DALLE SCUOLE
Storie di quarantena Bambini di classe terza
Che brutto scherzo ci ha fatto questo virus Sono trascorsi quasi quattro mesi dall’inizio di questo periodo molto strano. Dalla sera alla mattina mi sono ritrovato chiuso in casa con la mia famiglia senza poter uscire e fare tutto ciò che ho sempre fatto. Per ben due mesi non ho potuto vedere i miei nonni, cugini, zii e amici. La scuola è stata chiusa totalmente. In casa sentivo la mamma e il papà che parlavano di quello che stava succedendo nel mondo e quando c’era il TG lo seguivo anche io per cercare di comprendere. Ho capito che si era diffuso questo strano virus e faceva ammalare una marea di persone ed alcune purtroppo morivano. All’inizio mi sembrava bello stare a casa, ma con il passare dei giorni ho capito che mi mancavano la scuola, gli amici e le maestre. Sono mesi che non vedo il mio amico Daniel e i giochi che facevamo alla ricreazione, al momento sono ricordi. Da tre settimane siamo un po’ più liberi di uscire, ma sempre con la mascherina e con le distanze di sicurezza. Ho potuto finalmente rivedere i nonni e giocare dopo tanto tempo con Francesco. Ci siamo raccontati tante cose come fanno i grandi ed ora ci vediamo tutti i giorni. Anche se ho ancora paura di questo virus, spero che i dottori trovino presto un vaccino e di ritornare alla mia vita normale. Alessandro - classe 3A
DAD come papà? Ricordo che all’inizio di marzo ci hanno detto che la scuola sarebbe rimasta chiusa per un po’ per colpa del CoronaVirus. Io mi sono sentita triste, ma le maestre ci hanno rassicurato dicendo che avremmo continuato a studiare grazie alla DAD. All’inizio non capivo perché dovessimo studiare col papà (perché in inglese dad si traduce papà) poi ho capito che questa parola significava DIDATTICA a DISTANZA. In pratica vuol dire far lezione stando lontani e salutare i nostri amici e i nostri insegnanti in video chiamata. Subito la DAD non mi è piaciuta per nulla: non capivo cosa dovevo fare e soprattutto non ci vedevamo tra di noi. Poi le cose sono un po’ un po’ cambiate: i maestri hanno preparato un’ app che si chiama classroom e sono riusciti ad organizzarci per fare delle videochiamate. Questo mi è piaciuto un po’ di più perché finalmente ho potuto vedere e parlare con i miei amici e con i maestri. Non vedo l’ora, però, che tutto torni alla normalità, vorrei rigiocare con i miei amici, fare gite insieme, guardare film e soprattutto fare lezione assieme alle maestre per sentire le loro risate, le loro sgridate e le loro carezze. Matilde - classe 3A
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