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| | A F R I C A | Q u a t t r o n u o v e c i t t à f i r m ate S O M | Fo u r Ne w C i t i e s de s i g n e d by S O M | | OTTOBRE - OCTOBER 2019

588

Mensile / Monthly magazine € 10,00

€ 5,00 (Italy only)

L'ECO-CASA UN EX TEATRO DELLO CHEF DA VIVERE Living in an Old Theatre

MediaGroup spa - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Milano Printed in Italy

A Chef 's Eco-Home

DESIGN

Bagno & rivestimenti Bathrooms & Claddings






RIMADESIO.IT


THE SPIRIT OF PROJECT SISTEMA INTERPARETE SPAZIO, PANNELLI SCORREVOLI VELARIA, TAVOLO MANTA DESIGN G.BAVUSO


Firme

IRENE GUZMAN Si occupa di comunicazione nei settori di arte, design ed editoria. Ha lavorato alla ricerca iconografica di pubblicazioni nel campo della moda e collabora come giornalista free-lance con Abitare e la rivista Teca dell’Università di Bologna. Di tanto in tanto, cura e organizza progetti di arte contemporanea. She works on communication in the art, design and publishing sectors. She has carried out iconographical research on publications in the field of fashion and contributes as a freelance journalist to Abitare and the University of Bologna’s magazine Teca. From time to time, she organizes and curates projects of contemporary art. p. 50 CYRIL FOLLIOT Giornalista e fotoreporter, ha scelto di specializzarsi in architettura e interni come fotografo freelance anche ispirato dal lavoro di Raymond Depardon. Lasciata l’adrenalina delle notizie, ha trovato nella fotografia di architettura una libertà che non aveva mai provato prima. Diversi progetti gli permettono di raccontare anche scene di vita e persone. I suoi clienti sono architetti, decoratori, artigiani, albergatori, agenzie di comunicazione e istituzioni. Originally from France’s Var department, he has lived in Brittany since 2010. A journalist and photo-reporter, he chose to specialise in architecture and interior design as a freelance photographer, inspired also by the work of Raymond Depardon. Having left behind the adrenalin-fuelled business of reporting the news, he has now found a hitherto

8 ABITARE 588

unknown freedom in architecture photography. His various projects also tell stories of real life and of people. His clients are architects, decorators, artisans, hoteliers, advertising agencies and institutions. www.cyrilfolliot.fr p. 50 MATTEO BENEDETTI Romano, classe 1983, è architetto e dottore di ricerca in Composizione Architettonica. Ha studiato presso l’Università Sapienza di Roma, il Royal Institute of Technology KTH di Stoccolma, l’Università IUAV di Venezia. Parallelamente alla professione si occupa di fotografia di architettura, che considerata sia un linguaggio artistico autonomo, sia uno studio sulla rappresentazione dei fatti urbani e architettonici. Born in Rome in 1983, he is an architect with a PhD in Architectural Composition. He studied at Rome’s Università Sapienza, at the Royal Institute of Technology KTH in Stockholm and at Venice University (IUAV). Parallel to his professional work he is involved in architectural photography, both as an independent artistic medium and as a study of how urban and architectural events are represented. p. 60 MARCO CONSOLI Laureato in Giurisprudenza, è giornalista freelance da sempre; scrive di tecnologia, design, economia, scienze, videogame, cinema. Collabora con quotidiani e periodici tra cui Focus, L’Espresso, La Stampa, Sport Week e Ciak. Ever since graduating in Law he has

worked as a freelance journalist; he writes about technology, design, economics, the sciences, videogames and the cinema. He contributes to newspapers and periodicals, including Focus, L’Espresso, La Stampa, Sport Week and Ciak. p. 109 MAŁGORZATA GUROWSKA Autrice di numerosi libri, l’artista è stata co-curatrice del padiglione polacco alla XXII Triennale di Milano. È responsabile del Laboratorio di Disegno della facoltà di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Varsavia e coordinatrice della Fundacja Sztuczna. Fa parte del gruppo di artisti e designer promossi a livello internazionale dall’Adam Mickiewicz Institute (#pldsgn) A visual artist and the author of numerous books, she co-curated the Polish pavilion of the 22nd International Exposition at the Milan Triennale. She is now head of the Design Workshop of the Faculty of Sculpture at the Academy of Fine Arts in Warsaw and also works as a coordinator for Fundacja Sztuczna. She is part of the group of artists and designers internationally promoted by the Adam Mickiewicz Institute (#pldsgn) p. 146


Suita Design: Antonio Citterio, 2010/2019 L’originale è Vitra

Vitra distribuita in Italia da Molteni&C



Sommario

40

A Barcellona, nel Distrito 22@, un ex teatro diventa un’abitazione suggestiva / A former theatre in Barcelona’s Distrito 22@ is now an evocative home.

17

Orizzonti

37

Libri

40

Loft con auto d’epoca A Loft with a Vintage Car

txt laura cardia photos sandra pereznieto

50

Un eco-rifugio nella pineta

Environmentally Friendly Refuge in the Pinewood

60

Un “arcipelago residenziale” creato dallo studio Malfona Petrini a Formello, nord di Roma / A “residential archipelago” designed by the Malfona Petrini firm at Formello, north of Rome.

txt irene guzman photos cyril folliot

60

Allunaggio nella campagna romana

Lunar Landing in the Roman Countryside

txt michele calzavara photos matteo benedetti

70

La ricetta africana The African Formula txt sara banti

78

Oltre le convenzioni

Beyond Conventions

txt alice piciocchi photos filip dujardin

86

Una felice contaminazione A Happy Contamination

txt francesca oddo photos laura cavelli

78

La rivisitazione super contemporanea e sorprendente di una villa anni Trenta a Ghent, Belgio / The highly contemporary and full of surprises refurbishment of a house from the 1930s in Ghent, Belgium.

588 ABITARE 11


Sommario

100

La graphic novel che il disegnatore Agustín Ferrer Casas dedica alla vita di Mies / The graphic novel that the illustrator Agustín Ferrer Casas has devoted to the life of Mies.

95 100

1948 Casa CSF Mies, uomo e architetto The Man and the Architect

txt stefano benedetti

109

Con un occhio di riguardo

The Eyes Have it

txt marco consoli

119

Superfici da progettare

119

Le ceramiche, ma anche i legni e i compositi, in mostra al Cersaie di Bologna / Ceramics, but also wood and composite materials, at the trade fair Cersaie in Bologna.

Designing Surfaces

curated by mia pizzi txt irene guzman

130

Codici di benessere Wellbeing Codes txt mia pizzi

146

La città e la foresta The City and the Forest

drawing małgorzata gurowska

130

Spessori sottili, linee morbide, colore (nero compreso) e grafismi per il nuovo bagno / Thinner surfaces, softer contours, colour (including black) and graphic details in the bathroom.

12 ABITARE 588



Staff

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L'ECO-CASA DELLO CHEF

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UN EX TEATRO DA VIVERE Living in an Old Theatre

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Atelier Victoria Migliore Treehouse, Fréhel Sables-d’Or-les-Pins, France (photo Cyril Folliot) p. 50

è pubblicata da / is published by RCS MediaGroup S.p.A. Presidente e Amministratore delegato Urbano Cairo Consiglieri Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte Diego Della Valle, Uberto Fornara, Veronica Gava Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi Marco Tronchetti Provera

Direttore responsabile Editor in chief Silvia Botti Capiredattori Managing editors

Collaboratori Contributors

Sara Banti Architettura, attualità, sito web Architecture, news, web site

Matteo Benedetti Stefano Benedetti Alberto Bortolotti Michele Calzavara Cristiana Campanini Laura Cardia Laura Cavelli Marco Consoli Filip Dujardin Ali Filippini Cyril Folliot Elena Franzoia Francesca Gotti Małgorzata Gurowska Irene Guzman Maria Miti Francesca Oddo Sandra Pereznieto Antonino Saggio Matteo Zambelli

Chiara Maranzana Sistema multimediale Multimedia system Design consultant Mia Pizzi Curators Alice Piciocchi Web and events Roberto Ricci Infographic and maps Graphic Staff Fabio Grazioli Caposervizio digital Digital senior editor Elena Liberatore Caposervizio paper Magazine senior editor Segreteria di redazione Editorial secretary

edita in lingua italiana e in lingua inglese e diffusa in tutto il mondo, An international magazine published monthly in Italian and English, founded by Piera Peroni in 1961 and sold all over the world. via Angelo Rizzoli 8 – 20132 Milano

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International editions Maria Francesca Sereni mariafrancesca.sereni@rcs.it

I prodotti segnalati su Abitare sono una libera scelta redazionale. I testi e le fotografie inviati alla redazione non vengono restituiti anche se non pubblicati / Products mentioned in Abitare are freely chosen by the editorial staff. Texts and photographs submitted to the magazine are not returned, even if not published. Facebook Twitter

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DESIGN Oriano Favaretto 2019

MEDEA



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TIM GRAHAM/GETTY IMAGES

Orizzonti

L’annuncio immobiliare, ultima frontiera della comunicazione. Con operazioni clamorose. Come a Londra, dove un gruppo di cittadini ha sovvenzionato una campagna pubblicitaria contro l’inquinamento dell’aria, sempre più spesso oltre le soglie consentite dalla legge, basata proprio sui classici del marketing immobiliare. “Location, location, location” è stato sostituito con “Location, Location, lung disease” (posizione, posizione, malattia polmonare). Anche il classico modo di identificare qualcosa di molto caro – “costa un braccio e una gamba” – è diventato l’inquietante “These houses cost an arm, leg and a lung” aggiungendo un polmone. O come a Berlino, dove un artista ha realizzato cartelloni pubblicitari di finti mega progetti immobiliari per protestare invece contro le politiche di sviluppo della città (e ha ricevuto oltre duecento chiamate da potenziali investitori). La faccenda è interessante anche perché avviene in contemporanea a un altro fenomeno. La generazione dei ventenni e degli appena trentenni, in diversi Paesi europei, rappresenta oggi il peggior mercato della proprietà immobiliare della storia. Affittano. Non comprano. E dove andare ad abitare lo scelgono sui social. Silvia Botti The real-estate ad, last frontier of communication. With some sensational developments. Like in London, where a group of residents has funded an advertising campaign against air pollution, which more and more frequently exceeds the levels permitted by law, based on one of the classic saws of property marketing. “Location, location, location” has been replaced by “Location, location, lung disease”. Even the traditional way of identifying something very expensive – “it costs an arm and a leg” – has become the disquieting “These houses cost an arm, a leg and a lung”. Or like in Berlin, where an artist has created advertising billboards for fake mega-property development schemes to protest against the city’s development policies (and has received over two hundred calls from potential investors). The phenomenon is an interesting one because it is emerging at the same time as another trend. The generation of people in their twenties and early thirties, in several European countries, represents today the worst market for real estate in history. They rent. They don’t buy. And they rely on social networks when choosing where to live. 588 ABITARE 17


CARLO LAVATORI

Orizzonti

GRONINGEN, THE NETHERLANDS

UN OMAGGIO A MENDINI

A TRIBUTE TO MENDINI

CON MONDO MENDINI – The World of Alessandro Mendini dal 12 ottobre il Groninger Museum (sotto) celebra uno dei progettisti che hanno contribuito alla sua costruzione nel 1994 (gli altri sono Michele De Lucchi, Philippe Starck e Coop Himmelbllau). La mostra, ideata dallo stesso Mendini prima della sua scomparsa, mette in scena 130 tra le sue creature fantastiche e “tragicomiche” concepite per ambiti diversi, dalla gioielleria all’architettura, dalla scultura al design. Accanto ai suoi oggetti, Mendini ha voluto dare spazio a 70 lavori di artisti e designer con cui si sentiva in sintonia. Tra cui Kandinsky, Matisse, van Doesburg, Gio Ponti e Gaetano Pesce. (Irene Guzman) WITH MONDO MENDINI – The World of Alessandro Mendini, opening on 12 October, the Groninger Museum (below) is celebrating one of the designers who contributed to its construction in 1994 (the others were Michele De Lucchi, Philippe Starck and Coop Himmelbllau). The exhibition, conceived by Mendini himself prior to his death, presents 130 of his fantastic and “tragicomic” creatures conceived for a variety of spheres, from jewellery to architecture, from sculpture to industrial design. Alongside his objects, Mendini chose to give room to 70 works by artists and designers with whom he felt in tune, including Kandinsky, Matisse, van Doesburg and Rietveld, as well as Gio Ponti and Gaetano Pesce.

NUMBERS

Sono le specie marine esistenti secondo Census Marine Life (compresi organismi microscopici e plancton). I soli pesci ne contano 28.000 di cui circa 700 nel mare Mediterraneo. The number of species living in the sea according to the Census of Marine Life (including microscopic organisms and plankton). There are 28,000 species of fish alone, around 700 of which are found in the Mediterranean sea.

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CONTRASTO / MARTINO LOMBEZZI

Orizzonti MAXXI, ROMA

MARIA LAI TESSE IDEE

MARIA LAI WOVE TOGETHER IDEAS LA MOSTRA MARIA LAI. TENENDO PER MANO IL SOLE, a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli, è aperta al Maxxi di Roma fino al 12 gennaio 2020. L’artista, scomparsa nel 2013, intreccia la propria arte alla storia, al paesaggio, ai racconti della Sardegna e agli strumenti del lavoro – la zappa, l’aratro e, soprattutto, il telaio, da indagare nelle sue diverse potenzialità: i fili, le trame, l’ordito, i dati spaziali. Le opere di Lai insegnano che l’architettura deve nascere non come oggetto ma come infrastruttura capace di “tessere” suolo, vegetazione e spazi di varia natura. (Antonino Saggio)

TIZIANO CANU / COURTESY FONDAZIONE STAZIONE DELL’ARTE © ARCHIVIO MARIA LAI BY SIAE 2019

MARIA LAI. TENENDO PER MANO IL SOLE, CURATED by Bartolomeo Pietromarchi and Luigia Lonardelli, is open until 12 January 2020 at MAXXI in Rome. The artist, who died in 2013, weaves into her art the history, landscape, and tales of Sardinia and the tools of work: the hoe, the plough and, above all, the loom, which for her is like a musical instrument, the various potentials of which must be thoroughly explored: the threads, the patterns, the warp, the spatial data. Her works teach us that architecture must be born as an infrastructure capable of weaving together land, vegetation and spaces of different natures.

Maria Lai, “Telaio paesaggio degli uccelli”, 1967. Legno, tempera, spago / Wood, tempera, string, cm 80 x 65 x 20. Collezione Fondazione Stazione dell’Arte.

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PROCURATIE, VENEZIA

LA LETTURA DI CHIPPERFIELD CHIPPERFIELD’S READING

DI PROPRIETÀ DELLE ASSICURAZIONI GENERALI, le Procuratie Vecchie – il palazzo sul lato sinistro di piazza San Marco guardando la Basilica – erano inutilizzate dal 1989. L’occasione per valorizzarle è arrivata con The Human Safety Net, un progetto sociale nato tre anni fa in seno a Generali, che occuperà i circa 5mila metri quadrati al terzo piano della lunga manica. I due piani sottostanti invece (per un totale di circa 7mila metri quadrati) saranno in parte uffici della società assicurativa e in parte verranno dati in affitto. Il progetto di ristrutturazione è di David Chipperfield. Quando nel 2021 i lavori saranno terminati, la piazza beneficerà anche del passaggio che, in direzione Laguna, attraverso i portici delle Procuratie Nuove collegherà San Marco ai Giardini Reali, ridisegnati dal paesaggista Paolo Pejrone con l’architetto veneziano Alberto Torsello. (Sa.B) OWNED BY ASSICURAZIONI GENERALI, the Procuratie Vecchie – the palace on the left side, looking at the Basilica of San Marco – had not been used since 1989. The opportunity to showcase them arose with The Human Safety Net, a social project born three years ago, that will occupy the approximately 5,000 square metres of the third floor of the long wing. The two floors below, on the other hand (for a total of about 7,000 square metres), will partly be used as offices and partly leased. The project’s author is David Chipperfield. When the works will be completed in 2021, the square will also benefit from the new walkway that, leading to the Lagoon, will connect San Marco to the Royal Gardens, redesigned by Paolo Pejrone and Alberto Torsello.


VISIT US

23-27 Settembre, 2019 Hall 26 - Stand A242-B249

HOUSE OF SURFACES

BERLIN LONDON MILAN SÃO PAULO


WERNER J. HANNAPPEL

Orizzonti

AZZURRA RICCI

Ettore Spalletti e una veduta del suo studio a / Ettore Spalletti and a view of his studio at Cappelle sul Tavo, Pescara, 2013.

NOUVEAU MUSÉE NATIONAL DE MONACO

L’ORIZZONTE MENTALE DI SPALLETTI SPALLETTI’S MENTAL HORIZON

PRIMA DI TUTTO DIPINGE. E LO FA A LUNGO. La superficie prediletta è il legno. Poi inizia un’abrasione di quel denso impasto di colore. È un’azione lenta e modulata. È pittura quella di Ettore Spalletti, quindi. Ma è anche scultura, per quest’azione di erosione della materia che lo porta a conquistare la terza dimensione, verso la scultura ma anche verso l’installazione e l’architettura. Classe 1940, Spalletti è un maestro dello spazio. La sua astrazione è sempre pura, a un primo sguardo, ma nasconde precise suggestioni atmosferiche. Il paesaggio tutto mentale è mutuato dalla realtà ed elaborato in un rituale lento. La sua personale, a cura di Cristiano Raimond, è aperta al Nouveau Musée National de Monaco fino al 3 novembre: trenta opere nei sette ambienti di Villa Paloma. (Cristiana Campanini)

FIRST OF ALL HE PAINTS. AND HE DOES IT FOR A LONG TIME. His preferred surface is wood. Then he begins an abrasion of that dense impasto of colour. It’s a slow and modulated act. So what Ettore Spalletti does is painting. But it’s also sculpture, because it is this act of eroding the material that leads him to conquer the third dimension, towards sculpture, but also towards installation and architecture. Born in 1940, Spalletti is a master of space. His abstraction is always pure, at first glance, but hides precise atmospheric suggestions. The entirely mental landscape is borrowed from reality and prepared in a slow ritual. His solo exhibition, curated by Cristiano Raimond, is open at the Nouveau Musée National de Monaco, through 3 November: thirty works spread out across the three floors of Villa Paloma.

STUDIO TRONCONI ARCHITETTI

IN SHOWROOM SI FA FORMAZIONE TRAINING IN THE SHOWROOM UN NUOVO SHOWROOM & TRAINING CENTER di 800 mq amplia la sede di Arclinea a Caldogno (Vi). Lo spazio aperto e luminoso, progettato dallo Studio Tronconi Architetti e concepito come luogo di formazione, consulenza e progettazione per gli operatori del settore cucina, presenta un display pensato da Antonio Citterio per far risaltare i tratti distintivi del brand. L’ambiente è suddiviso in differenti aree: dalle Isole Funzionali, tra cui una per gli show-cooking aziendali, a quelle dedicate al progetto della cucina a scomparsa con il Sistema New Pocket e alle cantine refrigerate della Winery Collection. (IG) 22 ABITARE 588

A NEW 800-SQUARE-METRE SHOWROOM & TRAINING CENTRE has been built onto Arclinea’s headquarters at Caldogno (Vicenza). The open and well-lit space, designed by Studio Tronconi Architetti as a place of training, advice and design for operators in the kitchen sector, has a display conceived by Antonio Citterio to bring out the features of the brand. The space is divided up into areas: from the Functional Islands, including one for company show-cooking, to the ones devoted to the design of the slide-away kitchen with the New Pocket System and the refrigerated storage units of the Winery Collection.



SANTI CALECA

Orizzonti

MILANO

MODERNO RIVISITATO THE MODERN REVISITED

SANTI CALECA

APPASSIONATO DI NOVECENTO D’AUTORE, l’ingegnere Umberto Zanetti ha ristrutturato di recente un mini-appartamento duplex nella casa-albergo che l’architetto Giulio Minoletti progettò negli anni 60 in via Bertani a Milano. Di quest’opera non si trovavano più i disegni originali, spiega Zanetti, che quando fu incaricato di ristrutturare l’abitazione si trovò di fronte a “pedane, moquette, controsoffitti spatolati e una disposizione interna stravolta da interventi successivi”. Solo dopo che Zanetti ha ridato un senso allo spazio – 80 metri quadrati a doppia altezza, con camera da letto sul soppalco – sono ricomparsi gli originali di Minoletti (pubblicati nel frattempo in una monografia di Silvana Editoriale). Sorpresa: la sua rilettura – dalla posizione della scala alla disposizione degli arredi – risulta ricalcare alla perfezione il progetto originale. Forse è un caso di reincarnazione. (Sa.B)

SANTI CALECA

AS A MAN WITH A PASSION FOR 20TH-CENTURY ARCHITECTURAL DESIGN, engineer Umberto Zanetti recently renovated a small duplex apartment in the hotel-house that Giulio Minoletti designed in the 1960s in Via Bertani, Milan. No one could find the original designs for the apartment, says Zanetti. He was confronted by a situation with “raised platforms, carpeting, false ceilings with a plasterwork finish and a radically changed layout”. It was not until Zanetti had begun to make sense of the space – an 80 square metres double-height space, with mezzanine bedroom – that Minoletti’s original designs resurfaced (and were later published in a monograph by Silvana Editoriale). To everyone’s surprise, the reinterpretation – from the position of the staircase to the arrangement of the furnishings – was absolutely identical to the original design. A case of reincarnation, perhaps.

NUMBERS

Sono i miliardi di anni che ci separano dalla collisione tra la nostra Via Lattea e la galassia di Andromeda, secondo gli ultimi calcoli permessi dalle rilevazioni del satellite Gaia. (Fonte: Astrophysical Journal, 2019) The number of billions of years that will pass before the collision between our Milky Way and the Andromeda galaxy, according to the latest calculations based on data from the Gaia satellite. (Source: Astrophysical Journal, 2019)

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RASMUS HJORTSHØJ

RASMUS HJORTSHØJ

Orizzonti

BJARKE INGELS

PRAGMATICA UTOPIA PRAGMATIC UTOPIA

È IN CORSO FINO AL 5 GENNAIO 2020 AL DAC di Copenaghen la mostra dedicata a Bjarke Ingels dal titolo Formgiving – An Architectural Future History from the BIG Bang to Singularity. L’esposizione, articolata in tre sezioni, è organizzata come un “viaggio” attraverso il tempo. Nell’area dedicata al futuro, spazio alle tecnologie innovative, come i robot e l’intelligenza artificiale, che forse un giorno consentiranno di vivere su Marte. «Ogni volta che diamo vita a un progetto, in quanto “formgivers” consegniamo un regalo al futuro, doniamo al mondo qualcosa che altrimenti non ci sarebbe stato e che nessuno avrebbe chiesto», spiega Bjarke Ingels, che definisce questo processo creativo un’“utopia pragmatica”. (Francesca Oddo) NOW OPEN THROUGH 5 JANUARY 2020 AT THE DAC in Copenhagen is the exhibition dedicated to Bjarke Ingels entitled Formgiving – An Architectural Future History from the BIG Bang to Singularity. The exhibition, divided into three sections, is a “journey” through time. In the area dedicated to the future, lots of space is dedicated to technology and innovative disciplines, such as robots and artificial intelligence, which perhaps one day will allow humans to live on Mars. “Each time we start a project, as ‘formgivers’ we give a gift to the future, we give the world something that otherwise wouldn’t have been and that no one would have asked for”, explains Bjarke Ingels, who calls this creative process a “pragmatic utopia”. 26 ABITARE 588

VALENTINI & PONZELLI

NUOVE PROSPETTIVE NEW PERSPECTIVES

PROGETTATA DAI GIOVANI DESIGNER MARCHIGIANI Francesco Valentini e Lorenzo Ponzelli, la serie di porte Eclisse 40 Collection rielabora il tema classico della strombatura e lo applica a un moderno telaio di alluminio anodizzato. Così la “cornice” della porta diventa un motivo plasticamente elegante, ma mantiene anche la discrezione di una porta filo-muro. Dal punto di vista funzionale, questa soluzione annulla inoltre gli spigoli vivi tra parete e porta. (MP)

CREATED BY THE YOUNG DESIGNERS Francesco Valentini and Lorenzo Ponzelli from the Marche, the Eclisse 40 Collection series of doors reworks the classic theme of the splay and applies it to a modern frame of anodized aluminium. Thus the “doorframe” becomes an elegant sculptural motif, but also maintains the discretion of a door flush with the wall. In addition, from the functional viewpoint, this solution eliminates sharp edges between wall and door.



MARC GOODWIN XIA ZHI

MARC GOODWIN

Orizzonti

STUDIO ANYSCALE

LA VILLA RURALE DIVENTA HOTEL

THE RURAL HOUSE BECOMES A HOTEL STUDIO ANYSCALE È AUTORE di un interessante progetto di riqualificazione che sta facendo incetta di premi internazionali. Pensato come rifugio di lusso nella Cina rurale della provincia di Jiang Xi, il Wuyuan Skywells è un sofisticato albergo che ha mantenuto le caratteristiche dell’architettura in stile Huizhou della residenza signorile originaria, antica di 300 anni. Anyscale ha salvaguardato gli elementi originali degli spazi comuni di legno e pietra, pur arricchendo con servizi e accessori moderni le 14 suite. La caratteristica originaria più interessante è l’uso del legno scolpito e decorato, restaurato e integrato da un artigiano locale. La passività energetica delle murature di mattoni e argilla è stata ribadita dal restauro come fondamentale elemento di risparmio energetico. (Elena Franzoia)

THE ANYSCALE ARCHITECTURE STUDIO IS THE AUTHOR of an interesting renovation project that is racking up international awards. Designed as a luxury retreat in the province of Jiang Xi (China), Wuyuan Skywells is a sophisticated hotel that has preserved the characteristics of the Huizhou-style architecture of the original stately house, which is 300 years old. Anyscale protected the original wood and stone elements of the common spaces, while equipping the 14 guest suites with bathrooms and modern amenities. The most interesting original feature is in fact the use of carved and decorated wood, which was restored and added to by a local craftsman. The passive energy-saving nature of the brick and clay walls was reinforced by the restoration as a fundamental element for saving energy.

TECHNOLOGY

BUCATO SUPER SILENZIOSO SUPER SILENT WASHING

SI PUÒ AVVIARE ANCHE LA NOTTE Supreme Care Best Zen di Whirlpool, la lavatrice più silenziosa sul mercato grazie alla ZEN Technology composta dalle soluzioni Zen Motor, Zen Design e Sound Management capaci di assorbire le vibrazioni della centrifuga. La tecnologia AutoDose 6° SENSO riduce gli sprechi erogando la quantità esatta di detersivo e ammorbidente, da caricare una volta per 20 lavaggi. Precision Clean risparmia acqua ed energia. (IG) 28 ABITARE 588

YOU CAN USE Whirlpool’s Supreme Care Best Zen even at night: it is the quietest washing machine on the market thanks to ZEN Technology, a combination of three solutions, the Zen Motor, Zen Design and Sound Management that is able to dampen vibrations even in the spinning stage. The 6TH SENSE AutoDose system dispenses the exact amount needed of detergent and conditioner, which can be loaded once for up to 20 cycles. Precision Clean saves water and energy.


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Boè divano, design Jai Jalan. Nemu tavolini, design Setsu & Shinobu Ito.


CHIARA VENEGONI

COURTESY ARCHIVIO MENDINI

Orizzonti

MILANO DESIGN WEEK

L’APPUNTAMENTO D’AUTUNNO THE AUTUMN EVENT

QUARTA EDIZIONE PER I BRERA DESIGN DAYS: sette giorni di talks, mostre e workshops aperti gratuitamente al pubblico dal 4 al 10 ottobre. Obiettivo, promuovere e far crescere la cultura del progetto indagando le relazioni del design con temi cruciali come l’intelligenza artificiale, le politiche urbane, la vita quotidiana. Anche quest’anno tra i centri focali dell’inziativa c’è Casa Corriere. Qui, nella sala Buzzati di via Balzan 3, il Corriere della Sera, Abitare e Living animeranno incontri e ospiteranno Maestri Piccoli. Storie di bambini che erano bambini come voi, una mostra fotografica con didascalie autografe che illustra i maestri del design nella loro infanzia, attraverso una serie di ritratti e piccole narrazioni dei loro ricordi. Curata da Chiara Alessi e Elisa Testori, con allestimento e grafica di Paolo Giacomazzi, è prodotta da StudioLabo. www.breradesigndays.it COURTESY FONDAZIONE ALDO ROSSI

Alessandro Mendini

BRERA DESIGN DAYS IS BEING HELD FOR THE FOURTH TIME: seven days of talks, exhibitions and workshops open to the public free of charge from 4 to 10 October. The objective is to promote and build up the culture of design by investigating the discipline’s relationships with crucial themes like artificial intelligence, urban policies and daily life. This year too one of the focal points of the initiative will be Casa Corriere. Here, in the Sala Buzzati at Via Balzan 3, Il Corriere della Sera, Abitare and Living will be staging meetings and hosting Little Masters: Stories of Children Who Were Children Like You, an exhibition of photographs with captions written in their own hand by masters of design illustrating their childhood through a series of portraits and brief reminiscences. Curated by Chiara Alessi and Elisa Testori, with display and graphics designed by Paolo Giacomazzi, it is produced by StudioLabo. www.breradesigndays.it

FLASH Elementi verticali si intersecano in questa libreria di Nicola Gisonda per la collezione Super di Mentemano. Non a caso si chiama Bosco.

Aldo Rossi

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Vertical elements intersect on this bookcase by Nicola Gisonda for the Super collection by Mentemano. The name Bosco is the Italian word for forest, appropriately enough.


PROTEGGI NATURALMENTE CHI AMI DA GERMI E BATTERI

Germi e batteri non mettono più piede su CP Parquet. Grazie all’esclusiva verniciatura con ioni di argento, il tuo pavimento in legno diventa una barriera invisibile e naturale. Scopri di più su www.cpparquet.it

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ECO-RESIDENZE IN MESSICO

ECO-HOUSES IN MEXICO

THE ENTREPINOS RESIDENTIAL COMPLEX by Taller Héctor Barroso is built around a central patio: the buildings open up towards the garden and the woods, allowing for the interiors to be lit naturally and heated by sunlight, which obviates the humidity inevitably connected to a wooded area. A major emphasis was put on using regional materials and local building techniques, prompting the use of bricks, wood and excavated soil used to coat the walls. The feeling is that of a monolithic architecture born directly out of the earth.

RORY GARDINER

IL COMPLESSO RESIDENZIALE ENTREPINOS di Taller Héctor Barroso nella Valle del Bravo (Messico) si articola intorno a un patio centrale: gli edifici si aprono verso il giardino e il bosco, consentendo l’illuminazione naturale degli interni e il riscaldamento generato dalla luce solare. Grande attenzione è stata dedicata all’uso dei materiali regionali e alle tecniche costruttive locali, motivando l’utilizzo dei mattoni, del legno e del terreno di scavo usato per rivestire le pareti. La sensazione è quella di un’architettura monolitica che nasce dalla terra. (Elena Franzoia)

INNOVATION

ACQUA PURA DAL RUBINETTO

PURE WATER FROM THE TAP

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LA PICCOLA MA INTERESSANTE RIVOLUZIONE DI FRANKE si chiama Vital Capsule ed è il filtro brevettato per la depurazione dell’acqua direttamente collegato al miscelatore. Il sistema combina i carboni attivi con una membrana high tech, frutto di nanotecnologie, capace di rimuovere il 99% di batteri, virus, ruggine e microplastiche di 500 litri d’acqua. Il filtro esausto è sostenibile perché riciclabile: è di plastica e fibra di cocco. (MP)

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FRANKE’S SMALL BUT INTERESTING REVOLUTION is called Vital Capsule and is a patented filter for the purification of water that is connected directly to the mixer tap. The system combines active carbon with a high-tech membrane, the product of nanotechnology, and is able to remove 99% of bacteria, viruses, rust particles and microplastics from 500 litres of water. The exhausted filter is sustainable because it can be recycled: it is made of plastic and coconut fibre.


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MATTIAS HAMRÉN

MATTIAS HAMRÉN

Orizzonti

LOOKOFSKI ARCHITECTS

A STOCCOLMA IL SEGRETO È NEI MURI

IN STOCKHOLM THE SECRET IS IN THE WALLS UN MINIAPPARTAMENTO NEL CUORE DI STOCCOLMA, in uno stabile degli anni Venti, è stato ridisegnato da Lookofski Architects per ottimizzare gli 80 metri quadrati e intensificarne la luminosità. Il progetto è risolto nello spessore delle pareti della zona centrale, trasformate in volumi attrezzati suddivisi in settori, per contenere e nascondere gli impianti. Ardita la scelta cromatica: lo studio svedese ha accostato un giallo molto acceso al legno del pavimento e alle pannellature neutre dei blocchi contenitori. (Francesca Gotti)

A MINI-APARTMENT IN THE HEART OF STOCKHOLM, in a building from the 1920s, was redesigned by Lookofski Architects to optimise the 80 square metres and intensify its brightness. The design makes the most of the thickness of the walls in the central area, transforming them into functional volumes divided into sectors, to contain and hide the infrastructure. The colour choice is a bold one: the Swedish studio paired a very bright shade of yellow with the wood of the flooring and the neutral paneling of the container blocks.

FLASH MATERIALS

UN COMPOSITO SOSTENIBILE

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Linnut, che in finlandese significa uccelli, è una collezione di sculture luminose senza cavo. By Oiva Toikka per Magis – Iittala. Linnut, which in Finnish means birds, is a collection of luminous structures with no cable. By Oiva Toikka for Magis – Iittala.

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PRIMO PRODOTTO DÉCO dedicato esclusivamente agli interni, Clap! è un sistema di rivestimento realizzato nell’innovativo materiale SPC (Stone Polymer Composite), completamente riciclabile, composto da polvere di minerali in grado di aumentare la robustezza e le prestazioni di oltre il 300 per cento rispetto all’LVT (Luxury Vinile Tile). Il sistema a incastro U-click facilita la posa di doghe o piastrelle di diversi formati, effetto legno e pietra. (IG) THE FIRST DÉCO PRODUCT dedicated to interiors, Clap! is a covering system made out of the innovative material SPC (Stone Polymer Composite). It is recyclable, composed of powdered minerals that are able to increase the strength and performance by over 300 per cent with respect to theLVT(LuxuryVinylTile).TheU-clickinterlocking system facilitates the laying of boards or tiles of different shapes, in wood and stone finishes.


C’È IL MONDO A CERSAIE. ESPOSITORI DA 40 PAESI, VISITATORI DA 5 CONTINENTI, IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE MONDIALE DI CERAMICA, ARREDOBAGNO E SUPERFICI, MIGLIAIA DI CONTATTI SVILUPPATI. A CERSAIE C’È TUTTO QUESTO, OLTRE AL FASCINO DEL PAESE PIÙ BELLO DEL MONDO. Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno

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MICHELE NASTASI MICHELE NASTASI

SONIA CALZONI

UNA CASA PER COMUNITÀ NUOVA DON RIGOLDI’S NEW HEADQUARTERS

MICHELE NASTASI

Era il 1973 quando, dalla collaborazione tra don Gino Rigoldi, cappellano presso il carcere minorile Beccaria di Milano, e alcuni operatori e volontari dello stesso istituto, nasceva Comunità Nuova, associazione no profit dedita all’inclusione di giovani e adulti in difficoltà. Nel corso del tempo la onlus con sede nella periferia del quartiere Bisceglie è divenuta un vero e proprio punto di riferimento sul territorio milanese e non solo. Da qui il progetto, affidato all’architetto Sonia Calzoni, per la realizzazione di una nuova sede. Il risultato è l’Hub, avveniristico edificio la cui genesi è raccontata nel volume L’idea di una Nuova Comunità, edito da Electa, arricchito dalle foto di Giovanni Chiaramonte e Michele Nastasi. Partendo dalla tabula rasa di uno spazio da inventare completamente, lo Studio Calzoni ha innescato un processo di rivalutazione della periferia che va al di là della mera praticità di un edificio. Ultimato in soli due anni, l’Hub di Comunità Nuova intende fornire al quartiere e alla città una struttura polifunzionale, capace di integrarsi con le realtà circostanti. (Stefano Benedetti)

MICHELE NASTASI

It was 1973 when, through the collaboration of Don Gino Rigoldi, chaplain at the Beccaria juvenile prison in Milan, and several volunteers from the same institution, Comunità Nuova was born; the non-profit organisation is dedicated to the inclusion of young people and adults who are experiencing difficulty. Over time the non-profit organisation, which is based on the outskirts of the Bisceglie neighbourhood, has become a real touchstone for the neighborhood. Thus was born the project, entrusted to the architect Sonia Calzoni, to build a new headquarters that could translate the needs of the organisation into space and function. The result is Hub, a futuristic building whose genesis is laid out in the volume L’idea di una Nuova Comunità (The Idea of a New Community), which is embellished with Giovanni Chiaramonte’s and Michele Nastasi’s photos. Starting from the tabula rasa of a space open to invention, Studio Calzoni triggered a process of re-valuing of the suburbs that goes beyond the mere practicality of a building. Completed in just two years, Hub offers the neighbourhood a multi-purpose structure, capable of integrating with the surrounding realities.

Il complesso di Comunità Nuova a Baggio nasce nel quadro della nuova progettazione urbanistica avviata dal Comune di Milano per restituire identità ai quartieri. The Comunità Nuova complex at Baggio is part of the new urban planning initiative undertaken by the Municipality of Milan to restore neighbourhood identities.

L’idea di una Nuova Comunità Edited by Sonia Calzoni Electa, 2019 pp. 144, € 32

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ARTIGIANA DEL TESSUTO THE TEXTILE CRAFTSWOMAN Inquieta e creativa, Dianora Marandino amava definirsi “artigiana del tessuto”. Moglie del pittore Enzo Faraoni, fu una personalità eclettica e anticonformista. Dopo una serie di esperimenti riuscì a dipingere direttamente sul tessuto, arricchendo semplici elegantissimi abiti con elementi decorativi dall’esplosione cromatica spesso ispirata alla tradizione artigianale italiana, soprattutto ceramica. (Elena Franzoia) Bernard Bijvoet, Jan Duiker, Open Air School for Healthy Children, Amsterdam, 1927-1930.

BEATRIZ COLOMINA

ARCHITETTURA E RAGGI X ARCHITECTURE AND X-RAY

Quali discipline ispirarono maggiormente la nascita dell’architettura moderna e razionalista d’inizio Novecento? In questo saggio Beatriz Colomina sostiene una tesi ardita e interessante secondo la quale fu l’ossessione per la tubercolosi e la nascita dei raggi X come strumento diagnostico a dare impulso a un certo modo di progettare. I raggi X infatti nel “rendere pubblico” l’interno del corpo suggerirono una nuova concezione della relazione esterno-interno che si tradusse in trasparenza. L’autrice fa notare peraltro che l’architettura è sempre stata collegata alle teorie del corpo, da Vitruvio a Leonardo fino a Giorgio Vasari. E arriva alla suggestiva conclusione che “la modernità è stata guidata dalla malattia”. Secondo Colomina l’attuale dematerializzazione dell’architettura ha a che fare con un mondo sempre più mediatico, mentre nell’ottica di una “lettura medica” degli spazi l’aumento delle allergie ci starebbe portando nell’era della Sick-Building Syndrome. (Alberto Bortolotti) What disciplines provided the main inspiration for the birth of modern and rationalist architecture at the beginning of the 20th century? In this essay Beatriz Colomina presents the bold and interesting thesis that it was the obsession with tuberculosis and the invention of X-ray radiography as a means of diagnosis that gave the boost to a certain type of architecture. In fact by “making public” the interior of the body X-rays suggested a new vision of the relationship between inside and outside that found expression in structures that were increasingly transparent. The author points out, moreover, that architecture has always had a connection with theories of anatomy, from Vitruvius to Leonardo and Giorgio Vasari. And she arrives at the fascinating conclusion that modernity has been guided by illness. According to Colomina the current dematerialization of architecture is connected with an increasingly mediaoriented world, while from the perspective of a medical interpretation of spaces the increase in allergies is taking us into the era of the sick building syndrome.

X-Ray Architecture Beatriz Colomina Lars Müller Publishers, 2019 pp. 200, €35

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Restless and creative, Dianora Marandino liked to call herself a “textile craftswoman”. Wife of the painter Enzo Faraoni, she was an eclectic and non-conformist personality. She was able, after a series of experiments, to paint directly on fabric, embellishing simple, highly elegant dresses with decorative elements featuring chromatic explosions, often inspired by Italy’s craftsmanship tradition, especially ceramics. Dianora Marandino artigiana del tessuto Gabriella Nocentini Sillabe, 2019 pp. 144, € 15

TOPOLINO E IL SUO HABITAT THE WORLD OF MICKEY MOUSE Dal 1930 al 1975 le ambientazioni delle strisce di Mickey Mouse si sono adattate alle innovazioni e alle vicende storiche contemporanee così come all’evoluzione dello spazio abitato. Il merito è dell’autore e vignettista Floyd Gottfredson, che ha aggiornato arredi, tecniche di costruzione, tipologie funzionali. Giacomo Delbene Guidoni analizza il livello altissimo di dettaglio e messa in scena di queste scenografie. (AP) From 1930 to 1975 Disney’s Mickey Mouse comic strips have incorporated new technological ideas and developments in urban and domestic life. And that is thanks to the author and cartoonist Floyd Gottfredson, who helped make the books more up to date by adding furnishings and appliances. This book analyses the architecture, towns and designs that Gottfredson created as the background to the stories on the world’s most famous mouse. ArchiDisney. Architettura, città, design nell’arte di Floyd Gottfredson Giacomo Delbene Guidoni Odoya, 2019 pp. 262, € 18



LOFT CON AUTO D’EPOCA

A LOFT WITH A VINTAGE CAR

txt Laura Cardia photos Sandra Pereznieto

| Un ex teatro nel Distrito 22@ di Barcellona oggi è un’abitazione suggestiva. Gli architetti CADAVAL & SOLÀMORALES vi hanno introdotto aria e luce ricavando un nuovo patio con piscina. E fa parte dell’arredo una gloriosa Porsche 911, parcheggiata in soggiorno come una scultura / A former theatre in Barcelona’s Distrito 22@ is now an evocative home. The architects Cadaval & Solà-Morales have brought air and light into it by creating a new patio with a swimming pool. And a glorious Porsche 911 is part of the furniture, parked in the living room like a sculpture 40 ABITARE 588


i nterni

La facciata del vecchio teatro è stata mantenuta intatta. Si accede a un atrio su cui si aprono l’appartamento principale e due monolocali. Pagina accanto, il living. The façade of the old theatre has been kept intact. Access is through a central hall onto which open the main apartment and two studio flats. Opposite page, the living room.

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La sala teatrale è stata trasformata in un grande open space, nel quale trovano posto lo studio, il soggiorno, la zona pranzo e la cucina. The auditorium of the theatre has been turned into a large open space, in which are located the studio, living room, dining area and kitchen.

A BARCELLONA, NELL’INNOVATIVO QUARTIERE DISTRITO 22@ NON LONTANO DALL’AVENIDA DIAGONAL, un teatro di fine Ottocento – diventato nel tempo fienile e poi magazzino di carta igienica – è stato trasformato in una casa-studio di grande carattere. La lunga storia dell’edificio e le sue diverse destinazioni d’uso hanno determinato la filosofia dell’intervento, firmato dagli architetti Cadaval & Solà-Morales: «Non abbiamo demolito ma restaurato. Abbiamo ragionato come se il teatro dovesse semplicemente fare da sfondo a una nuova funzione, avere un’altra vita», spiegano. Il progetto si adegua alla natura introversa dell’edificio, che ha pochi rapporti con il contorno. Le aperture in facciata interessano la

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IN BARCELONA’S INNOVATIVE DISTRITO 22@, NOT FAR FROM THE AVENIDA DIAGONAL, a theatre from the late 19th century – converted over the course of time into a barn and then a toilet-paper warehouse – has been turned into a studio-home of great character. The long history of the building and its different uses have shaped the philosophy of the intervention by the architects Cadaval & SolàMorales: “We haven’t demolished but restored. We have treated the theatre as if simply had to be the backdrop to a new function, to have another life,” they explain. The design is adapted to the introverted nature of the building, which has few relations with its surroundings. The only openings in the front are in the entrance zone. Two studio


sola zona d’ingresso. Ai lati sono stati ricavati due monolocali, entrambi illuminati da una finestra e dotati di un’area di servizio con cucina e bagno, e di un soppalco. L’atrio centrale dà accesso sia ai monolocali, sia all’abitazione principale che vediamo in queste pagine. E funge anche da garage per un’auto d’epoca, una Porsche 911 che gli architetti hanno trattato “come una scultura”, un anticipo dell’atmosfera inusuale degli interni. Due porte scorrevoli di legno a tutt’altezza oggi introducono all’abitazione principale, e nel muoversi modificano continuamente il disegno della parete e la percezione degli spazi. Il cuore del vecchio teatro è diventato un loft con muratura a vista, pavimento di cemento e capriate di le-

flats have been created at the sides, both illuminated by a window and equipped with a service area containing kitchen, bathroom and a loft. The central hall provides access both to the studio flats and to the main apartment that we see in these pages. And it also act as a garage for a vintage car, a Porsche 911 that the architects have treated “as a sculpture”, an anticipation of the unusual atmosphere of the interiors. Two floorto-ceiling wooden sliding doors now lead into the main apartment, and in moving continually modify the design of the wall and the perception of the spaces. The heart of the former theatre has become a genuine warehouse conversion with unplastered walls, cement floor and wooden

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Parte della copertura è stata rimossa per creare un patio, definito da due pareti di vetro. Part of the roof has been removed to create a patio, enclosed by two glass walls.

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gno, con un effetto caldo e accogliente. Gli arredi sono bassi (i divani) e trasparenti (le librerie), «quasi attaccati al suolo, per sottolineare il respiro dell’architettura», commentano i progettisti. Lo studio, il soggiorno, la zona pranzo e la cucina sono aree funzionali che si succedono, definite anche dalle diverse quote del pavimento. L’invenzione più originale è il piccolo patio, ricavato eliminando un angolo della copertura, ancora leggibile nell’intonaco esterno che riporta l’inclinazione della falda mancante. È il necessario pozzo di luce e ventilazione per questa abitazione chiusa in sé stessa, ed è definito da due pareti di vetro con grandi serramenti metallici a

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trusses, producing a warm and welcoming effect. The furniture is low (the sofas) and transparent (the bookcases), “almost attached to the ground, to underline the spaciousness of the architecture,” comment the designers. The studio, the living room, the dining area and the kitchen are functional spaces that succeed one another, defined in part by the different levels of the floor. The most original invention is the small patio, created by eliminating one corner of the roof, still visible in the external plaster that shows the inclination of the missing pitch. It provides the necessary light well and ventilation shaft for this introverted home, and is defined by two


FIRST-FLOOR PLAN

GROUND-FLOOR PLAN

Nella pagina accanto, lo studio affacciato sul piccolo patio. Opposite page, the studio facing onto the small patio.

Project The Theatre Architect Cadaval & Solà-Morales Structural engineers Carmela Torró Micó Year of completion 2019 Built area 330 sqm Location Barcelona

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«ABBIAMO RAGIONATO COME SE IL TEATRO DOVESSE FARE DA SFONDO A UNA NUOVA FUNZIONE, AVERE UN’ALTRA VITA» “WE HAVE TREATED THE THEATRE AS IF SIMPLY HAD TO BE THE BACKDROP TO A NEW FUNCTION, TO HAVE ANOTHER LIFE”

quadrotti. Nella bella stagione diventa un ulteriore ambiente da vivere, con le amache e la piccola piscina; in inverno offre un mutevole sfondo scenografico. Risolve il rapporto con la luce e con l’esterno, dotando l’edificio di una curiosa autosufficienza. Nella parte posteriore, che un tempo era la torre scenica, oggi invece si sviluppa la zona notte con relativi servizi. Al primo piano due camere da letto e al secondo la camera matrimoniale, tutte con muratura perimetrale a vista. L’ampia terrazza accanto alla camera del secondo piano è l’unico spazio di quest’universo intimo che affaccia sulla città. ○

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glass walls with square panes in thick metal frames. In good weather it becomes another living space, with hammocks and a small swimming pool; in the winter it offers a mutable scenic backdrop. It resolves the relationship with light and with the exterior, giving the building a curious self-sufficiency. In the rear part, what was once the fly tower now houses the sleeping area with its bathrooms. On the first floor two bedrooms and on the second the master bedroom, all with unplastered outer walls. The ample terrace next to the bedroom on the second floor is the only space in this intimate universe that faces onto the city. ○


Il living funge anche da garage per una Porsche 911. The living area also serves as a garage for a Porsche 911.

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ECO-RIFUGIO NELLA PINETA ENVIRONMENTALLY FRIENDLY REFUGE IN THE PINEWOOD

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i nterni

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| Lo chef che vive in questa curiosa casa bretone coltiva qui le piante per le sue preparazioni e alleva pesci nella vasca decorativa al centro dello spazio. L’atelier parigino autore del progetto, VICTORIA MIGLIORE, ha evitato di utilizzare cemento. E nemmeno un albero della foresta è stato sacrificato / The chef who lives in this curious Breton house grows the plants he uses in his cooking here and raises fish in the decorative pool at the centre of the space. The Parisian studio responsible for its design, Victoria Migliore, has avoided the use of concrete. And not one tree in the forest has been sacrificed

txt Irene Guzman photos Cyril Folliot

La casa è sostenuta da 26 pilastri d’acciaio, una soluzione che ha permesso di non intaccare le radici degli alberi. The house stands on 26 steel pillars, a solution that has made it possible not to damage the roots of the trees.

IN BRETAGNA, A SABLES-D’OR-LES-PINS, STAZIONE BALNEARE SUL CANALE DELLA MANICA nota per le sue dune di sabbia fine, immersa nella natura serena e accogliente di una pineta, sorge una casa sospesa tra gli alberi ideata dallo studio d’architettura parigino Atelier Victoria Migliore e realizzata senza utilizzo di cemento e nemmeno un tronco d’albero sulla coscienza. Costruita in appena cinque mesi – mentre ci sono voluti due anni tra progettazione e ottenimento dei permessi – la struttura a pianta rettangolare di questa abitazione di 84 metri quadrati è 52 ABITARE 588

IMMERSED IN THE SERENE AND WELCOMING NATURE OF A PINE FOREST, AT SABLES-D’OR-LES-PINS, a seaside resort on the Channel coast of Brittany known for its dunes of fine sand, stands a house suspended among the trees, designed by the Parisian architecture practice Atelier Victoria Migliore and built without the use of concrete and with not even one felled tree on its conscience. Constructed in just five months – while the design and obtaining of planning permission took two years – the rectangular structure of this 84-square-metre house has literally been


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La vasca centrale è stata realizzata per allevare granchi. aragoste e pesci da cucinare. Ăˆ rivestita con le stesse piastrelle utilizzate nella vasca da bagno. The central pool has been installed to raise crabs, lobsters and fish for cooking. It is lined with the same tiles as have been used in the bathtub.

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IL CUORE DELLA CASA È UNA VASCA D’ACQUA SALATA OPEN-AIR THE HEART OF THE HOUSE IS AN OPEN-AIR POOL OF SALT WATER

stata letteralmente modellata per incastrarsi tra i pini, preservandone le radici grazie ai 26 pilastri d’acciaio su cui si regge, piantati in profondità nel terreno sabbioso. Gli ambienti interni, circondati dalle fronde che li proteggono dal sole, si sviluppano su un unico livello a un’altezza dal suolo variabile da uno a quattro metri, e sono organizzati attorno al cuore della casa, costituito da una vasca d’acqua salata open-air, inondata dalla luce del patio. Sei essenze di legno sono state impiegate per usi differenti: rovere e pino per la struttura, betulla per gli arredi interni, rovere per il parquet, castagno per il balcone, mogano per il bar e infine abete di Douglas bruciato con la tecnica modelled to fit between the pines, preserving their roots thanks to the 26 steel pillars on which it stands, planted deep in the sandy ground. The rooms inside, surrounded by foliage that protects them from the sun, are laid out on a single level at a height above the ground that varies from one to four metres, and are arranged around the heart of the house, an open-air pool of salt water, flooded with light from the patio. Six types of wood have been employed for different uses: oak and pine for the structure, birch for the internal furnishings, oak for the parquet, chestnut for the balcony, mahogany for the bar 588 ABITARE 55


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Project Treehouse Architects Atelier Victoria Migliore Project team Bertille Pien Benjamin Roussin Edgar Beaudouin Structural engineers ECTS Client Private individual Year of completion 2018 Location Fréhel Sables-d’Or-les-Pins (F)

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PLAN

Patio entrance Kitchen Dinig room Pond poul Bookcase Wine cellar WC Living room Bar Dressing Bathroom Bedroom Sauna

SECTION A-A

QUI VIGE LA PERMACULTURA , CHE PRESERVA L’ECOSISTEMA HERE PERMACULTURE IS USED, PRESERVING THE ECOSYSTEM AND THE COEXISTENCE OF ALL LIVING CREATURES

Il rivestimento esterno è stato trattato con la tecnica giapponese yakisugi, che consiste nel bruciare le tavole di legno per renderle più durevoli. The external cladding has been treated by the Japanese yakisugi technique, which entails charring the wooden boards to make them more durable.

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giapponese del yakisugi, che rende il materiale resistente alle intemperie, ai raggi ultravioletti, alla muffa, agli insetti e al fuoco. Grazie alle grandi finestre vetrate la natura sembra far parte della casa, mentre la spiaggia può essere raggiunta attraverso una passerella di legno sospesa su un giardino coltivato secondo i dettami della permacultura, che prevede una convivenza armonica e sana di tutti gli esseri viventi, compresi insetti, piante e microrganismi. Il proprietario di professione fa lo chef, e usufruisce oltre che delle piante anche della vasca per i pesci, collegata

and finally Douglas fir charred by the Japanese technique known as yakisugi, which makes the material resistant to weather, ultraviolet radiation, mould, insects and fire. Thanks to the large windows, nature seems to be part of the house, while the beach can be reached by a wooden walkway over a garden cultivated according to the tenets of permaculture, which envisages a harmonious and healthy coexistence of all living creatures, including insects, plants and microorganisms. The owner is a chef by profession, and he makes use not only of the plants but also the pool as a fishpond,


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Sotto, nella camera da letto la vetrata è schermata contro insetti e ragni. Pagina accanto, la rete per proteggere la vasca dalla caduta di rami è usata anche come un’amaca. Below, the glass wall in the bedroom has a screen to protect against insects and spiders. Opposite page, the mesh used to catch falling branches is also used as a hammock.

GLI ARREDI SONO REALIZZATI SU MISURA DA UN FALEGNAME E UN EBANISTA THE FURNITURE HAS BEEN MADE TO MEASURE BY A CARPENTER AND A CABINETMAKER

alla cucina tramite il patio. Sopra la vasca, una rete ha la doppia funzione di amaca e di protezione dalla caduta di eventuali rami. All’interno, i principali arredi della casa – armadi, cucina e scaffalature – sono stati realizzati su misura da un team locale composto da un falegname e un ebanista, per diventare parte integrante dell’architettura. Gli altri pezzi di design sono tra quelli di George Nakashima ed Eero Saarinen per Knoll International, mentre il camino sospeso dell’azienda francese Focus può ruotare a 360 gradi in modo che diversi ambienti della casa, soggiorno, cucina, sala da pranzo e biblioteca, possano beneficiare del suo calore. Tutte le sale sono sormontate da travi di legno a vista, tranne il bagno che ha un controsoffitto di gesso, e la camera da letto che presenta un rivestimento protettivo contro insetti e ragni. Non mancano altri elementi eco-friendly, come i pannelli solari sul tetto che riscaldano la rete idrica della casa, e un recuperatore d’acqua piovana. La rete elettrica è fornita da un distributore francese che utilizza fonti rinnovabili. ○

connected to the kitchen through the patio. Above the pool, a mesh has the dual function of hammock and protection against falling branches. Inside, the house’s main furnishings – cupboards, kitchen units and shelving – have been made to measure by a local team made up of a carpenter and a cabinetmaker, in order for them to become an integral part of the architecture. The other pieces of furniture are those by George Nakashima and Eero Saarinen for Knoll International, while the hanging fireplace made by the French firm Focus can turn through 360 degrees so that different parts of the house, living room, kitchen, dining room and library, can benefit from its heat. All the rooms have open wooden beams, except the bathroom which has a false plaster ceiling and the bedroom which has a lining to protect against insects and spiders. Other environmentally friendly elements include solar panels on the roof that heat water for the house and a rainwater recovery system. The electric wiring is supplied by a French distributor that uses renewable sources. ○ 588 ABITARE 59


a rchitettura

ALLUNAGGIO NELLA CAMPAGNA ROMANA

LUNAR LANDING IN THE ROMAN COUNTRYSIDE txt Michele Calzavara photos Matteo Benedetti

| A Formello, nord di Roma, lo studio MALFONA PETRINI ha realizzato nel corso di un decennio una varietà di candide e articolate ville unifamiliari. Un “arcipelago residenziale” inedito, che esplora il tema dell’architettura periferica come disciplina d’autore / At Formello, north of Rome, the Malfona Petrini firm has built a series of spotless white and intricate detached houses over the course of a decade. This is an unprecedented “residential archipelago” that explores the theme of suburban architecture as a specialist discipline 60 ABITARE 588


Il complesso residenziale Finestre sul fiume, costituito da tre ville per vacanze, rilegge il tema della struttura leggera a padiglione. The residential complex Finestre sul fiume, made up of three holidays villas, rereads the idea of the pavilion as a lightweight structure.

DA CIRCA DIECI ANNI IL PICCOLO CENTRO COLLINARE DI FORMELLO vede un crescente numero di nuovi abitanti che da Roma si spostano in quello che ne è ormai diventato un quartiere satellite. Accomunati da una certa omogeneità socio-economica e culturale, questi nuovi abitanti sono professionisti o “creativi” attratti da un modello di vita defilato, più privacy e un’aperta relazione col paesaggio, oltre che dalle possibilità offerte dal tipo della villa unifamiliare circondata dal verde. Anche grazie a quell’“esodo” lo studio Malfona Petrini – fondato nel 2007 da Lina Malfona con Fabio e Simone Petrini – ha trovato in questi anni diverse occasioni progettuali che si sono via via concretizzate in una serie di Case Study Houses sul tema del padiglione residenziale con piscina. Per quanto ciò possa essere lo stereotipo di un immaginario dell’agiatezza, Formello non è una

FOR AROUND TEN YEARS THE SMALL HILL TOWN OF FORMELLO has seen a growing number of new inhabitants who have moved out of Rome into what has now become a satellite community. Characterized by a degree of socioeconomic and cultural homogeneity, these new residents are professionals or “creatives” attracted by a model of life off the beaten track, greater privacy and an open relationship with the landscape, as well as by possibilities offered by the detached house surrounded by greenery. It is partly due to this “exodus” that the Malfona Petrini firm – founded in 2007 by Lina Malfona together with Fabio and Simone Petrini – has identified a number of design opportunities that have gradually taken form in a series of case study houses linked to ideas of a residential pavilion with a swimming pool. However much this may seem to be the stereotype of an imagery 588 ABITARE 61


Finestre sul fiume Villa A

L’ispirazione per queste case – dicono gli architetti – viene dai piccoli edifici e teatri all’aperto che si trovano nei parchi, per esempio a Roma a Villa Borghese. The inspirations for this villas are the open-air little theaters and small buildings that can be found in parks, like those in Rome’s Villa Borghese, say the architects.

QUI IL PORTICO, EFFETTO DI UNA RIDONDANZA STRUTTURALE, DIVENTA SPAZIO POROSO TRA PUBBLICO E PRIVATO HERE THE PORCH, AS THE EFFECT OF A STRUCTURAL SUPERFLUITY, BECOMES A POROUS SPACE BETWEEN PUBLIC AND PRIVATE Upstate Rome, come commenta sarcasticamente Pippo Ciorra (nella prefazione del libro Building the landscape di LetteraVentidue, 2018, con cui Lina Malfona presenta l’architettura del suo studio). Né i suoi nuovi residenti sono ex cittadini, poiché, come già scriveva Andrea Branzi ripercorrendo la genesi del radical italiano (in La casa calda, 1984), essere cittadino “non vuol dire più abitare in un luogo o in una strada urbana, ma adottare un determinato modello di comportamento, costituito dal linguaggio, dall’abbigliamento, dall’informazione stampata e televisiva; fin dove arrivano questi media arriva la città”. Parole cui le case progettate da Lina Malfona

Villa A

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Villa B

of affluence, Formello is not in Upstate Rome, as Pippo Ciorra comments sarcastically (in the preface to the book Building the Landscape published by LetteraVentidue, 2018, in which Lina Malfona presents the architecture of her studio). Nor are its new residents former city-dwellers since, as Andrea Branzi wrote in his examination of the genesis of Italian radical architecture (in La casa calda, 1984) “living in a city no longer means inhabiting a fixed place or urban street, but rather adopting a certain mode of behaviour, comprising language, clothing and both printed and electronically transmitted information; the city stretches as far as the reach of these media.” These

Villa C


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Finestre sul fiume Villa B

OPPORTUNE APERTURE SONO PENSATE PER L’ATTERRAGGIO DI DRONI ACCESS FROM ABOVE THROUGH SPECIAL HOLES, FOR THE LANDING OF DRONES

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– tecnologicamente aggiornate, predisposte all’epopea aerea di una logistica fatta di droni e altre diavolerie a venire – possono anche alludere nelle premesse teoriche, ma non nel sovvertimento di ruoli che Branzi rivendicava per un design non più “dedito a ordinare i fiori in casa” (giustamente) ma legittimato a sostituire l’urbanistica e l’architettura nella progettazione territoriale. Se è vero che le merci e i servizi fanno circolare la metropoli sul territorio, quella metropoli era tuttavia intesa come fabbrica o supermarket. Gli esiti a lungo termine di tale posizione, dalla “genericità” della forma al primato del programma, li conosciamo abbastanza per non guardare con grande interesse a ciò che qui, invece, esprime pienamente un’architettura “periferica” come disciplina d’autore. Nelle loro variazioni su un tema ben determinato ma altrettanto articolato teoricamente, le case di Formello potrebbero anche denominarsi come la nota progressione “House I, II, III … X” (in riferimento alla Cardboard Architecture di Peter Eisenman), per una certa autoreferenzialità linguistica che fa di esse dei piccoli, autonomi teoremi. In realtà il loro apparente “allunaggio” nella campagna romana è uno stress test del linguaggio, una forma di negoziazione dei suoi temi formali con un principio di località insediativa: sacre conversazioni tra architettura e paesaggio, dice Malfona. Che così descrive le Case binate, primo progetto con cui


Finestre sul fiume Villa C

are words to which the houses designed by Lina Malfona – technologically up-to-speed, ready for the aerial exploits of a logistics based on drones and other gizmos to come – may allude in their theoretical premises, but not in the subversion of roles that Branzi laid claim to for a design no longer “dedicated to the arrangement of flowers at home” (and rightly so) but seen as a legitimate substitute for town-planning and architecture. While it is true that merchandise and services spread the metropolis out over the territory, the metropolis was still viewed as factory or supermarket. We are familiar enough with the outcomes of this position in the long term, from “vagueness” of form to the primacy of programme. Here, instead, what we have is a clear expression of “suburban” architecture as a specialized discipline. In variations on a theme that are precise but also varied in terms of a theoretical approach, the Formello houses could also be referred to by the wellknown progression “House I, II, III... X” (referring to Peter Eisenman’s Cardboard Architecture), with their linguistic self-referentiality that makes them into small, independent theorems. In reality their apparent “lunar landing” in the Roman countryside is a stress test of the language, a form of negotiation between its formal themes with forms of localisation: or sacre conversazioni between architecture and landscape, as Malfona puts it. This is her term for the “Twin Houses”, the firm’s first project in the area –

La scelta di un involucro costituito da strutture “a telaio” libera lo spazio e invita a contemplare il paesaggio. The frame-shell frees the space and sight, and invites us to contemplate the landscape.

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UNA GALASSIA DI FORME

A GALAXY OF SHAPES

Gli edifici costruiti a Formello The works built in Formello 1. Fossi Vecchi social housing 2. Casa nel bosco 3. Finestre sul fiume 4. Villa Rossa 5. Villa Rosa 6. Quattro case al Praticello 7. Stadium Arena 8. La Villa 9. Casa Blu 10. Case Binate al Monte Lavatore

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Casa al Praticello

lo studio esordisce nell’area, padiglioni solcati da grandi bucature e attraversabili dallo sguardo sotto le piegature dei setti e dei solai che li schermano inquadrando lembi di campagna. E così le realizzazioni più recenti, Finestre sul fiume, tre ville affiancate dove il tema del portico come effetto di una ridondanza strutturale, di una “disjunction” (à la Tschumi, si potrebbe dire) tra nucleo e involucro, o tra contenuto e contenitore (e qui c’è il San Gerolamo di Antonello da Messina o il baldacchino del Bernini, cui lo studio guarda), diventa spazio poroso tra interno ed esterno, pubblico e privato, astrazione e paesaggio naturale; ma anche terra e cielo, poiché tale doppio involucro è un dispositivo che permette ingressi dall’alto, attraverso opportune bucature, per l’atterraggio di droni e il trasporto delle merci all’interno dell’abitazione (queste ville sono anche dette Houses for drones). Un altro progetto, la Casa

TUTTE LE VILLE SONO UN ESERCIZIO PROGETTUALE ECONOMICO E A KM ZERO ALL THE VILLAS ARE THE OUTCOME OF AN EXERCISE IN THE DESIGN OF ECONOMIC CONSTRUCTIONS AND LOCAL SOURCING

Casa al Praticello è essenzialmente un tetto sostenuto da pilastri e concepito per essere una terrazza. Le Case Binate hanno una pianta “a L” pensata per consentire futuri ampliamenti. Casa al Praticello is made up of a canopy held up by pillars and conceived as a terrace. The Case Binate have an L-shaped floor plan that allows them to be expanded over time.

Case Binate al Monte Lavatore

pavilions pierced by large openings that make it possible to see right under the folds of the partitions and the floor slabs that screen them, framing glimpses of countryside. And thus the most recent additions to the series, “Windows on the River”, three houses set side-by-side where the theme of the porch as the effect of a structural superfluity, as a “disjunction” (à la Tschumi, we might say) between core and shell, or between content and container (and here we find the influence of Antonello da Messina’s St. Jerome or Bernini’s baldachin, sources on which the studio draws), becomes a porous space between the inside and the outside, public and private, abstraction and natural landscape; as well as between earth and sky. This double shell is a system that allows access from above, through special holes for the landing of drones and the delivery of goods inside the building (they are also called “Houses for Drones”). Another project, 588 ABITARE 67


Questa villa esplora il tema della separazione attraverso la frammentazione. È costituita da più corpi, tra cui un padiglione aperto (foto sotto). In basso, Lina Malfona tra Fabio e Simone Petrini. This villa explores the theme of separation through fragmentation. Its various bodies include a shed (below). Bottom, Lina Mafona between Fabio and Simone Petrini.

Villa Rosa

al Praticello, recupera una costruzione rurale esistente avvolgendola in un nuovo telaio-copertura, anch’esso forato, sotto il quale spazi e funzioni si inseriscono come slot di una scheda madre: un’unità minima a basso costo. Il che è un dato che accomuna tutte queste ville – del resto i suoi abitanti non appartengono all’altissimo ceto romano che storicamente popola la vicina “gated community d’alto bordo” dell’Olgiata – caratterizzate dall’utilizzo di materiali, tecniche costruttive e maestranze locali, oltre che da una relativa autosufficienza energetica, che ne fanno l’esito di un esercizio progettuale economico e a km zero. Effetto collaterale e inaspettato di tale prossimità è il costituirsi di una sorta di comunità che condivide e relaziona questo arcipelago residenziale “white”, chissà se anche per contiguità di linguaggio e rigore teorico: il quale, nello stucchevole dibattito sulla densità o la “smartness” del nostro habitat artificiale, è merce piuttosto rara e molto apprezzata. ○

the Casa al Praticello, is a conversion of an existing rural construction, which has been enclosed in a new frame/covering, and is also pierced with holes, under which spaces and functions have been inserted as if slotted into a motherboard: a minimal unit at low cost. This is something that all these houses have in common – in fact their inhabitants do not belong the Roman upper class that has historically populated the nearby “VIP gated community” of Olgiata – and is reflected in the materials, building techniques and local workers, as well as in a relative self-sufficiency of energy, making them the outcome of an exercise in the design of economic constructions and local sourcing. A collateral and unexpected effect of this proximity has been the creation of a sort of community that inhabits this residential archipelago, perhaps in part out of affinity of language and theoretical rigour. Which, in the tiresome debate over the density or “smartness” of our artificial habitat, is a somewhat rare and much appreciated commodity. ○ 68 ABITARE 588


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a rchitettura

LA RICETTA AFRICANA THE AFRICAN FORMULA | Mix di funzioni, bassa densità, spazi aperti vivaci, sostenibilità ambientale. Quattro nuove cittadine in costruzione fra Nigeria, Kenya e Ghana propongono la “piccola taglia” come formula urbanistica utile per far fronte all’esplosione demografica in atto. Abitare ne ha parlato con gli architetti DAN RINGELSTEIN e GARETH EDWARDS di SOM, lo studio autore dei masterplan / A mix of functions, low density, lively open spaces and environmental sustainability. Four new towns under construction in Nigeria, Kenya and Ghana propose “small size” as a useful planning formula to cope with the population explosion under way. We talk about it with the architects Dan Ringelstein and Gareth Edwards of SOM, the practice responsible for their master plans txt Sara Banti

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A SOLO OTTO ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE, il libro dell’architetto David Adjaye sulla condizione urbana dell’Africa rischia di avere ormai un valore archeologico (Adjaye, Africa, Architecture; 2011, Thames & Hudson). Le fotografie di edifici pubblici e tessuto residenziale scattate o raccolte dall’autore nelle 53 capitali oggi si confrontano con una realtà irriconoscibile, in piena esplosione sia dal punto di vista demografico (entro il 2050 il continente africano conterà 1,3 miliardi di individui in più), sia da quello della gestione di territori. Ne abbiamo parlato con due urbanisti influenti a Londra, Dan Ringelstein e Gareth Edwards di SOM, la multinazionale del progetto che in Africa sta realizzando quattro nuovi centri sotto i 150 mila abitanti in collaborazione con Rendeavour, il maggior developer privato del continente (supportato da capitali americani, norvegesi, britannici e neozelandesi).

Alárò City, Lagos, Nigeria

100.000 abitanti / 100,000 inhabitants 1.000 ettari / 1,000 hectares In costruzione / Under construction La cittadina include fabbriche e logistica, uffici, residenze, scuole, ospedali, hotel e 150 ettari di parchi e spazi aperti. L’abitato si struttura attorno a sei percorsi “green” distanti tra loro 800 metri. The town includes factories and freight transport services, offices, housing, schools, hospitals, hotels and 150 hectares of parks and open spaces. The built-up area is structured around six “green” routes separated from each other by a distance of 800 metres.

JUST EIGHT YEARS AFTER ITS PUBLICATION, the book by the architect David Adjaye on the urban condition of Africa runs the risk of being seen as an archaeological exhibit (Adjaye, Africa, Architecture; Thames & Hudson, 2011). The photographs of public buildings and residential fabric in 53 of the continent’s major cities taken or collected by the author represent a situation that is no longer recognizable. Today’s reality is one of rapid expansion from the viewpoint of both demography (by 2050 Africa’s population will have grown by 1.3 billion) and land management. We talked about this with two influential urban planners based in London, Dan Ringelstein and Gareth Edwards of SOM, the multinational architectural, urban planning and engineering firm that in Africa is building four new towns with less 588 ABITARE 71


Tatu City, Nairobi, Kenya

150.000 abitanti / 150,000 inhabitants 2.000 ettari / 2,000 hectares In costruzione / Under construction

La comunità offre un mix di residenza, lavoro e attività per il tempo libero. Il piano punta su spazi aperti vivaci e di qualità in cui muoversi a piedi, e si ispira al centro di Nairobi. The community offers a mix of housing, jobs and leisure activities. The plan aims to create lively open spaces of high quality in which people can move around on foot and takes its inspiration from the centre of Nairobi.

Sappiamo che entro il 2050 la popolazione mondiale sarà per il 70% urbana, e tendiamo a immaginare metropoli sempre più smisurate. Dal vostro osservatorio africano, come vedete il ruolo dei piccoli centri nel prossimo futuro? Le cittadine sotto i 100-150 mila abitanti sono una risposta interessante all’esplosione demografica. Alleggeriscono il carico delle metropoli e offrono un modello policentrico da supportare con adeguate infrastrutture e trasporti evoluti. A patto naturalmente che non si tratti di “sprawl” suburbano, ma di centri distinti e autonomi, con una loro identità, confini precisi e un mix completo di funzioni. Un approccio che consente tra l’altro di innestare le comunità nella natura. Ne è un buon esempio il nostro progetto per Alárò City, in Nigeria. Ridefinisce un’area urbana già esistente trasformandola in città satellite di Lagos, ed è ben collegata al più importante porto della regione e al futuro aeroporto. Con quali linee guida SOM affronta i masterplan delle quattro new towns in cantiere tra Nigeria, Kenya e Ghana? Gli obiettivi principali sono realizzare alloggi a prezzi accessibili e strutture scolastiche per la crescente classe media dell’Africa sub-sahariana. L’idea è che siano comunità autosufficienti e dunque cerchiamo di stimolare anche opportunità di lavoro vicino alle abitazioni. Questi nuovi centri sono situati alla periferia di metropoli in grande crescita come Nairobi, Lagos, Abuja e Accra. Quante di queste cittadine di “piccola taglia” vedremo sorgere nel mondo, e in quali Paesi? Nel 2050 la popolazione del pianeta raggiungerà in totale i 9,8 miliardi di persone, 6,7 miliardi abiteranno in aree urbane.

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IL POLICENTRISMO È UN BUON MODELLO, A PATTO CHE NON SIA “SPRAWL” THE POLY-CENTRIC URBAN DEVELOPMENT MODEL IS INTERESTING, IF WE ENSURE THAT IT ISN’T “SUBURBAN SPRAWL”


than 150,000 inhabitants in collaboration with Rendeavour, the biggest private developer on the continent ( funded by capital from the USA, Norway, the UK and New Zealand). We know that by 2050 70% of the world’s population will be urban, and we tend to imagine ever bigger cities. From your observation post in Africa, how do you see the role of smaller centres in the near future? New towns with a population under 100-150,000 people can offer relief to crowded metropolises and offer a chance to start a new polycentric development model in a coordinated way with suitable new infrastructure and modern transport. However, we must be careful to ensure that new towns aren’t “suburban sprawl”, but rather a distinct autonomous urban cluster with its own identity, mix of use and clearly defined boundaries. This “poly-centric” approach to urbanism allows new cities to be developed within nature and protecting sensitive existing eco-systems between them. Alaro city in Nigeria is a good example of this approach. The project redefines the existing Lekki Free Zone as an integrated satellite city located in the North West Quadrant of the free zone, and it lies in the future growth path of Lagos, and is adjacent to the future international airport, the region’s largest deepsea port, and major Nigerian and international companies. With what guidelines is SOM tackling the master plans of the four new towns under construction in Nigeria, Kenya and Ghana? The main drivers are creating new and affordable housing and educational facilities for the up-and-coming middle class populations in Sub-Saharan Africa. Paired with this is a desire to provide new employment opportunities in close proximity to housing at all scales. These projects are mostly located on the periphery of existing metropolitan areas that are undergoing accelerated growth, including Nairobi, Lagos Abuja and Accra. How many of these towns of “small size” are we going to see appear in the world, and in what countries? By 2050 the world’s population is expected to reach 9.8 billion. Nearly

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Apollonia, Accra, Ghana

88.000 abitanti / 88,000 inhabitants 941 ettari / 941 hectares In costruzione / Under construction

Residenza, commercio e industria in una comunità con percorsi nel verde che incoraggiano la mobilità dolce e convogliano l’acqua nei fiumi, diminuendo il rischio di alluvioni Housing, commerce and industry in a community with routes through parkland that encourage soft mobility and channel water into the rivers, diminishing the risk of flooding.

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Questo sarà possibile in parte attraverso un processo di densificazione e rivitalizzazione delle attuali città, in parte attraverso nuovi centri più piccoli ben collegati a esse. È molto difficile prevedere quanti saranno i nuovi piccoli centri, probabilmente qualche centinaia. Gli scenari includono l’Africa sub-sahariana, l’India, il Sud Est asiatico, la Cina e il Sud America. È importante che queste cittadine prendano spunto da alcuni modelli sostenibili già sperimentati. A quali modelli positivi vi riferite? Per esempio Hammarby, un distretto di Stoccolma dalla densità piacevole, con più modalità di trasporto urbano e dove si è riusciti a creare un’infrastruttura ben funzionante per la gestione comune di energia elettrica, acqua e rifiuti. Oppure in Vietnam Phu My Hung, a sud di Ho Chi Minh City, altro modello riconosciuto di sviluppo urbano sostenibile. Ciò che accade oggi in Africa è paragonabile all’esplosione urbana che abbiamo visto in Cina a partire dagli anni 90? In Cina sono sorte cittadine sostenibili come Cambridge Water Town e “pastiche” storicisti come Thames Town, per citare due casi vicini a Shanghai. Qui alcuni vincoli, come il soleggiamento per le unità residenziali, hanno determinato uno schema urbano ripetitivo e monotono. Rispetto alla Cina l’Africa è un continente culturalmente molto più variegato dove ciascun Paese ha tradizioni e costumi molto particolari. Il tentativo è quello di riuscire a conservare traccia di queste specificità nei nostri progetti, utilizzando per esempio tipologie tradizionali e riproducendo paesaggi stradali e naturali tipici del posto. Per esempio nelle nuove cittadine che stiamo realizzando l’abitudi70% of this booming population – 6.7 billion people – is projected to live in urban areas through intelligent densification and revitalization. An additional proportion of this growth can be accommodated in new towns that are well connected to existing city centres. It is very hard to estimate the required number of these towns in the future, it is probably in the hundreds. The world regions facing accelerated growth include Sub-Saharan Africa, India, Southeast Asia, China and South America. These places would benefit greatly by modelling their urban growth patterns on some of the more sustainable developments in the world. To what positive models are you referring? For example Hammarby, a district in Stockholm, Sweden, provides an example of unified infrastructure of energy, water and waste and the presence of urban-scaled density and access to multiple modes of transit. The model is an effective demonstration that ecological and urban go together. And Phu My Hung New, a planned city to the south of Ho Chi Minh City in Vietnam, a model for urban development. Is what is happening in Africa today comparable with the urban explosion that we have seen in China since the 1990s? In China we have seen both very high-quality sustainable new towns such as Cambridge as well as very “pastiche” designs such as Thames Town, both outside of Shanghai. Here some of the more complex constraints such as access to direct sunlight for residential units can drive a project towards a quite repetitive and monocultural urban fabric. It’s important to remember that Africa, as a continent, is arguably much more culturally diverse than China. Here the better developments embrace the local cultural context and native landscape of their particular regions to create a more contextual openness towards their own identities. One thing of note in Africa is their willingness to take informal means of public transit as well as walk long distances to get to their destination. This can be embraced and improved by establishing more a userfriendly public realm and shaded spaces for walking and cycling. 588 ABITARE 75


Jigna, Abuja, Nigeria

45.000 abitanti / 45,000 inhabitants 757 ettari / 757 hectares In costruzione / Under construction Le aree residenziali gravitano attorno a un centro urbano ben leggibile, cui sono collegate con brevi percorsi pedonali. Lo scenario è una collina lussureggiante tra la città di Abuja e la riserva naturale di Usuma. The residential areas gravitate around a clearly legible urban centre, to which they are linked by short pedestrian routes. The setting is a lush hill between the city of Abuja and the Usuma nature reserve.

ne africana di camminare a lungo o di utilizzare mezzi pubblici viene incentivata con percorsi pedonali e ciclabili ombreggiati. In che misura queste cittadine recepiscono i principi della Urban Agenda adottata dalle Nazioni Unite nel 2016? In base alla Urban Agenda una buona urbanizzazione migliora la qualità della vita attraverso la creazione di opportunità di lavoro e la sostenibilità ambientale, caratteristiche che i nostri masterplan incorporano. Quanto poi le nuove città riescano davvero a raggiungere questi obiettivi dipende anche dai poteri forti che guidano il processo, che sono a volte pubblici e a volte privati. Le città di fondazione storiche, da quelle del Rinascimento a Brasilia, Chandigarh e la Ville Radieuse, erano espressione di un forte pensiero utopico. Con quale spirito oggi il progettista dà forma e senso alle nuove comunità? Preferiamo tenerci lontani da una singola visione utopica del mondo. In ciascun luogo cerchiamo ispirazioni e principi che diano senso alle comunità future, organismi sociali complessi il cui benessere è legato al giusto mix di funzioni e alla sostenibilità, che include accorgimenti in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica, così come il corretto drenaggio e il riciclo delle acque negli spazi pubblici. In linea con l’accordo di Parigi sul Climate Change. Molto importante è la connettività, il non dipendere dall’uso dell’auto, poter raggiungere molte destinazioni a piedi oppure in bici, bus o treno. Quali sono le professionalità cui fate ricorso, come pianificatori, nel dare forma alle new towns? Ogni masterplan è un lungo processo cui collaborano tanti specialisti e generalisti. Normalmente i nostri progetti si innestano su studi economici realizzati dal cliente, e si sviluppano poi con l’apporto integrato di esperti in architettura, urbanistica, trasporti, ecologia e infrastrutture ambientali e urbane. Da questo punto di vista fare parte di una grande squadra è uno dei punti forza di SOM. ○ 76 ABITARE 588


To what extent do these towns take on board the principles of the Urban Agenda adopted by the United Nations in 2016? The New Urban Agenda incorporates a new recognition of the correlation between good urbanization and development. It underlines the linkages between good urbanization and job creation, livelihood opportunities and sustainability. The level to which new towns follow these principles depends on the leadership involved in scripting the vision for these places, whether they are being led by the public sector or the private sector. The newly founded cities of the past, such as those of the Renaissance, or Brasilia, Chandigarh and the Ville Radieuse, were expressions of a highly utopian way of thinking. With what spirit is the planner giving form and meaning to the new communities today? We aim to stay away from a singular “utopian� view of the world. Instead, we look to the place for inspiration and guidance to establish future community character. Also, we see cities and towns as very complex organisms whose well-being depends on a vibrant mix of uses, walkability and the integration of sustainable strategies that provide open-space systems designed with natural storm-water conveyance, water infiltration and offsetting the urban heat island effect. Connectivity is also important, designing cities that are not dependent on private vehicles, but on other more sustainable mobility options including rail, bus, bicycles etcetera. What are the professional skills on which you call, as planners, in giving form to the new towns? Master planning is part of an ongoing process and collaboration between a wide range of specialists and generalists. With our clients as our partners we are often brought on to a project once an economic study has been carried out and this helps to form the project brief. We then approach each of these projects following an integrated and collaborative vision, bringing together experts in architecture, urban planning, transportation and environmental, ecological and urban infrastructure. Working as part of a wider team is a guiding force at SOM. ○ 588 ABITARE 77


OLTRE LE CONVENZIONI

BEYOND CONVENTIONS

| Lavora sulle traiettorie visive e sui salti di quota la rivisitazione di una villa anni Trenta a Ghent, Belgio. Le architette CAROLINE LAMBRECHTS e MACHTELD D’HOLLANDER hanno conservato l’involucro originale e aggiunto un nuovo volume più basso. Lo spazio interno generato da questa operazione è super contemporaneo e pieno di sorprese / The refurbishment of a house from the 1930s in Ghent, Belgium, has been a work carried out on lines of vision and changes in level. The architects Caroline Lambrechts and Machteld D’Hollander have preserved the original shell and added a new and lower volume. The internal space generated by this operation is highly contemporary and full of surprises txt Alice Piciocchi photos Filip Dujardin

i nterni

Intonaco bianco e mattone grezzo sono i materiali usati nel restauro di una villetta belga anni Trenta. Pagina accanto, la scala lievemente disassata che conduce alla zona notte. White plaster and rough brick are the materials used in the restoration of a Belgian villa of the 1930s. Opposite page, a slightly misaligned staircase leads to the sleeping area. 78 ABITARE 588


588- ABITARE 79


La pendenza del lotto, che dalla strada scende verso il giardino, è stata accentuata ricavando al piano terreno una zona giorno ritmata solo da arredi e gradini. The downward slope of the lot from the street to the garden has been accentuated by creating a living area on the ground floor, with a rhythm added by furniture and steps.

SECOND-FLOOR PLAN

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Project House Patijn Architects Caroline Lambrechts & Machteld D’Hollander Structural engineers Pascal De Munck Client Machteld D’Hollander Year of completion 2017 Location Ghent, Belgium

FIRST-FLOOR PLAN

7.

GROUND-FLOOR PLAN

LONGITUDINAL SECTION 80 ABITARE 588

1. Entrance 2. Studio 3. Living room 4. Dining room 5. Kitchen 6. Bedroom 7. Bathroom 8. Playroom


QUANDO ARCHITETTO E COMMITTENTE COINCIDONO, LA SPERIMENTAZIONE SE NE AVVANTAGGIA. A Ghent, in un quartiere residenziale vicino alla stazione, lo studio fondato dalle architette Caroline Lambrechts e Machteld D’Hollander firma la ristrutturazione di una villetta a tre piani degli anni Trenta, di proprietà di una delle due socie. Quello che dalla strada può apparire un tipico restauro conservativo si rivela invece un progetto d’interni radicale, che scardina la tipologia tradizionale eliminando molte pareti per creare grandi ambienti luminosi, funzionali a uno stile abitativo più fluido. La pendenza del lotto, che dalla facciata su strada scende verso il giardino, è stata accentuata con la scelta di ricavare al piano terreno una zona giorno unitaria, che occupa sia la porzione della villa originale sia quella del nuovo ampliamento, un corpo edilizio contiguo ma più basso. WHEN ARCHITECT AND CLIENT COINCIDE, EXPERIMENTATION IS FAVOURED. In a residential district of Ghent close to the station, the practice founded by the architects Caroline Lambrechts and Machteld D’Hollander has renovated a three-storey house built in the 1930s, owned by one of the two partners. What might look from the street like a typical restoration for the purpose of conservation turns out instead to be a radical redesign of the interiors that disrupts the traditional layout by eliminating many walls to create large and well-lit spaces, ideal for a more fluid way of life. The downward slope of the lot from the street front to the garden has been accentuated by the choice to create a unified living area on the ground floor, occupying a portion of both the original house and the new extension, which is

STUDIO, SALOTTO, CUCINA E ZONA PRANZO SI ARTICOLANO IN UN UNICO SPAZIO STUDY, LIVING ROOM, KITCHEN AND DINING ROOM RUN IN A CONTINUUM


IL PROGETTO D’INTERNI SCARDINA LA TIPOLOGIA TRADIZIONALE ELIMINANDO PARETI PER CREARE GRANDI AMBIENTI LUMINOSI THE REDESIGN OF THE INTERIORS DISRUPTS THE TRADITIONAL LAYOUT BY ELIMINATING MANY WALLS TO CREATE WELL-LIT SPACES

Nel nuovo progetto a ogni passaggio volumetrico corrisponde infatti una variazione di quota, sottolineata da gradoni. Così dalla facciata su strada si susseguono – in un continuum – studio, salotto, cucina e sala da pranzo. E con un unico sguardo si coglie anche il giardino. Alcuni indizi aiutano a “leggere” questa architettura complessa e a capirne le stratificazioni temporali. Il mattone rosso per esempio caratterizza le pareti interne della villetta originale, mentre il volume aggiunto nel retro – esternamente tinteggiato di bianco e con uno zoccolo di mattoni – ha interni luminosi di legno chiaro e vetro. Sul lato est la scala lievemente disassata conduce alla zona notte sviluppata su due piani (tre camere da letto e una stanza giochi). La camera padronale con bagno è al primo piano e si affaccia sulla zona pranzo; il bagno è collegato a un balcone triangolare ricavato nel tetto a falda da cui piove luce naturale a vantaggio del bagno e della sottostante zona pranzo. Spiega Caroline Lambrechts: «Abbiamo lavorato sugli scorci, sulle connessioni e sulle traiettorie visive, per dare vita a uno spazio unitario. Grande importanza rivestono le nuove aperture e l’incidenza della luce nello 82 ABITARE 588

an adjoining but lower structure. In the new project each change in volume corresponds in fact to a variation in level, underlined by steps. Thus from the street front run – in a continuum – study, living room, kitchen and dining room. And even the garden can be taken in at a single glance. Some clues help us to “read” this complex architecture and make out its temporal stratifications. Red brick, for example, characterizes the internal walls of the original house, while the volume added at the rear – whitewashed on the outside and with a brick base – has light-filled interiors of pale wood and glass. On the eastern side a slightly misaligned staircase leads to the sleeping area laid out on two floors (three bedrooms and a playroom). The master bedroom with its own bathroom is on the first floor and faces onto the dining area; the bathroom is connected to a triangular balcony carved out of the pitched roof which lets natural light into the bathroom and the dining area below. Caroline Lambrechts explains: “We worked on the views, on the connections and on the lines of vision, in order to create a unitary space. Great importance has been given to the new openings and the impact of light on the space.”


Il bagno al primo piano si affaccia sulla zona pranzo e sullo studio (pagina accanto). The bathroom on the first floor overlooks the dining room and the study (opposite page).

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UN REPERTORIO STILISTICO CHE RICORDA MOLTO QUELLO DEL TRIO BELGA ARCHITECTEN DE VYLDER VINCK TAILLIEU A STYLISTYC REPERTOIRE WHICH RECALLS STRONGLY THAT OF THE BELGIAN TRIO ARCHITECTEN DE VYLDER VINCK TAILLIEU

spazio». Una strategia progettuale enfatizzata dal disegno e dai colori dei serramenti, come quelli verde mela della stanza padronale, che “ritagliano” il panorama in modo inusuale. Un repertorio che ricorda molto quello del trio belga Architecten De Vylder Vinck Taillieu per cui entrambe le progettiste hanno lavorato in precedenza. Completa l’intervento, sul retro dello stretto e profondo lotto, un capannone convertito in dépendance e adibito a sala hobby e sala giochi per i due bambini della famiglia. La prima porzione di questo corpo edilizio è stata svuotata e privata del tetto per creare un passaggio graduale e intimo dal giardino alla dépendance, caratterizzata anch’essa da grandi pareti vetrate. ○ A design strategy emphasized by the form and colours of the window frames, like the apple-green ones of the master bedroom, which “cut out” the panorama in an unusual way. A repertoire which recalls strongly that of the Belgian trio Architecten De Vylder Vinck Taillieu for whom both of the designers worked previously. The intervention is completed, at the back of the deep and narrow lot, by a barn converted into an outhouse and used as a hobby room and a playroom for the family’s two children. The first portion of this structure has been stripped and its roof removed to create a gradual and intimate passage from the garden to the outhouse, which also has large glass walls. ○ 84 ABITARE 588


Sul retro del lotto, un capannone convertito in dépendance è adibito ad atelier e sala giochi per i due bambini della famiglia. Nella pagina accanto, la camera da letto padronale. At the back of the lot, a barn converted into an outhouse is used as an atelier and a playroom for the family’s two children. Opposite page, the main bedroom.

6.

THE NEW EXTENSION’S PLAN

1. Garden 2. Terrace 3. Atelier 588- ABITARE 85


i nterni

UNA FELICE CONTAMINAZIONE

A HAPPY CONTAMINATION | Attraverso un delicato esercizio di rimozione gli architetti dello studio OASI sono riusciti a conferire una dimensione contemporanea – e una nuova identità – a una villetta Liberty di Busto Arsizio, in Lombardia. Ampi spazi astratti e pieni di luce oggi fluiscono l’uno nell’altro, e valorizzano con eleganza alcune tracce del passato / Through a delicate exercise of removal the architects of the Oasi practice have succeeded in bestowing a contemporary dimenssion – and a new identity – on a small villa in the Art Nouveau style at Busto Arsizio, in Lombardy. Today ample abstract spaces filled with light flow into one another and provide an elegant setting for some traces of the past txt Francesca Oddo photos Laura Cavelli

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Il taglio a mezzaluna ricavato nei solai del vecchio corridoio centrale crea un gioco di livelli, luce e ariositĂ , svelando la struttura lignea del tetto. The crescent-shaped cut in the floors of the old central corridor creates an interplay of levels, light and airiness, exposing the wooden structure of the roof.

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88 ABITARE 588


CASA CM È IL RISULTATO DELLA RISTRUTTURAZIONE DI UNA PALAZZINA LIBERTY nel centro di Busto Arsizio (Varese), in Lombardia. Realizzata fra la fine degli anni Venti e gli inizi degli anni Trenta del secolo scorso, è nata come villa padronale di una famiglia di industriali del tessile; in seguito ha ospitato una casa-famiglia. Oggi a popolarla è una coppia con tre figli: lei avvocato, lui operatore nel mondo del design non intendevano rinunciare al valore della memoria, ma sognava-no una dimensione domestica più attuale. Il progetto è stato affidato a Oasi architects di Busto Arsizio, studio fondato dai trentenni Pietro Ferrario e Francesco Enea Castellanza. Gli architetti hanno dato vita a uno scenario abitativo dal lessico gentile che disegna spazi nitidi, essenziali. La parola chiave del progetto non a caso è “sottrazione”. «Aprire, togliere, tagliare, scrostare, rimuovere, svelare. Un lavoro di pulizia concettuale e fisica ha permesso di ritrovare la dimensione orizzontale della vecchia casa e il nuovo spazio verticale dell’ampio corridoio centrale», CASA CM IS THE RESULT OF THE RENOVATION OF A SMALL ART NOUVEAU building in the centre of Busto Arsizio (Varese), in Lombardy. Constructed between the end of 1920s and the beginning of the 1930s, it was originally the private villa of a family of textile industrialists; later it was used as a care home. Today it is owned by a couple with three children: the wife a lawyer, the husband an operator in the world of design, they did not want to renounce the value of memory but dreamed of a more up-to-date dimension of living. The project was entrusted to Oasi architects of Busto Arsizio, a practice founded by two architects in their thirties, Pietro Ferrario and Francesco Enea Castellanza. They have created a domestic setting with a delicate vocabulary that outlines clean, essential spaces. Not coincidentally, the keyword of the design is “removal”. “Opening, taking away, cutting, stripping, removing, revealing. A work of conceptual and physical cleansing has made it possible to rediscover the horizontal dimension of the old house and the new vertical space of the ample central cor-

UNO SCENARIO ABITATIVO DAL LESSICO GENTILE, CHE DISEGNA SPAZI NITIDI

A DOMESTIC SETTING WITH A DELICATE VOCABULARY THAT OUTLINES CLEAN, ESSENTIAL SPACES

Al piano terreno, la zona giorno è un unico grande spazio. Divani e poltrone di Meridiani, lampade Taraxacum 88 Suspension 2 e Taccia di Flos (in alto). On the ground floor, the living area is a single large space. Meridiani sofas and armchairs, Taraxacum 88 Suspension 2 and Taccia lamps by Flos (top). 588 ABITARE 89



spiegano. Le due “navate” larghe cinque metri che lo costeggiano sono state liberate dai tramezzi che formavano piccoli anditi di distribuzione. Nell’atrio centrale invece, o corridoio, parte del solaio è stato rimosso – conservando però come traccia le travi originali – per realizzare un’apertura a tutta altezza a forma di asola, strumento attraverso il quale gli ambienti della casa risultano visibili e in comunicazione fra loro, e luogo dalla forte identità. Al piano terreno l’ingresso della casa immette in una sequenza a sviluppo longitudinale che a sinistra si apre nella

Nella sala da pranzo, tavolo ‘95 di De Padova, sedie CH88T di Carl Hansen, lampada 2097/30 di Flos. Sotto, il camino, rivestito con cementine trovate a pavimento durante i lavori di restauro. In the dining room, De Padova ’95 table, CH88T chairs from Carl Hansen, 2097/30 lamp from Flos. Below, the fireplace, faced with granolithic tiles found on the floor during the restoration work.

ridor,” they explain. The two five-metrewide “aisles”– at the sides of the spacious central corridor – have been freed of the partitions that used to form small passageways. In the central hall, or corridor, on the other hand, part of the floor has been removed – while preserving the original beams as a reminder of the past – to create an opening in the shape of a buttonhole running the full height of the building, through which the spaces of the house are visible and in communication with one another, and a place with a strong identity. On the ground floor the entrance of the house gives

588 ABITARE 91


cucina con la sala da pranzo, a destra nel living. I tre ambienti fluiscono l’uno nell’altro, non esistono barriere fisiche o visive. Al piano superiore si trovano le camere da letto con i bagni, mentre il sottotetto ospita un deposito e il piano interrato accoglie i servizi, la lavanderia e la centrale termica. Attraverso un processo di “scarnificazione” il progetto evidenzia nuove logiche di interazione fra gli ambienti abitativi. La volontà è sì di incidere, di raccontare una storia, di caratterizzare gli interni, ma attraverso un linguaggio delicato che mette in primo piano la rilettura distributiva. Ora la nuova identità costruita per questa casa include le preesistenze – gli affreschi rivenuti sui soffitti, le vecchie cementine, il camino della zona giorno – ma le immerge in spazialità e atmosfere radicalmente rivisitate. ○

SPAZIALITÀ E ATMOSFERE SONO STATE RADICALMENTE RIVISITATE SPATIALITIES AND ATMOSPHERES HAVE BEEN RADICALLY REVISED

Sopra, nel bagno: lavabo Acqualight di Flaminia, piatto doccia Paradiso, vasca Ceramica Cielo, rubinetteria Zucchetti Pan, radiatore Charleston di Zehnder. Sotto, scorcio di una camera da letto, con i soffitti restaurati. Above, in the bathroom: Acqualight washbasin from Flaminia, Paradiso shower tray, Ceramica Cielo tub, Zucchetti Pan taps and fittings, Charleston radiator by Zehnder. Below, view of a bedroom, with restored ceilings.

92 ABITARE 588

onto a longitudinal sequence that leads to the left into the kitchen and dining room and to the right into the living area. The three spaces flow into one another; there are no physical or visual barriers. The bedrooms and bathrooms are located on the upper floor, while the attic houses a storeroom and the basement the services, laundry room and heating plant. Through a process of “stripping” the architects have introduced a new logic of interaction between the living spaces. The intention was indeed to cut away, to tell a story, to characterize the interiors, but using a subtle language that places the reorganization of the building’s layout in the foreground. Now the new identity created for this house includes pre-existing elements – the frescoes uncovered on the ceilings, the old granolithic tiles, the fireplace in the living area – but immerses them in radically revised spatialities and atmospheres. ○


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Step

®

Il Piatto Doccia

i n C E R A M I CA

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COURTESY FELIPE HESS ARQUITETOS

1948

Casa CSF São Paulo COURTESY FELIPE HESS ARQUITETOS

Felipe Hess e Lucas Miilher rileggono un’opera di Zenon Lotufo Felipe Hess and Lucas Miilher reinterpret a work of Zenon Lotufo’s In origine la villa era un edificio a un piano composto da un volume geometrico e da un’ampia pensilina curvilinea che copriva la rimessa per le auto. A questo insieme, disegnato da Zenon Lotufo, sono state fatte alcune aggiunte di recente. L’architetto Felipe Hess (con Lucas Miilher) ha aggiunto un piano dove ora si trovano lo studio e l’home cinema e ha costruito un nuovo piccolo volume sul retro del complesso. Anche gli interni sono stati ridisegnati per rendere più funzionale la residenza: nuovi servizi e, naturalmente, una scala che conduce al livello superiore. Lo spazio dalle linee fluide che un tempo era il garage oggi accoglie l’ingresso principale della casa e il portico affacciato sulla corte verde, dove è stata ricavata una zona pranzo attrezzata con barbecue. Una parete a brise-soleil scherma il nuovo garage e fa da sfondo al giardino. Originally the house was a single-storey building composed of a geometric volume and an ample butterfly roof that covered the garage. To this structure, designed by Zenon Lotufo, some recent additions have been made. The architect Felipe Hess (together with Lucas Miilher) has built an additional storey – which now houses the study and the home cinema – and a small new volume at the rear of the complex. The interiors have also been redesigned to make the residence more functional: new en-suite bathrooms and, of course, a staircase leading to the upper level. The space with fluid lines that was once the garage has been turned into the main entrance to the house and a porch facing onto the courtyard-garden, where a dining area equipped with a barbecue has also been created. A brise-soleil wall screens the new garage and forms a backdrop to the garden. 588 ABITARE 95


COURTESY FELIPE HESS ARQUITETOS

COURTESY FELIPE HESS ARQUITETOS COURTESY FELIPE HESS ARQUITETOS

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Felipe Hess con Lucas Miilher, ha rivisitato questa casa progettata negli anni Quaranta dall’architetto Zenon Lotufo. Nella corte verde è stata ricavata una zona pranzo. Felipe Hess with Lucas Miilher has renovated this house designed by Zenon Lotufo in the 1940s. A dining area has been created in the garden-courtyard.


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PARQUET CLASSICO E CONTEMPORANEO CLASSIC AND CONTEMPORARY PARQUET L’eleganza antica dei pavimenti di rovere Itlas, posati a spina, armonizza gli interni di una grande villa mediterranea The old-world elegance of Itlas’ oak floors, laid herringbone fashion, bestows harmony on the interiors of a large Mediterranean villa

Gli ambienti ariosi e luminosi di una villa privata in Spagna, di gusto contemporaneo ma con reminiscenze classiche, hanno un filo conduttore che mette in relazione le zone giorno e notte: l’impiego per il rivestimento di tutti i pavimenti del listone prefinito a due strati della collezione Legni del Doge di Itlas. Le superfici dell’area living, dalla grande sala da pranzo al salotto attiguo alla zona studio, tutte collegate da porte scorrevoli, sono visivamente unificate anche dalla posa del pavimento a spina classica. Di origini antiche, questo disegno viene oggi rivalutato per conferire importanza anche a soluzioni contemporanee dove, come in questo caso, prevale un arredo affidato a complementi e luci di design. Lo strato a vista del listone Itlas è di legno nobile e la finitura personalizzata di essenza di rovere contrasta con il bianco delle pareti e il verde dei serramenti. Dettaglio importante, il secondo strato di supporto, di multistrato di betulla con incastri calibrati maschio-femmina sui quattro lati, rende la posa pratica e veloce, oltre che garantire stabilità e resistenza nel tempo.

The bright, airy spaces of a private villa in Spain, contemporary in style but with echoes of the past, all share one feature that creates a link between the living and sleeping areas: all the floors were made using the pre-finished two-layer planks from Itlas’ Legni del Doge collection. The floor surfaces of the living area, from the large dining-room to the sitting-room adjoining the study area (all with sliding doors) are also visually connected by the traditional herringbone pattern used to lay them. Ancient in origin, this method is now being re-evaluated to give a sense of importance also to contemporary solutions where, as in this case, the furnishings are largely made up of designer complements and lights. The upper layer of the floorboard is made of high-quality wood, its customised oak finish providing a contrast to the white of the walls and the green of the windows. The second, supporting layer is made of birch plywood with calibrated tongue-and-groove joints on all four sides, making the floors quick and easy to lay, as well as guaranteeing stability and durability.

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Disponibile in diversi formati, Legni del Doge è un pavimento ecologico, tecnologico e resistente. Ăˆ adatto anche in caso di riscaldamento a pavimento. Available in different sizes, Legni del Doge is an ecological, technological, and durable floor. It can also be used where there is underfloor heating.


MIES

UOMO E ARCHITETTO

THE MAN AND THE ARCHITECT

txt Stefano Benedetti

a rchitettura | Sarà presto tradotta in altre lingue la graphic novel spagnola che il disegnatore Agustín Ferrer Casas dedica alla vita del grande maestro tedesco del modernismo. Una personalità complessa ricostruita nel libro senza omettere ambiguità, compromessi e tratti profondamente umani. Grazie a una ricca ricerca di documenti e testimonianze / The graphic novel in Spanish that the illustrator Agustín Ferrer Casas has devoted to the life of the great German master of modernism will soon be translated into other languages. A complex figure, who has been reconstructed in the book without overlooking ambiguities, compromises and other profoundly human traits. Thanks to extensive research into the documents and accounts in the archives

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“MOLTO BELLO… MA A COSA SERVE?”. Comincia dalla più facile ed essenziale delle domande la storia di Ludwig Mies van der Rohe, padre del “less is more” e nome tra i più importanti nella storia dell’architettura moderna e contemporanea. A cinquant’anni dalla sua morte – e nel centenario della fondazione del Bauhaus – a raccontarne le gesta con parole e illustrazioni è il disegnatore spagnolo Agustín Ferrer Casas, nel volume a fumetti pubblicato dalla casa editrice iberica Grafito Editorial e intitolato semplicemente Mies: 176 pagine dai colori vivaci e dal tratto semplice, come sarebbe probabilmente piaciuto al “massimo esponente del minimalismo, decenni prima dell’invenzione del termine” (lo definisce così, nella prefazione, il collega e discepolo Norman Foster). È ancora Foster a riferirsi a

“VERY BEAUTIFUL... BUT WHAT’S IT FOR?” It is from this simplest and most basic of questions that the story of Ludwig Mies van der Rohe, coiner of the phrase “less is more” and one of the most important names in the history of modern and contemporary architecture, begins. Fifty years after his death – and in the centenary of the foundation of the Bauhaus – his exploits have been recounted in words and images by the Spanish illustrator Agustín Ferrer Casas, in the volume of comic strips brought out by the Spanish publisher Grafito Editorial and entitled simply Mies: 176 pages in brilliant colours and simple lines, which would probably been to the liking of the “ultimate ‘minimalist’ decades before that descriptive word was invented” (as his colleague and disciple Norman Foster defines him in the preface). It is Foster 102 ABITARE 588


IL LIBRO INTRECCIA DIVERSE EPOCHE, DALLA DIREZIONE DEL BAUHAUS ALLA REALIZZAZIONE DEL PADIGLIONE DI BARCELLONA, DALLA FUGA NEGLI STATI UNITI FINO AL RITORNO IN GERMANIA NEL 1962 T H E B O O K I N T ERT WIN ES D IF F E R E NT P E R IODS, FRO M H IS D IRECT ION OF THE BAU H AU S S C H O O L TO T H E CO NSTRUCTION OF THE BA RCE LO NA PAVILION, FROM THE FLIGHT TO T H E U N I T E D STAT ES TO T H E R E T U R N TO G E R M A N Y I N 1 9 6 2

Mies come a “uno dei pochi architetti del ventesimo secolo capaci di contribuire a plasmare l’architettura del presente e del futuro”, e questa investitura emerge con forza anche nella narrazione di Ferrer Casas. Il libro è una “biografia romanzata” che intreccia diverse epoche storiche, dalla direzione della scuola Bauhaus alla realizzazione del padiglione tedesco in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona nel 1929, dagli scontri con il regime nazista alla fuga negli Stati Uniti, fino al ritorno in Germania nel 1962 per disegnare quella che è forse una delle sue opere più imponenti, la Neue Nationalgalerie di Berlino. Ma il racconto di Ferrer Casas va anche oltre. Grazie a una lunga e minuziosa ricerca di testimonianze, interviste, articoli e pubblicazioni biografiche, il racconto riesce nell’intento

again who calls Mies “one of a few architects of the twentieth century who has helped shape the architecture of the present and arguably that of the future”, and this investiture emerges forcefully in Ferrer Casas’s account as well. The book is a “fictionalized biography” that intertwines different historical periods, from his direction of the Bauhaus school to the construction of the German pavilion for the Barcelona International Exposition in 1929 and from his clashes with the Nazi regime to his flight to the United States and his return to Germany in 1962 to design what is perhaps one of his most impressive works, the Neue Nationalgalerie in Berlin. But Ferrer Casas’s story goes further. Thanks to lengthy and painstaking research into accounts, interviews, articles and biographical publications, he succeeds in his intention to 588 ABITARE 103


di ricostruire Mies come uomo. Tra la fama di donnaiolo e l’ambiguità dei compromessi politici che ne accompagneranno per certi versi l’ascesa, ogni tappa della storia restituisce al lettore una figura irrimediabilmente umana, mossa dall’unico ideale della creazione al servizio dell’“arte di costruire”. Anche in questo Mies è una graphic novel atipica dal taglio decisamente europeo, un romanzo a vignette per appassionati da leggere tutto d’un fiato, valido ma poco appariscente sul piano artistico, e piuttosto ricco di dialoghi e narrazione in forma quasi cinematografica. Alternando sapientemente flash-back e testimonianze dirette, passato e presente, Ferrer Casas compone con successo, tassello dopo tassello, l’enigmatico puzzle della personalità di una delle menti più influenti del ventesimo secolo, insieme sfatandone e onorandone il mito. ○

MIES Agustín Ferrer Casas Grafito Editorial, 2019 pp. 176, € 25

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present a picture of Mies the man. Between his reputation as a womanizer and the ambiguity of the political compromises that would in some ways accompany his rise, each stage of the story shows the reader a distinctly human figure, driven by the single ideal of creation in the service of the “art of building”. In this too Mies is an atypical graphic novel with a decidedly European slant, a story in comic-strip format for enthusiasts to be read at one sitting, effective but unassuming on the artistic plane and fairly rich in dialogues and narration in an almost cinematographic form. Skilfully alternating flash-backs and direct testimonies, past and present, Ferrer Casas successfully composes, piece by piece, the enigmatic jigsaw puzzle of the personality of one of the most influential thinkers of the twentieth century, at once debunking and celebrating his myth. ○


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L’ESTETICA DEL BENESSERE THE AESTHETICS OF WELLBEING Prodotti di design dalla spiccata vocazione tecnologica, i vasi bidet di Geberit rivoluzionano le abitudini quotidiane Design products with a marked technological vocation, Geberit’s shower toilets revolutionise the daily routine

«La gente mi invidia per il mio vaso bidet», dice Lucy, una delle testimonial della campagna My Confidence lanciata da Geberit per promuovere un piacevole e (una volta provato) irrinunciabile cambio di abitudini nella routine di tutti i giorni. A casa come in hotel: per garantire lo stesso benessere anche in viaggio, i sanitari della collezione AquaClean sono corredati di una app in grado di salvare impostazioni personali come l’intensità e la temperatura del getto d’acqua e di attivarle su qualunque modello in qualunque luogo. Dal design accurato, i vasi bidet si declinano in più versioni, per adattarsi a tutti gli stili d’arredo. Sela, lanciato sul mercato nel 2013, è stato rivisitato nelle sue linee in occasione della scorsa Milano Design Week. Mera è disponibile nelle versioni Classic e Comfort, quest’ultimo dotato di un sensore di prossimità che induce l’apertura automatica del coperchio. Infine, Tuma: a luglio ne è stata introdotta la versione a pavimento, ma il sedile si può installare anche su ceramiche esistenti senza grandi interventi di ristrutturazione. Per cominciare subito una nuova esperienza. “People envy me for my shower toilet,” says Lucy, one of the testimonials in the My Confidence advertising campaign launched by Geberit to promote a pleasant change to your daily routine, which (once you’ve tried it) you’ll never want to be without again. At home or in a hotel: to offer the same level of wellbeing also when travelling, the sanitaryware items in the AquaClean collection even have their own app so you can save your own personal water intensity and temperature settings and transfer them to any model being used anywhere. These beautifully designed shower toilets do indeed come in a range of models to suit various décors. Sela, on the market since 2013, appeared in a revised version at the last Milano Design Week. Mera comes in the Classic and Comfort versions, the latter fitted with a proximity sensor that opens the lid. And now there is Tuma: in July the floor-mounted version came out, but the seat can be installed on existing sanitaryware without needing to do any big renovation work. The new experience can start straightaway.

Nelle foto, i modelli Sela (1), Mera (2) e Tuma (3). Tutti i vasi bidet AquaClean sono forniti della tecnologia WhirlSpray, un getto d’acqua pulsante dalla temperatura regolabile, miscelato dinamicamente con aria. Pictured, the models Sela (1), Mera (2) and Tuma (3). All AquaClean shower toilets are equipped with WhirlSpray technology, a pulsating jet of water with adjustable temperature, dynamically mixed with air.


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d es i g n

CON UN OCCHIO DI RIGUARDO

THE EYES HAVE IT COURTESY MAGIC LEAP INC 2018

txt Marco Consoli

| Nell’era della realtà virtuale la vista è al centro di un filone di ricerca che punta a implementare la percezione e a catturare ogni nostro battito di ciglia, anche a scopo commerciale. Tra le novità più utili, i sensori per non vedenti e l’occhiale che emette un segnale sonoro se il guidatore dell’auto si addormenta / In the age of virtual reality, eyesight is at the centre of a research strand that aims to exploit perception and capture every blink of every eye, also for commercial purposes. The most useful new ideas include sensors for the visually impaired and glasses that emit a warning sound for drivers who fall asleep at the wheel 588 ABITARE 109


COURTESY TOBII PRO COURTESY TOBII PRO

Gli occhiali di Tobii Pro sono in grado di stabilire con precisone in quale punto di un’immagine stiamo guardando. Pagina accanto, un recettore stampato in 3D su una superficie emisferica all’Università del Minnesota. Pagina precedente, Magic Leap, utile per immergersi in simulazioni. Tobii Pro’s glasses stablish precisely what part of an image in front of us we are looking at. Opposite page, a receptor that has been 3D printed onto a hemispherical surface at the University of Minnesota. Previous page, Magic Leap used to immerse us in simulations.

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COURTESY UNIVERSITY OF MINNESOTA / MCALPINE GROUP

L’ E Y E T R ACK ING FA GOL A A CHI V UOL E C A P IR E C OME S CEGL I A MO A L SUPERMERCATO O SUL WEB , MA HA TANTI ALTRI U TILI IMPIEGHI EYE TRACKING HOLDS A GREAT FASCINATION FOR THOSE KEEN TO UNDERSTAND HOW WE LOOK AT SOMETHING BEFORE WE BUY IT AT A STORE OR ON THE WEB, BUT HAS MANY OTHER USEFUL USES

GLI OCCHI SONO AL CENTRO DI UN RINNOVATO INTERESSE DI ESPERTI DI TECNOLOGIA E DESIGNER, che vogliono farci vedere sempre più cose, cercano di usare la vista per nuove forme di interazione e sfruttano l’innovazione per consentire a chi non vede di superare la propria disabilità. L’epoca del web e di Instagram ci ha già proiettato in un’esistenza in cui i nostri occhi fanno un continuo ping-pong tra realtà tangibile e immagini immateriali, per questo il prossimo passo, sostengono gli esperti, sarà unire i due elementi in modo che, affiancandoli, appaiano alla vista indistinguibili l’una dalle altre. È il futuro prossimo della realtà aumentata, che si otterrà con occhiali come Magic Leap, utili per disegnare di fronte a noi oggetti che sembrano realistici, ma anche per immergerci in simulazioni o testare pezzi d’arredamento (virtuali) nel nostro salotto. A studiare la vista si possono ottenere dati preziosi, grazie a strumenti come quelli dell’azienda svedese Tobii

OUR EYES ARE AT THE CENTRE OF A RENEWED INTEREST AMONG TECHNOLOGY EXPERTS AND DESIGNERS, who are keen for us to see more and more things, want to use sight for new forms of interaction and hope that innovation will enable those who cannot see to overcome their disability. The age of the Internet and Instagram has already taken us to a place where our eyes are constantly shifting between tangible reality and intangible images, and the next step, the experts say, will be to bring the two together so that our eyes cannot tell them apart. This future world of augmented reality that will be achieved with glasses like Magic Leap, used to draw objects before our very eyes that seem real, and also to immerse us in simulations or try out virtual furniture items in our living-rooms. Valuable data can be gleaned from eyesight studies, thanks to tools like those created by the Swedish firm Tobii Pro: its glasses are fitted with film cameras, microphones, gyroscopes and ac588 ABITARE 111


Il cerchietto Rey traduce in descrizioni audio ciò che è inquadrato dalla telecamera frontale. Nella pagina accanto, Finger Reader: una telecamera e un’intelligenza artificiale trasformano i testi in suoni. The headband Rey translates into sound descriptions everything that is on the TV screen at the front. Opposite page, Finger Reader: it contains a TV camera and uses artificial intelligence to turn printed text into sounds.

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Pro: i suoi occhiali sono dotati di telecamere, microfono, giroscopi e accelerometri e permettono di eseguire l’eye tracking, cioè registrare l’immagine davanti a noi e stabilire con precisone in quale punto di essa stiamo guardando. Lo strumento fa gola ai ricercatori, che vogliono capire cosa (e come) guardiamo prima di comprare al supermercato o sul web, ma può essere utile anche per il training e la revisione del lavoro di operai di cantieri, medici, addetti di impianti e atleti, oltre che per testare un prodotto e dare ai designer un feedback reale sull’esperienza d’uso. Naturalmente la tecnologia viene in soccorso anche di chi ha problemi agli occhi o la vista l’ha persa. In attesa di fare appello all’occhio bionico in fase di studio all’Università del Minnesota, dove sono stati stampati in 3D su una superficie emisferica recettori che un giorno dovrebbero essere in grado di trasformare la luce in impulsi elettrici, altre soluzioni innovative vengono proposte da giovani designer e ricercatori: Clara Fessler ha vinto il James Dyson Award grazie a Rey, un cerchietto hi-tech che una volta indossato non solo traduce in descrizioni sonore tutto ciò che è inquadrato dalla telecamera frontale (testi, colori, emozioni facciali), ma permette anche di navigare l’ambiente seguendo le vibrazioni che indicano se andare a destra o sinistra. Suranga Nanayakkara, dell’Augmented Human Lab di Auckland ha sviluppato invece Finger Reader, un anello low cost da indossare sull’indice della mano, che include una telecamera e un’intelligenza artificiale in grado di trasformare il testo in suono: puntando una banconota, un giornale, un prodotto del supermercato e così via, si potrà ascoltare una descrizione del tipo di oggetto, del colore e sapere cosa c’è scritto sopra. La lituana Gražina Bočkutė propone invece Sensus, un sensore di prossimità a raggi infrarossi che la persona con difficoltà visive può indossare su un dito, un abito o un bastone, e che vibra in maniera progressivamente maggiore man mano che l’ostacolo si avvicina a chi lo indossa. La miniaturizzazione dei componenti elettronici sta rivo-


celerometers that carry out so-called eye tracking, that is to say they record an image in front of us and establish precisely what part of it we are looking at. This instrument holds a great fascination for researchers keen to understand what (and how) we look at something before we buy it at a store or on the web, but can also be useful for training and for reviewing the work done by building site workers, doctors, sports staff and athletes, or for trying out products and providing designers with detailed feedback on the user experience. And of course technology is now also being used to help those with a visual impairment or who have lost their sight altogether. As we await the arrival of the bionic eye, being studied at the University of Minnesota, where the receptors that have been 3D printed onto a hemispherical surface should one day be able turn light into electrical impulses, young designers and researchers are coming up with other innovative solutions. Clara Fessler won the James Dyson Award for Rey, a hi-tech headband which not only translates into sound descriptions everything that is on the TV screen at the front (texts, colours, facial expressions), but also enables users to navigate their way through the environment by following the vibrations that tell them whether to move to the left or to the right. Meanwhile Suranga Nanayakkara, of the Augmented Human Laboratory in Auckland has developed Finger Reader, an inexpensive ring you wear on your index finger that contains a TV camera and uses artificial intelligence to turn printed text into sounds: if you point it at a banknote, a newspaper or an article on a supermarket shelf, you can hear a description of the product, its colour and what it says. Lithuanian industrial designer Gražina Bočkutė has created Sensus, an infra-red proximity sensor that someone with impaired vision can wear on a finger, or attach to a jacket or stick, which produces an increasingly intense vibration as the wearer gets closer to the obstacle detected. The miniaturisation of electronic components is also revolutionising the world of eyewear: what was once a correc-

TRA I TANTI ACCESSORI CHE CI PROMETTONO DI ESSERE PIÙ EFFICIENTI CE NE SONO ANCHE ALCUNI CHE POTRANNO SALVARCI LA VITA AMONG THE MANY MODELS THAT PROMISE TO MAKE US MORE EFFICIENT THERE ARE SOME THAT CAN EVEN SAVE OUR LIVES

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luzionando anche il mondo dell’occhiale, che si trasforma in accessorio smart, come nel caso di Oakley Radar Pace, nato dalla collaborazione tra Luxottica e Intel: un occhiale che è anche assistente vocale intelligente per monitorare l’allenamento. Ma tra tanti modelli che ci promettono di essere più efficienti, ce ne sono anche alcuni che potranno salvarci la vita: è il caso degli occhiali di Ellcie Healthy, che includono vari sensori tra cui quelli di luce ambientale, umidità, temperatura, raggi ultravioletti e così via, senza però che la montatura perda la propria linea slanciata. Se gli accelerometri rilevano da uno sbadiglio o dal movimento della testa che stiamo per addormentarci alla guida, gli occhiali mandano un segnale sonoro, luminoso e una vibrazione per avvertirci del pericolo, e un messaggio allo smartphone dei passeggeri. Una soluzione adatta agli anziani soli: in caso di caduta, gli occhiali invieranno l’allarme a chi può chiamare i soccorsi. ○ Sensus si indossa su un dito, un abito o un bastone. Vibra in maniera progressivamente più intensa man mano che eventuali ostacoli si avvicinano. Sensus can be worne on a finger, or attach to a jacket or stick. It produces an increasingly intense vibration as the wearer gets closer to the obstacle detected.

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tive device or something to protect from the sun’s rays is now a smart accessory. Take, for example, Oakley Radar Pace, the result of collaboration between Luxottica and Intel, which is eyewear featuring a voice-activated coaching system. Among the many models that promise to make us more efficient, there are some that can even save our lives. One is the Ellcie Healthy eyewear, into which sensors are embedded to detect levels of light, humidity, temperature, ultraviolet rays, without making the frames bulky. When the accelerometers realise we are yawning or our head is dropping as we drive (suggesting that we are about to fall asleep at the wheel), the glasses emit a sound or light signal and a vibration to alert us to the danger, as well as sending a message to the smartphones of the passengers in the car. This idea is useful also for the elderly who live on their own: in the event of a fall, the glasses will alert someone who can call for help. ○


Flaps Design VictoR VasileV Flaps nasce dall’osservazione delle forme e del funzionamento del calorifero a piastra. La ‘pulizia’ formale del calorifero scompare nel momento in cui viene aggiunto l’accessorio necessario per agganciare una salvietta o l’accappatoio. Realizzato interamente in alluminio riciclabile ad alta efficienza termica, è caratterizzato da una piastra dallo spessore di 3 mm, interrotta da flaps (‘pieghe’) da cui il radiatore prende il nome e che servono da portasalviette. Flaps è disponibile in due larghezze e due altezze e nella versione elettrica. Può essere realizzato in oltre 200 varianti cromatiche.

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d es i g n

OCCHIALI FAI-DA-TE

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Un kit di 25 lenti prefabbricate di policarbonato graduate (da -8 a +10 diottrie), un cavo d’acciaio flessibile e, per piegarlo, un apparecchio analogico (che non richiede energia elettrica, né manutenzione). Infine un protocollo per formare in soli 14 giorni degli operatori ottici locali. Sono questi gli ingredienti del progetto One Dollar Glasses che consente di offrire un paio di occhiali al prezzo di un solo dollaro, ideato dall’organizzazione no-profit tedesca EinDollarBrille, da anni impegnata nel fornire cure oculistiche low cost a chi vive nei villaggi più remoti di Burkina Faso, India o Bolivia. Sono ben 150 milioni infatti le persone senza i mezzi logistici o finanziari per comprare un paio d’occhiali. One Dollar Glasses – che consente a un team di sei produttori di creare con la stessa macchina fino a 50 mila paia d’occhiali l’anno – vede ora il contributo del giovane studio tedesco Haus Otto, che sta arricchendo il sistema anche dal punto di vista estetico. (Alice Piciocchi)

HAUSOTTO

A kit of 25 prefabricated polycarbonate prescription lenses (from -8 to +10 diopters), a flexible spring steel wire and, to bend it into spectacle frames, an analogue device that requires no electrical energy and is maintenance free. Plus a protocol to train up local opticians in just 14 days. These are the elements of the One Dollar Glasses project that can provide a pair of glasses for just one dollar. The idea was developed by the German non-profit organisation EinDollarBrille, which has for years been providing low-cost eyecare to the inhabitants of the most remote villages of Burkina Faso, India and Bolivia. Some 150 million people in the world do not have the logistical or financial means to buy themselves a pair of glasses. Now, the One Dollar Glasses scheme – with which a team of six producers can create up to 50,000 pairs of glasses a year using the same machine – is being further enhanced with aesthetic improvements supplied by the young German studio Haus Otto.

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SUPERFICI DA PROGETTARE

DESIGNING SURFACES curated by Mia Pizzi txt Irene Guzman

d e sign

CEDIT, Policroma, design Cristina Celestino Le grandi superfici ceramiche riprendono in chiave contemporanea la tradizione del marmo italiano raro, del marmorino e le tessiture a stucco, anche delimitate da una scura cornice che simula la lamiera di ferro. La palette del marmorino è declinata in quattro colori: verde scuro e rosso mattone sono ispirati ai pannelli di Carlo Scarpa. Big ceramic surfaces create a contemporary take on rare Italian marble, Marmorino plaster and stucco textures, with a dark surround that simulates sheet iron. The Marmorino effect comes in four colours: the dark green and brick red are inspired by panels created by Carlo Scarpa. www.florim.com/it/cedit

| Le ceramiche, ma anche i legni e i compositi, con nuovi formati, tecnologie sempre più all’avanguardia, infinite possibilità di personalizzazione e inedite soluzioni per la posa. Per una settimana la fiera e la città di Bologna diventano il centro internazionale dei rivestimenti grazie al Cersaie. Dal 23 al 27 settembre / Ceramics, but also wood and composite materials, with new formats, ever more advanced technologies, endless opportunities for personalisation and new installation solutions. For one week the city of Bologna and its trade fair Cersaie are the international centre of wall and floor coverings. From 23 to 27 September 588 ABITARE 119


APPIANI, Regolo Preciso come lo strumento di misurazione, è un sistema di grès smaltato di pasta bianca, sviluppato in collaborazione con FUD (brand del Gruppo Lombardini22) che, nel potenziale delle numerose possibilità compositive, conferma la vocazione architetturale. Disponibile in versione Flat o Textured con decorazioni a rilievo o sottolineato dalle linee parallele di Bamboo (foto). Precise as a measuring instrument, a system in white glazed stoneware, developed in collaboration with FUD (brand of Gruppo Lombardini 22) which, given the potential for countless compositional possibilities, confirms its architectural vocation. Available in the Flat or Textured version with decorations in relief or emphasised by parallel lines on Bamboo (pictured). www.appiani.it

CERAMICA BARDELLI, Zip, design Meneghello Paolelli In sottile equilibrio tra ritmo e asimmetria, questo sistema di piastrelle è realizzato anche nella versione con bordi a zigzag, che permette di esaltare l’effetto decorativo della fuga imitando il dettaglio di una cerniera lampo. Striking a delicate balance between rhythm and asymmetry, this system of tiles also comes in a version with zig-zag edges, which enhances the decorative effect of the grount joint between tiles, imitating the effect of a zip fastening. www.ceramicabardelli.com

CERAMICA REFIN, Vetri Lux Con le grandi lastre di grès (cm 120x278, sei millimetri di spessore) nei colori bianco e naturale, si amplia la collezione già codificata secondo il sistema cromatico brevettato NCS – Natural Colour System, nato da un’approfondita indagine sul vetro, di cui riproduce l’estetica. The large stoneware slabs (120x278 cm, thickness 6mm) in white and natural, extend the collection already codified using the patented NCS – Natural Colour System, the result of a thorough investigation of the properties of glass, whose appearance it reproduces. www.refin.it

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MUTINA, Primavera, design Barber & Osgerby Le lastre di grès porcellanato non smaltato hanno l’aspetto irregolare alla vista e al tatto proprio delle materie naturali, ricreato artificialmente attraverso piccole scaglie ceramiche colorate, amalgamate in maniera casuale e imprevedibile. The unglazed porcelain stoneware slabs have the irregular appearance and feel of natural materials, recreated artificially through small coloured ceramic flakes, amalgamated in a random, unpredictable fashion. www.mutina.it

CASALGRANDE, R-EVOLUTION Un inedito effetto cemento per le lastre in grès porcellanato cui si aggiungono i due decori geometrici Stripes e Row, con i quali è possibile realizzare numerosi motivi grazie anche alla vasta palette cromatica con 12 colori. A new cement effect for porcelain stoneware slabs and two new geometric patterns, Stripes and Row, with which it is possible to create numerous motifs thanks to the extensive colour palette (12 different shades available). www.casalgrandepadana.com

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ARIOSTEA, CON.CREA Disponibile anche nei formati tradizionali (cm 120x60, 60x60, 60x30) le Maxi Lastre Ultra si distinguono per la texture materica, che si ispira al cemento spatolato e alla resina sintetica, ora proposte nella nuova nuance neutra Dove Grey. La collezione è tra le proposte di grès porcellanato esposte nel nuovo showroom londinese in Old Street, a Clerkenwell, (a destra), progettato dallo studio di architettura e design Area 17, che ospita i best sellers dei cinque marchi di Iris Ceramica Group (Ariostea, FMG, Iris Ceramica, SapienStone e Porcelaingres). Uno spazio fluido, sviluppato su tre piani, che si trasforma in aree co-working, conference room o lounge per eventi. Available also in traditional sizes (120x60, 60x60, 60x30 cm) the Maxi Lastre Ultra are striking for their textural quality, inspired by spatula-finished cement and synthetic resin, and now also available in the new neutral Dove Grey hue. The collection is one of the porcelain stoneware ideas on display in the new London showroom at Old Street, Clerkenwell, (right), designed by the Area 17 studio, which exhibits the bestselling products of Iris Ceramica Group’s five brands (Ariostea, FMG, Iris Ceramica, SapienStone and Porcelaingres). A fluid space spreading over three floors that can be transformed into co-working areas, conference rooms or lounge areas for events. www.ariostea.it

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MOSAICO +, Jointed Un segno grafico che taglia le tessere di cm 5x5 con cinque angolazioni differenti, da combinare secondo uno schema preciso o una disposizione casuale. Il mosaico è realizzato con vetro cattedrale artistico: il risultato è particolarmente brillante e luminoso. A graphic feature that cuts the 5x5cm pieces at five different angles, for combination according to a precise pattern or in a random arrangement. The mosaic is made of artistic cathedral glass, which produces a particularly bright, luminous effect. www.mosaicopiu.it

CERAMICA SANT’AGOSTINO, Intarsi Queste piastrelle di grès porcellanato rettificato imitano dettagliatamente le metope create dagli intarsiatori toscani. Disponibili in diverse versioni, con effetto intarsio legno o marmo, possono essere utilizzate per creare tappeti, boiserie o inserti a parete e a pavimento. These porcelain stoneware tiles imitate in great detail the metopes created by Tuscan intarsia workers. Available in different versions, with a wood or marble intarsia effect, they can be used to create rugs, wall panels or inserts in walls or floors. www.ceramicasantagostino.it

DECORATORI BASSANESI, Segments, design Guglielmo Poletti La semplice linea acquista un forte impatto visivo e tattile nella sua ripetizione rigorosa e grafica. Il segno minimale diventa così decorazione grazie alle tante configurazioni possibili delle versioni Segments Small Plus e Segments Large. A simple line creates a strong visual and textural impact in its strict, graphic repetition. In this way a pattern of minimalist character becomes a decoration thanks to the many possible configurations possible in the Segments Small Plus and Segments Large versions. www.decoratoribassanesi.it

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LEA CERAMICHE, Absolute I moduli rettangolari di grès laminato Slimtech, tagliati su misura, tracciano le seducenti curve del pavimento optical black & white della terrazza della Torre Prada, progetto firmato dallo Studio OMA.

The rectangular laminate stoneware Slimtech modules, in bespoke cut sizes, follow the eye-catching curves of the optical black & white floor on the terrace of the Torre Prada, designed by Studio OMA. www.ceramichelea.it

FLORIM, Étoile de Rex Sette varianti cromatiche intense e luminose che traggono ispirazione da marmi rari provenienti da territori geograficamente distanti, dall’Appennino tosco-emiliano al Brasile. Possono essere utilizzate singolarmente o abbinate, per un effetto ancora più importante. Seven bright, bold colour variants inspired by rare marbles from very different geographical areas, from the Italian Apennines to Brazil. They can be used individually or in combination, to produce an even more striking effect. www.florim.com/it

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MARAZZI, Vero La nuova collezione di grès dal formato inedito di cm 22,5x180, declinata in quattro colori, è realizzata con una tecnologia in grado di combinare grafica e materia, dove la stampa corrisponde esattamente alle vene, alle insenature e ai nodi della superficie ottenendo così un effetto legno estremamente naturale. Questa, come le più recenti collezioni, è esposta nello showroom milanese di via Borgogna ampliato e rinnovato da Antonio Citterio e Patricia Viel: 400 mq che sono un susseguirsi di stanze in una nuova modalità espositiva.

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The new stone collection in a brand-new size (22.5x180 cm), in four colours, and made using a technology that combines graphic design with texture, and where the print corresponds exactly to the grain, the indentations and the knots on the surface, producing an extremely natural wood-like effect. This, like the most recent collections, is displayed in the Milan showroom in Via Borgogna, which was enlarged and renovated by Antonio Citterio and Patricia Viel: a 400-sqm space that takes the form of a sequence of rooms in a new approach to display space design. www.marazzi.it



CERAMICHE PIEMME, Materia Coniuga suggestioni materiche diverse, dal metallo ossidato a quello lucidato, dalla pietra al COR-TEN, riproducendo sulle lastre la smerigliatura tipica della levigatura a mano e le imperfezioni della produzione artigianale. Sei le tonalità, cinque i formati. This product combines various material finishes, from oxidised or polished metal to stone and Corten, reproducing the typical surface effect produced by hand polishing and the imperfections of artisanal work. Six shades, five sizes. www.ceramichepiemme.it

LAMINAM, In-side La nuova finitura Pietra Piasentina Taupe nasce da un’innovativa tecnologia basata sulla miscelazione di materie prime naturali a granulometria variabile che permette di ottenere l’estetica delle pietre naturali grazie alla continuità materica tra massa, superficie e bordo anche dopo il taglio e la foratura del materiale. The new Pietra Piasentina Taupe finish is the result of a new technology based on a mixture of natural raw materials with different degrees of coarseness that reproduces the look of natural stone thanks to the textural continuity between the mass, the surface and the edge, even after the material has been cut of perforated. www.laminam.it

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GARBELOTTO, Clip Up System Il rivoluzionario sistema brevettato di pavimento flottante (e quindi ispezionabile) – realizzato con assi di legno removibili – adotta ora lo spessore da 13 mm, con clip di polimero lunghe un metro, per una posa più rapida e agile. Tre le dimensioni disponibili: Elegant (mm 110/120), Classic (mm 130/150) e Big Old (mm171/200). The revolutionary, patented floating floor system made using removable floor boards (and thus accessible for inspection) now also comes in a 13mm-thick version, with one-metre-long polymer clips, for quicker, easier installation. Available in three sizes: Elegant (110/120mm), Classic (130/150mm) and Big Old (171/200 mm). www.garbelotto.it

FAP CERAMICHE, Lumina Stone Sono grafiche e materiche le decorazioni delle superfici ceramiche opache di queste lastre dai colori neutri, disponibili anche in versione mosaico anticato. Quattro i disegni tra cui Edge (nella foto), che movimenta la parete grazie al rilievo che ricorda la roccia. The decorations on the matt ceramic surfaces of these colours, in neutral colours, are graphic and textural. They are also available in an ancient mosaiceffect version. There are four patterns, including Edge (in the photo), which gives movement to the wall thanks to a relief surface effect reminiscent of rock. www.fapceramiche.com

MAPEI, Set the Mood Una gamma completa di ben 50 tonalità per fughe e sigillanti per ceramica – unica per ampiezza di colori – declinate in cinque famiglie, secondo un diverso mood: Serene, Traditional, Natural, Romance e Glamour. Sono disponibili nelle versioni cementizie, in pasta ed epossidiche, secondo l’esigenza di utilizzo. A complete range of no fewer than 50 shades for grouting joints and ceramic sealants – unique in the sheer range of colours it offers – in five families, each with its own mood: Serene, Traditional, Natural, Romance and Glamour. They come in cement, paste or epoxy versions, depending on the requirements of use. www.mapei.com

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d es i g n

CODICI DI BENESSERE WELLBEING CODES

txt Mia Pizzi

| L’ambiente del bagno si riafferma come il luogo della cura di sé e del relax. Ma cambiano i fondamentalideldesign.Glispessorisifannosottili,lelineemorbide,ritornailcolore(nerocompreso), compaiono i grafismi. La tecnologia resta protagonista, ma nascosta / The bathroom is back in the spotlight as a place for personal care and relaxation. With some basic design changes: thinner surfaces, softer contours, a return to colour (including black) and new graphic details. Technology – still a major factor – is typically hidden away

FIR ITALIA, The Outfit L’innovativa tecnologia ASP (Advanced Superfinish Process) permette di ottenere nuove finiture speciali (anche customizzate) su tutti i modelli del brand. Trattamento che, oltre a determinare sul metallo colori e riflessi unici, garantisce la non improntabilità e la resistenza (è testato oltre 1000 ore in nebbia salina). 130 ABITARE 588

Innovative ASP (Advanced Superfinish Process) technology has made possible the creation of new special finishes (also customised) on all the brand’s models. As well as giving the metal a unique coloured shine or sheen, the treatment also makes the surface tough and fingermark-resistant (tested for over 1,000 hours in saline mist).www.fir-italia.it


VITRA, Plural, design Terry Pecora Particolarmente interessante la composizione che aggrega più lavabi dal sapore rétro – un mix and match di forme, materiali e colori – da collocare anche a centro stanza o a parete, come originale reinterpretazione del tradizionale doppio lavabo. A particularly interesting composition that combines several washbasins with a retro flavour – a mix and match of forms, materials and colours – suitable to be positioned at the centre of the room or against a wall as a new take on the traditional double washbasin. www.vitraglobal.com

ANTRAX, Android, design Daniel Libeskind Un origami giapponese realizzato con una sottile lastra di metallo le cui pieghe creano particolari chiaroscuri. Grande l’attenzione alla sostenibilità: il radiatore, totalmente riciclabile, è dotato di un circuito brevettato che entra a regime in tempi brevi, assicurando un notevole risparmio energetico. Like a piece of Japanese origami, but made from a thin sheet of metal whose folds create interesting chiaroscuro effects. Great attention has been paid to sustainability: the fully recyclable radiator is equipped with a patented circuit that quickly reaches full power, giving a considerable saving on energy consumption. www.antrax.it

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ALBATROS, Soreha Wall, design Claudio Papa La vasca realizzata con Solid Surface – vellutato, resistente, totalmente ripristinabile – integra nella struttura un contenitore estraibile. Installabile a centro stanza, a parete, angolo o in nicchia, è disponibile anche in versione bianca con sistema Airpool a microgetti. The tub made of Solid Surface – velvety but tough and fully repairable – incorporates in its structure a pullout basket. It can be installed in the centre of the room, against a wall, in a corner or in a recess. The white version can also be completed with the Airpool microjets system. www.albatroswellness.it

OLI, Moon Vincitrice di prestigiosi riconoscimenti internazionali, è l’unica placca di comando wc di porcellana con funzionamento a sfioro: per azionarla è sufficiente il semplice gesto della mano grazie ai sensori nascosti. Il sistema Hydroboost la rende inoltre autonoma da qualsiasi fonte di energia elettrica tradizionale. The winner of prestigious international awards, this is the only porcelain w.c. plate that works by swiping a hand across it: a no-touch activation method that activates hidden sensors. The Hydroboost system also means that no traditional electrical energy source is needed. www.oli-world.com

DURAVIT, XViu, Sieger Design La nuova collezione comprende sanitari di ceramica, mobili e questa vasca centro stanza, la cui struttura di metallo champagne o nero opaco contrasta con l’acrilico bianco lucido. Due le misure: cm 160x80 o 180x80. The new collection comprises ceramic sanitaryware items, furniture and this free-standing centrepiece bathtub, whose metal structure in champagne matt or black matt provides a contrast to the high-gloss white acrylic. It comes in two sizes: 160x80 or 180x80 cm. www.duravit.com

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ANTONIOLUPI, Gessati, Gum Design Una collezione di lavabi di appoggio – nelle varianti tondo, ovale o rettangolare – ottenuta con un sofisticato processo di accosto delle lamine di marmo di Carrara (1 o 2 cm). La resina per l’incollo è colorata a contrasto, la levigatura conferisce un effetto optical. A collection of freestanding washbasins – round, oval or rectangular – obtained using a sophisticated process that brings together sheets of Carrara marble (1 or 2 cm). The resin that acts as the adhesive is in a contrasting colour, while the sanding process used on the surface produces an interesting optical effect (the name is the Italian word for pin-stripes). www.antoniolupi.it

ITLAS, Progetto Bagno, design Archea Associati Un progetto completo che si estende all’intero ambiente bagno. Nella Collezione 5 Millimetri le essenze continuano ad essere prezioso elemento dominante, che si tratti di pavimento o di complementi d’arredo. Nella foto, il pavimento è di rovere con finitura Jazz, posato a spina ungherese, mentre i mobili sono di rovere con finitura biomalta nera. Lavabi e rubinetti sono esclusivi di Itlas, la vasca di quarzo è prodotta dall’olandese Jee-o, di cui Itlas è distributore esclusivo per l’Italia. A complete design project that extends across the entire bathroom. On the 5 Millimetri Collection, wood continues to be the main high-quality element, for both the floor and the furnishing complements. In the photo, the floor is oak with Jazz finish, laid in Hungarian herringbone style, while the furniture is oak with black bio-mortar finish. The washbasins and taps are Itlas exclusives, the quartz bathtub is made by the Dutch firm Jee-o, for which Itlas is the sole distributor in Italy. www.itlas.com

SCARABEO, Veil, design Massimiliano Braconi Il lavabo nasce dall’accurata ricerca del limite materico nel processo ceramico. Il risultato è un foglio sospeso, di spessore ridottissimo, disponibile in più varianti di colore e due misure: cm 46x46 o 60x46. This washbasin is the result of a careful study to determine the material limitations of the ceramic process. The result is an ultra-thin hanging sheet, available in various colours and in two sizes: 46x46 or 60x46 cm. www.scarabeosrl.com

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SANTI CALECA

FLAMINIA, Flag, design Alessio Pinto Proposte variabili costruite attorno a due elementi, la struttura e il bacino. La collezione indaga il tema del colore, conferendogli un ruolo progettuale: le diverse combinazioni del rosso Rubens e latte, dell’argilla e grafite o fango determinano un mood sempre differente nell’ambiente bagno. Lavabi, docce, vasche sono anche i protagonisti del book concept Good Morning Design curato da Mario Trimarchi, edito da Rizzoli: i sanitari (nella foto sotto, Roll, design nendo) sono fotografati da Santi Caleca all’interno di architetture vuote e inanimate “cercando affinità con lo spazio, la relazione tra colore e materia…”. Various ideas built around two elements, the structure and the basin. The collection is based on the use of colour, which takes on a specific role in the design project: the different combinations of Rubens red and milky white, and of clay, graphite or mud each create a different mood in the bathroom. The washbasins, showers and bathtubs also feature in the concept book entitled Good Morning Design by Mario Trimarchi, published by Rizzoli: the sanitaryware items (bottom, Roll , design by nendo), are photographed by Santi Caleca inside empty, inanimate works of architecture “seeking an affinity with the space, a relationship between colour and substance…”. www.ceramicaflaminia.it

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IDEAL STANDARD, Ipalyss, design Palomba Serafini Associati Interpretando i nuovi bisogni di contractors e architetti, i designer hanno realizzato nuove collezioni traendo ispirazione dai prodotti storici o a volte ridefinendone alcuni dettagli. La ricca palette di Ipalyss ribadisce l’attenzione per il colore, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia del brand. Interpreting the new needs of contractors and architects, the designers have produced new collections that take their inspiration from historic products, or in some cases by altering a few details. The rich palette on Ipalyss reiterates the attention to colour, which has always played a fundamental role in the history of the brand. www.idealstandard.it

AZZURRA, Hera, design Daniel Libeskind Di ceramica, la serie di sanitari porta nel privato le linee fluide e dinamiche delle architetture di Libeskind. Come le precedenti, anche questa collezione prevede la felice combinazione tra innovazione tecnologica del processo industriale e intervento artigianale. This ceramic series of bathroom fittings brings to the private sphere the fluid, dynamic lines of Libeskind’s architecture. Just like the previous ones, this collection also displays a successful combination of technological innovation in the industrial process and craftsmanship. www.azzurraceramica.it

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AXOR, Edge, design Jean-Marie Massaud Tra arte, architettura e scultura. Una serie di elementi di forma cubica combinati asimmetricamente determina l’estetica di questo miscelatore. Il processo di lavorazione è accuratissimo, con trattamento Pvd (Physical Vapour Deposition) e finiture da oreficeria, anche personalizzabili. An artistic, architectural and sculptural creation consisting of a series of cube-shaped elements whose asymmetrical composition determines this mixer tap’s appearance. The meticulous manufacturing process involves so-called PVD (Physical Vapour Deposition) and the application of a luxurious gold finish, also customisable. www.axor-design.com

AGAPE, Immersion+Ascension, design Neri&Hu Pensata per gli spazi abitativi sempre più ridotti, la vasca, profonda ma contenuta per dimensioni, reinterpreta con evidenza le tinozze di legno orientali. Il lavabo, di Cristalplant Biobased, ha bordi sottili e profilo lineare in contrasto con l’invaso morbido. Ascension è la scaletta di iroko che, all’occorrenza, ha funzione di tavolino. Designed for increasingly confined living spaces, this tub – deep but with a small footprint – is clearly inspired by traditional oriental timber bathing vessels. The washbasin, in Biobased Cristalplant, has slimline edges and a linear profile that contrasts with the softness of the inner bowl. Ascension is an iroko wood step stool, which can double as a table. www.agapedesign.it

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DUKA, Gallery 300 A sei anni dall’ingresso sul mercato, Duka applica a questa serie di cabine doccia le migliori innovazioni tecniche ed estetiche sviluppate. Così è per il restyling delle cerniere con apertura interna/esterna agevolata e regolabile, i nuovi profili ad alta tenuta, e l’incollaggio UV degli elementi su vetro che evita la foratura della lastra. Six years since it first appeared on the market, Duka has brought some excellent technical innovations and aesthetic improvements to this series of shower enclosures. These include the restyled hinges for easier inwardoutward opening of the door, and UV bonding of elements onto the glass so that the glass panel does not need to be perforated. www.duka.it

ARTELINEA, Dama, design Anita Brotto Di vago sapore vintage, la collezione esalta l’utilizzo del Dualite, materiale brevettato che consente l’accoppiamento di due lastre di vetro retrocolorato grazie alla tecnologia dell’incollaggio sottovuoto con uno speciale sigillante. Il vetro, che si trasforma da elemento decorativo in elemento strutturale, raddoppia così la resistenza – e quindi la sicurezza – nonostante il basso spessore. This collection, which has something of a vintage flavour to it, makes excellent use of Dualite, a patented material that allows two sheets of rear-coloured glass to be fused together thanks to a special vacuum-sealing process. The glass, which is not just a decorative but also a structural element, is thus twice as strong – and twice as safe – despite its relative thinness. www.artelinea.it

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FANTINI BOFFI, Aboutwater AA27, design Michael Anastassiades L’elemento sorprendente del rubinetto è dato dalla bocca sospesa, unito alla manopola dall’elemento cilindrico, alla cui indiscussa personalità contribuisce la finitura Matt Gun Metal ( ma è disponibile anche in acciaio inossidabile satinato) con trattamento Pvd (Physical Vapour Deposition). The surprising feature of this tap is the suspended spout, connected to the knob by a cylindrical element. The Matt Gun Metal finish (also available in brushed stainless steel) and PVD (Physical Vapour Deposition) treatment contribute to its strong personality. www.fantini.it

FIORA, Limite Il piatto doccia ultrasottile, qui nella finitura Betao, si caratterizza per lo scarico nascosto, posizionato nel lato corto. Realizzato con poliuretano (resistente all’umidità) è frutto di un meticoloso studio cromatico e di una lavorazione che integra processi industriali e artigianali. This ultra-slimline shower tray, seen here in the new Betao texture, features an invisible drain, positioned on the short side. Made with polyurethane (perfect for spaces exposed to humidity) it is the result of a meticulous colour study and a manufacturing process that combines industrial and artisanal elements. www.fiora.es

ZAZZERI, Z316, design Roberto Innocenti Soffioni doccia tubolari girevoli, dotati del sistema brevettato Flyfall, i cui speciali ugelli direzionano l’acqua verso il basso. Installabili indoor o outdoor, sono disponibili nelle versioni a parete, soffitto e a pavimento, anche in composizioni plurime. Revolving tubular shower heads, equipped with the patented Flyfall system, whose special nozzles direct the water downwards. Suitable for indoor or outdoor installation, they come in wall, ceiling and free-standing versions, also in multiple compositions. www.zazzeri.it

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VALDAMA, Acquerello, design Prospero Rasulo Evidente il ruolo del colore, declinato anche in bicromatismi, in questa collezione di lavabi. Ulteriore peculiarità del progetto è il design morbido che culmina nella parte centrale convessa e leggermente sollevata. Colour (including two-tone solutions) clearly plays an important role on this collection of washbasins. Another special feature is the soft design that culminates in the convex, slightly raised central section. www.valdama.it

BOFFI, Faroe, design Piero Lissoni Una nuova vasca da bagno, dotata di un bacino generoso, quasi un rettangolo arrotondato negli angoli. Forma e tattilità – ha una mano vellutata – sono attribuibili alla duttilità del Cristalplant con cui è realizzata. Nei colori bianco opaco o bianco e grigio Soft Touch. A new, generously-sized bathtub that is essentially a rectangle with very rounded corners. Its shape and tactile nature (the surface is velvety to the touch) are achieved thanks to the pliable nature of the Cristalplant from which it is made. In matt white or Soft Touch white and grey. www.boffi.com

JAQUAR GROUP, Laguna, design Matteo Thun e Antonio Rodriguez L’azienda multinazionale indiana, decisa a intensificare la sua presenza sul mercato europeo, propone questa collezione – sanitari, rubinetti, cabina e mobili – le cui forme semplici e la varietà di combinazioni rendono adatta agli spazi privati come al contract. Ceramica di alta qualità, struttura di nero metallo, attenzione alla sostenibilità. The Indian multinational, which is determined to intensify its presence on the European market, presents this collection – of sanitaryware, taps, a shower enclosure and furniture items – whose simple forms and variety of combinations make it suitable for both private and contract spaces. High-quality ceramics, black metal structure, attention to sustainability. www.jaquar.com

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GLOBO, Le Pietre T-Edge Globothin è l’innovativo e brevettato impasto ceramico che consente di ottenere lavabi con bordi di soli 6 mm di spessore, mantenendo inalterata la stabilità e aumentandone la brillantezza. Tra i plus, gli esclusivi trattamento antibatterico Bataform e lo smalto Ceraslide. Le 14 nuove finiture proposte, che si aggiungono ai cromatismi di Bagno di Colore, sono ispirate alle superfici di pietre e graniti (nella foto, Peperino e Travertino). Globothin is the innovative, patented ceramic paste that can be used to make washbasins with edges that are just 6 mm thick, maintaining their stability and increasing their brilliance, and as usual with the exclusive Bataform anti-bacterial treatment and the Ceraslide glaze. The 14 new available finishes, added to the Bagno di Colore colours, are inspired by stone and granite surfaces (in the photo, Peperino and Travertino). www.ceramicaglobo.com

EFFE, Yoku, Zup Design Grazie alle dimensioni contenute (da cm 230x200 a cm 174x132, realizzabile anche su misura) la sauna è installabile anche in piccoli spazi. Gli elementi verticali della vetrata frontale e il volume della stufa integrato nella panca bassa conferiscono un’elegante linearità. Tre le essenze proposte: noce canaletto, Aspen o legno massiccio termotrattato. Because it is so compact (from 230x200 to 174x132 cm, but available also in customised sizes), this sauna can also be installed in small spaces. The vertical elements of the glass front and the volume of the stove incorporated into the low bench create an elegant linear effect. Available in three types of timber: Canaletto walnut, Aspen or heat-treated solid wood. www.effe.it

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ARCHITECT MEETS INNOVATIONS

ARCHITECT @WORK ITALY

Lingotto Fiere Torino 23-24 ottobre 2019 MiCo-Milano Congressi 13-14 novembre 2019 s so e r g in con o t i u grat odice il c 0 190

EVENTO ESCLUSIVO con innovazioni di qualità presentate da produttori e distributori RIGIDI CRITERI DI SELEZIONE per un’offerta di sicuro interesse NETWORKING in un’atmosfera originale e piacevole

TEMA 2019 IN / OUT: ECONOMIA CIRCOLARE NELL’ARCHITETTURA Inoltre: un ricco programma di seminari tenuti da architetti illustri, con 7 CFP al giorno, una mostra di materiali e gallerie fotografiche a tema

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GROHE, Plus Un miscelatore intelligente che permette il controllo a sfioro della temperatura dell’acqua che appare sul display a Led, rivestito di vetro acrilico bianco. Oltre al sistema integrato di risparmio idrico Ecojoy, un sensore a infrarossi posizionato sulla bocca di erogazione permette di passare dal getto standard al getto Ecojet. On this smart mixer tap the water temperature is controlled with the swipe of a finger and appears on the LED display, coated in white acrylic glass. In addition to the integrated Ecojoy water-saving system, an infra-red sensor on the spout switches from the standard jet to the Ecojet. www.grohe.it

GEBERIT, Smyle La rivisitazione della collezione – che comprende anche wc e bidet sospesi – prevede la personalizzazione dei contenitori modulari che ospitano i lavabi di ceramica i cui sottili bordi, in contrasto con la profondità del bacino, appaiono in continuità estetica con la leggera curvatura delle maniglie. The revisitation of the collection, which also includes a wall-hung w.c. and bidet, makes it possible to customise the modular units that house the ceramic washbasins. Their slimline edges – in contrast to the depth of the basin – create an aesthetic continuity with the slight curve of the handles. www.geberit.com

DAMAST, Marco Polo, design Centro Stile Il soffione doccia combinato supporta due bocche, su due livelli, con funzioni differenti, su un’unica piastra a parete. Quella rettangolare fornisce un getto intenso a pioggia, mentre la più piccola, quadrata, eroga acqua a cascata, grazie all’ampio taglio orizzontale (cm 20). Minima la quantità d’acqua necessaria, anche per il getto pieno: solo 12 litri al minuto. The combined shower head supports two outlets, on a single wall plate, on two levels and with different functions. The rectangular head provides a powerful needle spray, while the smaller, square head, creates a waterfall effect, thanks to its generous horizontal opening (20 cm). A minimal amount of water is needed even for the full jet: just 12 litres a minute. www.damast.it

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EIKON EXÉ Materia e Forma Materiali naturali e pregiati donano un inconfondibile effetto materico, definendo l’identità e la personalità di ogni finitura. Forme pure ed essenziali sottolineano l’estetica di Eikon Exé, con la certezza del made in Italy e una garanzia di ben 3 anni.


La città e la foresta / The City and the Forest drawing Małgorzata Gurowska



Floor: Grande Marble Look Golden White Walls, furnishing and countertop: Grande Stone Look Ceppo di Gré

Human Design Da più di ottant’anni progettiamo ceramiche in cui tecnica e innovazione sono al servizio delle persone. Perché il vero design nasce sempre attorno alle emozioni di chi lo vive marazzi.it


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