Pisignano e la sua gente

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Peisignano la sua gente

Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie, immagini e documenti inediti. a cura di Gianni Grandu con il patrocinio del Comune di Cervia



a Pisignano alla sua gente e al suo futuro


Un grazie di cuore alle tante persone e intere famiglie per avere messo a disposizione le foto, i documenti e quindi i loro ricordi. Attraverso le immagini e le testimonianze ci è permesso di rivivere il passato e conoscere meglio un breve capitolo di storia del nostro paese: Pisignano.

In particolare a: Nadia Bartonini, Giuseppe Berlini, Gianluca Bosello, Giancarlo Brighi, Maria Brighi, Giovanni Burgini, Gianfranco Camerani, Loris Casacci, Mario Castagnoli, Matteo Dallara, Andrea Foschi, Livio Fusignani, Giuliano Giuliani, Oliviero Gualtieri, Mirella e Ornella Laghi, Don Lorenzo Lasagni, Giampietro Lippi, Renato Lombardi, Romano Maldini, Laura Molesi, Piergiorgio Molinari, Museo Agricolo di Longiano, Ida Neri, Paola Novara, Gabriella Pepoli, Cristina Poni, Licia Quercioli, Domenico Rosetti, Fausto Sacchetti, Chira Sama, Guglielma Suzzi in Fantini, Primo Tombetti, Renato Tombetti, Oscar Turroni; il Comando del 5° Stormo di Pisignano; le insegnanti della Scuola Elementare e Materna; l’Istituto Friedrich Schürr; la Cooperativa Agricola Bassona; l’A.S.D. Grama di Pisignano-Cannuzzo; il G.S. Romagna di Pisignano; il Consiglio di zona di Pisignano-Cannuzzo e l’Amministrazione Comunale di Cervia che, a vario titolo e con varie incombenze, hanno reso possibile la realizzazione di questa pubblicazione: senza di loro sarebbe stato tutto più difficile se non impossibile. Infine un ringraziamento a Giovanna Benzi per l’impegno messo nella revisione editoriale del libro.


Peisignano la sua gente

Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie, immagini e documenti inediti. a cura di Gianni Grandu


CAPITOLO I PI S I G N A N O , s toria di una com unit à

L’ insediamento principale di Pisignano si colloca ancora oggi al termine di via Confine, in un punto di snodo fra le aree centuriate di Cesena e di Cervia. La stessa origine del paese si può collegare alla presenza dell’asse di via Confine, probabilmente un antico tracciato della via costiera Popilia che risale almeno al 132 a.C. e alle opere di bonifica e centuriazione dei terreni sul versante mare della stessa, che costituì poi l’area centuriata cervese. Il legame col mondo romano e latino è suggerito anche dal toponimo che sembra sia da collegare a un nome gentilizio molto comune nella penisola: Pis(s)inius o Pisenius1.

Foto degli anni ’30, da sn: Lino Rossi, Ercole Turci, Lino Bevilacqua, Pierina Zavalloni, Tonina Sasselli, Giovanna Giovanardi, Rino Giovanardi, Aurelio Bevilacqua, Rina Giovanardi, Claudio Turci, Oscar Bevilacqua, Bruno Fontana, Isotta Turci, Italiano Fontana, Rina Fontana, Gilberto Giovanardi, Fernando Fontana, Fernando Giovanardi. 1 - P. Campagnoli e S. Migani, “Il territorio di Cervia in età romana”, in “Storia di Cervia”, vol. I Evo antico, Rimini, B. Ghigi, 1997, p. 88.

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Fra i principali ritrovamenti archeologici dell’area di Pisignano sono da segnalare gli scavi di fronte alla pieve che, nel 1912, misero in luce ruderi antichi, un frammento di lapide con resto di titolo in latino e un mattone con bollo, mentre sulle murature dell’edificio plebano (parrocchia di campagna) sono inseriti diversi materiali lapidei di età romana e tardoantica2. Ad ogni modo tutta la centuriazione era caratterizzata da un insediamento sparso, con edifici di piccole-medie dimensioni e poche ville rustiche di dimensioni maggiori. Si trattava di edifici in mattoni, spesso di fabbricazione locale, con muri intonacati e pavimentazioni, in qualche caso, in mosaico bianco o bianco e nero. Le unità fondiarie dovevano essere di medie dimensioni e garantivano la sussistenza a una popolazione numerosa e diffusa, come sembrano testimoniare le tracce di piccoli sepolcreti adiacenti ai confini dei terreni, in genere con corredi poverissimi. Dovevano

Un gruppo di amici davanti al Bar Casa del Popolo di Pisignano: da sx Elettro Biondi, Nello Erbazzi, Quinto Dell’Amore, Armando Bravaccini, Pasquale Zani det “Macion”, Primo Giorgini det “Brazadena”, Ettore Sasselli, Michele Fantini det “Chilin”, Aldo Maldini det “Brindon”. 2 - Un primo repertorio dei ritrovamenti in area cervese si trova in Sara Santoro Bianchi, Un paese d’acque: il territorio cervese nell’antichità, in Cervia Natura e storia, Rimini, Maggioli editore, 1988, pp. 109-117. Un carta archeologica è stata pubblicata anche a cura di Maria Giovanna Bertani e Sabrina Migani in appendice al volume Storia di Cervia, vol. I Evo antico, Rimini, B. Ghigi, 1997.

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essere presenti anche alcune sepolture di maggiore consistenza con uso di marmi del cui reimpiego successivo troviamo tracce ancora oggi proprio nella pieve di Pisignano.3 Non abbiamo indicazioni certe sull’economia locale in età antica e tardo antica. Le fonti letterarie forniscono, però, alcune notizie sulla produzione agricola in Romagna che si possono presumibilmente intendere come valide anche per il nostro territorio. La viticoltura viene descritta come ad alta redditività anche se gli Autori segnalano che le viti soffrivano delle falde acquifere salmastre. D’altra parte si riferisce che il vino di Cesena era richiesto anche a Roma. Erano poi noti, per la loro bontà, gli asparagi del Ravennate, una coltura presente nei nostri orti fino a qualche decennio fa. Oltre all’agricoltura doveva essere fiorente l’allevamento di animali. I terreni salmastri dell’area costiera, si prestavano all’allevamento ovino e caprino e sappiamo che, fino all’inizio del secolo scorso, i terreni improduttivi non soggetti a bonifica, e la pineta, erano sfruttati anche come pascolo. Altrettanto sviluppato doveva essere l’allevamento suino che si collegava alla tradizione gallica e per il quale doveva esserci una richiesta costante, dato che le carni suine erano fra le basi dell’alimentazione dell’esercito romano.

Un bel gruppo di persone al termine della scuola di cucito e relativa festa (anni ’40). 3 - S. Santoro Bianchi, Un paese d’acque: il territorio cervese nell’antichità, cit., pp. 98-103.

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Accanto all’allevamento, nelle aree boschive e nelle aree vallive più vicine alla costa, si praticavano con tutta probabilità sia la caccia che la pesca, anche in questo caso attività diffuse fino ad epoca recente. Per quanto riguarda le attività economiche di carattere terziario abbiamo tracce e ritrovamenti di fornaci a Castiglione di Cervia, in località casa Dessani e casa Pantoli, e a Cesenatico a casa Turci. Le fornaci erano destinate per lo più alla produzione di materiali per l’edilizia ma abbiamo anche tracce di produzioni di vasellame domestico4. A partire dall’insediamento della flotta militare a Classe (intorno al 30 a.C.) anche la nostra zona deve essere diventata un bacino di approvvigionamento dando impulso alle attività commerciali. Queste erano comunque già favorite dalla presenza dei due importanti porti commerciali di Ravenna e Rimini e da un sistema viario costiero (Popilia) e interno (Cervese, Dismano e Emilia) che si integrava con le vie d’acqua dell’entroterra gra-

Un’immagine della “monda” del riso. La foto è stata scattata durante il periodo fascista, in occasione di una visita in risaia del federale Rambelli di Ravenna, il quale era sempre accompagnato dal fotografo Casadio, anch’egli di Ravenna. Alle ragazze scelte, (le più belle!) vennero fatti indossare dei cappelli di paglia, più fotogenici, ma che non furono mai in uso in Romagna (solamente nel Ferrarese). Per esigenze di inquadratura le ragazze sono state raggruppate e disposte ad arte, dietro infatti si intravedono “le brutte” che continuavano il loro lavoro, con in testa il tradizionale fazzoletto “a capân”. 4 - P. Campagnoli e S. Migani, Il territorio di Cervia in età romana, cit., pp. 89-91.

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zie alla connessione di Ravenna con il sistema deltizio del Po. Attraverso questo sistema di vie di comunicazione, i prodotti dell’area romagnola potevano raggiungere tutta la pianura Padana. Anche dal punto di vista della popolazione si ebbe probabilmente un certo incremento e rinnovamento. A questo proposito un’informazione puntuale è fornita dall’ara con rilievo mitraico (vedi anche a pag. 31), usata in passato come pilastro dell’acquasantiera all’interno della chiesa, e che ora è conservata al Museo Arcivescovile di Ravenna. L’ara fa riferimento al culto di Mitra, originario del Mediterraneo orientale e diffuso fra i militari romani. La sua presenza documenta come anche i classiari, cioè gli uomini appartenenti alla marina militare, fossero divenuti assegnatari di terre in questa zona. Per quanto riguarda l’insediamento di Pisignano, le ipotesi degli studiosi vanno dalla presenza di un borgo sviluppato sulla strada in corrispondenza di una villa signorile, all’esistenza di un vero e proprio vicus che giustifica successivamente la presenza della pieve. Si tratta di due ipotesi che non si escludono a vicenda ma possono rappresentare due momenti consecutivi della stessa vicenda insediativa. Il vicus era un aggregato di case e terreni, sia rurale che urbano, appartenente con altri vicus ad un pagus cioè una circoscrizione territoriale rurale

Come si presentava negli anni ’50 la via Crociarone all’incrocio con la via Duchino, la ragazza di spalle è Teresa Berti. 5



CAPITOLO XVI L E I M MA G I N I RACCONTANO R a c c o l t a f o t ograf ica d i a ttiv i t à c o m m e rc i a l i , art igian ali e varie

In questa foto del 1963, Jader Venturelli giovanissimo macellaio mostra ai paesani (questa era l’usanza) il bue che sarà “sacrificato”, ovvero macellato per Pasqua.

Adriana Zavagli sorridente di fianco al mitico Jukebox che ha fatto la storia della musica degli anni ’60 e ’70 - foto del 1968 - Adriana ha gestito insieme al marito Alfredo il Bar Sport per tanti anni a Pisignano. 699


Roberto Dallara controlla il maggiolino Volkswagen dopo il lavaggio posto in via Celletta, aprile 1968.

La pesa pubblica di Pisignano gestita per tantissimi anni da Carlo Biondi. 700


Nelle due foto l’attività dell’edicola e della merceria, a conduzione familiare, che per anni hanno gestito Secondo Spinelli (qui a lato) e la moglie Diana Baldisserri (foto in basso) nei locali dove attualmente (2010) vi è la Farmacia.

“Gigion” Egidio Fontana con l’autocisterna che ha guidato per tanti anni, ritratto in una foto del 1971. 701


indice

Presentazione

pag. V

Ringraziamenti

pag. VI

Introduzione

pag. IX

Premessa di Gianni Grandu

pag. XV

Inizia l’avventura

pag. XIX

Cap. I - Pisignano, storia di una comunità

pag. 1

Cap. II -La centuriazione romana e il territorio di Pisignano

pag. 19

Cap. III - La Pieve di Santo Stefano

pag. 29

Cap IV - Ampolle da pellegrino rinvenute a Pisignano

pag. 97

Cap. V - Le tradizioni romagnole Come viveva e lavorava la gente di romagna negli anni ’20 e ’30

pag. 115

Cap- VI - Il Trebbo dei falegnami Intervista a Guido merlari Intervista a Eolo Berti Intervista a Carlo Bianchi Intervista a Gilberto Giovanardi Intervista a Guerrino Forlivesi Intervista a Edmondo Zani Intervista a Ferdinando Fontana

pag. 145 pag. 147 pag. 156 pag. 164 pag. 168 pag. 172 pag. 174 pag. 177

Cap. VII- La romagna attraverso miti e pregiudizi Gravidanza e nascita

pag. 187

I


La morte, storia, usanze e pregiudizi legati alla morte

pag. 200

Cap. VIII- Dalle malattie alle superstizioni

pag. 209

Cap. IX - L’origine dei Cognomi e dei soprannomi

pag. 227

Cap. X - Non sono favole Storie di casa nostra: i nonni raccontano la guerra pag. 245 Cap. XI - C’eravamo anche noi! Le popolazioni di Pisignano e di Cannuzzo durante la Resistenza e la Lotta di Liberazione dal fascismo

pag. 273

Cap. XII - La casa del popolo di Pisignano

pag. 345

Cap. XIII - L’aeroporto Militare

pag. 361

Cap. XIV - Le voci della gente: Racconti, testimonianze e ricordi. Deonilla Foschi. A Pisignano l’insegnante che ha fatto cultura La maestra Luisa Pasi e la famiglia Barbanti La scuola tanti anni fa Un “amarcord” del maestro Matteo Dallara L’intervista a Laura Molesi Alcuni ricordi di Alberto Sintucci Falegname e poeta Storie di partigiani Cittadini che hanno contribuito ad amministrare cervia Dal Trebbo “i nonni raccontano”... Un evento straordinario sulla “via Celletta” Anche a pisignano la tradizione della pasquella Scaldes int al ca di puret: i cuntaden Scaldes int al ca di puret: i sbrazent Garavlè

II

pag. 395 pag. 401 pag. 404 pag. 405 pag. 415 pag. 416 pag. 421 pag. 430 pag. 439 pag. 457 pag. 458 pag. 463 pag. 465 pag. 468


Le nostre interviste a: Domenico Rosetti detto “Minghin d’arseta” pag. 473 Intervista a Guglielma Suzzi in Fantini. pag. 479 Intervista a Maria Brighi detta “Maria ad Brigon” pag. 485 Intervista a Gualtieri Oliviero (det Livierin) e a sua moglie Ida Neri pag. 489 Intervista a Loris Casacci pag. 495 Intervista a Renato Tombetti pag. 503 Intervista alle sorelle Mirella e Ornella Laghi pag. 510 Ricostruzione a seguito di tante interviste sul Circolo dei Republicani - “e camaron” pag. 513 Intervista a Livio Fusignani (dett ad Pasqualaz) pag. 517 Una ricostruzione, attraveso le tante testimonianze, dei negozi di un tempo pag. 525 Pio ad Mules “e non Pio” pag. 528

Cap. XV- Una storia di Sport e Ambiente pag. 533 Rassegna fotografica dedicata al calcio pag. 540 Pallavolo maschile e femminile pag. 564 La storia sul ciclismo locale pag. 569 Un “Amarcord” legato al podismo pag. 595 Il Gruppo sportivo ciclistico Romagna di Pisignano pag. 631 Mario Castagnoli: uno sportivo che ha fatto tanta ... strada! pag. 657 Il Gruppo Ambiente pag. 669 Cap. XVI -Le immagini raccontano: Raccolta fotografica di: attività commerciali, artigianali e varie ricordi del servizio militare alcune classi della scuola elementare L’inaugurazione della Scuola Materna Statale XXV Aprile e alcuni momenti didattici. foto varie di bambini ricordando i giovani ... di ieri... Altri ricordi della comunità di Pisignano la civiltà contadina romagnola le foto di famiglia fotografie e ricordi vari III

pag. 699 pag. 718 pag. 729 pag. 746 pag. 769 pag. 797 pag. 823 pag. 847 pag. 885 pag. 925


momenti sportivi e artistici Ed infine dopo aver lavorato per la storia di Pisignano vi presento la mia famiglia Documenti vari Atto costitutivo per la Scuola materna La question ad Pisgnen La prima lettera consegnata ai cittadini di Pisignano per informarli della volontĂ di realizzare un libro riguardante la storia e le tradizioni della nostra comunitĂ

pag. 957 pag. 977 pag. 987 pag. 1013 pag. 1020

pag. 1022

Cap. XVII - La composizione delle famiglie di pisignano nel 1902

pag. 1025

Sponsor

pag. 1027


Finito di stampare nel mese di Dicembre 2010 presso la Litografia Stampare srl - San Carlo - Cesena (FC) www.stamparesrl.it Stampare Edizioni ISBN 978-88-904675-1-6



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