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Le Vie del Ferro

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News dall’Europa

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LE VIE DEL FERRO

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LE ULTIME NOVITÀ DEL SETTORE FERROVIARIO

LAVORI SULLA LINEA CIVITANOVA-MACERATA-ALBACINA

Mentre prende forma la nuova fermata “Macerata Università” a Vallebona, prosegue il potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Civitanova-Macerata-Albacina. Gli interventi, propedeutici alla futura installazione della linea di alimentazione elettrica dei treni, riguardano l’ampliamento delle gallerie di Cincinelli, Convitto, San Giuseppe, Maricella e Colle di Gesso. Contestualmente nelle stazioni di Morrovalle e Corridonia, sono stati effettuati lavori di adeguamento che consentiranno l’attivazione del sottopassaggio dotato di rampe di accesso e l’innalzamento dei marciapiedi a standard europeo (a 55 cm, lo standard previsto per i servizi ferroviari metropolitani) per facilitare l’accesso ai treni. L’investimento economico complessivo del Progetto di elettrificazione, che si completerà nel 2024, è di 110 milioni di Euro ed è inserito nell’ambito del Contratto di Programma 2017-2021 fra RFI e MIT, mentre quello per la realizzazione della nuova fermata di Macerata Università è di 1.650.000 Euro ed è finanziato per 1.350.000 euro dalla Regione Marche che ha inserito l’opera nell’elenco delle spese di investimento finanziate con ricorso al debito e per 300.000 euro da RFI.

VILLANOVA D’ARDA: LA CONVENZIONE PER ELIMINARE TRE PASSAGGI A LIVELLO

Nel comune piacentino di Villanova d’Arda, sulla linea ferroviaria Fidenza-Cremona, saranno eliminati tre passaggi a livello: due situati sulla viabilità comunale e uno sulla S.P. 588R “dei Due Ponti”. Saranno sostituiti da un sovrappasso, un sottopasso e nuova viabilità. È quanto stabilito nella Convenzione sottoscritta a metà Novembre da RFI - Società Gruppo FS Italiane -, Provincia di Piacenza e Comune di Villanova, nell’ambito di un incontro sulla viabilità della bassa piacentina. I passaggi a livello saranno sostituiti da un cavalcaferrovia carrabile a doppia corsia in variante all’attuale tracciato della S.P. 588R, strada di interesse regionale e parte dell’itinerario della Cispadana in territorio piacentino, da un sottopasso ciclopedonale - per garantire la continuità dei percorsi esistenti in adiacenza alla viabilità provinciale - e da una variante alla strada comunale denominata Via Picasso Ratto con adeguamento della relativa viabilità di adduzione. Il cavalcaferrovia - lungo 750 m e largo 9,5 - sarà collegato alla viabilità esistente con due intersezioni a rotatoria. Il sottopasso avrà uno sviluppo di circa 80 m e ospiterà una pista ciclopedonale di 2,5 m di larghezza. Circa 1.700 m, invece, sarà l’estensione complessiva della viabilità di ricucitura.

1. La galleria San Giuseppe sulla linea ferroviaria CivitanovaMacerata-Albacina

FERROVIE

Già completato a cura della Provincia il progetto di fattibilità tecnico economica delle opere, il cui costo complessivo di 6,7 milioni sarà sostenuto da Regione Emilia Romagna (3 milioni) e RFI (3,7 milioni). Quest’ultima provvederà anche alle progettazioni definitiva ed esecutiva delle opere e alla loro realizzazione. L’avvio dell’attività negoziale è previsto entro il 2020, successivamente si procederà con i lavori.

NUOVO POLO DEL FERRO A PIACENZA

Lo scorso 30 Novembre è stato firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione, presso il distretto logistico piacentino delle Mose, del Polo del Ferro, un nuovo terminal ferroviario destinato al trasporto intermodale e finanziato da Hupac tramite Piacenza Intermodale, da Mercitalia Logistics e da RFI. Il progetto, che punta a una logistica di seconda generazione, sempre più sostenibile a livello ambientale e con positive ricadute in quanto ad attrattività e sviluppo economico del territorio, comporterà il raddoppio dei binari dell’attuale terminal di Piacenza Intermodale, con un cantiere che prevede due anni di lavori e un investimento di 60 milioni. L’impianto dispone attualmente di una superficie di 45.000 m2 , di cui 10.000 dedicati allo stoccaggio, cinque gru gommate con portata fino a 40 t, due locomotori di manovra e linea e tre di terminal, mentre i binari di trasbordo sono quattro, di cui tre da 600 m e uno da 500 m, che offrono una capacità massima di otto coppie di treni al giorno.

A WEGH GROUP UN CONTRATTO QUADRIENNALE PER LA PRODUZIONE DI TRAVERSONI DA SCAMBIO

RFI ha aggiudicato a Wegh Group, in ATI con ICEP SpA, una commessa per la produzione di circa 920 serie di traversoni da scambio in calcestruzzo precompresso che saranno utilizzati nei lavori di sostituzione e posa di deviatoi su tutta la rete. Le serie di traversoni sono naturalmente diverse, in funzione della tangente del deviatoio e quindi della sua lunghezza complessiva, secondo gli standard stabiliti da RFI. La durata del contratto è di quattro anni, dal 2020 al 2023 compreso e ha un valore di circa 15,5 milioni di Euro. La commessa sarà realizzata nell’unità produttiva di Calcinate (BG) che produce oltre ai traversoni da scambio, anche traverse standard e speciali, e piattaforme in calcestruzzo precompresso per linee ferroviarie, tramvie e metropolitane. Per la produzione Wegh Group utilizza un nuovo impianto, studiato, progettato e realizzato dalla divisione Impianti, con caratteristiche di avanguardia e in linea con i parametri dell’Industria 4.0.

TRENITALIA SI AGGIUDICA SERVIZI AV IN SPAGNA

Il Consorzio ILSA, composto da Trenitalia e Air Nostrum, è stato selezionato a fine Novembre 2019 da ADIF, il Gestore dell’infrastruttura ferroviaria spagnola, come primo operatore privato ad accedere nel mercato iberico. L’inizio del servizio commerciale è previsto per Gennaio 2022 e avrà una durata decennale. Il Consorzio ILSA offrirà 32 collegamenti giornalieri sulla rotta Madrid-Barcellona (16 in ciascuna direzione). La rotta Madrid - Valencia avrà otto collegamenti al giorno, sette saranno quelli sia fra Madrid e Malaga sia fra Madrid e Siviglia. Da Madrid ad Alicante, invece, ci saranno quattro collegamenti giornalieri, incrementabili durante le settimane estive di punta. Il treno scelto da ILSA è il Frecciarossa 1000 fabbricato con tecnologie ecosostenibili e dotato di design aerodinamico. Le cinque rotte aggiudicate saranno servite grazie a una flotta di 23 treni. Il Frecciarossa 1000, treno di punta della flotta di Trenitalia e più veloce d’Europa, è stato progettato e costruito secondo le Specifiche Tecniche di Interoperabilità (STI) internazionali che consentono al treno di poter circolare su più reti europee. Il Frecciarossa 1000 è il primo treno alta velocità ad aver ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD) ed è costruito con materiali riciclabili e riutilizzabili per quasi il 100%, oltre ad avere ridotti consumi idrici ed elettrici. Trenitalia è presente con Società controllate in Gran Bretagna con Trenitalia c2c (trasporto pendolare) e Trenitalia UK che dal 9 Dicembre 2019 gestisce i servizi InterCity da Londra a Glasgow/ Edimburgo (West Coast Partnership); in Germania con Netinera (passeggeri); in Francia con Thello (collegamenti internazionali Italia-Francia) e in Grecia con TrainOSE (servizi passeggeri).

ACCORDO PER DUE NUOVI COLLEGAMENTI FERROVIARI IN TOSCANA

Lo scorso 12 Dicembre è stato firmato il protocollo d’intesa per finanziare la progettazione definitiva di due nuovi collegamenti ferroviari: quello tra la linea Collesalvetti-Vada e la linea Pisa-Firenze (tramite il cosiddetto bypass di Pisa, che eviterà l’ingresso dei treni merci in città) e quello tra l’Interporto A. Vespucci di Guasticce e la linea Collesalvetti-Vada, necessario per collegare direttamente l’Interporto alla rete ferroviaria nazionale e migliorare ulteriormente la logistica dell’area costiera. Il valore delle due progettazioni è di 5,9 milioni e sarà sostenuto per 2,5 dalla Regione Toscana e per i restanti 3,4 da Rete Ferroviaria Italiana. La progettazione sarà portata avanti da RFI, mentre Regione Toscana, Interporto e Autorità portuale si sono impegnate, ciascuna relativamente agli ambiti di propria competenza, ad agevolare le procedure necessarie per il rilascio delle autorizzazioni e dei pareri necessari.

2. (photo credit: www.weghgroup.com)

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Grazie ai due nuovi raccordi la funzionalità - e di conseguenza la competitività - dell’area logistica costiera, trarranno evidenti benefici il by-pass di Pisa, infatti, farà sì che i traffici merci che corrono lungo la direttrice Nord-Sud abbiano un itinerario dedicato, con caratteristiche tecniche in linea con gli standard dei corridoi merci europei. Invece il collegamento ferroviario diretto tra l’Interporto Vespucci e il Corridoio europeo TEN-T Scandinavo Mediterraneo velocizzerà l’inserimento sulla rete ferroviaria nazionale ed europea delle merci in arrivo a Livorno. Si ricorda che Porto e Interporto saranno presto collegati direttamente tramite lo ‘Scavalco’, altra infrastruttura ferroviaria già finanziata e in via di realizzazione, pensata per trasformare l’Interporto di Guasticce in un vero e proprio retro-porto.

ATTIVATO IN ANTICIPO IL SECONDO BINARIO AL TERMINAL DI GENOVA PRÀ MARE

Lo scorso 23 Dicembre è stato attivato, con due settimane di anticipo rispetto alla previsione di Gennaio 2020, il doppio binario di accesso al terminal di Genova Prà Mare. L’importante attivazione, terza delle quattro fasi complessive, consente un ulteriore potenziamento dei collegamenti tra lo scalo ferroviario ed il terminal portuale nonché un incremento della capacità nei traffici merci da e per il Porto di Genova Prà, assecondando così la crescente domanda di traffico, attuale e futura, e superando definitivamente una criticità infrastrutturale che storicamente ne limitava i traffici merci. I lavori, avviati a inizio 2019, seguono le importanti attivazioni di Giugno e Novembre, nonché la lunga chiusura completa dello scalo tra Ottobre e Novembre. L’investimento economico è di circa 30 milioni. Le attività proseguiranno fino al completamento dell’ultima fase, attualmente prevista a Dicembre 2020, quando verrà completato il passaggio a livello di separazione tra i movimenti ferroviari e quelli stradali, il nuovo varco doganale, il sestuplicamento degli attuali quattro binari di scalo e l’adeguamento dei sistemi di segnalamento e gestione della circolazione ai più elevati standard normativi. L’ulteriore potenziamento finale dell’impianto, subordinato alla realizzazione del nuovo viadotto di collegamento tra l’Autostrada A10 e il Porto di Prà, a cura dell’Autorità Portuale, prevede l’estensione dello scalo a sette binari di modulo 750 m, in linea con i più moderni standard infrastrutturali delle grandi reti ferroviarie europee.

IN SVIZZERA, IN VIGORE LA FASE DI AMPLIAMENTO 2035

Nella seduta del 13 Novembre 2019 il Consiglio federale ha deciso di porre in vigore, il 1° Gennaio 2020, il Decreto Federale concernente la fase di ampliamento 2035 dell’infrastruttura ferroviaria, aprendo la strada per la realizzazione di investimenti di portata pari a 11,83 miliardi. Il Parlamento aveva approvato le misure e i progetti ferroviari concreti nella sessione estiva. Gli investimenti approvati dal Parlamento consentono di rafforzare ulteriormente la rete ferroviaria, ampliando l’offerta nel traffico a lunga distanza e celere regionale e adattandola alla crescente domanda. Inoltre è possibile realizzare ampliamenti nelle ferrovie private nonché collegamenti rapidi per il traffico merci. Tra i progetti previsti rientrano, ad esempio, un collegamento diretto Neuchâtel-La-Chaux-de-Fonds, la galleria di Brütten, la seconda galleria di base dello Zimmerberg, l’ampliamento della galleria di base del Lötschberg e ampliamenti tra Yverdon, Losanna e Ginevra nonché nella Svizzera orientale e sul nodo di San Gallo. Inoltre si modernizzano diverse stazioni e si costruiscono nuove fermate. In una prima tappa, l’Ufficio Federale dei Trasporti (UFT) si occuperà del piano di attuazione dell’intera fase; le Imprese dal canto loro porteranno avanti la pianificazione. Nel quadro della procedura di approvazione dei piani, l’UFT rilascerà quindi le autorizzazioni di costruzione, dopodiché le ferrovie realizzeranno gli ampliamenti, finanziati dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). Il Fondo garantisce anche la disponibilità di mezzi sufficienti per il mantenimento della qualità e la buona manutenzione di binari, gallerie, ponti, marciapiedi, linee di contatto e altri impianti e costruzioni.

STAZIONI SVIZZERE CONFORMI ALLE ESIGENZE DEI DISABILI

Entro la fine del 2023, le stazioni e le fermate ferroviarie devono essere sottoposte alle misure costruttive del caso per essere rese conformi alle disposizioni della Legge federale sull’eliminazione di svantaggi nei confronti dei disabili (Legge sui disabili, LDis). L’attuazione di queste ultime spetta alle ferrovie ovvero ai gestori dell’infrastruttura (GI). Per sostenerli nell’adempimento dei loro obblighi legali, nel 2017 l’UFT ha avviato il “programma di attuazione LDis” per l’infrastruttura ferroviaria; a fine 2018 ha pubblicato il primo rapporto sullo stato dei lavori.

3. La galleria di base del Lötschberg

Nel frattempo l’attuazione è proceduta. Rispetto al primo rapporto sono state adeguate, o dichiarate conformi alla LDis, ulteriori 74 fermate ferroviarie. Secondo gli ultimi dati, delle 1.800 stazioni in Svizzera 819, ovvero il 45%, consentono già un accesso autonomo e senza preavviso ai sensi della LDis. Trattandosi, in molti casi, di grandi stazioni, a oggi usufruisce della conformità LDis il 63% dei viaggiatori. I programmi di attuazione delle ferrovie permettono una pianificazione affidabile della procedura da seguire fino alla fine del 2023, data alla quale saranno state adeguate altre 525 stazioni e fermate ferroviarie su tutto il territorio nazionale e gli utenti che potranno viaggiare in modo autonomo e senza preavviso diventeranno l’87% in tre stazioni o fermate su quattro. Nelle restanti stazioni e fermate le ferrovie offriranno servizi sostitutivi, in genere sotto forma di assistenza da parte del personale, conformemente alla disposizione LDis relativa alla proporzionalità. Secondo le attuali pianificazioni, in circa 200 stazioni e fermate ferroviarie i GI apporteranno i necessari adeguamenti costruttivi solo dopo il 2023. L’UFT continuerà a seguire da vicino le ferrovie nell’attuazione della LDis. Gli adeguamenti vengono coordinati con i programmi ferroviari di ampliamento in corso e con l’ordinario mantenimento della qualità, affinché nei limiti del possibile venga avviato un solo cantiere per ogni stazione e fermata. La Confederazione investe complessivamente oltre tre miliardi di Franchi per questo programma di rinnovamento, che interessa l’intero territorio nazionale. L’attuazione della LDis nelle stazioni e fermate ferroviarie porterà benefici per tutti coloro che fanno uso dei trasporti pubblici (TP) rendendo più semplice salire e scendere dai treni: che sia per le persone a mobilità ridotta, gli anziani o i passeggeri con molti bagagli, biciclette, e-bike o passeggino al seguito, l’accesso a livello è importante per poter utilizzare autonomamente i TP. n

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FERROVIE

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