9 minute read

RS 500: flessibilità e qualità di lavorazione

Next Article
News dall’Europa

News dall’Europa

macchine stradali

RS 500:

Advertisement

FLESSIBILITÀ E QUALITÀ DI LAVORAZIONE

BOMAG AL LAVORO NELLA STABILIZZAZIONE E PER IL RICICLAGGIO A FREDDO

La Bomag RS 500 è una macchina progettata per la stabilizzazione delle terre e per il recupero delle pavimentazioni ammalorate, nella forma del riciclaggio a freddo superficiale o profondo. Si tratta di lavorazioni che richiedono caratteristiche di progettazione e costruzione complesse. Occorre coniugare potenza meccanica, trazione su terreni spesso proibitivi e robustezza tipiche di un mezzo movimento terra con precisa granulazione dei materiali, miscelazione ottimale, distribuzione proporzionale di acqua o leganti con un’accuratezza che ricorda un laboratorio materiali. L’Italia è stato uno dei Paesi pionieri, circa ormai venti anni fa, nell’impiego della tecnica del riciclaggio a freddo, con molte Imprese che si sono specializzate ad alto livello in questa importante lavorazione. La tecnica del riciclaggio a freddo è ormai stata ben acquisita anche da Progettisti e Capitolati. Molte, inoltre, le prestigiose Università che hanno approfondito gli aspetti prestazionali delle miscele. Anche la stabilizzazione delle terre, a calce e cemento, tecnica ben più datata, dopo una pausa di molti anni in Italia ha pure ritrovato, e giustamente, una sua primavera con i progetti dell’alta velocità; da allora è una lavorazione imprescindibile non solo per grandi progetti infrastrutturali ma anche per applicazioni a scala minore.

Purtroppo, però, negli ultimi anni si è vista deteriorare la percezione della tecnica della lavorazione, in particolar modo per la stabilizzazione, dimenticando che essa si basa su principi tecnici ben precisi, fatti di giusti dosaggi, corretta miscelazione e tempi adeguati. Questo, talvolta, ha suggerito scorciatoie tecniche che si sono riflesse in un generale scadimento dei prezzi, innescando un pericoloso circolo vizioso con l’inevitabile rischio di un peggioramento della qualità delle opere.

Si vuole pertanto riprendere alcuni concetti di base della stabilizzazione e del riciclaggio a freddo per creare una sorta di filo conduttore logico tra le caratteristiche di una macchina dedicata, quale la RS 500, e il risultato qualitativo atteso.

REQUISITI PER LA STABILIZZAZIONE E IL RICICLAGGIO A FREDDO

Nella stabilizzazione e nel riciclaggio è necessario ottenere una intima miscelazione tra i materiali in situ, terre nel primo caso, fresato e/o stabilizzato nel secondo e i leganti. Questo si ottiene con una granulazione efficace del materiale che consenta la dispersione del legante in seno alla massa. Nel riciclaggio, in particolare, è poi necessario rispettare una curva granulometrica di riferimento. Cioè, una pezzatura della miscela in uscita, per garantire i livelli prestazionali di progetto.

LA RS 500

In questo passaggio si inserisce l’architettura della RS 500. Nelle lavorazioni con stabilizzatrici/riciclatrici la pezzatura del materiale in uscita può essere variata sostanzialmente attraverso due modalità: variando il tempo di residenza del materiale nella campana e variando l’energia applicata. Nel primo gruppo ricadono la velocità di avanzamento e l’apertura dei due flap, in particolare di quello posteriore. Nel secondo la velocità del tamburo. Con il sistema Flexmix disponibile sulla RS 500 si aggiunge però una importante terza variabile (Figura 2).

Sopra il flap di scarico posteriore, all’interno della camera di miscelazione, è collocato un terzo flap regolabile (Flexmix). L’operatore, attraverso un semplice commutatore, effettua il posizionamento del Flexmix in una posizione, variabile in modo continuo. Il flap si avvicina o si allontana, dunque, dal rotore; il materiale fresato viene più o meno re-incanalato nella campana variando la pezzatura del materiale in uscita e migliorando la miscelazione in relazione allo spessore delle passate. La RS 500 ha la capacità di operare fino a 50 cm, opzione che viene generalmente lasciata per lavorazioni fuori opera, dal momento che per garantire livelli di compattazione adeguata, raramente, in opera si superano i 30/35 cm. Ma su un progetto in Francia, per esempio, la RS 500 ha dimostrato le sue prestazioni lavorando senza difficoltà fino a 500 mm il terreno di scarsa portanza, umido e di elevata coesione. Sempre a titolo di esempio, sulla Strada Federale B 87 vicino a Stadtilm, in Turingia, in una stabilizzazione a calce, la RS 500 ha contribuito a raggiungere un risultato ottimale, stabilizzando 12.000 m²/giorno per una profondità di lavoro di 300 mm. Passando alla stabilizzazione a cemento, sulla autostrada A 39 in Germania sono stati lavorati 7.500 m²/giorno in 200 mm di terreno stabilizzato a cemento e 100 mm di sabbia per una profondità di lavoro complessiva di 300 mm. Nel riciclaggio a freddo, gli spessori spesso si riducono ulteriormente e ci si può trovare impegnati in operazioni di riciclaggio di strati sottili che richiedono una accurata granulazione e miscelazione dei leganti, una situazione dove può essere ben sfruttato il Flexmix. In aggiunta, la macchina è predisposta per poter lavorare in entrambe le direzioni di marcia. Questo consente il passaggio dal cosiddetto “upcutting mode” al “downcutting mode”. In altre parole, il moto relativo del tamburo può avvenire in modo concorde o discorde rispetto all’avanzamento con effetti sulla pezzatura del materiale in uscita. Si capisce, dunque, quali numerose possibilità siano disponibili per l’operatore per raggiungere gli obiettivi qualitativi richiesti, garantendo sempre elevati standard di produttività. Poiché in queste operazioni è sempre possibile incontrare manufatti od oggetti estranei alla lavorazione, la macchina è dotata di un dispositivo automatico di protezione dei sovraccarichi della trasmissione del rotore minimizzando il rischio di rotture. Ma le aree di progetto possono anche imporre vincoli di manovrabilità non facilmente gestibili da macchine di questa taglia. Per questo motivo la RS 500 è dotata di un rotore di fresatura traslabile lateralmente a sinistra e a destra oltre il profilo di ingombro dello pneumatico; in questo modo si è in grado di raggiungere le fasce di lavoro marginali inaccessibili, evita-

2. Il rotore con sistema Flexmix

3.

STABILIZZATRICI

4. La possibilità di traslare il tamburo in entrambe le direzioni agevola le lavorazioni in spazi confinati

macchine stradali

re manovre in zone di lavoro confinate e soprattutto si garantisce la massima sicurezza di lavoro su rilevato o pendio poiché si evita di transitare sui cigli meno stabili e non confinati (Figura 4). Nella zona industriale di Montpellier, ad esempio, alla RS 500 è stato affidato un altro progetto di stabilizzazione. Su questo sito la buona visibilità della macchina è stata un vantaggio. Grazie all’elevata posizione di lavoro centrale e ai numerosi vetri della cabina Rops/Fops, l’operatore ha una visibilità a 360 ° anche senza sistemi di telecamere. Questa cabina offre all’operatore una buona visuale dei margini di lavoro e consente di manovrare la macchina in sicurezza. Inoltre, il sedile può ruotare di 270 ° e ridurre così l’affaticamento. Anche in questo caso, nonostante le non facili condizioni di lavoro, è stata raggiunta una produttività di di 5.000 m²/giorno per una profondità di lavoro di 350 mm. Completano il quadro la elevata potenza del motore (503 hp), due pompe che attraverso due divisori di flusso azionano quattro motori idraulici (su ognuna delle quattro ruote), l’asse posteriore oscillante e i larghi pneumatici gommati: tutto a garantire una perfetta motricità su terreni difficili, tipici degli interventi che richiedono un trattamento a calce per la intrinseca presenza di terreni argillosi. Il rotore di fresatura e miscelazione azionato da due ingranaggi planetari fornisce la massima coppia, mentre la velocità del rotore a variazione continua riduce al minimo l’usura dell’utensile e del rotore durante il processo di fresatura.

GLI UTENSILI DI FRESATURA E DI MISCELAZIONE

Il sistema portautensili a cambio rapido BMS 15L, che ha già dimostrato i vantaggi nelle frese Bomag, ora viene utilizzato anche su riciclatrici e stabilizzatrici. Grazie al suo profilo ultrasottile, incontra una resistenza minima in fase di penetrazione e miscelazione, con una perfetta azione di taglio del materiale: ciò garantisce un’elevata produttività e un basso consumo di carburante. Il sistema coniuga efficienza e robustezza, assicurando una sostituzione rapida degli utensili e una lunga durata, con intervalli di sostituzione più diluiti nel tempo.

5. Il sistema di spruzzatura Il portautensili a cambio rapido BMS 15L è disponibile sia con gambo da 20 mm che con quello da 22 mm; questo consente la condivisione degli utensili con le frese.

I SISTEMI DI SPRUZZATURA E DOSAGGIO

Come anticipato, la RS 500 è progettata anche per operazioni di riciclaggio a freddo con emulsione bituminosa, cemento ed eventualmente acqua. La stessa linea di spruzzatura può essere utilizzata per acqua o emulsione bituminosa, installando in questo caso un pre-filtro. Come noto, in questo tipo di operazione si viene a creare un “treno” di riciclaggio costituito dalla riciclatrice che spinge, tramite asta di spinta, la “botte” dell’emulsione bituminosa o la cisterna dell’acqua. Il sistema di spruzzatura si compone di una pompa di tipo elicoidale (portata di 800-900 l/min.) che alimenta una barra di spruzzatura dotata di 16 ugelli (della larghezza massima di spruzzatura di 2.250 mm). Poiché è importante mantenere costante il dosaggio dei leganti in ogni circostanza, la barra può essere parzializzata per adeguare la spruzzatura a sezioni più strette, come per esempio nel caso di sovrapposizioni nella lavorazione. Gli ugelli della barra sono inoltre dotati di un sistema di pulizia automatica (Figura 5). Come anticipato, il dosaggio dei leganti è di estrema importanza per il raggiungimento dei requisiti prestazionali della miscela. Per questo motivo ci si affida al controllo di un computer di bordo inserendo gli opportuni parametri di lavorazione. È possibile anche ricavare dati quali superficie e volumi trattati che possono poi avere una restituzione grafica tramite stampante.

6. La connessione in WLAN per il monitoraggio dei parametri di lavorazione in remoto

8.

STABILIZZATRICI

9.

La macchina inoltre tramite sistema WLAN può visualizzare i dati del sistema di dosaggio da remoto (Figura 6).

FACILITÀ DI TRASPORTO, COMFORT E AGIO NELLA MANUTENZIONE

La RS 500 può vantare facilità e rapidità di trasporto tra i cantieri, poiché la stabilizzatrice/riciclatrice è stata realizzata con dimensioni in sagoma, con una larghezza di 2.530 mm e con la cabina Rops/Fops abbassabile sino a 3.100 mm (Figura 7). Si è detto che l’operatore può lavorare in posizione ergonomica su entrambi i lati della macchina oltre alla possibilità di ruotare il sedile di 270°, grazie a cui si evita l’eccessivo affaticamento con un’ottima visibilità sul cantiere e a telecamere nei punti critici. Questo non solo aumenta la sicurezza dell’operatore e del cantiere in generale ma consente di controllare in continuo il risultato delle operazioni ed eventualmente esercitare azioni correttive: il tutto, appunto, in linea con le necessità qualitative menzionate all’inizio. Un interruttore di servizio disattiva tutte le funzioni della macchina, permettendo la libera rotazione del rotore in tutte le direzioni; la facile accessibilità alla campana, dotata di dispositivo anticaduta, facilita e garantisce la sicurezza dell’operatore in tutte le ispezioni relative al rotore e nelle sostituzioni delle parti di usure quali gli utensili, anche quelli laterali, e i segmenti (Figura 9). I punti di ingrassaggio sono alimentati automaticamente e ridotti al minimo indispensabile. Per la manutenzione al gruppo motore, ci sono ampi sportelli sul cofano che si possono aprire completamente. Per agevolare infine i lavori di manutenzione ordinaria, l’impianto di aria compressa di serie aiuta nelle pulizie di routine e supporta l’utilizzo di utensili pneumatici. n

10.

This article is from: