Conclave

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Di: Stefano e Piergiorgio.

Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "(chiuso) con la chiave". Usualmente indica sia la sala in cui si riuniscono i cardinali per eleggere il nuovo papa, sia la riunione vera e propria. L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli in condizioni di decidere al piÚ presto chi eleggere a nuovo pontefice, che fu papa Gregorio X.

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Le fasi del conclave Il giorno fissato per l'inizio del conclave, tutti i 120 cardinali che compongono il collegio elettorale (con esclusione dei cardinali ultra ottantenni), si riuniscono nella basilica di San Pietro dove celebrano la Missa pro eligendo Romano Pontifice. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori si recano in processione verso la Cappella Sistina dove è stata montata la stufa nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori e verrà dato, attraverso i segnali di fumo, una fumata nera per ogni avvenuta votazione, fino a quando non verrà raggiunto il quorum previsto, ( maggioranza pari ai 2/3 dei votanti) che è indicato all'esterno con una fumata bianca. Giunti nella cappella il cardinale decano pronuncia per tutti gli elettori il giuramento.

Inizia lo scrutinio: Nel caso in cui le elezioni inizino il pomeriggio del primo giorno di conclave, vi sarà un solo scrutinio. I giorni seguenti vi saranno due scrutini al mattino, due al pomeriggio, fino all'elezione del nuovo papa. Ciascun scrutinio si divide in tre fasi: 1. Antescrutinium 2. Scrutinium vere proprieque 3. Post-scrutinium Questa prima fase prevede che i cerimonieri preparino e distribuiscano due o tre schede a ciascun cardinale elettore. Ciascun cardinale elettore dispone di una scheda di forma rettangolare, con riportata la scritta « Eligo in Summum Pontificem » 7


sotto la quale ognuno scrive il nome del cardinale a cui intende dare il suo consenso per l'elezione a Romano Pontefice. Quindi uno cardinale alla volta si reca presso l’urna, e pronuncia il giuramento: « Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto. » Deposita la scheda e torna al proprio posto. Compiute le operazioni di voto si procede alle operazioni di spoglio.

Post-scrutinium Quest'ultima fase comprende il conteggio dei voti e il bruciamento delle schede nella stufa. Elezione e proclamazione del nuovo pontefice Se un candidato riceve un numero di voti pari o superiore a due terzi del numero totale dei votanti, l'elezione di questo candidato a pontefice è canonicamente valida. Il decano o il vice decano oppure il primo cardinale dei cardinali vescovi si rivolge all'eletto dicendogli: « Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? » e, alla risposta affermativa, soggiunge: « Come vuoi essere chiamato? »

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Il candidato risponderà con il nome pontificale. Dopo l'accettazione si bruciano le schede facendo in modo che da piazza San Pietro possa vedersi la classica fumata bianca. Stanza delle lacrime Al termine del conclave, il papa neoeletto si ritira nella "Stanza delle lacrime", ovvero nella sacrestia della Cappella Sistina, per indossare per la prima volta i paramenti papali con i quali si presenterà in pubblico dalla Loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro. Il nome di tale luogo deriva dal fatto che, si presume, il pontefice scoppi in lacrime per la commozione e per il peso della responsabilità del ruolo che è chiamato a svolgere. Preghiera per il nuovo Pontefice e ossequio dei cardinali Dopo la vestizione con i paramenti papali, il neoeletto ritorna nella Cappella Sistina e siede alla cattedra. Il cardinale decano invita il nuovo Papa, «eletto alla Cattedra di Pietro», a rileggere il testo di Matteo 16,13-19, con il quale Cristo promise a Pietro e ai suoi successori il primato del ministero apostolico. Dopo la lettura evangelica e la preghiera per il nuovo Papa, i cardinali si accostano al Sommo Pontefice per prestargli l'atto di ossequio e di obbedienza. Infine viene intonato il canto del Te Deum. A questo punto il conclave è ufficialmente terminato. Il cardinale protodiacono si affaccia quindi dalla loggia della Basilica di San Pietro e dà l'annuncio della nuova elezione con l'Habemus papam; lo seguirà il nuovo pontefice, 9


preceduto dalla croce astile , che impartirĂ la solenne benedizione Urbi et Orbi.

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