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PNRR: nuova linfa per le imprese italiane

Sovvenzioni PNRR: nuova linfaper le imprese italiane

di Francesca Sassoli

Il “Moderno Piano Marshall” messo in atto dall’Unione europea per fronteggiare la crisi economica innescata dalla Pandemia Covid 19 sta iniziando a delinearsi. Si tratta del Next Generation EU, il più ingente pacchetto di misure Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Re- di stimolo mai finanziato dall'UE, pari a 750 miliardi di euro silienza, è un documento pluriennale che recepisce e mette in atto obiettivi connessi che in Italia ha preso il nome di PNRR. ai tre grandi assi strategici condivisi a livello europeo, cioè digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e innovazione sociale. Il nostro Piano prevede sei missioni principali: (i) Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; (ii) Rivoluzione verde e transizione ecologica; (iii) Infrastrutture per una mobilità sostenibile; (iv) Istruzione e ricerca; (v) Inclusione e coesione; (vi) Salute. Il 37% del fondo in arrivo dall’Unione Europea sarà destinato a progetti contro il cambiamento climatico e a sostegno di piani sostenibili, mentre almeno il 20% sarà impiegato per spingere la trasformazione digitale. L’Italia è la prima beneficiaria dei due principali strumenti del Next Generation EU. Riceveremo complessivamente dall’Europa 204,5 miliardi: 191,5 del PNRR da impiegare nel periodo 20212026, dei quali circa 69 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto. I restanti 13 miliardi fanno riferimento al React-EU per gli anni 2021-2023, dei quali quasi 8,5 miliardi destinati alle nostre aree del Mezzogiorno. “Il PNRR contiene tutte le premesse per far sì che l’Italia possa veramente cambiare marcia e diventare un Paese sempre più orientato alla digitalizzazione e all’innovazione”, commenta Paolo Intini, avvocato ed esperto fiscale e Head of Ayming Institute Italia. “Secondo il Digital Economy and Society Index, l’Italia si posiziona al 25° posto in Europa per livello di digitalizzazione. Le cause principali di questo gap sono la limitata diffusione di competenze digitali e la bassa adozione di tecnologie avanzate, come ad esempio le tecnologie cloud. Le PMI costituiscono la maggior parte del nostro tessuto produttivo. È stato proprio lo scarso livello di investimenti in digitalizzazione e innovazione delle piccole e medie imprese a rallentare la crescita italiana degli ultimi 20 anni”.

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

La prima missione ha come obiettivi la modernizzazione della Pubblica Amministrazione e del sistema produttivo per un valore complessivo di circa 50 miliardi, di cui 18,45 destinati interamente al Nuovo Piano Transizione 4.0. Secondo le stime potrebbero essere almeno 91 mila le imprese che potranno beneficiare fino al 2022 del piano di incentivi Transizione 4.0. Nel corso delle interlocuzioni con la Commissione europea, il Governo ha elaborato stime aggiornate sugli effetti delle agevolazioni contenute nel PNRR: la previsione parla di oltre 68 mila imprese intenzionate a investire in beni strumentali 4.0 e quasi 21 mila aziende che sfrutteranno invece il Credito d’Imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design. “Il piano punta a rafforzare e potenziare gli incentivi fiscali già in corso con il piano Transizione 4.0, supportando gli investimenti in tecnologie all’avanguardia, ma anche favorendo attività di ricerca, sviluppo e innovazione, privilegiando soprattutto le PMI e le imprese del Sud”, spiega Paolo Intini. “Queste politiche devono essere accompagnate dallo sviluppo di un’infrastruttura di reti fisse e mobili ad altissima capacità, per consentire alle imprese di usufruire di diverse ‘tecnologie 4.0’. Grazie a questa nuova rete di infrastrutture, le imprese riusciranno ad aumentare produttività ed efficienza, contribuendo all’aumento di competitività e sostenibilità delle filiere produttive in cui queste sono integrate, con ricadute positive sull’occupazione”. Come si legge nel documento programmatico, l’inter-

Paolo Intini, avvocato ed esperto fiscale e Head of Ayming Institute Italia.

Riceveremo dall’Europa 204,5 miliardi: 191,5 del PNRR da impiegare nel periodo 2021-26, di cui circa 69 miliardi a fondo perduto. I restanti 13 miliardi fanno riferimento al React-EU per gli anni 2021-23, dei quali quasi 8,5 miliardi destinati alle aree del Mezzogiorno.

vento del PNRR in questo ambito si colloca nel solco degli sfidanti obiettivi definiti in sede europea e nella consapevolezza che le reti a banda larga ultraveloce sono una General Purpose Technology, in grado di innescare guadagni di produttività e di crescita su larga scala in tutti i settori dell’economia. Questa linea di azione è concepita in continuità con la strategia impostata dal Governo italiano negli ultimi anni: nel 2015 è stata, infatti, varata la Strategia nazionale per la Banda Ultra-Larga, che è già stata capace di mobilitare oltre 12 miliardi di risorse pubbliche e private. Per quanto riguarda il sostegno all’internazionalizzazione delle PMI gestito da SIMEST in convenzione con la Farnesina – che eroga contributi e prestiti agevolati a imprese italiane operanti sui mercati esteri – sono state stanziate risorse fino al 2026: 1,5 miliardi annui più 150 milioni annui per il fondo perduto.

Rivoluzione verde e transizione ecologica

La seconda missione ha lo stanziamento più significativo, pari a quasi 70 miliardi. Il coordinamento tra PNRR e piani nazionali in materia di energia e cambiamento climatico è assicurato dal Comitato interministeriale per la transizione ecologica. Bisogna anche tenere presente l’impatto dei piani da adottare in attuazione dell’European Climate Law, la legge sul clima approvata il 24 giugno scorso che impone a livello Ue una riduzione delle emissioni nette del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, l’anno preso come riferimento. Qui iniziano a delinearsi i primi provvedimenti concreti che le aziende potranno adottare per attuare le strategie sostenibili di cui si è tanto parlato negli ultimi anni: è fresco di approvazione lo stanziamento da parte del Ministero della Transizione ecologica di 600 milioni di euro per quattro linee di intervento di progetti Faro sull’economia circolare finanziati dal PNRR che riguardano: raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE, tessili. Ogni area tematica dispone di uno stanziamento finanziario pari a 150 milioni di euro. L’investimento più ambizioso è dato dai 18 miliardi dedicati al recupero e miglioramento del patrimonio edilizio nazionale grazie alla proroga del Superbonus 110%.

Infrastrutture per una mobilità sostenibile

La terza missione stanzia 31 miliardi a specifici progetti di rafforzamento dell’alta velocità ferroviaria nazionale e regionale, con la finalità di migliorare le infrastrutture di base soprattutto al Sud: fra circa sei anni raggiungere Reggio Calabria da Roma sarà possibile in poco più di tre ore e mezzo, i tempi per coprire la distanza fra Napoli e Bari si dimezzeranno, ci vorranno soltanto due ore. “Ogni settore produttivo del nostro Paese, ogni impresa che deciderà di innovare e digitalizzare la propria attività – conclude Paolo Intini – potrà avere l’opportunità di sfruttare misure ad hoc per farlo. Sarà necessario essere sempre ben informati e aggiornati sulle misure che verranno via via adottate. Gestire queste opportunità sarà la chiave per ottenere importanti risultati a medio e lungo periodo”. 55

Agfa Grandi successi con la nuova ritorno in grande stile tecnologia best ink detector alle fiere di settore

Lo scorso mese ha segnato un traguardo importante per tutti: il ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza. Per Agfa è coinciso con la partecipazione a tre fiere: Simac, Viscom e Fespa.

La voglia era tanta di tornare finalmente a rivivere le emozioni e l’atmosfera che le manifestazioni fieristiche trasmettono oltre che per l’opportunità di presentare nuovi prodotti e di incontrare clienti, amici e potenziali nuovi clienti. Dopo mesi di webex, conference call e iniziative in remoto è stato un ritorno in grande stile quello di Agfa che ha presentato nuove soluzioni alle principali manifestazioni di settore che si sono succedute a poche settimane di tempo una dall’altra. Tutte collegate da un unico e nuovo claim: “New Beginnings – New Opportunities”. La prima in ordine di tempo è stata Simac in Fiera Milano, dedicata a tecnologie e prodotti per il processo di produzione della pelle. Agfa era presente con uno stand dove erano ben visibili campioni e prodotti realizzati con Alussa, un sistema di stampa digitale a elevate prestazioni per qualità e produttività per la nobilitazione e la stampa di pelli naturali.

Tauro H3300 S a Viscom

La settimana successiva, in Fiera Milano, a Viscom 2021 Agfa è stata protagonista con uno degli stand di maggiori dimensioni e con la presenza di una Tauro H3300 S in funzione. Presentare per la prima volta a Viscom il modello di punta dell’assortimento di stampanti wide format di Agfa è servito a lanciare un messaggio di ripartenza. Nei tre giorni di manifestazioni Tauro ha stampato live su differenti supporti dimostrando il grande potenziale per produzioni importanti con velocità di stampa fino a 300 mq/ora sia su supporti rigidi sia flessibili. Questo sistema può essere upgradato in un secondo momento per arrivare a produttività di 450 mq/ora abbinando periferiche di automazione della produzione. Allo stand era presente anche una Anapurna H2050i LED, cavallo di battaglia di Agfa che ha riscosso ottimo interesse da parte dei clienti italiani.

Le ultime novità a Fespa

Fespa 2021 ha visto Agfa protagonista con le ultime novità in ambito wide format lanciate durante la pandemia. Regina dello stand è stata Tauro H3300 in versione UHS, (ultra high speed) che, grazie a un carro di ben 80 teste, stampa fino a 600 mq/ora: in fiera ha mostrato le sue performance nella stampa su cartone con scarico automatico su pallet. A Fespa era presente anche Avinci CX3200, nuova stampante sublimatica con luce di 3,2 m e una velocità di produzione di 150 mq/ora, in grado di stampare direttamente su supporti a base poliestere e su carta transfer per applicazioni di soft signage e interior decoration. Oberon RTR3300 sistema roll to roll di produzione per un ampio spettro di materiali, inclusi mesh e backlit e disponibile in due versioni: 6 colori o4 colori + bianco e velocità massima di 220 mq/ ora. Le attrezzature dimostrate nelle tre fiere usano inchiostri di produzione Agfa con certificazione Greenguard Gold e sono gestite dal flusso di lavoro Agfa Asanti.

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