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Protezione passiva contro il fuoco
gallerie&tunnelling
PROTEZIONE PASSIVA CONTRO IL FUOCO
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L’ARTICOLO DESCRIVE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA GALLERIA FERROVIARIA SAN GIACOMO DI PERTINENZA DELLA RETE RFI DI TRIESTE. IN PARTICOLARE, VENGONO DETTAGLIATI GLI INTERVENTI DI PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO DELLE STRUTTURE DELLA VOLTA, REALIZZATI CON INTONACO ANTIFUOCO ISOLATEK TYPE MII
DESCRIZIONE DELLA GALLERIA E DELLE INDAGINI PRELIMINARI
Il tunnel San Giacomo fa parte della tratta ferroviaria ServolaTrieste Campo Marzio, di pertinenza della Direzione Territorale RFI di Trieste; trattasi di infrastruttura sotterranea di lunghezza approssimativa di circa 860 m, attualmente in disuso e realizzata negli anni Settanta.
1. Vista interna della galleria 2. Il tracciato della galleria 3. Lo schema delle progressive della galleria
Il programma d’intervento di manutenzione straordinaria atto alla rimessa in servizio della galleria comprende, tra le altre operazioni previste, anche l’adeguamento della resistenza al fuoco della struttura portante della volta costituita: • nel tratto compreso tra le progressive 0-575 m (sezioni da 1 a 6), da centine metalliche inglobate a modi riempimento in un getto in calcestruzzo di spessore variabile (45/75 cm).
L’aspetto esterno del paramento risulta in questo tratto analogo a una volta in c.a.; • nel tratto compreso tra le progressive 575-863 m (sezioni 7 e 8), da una volta in calcestruzzo armato (spessore 35/50 cm).
In particolare, la progressiva 0 m della galleria corrisponde all’innesto della stessa in un altro tunnel ferroviario di maggiori dimensioni, mentre la progressiva 863 m corrisponde al termine del tratto in sotterraneo della linea. La galleria è stata oggetto di uno studio preliminare atto a verificarne l’intrinseca resistenza al fuoco, che si è articolato in una prima fase di indagine in opera tramite pacometro/georadar eseguita al fine di determinare lo spessore del ricoprimento delle centine metalliche portanti, i copriferri presenti, nonché il grado di conservazione del paramento in calcestruzzo. Partendo dai risultati dello studio effettuato, la seconda fase ha visto l’esecuzione di una verifica analitica della resistenza al fuoco della struttura della galleria, qualora sottoposta ad incendio secondo il programma termico standardizzato RWS, descritto anche dalla Norma italiana UNI 11076.
La valutazione tecnica effettuata dal Progettista ha permesso di riscontrare la non conformità della resistenza al fuoco strutturale del paramento in alcuni tratti della galleria; tale problematica è stata rilevata in particolare nelle porzioni con basso ricoprimento di calcestruzzo delle centine metalliche e nel tratto con volta completamente in c.a.; in tali tratti il parametro non è risultato essere in grado di garantire la classe R 120 di resistenza al fuoco secondo curva RWS, come previsto dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 Ottobre 2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”. La conclusione di questa prima fase di indagini in opera e analisi ha riportato quindi la necessità di un intervento di incremento della resistenza al fuoco strutturale della volta, per le progressive chilometriche della galleria comprese tra 0 e 182 m e tra 587 e 863 m, per un totale di circa 4.900 m2 di superfici.
LA SOLUZIONE TECNICA ISOLATEK TYPE MII
Per prevenire e scongiurare il collasso strutturale della galleria entro i termini temporali richiesti da progetto e garantire i massimi livelli di sicurezza, la soluzione tecnica prescelta è stata l’utilizzo dell’intonaco antifuoco a base di cemento portland e vermiculite Isolatek Type MII, prodotto in Italia, su licenza della casa madre Isolatek International, da Perlite Italiana Srl. L’intonaco Isolatek Type MII, con il quale sono stati protetti milioni di metri quadri di superfici in tutto il mondo, è testato su strutture in calcestruzzo armato e su strutture in acciaio secondo i maggiori standard internazionali, pertinenti a curve incendio per fuoco da idrocarburi e per infrastrutture in sotterraneo: • Rijkswaterstaat (RWS) Curve; • ANSI/ UL 1709 Rapid fire test of protection Materials for Structural Steel; • ANSI/ UL 1709 Environmental Exposure Tests (Aging,
High Humidity, Industrial atmosphere, Salt spray, combined wet/freeze/Dry
Cycling, acid spray ad Solvent Spray); • BS 476, parte 20-21:1987
Appendix D Hydrocarbon
Heating conditions; • Gas Explosion test (3-bar
Blast overpressure); • ANSI/ UL 1709 Rapid fire test (following Gas Explosion); • ISO 22899-1 Determination of the resistance to Jet Fires of
Passive fire protection Materials; • ISO 22899-1 Jet Fire Test (following Gas Explosion). Il materiale presenta inoltre un’ottima resistenza in atmosfere aggressive, tipiche delle infrastrutture in sotterraneo e degli impianti chimici e petrolchimici.
4. Le curve di incendio normalizzate (in rosso la curva RWS) PROTEZIONE AL FUOCO
6. L’Isolatek Type MII
5A e 5B. Lo stato di progetto della sezione trasversale galleria progressiva 0 -182 m (5A) e 587-863 m (5B)
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7. La posa dell’intonaco Isolatek Type MII 8. La posa della rete Nervometal
Il Progettista ha previsto la posa dell’intonaco Isolatek Type MII in spessore pari a 35 mm, soluzione tecnica in grado di garantire, sulla base della documentazione sperimentale disponibile, una temperatura interfaccia tra protettivo e substrato in c.a. di circa 300 °C dopo 2 ore di esposizione a fuoco RWS. L’applicazione dell’intonaco Isolatek Type MII è stata effettuata previa posa di rete di rinforzo e porta intonaco Nervometal, assicurata al substrato in c.a. a mezzo tasselli metallici a espansione; l’utilizzo di tale rete è stato valutato necessario al fine di garantire un corretto grado di aggrappo del materiale protettivo al substrato, costituito in calcestruzzo armato che - benché in buone condizioni di conservazione generali - essendo in ogni caso risalente agli anni Settanta presentava localmente superficiali piccoli fenomeni di degrado. La posa del materiale protettivo si è svolta a cavallo dei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile 2019 (comprensivi di una pausa tecnica intermedia per circa due/tre settimane) di indicativamente 45 giorni lavorativi: l’applicazione è avvenuta con l’ausilio di carri ferroviari attrezzati con ponteggi utili al raggiungimento della volta e dotati di opportuni spazi di stoccaggio materiali e macchinari a servizio dell’applicazione, quali macchine intonacatrici, generatore, illuminazione e ventilazione. L’applicazione del materiale è stata effettuata dall’Impresa specializzata di posa TPF Snc in collaborazione con il General Contractor, l’Impresa Silvio Pierobon Srl; la fornitura dei materiali è stata eseguita dalla Società Perlite Italiana Srl. n
DATI TECNICI
Proprietà: RFI - Rete Ferroviaria Italiana SpA Impresa generale: Impresa Silvio Pierobon Srl Fornitura dei materiali: Perlite Italiana Srl Applicatore specializzato: Impresa TPF Snc Progettista resistenza al fuoco: Ing. Luigi Toffolon della ICOeng Srl (1) Ingegnere, Responsabile Tecnico-Commerciale della Divisione Sicurezza di Perlite Italiana Srl
9. Il carro ferroviario