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Ripartire per rinascere
from Stadium n. 0/2021
by Stadium
Il Natale, Stadium, lo sport, il CSI. C’è nuova vita in ogni angolo d’Italia
di Felice Alborghetti
«Partire è un po’ morire». Recita un proverbio, poesia, canzone. Ma ripartire è oggi come rinascere. Così risorge intanto Stadium, con tutto il carico di storia e con la sua identità: l’abito buono del CSI, puro tessuto associativo, trame di sport sociale. Accade non casualmente in dicembre nel mese dove ogni anno nasce nostro Signore Gesù. Ecco allora evidente la fiducia in Dio, e la forza della vita, nella speranza di poter ritrovare antiche certezze. Era febbraio del 2020, dal nostro atleta Mattia, il “paziente zero” di Codogno, quando in Italia siamo tutti partiti per un inedito viaggio, con orizzonti per lo più sconosciuti. Paura e angoscia, tanta sofferenza. Tutto fermo. I calendari annullati, i nostri incontri formativi e sportivi cancellati, se non in modalità remota. Abbiamo forse imparato a riconoscere il superfluo dall’essenziale. Ed anche Stadium oggi torna a dire “presente” pronto a ridisegnare storie, fatti e personaggi di valore nel suo stile libero e promozionale. Torna l’amico di sempre, una sorgente per l’Associazione che riaccende quella luce, quella fantasia, e quello sguardo di attesa orientato a cogliere le nuove sfide. A Natale risorge Stadium, riparte il CSI. Ed è ripartito lo sport in ogni zona della penisola, senza colori, senza confini. È ora il momento di ripartire e lo ha fatto la pluralità dei Comitati Territoriali, ciascuno a suo modo e ritmo, facendo sì che il tempo della prova lasci il passo al tempo della rinascita. Scopriamo allora nelle pagine seguenti come in ogni luogo ed in ogni istante stia ripartendo una nuova vita associativa, con un pizzico di retrogusto e quel buon sapore delle “cose nuove” che solo il CSI sa regalarci.
Abruzzo
Lo sci CSI ne “L’Aquila Città dello Sport 2022”
In Abruzzo è ripartita con vigore l’attività del Centro Sportivo Italiano. Tanta la voglia di “tornare in campo” e molte le attività sportive e didattico-formative in atto o in cantiere, dopo un’estate ricca di centri estivi sviluppati dai Comitati o dalle società affiliate. Il primo evento del CSI Abruzzo ha riguardato le Mountain Bike con il campionato interregionale Abruzzo e Marche a Valle Castellana (TE) articolato lungo un percorso tecnico e molto apprezzato. Ma il Comitato abruzzese è in fermento anche per l’organizzazione dei campionati regionali con inizio a febbraio e con il campionato di sci a Campo Imperatore (AQ), per cui è già stato richiesto l’inserimento nel calendario di “L’Aquila Città dello Sport 2022”. Si continuerà poi con i campionati regionali di ciclismo, tennistavolo, ginnastica ritmica ed artistica, nuoto, tennis, padel, atletica leggera e sport di squadra. Nel frattempo ci si prepara anche per gli stage riservati a giudici di gara ed arbitri. Nei Comitati territoriali ci sono numerosi spunti di ripresa. Partendo dal Comitato di Chieti che in merito all’attività sportiva ha organizzato il 25° campionato di corsa campestre a Casoli (CH) il 28 novembre e la 7a corsa dell’Immacolata l’11 dicembre 2021. Negli sport di squadra sono stati indetti i campionati territoriali di basket open maschile e femminile e il torneo nazionale di pallacanestro under 8 e under 10. Sempre a Chieti si stanno tenendo i corsi per arbitri di pallacanestro, volontari di comitato e progettisti. Il Comitato territoriale di Lanciano Ortona ha organizzato il tradizionale campionato di calcio a 7 e stanno per partire dei tornei interni per oratori oltre che i corsi per arbitri di calcio. Il Comitato territoriale di L’Aquila è impegnato nell’erogare attività formativa, per i seguenti corsi: istruttore di nuoto, preparatore fisico nel ciclismo, personal Trainer e istruttore di padel. Il CSI Pescara ha in programma il torneo di calcio a 5 solidale che coinvolgerà tanti bambini e un ricco circuito di ciclismo e cicloturismo con avvio a marzo 2022, sempre per il nuovo anno è in programmazione la promozione dei tornei degli sport di squadra. Dopo la presentazione della stagione sportiva, che ha visto la coraggiosa testimonianza dell’atleta paralimpica Assunta Legnante, il comitato di Teramo sta registrando numeri in linea con la stagione precedente alla Pandemia. Da sottolineare una serie di iniziative sviluppate in ambito ciclistico e podistico nonché della ripartenza delle attività open nel calcio, calcio a 7 e nella pallavolo. Fervono i preparativi per i campionati giovanili in tutte le discipline di squadra. Lunedì 22 novembre il comitato teramano ha presentato le iniziative promosse all’interno delle scuole primarie, che, grazie al progetto “Stand up… Teramo in Gioco!” e le azioni territoriali di “Easy Sport”, stanno coinvolgendo oltre 700 alunni con attività motorie polisportive che promuovono l’integrazione e gli stili di vita attivi dopo i lockdown. Testimonial il campionissimo ed atletico Andrew Howe. Per gli adolescenti è attivo inoltre il progetto GINS che vedrà la sede ciessina accogliere i giovani nelle ore pomeridiane con corsi gratuiti di musica, web e tanto altro.
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Basilicata
Formazione e progetti con scuole e parrocchie
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Il nuovo Comitato Regionale in Basilicata, insediatosi a febbraio 2021, in piena pandemia, ha deciso di focalizzare l’attenzione sulla formazione. Si è organizzato appena è stato possibile, in videoconferenza, un corso per dirigenti in 4 lezioni con il dott. Cosimo Simone, esperto di materia sportiva, dedicato alle società sportive, con tante informazioni anche sul Terzo Settore. Oltre 60 i partecipanti, alcuni anche da fuori regione. Un primo segnale di ripresa dell’attività sportiva sono stati i Giochi del Sud, interregionale che si è svolta a Nova Siri lo scorso ottobre, un evento con circa duecento atleti provenienti anche da Puglia e Campania. C’è un problema oggi: dopo il periodo pandemico, le società sono in difficoltà e i ragazzi hanno smesso di praticare sport. Uno degli obiettivi principali del Comitato lucano è quello di andarli a stanare, per riportarli nelle palestre, nei campi da gioco, nei parchi. E non bisognerà solamente ritrovarli, ma anche coinvolgerli con proposte interessanti e alternative, tenendo fede alla filosofia CSI di “uno sport per tutti”. Intrapreso un rapporto di collaborazione con le scuole e con le parrocchie ossia i maggiori recipienti di bambini e ragazzi: si è pensato ad alcuni progetti extra curriculari con una proposta polisportiva, già in fase operativa a Potenza, che verrà promossa anche nei comitati di Matera e Melfi. Per coinvolgere parrocchie ed oratori metteremo in campo attività sportive per favorire il ritorno dei ragazzi al gioco, le società più vicine allo spirito del CSI renderanno disponibili tecnici qualificati da affiancare agli educatori negli oratori. A Potenza, tale progetto si è già avviato presso la parrocchia di Santa Cecilia, e a breve partirà anche nel quartiere Bucaletto. Tra le più interessanti proposte del Comitato Regionale e sviluppato ad oggi dai comitati di Potenza e Matera, c’è anche il “CSI IN TOUR”: ci si sposterà di comune in comune proponendo dei Villaggi dello Sport itineranti, con momenti di svago e giochi per ragazzi, con la speranza di coinvolgerne un gran numero, avvicinandoli al CSI e alle nostre società sportive. In ultimo da registrare il successo del 10° Galà dello Sport del CSI Melfi che il 3 dicembre ha premiato assieme ad altre stelle dello sport lucano Fefè De Giorgi il ct dell’Italvolley maschile, laureatasi campione d’Europa in settembre. “Mi piace sottolineare il grande sforzo riguardo la formazione di tecnici e dirigenti, perché solo con personale qualificato e preparato si può crescere. Non si può essere avventurosi quando si affidano dei bambini alle società sportive. Sono lieto anche di annunciare - dice Domenico Lavanga, presidente CSI Basilicata - che il CSI lucano si è dotato finalmente di un sito Internet, una finestra al servizio di tutti e tre i comitati territoriali che potranno far emergere le loro attività, e le società sportive reperire contatti e informazioni utili. Sarà la vetrina per i traguardi che sicuramente raggiungeremo nei prossimi mesi”.
Campania Feste, medaglie, sport e tanta formazione
L’avvio del progetto di Servizio civile ha segnato la ripresa delle attività associative dopo il lockdown in Campania. I comitati territoriali di Napoli e Cava hanno intrapreso iniziative con la preziosa collaborazione dei giovani scelti per il programma di lavoro. È ripartita in regione l’attività natatoria con il 20° campionato di nuoto, attraverso una serie di eventi negli impianti natatori di Salerno, Napoli e Caserta; l’avvio a Roccarainola, nel Napoletano. Si muovono pure le attività degli sport equestri, condivise dal comitato paralimpico. Nei campi flegrei alcune manifestazioni hanno visto la presenza di nuclei familiari appassionati dei cavalli, oltre che dei bambini. L’atletica su strada è ritornata ad essere la vetrina del comitato di Napoli, che ha organizzato in collaborazione con la Diocesi la Corsa di San Gennaro, nel mese di settembre. Applaudita dai cittadini la Fiaccolata della Fede, che ha preceduto la festività dedicata al Santo Patrono, con il miracoloso prodigio del sangue liquefatto. Via Duomo a festa con i colori del CSI, ma anche il lungomare per l’impegno profuso con la società organizzatrice della Neapolis Marathon. I ragazzi del comitato di Capodimonte hanno curato uno dei ristori lungo il percorso, dove sono transitati 1500 maratoneti. Le vittorie conseguite dalle ginnaste campane ai nazionali di Lignano Sabbiadoro, in particolare con Napoli e Aversa, offrono lo spunto per una riflessione sulla disciplina, presa a cuore dalla commissione tecnica, che proprio nelle ultime settimane ha ultimato l’aggiornamento formativo per tesserate e giudici di gara. Tra pochi giorni una festa natalizia è in programma a Napoli, con la presenza di atlete impegnate ai vari attrezzi. Dopo l’estate si è incrementata la Formazione nei vari comitati e in quello regionale, specie nella base operativa di Cercola, dove nel moderno impianto sportivo si è consolidata la collaborazione con la Fidal. Mentre allo stadio di Nocera riprende l’attività della scuola di atletica, curata dal referente del Centro zona locale. Intanto nel vicino comitato di Cava de’ Tirreni esordio per il Fitwalking. In questi giorni il comitato di Sessa Aurunca ha festeggiato i suoi 60 anni di vita associativa, con un convegno sportivo che ha visto l’intervento dei dirigenti sportivi locali e regionali. Lo zoccolo duro dei sessani resta il ciclismo, mentre a Caserta si consolida il calcio, al pari di Salerno. Dalla Campania, infine, s’è mossa la macchina organizzativa dei recenti Giochi del Sud CSI, disputati lo scorso mese in Basilicata, in collaborazione con i dirigenti lucani.
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Emilia Romagna Un 2022 con occhiali ed attrezzi tutti nuovi
Anche questa ripartenza dello sport ha dimostrato che il mestiere di chi prova a prevedere il futuro è il più difficile e ingeneroso. Ogni aspettativa o previsione, nel bene o nel male, è saltata. Se per settembre ci si attendeva un ritorno in massa delle persone e dei ragazzi a frequentare le società sportive e i campionati di federazioni ed enti di promozione, si è dovuto fare i conti con persistenti e notevoli difficoltà. Quando a ottobre e novembre si pensava di dover consolidare e gestire questo calo, c’è stato in molti casi un rimbalzo inaspettato ed entusiasmante dell’attività sportiva, con picchi capaci addirittura di mettere in crisi società e comitati nell’organizzazione di competizioni e calendari. Se da un lato si può sperare di costruire e investire su questi climax, è d’altronde vero che questa instabilità e volatilità di tesseramenti, iscrizioni, partecipazioni a competizioni rende davvero complesso ripartire. Adesioni obbligatoriamente tardive, mancanza di chiarezza sui numeri disponibili, spostamento significativo da una disciplina ad un’altra dei numeri hanno messo e tengono tuttora sotto stress i dirigenti che devono strutturare l’offerta territoriale. E questi sono solo i fattori interni. A questi dobbiamo certamente aggiungere fattori esogeni che ci pongono nuove sfide: la legislazione sanitaria in particolare i cui cambiamenti repentini ci costringono più volte ad adeguare i protocolli senza la certezza che il quadro normativo resterà stabile almeno fino alla fine della stagione, l’estrema difficoltà a reperire importanti figure di servizio come ad esempio quelle arbitrali. Dopo quasi due anni senza scendere in campo, la figura dell’arbitro è vittima silenziosa del lungo stop, e ci vorrà davvero tanto tempo e tanto impegno per riportare i gruppi arbitrali e dei giudici alla consistenza del 2019. Paradossalmente, almeno in EmiliaRomagna, potrebbero non essere le risorse finanziarie il problema della ripartenza. Bandi, ristori, contributi COVID, hanno restituito in contanti (soprattutto a famiglie e società sportive, meno ai comitati e agli organismi di secondo livello) quanto ci è stato impedito di fare dagli stop pandemici, ancora prima dell’arrivo del PNRR di cui parlano tutti, che per lo sport dovrebbe avere qualche riflesso positivo almeno sulla riqualificazione dell’impiantistica sportiva. Le risorse che mancano ora sono altre: persone, idee e progetti, in questo stretto ordine consequenziale. Dobbiamo mettere in campo uno sforzo significativo per rinnovarci attraendo una classe dirigente rinnovata, capace di leggere i tempi, fortemente calata nel nostro tempo e quindi idonea a declinare su progetti concreti la nostra mission di “educare attraverso lo sport”, perché lo sport del 2022 sarà sicuramente molto diverso da quello del 2019, e noi dobbiamo dotarci di occhiali e cassetta degli attrezzi del tutto nuovi.
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Lazio
È il ciclismo a lanciare lo sprint
La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci». Per questo non era possibile fermarsi davanti agli accadimenti pandemici. Per questo il CSI Lazio ha affrontato con impegno e determinazione questo periodo complicato della pandemia, continuando a portare avanti, seppur tra difficoltà e restrizioni, l’organizzazione delle attività sportive, nel pieno rispetto delle normative e dei protocolli. Cominciando a studiare, pensare e prefigurare scenari… per il mondo che verrà (nel nostro piccolo ovviamente). Non poteva che essere il ciclismo, uno dei primi sport a riprendersi, cosi come – insieme alla corsa – è stata una delle attività che hanno raccolto i maggiori proseliti in cerca del “movimento” durante i vari lockdown. Il ciclismo del CSI Lazio è riuscito quest’anno ad organizzare ben quattro importanti manifestazioni nazionali: • Domenica 2 maggio 2021, a
Viterbo Campionato Nazionale di Endurance XC24H di MTB, su un bellissimo tracciato a circuito nella cornice di un’areaparco rinaturalizzata all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’energia rinnovabile (205 partecipanti nelle 6 ore di gara, e 18 titoli CSI assegnati). • Domenica 30 maggio a
Palombara Sabina il Marathon dei
Monti Lucretili (MTB) valido come
Campionato Nazionale CSI - sigla UCI XCM - (oltre 500 iscritti e 11 i titoli CSI assegnati). • A fine agosto, la 5^ Fondo del
Velodromo di Forano, valida come campionato nazionale di ciclismo su strada CSI mediofondo. (250 partecipanti; 13 le maglie CSI assegnate). • A Lanuvio, il 5 settembre, campionato nazionale CSI di ciclismo su strada. (120 iscritti, 36 società rappresentanti 11 comitati, e 6 regioni). E il prossimo 30 gennaio, ad Ostia, il Campionato Nazionale Ciclocross, che concluderà la 25^ Edizione del Roma Master Cross. Sono ripartite con vigore anche ginnastica artistica e ginnastica ritmica (aprile e maggio) con le gare regionali di qualificazione ai campionati nazionali di ginnastica artistica e di ginnastica ritmica. Nelle due discipline hanno gareggiato 217 ginnasti di 7 società nell’artistica e 164 ginnaste di 6 società nella ritmica. Riparte il nuoto, da sempre un must del CSI Lazio, dopo un lungo stop, con il Grand Prix di Nuoto CSI 2021/2022 al quale hanno già aderito molte società sportive. Ovviamente non si è fermata la formazione, con l’organizzazione di diversi incontri di aggiornamento per dirigenti, in particolare sui protocolli per l’attività sportiva, oltre ai corsi di aggiornamento per il rinnovo delle qualifiche tecniche per arbitri, giudici e allenatori. Fiducia, impegno e un po’ di visione. Queste le parole chiave della ripartenza del CSI Lazio, come sottolinea il presidente regionale Daniele Rosini: «Bisognava dare un segnale di ripartenza e di speranza alle nostre società sportive, che hanno risposto positivamente e ci stanno accompagnando in questo percorso, stimolandoci anche nell’organizzare ulteriori eventi nel prossimo periodo. Segnali incoraggianti anche per le prossime fasi provinciali dei campionati degli sport di squadra che coinvolgono complessivamente oltre 600 team. Segnaliamo inoltre un particolare contributo dalla corsa su strada, le arti marziali (karate e wushu), come il lavoro dei comitati su nuovi format di attività: padel, cinofilia, danza, scacchi, camminate, sport actionoutdoor (skateboard, freestyle, parkour e BMX)».
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Lombardia
Eppur si muove... l’attività sportiva
Eppur si muove». La famosa frase attribuita a Galilei si presta bene a descrivere « la sensazione che desta l’attività sportiva in Lombardia. Nella terra più di altre segnata dalla pandemia e che ancora oggi teme una nuova ondata, ciò che non appare sui giornali è l’opera laboriosa dei nostri Comitati territoriali in sinergia con gli enti e le società sportive.
Eppur l’attività sportiva si muove, con grande determinazione e con la consapevolezza che non sarà più come prima, ma potrà essere meglio di prima. Così è stato anche a settembre 2020, quando nonostante i contagi in aumento il territorio lombardo ha programmato e avviato le attività, rispettando tutte le normative, anche per dare speranza, consapevole che questo immane lavoro non sarebbe stato vano. I frutti di quell’impegno li abbiamo visti durante l’estate, quando al calare dei contagi la Lombardia è stata pronta ad offrire opportunità di ripresa delle attività a quanti ne avessero la voglia ma soprattutto la necessità. Consideriamo lo sport come uno strumento educativo e formativo, ancora di più in un contesto di socialità ridotta come quello degli ultimi 18 mesi, che nelle mani delle società sportive si tramuta in opera buona per le nostre comunità. Oggi in Lombardia si continua quel lavoro di rigenerazione delle attività, sia di squadra sia individuali. L’esperienza di questi mesi ha reso tutti gli attori in gioco più consapevoli delle modalità e delle possibilità offerte dalle normative e dove permangono incertezze a livello locale, il Comitato Regionale si è attivato per offrire sostegno concreto nell’organizzazione di eventi e gare. L’aver ospitato e organizzato due Campionati Nazionali (Corsa su Strada e Ginnastica Ritmica) in poche settimane tra ottobre e novembre è stato il segnale di quanto il CSI Lombardia creda nell’attività sportiva come motore di tutto il movimento. Anche i numeri hanno dimostrato come ci siano grandi aspettative da parte del territorio sulla ripresa dello sport e le nuove collaborazioni instaurate con gli Enti Locali rappresentano un modello sinergico e vincente da riproporre anche in futuro. Agli eventi di punta si aggiungono tutte le attività già avviate o programmate nel futuro: calcio, pallavolo, pallacanestro, judo, karate, ginnastica artistica, corsa in montagna, biliardino, sci, danza, corsa campestre, solo per citare le più recenti. In più le numerose iniziative in tema di formazione che hanno riscosso un successo insperato in questi mesi, con migliaia di allenatori e istruttori lombardi che hanno inteso aggiornare le proprie competenze in vista d’una ripartenza. Infine la grande passione dei numerosi volontari, operatori, arbitri e giudici che continuano a mettersi a disposizione nonostante le fatiche, senza dimenticare coloro che purtroppo ci hanno lasciato a causa della pandemia. Anche per loro la Lombardia continuerà a proporsi con energia e fiducia, perché il cammino di questi ultimi 75 anni possa continuare con nuovo vigore. Riprendiamo l’esempio dei nostri padri fondatori, che nel dopoguerra si sono prodigati per ricostruire una società dilaniata dal conflitto bellico; anche a noi spetta un compito altrettanto importante, non possiamo fermarci proprio ora.
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Liguria Più outdoor e nuovi rapporti con gli oratori
Quaranta squadre iscritte ai vari campionati in rappresentanza di 18 società: è il calcio giovanile del comitato di Genova ad evidenziare, con numeri davvero confortanti, il desiderio di ripresa che caratterizza tutto il Centro Sportivo Italiano in Liguria. Si sono già disputate una trentina di partite con tanto entusiasmo ed emozione soprattutto per i bambini più piccoli impegnati nelle loro prime gare ufficiali. “C’è tanta voglia di organizzare attività sportiva in particolar modo per i ragazzi, abbiamo notato che il settore outdoor “tiene“ con alcuni veri propri exploit, come ad esempio il circuito di mountain bike ideato dal comitato di Genova, mentre si registra una stagnazione, se non purtroppo una drastica riduzione -dice Luca Verardo Presidente Regionale CSI- per tutto il settore indoor a causa delle limitazioni imposte ancora dalla prevenzione Covid” Nel secondo week end di ottobre a Torrazza di S. Olcese (Ge) c’è stato proprio il secondo appuntamento del circuito di mountain bike, Trofeo “Samuele Robbiano”, con oltre cento partecipanti, dedicato alla più giovane vittima della tragedia del ponte Morandi. Nei giorni scorsi i dirigenti del comitato di Genova hanno incontrato l’Arcivescovo Mons. Marco Tasca illustrandogli alcuni progetti: fare un censimento degli impianti sportivi delle parrocchie e creare un breve corso di formazione, presso il seminario, per i futuri sacerdoti su tematiche sportivo-educative. L’obiettivo è quello di essere sempre più al servizio della Chiesa locale. Fiore all’occhiello del Centro Sportivo Italiano di Genova è da maggio 2019 Altum Park di S. Desiderio, struttura di riferimento per tutte le attività outdoor: dal tiro con l’arco, all’orienteering, dall’arrampicata alla mountain bike con ben due campi pratica. Sempre a Genova partiranno fra poco i tornei di basket: nella scorsa primavera, nonostante le tante problematiche legate al Covid, era stato organizzato per la prima volta in Liguria anche quello della categoria “Open”. Il comitato di Imperia organizza anche quest’anno campionati di calcio giovanile a 5: spesso le vincitrici ben figurano anche alle finali nazionali mentre il CSI di Chiavari conferma di essere una realtà dinamica, anche in questa delicata fase di ripartenza, come ricorda il suo presidente Cristiano Simonetti. “Abbiamo iniziato a fare e faremo tanta danza sportiva, c’è un bel progetto di tennis tavolo legato alle parrocchie e, sempre per le parrocchie, una sorta di mini-olimpiadi. I nostri tornei di volley tradizionalmente cominciano con l’anno nuovo, mentre è già partito quello di calcio a 5. Ci sarà- ricorda Simonetti- il Trofeo “GymGiocando” di ginnastica ritmica ed artistica, riservato alle bimbe più piccole. Sempre per la ginnastica proponiamo attività per anziani. Tra gli sport non molto conosciuti abbiamo idee concrete sul dodgeball, disciplina di squadra nata come evoluzione agonistica della palla avvelenata e sul wushu, una specialità delle arti marziali”.
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Marche
Di corsa o in bici per “generare futuro”
Il CSI Marche ha deciso di concentrarsi, in prima battuta, in questa fase di ripartenza sulle attività individuali, di organizzazione più facilmente compatibile con gli stringenti protocolli anticontagio. Nel mese di settembre, dopo anni di assenza, si è tornati ad organizzare il Campionato Regionale di podismo, svoltosi a Fano il 12 settembre con la partecipazione di circa 200 atleti da tutta la Regione e oltre. E se nel nord delle Marche, grazie all’impegno del GPD FanoCorre, si è andati di corsa, il sud della Regione si è contraddistinto per le gare su due ruote. Grande spazio quindi al ciclismo su strada e al ciclocross: la nuova Commissione Regionale, con alcuni nuovi ingressi, ha promosso infatti numerose e qualificate iniziative come la Cross Cup CSI e la Fertesino Cup in collaborazione con ACSI. Da segnalare le prestazioni della delegazione marchigiana ai Campionati Nazionali su strada, che ha riportato un bottino fatto di tre nuovi campioni nazionali, quattro medaglie d’argento e tre di bronzo; grande lavoro anche dei giudici marchigiani che si sono messi a disposizione al servizio della corsa. Di enorme importanza, non solo sportiva ma anche politico-associativa, è risultata l’organizzazione del Campionato Regionale di MTB insieme alla Regione Abruzzo a Valle Castellana a fine settembre. Per concludere, il 24 ottobre a Pesaro si è svolta la seconda gara Regionale di ginnastica artistica sotto l’organizzazione dell’Imperial Gymnastic Art, che è seguita alla primissima prova del 27 giugno, in vista del Campionato Nazionale di fine novembre. Detto dei risultati sportivi, il neo Presidente Giacomo Mattioli ha voluto caratterizzare l’azione del Comitato Regionale anche dal punto di vista formativo e politicoassociativo. Sul lato formazione, insieme al Responsabile Alessandro Bianchini, sono stati organizzati corsi di aggiornamento per arbitri di calcio, calcio a 5 e pallavolo, insieme ad un corso per giudici di ginnastica artistica; anche in questo ambito è stata forte la collaborazione con altre Regioni, in particolare con l’Umbria. Dal punto di vista politicoassociativo, per l’anno nuovo sono allo studio alcune iniziative tese a rinsaldare l’appartenenza ad un Comitato Regionale che nella recente Assemblea Elettiva ha condiviso una linea programmatica innovativa rispetto al passato, senza rinnegarlo ma rilanciandolo in un’ottica nuova: “generare futuro” significa aggrapparsi alle proprie radici ma con uno sguardo nuovo verso il futuro. L’ultimo impegno degno di menzione è quello sul lato ecclesiastico: grazie al neo Assistente Don Roberto Zorzolo si sta cercando di “fare gruppo” tra gli Assistenti Provinciali, uniformandone l’attività e lo spirito di collaborazione con le diverse Diocesi di appartenenza.
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Puglia Tra Apulia Cup e reti di Terzo Settore
La Puglia del CSI, dopo una dura e complessa fase di pausa, a causa della pandemia da Covid-19, ha avviato la sua ripartenza già nella parte finale dell’anno sportivo 2020/21, partendo dal consolidamento di quanto di buono era stato realizzato e avviando una campagna di promozione e ripartenza grazie al piano di rilancio messo in campo dalla Presidenza Nazionale prima e dalla Presidenza Regionale dopo. Grazie alla capacità di ripartenza in alcuni territori si sono portati a compimento le fasi locali dei Campionati Nazionali, sospese a causa del blocco delle attività. Uno spazio importante è stato dedicato alla formazione usufruendo degli strumenti messi in campo dalla Presidenza Nazionale. Durante i mesi estivi molteplici sono state le attività sportive che hanno permesso di far riacquisire alle nostre società sicurezza e voglia di tornare in campo soprattutto nella parte a sud della Regione, dove la forza di volontà e l’impegno costante di Dirigenti innamorati hanno fatto sì che si mettessero in campo nuove idee per offrire una concreta proposta sportiva. In questi primi mesi dell’anno sportivo 2021/22, i comitati territoriali pugliesi, si stanno confrontando con una forte e qualificata richiesta di attività sportiva che trasformata in numeri vede al momento circa 350 squadre pronte ai nastri di partenza dei Campionati già avviati o da avviare nelle prossime ore. Ma non solo campionati, i nostri comitati sono impegnati nel promuovere nuove collaborazioni e nuove attività. È proprio di questi giorni la notizia di una collaborazione tra il CSI e l’Università del Salento per un ruolo importante all’interno del corso di Laurea in Diritto e Management dello Sport grazie ad un accordo siglato tra il Rettore dell’Università del Salento, Pollice e il Presidente Nazionale, Bosio. Voglia di programmare e ripartire guardando al futuro. Proprio su questi temi si sono ritrovati circa settanta dirigenti pugliesi il 13 e 14 novembre a San Giovanni Rotondo, per una convention voluta dal Presidente Regionale Ivano Rolli. Si è discusso del ruolo importante che il CSI gioca nella Chiesa grazie all’intervento di S.E. Mons. Luigi Renna – Segretario della Conferenza Episcopale Pugliese, di terzo settore con l’intervento del portavoce regionale del Forum del Terzo Settore. Numerose le iniziative in programma per i prossimi mesi, dall’Apulia Cup per i più piccolini che giocano a calcio a 5, minibasket e minivolley con un occhio particolare al coinvolgimento attivo dei nostri amici diversamente abili. Vari memorial, il Natale dello Sportivo, la giornata dello Sport Winter Games e grande attenzione si sta dedicando al mondo del Terzo Settore creando rete e coinvolgendo i partner che sul territorio si occupano del sociale. Per tutti spiega il Presidente Regionale Ivano Rolli: “La paura è ancora tanta, specie in alcune zone dove la ripartenza va a rilento, ma ho la certezza di avere dirigenti determinati e capaci di rilanciare il nostro territorio riacquisendo e facendo propri gli spazi, che la pandemia ci ha tolto ma soprattutto nuovi spazi e frontiere da conquistare. L’opportunità avuta dalla Presidenza Nazionale con il Piano di Rilancio e l’impegno della mia Presidenza hanno fatto si che si potesse investire nella promozione sui territori”.
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Sardegna Una ripartenza con qualche incognita
Tutti i comitati sardi hanno ripreso l’attività dalla fine di questa estate con la speranza di poter convivere con la pandemia. Tutto è già impostato. Le squadre sono sui campi di gioco, i fischietti aspettano solo che Eolo dia fiato affinché tutto si realizzi. Si parte. Settembre: Sud-Sardegna apre con l’atletica ai campionati Nazionali su strada e su pista. Segue con la Ginnastica ritmica e programma gli sport di squadra. Il nuovo anno (2022) sarà ricco di sorprese. Ottobre: Sassari stila i calendari dell’attività giovanile (calcio) sono previste almeno 120 squadre. Si inizia a fine mese e tutto pare filare per il meglio. Intanto non si è fermato l’aeromodellismo e la formazione sui Droni. Per il nuovo anno si prevedono invece corsi di formazione per tecnici di primo e secondo livello e l’inserimento tra le attività del Padel. In collaborazione con il Comitato Regionale si progettano inoltre corsi di formazione per tutti i comitati e si programma con il Dipartimento Giustizia minorile e di comunità per la Sardegna la possibilità di portare lo sport nella stessa comunità a partite dai primi mesi del 2022. Novembre: Cagliari ed Oristano, con i consigli recentemente rinnovati, stanno vivendo una nuova rinascita dovuta alla iniezione di entusiasmo ed energia dei nuovi dirigenti. Oltre agli sport tradizionali sono previsti, dal prossimo anno deiverse iniziative dedicate agli sport emergenti. Dicembre: Nuoro e Gallura-Anglona, considerando le grosse difficoltà già presenti prima della pandemia si stanno impegnando per avere un miglior rapporto con il territorio attraverso le parrocchie. Gallura ha iniziato l’attività col calcio a 5; Nuoro ha dovuto rinviare per alcune situazioni di contagio una manifestazione interregionale di calcio di atleti in età compresa tra gli 11 e12 anni. Il presidente regionale Mario Casu non nasconde la sua preoccupazione per quanto sta accadendo ma confida assai nella maturità di chi, nel nostro ambiente, e nell’isola rispetta le regole che noi del CSI insegniamo egregiamente da oltre 75 anni.
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Sicilia
Trail, Padel e Mtb. È la festa della Week Sport
L’impegno per la ripartenza del CSI in Sicilia non si è mai fermato, né nei mesi più cupi di lockdown serrato né, tantomeno, quando tiepide aperture hanno consentito spiragli di ripresa. La parola d’ordine che ha accompagnato tutte le attività, sia sportive che formative, è stata una sola: sicurezza. In sicurezza tutte le attività formative e gli incontri associativi per dirigenti, arbitri fino a giugno 2021 che ci hanno visto formare oltre 25 arbitri di calcio a 5, oltre 40 dirigenti Covid-manager, 25 tecnici di beach volley e 25 istruttori di trail running. In sicurezza e nel rispetto dei protocolli previsti sono stati svolti i circuiti regionali di Beach Volley, Padel, Trail e Mountain Bike le cui diverse fasi sono state svolte regolarmente e senza alcun intoppo. Se il Beach Volley è stato appannaggio – da maggio a settembre con ben 10 tappe – della Playa di Catania, del litorale di Giardini Naxos in provincia di Messina e della bellissima spiaggia iblea, il circuito di Padel l’ha fatta da padrone a Siracusa, Noto e Ragusa, con ben 5 appuntamenti regionali. I circuiti di Trail e Mountain Bike hanno previsto nel complesso, 9 prove, e coinvolto più di 120 atleti per tappa da maggio a novembre e toccando, fra le altre, le località di Marineo (PA), Sambuca di Sicilia (AG), Mussomeli (CL), Francavilla di Sicilia (ME), Castelbuono (PA), e Nicolosi (CT). La Week Sport lanciata dal CSI Sicilia ha poi visto, per la categoria under 12, i diversi comitati territoriali promuovere, in un’ampia finestra temporale – da settembre a ottobre 2021 – iniziative, manifestazioni di sport di squadra e individuali che hanno segnato la ripartenza nello spirito della festa. Protagonisti i più piccoli di giornate di volley, calcio, basket, mountain bike, rigorosamente all’aria aperta – come solo il clima mediterraneo consente - Da settembre 2021 il via in presenza anche agli appuntamenti per i dirigenti regionali: negli Stati Generali di Acireale del 4 e 5 settembre le presidenze di tutti i comitati siciliani si sono riunite per riprogettare insieme la ripartenza. Quale futuro per il CSI in Sicilia? Quale rilancio instillare in un tessuto associativo che ha visto e vede tuttora emorragie di società sportive, atleti, tecnici, arbitri, sopraffatti dalle paure di un virus ancora in circolazione, dalla fatica delle procedure imposte a chi vuole ripartire, dalla solitudine di chi nello sport non trova più ristoro ma preoccupazione? Queste le domande che hanno interrogato e interrogano tuttora i dirigenti del CSI in Sicilia. L’idea trainante, figlia anche di mesi che ci hanno visto fare di necessità virtù, è quella di puntare, accanto agli sport tradizionali, sulle nuove discipline sportive outdoor, specialmente per i più piccoli: mountain bike, beach volley, padel, sono alcune fra le discipline che i comitati siciliani stanno portando avanti, forti di una consapevolezza: le sportcity, dalla spiaggia, alla piazza, al parco, sono il nuovo orizzonte in cui iscrivere sentieri di sport e di cittadinanza perché anche, e soprattutto in tempi incerti come quelli di pandemia, lo sport può ancora essere antidoto contro la solitudine, lo scoramento, la paura.
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Toscana
Via all’edizione speciale di “CSI in Tour”
Ripartenza alla grande in Toscana con l’edizione speciale del “CSI in Tour, a ciascuno il suo sport” e il convegno dal titolo “L’educazione sfida lo sport”. Dopo l’interruzione a causa della pandemia, il Tour CSI Toscana ha fatto tappa nella rinascimentale città fiorentina. Oltre 1500 persone, nel rispetto delle normative anti contagio, hanno partecipato gratuitamente alle attività sportive proposte nel Tour CSI, dal 9 al 10 ottobre, nel “Villaggio dello sport” allestito al Parco delle Cascine, nelle aree gioco con gonfiabili e con varie strutture sportive dislocate nella piazza nelle quali società, gruppi parrocchiali, circoli ricreativi, hanno aperto la possibilità ai bambini, ragazzi e famiglie di sperimentare gratuitamente il progetto “A bordo campo” tra gare e tornei di pallacanestro, pallavolo, dodgeball, calcio 3x3, danza, arti marziali, giochi ludico-motori e tante altre novità, nelle postazioni presidiate dai volontari ciessini e sotto la guida di animatori sportivi e istruttori. Nella 2 giorni dell’evento si è disputato anche il Campionato regionale di Corsa Campestre con ben 7 province toscane presenti. In ottemperanza alle normative vigenti oltre 70 atleti in gara per conquistare i 19 titoli individuali in palio e la qualificazione diretta ai Campionati Nazionali di Cernusco sul Naviglio il 17 ottobre, a cui hanno partecipato 22 atleti della nostra regione, riportando in Toscana un titolo nazionale. A settembre la Toscana, ha disputato la fase regionale di Atletica prima del 23° Campionato Nazionale di Atletica Leggera tenutosi in casa sulla pista azzurra dello stadio “Zecchini” di Grosseto. Lì in gara 120 atleti toscani, terzo posto in classifica su dieci regioni, sul podio con 71 medaglie e 4 nuovi record. La nuova stagione sportiva CSI è partita nello “Sprint Tour” del Basket, con tappe senza sosta nei territori e con i vari campionati apripista dei nazionali. Nel nuoto programmate tre prove regionali; è ripartito il Calcetto negli oratori e nei tornei provinciali, oltre al Torneo Regionale delle Misericordie Toscane. Anche la Ginnastica Ritmica è ripartita con la gara regionale. Avviate anche la pallavolo mista, l’atletica e il tennis tavolo. Inaugurato inoltre un nuovo percorso per le strutture sportive oratoriali e un passo in avanti verso il servizio d’impiantistica in parrocchia. Inoltre la formazione regionale non si è mai fermata nella modalità digitale e online, ed è anche ripartita finalmente in presenza con la due giorni Formazione per Dirigenti dal titolo “Il coraggio di andare” con un sottotitolo che sintetizza il programma “Ora, Labora... Et Ludit!” Percorso formativo che ha visto la partecipazione di oltre 50 persone che rappresentano l’Associazione sul territorio a tutti i livelli.
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Trentino Alto Adige È una rinascita atletica ed artistica
Ormai dalla primavera 2021 sono riprese quasi tutte le attività sportive, ma da settembre a questa parte le discipline dove si sono disputate più gare sono la corsa in montagna e le corse su strada. Le nostre società affiliate hanno ripreso ad organizzare anche le gare promozionali, siamo quindi ritornati a svolgere il nostro compito principale, quello di promuovere lo sport amatoriale e soprattutto giovanile. La possibilità di ritornare all’aria aperta e le belle giornate settembrine hanno permesso di organizzare due gare di corsa in montagna trail con la Latemar Mountain Race e il primo Vertical dell’Alto Garda. Ritornano ad essere organizzate anche le “classiche”, come la corsa in montagna a staffetta Memorial Sebastianelli, a Civezzano (Tn) del U.S. 5 Stelle Seregnano e spostandoci in pieno centro storico di Trento il 74° Giro al Sas, dove abbiamo visto correre dai mini-cuccioli fino alle categorie veterane, una vera festa sportiva per la città, che ci ha regalato anche qualche bello scatto fotografico. Il fine settimana successivo si è disputato anche il 73° Giro podistico di Rovereto e la maratonina 30° Memorial Ferrari Postinghel. Non solo gare su territorio trentino, in quanto sono riprese anche le competizioni che ci vedono impegnati a confrontarci con i colleghi Südtirolesi e Austriaci, la Sprint Champion, è una gara di velocità sui 60 m dedicata alle categorie giovanili, promossa dall’Europaregion Euregio, suddivisa in tre prove di qualificazione per poi terminare con la grande finale organizzata da VSS-Bozen a Merano (Bz), dove i nostri giovani atleti hanno corso con bolzanini e tirolesi di ASVÖ Tirol. La preparazione e la dedizione degli atleti trentini si è distinta anche al Campionato Nazionale CSI di Corsa su Strada svolto a Cernusco sul Naviglio, dove l’U.S. 5 Stelle Seregnano è stata la regina indiscussa portando a Trento 8 medaglie d’oro! Non solo atletica, in casa CSI Trento: in preparazione al Campionato Nazionale, il CSI Trento ha organizzato una gara di ginnastica artistica dedicata alle atlete e agli atleti qualificati, circa 160, per permettere loro di provare i propri esercizi davanti ad una giuria attenta e preparata. Altro pilastro cardine del CSI Trento è la formazione: aggiornare i nostri tecnici/giudici/arbitri e formare nuovi volontari è fondamentale per la crescita del CSI Trento. Si è infatti svolto nel mese di ottobre un corso per operatori sportivi di base e relativo aggiornamento per gli istruttori già formati gli anni precedenti; tre appuntamenti formativi per gli operatori BLS-D; i prossimi saranno gli aggiornamenti delle tecniche/i e giudici di ginnastica ritmica e artistica, in vista dell’uscita dei nuovi programmi tecnici 2022. Sicuramente non ci faremo trovare impreparati per la ripartenza generale di gennaio e la stagione 2022. Siamo ottimisti, e i risultati ottenuti ci danno ancora più forza per continuare!
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Umbria
Sport emergenti e voglia di condivisione
Il CSI Umbria si sta rialzando dopo una pandemia che ha messo in croce lo stivale intero. Il nuovo direttivo messo in piedi dal neo-eletto presidente Alessandro Rossi si è da subito prodigato per una serie di eventi e attività per unire la regione. Il primo evento “post-pandemia” è stato lo stage formativo per arbitri e osservatori svolto a Nocera Umbra: un ritorno alla normalità che mancava da tempo dove significativa è stata la partecipazione di arbitri/osservatori e formatori provenienti da tutti i comitati provinciali: più di 50 persone per quello che è stato il primo evento in presenza dopo due anni. Il ritorno invece all’attività sportiva è avvenuto a Settembre con il “gran prix” di sport emergenti tenutosi a Spello con Padel e Beach Volley con circa 100 atleti provenienti da tutti i comitati locali pronti a sfidarsi all’insegna del fair play in una giornata dal forte senso associativo che ha dato il là al ritorno del “gioco” tutti insieme. Lo scorso 23 Ottobre invece si è tenuto a Perugia il convegno di programmazione per la nuova stagione con la forte presenza anche in questo caso dei dirigenti di ogni comitato locale dove si sono gettate le basi per un nuovo inizio con degli appositi tavoli tematici quali l’attività sportiva open e dei giovani, la formazione, gli sport emergenti. Ciò che è emerso con più forza rispetto al passato, è la forte voglia di condivisione di una regione unita sotto un unico segno: quello dello sport e dell’associazionismo. In tal senso è da segnalare che in tutti i comitati locali sono ripartiti i campionati dei principali sport e al contempo con un occhio di riguardo all’attività giovanile e degli sport emergenti, con numeri che danno fiducia dopo una pandemia che poteva metterci in ginocchio. Da segnalare anche il fatto che in questa nuova stagione verrà dato ampio spazio al nuovo circuito del nuoto e delle arti marziali. Un altro proposito vivo per il Comitato regionale è quello di formare nuove figure tecniche e una scuola dirigenti.
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Veneto
Si torna a correre «a pieno entusiasmo»
Apieno regime. O quasi. Di certo, a pieno entusiasmo. È ripartita, dopo i tanti mesi di stop dovuti all’emergenza sanitaria, l’attività del rinnovato comitato regionale Veneto e, con essa, quella dei nove comitati che lo compongono. Una ripartenza caratterizzata da entusiasmo e da una parola d’ordine: formazione. Proprio la formazione ha rappresentato il momento che ha dato il la alla stagione 2021-2022 regionale. Si è trattato della due giorni che il comitato presieduto da Giovanni Cattozzi ha vissuto a metà settembre a Lavarone, insieme agli amici di Trentino e Friuli Venezia Giulia. «Un’occasione di aggiornamento per le diverse discipline ma, soprattutto, un’opportunità per guardarci finalmente negli occhi, senza la mediazione di un pc, e ripartire insieme, progettando il futuro» spiega Cattozzi. «È stato un pieno di carica che servirà per tutto l’anno, a tutti: dirigenti, tecnici, atleti». Ripartenza, dunque, è stata. Il comitato di Treviso è ripartito con quasi tutte le attività: per gli sport di squadra sono in corso i campionati di pallacanestro, pallavolo, calcio a 5 e padel mentre per quanto riguarda gli sport individuali in primo piano ci sono la corsa campestre e la ginnastica artistica. Il campionato provinciale di corsa campestre (cinque prove) ha caratterizzato la ripartenza, in sinergia come tradizione, dei comitati di Belluno e di Feltre, che fanno fronte comune anche per quanto riguarda il calcio (tornei Open e Over). La corsa, e in particolare quella campestre, si conferma uno dei punti di forza di CSI Vicenza che il 31 ottobre ha proposto il primo Gran Premio Città di Vicenza “memorial Fulvio Costa” con la partecipazione di 430 atleti di tutte le categorie e con una presenza preponderante nel giovanile. CSI Venezia in questi mesi è ripartito con tutte e tre le discipline principali (calcio a 5, pallavolo e pallacanestro) sia per la categoria Open che per le categorie giovanili, a partire dagli Under 8. Da sottolineare come nella pallavolo sia stato riattivato, dopo anni di stop, il campionato Open misto. Calcio a 11, calcio a 5 e pallacanestro hanno caratterizzato anche la ripresa delle attività di CSI Padova, impegnato pure nella corsa campestre, nel tennistavolo (campionato provinciale individuale e a squadre) e nel concorso danza. Calcio a 5 e pallavolo sono state le discipline che hanno visto il via all’attività 2021-2022 di CSI Rovigo, impegnato fortemente anche nell’ambito della formazione (dai corsi per l’uso del defibrillatore agli esami per le qualifiche tecniche del judo). Basket, calcio e atletica hanno caratterizzato, in questa prima parte l’attività del CSI Verona mentre CSI Legnago ha proposto il campionato di calcio a 7.
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In Libreria Pagine di sport tra gli scaffali
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DOPO IL TRAGUARDO
Alex Schwazer
Alex Schwazer diventa un campione da giovane, forse troppo giovane: “Il mio vocabolario comprendeva solo due parole, allenamento e riposo. Non avevo un colore preferito o un piatto preferito. Non avevo un passatempo, una passione o un obiettivo che non fossero la marcia”. Alle Olimpiadi di Pechino del 2008 sale sul podio più alto nella 50 km di marcia. È il coronamento di un sogno. Ha solo ventitré anni. Ma quel trionfo complica tutto. È come la kryptonite, per lui. Si logora. Sempre più solo, e in preda alla depressione, va in Turchia e acquista l’eritropoietina, un ormone proibito. A poche settimane dalle Olimpiadi del 2012 arriva il controllo, e risulta positivo. Niente Londra. Niente più sport, forse. Una punizione esemplare. Ma è proprio allora che torna la febbre che sta prima e dopo ogni traguardo, il futuro che si tende nell’aria. Dopo l’archiviazione del secondo procedimento penale per doping “per non aver commesso il fatto”, Alex Schwazer vuole tornare a gareggiare. La sua è una storia di cadute e di redenzioni, di rinunce e di rinascite.
MANUALEX
Alessandro Del Piero Marco Cattaneo
Lo so bene. Nonostante quella foto sia in bianco e nero, e anche mia mamma se lo ricorda perfettamente; quella sfera gigante che stringevo con tutta la forza che può avere un pupetto di pochi mesi era gialla era il mio sole. Il calcio secondo Del Piero. Lo sport più bello del mondo visto da uno dei più grandi calciatori di sempre “Non avrei mai voluto smettere di giocare a calcio. Mai. A me non interessava quando, dove, con chi o contro chi: io chiedevo solo di poter avere un pallone tra i piedi. E mi sentivo il più felice del mondo.” Chi sono i grandi campioni e le squadre più forti della storia? E gli allenatori che hanno cambiato il modo di giocare a pallone? Quali sono i gol più spettacolari e le esultanze più strane, da andarsi a riguardare? Dove si svolge il derby eterno? Che cosa sono “la ruleta” e “lo scorpione”? E perché si gioca in undici? Informazioni, curiosità, classifiche, record e tanti aneddoti personali... In questo manuale ricchissimo e illustrato, che appassiona come una grande partita, Alex Del Piero ci insegna tutto sul calcio e sul perché non smette mai di farci sognare.
NOI ITALIA PALLAVOLO
di Ferdinando De Giorgi (a cura di Giuliano Bergamaschi)
Quando dovetti selezionare il nuovo ct della Nazionale Maschile, la scelta ricadde su Fefè De Giorgi. Pensai che fosse giusto dargli una chance, affidando la panchina della squadra a un uomo che per anni aveva lottato in maglia azzurra. Non lo scelsi però solo per le sue indubbie capacità tecniche, dimostrate vincendo tanto sia da atleta che da allenatore, ma anche perché volevo che sulla squadra venisse svolto un lavoro dal punto di vista motivazionale. Ripartendo da una certezza imprescindibile: l’importanza della maglia azzurra e con lei la consapevolezza che non esiste niente di più prezioso per uno sportivo. La maglia azzurra è infatti un valore, un quid che viene prima di tutto sempre e comunque; che va conquistato con fatica, sudore e determinazione, che soprattutto va custodito giorno dopo giorno, come un tesoro. Chiesi questo a Fefè: di trasmettere ai suoi ragazzi la consapevolezza di ciò che facevano con obiettivi chiari, non solo tecnicosportivi. Credo che i risultati già si siano visti… Giuseppe Manfredi Presidente Fipav
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