This story is not an Instagram Stories

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Mia figlia Margherita che è cresciuta vedendomi partire e tornare dai luoghi più sperduti della terra, tenendo in mano l’ennesima mia foto sorridente in mezzo a una masnada di bambini dell’altro mondo, guardandomi negli occhi era solita dire:

“Pa, sai che dovresti fare? Aprire un orfanatrofio”.

Nell’anno di grazia 2022, dopo gli interminabili mesi della pandemia e alla fine del mio contratto con la Cei, insomma nell’anno in cui avrei dovuto pensare seriamente al mio futuro, ho pensato che fosse meglio pensare a quello di 82 bambini orfani del Madagascar.

Ho chiesto la benedizione dei miei tre figli e abbiamo regalato un terreno con 11 casette, un pozzo e un orto a un piccolo gruppo di suore capeggiate da suor Claudine. A Fianarantsoa, nella regione più povera dell’isola.

Poi le abbiamo ristrutturate, dipinte di colori allegri, arredate e aperte a una combriccola di bambine e bambine da zero a tredici anni.

Ho fatto tante campagne per raccogliere i fondi per le giuste cause e ora devo inventarmi qualcosa per sostenere Izahay Dia!

Spero che da lassù, qualcuno mi infili nelle tasche ancora qualche buona idea.

This story is not

an Instagram stories.

A presente

Siamo in Madagascar, nella periferia di Fianarantsoa, la terza Qui siccità, pandemia e le conseguenze della guerra in Ucraina,

memoria.

terza città più grande del Paese. Ucraina, stanno rendendo la vita disperata.

I’m not a

I bambini, anche piccolissimi, finiscono in strada o impiegati Abbandonati a loro stessi.

impiegati come schiavi.

A 7-year-old girl

Molte bambine orfane sono vittime di abusi sessuali e sfruttamento.

sfruttamento.

shouldn't feel old.

Abbiamo attraversato il giorno e la notte, le strade, i villaggi, di sfruttamento e violenza.

Ogni volta una storia, un volto, un nome diverso. Siamo riusciti

Salva

con nome.

villaggi, le piantagioni, i luoghi in cui sapevamo esistessero delle situazioni

riusciti a salvare più di ottanta bambini.

Home

Una casa. Questa la nostra prima idea: un rifugio per i più

Un piccolo villaggio che ha anche un grande refettorio, un

piccoli, i più fragili, i più soli. Poi di case ne abbiamo costruite 11. forno, due pozzi, un orto, un piccolo allevamento di galline e maiali.

Aina, 5 years,

Molti dei bambini, prima di arrivare nel nostro villaggio, non Quasi tutti sono arrivati senza nemmeno un paio di ciabatte

1st bed.

non avevano mai dormito in un letto o mangiato seduti a un tavolo.

ciabatte e senza aver mai ricevuto nemmeno una carezza.

Face.

Fino ad oggi, abbiamo accolto 82 bambini, il più piccolo ha L’organizzazione del villaggio è nelle mani di 8 suore di un e un giardiniere che si occupa dell’orto.

Book.

ha pochi mesi, il più grande 13 anni. Vivono, giocano e studiano. Felici. piccolo ordine e di 12 ragazze. Ci sono poi un guardiano

The storm

Con noi ci sono anche 6 giovani ragazze madri vittime di violenza si prendono cura anche degli altri piccoli come se fossero loro.

is over.

violenza sessuale e domestica, che oltre ad occuparsi dei loro figli loro. E i bambini si aiutano l’uno con l’altro, come fratelli e sorelle.

Noi Siamo!

È così che si chiama il nostro villaggio. È il grido silenzioso oggi sui loro sorrisi.

Hizahay Dia!

di questi bambini. Ieri lo potevi leggere sui loro sguardi impauriti e seri,

Ti aspettiamo

Una piccola casa del villaggio è dedicata ai volontari che vorranno E ai donatori, che potranno toccare con mano il risultato della

proprio qui.

vorranno venire a scoprire una parte di Africa e di loro stessi. della loro generosità.

Questo non è che l’inizio.

Realizzato il villaggio, dobbiamo riuscire giorno per giorno orti sociali per chi non riesce a sfamare i propri figli, il microcredito una mensa aperta a tutti i bambini che non siamo riusciti ad

Continuiamo a sognare.

a mandarlo avanti. Ma vogliamo continuare a immaginare progetti: microcredito per aiutare le donne sole ad avviare un’attività commerciale, ad accogliere, una scuola di musica e recitazione.

Diventa

Insieme possiamo continuare a soffiare via le nuvole nere Puoi farlo con una donazione o contattandoci per partecipare Nel container spediamo beni di prima necessità e poi zainetti giocattoli, pannolini, strumenti musicali, medicine, biciclette.

Diventa vento.

dal loro cielo. Aiutaci a far vivere e crescere il villaggio. partecipare alla raccolta che ogni tre mesi organizziamo. zainetti per la scuola, spazzolini da denti, divise da calcio, vestiti, scarpe, biciclette.

facile.

raccolta fondi o dei materiali ha la certezza assoluta che ogni singolo

modo che più ti assomiglia.

Hizahay Dia!

Is a project

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Concept: SMP+

Tex ts: Stefano Maria Palombi

Photographer: Stefano Maria Palombi

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