Sud Est Welcome Magazine

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Sapori Sani e Siciliani

Osteria Siciliana | Pizzeria Viale G.Agnello, 13 Siracusa | +39 335 87 21 087


Pizze pane e pasta con farine di grani antichi siciliani: Tumminia, Perciasacchi, Senatore Cappelli, Maiorca

Lievitazione naturale 36/48 ore Forno a legna MenĂš gluten free

Pizza bread and pasta made with old-world ower: Tumminia, Perciasacchi, Senatore Cappelli, Maiorca

Natural leavening 36/48 hours Wood Burning Oven

Dopo il Teatro Greco lo spettacolo continua Ai Grani Antichi! a 150mt. dal Teatro Greco | 150mt from Greek Theatre


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The park of Neapolis and Ortigia the two jewels of Syracuse Il parco della Neapolis e Ortigia i due gioielli di Siracusa

14 A day in Ortigia

Una giornata in Ortigia

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Punto G Feel the experience Vivi l'esperienza

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Naturalistic Excursion Escursioni Naturalistiche

30 The

timeless elegance of Don Camillo Lo stile del Don Camillo, unico e mai fuori tempo

34 The elegance of the Gattopardo L'eleganza del Gattopardo



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Tour the village of the South-East

Un tour tra i Borghi del Sud-Est

42 Montalbano Territory I luoghi di Montalbano

54 The South East most

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beautiful Beaches

Le piĂš belle spiagge del Sud Est

The discovery of ancient grain varities Pasta, Bread and Pizza with old-world flavour La riscoperta dei grani antichi Pasta, pane e pizze con sapori d’altri tempi

Numero 10 Allegato al periodico Reg. Trib. Siracusa n. 2/12 del 24/02/2012 finito di stampare nel Luglio 2018 Edizioni Ycama Viale Teracati, 132 ycamasrl@gmail.com Direttore editoriale Danilo Malvezzi Testi Ros Belford Danilo Malvezzi Stefania Pennacchio Maria Amalia Mastelloni Daniela Tralongo

Grafica e impaginazione Red Tomato ADV Traduzione testi Silvana Tuccio Maria Teresa Monteforte Foto Erika Sciacca, Walter Silvestrini, Fotolia, 123RF, Shutterstock, Studio Mooz Stampa Effegrafiche Fratantonio In copertina I Fenicotteri del Sud Est Red Tomato ADV


Belfiore Gelato & Cioccolato é una gelateria artigianale con la vocazione alla eleganza del gusto, alla digeribilità ed alla naturalezza delle proprie preparazioni. Il gelato, nasce da un esperto bilanciamento di tutti gli elementi che compongono le nostre ricette ed é a vista. Eccellenze tra le quali il Pistacchio di Bronte dop presidio Slow Food®, Noce Sorrento, Nocciola IGP Piemonte, Sorbetto di Limone IGP Siracusa al basilico sono comprese nella scelta dei gusti. L'intera produzione é realizzata con materie prime naturali e di alta qualità, riconoscibili al primo assaggio.Gelati vegani e Gluten free a base di riso per chi soffre di intolleranze alimentari o per gli amanti delle diete vegetali, completano la nostra proposta.

Belfiore Gelato & Cioccolato, is a homemade ice cream parlor with a vocation to the elegance of taste, to the digestibility and naturalness of its own preparations. Our ice creams are born from the expert balancing of all the elements that make up our recipes. The ice creams are exposed, displayed in a shop window and include special tastes such as Pistachio di Bronte dop Slow Food, Sorrento walnut, PGI Piemonte Hazelnut, different qualities of Chocolate from Africa and Caribean area and new and particular flavors such as Siracusa lemon sorbet flavored with basil, Peach, strawberries, mulberry and others. Our production is made with high quality and natural raw materials, recognizable at the first taste. Gluten free, vegan and rice based ice creams for those who suffer from food intolerances and lovers of vegetable diets, complete our offer. HACCP company, we also provide professional restaurant owners, private for parties or anniversaries. Home and boat service.

Via Luigi Greco Cassia 5 (Ponte Umbertino) Siracusa Tel. 0931 1965545 | Mob. 3386187550


The park of

Neapolis and Ortigia the two jewels of Syracuse

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Il parco della

Neapolis e Ortigia

Neapolis, the “new city”. An area of great charme in the ancient Syracuse.

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editerranean island in the shape of a quail, set in a Visiting the Neapolis the travelers feel that he is entering a reality that is different from every-day life. As you move away from the road, the luxuriant vegetation offers you a mild temperature, a light air, and softer sounds. Seating in front of the theater you can almost hear the verses of thr Greek tragedians: the imposing structure arrives to the top of the hill Temenite and, from here, you can enjoy the unique view of the Grand Harbor, of Syracuse and its plain melting into the blue horizon. The auditorium, the Nympheo path, the sacred way, and the area above them, reveal how great the project of the builders was. The caves, that now look like big blacks holes on the wall, were placed on a porch, dedicated to the cult of Nymphs and Muses and to the actor's corporations. In the largest caves, the Nympheo's waters represented a sacred connection between the theatre and nature.

i due gioielli di Siracusa Maria Amalia Mastelloni

La “città nuova” un quartiere di grande fascino dell’antica Siracusa.

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l visitatore che si inoltra nella Neapolis avverte d’entrare in una realtà diversa da quella di tutti i giorni. Il verde lussureggiante gli regala una temperatura mite, un’aria leggera, rumori sempre più ovattati, man mano che si allontana dalla strada. Posti di fronte al Teatro sembra di sentire pronunciare versi di tragediografi greci: la mole imponente dell’edificio porta alla sommità del colle Temenite, attraverso vari livelli e dal sommo del colle si gode una vista speciale sul porto grande, su Siracusa e sulla pianura che si perde nell’azzurro dell’orizzonte.

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La successione della scena, della cavea, della via del Ninfeo, della via sacra e della zona soprastante - seppure ormai priva di emergenze – rivela l’intento dei progettisti antichi di realizzare un complesso architettonico di grande impegno. Le grotte, che oggi appaiono come grandi fori neri sulla parete continua, oggi spoglia, erano inserite in un portico, sede dei culti alle Ninfe e alle Muse e delle corporazioni degli attori. Nella grotta maggiore le acque del Ninfeo sacralizzavano il luogo e ponevano in contatto l’edificio teatrale con il mondo della natura e della selva. Scendendo dal Teatro ci si imbatte nel grande altare monumentale di Ierone II: anch’esso ridotto alle sole pietre delle fondamenta e del piano, è privo dell’elevato che lo completava. Doveva essere un monumento molto ricco, con davanti una vasta piazza animata da una grande fontana centrale e da portici.

Coming down from the theater there is the great monumental Altar of Hero II: while now there is only a stone basement, once this monument was magnificent and in front of it there was a large square with a fountain, and a arcade. Walkign inside the Latomie del Paradiso, surrounded by citrus groves and Mediterranean plants, you can see the hight walls of the caves: the “Orecchio di Dionisio”, the Rope Makers Cave, and the Cave of Saltpetre. The “Orecchio” with its remarkable height is famous as its shape amplifes every sound; the othe two caves, used for centuries as limestone mines, are beautiful, yet frightening places where the Carthaginians or Athenians prisoner, captured in the fifth century B.C. were replaced by quarryman and the rope makes until the twentieth century. At the end of the path, the Roman amphitheater appears in all its majesty and evokes the combats of gladiators again wild beasts, battles, naumachie, and crowds inciting their champions and their teams. Leaving the Neapolis you retourn to the daily life of the moderm city but deep inside you have the impression of knowing far more about the most famous cities of antiquity.

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Passeggiando nella latomia del Paradiso, tra agrumeti e macchia mediterranea, appaiono le alte pareti squarciate dalle grotte: l’”Orecchio di Dionigi”, la grotta dei Cordari e la grotta del Salnitro. L’”Orecchio” con la sua profondità sinuosa e la notevole altezza incuriosisce per la capacità di amplificare ogni rumore dandogli un timbro irreale e magico. Le altre due grotte, segnate dalle tracce delle plurisecolari attività d’estrazione del calcare, restano luoghi favolosi, se non spaventosi, nei quali ai prigionieri cartaginesi o ateniesi catturati dai siracusani nel V sec. a.C. si sono andati sostituendo, sino al XX secolo, i cavatori di pietra e i cordari. Alla fine del percorso l’anfiteatro romano, soprattutto se visto dal basso, appare nella sua maestosità e suggerisce lotte di gladiatori e di belve, gare e naumachie, folle che incitano i loro campioni e le loro squadre. Uscendo dalla Neapolis si rientra nella quotidianità della città moderna, ma nell’anima rimane l’impressione di conoscere molto meglio la storia di Siracusa greca, romana, araba e medievale, una delle più famose e grandi città dell’antichità.

The Mill atop the Ancient Greek Theatre I Mulini del Teatro Greco

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he Ancient Greek Theatre as we know it today is in actual fact a “recent” discovery. For centuries the jewel of Temenite Hill was in a state of abandon. By the 1500 hundreds it had become a kind of quarry where blocks of ready cut stone were extracted to build the foundations of the new city. At the end of the 1700s the Marquis of Sortino, Pietro Geleani, financed the reactivation of the ancient acqueduct that channeled water to the top of the hill. This led a few citizens of Syracuse to build a series of mills along the stairs leading up to the summit with the purpose of milling the native Sicilian grains. Only one of these mills has been left standing on the very top of the Theatre, known as the Casetta dei mugnai (the Miller's abode). In the 1800s, the Ancient Greek Theatre was finally discovered and freed from the earth and structures that obscured it. Down a leafy path, in proximity of the Ancient Greek Theatre, and just outside the archaeological site, the pizzeria and tavern "Ai Grani Antichi" serves pizza, pasta and bread made with stone milled ancient Sicilian grains, offering a taste of the past.

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l Teatro greco che oggi si ammira è una scoperta “recente”. Per secoli, infatti, il gioiello del Colle Temenite è rimasto in abbandono e a partire dal Cinquecento divenne na sorta di cava da cui estrarre i blocchi di pietra già tagliati per costruire le nuove fortificazioni della città. Ma non solo. Alla fine del XVI secolo il marchese di Sortino, Pietro Galeani, fece riattivare a proprie spese l’antico acquedotto che portava l’acqua sulla sommità del Teatro. Ciò spinse alcuni siracusani a costruire sulla scalinata del monumento una serie di mulini che, appunto grazie all’abbondanza d’acqua, furono utilizzati per secoli per la macina degli antichi grani siciliani e di cui resta un’unica traccia: la “casetta dei mugnai” che si erge sulla sommità della cavea. Solo a partire dall’Ottocento il Teatro venne riscoperto e liberato dalla terra e dalle costruzioni che lo occupavano. Ancora oggi presso la pizzeria osteria “Ai Grani Antichi”, in una stradina adiacente, appena fuori dal parco archeologico, è possibile gustare pane, pizza e pasta realizzati con questi antichi grani, non raffinati e moliti a pietra come una volta.

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RedTomatoADV - ph.WalterSilvestrini

Sapori Sani e Siciliani

Dopo il Teatro Greco lo spettacolo continua Ai Grani Antichi! a 150mt. dal Teatro Greco | 150mt from Greek Theatre

Osteria Siciliana | Pizzeria Viale G.Agnello, 13 Siracusa | +39 335 87 21 087


A day in Ortigia

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mediterranean island in the shape of a quail, set in a turqouise coloured sea, where it's pleasant to walk and lose oneself in the labyrinthine ways, coming across Ancient Greek temples and amazing baroque palazzi: this is Ortigia, the historic centre of the city of Syracuse. It's a place where history and modernity, art and culture, ancient and modern legends all come together. It's great to explore by day and night, brimming with quaint shops, elegant showrooms and boutiques, both typical and trendy restaurants and lively venues for a great night out. With an itinerary and a few recommended places for shopping, drinks, dinner and after dinner you're sure to spend a pleasant day in Ortigia:. Start the day early and head to the artisanal gelateria Belfiore located at the entrance of the Umbertino bridge to have breakfast with a brioche (sweet bun) and icecream.

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You'll be tempted by the variety of stand alone flavours as well as the classic ones including the original pistacchio from Bronte, ginger and cinnamon, lemon and basil and four distinct chocolate flavours from Africa and Central America. Cross the Umbertino bridge and go for a walk in the market next to the Temple of Apollo, where an explosion of colour and aromas await. Admire the stalls with seasonal fruit and vegetables, the stalls with fresh fish, and listen to the shouts of the stallholders, some of them will no doubt captivate you with an on the spot musical performance and storytelling. Taste the variety of cured meats, cheeses, dried tomatoes, olives and gourmet foods. Explore the aromas of the wild herbs harvested in the Sicilian countryside, which make a perfect souvenir for food loving friends.


Una giornata in Ortigia

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n'isola mediterranea a forma di quaglia, incastonata in un mare turchese, in cui è piacevole passeggiare senza meta, incontrando antichi templi greci e sgargianti palazzi barocchi, attraversando le sue arterie principali o “perdendosi” all'interno dei suoi labirintici vicoli pieni di fascino, alternando storia e modernità, arte e cultura, personaggi tipici, leggende antiche e moderne. Ortigia è il centro storico di Siracusa, un antico quartiere tutto da vivere e da scoprire, di giorno come di notte, ricco di singolari botteghe ed eleganti show room e boutique, osterie tipiche, ristoranti alla moda e animati locali notturni. Proviamo a fornirvi qualche spunto per trascorrere una piacevole giornata, suggerendovi anche un possibile itinerario e qualche “indirizzo sicuro” per lo shopping, l'aperitivo, la cena e il dopo cena.

Di buon mattino, fate colazione con una brioche con gelato alla gelateria artigianale Belfiore, all'imbocco del ponte umbertino, sarete tentati dalla ricca varietà di gusti originali e classici tra i quali il pistacchio di Bronte, quello “vero”, zenzero e cannella, limone al basilico e ben quattro tipologie di cioccolato provenienti dall'Africa e dal centro America. Oltrepassate i ponte e fate un giro al folcloristico mercato accanto al Tempio di Apollo, un trionfo di colori e profumi. Occasione per ammirare i banchi di frutta e verdura di stagione e quelli del pesce appena pescato, ascoltando le urla in versi dei venditori, alcuni dei quali non mancheranno di intrattenervi con estemporanee performance musicali e divertenti aneddoti. Fare un assaggio di svariati salumi, formaggi, pomodori secchi, olive e mille altre prelibatezze. O ancora, scoprire gli aromi e le erbe selvatiche raccolte del territorio, un souvenir siciliano perfetto per gli amici buongustai.

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Walk up Corso Matteotti, where the major fashion label shops are located, and once you reach Piazza Archimedes take time to admire the Fountain of Diana and be sure to peek inside the studio of renowned master jeweller Massimo Izzo. Continue along via Maestranza, stopping to try one of the best drinks in the city at Dada located in the gorgeous piazzetta Corpaci before continuing on to via della Giudecca, where the original Jewish Ghetto once was. Via della Giudecca is a perfect blend of local life, tourist attractions and night life. vzzzvzvWalking along via della Giudecca you can't help but notice the explosion of colour and aroma. There are small artisanal studios, vintage shops, the Puppet Theatre, and a rosticceria where you can try delicious arancine, delectable pizza and pastries prepared by Maurizio and Lucia who run the pizza by the slice shop Alla Giudecca. Visit the ancient Jewish Baths (Miqweh) hailing from the fourth century BC located underground where a hotel stands. Visit the church of San Filippo and the church without a roof San Giovannello. A few of the tight laneways of the Giudecca will captivate you with their floral decorations and will lead you into hidden cave like courtyards, knows as u cuttigghiazzu. Continue along the parallel street via Roma, which starts from the Fountain of Diana and ends at the Lungomare Levante. It's the most elegant street leading into Piazza Duomo with its array of flowering baroque balconies, charming courtyards and many different, beautiful shopwindows. Along via Roma you'll find the main tourist information point of Syracusse, the oldest newsagent of the isle with the main national daily newspapers and foreign magazines, and at number 100 you'll find locally found books and objects in the shop with the unconventional name Mollo tutto vivo a Ortigia, (I dropped everything to live in Ortigia). Go for a walk in Piazza Duomo and admire the columns of the ancient Temple of Athena which are incorporated in the baroque cathedral, the highly decorated facade of the church Santa Lucia alla Badia, as well as the Beneventano Palazzo and the Francica-Nava Palazzo. The elegant restaurant, cocktail bar and music venue Punto G is located in the palazzo Francica-Nava, go in and have a look. Visit the austere Palazzo Bellomo that houses a musuem of the same name, among its collection is the painting “The Annunciation by Antonello da Messina. Walk up via Cavour: the way of the artisans. Via Cavour is a pedestrian street that connects Piazza Duomo with the Temple of Apollo and is parallel to Corso Matteoti. There are many small shops where artisans display their original designs. There are shops selling gourmet products such as the highest quality extravirgin olive oils and typical liquers and wines of Sicily. And, there are concept stores where you can find fashion accessories and design objects. You'll find via Cavour busy and full of people at any hour of the day and night. If you're in for a “dip in the city”, on the west side of the Ortigia coastline, known as Lungomare Levante, there are two public access areas to the sea via ramps, giving you the chance to take a quick dip or have a good swim. The rocky outcrop of Forte Vigliena, which faces the open sea, has a sunbathing platform and a shower.

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Risalite lungo Corso Matteotti, in cui si concentrano la maggior parte degli store dei brand più alla moda, e giunti in Piazza Archimede ammirate lo splendore della Fontana di Diana ma non perdete l'occasione di buttare un occhio all'interno del laboratorio del prestigioso maestro orafo Massimo Izzo. Proseguite per Via Maestranza, e da qui, non prima di aver gustato un eccezionale aperitivo della città al Dada, nella suggestiva piazzetta Corpaci, imboccate Via della Giudecca, l'antico ghetto ebraico, perfetto connubio tra intenso vissuto locale, attrazioni turistiche e mondanità. Passeggiando per via della Giudecca non potrà sfuggirvi l'eccezionale esplosione di colori ed odori Lungo la via troverete piccoli laboratori artigianali, negozi vintage, il Teatro dei Pupi, e anche una rosticceria dove gustare squisite arancine e le prelibate pizze e impanate farcite, preparate da Maurizio e Lucia, proprietari della pizzeria a taglio “Alla Giudecca”. Fate una visita all'antico Bagno ebraico (Miqweh) del VI secolo d.C. nei sotterranei di un edificio che oggi ospita un hotel. Da ammirare anche la chiesa di San Filippo e quella scoperchiata di San Giovannello. Alcuni vicoli della Giudecca vi rapiranno per i loro addobbi floreali, conducendovi in antri nascosti tutti da scoprire, come “u cuttigghiazzu”. Proseguite per la parallela Via Roma, che con i suoi infiorati balconi barocchi, le suggestive corti e le diversificate e molto curate vetrine, si snoda dagli zampilli della splendida Fontana di Diana in Piazza Archimede, fino alle acque del Lungomare di Levante e rappresenta la più elegante via d'accesso a Piazza Duomo.

Lungo la via troverete il principale info point turistico nonché la più antica edicola dell'isolotto in cui è possibile trovare quasi tutti i principali quotidiani e periodici stranieri. E al civico 100 libri e “segni” del territorio nello store “Mollo tutto vivo a Ortigia” Fate una passeggiata in Piazza Duomo, e ammirate le colonne dell'antico tempio di Atena incorporate nella cattedrale barocca, le sontuose facciate della chiesa di Santa Lucia alla Badia e dei Palazzi Beneventano e Francica Nava. All'interno di quest'ultimo si trova Punto G, elegante ristorante cocktail bar e music hall che vi consigliamo di visitare anche solo per una breve sbirciata... Fate una visita al poco distante e austero Palazzo Bellomo, sede dell'omonimo museo che tra le altre pregevoli opere, ospita anche “l’Annunciazione” di Antonello da Messina. Risalite lungo Via Cavour: l'antica strada dei mestieri. Sempre molto animata e trafficata a qualunque ora del giorno e della notte, via Cavour è una stradina pedonale, che collega piazza Duomo con il Tempio di Apollo, parallela a Corso Matteotti. Lungo questa via si alternano botteghe in cui abili artigiani espongono le loro originalissime creazioni, negozietti specializzati in prodotti enogastronomici d'eccellenza come i migliori oli extravergine di oliva e i gustosi liquori tipici e vini siciliani, e concept store in cui è possibile rintracciare oggetti frutto di “idee intramontabili” e di design o accessori di moda.

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Continuing towards Maniace Castle, the beach Cala Rossa is a protected spot for sunbathing and for a swim. If you're looking for a more comfortable bathing experience along the coast you can choose from a few private bathing establishments such as Zefiro, or the elegant solarium next to Arethusa Fountain. At Arethusa Fountain you can soak in the warm colours of sunset while watching the sun slowly set over Porto Grande, where it sinks behind the Iblean mountain range.

Se avete voglia di fare “un Tuffo in città”, sul Lungomare di Levante, due comodi accessi pubblici con scaletta vi permetteranno di fare una tuffo e una bella nuotata. La scogliera del Forte Vigliena, dotata di un solarium con doccia, che si affaccia sul mare aperto, e proseguendo verso il Castello Maniace, la più riparata “Cala Rossa”. Se siete alla ricerca di maggiori comodità, lungo entrambe le coste potete optare anche per alcune stutture balneari private, come Zefiro, raffinato solarium a ridosso della Fonte Aretusa. Da qui potrete catturare i caldi colori del tramonto e vedere il sole che lentamente cala sul porto grande, nascondendosi dietro le colline iblee.

For lunch or dinner carefully choose where to book. Here are a few places both in Ortigia and further out where you can be sure to receive good service:

Per pranzo o cena, fate molta attenzione a dove scegliete di prenotare, noi ci limitiamo a fornirvi alcuni “indirizzi sicuri” sia dentro che fuori Ortigia:

Ai Grani Antichi Via G. Agnello, 13 (close to Greek Theatre) Cortile di Bacco via Roma 120 (close to Massimo Theatre) Dada Piazza Corpaci, 3 (Giudecca) Don Camillo Via Maestranza, 96 (Giudecca) Punto G Via Landolina 1 (Piazza Duomo) Zefiro Solarium Largo Aretusa

Ai Grani Antichi in Via G. Agnello, 13 (vicino al Teatro Greco) Cortile di Bacco in via Roma 120 (a fianco del Teatro Massimo) Dada in Piazza Corpaci, 3 (Giudecca) Don Camillo in Via Maestranza, 96 (Giudecca) Punto G in Via Landolina 1 (Piazza Duomo) Zefiro Solarium in Largo Aretusa

After dinner sip a cocktail at Dada or if you're in the mood to party… every night there is live music at Punto G or at Zefiro, as well as dj set and shows. Enjoying the night is a great way to end your day on the splendid and unique isle of Ortigia!

E dopo cena sorseggiate un ottimo cocktail al Dada o se siete in vena di far festa... al Punto G o allo Zefiro, tutte le sere c'è musica dal vivo, dj set o altri divertenti spettacoli di qualità, per concludere in allegria la vostra giornta nella splendida e unica isola di Ortigia!

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Punto G

Feel the Experience... Vivi l'Esperienza...

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Piazza Duomo - Ortigia

izzeria, restaurant, bar and music venue: Punto G has it all, including the fascinating history of its location Stepping inside Punto G you get a sense of the many transformations the location has been through. Punto G is located within palazzo Francia-Nava, built in the Catalan Gothic style in the 13th Century. In the 18th Century the palazzo underwent considerable renovation that embellished it with details from the Baroque style. Over the centuries it belonged to the aristocratic families of the city, but following the earthquake of 1693 it was used by the Jesuit priests. In the second half of the 19th Century it was purchased by the Francica-Nava family. In the 20th Century it housed a cinema for erotic films and then a cinema for avante-garde films. The recent major renovation work of the venue by Punto G has conserved all the details that recall the old cinema, including the plaster decorations and the vintage furnishings. In this way, enhancing the theatrical ambience of the space, creating sense of the past such that it seems to have stepped back in time or even to be inside an old photograph! Just like the speakeasy spaces of the twenties, the entrance does not give away the grandeur that awaits further down the corridor, where the elegance of the venue reveals itself.

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You're sure to be surprised. However, the magic of this place does not end here. In fact, each evening at Punto G live shows take place along with dining and drinks. The lights go on….the curtain opens… and the show begins! There is live music with a retrò style – jazz, swing, rock n roll, Sicilian folk music and variety, which make for great entertainment and provide a unique experience. There are also screenings of cult films. The shows are free with an order from the à la carte menù. The menù offers typical plates and a wide variety of pizzoli and pizza made from dough that has been naturally leavened and from a mix of durum wheat, spelt and soy flours that make the pizza and bread light, healthy and easy to digest. Punto G is also open for lunch in the charming Sicilian courtyard, with a selection of appetizing light plates. Punto G is a comfortable, air-conditioned venue. It has the audio-visual equipment of a film theatre and the stage is decked with a grand piano. The restaurant covers about 400 square metres separated according to the different functions. In fact, Punto G is available for private events, meetings and conferences, and if desired personalised catering can be provided.


Gli ambienti sono confortevoli e climatizzati, dotati della strumentazione audio-video di un cine teatro e di un suggestivo palco con pianoforte a coda. I locali di circa 400 mq permettono di differenziare i servizi e di adattarsi alle più svariate esigenze, infatti il Punto G viene anche locato per eventi privati, meeting e convegni con possibilità di concordare un servizio catering personalizzato.

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izzeria, ristorante, cocktail bar e music hall: Punto g è un locale versatile, unico e che racchiude in sé una storia molto particolare. I locali che ospitano l’attività hanno assistito a molteplici storie e l’atmosfera che si respira ne è carica. Il palazzo Francica - Nava risale al Quattrocento ed è un'imponente costruzione quattrocentesca in stile gotico - catalano, modificata in epoca settecentesca con abbellimenti barocchi. Originariamente appartenuto ad alcune famiglie nobili della città, dopo il terremoto del 1693 il Palazzo venne utilizzato dai Frati Gesuiti, fino a quando venne acquistato dalla famiglia Francica - Nava nella seconda metà dell'800. Nella storia del Novecento ha ospitato prima un cinema a luci rosse e poi un cinema d’essai.

Nell'importante opera di ristrutturazione del locale, sono stati recuperati tutti gli elementi che ricordassero l'antico cinema e che esaltassero il fascino del teatro: i calchi antichi, gli arredi d'epoca ed un forte gusto del passato danno all'avventore la sensazione di essere ritornato indietro nel tempo o addirittura di essere immortalato in una vecchia fotografia! Come per i locali speakeasy degli anni ’20, il suggestivo ingresso non rivela nulla della maestosità dei locali interni. Bisogna percorrere un lungo corridoio perché il Punto G si riveli in tutta la sua eleganza! Lo stupore è garantito! La magia di questo luogo non si esaurisce nell’ambientazione. Infatti ogni sera vengono proposti spettacoli d'eccellenza ad accompagnare la cena e i drink. Si accendono le luci… si apre il sipario… ed inizia lo spettacolo! Proiezioni di film cult e musica live in stile retrò - jazz, swing, rock’n roll, folk siciliano e varietà - fanno da perfetto intrattenimento e creano l’unicità dell’esperienza. Gli spettacoli sono a ingresso libero con consumazione à la carte e il menù serale prevede sfiziosi piatti unici ed una vastissima offerta di pizzoli e pizze, realizzati con un impasto a lunga lievitazione e con l’esclusivo utilizzo di grano duro, farro e soia che rendono la pizza ed il pane croccanti, friabili, sani e digeribili. Il Punto g è aperto anche a pranzo con un’offerta fresca e sfiziosa di degustazione per un pasto leggero nel suggestivo cortile interno siciliano.

Non si può capire il Punto G senza conoscere la donna che lo dirige. Barbara Cannata, folle e coraggiosa imprenditrice, dopo un’esperienza di dieci anni in sud-America, ha voluto ricreare a Siracusa uno spazio fuori dal tempo, per offrire ai Siracusani e al pubblico turistico l’occasione di vivere esperienze vere, sincere e profondamente coinvolgenti. Accanto a lei Lisa Ki, una cantante con spirito da soubrette, un’ammaliatrice capace di cogliere lo spirito del luogo e di trasmetterlo, con tutto lo charme che la contraddistingue, attraverso la comunicazione, la cura dell’immagine del locale e l’organizzazione degli spettacoli. A chiudere il terzetto femminile Marta Rudilosso, un’alchimista guerriera. È lei a creare l’offerta del beverage, contestualizzata con l’animo del luogo, per coinvolgere i palati dei cultori degli spiriti. Si occupa con slancio ed energia anche della gestione dei social e completa il trio che sta al vertice delle scelte aziendali ed incarna tutto il pragmatismo e l’energia femminile che contraddistinguono il locale. Di grande importanza è anche la figura di Rosario Nocita. La sua storia ruota attorno alla musica, Roy è eccellente percussionista di fama nazionale e oggi, all’interno del Punto G, si sperimenta come cultore degli equilibri alimentari, differenziando gli impasti di pane, pizze e pizzoli secondo un necessario concetto salutistico, garantendo quotidianamente una qualità difficilmente eguagliabile. Tutto lo staff esecutivo condivide questo mood e collabora con entusiasmo per garantire un servizio cordiale e una sorridente accoglienza in tre lingue, inglese, portoghese e spagnolo.

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To fully grasp the significance of Punto G, it is important to know the woman behind this venture, Barbara Cannata. She is a courageous and adventurous entrepreneur who spent ten years in south America. With Punto G she has wanted to create a timeless space for the people of Syracuse and tourists alike to enjoy real, engaging experiences. Along with Barbara is the charming and engaging Lisa Ki who manages the programming of the shows, the look of the venue and the media. With the spirit of a showgirl, she captures the sense of the place and communicates all the charm that characterizes it. Completing the trio is the third female figure Marta Rudiloos who is an alchemist warrior. She looks after the distilled beverage experience which she has created in the spirit of the place, engaging the palates of lovers of distilled drinks. Energetic and enthusiastic she manages the social media of Punto G, embodying all the pragtamism and female energy that have made Punto G what it is today. Rosario Nocita is a percussionist of national reknown, but his musical background aside, at Punto G he presides over the varying pizza, pizzoli and bread doughs to guarantee unequalled daily healthy fare. All the staff share the same outlook and work together to create a friendly, welcoming service in three languages English, Portuguese and Spanish. To know what's on follow the fb page or instagram #puntogsr or visit the website www.puntogsiracusa.it. hvzzzvzhhWvthht…. Come live the experience!

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Per la calendarizzazione degli eventi segui la pagina fb o instagram #puntogsr oppure il sito www.puntogsiracusa.it. Punto G…. Vivi una esperienza unica! Via Landolina 1 – Piazza Duomo – Ortigia – Siracusa Tel. +39 3487053822


Pizzeria - Ristorante Cocktail Bar - Live Music

Info & prenotazione tavoli Tel. + 39 348 7053822 Per info eventi

@puntogsr


Un ambiente cordiale e familiare, in cui Laura, responsabile del food, e Davide, bartender diplomato alla Mixology Academy, pongono la massima attenzione alla soddisfazione dei loro ospiti, proponendo, accanto ad una cucina tradizionale, anche sapori nuovi e ricercati, proponendo ogni giorno nuove specialitĂ al di fuori del MenĂš e utilizzando esclusivamente prodotti stagionali e a km zero. Il posto giusto dove gustare il cocktail perfettamente corrispondente ai vostri gusti... Parola di Davide e Laura!


Laura manages the food and Davide, a graduate of the Mixology Academy, looks after the drinks. Together they have created Dada, a cosy and friendly place to experience traditional food, but also new and interesting flavours. Each day there are specials to choose from on top of those already on the menu. At Dada, Laura and David go out of their way to make sure guests are satisfied. And, they use only seasonal produce that has been sourced locally. Dada is the best place for a cocktail that perfectly suits your tastes‌. As said by Davide and Laura.

Dada

Piazza Corpaci, 3 | Ortigia, Siracusa Tel. +39 380 782 65 26


Naturalistic

O

Excursions

ne of the most evocative views of Siracusa is from the Ciane River Saltworks, which in 1984 became part of the Ciane Nature Reserve, established to safeguard and conserve the papyrus reeds that grow wild along the river. According to myth, the origins of the Ciane River, where papyrus grows since ancient times, involves a love story that is engaging, powerful and mythical at the same time. The story is about water, and many classical writers, from Diodoro to Plutarch to Ovid, have told it: while crying over the capture of her friend Persephone by Hades, who takes her into the underworld, the Nymph Ciane is transformed into a spring; the story is reproduced by Botticelli in the painting Primavera, 1482 (Allegory of Spring). Today the spring is still calm, clear and “azure” – the colour from which the name Ciane derives. It is one of the most visited spots in Siracusa, lush with aquatic vegetation, ash, aspen and willow trees, which together form an ideal habitat for local and migratory birds. The spring is about ten kilometres from the coast and easily reached by car from Siracusa. It is part of the Ciane Nature Reserve, which extends from the source of the river down to the estuary, where the Anapo river also reaches. The five kilometre stretch of river near the estuary is flanked by a walking path, you can also go along the river by boat. You can see the Porto Grande of Siracusa, the river reeds and eucalyptus trees, and finally the papyrus sitting gently in the water. Where the Ciane river runs into the Porto Grande, it meets the Anapo river. According to myth, Anapo is the love of Ciane, who in order to embrace her transforms into water. In this way, as Ovid writes, “Cyanem miscet anapus”. In this way, the Ciperus Papirus which grows along the banks of the river in the Nature Reserve and along the Nile River in Egypt, has origins within a mythological story, in which you can still perceive the turquoise colours of sea and sky. A Saltworks from the 17th century, under the heritage listing of the Regione Siciliana, is also part of the Nature Reserve. Though no longer in use, it is nevertheless fascinating as it stands in a natural, lush setting, and is an important habitat for migratory birds. The wetland area, being quite flat and below sea level, makes it ideal for the extraction of salt, which up to the 1980s was part of the local economy. Birds on the north-south migratory route find a resting place here, tired from their journey they can regain strength and continue to destination. In this land that conserves the papyrus reed, you can easily spot such species of bird as: pied stilts, egrets, marsh harriers, water rails, bitterns, moorhens, grey herons and spoonbills.

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U

Escursioni

no dei panorami più incantevoli di Siracusa è quello costituito dalle saline e dal fiume Ciane che nel 1984 entrarono a far parte della attuale Riserva Naturale volta a salvaguardare e valorizzare il tesoro che la zona racchiude: il papiro, innanzitutto. La fonte del fiume Ciane, famosa perché sulle sue rive nasce l’antica pianta ha, secondo il mito, origini lontane; si tratta di una storia d’amore coinvolgente, dolorosa e leggendaria al contempo, legata all’acqua, che molti autori classici, da Diodoro a Plutarco a Ovidio hanno raccontato: la ninfa Ciane, addolorata per il rapimento dell’amica Persefone da parte di Ade – momento tragico ‘ricordato’ da Botticelli nella splendida “Primavera” del 1482 - che la porto’ con sé negli inferi, si trasformò, proprio nel punto in cui ebbe luogo la voragine, in sorgente. Una fonte ancora oggi placida, chiara e “azzurra” - dal cui colore trae origine il nome Ciane -, luogo tra i più visitati di Siracusa, ricco di vegetazione acquatica, frassini, pioppi e salici che insieme formano la culla migliore per molte specie di uccelli migratori oltre che stanziali. La Fonte fa parte dell’importante Riserva che dista pochi chilometri dalla città e che si sviluppa partendo dalle sorgenti del fiume Ciane, all’incirca a dieci chilometri dalla costa e facilmente raggiungibile in macchina uscendo da Siracusa, fino alla foce in comune con il fiume Anapo. Il tratto di fiume che si avvicina all’estuario è breve, all’incirca cinque chilometri, potete percorrerlo a piedi, costeggiando il sentiero oppure in barca; in questo modo potrete risalire l’antico fiume e, appena salpati, giungere alla vista del Porto Grande di Siracusa; proseguendo, poi, potrete ammirare canne ed eucaliptus, oltre ai papiri adagiati dolcemente sull’acqua. Infine, prima di sfociare nel Porto Grande di Siracusa, il Ciane si unisce all’Anapo - secondo il mito l’unico amore di Ciane - che per poterla riabbracciare si trasformò in acqua. Solo così, come lo stesso Ovidio ci racconta “Cyanem miscet anapus”. È proprio nei meandri di questa storia, dentro un mito che ancora riecheggia le tonalità turchine del cielo e del mare, che nasce il Ciperus Papirus, che vive unicamente lungo le sponde del fiume, all’interno della Riserva, e del Nilo, in Egitto. L’immensa distesa naturale, oltre ad essere bagnata dalle acque del fiume, è costituita dalle seicentesche saline - anch’esse patrimonio che la Regione Siciliana, con l’istituzione della Riserva ha voluto proteggere -, oramai poco attive ma pur sempre ricche di fascino, adornate di una natura rigogliosa e fondamentali per la conservazione delle specie migratorie.

Naturalistiche 29


In the book Travels in the two Siciliae in the years 1777-1780, Swinburne describes the secular plant called Papper, Pampera or Parrucca, which was used by the fishermen of Siracusa to make ropes and by the peasants to tie bunches of wheat, while the green tops, were used to cover and decorate the pavement in the street or the floor in churches during festivities. Around 250 B.C. paper from papyrus whose fibre had been extracted was being produced in Sicily. In the 19th Century making paper became a regular activity in which art and technique came together, also thanks to Saverio Landolina from Catania. Landolina followed the explanations in the Naturalis Historia by Pliny the Elder, and laid the foundations for the production of paper from papyrus in Siracusa, such that the Naro family, as if under the spell of a magic formula, became the custodians of this fascinating activity, still alive today. We can’t know for sure whether papyrus was brought to Sicily by the Arabs or by the Egyptians, but many sources say that it is native to the place. We do know, however, that when Hades’ chariot began to sink and was swallowed up by the earth, leaving in its wake a fresh water spring, a civilization was born, and with it the skills and art of writing on paper. Today this is a source of pride and prestige for the city.

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Situate a ridosso della città, sono costituite da un ambiente palustre, pianeggiante, sotto il livello del mare e ideale per l’estrazione del sale che fino agli anni Ottanta costituiva una risorsa importante per l’economia locale. Qui, inoltre, gli uccelli che due volte l’anno si spostano sulla direttrice Nord-Sud, arrivano stremati e possono sostare per recuperare le forze in maniera da poter completare il loro viaggio. Tra le varie specie il cavaliere d’Italia, la garzetta, il falco di palude, il porciglione, il tarabusino, la gallinella d’acqua, l’airone cinerino e la spatola sono quelle più facilmente osservabili in questa ‘raro’ lembo di terra che ospita il papiro. La millenaria pianta chiamata Pappera, Pampera o Parrucca veniva utilizzata, come Swinburne ci racconta nei suoi Travels in the two Siciliae in the years 1777-1780, dai pescatori siracusani per l’intreccio delle corde e dai contadini per legare fasci di grano, mentre le abbondanti chiome verdi, durante le festività, erano utili per ricoprire e adornare i pavimenti delle strade e delle chiese. Forse già nel 250 a. C., si fabbricava, dopo aver lavorato la fibra estratta dalla pianta, la carta papiro, anche se divenne un’attività stabile, in cui arte e tecnica sapientemente si incontrano, solo nel XVIII secolo con il catanese Saverio Landolina. I suoi studi, che riprendevano alla lettera i testi e le descrizioni della celebre Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, posero le basi per una produzione che, con il passare del tempo e sotto la siciliana famiglia Naro, diventò, quasi sotto l’aura di una formula magica, un’attività dotata di continuo fascino ed estrema cura, avvalorati dalla dedizione e consapevolezza di coloro che se ne occupavano. E di cui ancora oggi soltanto Siracusa può godere. Non sappiamo se fosse stata portata in Sicilia dagli arabi o dagli egizi, d’altra parte molte fonti dicono che sia autoctona, ci basta, invece, sapere che da quel punto, dove il carro di Ade si inabissò prima di sprofondare sotto terra ebbe origine, sotto le spoglie di sorgente, la vita di una antica civiltà e l’eccellenza di un’arte, quella dello scrivere sulla carta, che è vanto e lustro per la nostra città e la nostra terra.


Via Roma, 120 Ortigia - Siracusa Tel. +39 0931 64 376


The timeless elegance of

Don Camillo

T

here is much history dating back millennia in this part of Sicily. Life moves at a slow pace here. Looking around it might even appear that time has stood still. Then you notice something, you hear a familiar sound, a way of saying and the film starts up again with the usual rhythm. Archimedes has made his return to the isle of zbvzv as a statue; a 3D version of it will make its appearance in a state-of-the-art exhibition on the figure of Archimedes this year. The season of Ancient Greek Tragedies introduces innovation each year with the new director though the protagonists remain the same. In this spirit “Don Camillo”, a restaurant with a history, proposes dishes from the culinary tradition with a touch of the new. Don Camillo restaurant is located in Via Maestranza, number 96, a place of interest on the map of the city Syracuse. Chef Giovanni Guarneri proposes the culinary tradition of Syracuse and Sicily giving it a new “dress” each year but never changing the essence. This is the secret behind Don Camillo's success. It is a dining experience that will never date since you are sure to find typical dishes enhanced by the inventiveness of the artist capable of harmonious combinations from the same ingredients.

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Lo stile del

Don Camillo, unico e mai fuori tempo

Daniela Tralongo

S

iamo in una terra che ha alle spalle millenni di storia, di culture, di trame. Da questo angolo di Sicilia, ci si muove lentamente. Guardandosi intorno, capita anche che il tempo sembri essersi fermato. Poi lo sguardo cade su un dettaglio e l’udito riconosce un suono o un lessema odierno e allora la pellicola torna a scorrere, con le mode ed i ritmi che incalzano. Così Archimedestatua ha fatto il suo ingresso sull’isolotto di Ortigia e quest’anno in versione 3D con la mostra di ultima generazione a lui dedicata. Così le rappresentazioni classiche ogni anno tornano a far parlare di innovazioni registiche con i personaggi della tradizione. Così avviene per lo storico ristorante “Don Camillo”, con i suoi piatti e le sue scommesse. I suoi locali di Via Maestranza 96 fanno parte della mappa cittadina tra i luoghi di interesse di Siracusa. Ogni anno il suo chef Giovanni Guarneri propone la tradizione culinaria siracusana e siciliana, divertendosi a cambiarle abito ma mai la sostanza. Con questo segreto, il ristorante Don Camillo non passa mai di moda, perché tra i suoi tavoli si ha la certezza di gustare piatti tipici locali, proposti con l’estro e quella follia inventiva d’artista che riesce a comporre nuove armonie partendo da quegli stessi ingredienti.

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And so, along with the Pasta with Pachino tomatoes you can delight in new dishes such as Spaghetti with cream of mussels and bottarga on a sauce of datterino, Prawns marinated in Gin with oyster mayonaise and crunchy juniper smoked seaweed. Roll of shrimp in sea urchin sauce, Mackerel with Syracuse Lemon marmalade with paprika and celery extract. The produce is carefully selected; its cultural value results from the many different populations that have inhabited Sicily, and for this reason it is always locally sourced. Everything about Don Camillo, the elegant ambience of the historical location, the successful balancing act between new challenges, demand and what is offered, not to mention the professionality, points to its allure. The fact that the artisan crafted historical sign that was once in front of the restaurant is now situated behind the front window since it does not meet council regulations shows that the prestige lent by tradition is greater than a modern trend (which in this case would demand a plexiglas sign). Maintaning balance, whether in a recipe, in the services offered, as well as affirming one's identity as the place to dine in Syracuse is the challenge that Don Camillo meets daily. This is what takes place inside Don Camillo restaurant thanks to a team that feels more like family and supports chef Guarneri's intuitions(his wife Ketty, and the entire kitchen and waiting staff). And, this is what awaits you.... This too is style!

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E così insieme alla Pasta con pomodoro Pachino il cliente si può divertire a sperimentare proposte nuove come gli Spaghetti alla crema di cozze e bottarga su salsa di datterino, i Gamberi Rossi marinati al Gin con maionese di ostriche e alga croccante affumicati al ginepro, il Rotolino nero di scampi in salsa di ricci o la Battuta di sgombro a punta di coltello con marmellata di Limone di Siracusa igp alla paprika ed estratti di sedano, potendo riscontrare sempre l’attenzione per i prodotti di questa terra e per il carico culturale che essa porta con sé, ricco di ingerenze di più popoli. Che il ristorante Don Camillo sappia muoversi con l’abilità che si riconosce ad un equilibrista, tra le nuove sfide, necessità e i contenuti, l’eleganza e la professionalità della sua storica identità lo si capisce non solo dall’eccellenza dei suoi piatti, ma anche dall’estetica dei suoi locali e di tutto ciò che lo compone. Basti guardare la sua storica insegna, intarsiata nel legno da vecchie maestrie, che oggi, per le nuove limitazioni burocratiche, si può ammirare all’interno del locale, ammonendo come il prestigio della tradizione superi sempre la contingenza della moda attuale (che vorrebbe insegne in plexiglas), perché ciò che più è difficile mantenere è l’equilibrio sia in una ricetta, sia nei servizi proposti, sia nell’affermazione della propria identità. Questo è quello che avviene dentro le mura del Don Camillo, grazie al lavoro di una squadra che sa di famiglia che costella l’intuito dello chef Guarneri (la moglie Ketty, tutta la squadra del reparto cucina e di sala), e questo è ciò che vi attende. Anche questo è stile!

Via Maestranza, 96 Siracusa T. +39 0931.67133 www.ristorantedoncamillosiracusa.it chiuso la domenica / closed on sunday

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The elegance of the

Gattopardo

L'eleganza del

Gattopardo Stefania Pennacchio

PH Lorenzo Maccotta

F

or Massimo Izzo art is like breathing. With natural flair Massimo Izzo hangs his creative impulse on the Mediterranean wind Libeccio, in the same way he takes in the Sicilian sun, to then focus this energy into his artmaking with the intensity of a concentric piece of baroque decoration. The ambience of the sea that Massimo Izzo narrates in his creations truly lives in him, as does the architecture of the ancient stones of the city. And, imprinted in his DNA is the concept of beauty that hails from Ancient Greece. From this place of belonging and artistic talent an aesthetic emerges, along with a certain hedonism worthy of Epicurus, and proves itself contemporary.

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The person who wears a piece of jewellery as art is she who completes the work. Both, the wearer and the jewel become protagonist, recalling an art installation, a performance or body art. In this way the saying, “Who says that art can’t be worn?�, which has been under copyright since 2003, becomes a Manifesto worthy of poet Filippo Tommaso Marinetti. The Goddess of Art is generous as she allows her chosen ones to tell their story in their own words and in their preferred media: marble, stone, clay, gypsum, words, colour. Capturing the musicality of the precious material that he works, Massimo Izzo brings rhythm into play much like a musician to create the symphony of the jewel.


L

'arte per Massimo Izzo è come respirare. Naturale sospendere la sua anima creativa al vento di Libeccio, riempire i suoi occhi di Sole di Sicilia e traslarlo, con fisiologica naturalità al suo straordinario fare arte, concentrico come lo puo’ essere un ricciolo barocco. Il mare che racconta, nelle sue sublimi creazioni, alberga davvero nella sua persona, come l’architettura di antiche pietre e il concetto di bellezza greco che si porta imprintato in un DNA, disciplinato come il decalogo del Sinai. È in questo suo territorio di memoria genetica e di luogo di talento artistico che il concetto di legge estetica e di uno smisurato edonismo degno di Epicuro diventano una vera e propria concettualità contemporanea.

Con una valenza da istallazione, performance o di body art, chi indossa il suo gioiello completa l’opera d’ arte diventandone attore protagonista insieme alla sua creazione. E cosi che la sua frase “Chi dice che l’ arte non va indossata?” coperta da Copyright dal 2003 assume la valenza di un Manifesto degno di Filippo Tommaso Marinetti. L’ arte è una Dea, senza alcuna revoca ma in compenso generosa, che lascia ai suoi prescelti la possibilita’ di raccontarla con il proprio linguaggio e con un medium prescelto: marmo, pietra, argilla, gesso, parole, colore. Massimo Izzo ha per vocazione quasi da musicista, il ritmo, il battito fisiologico del materiale prezioso che sublima e verticalizza come una sinfonia.

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PH Lorenzo Maccotta

A piece of jewellery in the hands of a man aware of his Mediterranean roots, his passion, the discipline of Hephaestus, both extravagant and willful, is enhanced. It is in perfect harmony, where all the elements have been brought together as if by the hand of a great composer. Living between his house, his garden, his artwork, his personal connections, Massimo Izzo emerges like a contemporary version of a character that Tommasi di Lampedusa may have depicted in one of his books. And so, he is not unlike the stealthy, elegant, histrionic and individualist Leopard, who exudes true Sicilian spirit. Even the way Massimo Izzo looks catapults him from an actual space time continuum and rather projects his identity, or an idea of his story, between an eventful past, the present and the future. Massimo Izzo will be exhibiting solo at the prestigious London art gallery Louisa Guinness in September. The Louisa Guinness Gallery represents world class artists, sculptors and painters who make jewellery as art. It exhibits the jewellery artwork of important contemporary artists, including such illustrious names as Pablo Picasso, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Alexander Calder, Salvatore DalÏ, Anish Kapoor, Frank Stella, Damien Hurst, Antony Gormley, Arman. The Gallery opened its doors in May of 2003 with the exhibition Past and Present 20th Century Artists’ Jewels. With this spectacular exhibition Louisa Guinness brought the jewels of important artists together in one place.

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The exhibition included specially commisioned works from contemporary artists: Ron Arad, Antony Gormley, Anish Kapoor, Ettore Sottsass e Sam Taylor Wood. Since jewellery is art, the Gallery is exhibiting the work of Massimo Izzo as an international artist in this field.


Il gioiello non rinuncia alla sua natura, con lui si esalta arricchendosi della coagulazione sanguigna della sua passione, del valore storico del suo essere fortemente uomo del Mediterraneo, con la disciplina di un Efesto capriccioso e volitivo, una consonanza perfetta (come un’ottava) che dispone gli elementi con la musicalità sinestetica di un grande compositore. Tra la sua casa, il suo giardino, le sue creazioni, la sua vita affettiva, Massimo Izzo sembra il protagonista contemporaneo di un romanzo di Tommasi di Lampedusa. Un Gattopardo istrionico, felino, elegante e individualista che emana solo la vera essenza della sicilianità. Anche il suo aspetto lo proietta fuori da un vero spazio tempo, collocato tra un denso passato, un presente e un futuro che è comunque e sempre una sua speculare identità o un racconto di proiezione. Massimo Izzo a settembre terrà una sua mostra personale presso la prestigiosa galleria d’arte londinese Lousa Guinnes. La Louisa Guinness Galleria lavora con i più importanti artisti, scultori e pittori di oggi che creano gioielli d’arte, nonché espone la raccolta di opere in gioielli di grandi artisti contemporanei. Tra i nomi enumera: Pablo Picasso, Lucio Fontana, Mimmo Rotella, Alexander Calder, Salvatore Dalì, Anish Kapoor, Frank Stella, Damien Hurst, Antony Gormley, Arman. La galleria ha aperto i battenti nel maggio del 2003 con la mostra inaugurale ‘Passato e presente; Gioielli da 20th Century Artists’.

Con questa mostra spettacolare Louisa Guinness mise insieme gioielli d’artista di notevole importanza. La mostra collocò opere appositamente commissionate da artisti contemporanei: Ron Arad, Antony Gormley, Anish Kapoor, Ettore Sottsass e Sam Taylor Wood. Proprio perché il gioiello e’ arte questa importante galleria nel selezionare le voci artistiche internazionali che lo dimostrano, ha scelto Massimo Izzo per questa mostra personale dal titolo: Wave of Sicily

PH Lamberto Rubino

PH Lorenzo Maccotta

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Massimo, when did you become aware that your work was becoming art and going beyond the idea of jewellery as mere decoration? I realized that my work was not only for business, rather it wanted to say something and it spoke of my identity, my ideas, my story. Art collectors and experts the world over who have bad an interest in my work saw this and understood the work, not just the aesthetic element but what I was trying to express through the pieces. How close is your relationship to the materials you work with? It’s a completely cathartic process. I enter into a love story with each single gemstone, coral, amber, pearl that I use. I begin a personal journey, which is shamanic in nature, where intuition dialogue and listening come into play. From the moment I choose the gemstone and take it to the studio, I know that I will bring it to life with my own authentic interpretation. Precious metals and gemstones aside, what other material would you work with? It has been my calling to work with precious metals and gemstones, but if in the future I were to make a scuplture of a certain size than I would prefer to use bronze, it’s in keeping with my technical ability and my research. However, alabaster and stone fascinate me, and I have even used them recently. Is it true to say that you think of women when making jewellery as art, and if yes why? Women naturally see two sides of the picture. They’re aware of the value of another person, and they embrace my skills with enthusiasm. Men tend to be competitive and fixed in their ideas, which are not always exact. The greatness of an artist depends on the freedom he is given by his patron, for this reason I am attuned to women; they’re open and understand the generosity in my work, which is the link between the materials that I transform and their individuality. How do you feel about the London exhibtion? It’s an important opportunity to highlight what I’ve always said: that art can be expressed through jewellery, art can be worn and it is completed by she who wears it. What do you expect from the exhibition? I don’t expect anything, but I do believe in this exciting process. What do you expect from your city? My work reflects this place, and the research I do for my work can only take place here, I don’t have expectations as such since things move from within towards the exterior and not from the outside in. I am the change that I’d like to see reflected around me. Values, culture, beauty, loyalty, cooperation and respect. Which jewels are being exhibited? Just a few special jewels from my most recent work with which I’m quite satisfied. Having reached a certain maturity, acquired experience and developed creativity, it’s a great moment for me.

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Massimo, quando ti sei accorto che le tue creazioni stavano diventando un opera d’arte superando il concetto decorativo insito nel gioiello? Mi sono accorto che le mie creazioni non avevano uno scopo puramente commerciale ma raccontavano un messaggio che rappresentava la mia identità, il mio pensiero, la mia storia e tutto questo era riconosciuto da collezionisti e esperti d’arte di tutto il mondo che mi seguivano e comprendevano i contenuti delle mie opere, non solo la bellezza insita ma il messaggio che desideravo trasmettere. Quanto è coinvolgente il tuo rapporto con i materiali che utilizzi? E’ una catarsi totale. Una vera storia d’amore con ogni pietra, corallo, ambra, perla che sia. Con loro inizio un cammino personale, sciamanico, intuitivo, ma pieno di dialogo e ascolto. Dal momento in cui io ho scelto una pietra e l’ho portata con me, so che arriverà il momento che la farò fiorire con la mia verità di interpretazione. Quale altro materiale potresti utilizzare oltre ai materiali preziosi? Lavoro i materiali preziosi per vocazione e scelta, ma se in futuro dovessi realizzare un mio progetto per sculture in grande dimensioni prediligerei il bronzo cosi vicino alle mie competenze tecniche e alla mia ricerca ma anche l’alabastro o la pietra mi appassionano tanto da averle già utilizzate nel recente passato I tuoi interlocutori preferiti sono le donne? se si perché? Le donne sono naturalmente dualiste e consapevoli del valore altrui , si affidano con slancio alle mie capacità. L’uomo è spesso competitivo e con le sue convinzioni non sempre esatte. L’ artista e la sua grandezza dipendono dalla libertà che ha dal suo mecenate, per questo lavoro meglio con le donne, loro sono possibiliste e comprendono la generosità del mio lavoro che diventa un filo rosso tra la loro personalità e quella del materiale che vado a trasformare. Con quale sentimenti ti approcci a questa tua importante mostra londinese? Per me è un imporatnte occasione per sottolineare quello che ho sempre detto: L’arte può essere espressa attraverso il gioiello, l’arte può essere indossata e completata da chi la vestirà. Che aspettative hai per questa mostra? Non ho aspettative, ma credo in questo entusiasmante percorso. Cosa ti aspetti dalla tua città? Il mio lavoro parla di questa terra, la mia ricerca può essere fatta solo qui. Non mi aspetto altro, perché tutto può avvenire da dentro verso fuori e non da fuori verso dentro. Sono il cambiamento che vorrei vedere intorno a me. Valori, educazione, bellezza, civiltà, lealtà, fedeltà e rispetto. Che gioielli porterai? Pochi gioielli ma speciali. Appartengono alla mia ultima produzione, di cui mi ritengo molto soddisfatto. E’ un momento molto positivo per la mia produzione artistica, la maturità, l’esperienza e la creatività sono un quid che si guadagnano sul campo della vita.



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I luoghi di

Montalbano Ros Belford

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nspector Salvo Montalbano is the most famous policeman in Italy, and his creator, Andrea Camilleri, a chain-smoking, octogenarian Sicilian, is the country’s most successful writer. The Montalbano books – 20 novels and four collections of short stories -- have sold well over 11 million copies in Italy, while episodes of the Montalbano TV series regularly attract an astonishing 9 million viewers. The house which appears as Montalbano’s in the TV series is a B&B with a waiting list as long as your arm; a statue of Montalbano has been be erected in Camilleri’s birthplace, Porto Empedocle, and tours of locations that inspired the books or appear in the TV series sell like hot cakes. It’s no surprise that the publicity manager at Camilleri’s Palermo-based publishing house, Sellerio, says that taking a stroll with Camilleri is like walking down the street with a rock star. Montalbano fever has gone international.

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The TV series has been broadcast in fifty countries, including the UK and Australia; The Potter’s Field, the latest Montalbano novel to be translated into English, won the UK Crime Writers’ Association International Dagger award in 2012; and Scotland Yard, London, recently requested copies of the entire TV series for use in ‘professional training courses’. Montalbano is a very human policeman who lives on a beach, begins every morning with a swim, who savours what he eats in silence with an almost religious passion, and who suffers from bad digestion. He has a housekeeper, Adelina who leaves him dinners of perfectly executed Sicilian dishes such as pasta ‘nscasciata or sarde alla beccafico. Lunches he usually eats in his favourite fish trattoria; when he needs to think he goes for a walk munching his favourite streetfood snack, calia e simenzi (roast chickpeas and pumpkin seeds).


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l commissario Salvo Montalbano è il più famoso poliziotto d’Italia, e il suo creatore, Andrea Camilleri, un ottantenne siciliano accanito fumatore, è tra gli scrittori di maggior successo del paese. I libri di Montalbano - 20 romanzi e quattro raccolte di racconti - hanno venduto in Italia, oltre 11 milioni di copie, mentre gli episodi della serie tv registrano regolarmente oltre 9 milioni di telespettatori. La casa del commissario che appare nella serie Tv, nella realtà è un B & B che ha sovente lunghissime liste di attesa, a Porto Empedocle, città natale di Camilleri, è stata eretta una statua di Montalbano e le visite guidate sia presso i luoghi che hanno ispirato i racconti sia in quelli che appaiono nella serie TV, si vendono come il pane! Non c’è dunque da sorprendersi quando il direttore della comunicazione della Sellerio, casa editrice di Camilleri, afferma che “fare una passeggiata a Palermo con Camilleri è come camminare per strada accanto ad una rock star”.

“Montalbano” è diventato un successo internazionale. La serie TV è stata trasmessa in una cinquantina di paesi, tra cui Regno Unito e Australia, Il Campo Del Vasaio, l’ultimo romanzo del celebre commissario, è stato tradotto in inglese e ha vinto in Gran Bretagna il premio il premio “Crime Writers’ Association International Dagger 2012 , e Scotland Yard, a Londra, ha recentemente richiesto le copie dell’intera serie TV per utilizzarle nei loro corsi di formazione professionale“. Montalbano, commissario dall’animo buono, vive su una spiaggia, inizia ogni mattina con una nuotata, assapora con passione ciò che mangia in quasi religioso silenzio, soffre di cattiva digestione. Ha una governante, Adelina che gli prepara prelibate cenette a base di piatti siciliani perfettamente eseguiti, come la pasta ‘nscasciata’ o le ‘sarde alla beccafico’. A pranzo preferisce mangiare nella sua trattoria di pesce preferita, quando ha bisogno di pensare, va a fare una passeggiata sgranocchiando il suo spuntino preferito “calia e simenza”, ceci arrosto e semi di zucca. Anche se l’impostazione dei romanzi polizieschi è contemporanea, il cuore del mondo del commissario Montalbano rimane la Sicilia provinciale dell’adolescenza di Camilleri, una Sicilia immaginaria in cui gli elementi della vita moderna, come ad esempio il telefono cellulare e il computer, a volte possono sembrare anacronistici. La Sicilia di Camilleri è una Sicilia reinventata, dove i nomi dei luoghi sono stati cambiati, e la topografia oscilla. La città principale, Montelusa, ci ricorda Agrigento, il porto di Vigàta, Porto Empedocle, mentre Marinella, dove vive Montalbano, si ispira ad un quartiere senza nome di villette abusive nella zona balneare di Agrigento, sostituito decenni fa, come racconta Camilleri, con eleganti ville costruite dai nuovi ricchi. Quando il regista Alberto Sironi, dovette realizzare le riprese della serie TV, decise di ricreare la Sicilia di Camilleri in provincia di Ragusa. Salvatasi da uno sviluppo urbano aggressivo che ha rovinato molti centri storici del Sud Est , Ragusa rimane una parte della Sicilia dove gli antichi valori e modi di vivere sono ancora attuali. Scelta azzeccata: decadente architettura barocca, paesaggi roventi, geometrie di muri a secco, una costa di spiagge di sabbia infinite, torri sveve, vecchi fari e suggestiva architettura industriale. ‘Camilleri descrivendo la casa di Montalbano disse che doveva essere su una spiaggia,’ racconta Sironi, ‘una spiaggia di sabbia ... scelta la casa, tutto il resto è venuto da se’. La casa sulla spiaggia della serie TV è a Punta Secca, una piccola frazione balneare nel comune di Santa Croce Camerina, piena di piccole case vacanze. La casa, ora conosciuta come la Casa di Montalbano, è stata trasformata in un B & B. Montelusa, il capoluogo di provincia, è un montaggio digitale di diverse città del ragusano. La sua Piazza Duomo è quella di Ragusa Ibla, così come il suggestivo neoclassico Circolo della Conversazione, mentre lo spettacolare ponte stradale che attraversa la gola si trova a Ragusa alta. La Strada principale di Montelusa è Via Mormino Penna, a Scicli, una piccola città di provincia dove si trova anche la stazione di polizia della serie TV, (ovvero il Municipio), e diversi palazzi e chiese, la più suggestiva delle quali è San Bartolomeo che si trova proprio ai piedi di uno strapiombo di roccia calcarea.

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Although the setting of the crime novels is contemporary, the core of Montalbano’s world remains the provincial Sicily of Camilleri’s youth, a fictional Sicily in which elements of modern life, such as the mobile phone and computer, can at times seem anachronistic. Camilleri’s Sicily is a reinvented Sicily, where the names of places have been changed, and topography jiggled. The main town, Montelusa, is based on Agrigento, the port of Vigatà, on Porto Empedocle, while Marinella, where Montalbano lives, was inspired by a nameless cluster of abusive beach shacks, replaced decades ago, says Camilleri, with smart seaside villas built by the newly rich of Agrigento. When it came to filming the TV series, director Alberto Sironi decided to recreate Camilleri’s Sicily in the province of Ragusa. Free of the aggressive development that has ruined many urban centres, Ragusa remained a part of Sicily where old values and ways of life still held good. And it looked good too: crumbling Baroque architecture; a sunbaked landscape with a geometry of dry limestone walls; and a coastline with endless sandy beaches, Swabian towers, scuffed lighthouses and evocative industrial architecture. ‘Camilleri described Montalbano’s house as being on a beach,’ said Sironi, ‘a sandy beach... Once we had chosen the house, everything else grew from there.’ Montalbano’s TV beach house is in Punta Secca, a modest seaside hamlet in the commune of Santa Croce Camarina, full of little holiday houses.

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The house, now known as the Casa di Montalbano, operates as a B&B. Montelusa, the provincial capital, is a digital montage of several ragusano towns. Its Piazza Duomo is that of Ragusa Ibla, as is the evocative neoclassic Circolo di Conversazione, while the spectacular roadbridge spanning the gorge is to be found in Ragusa Superiore. Montelusa’s main street is Via Mormino Penna, in Scicli, a tiny provincial town that also provides the TV series’ police station (Scicli’s town hall, or municipio), and several palazzi and churches, most strikingly San Bartolomeo, sited at the foot of beetling limestone cliffs. Don’t miss the monsters snarling on the facade of Palazzo Beneventano, nor the tiny shacks behind San Bartolomeo, where rascally craftsmen make all manner of domestic and garden implements out of scrap tin and metal. There is also a fascinating new marked itinerary to follow through the tangle of cavedwellings and higgledy piggledy cottages built into the side of the gorge. The town of Comiso contributes its Piazza del Mercato, or market square, Modica, the church of San Giorgio, with its tremendous flights of Baroque steps, and the town of Vittoria the sun-beaten Piazza San Giovanni with its tall skinny palms and brink-of- Africa feel. Neo-Gothic Castello di Donnafugata, 10 kilometres outside Ragusa, is TV home to local Mafia boss, Balduccio Sinagra.


Da non perdere i mostri ringhianti scolpiti sulla facciata di Palazzo Beneventano, e le piccole baracche dietro la chiesa di San Bartolomeo, dove gli artigiani creano originali oggetti in latta e metallo. La città di Comiso contribuisce con la sua Piazza del Mercato, Modica con la chiesa di San Giorgio, con le sue formidabili rampe barocche di gradini, e la città di Vittoria, con piazza San Giovanni dove il sole si abbatte sulle alte e sottili palme e dove si sente la prossimità dell’Africa.

#PalazzoBeneventano - Scicli

A 10 chilometri da Ragusa, troviamo il Castello Neogotico di Donnafugata che nella serie TV è la casa di un boss mafioso locale, Balduccio Sinagra. Il castello - una sfarzosa costruzione del diciannovesimo secolo - è aperto al pubblico, che qui può rivivere l’agghiacciante emozione dell’episodio ‘Un viaggio a Tindari’, perdendosi nel labirinto in cui venne scoperto il cadavere di una donna. Chi volesse mettersi alla ricerca di altre scene del crimine, potrebbe andare alla Grotta delle Trabacche, anch’essa fuori Ragusa, dove una serie di tunnel sotterranei e grotte, nascondono la tomba di due amanti in ‘Il Cane di Terracotta’, oppure alle rovine risalenti al 19° secolo della Fornace Penna, sulla spiaggia di Sampieri, che nella serie TV è il luogo di ritrovo preferito dalla malavita di Montelusa. Le location interne sono più difficili da visitare, sebbene non impossibile rivolgendosi ad alcune guide ed agenzie turistiche locali. Da vedere assolutamente il giardino d’inverno, con il suo spettacolare tetto in vetro, di Villa Salina vicino a Scoglitti, dove sembra ancora vagare il fantasma del cadavere scoperto sul lungo tavolo centrale.

#Via Mormino Penna - Scicli

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La Sperimentatrice della Moda.

#CastelloDonnafugata The castle – a nineteenth century folly – is open to the public, a chilling chance to see miss the maze where a corpse of a woman is discovered in the episode ‘A Trip to Tindari’. Those who want to search out other crime scenes, should head to the Grotta delle Trabacche, also outside Ragusa, where a network of underground tunnels and caves concealed the tomb of two lovers in ‘The Terracotta Dog’, and to the ruins of the 19th century brickworks, the Fornace Penna, stunningly sited at the head of the beach at Sampieri, a favourite hangout in the TV series of Montelusa lowlife. Interior locations are more difficult to visit, though local tourist boards may assist. Well worth seeing if you can, is the glass-roofed winter garden of the Villa Salina near Scoglitti, which still seems haunted with the ghost of the corpse discovered on its long central table.

#SanBartolomeo - Scicli

#PiazzaDuomo - Ragusa Ibla 48



S

icily abounds with Villages where time seems to have stood still. Here age old traditions have changed little, the food is authentic and the buildings speak of times gone by.

For three years in a row, three Sicilian Villages have been nominated Borgo piu’ bello d’Italia (most beautiful Village). New itineraries have been paved, including the one that we suggest here. Departing from Milazzo, a seaside town where ferries connect with the Aeolian Islands, recently added to the most beautiful Village list because of the Castle and the old town that surrounds it, known as the borgo. The borgo includes a fortress area, many religious buildings, and further down the medieval quarter. With an abundance of consolidated touristic services, Milazzo is the ideal base from which explore the nearby Villages of the Province of Messina, and further towards the centre of Sicily. You will reach Montalbano Elicona, nominated Borgo piu’ bello d’Italia in 2015. The castle is from the Swabian period, and has on display medieval costumes, musical instruments and arms replica. Montalbano Elicona has been renamed the “Tibet of Sicily” because of a series of Megaliths of unknown origin that dominate the Argimusco Plateau. These mysterious and unusual rock formations are impressive. For some it is nature at play, for others the work of Neolithic men or of a civilisation yet to be discovered. The Megaliths have been precisely oriented to coincide with the equinox and the solstice, much like Stonehenge in Britain, giving rise to the title: the “Stonehenge of Sicily.” That astronomical considerations have determined the placing of the Megaliths, points to the ritual function of the site or, indeed, its function as a calendar. The site has been the location for cultural events, where the likes of Italian singer Franco Battiato have performed, and even Tibetan monks.

Tour the villages of the South-East ...here age old traditions have changed little, the food is authentic and the buildings speak of times gone by.

#Castiglione

Going towards Passopisciaro next on the itinerary is the Via del Vino (wine trail), where there are many wineries. Stopover at Novara di Sicilia, nestled on the side of the mountain, from where you can get a glimpse of ancient Tindari. You will be fascinated by the weave of vicoli and viuzze (tight streets and laneways) created by the houses built one on top of the other, by the decorated facades, the elegant buildings and the sumptuous churches. The ancient Castello Saraceno (Saracen Castle) overhangs a cliff and retains its striking beauty though now a ruin. Going towards the coast, stop for a coffee at the Bar Vitelli of Savoca, where scenes from The Godfather (1972) directed by Francis Ford Coppola were shot. Savoca is also famous for its “mummies.” The Pentefur Castle overlooks the village, which has paved roads, houses with Sicilian style roof tiles, doors and windows in local stone, ruins, tight streets and cisterns that are dug into the rock. If you wish to try a local specialty, ask for tagliatelle di pasta fresca fatte a mano, (home made tagliatelle) in a mince pork and wild fennel sauce.

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#Montalbano Elicona


Un Tour tra i Borghi del Sud Est

...dove il tempo sembra essersi fermato, lasciando inalterate antiche tradizioni, cucina autentica e bellezze architettoniche.

Danilo Malvezzi

L

a Sicilia è anche terra ricca di borghi bellissimi in cui il tempo sembra essersi fermato, mantenendo più o meno inalterate antiche tradizioni, cucina autentica e bellezze architettoniche. Negli ultimi tre anni altrettanti borghi siciliani si sono aggiudicati il titolo di “Borgo più bello d’Italia”, successo che rilancia nuovi itinerari turistici come quello che vi suggeriamo partendo da Milazzo, città di mare, imbarco per le Eolie, recentemente inserita tra i borghi più belli d’Italia, riconoscimento legato in particolare al Castello e alla parte più vecchia denominata “borgo”, ricca di edifici religiosi e comprendente la cittadella fortificata che dall’alto domina i quartieri medievali. Con la sua rete di servizi turistici consolidati, Milazzo può inoltre rappresentare la base ideale per le visite ai vicini borghi del messinese e del centro Sicilia. Raggiungete Montalbano Elicona, “borgo più bello d’Italia 2015”. La sua parte antica è caratterizzata da un tortuoso tessuto urbano medioevale, dominato dal castello, risalente al periodo svevo, dove potrete ammirare anche fedeli riproduzioni di armi, vestiti e strumenti musicali medievali. Un borgo immerso tra storia e mistero, ribattezzato il «Tibet di Sicilia» in riferimento all’indefinita origine dei Megaliti presenti nell’adiacente altopiano dell’Argimusco, Misteriose e imponenti rocce dalle forme assai curiose. Per qualcuno bizzarri scherzi della natura, per altri opera di uomini neolitici o di una misteriosa civiltà.

I più grandi,presentano precisi orientamenti agli equinozi ed ai solstizi, motivo per cui qualcuno ha ribattezzato questo sito la “Stonehenge di Sicilia”, La singolare collocazione di queste rocce, riferibile ad allineamenti astronomici, ha sviluppato affascinanti teorie sulla loro funzione rituale o persino calendariale, nonché eventi ed incontri che hanno visto la partecipazioni del cantautore Franco Battiato e di monaci tibetani. Proseguite il vostro itinerario in direzione di Passopisciaro dove incontrerete la cosiddetta “Via del Vino”, zona in cui si concentrano numerose aziende vitivinicole. Fate un salto a Novara di Sicilia, sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari. Resterete affascinati dalla trama di vicoli e viuzze creati dalle piccole case affastellate, dai decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese. L’antico Castello Saraceno, di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza. Dirigendovi verso la costa, fermatevi a prendere un caffè al bar Vitelli di Savoca, in cui furono girate alcune scene del film “Il Padrino”. Famoso anche per le cosiddette Mummie di Savoca, questo borgo, dominato dal castello Pentefur, si presenta con strade lastricate con blocchi di basalto di pietra lavica, case con tetti di coppi siciliani, portali e finestre in pietra locale, ruderi, vicoli e cisterne scavate nella roccia, Se avete voglia di gustare le specialità del luogo, fatevi servire tagliatelle di pasta fresca fatte a mano, condite con finocchietto selvatico e ragù di maiale.

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From Castelmola, a wonderful natural terrace that sits above Taormina, you can take in breathtaking views of Mount Etna, the Ionian coast, the Gulf of Giardini-Naxos and right up to the Strait of Messina and the Calabrian coast. After a stroll through the streets of the centre, if your sense of morality allows, make a stop at the Bar Turrisi, known as the bar dei falli (phallus). Here along with typical elements of Sicilian popular and folkloric culture, like the decorated cart and the marionettes, ample homage has been made to the symbol of the phallus found in Ancient Greek culture. Along the Alcantara River, you will come across Castiglione di Sicilia, which sits atop a rocky hill above the valley. The medieval castle hosts the regional wine cellar with the most prestigious local wines. Look out for the bell tower in the form of a dome and La Cuba, a Byzantine Church from the 8th Century in the shape of a cube, built entirely in volcanic rock. Once you have bought bread, cheese and wine, continue along a trail that takes you to the Alcantara River, to a place with waterfalls and natural pools known as Piccole Gole (the small canyon), which is ideal for a picnic. Going south, and entering the Val di Noto from the Hyblean Mountain Plateau, where the landscape is characterised by almond trees, olive trees, hundred-year old carob trees, cows out to pasture and a network of drystone walls, you will reach Ferla. This Village captures the atmosphere of Sicily as the deep South. Small buildings now in ruins, often retaining unusual traces of life such as the door with an opening for the cat, intermingle with 17th Century Churches to buildings in the Baroque and Art Nouveau styles. In the spirit of environmental sustainability and innovation, in Ferla you will find an Eco-Station (recycling centre) and the Casa dell’Acqua for mineral water distribution.

#Monterosso Almo

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#Castelmola


#Gurne Dirigetevi verso Castelmola, meravigliosa terrazza naturale sopra taormina, da cui potrete ammirare un panorama mozzafiato, dall’etna e i tanti paesi aggrappati alle sue pendici, alla costa ionica, il golfo di giardini-naxos, fino allo stretto di messina e le coste calabre. Dopo una passeggiata per le viuzze del centro, se la vostra intransigente moralità non ve lo impedisce, fate una puntatina al Bar Turrisi, conosciuto anche come il “bar dei falli” in cui accanto ai classici elementi della cultura siciliana, come carretti e pupi, viene reso ampio omaggio a quel simbolo, per nulla volgare, che si ritrova anche nella cultura degli antichi Greci. Lungo il fiume Alcantara, arroccato su di un colle roccioso sopra la valle, troviamo Castiglione di Sicilia il cui castello medioevale, ospita la cantina regionale con i vini locali più prestigiosi. Tenete d’occhio il campanile a cupola e La Cuba, una chiesa bizantina dell’ottavo secolo dalla forma cubica, interamente costruita in lava. Una volta acquistati pane, formaggio e vino, dirigetevi verso un sentiero che conduce al fiume Alcantara e ad una serie di cascate e piscine naturali conosciute come le Piccole Gole - un luogo ideale per un pic-nic.Proseguendo verso sud, addentrandovi nel Val di Noto attraverso l’altopiano dei Monti Iblei, caratterizzato da mandorli, ulivi, carrubi centenari, mucche al pascolo e una fitta rete di muretti a secco, raggiungete Ferla.

Questo borgo vi catturerà per la sua profonda atmosfera siciliana. Piccole costruzioni diroccate che spesso conservano inusuali elementi come l’uscio bucato per farvi passare il gatto, si mischiano alle bellezze architettoniche delle chiese settecentesche e degli edifici, in cui barocco e stile liberty si integrano armoniosamente, fino a sorprendervi con esempi di “nuova frontiera” architettonica rappresentati dall’Ecostazione e la Casa dell’Acqua, sintesi di sostenibilità ambientale e innovazione. Approfittatene per gustare le focacce ripiene e l’eccellente olio d’oliva extravergine prodotto dalle famiglie locali. In direzione di Ragusa troverete infine un piccolo Eden di montagna, Monterosso Almo dove si è scelta la strada virtuosa della tutela e del restauro, rinunciando all’abusivismo e all’uso massivo di cemento. Nella vasta e pianeggiante piazza San Giovanni si erge l’omonima chiesa con la sua maestosa facciata barocca e i suoi interni impreziositi da stucchi. Fate un salto nel passato, buttando un occhio all’interno del Circolo della Conversazione, con i suoi arredi d’inizio Novecento, punto d’incontro dei notabili del paese. Lungo la via Roma incontrerete una serie di palazzi signorili, ma addentrandovi nei vicoletti resterete altrettanto affascinati dalle modeste case dei contadini. L’antico quartiere della Cava, è quello che meglio di altri ha conservato il suo originario aspetto medievale.

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Going towards Ragusa, you will come across a small mountain Eden: Monterosso Almo. Here conservation and restoration of the architectural heritage have been the priority. In a perfectly flat piazza sits the Church of San Giovanni with its majestic baroque facade, decorated on the inside with stucco. Take a leap into the past by looking inside the Circolo della Conversazione (Conversation club) with its early 20th Century interior, once the meeting place of the notable people of the town. Along Via Roma you will come across a series of elegant buildings, but entering the tight streets you will be charmed by the modest peasant houses. The ancient Cava quarter has kept its original medieval aspect. Other beautiful Sicilian Villages worth visiting are Brolo, Castroreale, San Marco D’Alunzio, Gangi, Cefalù, Geraci, Petralia Soprana, Sperlinga, Sutera, Sambuca di Sicilia, Salemi and Palazzolo Acreide.

#Sperlinga foto Salvatore Lo Sauro

Altri borghi siciliani altrettanto belli da visitare sono anche Brolo, Castroreale, San Marco D’Alunzio, Gangi, Cefalù, Geraci, Petralia Soprana, Sperlinga, Sutera, Sambuca di Sicilia, Salemi e Palazzolo Acreide.

#Gangi

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RedTomatoADV - ph.WalterSilvestrini

Sapori Sani e Siciliani

Dopo il Teatro Greco lo spettacolo continua Ai Grani Antichi! a 150mt. dal Teatro Greco | 150mt from Greek Theatre

Osteria Siciliana | Pizzeria Viale G.Agnello, 13 Siracusa | +39 335 87 21 087


The South East most beautiful Beaches

F

rom the quartz shingle coves and cobalt blue sea below Taormina to the fine sandy beaches and turquoiseindigo bays between Siracusa and Ragusa, south eastern Sicily has some of the region ’s most enticing beaches. There are long duny beaches with crashing surf; sandy beaches hidden behind groves of pine, carob or citrus; romantic offshore islets, eroded sandstone cliffs, and forbidding fractured rocks.

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There are beaches with chic lidos, beaches that form part of nature reserves and archeological sites, and beaches for those who seek the romance of beachcombing empty sands for sea glass, shells and driftwood.


Le piĂš belle

Spiagge

del Sud Est D

alle calette sottostanti Taormina, dove il mare blu cobalto bagna la riva di ciottoli di quarzo, alle spiagge di sabbia sottile, tra Siracusa e Ragusa, dove le baie si colorano di turchese e indaco, la Sicilia sud orientale ha alcune delle spiagge piĂš affascinanti della regione. Distese di dune dove la spuma delle onde si infrange leggera, spiagge sabbiose nascoste dietro boschetti di pini, carrubi ed

agrumeti; romantici isolotti, minacciose e frastagliate scogliere erose dal tempo. Spiagge attrezzate e lidi alla moda, spiagge all’interno delle riserve naturali o in prossimità di siti archeologici, oppure selvagge e suggestive per i romantici che amano perlustrare luoghi deserti alla ricerca di conchiglie,piccoli vetri levigati dal mare e sculture lignee alla deriva.

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Mazzarò (Taormina) The pretty bay of Mazzarò can be reached by either cable car or by a footpath lined with bougainvillea from Taormina(we suggest walking down and taking the cable car home). There are two quartz shingle beaches – the southern is the more picturesque, facing the romantic islet of Isola Bella to which it is connected by a brief causeway – both of which have smart lidos. The water is incredibly clear here, making it an ideal location for snorkelling. Riviera dei Ciclopi (Catania) Claimed by Sicily’s ancient Greek colonisers to have been formed when the one-eyed Cyclops, Polyphemus, hurled rocks at Odysseus, this dramatic stretch of coastline to the north of Catania was actually created by rivers of lava from Etna. Riddled with splintered offshore rocks known as faraglione, it has some excellent rocky coves for swimming. Plemmirio (Siracusa) There are several beaches on the Plemmirio nature reserve on the Maddalena Peninsula just outside Siracusa. Try the sheltered cove below the Grand Hotel Minareto, or the little beaches below the evocative ruins of quarryman’s houses in the romantic bay beyond the (not so romantic) base of the Guardia di Finanza. For a lovely walk, follow the coastal path from here to the lighthouse of Murro del Porco.

#IsolaBella

#RivieraDeiCiclopi 58

#Calamosche


#Plemmirio Mazzarò (Taormina) La graziosa baia di Mazzarò è raggiungibile da Taormina percorrendo un sentiero fiancheggiato da una lunga siepe di bouganville oppure attraverso la funivia; suggeriamo però di andare a piedi ed utilizzare la funivia per tornare su! Qui troviamo due spiagge di ciottoli di quarzo. Quella più a sud, proprio di fronte al romantico isolotto di Isola Bella, a cui è collegata, in base alle maree, da una breve lingua di terra sabbiosa, è la più pittoresca, Qui si trovano lidi molto eleganti. L’acqua è incredibilmente trasparente, il che ne fa un luogo ideale per chi ama fare snorkeling. Riviera dei Ciclopi (Catania) Come sostenuto dagli antichi colonizzatori greci, questo tratto di costa si formò quando Polifemo, Ciclope con un solo occhio, scagliando macigni contro Ulisse, le diede vita. In realtà le scogliere a nord di Catania con i tipici faraglioni e le svariate insenature rocciose, sono state create nei secoli dai fiumi di lava che scendeva dall’Etna. Un paesaggio suggestivo dove poter nuotare.

#Plemmirio

Plemmirio (Siracusa) Ci sono diverse spiagge all’interno della riserva naturale del Plemmirio, nella Penisola Maddalena, poco fuori Siracusa. Una caletta ben riparata si trova proprio a ridosso del Grand Hotel Minareto, altre piccole spiagge, particolarmente suggestive invece sono quelle sottostanti le rovine della casa dei minatori proprio di fronte alla baia (non tanto romantica) della Guardia di Finanza. Da qui seguendo il sentiero costiero si può passeggiare sino a raggiungere il faro di Capo Murro di Porco.

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Fontane Bianche (Syracuse) Fontane Bianche is a vacation village which is 15km from the city of Syracuse. A white sandy beach is enclosed by limestone rocky outcrops touched by a cobalt blue sea. The beach has many bathing establishments that offer a variety sporting activities, and excellent seafood restaurants that are also open in the evening. It also has an area that is freely accessible.

Fontane Bianche (Siracusa) Zona di villeggiatura, ben collegata con la città, da cui dista solo 15 km. Spiaggia di sabbia bianca fra selvagge scogliere lambite da un mare cobalto. In parte libera ed in parte occupata da lidi attrezzati, con possibilità di praticare diversi sport, e da ottimi ristorantini di pesce aperti anche a cena.

La Marchesa (Siracusa) A fine sandy beach backed by orange groves at the mouth of the Cassibile river, on land belonging to the Marchesa di Cassibile. In season the beach gets very busy (and there is a daily fee for parking) but in low season very few people visit, though you will need to ask permission from the groundsman to enter.

La Marchesa (Siracusa) A ridosso di un giardino di aranci, alla foce del fiume Cassibile, questa popolare spiaggia, a cui si accede dai terreni di proprietà della Marchesa di Cassibile pagando un biglietto giornaliero per il parcheggio, in estate è molto frequentata. Durante la bassa stagione è possibile comunque visitarla chiedendo il permesso ai custodi.

#Fontane Bianche 60


Eloro (Noto) A hidden sandy beach, just before Vendicari, lying at the mouth of the Tellaro river below a headland scattered with the ruins of the ancient Greek city of Heloros. The river is shallow and fun for kids. A good place for an out of season beach barbeque.

Eloro (Noto) La spiaggia di Eloro, poco prima di raggiungere Vendicari, si trova proprio alla foce del fiume Tellaro, sotto al promontorio che nasconde le rovine dell’antica città greca Heloros. Il fiume che è poco profondo, diventa un luogo divertente per i più piccoli ed ideale per piacevoli pic-nic anche fuori stagione.

Vendicari (Noto) The cove of Calamosche is one of Italy’s most picturesque, and regularly features in TV ads and photoshoots. Avoid high summer. Come out of season or during the week to see it without the crowds. Vendicari has other fine beaches too – long duny sands overlooked by a Swabian tower and a semi-ruined tonnara – while just outside the reserve, to the south, is the beach of San Lorenzo with a small lido.

Vendicari (Noto) Con le sue lunghe spiagge di sottile sabbia bianchissima, in alcuni tratti cosparse di dune, dominata dalla torre sveva e dai resti di una antica tonnara, nasconde, poco distante, la suggestiva insenatura di Calamosche. La si può spesso vedere in spot televisivi e servizi fotografici, pertanto, in piena estate è sempre affollata, ma fuori stagione, oppure lontano dai weekend è un luogo paradisiaco. Appena fuori la riserva ecco la spiaggia d’orata di San Lorenzo, dove troviamo un attrezzatissimo lido, molto carino e frequentato.

#Vendicari

#Eloro 61


Isola delle Correnti (Pachino) This is the southernmost tip of Sicily, further south than Tunis. There are dramatic seascapes to be seen, and high winds, at this meeting point between the Ionian Sea and the Canale di Sicilia, which makes the sandy beaches here popular with surfers and boogie boarders. In calm weather at low tide in you can wade across a sunken isthmus to the offshore island of Isola dei Correnti. Sampieri (Scicli) Sampieri is a little summer resort that retains an few old stone fishermen’s houses. It is set at the head of an unspoilt four kilometre beach of fine duny sands, dominated by the ruins of a 19th-century brick factory that looks like something dreamed up by the Harry Potter set designer. There are two small lidos in the summer

Isola delle Correnti (Pachino) Questa è la punta più meridionale della Sicilia, ancora più a sud di Tunisi, ed il punto di incontro tra il Mar Ionio e il Canale di Sicilia, i fondali marini sono spettacolari e spesso soffiano forti venti, il che rende queste spiagge meta prediletta di surfisti. Con la bassa marea si può anche raggiungere a piedi, attraverso un istmo di sabbia corallina, l’Isola delle Correnti, isolotto a largo della terraferma.

#Sampieri

#Isola delle Correnti 62

Sampieri (Scicli) Piccolo villaggio estivo, dove si trovano ancora alcune vecchie case in pietra dei pescatori. Da qui ha inizio una spiaggia incontaminata, di sabbia finissima, lunga più di quattro chilometri, con alte dune dominate da una antica fabbrica di mattoni del 19 ° secolo che rendono il panorama degno di una sceneggiatura del film “Harry Potter”. Lungo la spiaggia, durante il periodo estivo, si trovano due piccoli lidi attrezzati.


Via Arianna, 26 | Fontane Bianche, Siracusa info. +39 347 887 76 23 - +39 339 143 38 39


The discovery of ancient grain varities

Pasta, bread and pizza

with old-world flavour

O

nce Sicily was referred to as the Granary of the Rome, today it has rediscovered the grain varieties that were cultivated millennia ago. Farmers have started to grow ancient grain varieties with organic farming methods; grocery stores are now selling bread and pasta made from the flour of these grains; and restaurants and other food outlets offer pizza, focaccia and pasta dishes made from the flour of ancient grain varieties. Tumminia (or Tumilia), Maiorca, Perciasacchi, Russello, Senatore Cappelli, Biancolilla and Margherito are the most common amongst over fifty Sicilian ancient grain varieties. The distinguishing feature of these strains is a grain stalk that is higher than usual and greater resistance to parasitic attack. These Sicilian grains naturally enrich the flour, giving it a higher protein value and more fibre; furthermore, it is easily digested, has a low-gluten index and high level of micronutrients and essential oils, adding to the fragrance and flavour.

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La riscoperta dei grani antichi

Pasta, pane e pizze

con sapori d’altri tempi

C

onsiderata un tempo “il granaio dell’Impero Romano” la Sicilia è finalmente tornata a riscoprire i suoi grani antichi, molti agricoltori locali ne hanno ripreso la coltivazione in biologico, nelle botteghe sono tornati ed essere presenti sia il pane che la pasta prodotta con queste farine, sono nate delle attività di ristorazione che propongono pizze, focacce e primi piatti realizzati esclusivamente con farine di grani antichi siciliani. Tumminia (o Timilia), Maiorca, Perciasacchi, Russello, Senatore Cappelli, Biancolilla e Margherito sono le più diffuse delle oltre 50 tipologie di grani autoctoni siciliani. Caratterizzati da un fusto alto e particolarmente resistente ai parassiti i grani antichi siciliani danno vita a farine con un alto valore proteico e di fibre, alta digeribilità, basso indice di glutine, elevata presenza di microelementi ed oli essenziali, un profumo intenso ed un sapore tipico.

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The stone-milling is done by a few traditional mills that pay attention to the temperature of the milling, not altering it in order to maintain the nutritional properties of the flour, thus setting it apart from industrially milled grains. During your stay in Sicily, don’t miss out on tasting a few slices of Russello or Tumminia bread with some local extra virgin olive oil, or taste pizza made made with Maiorca flour, which is good when a thicker pizza is desired, or with Tumminia and Perciasacchi flour for those that like a thin, crusty pizza. The restaurateurs that use these flours also pay attention to the leavening process, which should be long and slow; also, they use locally sourced ingredients, or low-mileage products, and cook in a wood-fired oven. The experience will make your trip even more unforgettable.

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La molitura a pietra di questi grani, garantita da una ristretta cerchia di mulini tradizionali, non alterandone la temperatura, consente la conservazione delle loro proprietà, tracciandone un’ulteriore differenza rispetto a quelle macinate a livello industriale. Durante il vostro soggiorno non potrete fare a meno di assaporare delle fette di pane di Russello o di Tummnia accompagnate anche solo da qualche goccia di olio e.v.o. della zona,o di gustare una ottima pizza preparata con le varietà di farine che più si prestano per questo utilizzo, come la Maiorca, ideale per chi preferisce una pizza alta e soffice, la Tumminia e la Perciasacchi, per chi la preferisce sottile e croccante. I ristoratori che utilizzano queste farine hanno una particolare attenzione anche alla lievitazione naturale, aill’utilizzo di ingredienti a km/0 e alla cottura nel forno a legna. Sarà un’esperienza essenziale del vostro viaggio.

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a Siracusa e dintorni

in Siracusa and surroundings

ROYAL MANIACE HOTEL Lungomare di Ortigia, 13 - T. 0931.67437 UNA HOTEL ONE Via Diodoro Siculo, 4 - Siracusa T. 0931.411355

CAPORTIGIA BOUTIQUE HOTEL Viale Montedoro, 76 - Siracusa T. 0931.1628628

VALLE DI MARE RESORT Viale dei Lidi, 533 (F. Bianche) - Siracusa T. 0931.791654

DES ETRANGERS ET MIRAMARE Passeggio Adorno, 10/12 - Ortigia T. 0931.319100

VENUS HOTEL Via Pantelleria, 22 (c.da Monte Amara) - Brucoli T. 0931.998946

EUREKA PALACE Strada Spinagallo, 50 - Siracusa T. 0931.710133

ZAIERA RESORT SPA Contrada Zaiera S.S. 124 - Solarino T. 0931.922674

GRAND HOTEL MINARETO Via del Faro Massolivieri, 26 (c.da Isola) - Siracusa T. 0931.721222

S HOTEL GRAN BRETAGNA Via Savoia,21 - Ortigia T. 0931.68765

GRAND HOTEL ORTIGIA Viale Mazzini, 12 - Ortigia T. 0931.464600

ALLA GIUDECCA Via G. Battista Alagona, 52 - Ortigia T. 0931.22255

ORTEA PALACE LUXURY HOTEL Riva Nazario Sauro, 1 - Siracusa T. 0931 16681

HOTEL CENTRALE Corso Umberto, 141 T. 0931.60528

ALGILÀ ORTIGIA CHARME Via Vittorio Veneto, 93 - Ortigia T. 0931.465186

HOTEL CLUB HELIOS Viale Lido – Noto Marina T. 0931.812366

ANTICO HOTEL ROMA 1880 Via Roma, 66 - Ortigia T. 0931.465626

MASTRARUA HOTEL Via Vittorio Veneto, 193 - Ortigia T. 0931.24308

CAOLISHKA Via Elorina, 154 (c.da Pantanelli) Siracusa T. 0931.69057

MUSCIARÀ SIRACUSA RESORT Riviera Dionisio il Grande, 42 - Siracusa T. 0931.463613

CAPO CAMPOLATO HOTEL RESIDENCE Baia del Silenzio - Brucoli, Augusta T. 0931. 981022

BORGO ALVERIA Country Resort Contrada Noto Antica S.P. 64 - Noto T. 0931.810003

GRANDE ALBERGO ALFEO Via Nino Bixio, 5 - Siracusa T. 0931.21676

SEVEN ROOMS VILLA DORATA Maison de Charme Via Cavour, 53 - Noto T. 338.5095643 – 0931.835575

GRAND HOTEL VILLA POLITI Via M. Politi, 2 - Siracusa T. 0931.412121

TWOROOMS Via Vittorio Veneto, 130 e 167 - Ortigia T. 335.6075293

HOTEL BORGO PANTANO Trav. Fontana Mortella 13 (fiume Ciane) - Siracusa T. 0931.721220 HOTEL CAIAMMARI Via Daniele Impellizzeri snc - Siracusa T. 0931.721217 HOTEL DEI COLONIALI Via del Porto Grande, 46 - Siracusa T. 0931.464547

a Catania e dintorni

in Catania and surroundings ROMANO PALACE LUXURY HOTEL Viale Kennedy, 28 - Catania T. 095.5967111

HOTEL MERCURE PROMETEO Viale Teracati, 20 - Siracusa T. 0931.464646

S GRAND HOTEL VILLA ITRIA Via Aniante, 3 - Viagrande T. 095.7899850

HOTEL PANORAMA Via Necropoli Grotticelle, 33 - Siracusa T. 0931.412188

S IL PICCIOLO ETNA GOLF RESORT & SPA S.S. 120 KM 200 - Castiglione di Sicilia T. 0942.986384

IL PODERE HOTEL Trav. Torre Landolina, 11 - (Fonte Ciane) Siracusa T. 0931.449390 I MONASTERI GOLF RESORT Trav. Monasteri di sotto, 3 - Siracusa T. 0931.941470 JOLLY ARETUSA PALACE HOTEL C.so Gelone, 45 - Siracusa T. 0931.461111 KALAONDA HOTEL Strada Muro di Porco, 138 (Terrauzza) Siracusa T. 0931.714829 KALLIKOROS HOTEL SPA & RESORT C.da Renna Torresena km 1 - Noto T. 0931.830135

CASTELLO SAN MARCO CHARMING HOTEL & SPA Via San Marco, 40 - Calatabiano T. 095.641181 EXCELSIOR GRAND HOTEL Piazza Giovanni Verga, 39 - Catania T. 095.7476111 HOTEL ALOHA D’ORO Via Alcide De Gasperi, 10 - Acireale T. 095.7687001 HOTEL ESPERIA PALACE Via delle Ginestre, 27/D - Zafferana Etnea T. 095.7082335 SHERATON CATANIA HOTEL Via Antonello Da Messina, 45 - Acicastello T. 095.7114111 UNA HOTEL PALACE Via Etnea, 218 - Catania T. 095.2505111

LIVINGSTONE HOTEL RELAIS SPA Via Nizza, 17 - Ortigia T. 0931.463460

VdBNEXT HOTEL & EVENT LIVING Via del Bosco, 62 - Catania T. 095.7335100

PRINCIPE DI FITALIA Traversa Tonnara di Terrauzza, 38 - Siracusa T. 0931.485064

SHALAI RESORT Via Marconi, 25 - Linguaglossa T. 095.643128


a Ragusa e dintorni

in Ragusa and surroundings L EREMO DELLA GIUBILIANA C.da Giubiliana - Ragusa T. 0932.669119

a Taormina e Giardini Naxos in Taormina and Giardini Naxos L HOTEL IMPERIALE TAORMINA Via Circonvallazione, 11 - Taormina T. 0942.625202

ANTICA BADIA RELAIS HOTEL Corso Italia 115/121 - Ragusa T. 0932.247995

L SAN DOMENICO PALACE HOTEL Piazza S. Domenico, 5 - Taormina T. 0942.613111

S GRANA BAROCCO ART HOTEL & SPA Corso Umberto I, 133 - Modica T. 0932.754704

GRAND HOTEL MAZZARÒ SEA PALACE Via Nazionale, 147 - Taormina T. 0942.612111

BORGO DON CHISCIOTTE HOTEL S.S. 115 Ispica - Modica Loc. Bugilfezza - Modica T. 0932.454800

GRAND HOTEL SAN PIETRO RELAIS & CHATEAUX via Luigi Pirandello, 50 - Taormina T. 0942.620711

CAMBIOCAVALLO UNESCO-AREA RESORT C.da Zimmardo S.P 45 Modica T. 0932.779118

GRAND HOTEL TIMEO Via Teatro Greco, 59 - Taormina T. 0942.6270200

CASA CIOMOD Via Nazionale Modica Ispica - Modica T. 0932.453377

METROPOLE TAORMINA MAISON D’HOTES Corso Umberto, 154 - Taormina T. 0942.625417

DE STEFANO PALACE LUXURY HOTEL Via Cav. F. de Stefano, 15 - Ragusa T. 0932.682872

EXCELSIOR PALACE HOTEL Via Toselli, 8 - Taormina T. 0942.23975

DONNALUCATA HOTEL & RESORT S.P. 63 KM 3 - Donnalucata T. 0932.850285

HELLENIA YACHTING HOTEL Viale Jannuzzo, 41 - Giardini Naxos T. 0942.51737

LA MORESCA MAISON DE CHARME Via Dandolo, 63 - Marina di Ragusa T. 0932.239495

HILTON GIARDINI NAXOS Viale Jannuzzo, 47 - Giardini Naxos T. 0942.51931

LOCANDA DON SERAFINO HOTEL Via XI Febbraio, 15 - Ragusa Ibla T. 0932.220065

HOTEL CAESAR PALACE Via Consolare Valeria - Giardini Naxos T. 0942.5590

MEDITERRANEO PALACE Via Roma, 189 - Ragusa T. 0932.621944

SPORTING BAIA HOTEL Via Lungomare Schisò - Giardini Naxos T. 0942.51733

MIRAMARE HOTEL Lungomare Andrea Doria, 44 - Marina di Ragusa T. 0932.615445

VILLAGGIO ARTEMIDE Via Porticato sn - Giardini Naxos T. 0942.576086

MODICA PALACE HOTEL Via Vanella, 106 Polo Commerciale - Modica T. 0932.456033 PIETRE NERE RESORT Via Pietre Nere Cava Ispica, 142 - Modica T. 0932.753051 POGGIO DEL SOLE RESORT S.P. Ragusa/Marina di Ragusa Km 5,7 - Ragusa T. 0932.668521 PRINCIPE D’ARAGONA HOTEL Corso Umberto, 281 - Modica T. 0932.756041 SAN GIORGIO PALACE HOTEL Via Torrenuova, 50 – Ragusa Ibla T. 0932.686983 TORRE DEL SUD HOTEL Corso Pertini, 42 - Modica T. 0932.762120 VILLA CARLOTTA HOTEL Via Ungaretti snc - Ragusa T. 0932.604140 VILLA DEL LAURO MAISON DE CHARME Via Ecce Homo, 11 - Ragusa T. 0932.655177 VILLA PRINCIPE DI BELMONTE C.da Crocefia - Ispica T. 0932.700127


Sapori Sani e Siciliani

Osteria Siciliana | Pizzeria Viale G.Agnello, 13 Siracusa | +39 335 87 21 087


Dopo il Teatro Greco lo spettacolo continua Ai Grani Antichi! a 150mt. dal Teatro Greco | 150mt from Greek theatre



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