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Es"nzione

Figura 13 - Es"nzione

Estinzione

(acrilico su juta; pastelli ad olio su carta; acquarello e olio su tela, 2002-21)

Estinzione è il titolo della produzione pittorica a carattere naturalistico sviluppata nel corso degli anni. L'importanza di veicolare attraverso l' arte un messaggio di sensibilizzazione verso le problematiche ambientali, costituisce il presupposto fondamentale della collezione. Nel percorso artistico autorale pittura, scrittura e fotografia risultano strettamente connesse e nascono dalla comune esigenza di preservare l' ambiente e le sue biodiversità. A undici anni, il primo contatto con la natura africana suscita emozioni che incideranno profondamente sulla prospettiva esistenziale dell' artista. La visione di spazi incontaminati e selvaggi esercita un richiamo ancestrale e risveglia quel senso di appartenenza dell' uomo alla vita primitiva che si concretizza nel rapporto di simbiosi con la natura. La reticenza verso la contaminazione mediatica dell' arte e i nuovi linguaggi del sensazionalismo visivo; l' avanzare di una comunicazione virtuale che impoverisce la socialità e l' aggregazione culturale, spingono l' artista a viaggiare in luoghi incontaminati, nel tentativo di recuperare il contatto perduto con la natura. Di questo richiamo l' artista avverte l'impossibilità di ricongiungimento e ne ricerca la genuinità attraverso l' essenzialità delle forme. Tecniche e stili diversi caratterizzano questa produzione in continua evoluzione, che riflette l'interesse per la maschera africana dei primi anni. La raccolta affronta uno dei temi più dolorosi della storia: l' estinzione di specie viventi, la graduale scomparsa di spazi naturali e civiltà. Insito nel titolo è la denuncia verso la strage di animali in via di estinzione che riporta l' attenzione su alcune specie soggette a indiscriminata persecuzione da parte dell' uomo. La richiesta di parti biologiche di queste ultime, per fini economici e commerciali, contribuisce ad alimentare la domanda sul mercato nero di animali selvatici. Essa mette in luce le drammatiche coseguenze di uno sterminio perpetrato sulla base di errate convizioni scientifiche (la commercializzazione dei corni di rinoceronte, a cui vengono attribuiti poteri curativi), delle azioni della vanità umana (nel caso di animali uccisi per essere esposti come trofei di caccia) o di credenze magico-religiose alimentate dalla superstizione popolare. Le ricorrenti figure della iena e del rinoceronte, alludono all' estinzione progressiva delle due specie, dovuta principalmente a false credenze popolari. Entrambe sono state infatti sterminate dall' uomo causando un forte aumento nella mortalità della specie e una regressione all'interno del proprio areale di distribuzione. Esaltando la bellezza insita nella biodiversità, la raccolta offre uno spunto per una riflessione corale e mette in evidenza l'importanza di tutelarne la conservazione. La giraffa, esempio di adattamento evolutivo (per la sua capacità di sopravvivere in ambienti estremi, poveri di risorse naturali come i deserti, benchè la sua altezza costituisca il segno di un ' evoluzione biologica finalizzata al reperimento di risorse nutritive), rappresenta lo spirito di adattamento, ma anche il bisogno di elevarsi verso una dimensione trascendente, a cui l' uomo può tendere e ricongiungersi, solo per mezzo della natura. La scomparsa di spazi naturali, soggetti ai fenomeni del disboscamento e della speculazione edilizia, presente in opere come Kunene, Monte Meru e Natura rocciosa, mostra l'imponenza della natura selvaggia e delle sue forme telluriche che si erge a dominare un paesaggio desertico che sconfina davanti all' osservatore; allusione alla regressione culturale dell' uomo e alla perdita di spazi vivibili. La scomparsa di civiltà è rappresentata in opere come due mondi, Damasco e Casbah, in cui il folklore delle tradizioni popolari e artistiche si staglia a rappresentare l' ultima testimonianza di un mondo che scompare.

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