• Rebus
Il volto del pianista
Stefania Pizzichi per
Ludovico Einaudi
• Rebus
Il volto del pianista
Stefania Pizzichi per
Rebus, il volto del pianista © Ludovico Einaudi / © Stefania Pizzichi Edito e distribuito da: © Naba - Nuova Accademia delle Belle Arti Via C. Darwin, 20 - 20143 Milano Tel +39 02.97372.1 / Fax +39 02.97372.280 Web > ludovicoeinaudi.it / naba.it / stefaniapizzichi.it Art director / grafica / colorazioni digitali > Stefania Pizzichi Illustrazioni: Disegni delle composizioni > Federico Bonfiglio Contributo speciale: ritratti > Silvia Pelissero alias Agnes Cecile Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale dell'opera, in ogni forma e con ogni mezzo. Stampato in Italia da Lory Print, Firenze. Prima edizione: giugno 2013
Indice Biografia Opere Interviste
13 25 39
•
51
Rebus
prefazione Perchè un libro. Attraverso questo scritto Ludovico Einaudi si svela, come un rebus, nella sua biografia e nelle sue composizioni più importanti e famose. Si capisce chi è l'uomo che ci regala suoni, a volte nostalgici, altre energici: Ludovico si toglie la maschera e, la distanza fra noi e lui - almeno per un po' - sparisce, mostrandoci così ciò che vede l'autore, ovvero lui stesso, nelle proprie composizioni. La bellezza della sua musica, atonale, sta proprio nella libera interpretazione, ognuno trasportato e immerso nel proprio mondo immaginario. Grazie Ludovico, questo è il nostro tributo.
Stefania Pizzichi
introduzione Chi è, in breve. Nazionalità Genere
Italia Musica contemporanea Musica minimalistica New age
Attività Strumento
1980 → in attività Pianoforte Compositore
Etichetta
Decca Ponderosa Music&Art BMG Ricordi
01
•
Biografia
start
01.
Ludovico Einaudi
Rebus
Le origini > Un cognome storico
Figlio dell'editore Giulio Einaudi e nipote di Luigi Einaudi, presidente della Repubblica dal 1948 al 1955. Ludovico nasce a Torino il 23 novembre del 1955, e si diploma in composizione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Azio Corghi. Continua gli studi perfezionandosi sotto la guida di Luciano Berio, con il quale collabora a diversi progetti musicali e teatrali. Nel 1982 riceve una borsa di studio per recarsi al Festival di Tanglewood negli Stati Uniti. Verso la fine degli anni Ottanta attraversa un periodo di sperimentazione e ricerca, durante il quale inizia a collaborare con il teatro e la danza.
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Mio nonno era una persona intelligente, molto onesta e, nel dopoguerra, la sua esperienza ha aiutato a indirizzare il nuovo corso del nostro paese. Le sue ricerche sono ancora utili per gli economisti. Ma a me non è mai interessata la carriera politica, mi ha sempre appassionato l’arte. E la mia famiglia ha accettato la mia scelta. Spero che siano orgogliosi del mio lavoro. I / biografia
15
ESORDI
02.
Primi approcci > Orchestra, camera e danza
FILARMONICO.
Ludovico Einaudi
Rebus
La sua musica è un ponte tra melodie classiche e pop. Gianni Villani
La sua carriera di musicista inizia nel jazz rock, quando entra nel complesso torinese Venegoni & Co, con cui Einaudi incide due album pubblicati dalla Cramps: Rumore rosso e Sarabanda. La sua carriera come musicista classico inizia con varie composizioni sia orchestrali sia da camera, che verranno eseguite al Teatro alla Scala, al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival di Tanglewood, al Lincoln Center di New York, nella Queen Elisabeth Hall, l'IRCAM di Parigi, la Saint Paul Chamber Orchestra, Settembre Musica, l'UCLA Centre for Performing Arts, il Budapest Music Festival e altri. Nel 1984 viene eseguita la première nel Giardino degli Orti Oricellari di Firenze di Sul filo di Orfeo, balletto di Ludovico Einaudi, con soggetto e coreografia di Serge Bennathan. Scrive per vari settori, in particolare
La sua musica affonda le radici nella musica classica
cinema e teatro, componendo nel 1988 l'opera teatrale
con l'aggiunta di elementi derivati dalla musica pop,
Time Out. Dopo questa prima positiva esperienza con
rock, folk e contemporanea.
la danza realizza nel 1990 The Wild Man per la Oregon Dance Company, poi Emperor nel 1991.
Stanze, del 1992, è una raccolta di sedici pezzi per arpa interpretati da Cecilia Chailly, composti nel corso di tre anni e definiti dall'autore come "spazi musicali separati l'uno dall'altro come le stanze di una casa".
I / biografia
17
affermazione
03.
I primi frutti > "Le Onde" e "I Giorni"
è l'album Le Onde (1996) che rappresenta il vero punto di svolta nella sua carriera, raggiungendo il successo internazionale: verrà infatti pubblicato un paio d'anni dopo nel Regno Unito e sarà accolto da un unanime consenso di pubblico e di critica. Con Le Onde Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf. Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo stile.
~ Nomine ~
Ludovico Einaudi
Rebus
British Independent Film Award per il miglior contributo tecnico
David di Donatello per il miglior musicista
Nel frattempo il regista Nanni Moretti sceglie alcuni brani per il suo film Aprile, a cui faranno seguito una serie di proficue e premiate collaborazioni con il cinema, fra cui Fuori dal Mondo (Echo Klassik Preis) e Luce dei miei occhi (Italian Music Awards), di Giuseppe
Sul finire del 2001 è tempo di I Giorni, altra raccolta di brani per piano solo,
Piccioni, Dr Zhivago (Gold Word Medal New York Film
sulla scia di un viaggio in Mali - terra di cantastorie e di antiche tradizioni
Festival), di Giacomo Campiotti, Sotto Falso Nome (Best
musicali - durante il quale Einaudi incontra il maestro della kora Toumani
Filmscore Avignon Festival), di Roberto Andò, fino al più
Diabate. L'album possiede una sua particolare leggerezza, ma allo stesso
recente This is England (Music Nomination BIfa), dell’in-
tempo è ricco e profondo. Melodie tanto suggestive da apparire ancestrali,
glese Shane Meadows.
già esistenti dentro ognuno di noi.
Con l'album successivo, Eden Roc (1999), prosegue
In Mali ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del
così la sua ricerca sperimentale, grazie anche all'ag-
Festival au Désert. Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko,
giunta di un quintetto di archi e alla collaborazione con
altro mostro sacro della kora. Un brano di quella performance, Chameaux,
il grande musicista Djivan Gasparyan. Il brano omo-
sarà inserito nel disco dal vivo Le Festival au Désert. Einaudi ricambierà l'o-
nimo all'album verrà scelto come colonna sonora per
spitalità invitando Sissoko in Italia per una serie di concerti e per registrare
uno spot pubblicitario della Tiscali.
l’album Diario Mali.
I / biografia
19
i primi grandi successi
04.
Ludovico Einaudi
Rebus
Il suo stile si afferma > Melodie indimenticabili: "Una mattina" e "Divenire"
Il 2003 è caratterizzato da puntuali 'tutto esaurito' sia in Italia che all'estero. A cominciare dalla Gran Bretagna, dove nel frattempo esce Echoes - The Einaudi Collection, una raccolta dei suoi successi, che supererà le 100 mila copie vendute. Nello stesso anno è nel cartellone della Scala di Milano, dove registra il doppio live LaScala: Concert 03 03 03, che contiene tutti i brani più noti dell'autore e anche un omaggio al
~ Onorificenze ~ Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana > Roma, 26 maggio 2005
rock con una versione di Lady Jane dei Rolling Stones. Quando esce Una mattina, il primo album firmato con
Con il successivo album, Divenire,
particolare su tre brani: Divenire,
la Decca, nell’autunno del 2004, il disco schizza subito
ha venduto più di 300 mila copie;
Primavera e Svanire. Questi brani
al primo posto delle charts britanniche di musica clas-
in Italia e grazie alla vendita di
sono stati ispirati a tre quadri di
sica. A colpire nel segno sono le melodie ondulatorie
oltre 80 mila copie ha vinto il
Segantini: La vita, La natura e La
in continuo movimento, fra accelerazioni improvvise
Disco d'Oro. Einaudi ha spiegato
morte. Il tour europeo di Divenire
e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari
come Divenire nacque dopo che
è terminato, dopo oltre 80 date,
e ‘positive’. Da quel momento, Einaudi inizia un tour
fu invitato al 2° Festival delle
alla Royal Albert Hall, nel 2007,
fortunato e pressoché infinito, che lo porta in giro per
Dolomiti, a comporre dei brani da
davanti ad oltre 4 mila persone.
l’Europa, offrendogli spunti per collaborazioni inedite
suonare su un altopiano a 2000
Divenire è ancora in classifica tra
e sempre più stimolanti, in bilico tra suoni classici e
metri di quota, davanti alle Pale di
gli album più venduti dell'iTunes
d'avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
San Martino. L'album è fondato in
Music Store.
Nel 2007 ha aderito a un progetto umanitario per la raccolta di fondi per la costruzione di pozzi d'acqua in Africa, gestito dall'Associazione Ali 2000/Onlus.
I / biografia
21
notorietà
05.
Ludovico Einaudi oggi > Una storia e il successo: musica trasversale
Numerose sono le collaborazioni
La sua musica è arrivata pure a
In Italia ha esordito al primo posto della classifica
di Ludovico Einaudi con altri artisti
Buckingham Palace, al Queen's
iTunes e all'11ma posizione della classifica Nielsen.
provenienti dalle diverse tradizioni,
speech, il tradizionale discorso
Alcuni eventi hanno ispirato quest'ultimo lavoro. Il
come Paolo Fresu, Rodrigo Leão,
natalizio della Regina d'Inghilterra.
pianista ha infatti detto di aver tratto ispirazione da
Mercan Dede e i già citati Ballakè
Le sue composizioni sono dunque
un concerto del 2006, all'Hangar Bicocca di Milano,
Sissoko e Djivan Gasparyan.
un esempio di musica trasversale.
circondato da I Sette palazzi Celesti di Anselm Kiefer.
Infatti Einaudi è stato l'unico musi-
Einaudi ha inoltre definito Nightbook come il "suo" The
Diverse sono anche le incursioni
cista classico a partecipare all'iTu-
Dark Side of the Moon, riferendosi al celebre album dei
con
nes Festival, accanto a gruppi rock
Pink Floyd. Se Divenire è un album che evoca il movi-
come gli Oasis e i Placebo.
mento verso il mondo, il flusso della vita, Nightbook
il
Ludovico Einaudi
Rebus
mondo dell'elettronica.
Ha infatti collaborato con i To Rococo Rot, gruppo di Berlino, e
apre una finestra su sguardi interni, su aspetti pro-
i Whitetree, con i quali ha inciso,
Ha venduto più di 750 mila dischi.
fondi della realtà che rimandano a una dimensione
nel maggio del 2009, Cloudland.
in tutta Europa e con l'album
mistica. Per esempio un brano come Eros dice Ludovico
Per presentare questo progetto
Nightbook ha raggiunto la vetta di
Einaudi, è quasi un rito pagano che, in crescendo, rac-
è stato ospite per una lunga inter-
tutte le classifiche di musica clas-
conta il raggiungimento di un'estasi. Nel 2010 è Maestro
vista e una performance live nella
sica di tutta Europa. Così descrive
Concertatore per il concetto della Notte della Taranta
celebre radio KCRW a Los Angeles,
il suo ultimo grande lavoro:
a Melpignano, e nel 2011 del Festival Salentino.
da Chris Douridas. Ha suonato nei maggiori teatri del mondo, come La Scala di Milano, il Barbican di Londra. la Philharmonic Hall di Liverpool, Le Trianon di Parigi e la Philharmonie di Berlino.
Nightbook è un percorso, ogni brano è il capitolo di una storia, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi. È un sogno dove tutto può accadere. I / biografia
23
02
•
Opere
Ludovico Einaudi
Rebus
DISCOGRAFIA
26
1988
Time out
1992
Stanze
1995
Salgari
1996
Le onde
1998
Ultimi fuochi
1998
Fuori da mondo
1999
Eden Roc
2001
I giorni
BMG Ricordi
BMG Ricordi
BMG Ricordi
BMG Ricordi
Le onde
BMG Ricordi
BMG Ricordi
BMG Ricordi
Registrato tra il 15 e il 18 giugno 1996 alla Villa Giulini di Briosco per BMG Ricordi è, secondo alcuni, uno dei lavori migliori del pianista. Nel booklet interno si può leggere il suo pensiero come una chiave di lettura del disco:
Se fosse una storia sarebbe ambientata sul lungomare di una spiaggia lunghissima. Una spiaggia senza inizio e senza fine. La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno. Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare, le impronte di un granchio, un gabbiano solitario. Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola il mare. Cambiano solo le onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe.
II / opere
BMG Ricordi
CURIOSITà Furono 38 le copie ordinate dai negozi di dischi al momento dell'uscita.
Dopo
poche
settimane,
invece, l'album raggiunse le quindicimila copie vendute. Nel 2007 l'album è stato ristampato in edizione discbox slider, più economica e ecologica, piché in cartone.
Diario Mali
Ludovico Einaudi
Rebus
Una Suite che ripercorre un ideale viaggio nel cuore dell'Africa, in Mali. Sul palco Ballaké Sissoko, virtuoso maliano della kora, e, ovviamente, Ludovico Einaudi, che dal Mali ha tratto la principale fonte d'ispirazione per l'album I Giorni. L'incontro tra i due artisti è avvenuto per la prima volta
L’effetto è affascinante e sin dai saltelli iniziali di “Laissez-moi en paix” è richiesto un ascolto tanto silenzioso quanto emotivo: una raccolta di ricordi, lasciati fluire per condividere la gioia di un incontro.
al Festival di Villa Arconati 2002 ed è proseguito nel gennaio 2003 in Mali, al Festival du Desert di Essakane, dedicato alla cultura del popolo Tuareg. Diario Mali è la storia di un viaggio. Due amici che parlano lingue diverse si incontrano nel deserto e attraverso la musica si scambiamo i loro mondi sotto l’ombra di un albero di henné. Creano un dialogo libero, improvvisano. Le corde della kora e del piano intrecciano un racconto fuori dal tempo in cui sullo sfondo dell’antica tradizione musicale maliana risuonano echi di blues, armonie rinascimentali e reminescenze caraibiche.
2001
Le parole di mio padre
2002
Doctor Zhivago: Music from the Tv Series
2003
Diario Mali (con Ballaké Sissoko)
2003
La Scala: Concert 03 03 03
BMG Ricordi
BMG Ricordi
Ponderosa/IRD
BMG Ricordi
II / opere
27
Ludovico Einaudi
Rebus
DISCOGRAFIA
28
2004
Una mattina
2006
Divenire
2007
The Piano Music
2009
Cloudland
2009
Nightbook
Decca
Carisch Edition
Divenire Fu un’esperienza intensa, suonare con l’orchestra circondato da quel paesaggio spettacolare. Mi sembrava di essere dentro la corrente di un fiume che scende rapida sul dorso di una montagna, un flusso implacato in cui ero immerso e di cui facevo parte, e sentire quell’ebbrezza che si prova quando si fa qualcosa di fisico a contatto con una natura potente, la velocità, l’acqua, lo spazio e il vento.
II / opere
Alla fine ho pensato che tutto questo materiale aveva un’energia comune e che poteva essere interessante provare a comporlo come un mosaico, creando un percorso vario, movimentato e imprevedibile, come un grande paesaggio di montagne e pianure, di fiumi e di mari. Forse quell’energia che ti spinge ad assaporare il mondo fino ad annullartici dentro, in continuo divenire.
Decca
Ponderosa Music&Art
Decca
2010
The Royal Albert Hall Concert
2011
Islands - Essential Einaudi
Ponderosa Music&Art
Decca
2013
Ludovico Einaudi
Rebus
In a Time Lapse
Decca
Concerto a San Marino. Recensione di Alessandro Carli.
La magia è nei titoli. Sempre.
La vista è deliziosa: il Maestro dà le
è una storia d’amore dell’acqua,
Specie nella musica senza parole.
spalle al pubblico, ed è al centro. Ai
dell’uomo: vite parallele che si cer-
La magia ha un papà, Ludovico
lati, il gruppo veronese. È l’ultimo
cano, che emettono note, che pian-
Einaudi, e un pubblico numeroso
sguardo: il resto è un viaggio ad
gono, che sussurrano frasi lievi,
che li osserva, li ascolta, e lascia
occhi chiusi, quasi a voler provare
dolci. Come un uomo e una donna,
che le note entrino dentro. È dif-
a immaginare le dita che scorrono,
che poi il destino allontana. Ci sono
ficile scrivere quando qualcosa di
quasi a voler provare ad afferrare
“I giorni” dell’Africa, terra lontana,
unico avviene sul palco. Un viaggio
i colori delle note. Si parte con i
e hanno l’odore della pelle nera,
che non smette mai, che ti racco-
pezzi di “Divenire”, sottili e delicati,
e “In un’altra vita”, che forse i due
glie, e fa volare. Come si raccon-
che dondolano sul tema del senti-
fiumi si uniranno in un delta d’a-
tano i due capolavori del Maestro?
mento, sulle stagioni della vita. Una
more, felici, come quando accade
Si può “Divenire” mentre “I giorni”
“Primavera” che scende per por-
che l’acqua dolce incontra il mare
scorrono sugli 88 tasti bianchi e
tare altri colori. Altre nascite. Poi si
salato. Dire “ti amo” con la musica,
neri di un pianoforte, mentre quel
entra in una ensemble de ‘I giorni’,
senza usare le parole. È questa la
pianoforte nero si veste di archi?
forse il vertice più puro. “I due fiumi”
magia di Ludovico Einaudi.
II / opere
29
musica da camera 1982 >
Ai margini dell'aria
Ludovico Einaudi
Rebus
/ 1a esecuzione
Abbazia di Fossanova
1984 >
Altissimo
/ 1a esecuzione
Boston
1985 >
Crossing
/ 1a esecuzione
Firenze, Palazzo dei Congressi
>
Ottetto
/ 1a esecuzione
Milano, Teatro alla Scala
1988 >
Duetti nn.1/5
/ 1a esecuzione
Siena, Radicondoli Festival
1989 >
Echi
/ 1a esecuzione
Milano, Conservatorio Giuseppe Verdi
>
Corale
/ 1a esecuzione
Parma
>
At a slow walking pace
/ 1a esecuzione
Modena, Istituto Orazio Vecchi
1992 >
Stanze
/ 1a esecuzione
Milano, Parco Sempione
II / opere
31
musica da camera 1993 >
Moto Perpetuo
Ludovico Einaudi
Rebus
/ 1a esecuzione
Milano
>
Quattro Passi
/ 1a esecuzione
Torino, Rive Gauche
>
Metamorfosi (da Salgari)
/ 1a esecuzione
New York, Lincoln Center
1995 >
The Apple Tree
/ 1a esecuzione
Glasgow
1996 >
Canto (per violoncello)
/ 1a esecuzione
Roma, Madeleine Shapiro
>
Le Onde
/ 1a esecuzione
Milano, Teatro Franco Parenti
>
Zoom
/ 1a esecuzione
Riva del Garda
1998 >
Arie
/ 1a esecuzione
Milano, Teatro Manzoni
>
Nessuno
/ 1a esecuzione
Milano, Teatro di Porta Romana
II / opere
33
Ludovico Einaudi
Rebus
per ochestra 1981 >
Per vie d'acqua
/ 1a esecuzione
Rovereto
1982 >
Rondò
/ 1a esecuzione
Roma, Foro Italico
1984 >
Altissimo
/ 1a esecuzione
Minnesota, Saint Paul
1985 >
Crossing
/ 1a esecuzione
Siena, Montepulciano
1988 >
Contatti
/ 1a esecuzione
Milano
1995 >
Chatrang Overture
/ 1a esecuzione
Milano
>
Salgari suite from the ballet
/ 1a esecuzione
New York, Lincoln Center
1997 >
Selim Firenze
34
II / opere
/ 1a esecuzione
teatro e danza 1983 >
Sul Filo di Ofeo
Ludovico Einaudi
Rebus
/ 1a esecuzione
Firenze
1988 >
Time Out
/ 1a esecuzione
Alessandria
1991 >
The Emperor
/ 1a esecuzione
New York, Lincoln Center
1993 >
Salgari
/ 1a esecuzione
Verona, Teatro Filarmonico
1997 >
Edgar Allan Poe
/ 1a esecuzione
Milano, Teatro Porta Romana
concerti 2010/11 >
Notte della Taranta
M째 Concertatore
Lecce, Melpignano
II / opere
35
Ludovico Einaudi
Rebus
colonne sonore 1988 >
Treno di panna
Andrea De Carlo
1994 >
Da qualche parte in cittĂ
Michele Sordillo
1996 >
Acquario
Michele Sordillo
1998 >
Giorni dipari
Domnick Tambasco
Aprile
Nanni Moretti
1999 >
Fuori dal mondo
Giuseppe Piccioni
2000 >
La vita altrui
Michele Sordillo
2001 >
Alexandria
Maria Iliou
>
Le parole di mio padre
Francesca Comencini
>
Luce dei miei occhi
Giuseppe Piccioni
Dottor Zivago (fiction tv)
Giacomo Campiotti
>
2003 >
36
II / opere
2004 >
Ovunque sei
Michele Placido
>
Fame chimica
Paolo Vari
>
Sotto falso nome
Roberto Andò
2006 >
This is England
Shane Meadows
2010 >
La fine è il mio inizio
Jo Baier
2011 >
Quasi amici
Olivier Nakache e Éric Toledano
Ludovico Einaudi
Rebus
UrbanPost.it / Musica - Recensione di Mattia Preziuso.
Per la loro profondità, molte composizioni di Ludovico
sizioni. Si deve riconoscere a questo musicista il merito
Einaudi sono state scelte come colonne sonore di
di aver accostato un pubblico giovane a un genere che
numerosi film. Il merito è dovuto della crescita arti-
appariva troppo colto e impegnativo e adatto solo a
stica del compositore, della sua curiosità verso generi
un target ristretto di ascoltatori. il genere classico è e
che potevano apparire lontani dal suo, come la musica
sa essere ancora attuale. La musica classica colpisce
elettronica e le musiche africane, che Einaudi ha fuso
ancora: ecco qual è l’insegnamento più importante di
brillantemente con le note classiche in diverse compo-
questo grande compositore.
II / opere
37
03
•
Interviste
Ludovico Einaudi
Rebus
la forma delle emozioni
02/
40
Ho incontrato Ludovico Einaudi presso
l'Hotel
Wagner
di
Palermo, in occasione del suo recente concerto insieme
01/
Mittente / Interlocutore
Onda Rock > Francesco Ferretti
Qual è stato il suo primo approccio al pianoforte?
all'Orchestra Sinfonica Siciliana.
Mia madre suonava il piano, così io ho cominciato da
Quanto segue è il resoconto
bambino. Se ripenso ai miei primi studi, devo confes-
di oltre un'ora di avvincente
sare che l'approccio iniziale con lo strumento non è
conversazione con il pianista
stato molto gratificante: avevo un maestro che forzava
e compositore torinese che,
sempre la mia natura e non era mai contento di ciò che
ripercorrendo anche le tappe
facevo. Nell'accostarsi a uno strumento musicale, biso-
della propria carriera, offre un
gna seguire le proprie inclinazioni: è necessaria una base
quadro complessivo del suo
tecnica comune, ma il buon maestro è quello che pro-
rapporto con l'arte dei suoni.
muove la natura specifica di ogni allievo.
Lei come scoprì la propria natura più autentica? Sin dall'inizio, io non ho mai desiderato di fare l'inter-
mento dettato da un'urgenza espressiva, non sapevo
prete di musica classica; la mia scelta nella musica si
se avrebbe avuto risonanza: di certo, non mi sarei mai
orientò piuttosto verso l'aspetto creativo, e con que-
immaginato di trovarmi, quindici anni più tardi, nei tea-
sto obiettivo poi studiai composizione. Però mi resi
tri più importanti del mondo. Guardandomi indietro,
conto che la composizione da sola non mi bastava: il
per alcuni versi posso dire che la mia dimensione l'ho
solo lato teorico-intellettuale mi faceva sentir limi-
trovata dis-imparando ciò che mi avevano insegnato in
tato; a me piaceva il lato concreto, il "fare musica".
passato. Oggi al piano non so suonare "tutto", e non mi
Così, a un certo punto cominciai a scrivere musica
interessa saper suonare tutto; ma ciò che suono lo fac-
per piano e a eseguirla personalmente. Fu un esperi-
cio al meglio: è la mia firma, la mia musica.
III / interviste
03/
04/
In che modo la sua musica ha acquistato quelle connotazioni "popular" che la fanno apprezzare anche al pubblico refrattario alla "classica"? Anche in questo caso, la
sempre amato, tutte quelle esperienze
svolta fu al termine dei
musicali che mi hanno formato e poi
miei studi di composi-
accompagnato nel corso della mia vita:
zione. In quel momento,
a partire dalle canzoni popolari francesi
mi trovai stretto nella
che mi faceva ascoltare mia madre da
cornice della "classica"
bambino; poi i Beatles e Rolling Stones
contemporanea: un luogo
che scoprii grazie a mia sorella; in
chiuso, per soli addetti
seguito l'approccio alla musica jazz,
ai lavori, in cui le mie
l'approfondimento di altre culture gra-
passioni musicali sareb-
zie al viaggio in Africa; la musica elet-
bero
escluse.
tronica che ho esplorato collaborando
Mi sentii soffocare. Decisi
con i fratelli Lippok; fino alla più recente
allora di intraprendere
esperienza de La notte della Taranta, in
un'altra strada, aprendo
Puglia, in cui ho invitato parecchi artisti
le porte a ciò che ho
provenienti da culture diverse.
rimaste
Anche alcuni grandi del passato dialogavano con la musica popolare... La musica di Chopin era
secondo me, è una cosa molto bella,
intrisa di melodie popo-
non trovo ragione valida per rifiutare
lari, così come quella di
alcuni aspetti del linguaggio musicale
Mozart o di Stravinsky.
comprensibili a un ampio numero di
Il fatto di essere par-
persone e capaci di muovere emozioni.
tecipe
linguaggio
Io stesso ho ripreso quelle esperienze
un'epoca
che mi hanno emozionato, per restituirle
del
collettivo
di
permette alla musica di
al pubblico a modo mio.
Ludovico Einaudi
Rebus
Il mio alfabeto musicale si nutre di tutto ciò: la musica popolare è il sangue che scorre dentro le mie vene.
essere compresa da tutti:
III / interviste
41
Ludovico Einaudi
Rebus
05/
06/
Un termine associato con frequenza alla sua musica è "minimalismo". Si ritrova nella categoria? Le sembra ancora attuale? Mi sembra una parola che appartiene
negazione di tutto da parte dell'avanguardia, ci furono grandi capo-
ormai alla storia. Di sicuro ha avuto un
lavori all'interno della popular music: nel corso degli anni '60, ancora
significato importante con i maestri del
nel periodo clou della musica d'avanguardia, i Beatles scrivevano
minimalismo americano, come Steve
alcune melodie stupende. Dicendo questo, non voglio negare il valore
Reich e Philip Glass, che recuperarono
di alcune esperienze di ricerca che sono state importanti in un periodo
quegli elementi musicali messi al bando
storico; altrettanto storicamente, il minimalismo ha avuto importanza
dal mondo dell'avanguardia, in cui tutto
come risposta antagonista, riportando in vita quei valori che erano
era stato rinnegato. Loro furono i primi a
stati messi da parte. In tempi più recenti, poi, c'è stata una corrente
riportare all'interno della musica quegli
di autori fatti rientrare nella categoria del "minimalismo", nella quale
elementi che in fondo ci sono da sem-
ogni tanto vengo inserito anche io in modo piuttosto improprio. Certo,
pre, a cominciare da ritmo, armonia e
magari in un mio albero genealogico potrebbe esser incluso anche il
melodia. Non va anche dimenticato il
minimalismo; ma sono presenti altre parentele che mi hanno condotto
fatto che, contemporaneamente alla
a risultati alquanto diversi.
Durante la scrittura di un brano, come vive il rapporto tra tradizione e innovazione? Come
un
equilibrio
difficile
da
raggiungere.
Nell'utilizzare l'armonia e la melodia si presuppone sempre una tradizione; è stata scritta una tale quantità di musica che, comunque ci si muova, si finisce per toccare le relazioni storiche: diventa quasi un gioco che si intrattiene con la memoria del passato. Spesso avverto un conflitto interiore, come un dialogo interno alla creazione tra un moto naturale espressivo e un aspetto critico: quest'ultimo è anche necessario, ma non deve sottomettere il primo, altrimenti la musica non scaturisce più in modo spontaneo.
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III / interviste
07/
Come si colloca tra Classicismo/forma e Romanticismo/emozione? I compositori romantici sono quelli che
geometrie musicali, avrei
hanno scardinato progressivamente le
fatto un altro mestiere.
forme, ma queste ultime sono sempre
Il giusto mezzo è l'equi-
presenti, pur se meno squadrate rispetto
librio tra le due compo-
al Settecento. La forma è un aspetto
nenti, poiché la musica
indispensabile in musica, perché offre
non è emozione pura, ma
la direzione. Ovvero, funziona come
nemmeno soltanto geo-
un'impalcatura: può diventare anche
metria: è piuttosto l'in-
invisibile, ma tiene in piedi l'architettura.
treccio tra l'emozione e la
Ad esempio, nelle canzoni c'è sempre
geometria. Questo è ciò
la forma-canzone: può essere elabo-
che provo quando ascolto
rata, smontata, ma è presente anche
Bach: quella che appare
nei brani più sperimentali, come alcuni
come perfezione ingegne-
dei Radiohead. D'altro canto, l'attenzione
ristica e numerica si rivela
per la forma non può diventare fine a
connessa con la spiritua-
stessa: ci nutriamo di musica per nutrire
lità e la sfera emotiva.
lo spirito, e in questo io credo profon-
Così, la musica raggiunge
damente. Se fossi interessato solo alle
il massimo risultato.
III / interviste
Ludovico Einaudi
Rebus
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Ludovico Einaudi
Rebus
08/
Che rapporto c'è tra il mondo dei suoni e l'evocazione di certe "immagini"? Mi riferisco pure ai titoli dei brani... Ci sono varie possibilità. Un album come Le Onde era ben
scura". In altri casi, invece, come in "Divenire", lo spunto
lontano da quella che potrebbe essere la rappresen-
può nascere da un tema più generale, suggerito magari
tazione di una "cartolina del mare"; lo spunto mi venne
da diverse letture di poesia o filosofia che conduco in
dalla lettura di un libro di Virginia Woolf: lì ritrovai l'idea
un certo periodo. Spesso, assegno i titoli in un secondo
dello scorrere del tempo nell'arco di una giornata, il
tempo: li metto a confronto per trovare un equilibrio
senso ciclico di ripetizione delle onde che continuano a
complessivo, come se mettessi a posto una poesia.
battere a riva, seguendo le onde interiori della protagonista, segnata da gravi forme di depressione alternate a momenti di esaltazione. Tutti questi elementi si prestavano bene a esser investigati musicalmente; alcuni titoli furono poi estratti da pagine del libro, come "La linea
09/
Quali suoi lavori, oltre "Le Onde", le sembrano più completi? Credo che abbiano tutti una loro fisionomia specifica, magari con la prevalenza di alcuni aspetti o altri: alcuni lavori sono più ricchi di significati anche da un punto di vista concettuale, altri meno. Ad esempio, l'album Una Mattina aveva meno pretese filosofiche e lo considero più come una raccolta di brani; ciò non toglie che musicalmente mi piace e continuo ancora a eseguirlo. Un lavoro come Nightbook, insieme all'aspetto musicale, rivela una maggiore potenzialità nell'idea più ricca, così come forse anche Divenire. I Giorni è legato a un viaggio, e ricorrono alcuni elementi, come la "melodia africana": nel complesso ha un suo intreccio riuscito, che mi ricorda un bel momento della mia vita.
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III / interviste
"Less is more", è un principio che investigo da vent'anni, anche se non sempre ho seguito soltanto quello.
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Quali sono i compositori che sente affini e che ascolta?
Ludovico Einaudi
Rebus
Vorrei realizzare un progetto, rivolto ai giovani che si approcciano al pianoforte.
Potrei ricordare Arvo Pärt o il tedesco Max Richter, che è davvero interessante. Un album che recentemente mi ha colpito, anche per l'analogia con il titolo del mio Nightbook, è Night Song di un autore norvegese. Per quanto riguarda il minimalismo americano, non è frequente che lo ascolti. Philip Glass ha talmente investigato il proprio mondo sonoro che è difficile che mi sorprenda ancora; con l'eccezione delle colonne sonore: ho apprezzato molto quella che ha composto per Sogni e delitti di Woody Allen.
Ultima domanda >
11/
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Qual è la svolta più significativa nell'era di internet e youtube?
Quali sono i primi nomi se pensa alla musica rock e dintorni? Innanzitutto tre album dei Radiohead: The Bends, Ok Computer e Kid A. Li ho ascoltati talmente tanto che ormai li conosco a memoria! Poi amo i Beatles, i Rolling Stones ai tempi di Brian Jones, i primissimi Pink Floyd, in
In passato come oggi, il mezzo ha sempre influenzato
particolare la canzone A Saucerful of Secrets. Non posso
la musica. Negli ultimi anni si tendono a smembrare gli
tralasciare di citare anche Hendrix, Cream, The Who... c'è
album e siamo tornati ad un'epoca di brani singoli. Il che
stato anche un periodo che ho ascoltato King Crimson,
non è affatto un male: mentre nell'era del cd spesso si
Yes e affini. Poi la stagione degli anni Ottanta è stata
inserivano tracce soltanto per riempire lo spazio del for-
quella che mi ha disorientato. Un disco per me molto
mato-album, negli anni del singolo c'erano capolavori
importante, perché mi ha riavvicinato al rock, è stato
in tempi ridotti. Oggi, la forma dei 3-5-6 minuti è ancora
The Joshua Tree degli U2, gruppo che ho continuato ad
una cornice entro cui si possono dire molte cose.
amare in Achtung Baby.
III / interviste
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Ludovico Einaudi
Rebus
la vera natura di ludovico
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La sua musica affonda le radici nella tradizione classica con l’innesto di elementi derivati dalla musica pop, rock,
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Nuove dissonanze > Davide Matranga
Quali sono le condizioni del fare cultura, e nel suo caso musica, oggi?
folk e contemporanea, come
Le scelte del nostro Paese vanno in dire-
della cultura. Io ho la
recita la sua pagina personale
zione opposta alla cultura. L’Italia è ai
fortuna ed il privilegio
su internet. Le sue melodie,
primi posti in negativo rispetto ai fondi
di lavorare dappertutto.
profondamente evocative e
per questo settore. La cultura è il futuro
Questo divario lo vedo
di grande impatto emotivo, lo
della coscienza della persona e per que-
molto, nella serietà di chi
hanno reso oggi uno degli ar-
sto andrebbe sostenuta e diffusa. Le
lavora in questo settore,
tisti più apprezzati e richiesti
nuove generazioni non possono essere
nei teatri, nelle istituzioni
della scena europea.
prive di conoscenza, senza l’esperienza
degli altri Paesi.
Alla luce di quanto ha detto, quali sono i Paesi dove si trova terreno fertile per fare cultura? Germania, Francia, Inghilterra sono i paesi che conosco meglio. Ma anche Belgio e Olanda, dimostrano grande qualità e serietà. Lì funziona tutto perfettamente
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Mittente / Interlocutore
03/
Perché, dunque, la musica è così importante?
senza particolari “magie”. Tutto ciò, da un certo punto
La musica ha maggiori capacità di
di vista, qui fa perdere l’entusiasmo. E questo spiega
“entrare” in ciascun individuo, offrendo
perché sono in tanti che poi decidono di andarsene.
emozioni che le altre forme di arte forse
Non va tralasciato quanto sia, poi, incredibile che nelle
non riescono a dare completamente. Non
scuole si studi Manzoni ma si sconosca Beethoven o la
che non le diano, ma forse la musica rie-
musica in generale.
sce ad andare più a fondo.
III / interviste
04/
Qual è il segreto del “fenomeno Einaudi”?
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Qual è il consiglio per chi si avvicina al mondo della musica?
Penso che il mio obiettivo espressivo –
Il mio insegnate “forzava” sempre un po’ la mia natura,
musicale nasca dal fatto che mi sentissi
non era mai soddisfatto, Io invece penso che quando
stretto dentro alla camera della musica
una persona si avvicina ad uno strumento deve trovare
classica, mi sembrava di soffocare, cre-
una relazione in base a quella che è la propria natura.
devo si trattasse di qualcosa di chiuso.
Sì, ci vuole anche un’evoluzione “tecnica”, ma al tempo
Ho aperto le porte a tutto quello che ho
stesso non si può non tenere conto della stessa natura
sempre amato. La mia musica si nutre di
del singolo individuo. Sono tante le componenti in
tutto ciò, della musica popolare in gene-
gioco. Un buon insegnante deve far trovare al proprio
rale. E questo, in un certo senso, è molto
allievo la giusta via, il giusto approccio: permettere
semplice così come accadeva per musi-
ad ognuno di far sviluppare la propria individualità.
cisti come Chopin o Mozart, perché così
Poi l’allievo deve comunque essere sempre tenace e
facendo si rimane dentro al senso della
costante, è bene fare qualcosa ogni giorno, non perdere
musica di un’epoca. Così ho ripreso tutte
mai il ritmo. Nel mio caso, ho cercato la mia dimensione
le esperienze e le ho messe in pratica con
e l’ho trovata.
Ludovico Einaudi
Rebus
la mia musica.
Ultima domanda >
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Come sta cambiando la musica oggi? Con internet molte cose stanno cambiando, ma non tutto. Si tende comunque a smembrare gli album, c’è una maggiore attenzione ai singoli brani. Nell’era
Non mi interessa suonare tutto, ma fare solo quel che mi piace fare e farlo bene.
del vinile si facevano veri capolavori che però erano poi destinati a durare meno.
III / interviste
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Ludovico Einaudi
Rebus
la musica... del cervello
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Mittente / Interlocutore
Style.it > Sara Ficocelli
Pochi artisti vantano un curriculum ricco di riconoscimenti come Ludovico Einaudi, torinese che malgrado il successo internazionale ancora fatica ad allontanarsi dalle colline del Piemonte, il nido sacro dove vengono concepite e si schiudono tutte le sue composizioni. Ultimamente lo ha fatto, ad esempio, per raggiungere il Brain Forum di Milano per suonare, ospite insieme al neuroscienziato Robert Zatorre, la "musica del cervello".
La musica del cervello. Il suo quale preferisce?
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Non tutti i cervelli sono adatti a una musica di questo tipo...
Io adoro quella che penetra dentro, che
Esistono menti più adatte di altre a comporre e ad ascol-
tocca il cuore e la mente in profondità, che
tare. Dipende dalle contingenze, dall'imprinting che si ha
fa riflettere e che ci stacca dalla realtà.
quando si nasce, ma anche dalle esperienze che si fanno.
E quali caratteristiche deve avere un cervello per capire e creare buona musica? Deve essere onirico. Una mente astratta, vagabonda, capace di immergersi in se stessa e di estraniarsi. Da piccolo mi prendevano in giro perché, dopo un po', quando qualcuno mi parlava, io mi "allontanavo". Col tempo non ho perso questa caratteristica, ma l'ho utilizzata per dar sfogo alla mia creatività.
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E quindi anche adesso la prendono in giro? Certamente! Mi succede soprattutto nelle situazioni collettive e dispersive, quando intorno a me si creano discussioni che non mi coinvolgono a pieno. Mi distraggo, ecco tutto. E un po' questa cosa mi piace.
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III / interviste
05/
E quando compone, racconta quel che in quei momenti non riesce a dire?
Ludovico Einaudi
Rebus
Sì, credo di sì. Io scrivo sia per me che per gli altri. Provo una gran soddisfazione quando riesco a soddisfare un mio bisogno interiore, che è magari quello di "parlare" attraverso la musica, e al tempo stesso a creare qualcosa in grado di piacere anche agli altri. La condivisione è fondamentale, quando di tratta di musica.
06/
Quindi secondo lei la musica serve più per riflettere, che per divertire... Io credo che la musica sia il più straordinario strumento di riflessione che abbiamo. La messa in moto di qualcosa. Un potenziale del genere non può andare sprecato alla voce "divertimento", sarebbe riduttivo.
07/
La musica ha dunque una funzione etica, secondo lei? Assolutamente sì.
Ultima domanda >
08/
Avrebbe mai immaginato, da bambino, che un giorno la sua mente vagabonda sarebbe diventata una risorsa? Assolutamente no.
III / interviste
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•
Rebus
Le onde
5' 05''
album “Le onde”
Nefeli
album “Eden Roc”
4' 20''
I giorni
6' 03'' album “I giorni”
Una mattina
album “Una mattina”
3' 23''
Primavera
album “Divenire”
7' 25''
Indaco
5' 22''
album “Nightbook”
Time lapse
5' 35''
album “In a time lapse”
Contatti www.ludovicoeinaudi.com Agente musicale - Italia Titti Santini - General Manager Ponderosa Music & Art titti@ponderosa.it
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