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Il marketing di carta

Sistema di stampa HP Indigo Press 7K

SILVER

FLUORESCENT

TRANSPARENT I sistemi di stampa HP Indigo Press di ultima generazione sono dotati di 7 stazioni colore per poter accogliere, in base ai diversi modelli, i colori spot, i colori Pantone e gli inchiostri speciali

ElectroInk WOW!

Non ci sono dubbi sui primati che HP Indigo ha da sempre nell’innovazione tecnologica e del continuo perfezionamento della stampa a toner, leadership che si conferma anche per quanto riguarda lo sviluppo di quelli che in casa della multinazionale di chiamano ElectroInk. Se i sistemi HP Indigo Digital Press si sono sempre distinti per essere in grado di raggiungere il più esteso colour gamut on-press, a cui si somma la possibilità di aggiungere colori spot, grazie al più ampio portfolio di soluzioni con licenze Pantone, la continua ricerca in ambito di inchiostri speciali è parte fondamentale della strategia di HP. Per i sistemi HP Indigo Digital Press, ora in grado di stampare fino a sette colori, oltre il CMYK in base al tipo di macchina da stampa è disponibile un’ampia serie ElectroInks e regolarmente vengono annunciate novità in quest’ambito. A Orange, Violet, Green, Light Cyan, Light Magenta, Light Light Black, Vivid Pink&Green e colori spot si aggiungono l’Electroink Primer, l’Invisible Red e l’Invisible Yellow, i Flourescent Pink, Yellow, Green & Orange, il Digital Matte, il Transparent e il Silver. Di recente sono stati annunciati l’Easy Release ElectroInk, pensato per le HP Indigo Digital Press della serie 7000, che costituisce la base per la produzione dei gratta e vinci, e il Thermochromic ElectroInk, sviluppato in special modo per il packaging, che cambia colore in base alla temperatura: ad esempio se applicato a un’etichetta stampata con questi inchiostri, quest’ultima cambia colore una volta che la bottiglia viene immersa nell'acqua ghiacciata. Tutte soluzioni in grado di rendere i prodotti stampati sempre più esteticamente accattivanti, coinvolgenti e memorabili creando quell’effetto WOW, soprattutto se combinati con la qualità di stampa dei sistemi HP e con le sempre più evolute possibilità di personalizzazione offerte da queste soluzioni. Un esempio lo abbiamo visto con le copertine del n. 203 de Il Poligrafico, stampate con un sistema HP Indigo Digital Press 15K HD che ha prodotto 5.000 copie uniche, ognuna diversa dall’altra, impreziosite da una tinta fluo, un colore Pantone creato on demand e il microtesto a 0,7 punti.

INVISIBLE RED

INVISIBLEYELLOW

Gian Marco Cocchi, titolare di CO&IN

Koenig&Bauer Le mille e una virtù della Rapida 76

CO&IN, azienda di stampa di Granarolo dell’Emilia (BO) specializzata in stampa UV su materiali speciali, ha investito in una Rapida 765+L FAPC ALV3 nel formato 605x750 mm con una configurazione tailor-made

Quando acquistiamo un capo di abbigliamento o indossiamo un paio di jeans non pensiamo a quanto know-how, a quanta ricerca e tecnologia ci siano dentro al cartellino applicato alla giacca o all’etichetta cucita sui pantaloni. Poi capita di incontrare aziende come CO&IN, grazie a cui abbiamo l’opportunità di conoscere da vicino una tipologia di prodotto stampato che si intreccia con una storia imprenditoriale iniziata negli anni ’70 e arrivata a confrontarsi con le attuali strategie di sviluppo. Il momento giusto per investire in una Koenig&Bauer Rapida 76-5+L FAPC ALV3, macchina da stampa di ultima generazione in grado di soddisfare le attuali le future esigenze dell’azienda.

Pionieri della stampa UV

Quando vediamo la carrozzeria fiammante della Rapida con il nuovo elegante design di Koenig&Bauer, sembrano passati anni luce da quel 1974 in cui il CO&IN fu fondata e iniziò a stampare con una offset a foglio dotata del primo forno UV prodotto da Giardina. “All’epoca mio padre lavorava per un’azienda che commercializzava filati e passamanerie; – spiega Gian Marco Cocchi, titolare di CO&IN – quando entrò in vigore la legge dell’etichettatura obbligatoria con la composizione dei capi di abbigliamento, iniziò l’attività di stampa. Per produrre etichette in poliestere, cotone e materiali non assorbenti era necessaria la tecnologia di stampa UV, in grado di garantire la qualità, la miglior adesione dell’inchiostro al supporto e la massima resistenza alle abrasioni”. Invece non sono neanche 50 gli anni che separano questi due mondi tecnologicamente così lontani ma che hanno in comune l’expertise nella stampa UV.

Scelta tecnologica mirata

Nonostante oggi l’etichetta in tessuto stampata in offset sia passata di moda, rispetto alle grandi etichette fotografiche degli anni ’80 e ’90, CO&IN ha continuato a capitalizzare le proprie competenze nel mercato tessile trasferendole evolvendo la propria offerta. “Il nostro attuale core business è la stampa di etichette e cartellini che fanno parte del set del packaging per il mondo del fashion” continua Gian Marco Cocchi. “Stampiamo su materiali antistrappo per le etichette applicate ai pantaloni e produciamo cartellini in carta e cartoncino, ma anche su materiali plastici come polipropilene e polietilene, Tyvek, tele metallizzate, tessuti di cotone e poliestere spalmati e altro ancora”. Avendo scelto la nuova Koenig&Bauer, CO&IN continuerà a produrre con maggiore efficienza, precisione e qualità un’ampia varietà di materiali, potendo proseguire anche nella sperimentazione di nuovi supporti grazie alle potenzialità della Rapida 76. Quest’ultima rappresenta un notevole salto tecnologico, rispetto alla macchina attualmente in uso, in quanto consente di applicare in un unico passaggio quattro colori, bianco coprente e vernice. “Una differenza abissale”, come la definisce Cocchi che confessa di avere riscontrato già in fase di valutazione dell’acquisto. “Durante la demo abbiamo messo alla prova la macchina con un lavoro su supporto riciclato trasparente lucido con grammatura bassa ottenendo 400 fogli perfetti”.

Qualità e precisione al top

Oltre ai vantaggi tipici della stampa UV, che permettono di ottenere stampati con coprenze di inchiostro

superiori, tempi di asciugatura più rapidi evitando l’inconveniente della controstampa e resistenza alle sollecitazioni meccaniche – prestazioni indispensabili per poter procedere alle molteplici operazioni di finitura, nobilitazione e lavorazioni manucali successive tipiche dei cartellini per la moda –, la tecnologia Koenig&Bauer di ultima generazione offre plus unici. Uno di questi è la squadra elettronica DriveTronic SIS (Sensor Infeed System) che permette una messa a registro con precisione estrema, una caratteristica indispensabile nella produzione di prodotti piccoli come i cartellini, per i quali un fuori registro anche minimo si nota immediatamente, o per la stampa di astucci che richiedono una successiva fustellatura. La Rapida 76-5+L FAPC ALV3 supporterà così le strategie di espansione del business di CO&IN: “Per la produzione di cartellini lavoriamo su grandi tirature in termini di pezzi ma, essendo molto piccoli, non in termini di numero di fogli stampati” precisa Cocchi, “per questo abbiamo intenzione di sfruttare al massimo la qualità ma anche la produttività della macchina ampliando la nostra offerta di packaging, astucci e gli stessi cartellini per espanderci verso nuovi mercati come quello del food, della cosmesi e dei prodotti biologici”.

Versatilità unica

I punti di forza della Rapida 76-5+L FAPC ALV3 non finiscono qui: la versatilità di questa macchina consiste nella possibilità di stampare sia con inchiostri e vernici UV sia con inchiostro grasso base vegetale e vernici acriliche. Caratteristica che permette di soddisfare al contempo le esigenze di massima qualità da parte del mercato ma di accontentare quei clienti che desiderano una stampa a basso impatto ambientale, domanda sempre più frequente da parte dei brand del mondo del fashion. “Un altro trend che sta crescendo è la richiesta di carte naturali” continua Cocchi che coglie l’occasione per sottolineare l’unicità del supporto da parte del personale addetto alle vendite e del reparto di R&D di Koenig&Bauer. “Oltre alla cordialità e alla disponibilità delle persone, ho riscontrato in questo colosso tedesco della stampa, un approccio proattivo ed

Alcune applicazioni prodotte da CO&IN: cartellini di alta gamma per il mondo del fashion realizzati grazie all’impiego della tecnologia offset UV e a successive nobilitazioni

estrema attenzione per la mia necessità di apportare modifiche alla configurazione standard della macchina”. L’esigenza di stampare supporti naturali ha reso necessario aspirare la polvere generata da questi materiali e anche se il dispositivo di aspirazione non è in dotazione per il modello di Rapida scelto da CO&IN, il team tecnico di Koenig&Bauer ha adattato questo modulo rendendolo disponibile in sole tre settimane. Un dettaglio che fa la differenza in termini di qualità ed efficienza della macchina.

Campione di eco-sostenibilità “Proprio perché Rapida 76-5+L FAPC ALV3 è una macchina ambivalente in grado di stampare sia con inchiostri UV sia vernici acriliche che contengono molta acqua, è in dotazione un forno in uscita opzionale di ultima generazione basato su tecnologia Vary Dry Blue brevettata da Koenig&Bauer” spiega Graziano Mion, area manager di Koenig&Bauer. “Grazie a un sistema di chiusure a box in uscita è progettato per riutilizzare l’aria calda emessa in prima battuta, che altrimenti andrebbe dispersa, reimmettendola nel sistema di asciugatura”. Il forno è ingegnerizzato per garantire un risparmio di energia elettrica fino al 40%, importante prestazione in termini di impegno “green” e requisito fondamentale soprattutto in tempi in cui il rincaro delle bollette elettriche genera una delle voci di spesa più onerose per le aziende di stampa. “Questo dispositivo è valso a Koenig&Bauer un importante riconoscimento per l’eco-sostenibilità. Ha permesso, inoltre, ad alcune aziende di stampa che hanno scelto Rapida 76 di accedere alle agevolazioni dei fondi regionali per la sostenibilità ambientale ricevendo finanziamenti a copertura dal 10 al 15% del valore dell’investimento” conclude Mion.

La cover paper di questo numero è Astropremium

La carta bianca di alta gamma di Cordenons protagonista della nostra copertina WOW

Il visual book dedicato ad Astropremium descrive questa carta creativa made in Cordenons come il supporto adatto a dare un tocco speciale a ogni momento della giornata, rendendo “premium” tutti gli stampati che accompagnano le nostre attività quotidiane, dal lavoro al tempo libero, dalla creatività fino al relax.

Versatilità e stampabilità

Progettata per coniugare una buona stampabilità a caratteristiche estetiche di pregio, Astropremium è allo stesso tempo raffinata e adatta a ogni occasione. È, infatti, pensata per rispondere alle richieste del mercato contemporaneo in cerca di una premium white paper la cui parola d’ordine è assoluta versatilità. Destinata a stampati editoriali, cataloghi

e brochure, Astropremium è perfetta anche per la realizzazione di packaging e shopping bag e di tutte quelle applicazioni che necessitano di una carta di pregio dalla superficie liscia e piacevole al tatto come la copertina de Il Poligrafico.

Gamma e caratteristiche tecniche

Disponibile esclusivamente nella versione White, questa carta creativa è prodotta in otto grammature che spaziano dai 125 ai 400 gr, offrendo così un’ampia scelta per le più diverse possibilità applicative. Astropremium si presta alle principali tecnologie di stampa, tecniche di nobilitazione e finishing, come si vede dall’ottima resa nostra copertina #Stampare WOW in cui la versione da 320 gr è impreziosita da una stampa giallo fluo. Astropremium dà carta bianca alla creatività!

L’effetto WOW di Alexia Rizzi del marketing di carta

Comunicare promozionali su carta nell’era dei social? Non è un atto nostalgico ma una controtendenza che sta dimostrando un’efficacia straordinaria. Perché? Se tutti vanno in una direzione, attira l’attenzione proprio chi si muove nel senso opposto. Da questo assunto nasce il progetto AnteLittera che vede la collaborazione tra le agenzie Effige 2.0 e Propagando.

La box deluxe per il panettone firmato Vogue e Pasticceria San Carlo

L’85% delle mail promozionali finisce nello spam, il 74% dei consumatori non sopporta la pubblicità, 1 utente del web su 5 in Italia ha già installato un blocco per eliminare le ads. Un sovraccarico di messaggi porta inevitabilmente a ignorarne la maggioranza, ciò determina la sempre minore efficacia delle comunicazioni promozionali veicolate dai media digitali. Come fare perché il marketing arrivi al cliente? Basta tornare alla carta stampata reinterpretando in chiave contemporanea le sue potenzialità. “Abbiamo riportato il medium cartaceo e più precisamente la scatola al centro del rapporto tra brand e consumatore” spiega Andrea Serra fondatore di Propagando, agenzia che si occupa di NeuroCopyWriting e che, in collaborazione con il team dell’agenzia milanese Effige 2.0, ha ideato AnteLittera, un progetto che vede l’unione delle competenze di queste due realtà.

Il potere di persuasione della comunicazione stampata

In genere un packaging comunica a prescindere dal prodotto che contiene, diventa dunque un veicolo di messaggi di per sé, attivando una serie di reazioni da parte di chi vi interagisce. Tant’è che capita a tutti noi di acquistare qualcosa proprio perché la confezione ci ha convinto in termini di appeal, di qualità e di robustezza. Questo perché attribuiamo irrazionalmente al contenuto lo stesso valore che percepiamo attraverso il contenitore. Partendo da questo principio abbiamo deciso di utilizzare la scatola come veicolo di marketing per le aziende, non per contenere o spedire un prodotto ma per recapitare una comunicazione promozionale. Riceviamo milioni di mail e sempre meno posta fisica: proprio perché quest’ultimo è un evento raro gli prestiamo attenzione. Se ci viene recapitata una scatola, avendo una fisicità, siamo costretti a entrarne in contatto immediatamente per riceverla e riporla da qualche parte. Da questo momento la scatola occupa uno spazio fisico nel nostro ambiente ma occupa anche uno spazio nella nostra mente. Il nome del progetto AnteLittera deriva da questo principio: la percezione della marketing box influenza chi la riceve ancor prima di iniziare a fruire del contenuto.

La dinamica dei contenuti

Propagando si occupa di studiare i contenuti della marketing box, in base alle esigenze del cliente e del target: “Per renderli persuasivi studiamo precise meccaniche di presentazione dei materiali promozionali” aggiunge Andrea Serra. “Li posizioniamo all’interno della scatola in modo che il fruitore vi acceda con un ordine preciso, seguendo livelli di scoperta dei vari elementi per dare vita a un continuo effetto WOW. Ad esempio, aprendo il pack si può trovare nell’ordine: una lettera di presentazione, successivamente un magazine, un libro, il catalogo o altri materiali marketing creati ad hoc per poi arrivare alla sorpresa finale che può essere la descrizione di una particolare offerta di servizi o altro ancora”. In alcuni casi il percorso da seguire per scovare l’intero contenuto è più articolato e genera una sorta di gamification ottenendo il massimo dell’engagement. Sia che il tono della comunicazione sia scherzoso o più formale, il mood deve essere quello di una continua sorpresa che porti il destinatario della scatola ad associare il brand al piacere di fare un’esperienza interattiva e piacevole con il relativo materiale di marketing.

Il ruolo fondamentale della stampa

Per essere efficace una comunicazione marketing di questo tipo, oltre che ben concepita, è necessario che abbia un’estetica memorabile e coinvolgente. Qui intervengono le competenze di Effige 2.0 in ambito di cartotecnica, tecnologie di stampa e materiali, ma anche nella scelta dei partner giusti. “Partiamo dall’impiego di carte materiche, tattili, perlescenti, in ogni caso sempre materiali di pregio a cui associamo le tecniche di stampa adatte a essere associate alle più accattivanti nobilitazioni”, afferma Davide Seveso, art director di Effige 2.0, “senza dimenticare la cartotecnica. Nella maggior parte dei casi creiamo scatole con forme originali, che necessitano di essere rivestite e che contengono una serie di elementi organizzati con precisione. La complessità di esecuzione richiede la collaborazione di aziende di stampa con esperienza e competenze evolute, perché spesso portiamo le tecnologie impiegate al limite delle loro

La marketing box per Polyedra

La comunicazione stampata ha ancora molto da dire. Il marketing più efficace è quello cartaceo per mille motivi, sono i numeri a dirlo: tutte le campagne che utilizzano la carta hanno percentuali di conversione molto più alte.

L’agenzia Wave Marketing, proprio perché si occupa di strategie digital e i suoi prodotti sono intangibili, ha voluto inviare ai propri clienti una marketing box fisica. Prodotta con la carta nera Curios Matter di Arjowiggins, dal particolare effetto tattile, è nobilitata con una vernice bianca che riporta il logo e un frase di Gandhi. Il percorso di scoperta da parte di chi la riceve inizia da una busta dorata, per poi raggiungere un libro, un magazine e diversi altri materiali, posizionati per essere sfilati in modo ordinato creando un crescente effetto sorpresa.

potenzialità in termini di formati e di stampabilità. Uno dei partner che meglio risponde a questi requisiti è Furlan Grafica”. L’aspetto estetico è fondamentale: se una marketing box è preziosa, viene conservata, tenuta in vista e mostrata ad altri potenziali contatti e in questo modo continuerà a comunicare. Anche a distanza di anni quando la sua funzione originaria sarà terminata non verrà eliminata ma destinata ad altri usi come contenitore o elemento di arredamento, preservando il legame con il brand.

Importanti livelli di conversione

Il livello di percepito delle marketing box AnteLittera è altissimo e ha elevati tassi di conversione, a volte anche al 100%: la comunicazione cartacea per mille motivi è molto più efficace di quella digitale; questo non esclude che possa essere inserita in campagne cross-mediali. “La scatola può essere spedita, ma può anche essere consegnata al cliente o prospect dagli addetti alle vendite durante una visita commerciale, oppure addirittura il suo valore può essere tale da essere messa in vendita” aggiunge Davide Seveso. In ogni caso l’azienda che l’ha inviata ottiene un feedback: ringraziamenti via mail, condivisioni sui canali social o recensioni positive sul web. “Questi risultati sono dati dal modo in cui il cervello umano indipendente da variabili come l’età, l’estrazione sociale, la cultura e il genere percepisce il fatto di ricevere un dono e di aprire la scatola” continua Andrea Serra. “Si generano associazioni irrazionali e istintive, assolutamente non controllate, legate all’effetto sorpresa e amplificate dalla capacità di coinvolgimento di questo strumento di marketing”. Ed è proprio la stampa e i materiali che compongono la marketing box l’elemento che dà matericità, solidità e la multisensorialità che conferisce quell’interattività tangibile del marketing di carta.

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