestioni «d’atmosfera». Un ottimo motivo per sceglierle.
LAMPADE DA TERRA
> Axolight
> Luceplan
> Arketipo
> Foscarini
LAMPADE A SOFFITTO
412SPOSIMAGAZINE
Sono molto utilizzate e, da sempre, oggetto di esercizio progettuale per i light designer. Oltre a svolgere una buona funzione illuminante, con le loro tante forme sono in grado di arredare e rendere piacevole ogni angolo della casa. Inoltre, non essendo arredi fissi, possono essere spostate a seconda delle diverse situazioni. Sono perfette per la zona giorno, fra i divani e le poltrone e per tutte le soluzioni di relax, ma in particolar modo, la tipologia «ad arco» trova largo impiego come fonte illuminante per le zone di convivio e per il tavolo da pranzo. Flessibili, spesso animate da colori variopinti e da forme insolite, sono «pezzi» immancabili, quel quid in più che connota lo spazio, regalando carattere.Tutti i pezzi oggi sono progettati nel segno dell’ecosostenibilità: lampade a led e impianti che puntano al risparmio energetico rappresentano la «nuova» frontiera (ormai da qualche anno). Un concetto che, coniugato con il «buon design», crea oggetti belli sia dentro sia fuori.
Partner
Inside the character
Interview
N I E D A
414SPOSIMAGAZINE
ud ufv nh ha nat : Jo
E H IN C
l i ne ant av» s s Iu e re ( inte so « più stigio lavoro ni, i m e r r r o ai e p ei n so il iso p i Fosc une. d v s uno (pre a. Di ra cu e alc sta rato triale rgher non, f citarn n que e d i s Ma e e per tte. I to. ons ndu è c gno i Porto italian Solo tiche roget a , v e 6 e p … le e e a ois Dis s» on nde nini , 197 ra M se ea in artner e azie se, Ve ttutto , il bu : Le s Ph a l a r o s oc lau opr gett o&P ero ales zian po la ichett num osa, It re e, s e pro e n r n o N e a, B ruttu di fa .D io « a co er v ign taliano stud llabor Espad ovrast odo s e i m lo , co d a le s ale eL da ign to, a het l des 6 fon Svezi ina, D ama erson c i de 200 la op aN non ass Luc orama ), nel Italia e flex, C ioso», del su ’ r a l ,A pan enezi !) fra agg 60° e 3 ova cor di V amore e Pad ile e « ign a s r b D i e e , n d p o o di ros isp Mo ico, d i parla c Iron rvista inte
eijo nL
IO
A C U L TTO
la
di C
era
chi
aS udi
Ph
DI
ROCC
L'APP
M LY TI A
IGN: ANDO È DES MMIN A». R ME DO CA LA VIT TO PE METO SO DEL «QUES ISIRE UN EL COR ACQU E COSE, N FRA L
? tato to ti uis ogget lo q osa c c a o o r, hai prim stat er o gne oss el esi che he il to sia rck p rc p d n c g e» Sta di Ma e talia sto d le pra esi nso van re? in I l di d a pe o com ilippe piatti e cos a gio estie Forse nel re nza a er o « t h m t h P m e . p ola Du a er l e e, un rie ogg ben er ch o da lo sc ndr). che p to uesto iovane sì, m espe sione ato a o r o e o i e q ng c ni d rs r, rd ign nat rim sé pas ono n se sid are u to Il p n rico o des diseg r), o fo docto tto in con to a f o più sidera 15 an e'. La nte: s elle co ali, r o i e t d l i h to? N e g g n a s n n « S spi n rum Salif, is (Di r l’og iten re con i e con 'giova uralme fare, n norm era ona un u i r g i z i a a i e d em h n m sse ffe no ag ù p icy un ono iani nat o ann un iù a enta avrò spr ssi (Ju per M ate pi «No ora e a 40 i più rivata tto è ività s i artig rcors o ei p ppres Ne Mille r u eat e l r l e c e t s l l p n a s p g i i n a A . ' e' a ndo on u so de un cu cr iè om i he a c to ra riera asi c New ole, c one». mo lle - n voro m ogo in o e la fianco uasi erto c di stud i ato egna a car , ai v -Spa er c n i r s q u a t c z a l g i p i p l a s O o i e n o e ' p o ù i o s o v sp sto , un i m d u t s o t r c f a p i l p c a s a o ta n ìi te d he ho della esem mpad segn la mi a loro que urano ose; l re fian . È s ni ho n perc che tato i a a o lo d etti c olare o, ad alla la he ha nque, ivo: l i l a M a le c e crea er me gli an dere u quell re. È s iziato e u g c ic o tt E q nti og part Pens alviati carini Comu ridu ora m e fr sare no p n que apren e era vo fa ho in a i «Ta mento ieci... per S er Fos teriali. rebbe no ad pen uotidi Poi, ile intr le, ch e ama ato e a ? mo imo d egnati 003 p ltri ma tto s olto fi il q nato. ossib ustria ciò ch form ro» . e v in dis el 2 d a s g est fatti a g m a o seg era p o ind e e a i sono no» ' o lle ata n gio a olo v vor he so «m ntri stra. o a mio l o B s g n Iua isegn a a m he m i...». l i un non c D il tu inco mae . Ho seg passa a un tutto uello c e i , r d o e in icinav esto aestr a a v il q he me a di t vut o d la mi entro imo er a o c me ferenz ione ssere avv l con vari m d ta ai a nat ss o p l sens condo versi d re posiz ad e e h tto è è sta se da iovani eader n p n que prire i l ne . Se o i di ora le. e. ita g se Tu co r), comportat sco aro to lav stile, i stile ollega fferent ti, to, uno. o, la v re le n da zienda o, nd er p a t t d i o 3 fi e d S s i s c n a e a n d d o s ! e r a h i n ur esig ist ne per il ve rare ss, tile n m rlar o ei che ra hi è stil uno s che u to pa ttore i natu i Mag a il lor o E c realtà quel po, i lavo o Gla ro di M no d ud v o f d a u u u m t a it n n d d t i h ù o m d a v e i n n a n m l o I h I a « rano ul c nità Mur i in v jo ,p no ' n ias con ni tile, defi Lei bor s an «No roccio i entus n filo sti so stiglio suo s ente di stile , Mu stare portu lviati nufatt colla ath n u e a a o p p l a t a i a J u a à m t t p C o e i : S o ’ r m se a L to l ati ( di m ni g Ph di e q nito siva nta iche ha s i mi eve e che s lavoro ai defi ucces sta 've un’et avu Salv zione gli an n s e d l n e a i m re i a i c co a cre n qu ha nto ta qu gna ri, ard i l lavo tu gu di loro solta 'è sta i asse nel cui no Se suno stato loro c overs . con eu o i d ido» es o è oss grazie p f d n o k r l v o i r D e jö n , di ©M lavo li altri. bisog cond za sign pre oto ro? e il de ri sem perien ade, on ph ag esto ud n o d v f v r i io hu u la e fa impa ni es acc jon a s e q a che e uo h g Lei an el t ato c ndo, ad o iò ch ecnic vivi. os d ath c i o , n t s c s e n m tri e : Jo Ph pen re pe elli al incon bile a sì la ze ch avess n p sa o Co sem più b a che rmea e c erien non sire u a e l «Ho lavori erson sei p ntero e esp rescita acqui o del é i i ll a c p Se s h to : r e i e c u n o o r d t n d , pe sig mi i l c nd a og po ai. ad che f il mo cond he la è de e, ne rrore, sfide e ho che m o ì l e r s c e l e a e ’ t a s o a l e i i s t o è s i c v a ch alco tu r m le ett ono ron o dec rei u fai difica e vor to pe o fra omm piacci conf lo trov ho e e c e e o: rov tato q , non . s h o d e g c e e n e u m llo r ». ic a m ar a' ov ès so» ue fine. Q mmin n cod ti. A i cal da ze ssante ggi s L on c' strad cces Q o s r m u a o o e r e i r c ' R o. N mia è su he due ma todo mpari ripet i pote artend o inte di in la ', vi c 'i zi a tà d se p e olt tro uesti bro da vic sta è signer i e m l , i m i S a r a n i n q . c i e e e e e ue vita che portu re div empr vez fra ion del oscer ire 'q un d lì o la S une ersi? alizzaz tiene op emp e e s ’ l è e con sse d ivent e t s r n lia com , div glob man Ad e d ave cose imola . i e fac mani ’Ita n a st ra l aggio ment nto d nuno he sia nale o f c 'do r o a c t io t g o te tan ingu aren parla a, o iusto emoz uarda anc p g p ori n l i g o in Lav sta u sì, ap oggi s Euro om’è spett pa si poi, n o c esi ndi co che to in ntità, nto l’a d Eur Che, desig e r mo penso rattut ia ide ura ta el No getto. e del tribuir o t r «Io , sop prop ia si c ntre n ell’og wav da a mod o l e w n d è a a a l e u t m ric , I e n m ora in a sto o nal lare ato tto, anc mpio, rodo funzio sia un artico sport ciclo orane a p e ese to al petto to ci o in p e ha o a un temp o. Ike a i a n leg all’as omen dinav ea ch legat iù co vivend in Ital d più sto m e scan eno Ik esto è o sia p tiamo nato ibile e o i que dico, fenom tto qu uagg che s nsiero ccess creat nor he al Ma tu el ling ento el pe era a are ha anc ivere. che qu l mom ppo d esign o di f n d a e di v fatto sono o svilu o il d el mo s re i s e nca al con lnm ’ l uand i: qu a o e oe K p q tt r; iù im to eye e p ggi un i '60, per tu ma get in M ve ’og detto o ann ello l e ant t è s d on li è . o, od re :C non Ph neg un m Italy» fisic rò non esse o che nea? ere e e m v a p era ade in o i tt ra ss etto, , de parl e il l t gge po ene lo il M n o ontem al b ente il te bel vece, ilmen etto u b g hi i e n i t c n t m g u e s a o o Esi casa siam sicur ticam Se, indisc o’, l’ per c : . una pen tale è este ionale ia, è r un p senta subito a n l «Se dame to sia funz propr o pe appre vedi ivere o r fon ques ente ra e almen casa azio lo di v nsen che cipalmica ve arrà, he la no sp modo itz Ha prin ’estet e rim i ciò c ri in u ’è un lia, Fr l del no: è bol d o ent ea, c &B Ita m diva us sy uand ano Ik ano B ». t Q sta bita. n div n div ttaltro la a trovi u trovi u o è tu se a; se il mod cas sina, SPOSIMAGAZINE415 Cas Ph
:M
im ass
oG
o ard
ne
ADE, C C A CHE SÌ Ò I C ILE A ERO E CO NDA B A E ERM NDO INT A A SECO P I E S «SE UO IL MO I MODIFIC VIVI». FAI T ECNICA S ENZE CHE LA T E ESPERI DELL
Domus
New trend modern
STYLE
Essenzialità ed eleganza: parole d'ordine di uno stile che è anche di vita.
> Schiavon
Quello moderno è lo stile di arredamento che, di certo, si adatta meglio ad ogni tipo di ambiente. Sia che si tratti: di cucine, bagni o camere da letto. Le parole d’ordine sono essenzialità ed eleganza: sintetizzano al meglio questo modo di arredare, che per molti rappresenta uno stile di vita.
> Lema
> Lema
di Sabrina Raccuglia
LO STILE MINIMAL
416SPOSIMAGAZINE
È l’ambiente della casa più vissuto e in cui si tengono anche le attività sociali. I mobili sono in legno, ma rivestiti di materiali più tecnologici. Vanno per la maggiore i colori freddi come blu, grigio e verde marcio, utilizzando la tecnica del 3+1: tre pareti contigue verranno dipinte con un solo colore, la quarta invece, con una tinta contrastante. Il soffitto rimane bianco. Per i divani tinte in contrasto o monocolore e pareti attrezzate componibili.
IL BAGNO
La regina del bagno moderno è la piastrella. Sono il suo colore e la sua lucentezza a caratterizzare l’arredamento dell’intero locale. Il rivestimento più utilizzato è la ceramica, perché dà ampia possibilità di scelta di forme, decori e colori. Le tinte scelte sono estremamente chiare o scure, con poche vie di mezzo.
> Duravit
> Kartell
LA ZONA LIVING
> Lema
> Lema
LE LINEE
Le linee sono minimali e anche i mobili hanno dimensioni più ridotte, adattandosi alla perfezione alle misure dei nuovi appartamenti che sono sempre più «micro». In questo modo, anche un piccolissimo appartamento può essere arredato funzionalmente per sfruttare al meglio lo spazio presente, con soluzioni che spesso riprendono l’arredamento nautico.
Tavoli, sedie, divani, mobili e soprammobili devono avere delle linee molto semplici e pulite. Non ci sono oggetti troppo ingombranti o tessuti a fantasia. Si prediligono, infatti, i materiali lavabili come la plastica, il legno, l'acciaio e tutte le fibre.
> Lema
LA CUCINA
È una corrente del moderno e da molte riviste del settore viene definito anche contemporaneo. Il colore principe è il bianco, che spesso è l’unico presente. I mobili hanno finiture lucide per permettere alla luce di riflettersi. Le case dall’arredo minimal non hanno ornamenti, o ce ne sono davvero pochissimi. Le superfici non hanno tagli o forme particolari. L’unico ornamento «permesso» sono le piante, che vengono inserite all’interno di vasi bianchi o di colori materici. L’importante in questi casi è non strafare.
Consigliato da
Cambia il modo di pensare gli spazi e usare gli oggetti.
RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE Ambienti spaziosi e arredati il meno possibile, dove dominano pezzi dalle forme moderne che però trasudano storia. Sono le contraddizioni e la particolarità dello stile industriale, che in questi ultimi anni si sta diffondendo sempre di più. Nasce alla fine degli anni Ottanta, con la volontà di recupero e riuso di spazi dismessi che nel passato venivano impiegati come uffici o industrie.
Per raggiungere l'obiettivo, loft e open space si prestano benissimo. Niente paura, però, per chi non dispone di appartamenti così grandi: si può sempre ricorrere alla costruzione di soppalchi e alla collocazione di scale in ferro. Anche la scelta dei materiali deve ricadere su prodotti essenziali e minimali, senza mai osare con i colori. Ben vengano le travi a vista, in legno o acciaio. I pavimenti sono, invece, in resina industriale o in cemento lucidato. Le pareti si fanno grezze o, al massimo, rivestite con intonaci chiari sui toni del bianco, panna e tortora.
Il «top» sono i mattoni a vista, che a volte vengono riprodotti proprio per conferire all’ambiente un aspetto più industriale. Le finestre sono molto ampie per rendere gli ambienti più luminosi. Nella zona giorno la cucina è a vista con penisola e piani di lavoro, il tavolo invece è un pianale di recupero in legno con sedie stilizzate ed essenziali. Gli attrezzi da cucina devono essere ben in vista.
Gli accessori in casa sono spesso di recupero, come vecchi orologi, insegne o armadi: in tanti li lasciano poggiati per terra, come se ancora questi oggetti non avessero trovato una giusta collocazione in casa. I divani sono in pelle e posizionati attorno ad una stufa in ghisa. In camera da letto vanno aggiunti tappeti, tende e corredo da notte dai colori caldi e tenui. Occhio anche all’illuminazione: la luce non dovrebbe provenire soltanto dal lampadario. Per questo si installano lampade da terra, faretti e luci a sospensione con fili in bella mostra. Il materiale che meglio si presta a questo stile è l’alluminio.
SPOSIMAGAZINE417
Atmosfere shabby chic e decori dal sapore vintage. Accessori per la casa che si tingono di divertenti nuance pop, complementi d’arredo al passo con gli ultimi trend, perfetti per riempire loft open space, salotti all’inglese, cucine dal piglio quanto mai moderno, studioli e bagni. Nel cuore dello shopping di Palermo c’è M’Home. E all’interno della boutique di via Ruggero Settimo c’è un gusto per il design tutto da scoprire. Entrare all’interno dello store vuol dire essere ospitati in una dimensione dedicata al “benvenuti a casa”. Che si declina anche in una serie di idee regalo che spaziano dall’illuminazione alla mise en place, dal classico al contemporaneo. M’Home, per la tua lista nozze.
> Arketipo
Interior&Design
A vista
SPACE open
> Snaidero
Si abbattono i muri, si superano i limiti. Per monolocali «aperti» sul quotidiano.
418SPOSIMAGAZINE
di Claudia Schiera
Ambienti grandi, ariosi e liberi da sovrastrutture, muri interni ridotti al minimo e sostituiti da pareti dalla struttura light, come i separé di legno e tessuto, ma anche mobili importanti, dalle forme volutamente eccentriche… Sono questi alcuni degli elementi che connotano una tipologia abitativa e un modo sempre più attuale di vivere la casa. Un sistema che punta su ambienti aperti, «abbatte» ogni limite e libera completamente lo spazio: ecco a voi l’open space. Un grande monolocale aperto sul quotidiano e tutto da vivere.
> Pianca
COME ARREDARLO
Come spesso accade nei loft, gli open space per eccellenza, i pochi elementi verticali presenti all’interno sono mantenuti per delimitare le zone di servizio, come i bagni, e fanno da sfondo ad arredi dalle forme ampie e, in alcuni casi, monumentali. Si tratta di oggetti «scultura» dalle sagome plastiche, come alte librerie, lunghe madie o morbidi divani componibili. Mobili di carattere che il più delle volte si «organizzano» intorno a cucine dalle dimensioni apprezzabili, spesso dotate di articolate isole e pronte ad ospitare ogni genere di convivio. >> > Arketipo
> Febal Casa
> Arflex
> Poltrona Frau
> Arper
Il tutto in un solo perimetro, un ambiente unico dove le funzioni, in particolar modo quelle legate alla zona giorno, si rincorrono e si mischiano con naturalezza. Elemento guida di queste case spesso impreziosite da finestre alte e ampie è la luce, materia principale e ingrediente fondamentale. SPOSIMAGAZINE419
Interior&Design
A vista
> Muuto
MOBILI A LIBERA INSTALLAZIONE
La tanta luce, unita alle sostenute altezze di queste dimore, permette di giocare con il design e con le infinite sfumature cromatiche. Puntare su pezzi bifacciali, su sagome inconsuete o su complementi da installare
J. Corradi
> Lema
420SPOSIMAGAZINE
come totem a centro stanza, possono essere soltanto alcune delle idee piĂš interessanti per spazi come questi che, come punto di forza, hanno proprio la disposizione libera dei mobili e la libera circolazione intorno a questi. Una caratteristica importante che rende ancora di piĂš gli open space dinamici, inclini ai cambi di configurazione e perfetti per chi ama vivere lo spazio in assoluta libertĂ .
CATANIA Via Milano, 40 T.+39 095 381616 | F.+39 095 374190 C.+39 338 5085954 | E. spaziodesignsrl@tiscali.it
LA CRETIVITĂ€ SI FA SPAZIO.
www.spaziodesigncatania.it
Domus
New trend
POP art di Sabrina Raccuglia
Irriverente, colorato e allegro. Lo stile Pop Art si sta affermando sempre di più nelle case dei giovani sposini che sognano di arredare la loro abitazione in maniera insolita. In realtà la Pop Art è definita l'ultima grande arte contemporanea, nata intorno
agli Anni Cinquanta. Ha avuto tra i suoi principali interpreti lo statunitense Andy Warhol. Lo stile si basa prevalentemente su figure astratte e immagini di grandi città, colori intensi e collage tra figure geometriche e disegni. Le pareti della casa pop sono tinteggiate di nuance chiare, le porte e le finestre sono invece di colori sgargianti come blu, rosso, giallo e verde.
> Villanova
422SPOSIMAGAZINE
> Dalani
> Dalani
> Dalani
IL SALOTTO
Qui fa da padrone il colore. Le poltrone giallo fluo giocano con il contrasto dei tappeti blu e rossi. Le pareti vengono invece «vestite» con gigantografie, bizzarre e colorate, tutte molto grandi: in commercio ce ne sono di tantissimi tipi ed alcune possono occupare anche l’intera parete. Nello stile Pop sono molto comuni anche i mosaici di quadretti diversi, magari accomunati dalle stesse tinte o tema. I divanetti possono assumere forme inedite, tanto da assomigliare a labbra sensuali come nel caso della seduta che richiama la celebre linguaccia dei Rolling Stones. Anche i tavoli e le sedie sono eccentrici e spesso si tratta di un unico blocco di materiale plastico modellato.
ILLUMINAZIONE
Tutti gli ambienti pop sono illuminati con stile. Molto comuni le piantane filiformi e con i paralumi dai colori sgargianti, i lampadari hanno enormi plafoniere multicolor che danno all’ambiente un aspetto proiettato nel futuro.
> Dalani
LA CUCINA
I mobili della cucina riprendono lo stile tipico americano con i mobili posizionati al centro della stanza. Tutti gli accessori hanno una struttura di metallo lucido e rifinita con pannelli di materiali come il plexiglass o l’alluminio, su cui vengono riportate spesso le immagini tipiche di questo stile. Anche gli elettrodomestici cambiano volto. Molte case produttrici ne hanno proposto al pubblico forni a microonde e frigoriferi dal design anni 60 e colori sgargianti.
> Lema
> Villanova
> Villanova
> Villanova
> Lema
> Dalani
> Villanova
SPOSIMAGAZINE423
Très Chic! L’eleganza francese e la sobrietà dello stile provenzale, le forme morbide e i materiali naturali per dare ai tuoi spazi quel tocco in più, per realizzare una casa accogliente e curata nei minimi particolari. Questa è l'atmosfera che affascina entrando a La Maison Blanche, un connubio perfetto tra eleganza e stile. Il luogo ideale nel quale poter scegliere una lista nozze che può spaziare dalla tavola ai complementi d'arredo, dai semplici tessuti al tovagliato, sino alle bomboniere dalla manifattura ricercata. La Maison Blanche, dove lo charme e il buon gusto sono di casa.
www.lamaisonblanche.it
Palermo • Via Gaetano Daita, 56/58 • +39 091 7843162 • info@lamabla.com
Domus
> Dalani
New trend
Vintage
> Villanova
decor
> Dalan i
> Lema
Il passato non è stato mai così attuale.
> Villanova
Il secolo da trafugare lo scegliete voi. Ciò che conta, però, è che siate pronti a dare agli spazi della vostra casa un tocco di vintage. Attraverso complementi di arredo, oggettistica, accessori e decori più o meno evidenti, oggi le tendenze in fatto di arredamento e design non lasciano spazio ai dubbi: il passato è più attuale che mai. E, pur affermandosi negli ambienti con uno o due pezzi al massimo, diventa protagonista assoluto.
> Dalani
Tante le idee messe a punto da architetti, designer ed esperti del settore che, di fatto, si dividono in due schieramenti: da un lato, quelli che rubano pezzi dagli anni che furono e decidono di impiegarli così come sono, non concedendo rivisitazioni o che; dall’altro, al contrario, quelli che del passato fanno il punto di inizio per un percorso che li porterà ad elaborare nuovi concept, rivisitare la tradizione mettendola al servizio del gusto più contemporaneo.
> Dalani
> Dalani
426SPOSIMAGAZINE
> Dalani
> Dalani
In questo modo, dunque, il vintage decor diventa sinonimo di un mondo svariato, entro cui perdersi per definire l’identità della casa. Dunque, anche la vostra.
> Villanova
> Dalani
> Dalani
Spopolano, ad esempio, le lampade. Da parete o da terra che siano, quelle in alluminio sono le più adatte per stemperare gli ambienti più tenui o, al contrario, per rimarcare la volontà di industriale. L’alluminio, dunque, diventa elemento primario e il living si trasforma negli uffici di un’autofficina o nella redazione di un giornale degli anni Cinquanta. Spazio a cassettiere e librerie. Le prime, prese direttamente da casa della nonna, sono in legno e i toni solitamente classicheggianti vengono smorzati da pennellate di colore, magari sui cassetti. Le librerie, invece, possono venire fuori dagli armadietti tipici dei college americani. La soluzione più originale resta, però, la scrivania fatta con i libri: due funzioni in una.
> Villanova > Dalani
> Dalani
> Villanova
> Dalani
> Dalani
Se vintage decor deve essere, allora non si può fare a meno di pensare a comprare pezzi «indispensabili» come sgabelli in ferro sapientemente colorati (magari di verde, arancione o nuance fluo), orologi che sembrano essere rubati dai grandi pilastri delle stazioni e, ancora, poltrone con spalliera alta e braccioli imbottiti di tutto punto. Il tocco in più: lastre di latta con su frasi e scritte che stimolano sorrisi o pensieri positivi; appendiabiti spartani da fabbrica o da scuole ai tempi del libro «Cuore», modellini di auto d’epoca. Al vostro buon gusto la scelta.
SPOSIMAGAZINE427
Interior&Design
Ai fornelli
CUCINA
> Bulthaup
Quella del futuro è pronta a tutto.
> Marchi Group
di Claudia Schiera
> Snaidero
Non soltanto una tendenza, ma una certezza. La cucina è l’ambiente più dinamico della casa, il centro della famiglia e, sempre più, uno spazio d’interazione. Il punto di partenza quando si decide di arredare casa e, negli anni, il luogo in cui ci si ritrova più spesso. Una conferma che arriva anche dal mercato che pone e propone i nuovi modelli al centro delle dimore contemporanee, siano esse grandi o piccole. Perché oggi «il modello perfetto» esiste, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
> Febal Casa
428SPOSIMAGAZINE
> Cesar
RISPARMIARE ENERGIA
> Varenna Poliform
> Scavolini
> Rastelli
> Veneta Cucine > Whirlpool
Tecnologia che si manifesta in maniera dirompente con gli elettrodomestici, creati per facilitare la vita, ma anche per ridurre i consumi e rendere più salubre l’ambiente. Che siano da incasso o free standing, poco conta: frigoriferi a zone differenziate, forni programmabili che permettono cotture simultanee e piani cottura a induzione sicurissimi e dalle dimensioni modulari, si candidano a diventare la ricetta del futuro perché più versatili, concepiti nel risparmio (siamo oltre la A+++) e facili da pulire. Ed è già possibile acquistare elettrodomestici controllabili da remoto, grazie a macchine di nuova generazione corredate di connessione WiFi integrata, in linea con lo sviluppo della domotica. Dal punto di vista dell’arredamento e delle strutture complementari, la cucina del 2015 si muove verso uno stile di vita più dinamico e contemporaneo, disegna ambienti più flessibili realizzati con materiali di nuova generazione e si completa con macchine dalle mille funzioni.
Cresce la ricerca in fatto di materiali, fondamentali in questo ambiente così fortemente sottoposto all’usura e alle sollecitazioni date dal calore, dagli urti e dall’acqua. E se il legno e l’acciaio continuano a spopolare, nelle infinite varietà e nei mille trattamenti, le recenti soluzioni puntano anche su componenti più tradizionali come la pietra e il vetro, rinverdite per questo spazio con speciali trattamenti antiusura. Non mancano comunque Mdf e laminati dai mille colori ed emergono nuove finiture più resistenti e igieniche come l’ecocemento, la fibra di carbonio e il Corian. Un’evoluzione dei materiali che, unita a quella stilistica, rende questo ambiente della casa sempre più funzionale e tecnologico, con soluzioni efficaci e budget non sempre necessariamente faraonici.
> Ernestomeda
> Lema
ATTENZIONE AI MATERIALI
Uno spazio «da esporre», da vivere e da scegliere con estrema cura, perché in casa è il luogo da cui si parte e dove ogni sera si ritorna… SPOSIMAGAZINE429
Design
> Villanova
Best in show > Dalani
> Dalani
creativa > Alessi
tavola
Allegria a misura di piatto.
Addio a piatti e bicchieri anonimi e noiosi. L’allegria si misura a tavola. Un’esplosione di colori, fantasie e forme in piatti, bicchieri e posate che acquisiscono un’importanza sempre maggiore nelle nostre case: non sono più soltanto oggetti funzionali, ma diventano dei mini complementi di arredo per la cucina.
di Sabrina Raccuglia
> Dalani
LE POSATE
Forchette, cucchiai e coltelli non possono che essere in linea con lo stile scelto per apparecchiare la tavola. Molto ambite sono le posate dal design minimal, dalle linee pulite, in un materiale all’avanguardia come l’acciaio, lucido o satinato, o nella più versatile plastica. Gli estrosi possono scegliere tra posaterie dai colori vivaci e dalle forme insolite. Via libera, dunque, a forchette curve, cucchiai che sembrano liquefatti e coltelli dall’impugnatura comodissima.
I PIATTI
Non riprendono quasi più la tradizionale forma rotonda: i piatti diventano degli oggetti di alto design con contorni ellittici o squadrati, con stampe di fiori stilizzati, scritte minimal o con riproduzioni di immagini vintage. Riscuotono molti consensi anche quelli monocromo, di tinte in contrasto con quelle del resto della tavola.
> Dalani
I BICCHIERI
Quelli che si utilizzano ogni giorno sono in vetro e divertenti. Stampe, colori, trasparenze fantasiosi. Con i nuovi bicchieri, piccoli grandi oggetti di design, annoiarsi a tavola è quasi impossibile. Importantissimi i colori: le tinte che vanno per la maggiore sono quelle che non passano inosservate: oltre ai classici blu e rosso, fanno capolino anche i più estrosi fuia, giallo, celeste e verde. Gli amanti del buon vino non possono rinunciare a possedere a casa i tradizionali calice e i flute per le bollicine delle grandi occasioni. 430SPOSIMAGAZINE
> Dalani
LE TOVAGLIE
> Dalani
Colorate, fantasiose e funzionali. Le tovaglie non hanno più il compito di «vestire» la tavola ma di arredarla. Ci sono quelle con stampe di città che sono rimaste nel cuore, come Londra o New York; quelle con riproduzioni di cibi, come la pasta o le più tradizionali frutta e verdura; carinissimi cupcake; fiori colorati e realistici o stilizzati; quelle con i pois o a tinta unita, da abbinare a runner coloratissimi. Innovativi anche i materiali: molto acquistate le tovaglie antimacchia; sono confezionate con materiali che non assorbono lo sporco (macchie di cibo, di vino), ma lo lasciano in superficie in modo da poterlo rimuovere con un semplice panno umido. Il «danno» dei commensali più sbadati è così facilmente riparato.
Bomboniere Liste nozze Complementi d'arredo Mobili Confetteria Cioccolateria
Via dei Santi Coronati, 4 - Ortigia - Siracusa T. +39 0931.24706
Domus
Trend report > Abitare il tempo
NATURAL
style
La casa è eco, green e chic.
di Sabrina Raccuglia
> Abitare il tempo
Arredi eco per case chic, ma soprattutto green. Questi complementi d’arredo sono sempre più belli da vedere, oltre che la risposta giusta per rispettare la natura. Un doppio vantaggio che convince gli sposini, sempre più inclini ad arredare la casa con mobili fatti di materiali ecologici o riciclati.
> Villanova
434SPOSIMAGAZINE
La materia prima più impiegata è il legno, mentre viene scelto frequentemente il cartone, soprattutto se riciclato. Come è facile immaginare, i mobili in legno non passano mai di moda, meglio se lasciati grezzi e lavorati il meno possibile: l’imperfezione, infatti, regala all’ambiente un tocco di personalità in più. Spesso hanno linee semplicissime se si tratta di stile moderno, sono più armoniosi invece se abbracciano lo stile classico, nuovo classico o shabby chic.
> Riflessi
> Abitare il tempo
> Poltrona Frau
> J. Corradi
Per assicurarsi che il legno provenga da foreste disboscate responsabilmente è necessario che i mobili abbiano certificazioni come Fsc (Forest Stewardship Council) e Pefc (Programme for the Endorsement of Forest Certification). Sono molto in voga anche gli arredamenti in cartone. Contrariamente a quanto si pensi, il materiale è resistente e permette bassi costi ed un elevato rispetto della natura. Ci sono tavoli, poltrone con cuscini di tessuti riciclati, librerie, scaffali e persino lampadari dalle forme e colori più diversi. Quando ci si sarà stancati del complemento d’arredo, si potrà gettarlo - senza pensarci troppo - nel contenitore della spazzatura adatto. Oppure si potrà decidere di smontarlo: questo tipo di complemento d’arredo, infatti, si può costruire con dei semplici incastri, mentre le parti sono incollate con sostanze naturali.
> Snaidero
> Villanova
Un altro materiale molto impiegato negli arredamenti green è il bambù. L’arbusto appartiene alla famiglia delle graminacee e cresce molto velocemente, è una pianta perenne che può arrivare a misurare fino a 40 metri di altezza. Gli esperti la chiamano anche «ferro vegetale», proprio per la sua resistenza. Di bambù ci sono i mobili, ma anche i pavimenti, le impiallacciature, le tapparelle e i materiali da esterni.
SPOSIMAGAZINE435
Consigliato da
MAIN
thest
Be
character
Prima nella moda ora nell'arredamento, l'ottanio è ancora protagonista. di Claudia Schiera
Molto amato da Miuccia Prada per le sue collezioni Prada e Miu Miu, scomposto e ricomposto da Missoni nelle sue più tradizionali stampe e declinato nella versione pelle di Genny, stiamo parlando dell’ottanio. Colore tendenza che negli ultimi anni ha «coinvolto» abiti e accessori, regalando eleganza e molto, molto charme. E come spesso accade, dalla moda al design il passo è breve. Così, una delle tendenze per il 2015 punta proprio sull’ottanio, in tutte le sue gradazioni e «divagazioni». Nuovamente proposto durante le ultime sfilate per abiti e accessori, anche in casa regala un’allure semplice, ma decisa, che conferisce quel particolare gusto sofisticato che piace.
Glam decor Si tratta di un cangiante blu/verde: elegante, tranquillo e bilanciato, ma tutt’altro che pacato. Dona carattere, ma non tocca mai l’eccesso e ben si sposa sia con le tinte neutre dei bianchi, dei beige e dei grigi (in tutte le loro sfumature) sia con i toni più forti, dal giallo ocra al blu petrolio, rendendo, in questo caso, l’ambiente spiccatamente fashion e decor. Deciso e intenso, non teme accostamenti stilistici e si compone perfettamente sia con l’arredamento di matrice classica che con tutte quelle soluzioni che potremmo definire minimaliste. Una nuova sfumatura a confine fra il bosco e il mare che, se ben calibrata, si consoliderà nel tempo, elevando questo colore non più a semplice tendenza, ma a nuance must, da ambientare e reinventare di anno in anno. Una poltrona, una parete, parte della cucina o più semplicemente l’insieme di più complementi d’arredo, scelti in questo colore, possono essere la chiave perfetta per una rilettura dell’ambiente, un modo per rinnovare in chiave veramente nuova e contemporanea. Un modo per cambiare senza stravolgere e per dare quel tocco glam che non può mancare nella vostra casa!
436SPOSIMAGAZINE
L’a mo re
è
un’o pe ra
T. Bonanno B. Caruso T. Chiappa G. Costa T. Festa S. Fiume E. Giuffrida R. Guttuso A. Pecoraino C. Pozzati I. Scalisi Palminteri C. Taravella E. Treccani
A R T I S T I
d’ar te.
La Piana ARTE CONTEMPORANEA
Ph: Fabrizio Pace
Via Isidoro la Lumia, 79 (Pa) T. (+39) 091 6127213 C. (+39) 333 7332351 | massimolapiana@yahoo.it
Interior&Design
Bedroom
> Bonaldo
sogni
D'ORO Una sola regola: equilibrio.
di Claudia Schiera
> Lema
La camera da letto è lo spazio dedicato al riposo, il luogo dove rigenerarsi e recuperare le forze dopo una frenetica giornata, l’ambiente della casa che più di ogni altro va progettato con scrupolosa cura. Mobili e complementi devono essere acquistati e poi posizionati con equilibrio, per godere appieno del meritato relax e di sonni tranquilli.
> Pianca
IL LETTO
440SPOSIMAGAZINE
La prima cosa da scegliere è il letto, che dovrà essere comodo, funzionale, ma anche esteticamente piacevole. Svariati i modelli presenti sul mercato, divisibili più o meno in due grandi categorie: il letto con struttura portante e i modelli imbottiti. I primi, semplici e dalle linee essenziali, sono spesso sollevati da terra e realizzati con materiali come il metallo o il legno, nelle diverse essenze.
> Moooi
> Muuto
ACCESSORI&CO.
> Pianca
> Euromobil > Lema
> Pianca
I secondi, gli imbottiti, altrettanto validi e confortevoli, presentano rivestimenti di vario tipo (dalla pelle al tessuto). Sono una tendenza degli ultimi anni, invitanti al riposo già dall’aspetto, possono in alcuni casi o su ordinazione essere corredati da cassoni contenitore incorporati. Degli utili alleati soprattutto nelle case più piccole, grazie a loro basta un semplice gesto e tutto trova ordine e dimensione. Quasi come per magia.
Ma se il letto è il pezzo d’arredo più importante della camera, non sono da trascurare gli elementi di contorno (come pouf, poltrone e piccoli divanetti…) e gli eventuali mobili contenitore che si sceglie di inserire in questo spazio. Tavolini o i più tradizionali comodini, cassettiere e armadi, devono arredare con discrezione per evitare invadenze eccessive. Per quanto concerne questo tipo di oggetti, le ultime novità spingono verso l’essenzialità cromatica ed estetica, con armadi dotati di ante scorrevoli e corredati all’interno di mille accessori. Un mood che si ripete anche per i piccoli accessori da posizionare di fianco al letto: semplici e lineari, ospitano il minimo indispensabile e con naturalezza seguono la testata del letto. Per i colori: bianco, beige e i toni neutri del grigio, interrotti di tanto in tanto da qualche pennellata più intensa, che aggiunge carattere senza disturbare. Perché le parole-chiave di questa stanza dovrebbero essere semplicemente due: tranquillità e naturalezza, un binomio indissolubile che parte anche dalla scelta di ottimi arredi.
SPOSIMAGAZINE441
Essential
Styling il
LETTO Caput mundi di Claudia Schiera
> Dalani
> Flou
> Arflex
In camera da letto l’incontrastato protagonista deve essere soltanto uno: il letto. Ampio, spazioso e comodo, riveste un ruolo fondamentale, perché nido del riposo e centro del benessere. Imbottiti, lineari, con cassone o a baldacchino, i più contemporanei puntano principalmente sulla qualità e uniscono la ricerca estetica a una continua sperimentazione funzionale, generando un mix interessante e molto apprezzato dai designer che amano particolarmente cimentarsi nella progettazione di questo elemento d’arredo. > Cassina > Twils Byron
> Poliform
THE ONE&ONLY
Gli ultimi modelli proposti sono soprattutto pratici, pensati per resistere nel tempo e adattarsi alle mutevoli situazioni spaziali; inoltre, in chiave sempre più ecosostenibile, i più innovativi sono realizzati con materiali, tessuti e componenti il più possibile naturali e «rispettosi» dell’ambiente. Ideati principalmente nel segno del comfort, i nuovi letti si dividono fra gli «imbottiti», dalle linee morbide e avvolgenti, con bordo e testata rivestiti; e gli «essenziali», più minimal, caratterizzati da strutture esili, ma al tempo stesso extralarge che, proprio nell’essenzialità della forma, sottolineano l’artigianalità del prodotto.
> Pianca
CROMIE ESSENZIALI
Finiti gli anni degli ornamenti barocchi e dei decori eccessivi, la tendenza degli ultimi anni punta principalmente su semplicità e praticità, anche se non mancano le soluzioni più ricche e opulente, come nel caso delle trionfanti testate in capitonnè. A questo stile più orientato all’understatement fa eco una scelta dei colori meno invasiva, più neutra e pacata, che vale sia per le tinte unite che per le fantasie. Pochi gli accenti cromatici intensi visti nelle ultime collezioni, un po’ accantonati in favore di una scala di toni più morbida che dal bianco si spinge verso il beige, il celeste, comprendendo tutta la scala dei grigi esistente. Perché per dormire bene serve pacatezza e relax, anche visivo. E se proprio si vuole osare con il colore, c’è sempre la biancheria. > Lema
> Baxter
442SPOSIMAGAZINE
Essential
The best > Society
FORMA
la
del relax di Claudia Schiera
Se il letto (nella sua struttura) è uno degli arredi più importanti della casa, per godere appieno di un sonno ristoratore non va comunque mai trascurata la scelta di altri elementi a questo correlati, come il materasso, la biancheria e le relative coperte.
> Somma
IL MATERASSO, LA «BASE» DI TUTTO
È un oggetto fondamentale perché il principale artefice della postura corretta e quindi del riposo migliore. Oggi è possibile sceglierlo, a seconda delle esigenze, con durezze e spessori variabili, arrivando, in alcuni casi, a modelli più nuovi dotati di zone differenziate. Caratteristiche importanti, strettamente correlate alle diverse imbottiture disponibili sul mercato: si va dai modelli più preziosi in fibra naturale e molle insacchettate una per una, alla tradizionale lana, ai più contemporanei in lattice, il Memory Foam e schiuma poliuretanica. Un panorama davvero ampio, per questo complemento fondamentale che si trova davvero «alla base» di tutto. > Frette
444SPOSIMAGAZINE
> Dalani > Morfeus > Somma
> Hästens
LA BIANCHERIA, L’IMPORTANZA DEL «VESTITO»
Ma una volta trovato il materasso giusto diventa indispensabile «vestirlo». Passata l’era sontuosa di raso, pizzi, merletti e fronzoli di vario tipo, il letto contemporaneo punta a essere soprattutto funzionale, fresco e, perché no, alla moda. Via libera ai complementi di cotone, lino bianco, seta grezza e tessuti naturali, da scegliere nelle tinte neutre o in soluzioni coordinate che interrompono la monocromia con fantasie (fiori, foglie, righe e pois…) a tratti accese. Fresche soluzioni da completare, nella stagione più fredda, con morbidi plaid e coperte in caldo cachemire cammello, ma anche in mohair, lambswool di merino, alpaca e pura lana vergine, davvero perfetti per scaldare nel segno della tradizione. Infine, non mancano, anche quest’anno, piumoni e piumini di vario peso in 100% piuma d’oca, arricchiti nelle ultime collezioni da nuovi colori e inedite tecnologie di tessitura. Davvero un letto da mettere in vetrina, a cui non manca proprio nulla, per sogni d’oro a tutto comfort.
Interior&Design
Cabina armadio
SPAZIO ai desideri
Bastano poco più di 2mq per dar vita ad un sogno.
> Pianca
di Claudia Schiera
Carrie Bradshaw (alias Sarah Jessica Parker), la famosa protagonista di «Sex and the City», aveva una cabina armadio un po’ in disordine, ma stracolma di abiti. Il cuore del suo appartamento newyorkese, un luogo magico che custodiva abiti di Chanel, Vivienne Westwood, Prada e Fendi, solo per citarne alcuni. Oltre alle indimenticabili shoes by Manolo Blahnik. Uno spazio semplicemente «da desiderare» e non soltanto per il contenuto…
> Rimadesio
446SPOSIMAGAZINE
> Euromobil
FAI ORDINE, A MODO TUO
Già, perché la cabina armadio è il sogno segreto di tutte le donne (e anche di qualche uomo!) e se lo spazio lo permette, la sua realizzazione è un’opzione da non sottovalutare. Al contrario degli armadi, non sempre del tutto suddividibili all’interno, questo tipo di arredo permette di creare un «sistema ordine» personale, strutturato e davvero completo.
> Euromobil
> B&B Italia
Infatti, anche in superfici non grandissime (bastano poco più di 2 mq per realizzare una cabina armadio completa) è possibile comporre funzionali stanze/armadio, con tanto di faretti domotizzati (che si accendono all’ingresso e si spengono all’uscita). Veri e propri ambienti da arredare e corredare anche con complementi come poltrone, pouf, specchi e tappeti di vario genere. >>
> B&B Italia
SPOSIMAGAZINE447
Interior&Design
Cabina armadio > Poliform
Il mercato propone una vasta gamma di modelli, che si diversificano per le soluzioni interne, in alcuni casi più strutturate e ricche, in altri più pratiche ed economiche, ma soprattutto per gli apparati tecnologici interni e per le finiture. Queste ultime vanno dall’alluminio, molto spesso completato con il vetro acidato, adottato in particolar modo per le ante scorrevoli; al legno, in alcuni casi anche massello; ai laminati scelti per i modelli più economici. Una cabina armadio ben pianificata sostituisce completamente l’armadio classico e permette di creare un piccolo mondo organizzato dove muoversi e, per noi donne, crogiolarsi.
448SPOSIMAGAZINE
> Molteni&C
MODELLI PER TUTTE LE TASCHE
> Porro
A Palermo. Via Dante Alighieri, 7 - Tel. +39 091 976 0625
Interior&Design
Il soppalco
one the
&only di Claudia Schiera
452SPOSIMAGAZINE
> Verzelloni
La casa si sviluppa in verticale e la soffitta è tutta da rispolverare. Regalatevi uno spazio tanto inaspettato quanto funzionale.
Il soppalco è ideale nelle case piccole (ad esempio nei monolocali) perché, quando l’altezza dei soffitti lo consente, permette di realizzare la zona notte (con annessa cabina armadio) o una seconda camera, ma è molto utile anche in situazioni più ampie per ricavare un piccolo studio o la stanza dei più piccoli. Si tratta di uno spazio intermedio fra pavimento e soffitto che, se ben progettato, regala interessanti soluzioni e permette di aggiungere atmosfera all’ambiente, disegnando una composizione verticale che aggiunge ulteriore valore alla casa.
> Villanova
> Lema
> Cassina
Di particolare interesse sono quelli realizzati all’interno dei loft - situazioni abitative dai soffitti molto alti, recuperate generalmente all’interno di aree industriali dismesse: in questo caso l’area che sovrasta la normale superficie calpestabile si presta a diventare un utile luogo ove coltivare le proprie passioni o dove creare location rilassanti. Per arredare questo particolare ambiente, senza banalizzarlo, è opportuno ricorrere a pochi pezzi dal carattere deciso.
> Caimi Brevetti
Meglio prediligere mobili non troppo ingombranti, dalle forme lineari e altamente funzionali che, da subito, connoteranno la destinazione d’uso del soppalco, evitando così la creazione di spazi ibridi o, peggio ancora, inutili sovrapposizioni e accumuli di oggetti. Una multifunzionale libreria free standing o, quando possibile, a parete, un piccolo scrittoio munito di sedia/poltrona e un comodo divano letto, potrebbero essere gli elementi base a corredo dello stesso.
Poche semplici cose che arrederanno senza invadenza e permetteranno di destinare l’ambiente a più funzioni interconnesse: dallo studio al relax, passando per un’occasionale camera degli ospiti quando questa dovesse servire. Se poi le altezze lo permettono, via libera al soppalco, contemporaneo spazio versatile della casa e luogo in cui rifugiarsi per concedersi il meritato relax.
> Bonaldo
> Muuto
> Moroso
> Calligaris
> Arketipo
SPOSIMAGAZINE453
> MDF Italia
Essential
Salvaspazio
MAX reduce
to the
di Claudia Schiera
Gli spazi si riducono, le case si rimpiccioliscono, le famiglie si allargano e si «aprono» a differenti richieste dimensionali. Nascono, così, nuove esigenze e ci si trova a vivere dentro misure sempre più ridotte che portano ad aguzzare l’ingegno per sfruttare al meglio tutte le soluzioni disponibili. Le idee non mancano e ai giorni nostri rendere accogliente, gradevole e vivibile anche un piccolo appartamento di 60 metri quadrati è un’impresa tutt’altro che impossibile. Fondamentale è provare a recuperare metri quadrati non sfruttati, magari riqualificando al meglio le pareti o prevedendo soluzioni che puntino su tutta l’altezza disponibile quando questa è adeguata -, sfruttandola al massimo.
SOLUZIONI AL CENTIMETRO
> Flou
> Molteni
> Dielle
PAROLA D’ORDINE: CREATIVITÀ
Ciò che non può mancare, dunque, sono inventiva e flessibilità, da modulare in base alle diverse esigenze. Perché oggi non sono indispensabili 200 metri quadrati per realizzare il perfetto nido d’amore, ma è possibile pensare la propria casa anche in poco, basta progettarla nel buon senso e, soprattutto, con buon design. > Lema
> Dada Molteni
454SPOSIMAGAZINE
> Ikea
Per esempio, letti a soppalco possono integrare armadi e contenitori o essere allestiti in basso per creare una zona studio/ufficio. Tante le proposte, ideate da designer e architetti, proprio per sistemi abitativi minimi che in poco concentrano comfort e tutte le funzioni del vivere quotidiano. Quindi, salvaspazio non sarà più soltanto divaniletto, ma anche cucine trasformabili e modulari da nascondere all’occorrenza, elettrodomestici multifunzione, mobili allungabili, bagni piccoli ma attrezzati di ogni «lusso» e arredi con accessori nascosti.
> Romo | Villanova
Essential
> Villanova
Best in show
Grandi, piccoli, morbidi o dalla forma più rigida, variopinti, dalle mille fantasie o monocromatici, i cuscini rappresentano la «nuova frontiera» del decoro e sono una divertente divagazione sul tema imbottito, sia esso letto o divano. Che si tratti di modelli minuti e preziosi, magari con finiture a contrasto, o di pezzi più grandi, dalle texture ricche, poco importa: un insieme di cuscini può veramente far cambiare aspetto all’intera stanza e può, anche con una spesa morigerata, ridare vita a una poltrona un po’ ingrigita.
thera
Cushions Ext
La nuova frontiera del decoro. di Claudia Schiera
> Pierre Frey
> Flou
Mix&Match Tante le fantasie presenti sul mercato che vanno da quelle più grafiche, con decori optical e geometrici, alle «sempre verdi» fiorate, caratterizzate da grandi disegni o da delicati decori a tema; a queste fanno eco le immancabili tinte unite, ma anche righe e pois, declinati nei casi più nuovi, nelle nuance pastello (colori must della stagione e del prossimo anno). Per quanto concerne i materiali, si può veramente divagare all’infinito, dal lino al cotone, passando per i più preziosi velluto e seta. Un diktat: mischiare e sovrapporre, senza nessuna paura! E mischiare è senza dubbio la parola d’ordine quando parliamo di gradazioni cromatiche, di materiali o di dimensioni: il carattere è dato, infatti, dall’assemblaggio di «cose» diverse. Ma la scelta è assolutamente personale e il divertimento consiste proprio nello sbizzarrirsi con contrasti, accostamenti e sfumature. Basta veramente poco per creare effetti unici e sempre diversi.
> Dalani
SPOSIMAGAZINE455
Domus
> Jab Anstoetz
Trend report
Tessuti eccentrici e tende importanti, il ritorno della carta da parati: ecco come «vestire» la casa. di Claudia Schiera
TEXTURE DI CARATTERE Per conferire carattere a un ambiente della casa basta un tessuto importante, un divano dal rivestimento eccentrico o una tenda sontuosa. Perché i tessuti arredano e, sempre più, rivestono molta importanza all’interno degli spazi domestici. La loro combinazione, se ben dosata, dà vita ad atmosfere uniche e ricercate, per case che amano farsi notare e ricordare. > Pierre Frey
> Nya Nordiska
> Villanova
458SPOSIMAGAZINE
> Villanova
A «CARTE SCOPERTE»
> Elitis
> Elitis > Decortex
> Marimekko
Anni ‘70, adiòs Dopo anni di «oblio decorativo» la carta da parati torna protagonista. Fiori, righe e disegni di ogni tipo si incontrano con colori audaci e toni pastello, per comporre pareti da vivere come fondali teatrali e, in alcuni casi, costruiscono interi ambienti che diventano vere e proprie Wunderkammer. Sì perché le nuove carte da parati si allontanano decisamente dalla vecchia idea, legata ai modelli anni ’70, che vedeva questo tipo di decorazione, complessa nell’installazione, invasiva, non igienica e spesso dannosa per le pareti sottostanti. Le ultime proposte sdoganano materiali di nuova concezione (dalla cellulosa naturale, al vinile, passando per le texture plastiche), sono facilmente applicabili e hanno colori che garantiscono una perfetta tenuta nel tempo.
> Darjeeling
> Villanova
Una ritrovata tendenza degli ultimi anni punta sulle carte da parati, per vestire e rivestire l’intera casa o, più semplicemente, ambienti della stessa. Variopinti, geometrici, tridimensionali e, perché no, animalier, i nuovi prodotti presenti sul mercato sono facili da installare, più economici e igienici e da considerarsi un vero e proprio must per le dimore più «alla moda». Regalano personalità allo spazio, impreziosendo e vivacizzando anche le situazioni più anguste. Si tratta di una valida alternativa all’austera monocromia delle pareti bianche, ma anche una soluzione per rinnovare una stanza senza carattere.
> Mastro Raphaël
Novità 2015 Si punta principalmente sull’innovazione tecnologica, che ha dato vita a risultati davvero eccellenti sia in termini di resistenza che di qualità dei materiali, ma anche nella varietà dei pattern e delle scale cromatiche. Per quanto riguarda le fantasie, la tendenza punta sul tartan e sul black&white, ma non mancano le intramontabili righe seguite dai «sempre verdi» motivi floreali e i colori pieni come l’arancio, il giallo limone, il verde bosco e l’azzurro oltremare. Le texture si ammorbidiscono e si gualciscono sempre meno. Immancabili, come sempre, le trasparenze, ideali per le tende e non solo, declinate quest’anno nei toni tenui del beige e del rosa, ma anche nelle tinte più metalliche, dell’oro e dell’argento.
Ad ognuno la sua Alle tipologie più tradizionali che richiedono l’applicazione da parte di mani competenti, oggi si aggiungono le carte adesive, semplici da applicare anche per i meno esperti. Numerosi i disegni proposti che spaziano dai più tradizionali, floreali e barocchi, alle nuovissime fantasie tridimensionali che giocano su piani diversi e su divertenti effetti ottici. E poi, ancora, righe dalle mille dimensioni, motivi geometrici e animali di ogni tipo, per chi ama osare. SPOSIMAGAZINE459
INTRECCI DI
CULTURE
Il tappeto. Sintesi d'arte, tradizione, leggenda, religione e creatività. Un messaggio visivo, un intreccio tra mito e realtà.
L’azienda nasce a Palermo negli anni 40, dall’ispirazione che il suo fondatore ha tratto durante i suoi viaggi in Oriente. Una tradizione e una passione di famiglia che, trasmessa e tramandata diventa, oggi, una realtà dinamica dove la cultura dei mestieri antichi si coniuga al saper proporre, a una sempre più esigente clientela, manufatti di rara bellezza e pregiata fattura ma anche prodotti moderni realizzati con materiali tecnologici e dal design accattivante. Atelier D'Oriente, tra passato e futuro. Una magia senza tempo.
atelierdoriente.it
H A N D M A D E
L I F E S T Y L E
Centro Lavaggio e Restauro Tappeti.
A Palermo. Via Cavour, 93 | +39 091 33 19 74 | atelierdoriente@hotmail.it
Consigliato da
Quando «trasandato» è elegante.
SHABBY chic è
di Sabrina Raccuglia
È lo stile che più ha rivoluzionato gli arredamenti di questi ultimi tempi. Lo shabby chic - che in italiano si traduce con un «trasandato elegante» viene scelto sempre più spesso dagli sposini alle prese con l’arredo delle nuove case. E il motivo è semplice: è romantico e molto, molto raffinato.
La porcellana
Cos’è
Il termine «shabby chic» fu coniato per la prima volta dalla rivista The World of Interiors nel 1980 e divenne molto popolare negli Stati Uniti negli Anni '90. Questo stile, una volta giunto in Europa, venne influenzato dalle culture mediterranee: provenzali, toscane e greche. Si tratta di una forma di interior design in cui mobili e arredi sono vecchi e sbiaditi, di colorazione chiara pastello, se non bianca - e presentano segni di usura anche se non ti tratta di antiquariato. In questo modo, un vecchio mobile della nonna, come una credenza o il tavolo di una casa di campagna, può ritornare a «vivere» in una casa nuova di zecca. Nella maggior parte dei casi si tratta di complementi di arredo nuovi, a cui le case produttrici fanno applicare delle vernici in modo che sembrino datati.
462SPOSIMAGAZINE
Declinazione country chic
Oggi, però, ne esiste una versione più soft ribattezzata Country chic. I mobili non sembrano vecchi, ma mantengono le stesse linee eleganti; non sono spigolosi. I tavoli e le sedie ritornano ad avere una forma ovale.
I tessuti
Non possono mancare i servizi di porcellana, rigorosamente bianchi; anche se ricorrono spesso i motivi floreali. Persino i quadri riprendono il tema rustico o bucolico. Molto carine le decorazioni sui muri o sui mobili, come uccellini e cuori: il must have è la gabbietta per uccelli decorata con fiori, da appendere magari in un giardino d’inverno o nello studio.
In una casa shabby chic che si rispetti, l’attenzione per i tessuti è particolarmente alta. Per coperte, cuscini e tendaggi vengono molto impiegati pizzi, ricami, merletti sotto le mensole, tessuti floreali. È qui che si vedono le influenze provenzali di cui risente lo stile. Molte sposine sono alla ricerca dei vecchi centrini all’uncinetto della nonna, dei cuscini ricamati e dei runner realizzati con la tecnica del punto croce. Il colore più scelto è decisamente il bianco, anche se sono gradevoli le diverse sfumature pastello che spaziano dal panna al grigio perla.
Beach cottage chic
Uno stile che le case produttrici di arredamento stanno sempre più proponendo. Anche in questo caso si tratta di una variante dello shabby chic, in cui vengono però impiegate tante sfumature di azzurro. I motivi più utilizzati non sono i fiori, ma va da sé - i pesci e le conchiglie.
LINEA SMALL Ogni spazio deve essere sfruttato al massimo. Pochi pezzi ma scelti con la massima cura.
LINEA MEDIUM Crescono i metri quadri e anche le necessità. Ognuno con il suo bisogno di spazio, di intimità. Integrare tanti elementi in un tutt’uno coerente e armonioso.
LINEA LARGE Lo spazio diventa un elemento da valorizzare, non da riempire. È necessario l’accostamento sapiente di arredi e complementi.
www.proiasrl.com
SCELTA DI VALORE.
PROI L A
速
C E R A M I C A
Alcamo (TP) | Via Maria Riposo, 145/164 | T. +39 0924 509001
Interior&Design
BATH
room di Claudia Schiera
> Ceramiche Cielo
Spazio privato
Il vostro corpo al centro di un «dove» bello e funzionale. Di qualità.
> Dimasi
> Novello
Fra funzionalità e benessere, fra comfort e praticità, l’ambiente bagno si rinnova continuamente. Nuovi materiali e antiche conferme caratterizzano questo spazio, sempre più personalizzabile e da progettare in ogni più piccolo dettaglio. Rubinetti, pavimenti, rivestimenti, sanitari, vasche e complementi d’arredo sono gli ingredienti da comporre per realizzare la ricetta del bagno perfetto. Sul mercato sono presenti soluzioni che, a 360 gradi, rispondono ad ogni tipo di gusto ed esigenza perché oggi, anche con poco, è davvero tutto possibile. Che si tratti di progetti ampi e sensazionali o di semplici soluzioni salvaspazio, ciò che non deve mai mancare sono la funzionalità e la qualità, binomio indispensabile per questa parte della casa dedicata al corpo.
466SPOSIMAGAZINE
> Glass
AD OGNUNO IL SUO
Oggi è possibile, con semplici accorgimenti, realizzare vere e proprie spa domestiche corredate di sauna e idromassaggio, ma anche impreziosire situazioni più contenute, con cabine doccia modulari arricchite da getti di ogni tipo, sistemi compatti e onnicomprensivi, sempre più alla portata di tutti. Ma l’innovazione non ha coinvolto soltanto il sistema del wellness domestico: ritroviamo attenzione e innovazione anche per soluzioni più comuni e minimaliste. Per bagni piccoli e piccolissimi ad esempio, il mercato propone sanitari dalle dimensioni davvero ridotte, sia sospesi sia da terra; e, inoltre, lavabi, integrati a mobili-contenitore coloratissimi, realizzati con materiali di ultima generazione come il Corian, il Cristalplant e il Duralight, tutti antimacchia e molto resistenti. Non manca comunque la ceramica, un evergreen di questo ambiente, resa più resistente e mantenuta nella sua bianca attitudine o colorata nei toni morbidi della terra. > Laufen > Jacuzzi
LE FORME SI FANNO MORBIDE
> Agape
Fra le tante novità colpisce un ritorno alle linee marcatamente curve. Elementi corredati dalle più sofisticate tecnologie contemporanee hanno così sposato uno stile un po’ retrò, con forme morbide e complementi d’arredo meno essenziali. Il nuovo stile ha coinvolto anche i marchi più puristi, da sempre attratti dal total white e dalla completa assenza di decoro. Un nuovo segno estetico da dosare e modulare a seconda dei gusti.
SPOSIMAGAZINE467
www.vassallobenedetto.it
L’arte in casa tua.
www.bmtbagni.it
www.bmtbagni.it
www.rocatile.it
VASSALLO BENEDETTO S.R.L. SEDE: Via S.Giuseppe, 56 +39 091 941004 - Casteldaccia (PA) ESPOSIZIONE: Via Calabria ang. Via Campania +39 091 942346 vassallobenedettosrl@tiscali.it
> Glass
Domus
Trend report
HOME
> Grandform
wellness
di Claudia Schiera
> Teuco
Alleatevi con il benessere, del corpo e della mente. Un sogno possibile.
Vasche da sogno e dalle dimensioni maxi, docce con getti a idromassaggio regolabili e soffioni super tecnologici dotati di impianti cromoterapici. Oggi è possibile godere del perfetto benessere psicofisico anche in casa. E ce n’è davvero per tutti i gusti.
> Jacuzzi
470SPOSIMAGAZINE
> Effegibi
TUTTO PARTE DALL’ACQUA
> Glass
Elemento fondamentale, alleato irrinunciabile del benessere, indispensabile per lenire la stanchezza, favorire il rilassamento dei muscoli e lo svago della mente. Da qui la necessità di creare soluzioni diverse che rispondano a dogni tipo di esigenza e che hanno fatto sviluppare un settore, quello del wellness domestico, in maniera esponenziale, mettendolo «a disposizione» di tutti (o quasi!). Un comparto in grande crescita che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e ha permesso di portare in casa le più sofisticate apparecchiature un tempo disponibili solo nei resort del benessere a 5 stelle.
> Grandform
> Grandform
RELAX DOMESTICO
A caratterizzare i nuovi modelli, sicuramente una crescente evoluzione tecnologica, che ha reso questi sistemi più sicuri e più attenti al risparmio energetico; e una forte attenzione al design. Legno e acciaio i materiali guida per sistemi integrabili o a libera installazione, da «esporre» e collocare anche all’interno di ambienti della casa deputati ad altro, come spesso accade nelle dimore del nord Europa. E così, oggi, realizzare un'area benessere completa non è più un sogno impossibile: una soffitta, una cantina, un garage o semplicemente il proprio bagno di casa, con pochi accorgimenti, potranno rivelarsi ideali per accogliere un'area attrezzata per il relax, davvero a misura di famiglia.
SPOSIMAGAZINE471
Fashion&Interiors
Styling
> Arm ani C asa
> Diesel | Moroso
> Missoni
> Pierre Cardin > Jean Paul Gaultier | Roche Bobois
MODA
Quando è l'arredamento ad essere prêt-à-porter. di Claudia Schiera
> Herm es
Un connubio sempre più in auge è quello fra moda e design. Tanti gli stilisti che in questi ultimi anni si sono lasciati affascinare dal mondo della casa e del complemento d’arredo, lanciando linee e collezioni «di stile» realizzate secondo i tratti espressivi dei marchi. Da questo binomio sono nati oggetti di ottima fattura, ricercati nei dettagli, di pregio e, perché no, di tendenza.
> Diesel | Foscarini
> Missoni | Paraiba
> Missoni | Richard Ginori
472SPOSIMAGAZINE
> Paul Smith > Kenzo Taylor
> Etro Home
IN CASA COME IN PASSERELLA
Se è vero che nella moda le collezioni vivono una stagione (o poco più), è anche vero che quando qualcosa è ben disegnato e costruito con qualità non passa mai. Anzi, al contrario, diventa un must, un evergreen. Proprio come un tailleur pantalone di Giorgio Armani degli anni ’80, oggi considerato un pezzo iconico, tuttaltro che «fuori moda», allo stesso modo un oggetto appartenente a una linea d’arredo del prêt-à-porter, se ben ideato, non teme il trascorrere degli anni e, se ben scelto, può, nel tempo, solo acquistare valore. Alla base di questa sinergia creativa ci sono, sicuramente, una dettagliata selezione di tessuti e una ricerca di qualità continua.
> Gianfranco Fer rè
olini l | Scav > Diese
> Marni Animal House
DESIGN OBIETTIVO ECCELLENZA
> Pucci | Bisazza
> Pucci | Kartell
> Roberto Cavalli Home
In questo ambito, più che in altri, si punta all’eccellenza, sia con materie prime di altissimo pregio che con l’elaborazione di progetti dal respiro internazionale. Ciò che conta e rende vincente l’oggetto è sicuramente la qualità, unita a una componente estetica molto forte che spesso deriva proprio dalle radici stilistiche della firma in questione. Per citarne alcuni, se Hermès punta anche in casa sulla pelle, Missoni realizza oggetti dalle texture inconfondibili fatte da intrecci cromatici di forte appeal e ad alta resistenza.
> Hermes
> Moschino| Kartell
e > Versace Hom
SPOSIMAGAZINE473
ITA D N VE
TO IT F AF
NE NE O O I I Z AZ RA T U T TT U GE R O ST PR RI
SERVIZIO CHIAVI IN MANO
LA CASA È UNA QUESTIONE DELICATA LASCIATE FARE A NOI
tutto tondo, completamente gratuito. Che siate acquirenti in cerca di casa o venditori, saremo il trait d’union tra le vostre aspettative e la realtà, aiutandovi in tutte le fasi della compravendita. Non esiste circostanza che il team di professionisti
disbrigo delle pratiche burocratiche. Gli acquirenti
all’acquisto.
LA VOSTRA IDEA, LE NOSTRE ATTENZIONI.
SCOPRI LE OFFERTE SU
WWW.CASARCHICOM.IT
Interior&Design
Terra madre
Per Salvatore Spataro, architetto di Noto ma di stanza a Firenze, il legame con l’Isola è qualcosa che non si perde mai, nonostante la distanza, e lui stesso sostiene che «aumenti con il trascorrere degli anni e con il crescere della lontananza». Di recente ha inaugurato la sua prima collezione auto-prodotta che, come si evince dal titolo stesso «Design meets Sicily», ha come intento «quello di reinterpretare in maniera contemporanea e inedita alcuni caratteri della cultura e della tradizione siciliana - spiega -. Un modo alternativo per tenere vivo il legame con la mia terra e allo stesso tempo offrire ai fruitori di questi oggetti la possibilità di conoscere elementi della nostra tradizione e storia locale».
Tinte ad effetto, dalle sfumature vitaminiche e vibranti, anche per i complementi d’arredo di Plinca Home, di cui ci ha parlato Simona Incatasciato, una delle designer di punta della prestigiosa azienda modicana. «La nostra terra ci ha stimolato tanto, eccome! Il colore, su cui abbiamo scelto di puntare come segno distintivo, vuole essere l’impronta della nostra sicilianità. La Sicilia è una terra calda, accogliente, ricca di sfumature, di emozioni e anche di contraddizioni. Riuscire a trasmettere, attraverso le forme del design, questa sua essenza profonda e le sensazioni che il viverla suscita è il nostro obiettivo».
MADE Sicily in
Per ognuno di loro Sicilia è sinonimo di emozione, creatività e sviluppo. È nelle cose e fra le cose. Motore propulsore e ispirazione per portare avanti una maniera, spesso comune, di fare progetto. di Claudia Schiera
Da sempre terra di confine, di contraddizioni e di variazioni, la Sicilia è influenzata e influenza le ultime tendenze in fatto di arredamento e design. Ne nascono interpretazioni «emozionanti», oggetti e complementi d’arredo inediti che portano in sé la tradizione della terra d’origine e lo sviluppo di una nuova coscienza contemporanea. Di questa «sicilianità» abbiamo parlato con quattro creativi che ben conoscono il contesto d’origine: Andrea Branciforti, Giovanni Levanti, Simona Incatasciato di Plinca Home e Salvatore Spataro.
Per Andrea Branciforti la Sicilia è da sempre fonte d’ispirazione costante: l’Isola lo ha influenzato nel modo di guardare le cose, nell’uso dei colori e nella scelta delle forme. Un omaggio evidente è rappresentato dal set da tavola che prende proprio il nome dall’imponente vulcano, l’Etna. Così ci racconta: «Non potevo non rendere omaggio a un così possente elemento fisico, tanto amato quanto odiato dalle genti che vivono lungo i suoi pendii. La sua composizione, con cinque piatti da portata e la ciotola nella sua sommità come contenitore, rende l’insieme maneggevole e poco ingombrante, ma soprattutto uno scrigno che piatto dopo piatto si apre per svelare il suo contenuto».
476SPOSIMAGAZINE
Giovanni Levanti, invece, sviluppa il suo rapporto con la terra d’origine attraverso l’uso del colore intenso, ma anche nella scelta dei materiali e dei nomi. Come nel caso degli orologi, realizzati per Diamantini&Domeniconi e chiamati inequivocabilmente «Mozia».
Design d'autore
Senza tempo
ICONS
> Zanotta
Forme belle da vedere e perfette da vivere. E oggi, se possibile, da collezionare. di Claudia Schiera
> Cassina
Oltre il tempo e le mode, oltre la produzione seriale in quanto tale e, potremmo dire, anche oltre il prezzo. Sono queste le caratteristiche che accomunano «certi» oggetti di design che, per la loro rivoluzionaria progettualità, hanno segnato il passo fino a diventare essi stessi storia del design. Pezzi d’autore nati per essere usati da tutti e diventati, col tempo, vere e proprie icone.
> Oluce
DESIGN AD ARTE
A metà strada fra oggetti d’arredo e pezzi d’arte, questi pezzi icona sono ancora in produzione, pur essendo, molti di loro, entrati a far parte d’importanti collezioni permanenti, come quella famosissima del Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Si tratta di modelli intramontabili, per stile e approccio funzionale, considerati ancora oggi assolutamente contemporanei e ideali, nonostante gli anni trascorsi (alcuni sono datati 1929…) per vestire dimore di ogni tipo, dalle case tradizionali ai nuovi spazi più essenziali e minimalisti.
> Vitra
> Cassina
> Poltrana Frau > Cappellini
UN INVESTIMENTO DA VIVERE
Un’inclinazione, quella di un «ritorno al passato», divenuta negli ultimi tempi una certezza, perché oggi acquistare il design, soprattutto quello di un certo tipo, non è soltanto un modo per arredare casa, ma può rivelarsi un investimento per il futuro. Perché pezzi come la poltrona Proust o la sedia Red Blue o, ancora, la lampada Arco di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, al di là della loro bellezza intrinseca, possono essere considerati degli acquisti «lungimiranti», destinati a rivalutarsi nel tempo. Perché dai sofisticati e gioiosi anni ‘50 ai futuristici e vibranti anni ‘70, la fantasia e la creatività sorprendenti di chi ha operato in quegli anni continuano ancora oggi ad essere un esempio, un mondo a cui guardare per andare avanti. Alessandro Mendini, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Franco Albini, Gio Ponti, Fornasetti, Gae Aulenti, Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Bruno Munari - solo per citare alcuni degli italiani più noti -, ma anche Charles e Ray Eames, Ludwig Mies van der Rohe, Verner Panton e Les Corbusier, sono stati creatori inimitabili di oggetti intramontabili che hanno fatto la storia.
SPOSIMAGAZINE477 > Flos
Outdoor
Essential > Coro Sabal
> Roda
a
CIELO
> Villanova
aperto
Non più semplice appendice della casa, ma la più «intima» delle stanze. di Claudia Schiera
Che si tratti di un grande giardino, di un verde terrazzo o, più semplicemente, di un piccolo balcone prospicente casa, poco importa. La missione è rendere abitabile anche la più piccola delle stanze «a cielo aperto». Un’impresa resa oggi più che mai possibile grazie ai nuovi arredi realizzati con materiali altamente performanti che rispondono a tutte le esigenze, siano esse pratiche o stilistiche. MATERIALI
Fra le diverse componenti utilizzate per confezionare mobili da esterno, sicuramente il metallo è una delle più in voga. Pratico, resistente e reso più originale dall’aggiunta del colore, è fra i più sfruttati anche per via dei trattamenti che permettono di realizzare un prodotto versatile, con ottime caratteristiche di durata nel tempo. Al variopinto metallo fa eco il legno, immancabile elemento considerato un evergreen: perfetto per realizzare tavoli, sedie e poltrone, unisce il sapore caldo e tradizionale alle nuove tecnologie, in un connubio vincente che piace, da sempre. 478SPOSIMAGAZINE
> Marazzi
> Swan > Cane-Line
TESSUTI
Se legno e metallo sono una costante, per chi ama il colore e desidera acquistare complementi che durante la brutta stagione possono tranquillamente essere «inseriti» nell’arredamento di casa, la scelta di prodotti realizzati in tessuto (resistente agli agenti atmosferici) potrebbe essere la risposta. Non tutto, però, è adatto a sostenere il peso delle intemperie, meglio quindi puntare su filati tecnici e di qualità: si tratta di componenti altamente performanti che nella loro bellezza e brillantezza non temono vento, pioggia e sole. Colore, fibre naturali e forme organiche, il design contemporaneo in fatto di arredi da esterno offre davvero una risposta a tutte le esigenze. Non resta che scegliere, per godere a pieno delle belle stagioni e per vivere lo spazio esterno, non come una semplice appendice della casa, ma come la più «intima» delle stanze domestiche. > Myyour
> Dalani
Outdoor
Deluxe > Ethimo
FIOR
a > Unopiù
d'acqua
> Unopiù
> Fischbacher
Tuffarsi, nuotare, rilassarsi, godere dei benefici effetti di un idromassaggio o, semplicemente, lasciarsi cullare dall’acqua. Tutto questo (e non solo…) è ciò che regala una piscina privata. di Claudia Schiera IL BORDO PISCINA
E se la vasca è l’elemento fondamentale, ciò che non deve mai essere trascurato è il bordo piscina. Per gli arredi è preferibile puntare sul metallo verniciato, su materiali naturali come il legno, il rattan e il midollino o sulle fibre sintetiche create ad hoc. Ergonomia e comodità sono altre due caratteristiche importanti. Così come la capacità di resistere agli agenti atmosferici e ai raggi Uv. Fra i colori la tendenza richiama nuances morbide e fantasie a contrasto, ma non mancano i toni vitaminici, da mischiare e sovrapporre senza soluzione di continuità su poltrone, lettini e chaise longue.
SPECCHIO D'ACQUA IN CASA
Plus della casa, piccolo o grande che sia, dona alla dimora un indiscusso valore aggiunto e rappresenta la cornice perfetta per rendere lo spazio esterno ancora più prezioso e vivibile. Perché uno specchio d’acqua domestico, se ben progettato e realizzato, al riparato da sguardi indiscreti, può diventare il fulcro del relax estivo e non solo. Che si scelga una vasca in muratura o prefabbricata, in Pvc o in vetroresina, corredata da angoli per l’idroterapia o impreziosita da un sistema di riscaldamento dell’acqua, per nuotare anche in inverno, in commercio esistono soluzioni per soddisfare ogni tipo di esigenza.
> Piscine Castiglione
> Dedon
> Colico Design
SPOSIMAGAZINE479
poltronafrau.com
L’intelligenza delle mani. La bellezza, quella vera, ha anche un’anima. Noi di Poltrona Frau la pensiamo così. Ecco perché, da sempre, ci affidiamo alle mani esperte dei nostri artigiani, che seguono le principali fasi di lavorazione e scelgono i materiali più pregiati. Solo così possiamo offrirvi ogni volta la migliore qualità italiana.
Franca Mollura Arredamenti Massimosistema Bed, designed by Poltrona Frau R. & D.
Poltrona Frau Messina Via XXIV Maggio, 96/98 - 98122 Messina - Tel. 090 42135 - Fax 090 46228 www.francamollura.it - info@francamollura.it
S.S. 114 Km 6,400 - 98128 Tremestieri Messina - Tel. 090 6258945 Fax 090 6255948 - www.mohd.it - hello@mohd.it
CATANIA. Corso Italia, 240/246 | SIRACUSA. Corso G.Matteotti, 78 www.fratellirestivo.com