P R I M A V E R A * E S T A T E
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NEWSEDITION
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ARIA DI
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MODA
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primavera estate:
quest’anno ti sposi?
cucina:
forme, linee,
non perdere i consigli
tutti i segreti
colori,
della nostra
per diventare una
trend imperdibili
make up artist
cuoca perfetta
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alla pagina TRILAB PARRUCCHIERI
n u m e r o 0 PRI M AVER A EST A TE 2 0 1 2
SOMMARIO 6 13 14 19 22 30 31 33 34 37 40 42 43
MODA
Primavera Estate 2012
L’intervista
Premier incontra “Cucina Nostrana”
capelli
Tendenze moda Primavera Estate
trilab per il sociale La storia di Emily e Grace
COLLEZIONE TRILAB primavera estate 2012 Sulla tua pelle
intervista al gruppo trilab Collezione “Sulla tua pelle”
make up
Consigli, trend colore, look 2012, speciale sposa
shopping
Consigli per gli acquisti
coaching Vinci la sfida
Trilab consiglia
Avrò dei capelli fantastici. S.O.S. Capelli maturi
le pagine di Vera Viaggio nel mondo di Barbie
news, news, news Di tutto un pò!
cucina
Cosa non può mancare nella tua
EDITORIALE
A
vete provato a digitare la parola crisi in un motore di ricerca? Ad un primo sguardo emergono capitoli di storia poco incoraggianti, racconti toccanti o continui riferimenti ad un futuro dai contorni scuri.
ED ITO RIA LE
Una lettura più attenta, però, invita a cogliere significati, etimologie, derivazioni poco considerate. D’incanto questa parola si libera delle connotazioni negative costruite negli anni dalla società. Crisi non è solo dolore, angoscia, incertezza; è anche un momento di scelta, di cambiamento, di evoluzione (se verso situazioni positive o negative dipenderà solo da chi la vive). Einstein, nel lontano 1955, ci aveva già avvertiti: «Non pretendiamo che le cose cambino se facciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perche la crisi porta progresso. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. È dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi la supera, supera se stesso [...]. Smettiamola definitivamente con l’unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla.» Premier è il segno tangibile della nostra lotta! Una reazione per comunicare con tutti coloro che apprezzano Trilab, per la qualità, per il cuore, l’efficienza o l’organizzazione, ma soprattutto perchè con rinnovata forza ogni giorno SCEGLIAMO DI ESSERCI.
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GIUSEPPE BIANCO MICHELA BATTISTON GIORGIA FRASSON
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STEFANO FRASSON
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STEFANO FRASSON stefano@trilab.it
ANDREA BENEDETTI
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ANTONIO DORE Valentina Tomba Studio Idee Materia www.inmateria.net
VERA CITTON cometa a.s.m.m.e. SARA DE LUCA ALBERTO CASAGRANDE per Cucina Nostrana
alessandra molani per Peccati di Gola
carla ferrarO
CONSIGLI * LOOK DEL MOMENTO * ACCORGIMENTI DI STILE * PRIMAVERA * ESTATE * 2012
* pieni e vuoti irrinunciabile? L’effetto Vedo non Vedo primeggia in questa primavera estate. Alcuni in realtà parlano di solo...non vedo! Ad ogni modo le trasparenze giocheranno un ruolo decisivo nel guardaroba estivo. Leggiadre e raffinate o volgari e sfacciate, come sempre il confine è dettato dalla nostra interpretazione. Ciò che fa tendenza in assoluto, in piena sintonia con la stagione, è l’alternanza di tessuti maggiormente coprenti con tessuti a velo in un gioco di PIENI E VUOTI. Scopri come, osservando le sfilate di Ermanno Scervino, John Richmond, Blugirl, CNC Costume National.
john richmond
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Must
* stampe geometriche Un tripudio di colori per la Primavera Estate che non si propongono solo a tinta unita o a blocchi. Questo è anche l’anno delle fantasie! Una tendenza? La stampa geometrica. Look che ricorda vere opere d’arte colorate costruite su squadre e compassi. Attenzione però a non esagerare. Il rischio di errore è alto!!! E per chi non ama i quadretti ci sono le righe! Vero must di questi ultimi anni le righe non accennano a sparire e sono protagoniste più che mai della nostra estate.
Dior
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Dior
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* fiori, fiori fiori Per chi non ne vuole sapere di freddi motivi geometrici, la Primavera corre in aiuto regalando una travolgente ondata di fiori e colori tipici della foresta e dei suoi frutti. Fiori, fiori e ancora fiori per l’estate 2012. Si alle stampe floreali ma anche ai fiori tridimensionali che arricchiscono scarpe, collane e orecchini.
Dior
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un’idea per essere davvero
* il ritorno della sottoveste
originale? * gonna e pantaloni La gonna indossata con i pantaloni, proposta da Frankie Morello come due capi distinti ma inseparabili. Lei a ruota, loro aderentissimi.
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Frankie Morello
Frankie Morello
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Ritorna, è proprio il caso di dirlo, dall’armadio della nonna l’intimo che ha fatto storia: la sottoveste si ripropone in chiave moderna come vero e proprio abito da abbinare in modo innovativo e di effetto. E’ più giusto parlare di un abito sottoveste che non si nasconde più. Non importa che sia trasparente, lucida o opaca, l’importante è che sia più lunga della gonna e in contrasto con quello che si sta indossando. Se non si utilizza la sottoveste si può optare per un abito bi-layer. Alcuni esempi? Marni, Emporio Armani, Jhon Richmond.
Frankie Morello
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ed ecco una tendenza dal sapore scoppiettante proprio come il paese dal quale è ispirata
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* stile copacabana Ed ecco una tendenza dal sapore scoppiettante, proprio come il paese al quale è ispirata: Rio De Janeiro. Lo stile Copacabana, colorato, frizzante, divertente impazza per la Primavera Estate: mini-top da abbinare a gonne over in fantasia, texture di frutta tropicale o colori fluo per stupire a ritmo di samba. Tutte le proposte da scoprire nelle sfilate di Dolce & Gabbana, Missoni e Blumarine
* stampe foulard Un’altra fantasia gettonatissima in questa Primavera Estate: la stampa Foulard, con motivi stravaganti e tessuti scintillanti. La stampa più elegante di stagione, capitanata dalla coloratissima collezione D&G esce in versione total look, ma anche su Caftani coloratissimi di Emilio Pucci o su t-shirt come quelle di Frankie Morello.
* gambe a tutto shorts
cristiano burani
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Sembra impossibile ma questa primavera estate le donne saranno assolutamente eleganti con un nuovo tipo di completo: giacca molto elegante e formale accostata a shorts cortissimi e iper sexy. Per la stagione ritroviamo gli shorts davvero in tutte le salse: colorati, sportivi, morbidi, in jeans, tinta unita o a fantasia. Una cosa è certa: le gambe dovranno essere in vista.
* qualcosa di romantico La Primavera Estate garantisce a tutte le inguaribili romantiche un look a prova di dolcezza. Via libera, quindi, a camicie, gonne, soprabiti completamente ricamati. Arrivano a pieno titolo pizzi, merletti, macramè bianchi o colorati, perline, ricami e volants. Per scoprire le meraviglie di un look femminile al 100% ottimi spunti da Alberta Ferretti e Luisa Beccaria.
* pazzi per il plissè Le “millepieghe” non fanno una piega. In versione maxigonne o miniabiti, il plissé imperversa in passerella. Con la sua ondeggiante precisione evoca un look da dea dell’Olimpo. Ma sa anche farsi scervino stropicciare, maltrattare, spiegazzare... prestandosi a nuove, imprevedibili interpretazioni.
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PRImaVERA * ESTATE * 2012
FORME linee colori trend imperdibili iContrasti
La primavera estate apre le sue porte e anche per questa stagione ci conduce in un mondo magico in cui davvero molto è concesso.
Li ritroviamo * Nei colori che snocciolano tenui tonalità pastello in contrapposizione a tinte fluo dall’inequivocabile sapore estivo. * Negli abbinamenti che vedono tessuti sovrapposti accostati in modo non convenzionale: gonne e pantaloni insieme; fantasie e texture di tessuti tra loro apparentemente inconciliabili, convivenza di morbidezze estreme e impreviste rigidità, effetti pieni e trame coprenti abbinate a veli impalpabili e trasparenti. * Negli stili, conducendoci con estrema facilità, in un turbinio di percorsi nel tempo, da un’epoca all’altra, dal moderno al retrò, riproponendo il gusto ancora molto apprezzato del Vintage, mood incontrastato dell’inverno
Parola d’ordine?
I contrasti
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appena trascorso. * Nelle espressioni di una donna che alterna momenti di assoluta femminilità, a tratti romantica, a tratti sensuale a proposte estremamente maschili, rigide, vigorose, convivendo contemporaneamente in un continuo gioco di stili. Immaginiamo di fotografare i principali capi d’abbigliamento identificando alcuni punti chiave di riferimento.
formeelinee A quali capi dare il via libera in questa primavera estate?Il look sarà molto femminile. La tendenza più ricorrente? Certamente la gonna, meglio se a ruota, che scopre appena il ginocchio, caratterizzata da tessuti importanti,
Colori che snocciolano tenui tonalità pastello in contrapposizione a tinte fluo dall’inequivocabile
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sapore estivo just cavalli
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corposi, consistenti, rigidi per mantenerne inalterata la forma, oppure leggeri, morbidi, impalpabili, che scivolano sulla pelle grazie ad un sapiente gioco di plissè. Le maglie? Tenderanno verso due estremi contrapposti: molto lunghe quasi al punto di confondersi con l’abito oppure declinate in veri e propri micro top a fasce, pronte a lasciare scoperto un addome possibilmente tonico e scolpito. In entrambi i casi predomineranno gli eccessi. La grande novità della Primavera Estate sarà indiscutibilmente, dopo anni di assenza, il ritorno della “pancia fuori”. Ancora per quest’anno avremo la fortuna di scegliere la lunghezza che preferiamo. La prossima stagione scopriremo se l’addome scoperto diverrà un must irrinunciabile oppure no. Per giacche e camicie, invece, l’attenzione sarà, anche per questa stagione, focalizzata sulle spalle dalle forme squadrate e im-
* venti di moda E’ finalmente arrivato il momento di scatenarsi a ritmo di charleston: l’eleganza senza tempo dei Twenties è tornata alla ribalta, dopo aver aperto le danze con l’autunno inverno. Una nuova flapper girl si aggira sulle passerelle con frange, piume, ricami di perline e vita bassa, bassissima.
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portanti. Qualche esempio? Balmain e Von Fustenberg.
gliaccessori Anche dal mondo degli accessori si prospettano interessanti novità. Il presupposto fondamentale è che tutto ciò che valorizza l’abito è di gran moda. Sulle passerelle primavera estate troviamo davvero di tutto: cappelli, borse, scarpe, cinture, perfino gli occhiali da vista da obbligatorio e fastidioso complemento si impongono come accessorio da sfoggiare con orgoglio. Non ritroviamo, però, i soliti accessori. La primavera estate propone borse, scarpe e cappelli dalle forme importanti e vistose, che conquistano lo spazio, oltrepassano la bi-dimensione invadendo il volume. La tendenza li definisce accessori 3d! Sbirciando tra i dettagli, ritroviamo un turbinio di cappelli dalle forme più strane. Si nota una particolare inclinazione per quelli di feltro a tesa larga, di taglio maschile ma addolciti da colori estremamente femminili, come quelli proposti da Just Cavalli, oppure per gli eleganti cappelli a cloche, dall’inequivocabile sapore anni 20, proposti da Dior in mille varianti. Anche per il punto vita ritroviamo un
accessorio di gran punta già da alcuni anni: la cintura, possibilmente stretta e rigida, da indossare anche sulle giacche, o come complemento di vestiti morbidi e femminili. Per le borse, la tendenza propone pochette senza tracolla da tenere in mano, se possibile coloratissime e caratterizzate da preziose applicazioni tridimensionali. Braccialini suggerisce alcuni esempi davvero esilaranti. Anche per questa stagione, inoltre, le Clutch rimangono borse di culto. I colori vivaci e chiari le rendono certamente più femminili rispetto alle proposte dell’autunno inverno trascorso. Questa primavera estate, però, tornano anche due soluzioni comode e tanto amate da teenager e donne dallo spirito pratico: lo zainetto e la borsa a secchiello.
Per chi desidera essere davvero alla moda, infine, il must sarà abbinare borse e scarpe in un perfetto coordinato di tessuti, fantasie e colori. Ma non è finita qui. Le passerelle propongono occhiali da vista o da sole come esclusivo complemento al fascino femminile. Avremo l’imbarazzo della scelta: montature importanti, colorate, retrò, dal tocco anni ‘50 con gli angoli all’insu’ o modelli all’avanguardia con linee moderne ed innovative. E ancora non passerà inosservato un tripudio di collane, bracciali, orecchini. In particolare gli orecchini ritornano grandi e vistosi, di tendenza soprattutto i caratteristici chandelier con cristalli scintillanti oppure grandi fiori colorati pronti ad ondeggiare ad ogni passo. Blumarine fa scuola.
scervino
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* un’estate preziosa In tempi di crisi (e sfidiamo chiunque a dire che i nostri non lo siano... purtroppo) l’oro e le pietre preziose rappresentano il bene rifugio per eccellenza. Gli abiti si ricoprono, quindi, di cristalli, ricami, perle e perline, trasformandosi in preziosi scrigni da indossare. Alla faccia della miseria! chi più ne ha più ne metta!
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Tra gli accessori il posto d’onore è sicuramente riservato alle grandi protagoniste della stagione: le scarpe. In linea con il trend, conquistano nuovi volumi, profondità, importanza, arricchite da un tripudio di piume, perline, ciocche, fiori, in un gioco di “accessori nell’accessorio”. Scopriamo, quindi, colori eccentrici e vivaci, zeppe importanti, tacchi altissimi e maxi plateau dalle forme inconsuete e, a tratti, divertenti.
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iColori
Ritroviamo i pastelli:
rosa, verde, lilla, pesca, canarino, una palette cromatica che impegna colori tenui, anche mixati tra loro preferibilmente in un gioco di tono su tono, magari in gradazione. 11
In perfetta sintonia con l’ardente clima estivo e in linea con un momento socio economico sotto tono, il colore dell’anno è il rosso - arancio, proposto per stimolare lo spirito e farci recuperare le energie perdute, definito da Leatrice Eiseman, direttore esecutivo del Pantone Color Institute, “sofisticato ma allo stesso tempo teatrale e seducente, un arancio con tantissima profondità”. In passerella molti stilisti tra cui BluGirl, De La Renta, Iceberg, Paola Prani hanno scelto tutte le sfumature cromatiche legate a questi due colori per aprire le porte ad una primavera estate frizzante ed energica. In linea con il filo conduttore di questa stagione le passerelle ci propongono,
inoltre, anche tonalità in forte contrapposizione. Da una parte ritroviamo i pastelli: rosa, verde, lilla, pesca, canarino, una palette cromatica che impegna colori tenui, anche mixati tra loro preferibilmente in un gioco di tono su tono, magari in gradazione. Dall’altra parte si impongono i colori fluo; pronti a proporsi in un gioco di contrasti cromatici, sopraggiungono per la primavera estate enfatizzando fasce di abiti o accessori. Come porta bandiera di questa tendenza ritroviamo l’amatissimo brand canadese di scarpe Aldo, sbarcato da poco an-
che in Italia, con la sua collezione a dir poco accecante: sandali platform, pumps tacco 12, zeppe, ballerine che vestiranno i nostri piedi con nuance vitaminiche quali giallo, arancione, turchese e fucsia.
La tendenza per eccellenza? Ormai già da due stagioni tra i must, ma ancora attuale e diffusa: il color blocking che propone nei tessuti l’unione di colori accesi (predilette appunto le tinte fluo) con colori più tenui.
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* un pezzo sporty Sarà l’anno delle Olimpiadi, sarà la voglia di praticità, ma sta di fatto che sneakers, t-shirt colorate, leggins, tessuti tecnici, giubbini scuba e felpe diventano elemento imprescindibile del guardaroba Primavera Estate 2012. Anche un marchio d’eccezione come Chanel si è lasciato travolgere da questa comoda tendenza. A guardarle di sfuggita sembrerebbero Nike, Adidas o Reebok, ma in realtà il logo è autentico e segna il primo paio di scarpe da ginnastica firmato Chanel. Ma non sono solo le grandi marche a proporre questo trend. H&M ha lanciato un’intera linea dal sapore molto sporty.
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Abbiamo seguito tutti i passi?
Bene, ora non ci resta altro che incamminarci per le strade della nostra città alla ricerca dei just cavalli
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gini i r o anni * i primi asce ne oma-
rin na n Nostra luzione di un ore a in c u o C v cu e l e e n ia com stronom robottega si Ottanta a g i d zio la ret to nego (VE), nel cui limentari per e a r t n à s it clie cial di Me no spe nco e per una ianti. a v e c u prod al ba ettagl diretta iccoli d e vendita o limitata di p ono di avviar t id l c o e e d m tela uzion atori di prod 5 i fond a Nel 198 stabilimento ivo di offrire t lo t o ie c e b ic o m l’ a nun p ica con pecialità tipic dum o n o r t s gas ala in elle bontà d ta su sc o tutti la nali trasporta ampliament o ia u a r ig in f t t r i n a s co te rir orti del cono ad inse ne F . le ia str ries uzio Distrib lientela in poi della c della Grande t n me o ri o o m it l n e r u o if uito un aq zata. D zienda ha seg ita. iz n a g r O sc ll’a otta cre ppo de lo svilu rte e ininterr i fo trend d
A quanti di voi è capitato di trovarsi a fine giornata con il frigo completamente vuoto e la totale assenza di idee per la cena? Quanti si ritrovano quotidianamente a combattere con la necessità di dover organizzare in velocità un pranzo leggero e gustoso da portarsi a lavoro? In queste, e molte altre occasioni, spesso corre in aiuto il reparto gastronomia. Ma come si sono modificate le abitudini alimentari delle famiglie nell’ultimo decennio? E ancora? Possiamo davvero fidarci della qualità dei piatti pronti che ritroviamo nel banco frigo? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Casagrande, amministratore di Cucina Nostrana, prestigiosa realtà di riferimento della gastronomia italiana del nord e centro Italia.
Negli anni il mondo della gastronomia si è evoluto. Lo sviluppo di Cucina Nostrana ne è un chiaro esempio. Quali cambiamenti/ innovazioni ha notato nelle scelte delle famiglie italiane? L’evoluzione del settore gastronomico, dalla sua nascita ad oggi, ha visto il suo principale sviluppo non tanto nella ricerca di prodotti innovativi, quanto nel ritorno alla tradizione, ossia alla produzione di specialità gastronomiche regionali che richiederebbero molto tempo e dedizione per poter essere preparate a casa. Per questo la
Sembra, quindi, che il mercato in questo settore non conosca crisi. Ma i prodotti di gastronomia sono costosi?
preparazione di piatti tipici legati alla tradizione, da sempre rappresenta uno dei core business principali nel nostro settore. Parallelamente, negli ultimi tempi, si sta notando una crescente richiesta di pietanze di semplice realizzazione. Assistiamo allo sviluppo del cosiddetto prodotto/servizio. I consumatori acquistano molti prodotti pronti non solo per la difficoltà di preparazione, ma soprattutto per la comodità di averli subito in tavola.
Ad oggi avete individuato un target di riferimento specifico di clienti che acquistano al reparto gastronomia? Il target è vario. Si passa dalla clientela più anziana, che desidera assaporare ancora i prodotti della tradizione, alla famiglia moderna in cui entrambi i membri della coppia lavorano, anche per l’intera giornata. La grande novità, ad ogni modo, sta nello sviluppo di un numeroso gruppo di single e “single di ritorno” - dati dal recente incremento dei divorzi - che richiedono in particolare prodotti gastronomici mono porzione. Forse proprio nel cambio dei formati di vendita è possibile riscontrare la principale evoluzione nelle abitudini di consumo. I cosiddetti formati famiglia, un tempo particolarmente richiesti, ad oggi sono sostituiti da mono porzioni di pietanze semplici e dal facile utilizzo.
Indubbiamente il target reddituale al quale si rivolge il mercato gastronomico è medio alto. I principali acquirenti sono clienti nel pieno della loro attività lavorativa (dai 30 ai 50 anni) e famiglie bi-reddito che, incalzate da ritmi frenetici, spesso non “badano a spese” pur di velocizzare i tempi in cucina e non rinunciare a cibi sani e gustosi. Una recente indagine ha dimostrato, inoltre, che la spesa effettuata al reparto gastronomia rientra, per buona parte del campione analizzato, nella categoria acquisto di impulso. Si è riscontrato, infatti, che i clienti avvicinatisi a questa tipologia di prodotti, in molti casi non hanno saputo specificare il prezzo della porzione messa in carrello, sostenendo di aver acquistato spinti in particolare dalla gradevolezza del prodotto stesso. Ad ogni modo anche nel nostro settore il fattore prezzo mantiene la sua importanza. E’ indubbio che nel caso del prodotto di gastronomia il prezzo è determinato non solo dalla materia prima, ma anche dal contenuto di servizio elevato. Per questo motivo il prodotto non può costare quanto la materia prima in origine. Oltre a ciò, però, nell’attivare il confronto, spesso non si considera un aspetto fondamentale: la differenza sostanziale tra il peso del prodotto fresco, crudo e non ancora pulito e il peso del prodotto preparato e cotto. E’ indubbio che un chilo di spinaci crudi è ben diverso da un chilo di spinaci cotti.
Indubbiamente il prezzo ha la sua importanza, ma come e quanto è possibile produrre e conservare in condizioni sicure i prodotti di gastronomia? Nel nostro settore la sicurezza del prodotto è uno degli aspetti più importanti. E’ fondamentale, innanzitut-
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to, partire da materie prime fresche e genuine. Cucina Nostrana per questo crede da sempre nell’utilizzo di prodotti di qualità attentamente selezionati e controllati che già di per sè garantiscono la riuscita della ricetta. I piatti vengono preparati seguendo specifiche procedure, in condizioni igienico sanitarie altamente controllate. Anche la stessa temperatura dell’ambiente in cui si opera è indispensabile per tenere sotto controllo il profilo microbiologico del prodotto. Cucina Nostrana sottopone i suoi prodotti a rigorosi controlli. Le tecnologie all’avanguardia giocano a favore della qualità. Ad esempio il prodotto finito viene sottoposto ad un passaggio obbligato attraverso dei metal detector, al fine di mettere in commercio esclusivamente i prodotti passati all’ispezione. Per ottimizzare al meglio le garanzie sulle pietanze proposte, sottoponiamo quest’ultime a molti test, simulando l’abuso termico, ovvero la possibilità che la pietanza, prima di essere servita in tavola, possa subire alterazioni termiche momentanee. Una volta superati tutti i test, i prodotti, con frequenza stabilita, sono sottoposti all’assaggio finale per valutarne gusto, piacevolezza, profumo e l’ottimo stato di conservazione.
Puo i na n trovare e mer i princ i prodo c i t Per ati del pali Ipe ti Cuci qua n r me na N ord sito l : ww siasi in e cent rcati e ostraSu w.cu form ro It azio alia. percina n nos tran e visita a.it il
I capelli da sempre rappresentano una preziosa arma di seduzione per tutte le donne e garantiscono l’opportunità di essere ogni giorno diverse, imprevedibili, sorprendenti. Come?
1 ritorna il look femminile Ami looks femminili? I capelli tornano morbidi, vaporosi, naturali. La donna Primavera Estate sarà libera; durante la giornata molto naturale in apparenza, per le occasioni impor/
tanti e la sera femme fatale con pettinature d’altri tempi, eleganti, glamour e femminili. Se scegli una chioma fluente, dai il via ad un gioco di morbide onde e capelli in libertà pronti ad incorniciare il viso o riversarsi su un lato aiutati da una riga quasi sempre laterale. Per chi vuol essere davvero trendy il consiglio è quello di pettinarli di lato o raccoglierli con una leggera coda portata sempre sulla spalla.
CLEMENTS RIBEIRO
parah
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CLEMENTS RIBEIRO
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Naturalmente seguendo la Moda!
Parlando di moda è doveroso osservare come i capelli si esibiscono nelle passerelle di questa stagione!
Pronte a sognare?
capelli te n de n z e * m o da * 2 0 1 2
normaluisa
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parah
2 passione vintage Il Vintage mantiene ancora alta l’attenzione. Le reinterpretazioni più cool? Provengono dagli anni 20 con onde disegnate ad arte e scolpite nella chioma e dagli anni 50 e 60 in un turbinio di volumi, cotonature e morbidezze. E quindi quali linee sono consigliate? Quelle più versatili capaci di realizzare cambi d’immagine e di look grazie anche al sapiente utilizzo di strumenti a caldo e il giusto styling.
l’anno delle acconciature, che già in primavera imperversano nelle passerelle
hair * s h o w *
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scervino
4 le acconciature
*vintage
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L’anno 2012 sarà l’anno delle acconciature che già in primavera imperversano nelle passerelle in tutta la loro bellezza e praticità. I capelli tornano ad essere lavorati, raccolti, mantenendo comunque un’immagine scomposta e destrutturata. I raccolti sperimentano giochi di volumi e incroci morbidi per garantire un effetto molto naturale.
3 caschetto anni 20 /
normaluisa
Il caschetto anni 20 impera in forte sintonia con il gusto vintage della stagione. Si ripropone però alle soglie del ventunesimo secolo libero da vincoli, morbido, flessibile e trasformista.
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caschetto anni 20
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l e a c c o n c ia t u r e
Classica, bassa, ordinata, pettinata o laterale:
la coda di cavallo
il ritorno della coda
torna a rinfrescare le nostre giornate Badgley Mischka
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Rochas
5 Anche per questa Primavera Estate la coda di cavallo torna a rinfrescare le nostre giornate. Gli hair sylist la propongono in pi첫 versioni: classica, che lascia scoperto il collo oppure bassa pi첫 ordinata e pettinata. Interessante la proposta di Aigner che vede capelli raccolti con un ciuffo laterale lasciato scoperto e morbido.
Proenza Schouler
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aigner
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trecce, trecce, trecce Le trecce rimangono di moda proposte nelle passerelle in mille versioni. Costruite sui capelli sciolti, a lato, intorno al capo, grosse o sottili....si affermano come elemento imprescindibile di un raccolto moderno. just cavalli
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7 contrasti Ciò che contraddistingue la moda capelli è il contrasto tra un look più naturale, mosso leggermente con le dita per uno stile “capelli asciugati al sole” , e situazioni più costruite e lavorate, anche se in apparenza non sembrerebbe. La naturalezza impera con un look stropicciato (“figli dei fiori”). I capelli prediligono un comodo effetto bagnato, liberi dagli schemi e dall’etichetta.
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capelli asciugati al sole
look “figli dei fiori” 17
Fotografa il QR CODE con il tuo smartphone Potrai entrare nel mondo Trilab e scoprire tutte le iniziative a te dedicate. Richiedi subito nel punto vendita Trilab il modulo da compilare per avere la tua nuova tricard.
ilSociale per
La Storia di
mily e race E G * 23.09.2000 Questa data è importante per la mia famiglia perché è il giorno della nascita della piccola Emily, la nostra secondogenita. Avevamo tanto desiderato una bimba dopo il nostro primo figlio, ma il destino ci ha riservato un finale inaspettato. La nostra piccola non ha mai potuto soffiare la sua prima candelina. All’età di 10 mesi ci ha lasciato increduli e sbigottiti a causa di una rara malattia metabolica ereditaria: M-CAD. Da quel momento la nostra vita è cambiata. Tutto ha avuto inizio il 12 agosto 2001 a Exeter, Gran Bretagna. Eravamo in vacanza. La nostra Emily all’epoca aveva 10 mesi e mezzo e fino a quel momento aveva vissuto una vita felice e apparentemente sana. Sono stati mesi di grande felicità e serenità. Io e
... M-CAD.
da quel momento la nostra vità è cambiata 19
Mauro avevamo desiderato tanto una bambina e Ben, il nostro primo figlio, era contento e orgoglioso della sua sorellina. Il giorno prima del battesimo, organizzato in occasione del nostro viaggio in Inghilterra, abbiamo fatto colazione come al solito. Tutto andò bene fino a quando Emily rifiutò la pappa a pranzo. Mi sembrò strano ma, come tutte le mamme, pensai che forse non aveva fame e che avrebbe mangiato più tardi. Dopo mezz’ora, con mia estrema sorpresa, vomitò tutta la prima colazione. Pensai avesse preso troppo sole in testa e che questo le avesse creato dei problemi (Emily era una tipica bimba inglese – pelle chiara e capelli biondissimi). Per il resto della giornata quindi non insistemmo a farla mangiare. Aveva tanto sonno (in seguito seppi che questa sonnolenza era dovuta ad un livello bassissimo di glicemia, ma in quel momento non avevo motivo di essere particolarmente preoccupata). Ad
* cosa sono le malattie metaboliche? Le malattie metaboliche ereditarie (MME) o difetti congeniti del metabolismo, secondo la dizione anglosassone, rappresentano un vasto ed eterogeneo sottogruppo di malattie genetiche caratterizzate dalla mancanza o disfunzione di uo o più enzimi, di una proteina o di altre molecole più complesse coinvolte nel metabolismo cellulare, con conseguente sconvolgimento dello stesso.
* quando si manifestano? Le malattie metaboliche ereditarie hanno esordio ad età differenti: si distinguono forme neonatali a rapida evoluzione con ipotonia, convulsioni, coma e morte, o sviluppo di gravi handicap neurologici irreversibili; forme a lenta progressione con sintomatologia manifesta in epoca successiva a quella neonatale, con comparsa di ritardo dello sviluppo psicomotorio, ritardo nella deambulazione e/o nello sviluppo del linguaggio, crisi convulsive, episodi di coma improvvisi, rifiuto dell’alimentazione, vomito, segni d’insufficienza epatica, ipotonia muscolare, alterazioni scheletriche, segni d’insufficienza del midollo osseo. In alcune patologie il quadro clinico si evidenzia in età adulta (es. adrenomieloneuropatia, malattia di Pompe)
Da allora abbiamo imparato
tante cose Abbiamo conosciuto l’esistenza di associazioni come cometa a.s.m.m.e. che da anni si battono per diffondere lo screening neonatale per le malattie metaboliche. ogni modo sembrava abbastanza tranquilla. Siamo andati a letto dicendo “domani probabilmente starà meglio”. Così non accadde. La mattina successiva un incubo s’impadronì della nostra vita. Emily si svegliò con un urlo. Provai a proporle il biberon di latte ma non riuscì a berlo. Capii che c’era un problema serio. Emily non aveva più forza nelle braccia o nelle gambe, non riusciva a controllare gli occhi, sembrava drogata, incapace di reagire. Corremmo all’ospedale. In ambulanza spiegammo l’accaduto ai soccorritori che ci tranquillizzarono affermando che il tutto probabilmente era causato da disidratazione. Giunti in ospedale, raccontammo l’accaduto a dottori e infermieri diversi
perdendo purtroppo tempo prezioso. Visitarono Emily ma non trovarono nulla di strano oltre alla disidratazione. Ora so che se avessero misurato il livello di glicemia l’avrebbero trovato a livelli disastrosi; ora so che dopo così tante ore di digiuno il suo corpo soffriva profondamente e i danni agli
organi vitali erano diventati notevoli, ma tutto questo lo so solo ora. Tranquillizzati dai medici mandammo a casa i nostri cari accorsi preoccupati. Ci dissero che Emily si sarebbe ripresa con qualche flebo. Niente di più sbagliato. In un istante, che a me sembrò un’eternità, sentii uno strano rumore e la mia piccola smise di respirare. Sballottata da una parte all’altra, allontanata dal mio angelo, medici e infermieri lottarono con tutte le loro forze nel tentativo di salvarle la vita ma ormai…era troppo tardi. Una parte della nostra vita si è fermata per sempre in quell’istante. Non puoi comprendere una tragedia così improvvisa. Il cuore non può accettare un lettino vuoto, ancora caldo. La ragione non ha la forza per spiegare al proprio bambino che la sorellina non tornerà più. Vivi per avere solo una risposta. Cosa è successo? I medici non furono in grado di dirci nulla; nemmeno l’autopsia chiarì l’accaduto. Solo prelevando delle cellule e operando gli opportuni esami genetici
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riuscirono a diagnosticare la malattia che aveva colpito Emily: M-CAD – DEFICIT DI ACIL COA DEIDROGENASI A CATENA MEDIA (DISTURBI DEL METABOLISMO INTERMEDIO DEGLI ACIDI GRASSI E DEI MITOCONDRI), un nome tanto sconosciuto quanto doloroso. Abbiamo appreso che la probabilità per una coppia di portatori sani di trasmettere la malattia ad un figlio è 1 su 4 per ogni nascita. Abbiamo conosciuto l’esistenza di associazioni come Cometa A.S.M.M.E. che da anni si battono per diffondere lo screening neonatale per le malattie metaboliche. Abbiamo scoperto, con estrema amarezza, che, diagnosticando preventivamente la M-CAD, la nostra Emily con le giuste cure avrebbe potuto ancora vivere. Tornati in Italia ci siamo rivolti al Dottor Alberto Burlina a Padova che ci ha confermato la diagnosi. E’ stato così che siamo entrati in contatto con l’associazione Cometa A.s.m.m.e, realtà a noi sconosciuta fino a quel momento.
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Con il passare dei mesi e a causa del terribile vuoto rimasto, si fece strada il desiderio di avere un altro bambino, per noi, per Ben e per ritrovare un pò di serenità. Stavolta, però, era diverso! I rischi e le probabilità pesavano come un macigno. Il destino, ad ogni modo, non ci avrebbe trovati impreparati. Sapevamo che subito dopo la nascita del bambino avremmo dovuto attivare una diagnosi precoce. Pensate! una sola goccia di sangue analizzata a Padova attraverso lo screening e la nostra Emily sarebbe stata ancora con noi. Con le giuste cure e alcune attenzioni in più, tutto questo non sarebbe successo. Così è nata Grace, un raggio di sole apparso in una fredda giornata di dicembre. Dopo nemmeno una settimana dalla nascita è stata ricoverata a Padova per analisi che hanno confermato anche nel suo caso la M-CAD. E’ iniziata per noi una nuova vita, una nuova sfida da affrontare. Non è stato facile imparare a convivere con una malattia metabolica ereditaria. I primi anni non sono stati semplici.
Spesso abbiamo dovuto ricoverare Grace per curarla e nutrirla via flebo. In certi momenti abbiamo pensato di non farcela, abbiamo temuto di ripiombare nell’incubo che in sole 24 ore ci aveva strappato Emily. Oggi Grace ha 9 anni. Deve evitare periodi di digiuno; richiede una dieta ricca di carboidrati e povera di grassi. Necessita di un pasto notturno di latte con polycose; prende ogni giorno 1gr di carnitene. Non sapete di cosa sto parlando? Nemmeno noi ne sapevamo niente, ma questa è stata, ed è tuttora, la nostra ricetta per la sua buona salute e conoscerla è il bene più prezioso. Quando ha la febbre o un mal di gola richiede qualche attenzione in più per evitare squilibri metabolici, ma frequenta la scuola, va in bicicletta e in piscina, corre, canta e gioca come tutte le bambine della sua età. Il suo secondo nome è Emily. Mi piace pensare che il nostro piccolo angelo la guardi dal cielo e l’accompagni in un cammino a volte difficile, scoraggiante ma comunque meraviglioso perché…. si chiama vita.
* screening neonatale metabolico allargato Attualmente in Italia lo screening neonatale è disciplinato per legge per quattro malattie, di cui due metaboliche: fenilchetonuria, galattosemia, ipotiroidismo congenito e fibrosi cistica. Negli anni ’90 è stata sviluppata una nuova tecnologia d’analisi biochimica che ha creato nuove importanti possibilità nella diagnostica delle MME: la tandem-mass spettrometria. Questa metodica consente, da un volume molto piccolo di materiale biologico, di misurare un numero elevato di sostanze del metabolismo. Oggi, infatti, una goccia di sangue, dopo puntura del tallone del neonato, grazie alla tandem-mass spettrometria, garantisce di rilevare molti metaboliti. Tale metodica può identificare più di 30 metaboliti, ciascuno dei quali è potenzialmente un marker di una malattia metabolica ereditaria.
* obiettivo dello screening In Italia alcune regioni hanno iniziato degli studi pilota per avviare un programma di screening neonatale. Solo la Toscana, però, ha attualmente una legge regionale che regolamenta lo screening neonatale metabolico allargato. Tra i diversi paesi dove lo screening allargato funziona già da alcuni anni, vi sono notevoli differenze sul numero ed il tipo di malattie diagnosticate. Non c’è ancora un consenso internazionale su quali malattie sia utile (ed eticamente giusto) diagnosticare alla nascita e la discussione su questo tema è molto attiva e difficile tra gli esperti del campo. Mancano dati scientifici sicuri su molte di queste malattie ed ogni centro si avvale della propria esperienza basata sulla propria casistica. Su larga scala ci si aspetta in generale un beneficio dallo screening neonatale allargato: aumentando i casi diagnosticati si potrà dunque conoscere e seguire nel tempo questi malati ed apprendere da loro la storia naturale della malattia. A lungo termine, dunque, le conoscenze aumenteranno come anche le possibilità di cura. La possibilità di agire sulla malattia in fase pre-sintomatica è la chiave della prevenzione della disabilità, soprattutto neurologica, che deriva da queste malattie, e ciò ha un innegabile valore sia per il singolo che per la società.
* nota bene In Italia, circa un bambino su 2000 nasce affetto da una malattia metabolica e pertanto nel loro complesso sono un grave problema sociale e rappresentano una delle grandi sfide della ricerca scientifica di questo millennio. Si stima vi siano circa 500 malattie metaboliche ereditarie molte delle quali tuttora poco conosciute. Il controllo sui neonati per individuare le malattie metaboliche è iniziato negli anni ‘60 in Europa, quando si scoprì che la terapia dietetica precoce della fenilchetonuria poteva prevenire il ritardo mentale tipico di questa affezione.
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L’amore è come la moda… un brivido che attraversa la pelle, ...un’emozione tatuata nel cuore... La moda è il motore che genera il nostro lavoro, diventandone obiettivo e causa stessa. La moda come l’amore si svela a noi sotto forme diverse, complesse, sorprendenti; ci avvolge e ci scalda come una seconda pelle. Accendendo il fuoco della nostra passione ci regala nuovi ed emozionanti traguardi.
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COLORE Per questa linea fresca e dal deciso sapore estivo è stata scelta la tecnica “moving color”. In questa particolare tecnica di colore dall’effetto sfumato, si è lavorato in particolare sulle lunghezze dei capelli della parte frontale e sulle ciocche che incorniciano il viso. Questo per dare più luminosità e rendere il colore più movimentato.
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Ciocche più lunghe morbide e libere scendono sulle spalle per lasciare il posto ad un carrè più corto e grintoso. Onde piatte, cascata di ricci, look stropicciato, tutto è possibile! E con i giusti strumenti e le corrette tecniche l’effetto finale è garantito.
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styling Se desideri un look senza volume con ciocche definite e in movimento scegli la piastra, modella i tuoi capelli con Amplifier ed Orbital di Style Masters e con un tocco di Glamourama il gioco è fatto. Ti piace un look più costruito, romantico e dal sapore Retrò? Componi una cascata di ricci avvolgendo le ciocche attorno alle dita e fissandole con i becchi d’oca. Pre work e Fanatic Curl di Style Masters saranno i tuoi preziosi alleati, dopo l’asciugatura a diffusore con Photo Finish sarai perfetta. Prediligi un movimento libero e naturale? Spazzola, Phon, Orbital e Hairtistic non potranno mancare nel tuo beauty.
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b i a n c a
Un ciuffo/frangia eclettico e femminile cede la scena ad un sapiente gioco di lunghezze garantendo al contempo femminilità e versatilità.
styling Desideri indossare la linea così com’è esaltandone la semplice bellezza ed eleganza? Asciugala al naturale, crea la forma con Reset di Style Masters e qualche passata di piastra, fissando il tutto con Glamourama e Flashlight. Hai una serata speciale e desideri stupire? Rielabora una cresta dall’effetto acconciatura, distribuendo i capelli del ciuffo in volume con la spazzola e orientando l’aria del phon dalle radici alle punte. ElevAtor 360 non dovrà mancare! Un look apparentemente casuale, pratico e sbarazzino? Asciuga naturalmente i capelli, avvolgi le ciocche al ferro ondulante lasciando libera la punta, scegli Orbital, Elevator 360, Solid Wax e goditi la giornata.
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COLORE Se desideri alleggerire la tua capigliatura e garantire un effetto naturale e luminoso, la tecnica “sorriso” fa per te. Una volta scelto il colore desiderato e che è più in armonia con il tuo colore di pelle, potrai valorizzarlo grazie ad un sapiente gioco di sfumature.
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Un corto affascinante e trendy che ci riporta allo stile sofisticato delle famose dive degli anni 50, diktat suggerito dalla moda di questa stagione. La linea propone texture alleggerite per favorire giochi di movimento, nonostante le ciocche molto corte.
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colore Questa colorazione sulla tonalità del biondo oro, viene messa in evidenza dalla tecnica “spiga di grano”. La scelta del colore biondo e la linea di taglio corta lasciano trasparire una donna audace sicura di sé e che vuole essere riconosciuta.
styling Scegli un look affascinante e un corto voluminoso? Avvolgi i capelli sulle dita, creando delle ciocche in volume, fissale con i becchi d’oca e asciuga con il diffusore. I prodotti giusti? Amplifier, Laser Gum e Modular di Style Masters. Ti senti sbarazzina e estiva? Asciuga i capelli con le mani e la spazzola pennsylvania favorendo un leggero volume alle basi. Serviti di Pre Work, Pre tools, hardwire e Flash light. Un look alternativo per una serata elegante? Gioca con il phon e la piastra “incrociando” i capelli in direzioni opposte. Con un tocco di Glamourama i tuoi capelli saranno splendidamente lucenti.
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. 1 0 Trilab: “Senza dubbio in questa, come in tutte le ultime collezioni, permane un principio ispiratore su tutti: offrire alle nostre clienti linee commerciali, portabili e versatili. Anche in questa collezione, però, ci siamo posti l’obiettivo di costruire un prodotto che si distaccasse dai soliti cataloghi moda, regalando emozioni, incuriosendo e coinvolgendo attraverso il racconto di tre storie interpretate sullo sfondo delle magiche acque del lago di Como. Il book, quindi, si presta ad una duplice lettura: focalizzata sulle linee di taglio o le tipologie di asciugatura, oppure più attenta e impegnata volta a scoprire le vicende e le emozioni trascritte in una pagina di diario dalle tre protagoniste”.
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Trilab: “Senza dubbio si rivolge a donne romantiche e sognatrici, combattive e determinate, spesso preoccupate e ansiose, ma accomunate da un’emozione indelebile come un tatuaggio sulla pelle: l’Amore. Anche in questo secondo progetto abbiamo voluto personificare, così come si era fatto per il Tempo, la figura di Amore rendendolo a tutti gli effetti protagonista nella ricerca continua di se stesso, attraverso l’intreccio di situazioni vissute sulle rive del lago”.
. 3 0 Trilab: “L’amore si presenta a noi sotto le forme più diverse, ma una delle espressioni di quest’ultimo più forti e indelebili nella mente di chi le vive è certamente la passione. La passione ci conduce con trasporto verso la costruzione di nuove linee moda, progetti, obiettivi. Parlando di amore, abbiamo, quindi, voluto celebrare in tutto il progetto il forte parallelismo tra quest’ultimo e la moda in un contesto come il nostro legato alle tendenze”.
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Viso costruisci una perfetta sintonia tra trucco, capelli e abito
dettagli Il make up è inscindibilmente legato alla sposa. E’ indispensabile tenere in considerazione anche il tipo di location scelta e se esiste un filo conduttore della giornata. Ogni elemento concorre a rendere un’idea precisa dell’atmosfera in cui si muoverà la sposa. consigli dell’ultimo minuto Per garantire al tuo trucco il risultato migliore, prenota dalla tua estetista un ciclo di trattamenti specifici per il tuo viso. La pelle risulterà più luminosa e compatta, eliminando piccole imperfezioni. Non lasciare all’improvvisazione un giorno così importante. Affidati a dei professionisti che sapranno valorizzarti al meglio.
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Vinci la Come vincere la sfida del
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Premier partecipa attraverso il racconto di Cristina ad una serata di formazione insieme al coach numero uno in Italia Roberto Re
In questo numero, attraverso l’esperienza vissuta in prima persona da Cristina, una giovane e ambiziosa trentenne, vi presentiamo i percorsi del coach formatore Roberto Re, uno dei maggiori esperti di sviluppo personale in Europa.
In quei giorni in cui alla soglia dei 30 anni ci si chiede quale piega prenderà la propria vita e quale curva attenderà dopo quella appena percorsa, nel bel mezzo di una quasi certa resa, a Cristina capita tra le mani un volantino: VINCI LA SFIDA! Tra numero-
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se titubanze e una gran dose di curiosità decide di recarsi presso l’Hotel Russott dove si svolge l’evento. Sfogliando tra le pagine rilegate, l’occhio di Cristina cade sulle parole di Jim Rohn:
Lasciate che siano gli altri A condurre vite modeste E non voi Lasciate che siano gli altri A discutere di questioni insignificanti, E non voi Lasciate che siano gli altri A piangere sulle piccole ferite, E non voi Lasciate che siano gli altri a mettere il loro futuro Nelle mani di qualcun altro, E non voi. La serata deve ancora cominciare e già Cristina respira un’aria nuova... Ed ecco la prima entusiasmante sorpresa: Roberto Re, un uomo che diverte e coinvolge un pubblico in sala di oltre 500 persone, invita tutti a lasciarsi trascinare perché “solo in questo modo il cervello rimarrà attivo, capace di costruire tante importanti sinapsi e mantenere più a lungo vivo il ricordo”. Roberto snocciola alcune informazioni che regalano una prospettiva del tutto nuova: “Sapete quanto tempo oggi è necessario per raddoppiare il patrimonio di conoscenze e informazioni dell’umanità? Da 1 anno e mezzo a 2. Ciò vuol dire che L’UMANITA’ OGNI 2 ANNI SI MODIFICA COMPLETAMENTE”. Si fanno strada in Cristina alcuni concetti fino a quel momento mai considerati. Non è facile per la generazione di questo secolo adattarsi ai continui cambiamenti che, giorno dopo giorno, la società propone. In un mondo traboccante d’informazioni “Non conta più ciò che sai ma come lo fai” E ancora: “Nella natura dell’essere umano c’è un naturale rifiuto al cambiamento. Per questo la più grande sfida dell’umanità del XXI secolo consiste nel sopravvivere con equilibrio al travolgente vortice di continue novità in cui si è avvolti”.
c o a c h iN g “Non è più possibile cercare sicurezze fuori da noi stessi ma solo dentro di noi! Ecco perché è fondamentale oggi più che mai lavorare sulle nostre potenzialità, sulla capacità di adattarci al cambiamento, sfruttandolo a nostro vantaggio, emergendo da una massa che non riesce a farlo”.
Non è più possibile cercare sicurezze fuori da noi stessi, ma solo dentro di noi Jim Rohn
“Vinci la Sfida”
è un serata promozionale che si è svolta nei primi mesi dell’anno nelle principali città italiane con l’obiettivo di
affrontare cambiamenti e momenti difficili sfruttando al meglio le proprie potenzialità.
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“L’UMANITà OGNI due ANNI SI MODIFICA COMPLETAMENTE”.
c o a c h iN g
A fine serata, Roberto saluta tutti trasmettendo a Cristina la sensazione di aver passato una piacevole e confidenziale serata tra amici. Ancora nella mente viaggiano le sue ultime parole: “Non mi aspetto e spero non ve lo aspettiate nemmeno voi che da domani possa cambiare la vostra vita, ma se riuscirete a fare ciò che normalmente fate con un pizzico di diversità già avrete ottenuto tanto da questa serata”. Cosa ha lasciato questa serata a Cristina? Una gran voglia di diversificarsi, di lavorare sulle proprie potenzialità, nonché di evolversi con flessibilità e innovazione. La strada è lunga ma si sente ben pronta a VINCERE LA SFIDA!
roberto re Re ha fondato nel 1992 la HRD Training Group, società leader in Italia nella formazione manageriale e comportamentale. Quest’anno la HRD compie 20 anni e deve il suo successo alla metodologia di insegnamento che permette di conciliare l’apprendimento al divertimento. Roberto Re, il precursore e il mental coach numero uno in Italia nel campo della motivazione, aiuta i suoi allievi a dare il meglio nei suoi corsi e a farlo alternando momenti nozionistici a quelli ludici, attraverso il ballo, il canto o esercizi fisici.
Ti piacerebbe approfondire l’argomento? PER INFORMAZIONI E/O PRENOTAZIONI
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Questa è stata l’esperienza di Cristina. E la vostra?
Avete voglia di raccontarci qualche aneddoto legato a corsi o seminari che vi hanno portato a fare le cose con un pizzico di diversità? Vi aspettiamo numerosi sul nostro Blog.
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Cerchiamo innanzitutto di capire quali sono i fenomeni posti maggiormente sotto accusa dalla donna matura, ovvero una donna di circa cinquant’anni.
Basta osservare qualche pubblicità o sfogliare le pagine di una rivista per ritrovare almeno un link o un argomento focalizzato su uno dei fenomeni che, in molti casi, nella società del ventunesimo secolo, viene considerato un tabù: l’invecchiamento. Per anni, discutendo di invecchiamento, ci si è concentrati sullo stato della nostra pelle, eventualmente delle ossa o degli organi interni, ma negli ultimi tempi si è fatta strada anche un’ulteriore poco rassicurante notizia: anche i capelli invecchiano. Molte donne penseranno che non si tratti di una scoperta così sconvolgente. E’ risaputo, infatti, che i capelli, con il passare degli anni, si modificano perdendo buona parte della loro bellezza. Basti pensare alla netta differenza tra la chioma di un bambino e quella di una donna di 30 anni.
AVRò DEI
CAPELLI FANTASTICI
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SOS
Le donne in target lamentano: Fibra dei capelli sempre più porosa internamente ed esternamente Perdita di densità e riduzione del diametro dei capelli
CAPELLI MATURI
Cuoio capelluto secco e teso
di Trilab Parrucchieri
Maggiore sensibilità ai raggi ultravioletti a causa della mancanza di melanina Capelli più secchi e ruvidi al tatto
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PERCHE’ CON IL PASSARE DEL TEMPO I CAPELL CADONO E SI AFFINANO I?
PERCHE’ L’EPIDERMIDE DELLA CUTE DIVENTA PIU’ FINE E PIU’ TESA?
I capelli con il passare del tempo tendono a diradarsi ed a cadere con maggiore frequenza. Tutta colpa del metabolismo che, rallentando, frena l’apporto di sostanze nutritive, attraverso la circolazione sanguigna, alla cellula madre del capello. Il tutto viene ulteriormente peggiorato dalla perdita di calcio e dall’irrigidimento delle fibre di collagene che tendono a soffocare il follicolo del capello portando alla crescita di capelli più fini rispetto alla forma originaria.
Il processo di rigenerazione cellulare della nostra pelle tende a rallentare considerevolmente con il passare del tempo. Per questo motivo la pelle della cute, e non solo, tende ad assottigliarsi sempre più amplificando qualsiasi percezione di dolore.
2 PERCHE’ I CAPELLI DIVENTANO BIANCHI?
Non riuscendo a ritrovare la bellezza di una volta, inoltre,
le donne richiedono con maggiore frequenza molti servizi volti a mantenere l’estetica dei propri capelli:
colorazioni frequenti e pieghe con strumenti a caldo che, senza i dovuti accorgimenti, tendono ad indebolire ulteriormente la fibra. Cerchiamo di capire in pochi passi ciò che accade alla cute ed ai capelli di una donna matura rispondendo ad alcuni principali dubbi.
In prossimità della cellula madre che dà origine ai capelli si trovano i melanociti, cellule che comunicano alle cellule del capello l’informazione del colore. I melanociti, però, sono destinati ad esaurire la loro forza nel tempo, come se avessero una batteria. Una volta esaurito totalmente il loro potere i capelli diventano bianchi.
3 PERCHE’ LA CUTE E I CAPELLI SI DISSECCANO? Con il rallentamento del metabolismo, anche la ghiandola sebacea presente nel derma rallenta la sua produzione naturale. Il sebo naturalmente prodotto non garantisce più l’ottimale mix di protezione e idratazione del mantello idrolipidico della pelle e dei capelli. Per questo motivo con il passare dei tempi cute e capelli evidenziano un aspetto sempre più secco. Una cute disseccata, inoltre, manca di protezione e di conseguenza tende a essere molto più aggredita, soggetta ad allergie e a indolenzimento.
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Pronti per voi alcuni consigli irrinunciabili: Utilizza uno shampoo adatto a mantenere il ph fisiologico della cute e possibilmente a conferire la necessaria idratazione. Scegli una maschera al contempo nutriente e corporizzante per garantire un effetto tonico e contrastare la perdita di morbidezza tipica di un capello maturo.
quali soluzioni?
* Kérastase chroma sensitive Il colore dei tuoi capelli tende ad alterarsi facilmente?
Il mercato negli ultimi tempi ha individuato soluzioni sempre più in linea e adatte alle esigenze Dei capelli maturi.
Scegli Chroma Sensitive soin lavant, il primo trattamento lavante che deterge i capelli prolungando la luminosità del colore
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* Kérastase Masque Age Recharge Kerastase
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I tuoi capelli esigono trattamenti specifici. Scegli Age Premium: il programma anti età nutri-vitalizzante per capelli maturi. Masque Substantif Kerastase
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* REDKEN TIME RESET
Adori soluzioni su misura? Scegli Time Reset, il trattamento mirato per capelli porosi indeboliti dal tempo.
Se desideri regalare ai tuoi capelli un vero e proprio elisir di giovinezza ti consigliamo di provare
I Trattamenti per preservare la caduta dei capelli.
Le nuove tecnologie, infatti, non lavorano esclusivamente per contrastare la caduta ma per migliorare lo stato del cuoio capelluto e facilitare o incrementare l’apporto di nutrizione alla cellula
madre del capello favorendo la crescita di un capello più corposo e forte. Proprio per questo anche tutti i trattamenti anticaduta fanno al caso tuo. Utilizzali almeno due volte all’anno. I tuoi sacrifici saranno ricompensati!
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* speciale estate Non dimenticare mai in borsetta un protettivo per i tuoi capelli per contrastare gli effetti del sole e della luce. Con il tempo, infatti, i capelli tendono a foto sensibilizzarsi sempre più e ad aumentare l’effetto dei radicali liberi. Via libera, quindi, a protettivi antiossidanti a base di vitamina E. Soprattutto in estate non dimenticare mai di proteggere i tuoi capelli con trattamenti specifici. In commercio puoi trovare soluzioni completamente invisibili, creme per conferire morbidezza, spray lucidi e tanto altro. A te la scelta.
Desideri garantire una nuova carica di vita ai tuoi capelli ma odi le fiale? Prova la nuova tecnologia cerotti Intragen. I capelli miglioreranno il loro ciclo di vita e cresceranno più forti e corposi.
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Viaggio nel mondo di uno dei giocattoli che ha
segnato inequivocabilmente
l’infanzia di generazioni di bambine
Barbie di Vera Citton
Nella mente delle donne di oggi che erano bambine ieri la parola “Barbie” richiama ad un mondo rosa shocking, fatto di vestitini, scarpe, accessori e... interminabili ore passate a trasformare una scatola di cartone in un palazzo. A Barbie era generalmente riservato il primo bagno della stagione estiva, che avveniva rigorosamente in una bacinella per il bucato, e, di tanto in tanto, un filo dello stendibiancheria dove poter appendere tutti gli indumenti lavati, ovviamente, a mano perchè non si rovinassero. Naturalmente, eccelleva in ogni disciplina sportiva e, anche dopo una paio d’ore di tuffi olimpionici, era sempre perfettamente in ordine. Infaticabile, poteva fare ogni cosa senza mai perdere il sorriso, spettinarsi i capelli o incurvarsi la schiena ed aveva l’abbigliamento adatto per ogni occasione; dal vestito per candidarsi Presidente a veterinaria, da astronauta a pilota di formula uno, da fata a diva, da rock star a pirata. Alla luce di questo, mi piace pensare, senza dar troppo peso alle parole, che essa sia stata il primo modello di femme fatale con cui abbiamo preso famigliarità da bambine. Negli ultimi cinquant’anni, il successo di Barbie è stato accompagnato da innumerevoli critiche che hanno puntato il dito sugli aspetti diseducativi derivati dal giocare con lei dimenticandosi che... Barbie è e sarà solo una bambola e che, in quanto tale, essa non può essere “diseducativa”. Da bambina, non ricordo di averla considerata troppo magra − non sapevo che esistesse l’anoressia − o il prototipo della bionda bella ma senza cervello − non sapevo che cosa fossero i prototipi.
Ponytail Barbie riproduzione vintage
Semplicemente, giocando con Barbie, esploravo le possibilità a cui non avevo accesso nel mondo, comprendendole un po’ meglio. Tramite lei, potevo diventare tanto un bravo medico quanto una principessa poichè potevo immergermi in una realtà fittizia tanto reale quanto quella nella quale ero fisicamente immersa. Ai miei occhi, essa non era nè una bambola-manichino, nè una poupée parisienne ottocentesca; era semplicemente la porta d’accesso ad un altro mondo. Ruth Handler, fondatrice della Mattel e mamma di Barbie, ebbe un’intuizione vincente quando decise di immettere sul mercato un ampio e ricercato guardaroba acquistabile separatamente che, negli anni, non fu secondo a nessuno. Eppure, v’è una differenza sostanziale tra le immagini dei cataloghi di Barbie e gli Album de la poupée ottocenteschi, libricini didicati alle bambine e raffiguranti delle bambole elegantemente abbigliate. Di fatti, mentre l’immagine di Barbie è in
* m at t el Il nom e Mat
te di Har old M l deriva da attson lla (Matt contrazio ) e Ell n iot (El e ).
* l’ i d ea di Ruth Ruth guard ò la fi le bam gli b
chette ole di cart oletta gio c a per . ore co are con n le a mi-
* pensa che
1959 Ponytail Barbie Segni particolari: pelle bianchissima, smalto rosso. Trucco: sopracciglia sottili ed inarcate, bocca stretta, eyeliner. Accessori: orecchini “a schiava”, occhiali.
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Barbie - vezzeggiativo di Barbara Joyce, figlia di Ruth e Elliott - debuttò ufficialmente nel marzo del 1959 e fu presentata come una “teen-age fashion model”. Disponibile nella versione bionda e bruna, recava sulla scatola la scritta “a new kind of doll from real life”. Nonostante la diffidenza con cui fu accolta dai benpensanti, perplessi dall’aspetto aduto della bambola, nel 1959 furono vendute più di 350.000 esemplari al costo di tre dollari. Il resto è... noto.
le pagine
Vera di
continuo mutamento e propone donne sempre più emancipate, tanto da poter rispecchiare inequivocabilmente i cambiamenti della società, le bambole parigine sono lo specchio di una femminilità stretta dentro ad un corsetto.
la barbie più bella
ne pensiate ma, a questo proposito, mi piace ricordare un aneddoto di viaggio. Durante la visita ad un orfanatrofio in Kenya, una bambina mi si è avvicinata stringendo, come un tesoro tra le mani, la sua Barbie. Me l’ha mostrata orgogliosa: era nuda e senza testa. E’ stata la più bella Barbie che abbia mai visto. Parola di collezionista.
o s s e c c u * U n asn e ta r i o pl e nel bin a elle bam Il 90% d i 3 e i 10 anni h a r t mondo bie una Bar ricevuto
Ai nostri occhi di adulti, una bambola senza vestiti non può esistere poichè una bambola nuda è sinonimo di incompletezza. Ma è Il march davvero così? Davvero il io M e Ruth Ha attel nacque n vestito è parte integrante Harold ndler trasform el 1945 ed il su Ma at o della bambola o potreblegno e ttson, progett o in un piccolo successo ebbe a m la v in a be bastare la bambola degli af obili per case d no, disegnava boratorio crea izio nel garage tivo dov fari, non no e pro i bambo di Elliot eE in sè? du pr le zare un nuovo t esero in consid . Supportati da cevano piccoli lliot e l’amico ipo di b manufa i risulta determ erazion Non so che cosa voi ambo tti d ti più inat e l’id
* Quan do tutt o iniziò
i a nel s la. Col ea di Ru c la trovò th di cre he soddisface in una v uo intento, ela passare del te n a ti r e b e m e o chiama t va Lilli, rina, a Lucern rò l’identikit d po, Ruth, sem commercialize p a e ll r , r bionda e a realiz a bamb in Svizz er za ola “mo più caparbia e er derna” Da lì all icordava vagam ta in plastica r a, fu amore a e, p ig a nascit a di Bar ente Brigitte B ida e misurav rima vista. La b quando a 29,5 c bie il pa ardot. a mbola s m. Era sso fu b i longilin reve. ea,
Barbie e i mestieri Fin dall’inizio degli anni Sessanta, Barbie ha esplorato la possibilità di dedicarsi a lavori fino ad allora considerati appannaggio degli uomini fino a giungere, alla fine degli anni Ottanta, ad essere ufficiale delle forze armate e, agli inizi dei Novanta, poliziotto, pompiere, manager o presentatrice tv
American Girl Segni particolari: Fu la prima barbie ad avere le gambe leggermente flesse. Pettinatura tipicamente anni 60. è importante perchè: richiama lo stile di Jackie Kennedy, moglie del Presidente Kennedy.
1965
2002
2001
Barbie nella moda I cambiamenti di Barbie nel seguire i dettami della moda sono evidenti e, vale la pena ricordare, negli Anni Novanta fu vestita da stilisti quali Bob Mackie, Oscar de la Renta, Anne Klein o Ralph Lauren fino ad arrivare alle collezioni ideate da Cynthia Rowley.
“International” Serie Nel 1980 la pelle di Barbie si tinge di scuro, anche se Christie, la cugina afro-americana di Barbie, era già nata alla fine degli anni Sessanta. Nello stesso anno, appare Barbie Ispanica che inaugura la prima “International Serie” a cui ne seguiranno molte altre. In pochi anni, Barbie avrà tutte le nazionalità.
Un episodio, un’immagine, un’emozione legata a
Ti aspettiamo nel nostro blog Trilab per condividerla insieme.
2003
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. . . ò p n u tto u t di 1 * ArtPro Nail Per questa stagione tutto è concesso in tema di unghie, ma la vera innovazione è ArtPro Nail, la stampante per unghie presentata al CES 2012, il più importante convegno di elettronica che si tiene ogni inizio d’anno a Las Vegas. Puoi stampare davvero di tutto...la tua immagine o perchè no, anche il profilo del tuo cantante preferito!
2 * Beauty Massage la nuova app Cominci a vedere i primi segni di cedimento della pelle? E’ proprio il caso
3 * moltiplicatore di prese usb
di correre ai ripari. E’ ideale abbinare l’applicazione della crema più adatta ad un sano ed efficace auto-massaggio. Come fare? La tecnologia corre in nostro aiuto! Direttamente dal vostro cellulare con la semplice app Beauty Massage potrete imparare la pratica dell’auto massaggio e salvare la vostra pelle.
La tecnologia non è più esclusivo appannaggio maschile!
Ormai è risaputo! La tecnologia non è più esclusivo appannaggio maschile! Noi donne, ad ogni modo, non possiamo privarci del classico tocco di femminilità che ci contraddistingue. Pensiamo, ad esempio, a come sarebbe carina la nostra scrivania con questo delizioso vasetto di tulipani! Un piacere per la vista ma anche per la praticità, dal momento che si tratta in realtà di un comodissimo hub moltiplicatore di prese USB. Scoprilo su www.fredflare.com.
4 * IL Memo adesso è Multimediale Dimentica carta e penna, registra un video messaggio personale con la semplice pressione di un tasto e sorprendi tutti! Con il magnete puoi lasciarlo ovunque come i vecchi Memo adesivi
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VideoMemo Digitale magnetico v100 Mediacom.
5 * una casa per il futuro Samsung Electronics, azienda leader nell’elettronica di consumo e da sempre all’avanguardia nell’innovazione tecnologica e nel design, sarà presente al Fuorisalone 2012 nel mese di Aprile – per presentare un’innovativa idea di spazio domestico che esula dalla necessità di elementi architettonici grazie all’uso della tecnologia. Ognuno, infatti, sarà libero di abitare in ogni dove, animando gli spazi in cui si trova grazie alla tecnologia che porta con sé. L’installazione realizzata da Samsung mostra una casa grigia dove ogni stanza, ogni mobile e ogni parete sono ricoperte da una patina opaca che prende vita, per contrasto, grazie alle immagini e ai suoni fruibili attraverso i tablet Samsung. Entusiasmante o preoccupante?
a scuola di
Cucinare è un dovere, una necessità primaria, un impegno, addirittura per molti un’angoscia, ma non solo! Può diventare anche un divertimento, un piacere, un passatempo. E’ indubbio, ad ogni modo, che con alcune dritte la strada sarebbe più semplice per tutti. Ad esempio, ci siamo mai chiesti cosa non dovrebbe mancare in cucina al fine di rendere la nostra esperienza meno traumatica? Se ci pensiamo bene per sciare ci preoccupiamo di avere la giusta attrezzatura, per sistemare il giardino necessitiamo di specifici strumenti. Anche in cucina è così.
Non è sempre facile districarsi nel complesso mondo di pentole, tegami e mestoli vari. Cerchiamo, quindi, di fare un pò di chiarezza. Ne guadagneremo sicuramente in tempo e relax. L’attrezzo fondamentale è sicuramente la pentola! Ce ne sono davvero di tutti i tipi. Cambiano le forme, ma soprat-
tutto cambiano i materiali. E’ indubbio che per bollire l’acqua per la pasta, la padella non sia garanzia di un buon risultato, ma spesso si sottovalutano alcuni importanti accorgimenti. Ad esempio, per rosolare la carne è indispensabile un tegame che si scaldi tutto e in fretta, che permetta che la
Cosa non può proprio mancare
perprepararequalcosa
dibuono?
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carne si “attacchi” un po’ sul fondo. Useremo, quindi, una padella o una casseruola in alluminio o...meglio ancora in rame. Per saltare le verdure non potrà mancare un tegame antiaderente per evitare appunto che le verdure in questione si attacchino sul fondo nel caso in cui l’eventuale liquido (acqua, brodo, panna...) che avremo messo per farle cuocere si consumi. Per cucinare il pesce è ideale un tegame ovale in cui stenderlo affinché si cucini meglio e faccia, perché no, la sua bella figura.
* le pentole
irrinunciabili
Ecco un breve elenco delle pentole necessarie (ovviamente devono essere in buono stato, non quelle della bisnonna che poi sono passate alla nonna e poi alla mamma e ora a voi…!) Due padelle antiaderenti di due diverse misure Ideali cm 24 e 28 (per le uova all’occhio, per saltare le verdure, per fare le scaloppine…) Una casseruola bassa in alluminio (materiale ad alta conducibilità) con il fondo pesante, indispensabile per fare gli arrosti, i brasati, gli spezzatini. Attenzione al coperchio! Non perdiamolo dopo 5 giorni! Il nostro arrosto ne sarà compromesso! Una bistecchiera in ghisa… Meglio averla, tanto siamo sempre a dieta! Un tegamino con manico, largo 18 cm, per il latte, piccoli sughi, salse. Una casseruola alta, intorno ai 20-22 cm (per sughi e minestre) Una pentola d’acciaio da minimo 24-26 cm di diametro con relativo coperchio per pasta, brodi, minestroni. Un colapasta
* QUALE PADELLA?
GUIDA ALL’ACQUISTO
La scelta di una padella non è da prendere alla leggera. In gioco c’è molto: il cibo non si deve attaccare, altrimenti addio alla riuscita del nostro piatto, e il calore deve essere distribuito uniformemente, altrimenti si rischiano pietanze cotte “a metà”. Durante l’acquisto è fondamentale valutare bene alcune caratteristiche: •Peso: Scegli il giusto compromesso tra una pentola troppo pesante e difficile da maneggiare e una troppo leggera che può capovolgersi mentre è sul fuoco •Rivestimento interno: Ogni marca utilizza un nome commerciale diverso per il rivestimento antiaderente. Al di là della marca, è necessario verificare che siano garantite per l’assenza di PFOA, cadmio e piombo. Per quanto riguarda l’esterno, può essere in alluminio, più leggero e con un’ottima distribuzione del calore, o in acciaio, molto resistente ai colpi e alle abrasioni • Fondo: Scegli una padella con il fondo pesante, avrai una distribuzione più uniforme del calore e una pentola più stabile • Manico: Non deve pesare più della pentola. Il metallo è più resistente della plastica alla fiamma e al calore ma potrebbe diventare molto caldo durante la cottura. In ogni caso un manico di plastica non presenta problemi.
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Una volta garantito lo strumento base, è opportuno procurarsi alcuni attrezzi che sicuramente potrebbero facilitare la nostra vita in cucina. Di sicuro non potrà mancare la bilancia; si alzerà di molti punti la percentuale di possibilità di riuscita del nostro piatto. Per velocizzare i tempi ed ottenere un risultato più preciso e con meno fatica, sarà ottimale, inoltre, procurarsi un robot sminuzzatore. In pochi minuti spezzetterà qualsiasi cosa. Salviamo i nostri piani di lavoro procurandoci almeno un tagliere. Diamo il via libera a mestoli di legno o in silicone e ad una comoda pinza per girare il cibo nella padella per non rigare le nostre fantastiche nuove pentole antiaderenti e non bruciarci a causa della trasmissione del calore dalle pentole alle mani. Teniamo a disposizione una serie di ciotole in varie misure per condire, impastare e pesare e saremo quasi a metà dell’opera. Presa confidenza con padelle, coltelli e mestoli sarà giunto il momento di passare ad un livello superiore. A quel
punto, infatti, saranno cresciute abilità ma anche desideri. Per gli amanti della pasticceria non si potrà fare a meno di fruste elettriche per montare panna e albumi (non vorremo mica montarli a mano, no?), e della sacca da pasticceria con bocchetta a stella (prima concediamoci un po’ di pratica!). Le buone capacità manuali, ormai sviluppate, richiederanno l’utilizzo di coltelli di ogni sorta: da trito, da arrosto, a sega, da verdure. Sembra impossibile ma è tutta un’altra cosa lavorare con il coltello giusto! Un ultimo tocco chic al nostro lavoro sarà garantito da un pennello per imburrare le teglie, senza esagerare con il burro, una spatolina a ginocchio per stendere glasse e creme senza pasticciare e, se il nostro piatto avrà avuto successo, un’utilissima spatola lecca tegami per raccogliere fino all’ultima goccia i resti dei nostri prelibati manicaretti.
MATTONELLA DI VERDURE
200 g di zuc di fagiol chine piccole, 150 g di in pis parmigia i, 200 g di carot e, 100 g d elli cotti, 150 g no gratt i cipolla di peper ugiato, 5 e maggio one ros 0 g di pa rana, sa ne gratt di Tropea, 250 g s le e pep ugiato, 3 di ricott o, 150 g e Pulire le a u , o 100 g di v a , 5 0 verdure, la g di burr varle e ta o, basilic zetti. In u g li na padell o a a, mettere rle a pezcipolla tr il burro e itata gros la solaname passire un nte. pò, quind i unire tutt Fare apsalare, pe e le verdu pare e cu re, ocere per ca. Aggiu 15 minuti ngere poi ciri piselli e di basilic un cucch o e mag iaio giorana tr dal fuoco itati. Togli , disporre ere in una terr la ricotta ina, unen seta do grattugiato cciata, il formagg io e il pan , salare, e pe re con le uova. Imb pare e amalgama urrare un plum-cak o stampo e. da e lasciare Versarvi dentro il cuocere in co nuti circa forno per mposto . Quando 3 sarà pron 0-40 miriposare to, lascia 5 minuti, rlo q uin un piatto da portata di sformarlo su di , guarnirlo lasciare ra poi con ve rdure inta ffreddare, di erbe. gliate e c iuffi
MARMO ROSA
600 g. ric
otta (no n confe zionata), Frullare m 600 g. fr olto bene agole, 3 e bide...) co 00 g. zuc n 300 g di a lungo 600 g di ri chero c z o ucchero. tt una gross a (n o n quelle con A parte fr a ciotola ullare 600 fezionate (m sac a poc che gd he con bo eglio se trasparen te tipo ins i fragole. Mettere il sono troppo morcchetta sp serire sul a iz pas la z fondo dell ti ata e inse rire questa era). Versare la cre sato di fragole in a in diversi punti dell ciotola la bocca de ma di rico c rema a c a ciotola. lla sacca tta nella il tutto e la Con uno s e venire in iuffi nel passato d sciare 2 o i fragole. tuzzicade su, ripete re in frigo Inn te n do (o con la la . ma di un c questa operazione oltello) m armorizza re
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* io e la pasta
fresca
Sei ormai lanciato nel mondo della cucina e desideri vivere l’ebbrezza di una pasta fresca realizzata in casa? Munisciti di farina, uova, spianatoia e matterello. Ne esistono di diversi tipi ma, per cominciare, affidati al classico matterello in legno non più lungo di 50 cm per gestirlo al meglio. Ricordati di non lavare con acqua la spianatoia e il matterello una volta usati ma puliscili raschiandoli con una lama e asciugandoli con un canovaccio pulito prima di riporli. E’ fondamentale per evitare il formarsi di parassiti
* ma tu ce
l’hai?
Il vero lusso, con la speranza che diventi presto un must, passando di diritto alla lista degli attrezzi indispensabili, è l’abbattitore, un apparecchio che al contrario del forno, abbatte la temperatura in pochissimo tempo portando la pietanza, appena uscita dal forno, a temperature anche sotto lo zero. Quali sono i vantaggi? I tempi di preparazione più brevi, visto che non serve più attendere che il cibo appena cotto si raffreddi per poter procedere con la fase successiva, e i tempi di conservazione più lunghi, grazie al rapido abbassamento della temperatura che impedisce la proliferazione batterica preservando così il cibo.
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Professione * cosa farò
da grande?
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