8 minute read
Primo piano
Pigini Group sta raccogliendo in questi mesi risultati importanti sul fronte delle grandi commesse internazionali per l’editoria che alimentano le macchine a foglio di Tecnostampa e le rotative di Rotopress.
In tempo di Covid, e non solo, si è rivelata una scelta vincente quella di puntare sempre di più – di fronte alle difficoltà registrate dal mercato commerciale – sui libri che, confermato anche dalle statistiche di mercato di AIE, sono quelli che, in questo anno e mezzo, hanno mostrato più forti segnali di resilienza alla crisi del settore della stampa provocato dalla pandemia. Anche se, spiega l’AD di Tecnostampa (Pigini Group) Giuseppe Casali “l’impegno e l’attenzione per il settore commerciale rimangono sempre altissimi grazie
strategie alle rme nazionali che Tecnostampa ha l’onore di produrre”. Così a Loreto, sede di Pigini Group, stanno raccogliendo in questi mesi risultati imporL’editoria sempre più core business per Tecnostampa tanti sul fronte delle grandi commesse internazionali per l’editoria che alimentano i giri delle macchine a foglio di Tecnostampa senza dimenticare la stampa digitale e le rotative di Rotopress, le due aziende grafiche che fanno capo al gruppo di Loreto insieme alla storica casa editrice Eli. E proprio Eli, crescendo per le linee esterne a ne 2020, acquisendo la Casa Editrice Giu-
La versione zero del nuovo Standard è in consultazione pubblica sul sito del PEFC no al 31 luglio 2021.
ambiente
PEFC rilascia il primo standard per i servizi ecosistemici
Lo standard è il primo rilasciato a livello mondiale nella famiglia PEFC e ha lo scopo di introdurre un’ulteriore tutela del nostro patrimonio forestale e arboreo andando a considerare i bene ci che foreste e piantagioni forniscono costantemente all’uomo. Con i suoi tre allegati questa nuova norma, oggi alla versione zero, prevede la possibilità di estendere l’ambito della certi cazione di Gestione Forestale Sostenibile (GFS) e di Gestione Sostenibile dell’Arboricoltura (GSA) ai servizi ecosistemici di “stoccaggio, assorbimento e non emissione del carbonio”, “tutela della biodiversità” e “funzioni turistico ricreative”. Lo standard è accompagnato da un Documento di Progetto (DDP) in formato excel che supporterà proprietari/gestori forestali e di piantagioni nella raccolta di tutte le informazioni utili per ottenere la certi cazione e necessarie alla veri ca da parte dell’OdC. Nell’ottica di migliorare lo standard, conferendo credibilità e trasparenza del sistema di certi cazione PEFC, la documentazione di partenza (versione zero dello standard approvato dal Consiglio di Amministrazione del PEFC in data 18.11.2020) e Documento di Progetto sono liberamente accessibili, consultabili sul sito del PEFC e soggetto a suggerimenti di miglioramento. seppe Principato e Cetem, ha garantito un importante incremento di fatturato alle società di stampa collegate. La qualità di stampa di Pigini Group e delle sue aziende, aggiunge Casali è “sempre più riconosciuta nel mondo”. Una qualità garantita dalla professionalità di chi lavora negli impianti del gruppo marchigiano dove, sempre Casali segnala come Mario Apis, storico responsabile produttivo di Tecnostampa n dagli inizi, sia stato nominato Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica proprio per “la dedizione, passione e impegno che ha dimostrato in quasi 50 anni di ininterrotta attività presso l’azienda. Tutto il gruppo Pigini è grato a Mario e partecipa con affetto e stima a questo importante riconoscimento”. Tornando alle importanti commesse internazionali, dopo la stampa (250 mila copie) della biogra a della celebre cantante country Dolly Parton (‘Dolly Parton, Songteller: my life in lyrics’) per l’editore americano Chronicle Books e le 600 copie in inglese di ‘The Sistine Chapel’ (opera in tre tomi in formato 50x70 e stampata in esacromia e rilegata in pelle) commissionate dal prestigioso editore americano Callaway Artsand Entertainment che ha proseguito il progetto con la prima edizione dedicata alla Cappella Sistina realizzato dall’editore bolognese Scripta Maneant, a Loreto sono state realizzate diverse altre opere editoriali di portata internazionale. Tra gli altri, il volume ‘Loving’ edito dalla casa editrice 5 Continents con una tiratura superiore alle 150 mila copie, la raccolta fotografica delle opere dello scultore Yves Dana sempre per conto della 5 Continents, il volume ‘Incredible Treasures’ edito da Mapin Publishing per Unesco World Heritage Sites of India, primo tentativo in assoluto di presentare i 38 siti del patrimonio culturale dell’India, lavoro editoriale curato da Shikha Iain e Vinay Shell Oberoi con la fotogra a di un maestro come Rohit Chawla. Ma il business in chiave #StampareNoLimits del gruppo di Loreto, sul quale ancora per contratto viene mantenuto il riserbo, riguarda la commessa sempre per un prestigioso editore americano per la stampa di 370 mila copie di un inedito volume fotogra co dedicato a una delle band più importanti della storia della musica pop mondiale. A voi indovinare il nome…
La cordata italiana Rinascita Seconda ha fatto sapere che si riserva di valutare se procedere a un rilancio come prevede il bando di gara per assicurare continuità alle attività di Cerutti
Bobst vince il 1° round per Cerutti
Il primo round per aggiudicarsi e salvare dal fallimento, seppure con un forte ridimensionamento del personale, lo storico gruppo Cerutti di Casale Monferrato, produttore di macchine rotocalco e specializzato in imballaggi essibili, ha visto la vittoria degli svizzeri di Bobst. L’asta celebrata il 30 giugno, a cui hanno partecipato Bobst Italia e Seconda Rinascita, è stata, infatti, provvisoriamente aggiudicata – come riferiscono giornali e media locali – al gruppo elvetico al prezzo di 6,2 milioni di euro a fronte di una base d’offerta di 5 milioni. Entro dieci giorni, secondo la legge fallimentare, potranno essere presentate nuove offerte irrevocabili di acquisto migliorative per un prezzo non inferiore a quello di aggiudicazione, maggiorato del 10%. In questo caso si terrà un’asta nale tra il nuovo offerente e l’aggiudicatario provvisorio ai ni della designazione dell’aggiudicatario de nitivo. Poiché il 30 giugno era terminato anche l’ultimo periodo di cassa collegato alla procedura fallimentare, i curatori in conformità ai provvedimenti autorizzativi già emessi da giudici delegati, hanno attivato le necessarie procedure af nché i lavoratori aziende possano accedere alle ulteriori forme di sostegno al reddito previste dalla legge (Naspi). A. P.
Potrebbe essere considerato un ritorno a casa. Perché nella sua carriera di manager nel settore della stampa, Xavier Conigliano, quando era direttore commerciale per il Sud Europa (Italia e Spagna) del gruppo Bertelsmann aveva guidato le vendite anche della ex Arti Group (Niiag ed Eurogravure) che poi sono state acquisite proprio da Elcograf del gruppo Pozzoni. Per quest’ultimo, Conigliano ha assunto nei mesi scorsi lo stesso incarico: direttore commerciale. Una scelta fatta a febbraio quando Andrea Lorato, ex direttore generale della divisione rotative della Pozzoni Spa, a marchio Elcograf, ha intrapreso una nuova s da professionale diventando direttore generale di Poligra co il Borgo (gruppo Amodei). Conigliano, laureato nel 1993 all’Institute Superieur de Gestion, vanta nel suo curriculum professionale incarichi prima nel gruppo Lagardere (quasi 10 anni), poi oltre 13 in Bertelsmann e quindi dal 2015 all’inizio di quest’anno direttore commerciale di Walstead Iberia. Con una nota, Elcograf aveva annunciato la nomina (con decorrenza 1° maggio) di Xavier Conigliano come direttore commerciale aggiungendo che avrebbe avuto “il non facile compito” di sostituire Andrea Lorato. Conigliano, con una grande esperienza internazionale, in particolare nel mercato delle rotative, viene de nito da Elcograf “la persona giusta per imprimere un nuovo slancio al comparto commerciale” e per l’aiuto “nel confronto con i più quali cati competior europei, con l’obiettivo di far crescere l’azienda sul mercato estero come su quello interno”. A. P.
Xavier Conigliano nominato nuovo direttore commerciale di Elcograf.
Fedrigoni chiude il 2020 in crescita
Il Gruppo Fedrigoni chiude il 2020 con 1.315 milioni di euro di fatturato (+200 milioni). Prossimi obiettivi i goal ESG 2030: -30% di emissioni CO2 in atmosfera, -67% di infortuni sul lavoro, zero ri uti industriali in discarica e +50% di donne manager
Fedrigoni ha chiuso il 2020 con un fatturato di 1.315,2 milioni di euro rispetto ai 1.115 milioni del 2019 (+200,2 milioni) e un Pro Forma Adjusted Ebitda di 197,2 milioni di euro. Il trend di crescita è continuato anche quest’anno: nonostante l’effetto del Covid19 sul primo trimestre 2021 rispetto al primo trimestre 2020 (fatturato di 360,4 milioni di euro nel Q1 2021 contro 363,6 milioni nel Q1 2020), nel periodo marzo 2020 - marzo 2021 il Gruppo ha registrato un incremento dell’Adjusted Ebitda dell’11,3% (48,3 milioni di euro nel 2021 rispetto a 43,4 milioni nel 2020), un Pro Forma Adjusted Ebitda di 205,8 milioni di euro (+4,4% sul 2020) e una riduzione dell’indebitamento nanziario netto, che ha consolidato ulteriormente la solidità dell’azienda. Fedrigoni oggi è il terzo attore globale nei materiali autoadesivi e il primo in Europa nelle etichette per i vini e le carte speciali, con 4.000 persone in 25 Paesi, 34 stabilimenti produttivi e centri di taglio e oltre 25.000 prodotti, oltre ad alcune migliaia realizzate in esclusiva per grandi brand della moda e del lusso. La crescita del fatturato 2020, realizzato per il 75% all’estero, si lega al completamento dell’acquisizione del Gruppo Ritrama. Lo scorso anno, infatti, Fedrigoni ha concluso due acquisizioni importanti per la crescita della sua divisione Self-Adhesives: quelle del gruppo italiano Ritrama, che ha raddoppiato la presenza nel mercato dei materiali autoadesivi, e del gruppo messicano IP Venus, a dicembre, i cui risultati sono quindi solo parzialmente con uiti nel bilancio. Il Gruppo Fedrigoni ha, inoltre, accelerato ulteriormente l’impegno sulle tematiche ESG presentando nel Bilancio di sostenibilità la nuova strategia e gli obiettivi 2030. Il Gruppo si è impegnato a ridurre del 67% gli infortuni sul lavoro, già diminuiti del 40% nell’ultimo triennio; le donne in posizione manageriale arriveranno al 30% dall’attuale 20% (+50%); l’acqua utilizzata nei processi di lavorazione, già dimezzata negli ultimi 16 anni, verrà restituita al 95% ai umi, depurata e alla giusta temperatura; saranno mano a mano azzerati i ri uti industriali conferiti in discarica, le emissioni di CO2 in atmosfera caleranno del 30% e il 95% dei fornitori dovrà essere qualificato anche su parametri ESG. Anche l’offerta sarà sempre più ecocompatibile: i volumi di prodotti con caratteristiche avanzate di sostenibilità passeranno dal 20% al 40% nel mondo Paper e dal 35% al 70% in quello Self-Adhesives. 11