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Editoriale Prima o poi la lunga corsa di questo inverno formato “maxi” arriverà al capolinea. Solo allora il freddo polare e le frequenti nevicate lasceranno spazio ai germogli di una nuova primavera. Personalmente, infatti, non sono un grande amante di questo periodo dell’anno, sarà per il cielo costantemente grigio che sembra avvolgere la nostra Reggio o per il senso di immobilismo che sembra scaturire dal lento volgere delle giornate. In realtà, dietro queste sensazioni, si cela uno spirito diametralmente opposto. La voglia di rinascita, di rimettersi in gioco, unita ad una ritrovata voglia di fare. Ma da dove nasce tutta questa voglia? Dare una risposta non è compito facile, ma credo che provenga, prima di tutto, da un generale sentimento di riscatto dopo un 2009 a dir poco difficile, quasi a voler esorcizzare la paura, a voler dire “il peggio è passato, rimbocchiamoci le maniche”. E’ con questo spirito che nasce questo nuovo numero di Style Up! C’è voglia di ripartire dalle basi e dalle fondamenta e da qui ripartire per costruire un progetto più grande. La scelta di mettere in copertina il Palazzo del Capitano del Popolo, uno degli edifici simbolo della nostra città, rispecchia in tutto e per tutto questa volontà. Riscoprire Reggio. Vedere angoli e scorci del nostro quotidiano da un altro punto di vista. Ma per poter fare ciò avremo bisogno dell’aiuto di tutti, anche del tuo! Se sei appassionato di fotografia, mostraci Reggio vista attraverso il tuo obbiettivo! Se invece stai progettando un nuovo intervento di riqualificazione della nostra città, ebbene la tua idea potrebbe essere la protagonista nel prossimo numero della rubrica “PROGETTAREcreare”! Ora tocca a te, contatta la nostra redazione, il futuro di Reggio è anche tuo. Buona lettura! Matteo Ma M tteo Margini Margini
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DIRETTORE RESPONSABILE Matteo Margini matteo.margini@styleup.it
REDAZIONE
in copertina
Raffaella Calso raffaella.calso@styleup.it Barbara Iemmi barbara.iemmi@styleup.it Alessandro Benassi alessandro.benassi@styleup.it
Palazzo del Capitano del Popolo, Piazza del Monte.
COMMERCIALE Tel. 0522.320721
UFFICIO STAMPA press@styleup.it
42. PROJECT ABITARE LA STORIA
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HANNO COLLABORATO Simona Musazzi, Pasquale Volpe, Patrizia Paterlini, Alessandro Righetti, Tiziana Menozzi, Pierluigi Torricelli, Andrea Chiavolelli, Carla Iori, Ermes Orlandini, Paola Fangareggi, Annamaria Bonori, Luisa Corradini, Stefano Caiti, Davide Faccia, Benito Notari, Annalisa Benassi, Franco Bonini, Elisabetta Vezzani, Enrico Spaggiari, Mauro Romoli, Giuseppe Iannò, Davide Pietroforte, Guerrino Tincani.
AUTORIZZAZIONE n°1227 del 27 Maggio 2009 del Tribunale di Reggio Emilia
COPIA OMAGGIO Supplemento al n°3 di Style Up! Moda
STAMPA Arbe Grafiche, Modena
Il Palazzo del Capitano del Popolo nel cuore della Reggio antica e moderna
7. EDITORIALE 18. IN&OUT Rustico in chiave moderna 22. FOCUS ON Made Expo: Essenziale, organico e materico 24. LIGHT Secret of Light 26. FOCUS ON Ara Pacis: brevetti e creatività italiani 28. STYLE Progettare nuove armonie 32. GODofDESIGN Paolo Ulian 36. HOME Palazzo Sormani 40. STYLE Inedito incrocio di funzioni 46. STYLE Arredare gli spazi aperti
50. FOCUS ON EcoCasa: la nuova frontiera della Green Economy 51. HI-TECH Aria di novità 52. STYLE Aquapanel, la lastra in cemento rinforzato 54. HOME Residenze “politicamente corrette” 56. IN&OUT Comodità e sicurezza 58. FOCUS ON Città fragile
COPYRIGHT
E’ espressamente vietata ogni riproduzione del Magazine in qualunque forma.
12. FOCUS ON Macef 2010
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STYLE
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60. ART Home Decor! 62. HOME Corte Alessandra e Tenuta Carlotta 64. PROJECT A Torino approda la Peota 67. CONTEST Young&Design 70. PEOPLE Design&Music: Lorenzo Palmeri 72. STYLE Tende da sole e arredo da giardino 74. HOME Una perla nel verde 76. IN&OUT Mettetevi comodi
68. HI-TECH Apple News: ai confini della realtà
78. IN&OUT Il salotto all’aperto 82. COMING NEXT I prossimi appuntamenti
Hai una videocamera digitale? Ti piace la mondanità e la vita giovane di Reggio Emilia? Mandaci i tuoi filmati!
Feste private, lauree, manifestazioni, eventi giovanili, concerti, sfilate, serate di gala, iniziative universitarie e tutto ciò che secondo te rappresenta il volto giovane, artistico e “modaiolo” della tua città. Che tu sia un video amatore, un semplice appassionato o se hai un’attività che ti permette di essere a contatto con iniziative legate alla moda, ai giovani, all’intrattenimento, all’arte o allo spettacolo, STYLEup!TV selezionerà le migliori riprese per il proprio network e le tue potrebbero essere visualizzate sui nostri schermi! Invia il materiale con i tuoi recapiti a Keymedia Communication in via Mameli 15, su supporti digitali come Mini DV, USB o DVD*. La nostra redazione provvederà alla selezione e al successivo montaggio dei video. * I materiali a noi inviati devono rispettare canoni di qualità, definizione e il comune senso del pudore. L’invio del materiale automaticamente ci autorizza all’utilizzo dello stesso. Non è prevista la restituzione delle copie inviateci.
_FOCUSON_MACEF2010
MACEF 2010: CE N’È PER TUTTI I GUSTI Quattro passi, in Fieramilano, tra gli stand del Salone Internazionale della Casa
Un successo al di là delle aspettative, per l’88ª edizione del Macef, tenutasi in Fieramilano dal 15 al 18 gennaio. Lo spazio riservato ai vari assetti merceologici, cioè “Tavola e Cucina”, “Decorazione della Casa”, “Regalo”, “Oreficeria e Argenteria” e “Bigiotteria”, è divenuto il palco su cui sono stati protagonisti assoluti Made in Italy, Italian style e “mano intelligente” (cioè l’unione tra esperienza antica e conoscenza moderna), ben figurando di fronte alle grandi catene internazionali. Gli eventi satellite hanno arricchito la già ampia ed eterogenea offerta di oggetti belli, funzionali ed innovativi. La fiera è stata arricchita con esposizioni del calibro di Casa in Fiore, Creazioni e Creazioni Designer, dedicate all’artigianato artistico, e Negozio Flessibile, che prende in esame le nuove frontiere del visual marketing e introduce il Quick Response Code, la risposta del XXI secolo all’ormai superato codice a barre. 12
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Complementi d’Arredo
VASI di ARCADE
_FOCUSON_MACEF2010 Un ingente spazio è stato dedicato anche alla rassegna storica “Una tavola lunga un secolo”, con testimonianze, prodotti e suggestioni dei grandi operatori del settore. Da segnalare, inoltre, due iniziative speciali sul tema food: il Cooking Show di Gambero Rosso e Piaceri Regionali, con specialità provenienti da ogni angolo d’Italia. The Best of Bijoux, ha premiato non solo quelle aziende che sono riuscite a presentare i prodotti più belli e creativi, ma anche il modo con cui i
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loro creatori li hanno presentati e si sono a loro volta rappresentati. United Colours of Macef si è invece occupata di mettere in mostra oggettistica e complementi d’arredo selezionati per la loro attitudine a veicolare il contenuto espressivo del proprio design attraverso il colore. In “Macef in Town”, si è inoltre tenuta l’asta “fuori mostra” degli oggetti di design che si è svolta in Triennale e che ha suscitato molto interesse e raccolto fondi per l’Unicef.
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Liste Nozze
VASI di ROSENTHAL
_FOCUSON_MACEF2010
L’attenzione alla componente “world” del Salone è stata fondamentale anche per Discovery Macef, che ha proposto un viaggio nelle suggestioni dell’India, Paese ospite di turno. Particolare attenzione è stata dedicata alle cerimonie, ai costumi ed alle usanze dello Shadi, rituale indiano di nozze. Debutto assoluto, invece, per il Salone Mondiale degli Argenti – in omaggio a una specificità tutta italiana e tipica di Macef – e per una sezione completamente nuova chiamata “Il Laboratorio”. L’incredibile affluenza di pubblico e la tendenza positiva registrata da Macef è stata considerata dai suoi organizzatori come indice di una rinnovata fiducia ed esigenza ad investire, dopo quello che è stato un anno di contenimento. Per questo il pensiero è subito corso al futuro: a Settembre, infatti, pare che la mostra aprirà a nuovi settori, come l’Outdoor, il Gardening e il Pet.
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_IN&OUT_ARCHER MESSORI
RUSTICO IN CHIAVE MODERNA PASSIONE, ABILITA’ MANUALE, ECCELLENZA TECNICA
In questa uscita, Archer Messori passa in rassegna gli interventi effettuati su un’abitazione colonica, ristrutturata adeguandone spazi e materiali originali alle esigenze pratiche ed estetiche della vita contemporanea, senza perdere il senso del tempo. Per questo sono stati utilizzati materiali in un certo senso tradizionali, rimodellati con finiture ed abbinamenti decisamente attuali. Ognuno di questi materiali, assolutamente naturali, detiene una propria unicità, di cui ci si accorge in virtù della grande varietà di colori, tonalità, venature, stonalizzazioni, che rendono ogni realizzazione irripetibile. L’unione tra competenza e uso di tecnologie all’avanguardia conduce a risultati sempre di grande spessore estetico, qualità dei materiali e funzionalità abitativa. Si tratta di individuare gli abbinamenti più appropriati e di seguire ogni intervento con l’esperienza maturata in anni di lavoro per ottenere risultati decisamente appaganti, sia dal punto di vista estetico che sotto il profilo della qualità dei materiali. Il Travertino è quello classico, ma la superficie spazzolata lo rende vellutato al tatto e alla vista, conferendogli un colore più caldo che si sposa perfettamente con la naturalezza delle travi in legno del soffitto. Top dalla forma lineare e accessori in acciaio conferiscono all’ambiente un tono moderno e sobrio, in linea con la tendenza minimalista attuale. 18
Il materiale scelto per il bagno principale è il Travertino classico spazzolato. E’ impiegato in vari formati: a mosaico nel rivestimento doccia, tagliato a misura per le pareti e a formato fisso cm.30x60 per il pavimento. Nella doccia sono stati effettuati inserti in Travertino Noce spazzolato che creano un contrasto cromatico. Sul piatto doccia è stato effettuato un abbassamento per agevolare il deflusso dell’acqua. Il top sospeso è realizzato con lastre da cm.2, ma assemblate in modo da dare un effetto spessore di cm.6.
...un tono moderno e sobrio, in linea con la tendenza minimalista attuale.
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_IN&OUT_ARCHER MESSORI
L’ARDESIA Pavimento in Ardesia brasiliana nera formato cm.60x60x1, disponibile anche in altri formati. La finitura superficiale non perfettamente levigata, ma leggermente a spacco, rende il materiale più naturale ed esalta l’effetto pietra. Scala con pedata in Ardesia brasiliana nera e relativo battiscopa.
La Pietra Piasentina con finitura fiammata è un materiale adeguato ad un ambiente esterno, eppure il suo utilizzo nel bagno presentato in queste pagine, dà all’ambiente un tocco di calore e naturalezza, con le venature bianche della pietra che ricordano il sasso di fiume. La vasca di pietra diventa in questo modo una vera e propria esperienza rilassante e rigenerante, regalando la sensazione di godere di un autentico bagno termale.
...la sensazione di godere di un autentico bagno termale.
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La Pietra Piasentina fiammata è stata utilizzata nel formato cm.30x60x1 per rivestire il pavimento e le pareti di questo bagno. L’esterno e l’interno della vasca sono stati realizzati con lo stesso materiale tagliato a misura. Il top sospeso ha l’effetto spessore descritto in precedenza.
L’accostamento tra l’Ardesia nera ligure e il Bianco di Carrara levigato lucido, a prima vista, potrebbe sembrare azzardato. Eppure, l’effetto che ne deriva risponde ad una logica di gusto estetico che risulta essere piacevole e convincente. La superficie irregolare dell’Ardesia riesce a mettere in risalto la naturalezza della pietra, e le sue venature grigie la armonizzano alla perfezione con la finitura liscia del marmo. In questi dettagli, vi si può riconoscere lo stato dell’arte della lavorazione, e la professionalità tecnica e pratica, principi su cui Archer Messori punta da sempre.
La superficie irregolare dell’Ardesia riesce a mettere in risalto la naturalezza della pietra...
Top, parete e piatto doccia realizzati in Ardesia nera ligure a spacco che crea un contrasto di colori e superfici abbinato alle pareti della doccia in Bianco di Carrara levigate lucide. I particolari in acciaio rendono l’ambiente moderno.
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ESSENZIALE, ORGANICO E MATERICO PAROLE CHIAVE DI MADE EXPO A MILANO DAL 3 AL 6 FEBBRAIO SI E’ SVOLTA LA MANIFESTAZIONE CHE RACCOGLIE LE ULTIME NOVITA’ NEL CAMPO DELLA PROGETTAZIONE, DELL’ARCHITETTURA E DEL DESIGN Di Paolo Pavarini PM Interni Reggio Emilia
Tante le novità emerse da Made Expo, tra queste la volontà di far sparire le finiture e gli accessori interni. Perfino le porte blindate diventano tutt’uno con la parete. L’intento è quello di non esaltare tanto la forma, quanto piuttosto il colore, all’insegna della semplicità. (1)
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2 Il ricorso alle forme organiche si manifesta in tutta la sua importanza nelle creazioni in vetro: l’impressione è che il materiale sia stato scolpito dal vento o dall’acqua, in modo semplice, senza artifizi, per ritornare alla natura. Oggi questo è diventato un valore aggiunto, una forte tendenza verso l’ecologico e l’energia pulita a tutti i costi, quasi si volesse compensare quello che non è stato fatto in passato. (2-3)
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Battiscopa e fili seguono la tendenza che vede “essenzialità” come parola chiave: si integrano completamente nelle pareti e si fondono con i sistemi di illuminazione. Tutto cià che prima era esterno e visibile deve essere inglobato nella struttura principale, quasi desse fastidio vedere elementi esposti, se non necessario.
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Al Made Expo ricompare una tendenza che aveva già fatto discutere qualche tempo fa: le forme semplici e minimali sono allo stesso tempo estremamente materiche; la corsa a tutto ciò che è verde ed ecologico crea nuove e originali fusioni di materiali e elementi naturali (6-7).
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_LIGHT_SECRET OF LIGHT
SECRET OF LIGHT La lampada che si spegne con un soffio
The Secret of Light è un prototipo presentato all’edizione 2009 del Red Dot, dai designer cinesi Qin Xue, Cao iXiaoxiao e Wei Hangshuai. Molto curioso il presupposto di funzionamento: la lampada, ispirata alla forma di un dente di leone, si accende scuotendone la base, mentre si spegne con un semplice soffio. Un approccio all’illuminazione alternativo, stando alle intenzioni dei designer, i quali hanno voluto sperimentare un gestualità differente per interagire con gli oggetti luminosi, non più legata al classico interruttore. La lampada non è ancora disponibile sul mercato. 24
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_FOCUS ON_ARA PACIS
BREVETTI E CREATIVITÀ ITALIANI IN MOSTRA A ROMA LE ICONE DEL DESIGN MADE IN ITALY
LA MOSTRA Presso il Museo Ara Pacis di Roma, è stata aperta al pubblico dal 5 novembre 2009, la mostra sul Design Made in Italy intitolata: “Disegno e Design – Brevetti e Creatività italiani”. Un’esposizione tutta dedicata alla produzione e alla cultura del design made in Italy dal punto di vista del progetto: come nasce un oggetto, come si evolve la sua realizzazione, come la creatività artistica si pone al servizio della produzione. La mostra è rimasta aperta fino al 31 Gennaio 2010 e ha analizzato tutti gli aspetti progettuali che sono alla base della realizzazione di un prodotto. Sono stati esposti anche documenti in gran parte inediti, come i brevetti di modello e di invenzione depositati presso l’ Archivio Centrale dello Stato e l’ Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. “Disegno e Design – Brevetti e Creatività italiani” ha messo in luce un aspetto poco conosciuto della storia dell’industria italiana degli inizi ‘900.
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o s r o c r e p l I espositivo Organizzata dalla Fondazione Valore Italia (che opera per la valorizzazione del made in Italy e del design italiano) e curata da Alessandra Maria Sette, la mostra ha preso le mosse dall’inizio del XX secolo per arrivare alle ricerche più attuali, presentando un percorso suddiviso per settori merceologici (arredamento, moda, agroalimentare, trasporti). L’iter espositivo è stato scandito dai preziosi certificati originali dei brevetti di molti prodotti, alcuni diventati delle vere icone del design e della produzione italiana, altri novità assolute.
inee antiche e crea cre creatività moderna... Linee È stato così possibile ammirare con meraviglia la mitica Vespa, o imbattersi nel nuovissimo lampadario Hope, riscoprire oggetti dalla tradizionale Moka Bialetti alla avveniristica cucina Not For Food Berloni, dalla futurista bottiglietta del Campari Soda al moderno sgabello Forchets, e ancora dalla poltrona Vanity Fair, alla macchina da cucire Mirella, alla scarpa Ferragamo, alla raffinata collana Collezione Sapphire Flower di Bulgari. L’intenzione era quella di riscoprire, attraverso i brevetti, quanto le linee di un disegno e lo sviluppo di una tecnologia siano capaci di resistere nel tempo e di continuare ad ispirare nuova creatività. Oltre ai tanti oggetti brevettati Made in Italy, erano esposti anche i documentari relativi alle invenzioni, alle aziende, alla loro storia (disegni, progetti, bozzetti, filmati, pubblicità) provenienti da archivi storici e privati, per raccontare le grandi aziende italiane che hanno fatto la storia del design.
DIETRO LA MOSTRA: LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE L’inaugurazione della mostra, da parte del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha sottolineato l’importanza che il Governo attribuisce alla lotta alla contraffazione. La Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi e la Fondazione Valore Italia, hanno voluto stimolare la consapevolezza dei visitatori sull’importante patrimonio creativo che caratterizza il sistema produttivo nazionale e che ha determinato il fenomeno del made in Italy. La mostra “Disegno e Design – Brevetti e Creatività italiani” al Museo Ara Pacis di Roma è stata arricchita anche da eventi e iniziative, come incontri e workshop coi singoli architetti e designer di fama mondiale e affermati imprenditori italiani.
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_STYLE_TORRICELLI ARREDAMENTI
Pannelli laccati opachi anti-graffio, inserti in alluminio e zoccolo illuminato a led. In questa futuristica reception, essenziali realizzazioni moderne si fondono alla praticità di una strumentazione all’avanguardia studiata per la multifunzionalità. 28
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Progettare nuove armonie LA STRUTTURA DI UN’IMPORTANTE REALTÀ REGGIANA, REALIZZATA SU MISURA A PARTIRE DA UNO SPAZIO VUOTO
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Le sale riunioni di questo importante complesso, sono tutte predisposte per le video conferenze. La strumentazione, e l’arredo nel suo insieme, sono stati sviluppati in armonia con lo spazio, rendendo i collegamenti elettrici praticamente invisibili. In queste immagini è possibile ammirare questo imponente tavolo ICF in ciliegio tinto americano, appositamente creato rispettando l’equilibrio della sala. Grazie ad un sistema modulare, è possibile far scorrere una porzione di tavolo, e ottenere così un maggior numero di sedute. 30
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PAOLO ULIAN
Il design applicato alla vita quotidiana con uno spirito alla Robinson Crusoe 32
Paolo Ulian è un designer i cui progetti incantano per la loro disarmante semplicità e profonda ironia, e per il modo in cui riescono a intraprendere il sentiero della memoria. Dalle sue opere proviene un senso di genuinità creativa non dissimile da quella dell’infanzia, quando le associazioni di idee volavano libere e la fantasia viveva su di un piedistallo tutto il giorno. Il suo percorso, infatti, comincia proprio in tenera età, giocando con il Meccano, le costruzioni, per poi passare al divertirsi nello smontare e rimontare ogni cosa che in lui destasse curiosità. Una tendenza rimasta inalterata nelle sue opere attuali, ibridazioni fantasiose tra estro e praticità, ingegno e quotidiano. Ulian si iscrisse prima all’Accademia di Belle Arti di Carrara, per poi trasferirsi all’Isia di Firenze, e nel 1990 intraprendere la carriera a Milano nello studio di Enzo Mari. E’ proprio al lavoro di Mari, così come a quello di Bruno Munari e di altri illustri progettisti, che Ulian si ispira a livello concettuale: l’idea che il design possa attribuire valore e responsabilità sociale agli oggetti quotidiani attraverso il loro significato. Le riflessioni a proposito della vita di ogni giorno, di ciò che già c’è e di ciò che si potrebbe cambiare, sono solitamente gli spunti iniziali del suo modo di lavorare, cominciando non dalle combinazioni di valori estetici e funzionali che un nuovo oggetto può avere, ma piuttosto dalla storia che quell’oggetto può raccontare. Un design che predilige le piccole invenzioni piuttosto che la spettacolarità e la ricercatezza delle forme, basato su delle pratiche progettuali a misura d’uomo, come dice lo stesso Ulian: “Cerco semplicemente di seguire la direzione dei miei sentimenti,
TRA GIOCO E DISCARICA A Milano, il progetto MINI & Triennale CreativeSet presenta la mostra “Paolo Ulian. Tra gioco e Discarica”, che, dal 27 gennaio al 28 febbraio 2010, vede protagonista il designer toscano e le sue creazioni. Le opere selezionate sono articolate in quattro gruppi: contestare lo spreco della discarica; minimizzare lo scarto; reinterpretare oggetti esistenti, il gioco del design. Visitando lo spazio Creative Set del Triennale Design Museum è possibile ammirare efficaci esempi dell’attitudine progettuale di Ulian come l’anello/ spazzolino da dito Brush-Ring, il biscotto da dito Finger Biscuit, o il tappetino da bagno Mat-Walk, con pantofole incorporate. Gli orari della mostra sono: 10.30-20.30 dal martedì alla domenica, e 10.30-23.00 il giovedì.
ricercare la verità in ogni cosa con scrupolo. Le mode e le tendenze non mi interessano”. In questo modo, dagli esordi vincenti del concorso internazionale “Interieur 90” fino alle sue creazioni più recenti, Ulian è sempre riuscito a stupire, per la sua capacità simultanea di presentare degli oggetti interessanti, utilizzabili, ma anche ironici, vivi, con un’anima. Allo stesso modo in cui il pragmatico Robinson Crusoe (suo libro preferito) rielaborava il suo mondo circostante in funzione di utensili migliori per un migliore stile di vita.
Brush-ring Modello 2005 Quando è portato al dito mignolo è un anello. In determinate occasioni, come al ristorante o al bar, può essere spostato sul dito indice per trasformarsi in spazzolino da denti di fortuna. 33
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Vasi Cardboard Prod. Skitsch – 2009 Certi oggetti hanno una predisposizione naturale a trasformarsi in qualcosa d’altro. È il caso degli involucri in cartone ondulato nati per imballare e proteggere bottiglie e vasi in vetro destinati alla spedizione. La loro caratteristica elasticità e deformabilità consente di modellarne facilmente la forma originale per dar vita a innumerevoli variabili morfologiche. È sufficiente “fissare” queste forme e riprodurle in ceramica per ottenere una famiglia di vasi da fiori dalle forme sempre diverse. 34
Vaso Vago Produzione Up-group 2008
TANDEM LAVABO / 2008: Lavabo con gettacarte incorporato, anche utilizzabile come portabiancheria.
E´ un vaso dall´aspetto indefinito, vago, apparentemente non ci rivela una sua logica interna. La sua forma finale invece é la naturale conseguenza della modalità di lavorazione con cui sono stati ottenuti i pezzi che lo compongono. I 24 anelli che formano il vaso sono ricavati da tre lastre di cm. 60 x 60 in marmo bianco di Carrara tagliate a getto d’acqua. La disposizione concentrica degli anelli sulla lastra consente di ridurre nei limiti del possibile gli scarti di materiale lavorato.
ANEMONE / 1998: Lampadina con base di alluminio e 100 piccoli bracci snodabili derivati da 400 penne Bic.
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ULTIMATO L’INTERVENTO SU PALAZZO SORMANI IN PIENO CENTRO STORICO A REGGIO EMILIA, UN ANTICO PALAZZO RITROVA IL SUO SPLENDORE E OFFRE DIVERSE POSSIBILITA’ PER ABITAZIONI E ATTIVITA’ COMMERCIALI
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Palazzo Sormani è un edificio che abita il cuore del centro storico di Reggio Emilia da sempre. Sede dell’UTE fino al Dicembre 2006, recentemente ha riacquistato l’antico splendore grazie ad un intenso progetto di recupero. L’intervento effettuato si è proposto di recuperare una costruzione che risale in parte al 1768 (il blocco su via Campanini/ via S. Rocco), di proprietà del Conte Claudio Trivelli ed in parte al 1780, dopo che il Conte Carlo Sormani (erede della consorte del Conte Trivelli) lo acquistò nel 1783, completando di fatto quella che oggi è l’impostazione planimetrica sulla quale si è intervenuti. Il progetto di restauro/ristrutturazione ha previsto il pieno e completo rispetto delle eventuali parti originali di pregio e/o delle modificazioni storiche progressivamente intervenute, quando documentabili e riscontrabili, valorizzandone le componenti architettoniche e materiche in base alle indicazioni della Sopraintendenza ai beni culturali e ambientali dell’Emilia Romagna, anche per quanto riguarda i materiali utilizzati per la finitura interna delle singole unità abitative, così come degli spazi dedicati ad eventuali attività terziarie, come uffici o studi professionali. Considerato l’utilizzo recente di questa costruzione, l’intervento si è potuto considerare relativamente semplice e teso prevalentemente
ad una ridistribuzione degli spazi interni, al rifacimento degli impianti tecnologici secondo le tecniche attuali e nel rispetto delle normative vigenti, alla realizzazione delle finiture interne che siano consone alla tipologia del fabbricato ed all’utenza a cui l’intervento stesso si rivolge. L’immobile era già provvisto di tre vani scala con relativi ascensori. Questo ha permesso una divisione in unità abitative molto duttile e senza spreco di superfici per spazi condominiali di accesso e disimpegno; i tre ascensori sono stati sostituiti con impianti moderni ed esteticamente adatti al palazzo, le stesse ringhiere delle scale sono state sostituite per assecondare linee più conformi al pregio dell’edificio. Le finiture di pregio si riconoscono nelle pavimentazioni in legno prefinto nelle essenze più consone al tipo di intervento, in marmette in graniglia abbinate a quelle presenti in origine, in particolari ceramiche anticate o meno, utilizzate
in alcune pavimentazioni interne e nei rivestimenti per bagni e/o cucine. La stessa facciata ha visto la sostituzione della serramentistica con copie fedeli a quella presente in origine, ma adeguate il più possibile alle normative in materia di contenimento energetico e impatto acustico. Pur non dimenticando mai il valore artistico e storico del complesso di cui parliamo, si è comunque data grande importanza alle esigenze di vita e utilizzo attuali. La posizione di estrema centralità dell’edificio (adiacente a Piazza Del Monte, si affaccia su Via Emilia Santo Stefano, Via Campanini e Via San Rocco) 39 37
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L’ATTENZIONE PER UN RECUPERO IL PIU’ POSSIBILE FEDELE ALL’IMMAGINE ORIGINALE SI FONDE CON L’ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA ALLE ESIGENZE MODERNE
lo rende particolarmente adatto sia per una destinazione abitativa che per quella di terziario o uffici privati; queste ultime attività sono previste al piano terra e al primo, con vista su via San Rocco e Campanini. Il progetto edilizio ha previsto la suddivisione degli ampi spazi in 13-14 nuove unità abitative con superfici variabili da 95 a 200 mq. Il fabbricato è provvisto di impianto di teleriscaldamento per il riscaldamento centralizzato che sarà mantenuto e adeguato alle normative vigenti. L’accesso principale sulla Via Emilia si sviluppa attraverso un androne aperto che si affaccia a Nord sul grande cortile
interno, il quale fa da collegamento con il secondo cortile dove si trovano gli accessi da via Campanini e via San Rocco. Per maggiori informazioni sui locali disponibili all’interno del palazzo, potete contattare Prima Immobiliare, in viale Timavo 2/C, telefono 0522.406135 o inviando una e-mail a info@ primaimmbiliare.com.
PRIMA IMMOBILIARE
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VIALE TIMAVO 2/ C - 42100 REGGIO EMILIA TEL 0522 406135 - FAX 0522 433745 info@primaimmobiliare.com www.primaimmobiliare.com
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_STYLE_ORLANDINI L’ARREDAMENTO
INEDITO INCROCIO DI FUNZIONI LA CUCINA ENTRA A PIENO DIRITTO NEL SALOTTO, LA LIBRERIA SI CONGIUNGE AL TAVOLO DA PRANZO Gli spazi delle nuove case oggi sempre più spesso perdono la connotazione di ambiente dedicato ad unica funzione per entrare sempre più in un’ottica di “open space”. Larghe vedute anche per quanto riguarda gli arredamenti, dunque. In queste pagine, Orlandini L’Arredamento ci propone alcune soluzioni che perfettamente rispecchiano questa tendenza moderna.
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Nelle cucine della linea Lounge di Alta Cucine, i diversi ambienti di casa entrano in contatto e si fondono creando inediti incroci di funzioni: così il tavolo da pranzo si fonde alla perfezione con la libreria, permettendo di separare visivamente un ambiente dall’altro, ma senza costrizioni murarie. Le linee essenziali creano ambienti sofisticati ed eleganti senza appesantire mobili comunque importanti, il contrasto di colori e materiali crea giochi di luce e dà vita a queste creazioni moderne ed inedite.
Cabina Armadio Dall’armadio si passa, poi, a una serie di soluzioni sviluppate “a giorno”: cassettiere, ripiani e contenitori su ruote da spostare a seconda delle necessità. Il tutto in funzione della massima praticità d’impiego. Composizioni eclettiche grazie alla varietà degli elementi in dotazione, dedicate ad un gusto Bianco e nero per il primo caso, legno e laccato per quanto riguarda il secondo: contrasti forti e un effetto inedito ma interessante. Per vedere queste nuove ideazioni, insieme ad altre novità e innovative proposte, visitate lo showroom di Orlandini L’Arredamento, in via Togliatti 44/A a Montecavolo.
ORLANDINI L’ARREDAMENTO VIA TOGLIATTI 44/A - MONTECAVOLO TELEFONO 0522 880610 - FAX 0522 250648 APERTO LA DOMENICA POMERIGGIO
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_PROJECT_IL PALAZZO DEL CAPITANO
ABITARE LA STORIA Il Palazzo del Capitano del Popolo nel cuore della Reggio antica e moderna.
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Il concetto particolare di ‘edificio storico’ non indica soltanto uno stabile presente in una determinata area urbana da molto tempo, ma anche un luogo fisico la cui duratura permanenza nel patrimonio architettonico viene pian piano percepita come intima e familiare dall’uomo, in virtù della miriade di storie e di vite che quell’edificio è capace di raccontare. A Reggio Emilia, questo è il caso del Palazzo del Capitano del Popolo, da 800 anni simbolo della ‘città animatrice d’Italia’. Immaginare il centro cittadino senza quest’edificio, così come senza il Duomo o senza il Palazzo del Comune, è per ogni reggiano un’impresa impossibile. La storia che il Palazzo del Capitano del Popolo narra affonda le sue radici in un’epoca lontana, medioevale, di nobili, intrighi di palazzo, Comuni e cavalleresche disfide. Tutto parte dalla morte dell’amata Contessa Matilde di Canossa, a cui segue un periodo di guerra civile sanguinosa, conclusa con la presa di potere di una fazione chiamata Partito della Società di San Prospero del Popolo e delle Arti di Reggio, che per la prima volta nel 1278, istituisce la figura del Capitano del Popolo.
I suoi compiti consistono nel governare la città, garantirne la sicurezza, amministrare la giustizia, intrecciare relazioni diplomatiche. La durata del mandato di un Capitano del Popolo è di sei mesi, e deve necessariamente essere un forestiero, avere un età al di sopra dei trent’anni e non portare con sé figli, nipoti o fratelli. Nel 1280, al Capitano viene assegnata una dimora, adiacente al Palazzo del Potestà (oggi Palazzo Del Monte) e con essa comunicante per mezzo di passaggi aerei, oggi non più esistenti. Nel 1328, con la fine delle libertà comunali, la figura del Capitano decade, e il Palazzo assiste alla successione delle diverse dinastie nobiliari che dominano Reggio: i Gonzaga, i Visconti, gli Este. Durante i tumulti del periodo rinascimentale, il Palazzo cambia varie volte destinazione d’uso: è sede del Massaro ducale, e per un po’, della Zecca. Viene restaurato a più riprese dal 1461 al 1473, quando il luogotenente della città, Marchese Sigismondo d’Este, vi si trasferisce. All’inizio del Cinquecento, l’edificio è abbandonato, fino a quando, nel 1515, il Comune lo affitta
Il Palazzo del Capitano del Popolo affonda le sue radici in un’epoca lontana, medievale, di nobili, intrighi di palazzo, Comuni e cavalleresche disfide... ai fratelli Balburelli degli Scaruffi per 6 ducati d’oro all’anno, chiedendogli di eseguire i lavori più urgenti. I Balburelli costruiscono alcune botteghe, una stalla per i cavalli, ristrutturano tutto e trasformano il Palazzo in una “bona et capace hosteria”, una locanda di notevoli dimensioni che ha per insegna un cappello di ferro pitturato in rosso, e chiamata Osteria del Cappello Rosso. Da quel momento in poi, il Palazzo non abbandona mai la propria funzione alberghiera. Attraversando i secoli e le vicissitudini storiche, esso giunge quasi immutato al 1928, quando l’ultimo proprietario, Eugenio Terrachini, opta assieme al figlio Paolo per il restauro globale, che ne riporta alla luce la facciata originale e la grande Sala delle Adunanze, nucleo dell’antica struttura. Il restauro delle sale restituisce alla città di Reggio la bellezza lontana nel tempo degli affreschi alle pareti, tra cui un’ Annunciazione dallo stile bizantino e una Madonna con Bambino che risale agli inizi del Quattrocento. Vengono rispolverate anche le decorazioni orientaleggianti, le colonne con capitelli ancora più antiche, e i frammenti degli stemmi dei Capitani del Popolo. L’ultimo restauro ha plasmato, con attenzione e rispetto, la forma attuale del Palazzo, che oggi ospita la sede dell’Hotel Posta, ambiente d’accoglienza prestigioso e moderno. Arredato in modo elegante e retrò con il mobilio della Pasticceria Nazzani, ritrovo dell’élite nobile ed imprenditoriale della Reggio ottocentesca, l’Hotel Posta prosegue la tradizione di cinque secoli di ospitalità, cominciata proprio coi fratelli Balburelli.
Arredato in modo elegante e retrò con il mobilio della Pasticceria Nazzani
HALL
BAR
RECEPTION
_PROJECT_IL PALAZZO DEL CAPITANO
Il Salone delle Adunanze è diventato un’accogliente sala convegni, cornice adeguata anche per eventi come presentazioni, cene, matrimoni, meeting aziendali, congressi. Il servizio offerto è all’avanguardia nel settore dell’hotellerie, offrendo alla clientela la sensazione di sentirsi come a casa propria. Affacciato da sempre all’angolo che dalla via Emilia svolta verso le piazze, il Palazzo del Capitano del Popolo è dunque un crocevia tra storia, cultura, arte ed ospitalità, portatore di un forte senso di ‘reggianità’, e per questo, profondamente amato dai reggiani di ogni epoca.
SALA DEL CAPITANO
SALA COLAZIONI 44
NEL PALAZZO DEL CAPITANO DEL POPOLO IN REGGIO EMILIA
Un quattro stelle di quasi cinque secoli fa, al vostro servizio...
Piazza del Monte, 2 - 42121 REGGIO EMILIA - Tel. 0522.432944 - Fax 0522.452602 - www.hotelposta.re.it - info@hotelposta.re.it
_STYLE_IORI ARREDAMENTI ARREDAMENTI _STYLE_IORI
ARREDARE GLI SPAZI APERTI LA NUOVA TENDENZA PREVEDE GIARDINI ARREDATI COME SALOTTI
Si dice spesso che l’arredamento di una casa rispecchia chi ci abita. Questo è vero solo in parte: esistono specifiche esigenze, di qualità, comodità ed estetica, a cui l’offerta, con competenza, gusto ed originalità, deve saper rispondere. L’ambiente domestico del decennio a venire oltrepassa la concezione ormai passata di “qualche mobile dentro quattro mura”. La tendenza è all’apertura, alla creazione di spazi che trasformino le case in contesti rilassanti e salutari, giardini compresi. Iori Arredamenti fa sua questa recente filosofia, presentando dei complementi d’arredo dal design pratico e piacevole, con forme senza troppi fronzoli e dalle idee chiare. I morbidi cuscini dai colori tenui, il confortevole calore
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del legno, le poltrone di rattan intrecciato, i divani dalle parti scomponibili, sono da sempre gli elementi con cui i prodotti firmati ROBERTI si distinguono nel mercato. Ma c’è anche spazio per le sedie, poltrone e sdraio dallo stile avanguardistico e cosmopolita di ROYAL BOTANIA, e per un barbecue cilindrico in acciaio, elemento che riflette bene questa concezione ‘open space’ dell’arredare casa.
VIA MEDAGLIE D’ORO DELLA RESISTENZA 8/C 42100 RE - TEL/FAX 0522 558661 info@ioriarredamenti.it
_STYLE_IORI ARREDAMENTI
COLOR DREAMS
ARREDAMENTI COLORATI E FUNZIONALI VESTONO LE CAMERE DI BAMBINI E RAGAZZI
Culla a dondolo AXIL
Gettacarte MAGIS
Cameretta con letto a soppalco Doimo CITYLINE
Sedia bimbo MAGIS
All’interno del rinnovato Showroom di Iori Arredamenti, infine, potrete trovare un’ampia scelta per quanto riguarda l’arredamento delle camerette di bambini e ragazzi. Soluzioni innovative che vi danno la possibilità di arredare le stanze dei più giovani con mobili non solo colorati e frizzanti, ma allo stesso tempo razionali e fruibili al meglio. Scrivanie che si inseriscono alla perfezione in librerie da parete, letti a soppalco che permettono di sfruttare al meglio la superficie della stanza, strutture progettate appositamente per l’utilizzo del computer, pouf comodi, colorati e divertenti. Funzionalità e colore, comodità e allegria, si sposano perfettamente in queste soluzioni d’arredamento firmate Iori Arredamenti.
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Cameretta con angolo studio e armadio ponte ad ante scorrevoli prod. NARDI
Sedia Maui KARTELL
Lolita-Bag CREATIVANDO
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_FOCUSON_ECOCASA
EXPO ECOCASA/ECOIMPRESA:
LA NUOVA FRONTIERA DELLA GREEN ECONOMY DAL 25 AL 28 FEBBRAIO, PRESSO LE FIERE DI REGGIO EMILIA, L’APPUNTAMENTO CON L’ECONOMIA E L’ARCHITETTURA SOSTENIBILE I padiglioni delle Fiere di Reggio Emilia aprono i battenti, dal 25 al 28 febbraio, per accogliere i visitatori di Expo EcoCasa ed EcoImpresa, manifestazione green-oriented per antonomasia, che pone l’accento sullo sviluppo di sistemi abitativi ed aziendali ad alta sostenibilità ambientale. L’evento, patrocinato e coadiuvato dai maggiori enti locali, come la Regione, la Provincia , il Comune di Reggio Emilia e la Camera di Commercio, conta anche la presenza di alcune delle associazioni di spicco per la tutela dell’ambiente e il progresso delle fonti di energia alternative, come KyotoClub, Ises Italia, Enea e Generazione Clima del WWF. Una delle maggiori sfide per il futuro è rappresentata dall’architettura sostenibile, cioè dal progettare e costruire abitazioni, ma anche riqualificare tutto un patrimonio già esistente composto da fabbriche, uffici, palazzi, e via dicendo, che dovranno produrre tanta energia quanta ne consumano e che dunque dovranno essere ad emissioni zero. Le opportunità per il mondo delle costruzioni sono enormi, in termini di qualificazione dei prodotti e dei servizi offerti, e pertanto è di fondamentale importanza l’affidarsi alla ricerca e allo sviluppo nei settori avanzati. Ma la conquista di questa nuova frontiera ecologica, per EcoCasa ed Eco Impresa, non si limita soltanto all’edilizia. Nei vari appuntamenti, tra mostre e convegni, offerti dalla quattro giorni di Expo, c’è anche spazio per il risparmio energetico, la ricerca di nuovi materiali ecologici,
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l’ideazione di soluzioni ottimali che coniughino nel modo migliore l’ottimizzazione dei consumi senza dover troppo stravolgere gli stili di vita, lo sviluppo delle varie fonti di energia rinnovabili, dal fotovoltaico al geotermico passando per l’eolico e il solare, il comfort abitativo delle case del futuro, con un attenzione particolare alla domotica e alla ventilazione, la creazione di aree produttive ecologicamente attrezzate per un’economia sostenibile. A tutte queste attualissime problematiche, sul crinale di un epoca che può segnare una grande svolta per la storia dell’umanità, EcoCasa ed EcoImpresa, forti del successo della passata edizione, cercheranno di fornire delle risposte ed un contributo concreto, con l’obiettivo di essere una manifestazione di primo piano a livello nazionale nella quale imprese, progettisti e tecnici possano esporre e confrontarsi sui prodotti e le tecnologie più innovativi.
ARIA DI NOVITA’ NUOVI PRODOTTI PER IL CONDIZIONAMENTO DELLE ABITAZIONI ED ATTIVITA’ COMMERCIALI Silvi Service, azienda reggiana leader nel campo del condizionamento, in questa pagina ci presenta, attraverso un’intervista al suo titolare, Sergio Silvi, alcune novità del settore firmate Daikin, di cui la ditta è rivenditrice ormai da parecchi anni. Daikin è una marca importante per quanto riguarda i condizionatori sia in ambito commerciale che privato, iniziamo affrontando il primo settore. Quali crede siano le novità del momento? Per quanto riguarda il condizionamento di negozi e attività commerciali, credo che le Unità Round Flow della serie RZQ, cassette da incasso (foto in basso a destra), offrano prestazioni difficilmente eguagliabili. La distribuzione del flusso d’aria è a 360°: l’aria trattata viene convogliata in tutte le direzioni e fuoriesce anche dagli angoli. Ogni zona del locale viene quindi raggiunta con maggiore facilità. Questo tipo di condizionatore, inoltre, offre ben 23 schemi diversi di mandata dell’aria. Per quello che riguarda l’ambito privato, invece? Ci sono novità rilevanti? Assolutamente sì! Il nuovo modello da parete Daikin Emura (foto a sinistra) rappresenta un’eccellente sintesi di tecnologia e design. Il profilo ultra piatto e la finitura elegante delle versioni bianco opacizzato o alluminio satinato, ne fanno un elegante complemento d’arredo. La funzione comfort assicura una distribuzione ottimale dell’aria e un’eccellente classe energetica (A) ne rendono il consumo contenuto oltre a mostrare un’attenzione consapevole all’impatto ambientale. Il nuovo parete rappresente un perfetto connubio di stile e sostanza, immagine e funzionalità, riscaldamento intelligente e raffrescamento efficiente. Se dovesse consigliarci un buon metodo per il riscaldamento delle nostre abitazioni, invece? Il sistema Altherma (foto in alto a destra), anche questo di Daikin, offre un riscaldamento ad alto rendimento. L’installazione è semplice e flessibile, non occorrono canne fumarie, serbatoi per combustibili o allacciamenti al gas. Il modulo interno Hydro Box non richiede alcun locale tecnico dedicato e contiene tutti i comandi di sistema; l’opzione acqua calda sanitaria, fornisce acqua fino a una temperatura di 80° C.
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_STYLE_SOFIT
AQUAPANEL, LA LASTRA IN CEMENTO RINFORZATO PER GLI AMBIENTI PIÙ DURI Leggerezza, flessibilità e semplicità di posa, per risultati architettonici di alto livello
Non sempre l’architettura e l’arredamento si sposano con esigenze di resistenza all’acqua, agli urti e ai carichi sospesi. Aquapanel® consente di realizzare svariati progetti facendo fronte a queste problematiche sempre più ricorrenti. Aquapanel® Cement Board è una lastra costituita da un nucleo di cemento Portland con l’aggiunta di inerti leggeri. È in grado di affrontare le situazioni più estreme come pioggia, agenti atmosferici, umidità, gelo e shock termici, sia in esterno che in interno. Questa lastra è stata testata da un istituto che ne ha certificato l’idoneità all’uso come supporto stabile e resistente all’acqua sia per l’utilizzo per interni che per esterni in ambienti ad elevata umidità. Aquapanel® Indoor consente di realizzare spazi e ambienti interni di qualunque tipo e dimensione: le sue peculiarità, infatti, permettono un’assoluta libertà di progettazione e di applicazione. Con Aquapanel® Indoor, oltre alle normali applicazioni come pareti, contropareti e controsoffitti, è possibile realizzare anche docce, vasche, bagni turchi, fioriere e fontane. Aquapanel® Outdoor è un materiale da costruzione robusto e resistente alle sollecitazioni, è l’alternativa ai tradizionali materiali da costruzione per pareti esterne e facciate. In base alle esigenze costruttive, è possibile combinare le lastre con materassini isolanti e ottenere il massimo comfort climatico sia in inverno che nella stagione calda. 52
A dispetto del suo esiguo spessore permette di realizzare rivestimenti di cornicioni e facciate, controsoffitti di porticati, zoccolature perimetrali, rivestimenti di canne fumarie, cappotti isolanti termici ed elementi decorativi. È assolutamente indicato per tutte le applicazioni che richiedono elevate prestazioni di resistenza alle sollecitazioni meccaniche e resistenza all’acqua. La leggerezza, la flessibilità e la semplicità di posa della lastra Aquapanel® la rendono multifunzionale e lasciano al progettista la più ampia libertà espressiva consentendo di realizzare anche i progetti più bizzarri, permettendo di ottenere risultati architettonici di ottimo livello e mantenendo inalterati nel tempo le finiture superficiali realizzate con specifici rasanti o rivestimenti di ogni tipo.
SOFIT VIA STATALE 467, 13 - CASALGRANDE (RE) TEL 0522 848201 - TELEFAX 0522 772105 www.sofitsnc.it
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_HOME_LA BETULLA
RESIDENZE “POLITICAMENTE CORRETTE” Il meglio delle tecnologie rinnovabili ed ecosostenibili, a portata di casa
L’impronta stilistica inconfondibile de La Betulla è presente anche nella zona di via Dimitrov, a sud della città di Reggio. Qui si eleva un complesso di sei palazzine tra loro identiche. La struttura conta 65 appartamenti. L’esterno è inserito in spazi verdi attrezzatissimi, con passaggi pedonali e piste ciclabili. I consumi contenuti sono assicurati dalle particolari caratteristiche costruttive, che integrano aspetti passivi come lo spessore interno dei muri a fonti energetiche alternative come il solare termico e la predisposizione ad un futuro impianto fotovoltaico.
In via Rosselli, a Reggio Emilia, si erge Teorema, un insediamento residenziale articolato in tre palazzine e quattro unità abitative lineari, complete di mansarda e giardino, che coniuga il piacere di vivere nei pressi di un’area verde a contenuti tecnologici di spessore. Teorema è un complesso di 36 abitazioni, 2 negozi e 2 uffici, e costituisce un’isola residenziale ben connessa all’espansione sud-ovest della città. Le ampie zone di verde, attrezzate a parco, sono attraversate da suggestivi camminamenti. La lontananza dal traffico veicolare costituisce una sicurezza anche per i più piccoli. L’intero complesso obbedisce nella scelta dei materiali a criteri di ecosostenibilità. Sono state adottate tecniche costruttive che assicurano un isolamento ottimale, una notevole inerzia termica ed un eccellente livello di risparmio energetico. L’intera struttura è stata predisposta su di un’unica centrale allacciata al teleriscaldamento, integrata con impianti di solare termico per la produzione di acqua calda. Grazie ad un sistema di scambio fotovoltaico, viene dispensata energia elettrica ad uso degli spazi condominiali. Questi elementi fanno di Teorema un sistema abitativo all’avanguardia nella tecnologia e rispettoso per l’ambiente.
SSull’area u un tempo occupata dal Cinema Parco, iin n via Cagni a Reggio Emilia, la Betulla propone Artemide. A r Il complesso è composto da due palazzine p a speculari con pianta “ad elle”, che ospitano o s rispettivamente nove e dieci alloggi, protetti p r su tre lati da un muro di cinta. IIll contesto in cui è collocata, appare integrato con un’ area parco di notevole ampiezza. Il piano terra unisce funzioni comuni, come l’atrio, il vano scala, l’ascensore e il deposito, a due unità abitative, che costituiscono integralmente i livelli superiori. Le autorimesse sono interrate e all’esterno è disposta un’ampia superficie destinata ai parcheggi. Mura di tamponamento e pilastri sono in laterizio, costruiti con mattoni di tipo “a mano” e finitura faccia a vista, mentre i bordi decorativi dei cornicioni, con particolari giochi di sporgenze, riprendono i secolari canoni stilistici dell’architettura reggiana. Di elevata qualità sono i materiali di rifinitura: coperture in tegole portoghesi, gronde in rame, parapetti in ferro zincato e serramenti in legno hemlock. Le fasi di progettazione e costruzione sono state orientate ad applicare tecniche di risparmio energetico e sistemi alimentati da energie rinnovabili come pannelli solari termici per l’acqua calda, e fotovoltaici per l’elettricità.
Il Mulinetto sorge a sud della frazione di Canali ed è definito da un’ampia area che spazia da via Tolstoj a via Tassoni, estendendosi fino al rio Canalina e all’antico mulino. L’intervento residenziale richiama le architetture rurali tradizionali e si ispira ai criteri di ecosostenibilità e risparmio energetico. È costituito da quattro fabbricati “ad elle”, come le antiche corti contadine. I posti auto, così come le cantine, la lavanderia comune e il deposito bici, si collocano nell’interrato, servito da quattro vani scala, di cui due con ascensore. Al piano terra troviamo i locali residenziali, circondati da verde privato e condominiale. Ognuno degli appartamenti è provvisto di almeno una loggia coperta. Il Mulinetto è visibilmente in grado di convivere armoniosamente con le ampie zone di verde circostanti, poiché costruito con materiali biocompatibili, e progettato con scrupolosa attenzione per l’esposizione degli ambienti. All’illuminazione condominale provvede un impianto fotovoltaico, mentre il riscaldamento si avvale di caldaie centralizzate e pannelli solari, posti in tutti i fabbricati.
Via M.K.Gandhi, 16 - REGGIO EMILIA Tel. 0522.290711- Fax 0522.290712 - www.labetulla.it - betulla@re.nettuno.it 55
_IN&OUT_SISTEL
COMODITA’ E SICUREZZA
SISTEL CI PARLA DEI CANCELLI AUTOMATIZZATI E DELLA TRASFORMAZIONE DELLE CASE IN AMBIENTI SICURI ED AGEVOLI
Sistel è stata la prima azienda presente a Reggio e provincia ad occuparsi di automazioni per cancelli, e si occupa di questa attività da ben 35 anni. La sua partnership con Faac, azienda leader del settore a livello mondiale, ne comprova l’assoluta professionalità. Il signor Faccia, titolare dell’azienda, in alcune brevi domande ci illustra i punti di forza di un settore tra i più importanti della sua azienda: quello dei cancelli automatici. 1 – QUALI SONO I FATTORI DETERMINANTI DEL VOSTRO SUCCESSO? Innanzitutto, la qualità dei prodotti installati, marche come Faac e Breda rappresentano garanzie note a livello internazionale. Una presenza costante da parte dell’assistenza tecnica, poi, dalle
fasi di progettazione, all’installazione, alla manutenzione, fanno della nostra azienda un punto di riferimento. A partire dagli anni Ottanta, il settore trainante di questo mercato è stato quello dei cancelli automatici e questo è stato uno dei settori sui quali ci siamo specializzati. 2 – QUALI SONO I VANTAGGI DEL POSSEDERE UN CANCELLO AUTOMATICO? I vantaggi sono fondamentalmente due: comodità e sicurezza. Comodità perché la presenza di un cancello automatico permette di entrare senza dover scendere dall’autovettura, specialmente quando le condizioni atmosferiche sono particolarmente ostili. Va inoltre tenuto presente il disagio che si può creare quando il cancello fornisce una via d’accesso diretta ad un’arteria con molto traffico.
L’ideale per un cancello a battente come quello di questa immagine, è l’attuatore elettromeccanico di FAAC: grazie agli arresti meccanici di apertura e chiusura integrati, è possibile non installare le battute meccaniche di fine corsa.
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Il sistema interrato FAAC 770 rappresente il nuovo modo per aprire e chiudere cancelli residenziali fino a 2,5 metri di lunghezza per anta. Essendo completamente invisibile, non altera l’aspetto estetico del cancello.
Il motoriduttore per cancelli scorrevoli residenziali dotato di motore elettrico compatto e dal design ricercato, utilizza innovativi sistemi di trasmissione ed è adatto per applicazioni su cancelli scorrevoli fino a 5 metri di lunghezza e 300 Kg di peso.
Sicurezza perché il cancello obbedisce solo agli ordini dell’utente: si apre e si chiude quando è lui a volerlo; l’automazione del cancello, inoltre, rende impossibile il dimenticarselo aperto, elemento che garantisce un’ulteriore sicurezza, oltre al contribuire ad evitare incontri spiacevoli, specialmente se si rientra tardi la sera. 3 – QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI IMPIANTO PIU’ COMUNEMENTE USATE? Le più frequenti sono quelle applicate a portoni a battente a due ante e a quelli scorrevoli. Le tipologie sono tante e si adattano ai diversi tipi di cancello. Per quanto riguarda il cancello a due ante, la soluzione più estetica ed elegante è la motorizzazione a pavimento (nascosta), mentre quella che non richiede interventi murari o modifiche al cancello è la soluzione ad operatori esterni. 4 - QUALI SONO I PREZZI DI PARTENZA PER LA REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO DI QUESTO TIPO? Per una realizzazione con le caratteristiche qualitative fino adesso descritte, si parte dai 1.000 euro, comprensivi di installazione e montaggio. 5- PUO’ ESSERE PERICOLOSO MONTARE QUESTO TIPO DI CANCELLO SE SI HANNO BAMBINI IN FAMIGLIA? Noi rispettiamo tutte le normative di sicurezza ed i nostri sono tutti prodotti certificati. E’ importante rivolgersi ad installatori qualificati, in grado di garantire la maggiore sicurezza possibile per voi e la vostra famiglia, bambini inclusi, quindi. 6 - QUALI SONO LE PIU’ RECENTI INNOVAZIONI? Oltre alle innovazioni qui descritte, oggi la tecnologia permette di entrare con lo stesso telecomando sia nel cancello che nel portone. Potrete entrare nelle vostre abitazioni direttamente, senza mai dover scendere dalla macchina.
SISTEL CENTRO AUTOMAZIONI VIA MARTIRI DI CERVAROLO, 74/7/8 - REGGIO EMILIA TEL 0522/556941 sistel@sistelautomazioni.it. www.sistelautomazioni.it 57
_FOCUS ON_LA CITTÀ FRAGILE
LA CITTÀ FRAGILE UN’ ESPOSIZIONE CHE TRADUCE LA FRAGILITÀ SOCIALE IN CHIAVE ARCHITETTONICA
“La città corpo rischia di diventare città scheggiata, smarrendo la sua capacità di inclusione” “La città mentre è spinta a connettersi sempre più allo spazio dei flussi globali, ad estroflettersi, a divenire nodo di una rete globale, così facendo si apre ed è invasa”. Aldo Bonomi È dai concetti di Aldo Bonomi che sono partite le idee per realizzare e mettere in scena “La città fragile”. La mostra è stata inaugurata presso la Triennale di Milano il 20 novembre 2009 e ha chuso i battenti lo scorso 10 gennaio. Dopo La città infinita (2003), La rappresentazione della pena (2006) e La vita nuda (2008), questa può essere considerata la quarta tappa di una riflessione sugli effetti della modernità sulle forme di convivenza, della tendenza all’erosione
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delle forme di relazione tradizionali e del bisogno di comunità. Focus della mostra sono state la fragilità e le paure che investono le persone, travolte da una modernizzazione che rompe i riferimenti comunitari e famigliari che assicuravano la trasmissione dei valori tra le generazioni. Lo spazio metropolitano è diviso quindi in zone che faticano a comunicare e ad elaborare visioni del futuro condivise. Ecco allora emergere la città fragile. L’obiettivo intrigante è stato quello di tradurre in chiave architettonica i contenuti pregnanti di fragilità sociale, e progettare quindi un
allestimento che non fosse solo contenitore, ma anche trasposizione architettonica di contenuti. Le fragilità sono state interpretate come veri e propri Cocci, frammenti scheggiati di volumi decostruiti all’interno dei quali video, fotografie, testi e dati sviluppano tematiche legate alla fragilità, metafora del passaggio dal tradizionale spazio urbano fatto di separazioni spaziali nette (centro, periferia, zona residenziale, zona industriale), allo spazio frammentato del nuovo paesaggio urbano contemporaneo.
“Non è rinchiudendo il vicino che ci si convince del proprio buonsenso” F. Dostoevskij Il percorso della mostra si è snodato quindi su tre sentieri paralleli collegati da linee d’ombra che sottolineavano l’intreccio concettuale tra fragilità, rancore e cura, mentre l’operosità era rappresentata dal visitatore. Le “5 schegge del rancore” costituivano la spina dorsale della mostra: società securitaria, biscotto nero - il caso Abba, femminicidio, malaombra - i suicidi nel mondo, la secessione dei benestanti. Intorno alle schegge si snodavano due percorsi orientati; da un lato sono state rappresentate le fragilità metropolitane contemporanee, ovvero quelle che toccano l’universo giovanile, degli anziani, degli stranieri e delle donne. Sull’altro lato sono state invece rappresentate esperienze emblematiche di pratiche di cura (professioni della cura, scuola, cura femminile, esercito dei buoni, impresa sociale e impegno istituzionale). Alla fine del percorso, la comunità della cura e la comunità degli operosi si sono fusi, accorpando anche la comunità del rancore nello spazio dell’illuminazione, un’ agorà nella quale venivano organizzati momenti di riflessione sui temi trattati nella mostra.
_ART_LOOK AT
HOME Decor! In Corso Garibaldi, un grazioso laboratorio di idee...
Seguendo le tendenze e, spesso, anticipandole Look At all’interno del suo showroom propone prodotti e tecniche all’avanguardia e soluzioni d’arte sintonizzate con i trend del momento. Troverete realizzazioni estetiche nuove e originali e tutto il meglio dell’home decor. Creatività e qualità di realizzazione, rispecchiano i più alti canoni del Made in Italy, così come la cura dei dettagli, delle forme e la qualità dei prodotti. Look At si occupa di tutto ciò che riguarda il cosiddetto “arredo verticale” e spazia tra molteplici stili e materiali, ma non solo. Particolare attenzione è riservata al cliente, che può diventare protagonista anche nella fase di progettazione dei propri interni, oltre che essere scrupolosamente accompagnato in fase d’acquisto. Potrete avere il massimo della personalizzazione, grazie alle diverse tecniche di incorniciaura, e alla possibilità di realizzare tavole e stampe direttamente dalle vostre foto e immagini personali.
TAVOLE DI LEGNO - STAMPE SU CANVAS - SERIGRAFIE - SERVIZI DI INCORNICIATURA - SPECCHIERE POSTER - MANIFESTI - IDEE REGALO - RIPRODUZIONI ARTISTICHE
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In occasione di Fotografia Europea sarà possibile visionare gli scatti di Anna Campanini presso la sede di LOOK AT.
RIPRODUZIONI ARTISTICHE E CORNICI SU MISURA Corso Garibaldi, 53/A (RE) - Tel. 0522.451678
CORTE ALESSANDRA E TENUTA CARLOTTA IN DUE DELLE ZONE PIU’ PRESTIGIOSE DI REGGIO EMILIA NASCONO QUARTIERI RAFFINATI E DI DESIGN
Nell’ameno contesto del parco del Crostolo, tra San Pellegrino e Villa Canali, è in corso di realizzazione un quartiere di altissimo livello, sia per lo studio urbanistico e di design, che per i materiali impiegati: CORTE ALESSANDRA. Questa nuova realizzazione prevede: • un fronte su via Tassoni dedicato ad unità commerciali e direzionali; • una prima fascia residenziale con ville abbinate e a schiera (in corso di progettazione); • una zona (C Sud) dedicata alla costruzione di grandi ville mono o bifamiliari da progettarsi su specifica richiesta del cliente; • una zona (C Nord) in cui stiamo realizzando ville singole di design. Le ville dispongono di ambienti particolari, come saloni a doppio volume, mansarde dalla vista spettacolare sulla campagna reggiana ed ampie terrazze abitabili. Alcune di queste ville sono già predisposte per ospitare due nuclei familiari essendo suddivise in un mini appartamento al piano terra e un appartamento più grande tra primo piano e mansarda.
Il secondo intervento presentato in questo numero dal Gruppo Immobiliare Iannò, è TENUTA CARLOTTA, situato a Casale di Rivalta. In una magnifica posizione immersa nel verde sono in corso di realizzazione alcune prestigiose ville singole ed abbinate con possibilità di personalizzazione. Le ville saranno realizzate con tecnologie innovative e certificate per il risparmio energetico.
Entrambi i complessi immobiliari verranno realizzati nel rispetto delle più severe norme antisismiche con certificazione EcoAbita per il risparmio energetico e sono ampiamente personalizzabili in base alle richieste del cliente. Il Gruppo Iannò immobiliare potrà illustrare dettagliatamente tutte le caratteristiche e le particolarità di questi interventi, studiando con il cliente e gli architetti le modifiche richieste e le modalità per l’ acquisto.
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_PROJECT_LA PEOTA
P R O G E T TA R E C R E A R E A TORINO APPRODA LA PEOTA
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LA VENARIA REALE
Fra i restauri di monumenti italiani che negli ultimi anni hanno suscitato maggior interesse, è certamente da annoverare quello del complesso della “Venaria Reale” a Torino. Le origini di questo complesso monumentale risalgono alla metà del ‘600, quando il Duca Carlo Emanuele II di Savoia decise di edificare una nuova residenza “di piacere e di caccia” per la corte. La scelta del luogo, a Venaria, fu determinata dall’essere già teatro delle cacce ducali sin dal 1580. Il progetto fu commissionato all’Architetto di corte Amedeo di Castellamonte che plasmò il borgo, il palazzo con i suoi servizi, i giardini e i boschi di caccia a formare un unicum di scenografia architettonico ambientale, tale da creare un grandioso complesso monumentale governato da un solo asse di simmetria. La Venaria Reale non nasce, infatti, come una residenza a sé stante, ma come un complesso articolato in cui la parte civile si integra con quella di corte per poi confluire, senza soluzione di continuità, con l’ambiente naturale circostante. Il fulcro della composizione è rappresentato dalla “Reggia di Diana”, edificata fra il 1660 e il 1671 e destinata a vivere due secoli di ininterrotte modifiche e rimaneggiamenti. Lavori di espansione furono di seguito eseguiti dal 1716 dall’Architetto Filippo Juvarra e continuati fino alla seconda metà del ‘700 da vari artisti, tra i quali Benedetto Alfieri. I viaggiatori a metà del ‘700 parlavano di Venaria Reale come della “più grande e importante residenza di campagna del Re”. Con l’occupazione francese del 1798 il complesso di Venaria iniziò a conoscere un lento ma inarrestabile declino: abbandonata la funzione originaria, divenne caserma e tale funzione la mantenne sino a pochi decenni or sono. Conclusi i restauri nel 2007, il complesso monumentale è ora un importante volano per il turismo culturale piemontese, facendone il monumento più visitato nella regione e fra i più visti in Europa.
LA PEOTA Il consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale” indisse nella seconda metà dello scorso anno un concorso di progettazione per la realizzazione di un padiglione espositivo, per mostrare un’imbarcazione sabauda di epoca settecentesca denominata “Peota”. Il Bucintoro di Torino è un’imbarcazione di parata con allestimento di gala effettuato su uno scafo tradizionale, munita di otto remi per vogare alla gondoliera e di un albero con vela latina. Venne costruito sulla struttura di una peota, imbarcazione tipica dell’alto Adriatico, decorata e arricchita con dipinti, intagli dorati e tessuti preziosi. La Peota di rappresentanza fu commissionata nel 1731 dal re Carlo Emanuele III all’arsenale veneziano che, nel 1719, aveva costruito e allestito l’ultimo Bucintoro dei dogi, andato distrutto nel 1824, di cui si conservano oggi un modellino e alcuni frammenti presso il Museo Navale di Venezia. Grazie agli studi passati e ai più recenti di Luigi Griva sono noti i luoghi di costruzione e i nomi dei decoratori, intagliatori e doratori, mentre ancora anonimi risultano gli autori delle decorazioni dipinte su tela applicate sul soffitto della cabina e sugli schienali dei sedili che propongono un programma iconografico celebrativo della casata sabauda: l’incontro tra Papa Nicolò V e Amedeo VIII di Savoia in abito cardinalizio, vittorie sabaude e allegorie delle scienze. Dopo l’arrivo a Torino il 2 settembre del 1731 l’imbarcazione fu allestita e preparata per la consegna ufficiale al concierge del Castello del Valentino, Giovan Battista Lanfranchi, d a l l ’a c c o m p a g n a t o r e Antonio Brunello che rimase a Torino i successivi sei mesi oltre che per istruire i manutentori, barcaioli e personale dedicato alla Peota, anche per assistere all’ispezione per l’approvazione dei lavori presieduta dall’architetto Juvarra. Alcuni eventi videro la Peota di Carlo Emanuele III protagonista: il primo fu un “viaggio in Italia” via fiume effettuato dal re nel 1734. Poi le celebrazioni torinesi del matrimonio tra Carlo Emanuele IV e Maria Clotilde di Borbone nel 1776 e i matrimoni di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide nel 1842 e di Amedeo d’Aosta con Maria Dal Pozzo della Cisterna nel 1867. Nel 1873 il re d’Italia Vittorio Emanuele II decide di donare l’antica imbarcazione alla città di Torino che la destina al Museo Civico d’Arte Antica, inaugurato nel 1860.
IL PROGETTO Dopo una prima selezione, furono invitati dieci progettisti a presentare una proposta per la realizzazione del padiglione espositivo. In queste pagine presentiamo il progetto redatto dal raggruppamento temporaneo di imprese formato dallo studio associato Bisi & Merkus di Reggio Emilia, lo studio Dodi Moss di Milano, OKRA landscape architects di Utrecht (Paesi Bassi), oltre agli studi di ingegneria SPS s.r.l. e di impiantistica Ebner associati. L’intervento proposto prevede l’inserimento di una teca altamente tecnologica nella peschiera a ridosso dell’edificio Castelvecchio della Reggia di Venaria. L’edificio proposto è di semplicissima fattura, in linguaggio contemporaneo. Composto da un luogo accessibile ai visitatori dal quale essi possono osservare l’imbarcazione da vicino, e da un sistema di percorsi verticali che ne permetterà la vista anche dall’alto. Nello stesso tempo, la salita sul padiglione darà la possibilità avere una nuova visione del paesaggio circostante. L’edificio sarà trasparente e al suo esterno vi sarà una pelle frangisole su cui saranno inseriti pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica necessaria all’illuminazione dell’importante oggetto esposto. L’immagine che, dall’esterno, verrà ricreata è di una barca che, contenuta nella teca, galleggia nella Peschiera, affondando sino alla linea di galleggiamento. Dalla parte opposta, invece, la “Peota” sarà completamente visibile anche nello scafo. Nella parte che imiterà l’acqua all’interno della teca troveranno
_PROJECT_LA PEOTA posto gli impianti tecnologici necessari per il mantenimento dell’opera d’arte. L’opera sarà un oggetto nuovo, in magnifico contrasto con l’ambiente antico che armonicamente lo circonda, esempio unico al mondo di arte e natura. Per il design del padiglione è stato seguito lo stesso approccio metodologico seguito per lo studio della localizzazione: l’architettura sarà molto moderna, con forme e materiali ispirati alle imbarcazioni, al giardino e alla Peschiera stessa. Se la condizione essenziale per una corretta progettazione del padiglione è quella di un inserimento armonico dell’opera nel contesto, altrettanto importante deve essere il potere evocativo che il padiglione eserciterà sui visitatori. Esso dovrà ispirare le persone, invitandole a scoprire le infinite storie che la “Peota” nasconde. L’imbarcazione dovrà infatti essere progressivamente scoperta e osservata come oggetto navigante, dalle mille storie. Sarà quella di una “barca navigante” la prima impressione da restituire agli occhi dei visitatori. Visitatori che, inoltre, verranno indotti a tornare a scoprire una delle immagini più belle che il parco offre: il Palazzo della Venaria che si rispecchia sulla superficie della Peschiera. Il padiglione espositivo sarà collocato in un punto individuato da due assi: l’asse della Peschiera e l’asse trasversale del Parco Alto. Esso sarà leggermente spostato rispetto agli assi stessi, come richiamo ad un impeto dinamico della barca appena salpata. La visione dell’asse centrale della Peschiera sarà mantenuta libera; l’edificio si troverà a bordo dell’asse stesso, come se in ogni momento potesse virare e rimettersi in linea con esso. La scelta della localizzazione rende gli scorci del padiglione visibili da diversi luoghi del Parco. Dallo spazio antistante l’ufficio del Caffè, attraverso un’apertura nella siepe lungo via Amedeo di Castellamonte ed il bordo della Corte d’Onore, il padiglione appare tra gli alberi, come un’allettante promessa verso cui dirigersi. I bordi del padiglione toccheranno appena le rive della Peschiera, permettendo ai visitatori di “imbarcarsi” nello spazio galleggiante. La pianta 66
dell’edificio, rettangolare, permetterà con la sua stessa forma di suggerire una “direzione di navigazione”, dinamica e allineata con il flusso delle acque della Peschiera. In una delle due pareti maggiori dell’edificio si svilupperanno i collegamenti verticali per la visita da molteplici punti di vista della “Peota”, mentre nella parete opposta l’involucro verticale sarà affiancato, a partire da un’altezza di tre metri, da una seconda parete trasparente, strutturata per rievocare l’effetto delle vele delle navi. Questa doppia parete ventilata contribuirà al mantenimento delle condizioni climatiche ottimali all’interno dello spazio espositivo, convogliando il flusso dell’aria da sud a nord senza però compromettere la completa visione della “Peota” anche dall’esterno. La copertura sarà anch’essa costituita da una doppia pelle, questa volta ondulata e di materiale opaco. I vani tecnici saranno collocati sotto il pavimento che sostiene l’imbarcazione. La teca sarà circondata da una passerella metallica, dalla quale i visitatori potranno ammirare l’oggetto, senza entrare fisicamente nella teca che lo custodisce. La passerella sarà sospesa appena al di sopra della superficie dell’acqua, e la struttura metallica amplificherà i riflessi dell’acqua stessa. Nel lato nord i visitatori passeranno in una zona chiusa, ma sempre affiancata alla teca, per osservare da più angolazioni la “Peota”. La barca dovrebbe essere, il più possibile, visibile anche dall’esterno del padiglione, come se fosse veramente immersa nell’acqua della Peschiera. Per mantenere la principale caratteristica del padiglione - la trasparenza - i racconti e le informazioni propedeutici alla visita, saranno ospitati in una “galleria espositiva” lungo il lato settentrionale della Peschiera. Per tale scopo verrà utilizzato un elemento tipico del giardino barocco: il berceau. Anch’esso contribuirà come elemento attrattivo per invitare il flusso dei visitatori a nord, per poi stupirli con la presenza del padiglione, che comparirà dalle aperture delle siepi che costeggiano il camminamento stesso, e della facciata del Palazzo riflessa nelle acque della Peschiera.
CONTEST_YOUNG&DESIGN
VINCERE LA PIGRIZIA DELLE COSE GIA’ VISTE Young & Design, concorso aperto solo per designer nati dopo il 31 dicembre 1974 Fare design non è mai soltanto una mera performance meccanica e progettuale, ma l’espressione di qualcosa di vitale: una passione messa in pratica, e la forza della creatività. Una forza che è anche quella delle novità, e dell’estro che è proprio delle giovani generazioni di designer. Per questo motivo, Rima Editore anche quest’anno ha bandito “Young & Design”, manifestazione che ha luogo a Milano sin dal 1987. Il concorso è riservato ai progettisti nati dopo il 31 dicembre 1974. Per partecipare è necessario inviare una ben documentata presentazione fotografica (o grafica), corredata da un breve commento, relativa a mobili, cucine e complementi d’arredo di nuova progettazione. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 4 marzo, e sarà possibile iscrivere più di un progetto per ciascun designer. La premiazione avverrà sabato 17 aprile durante il Salone del Mobile di Milano, alla presenza di una giuria composta da importanti e rinomati architetti e docenti universitari di architettura e design, coordinata da Flavio Maestrini. I migliori 4 progetti verranno premiati con una targa e dei premi in denaro. Durante la cerimonia di premiazione verrà assegnata una medaglia d’oro all’Apostolo del design, riconoscimento che, fin dalle prime edizioni, viene assegnato ai numi tutelari del design creativo, come Bruno Munari, Enzo Mari, Ettore Sottsass ed Ernesto Gismondi.
SCADENZA 4 marzo 2010 Rima Editrice Concorso Young & Design Viale Sarca 243 – 20126 Milano PREMI 1° premio: 6000 euro e targa 2° premio: 4000 euro e targa 3° premio: 2000 euro e targa Premio Speciale “Design dello Stupore”: per il progetto che meglio esprima i valori della fantasia in una logica che non escluda la possibilità di produzione: 3000 euro e targa. Medaglia d’oro Apostolo del design.
GIURIA Filippo Alison (Professore Emerito alla Cattedra di Progettazione Architettonica degli Interni per il Disegno del Prodotto d’Arredo, Università degli Studi Federico II di Napoli) Medardo Chiapponi (Professore Ordinario di Disegno Industriale e Preside della Facoltà di Design e Arti-Università Iuav di Venezia) Flavio Conti (Architetto, storico dell’architettura e del design) Giorgio De Ferrari (Professore Ordinario di Disegno Industriale, Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino) Gianni Ottolini (Professore Ordinario di Architettura degli Interni e Allestimento, Facoltà di Architettura Civile, Politecnico di Milano) Roberto Rizzi (Professore Associato di Architettura degli Interni e Allestimento, Facoltà di Architettura Civile, Politecnico di Milano) Coordinamento: Flavio Maestrini (Direttore responsabile di G d’A Giornale dell’Arredamento) 67
_HI-TECH_iCORNER
APPLE NEWS - Ai confini della realtà... La tecnologia sfiora ormai i vertici della fantascienza. Quello che una volta ci sembrava impossibile fino a qualche anno fa, è divenuto oggi parte della nostra quotidianità, palpabile dietro molti gesti che ci sembrano sempre più scontati. Progettare e creare sono diventati ormai sinonimi di stupire, sbalordire, imprese sempre più ardue, che richiedono enormi sforzi per proporre novità intriganti, di fronte agli ormai impassibili occhi umani, più che mai abituati ad ogni sorta di digitalizzazione. Apple sembra condurre questa “corsa agli armamenti”, rievocando ogni volta, quella stessa sensazione di stupore e ammirazione che si respirava all’inizio dell’era informatica. Ciò che in un’epoca passata (non troppo lontana) era considerata materia utilizzabile esclusivamente in campi professionali nelle sfere più alte, è adesso accessibile da gran parte dei consumatori, che oggi possono ammirare i capolavori delle nuove tecnologie, comodamente seduti nel salotto di casa.
“Adesso mi sembra questa la realtà, 4 CUORI PER UNA MELA – I nuovi iMac Brillanti schermi widescreen da 21,5’’ e 27” a retroilluminazione LED, innovativo design in vetro da un angolo all’altro e scocca interamente in alluminio sono solo alcune delle caratteristiche dei nuovi iMac, riconosciuti ad oggi come i migliori computer desktop al mondo. Ma la novità più interessante riguarda il processore. Solo sui modelli 27’’ è infatti possibile scegliere uno tra nuovissimi Intel Core i5 quad-core a 2,66GHz e Intel Core i7 quad-core a 2,8GHz, con 8MB di cache L3 condivisa, che offrono performance capaci di tenere testa anche agli Intel Xeon quad-core a 2,66GHz, montati sui moderni Mac Pro. Per i modelli 21,5’’ è possibile optare per due differenti cliché grafici: NVIDIA GeForce 9400M, oppure ATI Radeon HD 4670, dotate entrambe di 256MB di memoria GDDR3. Solo per i 27’’ invece è disponibile la ATI Radeon HD 4850 con 512MB di memoria GDDR3. A completare il profilo, i nuovi iMac montano di base 4GB SDRAM DDR3 a 1066MHz, espandibili fino a 16GB. Ogni nuovo iMac include una tastiera wireless e il nuovissimo Magic Mouse wireless, il primo mouse al mondo a includere la tecnologia Multi-Touch, introdotta inizialmente da Apple nell’iPhone, nell’iPod touch e nei trackpad dei notebook Mac. 68
SNOW LEOPARD Per creare Snow Leopard, gli ingegneri Apple si sono concentrati sul perfezionamento del più avanzato sistema operativo al mondo, raffinando il 90 percento dei più di 1000 progetti di Mac OSX. Per la prima volta le applicazioni di sistema, compresi Finder, Mail, iCal, iChat e Safari, sono a 64-bit e il supporto ai processori a 64-bit di Snow Leopard permette l’utilizzo di grandi quantità di RAM, incrementa le performance e aumenta la sicurezza, rimanendo compatibile con le applicazioni a 32-bit. Grand Central Dispatch (GCD) fornisce ai software una nuova e rivoluzionaria modalità per sfruttare i processori multicore. Snow Leopard, scritto completamente in UB (Universal Binary), offre una performance notevole a chi utilizza programmi scritti in UB come Final Cut Studio 3 e Logic Studio 9 presentati nel Luglio 2009.
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e il mondo reale la fantasia” Dal film Avatar di James Cameron
NUOVO iPAD – Tutta la tecnologia Apple in 10 pollici Il 27 Gennaio 2010, mentre tutta la Rete tratteneva il fiato, Apple ha finalmente lanciato iPad. iPad è un dispositivo rivoluzionario perfetto per navigare sul web, leggere e inviare e-mail, ammirare le foto, guardare video, ascoltare musica, giocare ai videogame, leggere e-book e tantissimo altro ancora. Il suo schermo Multi-Touch da 9,7” ad alta risoluzione e reattività consente agli utenti di interagire fisicamente con applicazioni e contenuti. iPad è spesso solamente 1,27 cm e pesa appena 680 grammi: più sottile e leggero di qualsiasi altro laptop o netbook. iPad include 12 innovative applicazioni progettate appositamente per l’ultimo gioiello Apple e supporterà pressoché tutte le oltre 140.000 applicazioni disponibili. Commercializzato in due versioni (una con Wi-Fi e l’altra anche con 3G), iPad sarà disponibile per la fine di marzo. 69
_PEOPLE_LORENZO PALMERI
“PREPARATIVI PER LA PIOGGIA” TRA DESIGN E MUSICA Progettazione e composizioni musicali di Lorenzo Palmeri, ospite a Milano della Design Library Nove diverse copertine che in realtà sono parti di un unico insieme, che coinvolge chiunque ne venga a contatto in un’interazione variabile nelle sue molteplici forme e combinazioni di elementi...
Il 4 febbraio il cantautore e designer Lorenzo Palmeri è stato ospite della Design Library di Milano, in qualità di protagonista de “I giovedì del design - Incontro tra design e musica”. In questa circostanza, l’artista ha presentato i suoi ultimi lavori, proponendo al pubblico alcuni estratti dal suo disco d’esordio, “Preparativi per la pioggia”. L’album, che lo stesso Palmeri definisce “una raccolta di canzoni contemporanee, originali, complesse e allo stesso tempo dirette”, vanta le prestigiose collaborazioni di Elio Marchesini della Scala di Milano, Saturnino, bassista storico di Jovanotti, Andy e Livio Magnini dei Bluvertigo, e persino del maestro della musica italiana intellettualmente impegnata, Franco Battiato. Ma una cosa, per originalità e cura dei particolari, colpisce, di “Preparativi per la pioggia”: il progetto grafico del booklet, composto da una forma che incontra gli aspetti salienti del kirigami (arte del ritaglio cartaceo nata in Giappone) e del libro pop-up per ragazzi. Nove diverse copertine, disegnate dalle più importanti tra le nuove leve del design italiano, come Giulio Iacchetti, Matteo Ragni, Paolo UIian, Joevelluto, Marco Ferretti, Antonio Cos, Odoardo Fioravanti, Gumdesign, e lo stesso Palmieri, che in realtà sono parti, in relazione ed in sintonia, di un unico insieme, che coinvolge chiunque ne venga a contatto in un’interazione 70
Nel 2006, vi è stata per Palmeri la prima importante convergenza tra musica e design: la chitarra da lui progettata, “Paraffina Slapster”, nel frattempo divenuta la chitarra di Lou Reed, si è guadagnata un posto nella mostra “The New Italian Design” e ancora oggi può essere ammirata al Museo del Design alla Triennale di Milano.
www.lpalmeri.it www.preparativiperlapioggia.com
variabile nelle sue molteplici forme e combinazioni di elementi. I campi di cui Lorenzo Palmeri si interessa e si cimenta sono molteplici: design, architettura, produzione e composizione musicale, in particolare per il teatro. La sua formazione è avvenuta frequentando dei grandi calibri come Bruno Munari e Isao Hosoe. In seguito, venne consacrato come uno dei giovani designer emergenti e dei quali si sarebbe sentito parlare grazie alla vittoria nel Good Design Award nel 2005 e l’Adi Design Index nel 2007. Dal punto di vista musicale, le sue sonorità, fortemente ispirate ad una cultura classica fatta di studi di composizione e pianoforte, si fondono con avanguardismi e sinergie tipiche del pop e della new wave appartenenti alla scena nazionale e contemporanea, in un gioco di commento e di parallelismi con i disegni in copertina, progettata in collaborazione con Laura Badalucco.
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_STYLE_VERELUX
TENDE DA SOLE E ARREDO DA GIARDINO MADE IN REGGIO EMILIA ESPERIENZA, RICERCA E EVOLUZIONE DI UNA DELLE MIGLIORI AZIENDE NEL SETTORE L’esperienza è un valore che si riconosce a prima vista in ogni elemento firmato “VERELUX”. La costante attenzione alle richieste del mercato e il possesso di tecnologie avanzate, garantiscono prodotti di altissimo livello. Materie prime di grande qualità assicurano una durata nel tempo costantemente perfetta. Bellezza e sicurezza si fondono insieme sia per quanto riguarda le parti tecniche, strutturali che meccaniche; il risultato ottenuto non può che offrire il massimo del comfort, della praticità e dell’eleganza. L’ampia gamma di prodotti offerti dall’azienda di Reggio Emilia denota come la ricerca e l’evoluzione siano due costanti nella storia di Verelux: non solo tende da sole, ma un’ampia gamma di arredi da giardino e coperture, caratterizzate da linee moderne e design raffinato, oltre che da un’attenzione rigorosa alle qualità tecniche.
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RIVENDITORI AUTORIZZATI VERELUX La Tenda S.n.c. Reggio Emilia Tel. 0522.332015 Bonori Stefano Caprara di Campegine Tel. 0522.676778 Stilcasa S.n.c. Rubiera Tel. 0522.629972 Artecasa Casalgrande Tel. 0522.846206 Panciroli Tendaggi S.n.c. Scandiano Tel. 0522.856392 Idealtenda S.n.c. San Polo D’Enza Tel. 0522.873373 G. Point Correggio Tel. 335.5499052 I.S.A.G. S.n.c. Guastalla Tel. 0522.826292 Gico Tende S.n.c. Traversetolo (Pr) Tel. 0521.842461
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_HOME_SPAZIO IMMOBILIARE
UNA PERLA NEL VERDE 4000 METRI QUADRATI DI GIARDINO PRIVATO, SPAZI AMPI E UNA STORIA CHE RISALE ALLA FINE DEL ‘700: ECCO VILLA AL POGGIO
Sfuggire alla città, ai suoi ritmi incalzanti, al traffico e al rumore costante, senza allontanarsi troppo dal cuore pulsante di Reggio Emilia, diventa possibile se si pensa ad una residenza come Villa al Poggio. Al centro della parte Sud della città, nella prima periferia, questa storica abitazione risalente alla fine del ‘700, è completamente immersa nel verde del suo parco privato. La natura sembra però volerla completamente avvolgere data la sua vicinanza con l’area verde che costeggia il lungo Crostolo, cornice perfetta ai 4000 metri quadrati di giardino privato della villa. Gli spazi non sono importanti soltanto per quanto riguarda l’esterno; composta da piano rialzato e primo piano, si aggiunge, infatti,
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anche un’area di sottotetti sfruttabili come eventuali ampliamenti dell’area abitabile. Al piano seminterrato, poi, si trovano ulteriori aree che possono essere adibite a zona relax: sono ambienti ideali, infatti, per l’allestimento di una SPA o di una piscina interrata. A completamento di una costruzione già di per sé così pregiata, all’interno del parco sorge un’ulteriore villetta,
completamente separata, della superficie di 150 metri quadrati composta da piano terra e primo piano: perfetta da adibire a dependance e dare alloggio ad un eventuale custode o a famigliari. Per avere informazioni inerenti a Villa al Poggio, potete contattare Spazio Immobiliare, in viale Umberto I, a Reggio Emilia, al numero di telefono 0522 323333 o all’indirizzo e-mail info1@spazioimmobiliare.info.
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METTETEVI COMODI AL VOSTRO GIARDINO CI PENSANO LE ULTIME NOVITA’ NEL CAMPO DELLA ROBOTICA RASAERBA
La piacevolezza di poter godere di uno spazio verde proprio, è spesso intaccata dalla manutenzione che questo richiede. La rasatura del manto erboso è uno di quei processi che rischiano di togliere tempo al nostro relax e alla possibilità di godere di un giardino in ordine. Da 15 anni i robot rasaerba vengono incontro a questa noiosa esigenza, sollevando completamente i proprietari di giardini o parchi da operazioni lunghe e faticose. Semplicemente posizionando un cavo perimetrale e installando una stazione di ricarica, risolveremo ogni 76
problema. I robot, ot, infatti, agiscono in completa autonomia, sia mentre lavorano che quando ando è il momento di ricaricarsi, tornando da soli al punto di alimentazione. tazione. Hobby Garden di dispone di alcuni deii modelli l id d lli più iù all’avanguardia ll’ di nell settore della robotica rasaerba. Wiper e Saet Europe propongono una serie di modelli tra cui è posibile scegliere. I robot Wiper sono destinati ad un utilizzo domestico, mentre Saet Europe dispone di modelli che possono coprire anche aree molto vaste come campi da calcio.
GREENMOW Greenmow è la coupè per il vostro giardino. Grazie alle 2 ruote motrici con copertura antislittamento e alla sua velocità regolabile (grazie a un sonar integrato rallenta in presenza di ostacoli) è la fuoriserie per quello che riguarda la rasatura del vostro giardino.
BIGMOW Bigmow è, invece, dedicato ai grandi parchi. Particolarmente adatto ad ambienti esclusivi come, per esempio, i campi da golf offre prestazioni eccezionali (il suo consumo annuo con utilizzo normale è pari a quello di un frigorifero domestico). Dotato anch’esso di sonar per l’individuazione di ostacoli, è fornito di un sistema autopulente con espulsione centrifuga dei frammenti. Grazie alla carrozzeria in ABS termoforato, è resistente ai raggi ultravioletti; il suo sistema GPS permette un ritorno più rapido alla stazione di ricarica.
PARCMOW Parcmow è un altro modello dedicato alle grandi distese erbose, come campi da calcio . Il suo consumo è eccezionale: con un utilizzo normale è equivalente ad una lampadina da 75 Watt. Il controllo della direzione è ottenuto con la variazione di velocità delle due ruote indipendenti. In caso di collisioni ed ostacoli, i sensori rilevano l’urto e invertono immediatamente la marcia. La carrozzeria è protetta con un paracolpi di gomma posto anteriormente e lateralmente
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_IN&OUT_CAITI TENDE
IL SALOTTO ALL’APERTO COPERTURE SOFISTICATE PER IL SOLE ARREDAMENTI PER ESTERNO CHE DIVENTANO SALOTTI DI DESIGN
A breve sarà tempo di ricominciare a vivere gli spazi aperti di casa nostra, tempo di pranzi e cene all’aperto; il tutto, come sempre, nel massimo comfort possibile grazie alle novità nel campo delle tende da sole e dell’arredo da esterno. Caiti Tende, azienda leader del settore, in queste pagine ci dà un esempio di come si possano rendere fruibili ed eleganti le nostre aree all’aria aperta. Nelle prime immagini vediamo Resobox, una tenda cassonata per grandi superfici, dotata di motoriduttore di serie e completa di tessuto in costante tensione. Grazie ad una vite di regolazione, è possibile regolare continuamente l’inclinazione della tenda (0° - 40°).
Il frontalino, di forma elegante e con un design che si adatta in modo ottimale al profilo del cassonetto, è realizzato in alluminio estruso ed è dotato di scanalature per l’aggancio dei bracci estensibili. Il design studiato e le linee essenziali la rendono elegante e importante quando è aperta, appena percepibile quando completamente chiusa.
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Per completare al meglio l’arredo esterno, poi, Caiti Tende ci propone gli elementi di Velmo: il divano e le poltrone Mexican, create dall’intreccio eseguito a mano di fibre completamente naturali e dal design accuratamente selezionato; grazie alla radice essiccata del giacinto d’acqua, lavorata dalle abili mani di esperti artigiani, il prodotto finale è di pregio, naturale ed elegante; i divani Sfera, invece, uniscono un altrettanto originale design alla resistenza della struttura in alluminio e alla particolarità dell’intreccio eseguito a mano. Queste caratteristiche garantiscono la loro perfetta adattabilità sia all’interno che all’esterno: incredibilmente simile alla fibra naturale, infatti, questa fibra sintetica non necessita di manutenzione e presenta eccezionali caratteristiche di resistenza agli agenti atmosferici, all’acqua salata o clorata, ai raggi UV e alla trazione, rendendo al contempo questi articoli leggeri, ma anche resistenti. Queste sono soltanto alcune delle idee più innovative che potrete trovare da Caiti Tende, insieme, ovviamente, ad un’ampia gamma di coperture e tende tradizionali.
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COMING NEXT: COMINGNEXTCOMINGNEXTCOMINGNEXTCOMINGNEXTCOMINGNEXTCOMINGNEXTCODal 7 maggio
FOTOGRAFIA EUROPEA 2010 L’edizione 2010 dell’evento clou della primavera reggiana indaga il concetto di Incanto nella fotografia, cioè la capacità di mostrare le cose diversamente da come siamo convinti di vederle, di scoprire i segni della trasformazione e del cambiamento della realtà, di mantenere la presenza dello sguardo e della mente dietro gli occhi e dietro la macchina fotografica. La manifestazione si svolgerà dal 7 al 9 maggio, con esposizioni fino al 13 giugno.
al 13 giugno
www.fotografiaeuropea.it
www.cosmit.it
14 - 19 aprile 2010
Come ogni aprile, quest’anno dal 14 al 19, i Saloni animeranno il quartiere fieristico di Rho con le loro infinite proposte tra complementi d’arredo, prodotti per l’illuminazione e le proposte dei giovani designer. Punti di forza della manifestazione sono la qualità e l’innovazione che hanno sempre garantito il successo del Salone Internazionale del Mobile, e, di Euroluce, del Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, di SaloneSatellite e dei loro eventi collaterali.
MILANO
I SALONI- MILANO
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