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A TUTTA FIBRA
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CABLARE TUTTA LA VALLE D’AOSTA CON LA FIBRA OTTICA NON È UN LAVORO CHE SI IMPROVVISA: PER FARLO AL MEGLIO LA SOCIETÀ HERESAZ HA DECISO DI UTILIZZARE UN IMPIANTO MOBILE KIMERA K960
Cablare un’intera regione, per giunta in territorio completamente montano e con moltissimi paesi e borgate, non è un lavoro per chiunque. L’Impresa Heresaz Aurelio Snc si è costruita una propria storia iniziando a vendere materiali elettrici e a costruire impianti nel lontano 1963. Da allora è sempre cresciuta allargando il proprio campo d’azione fino alle costruzioni civili e industriali e alle opere di urbanizzazione. Oggi la Società conta un organico di quasi 40 persone e una visione a livello nazionale che la vede partecipe di un grande Consorzio operante in diverse regioni italiane. “Siamo sempre cresciuti - ci spiega Heribert Heresaz - senza mai tradire la nostra storia di impiantisti che ci ha permesso di affrontare ogni cantiere con la mentalità rigorosa che ci permette di puntare alla qualità. La Heresaz sta completando la realizzazione della rete di fibra ottica nel territorio della Valle d’Aosta per conto di Open Fiber. Si tratta di uno dei lotti di un maxi-appalto che ci siamo aggiudicati a livello di Consorzio e ci vede attivi contemporaneamente in più comuni della Valle”.
ESSERE AUTONOMI PER RISPETTARE I TEMPI
Il rispetto dei tempi, vista la complessità dell’appalto, è fondamentale per riuscire ad essere competitivi e a mantenere l’elevato standard qualitativo aziendale. L’autonomia nell’organizzazione del cantiere è quindi un must a cui non è possibile rinunciare. Le prescrizioni di Capitolato prevedono la chiusura delle trincee con calcestruzzo di colore rosso e la sua produzione deve seguire l’andamento del cantiere per garantire quella necessaria autonomia organizzativa che permetta di procedere speditamente. Per far fronte a questa lavorazione, la Heresaz Aurelio si è dotata di un impianto mobile Kimera K960 scarrabile montato su un autocarro Man TGS 41.500.
1. L’impianto mobile Kimera K960 della Heresaz è stato montato su un Man TGS 41.500 in allestimento scarrabile
2. Il Kimera K960 permette una completa autonomia rispetto a Fornitori esterni, con un notevole vantaggio in termini di efficienza e organizzazione
“Si tratta di una scelta strategica - ci illustra Heribert -, perché l’impianto ci permette di essere completamente autonomi da Fornitori esterni, potendoci organizzare molto meglio nel rispetto del cronoprogramma; lavoriamo in situazioni dove la logistica dei materiali è difficoltosa: vicoli e strade dove spesso si accede solo con mezzi molto compatti, Paesi lontani dagli impianti fissi di produzione del calcestruzzo, tempistiche legate alle difficoltà di avanzamento delle trincee. Essere autonomi significa trasformare queste difficoltà in punti di forza. Ed è quello che abbiamo fatto”. Il cantiere della Heresaz che abbiamo visitato si trova a Donnas, un Paese della bassa valle posizionato fra Pont SaintMartin - vera e propria porta della Valle d’Aosta - e Bard, famosa per il maestoso forte arroccato in una rocciosa strettoia naturale. “Donnas è un piccolo Paese facilmente raggiungibile, ma in realtà è in gran parte costituito da vicoli stretti dove, con la realizzazione delle trincee, è impossibile accedere con mezzi ingombranti. Rifornirci da un Produttore terzo significherebbe attendere la sua disponibilità, senza contare che, dovendo spesso gettare il calcestruzzo con un piccolo mezzo ribaltabile, dovremmo fare attendere a lungo l’eventuale autobetoniera pagando un sovrapprezzo per la sosta forzata. Lavorare nel contesto montano della Valle d’Aosta richiede esperienza sia gestionale che organizzativa e l’impianto di Kimera ci ha permesso di raggiungere questi obiettivi”. Il Kimera K960 ha delle caratteristiche che hanno convinto la Heresaz al suo acquisto. La produzione massima teorica è di 60 m3/ora con una produzione massima a pieno di carico di 9 m3 . Si avvale di due mescolatori in continuo di cui il primo posizionato in uscita dalle tramogge e il secondo che funge anche da elemento direzionale di scarico. “Abbiamo scelto il Kimera K960 per la presenza dei due mescolatori che ci permettono di avere un calcestruzzo confacente alle nostre aspettative - prosegue Heribert Heresaz -; infatti, tra gli elementi qualificanti ci sono l’interfaccia con l’operatore intuitiva e gestita tramite un monitor molto chiaro, una carpenteria convincente, soprattutto per una macchina scarrabile come la nostra, e un layout percepibile dall’esterno che ci permette di individuare in modo immediato eventuali anomalie. I nostri operatori si trovano a loro agio e questo è un fattore fondamentale per la produttività”. L’impianto mobile Kimera K960 ha una forte similitudine con impianti fissi dello stesso tipo, vista anche la collocazione del serbatoio del cemento, che ha una capacità di 3.000 kg, e quello dell’acqua, che ha una capacità di 2.700 l.
PAZIENZA, COSTANZA E CAPACITÀ TECNICA
In azione nel cantiere di Donnas, l’impianto K960 ha messo in luce tutte le difficoltà che i Tecnici della Heresaz incontrano ogni giorno. Spazi di manovra “al centimetro”, strade strette, ripide e tortuose, tempi di scarico lunghi per portare il calcestruzzo nella zona di copertura delle trincee dovuti all’impiego, in questo cantiere, di un piccolo mezzo di trasporto. La gestione di cantieri di questo tipo richiede molta capacità tecnica ma, al contempo, altrettanta pazienza e costanza.
Il ciclo di carico e scarico richiede un certo tempo dovuto al tragitto per arrivare nella zona preposta. La miscelazione del calcestruzzo, una volta impostati i parametri, permette di amalgamare in modo uniforme anche i pigmenti rossi richiesti dal Capitolato d’appalto in modo che si sappia, nel caso di scavi successivi, che si è in prossimità di una linea di fibra ottica. Il carico del mezzo di trasporto che si occupa di portare a dimora il calcestruzzo avviene direttamente dal secondo mescolatore che è dotato di un riparo per direzionare il getto. Il serbatoio dell’acqua è composto da sei elementi modulari che si riempiono contemporaneamente perché interconnessi e sono chiaramente visibili sui lati della macchina.
IMPIANTI MOBILI
3. Nel cantiere di Donnas, il K960 si posizionava in una zona comoda per il carico del piccolo mezzo di trasporto che provvedeva a trasportare il calcestruzzo nelle strette vie del borgo
4. Il Kimera K960 si prepara per il confezionamento del calcestruzzo in pochi minuti, dopo aver sganciato il secondo mescolatore che ha la duplice funzione di scarico
attrezzature &componenti
5. La preparazione del secondo mescolatore, che ha funzione di scarico, prevede l’abbassamento della barra paraincastro posteriore
Avendo scelto un impianto scarrabile, l’azionamento dell’impianto avviene tramite un power-pack installato frontalmente e che fornisce la potenza necessaria per il funzionamento di tutta l’idraulica. Nello specifico, si tratta di un motore Perkins da 83 kW dotato di un serbatoio del gasolio da 100 l. Il serbatoio per i pigmenti coloranti ha una capacità da 150 l. Si tratta di un piccolo silo verticale con agitatore interno che opera con tre celle di carico OIML R60 C3 (come tutte le celle di carico utilizzate negli impianti Kimera) per un errore massimo combinato del +/−0,02%. Nel cantiere di Donnas il K960 stazionava in una zona in cui era possibile il carico del piccolo mezzo di trasporto utilizzato per
6. L’allestimento scarrabile scelto da Heresaz prevede anche la presenza di un power-pack con motore Perkins da 83 kW, che permette piena autonomia dal veicolo di trasporto
Heresaz Aurelio Snc: impiantisti inside
La Heresaz Aurelio iniziò la propria attività nel 1963 come Ditta individuale occupandosi di commercio di materiale elettrico e realizzazione di impianti elettrici civili. Tali attività non sono mai state abbandonate bensì potenziate: attorno ad esse la realtà valdostana, con sede a Verrès, ha costruito la propria fortuna. La Heresaz, dopo pochi anni di attività iniziata con un organico di tre persone, inizia a occuparsi anche di illuminazione stradale, campi sportivi e beni culturali. Questo cambiamento ha portato la Heresaz verso il mondo degli appalti pubblici. Dalla fine degli anni Ottanta, l’Impresa di Verrès indirizza la propria
10. La sede amministrativa della Heresaz in una visione zenitale 11. La sede logistica conta una superficie di 30.000 m2 di cui 7.000 coperti
attività nella costruzione di elettrodotti, aggiudicandosi appalti in tutto il Nord Italia. Si specializza nei lavori di montagna, nelle opere di urbanizzazione, di edilizia civile e negli impianti che valorizzano le energie rinnovabili. Il passo che allarga il proprio campo d’azione è breve e la Heresaz svolge oggi la propria attività predominante nei settori delle nuove tecnologie e delle telecomunicazioni. La crescita nel tempo ha portato ad aumentare sia l’organico aziendale sia i mezzi e le strutture logistiche arrivando all’acquisto di magazzini, officine e uffici per un totale di 30.000 m2 di superficie di cui 7.000 coperti. A partire dal 2012, l’Azienda si è focalizzata sulle telecomunicazioni lavorando per TIM, Fastweb, Vodafone, Open Fiber e realizzando impianti di delivery, assurance e posa di fibra ottica.
IMPIANTI MOBILI
arrivare sul fronte di lavoro e, di volta in volta, confezionava le quantità necessarie seguendo il corso della lavorazione e le necessità del cantiere. A seconda delle indicazioni è stato possibile variare la consistenza del calcestruzzo in modo da adattarsi alle condizioni richieste dal cantiere. Un ulteriore punto di vantaggio per un impianto mobile come il Kimera K960. “Per i tipi di lavori che svolgiamo - sottolinea Heresaz - un impianto come il K960 è fondamentale. Non sviluppiamo solo cantieri di impiantistica ma anche opere di urbanizzazione generiche in cui l’apporto della nostra Kimera si rivela prezioso in ogni momento e ci permette di razionalizzare e rendere efficienti moltissime procedure di cantiere risparmiando tempo e denaro”. n
7. Lo scarico sul mezzo di trasporto avviene tramite il secondo mescolatore che funziona con una coclea dotata di canaletta che ha la duplice funzione protettiva 8. L’escursione del secondo mescolatore prevede un brandeggio a 180° e un’inclinazione massima di 35° 9. La componentistica idraulica utilizzata da Kimera prevede un motore idraulico stellare per il funzionamento dei mescolatori
Kimera K960: attento ai pesi
L’impianto mobile K960 è l’impianto mobile Kimera pensato principalmente per i veicoli da trasporto a quattro assi. La filosofia del Costruttore di Bomporto (MO), che fa parte del Gruppo Socage e ha una storia iniziata nel 2008, è di fornire ai propri Clienti una macchina semplice da utilizzare, robusta e attenta al dosaggio dei singoli componenti delle miscele da confezionare. Il Kimera K960 è, nella sostanza, un impianto di betonaggio in continuo per calcestruzzo, malte, misto cementato, massetti, asfalto a freddo e calcestruzzo fibrorinforzato. La caratteristica dell’impianto è di trasportare separatamente i materiali miscelandoli in loco al momento opportuno seguendo la ricetta necessaria per ogni cantiere ed evitando gli sprechi che, spesso, sono legati alle forniture esterne di calcestruzzo premescolato. La caratteristica del K960 è il sistema di pesatura Zweight con celle di carico in classe C3 (oltre 100 misurazioni al secondo) che rilevano il peso di ogni singolo componente e sono state pensate per garantire la massima precisione e ripetibilità della ricetta. L’altra caratteristica è la miscelazione che avviene nei due mescolatori in continuo posizionati nella parte anteriore dell’impianto. Il primo è in posizione fissa ed è a 90° rispetto alla longitudinale, mentre il secondo ruota orizzontalmente per 180° e può essere inclinato verticalmente fino a 35° per variare l’altezza di scarico. Per il dosaggio dei materiali inerti, l’impianto è dotato di due nastri trasportatori indipendenti che permettono di utilizzare anche solamente uno dei due materiali come, ad esempio, nel caso in cui si voglia produrre massetto. Il Kimera K960 può essere allestito su autocarro, semirimorchio, rimorchio, carro ferroviario o qualsiasi altra tipologia di veicolo mobile oppure, se necessario, anche in postazione fissa trasportabile. Data la sua polivalenza intrinseca, il K960 si indirizza a Imprese stradali, ferroviarie, di costruzioni e ovunque vi sia la necessità di produrre conglomerati di vario tipo in quantità variabili e in luoghi poco accessibili.
12. Il funzionamento di tutto l’impianto è demandato a una centrale di controllo che permette di ispezionare i parametri di lavoro e impostare le ricette delle miscele 13. Il display per l’inserimento dei dati della miscela ha una logica intuitiva che gli operatori della Heresaz hanno trovato di semplice utilizzo 14. L’impianto K960 è stato pensato e progettato per essere allestito su automezzi a quattro assi