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Tambo Core 10’5

Test: Giovanni Montelli Rider: Giovanni Montelli (Sx) e Honza Rott (Dx) Spot: Fiume Gari, Cassino Foto: Caterina Fasciani

Misure: 10’5’’ x 32’’ x 4,8’’ Volume: 233 l Pinne: 3 fisse Peso: 9 kg Prezzo: 1099 €

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Va da subito detto che questa tavola non è facile e non è per tutti. Anche l’ideatore, il campione SUP Slalom della Repubblica Ceca Honza Rott (in foto sul Gari a cassino), avvisa subito chi vuole acquistarla della particolarità e consiglia versioni river della TAMBO più facili da condurre, come ad esempio il Boof, in versione 10’10’’ x 34’ x 6’ e pinna retrattile e sempre in tecnologia super resistente ESD. Ma per chi comunque vuole una tavola da fiume radicale, veloce, da manovre super rapide, che vuole stare continuamente in “tensione atletica”, questa è la tavola ideale. Questa tavola richiede tanto allenamento ed è per chi non ha paura di cadere tanto! Si deve imparare a stare con i piedi larghissimi, al limite del rail! Quando vi accorgete che la prua “scappa” dalla traiettoria immaginaria che abbiamo pensato da un qualsiasi riferimento che avevamo sulla riva o in acqua, sentite che il rail affonda, allora pigiate con più energia con il piede opposto! Il SUP sarà sottoposto a un spinta laterale che lo porterà a riprendere la rotta!! Con questa tavola bisogna saper “dare pancia”, subito! E con decisione! Lo spessore di soli 4,8’’ (e non 6’’), permette di avere una posizione bassa, a pelo d’acqua, dando quasi la sensazione di trovarsi su una tavola rigida! Anche la larghezza 32’’ dona quell’instabilità tanto ricercata per sentirsi vivi sulla tavola, con l’acqua che continuamente monta sui piedi! La sensazione in white water è quella di affrontare un’onda al mare con una shortboard! Di contro, essendo una gonfiabile, ad ogni switch per affrontare le anse del fiume in rapida, per evitare di sbattere sul bordo, o quanto la corrente diventa impetuosa e si crea turbolenza, la tavola reagisce

flettendo parecchio, creando una instabilità generale non sempre facilmente gestibile. Se non si è bravi a “dare pancia” immediatamente dal lato opposto (ma con una larghezza di 32 non è neppure facile mantenerla!), la corrente fa salire l’acqua sui piedi e la tavola affonda giù! Proprio sul rail e splash! Il bagno è inevitabile! È una tavola da velocità: slalom, o sprint di 400/1000 mt su fiume in rapida. In questo non ha rivali! Non la userei sulla lunga distanza... ma mai dire mai! Ha una leggera forma a “banana”, denominata River Rocker, ma con la poppa ampia e completamente affondata in acqua. Ha un set up thruster con pinne corte che garantiscono di poter affrontare ogni condizione di rapida o rocce basse. La prua è molto appuntita, e la tavola ha una forma stranamente quasi da touring, da subito! Appena più avanti della maniglia centrale, stringe costantemente e questo rende la tavola instabile se non si pagaia con forza e decisione, dominando la corrente. A vederla la prima volta si capisce subito che è una tavola diversa da tutte le altre! Che dire, io la consiglio a occhi chiusi per chi vuole cimentarsi nello sport vero, nella sfida! Chi vuole passare dal controllo dell’onda di mare, impetuosa, alla corrente di fiume. Magari nella sua versione 11.3, se proprio si vuole guadagnare un po’ di stabilità, ma neppure tanta in più! Una tavola ideata da un campione per i campioni nell’anima!

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